processo creativo - Stella Romagnoli

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processo creativo - Stella Romagnoli
TEORIA E TECNICA DELLA
COMUNICAZIONE
PUBBLICITARIA
Stella Romagnoli
LINK Campus University
Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria
Stella Romagnoli
PROCESSO CREATIVO
Lezione 8b
1
Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria
John Cleese dei Monty Python
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della Comunicazione Pubblicitaria
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Quindi essere creativi…
•  NON è un talento
•  Ma un MODO di essere,
operare, pensare
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Il mood creativo
•  E’ l’abilità di GIOCARE con le idee, solo per divertirsi, per
esplorare, senza uno scopo preciso, senza cercare qualcosa
di particolare
•  Essere in uno stato “OPEN” significa essere in uno stato
contemplativo, ironico, giocoso, curioso, senza pressione
•  Naturalmente, una volta presa una decisione bisogna
entrare in uno stato “CHIUSO” per poterla realizzare. Il mood
CHIUSO è più efficiente
•  E poi di nuovo in un mood APERTO per verificare i risultati
•  Quindi di nuovo passare al mood CHIUSO per perseguire
nuove decisioni e così via…
•  La creatività NON è possibile nel mood chiuso
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Condizioni per entrare nell’open mode
1.  SPAZIO (per se stessi, in cui si può pensare indisturbati)
2.  TEMPO (un tempo prefissato per pensare. Almeno un’ora e
mezza per volta)
3.  TEMPO (per prendere una decisione. Resistere alla
tentazione di prendere subito una decisione. Aspettare la
dead-line. Le persone creative resistono allo stress di
dover decidere)
4.  SICUREZZA IN SE STESSI (ci vuole confidence per giocare.
Quando si gioca non si può sbagliare, non si può essere
logici, non c’è errore)
5.  HUMOR (l’ironia è la parte centrale del gioco, divertirsi,
associare concetti in modo inaspettato)
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Stato creativo
•  In quell’ora e mezza bisogna entrare in uno stato meditativo
sul soggetto, daydream
•  E’ più facile essere creativi in 2 o 3. Ma persone che ci
piacciono e di cui abbiamo fiducia
•  Non ci devono criticare o giudicare negativamente. Bisogna
alimentare la confidence
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Associazioni di idee
•  Nel processo creativo vengono associate idee e concetti in
modo inaspettato, nuovo, a volte assurdo
•  Anche le associazioni assurde possono portare a soluzioni
creative che invece un significato ce l’hanno
•  Creatività significa associare concetti per formare un nuovo
significato
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Cominciamo a lavorare!
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Esistono solo 2 tipi di annunci
›  Annunci
in cui c’è qualcosa da dire
›  Annunci in cui non c’è nulla da dire
Da Il Mestiere del Copywriter di Alastair Crompton
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Annuncio in cui c’è qualcosa da dire
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Annuncio in cui non c’è nulla da dire
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Il primo principio per
creare buoni annunci
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Se hai qualcosa da dire dillo
›  Ci
sono prodotti che hanno una storia, e
danno modo ai creativi di escogitare
promesse concrete per il consumatore
(automobili, lavatrici, stereo, assicurazioni,
vacanze…)
›  Potrai avere anche molto da dire. In
questo caso bisogna semplificare la storia
all’osso, in modo DA FAR PASSARE UN
SOLO CONCETTO, IL PIU’ FORTE
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Ogni annuncio efficace
comunica un solo pensiero
rilevante, un solo concetto
forte
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La USL
›  L’idea
di Reeves era semplice: l’agenzia
doveva trovare un beneficio del prodotto
unico al mondo
›  E se non c’era niente di unico, dovevano
scovare una caratteristiche che nessun
altro concorrente usava, e che poteva far
propria: la Unique Selling Proposition
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Il secondo principio
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Quando non c’è niente da
dire, dillo bene
›  …E
nel modo più divertente e
affascinante possibile
›  E’ l’abilità di saper vendere facendo
spettacolo
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Quindi:
›  Se
hai qualcosa da dire dillo,
›  Se non hai niente da dire fai spettacolo
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Non cercare dove non c’è
niente da dire
›  Con
prodotti privi di particolari vantaggi
rispetto alla concorrenza bisogna saper
diventare veri imbonitori
›  Cerca di scoprire se il prodotto ha
qualcosa da dire, se non c’è non
sprecare tempo a cercare di tirar fuori
argomenti oscuri… cerca di studiare il
modo di essere interessante e
spettacolare per il target
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Dalla strategia alle
domande da porsi
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La strategia di comunicazione
Dovrà dire:
›  Qual è il target
›  Quale offerta verrà fatta al pubblico
›  Quali argomentazioni dimostrano che
l’offerta è valida
›  Quale impressione finale lasciare al
consumatore
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I creativi dovrebbero ringraziare
una buona strategia
›  Perché
indica una direzione e fa
risparmiare ore di lavoro inutile
›  Perché sarà possibile eliminare dozzine di
idee irrilevanti
›  Fanno sì che il cliente accetti di più la
campagna (se è coerente con la
strategia che ha approvato)
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La prima domanda: a chi
stiamo parlando?
