relazione sulla performance 2013

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relazione sulla performance 2013
PIANO CONSUNTIVO 2013
Le strutture laboratoristiche e di servizio, lo Staff della Direzione e gli Uffici
Amministrativi
hanno
portato
a
termine
tutte
le
attività
previste
dal
Programma di lavoro per l’anno 2013, così come approvato dal Consiglio di
Amministrazione con Deliberazione n. 2 del 19/03/2013, resa esecutiva dalla
Delibera di Giunta Regione Umbria n. 724 del 02/07/2013.
L’attività 2013 si è svolta conformemente agli indirizzi di programma del
Ministero della Salute e delle regioni Umbria e Marche, elaborati, d’intesa con il
Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo, previa consultazione dei
Direttori di Struttura Complessa, gli Obiettivi Strategici e il Piano di Attività per
l’anno 2013.
Il presente documento illustra lo svolgimento delle attività durante il 2013 e il
raggiungimento degli obiettivi che costituiscono la logica continuazione di
quanto già pianificato e attuato nel precedente Piano triennale di attività.
Il documento di riferimento del Piano 2013 è quello degli indirizzi generali
definiti dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di concerto con i
rappresentanti delle due Regioni di competenza.
Gli Obiettivi Strategici fissati per il 2013, hanno tenuto conto di quanto dettato
dal D.Lgs 106/2012 sul riordino degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali,
recepito dalla Regione Umbria e dalla Regione Marche rispettivamente con le
LL. RR. n. 28 del 20/11/2013 e N. 40 del 25/11/2013.
Mentre per ciò che riguarda gli obiettivi ed i piani operativi dell’ambito
sanitario, questi hanno tenuto conto:
1.
di quanto stabilito a livello nazionale dal Ministero della Salute, anche in
recepimento di norme comunitarie in tema di azioni nel contesto della Sanità
Pubblica Veterinaria;
2.
del Piano Sanitario Nazionale;
3.
dei Piani Sanitari Regionali Umbria e Marche;
4.
delle risultanze della Conferenza Regionale dei Servizi del07/02/2014;
5.
del complesso delle attività di carattere territoriale, quale elemento di
riferimento per la programmazione delle attività tecnico scientifiche ed
amministrative.
1
PREMESSA
Nel 2013, l’ampliamento delle prospettive di crescita, l’ottimizzazione delle
risorse umane e finanziarie e la razionalizzazione delle attività, hanno
rappresentato, come da sempre, un costante impegno di tutta l’organizzazione
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Sono stati
raggiunti alcuni importati traguardi che hanno innovato nella sostanza le
strutture operative rendendole maggiormente allineate alle esigenze dettate
dal mondo scientifico e dalla richiesta di servizi particolarmente avanzati.
L’entrata a regime delle nuove strutture di Terni, Tolentino e Perugia
rappresentano soltanto i risultati più concreti e tangibili conseguiti in questo
ultimo anno e va sottolinerato che sono già stati programmati e finanziati circa
15.000.000 di euro destinati a ulteriori investimenti per l’ammodernamento
delle strutture e l’acquisizione di tecnologie ed apparecchiature scientifiche. Tra
questi, in particolare, la ristrutturazione della sezione territoriale di Ancona e
della nuova Officina Farmaceutica della sede centrale.
La solidità economica dell’Ente, frutto di una gestione attenta ed oculata, ha
anche
permesso
di
avviare
importanti
programmi
di
potenziamento
e
rinnovamento delle strutture, a beneficio di tutta l’attività e, in particolare,
della
ricerca
scientifica,
elemento
di
forte
qualificazione
dell’Istituto.
Notevole impulso è stato dato, in questi anni, alla ricerca e alla cooperazione
scientifica, ponendo le basi per importanti collaborazioni con centri di ricerca
stranieri e accrescendo la visibilità dell’Istituto a livello internazionale. Va
rilevato che, dal 2013, a fronte delle riduzioni di finanziamento per le attività di
ricerca da parte dello Stato, si è ottenuta l’autorizzazione dalla Conferenza
delle Regioni Umbria e Marche ad autofinanziare la ricerca con le risorse
derivanti dall’attività commerciale.
In un generale contesto di recessione economica, che ha visto diminuire i
contributi dello Stato al S.S.N. ed agli IIZZSS, il nostro, oltre a mantenere un
Bilancio d’Esercizio 2013 in positivo, ha visto un progressivo miglioramento
della visibilità anche a livello internazionale attraverso importanti eventi
scientifici conclusi con La FAO e OiE.
2
In particolare l’accordo con l’Organizzazione Internazionale della Salute
Animale avventuo lo scorso 27/05/2013 a Parigi ha consentito una apertura
alla gestione coordinata di progetti ed attività in vari teatri internazionali, così
come l’apertura di un canale operativo diretto con la FAO, che sta offrendo
all’istituto la possibilità di rendere sempre più visibili le proprie competenze e
mettere
a
frutto
il
proprio
expertise
tecnico
scientifico.
A
tal
propositoaltrettanto significativa è stata l’intensa collaborazione con la FAO, in
particolare
nella
lotta
alla
Peste
Suina
Africana
che
ha
permesso
l’organizzazione, in l’Istituto, di “Clinical rounds” ai quali hanno preso parte
numerosi colleghi stranieri ed hanno rappresentato una importante vetrina per
mostrare l’elevato livello di competenze tecnico scientifica maturato nel nostro
Ente.
Dal punto di vista istituzionale l’IZSUM lo scorso fine anno ha visto un
concretizzarsi un
importante momento rappresentato dal varo delle leggi
regionali di recepimento del decreto legislativo 106/2012, sul riordino degli
IIZZSS:in particolare la L.R. Umbria n. 28 del 20/11/2013 e L.R. Marche n. 40
del 25/11/2014.
Ciò rappresenta il via libera a quanto sancito dal decreto stesso che prevede
tra le altre novità anche la revisione degli statuti e dei regolamenti entro 90
giorni dall’emanazione delle leggi regionali. Ciò, nel costituire una ulteriore
opportunità di crescita della nostra organizzazione, rappresenta un impegno
importante per il 2014;
3
OBIETTIVI STRATEGICI
Nel corso del 2013, conformemente al piano che fissava obiettivi strategici
incentrati
sulle
adeguamento
al
procedure
D.Lgs.
di
attuazione
106/2012,
delle
l’istituto
ha
normative
provveduto
regionali
a
di
seguire
costantemente gli sviluppi delle intese tra le due regioni al fine di avere una
cognizione costante della valenza delle proposte avanzate dai soggetti
Istituzionali.Tali intese, essendo intervenute solo verso fine 2013, costituiscono
la base le linee operative 2014.
1. Revisione del Nuovo Statuto entro 90 gg dalla data dell’entrata in vigore
delle Leggi Regionali di attuazione del D. Lgs. 106/2012;
2. Approvazione entro 90 gg dalla data dell’entrata in vigore delle Leggi
Regionali di attuazione del D. Lgs.106/2012 del Nuovo Regolamento per
l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto;
3. Approvazione della nuova Dotazione Organica entro 90 gg dalla data
dell’entrata in vigore delle Leggi Regionali di attuazione del D. Lgs.
106/2012.
4
PIANI OPERATIVI
DIAGNOSTICA GENERALE E BENESSERE ANIMALE (SC 1)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La struttura complessa “Diagnostica Generale e Benessere Animale” svolge
attività di tipo clinico, anatomo-istopatologico e laboratoristico, finalizzate alla
diagnosi delle malattie, soprattutto di natura infettiva/infestiva, degli animali
domestici e selvatici e delle zoonosi. Da questa attività nasce sul piano spaziale
e
temporale
l’osservazione
epidemiologica
delle
malattie,
strumento
indispensabile per la valutazione dell'impatto che queste possono avere
all’interno della popolazione animale presente sul nostro territorio. L’intervento
pronto e puntuale nei confronti delle problematiche sanitarie contingenti
(emergenze, ecc.) resta uno dei cardini dell’attività espletata dalla struttura sul
territorio. Gli interventi non si limitano solo a questo tipo di attività ma
tendono, sempre più, a soddisfare la crescente richiesta di una consulenza
qualificata finalizzata alla programmazione di piani di gestione e d’intervento a
medio e lungo termine all’interno delle aziende.
Accanto a questi aspetti diagnostici, altrettanto importante e di crescente
interesse risulta lo studio di parametri biologici correlati al benessere animale,
considerato, sia da un punto di vista zootecnico che sanitario, quale strumento
di garanzia della salute animale, della sicurezza alimentare e della qualità dei
prodotti.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Nel 2013 i laboratori della SC1 hanno svolto una mole consistente di lavoro,
confermardo o, più spesso, incrementando il numero di accertamenti svolti
nell’anno precedente. Innanzitutto il
rilevante numero di esami anatomo
patologici, rimasto pressoché costante in funzione, soprattutto, dell’attività di
consulenza alle aziende svolta dal Centro Specialistico sulla Patologia dei Piccoli
Ruminanti. Da sottolineare il fatto che l’attività diagnostica viene svolta anche
al di fuori del territorio di competenza, grazie al riconoscimento da parte dei
colleghi
veterinari della qualità del servizio offerto.Nella tabella sottostante
vengono riportati gli esami anatomo-patologici eseguiti durante il 2013 distinti
per specie animale.
5
Si evince come bovini ed ovini siano le
specie
animali
da
reddito
Bovini/bufalini
508
27,3
maggiormente analizzate, a conferma
Pecore
336
18,1
dell’elevato
livello
del
servizio
diagnostico
offerto
e
dell’alta
Capre
88
4,7
specializzazione raggiunti nello studio
Equidi
10
0,5
delle principali problematiche sanitarie
Suino/cinghiale
133
7,1
che interessano queste specie.
Coniglio
200
10,7
Un crescita significativa è stata
Lepre
79
4,2
registrata nel numero di esami
Cane
113
6,1
parassitologici di tipo diretto, per i
Lupo
6
0,3
quali si è passati dai 1652 del 2012 ai
Volpe
14
0,8
3052 del 2013, in particolare a seguito
dell’attivazione del progetto “Parassiti
Gatto
94
5,1
ovini”. Anche per quanto riguarda
Volatili
229
12,3
l’attività diagnostica batteriologica nel
Altri
51
2,7
2013
è
stato
registrato
un
Totale
1861
100,0
considerevole incremento, legato sia
alla maggior richiesta di esami da parte dell’utenza, sia all’attivazione di alcuni
specifici progetti di ricerca (11.304 esami batteriologici effettuati, +14%). È
stata poi arricchita la ceppoteca, con isolati batterici aventi caratteristiche
peculiari o di multi-resistenza ai chemioterapici e ceppi fungini di particolare
interesse.
Il 2013 è stato anche il primo anno in cui è iniziata l’attività di diagnostica
molecolare, acquisendo procedure PCR di identificazione e tipizzazione
batterica. In questo primo anno sono stati eseguiti 1508 accertamenti.
Il laboratorio ha continuato a crescere nella diagnostica dei miceti e dei
dermatofiti, passando dai 506 del 2012 ai 1059 campioni analizzati nel 2013.
È stata inoltre redatta la procedura operativa ed il dossier di validazione
relativo all’isolamento di Cryptococcus spp.
Da segnalare il costante aumento negli ultimi anni del numero di accertamenti
per Taylorella equigenitalis, risultato ottenuto grazie ad una crescente
consapevolezza sull’importanza di questo patogeno da parte dei colleghi che
operano sul territorio, promossa anche dal laboratorio stesso tramite colloqui
ed interventi formativi.
E’ proseguita la collaborazione sui piani di monitoraggio per Salmonella ai sensi
della 99/2003 CE, attraverso il costante aggiornamento dei piani, la stesura
delle linee guida per le accettazioni, la comunicazione con le ASL e la regione,
la collaborazione per le indagini epidemiologiche in caso di riscontro positivo.
Si è mantenuta costante l’attività inerente alla ricerca di Trichinella dalle carni
degli animali macellati (suini, cavalli, cinghiali), cacciati (cinghiali, volpi), nei
muscoli degli animali selvatici trovati morti (volpi, lupi, gatti selvatici ecc),
effettuando, ove concordato, il ritiro ed il trasporto dei campioni dagli impianti
di macellazione di vari comuni (Gualdo, Gubbio, Umbertide, Perugia, Panicale e
Marsciano). I campioni processati sono stati 110.747; sono sempre stati
Specie
Esaminati
%
6
rispettati i tempi di risposta imposti dalle particolari esigenze di lavorazione
delle carni suine (sezionamento a caldo).
Nel 2013 è stato dato seguito all’attività del Centro Specialistico per la
Patologia dei Piccoli Ruminanti, mettendo a disposizione della clientela un
servizio diagnostico e di consulenza qualificato e altamente specializzato
nell’ambito dei vari settori dell’allevamento ovicaprino, fruibile direttamente
dagli allevatori o dalle loro rappresentanze.
L’attività di monitoraggio diagnostico è stata approfondita attivando diversi
progetti di ricerca che hanno anche dato esito a pubblicazioni scientifiche su
vari argomenti riguardanti le principali patologie che interessano i piccoli
ruminati.
Oltre al servizio diagnostico, nel 2013 è stata svolta un’intensa attività di
formazione del personale interno e degli addetti del settore (Veterinari, tecnici
ed allevatori) attraverso l’organizzazione di incontri su tematiche di vario
interesse, inerenti gli aspetti sanitari, zootecnici ed economici che riguardano
l’allevamento degli ovini e dei caprini. Costante è stata l’osservazione
epidemiologica e l’elaborazione di report sullo stato sanitario, sia sul nostro
territorio di competenza che a livello nazionale, necessari per indirizzare
coerentemente le scelte strategiche d’intervento nel settore. Inoltre le attività
che prioritariamente hanno occupato il Centro hanno riguardato il monitoraggio
dello stato di infestazione da parassiti delle greggi ovine e caprine, nell’ambito
del progetto “Parassiti ovini”.
Un altro intervento ha riguardato il miglioramento della qualità del latte,
(destinata nel breve periodo a diventare un parametro fondamentale per il
pagamento del prodotto), attraverso una serie di attività comprendenti esami
clinici ed analitici delle mastiti all’interno degli allevamenti. Per il
raggiungimento di tale obiettivo si è provveduto in collaborazione con il Centro
Latte dell’IZSUM all’analisi di numerosi campioni di latte. L’elaborazione dei
dati ottenuti ha permesso la definizione di protocolli terapeutici corretti e la
programmazione di interventi vaccinali, facendo talora ricorso all’utilizzo di
vaccini stabulogeni, prodotti presso l’officina farmaceutica interna all’IZSUM.
Il laboratorio di Istopatologia e Chimica clinica ha fornito il supporto tecnico
per la valutazione del benessere negli allevamenti presenti nel territorio di
competenza dell’Istituto attraverso l’esecuzione di indagini analitiche per la
determinazione dei parametri ematologici, chimico-clinici e immunologici nelle
popolazioni animali, anche ai fini dello studio e del controllo del benessere
animale. Lo stesso dicasi per l’attività istopatologia e per gli esami svolti su
campioni bioptici inviati dall’utenza esterna. Tra le attività istituzionali sono
stati eseguiti gli esami istologici per lo screening inerente il Piano Nazionale
Residui su vitelli e vitelloni.
