27 luglio 2016 – Affaritaliani

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27 luglio 2016 – Affaritaliani
29/7/2016
Miriam Leone madrina al festival di Marzamemi ­ Affaritaliani.it
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Martedì, 26 luglio 2016 - 18:28:00
Miriam Leone madrina al festival di
Marzamemi
Tra verità e sogno, il cinema di Miriam Leone al Festival di Marzamemi
Tra verità e sogno, il
cinema di Miriam Leone
al Festival di Marzamemi
Sotto un cielo di stelle,
quello di Marzamemi, ieri
sera ha brillato la stella
più bella: l'attrice Miriam
Leone che, in veste di
madrina, ha inaugurato
la VXI edizione del
Festival internazionale
del cinema di frontiera di
Marzamemi. Per
l'anteprima della
kermesse nel cortile di
Villadorata e poi, sul
palco principale di piazza
Regina Margherita,
intervistata da Ornella
Sgroi, conduttrice del Festival, Miriam Leone ha regalato al pubblico
del Cinema di Frontiera ricordi privati e professionali.
Una clip di 4 minuti ha ripercorso la carriera artistica dell'attrice con le
sue interpretazioni principali. Un "regalo", per usare le parole di
Miriam Leone, molto apprezzato dall'attrice che ha detto: "Riconosco
momenti di so燭㼫erenza o di gioco, sono anni e situazioni diversi della
mia vita professionale".
"Ma anche questa piazza è un bel regalo - ha aggiunto Miriam Leone una piazza che amo da sempre, da quando ero piccola e venivo qui
con la sediolina per veder i ⯴⯭lm gratis. Stavo lì, seduta tra le ultime ⯴⯭le,
a sognare ad occhi aperti. E oggi sono rimasta sempre con quegli
occhi sognanti. Perché il cinema sì è verità, ma è anche sogno e quindi
sogno ancora, non mi sento arrivata da nessuna parte. La mia terra è
una partenza ma anche un ritorno. E ogni volta che torno sono felice".
E sogna in grande Miriam Leone, che ha due ⯴⯭lm importanti in uscita:
"Fai bei sogni" di Marco Bellocchio, presentato al Festival di Cannes, e
l'opera seconda di Pif, "In guerra per amore", di cui l'attrice è
protagonista.
"Cannes - ha detto Miriam Leone - è un carpet molto glamour,
emozionante. Anche in questo caso il sogno ritorna perché mai nella
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vita mi sarei aspettata di fare un red carpet a Cannes e di lavorare con
un maestro come Bellocchio che mi ha insegnato e mi ha dato tanto.
Qui a Marzamemi è per me è un'emozione diversa perché sono a
casa. E a casa è il posto dove il cuore batte più forte".
Da Bellocchio a Pif: "Un siciliano che va in giro a raccontare la nostra
terra, a raccontare la ma⯴⯭a, per esempio - ha spiegato Miriam Leone come in "La ma⯴⯭a uccide solo d'estate" e "In guerra per amore" che
racconta lo sbarco degli americani del 1943 in Sicilia, aiutati in qualche
modo dalla ma⯴⯭a".
Tanto cinema, insomma, ma anche tanta televisione per Miriam Leone
che ha esplorato linguaggi, ruoli ed emozioni di燭㼫erenti. Per esempio
in tv il suo personaggio più recente è Valeria Ferro di "Non uccidere"
che le è valso il Ciak d'oro come miglior attrice. Qui Miriam Leone ha
lavorato sottotono rispetto alla bellezza che l'ha lanciata, anni fa. "La
trasformazione è la parte più bella di questo mestiere - ha detto
l'attrice - mi piace non essere me, mettermi nei panni degli altri,
andare a cercare la verità tramite un costume e una storia. Quella
ricerca della verità che, nel caso di Valeria Ferro, voleva dire una
donna che si trascura, che lavora in un ambiente molto maschile, è un
ispettore di polizia, e per essere rispettata butta via la propria
femminilità. E' un personaggio molto diverso da me. Quando sono
andata a fare i provini il regista mi ha fatta struccare completamente
quindi mi sono presentata "nuda" perché il trucco un po' ⯴⯭ltra, ti
protegge e questo spogliarsi dell'arti⯴⯭cio, in qualche modo, mi ha dato
la possibilità di interpretare tutto dall'interiorità del personaggio".