›  La
strategia darà una definizione sociodemografica… Ma bisogna pensare di
parlare ad una persona specifica
›  Conosci qualcuno con quelle
caratteristiche? Dai un nome al target.
Come gli/le parleresti?
›  Scrivere per una categoria di persone non
funziona: circoscrivi il pubblico ad una
persona che conosci davvero
Stella Romagnoli
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Seconda domanda: cosa
vogliamo dire?
›  Non
scriverai mai un annuncio efficace se
non trovi qualcosa che faccia presa
›  Metti sempre in discussione la strategia se
non ti offre qualcosa da dire e non
scrivere mai un titolo che non dice niente
(per quanto poetico e virtuosissimo…)
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Le qualità del bravo creativo
2 requisiti importanti:
1.  La volontà di fare il lavoro
2.  La volontà di sforzarsi finchè non
arrivano dei risultati
›  Il modo con cui vengono le idee dipende
molto da come si lavora: ogni momento
passato a cercare i fatti sul prodotto, sul
mercato, sul cliente e su quello che devi
dirgli ti ripagherà al momento della
creazione dell’annuncio
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Alcune tecniche:
campagna print
(stampa e affissione)
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Il percorso dell’occhio
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Catturare l’attenzione
›  E’
stato stimato che una persona sia esposta ad
almeno 1.000-1.500 differenti messaggi
pubblicitari al giorno
›  Di questi, un uomo o una donna normali ne
ricordano tra i 7 e i 10.
›  Bisogna catturare subito l’attenzione del target
›  Il lettore medio indugia circa 1 secondo e
mezzo sulla maggior parte degli annunci.
Questo è il tempo per dirgli: “qui c’è qualcosa
per te!”
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Cosa accade se alla firma
l’occhio rimane sull’annuncio?
4. 
5. 
6. 
Se l’illustrazione è una foto e ha la
didascalia, l’occhio del lettore andrà lì
Poi, se ci sono sottotitoli, immagini
secondarie, tabelle o grafici, sarà il
passo successivo
Infine, se ne vuole sapere di più, leggerà
la bodycopy
Stella Romagnoli
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L’uso delle immagini
›  La
gente guarda le immagini prima di
leggere i titoli
›  Più l’immagine riesce a raccontare una
storia, più informazioni siete in grado di
comunicare immediatamente
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The Simpson – agenzia Jung Von Matt Hamburg
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Nightmare parks– agenzia DDB Sydney
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Teoria e Tecnica della
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I 17 soggetti capaci di attirare
l’attenzione
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
6. 
7. 
8. 
Animali
Automobili
Bambini
Battute e
barzellette
Cibo
Disastri
Divertimenti
Famiglie reali
9. 
10. 
11. 
12. 
13. 
14. 
15. 
16. 
17. 
Futuro (predizioni)
Guerre
Moda
Matrimoni
Personaggi famosi
Scandali e gossip
Sesso
Soldi (come farne)
sport
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Teoria e Tecnica della
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L’importanza del titolo
›  Il
titolo è la parte più importante
dell’annuncio. Non si può sbagliare
›  Per prima cosa titolo e immagine
dovrebbero andare d’accordo:
›  Il
primo dovrebbe raccontare una parte
della storia, la seconda il resto (e viceversa)
›  Un titolo non deve mai ripetere quello che
l’immagine ha già detto
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Racconta quello che non si
vede
›  Se
l’immagine ha una didascalia, scrivi
quello che il lettore non può vedere, metti
il nome del personaggio, possibilmente
del prodotto, cerca di portare il lettore
verso la bodycopy (es. “scopri perché”…)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Una buona bodycopy…
›  …Inizia
sempre a metà. Non ricominciare
ripetendo quello che il lettore ha già
appreso dalle altre parti dell’annuncio
›  Vai al sodo
›  Non parlare del prodotto ma del lettore,
dei suoi bisogni, dei suoi desideri e dei
problemi che il prodotto risolve per lui
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Comincia con una capriola
›  Con
una frase che colpisca il segno
›  E poi per convincere qualcuno servono fatti
›  Fatti presentati in modo chiaro e
comprensibile con logica inesorabile, e
lievitati con un tocco di emozione
›  Se il copywriter è l’avvocato difensore del
prodotto, la bodycopy è l’arringa finale. Non
insultare l’intelligenza del lettore e non
annoiare!