Di particolare significato il contributo del laboratorio all’istituzione del Registro
Tumori Animali della Regione Umbria. Il lavoro si è rivolto all’implementazione
dell’anagrafe canina regionale, alla formazione dei Medici Veterinari umbri ed
alla validazione della scheda di raccolta dati.
Per quanto riguarda l’anagrafe canina, si è provveduto alla definzione di validi
denominatori in veterinaria e cioè l’individuazione numerica corretta della
7
popolazione di riferimento per la realizzazione di tassi e frequenze. I parametri
da utilizzare per valutare la qualità del dato dell’anagrafe sono stati individuati
sulla base di ricerche internazionali e nazionali, in particolare è stata definita
una soglia massima di anni di vita al di sopra della quale si può
ragionevolmente considerare l’animale non più vivente (primo parametro).
Inoltre le razze presenti in anagrafe sono state raggruppate in 5 categorie di
taglia, sulla base della classificazione delle razze definite dalla Federazione
Cinologica Internazionale, e per ogni categoria di taglia è stato stabilito il limite
massimo di anni di vita (secondo parametro). Sono state identificate alcune
variabili demografiche in particolare la densità di abitanti per comune ed il
numero di famiglie per comune (dati Istat) su cui applicare coefficienti calcolati
in Italia in precedenti studi (Baioni et al.,2006) e costruire quindi, un ulteriore
parametro di validazione dell’anagrafe (terzo parametro). A questi parametri si
è ritenuto utile affiancare una valutazione relativamente ai cani non
identificabili catturati dalle ASL (quarto parametro).
Per la formazione dei Medici veterinari liberi professionisti sono stati realizzati
due corsi (Perugia e Terni) con la partecipazione della Regione Umbria e
dell’Università degli studi di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria. Gli
obiettivi dei corsi sono stati:
1. Informare i veterinari liberi professionisti della futura realizzazione del
Registro Tumori Animale;
2. Raccogliere adesioni e stimolare la partecipazione, essenziale per la
riuscita del registro, dei liberi professionisti;
3. Illustrare le finalità di un Registro tumori e le modalità di partecipazione;
4. Presentare la scheda di raccolta dati;
5. Validare il flusso informativo e dei campioni afferenti al RTA (presentato
nella sua forma definitiva nell’incontro di Perugia)
Infine è stata validata la scheda raccolta dati, suddivisa in tre parti:
1. la prima parte è stata destinata alla raccolta delle informazioni relative al
soggetto (specie, razza, sesso, età, microchip/tatuaggio, luogo in cui
vive, stabulazione, alimentazione, ecc) e al proprietario (indirizzo);
2. la seconda parte è stata designata alla raccolta delle informazioni
anamnestiche, la sede e il tipo di prelievo (bioptico, chirurgico, autoptico)
e lo stadio della malattia mediante sistema TNM (tumore primario,
interessamento linfonodale, presenza di metastasi);
3. la terza parte è stata destinata al laboratorio e nel quale il patologo
effettua l’analisi descrittiva macroscopica del reperto e sua relativa
codifica istologica.
La validazione della scheda anamnestica è stata condotta mediante fasi
operative:
1. scelta e definizione delle aree di contenuto da inserire nella scheda: data
l’esperienza già maturata nel settore RTA dall’IZSUM in collaborazione
con il Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e
8
Comparata situato presso l’IZSPLV sono stati presi in considerazione e
concordati parametri utili per la valutazione epidemiologica dei dati
nonché i parametri necessari per la valutazione patologica dei reperti
anatomici;
2. il contenuto della scheda è stato discusso e concordato con i patologi
afferenti al RTA;
3. la scheda è stata sottoposta ad attenta valutazione da parte dei
veterinari liberi professionisti al fine di poter raccogliere le opinioni e le
percezioni degli stessi, che rappresentano parte integrante del RTA, al
fine di fornire piena validità al contenuto della stessa.
Politica della Qualità
Anche nel 2013 i laboratori hanno operato per il mantenimento del sistema
qualità; la struttura complessa è stata oggetto di una visita ispettiva interna ed
esterna da parte di ACCREDIA con un giudizio finale positivo. Le strutture
afferenti alla SC1 hanno poi aderito ai seguenti circuiti Interlaboratorio:
- Microbiology - VLA (3 campioni mensili, 12 invii mensili l’anno, sui quali nel
2013 sono state effettuate 114 prove microbiologiche e 30 test molecola-ceppo
batterico per antibiogramma);
- E.coli O157 - VLA (12 campioni in tre invii/anno);
- Salmonella isolamento del centro di referenza per le salmonellosi IZSVE (20
campioni);
- AQUA 2013 per Taylorella equigenitalis dell’IZSVE (10 campioni, un
invio/anno);
- Proficiency test per la ricerca di larve di Trichinella in carni suine secondo la
direttiva CE 2075/2005: 3 campioni per la digestione automatica e 3 per la
digestione artificiale;
- PCR Echinococco, organizzato dal centro di referenza nazionale per
l’Echinococcosi (IZSSardegna);
- AQUA BM 2013 per la diagnosi in PCR di Neospora (10 campioni;
- Circuito AQUA BM 2013 per la diagnosi in PCR Coxiella burnetii (10
campioni);
- Quality System di Ematologia (1 round);
- Quality System di Chimica Clinica (4 round);
- Riproducibilità del metodo istologico per la valutazione e classificazione dei
tumori degli animali domestici: colorazione con ematossilina eosina;
- Riproducibilità del metodo istologico per la valutazione dei quadri microscopici
riferibili a trattamenti illeciti con sostanze promotrici di crescita;
Consulenze e collaborazioni
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Nel 2013 è stato dato vita, o sono proseguite, numerose collaborazioni con Enti
di sviluppo o di ricerca. Tra questi l’Associazione Nazionale allevatori bovini
italiani da carne (ANABIC), l’Associazione Italiana Allevatori, l’Associazione
Regionale Allevatori delle Marche e dell’Umbria, l’Associazione Regionale
Allevatori della Basilicata, il Centro regionale di monitoraggio parassitologico
della regione Campania (CREMOPAR), l’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro
Spallanzani di Milano, la Società Quinto valore – UNIPEG, l’azienda di alta
moda Gucci, varie Aziende Farmaceutiche impegnate nel settore dei piccoli
ruminanti, l’Associazione nazionale sulla pastorizia (ASSONAPA), l’Università di
Perugia (Facoltà di Veterinaria e di Agraria), l’Università di Bologna (Facoltà di
Veterinaria), l’Università di Torino (Facoltà di Veterinaria), l’Università di Parma
(Facoltà di Veterinaria), l’Università della Tuscia (Facoltà di Agraria),
l’International School for advanced studies di Trieste (SISSA), il Centro di
Ricerca in Agricoltura di Gorizia, il Centro di referenza nazionale sulla qualità
del latte ovino (IZSLT), la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di
Monaco (Clinic for Ruminants with Ambulatory and Herd Health Services
Ludwig Maximilian University - Munich) e con la Facoltà di Medicina Veterinaria
di Berlino
(Friedrich LoefflerInstitut - Bundesforschungsinstitut für
Tiergesundheit, Institut für Epidemiologie). Inoltre il personale del centro è
entrato a far parte della Task force sull’Assistenza tecnica integrata negli
allevamenti di bovini di razza marchigiana dell’ Assessorato Agricoltura della
Regione Marche e del Gruppo di lavoro sul Benessere Animale, all’interno del
Dipartimento sulla Competitività e Sviluppo Rurale del MIPAAF.
Nell’ambito della collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL 1
Abruzzo: Avezzano, Sulmona, l’Aquila è stato organizzato un corso di
formazione su “Rischi professionali degli operatori di Sanità Animale”.
Con l’AMCLI è stato organizzato un corso teorico pratico su “Parassitosi
intestinali e Parassitosi zoonotiche trasmesse per via alimentare”, in particolare
relativamente al Trichinella
Nell’ambito della collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia è stata
svolta attività didattica su:
1. Anatomia delle specie ittiche, tenuto a Perugia il 7 marzo 2013, per gli
allievi della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di
Origine Animale;
2. Zoonosi parassitarie di origine ittica: Anisakiasi, tenuto a Perugia il 15
marzo 2013, per gli allievi della Scuola di Specializzazione in Ispezione
degli Alimenti di Origine Animale;
3. Principali parassitosi ittiche di interesse zoonosico, tenuta a Perugia il 12
e 13 novembre 2013, per gli studenti del terzo anno di Medicina
Veterinaria (Modulo Parassitologia e Malattie Parassitarie II).
In collaborazione con la Provincia di Perugia è stata condotta un’ indagine sulla
fertilità della specie cinghiale nell’ambito del progetto di studio regionale 20132015 nonché uno studio della fertilità della specie capriolo
Attività di Ricerca
Il personale della struttura ha preso parte ai seguenti progetti di ricerca:
10
1. Eranet-ANIHWA “Development and assessment of alternative animalfriendly housing systems for rabbit does with kits and growing rabbits”;
2. SCRASU: finanziato dal MIPAAF, in collaborazione con la Scuola
Internazionale di Studi Avanzati, Prion Lab (SISSA) di Trieste e il Centro
di Ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo di Gorizia: il
progetto prevede una sperimentazione che preveda valuti l’utilizzo di
sostanze umiche (acidi umici e fulvici) negli ovini, per dimostrare la loro
capacità di attenuare l’infettività nelle cellule nervose da parte della
proteina prionica patologica;
3. Potenziamento dell’attività diagnostica integrata per il miglioramento
dello stato sanitario ed l’incremento della variabilità genetica
(biodiversità) nelle aziende agro-zootecniche dell’Appennino Umbro
Marchigiano (MIPAAF): l’obiettivo generale dell’attività consiste nella
predisposizione ed attuazione di un piano di intervento per il
miglioramento dello stato sanitario ed l’incremento della variabilità
genetica (Biodiversità) nelle aziende bovine da carne dell’Appennino
Umbro Marchigiano;
4. Valutazione degli indicatori di benessere animale negli allevamenti ovini
presenti nel territorio nazionale: l’obiettivo è quello di valutare il ruolo di
parametri ed indicatori riportati in letteratura nel rappresentare l’effettivo
stato di benessere in un gregge di ovini ed il loro utilizzo nella pratica
zootecnica nazionale, con particolare riferimento agli allevamenti di tipo
estensivo. (Partners: Istituto Lazzaro Spallanzani-ASSONAPA);
5. SKINFARE: prevede la valutazione del rispetto delle norme di benessere
dei vitelli sul rischio dell’insorgenza di patologie a carico del tegumento
negli allevamenti di vitelli a carne bianca. (Parteners: Istituto Lazzaro
Spallanzani- MSD Animal Health- UNIPEG- Gucci);
6. Pasteurellosi ovina: l'Indagine epidemiologica sulla prevalenza delle
lesioni polmonari sostenute da Mannheimia haemolitica in allevamenti
ovini del centro Italia in collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica
di Perugia, l'Area Ricerca e Sviluppo e l'Osservatorio Epidemiologico di
Perugia e la MSD Animal Health;
7. Metrite bovina: progetto riguardante lo studio delle componenti infettive
che intervengono nel decorso della metrite e dell’endometrite sub-clinica
nella bovina da latte, al fine di valutare l’influenza di questa patologia
sulle performance riproduttive delle bovine e il suo impatto sull’economia
aziendale. Il progetto vede la collaborazione tra il Laboratorio di
Diagnostica di Perugia, l'Area Ricerca e Sviluppo,
l'Osservatorio
Epidemiologico di Perugia e la Pfizer Animal Health.
8. RC IZSUM 20/2010 Indagine sulla circolazione di Besnoitia besnoiti nella
popolazione bovina Italiana;
11
9. R.C. IZSUM 4/2013 Valutazione della sensibilità e specificità di test
immunologici per la diagnosi precoce di Paratubercolosi negli ovini;
10.
RC IZSUM 02/2013 Effetto del desametasone a dosi anabolizzanti
sulla morfologia e sul profilo di espressione del timo in vitelloni di razza
Chianina;
11.
RC IZSUM 19/2010 Individuazione di bioindicatori per lo studio
morfofunzionale del timo in vitelloni di razza Chianina: ricerca di
parametri morfologici oggettivi per il controllo relativo all’utilizzo di
trattamenti illeciti IZSUM;
RC IZSUM 12/2010 Effetto di probiotici aggiunti alla dieta su
12.
benessere, caratteristiche della microflora intestinale e performance
produttive nella gallina ovaiola.
Il personale della SC 1 ha infine partecipato alla stesura del Progetto LIFE
SAVEREDS presentato alla Commissione Europea alla fine del 2013.
Produzione scientifica
Pubblicazioni su riviste impattate
1. Marenzoni M.L., Stefanetti V., Papa P., Proietti P.C., Bietta A., Coletti M.,
Passamonti F., Henning K. “Is the horse a reservoir or an indicator of
Coxiella burnetii infection? Systematic review and biomolecular
investigation”.
Veterinary
microbiology
(2013),
http://dx.doi.org/10.1016/j.vetmic.2013.09.027;
2. Agnetti F., Crotti S., Papa P., Circolo A., Lepri E., Stefanetti V., Pitzurra
L., Passamonti F. “A. fumigatus pulmonary aspergillosis in breeding
donkeys”. Mycoses, 2013, 56(3), 155-167;
3. Agnetti F., Crotti S., Sgariglia E., Palmieri M., Stefanetti V., Filippini G.,
Pitzurra L., Passamonti F. “Isolation of Candida famata from an equine
aborted fetus: a case report”. Mycoses, 2013, 56(3), 84-85;
4. A. Antonelli, C. Sfara, S. Battistelli, B. Canonico, M. Arcangeletti, E.
Manuali, S. Salamida , S. Papa, M. Magnani New Strategies to Prolong
the In Vivo Life Span of Iron- Based Contrast Agents for MRI. Plos One.
October 2013 Volume 8 Issue 10 (IF 4.24);
5. A. Miglio, L. Moscati, G. Fruganti, M. Pela, E. Scoccia, A. Valiani Use of
milk amyloid A in the diagnosis of subclinical mastitis in dairy ewes
Journal of dairy research 2013 Nov; 80(4):496-502 (IF 1.373 );
12
6. Moretti A., Moretta I., Agnetti F., Morganti G., Leonardi L., Veronesi F.
“L’aborto ad eziologia micotica nella specie bovina”. Large Animal Review
2013, 19: 155-161;
Pubblicazioni su riviste nazionali
7. A. Moretti, F. Agnetti, F. Mancianti,
S.Nardoni, C. Righi, I. Moretta, G.
Morganti, M. Papini. “Dermatophytosis in animals: epidemiological,
clinical and zoonotic aspects”. Giornale Italiano di Dermatologia e
Venereologia, 2013;148:563-72.
