Via alla fusione fra Acft e Atc
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Via alla fusione fra Acft e Atc
CRONACA Ferrara PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. VIALE CAVOUR, 133 TEL. 0532 20.34.53 ORARIO 8.30/12.30-14.30/18.30 www.lanuovaferrara.it • E-mail: [email protected] LA MAPPA DEL COMMERCIO NEL 2008 Preoccupa l’alto numero di cambi di gestione in centro, dato che indica sofferenza Negozi: saldo positivo, ma il 2009 è a rischio L’assessore Modenesi: un +13 da prendere con le molle, il futuro è pieno di incognite A destare apprensione ci sono essenzialmente due fattori. Il primo è derivato dal fatto che le cessioni di attività si manifestano compiutamente dopo il 31 dicembre di ogni anno, o quanto meno dopo il periodo dei saldi per chi li effettua. Da non sottovalutare il dato relativo ai 70 subingressi, che equivalgono a cessioni di attività ad altri soggetti. Ed è proprio questo numero elevato che preoccupa il settore, soprattutto per gli esercizi del centro storico. I dati che riguardano invece gli esercizi di media e grande dimensione (superficie oltre i 250 m²) non sono stati molto significativi nel corso dell’anno appena passato. A fronte dell’apertura di 2 nuove attività, tutte nella circoscrizione di via Bologna, si sono registrate altrettante cessazioni di attività e 9 subingressi. Nessun movimento si è verificato per i negozi di queste dimensioni nelle quattro circoscrizioni Esercizi di vicinato Gad Via Bologna Est Nord Nord Ovest Nord Est Sud più periferiche. I dati sono stati forniti dall’assessorato alle attività produttive del Comune di Ferrara, suddivisi per le otto circoscrizioni. «Sono dati da prendere con le molle - dichiara l’assessore comunale al commercio Aldo Modonesi - c’è un +13 nel saldo annuale, ma che tiene conto solo parzialmente del perio- Quattro quartieri al posto di otto: ok del governo locale Totale Bilancio 2008 (oltre 250 mq) Nuove aperture Centro cittadino L’assessore Aldo Modonesi Medie e grandi strutture Bilancio 2008 (fino a 250 mq) 27 19 15 7 4 12 3 6 93 do di crisi congiunturale che ha colpito tutti i settori economici. Si 203ESVI.CDR temono purtroppo delle ulteriori chiusure in quanto il 2009 si presenta in questo campo pieno di problematiche. Proprio per questo eviterei di fare commenti trionfalistici sul saldo proprio in prospettiva futura. C’è stata una sostanziale tenuta del centro storico, che co- Subingressi Cessazioni attività 40 10 9 2 3 3 1 2 70 28 14 12 10 4 5 6 1 80 Nuove aperture Centro cittadino Gad Via Bologna Est Nord Nord Ovest Nord Est munque è vessato da altri problemi, primo fra tutti quello UC101W degli affitti. C’è però da sottolineare un numero importante rappresentato dai subingressi, che è un indice di una serie di difficoltà oggettive nel gestire l’impresa commerciale. Quando ci sono così tanti turn over nei negozi occorre preoccuparsi». Modonesi è convinto anche Sud Totale 0 0 2 0 0 0 0 0 2 Subingressi 1 2 3 3 0 0 0 0 9 Cessazioni attività 1 0 1 0 0 0 0 0 2 203MEST.CDR Sono state 93 le nuove aperture e 80 le cessioni definite dei negozi di vicinato (fino a 250 m² di superficie) nel Comune di Ferrara. E’ questo, in sintesi, il dato del commercio nel corso del 2008. Un saldo positivo di +13 che comunque non deve ingannare. 203ESVI.CDR di Gian Pietro Zerbini che un ridimensionamento giorni dalle associazioni di cadegli affitti dei locali destinategoria è un grido d’allarme ti al commercio, sarebbe auda tenere in considerazione». 203MEST.CDR UC102WModonesi valuspicabile anche per impedire L’assessore ulteriori aggravi di gestione ta poi positivamente la propodei commercianti. sta di Confesercenti di salva«Soprattutto in centro - prere i punti vendita nelle fraziocisa Modonesi - si sono anconi del Comune di Ferrara dora molti locali sfitti proprio ve vivono circa 35 mila persoperché si chiedono affitti alti ne. Il negozio rappresenta per che scoraggiano l’apertura di questi paesi anche un punto attività. Quel fatto in questi di aggregazione. «Via alla fusione fra Acft e Atc» Circoscrizioni dimezzate e nuovo regolamento Sì della giunta comunale. Tassa pubblicità: rinvio al 31 marzo Inizia il processo di accorpamento delle circoscrizioni. Il primo atto è stato compiuto dalla giunta comunale ieri mattina (l’assessorato competente è quello di Mariella Michelini) con l’approvazione del piano per il dimezzamento del numero delle circoscrizioni e di un nuovo regolamento. Il nuovo regolamento sarà presto al vaglio del consiglio comunale e prevede in particolare l’accorpamento nella futura Circoscrizione 1 delle attuali Centro cittadino e Giardino Arianuova Doro, nella 2 delle attuali Via Bologna e Zona Sud, nella 3 della Zona Nord e della Zona Nord Ovest e nella 4 della Est e della Nord Est. Il testo, che sostituisce quello approvato nel 1995, prevede tra l’altro una rivisitazione delle funzioni e delle competenze dei consigli circoscrizionali e in particolare delle materie sulle quali essi possono formulare, di propria iniziativa, proposte e pareri. Per quanto riguarda poi i poteri delegati ai consigli