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#3/2013 Articolo: Ballo elettrizzante 03.12.2014 1/2 Ballo elettrizzante Il ballo è energia allo stato puro. Sulla scorta di questa consapevolezza, un inventore lo sfrutta ora per produrre corrente elettrica, trasformando la pista da ballo in una centrale ecologica. I bassi pompano, lampi di luce guizzano sulla pista da ballo e i ventilatori ruotano a tutta velocità. Eppure i nottambuli del «Club Watt» di Rotterdam potevano darsi alla pazza gioia con la coscienza perfettamente pulita: a ogni passo di danza, infatti, essi producevano energia pura. Il fulcro di questa prima discoteca ecologica, che nel frattempo ha chiuso i battenti, era la sua pista da ballo elettromeccanica flessibile: il pavimento cede infatti di qualche millimetro sotto il peso dei ballerini, e così l’energia cinetica prodotta da queste oscillazioni viene convertita in elettricità secondo il principio della dinamo e incanalata all’interno di accumulatori. Quasi un terzo della corrente consumata dal palco del DJ viene prodotta dai ballerini in qualità di «generatori umani». Ballo elettrizzante «100 ballerini in un’ora producono la bellezza di 3000 Watt», calcola l’inventore dell’«Energy Floor», Michel Smit. «Non male per iniziare». Finora la sua invenzione è servita soprattutto a scopi pubblicitari. «Energy Floor» mobili fanno bella mostra di sé con i loro spettacolari effetti a show automobilistici, eventi di grandi marchi e congressi a tema ambientale. Eppure l’energia cinetica racchiude in sé un potenziale decisamente superiore. Presso la stazione della metropolitana di Londra West Ham è stato già installato un elemento fisso in grado di generare luce passo dopo passo, e presso lo stadio di calcio del Feyenoord Rotterdam sono stati integrati sotto i piedi dei tifosi moduli di ultima generazione: ogni volta che essi balzano in piedi – come spesso capita – producono energia elettrica che viene poi alimentata nella rete pubblica. Questi primi esperimenti dimostrano così che aeroporti, stazioni ferroviarie e zone ad alta frequentazione pedonale – ossia tutti i luoghi dove un gran numero di persone si muove a piedi – potrebbero presto diventare fonti energetiche. In forma come… un generatore Kilowatt prodotti dalla potenza muscolare: succede anche nel mondo del fitness. L’azienda SportsArt Fitness ha realizzato attrezzature sportive speciali in grado di produrre corrente elettrica attraverso i movimenti di sollevamento, trazione, resistenza e pedalata degli utenti, commercializzate sotto il nome di «Green System». Attualmente sono in fase di test con ottimi risultati su home trainer presso la Tennessee Technological University negli USA. Il Green System è composto da una cosiddetta «Booster Box» e attrezzature sportive speciali: dieci macchine per pesi vengono collegate a un’apposita scatola che funge da accumulatore, producendo circa due kilowattora di energia elettrica l’ora. Anche a Berlino esistono già due centri fitness con apparecchiature sportive collegate a generatori che inviano la corrente prodotta attraverso i duri allenamenti direttamente alla rete. Che dire dunque? Sudare fa quindi bene al clima… Pedalare e frenare all’insegna dell’efficienza energetica La produzione di corrente elettrica nella bicicletta vanta una tradizione quasi secolare. Grazie al moderno mozzo dinamo posizionato sull’asse e ai terminali mobili questa modalità di produzione energetica acquista ora nuovo https://nummersicher.ch/it/pdf/ballo-elettrizzante-de.pdf #3/2013 Articolo: Ballo elettrizzante 03.12.2014 2/2 slancio. Moduli di ultima generazione, come la dinamo Harvester, consentono ora di caricare la batteria di smartphone e tablet pedalando: certo, occorrono un paio di chilometri, ma è davvero un metodo molto pratico visto che molti ciclisti si portano dietro questi dispositivi. Anche nel caso delle e-bike (Pedelecs), non ecologicamente corrette al 100%, risulta possibile convertire l’energia cinetica passiva in energia elettrica. Come? Frenando, secondo il principio del «recupero» – una modalità che conviene sempre quando si percorrono tratti in discesa e durante le varie soste e ripartenze nel traffico urbano. I primi sistemi sono già disponibili sul mercato. ´ Energia direttamente dai pantaloni sportivi Il 70% di tutte le persone che praticano jogging ascolta musica durante la corsa con il proprio smartphone o con altri lettori mobili, che ben presto esauriscono la carica. Gli studenti dell’Istituto per la sostenibilità e l’energia della Northwestern University negli USA mirano a cambiare questa realtà grazie a «my power». Si tratta di un piccolo caricabatterie che il jogger può applicare ai pantaloni in vita; al suo interno, un magnete ruota in una bobina producendo così, a ogni passo, energia che va a caricare la batteria tramite un cavo USB. Secondo gli studenti, bastano 45 minuti di jogging per caricare una batteria per 8-9 ore. Non si sa ancora quando questa «cella energetica» entrerà in produzione di massa, ma di certo contribuirà a rivoluzionare i pantaloni sportivi. Piccoli, ma buoni: «micro parchi eolici» Una creazione dell’Università del Texas apre nuove prospettive sul futuro: micropale eoliche. Sono piccole, anzi piccolissime, e molto robuste. Dieci minirotori sono grandi quanto un chicco di riso e un centinaio di essi, a mo’ di mini parco eolico, sarebbero in grado di generare corrente elettrica su un’apposita custodia speciale per telefoni cellulari. Insomma, per caricare la batteria basterebbe soltanto infilare il telefono nella custodia munita di questi micro generatori e agitarla in aria per qualche minuto. https://nummersicher.ch/it/pdf/ballo-elettrizzante-de.pdf Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)