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Racconta cose che il lettore
non sa
›  Un
bravo venditore conquista l’attenzione
del pubblico raccontando novità e fatti di
cui non è a conoscenza
›  Il racconto deve essere interessante ed
inatteso
›  L’uditorio deve pensare: “quest’uomo mi
comprende, sa cosa cerco, non mi tratta
da scemo, lo ascolterò con attenzione”
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Le tecniche del…
Perché
Come
Dove
Chi
Quando
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La tecnica del “perché”
›  C’è
una promessa per chi legge:
“scoprite perché…”
›  Questa tecnica permette al copywriter di
presentare un argomento ragionato ed
elencare tutti i benefit che offre il
prodotto.
›  “Perché” rende interessante il tuo
annuncio
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La tecnica del “come”
›  Se
il cliente propone un prodotto piuttosto
complesso e voi dovete parlare di diverse
cose, “come” vi permette di prenderle
tutte in considerazione
›  “come scrivere il perfetto annuncio
pubblicitario”…. “come fare una vacanza
perfetta”
›  Se il tema interessa… chi non
continuerebbe a leggere?
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La tecnica del “dove”
›  Non
è una tecnica per l’inizio di un titolo,
ma serve a pensare ai luoghi dove il
prodotto possa essere mostrato al suo
meglio
›  E’ necessario domandarsi: dove è più utile
questo prodotto (per il cliente)? Dove è
più interessante? Dove rende al meglio?
Stella Romagnoli
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Comunicazione Pubblicitaria
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Teoria e Tecnica della
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La tecnica del “chi”
›  Con
questa tecnica cerchi di identificare chi
può entrare nel tuo annuncio per renderlo più
interessante:
› 
Non solo personaggi noti, ma anche
personaggi storici, mitologici, letterari, biblici,
delle favole o dello staff del cliente
›  Attenzione
agli aspetti legali per l’utilizzo
dell’immagine…
›  Per utilizzare bene un testimonial bisogna
mostrare le sue doti, usarlo per quello che sa
fare (e avere un’idea…)
Stella Romagnoli
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Spot Fastweb con Valentino
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Fastweb spot Clooney
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La tecnica del quando
›  Cosa
succede se si sposta l’annuncio in
un’epoca diversa?
Stella Romagnoli
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Comunicazione Pubblicitaria
Altre tecniche
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Prima e dopo
›  Non
lasciarti imbrogliare dalla semplicità:
gli annunci prima-e-dopo vendono molto
e funzionano sul serio (avete presenti le
pubblicità dei prodotti dimagranti?...)
Stella Romagnoli
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Inventa un luogo
›  Dal
Malboro Country al Mulino Bianco
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Inventa un personaggio
›  Dall’uomo
con l’occhio bendato delle
camicie Hathaway, al Gigante Verde, a
Carletto dei Sofficini Findus
Stella Romagnoli
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Immagina il cliente
Stella Romagnoli
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Il confronto diretto
›  Se
il prodotto è migliore, dimostralo!
›  Bisogna stare attenti, però, a non scadere
nella pubblicità denigratoria (che è
vietata)
›  Di solito il leader non fa
pubblicità comparativa
(farebbe pubblicità al
secondo…)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La sfida all’ultimo sangue
›  Sfida
agli altri prodotti sul mercato: se
riuscite a trovare una versione migliore di
questo prodotto vi restituiamo i soldi… o
cose del genere
›  E’ una soluzione commercialmente molto
aggressiva, ma –di solito- non va mai
male
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La prova tortura
›  Può
aggiungere, oltre all’abilità di
vendere, anche professionalità e
virtuosismo creativo
›  Può dimostrare l’efficacia del prodotto
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Tecniche per la bodycopy
›  Parla
al cliente con il “tu”, direttamente.