Lavori presentati in occasione di convegni internazionali
8. Moscati L. et al. Evaluation of innate immunity in pigs under field
conditions 10th International Veterinary Immunology Symposium-IVIS
che si è tenuto a Milano dal 28/08/2013 al 01/09/2013;
9. Moscati L. et al. Milk amyloid a: use in the diagnosis of subclinical
mastitis in dairy ewes 16th Simposio Internazionale World Association of
Veterinary laboratori Diagnosticians che si è tenuto a Berlino il 5-8
giugno 2013.
Lavori presentati in occasione di convegni nazionali
10. Tagliabue S., Figarolli B.M., D’Incau M., Foschi G., Gennero M.S.,
Giordani R., Natale A., Papa P., Ponti N., Scaltrito D., Spadari L., Vesco
G., Ruocco L. “Serological Surveillance of Leptospirosis in Italy: two year
period National data” (2012-2011) LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet
17-19 settembre 2013;
11. Crotti S., Agnetti F., Maresca C., Scoccia E., D’Angelo G., Palmieri M.,
Morganti G., Papa P., Pitzurra L. “ valutazione comparativa fra tre
metodiche di laboratorio per l’identificazione di lieviti di origine animale”.
2013 Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.- Monreale (PA);
12. Sebastianelli M., Ciullo M., Sebastiani C., Papa P., Crotti S., Fortunati R.,
Gobbi M., Pezzotti G., Filippini G. “Studio della popolazione microbica
responsabile della contaminazione uterina nel periodo puerperale in
bovine da latte: dati preliminari”. 2013 Atti del XV Congresso Nazionale
S.I.Di.L.V.- Monreale (PA);
13. Pesciaroli M., Ruggieri J., Ammendola S., Gaetarelli B., Pavone S.,
Moscati L., Manuali E., Magistrali C., Pasquali P., Alborali L.G.
Salmonella typhimurium exploits inflammation to multiply and survive in
pig. pag. 96 Atti LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet 2013;
14. Morganti G., Moretta I., Marenzoni M.L., Agnetti F., Crotti S., Cenci Goga
13
B.T., Sechi P., Franciosini M.P., Mancini S., Moretti A. “Microbiological
and parasitological survey in urban pigeons living in external hospital
areas in umbria (Central Italy). LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet, 1719 settembre 2013, 49;
15. Crotti S., Agnetti F., Maresca C., Scoccia E., D’Angelo G., Palmieri M.,
Morganti G., Papa P., Pitzurra L. “Valutazione comparativa fra tre
metodiche di laboratorio per l’identificazione di lieviti di origine animale”.
Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. 2013, 209-210;
16. Agnetti F., Crotti S., Maresca C., Scoccia E., Tentellini M., Circolo A.,
Marini C., Pitzurra L. “Sensibilità ad antimicotici in lieviti isolati da specie
animali umbre: dati preliminari”. Atti del XV Congresso Nazionale
S.I.Di.L.V 2013, 115-116;
Lavori pubblicati sulla webzine dell’IZSUM
17. Agnetti F., Anzalone L., Cari R., Latini M., Ghittino C. “Un caso di
infestazione da Sphaerospora spp. (Bivalvulida, Sphaerosporidae) in una
tinca (Tinca tinca) del lago di Piediluco (Terni)”. Webzine SANITÀ
PUBBLICA VETERINARIA, n. 77 – Aprile 2013, Vol. XIV;
Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c.
Il personale afferente alla SC1 ha provveduto al proprio regolare
aggiornamento professionale, prendendo parte a convegni, congressi e corsi di
formazione, in particolare ha partecipato a:
1. XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. tenutosi a Monreale (PA) 23-25
ottobre 2013;
2. Convegno Nazionale sugli Avvelenamenti degli animali in Italia svoltosi a
Roma presso la sede del Ministero della Salute il 10 dicembre 2013;
3. Corso di formazione di 1° livello “Protezione degli animali nelle fasi di
macellazione – Reg. CE 1099;” organizzato dal Centro di Referenza
Nazionale per il Benessere Animale che si è tenuto a Roma
12 e 13
Marzo 2013;
4. Corso di Europrogettazione che si è tenuto a Perugia il 4, 5, 6 aprile, 18,
19, 20 aprile, 9, 10,11 maggio 2013;
5. 16th Simposio Internazionale World Association of Veterinary laboratori
Diagnosticians che si è tenuto a Berlino il 5-8 giugno 2013;
6. 10th International Veterinary Immunology Symposium- IVIS che si è
tenuto a Milano dal 28/08/2013 al 01/09/2013;
7. Corso di formazione di “Protezione degli animali nelle fasi di macellazione
– Reg. CE 1099” organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per il
Benessere Animale che si è tenuto a Forlì il 19- 20 novembre 2013;
8. Corso Teorico-Pratico: Ematologia avanzata tenutosi presso la Facoltà di
Medicina Veterinaria di Perugia il 23-24 marzo 2013;
14
9. PFA “Concetti sparsi di epidemiologia: random” svoltosi a Perugia il 17
aprile 2013;
10.
ECM “I progetti di ricerca corrente dell’IZSUM “Attualità ed
evoluzione della ricerca a supporto del teeritorio” Foligno (PG) 22 maggio
2013
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
Nel 2013 sono stati organizzati i seguenti eventi formativi:
1. Corso ECM - Applicazione del Regolamento CE 1099/09 relativo alla
protezione degli animali durante l’abbattimento che si è svolto a
2. Corso ECM - Tecniche innovative per la prevenzione e controllo dell'uso
di promotori della crescita in zootecnia che si è svolto a Perugia il 12
novembre 2013;
3. Due esercitazioni pratiche per gli studenti del III anno di corso della
Facoltà di Medicina Veterinaria all’interno del Modulo di “Parassitologia
Perugia il 28 maggio 2013;e malattie parassitarie II” sul tema
“Trichinella spp:aspetti zoonosici e metodiche diagnostiche di tipo
diretto”.
15
DIAGNOSTICA SPECIALISTICA (SC 2)
Funzioni e principali attività istituzionali
La struttura complessa Diagnostica Specialistica ha tra i compiti principali quelli
di fornire un servizio diagnostico in grado di soddisfare i bisogni esterni ed
interni nei settori della virologia e della sierologia, promuovere la ricerca
sperimentale sulla eziologia, la patogenesi e la profilassi delle malattie
sostenute da Pestivirus, Asfivirus e Retrovirus dei ruminanti, effettuare ricerca
di base e finalizzata allo sviluppo della virologia e della sierologia,
rappresentare un punto di riferimento fondamentale per i veterinari del SSN
per quanto concerne analisi epidemiologiche inerenti pesti suine e leucosi
enzootica bovina. In tale contesto si annoverano le seguenti macro-attività:
1. funzioni dei Centri di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da
Pestivirus ed Asfivirus (D.M. 12 agosto 1995; D.M. 23 febbraio 2006) e dei
Retrovirus correlati alle patologie infettive dei ruminanti
(D.M. 1 agosto 1995; D.M. 23 febbraio 2006)
2. servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi
3. sorveglianza epidemiologica nell’ambito della sanità animale
4. ricerca scientifica sperimentale nei settori di competenza
5. supporto tecnico-scientifico ed operativo per le azioni di difesa sanitaria
6. gestione attività Unità di Massima Sicurezza/Stabulario e adempimenti in
applicazione del D.Lgs. 116/92.
Attività analitica
L’attività analitica eseguita nella SC2 – DS, già a partire dal 2012 ha registrato,
con l’applicazione del nuovo modello organizzativo, importanti cambiamenti. In
particolare, l’attività del laboratorio Sierologia – che rappresenta attualmente
l’unico polo sierologico della sede centrale – è stata caratterizzata da un
considerevole aumento del numero di campioni analizzati nonché della
tipologia di prove eseguite. La complessità che caratterizza questo laboratorio
è stata oggetto di analisi attraverso il Progetto di ricerca interno dal titolo
“Studio sui flussi gestionali ed analitici dell’attività legata ai piani di
eradicazione e sorveglianza. Individuazione degli elementi di criticità e possibili
soluzioni atte a migliorare le perfomances del laboratorio e rispondere
all’esigenza di ottimizzare i tempi di risposta analitica”, la cui relazione finale è
già stata presentata ed alla quale si rimanda per ogni ulteriore dettaglio.
Analoga sorte è toccata al laboratorio Virologia Speciale, che si è trovato ad
“ereditare” buona parte delle prove diagnostiche molecolari (PCR e Real Time
PCR) e sierologiche (ELISA) che prima venivano effettuate in altre strutture.
L’attività analitica complessivamente effettuata nei laboratori della SC2 – DS
ha fatto registrare, rispetto al 2012, una lieve flessione passando da 209.647 a
192.452 esami diagnostici, con una variazione dell’8%. Per quanto concerne le
attività diagnostiche dei Centri Nazionali di Referenza (CEREP e CEREL),
l’attività analitica del CEREP è costituita da un servizio diagnostico di prima
istanza, quando i campioni pervengono direttamente al laboratorio, o di
16
seconda istanza, nel momento in cui sussiste un sospetto di malattia e se ne
richieda la conferma. L’attività analitica del CEREL è essenzialmente diretta
verso il virus LEB e verso i Retrovirus dei Piccoli Ruminanti e si esplica negli
esami di conferma che pervengono da altri laboratori abilitati ad effettuare il
test di prima istanza cui va ad aggiungersi l’attività di standardizzazione di kit
ELISA del commercio, eseguita presso il laboratorio Sierologia. La diagnosi di
Peste suina africana (PSA) in Sardegna viene effettuate dall’IZS della
Sardegna; tutti gli isolati vengono comunque inviati al CEREP per la
genotipizzazione. Compete invece al CEREP coordinare l’applicazione dei
metodi di diagnosi ufficiali, fornire le indicazioni tecniche ed i protocolli
operativi per l’esecuzione degli esami, promuovere idonei ring test per la
verifica periodica delle performances diagnostiche. Quanto alla verifica della
corretta applicazione dei metodi di prova ufficiali e dei protocolli operativi
relativi alle attività di laboratorio, questa viene effettuata attraverso verifiche
ispettive aventi lo scopo di valutare l’appropriatezza diagnostica, relazionale e
organizzativa delle attività di laboratorio per Peste suina africana (PSA) nonché
dell’iter diagnostico e della gestione del campione durante il suo percorso, fino
alla comunicazione dei risultati di prova. Nel corso del 2013 ne sono state
effettuate una a Nuoro (20 febbraio) ed una a Sassari (21 febbraio). Ù
Poiché la diagnostica sierologica di conferma si avvale ancora di una metodica
laboriosa e poco pratica come l’ immunoblotting, è stata messa a punto la
prova di Immunoperoxidase Monolayer Assay (IPMA). Nel corso del 2013 tale
prova è stata sottoposta a validazione ed i risultati divulgati. Personale dei
laboratori diagnostici dell’IZS Sassari è stato addestrato all’impiego di detta
prova nel corso di un breve training effettuato presso il CEREP nei giorni 28 e
29 maggio 2013.
Per quanto riguarda la Peste suina classica, Nel corso del 2013 abbiamo
registrato a livello nazionale 18 sospetti distribuiti nelle regioni Toscana (n=4),
Sicilia (n=1) e Sardegna (n=13), tutti segnalati sulla base di un riscontro
sierologico positivo. Di tutte le sieropositività di prima istanza, una sola è stata
successivamente confermata, tuttavia i successivi approfondimenti (Decisione
2002/106/CE) hanno potuto escludere la presenza del virus PSC, configurando
pertanto una condizione di singleton reactor. In tutti gli altri casi è stata invece
confermata una sierologia positiva verso Pestivirus dei ruminanti (BDV=16 e
BVDV=1), a testimonianza della diffusa circolazione di questi patogeni tra le
popolazioni suine. Per quanto riguarda i Pestivirus dei ruminanti, è proseguita
l’attività di genotipizzazione degli isolati. In Italia, studi di genotipizzazione a
carico di BVDV, hanno dimostrato la presenza di almeno 10 subgenotipi diversi
a conferma della elevata diversità genetica del BVDV nel nostro Paese. In
particolare nel 2013, segnaliamo come, nel corso di una collaborazione con
l’IZS delle Venezie, abbiamo avuto la possibilità di analizzare uno stipite BVDV
isolato da un campione di sangue precolostrale di un vitello nato in stalla da un
allevamento del Veneto che veniva monitorato verso i più comuni agenti
abortigeni del bovino per avere presentato nei mesi precedenti casi di aborto
non diagnosticati. La genotipizzazione ha consentito di caratterizzare l’isolato
come appartenente a BVDV-1, tuttavia il virus in questione non si colloca
all’interno di cluster noto ma va a configurare un gruppo genetico distinto, mai
descritto in precedenza e divergente da quelli sino ad oggi conosciuti, con
17
evidenti implicazioni per la classificazione. Ulteriori approfondimenti sono
tutt’ora in corso.
Nel 2013, l’attività diagnostica rivolta verso i Retrovirus dei piccoli ruminanti è
stata caratterizzata dal supporto ad iniziative localizzate laddove singoli
allevamenti privati hanno manifestato la volontà di procedere a piani di
eradicazione dell’infezione.
Di particolare rilievo è stata l’attività di sequenziamento effettuata, che deve
essere vista in un’ottica di ricerca e di supporto pratico alle realtà che
intendono eradicare l’infezione. È infatti noto che la diagnosi dei Retrovirus si
basa sullo screening sierologico, e la variabilità genetica di questi virus
condiziona fortemente le performances dei test disponibili in termini di
specificità e sensibilità.
POLITICA DELLA QUALITÀ
La politica della qualità, in una struttura complessa fortemente orientata verso
la domanda diagnostica, assorbe molte risorse. Un elemento di complicazione è
rappresentato dalla delocalizzazione di una parte delle strutture – quelle
afferenti alla unità di massima sicurezza BSL3 – che comporta inevitabilmente
una duplicazione di alcuni aspetti gestionali della qualità (es. reagentario,
registri apparecchi, materiali di riferimento ecc.) ed appesantisce ulteriormente
il sistema. Nel corso del 2013 sono state oggetto di revisione 30 procedure
operative tecniche; 12 procedure sono invece state allestite ex novo, di queste
4 sono state accreditate. Di seguito il dettaglio:
Procedure accreditate:
- PRT PGVIR 019 Sieroneutralizzazione per Arterite Virale Equina (AVE)
- PRT PGCEREP 008 Sieroneutralizzazione per BVD su sieri suini
- PRT PGCEREP 109 Identificazione virus Peste Suina Africana (PSA) mediante
real-time PCR
- PGVIR 033 Identificazione virus Peste Suina Classica (PSC) mediante realtime PCR
Procedure non accreditate:
- PRT.PGTSE.011 Identificazione virus Bluetongue (BTV) real-time RT-PCR
- PRT.LVS2 001 Identificazione virus Schmallenberg (SBV) - real time RT-PCR
- PRT.LVS2 002 Ricerca anticorpi virus Schmallenberg (SBV) – Elisa
- PRT.LVS2 003 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), gene M - real time
RT-PCR
- PRT.LVS2 004 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), sottotipo H5 - real
time RT-PCR
- PRT.LVS2 005 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), sottotipo H7 - real
time RT-PCR
- PRT.LVS2 006 Differenziazione virus Influenza Suina (SIV), H1N1, H1N2 e
H3N2 - RT-PCR
- PRT.LNRPS2 001 Allestimento Materiali di Riferimento per Peste Suina
Classica e Peste Suina Africana
18
In aggiunta a quanto sopra, dirigenti della SC2-DS sono entrati a far parte del
Gruppo di lavoro Sierologia che ha come obiettivo quello di affrontare,
discutere e risolvere problematiche e criticità della sierologia, uniformare
quanto possibile le procedure, la modulistica, la gestione dei flussi operativi e
condividere obiettivi comuni. I verbali delle riunioni risiedono in una cartella
condivisa situata all’interno del sistema di rete dell’IZS-UM. Nel corso del 2013,
nell’ambito di questa attività, è stato raggiunto l’obiettivo di aver revisionato
tutte le procedure gestionali della maggior parte dei laboratori dell’Istituto
facendole confluire in un’unica procedura, la PRT.PGCHIM.022 “Gestione dei
campioni e dei relativi documenti”.
