SPELEOSUB LEMBEH BALI
Transcript
SPELEOSUB LEMBEH BALI
Il mondo in blu 65 Il mondo in blu BALI L’isola degli dei LEMBEH Incontri ravvicinati SPELEOSUB La Grotta dell’Orso Mensile - Anno VII - marzo 2011 [RICERCA] [VETRINA VIAGGI ] I PROTAGONISTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA IN MARE SI RACCONTANO Informazioni dalle aziende Alessio Rovere Gli speciali Università di Genova di Nosy Tour Alessio Rovere, considera la subacquea un elemento fondamentale per la ricerca in mare Nuova Caledonia Maldive Crociera sub Programma di 10 giorni/7 notti a bordo del m/y Fathima, sette pernottamenti con trattamento di pensione completa e 3 immersioni al giorno. Quota sub 1.657 euro. Programma FLY & DIVE Una proposta nuova e originale per un modo nuovo di vivere una vacanza subacquea avendo un’auto a disposizione per tutta la durata del viaggio, gli alberghi già prenotati e le immersioni programmate. L’unica preoccupazione sarà quella di spostarsi da un resort a un altro con l’auto, potendo così immergersi ogni giorno in siti diversi, apprezzando nel contempo la bellezza dell’isola. Programma di 13 giorni/10 notti con pernottamento in camera doppia e colazioni in tour per la Grande Terre (la quota comprende sette giorni/14 immersioni lungo l’itinerario inclusa l’attrezzatura). Quota sub 2.999 euro - quota non sub 2.199 euro. Mozambico Praia De Tofo Programma base di 11 giorni/8 notti (di cui una notte Johannesburg e sette a Tofo) in camera standard con trattamento di mezza pensione. Quota sub 1.705 euro – quota non sub 1.375 euro. La quota sub include il pacchetto 5 giorni/10 immersioni comprese le uscite nei reef lontani (nitrox gratuito). Sudan Crociera sub Programma di 9 giorni/8 notti (di cui sette in barca e una a Il Cairo) a bordo del m/y Elegante. Sette pernottamenti in barca in pensione completa; pernottamento e prima colazione in hotel 4 stelle a Il Cairo. Quota sub 1.473 euro. La quota comprende 16 immersioni settimanali. NosyTour – tel. 011.3600934 Sito web: www.nosytour.it - E-mail: [email protected] 88 di Massimo Boyer A lessio Rovere è un giovane che si sta inserendo nel mondo della ricerca, un dottorando in Scienza del Mare presso l’Università degli Studi di Genova. 29 anni, nato a Finale Ligure, in provincia di Savona, vive e lavora a contatto con il mare. Ci teniamo molto a dare voce, accanto ai grandi nomi, anche a chi è, come dice lui stesso, alle prime armi. «Mi occupo di geomorfologia costiera e subacquea. Questo significa che studio le forme del paesaggio costiero e marino, e cerco di interpretare cosa le ha generate, e come potranno modificarsi in futuro. In particolare, nel mio dottorato affronto la problematica di come il livello del mare sia cambiato nella storia geologica recente e di quali siano le informazioni che possiamo derivare dal passato per prevedere, tra l’altro, gli effetti del possibile innalzamento del livello del mare futuro. «Essendo nato in una famiglia di subacquei, la mia passione per il mare è nata molto presto. Ho fatto le mie prime immersioni all’età di tredici anni su un relitto di fronte a casa mia, in Liguria. Quando è stato il momento di scegliere cosa fare “da grande”, ho scelto Scienze Ambientali Marine senza pensarci troppo. Il resto è storia recente, ho incontrato persone che mi hanno insegnato a portare le mie conoscenze sott’acqua e ho iniziato ad interessarmi di geomorfologia. Successivamente ho iniziato il mio dottorato, durante il quale ho partecipato a progetti di ricerca trascorrendo periodi di ricerca in università straniere (Grecia, Gran Bretagna e Australia). Ho presentato i miei risultati a congressi e ho scritto alcuni articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali. «Al di là del lavoro mi immergo ogni volta che posso, ma anche nelle immersioni di piacere tendo ad osservare elementi affini a quello che studio. Solitamente mi immergo sempre con la mia lavagnetta per prendere appunti e spesso disegno mappe delle immersioni. Considero la subacquea un elemento fondamentale per la ricerca in mare: portare il cervello di un ricercatore sott’acqua consente di ottenere risultati che le più moderne tecnologie non potranno mai garantire. «Generalmente mi piacciono immersioni con paesaggi subacquei particolari: tra le immersioni nel mio log-book ho la fortuna di annoverare i pinnacoli granitici di Choumporn in Thailandia, il Blue Hole alle Maldive e la grotta Azzurra di Capo Palinuro. Ogni paesaggio marino è il risultato di uno o più processi che lo hanno formato, durante periodi della storia della Terra in cui il clima era diverso da quello odierno. Per me la bellezza di un’immersione risiede proprio nell’apprezzare la storia che il paesaggio subacqueo racconta, e per questo ai miei occhi ogni immersione può diventare interessante. «Essendo io stesso ancora alle prime armi, ho davvero pochi consigli da dare. Tuttavia un appunto vorrei farlo. Mi piacerebbe che chi si avvicina alla ricerca in mare lo facesse in modo disincantato: troppo spesso, infatti, conosco studenti illusi che la vita di un ricercatore di mare sia simile a quella di un protagonista di un romanzo di avventure, o di un biologo marino da documentario. Nulla di più sbagliato. Nel mio lavoro non si va sempre per mare a fare immersioni, anche se devo ammettere che ho avuto la possibilità di visitare molti luoghi splendidi. Passo il 70% del mio tempo alla scrivania, analizzando dati e scrivendo articoli o progetti. Amo quel restante 30%, ma ho imparato che se non faccio tutto il resto, non ho speranze di poter continuare per la mia strada. Le soddisfazioni personali le traggo sia quando mi immergo, sia quando ottengo dei buoni risultati da un’analisi o quando un articolo a cui ho lavorato viene accettato. Questo è fare ricerca in mare, almeno per quanto mi riguarda». 89