preparazione del paziente all`intervento chirurgico
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preparazione del paziente all`intervento chirurgico
LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO PREMESSA Le infezioni del sito chirurgico (SSI) rappresentano il 15-20% delle infezioni acquisite in ospedale. Una stima statunitense ci indica che una SSI allunga di 7 giorni la degenza in ospedale con conseguente aggravio di spesa Più fattori influiscono sulle infezioni post-operatorie, alcuni sono lo stato generale del paziente (età, il diabete, la malnutrizione, le terapie protratte con corticosteroidi o immunosoppressori) e altri sono fattori di effettivo rischio localizzati, quali: - La classe di contaminazione del sito operatorio - La durata della degenza preoperatoria - La presenza di “focus” infettivo in prossimita’ - L’effettuazione dell’intervento in urgenza - La tecnica operatoria utilizzata Il rischio d’infezione può essere valutato mediante la determinazione di un punteggio (indice NNIS) che tiene conto di 3 elementi: - La classe di contaminazione dell’intervento chirurgico: pulito, pulito-contaminato, sporco o infetto - L’indice di gravità clinica del paziente - La durata dell’intervento L’infezione può portare a complicanze locali e sistemiche, la cui gravità dipende dall’entità dell’infezione e dal germe responsabile. La qualità della preparazione preoperatoria del paziente, effettuata sia in degenza che in sala operatoria ( antisepsi della cute) è molto importante per la riduzione del rischio infettivo. A questo fine sono determinanti le attività assistenziali effettuate dall’infermiere quali il trattamento adeguato dello strumentario chirurgico e dei dispositivi utilizzati, i comportamenti di tutto il personale mirati a mantenere l’igiene ambientale e delle mani. La preparazione del paziente, ed in particolare la preparazione cutanea preoperatoria, è un insieme di cure che contribuisce alla prevenzione delle infezioni del sito operatorio sia perché riduce il rischio di contaminazione perioperatoria di origine endogena (flora cutanea del paziente) sia per l’effetto della detersione della cute e l’applicazione di antisettici. SCOPO: la presente procedura intende definire le modalità di preparazione del paziente che deve essere sottoposto a intervento chirurgico, da effettuarsi in degenza e/o in daysurgery. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 1 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem OBIETTIVI: Dare le indicazioni per l’informazione al paziente, il supporto psicologico e la raccolta della documentazione clinica e/o infermieristica Dare indicazioni per la ricerca e la cura di focolai infettivi presenti prima dell’intervento chirurgico Definire e classificare le raccomandazioni contenute secondo il metodo del CDC Esplicitare l’alimentazione del paziente operando Esplicitare le linee guida e le procedure di preparazione della cute: detersione e depilazione Dare indicazioni standard sulla preparazione intestinale Esplicitare l’igiene del letto di degenza e barella del paziente Esplicitare la vestizione del paziente operando Fornire indicazioni sulla premedicazione, profilassi antiembolica e antibiotico- profilassi APPLICABILITÀ La seguente procedura è rivolta al personale infermieristico. Il campo di applicazione riguarda: - La chirurgia programmata e d’urgenza (escluso l’emergenza) - La chirurgia in day-surgery - La chirurgia per via endoscopica DEFINIZIONI e CLASSIFICAZIONI Le raccomandazioni dei Centers for Disease Control di Atalanta ormai fanno parte di un sistema che classifica ogni raccomandazione sulla base di risultati scientifici esistenti, su razionali teorici e sulla applicabilità. Il sistema è ormai conosciuto ed accettato nel mondo scientifico internazionale e rappresenta il cardine di riferimento per l’Evidence Base Nursing applicato all’Igiene sanitaria Infermieristica. Le RACCOMANDAZIONI sono ritenute efficaci strategie di prevenzione delle infezioni, dal comitato HIPAC (membri del Hospital Infection Control Pratices Advisory Committee) cioè esperti epidemiologi nel campo infettivologico e di controllo delle infezioni e da esperti nel campo chirurgico. Categoria 1A Raccomandazioni ritenute efficaci e fortemente raccomandate perché supportate da studi sperimentali, clinici o epidemiologici (abbondanti evidenze scientifiche). U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 2 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Categoria 1B R fortemente raccomandate perché supportate da alcuni studi sperimentali, clinici ed epidemiologici e sottese ad un forte razionale teorico (numero di