La dr.ssa S. Costarelli è stata inserita nel “team qualità” per le verifiche
ispettive interne ed ha partecipato, in qualità di auditor tecnico, alle verifiche
che si sono tenute presso la Sezione di Fermo (28 marzo 2013), la Diagnostica
di Base di Perugia (22 aprile 2013) e la Sezione di Pesaro (24 aprile 2013).
CIRCUITI INTERLABORATORIO AI QUALI LA SC2 HA PARTECIPATO
- Ring Test per Anemia Infettiva Equina
-
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Ring
Test per Brucellosi bovina e ovicaprina
Test per Blue Tongue
Test per Influenza Aviare e Malattia di Newcastle
Test per Malattia di Aujeszky gE
Test per Malattia di Aujeszky gB
Test per Paratubercolosi
Test per Morbo coitale maligno
test virologico per Influenza Aviaria e malattia di New Castle
test Influenza Aviaria e malattia di New Castle
test molecolare Bleutongue
test IBR
test PRRS
test virologico virus Peste Suina Africana
test molecolare Peste Suina Africana
test sierologico Peste Suina Africana
test virologico virus Peste Suina Classica
test molecolare Peste Suina Classica
test sierologico Peste Suina Classica
CIRCUITI INTERLABORATORIO ORGANIZZATI DAI CENTRI NAZIONALI
DI REFERENZA
L’attività di armonizzazione delle procedure diagnostiche previste dalla
normativa comunitaria (Decisione 2002/106/CE) per la ricerca di anticorpi nei
confronti del virus della PSC costituisce uno degli obiettivi del CEREP, in
considerazione del fatto che tutti gli IIZZSS sono coinvolti nella diagnosi
sierologica per PSC nell’ambito del piano di sorveglianza che il nostro Paese
attua nei confronti di questa malattia.
19
Analogamente, in tema di LEB, è necessario garantire che i diversi laboratori
nazionali operino in modo uniforme secondo quanto richiesto dalle norme
internazionali. Per tali ragioni, CEREP e CEREL si fanno carico della
organizzazione di circuiti di laboratorio nazionali, tuttavia, in considerazione
della ridotta attenzione che viene attualmente rivolta nei confronti di queste
patologie, si è deciso di conferire agli stessi una periodicità biennale. A tale
decisione si è arrivati anche tenendo in debito conto le risorse economiche
necessarie all’assolvimento di tale compito. Il circuito LEB, ad esempio,
coinvolge circa 80 laboratori italiani oltre ai laboratori nazionali di Portogallo,
Malta e San Marino e, come può facilmente intuirsi, ciò comporta un notevole
dispendio di risorse. Nel corso del 2013 è invece stato organizzato un circuito
interlaboratorio ad hoc per i laboratori dell’IZS della Sardegna, in tema di
diagnosi diretta ed indiretta di PSA. Allo scopo, sono stati preparati diversi
campioni sperimentali per le seguenti metodiche: ELISA, FAT, PCR/Real time
PCR. I campioni sono stati inviati a 4 laboratori (sede centrale e sezioni) ed a
ciascuno è stato richiesto di utilizzare le procedure correntemente in uso nella
routine diagnostica. Allo scopo, sono stati preparati 3 diversi pannelli di
campioni. Il primo è stato allestito con 20 sieri raccolti da differenti animali
sperimentalmente infettati e collezionati a diversi giorni post-infezione. Il
secondo è stato preparato con 12 sezioni criostatiche allestite da differenti
organi (linfonodi sotto-mandibolari, tonsille palatine, milza) e il terzo è stato
costituito da 15 omogenati d’organo, preparati da differenti campioni clinici
(linfonodi sotto-mandibolari, tonsille palatine, rene, milza).
CONSULENZE E COLLABORAZIONI
CONSULENZE
– Task Force che il Ministero della Salute ha costituito in ottemperanza all’
Ordinanza Ministeriale del
14.11.06 “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi,
brucellosi ovi-caprina,
leucosi in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia”. Tale incarico è stato confermato
in seguito all’O.M.
09.08.2012.
– Nuoro/Sassari , 20-21 febbraio 2013, “verifica ispettiva ai laboratori
diagnostici per PSA dell’IZS della Sardegna”
– Roma – Ministero Salute, 25 febbraio 2013, Riunione Regione Sardegna/
Ministero/ IZS Sardegna (in
teleconferenza), Gruppo esperti ‘definizione zona infetta selvatici’
– Roma – Ministero Salute, 11 marzo 2013, Opening Meeting FVO
– Sardegna, 12-20 marzo 2013, Ispezione FVO, “AUDIT FVO in order to
evaluate implementation of animal health controls on ASF and operation on the
eradication programme for the disease in Sardinia”
– Olbia e Sassari, 27-28 maggio 2013, Ispezione per approfondimenti
epidemiologici a seguito di focolaio
– Cagliari, 6 giugno 2013, Regione Sardegna, Unità centrale di crisi
– Roma – Ministero Salute, 25 settembre 2013, Riunione tecnica “ vaccino
lapinizzato Peste suina
20
classica”
– Bistrita (Romania), 7-10 ottobre 2013, National simulation exercise for ASF
organized by responsible
authorities of Romania, simulazione emergenza sanitaria
– Cagliari, 21 novembre 2013, Regione Sardegna, Unità centrale di crisi
COLLABORAZIONI
– Collaborazione con il Centro di referenza Nazionale sull’Igiene e Tecnologie
dell’Allevamento e delle
Produzioni Bufaline c/o sez. di Salerno IZSME per la riproduzione sperimentale
della LEB nel bufalo
– Collaborazione con la Regione Sicilia per l’elaborazione di un Piano Speciale
Eradicazione LEB negli
allevamenti bovini infetti del territorio di competenza
– Collaborazione con la Regione Lazio per l’elaborazione di un Piano Speciale
Eradicazione LEB negliallevamenti bovini infetti del territorio di competenza
– Collaborazione con il National Veterinary Laboratory, Veterinary Regulation,
Fisheries Conservation andControl Division, Ministry for Resources and Rural
Affairs, Malta per un supporto di tipo epidemiologicoe tecnico laboratoristico
– Collaborazione IZS Sardegna, Sassari, in tema di ‘epidemiologia e diagnosi
PSA’
– Collaborazione Facoltà Medicina Veterinaria Università di Milano in tema di
‘filogeodinamica dei
Pestivirus’
– Collaborazione Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Perugia per lo
studio in vitro dei
meccanismi di migrazione trans-endoteliale di cellule staminali mesenchimali
isolate da tessuto adiposodi specie domestiche
– Collaborazione Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Camerino, “prove
sierologiche per
EHV1/EHV4
– Collaborazione con il Community Reference Laboratory for ASF, Valdeolmos,
Madrid (Spain) in tema di
‘genetic characterization of Sardinian ASF virus isolates’
- Collaborazione con OIE - ASF Reference Laboratory, Universidad
Complutense, Facultad de Veterinaria,Madrid (Spain), in tema di (i)
epidemiological evaluations on ASF in Sardinia e (ii) ELISA for detection ofantiOrnithodoros erraticus antibodies in swine serum samples
– Collaborazione con il Community Reference Laboratory for CSF, Hannover
Veterinary School (Germany)
per ‘CSF country report’
– Collaborazione con Joint R&D Division of Virology, The Swedish University of
Agricultural Sciences (SLU,Uppsala, Sweden) in tema di ‘full lenght sequencing
of selected Sardinian ASFV isolates’
- Collaborazione nell’ambito del Progetto di Ricerca Europeo FP7 (KBBE-20081-3-03) “Improve tools andstrategies for the prevention and control of classical
swine fever”
21
- Collaborazione nell’ambito del Progetto di ricerca Europeo FP7
(KBBE.2012.1.3-02) “Targeted researcheffort on African swine fever”
- Collaborazione nell’ambito del 2008 National IPA Programme “Support for the
control and eradicationof rabies and classical swine fever in Montenegro”
(EuropeAid/128207/C/SER/ME)
- Collaborazione con Global Framework for the progressive control of
Transboundary Animal Diseases(GF-TADs), in tema di Training on ASF
diagnosis and epidemiology
RICERCA
Le attività di ricerca hanno caratterizzato una importante ambito di attività
della scrivente Struttura Complessa. Oltre alla realizzazione delle fasi annuali
delle Ricerche Correnti ed Europee FP7 iniziate negli anni precedenti, sono stati
attivati nuovi progetti di ricerca. Di seguito viene fornito il dettaglio dei progetti
di ricerca 2013 con un breve Summary a descrizione dei contenuti.
Progetto di Ricerca Europeo nell’ambito del 7° programma quadro (KBBE2008-1-3-03) “Improve toolsand strategies for the prevention and control of
classical swine fever”.
Recentemente si tende a rivalutare l’utilizzo della profilassi immunizzante,
abbandonata verso la fine degli anni ’80, per il controllo della peste suina
classica (PSC). Questa inversione di tendenza è stata determinata da fattori di
carattere economico e dall’impatto emotivo generato dall’abbattimento di un
numero talvolta molto elevato di suini come richiesto dalla politica dello
stamping out. In considerazione della presenza della PSC nei cinghiali in diversi
Paesi della UE, la ricerca scientifica si è orientata verso la messa a punto di
vaccini che possano essere, da un lato, somministrati per os in modo da
consentire l’acquisizione dell’immunità anche da parte di una popolazione di
selvatici, dall’altro in grado di consentire la differenziazione degli anticorpi
vaccinali da quelli indotti dal virus di campo (DIVA strategy).
Progetto di Ricerca Europeo 7° programma quadro (KBBE.2012.1.3-02)
“Targeted research effort on African swine fever”
.Il Consorzio promotore del progetto “Target research effort on African Swine
Fever” annovera 18 partners internazionali coinvolti in tre filoni di ricerca
riguardanti: (i) l’analisi del rischio di introduzione e diffusione della Peste Suina
Africana in popolazioni suine domestiche e selvatiche; (ii) l’ottimizzazione delle
strategie di intervento per arrivare all’eradicazione dell’infezione e la messa a
punto di un vaccino. Tra gli obiettivi di rilievo, anche uno studio ad hoc
riguardante la presenza del vettore (zecche molli del gen. Ornithodorus)
che in Europa è stata segnalata sporadicamente e mai in Sardegna. (iii) un
ulteriore tema espressamente dedicato alla comunicazione scientifica e alla
formazione degli operatori del comparto suinicolo, avendo come target i
veterinari del sistema pubblico e privato, gli allevatori e anche i cacciatori di
cinghiali.
22
RC 2010 “Valutazione della risposta immunitaria nel suino in corso di infezione
sperimentale da Peste Suina Classica (PSC) mediante fluorescence activated
cell scanning (FACS)”.
E’ un’indagine sui meccanismi che sono alla base della regolazione e della
modulazione della risposta immunitaria del suino in corso di infezione da PSC.
In particolare sono valutate mediante studi di citofluorimetria le differenze di
risposta dell’ospite a livello di recettori linfocitari (CD3, CD4, CD8, CD21,
ecc.) in corso di infezione con stipiti PSC a differente patogenicità.
Parallelamente vengono effettuate analisi quali/quantitative di espressione
delle citochine. Tali studi potranno fornire indicazioni essenziali per la
valutazione ed il miglioraramento degli attuali presidi immunizzanti.
RC 2010 “Studio e caratterizzazione molecolare di Pestivirus atipici con
particolare riferimento alla nuova specie putativa BVDV-3”.
Recentemente sono stati identificati cinque nuovi pestivirus atipici in lotti di
siero fetale bovino contaminato e, successivamente, anche in bovini
naturalmente infetti. Appare quindi di cruciale importanza mettere a punto un
metodo
specifico
per
tale
emergenza
diagnostica
e
verificare
retrospettivamente la eventuale presenza e circolazione di tali stipiti nel nostro
Paese. Tale valutazione di tipo epidemiologico verrà integrata da studi di
sequenziamento full lenght, analisi filogenetica e studi di evoluzione
molecolare.
RC 2010 “Studio ed analisi genomica di agenti retrovirali esogeni ed endogeni
associabili alla specie bovina”.
I retrovirus endogeni svolgono un ruolo positivo in alcuni meccanismi fisiologici
dei mammiferi, tuttavia potenziali rischi per la salute, anche di tipo zoonotico,
non possono essere esclusi. Vengono pertanto sviluppate pratiche diagnostiche
che consentono di rilevare in modo diretto o indiretto la presenza di retrovirus
endogeni associati alla specie bovina ed applicare successivamente studi di
sequenziamento genico e di caratterizzazione molecolare dei virus identificati
con lo scopo di evidenziare agenti retrovirali esogeni ed endogeni ed acquisire
informazioni non ancora disponibili nelle banche dati genomiche.
RC 2010 “Rilievi epidemiologici sulla diffusione delle zecche in Umbria con
valutazione della presenza di alcuni agenti patogeni e sorveglianza
epidemiologica della TBE in specie selvatiche e domestiche”.
La ricerca proposta si prefigge lo scopo di effettuare un’indagine sulla presenza
e diffusione delle zecche in Umbria e sul loro ruolo potenziale nella diffusione di
agenti infettivi, anche trasmissibili all’uomo, con particolare riferimento alla
presenza del virus della TBE. A tale scopo si ricorre all’uso di sistemi, come il
cloth dragging, atti alla cattura delle zecche direttamente dal suolo e/o dalla
vegetazione o, alternativamente, a prelevare i vettori dagli animali. Le zecche
verranno identificate per chiarire quali specie siano più ampiamente diffuse sul
territorio. Successivamente si ricorrerà all’uso di tecniche biomolecolari per
evidenziere la presenza del virus della TBE nei vettori.
