BRUNO ROSETTANI NOTE BIOGRAFICHE 19

Transcript

BRUNO ROSETTANI NOTE BIOGRAFICHE 19
BRUNO ROSETTANI
NOTE BIOGRAFICHE
19 febbraio 1923 , PORTO SANT’ELPIDIO
E’ qui, alla “CORVA”, che nasce e vive tutta la sua giovinezza Bruno Rosettani con i genitori Giacomo e Carolina e con il fratello maggiore Italo.
Bruno ha 13 anni e convince prima suo padre a fargli prendere lezioni di clarinetto, poi il direttore della banda del paese a farlo suonare insieme a tutti i veterani.
La radio diffonde le esibizioni di Natalino Otto , Ernesto Bonino e delle orchestre dell’Eiar : la musica è evasione, sogno e speranza per il futuro.
Bruno, insieme ad un gruppo di appassionati musicisti di P.S. Elpidio, organizza spettacoli per raccogliere fondi da inviare alle truppe al fronte ed esordisce sul palco della
“Fontanella”, cantando con l’orchestra di “Gigetto”, molto nota in quegli anni.
- ANNI ’40 Nel 1944 Bruno si trasferisce a Milano, dopo aver conseguito il diploma da ragioniere; studia Economia e Commercio alla
‘Bocconi’ e consegue il titolo da Giornalista e Pubblicista.
Prende lezioni di canto dal Maestro Del Miglio e frequenta l’ “Hot Club Milano” dove ogni domenica mattina si esibiscono
musicisti di successo; qui conosce Gorni Kramer e Franco Cerri che lo introducono nel giro degli artisti di Galleria del Corso.
La casa discografica DURIUM, alla ricerca di un cantante brillante, dopo un’audizione, decide di scritturarlo.
Dopo le prime serate in giro per l’Italia, la collaborazione con la casa discografica diventa stabile e Bruno inizia ad incidere i
primi dischi e a partecipare a numerosi festival e gare canore.
E’ ospite fisso al “Gran Caffè Berardo” di Piazza Colonna a Roma, dove si esibisce cantando con l’Orchestra di Armando
Nochetti; i giornali lo definiscono “il fine dicitore” per la precisione nella dizione dei testi che intona.
Non tralascia qualche serata nella sua amata terra, le Marche, e ritorna alla “Fontanella” di Porto Sant’Elpidio, dove i suoi
concittadini lo attendono sempre con affetto .
Nel 1947, pur continuando a lavorare per la Durium, effettua alcuni provini per la Radio e nel 1949 la RAI RADIO ITALIANA
di Roma assume Bruno Rosettani che esordisce nella trasmissione “Motivo in Maschera” al fianco di Mike Bongiorno e diretto
dal Maestro Segurini.
Il consenso con il quale vengono accolte le sue esibizioni radiofoniche gli valgono un ingaggio stabile nella “Orchestra di ritmi
moderni”, diretta dal Maestro Francesco Ferrari, attivo protagonista della Radio che si ispira a musica americana, brasiliana e
jazz.
Quasi ogni sera dalla sede Rai di Roma, Bruno si esibisce cantando dal vivo ed affermando il suo “swing” con uno stile moderno, ritmato e brillante che lo rende conosciuto e amato
dal grande pubblico.
- ANNI ’50 Bruno continua a lavorare per la Durium e la casa discografica gli affianca le migliori voci del momento, come Flo Sandon’s, Nella Colombo e Narciso Parigi per l’incisione di
numerosi dischi e serate in tutta Italia.
Nel 1953, il Maestro Ferrari chiama a far parte della trasmissione Radiofonica “Dieci canzoni d’amore da salvare”, due giovanissime sorelle di Savona da lui sentite cantare per
caso in radio; sono Mirosa e Giovanna Blengio e l’idea di affiancare questo “duo” giovane e frizzante alla voce di Bruno Rosettani risulta un grande successo.
Il Maestro Ferrari, preoccupato per l’impatto che la grande città può avere sulle giovani ragazze di provincia, impone al cantante un controllo ferreo sulle due colleghe che porta
inevitabilmente il trio a condividere molti momenti professionali e a trascorrere molto tempo fianco a fianco.