circoscrizionali il nuovo testo indica come materie oggetto di tali poteri: i lavori pubblici, le attività scolastiche, culturali, sportive, ricreative e per i giovani, le attività amministrative di polizia municipale, il volontariato e il sistema informativo, demandando a specifici atti di giunta la concreta attribuzione dei poteri delegati per tali materie. I consiglieri restano venti in ogni circoscrizione. Dopo il sì della Regione via libera anche dal Comune alla fusione fra le società di trasporto Acft (compresa la sua controllata Cerm) e Atc. Annunciato da tempo, il matrimonio tra l’azienda ferrarese e quella bolognese ha ricevuto ieri il consenso ufficiale della giunta. Ora manca solo il passaggio in Consiglio comunale. Obiettivo dell’unione è quello di ridurre i costi dell’erogazione del servizio, attraverso l’accorpamento dei bacini di traffico e la crescita delle dimensioni del gestore. La struttura della nuova società sarà composta dal Comune e dalla Provincia di Bologna, (attuali detentori del totale del capitale sociale di Atc) che risulteranno titolari rispettivamente del 59,65% e del 37,15% del capitale sociale, e dagli attuali possessori del capitale di Acft, ossia il Comune e la Provincia di Ferrara assieme agli altri 25 Comuni del ferrarese, a cui andranno rispettivamente l’1,29%, l’1,87% e lo 0,04% del capitale della nuova Atc. Secondo il piano industriale elaborato dalle due società in via di fusione, per quanto riguarda il conto economico, la proiezione triennale prevede la riduzione delle perdite di esercizio da 1.018.000 euro nel 2009 a 677.000 euro nel 2010, con una prospettiva di attivo di 111.000 euro nel 2011. Per quanto concerne il personale si passerebbe inve- Raddoppiati i fallimenti nel Ferrarese Il presidente Roncarati: effetti della crisi, ma altrove è anche peggio Carlo Alberto Roncarati E’ quasi raddoppiato il numero dei fallimenti in un anno in provincia di Ferrara. L’annus horribilis 2008 si è chiuso infatti con 69 fallimenti in terra ferrarese contro i 35 del 2007 (che è stato uno degli anni più positivi dal duemila). L’effetto della recessione si è fatto sentire portando ad un incremento percentuale del 97,1% ed in particolare la crisi si è abbattuta sulle strutture meno radicate, quello di piccole proporzioni. Un dato che è comunque al di sotto della media nazionale che ha visto una percentuale di incremento del 106,2%. A parte il primato di Napoli, tra le province che hanno in maggior numero di fallimenti sono quelle delle regioni più ric- che del Nord. «Questo dato - è l’analisi di Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara - rappresenta l’effetto delle difficoltà del mercato che già esistevano e siamo in attesa di conoscere ancora quello che accadrà nel 2009. E’ comunque abbastanza fisiologico che un certo numero di imprenditori rientri nel novero dei fallimenti. Diciamo che in termini sia di percentuali che di numeri, la situazione è meno grave rispetto ad altre parti, considerando anche che in provincia operano 35 mila imprese. Se andiamo a verificare la sequenza negli altri ultimi anni di crisi scopriremo che a livello numerico non ci sono stati grandissimi scostamenti. Troveremo così che in corrispondenza dei periodi di frenata dell’economia corrisponde ovviamente quello delle maggiori difficoltà per le imprese. Un dato quello del raddoppio dei fallimenti rispetto al 2007 che impone di tenere particolarmente alto il livello di attenzione, offrendo il massimo sostegno possibile alle imprese che devono continuare a lavorare. Da parte nostra, fermo restando che le problematiche non si risolvono da qui, occorre trovare a livello locale delle misure per arginare la crisi e in questo momento è fondamentale la coesione istituzionale per destinare al meglio i fondi per il risanamento». ce dalle 2.107 unità del 2008, alle 2090 del 2009, alle 2069 del 2010 e alle 2047 del 2011. Mentre per il piano investimenti si prevede una spesa complessiva di 66.375.000 euro, così ripartita: 35.010.500 euro nel 2009, 23.809.500 euro nel 2010 e 7.555.000 nel 2011. Attualmente Acft detiene un capitale sociale di 2.533.509 e, secondo i dati del 2007, copre con i propri servizi una quantità complessiva di 10.273.057 Km di strade, di cui 7.336.057 con trasporti extraurbani e 2.849.819 con trasporti urbani, oltre a 19.369 noleggi; il tutto con 12.247.433 passeggeri trasportati, 263 mezzi, tra veicoli urbani (76), extraurbani (162) e minibus (25) e 351 unità di personale medio aziendale. La società Cerm, attiva nel settore della manutenzione degli automezzi di Acft, è dotata invece di un capitale sociale di 107.500 euro (interamente detenuto da Acft) e da 9 unità di personale (nel 2007). La giunta ha confermato, inoltre, lo slittamento al 31 marzo prossimo del termine di scadenza per il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità per l’anno 2009 ratificando il preannunciato posticipo della data ultima di versamento della tassa, per consentire una più ampia e capillare campagna di informazione sulle modalità di pagamento e sulla base imponibile soggetta all’imposta.