Non usare la prima persona plurale
›  Puoi fare domande (“cosa desidereresti di
più da…?”)
›  Puoi usare le ripetizioni (Alcuni lo
preferiscono per… Alcuni per…, alcuni
solo perchè…)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Parole magiche…
›  Anche
se la prima regola in pubblicità è
che non ci sono regole…
›  Resistono sempre alcune parole di
richiamo: nuovo, oggi, gratis, presentare,
annunciare, segreto, magia, mamma,
unico, sconto, risparmio, direttamente dal
produttore, soddisfatti o rimborsati, affare,
garanzia, offerta speciale, ecc.
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Altre tecniche per costruire
l’annuncio
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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La pubblicità è come la
pittura
›  Prima
bisogna imparare la tecnica: il disegno,
la prospettiva, come mescolare i colori, come
usare il pennello…
›  Poi si passa a far pratica esercitando le varie
tecniche e copiando dai grandi
›  Ma è solo quando si è capaci di aggiungere
la propria ispirazione che la pittura diventa
arte. E solo quando si aggiunge originalità
alla tecnica che creare annunci diventa
qualcosa di creativo
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Il signor Ferrari guida una Fiat
›  Il
pane preferito dalla moglie del fornaio
›  L’hotel scelto dai proprietari d’albergo
›  Il vino preferito dai sommelier
›  Il posto dove gli agenti di viaggio passano
le vacanze
›  …
Cosa c’è di più credibile e rassicurante?
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Attualità
›  Gli
annunci di questo tipo si dividono in 2
categorie:
›  Nella
prima il pubblicitario si mette in stretto
rapporto con un evento direttamente
connesso con il prodotto da pubblicizzare
›  Nella seconda non c’è una stretta
connessione
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Stella Romagnoli
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Quiz e test
›  La
tecnica dei quiz o del test è molto
utilizzata dagli editori. Quante volte hai
controllato se sei un buon amante/
automobilita/fidanzata… E’ abbastanza
irresistibile
›  Se la si vuole usare, però, bisogna cercare
di essere specifici, di aver qualcosa di
geniale da dire
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Annunci di gamma
›  Cercate
di non piazzare un’intera gamma
di prodotti in un solo annuncio. Perché
›  La
gente non compra mai un’intera gamma
›  Un’eguale enfasi su molti prodotti
corrisponde ad un trattamento inadeguato
per tutti
›  Cercate
di persuadere il cliente a
valorizzare un solo prodotto. Quello che
vende meglio.
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Prove sul campo
Nelle dimostrazioni è importante essere
semplici: dillo con chiarezza, in modo credibile
e senza falle logiche nella spiegazione.
Queste le tecniche più utilizzate:
›  Mostra
e spiega (es. iphone)
›  Scene di vita “slice of life” (all’interno di una
scena di vita quotidiana c’è una dimostrazione
d’uso del prodotto, tipica pubblicità di
detersivi, ecc.)
›  Effetti speciali (rallentatore, microscopio, ecc.)
›  Animazione (se non si può filmare)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Spot per TV e cinema
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Quello che la carta non può
fare, il film sì
›  Un
film è colore, movimento, suono,
musica, dialoghi, risate, tagli brevi,
dissolvenze lente, impatto e creazione di
impressioni memorabili
›  Però i film pubblicitari durano pochi
secondi, e a maggior ragione devono
contenere un solo concetto, una sola
idea forte:
›  Un’idea unica, unitaria e univoca
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Sceneggiatura corta
›  Una
buona sceneggiatura per uno spot di
30” dovrebbe stare tutta su una facciata
di un foglio A4.
›  Meglio ancora in mezzo foglio
›  ATTENZIONE AI TEMPI! Per far passare un
concetto ci vuole respiro. NON vi fate
ingannare (“sì sì ci sta….”).
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Dialoghi e voice over
›  Non
scrivete più di 2 parole a secondo: è
la velocità con cui parla un uomo
normale
›  30 secondi di spot: 60 parole
›  Cerca di scrivere il meno possibile
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
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Immagini e parole
›  Immagini
complesse richiedono poche
parole
›  Più rapido è il ritmo di montaggio, meno
parole puoi usare
›  Un messaggio verbale complesso richiede
immagini semplici da decodificare
›  Più cose dici, meno cose puoi far vedere
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
jingle
›  Se
è troppo stupido da dire, cantalo
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
7 criteri per capire se hai
creato un buon annuncio
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
“Appendi le idee al muro e
sottoponile al test del
giorno dopo”
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
1. E’ in linea con la strategia?
›  Le
strategie dovrebbero essere scritte in
modo da isolare chiaramente l’idea
principale su cui deve basarsi la
campagna
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
2. E’ chiaro a chi stai parlando?
›  Se
si cerca di arrivare a tutti non si arriva a
nessuno
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
3. Il tuo annuncio è interessante?
›  Quello
che hai appeso al muro dice
qualcosa che il lettore non sa?