Ieri, dopo l'inaugurazione della manifestazione con Miriam Leone, è
stato proiettato il primo lungometraggio in concorso, Sonita; stasera
sarà la volta di La sposa bambina, mentre domani di Tra la Terra e il
cielo che porterà gli spettatori sulle rive del Gange dove, tra i
mutamenti della contemporaneità e le richieste della tradizione, si
incrociano e si mescolano le vite di vari personaggi con le loro storie di
amore, libertà, emancipazione. Film d'esordio di Neeraj Ghaywan, Tra
la terra e il cielo, si discosta dal panorama di Bollywood e dal cinema
indiano che solitamente si a燭㼫accia sulle sale occidentali.
Nell’intrecciarsi di due storyline, il focus del racconto lascia da parte i
colori e i paesaggi tipici dell’immaginario indiano, per focalizzarsi sulle
storie di giovani stanchi della chiusura della società in cui vivono e
pronti a seguire la loro idea di progresso. Il malessere della nuova
generazione che si a燭㼫accia in questo tipo di realtà sociale è raccontato
con una scrittura delicata, capace di mettere in evidenza la
strati⯴⯭cazione emotiva su cui poggiano le contraddizioni che scuotono
i giovani protagonisti.
Per la sezione Concorto domani saranno invece proiettati: Non senza
di me di Brando De Sica, Italia 2015, 14’, La slitta di Emanuela
Ponzano, Italia 2016, 19’, Domani smetto di Monica Dugo e Marcello Di
Noto, Italia 2015, 12’, Il migliore del mondo di Giovanni Dinatale, Italia
2016, 14’.
Domani per la sezione Frontiera del libro. Storie, suoni visioni oltre le
frontiere, nella sala della tonnara arriveranno Achille Occhetto e Carlo
Ruta per la presentazione di L'utopia del possibile.
Di seguito il programma di domani, mercoledì 27 luglio.
Concorso dei Lungometraggi, Piazza Regina Margherita
h 21.30 concorso – La sposa bambina di Khadija Al-Salami, Yemen,
2016, 99’
h 23.00 fuori concorso – Conducta di Ernesto Daranas, Cuba, 2015,
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105’
Sicilia/Sicilie, Palazzo di Villadorata, Sala della Tonnara h. 21.30
Il bambino di vetro di Federico Cruciani, Italia 2015, 85′
The Magic Island di Marco Amenta, Italia 2016, 75′
Focus/Cuba: Venecia, 2014, Drama, 74’
Chiacchiere sotto il ⯴⯭co, Cortile di Villadorata
h. 19.00 Livio Marchese presenta il suo libro: Lo stupore e la scoperta
del mondo. Straub-Huillet incontrano Pavese.
h. 19.30 Carmelo Sardo presenta Per una madre, Mondadori, 2016
Incontri con i registi: Federico Cruciani e Marco Amenta
Frontiera del libro. Storie, suoni visioni oltre le frontiere, Sala della
Tonnara h. 18.00
L’utopia del possibile di Achille Occhetto e Carlo Ruta.
Partecipano: Achille Occhetto e Carlo Ruta
ConCorto, Concorso di Cortometraggi, Cortile di Villadorata h. 21.30
Corto/Cuba: Oslo di Luis Ernesto Doñas, Cuba, 13′
Concorso: Non senza di me di Brando de Sica, Italia 2015, 14’, La slitta
di Emanuela Ponzano, Italia 2016, 19’, Domani smetto di Monica Dugo
e Marcello Di Noto, Italia 2015, 12’, Il migliore del mondo di Giovanni
Dinatale, Italia 2016, 14’
Fuori Concorso: Collezione Virgadavola, ovvero l’arte del carretto
siciliano di Andrea Di Falco, Italia 2016, 25’
Sicilia/Sicilie: Cose di donne di Lorenzo Daniele, Italia 2015, 52′
Ritratto d’Autore: PATRICIO GUZMAN, Stage 32 Short Film Program
2015, Sede Cinecircolo Cinefrontiera, via Nuova 4, Marzamemi h. 18.00
This Modern Man is Beat di Alex Merkin, Miami (Usa, 17′, v. o. inglese)
Low Fi di Alejandro Montoya, Albuquerque, New Mexico (Usa, 13′, v. o.
inglese)
Chile, La Memoria Ostinata, di Patricio Guzman, Francia/Canada/Cile
1997, 56′
Salento Finibus Terrae: ecco i
vincitori
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Il Finibus Terrarae alle Grotte di
Castellana
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