23
RC 2011 “Nuovi strumenti per il controllo delle malattie trasmissibili Filogeodinamica ed evoluzione molecolare del virus della Peste Suina Africana”
Allo scopo di sviluppare strategie di controllo efficienti ed utili a completare il
processo di eradicazione della PSA in Sardegna, viene effettuato uno studio di
genotipizzazione di isolati di PSA circolanti nel nostro territorio e non, saranno
sviluppate le informazioni sull’evoluzione molecolare e sulle vie di trasmissione
del virus e si verificherà, attraverso studi di datazione molecolare e filogeografia, quale è stata la storia dei cambiamenti genetici in relazione alla
distribuzione geografica dei diversi lineaggi nel corso degli ultimi 60 anni.
RC 2011 “Leucosi Bovina Enzootica: studio della dinamica di infezione nel
Bufalo (Bubalus bubalis) mediante riproduzione sperimentale della malattia”
Attualmente gli standard internazionali a cui fanno riferimento i test per la LEB
sono stati realizzati su campioni di origine bovina e mancano campioni di
riferimento per la specie bufalina. Gli stessi kit ELISA commerciali utilizzati per
i controlli di routine sono stati validati su sieri collezionati in allevamenti bovini.
La presente ricerca si propone di effettuare, in collaborazione con il centro di
referenza nazionale sull’Igiene e Tecnologie dell’Allevamento e delle Produzioni
Bufaline, un’infezione sperimentale di soggetti bufalini per
studiare la dinamica di infezione e la risposta anticorpale indotta dal virus,
anche attraverso l’applicazione di moderne tecniche biomolecolari. Ulteriore
obiettivo della ricerca è quello di collezionare una serie di campioni che
potranno essere utilizzati come riferimento per valutare le performances dei
test diagnostici.
RC 2012 “ Applicazione di metodi diretti ed indiretti per indagare la presenza di
vettori in grado di trasmettere il virus della peste suina africana nel territorio
italiano” È stato dimostrato che il virus PSA è in grado di replicare in alcuni
artropodi appartenenti al genere Ornithodoros che quindi rivestono un
importante ruolo nella trasmissione e nella persistenza dell’infezione.
Poiché è particolarmente difficile rilevarne la presenza, manca nei paesi
europei uno studio approfondito in grado di indicare la reale presenza di questi
artropodi. Con la presente ricerca, si intende acquisire e mettere a punto la
tecnologia necessaria ad allestire un test sierologico in grado di rilevare
l’infestione da zecche del genere e applicare tale metodo ad un campione
rappresentativo della popolazione suina nazionale. L’obiettivo della ricerca è
quindi quello di acquisire adeguate informazioni circa l’eventuale
presenza/assenza di potenziali vettori del virus PSA in particolare nella Regione
Sardegna dove la malattia è ancora endemica, ma anche nel territorio italiano
al fine di realizzare un modello predittivo di analisi del rischio.
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Corsi ai quali personale della SC2 ha partecipato:
- Corso ECM “ Malattie a trasmissione alimentare: il sistema di sorveglianza nel
contesto nazionale e internazionale” Perugia, 19 marzo 2013
- Corso di formazione per l’utilizzo di SIGLA4, Perugia, 16 aprile 2013
- Corso ECM “Concetti sparsi di epidemiologia: Random”, Perugia 19 aprile
2013
24
- Corso ECM “Biotecnologie applicate alla sicurezza alimentare”, Perugia, 23
maggio 2013
- Corso ECM “I progetti di ricerca corrente dell’IZS-UM: attualità ed evoluzione
della ricerca a supportodel territorio”, Foligno, 22 maggio 2013
- Giornata di formazione ILLUMINA “Next Generation Sequencing: un approccio
innovativo per lo studiodella microbiologia clinica, ambientale ed alimentare –
dalla caratterizzazione molecolare di microrganismi all’analisi di comunità
meta-genomiche”, Roma, 28 maggio 2013 - Evento formativo “Sinergie
nell’analisi cellulare - Digital PCR & miRNA”, Perugia, 12 Giugno 2013
- Giornata di formazione “real-time PCR Bluetongue”, Teramo, 16 luglio 2013
- Evento formativo “Library 2.0, riviste e banche dati scientifiche, editoria
elettronica, indici scientometrici e altro”, Perugia, 25 Settembre 2013
- Giornata di studio sulla Bluetongue, Teramo, 03 ottobre 2013
- Corso ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica
della competenza deilaboratori di prova”, Perugia, 01 ottobre 2013
- Corso di formazione “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio
di analisi”, Perugia, 15ottobre 2013
- ILLUMINA User Group Meeting “Advances in Genome Sciences”, 2013 Roma,
18-19 novembre 2013
Convegni/congressi a cui il personale della SC2 ha partecipato:
- Dissemination meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2008-1-3-03) “Improve
tools and strategies forthe prevention and control of classical swine fever”,
Brussels (Belgium) 29-31 January, 2013
- International Meeting on Emerging Diseases and Surveillance, Vienna
(Austria) February 15-18, 2013
- XXXIX Meeting annuale SIPAS, Piacenza 14-15 marzo 2013
- Project Management Team Meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2012.1.302) ” Targeted researcheffort on African swine fever”, Madrid (Spain) 15-16
April, 2013
- Giornata di studio: “I progetti di ricerca corrente dell’IZS-UM: Attualità ed
evoluzione della ricerca asupporto del territorio”, Foligno 22 maggio 2013
- Annual Meeting of the National Swine Fever Laboratories, Brussels (Belgium)
3-4 June 1, 2013
- 16th International Symposium of the World Association of Veterinary
Laboratory Diagnosticians, Berlin (Germany ) June 5-8, 2013
- Workshop on Strengthening and Adaptation of the Preventive Measures to
the Existing Risk of Classical and African Swine Fever Introduction into the EU,
Vilnius (Lituania), 3-4 September, 2013
- LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre, 2013
- National simulation exercise for ASF organized by responsible authorities of
Romania, Bistrita (Romania) 7-10 October, 2013
- European Commission TAIEX event - Workshop on implementation of
biosecurity measures in freen range pig production, Zagreb (Slovenia) 14
October 2013
- Full Consortium Meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2012.1.3-02) ”
Targeted research effort onAfrican swine fever”, Cagliari 21-22 October, 2013
25
- Workshop “Eradication of African swine fever in Sardinia: is it a feasible
goal?”, Cagliari (Italy) 23 October, 2013
- XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre, 2013
- Launch of global platform for African Swine Fever and other diseases of
swine, Roma 5-7 November, 2013
Eventi formativi organizzati per utenti esterni:
- Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina
Africana” Lodi, 9-10 maggio (per leRegioni Piemonte, Lombardia e le Province
Autonome di Trento e Bolzano)
- Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina
Africana” Bologna, 11-12 giugno (perle Regioni Veneto, Friuli, Emilia Romagna
e Toscana)
- Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina
Africana” Perugia, il 2-3 ottobre (perle Regioni Umbria, Marche e Lazio)
- ASFORCE Training Workshop, Madrid (Spain) 15-16 April 2013 (in
collaborazione)
- ASFORCE Training Workshop, Pokrov (Russia) 17-19 June 2013 (in
collaborazione)
- ASFORCE Training Workshop, Sofia (Bulgaria) 9-11 September 2013 (in
collaborazione)
- Training Course on “Epidemiology and Diagnosis of African Swine Fever
(ASF), Classical Swine Fever(CSF) and other swine diseases of high impact”,
Perugia 11-15 novembre, 2013
Produzione scientifica
1. GALLARDO C., SOLER A., NIETO R., CARRASCOSA A.L., DE MIA G.M,
BISHOP R.P., MARTINS C.,
FASINA F.O., COUACY-HYMMAN E., HEATH L., PELAYO V., MARTÍN E., SIMÓN
A., MARTÍN R.,
OKURUT A.R., LEKOLOL E., OKOTH E., ARIAS M., 2013. Comparative
evaluation of novel African
swine fever virus (ASF) antibody detection techniques derived from specific
ASF viral genotypes
with the OIE internationally prescribed serological tests. Vet. Microbiol. 162
(1), 32-43
2. H. XIA, M. LARSKA, M. GIAMMARIOLI, G.M. DE MIA, G. CARDETI, W. ZHOU,
S. ALENIUS, S. BELÁK, L.LIU, 2013. Genetic detection and characterization of
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3. PETRINI S., RAMADORI G., VILLA R., BORGHETTI P., DE ANGELIS E.,
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4. M.L. MARENZONI, V. CUTERI, F. DE PARRI, M.L. DANZETTA, Z. YILMAZ, Ç.P.
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infectious anaemia, equine viral arteritis,glanders, and dourine in Turkey. Turk.
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Swine Fever Virus (CSFV) using Fluorescent Activate Cell Scanning(FACS).
International Meeting on Emerging Diseases and Surveillance, Vienna, Austria,
February 15-18, 2013, p.171
8. M. BAZZUCCHI, G. CURINA, G.M. DE MIA, F. FELIZIANI, M. GIAMMARIOLI,
A. DE GIUSEPPE, G. RIZZO,K. FORTI, M. CAGIOLA, G. SEVERI, 2013.
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Classical Swine Fever Virus strain preliminary results. International Meeting
onEmerging Diseases and Surveillance, Vienna, Austria, February 15-18, 2013,
p.171
9. S. COSTARELLI, A. CAPORALI, C. PELLEGRINI, M. PANICCIÀ, G. PAUSELLI,
L. MORICONI, R. GIANNELLI,M. BONI, M. SENSI, 2013. Indagine sullo stato
sanitario di allevamenti umbri outdoor attraversomonitoraggio sierologico. Atti
del XXXIX Meeting Annuale SIPAS, Piacenza 14-15 marzo 2013, pp.194-202
10. G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, M. MARI, L. MOLINARI, K.
FORTI, G. RIZZO, A. DEGIUSEPPE, M. CAGIOLA, M. TOLLIS, G. SEVERI, 2013.
Fluorescent activate cell scanning (FACS)analysis during experimental infection
of vaccinated and unvaccinated pigs with classical swinefever (CSF live
attenuated vaccine. 16th International Symposium of the World Association
ofVeterinary Laboratory Diagnosticians, June 5-8, 2013 Berlin, Germany, p.351
11. G. RIZZO, K. FORTI, G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, F.
FELIZIANI, M. GIAMMARIOLI, A. DEGIUSEPPE, M. TOLLIS, M. CAGIOLA, G.
SEVERI, 2013. Classical swine fever virus (CSFV) experimentalinfection on
pigs: evaluation of cytokines expression. 16th International Symposium of the
WorldAssociation of Veterinary Laboratory Diagnosticians, June 5-8, 2013
Berlin, Germany, p.352
12. K. FORTI, G. RIZZO, G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, A. DE
GIUSEPPE, M. CAGIOLA, M.TOLLIS, G. SEVERI, 2013. Evaluation of immune
response during experimental infection withclassical swine fever virus (CSFV)
in vaccinated and unvaccinated pigs correlating fluorescentactivate cell
scanning (FACS) analysis and cytokines expression results. 16th
InternationalSymposium of the World Association of Veterinary Laboratory
Diagnosticians, June 5-8, 2013 Berlin,Germany, p.353
13. PETRINI S., GIAMMARIOLI M., CASCIARI C., ISCARO C., BAZZUCCHI M.,
SEVERI G., FELIZIANI F., DEMIA G.M., 2013. An immunoperoxidase monolayer
assay (IPMA) for the detection of antibodies toAfrican swine fever. LXVII
Convegno Nazionale S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre 2013.
27
14. BAZZUCCHI M., PETRINI S., ISCARO C., ROSSI E., TORRESI C., SENSI M.,
GIAMMARIOLI M. GenomicCharacterization of H3N2 Swine Influenza A Virus
Isolated In Central Italy . LXVII Convegno Nazionale
S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre 2013.
15. L. FACCENDA, I. PECORELLI, C. BERRETTA, G. BIASINI, M. CAPUCCELLA,
S. COSTARELLI, E. OLIVIERI,R. SACCOCCINI, S. TONAZZINI, T. CENCI, A.
MINGOLLA, 2013. Applicazione del triage in un IstitutoZooprofilattico – analisi,
entrata in produzone e risultati preliminari. Atti del XV CongressoNazionale
S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 55
16. J. ZEMA, M. PRINCIPATO, C. MARESCA, A. CAPORALI, C. ISCARO, S.
MARCHI, G. CAPELLI, S.COSTARELLI, 2013. Studio sulla presenza di agenti
infettivi nelle zecche in Umbria: risultatipreliminari Atti del XV Congresso
Nazionale S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p.91
17. PETRINI S., BANDINO E., LICIARDI M., OGGIANO A., RUIU A., ISCARO C.,
GIAMMARIOLI M., FELIZIANIF., DE MIA G.M., 2013. Circuito interlaboratorio
per la diagnosi di Peste suina africana in Sardegna.Atti XV Congresso Nazionale
SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 409
18. PETRINI S., BAZZUCCHI M., CASCIARI C., PIERINI I., FELIZIANI F.,
GIAMMARIOLI M., DE MIA G.M.,2013. Caratterizzazione genetica di stipiti di
Circovirus suino tipo 2 (PCV2) isolati nel centro Italia.Atti XV Congresso
Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 411
19. ROSSI E., CEGLIE L., CUNICO G., GIAMMARIOLI M., MION M., RAMPAZZO
E., TORRESI C., NARDELLIS. e DE MIA G.M., 2013. Diversità genetica del virus
della Diarrea virale del bovino in Italia:identificazione di un nuovo genotipo
virale. Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale(Palermo) 23-25 ottobre
2013, p. 449
20. SEVERI G., FORTI K., RIZZO G., CURINA G., BAZZUCCHI M., ISCARO C.,
DE MIA G.M., CAGIOLA M.,2013. Cinetica della risposta immunitaria in corsi di
infezione sperimentale con il virus della pestesuina classica. Atti XV Congresso
Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 466
28
RICERCA E SVILUPPO (SC 3 RS)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
Il 2013 è stato caratterizzato, innanzitutto, dalla definitiva riorganizzazione dei
laboratori presso la Palazzina E. Le attività principali alle quali si è dedicato il
personale sono state, ovviamente, quelle di ricerca, nell’ambito di progetti
finanziati da più parti, pubbliche e private. Ampio spazio è stato dato alla
creazione o al consolidamento di reti di collaborazione scientifica interne
all’IZSUM o esterne, in una prospettiva di maggiore impatto e visibilità della
struttura. Le strutture della SC3 hanno anche continuato a svolgere una parte
delle attività diagnostiche di routine già effettuate negli anni precedenti, in
considerazione dell’elevato livello di competenza tecnica maturato dai singoli
operatori interessati. Un concreto impegno è stato poi profuso alla messa a
punto di tecniche diagnostiche per conto di altre unità operative dell’Istituto.
Impegno è stato infine dedicato allo sviluppo di relazioni internazionali nel
tentativo di creare futuri ambiti di collaborazione; questo ha condotto anche
alla stesura di accordi formali quali quello con l’Università di Istanbul. Infine è
stato dato seguito al lavoro di monitoraggio dei principali bandi di ricerca
internazionali, per garantire un continuo flusso informativo nei confronti dei
ricercatori dell’Istituto, anche attraverso la gestione dei rapporti con l’agenzia
APRE.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Nel 2013, presso il Centro Studio e Ricerca Patogeni Emergenti (CSRPE 3),
sono state eseguite alcune analisi diagnostiche, in particolare per la valutazioni
della minima concentrazione inibente (MIC), la ricerca di Brachyspira, di
Clostridium difficile e di micobatteri.
