L`équipe di lavoro

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L`équipe di lavoro
Investire nelle nuove generazioni
IPRASE del Trentino
L’équipe di lavoro
L’Osservatorio permanente sulla condizione dell’infanzia e dei giovani
L’Osservatorio permanente sulla condizione dell’infanzia e dei giovani è un’équipe
di sociologi, psicologi e ricercatori sociali istituito presso IPRASE, Istituto Provinciale per la Sperimentazione e la Ricerca Educativa della Provincia Autonoma di Trento,
con la Legge Provinciale 5 del 2007. Tale legge all’Art. 11 prevede per l’Osservatorio
i seguenti compiti:
1. elaborare, con cadenza biennale, un rapporto sulla condizione dell’infanzia
e dei giovani;
2. studiare, approfondire e analizzare la condizione dell’infanzia e dei giovani,
al fine di favorire una lettura dinamica e fruibile dei processi riguardanti la
condizione dell’infanzia e dei giovani in provincia;
3. concorrere alla verifica del grado di realizzazione delle politiche per l’infanzia e per i giovani;
4. realizzare e gestire servizi informativi e banche dati sulla condizione e sulle
politiche per l’infanzia e per i giovani, utilizzando anche i dati acquisiti da
altri soggetti che operano in materia, da mettere a disposizione degli organismi pubblici e privati e dell’associazionismo, nel rispetto della normativa
sulla protezione dei dati personali.
Ciò si traduce in attività di ricerca primaria e secondaria di cui questo volume è
un esempio.
Altre pubblicazione recenti a cura dell’Osservatorio:
Amistadi V., Bazzanella A., Buzzi C. (2010), Giovani in Trentino 2009. Analisi e letture della
condizione dell’infanzia e dei giovani. Terzo rapporto biennale, IPRASE, Trento
Amistadi V., Buzzi C., Zanutto A. (2007), Giovani in Trentino 2007. Analisi e letture della
condizione giovanile. Secondo rapporto biennale, IPRASE, Trento
Buzzi C. (a cura di) (2007), Generazioni in movimento. Madri e figli nella seconda indagine
Istituto IARD – IPRASE sulla condizione giovanile in Trentino, Il Mulino, Bologna
OGI (2005), Giovani in Trentino 2005. Analisi e letture della condizione giovanile. Primo
rapporto biennale, IPRASE, Trento
Buzzi C. (a cura di) (2003), Tra modernità e tradizione: la condizione giovanile in Trentino.
Un’indagine dell’Istituto Iard per la Provincia Autonoma di Trento, Il Mulino, Bologna
Contatti
Osservatorio permanente sulla condizione dell’infanzia e dei giovani presso IPRASE
Via Gilli, 3 – 38121 Trento (Italia)
www.iprase.tn.it
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L’ÉQUIPE DI LAVORO
I ricercatori dell’Osservatorio permanente sulla condizione
dell’infanzia e dei giovani
Virginio Amistadi, laureato in Sociologia, esperto in tecniche di analisi multivariata, inizia la propria attività di ricerca nel 1994 collaborando con il dipartimento di
Sociologia e Ricerca Sociale presso l’Università degli Studi di Trento. Appassionato
di informatica e di nuove tecnologie, nel corso degli anni affianca agli studi sulla
condizione giovanile e alle attività di educatore e formatore nell’ambito della cooperazione sociale, attività di consulenza e collaborazione per importanti aziende del
triveneto e nazionali. Dal 2004 è coinvolto in qualità di consulente nella realizzazione del progetto Osservatorio Giovani IPRASE di cui segue le principali attività di
ricerca. Partecipa alla stesura del rapporto Giovani in Trentino nelle edizioni 2005
e 2007. Dal 2009 è ricercatore presso l’Osservatorio permanente sulla condizione
dell’infanzia e dei giovani della Provincia Autonoma di Trento.
Ha svolto la ricerca e la ricostruzione delle mappe e degli indicatori europei e redatto
il Capitolo 9 e l’Appendice.
Arianna Bazzanella, laureata in Sociologia a Trento nel 2001, è ricercatrice presso
IPRASE dove si occupa di ricerche su giovani e scuola all’interno dell’Osservatorio
permanente sulla condizione dell’infanzia e dei giovani della Provincia Autonoma di
Trento. Ha coordinato il terzo rapporto biennale Giovani in Trentino 2009. Analisi
e letture della condizione dell’infanzia e dei giovani di cui è co-autrice con Virginio
Amistadi e Carlo Buzzi e ha collaborato al progetto Insegnare in Trentino. Seconda
indagine Istituto IARD e IPRASE sui docenti della scuola trentina di cui ha curato
l’omonimo volume con Carlo Buzzi. Precedentemente ha lavorato presso Istituto
IARD dove ha coordinato ricerche locali e nazionali sulla condizione giovanile. Ha
partecipato alla Sesta indagine dell’Istituto IARD sulla condizione giovanile in Italia,
alla creazione dell’Osservatorio Giovani della Provincia di Milano, alla realizzazione
della Seconda indagine sulla condizione giovanile in Trentino, alla ricerca Giovani italiani e fiducia per conto del Ministero per le politiche giovanili e le attività sportive
(con il Ministro Melandri).
