SATURNALIA METAFORA DEL VIAGGIO

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SATURNALIA METAFORA DEL VIAGGIO
SATURNALIA METAFORA DEL VIAGGIO
Romeo Lucioni
Le “saturnalia” erano feste popolari che, nell’antica Roma, venivano preparate in
onore di Saturno: feste propiziatoria nella quali i partecipanti (… tutto il popolo) si
scambiavano oggetti d’augurio chiamai “le strenne”
Le feste di rinnovamento e di gioia servivano ai romani a scandire la propria
creatività e le fantasie più sfrenate che culminavano anche con la sovversione dei
ruoli: in quei giorni, gli schiavi diventavano “liberti” e acquisivano il potere di
prendere il posto dei padroni.
Domiziano stabilì il tempo di questa settimana di “festa pagana propiziatoria,
verso la metà di Dicembre, volendo ricordare il “… viaggio verso il rinnovamento
dell’anno nuovo, verso nuove prospettive di vita, di spirito, di collaborazione con
gli dei e con le forze della natura.
Un piccolo passo, una esperienza contro-causale che preannuncia un futuro
sereno proprio perché “… il viaggio propiziatorio riguarda il futuro, il
programmato per fare altro, per attivare tutto ciò che si è capito, atteso, amato, …
caricato di speranza”.
Diceva il filosofo “… non siamo fatti per cercare la verità, ma per sviluppare le
condizioni che ci permettono di sopravvivere, per gioire insieme, per scambiarci i
doni (le “strenne”) che ci aiutano a ricordare che siamo destinati ad un futuro
felice!!”.
Nella settimana dei Saturnalia, Roma era inesorabilmente in preda al caos ed alla
confusione (follia degli spiriti e dei corpi) e questi festeggiamenti sono rimasti poi
nella tradizione popolare, tanto che nel X° secolo vennero stabilite (verso la fine di
Gennaio) manifestazioni di svago, in forma di giochi e di tornei cavallereschi, in
seguito tramutate in vere e proprie feste di piazza, anche mascherate (… ricordate
oggi come “carnevali” … vedi il famoso “Carnevale di Venezia”).
La scienza della timologia ci parla oggi di “poetica della vita”:
Scoprire l’amore è un lungo viaggio in se stessi
scrivere storie …
sguardi cambianti e relativi
accompagnano il crescere della tua figura
immagine reale di una esperienza
rivelazione verità
legata ai vissuti del corpo
agli spasimi dello spirito
ai pensieri della mente
espressioni tutte
del senso vaporoso di essere
accanto alla
eterea frenesia della danza
della dialogo-danza
che è liberazione dal
limite delle parole
per aprire il cuore e
la mente alla “poesia”
che, prima di tutto,
è empatia
comprensione profonda
nella frammentazione
nella rottura degli
schemi preconcetti
del sapere
dialogo-danza in un progressivo
spogliarsi dalle regole e dalle costrizioni
per accogliere il senso
della cerimonia,
svuotare la forma concreta,
per concepirsi attorno ad una idea
che è senso di sé, senso dell’altro,
senso del mondo, dell’Universo
e della … “saggezza”!.