Relativamente agli accertamenti per la diagnosi della Paratubercolosi bovina,
nel corso del 2013 è stato osservato un incremento dell’attività di isolamento
del Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) rispetto agli anni
precedenti. Per quanto attiene la Tubercolosi bovina particolare impegno è
stato dedicato al lavoro presso il focolaio individuato comune di Matelica nella
stessa zona dove negli anni 2002-2005 erano stati riscontrati casi di bTB nei
bovini e nei selvatici. È proseguita inoltre l’attività di genotipizzazione dei ceppi
di Mycobacterium bovis e l’identificazione dei Mycobacterium spp. isolati.
Il Centro, in collaborazione con il Laboratorio di Biologia Molecolare (LBM3) ha
poi dato seguito all’attività di sviluppo di procedure diagnostiche innovative per
il Brachyspira spp.; in particolare, si è confrontato il metodo in Real time PCR
per la ricerca dei principali agenti batterici del magronaggio e ingrasso del
suino (Lawsonia intracellularis, Brachyspira hyodysenteriae e Brachyspira
pilosicoli) con un analogo test utilizzato presso l’IZSLER e con il colturale. E’
stata inoltre messa a punto una metodica per la valutazione della sostanza
secca nel materiale fecale
e
dimostrata una correlazione tra questa
percentuale e la quantità di B. hyodysenteriae escreta attraverso le feci.
Inoltre, il test in Real-time PCR è stato impiegato in parallelo con il colturale in
due allevamenti di riproduttori infetti, per valutarne la capacità di individuare
scrofe low-shedder: il test è stato confrontato in parallelo con le metodiche
29
tradizionali ed i risultati elaborati statisticamente, in collaborazione con l’OEV,
per calcolare alcuni parametri legati alle performance della metodica.
Nel 2013 è anche proseguita l’attività di collaborazione con l’ISS nell’ambito di
un progetto EMIDA 2010 (Responsabile IZSUM dr.ssa Monica Cagiola). In
particolare, nei mesi di gennaio e giugno, sono state eseguite due prove con
inoculo sperimentale di Salmonella in suini presso lo stabulario, per le quali è
stato necessario acquisire un modello sperimentale di infezione da Salmonella
typhymurium in suino. Nell’ambito dello stesso progetto, è in corso una
valutazione del ruolo del microbiota nella patogenesi dell’infezione salmonellare
del suino. In questo caso, la collaborazione si è instaurata tra l’IZSLER, dove
era stata condotto il challenge, l’ISS, e il Polo GGB di Perugia. L’andamento
della flora microbica in corso di salmonellosi è stato valutato tramite metodiche
in real time (ISS) e tramite tecniche di NGS, grazie al la collaborazione con il
Dr. Valerio Napolioni del Polo GGB.
In collaborazione con la Chemifarma è stato poi messo a punto un sistema per
la valutazione della minima concentrazione inibente di sostanze alternative agli
antimicrobici per Brachyspira hyodysenteriae La metodica è stata utilizzata in
parallelo anche con antimicrobici tradizionali, permettendo di evidenziare
un’attività inibente batteriostatica in vitro non mediata dal pH. Inoltre, sempre
allo scopo di limitare il ricorso di antimicrobici per la dissenteria suina, nel
2013 è stato condotto uno studio per la messa a punto di vaccini stabulogeni
per B. hyodysenteriae. Le prove effettuate hanno consentito la messa a punto
di un sistema di coltura in vitro per quantitativi batterici elevati, e con una
riduzione dei costi per il sistema colturale.
E’ stata poi messa a punto ed utilizzata una metodica di valutazione delle MIC
in vitro per Clostridium difficile. La prova è stata impiegata per la valutazione
di ceppi provenienti dal progetto di ricerca Skinfare.
E’ proseguita l’attività di caratterizzazione di Y.pseudotuberculosis: il
laboratorio ha messo a punto ed utilizzato i sistemi di caratterizzazione
fenotipica di questo batterio (valutazione della presenza di plasmide,
biotipizzazione); inoltre ha collaborato con l’ISS (dott. Luzzi, dott. Dionisi) e
con la dott.ssa Franeti per la caratterizzazione molecolare di isolati clinici di
questo batterio. Le prove, svolte su ceppi isolati da tutta Italia, hanno
permesso di evidenziare la circolazione di ceppi atipici finora mai segnalati in
Europa. E’ in corso la pubblicazione dei risultati.
Nel corso del 2013 è stata inoltre effettuta a una prova preliminare per la
stima semiquantitativa di salmonella in suini macellati. E’ stata utilizzata una
metodica impiegata nel 2012 su campioni contaminati artificialmente. Questo
metodo verrà impiegato nel 2014 per un ricerca più estesa, allo scopo di
evidenziare i supershedder per questo batterio al mattatoio.
Nel corso del 2013, è iniziata l’attività in collaborazione con la dott.ssa Manuali
e l’ISS (dott. Cacciò) per la messa a punto di un sistema di coltivazione di
Dientamoeba fragilis.
Per quanto riguarda l’attività analitica realizzata presso il laboratorio di Biologia
Molecolare (LBM3) sono stati analizzati 3562 campioni; su una larga parte
(48%) sono state effettuate prove di genotipizzazione
o analisi dei
polimorfismi genetici.
Sui restanti campioni sono state effettuate prove
diagnostiche (rilevazione o caratterizzazione) relative ad agenti principalmente
30
batterici. Per quanto attiene lo sviluppo di metodi diagnostici, nell’arco
dell’anno si è lavorato alla messa a punto di una Real-time PCR per M.
paratuberculosis di tipo qualitativo (gene IS900) e quantitativo (gene F57):
Sono state inoltre messe a punto, validate e trasferite ai laboratori diagnostici
le seguenti prove:
multiplex PCR per i fattori capsulari di Pasteurella spp.;
multiplex PCR per i fattori di virulenza di Pasteurella spp.;
PCR per Histophilus somni;
PCR per Fusobacterium necrophorum;
PCR per Prevotella melaminogenica;
PCR per Mycoplasma spp (è stata “revisionata” la PCR per Mycoplasma spp,
applicazione di un nuovo protocollo con primer diversi);
PCR Real Time per Chlamidya spp.
Il Centro Sviluppo e Sperimentazione Presidi Immunizzanti (CSSPI3) ha dato
seguito al lavoro sulla tossina β2 di Clostridium perfringens con amplificazione
e sequenza nucleotidica dei geni codificanti le forme intere e delete della β2
Tipica ed Atipica in frame, nella parte C-terminale delle stesse, con la
polistidina (complessivamente 4 sequenze geniche codificanti). Sono stati
quindi clonati in vettore per baculovirus e trasfezione delle cellule d’insetto
Sf21. Sono stati cosi generati ed amplificati 4 baculovirus ricombinanti in grado
di esprimere le proteine oggetto di studio.
Per quanto attiene invece l’attività relativa alla produzione delle proteina VP60
del virus della Sindrome della Lepre Bruna Europea (EBHS), nel corso dell’anno
2013 il gene codificante è stato riamplificato al fine di inserire nella parte Cterminale del gene una coda di Polistidina nell’intento di rendere più semplice
la purificazione della proteina ricombinante. Gli amplificati sono stati clonati nel
vettore per baculovirus e i costrutti che ne sono derivati sono stati impiegati
nelle procedure di trasfezione per la generazione dei baculovirus ricombinanti.
La valutazione dell’espressione e delle caratteristiche antigeniche delle proteine
ricombinanti VP60 e VP60-His6 espresse nelle cellule d’insetto è stata
effettuata mediante l’impiego di un kit ELISA.
Altre attività sono state condotte alla comprensione dell’attività biologica ed
influenza dei siti di glicosilazione della gp51 del BLV nei processi di formazione
dei sincizi sui sistemi cellulari quali BHK-Vero/Hela ed al tentativo di produrre
anticorpi monoclonali diretti contro la glicoproteina. Il lavoro ha previsto la
produzione su media-larga scala di una serie di antigeni ricombinanti e non e la
loro successiva concentrazione e purificazione. Infine è stata valutata la
stabilità degli antigeni ricombinanti ∆179-His (antigene deleto) C/A179-182
gp51 (antigene mutato) potenzialmente impiegabili in un kit ELISA di tipo
competitivo.
Nel Centro Sviluppo e Validazione Metodi (CSVM3) sono state svolte intense
attività di ricerca nell’ambito dei vari progetti attualmente in corso di
svolgimento; in quest’ambito sono state messe a punto e validate le seguenti
procedure analitiche:
Farmaci basici nel muscolo mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.102);
Steroidi nel fegato e nella bile bovina mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.103)
Farmaci basici nel miele mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.105)
31
Particolare impegno ha infine richiesto la messa a punto di tecniche analitiche
che utilizzano il nuovo sistema di rilevazione ad alta risoluzione,
apparecchiatura recentemente acquisita dal nostro istituto.
Politica della Qualità
Nel laboratorio LBM3 sono state revisionate le seguenti procedure accreditate:
Tracciabilità genetica individuale delle carni bovine ed analisi di paternità e
maternità mediante analisi dei polimorfismi (PRT.PGTSE.007)
Analisi dei polimorfismi del gene della proteina prionica ovina per la
determinazione della resistenza/suscettibilità alla scrapie (PRT.PGTSE.018)
Il LBM3 ha partecipato ai seguenti ring-test:
Determinazione del genotipo della proteina prionica ovina (organizzato
dall’ISS);
Diagnosi diretta di paratubercolosi (coltura e PCR) organizzato dall’IZSLER –
Piacenza;
Identificazione micobatteri da ceppo isolato mediante metodi molecolari,
organizzato dall’IZSLER – Brescia;
International Bovine DNA STR and /or 2nd SNP Typing Comparison Test
organizzato dall’ISAG/ICAR.
Nel CSVM3 sono state revisionate in modo sostanziale le seguenti procedure
analitiche (in uso presso il laboratorio LAR4):
Avermectine e Milbemicine negli alimenti ad uso zootecnico mediante HPLC
(PRT.PGRES.511);
Avermectine e Milbemicine negli alimenti mediante HPLC (PRT.PGRES.555);
Coccidiostatici negli alimenti ad uso zootecnico in LC-MS/MS (PRT.CSVM3.100)
Il CSVM3 ha preso parte ai seguenti ring test:
Boldenone e metaboliti nell’Urina organizzato dall’IZLER;
Sulfamidici nel latte organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas);
CHinolonici nel latte organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas);
Coccidiostatici in alimenti ad uso zootecnico organizzato da EURL Feed
Additives Control (BE);
Sulfamidici nel Miele organizzato da FAPAS (UK);
Chinolonici e Macrolidi nel miele organizzato da FAPAS (UK);
Chinolonici nel muscolo di tacchino organizzato da Progetto Trieste (Test
Veritas);
Sulfamidici nel muscolo di suino organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas).
Il CSRPE3 ha partecipato al Ring test per la diagnosi diretta di Paratubercolosi,
ricerca tramite esame colturale da feci, organizzato dal Centro di Referenza
Nazionale per la Paratubercolosi.
Consulenze e collaborazioni
Collaborazione con il Prof. Claes Fellstrom (Svezia) per la stesura di una prepoposal per la Call ANIHWA 2013;
Collaborazione con il Prof. Paul Barrow (Università di Nottingham), per la
stesura di una proposta per il VII programma quadro, acronimo PhytoBioMed.
Collaborazione con PRIONICS (siglato un Memorandum of Undestanding) per lo
sviluppo di un kit ELISA per BLV e per la valutazione della Johnina come
reattivo nella prova del Gamma interferone;
32
Collaborazione con il SISSA (Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati)
prof. Giuseppe Legname, dr. Gabriele Giachin nell’ambito del progetto
SCRASU;
Collaborazione con RAPID Biotech (dr. Lorenzetti e dr.ssa Tabarrini) per la
messa a punto di tecniche diagnostiche basate su LAMP PCR nell’ambito del
progetto “Diagnostica molecolare in stalla. Cow are you ?” (PSR Regione
Umbria – Misura 1.2.4)
Collaborazione con il Polo di Innovazione di Genetica, Genomica e Biologia di
Perugia (dr.Manzoni e dr. Napolioni) per l’analisi del microbiota enterico dei
suini;
Collaborazione con ditte farmaceutiche CEVA, Esteve e Chemifarma per la
valutazione dell’efficacia di alcuni farmaci antimicrobici su patogeni enterici del
suino;
Collaborazione con la dr.ssa Vercillo (Dipartimento di Biologia Cellulare e
Ambientale dell’Università di Perugia) per lo svolgimento di una ricerca sulla
genetica dei cinghiali in Umbria;
Collaborazione con il prof. Angeletti e con il dr. Cuccioloni (Università di
Camerino) per:
lo sviluppo di biosensori per la diagnosi di malattie del suino;
per la presentazione della ricerca finalizzata “Evaluation of the immune
response against Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis in humans and
animals”;
per lo caratterizzazione proteomica della Johnina;
Collaborazione con la prof.ssa Della Rocca (Facoltà di Medicina Veterinaria
dell’Università di Perugia) per la determinazione della farmacocinetica della
lidocaina e del suo metabolita nel siero canino;
Contatti con il prof. Veronesi, prof. Panella e dr. Lasagna (Facoltà di Agraria Università di Perugia) per definizione di un progetto di ricerca nell’ambito del
dottorato della dr.ssa Curcio Ludovica;
Contatti con la dr.ssa Sabata Martino (Dipartimento di Chimica, Biologia e
Biotecnologie - Università di Perugia) per la stesura di tesi di Laurea del dr.
Vincenti Fabio e per il tirocinio di Riccardo Rossi;
Collaborazione con altri IIZZSS:
IZSLER: dr.ssa Norma Arrigoni ed dr. Matteo Ricchi (Sezione di Piacenza) per
la messa a punto della PCR Real-time per paratubercolosi;
IZSLER: Centro di referenza della Tularemia (IZSLER, Pavia) e con la
diagnostica dell’IZSVE di Padova per la caratterizzazione di Y.