evidenze scientifiche inferiori rispetto alle raccomandazioni 1A). Categoria 2 R Suggerite perché supportate da minori evidenze scientifiche rispetto alla categoria 1A e 1B; sono sottese comunque ad un razionale teorico e possono essere valide per la gestione di problemi specifici nel contesto assistenziale o per alcune categorie di pazienti. Le categorie 1A e 1B sono applicabili e dovrebbero essere adottate in tutte le strutture o stabilimenti che erogano assistenza Nessuna Raccomandazione Pratiche per le quali non vi sono evidenze sufficienti o per le quali non c’è consenso unanime circa la loro efficacia. Questione irrisolta In questo caso occorre usare il proprio giudizio per determinare una politica riguardante tali pratiche all’interno del proprio sistema assistenziale MODALITA’ OPERATIVE Informazioni al paziente • • • • Informare il paziente di tutte le procedure assistenziali infermieristiche cui sarà sottoposto, a grandi linee, nelle fasi pre, intra, postoperatorie. Accertarsi che l’atto di consenso informato sia allegato alla cartella clinica; il paziente deve essere informato sull’intervento chirurgico dal medico, il quale provvederà a far firmare il consenso informato. Accertarsi che siano stati designati i familiari e/o i conoscenti autorizzati a ricevere tutte le informazioni specifiche sull’intervento chirurgico. Consegnare e dare le necessarie istruzioni educative al paziente che deve sottoporsi a intervento chirurgico in regime di daysurgery e/o ambulatoriale.(vedi allegato C) Supporto psicologico • Valutare gli stati d’ansia che il paziente può manifestare, discuterne, attuando un intervento infermieristico appropriato. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 3 LINEA GUIDA • PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Rassicurare il paziente per ridurre al minimo lo stato di tensione, la paura del dolore e la paura della morte. Preparazione della documentazione clinica e infermieristica • La sera precedente l’intervento controllare che sia presente tutta la documentazione clinica e infermieristica comprensiva di: - Cartella clinica - Cartella o documentazione infermieristica - Consenso informato - Referti di diagnostica di laboratorio e per immagini - Ecg • Verificare che la documentazione accompagni il paziente in sala operatoria utilizzando la checklist. Vedi allegato A. Prevenzione delle infezioni • • • Se possibile identificare e segnalare tutti i processi infettivi localizzati anche a distanza dal sito operatorio prima degli interventi di chirurgia elettiva. Categoria 1A Effettuare e/o accertarsi che la mattina dell’intervento sia stata eseguita la pulizia del cavo orale a tutti i pazienti possibilmente con soluzione antisettica. Categoria 1A Educare il paziente sull’importanza della doccia o del bagno preoperatorio e della depilazione. Categoria 2 Alimentazione Se il paziente deve essere sottoposto ad intervento in anestesia generale o anestesia regionale ( peridurale, di plesso): • • • • • • Somministrare dieta a base di minestrina, semolino o the, la sera precedente l’intervento. Sospendere la somministrazione di ogni alimento 8 ore prima dell’orario previsto per l’intervento. Segnalare ogni interruzione del digiuno completo all’anestesista. Durante il periodo di digiuno possono essere somministrati i farmaci prescritti, sia per via parenterale che per via orale. Ai bambini e/o neonati, possono essere somministrate, nelle 24 ore precedenti l’intervento, soluzioni zuccherine, la cui somministrazione dovrà comunque essere sospesa 4 ore prima dell’entrata in sala operatoria. Per il paziente diabetico attenersi scrupolosamente alle indicazioni del diabetologo e/o dell’anestesista. Se il paziente deve essere sottoposto ad intervento in anestesia locale e/o tronculare: • Non è necessario il digiuno; somministrare una colazione leggera. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 4 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Quanto sopradetto deve essere concordato nel piano assistenziale medico/infermieristico. Igiene del cavo orale • Eseguire igiene del cavo orale al mattino dell’intervento chirurgico. pz. autosufficienti pz. non autosufficienti consegnare istruzioni operative (allegatoB) pulire con collutorio e bastoncini Depilazione Qui di seguito vengono riportate le Raccomandazioni dei CDC (centers for disease control) e la categoria di appartenenza della raccomandazione, cioè la “forza “con cui è raccomandata. • • • • • • • • • L’assenza di depilazione diminuisce il rischio infettivo. Categoria 1A La depilazione ha lo scopo, senza ledere la pelle, di rimuovere i peli alla base quando interferiscono