cavitazione - Extreme Shox
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cavitazione - Extreme Shox
Technical sheet 003 Cavitation rev 1/12 CAVITAZIONE La cavitazione è un problema grave ma solo se si verifica e, per verificarsi, occorrono determinate condizioni che sono tutte quantificabili e anche prevedibili. Ecco una breve e semplice spiegazione: un ammortizzatore cavita quando la pressione nella camera in estensione scende sotto il punto di vaporizzazione del fluido o si crea il vuoto mentre l'ammortizzatore è nella fase di compressione. La pressione di vaporizzazione nella maggior parte dei fluidi idraulici è vicina a 0 PSI. Quando questo fenomeno si produce, le molecole d'aria contenute nell'olio espandono, causando vuoti nel sistema e nel fluido stesso; questi vuoti non permettono all'ammortizzatore di funzionare correttamente perché, affinché l'olio possa passare attraverso il pistone e le sue valvole la pressione deve raggiungere certi livelli. Infatti la pressione generata dal pistone con il movimento dello stelo dovrà schiacciare questi "vuoti" prima che ci sia il flusso attraverso il pistone causando quindi un ritardo, "Lag" o punto morto nella fase di estensione nel momento del cambio di direzione (dalla compressione all’estensione). La pressione di vaporizzazione del fluido nella camera in estensione scende sotto 0 PSI in un ammortizzatore monotubo gas con regolazioni esterne in serie, solo se: 1. C’è un pacco lamellare in compressione sul pistone estremamente "duro" con valvola in compressione molto morbida; 2. c’è insufficiente pressione "Aria/Azoto" nel serbatoio; 3. la valvola in compressione è mal funzionante, con valori "troppo morbidi" dovute a perdite incontrollate; 4. altri malfunzionamenti dovuti a cattivi montaggi, rotture, errate tolleranze. Di fatto quello che succede è che la colonna di fluido invece di passare attraverso il pistone principale, tra la camera in compressione e quella di estensione, e solo quella dovuta al volume dello stelo nel serbatoio che attraversa la valvola di compressione, passa o cerca di passare direttamente nel serbatoio creando quindi cavitazione o vuoto nella camera a pressione più bassa (quella in estensione). Se un ammortizzatore continua a funzionare così avrà una risposta inconsistente e l'olio eventualmente si laminerà completamente per le continue forze di taglio. Come si può capire tutte queste forze/pressioni/flussi sono matematicamente quantificabili e dipendono da scelte tecniche di progettazione, quindi se le pressioni di lavoro interne vengono bilanciate usando adatti strumenti di analisi, acquisizione dati, misurazione ecc ecc il rischio di cavitazione non c’è.