Pseudotuberculosis;
IZSLER: dr. Bonilauri e dr. Luppi (sezione di Reggio Emilia) per la
caratterizzazione in MLST di ceppi di B. hyodysenteriae;
IZSVE: dr. Bano (sezione di Treviso) per la caratterizzazione degli stipiti di C.
difficile e per la tossina beta-2 di C. perfringens;
IZSTO: dr.ssa Goria per invio campioni di bovino per prove di
paternità/maternità e dr. Dondo per diagnostica micobatteriosi;
IZSME: Centro di Referenza Nazionale sull’igiene e le tecnologie
dell’allevamento e delle produzioni bufaline per la diagnosi delle micobatteriosi;
Collaborazioni con Istituto Superiore di Sanità:
33
dr. Gabriele Vaccari per preparazione campioni ring test su genotipizzazione
ovina;
dr. Paolo Pasquali per attività di ricerca relative al progetto EMIDA;
dr.ssa Luzi e dr.ssa Dionisi per la caratterizzazione di stipiti di Yersinia
pseudotuberculosis;
dr. Cacciò per la messa a punto di tecniche di coltivazione di Dientamoeba;
dr.ssa Cinzia Marianelli per la presentazione della ricerca finalizzata “In vitro
assessment of lactic acid bacteria for suitability as probiotics in calves to
improve health in newborns and to contrast neonatal mortality”;
Ricerca
Il personale della SC3RS nel 2013 ha lavorato ai seguenti progetti di ricerca:
Progetti di ricerca finalizzata con ruolo di capofila:
An integrated analytical, in vivo and in vitro approach to characterize
polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in Italian mussels: a basic for a Toxic
Equivalent Factors (TEF) proposal. (Project Code: RF-2010-2311608);
Progetti di ricerca corrente con ruolo di capofila:
Valutazione di nuovi alleli protettivi per la scrapie AT137RQ e ARQK176 nelle
razze ovine presenti nel territorio umbro marchigiano. RC IZSUM 08/2011;
Tecnologie Diagnostiche innovative basate su biosensori applicate per la
diagnosi rapida di Peste Suina Africana (PSA) in campo. RCIZSUM 12/2012;
Dai metodi multiresiduo ai multiclasse: sviluppo di protocolli innovativi nel
campo della ricerca dei residui di farmaci veterinari negli alimenti. RC 02/2011;
Dai metodi multiresiduo ai multiclasse: sviluppo di protocolli innovativi nel
campo della ricerca dei residui di farmaci veterinari vietati in urina. RC
02/2012;
Amplificazione e clonaggio del gene codificante la proteina del virus della
Sindrome della Lepre Bruna Europea (EBHS) e valutazione di una sua
potenziale espressione in vitro. RC010/2012;
Le patologie da anaerobi nella produzione primaria: nuovi attori emergenti,
insorgenza di resistenze agli antimicrobici e potenzialità zoonotiche. RC
07/2009;
Studio sull’epidemiologia dell’infezione da Yersinia pseudotuberculosis in
popolazioni animali selvatiche e domestiche. RC 10/2010;
Messa a punto di un sistema in vitro per la produzione della tossina β2 di
Clostridium perfringens. RC 12/2011;
Studio sulle interazioni tra l’infezione da B. hyodysenteriae e il microbiota nel
corso di dissenteria suina per individuare sistemi innovativi di profilassi diretta
ed indiretta. RC 13/2012;
Valutazione della sensibilità alla Pirazinamide degli isolati di Mycobacterium
caprae circolanti in Italia. RC 19/2009;
Valutazione della presenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis in
reflui zootecnici utilizzati per la produzione di Biogas. RC 07/2010;
Impiego di Johnina sperimentale nel gamma-interferon test per la diagnosi
precoce di paratubercolosi bovina e bufalina. RC 04/2011;
Valutazione
della
sopravvivenza
di
Mycobacterium
avium
subsp.
paratuberculosis (MAP) ai processi di trasformazione del latte ovino. RC
15/2012.
Progetti di ricerca con ruolo di partner:
34
Sviluppo di un metodo multi-residuo, multi-classe per la determinazione di
contaminati organici e farmaci in prodotti ad uso zootecnico. RC 06/2012;
Valutazione dell’effetto di una dieta integrata con polifenoli derivanti da reflui
dell’industria elaiotecnica sulle caratteristiche igienico-sanitarie, chimicofisiche, reologiche e organolettiche della carne fresca e delle preparazioni di
carne: filiera del pollo da carne. RC 07/2012;
Progetti di ricerca con capofila altri IIZZSS:
Individuazione delle frequenze alleliche nella popolazione bovina siciliana
finalizzata allo sviluppo di metodologie genetiche per la tracciabilità degli
animali lungo le filiere (Capofila IZS Sicilia) RC IZS SI 10/2011;
Application of innovative techniques (OMICS) and classical analytical
techniques for the detection of biomarkers and residues of illicit treatments of
bovines with growth promoting agents – (Capofila IZS Venezie) IZS VE 2008
RF 1157188);
Reducing unjustified consumer alarmism by mapping, monitoring and
improving food safety communication in the media (Capofila IZS Venezie) RF
2009;
Studio e validazione di metodiche alternative per la diagnosi in vita della
tubercolosi bufalina. Sperimentazione e standardizzazione dei test: gammainterferone ed ELISA. (Capofila IZS Portici) RC IZSME 02/2012;
Organizzazione di una rete di laboratori per la raccolta ed analisi dei ceppi di
M. bovis di origine animale ed umana. (Capofila IZS LER) RC2009/008.
Altri progetti di ricerca:
Diagnostica molecolare rapida in stalla - Cow are you ?. Progetto finanziato da
Regione Umbria nell’ambito del PSR (Misura 1.2.4.);
Genetica delle popolazioni di cinghiali dell’Umbria in collaborazione con il
Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università di Perugia
(RCRU 2012);
Progetto “Strategie di abbattimento della trasmissibilità della scrapie in capi
ovini” (Progetto SCRASU finanziato da MIPAAF);
PCR real time quantitativa per la diagnosi delle enteropatie batteriche del
magronaggio-ingrasso nel suino’ Presentato da Francesca Maria Chiancone,
C.Magistrali come tutor, bando della Regione Umbria;
Messa a punto di un sistema per la produzione di vaccini stabulogeni di
B.hyodysenteriae’ Presentato da Valentina Betti Sorbelli, C. Magistrali come
tutor, bando della Regione Umbria;
Nuove frontiere per il controllo delle infezioni da Brachyspira hyodysenteria.e
Progetto di ricerca interno 2013 in collaborazione con Chemifarma.
Progetti di ricerca Comunitari presentati per approvazione:
Preproposal ERA NET - ANIHWA: Understanding host-pathogen interactions for
Brachyspira Infections in Pig and Poultry. Responsabile scientifico del progetto
Prof. Claes Fellstrom (Svezia);
Progetto VII FP: Exploitation of Malaysian plant biodiversity for the discovery
and development of novel therapeutic agents for animal and human health
(Proposal acronym - PhytoBioMed) Responsabile prof. Paul Barrow (Università
di Nottingham)
Progetti di ricerca finalizzata (Bando 2011/2012) presentati per approvazione:
35
Evaluation of the immune response against Mycobaterium avium subsp.
paratuberculosis in humans and animals. Project Code: RF 2011 – 02350793;
Identification of host prion proteins resistant to template-conversion into
PrPSc. Project Code: RF 2011 – 02348360;
Innovative analytical methods for determination of veterinary drug residues in
foodstuffs - project code: RF-2011-02347335.
Produzione scientifica
Pubblicazioni su riviste impattate
Galarini R., Diana F., Moretti S., Puppini B., Saluti G., Persic L. “Development
and validation of a new qualitative ELISA screening for multiresidue detection
of sulfonamides in food and feed” Food Control, 35, 300-310, 2014.
Piersanti A., Tavoloni T., Lestingi C., Galarini R. “High-throughput histamine
analysis approach in an official control laboratory: analytical methods and four
years fish products results” Food Chemistry, Volume 153, 15 June 2014, Pages
437-443.
Galarini R., Saluti G., Moretti S., Giusepponi D., Dusi G. “Determination of
macrocyclic lactones in food and feed” Food Additives & Contaminants: Part A,
30, 1068–1079, 2013.
Moretti S., Fioroni L., Giusepponi D., Pettinacci L., Saluti G., Galarini R.
“Development and Validation of a Multi-Residue Liquid ChromatographyTandem Mass Spectrometry Method for Eleven Coccidiostats in Feed” The
Journal of AOAC International, 96 (6), 1245-1257, 2013.
Pesciaroli M. ,Gradassi M., Zanoni M.G. ,Martinelli N. , RuggeriJ. , Pistoia C. ,
Petrucci P. , Lombardi G. , S Ammendola S. , Raffatellu M., Magistrali C. F. ,
Battistoni A. , Pasquali P. , Alborali G.L. (2013) Salmonella Typhimurium
lacking the Znuabc transporter is attenuated and immunogenic in pigs.
Vaccine. Jun 12;31(27):2868-73.
Castelli L., Giardinieri G., Sebastiani C., Biagetti M. Risultati preliminari del
primo piano regionale per la prevenzione delle encefalopatie spongiformi
trasmissibili negli ovini (scrapie) in Umbria. Large Animal Review 19, 127-131,
2013
Ortenzi R., Maresca C., Sebastiani C., Cucco L., Filippini G., Fruganti D.,
Mancuso, D, Paoluzzi O., Scoccia E. Magistrali C.F. Infezioni da Mycoplasma
bovis:esperienze clinico-epidemiologiche in un allevamento di bovine da latte.
Large Animal Review, 2013; 19:11-15.
Articoli sottomessi a riviste impattate per pubblicazione
Galarini R., Saluti G., Giusepponi D., Rossi R., Moretti S., “Multiclass
determination of 27 antibiotics in honey” Inviato a Food Control (30/11/2013)
Forti K, Rizzo G., Cagiola M., Ferrante G., Marini C., Feliziani F., Pezzotti G., De
Giuseppe A. Identification of a novel overlapping sequential E epitope (E’) on
the bovine leukemia virus su glycoprotein and analisys of immunological data.
Inviato a Veterinary Microbiology.
Chiara Francesca Magistrali , Carmen Maresca , Lucilla Cucco , Luca Bano ,
Ilenia Drigo , Giovanni Filippini , Annalisa Dettori , Sayra Broccatelli ,Giovanni
Pezzotti. Clostridium difficile in veal calf production in Italy. Inviato ad
Anaerobe.
36
N. D’Avino, L. Cucco, V. Betti Sorbelli, F. Ciuti, R. Ortenzi, M. Paniccià, M.
Staffolani, G. Pezzotti, C.F. Magistrali. Diffusione di Salmonella spp. lungo la
filiera produttiva suina in Italia centrale. inviato a Large Animals Review
Pubblicazioni su riviste nazionali
Arrigoni N., Ricchi M., Panella G., Cammi G., De Cicco C., Savi R., Cerutti G.
Mazzone P. (2013) “Sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp.
paratuberculosis (MAP) nel digestato in uscita da un impianto per la produzione
di biogas”. Journal of the Italian Association for Buiatrics Vol.8, n° 2.2013 pag.
5-12
Ortenzi R., Valiani A., Scuota S., Roila R., Haouet M. N., Pezzotti G. 2013
Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata
umbra mediante Mocrobial Challenge Test. Industria conserve. Quaderno
tecnico. Pagg. 8 -20
Daminelli P., Pongolini S., Cosciani Cunico E., Losio M. N., Barbuti S., Valiani
A., Virgilio S., Mele P. 2013. Salmonella spp. in prodotti a base di carne:
soluzioni innovative per affrontare un pericolo noto. Industria conserve.
Quaderno tecnico. Pagg. 41 – 48
Lavori presentati in occasione di convegni internazionali
Mazzone P., Vitale N., Corneli S., Ricchi M., Mangili P.M. , Papa P., Maresca C.,
Di Paolo A., Pezzotti G., Cagiola M., Arrigoni N. Experimental Johnin PPD and
Gamma-IFN test in Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis infected
cattle” Abstracst Book of 7th EPIZONE Annual Meeting "Nothing permanent
except change" Brussels, 1-4 October 2013, page 140
Mazzone P., Corneli S., Maresca C., Scoccia E., Biagetti M., Ciullo M., Pezzotti
G., Ricchi M., Arrigoni N. Preliminary study on survival of Mycobacterium avium
subsp. paratuberculosis in a biogas plant in Italy. Abstracst Book of 7th
EPIZONE Annual Meeting "Nothing permanent except change" Brussels, 1-4
October 2013, page 141
Pacciarini M., Goria M., Ferraro G., Tagliabue S., Mazzola E., Simonetti M.T.,
Dal Monte P., Mazzone P., Boniotti M. B. Molecular analysis of Mycobacterium
bovis isolates from humans in Italy: comparison with the genotype database of
animal tuberculosis strains. Atti del 34th Annual Congress of the European
Society of Mycobacteriology ESM 30thJune – 03rdJuly 2013, Florence, Italy
pag.72
Mazzone P., Corneli S., Maresca C., Scoccia E., Biagetti M., Ciullo M., Papa P.,
Sensi M., Pezzotti G., Ricchi M., Arrigoni N.Mycobacterium avium subsp.
paratuberculosis survival in biogas plants: preliminary results. 16th
International Symposium of the World Association of Veterinary Laboratory
Diagnosticians WAVLD June 5 – 8, 2013 Berlin, Germany Abstracts Book page
283
Cucco L., Sebastiani C., Biagetti M.,Ciullo M., Maresca C., Scoccia E., Magistrali
F. Evaluation of quantitative multiplex real-time PCR for diagnosis of swine
bacterial enteropathies. Atti 5th European Symposium of Porcine Healt
Management pag.117, Edimburgo 22-24 Maggio 2013;
Biagetti M., Cuccioloni M., Sebastiani C., Cecarini V., Paniccià M., Angeletti M.
A rapid biosensor-based method for the detection of PCV2. Atti 16th
International Symposium WAVLD, pag. 145, Berlino 05 -08/06/2013;
37
Sebastiani C., Cucco L., Biagetti M., Ciullo M., Maresca C., Scoccia E.,
Magistrali C. Quantitative multiplex real time PCR for diagnosis of pig bacterial
enteritis. Atti 16th International Symposium WAVLD, pag. 350, Berlino 05 08/06/2013;
Magistrali C., Sebastiani C., Cucco L., Curcio L.,Biagetti M., Betti Sorbelli V.,
Scoccia E., Maresca C. Evaluation of a Real-Time PCR diagnosis of bacterial
enteritis in growers and fatteners Spirochete Conference Proceedings, pag. 42,
Guilford (UK) 5-6 settembre 2013;
Giusepponi D., Moretti S., Saluti G., Biancotto G., Angeletti R., Galarini R.
"New target matrices to determine steroid abuse in breeding cattle" 3rd Mass
Spectrometry Food Day, Trento 9-11 ottobre 2013
Saluti G., Moretti S., Dusi G., Giusepponi D., Galarini R. "Full scan high
resolution accurate mass spectrometry (HRMS) for multi-class determination of
veterinary drug residues in honey" 3rd Mass Spectrometry Food Day, Trento 911 ottobre 2013
Piersanti A., Lestingi C., Moretti S., Saluti G., Tavoloni T., Galarini R.
Pentachlorophenol (PCP) in sheep and goat milk produced in Italian Sites of
National Interest (SIN). 3rd Mass Spectrometry Food Day, Trento 9-11 ottobre
2013
Galarini R., Moretti S., Giusepponi D., Rossi R., Saluti G. "Multiclass
determination of antibiotics in honey" 6th International Symposium on Recent
Advances in Food Analysis Praga (Repubblica Ceca), 5-8 novembre 2013
Galarini R., Moretti S., Giusepponi D., Saluti G., Biancotto G., Angeletti R.