con l’intervento chirurgico, con i drenaggi o con le medicazioni. Categoria 1A Qualsiasi metodo di depilazione utilizzato presenta un rischio infettivo superiore all’assenza di depilazione. Categoria 1A Se la rimozione dei peli è desiderata dal chirurgo per confort visivo, per necessità di definire il campo operatorio o di medicazione, bisogna tener presente che: - comparato alle altre tecniche di rimozione peli, l’uso del rasoio a lama espone ad un rischio infettivo maggiore; Categoria 1A - più la depilazione è lontana come tempo rispetto all’intervento chirurgico, più aumenta il rischio di infezioni; Categoria 1A E’ accettabile effettuare la depilazione la sera prima dell’intervento chirurgico purché sia utilizzata una tecnica poco traumatizzante per la cute L’ideale sarebbe effettuare la tricotomia la mattina dell’intervento L’ablazione dei peli non è indispensabile, se dev’essere praticata bisogna: - limitare la zona da depilare categoria 1A - utilizzare preferibilmente il rasoio elettrico (categoria 1A ) o la crema depilatoria (vedi allegato i due metodi a confronto) La tricotomia con rasoio a lama non deve essere mai effettuata. Possibilmente redigere insieme al chirurgo un protocollo standard finalizzato a definire, per tipologia d’intervento, le aree anatomiche circoscritte, ove effettuare la depilazione. Preparazione intestinale • La preparazione intestinale varia con la tipologia d’interventi e, se richiesta, può essere effettuata con tecniche diverse: clistere, clismi pronti, lassativi per via orale. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 5 LINEA GUIDA • PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Seguire le indicazioni del medico-chirurgo e attenersi possibilmente ad un protocollo standard redatto per tipologia d’intervento chirurgico. Preparazione della cute Le differenti tappe della preparazione cutanea del paziente operando devono seguire il seguente schema: Preparazione cutanea dell’operando Doccia o bagno completi di shampoo se necessario,con Hibiscrub o Braunol) (la sera precedente l’intervento) Tricotomia (se indispensabile, la sera o la mattina dell’intervento) Doccia o detersione sedi anatomiche chirurgiche (dopo la tricotomia) Cambio indumenti igienici e cambio biancheria del letto Antisepsi del campo operatorio In degenza(daysurgery) (applicazione di bende e antisettico) In sala operatoria 2 applicazioni successive di antisettico incisione chirurgica U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 6 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Detersione e igiene del paziente • • • • • Consegnare al paziente autosufficiente la procedura di effettuazione doccia o bagno e dare le necessarie istruzioni operative (vedi allegato B). Eseguire un lavaggio completo del paziente allettato (doccia, bagno o spugnatura comprensivi di shampoo, compatibilmente con la possibilità di movimentazione del paziente) con un sapone antisettico il giorno prima dell’intervento, facendogli indossare biancheria pulita. La verifica igienica deve riguardare soprattutto: la sede dell’intervento, la zona ombelicale, la zona ascellare, la zona genitale, gli spazi interdigitali. Categoria 1A. La mattina del giorno dell’intervento far eseguire al paziente una doccia o un bagno con antisettico adeguato (a base di clorexidina). Categoria 1B. Pulire, disinfettare e medicare adeguatamente eventuali ferite o lesioni cutanee e mucose. Categoria 1. Lavare e isolare le stomie, sostituendo la placca e il sacchetto.Categoria 1A. Igiene del letto di degenza • • Cambiare la biancheria del letto: - Dopo la doccia o bagno o spugnatura. - Prima del rientro del paziente dalla sala operatoria. Cambiare la biancheria della barella ogni qualvolta si utilizza per il trasporto dei pazienti. Vestizione del paziente • • • • • Prima di accompagnare il paziente in Sala operatoria per l’intervento rimuovere: - Lenti a contatto e occhiali - Protesi dentarie o di altro tipo - Apparecchi acustici (toglierli il più tardi possibile) Segnalare se il paziente è portatore di ponti o denti instabili Far togliere gioielli, catenine, anelli, orologi Depositare gli effetti personali di valore in luogo sicuro o consegnare ad un parente chiaramente identificato Far indossare camice e cuffia monouso forniti dall’ospedale. Categoria 1B. Profilassi antibiotica • • Eseguire l’antibiotico-profilassi quando indicata, nei tempi e modi prescritti dal medico. In caso di ritardo o rinvio dell’intervento segnalare al medico l’orario dell’ultima dose somministrata. Categoria 1A U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 7 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Premedicazione • • • Somministrare la premedicazione, se prescritta, secondo indicazione medica. Eseguire la dose prescritta del farmaco registrando via di somministrazione ed orario. Far rimanere il paziente a letto o in barella; in quest’ultimo caso accertarsi che le sponde siano adeguatamente posizionate. Dispositivi medici applicabili in degenza • • • E’ preferibile che l’inserzione di cateteri vescicali, cateteri vascolari centrali e cateteri arteriosi avvenga direttamente nel blocco operatorio. Seguire comunque le indicazioni del medico-chirurgo in merito alla inserzione di cateteri venosi periferici, vescicali, sondino naso- gastrico In caso di indicazione all’inserzione in degenza seguire le procedure che prevedono misure di asepsi adeguate. Categoria 1A. Profilassi antiembolica • Seguire le indicazioni del medico-chirurgo sia per l’eventuale applicazione di fasce elastiche, sia per la prescrizione farmacologica. Accompagnamento e trasporto del paziente in Sala operatoria • Per il trasporto utilizzare la barella dedicata alla sala operatoria, sostituendo la biancheria ad ogni paziente. • Se necessario utilizzare il materassino di trasferimento (transglide). • Oltre al paziente portare in sala la cartella clinica e la chek-list debitamente compilata e firmata. Consegnare il paziente e la documentazione al personale di sala operatoria. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 8 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem DEPILAZIONE PREOPERATORIA Raccomandazione del CDC ( Center for Disease Control ) degli Stati Uniti- Departement of Health and Human Services- Pubblic Health Service: “ Nel caso in cui si decida di procedere alla depilazione, questa deve essere effettuata immediatamente prima dell’operazione e preferibilmente mediante rasoi elettrici” Categoria 1A Due metodi di depilazione a confronto Metodo Vantaggi Inconvenienti Rasoio elettrico (da usarsi sulla pelle a secco) Indolore Rapido Facile all’uso Non provoca escoriazioni Autonomia della batteria Crema depilatoria L’uso del rasoio elettrico con le testine ruotanti facilita la depilazione delle aree difficili (perineo etc.) Facile Rischio di allergia: Indolore occorre fare un test di prova nella giornata precedente l’intervento. Necessita di più applicazioni per ottenere un buon risultato. Occorre molta crema per ogni paziente. E’ vietato l’uso dei rasoi a lama non elettrici U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 9 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Esempio di protocollo standard di preparazione intestinale e tricotomia del paziente operando in sedazione e/o anestesia Tipo d’intervento Preparazione chirurgico o endoscopico intestinale Aree anatomiche circoscritte da depilare EGDS (esofagogastroduodenoscopia) EGDS + BiB (palloncino) Colonscopia nulla Non necessaria Peretta SELG buste Somministrare per os con acqua, dal mattino del giorno precedente l’intervento; per la dose rispettare la prescrizione medica. Peretta se il paziente non ha evacuato Non necessaria Non necessaria Interventi sulla tiroide Interventi sulla mammella Interventi laparoscopici: 1.Colecisti 2.Ernia inguinale 3.Lap-band(bendaggio gastrico) 4.By-pass gastrico 5.MRGE(malattia da reflusso gastroesofageo) 6.Acalasia U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico Nota bene:la peluria di qualsiasi sede anatomica non importa rimuoverla poiché non interferisce con l’incisione e/o medicazione Depilare il collo descrivendo una scollatura profonda anteriore Peretta se non ha evacuato peretta Dallo xifoide fino alla zona pubica, escluso gli inguini. peretta Fossa iliaca destra o sinistra o bilaterale Peretta Dallo xifoide fino alla zona pubica, escluso gli inguini. Dallo xifoide fino alla Peretta o Selg zona pubica, escluso gli secondo prescrizione medica inguini. Peretta Dallo xifoide fino alla zona pubica, escluso gli inguini. Peretta Dallo xifoide fino alla Il giorno prima zona pubica, escluso gli dell’intervento applicare sondino nasoesofageo per inguini. effettuare lavaggio dell’esofago(su prescrizione medica) 2002 10 LINEA GUIDA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO Igiene ed Epidem Bibliografia - Guideline for Prevention of Surgical Site Infection, 1999, CDC - 100 Recommandations pour la surveillance e la prévention des infection nosocomiales, CTIN 1999 - Recommandations pour la préparation cutanée de l’opéré, CCLIN sud-Ouest 2001 - Prevenzione delle infezioni chirurgiche, Quaderni Anipio n.12, novembre 1998 - Nursing medico-chirurgico 2, Brunner-Suddhart, edizioni Ambrosiana. U.O.Igiene ed Epidemiologia/Cio Gruppo di lavoro infermieristico 2002 11