Ha curato il volume, coordinato l’équipe di lavoro per l’aggiornamento 2006/2009 e
redatto l’Introduzione e il Capitolo 1.
Carlo Buzzi, è Direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale presso
l’Università degli studi di Trento dove insegna “Metodologia delle scienze sociali” e “Generazioni e differenze di età”. Esperto di condizione giovanile, processi di
transizione all’età adulta e fenomeni educativi, è membro del Comitato Scientifico
dell’Istituto IARD RPS per il quale ha curato i rapporti sulla condizione giovanile in
Italia nel 1997, 2002 e 2007 editi da il Mulino. Insieme a Gabriele Pollini è referente
per l’Osservatorio permanente sulla condizione dell’infanzia e dei giovani della Provincia Autonoma di Trento, del quale ha seguito la nascita avvenuta nel 2004 e l’uscita dei rapporti biennali (2005, 2007, 2010). Ha coordinato le prime indagini sulla
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condizione giovanile in Trentino di cui ha curato i rapporti editi anch’essi da il Mulino (2003 e 2007).
È stato supervisore scientifico e ha redatto l’Introduzione.
I collaboratori dell’Osservatorio permanente sulla condizione
dell’infanzia e dei giovani
Paolo Boccagni, sociologo e traduttore, dottore di ricerca all’Università di Trento.
Svolge attività di ricerca, progettazione e formazione nel campo delle migrazioni,
delle politiche sociali, del terzo settore. Recentemente si è occupato anche della
condizione giovanile, con particolare attenzione al servizio civile e alle forme di
cittadinanza attiva. È curatore, con M. Ambrosini, del Rapporto annuale sull’immigrazione in Trentino. Ha pubblicato saggi in una quindicina di riviste specialistiche,
italiane e internazionali. Tra i suoi lavori recenti, “Tracce transnazionali: vite in Italia e proiezioni verso casa tra i migranti ecuadoriani” (Milano, 2009)
Ha collaborato alla traduzione dei capitoli a cura degli autori stranieri.
Giovanni Campagnoli, è responsabile di Vedogiovane (Arona, Novara) dove lavora
dal 1992, occupandosi di politiche giovanili attraverso attività di informazione, formazione, ricerca ed in qualità di relatore a convegni e seminari. Laurea in Bocconi,
docente di Economia e consulente per Enti locali sullo sviluppo di interventi per i
giovani, ha pubblicato diversi articoli e volumi (anche per “Guida agli Enti Locali” de
Ilsole24ore e Gruppo Abele-Animazione Sociale). Tra questi, “Animazione giovanile.
L’esperienza di Vedogiovane” (Unicopli) e “Giovani e Idee: percorsi di cittadinanza
attiva giovanile”. Nel 1997 ha aperto sul web la net agency www.politichegiovanili.it.
Collabora con l’Istituto Iard RPS di Milano in ricerche sulle politiche giovanili nazionali ed europee.
Ha coordinato e condotto il case study relativo all’Italia e redatto l’Introduzione e i
Capitoli 2, 3, 4.
Michela Frontini, laureata in Scienze politiche, è ricercatrice presso GfK Eurisko. In
precedenza ha lavorato per l’Istituto IARD presso il quale ha coordinato progetti di
ricerca a livello nazionale e trans-nazionale per Enti Pubblici e privati e coordinato
attività di monitoraggio e analisi su condizione e culture giovanili, politiche sociali,
pari opportunità e ingresso nel mondo del lavoro.
Nella fase iniziale, come ricercatrice di Istituto IARD, ha coordinato il gruppo di lavoro
e collaborato all’individuazione e all’aggiornamento degli indicatori europei presentati
in Appendice.