›  Lo stupisce?
›  E’ divertente?
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
4. L’annuncio è “istantaneo”?
›  La
promessa arriva entro un secondo e
mezzo? (altrimenti non ci riesce più)
›  Guarda le pagine stampa come fossero
affissioni
›  Devi suscitare nel lettore il desiderio del
prodotto
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
5. l’annuncio è credibile?
›  Fa
in modo che il tuo lavoro sia credibile,
che le battute degli attori dello spot siano
credibili, non bastano virtuosi giochi di
parole per convincere il target…
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
6. Il tuo annuncio è
imprevedibile?
›  Non
usare frasi fatte, banalità.
›  Se non ti viene l’idea geniale, fai
decantare, guarda con occhi diversi,
scopri una frase che potrebbe portare in
un’altra direzione, non scontata
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Riesci a dimostrarlo?
›  Provare
un’affermazione è probabilmente
il miglior modo per vendere, ed è forse la
cosa più difficile da realizzare in un
annuncio
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
La presentazione al cliente
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Il cliente
›  Hai
provato mentalmente tutte le
domande che potrà farti?
›  Stai bene in guardia per cogliere ogni
segno di irritazione o impazienza (o noia)
›  La prima domanda da farsi è “se fossero
soldi miei li spenderei per questa
campagna?”
›  Attenzione ai ranghi inferiori (che cercano
di anticipare le domande dei capi)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Attenzione alla bodycopy
›  Se
dopo aver letto la head e visto
l’immagine nessuno va avanti a leggere,
allora il tuo è un cattivo annuncio
›  Nessuno legge una brutta bodycopy
›  “tu la leggeresti?”
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Come presentare il tuo lavoro
›  Idealmente,
chi ha fatto il lavoro lo
presenta (anche perché lo conosce
meglio di tutti, sa perché lo ha fatto così,
lo difende meglio)
›  Il cliente vuole vedere il lavoro creativo,
vuole essere stupito, spera che il tuo
lavoro vada bene
Stella Romagnoli
88
Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
La prima impressione è quella
che conta
›  Per
prima cosa, il tuo annuncio deve avere
un bell’aspetto
›  Stampa
in dimensioni più grandi del formato
originale
›  Uno storyboard ben fatto, con le inquadraturechiave
›  Il
discorso deve essere semplice e
implacabilmente logico (ricordate
Aristotele? Applicate la retorica e le
tecniche del discorso persuasivo)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Pensa da creativo, parla da
direttore finanziario
›  E’
inutile cercare di definire la “bellezza”, la
“creatività”
›  Il tuo compito è di convincere che il lavoro è
valido
›  Vai in presentazione con l’obiettivo di
dimostrare che gli annunci sono coerenti con
la strategia
›  Se l’annuncio non piace, fai di tutto per
difendere la strategia (ci sarà sempre un’altra
soluzione creativa)
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Pensa mentre ascolti
›  Cerca
di farti approvare i concetti, almeno
l’immagine, i titoli
›  Attenzione a trattare il cliente in modo
amichevole, ascolta sempre con attenzione
e disponibilità quello che ha da dire e, se
non danneggia la campagna, acconsenti
›  La miglior difesa è rappresentata dal buon
senso e dalla logica
›  Appena ottenuta l’approvazione …scappa
Stella Romagnoli
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Teoria e Tecnica della
Comunicazione Pubblicitaria
Se la campagna non piace
›  Se
non piace al cliente NON c’è niente da
fare, non insistere. Non c’è logica che
tenga.
›  Il cliente deluso non dimentica
›  Fai passare un po’ di tempo e cerca di
capire da lui direttamente cosa non gli
piaceva
›  E poi riparti con idee diverse!
Stella Romagnoli
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Fonti:
Alastair Crompton – Il Mestiere del Copywriter – Lupetti editore, 1993
Enrico R. Lehman – Come si realizza una campagna pubblicitaria – Carocci editore, 2010