27 Gennaio 1955 : Bruno Rosettani partecipa al ‘V Festival di San Remo’, il primo ad essere trasmesso anche dalla Televisione italiana, con tre canzoni: ‘Era un uomo piccino
piccino’, ‘Il primo viaggio’ e ‘Zucchero e pepe’. Questa edizione del Festival verrà ricordata perché Claudio Villa, costretto a letto da una faringite proprio nella serata finale, non
canta dal vivo ma vince facendo ascoltare al pubblico in sala una registrazione della sua canzone.
Il 1955 e’ un anno importante anche per un altro evento: il 26 ottobre Bruno Rosettani e Mirosa Blengio si uniscono in matrimonio a Cairo Montenotte (SV) con una singolare
cerimonia a quattro, che vede sposi anche Giovanna, sorella di Mirosa, con il musicista genovese Romeo Casella. Questo doppio matrimonio suscita molto scalpore nelle cronache
di allora e l’evento va ad occupare le prime pagine dei più importanti giornali mondani, tra cui “ Sorrisi e canzoni” che dedica all’evento la copertina.
Nel 1957 la Rai scrittura Bruno per l’Edizione di Canzonissima “Voci e volti della fortuna”, dove difende i
colori delle Marche e si aggiudica il secondo posto.
Bruno e il Duo Blengio godono ormai di ottimo successo e sono molto conosciuti, tanto che nel 1958
vengono scritturati per una serie di concerti all’estero che li vedrà protagonisti a New York, in Canada,
Spagna, Portogallo e Jugoslavia.
Nel 1959 Bruno partecipa ad un’altra trasmissione televisiva : “ Canzoni alla finestra”.
In quegli anni canta con Nella Colombo ,Flo Sandon’s e condivide momenti di spettacolo con Claudio Villa,
Gianni Ravera, Giorgio Consolini, Natalino Otto, Achille Togliani, Gino Latilla, Mario Riva, Nunzio
Filogamo.
Le Orchestre che accompagnano le sue esibizioni, oltre a quella del M° Ferrari, sono quelle dirette da Carlo
Savina e Alberto Semprini.
A Roma Bruno si fa scrivere le partiture musicali da un talentuoso compositore di Trastevere, Ennio
Moricone, all’epoca ancora ben lontano dalla fama.
Con il Duo Blengio vive i momenti più significativi della sua carriera; numerosissimi sono i brani che incide
per la Durium .
I suoi più grandi successi rimangono ‘Eufemia’, ‘Una casetta in Canadà’, ‘Stupidella’, ‘Ehi Joe’,
‘Carissimo Pinocchio’.
Le canzoni che ama di più sono però ‘Batti batti ciabattino’ e ‘Tu sei del mio paese’, scelte con la nostalgia e
l’amore per la sua terra marchigiana sempre nel cuore .
- ANNI ’60 Sono gli anni ’60, Bruno vive a Milano con Mirosa e i suoi tre figli: Roberto, Annalisa e Paola.
E’ per amore della famiglia che decide di ritirarsi dalla vita artistica.
La musica però continua a scandire anche questi anni: fonda le Edizioni Musicali “Sabrina”, scoprendo anche giovani talenti come Dori Ghezzi.
Ma il forte attaccamento alla terra marchigiana e la volontà di condurre una vita tranquilla vicino alla famiglia lo inducono a trasferirsi, nel 1969, a Civitanova Marche, dove inizia a
lavorare nel settore calzaturiero.
Gli anni d’oro della sua carriera sono ormai lontani, ma la musica e’ sempre nel suo cuore e nella sua vita .
I suoi concittadini continuano ad amarlo e a stimarlo non solo per aver rappresentato con la sua voce le Marche in Italia e all’estero, ma anche e soprattutto per la modestia, la
generosità e la simpatia che lo hanno sempre contraddistinto.
Mirosa e suoi figli gli sono sempre vicini, come dolci note del suo amato “swing”, fino al 14 ottobre 1991, quando si spegne nella sua casa di Civitanova Marche .