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I collaboratori per la sezione relativa ai Paesi esteri
René Bendit, PhD, psicologo e sociologo, è consulente libero professionista, già
ricercatore senior presso il German Youth Institute (DJI) e responsabile della cooperazione nelle ricerche internazionali. Ritiratosi dall’attività dal 2009, dal 1994
al 2010 è stato professore e coordinatore del relativo Youth Research Programme
presso la FLACSO – Facoltà latinoamericana di scienze sociali di Buenos Aires, in
Argentina. Dal 1996 al 2006 è stato ricercatore presso la Libera Università di Berlino
e presso l’Università Autonoma di Barcellona (nel 2005, nel 2006 e poi nel 2009). È
quindi stato ricercatore presso l’Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera (2007-2010). Coordina il International Network of Youth Researchers (INYR)
(2008-2010).
Ha condotto il case study relativo alla Germania e redatto il Capitolo 6.
Andy Biggart, è ricercatore in Sociologia dell’istruzione alla Queen’s University di
Belfast (Regno Unito), dove insegna “Questioni etiche e filosofiche nell’istruzione
e nella ricerca sociale”, presso il corso di dottorato e “Metodi e metodologie di ricerca sull’istruzione” in un corso di master. È vicedirettore del Centre for Effective
Education. Si occupa di questioni legate a svantaggio scolastico, transizioni dalla
scuola al mercato del lavoro, istruzione e della formazione post-scuola dell’obbligo,
problemi di rendimento e abbandono scolastico e di ricerche comparative, in ambito europeo. Partecipa attualmente a un importante progetto europeo, all’interno del
Settimo Programma quadro, su Governance of Educational Trajectories in Europe.
Tra le pubblicazioni recenti: Young People’s Subjective Orientations to Education, in
A. Furlong (a cura di), Handbook of Youth and Young Adulthood: New perspectives
and agendas, Routledge, 2009; Modern Youth Transitions: Choice Biographies and
Transitional Linearity (con A. Furlong e F. Cartmel), Bendit, R. and Hahn, M. (Eds.):
Youth and the Future: processes of social inclusion and patterns of vulnerability in a
globalised world. Farmington Hills-USA: Leverkusen- Opladen & Barbara Budrich,
2009; Participation in Transition: The ambivalences of motivating young people for
work in a European Perspective. (con A. Walther e M. Du Bois Reymond), Peter
Lang, 2006.
Ha condotto il case study relativo al Regno Unito e redatto parte del Capitolo 7.
Hans Jørgen Hanghøj Dam, è dirigente presso Capacent ad Århus, in Danimarca. Si
occupa di management e di ricerca sociale in tema di politica e mercato del lavoro.
Ha condotto l’aggiornamento e la revisione del case study relativo alla Danimarca e
redatto il Capitolo 5.
Andy Furlong, è professore di “Social Inclusion” e “Sociologia dell’istruzione” presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Glasgow, in Scozia. Ha
una lunga esperienza di studio del mondo giovanile, con particolare riguardo al
passaggio dalla scuola al mercato del lavoro, alla riproduzione delle disuguaglianze
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e ai processi di inclusione sociale. Tra i suoi libri più recenti: Young People and Social
Change e Higher Education and Social Justice (McGraw-Hill), scritti entrambi con
Fred Cartmel, e il Handbook of Youth and Young Adulthood (Routledge). È direttore
del Journal of Youth Studies.
Ha condotto l’aggiornamento 2006 - 2009 del case study relativo al Regno Unito e redatto parte del Capitolo 7.
Hajdeja Iglič, è professoressa associata di Sociologia e ricercatrice presso l’Università di Lubiana, in Slovenia. Si occupa principalmente di reti sociali e di capitale
sociale. Ha partecipato a progetti di ricerca sui network delle élite e su quelli della
gente comune, in rapporto agli atteggiamenti, la partecipazione e la mobilitazione
verso la politica. Tra le pubblicazioni recenti: Relational basis of attachment to Europe in Civil society and activism in Europe: Contextualising engagement and political orientation (eds. William A. Maloney and Jan W. van Deth, London, New York:
Routledge, 2010), Voluntary associations and tolerance: an ambiguous relationship in
American Behavioral Scientist (2010), Social Networks in Citizenship and involvement in European democracies: a comparative analysis (eds. Jan W. Van Deth et al.,
London, New York: Routledge, 2007); Trust, governance and performance: the role of
institutional and interpersonal trust in SME development in International Sociology
(entrambi con Andrej Rus, 2005).
Ha condotto il case study relativo alla Slovenia e redatto il Capitolo 8.
Una prima versione del lavoro è stata realizzata in collaborazione con Istituto
IARD: oltre a Michela Frontini citata tra gli autori, si ringraziano Lucia Mattavelli
ed Eliana Colombo.
Infine, un ringraziamento particolare va a Luisa Mariech di IPRASE per la preziosa collaborazione nell’organizzazione, nella revisione e nell’impaginazione dei
testi.
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