"Residual study in liver and in bile after a growth-promoting treatment in
bulls"6th International Symposium on Recent Advances in Food Analysis Praga
(Repubblica Ceca), 5-8 novembre 2013;
Rizzo G., Feliziani F., Forti K., Cagiola M., Severi G., Ferrante G., De Giuseppe
A. Expression of a deleted form of Bovine Leukemia Virus gp51 in mammalian
cell lines and evaluation use in a competitive ELISA.. 16th International
Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany
5-8 June 2013.
Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., Mari M., Molinari L., Forti K., Rizzo G.,
De Giuseppe A. , Cagiola M., Tollis M., Severi G..Fluorescent Activate Cell
Scanning (FACS) analysis during experimental infection of vaccinate and
unvaccinated pigs with Classical Swine Fever (CSF) live attenuated vaccine.
16th International Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians
(WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013.
Rizzo G., Forti K., Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., Feliziani F.,
Giammarioli M., De Giuseppe A., Tollis M., Cagiola M., Severi G. Classical
Swine Fever Virus (CSFV) experimental infection on pigs with: evaluation of
cytokines expression. 16th International Symposium of Veterinary Laboratory
Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013.
38
Forti K., Rizzo G., Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., De Giuseppe A.,
Cagiola M., Tollis M., Severi G. Evaluation of immune response during
experimental infection with Classical Swine Fever Virus (CSFV) in vaccinate
and unvaccinated pigs correlating Fluorescent Activate Cell Scanning (FACS)
analysis and cytokines expression results. 16th International Symposium of
Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June
2013.
Bazzucchi M., Curina G., De Mia G.M., Feliziani F., Giammarioli M., De
Giuseppe A., Rizzo G., Forti K., Cagiola M., Severi G.. Cytochine expression in
vaccinate and unvaccinated pigs with Classical Swine Fever Virus strain ISS
60: Preliinary results. International Meeting on Emerging Diseases and
Surveillance (IMED). Vienna, Austria, Febrary 15-18, 2013.
Magistrali C.F. Sebastiani C.; Cucco, L.;Curcio, L.; Biagetti M.; Betti Sorbelli,
V., Scoccia, E.; Maresca, C. Evaluation of a real-time PCR test for the
diagnosis of bacterial enteritis in growers and fatteners. 2013. Proceedings of
the Spirochaete Conference, University of Guildford, UK: 42.
Cucco L., Sebastiani C., Biagetti M., Ciullo C.; Maresca C., Scoccia E.,
Magistrali C.F. 2013 Evaluation of Quantitative Multiplex real time PCR for
diagnosis of swine bacterial enteropathies. Proceedings of the 5th European
Symposium of Porcine Health management. 22-23th May 2013, Edinburgh UK:
117.
Sebastiani C., Cucco L., Biagetti M., Ciullo C.; Maresca C., Scoccia E.,
Magistrali C.F. 2013 Quantitative multiplex real time PCR for the diagnosis of
pig bacterial enteritis. Proceedings of the 16th Intern. Symposiun of the World
Association of Veterinary laboratory Diagnosticians: 350.
Lavori presentati in occasione di convegni nazionali
Sebastianelli M., Ciullo M., Sebastiani C., Papa P., Crotti S., Fortunati R., Gobbi
M., Pezzotti G., Filippini G. Studio della popolazione microbica responsabile
della contaminazione uterina nel periodo puerperale in bovine da latte: dati
preliminari”. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. Monreale (PA), 23-25
Ottobre 2013;
Curcio L., Sebastiani C., Ciullo M., Biagetti M.A fast Real-time PCR assay for
the detection of chlamydia species from animal samples Atti XV congresso
nazioanle SIDiLV pagg. 211-212 Palermo 23-25/10/2013;
Sebastiani C., Cucco L., Ciullo M., Maresca C., Scoccia E., Tartaglia M., C. F.
Magistrali Valutazione di un test di PCR real-time per la diagnosi delle enteriti
batteriche del magronaggio ed ingrasso”. Atti XXXIX MEETING ANNUALE
SIPAS, Piacenza 14-15 Marzo 2013;
Arrigoni N., Ricchi M., Panella G., Cammi G., De Cicco C., Savi R., Cerutti G.
Mazzone P. (2013) “Sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp.
paratuberculosis (MAP) nel digestato in uscita da un impianto per la produzione
di biogas” Comunicazione Orale al XLV Congresso Nazionale della Società
Italiana di Buiatria - SIB - Piacenza, 18-19-20 Aprile 2013
39
Armas F., Boniotti M.B., Pacciarini M.L., Mazzone P., Di Marco V., Marianelli C.
(2013) “Resazurin Microtitre Assay per lo screening rapido dell’antibiotico
resistenza nel Mycobacterium bovis” Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. Monreale (PA), 23-25 Ottobre 2013 pag.119 -121
Sebastiani C.; Cucco, L.; Ciullo M.; Maresca, C.; Scoccia, E.; Tartaglia M.;
Magistrali C.F. (2013) Valutazione di un test di PCR real-time per la diagnosi
delle enteriti batteriche del magronaggio ed ingrasso. Atti della Società Italiana
di Patologia ed allevamento del suino, 2013: 203-211.
Magistrali C.F., Cucco L. , Scoccia, E. , Tartaglia M. , Luppi A. , Bonilauri P. ,
Biasi G. , Merialdi G. , Maresca C (2013) SENSIBILITA’ AGLI ANTIMICROBICI
DI BRACHYSPIRA HYODYSENTERIAE IN ITALIA DAL 2005 AL 2013 Atti della XV
Congresso della Società Italiana di Diagnostica di laboratorio veterinaria
(S:Di.L.V.): 324-325
Magistrali C.F., Cucco L., Maresca C. , Tartaglia, M. , Filippini G. , Broccatelli
S. , Bano L, Drigo I. ,Pezzotti G. 2013 Caratterizzazione di isolati di C. difficile
nella filiera del vitello a carne bianca Atti della XV Congresso della Società
Italiana di Diagnostica di laboratorio veterinaria (S.I.Di.L.V.): 326-328.
Magistrali C.F., Cucco L., Felici A , Dettori A. , Filippini G. , Broccatelli S., Bano
L., Pezzotti G. 2013 Clostridium difficile nella filiera del vitello a carne bianca
Atti della XV Congresso della Società Italiana di Diagnostica di laboratorio
veterinaria (S:Di.L.V.): 329-330.
Ortenzi R., Valiani A., Scuota S., Roila R., Haouet M.N., Pezzotti G. 2013.
Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata
umbra mediante Microbial Challenge Test. Atti XV Congresso Nazionale
S.I.Di.L.V. Monreale (PA) 23 – 25 Ottobre 2013
Pesciaroli M., Ruggeri J., Amendola S., Gaetarelli B., Pavone S., Moscati L.,
Manuali E.; Magistrali C:, Pasquali P., Alborali L.G. Salmonella Typhimurium
expoilts inflammation to multiply and survive in pig. 2013. Atti del LXVII
convegno nazionale Società Italiana delle scienze veterinarie, pag. 96.
Lavori pubblicati sulla Webzine dell’IZSUM
Breve excursus sulla Scrapie: la diagnosi. Biagetti M., Morelli A., Scoccia E.,
Maresca C Webzine Sanità Pubblica Veterinaria n. 77, Aprile 2013
Episodio abortivo sostenuto da Campylobacter fetus subsp. fetus in un
allevamento ovicaprino. D'Avino N., Filippini G., Biagetti M., Dettori A., Pavone
S., Massacci F. R., Zabaldano G., Laurenti L., Magistrali C. F.Webzine Sanità
Pubblica Veterinaria n. 81, Dicembre 2013
N. D’Avino, G. Filippini, M. Biagetti, A. Dettori, S. Pavone, F. R. Massacci, G.
Zabaldano, L. Laurenti, C. F. Magistrali¹Episodio abortivo sostenuto da
Campylobacter fetus subsp. fetus in un allevamento ovicaprino. http://spvet.it/
- Sanità Pubblica Veterinaria Nuova Serie, [n. 81, Dicembre 2013, Vol. XIV]
Corneli S., Pacciarini M. L., Boniotti M. B., Zanoni M. G., Piersimoni C., Biagetti
M., Di Paolo A., Curina G., Mazzone P. (2013) “Valutazione della sensibilità alla
Pirazinamide degli isolati di Mycobacterium caprae circolanti in Italia Evaluation of Pyrazinamide Susceptibility of Mycobacterium caprae isolates
circulating in Italy” Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 79, Agosto
2013 [http://spvet.it/] ISSN 1592-1581
Altre pubblicazioni
40
Magistrali C.F. Capitolo 31 ileite (enteropatia proliferativa ) In: Paolo Martelli et
al. Le patologie del maiale, 1° ed. 2013 Point Veterinarie Italie, via Medardo
Rosso, 11-20159 Milano-Italia, pag. 491-496.
Magistrali C.F. Capitolo 36 salmonellosi In: Paolo Martelli et al. Le patologie del
maiale, 1° ed. 2013 Point Veterinarie Italie, via Medardo Rosso, 11-20159
Milano-Italia, pag. 539-548.
Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c.
Il personale afferente alla SC3RS ha provveduto al proprio regolare
aggiornamento professionale, prendendo parte a convegni, congressi e corsi di
formazione.
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
È stato organizzato un seminario di presentazione di Horizon 2020 per il
personale dirigenti e non dell’IZSUM tenuto dalla dr.ssa Maria Ragano
Caracciolo (Università di Perugia).
È stato organizzato un seminario dal titolo “Re-introduzione di orici dalle corna
a scimitarra (Oryx dammah) in aree protette della Tunisia. Sviluppo ed
implementazione di un piano di monitoraggio sanitario delle meta-popolazioni"
tenuto dal dr. Gian Lorenzo D’alterio.
Per una delegazione di produttori argentini della provincia di Cordoba è stata
organizzato un incontro di scambio con le Autorità politiche e gli Enti tecnici
regionali umbri ed una visita guidata, presso allevamenti, stabilimenti di
produzione e trasformazione di alimenti a base di latte.
41
CONTROLLO AGROZOOTECNICO ALIMENTARE
ED AMBIENTALE (SC4)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La Struttura Complessa SC4 effettua le attività inerenti al controllo di residui
chimici legati all’uso volontario e non di sostanze permesse, vietate e di
contaminanti ambientali negli alimenti. Si interessa, inoltre, delle
determinazioni analitiche di OGM nelle medesime matrici. La struttura si
articola su quattro strutture semplici (laboratori). E’ fisicamente dislocata in tre
siti, due nella sede di Perugia ed uno presso la sezione di Ancona. Le attività
sono caratterizzate da un uso intenso e diffuso di tecnologie avanzate quali la
cromatografia liquida e gassosa, anche accoppiate alla spettrometria di massa,
la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente, e la fast real
time PCR. Ne consegue che tutto il personale afferente, sia tecnico che
dirigenziale, è dotato di un elevato livello di competenza tecnico-scientifica.
Di seguito sono riportate le attività peculiari di ciascun laboratorio.
Nel Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente (LOIA4) si effettuano indagini
analitiche costituite da metodi biomolecolari innovativi (Fast PCR Real-time
qualitative e quantitative), nonché studi e ricerche relativi all’utilizzo di OGM
nell’alimentazione umana, animale ed in agricoltura. Si effettuano, inoltre,
ricerche ed analisi biologiche di screening relative all’identificazione di Alimenti
Irradiati (DNA Comet Assay, saggio basato sulla rilevazione della degradazione
del DNA cellulare).
Nel laboratorio Controllo Chimico e Biomonitoraggio (LCCBAN4), vengono
effettuate le determinazioni analitiche di metalli pesanti ed oligoelementi in
alimenti ad uso umano e zootecnico e di biotossine algali in matrici ittiche. Il
“gruppo contaminanti” opera a supporto del laboratorio LCCBAN4 per quello
che attiene l’attività relativa ai contaminanti organici persistenti ed all’istamina.
Il Laboratorio Anabolizzanti e Residui (LAR4) si occupa di residui di farmaci e
sostanze anabolizzanti. Esegue le analisi previste dal Piano Nazionale Residui e
dal Piano Nazionale Alimentazione Animale, nonché quelle previste dai due
Piani Regionali Alimenti.
Il laboratorio contaminanti ambientali (LCPG4) si occupa delle determinazioni
di micotossine e pesticidi in alimenti di origine animale e vegetale destinati
all’uomo e agli animali. Le analisi sono volte essenzialmente a verificare la
conformità degli alimenti ai limiti massimi di residuo imposte dalle normative
nazionali e comunitarie. Si occupa inoltre di prestare supporto analitico agli
operatori privati ed alle associazioni di categoria nei medesimi settori.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Nel 2013 presso il Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente è stata adottata
una strategia conforme ai criteri indicati dal Centro di Referenza Nazionale per
il controllo e lo studio degli OGM, cioè l’adozione di procedure dinamiche e
accreditabili in campo flessibile; questa strategia ha anche dato un contributo,
42
per quanto di competenza del Laboratorio, alla semplificazione del Sistema
Informatico Gestione Dati (SIGD) relativo alla Qualità IZSUM.
Infatti tutte le procedure tecniche accreditate, relative al controllo degli OGM e
attive nel Laboratorio, sono state revisionate e ricomprese in 4 nuove PRT:
sono state così accorpate le rilevazioni di geni endogeni (PRT.LOIA4.041),
quelle degli elementi di screening (PRT.LOIA4.042), le tipizzazioni
(PRT.LOIA4.043) e le quantificazioni (PRT.LOIA4.044) di eventi e/o costrutti
transgenici target.
All’interno di queste 4 nuove procedure, grazie agli studi compiuti nell’ambito
del Progetto di Ricerca Corrente 13/2010 relativo all’aggiornamento della filiera
analitica OGM, sono stati inseriti nuovi target, per cui oggi si è in grado di
identificare 4 specie vegetali, 7 elementi genetici di screening per gli OGM e si
possono tipizzare e quantificare 15 eventi GM (10 mais, 3 soie, 1 riso e 1
patata).
Le quattro nuove PRT (041, 042, 043 e 044), tutte relative a metodi PCR Realtime ottimizzati in modalità FAST, nel 2013 sono state validate e portate con
successo in estensione di accreditamento; la 041 è stata pure oggetto della
verifica ispettiva ACCREDIA 2013, come unica prova di livello 1 della Sede di
Perugia nell’ambito della nuova modalità di audit implementata in forma
sperimentale dall’Ente Unico di Accreditamento presso l’IZSUM.
In totale, le procedure tecniche attive presso LOIA4 e presenti nel SIGD oggi
sono 6, comprese la PRT.LOIA4.004 (normata e non accreditata, relativa
all’emergenza riso GM cinese) e la PRT.LOIA4.040 (accreditata, relativa al DNA
Comet Assay).
Nel 2013 sono anche stati reperiti tutti i materiali e reagenti necessari per la
messa a punto dei controlli di ulteriori specie vegetali geneticamente
modificate, in particolare per la ricerca di geni endogeni, la tipizzazione e la
quantificazione di eventi GM di cotone e barbabietola che si prevede di attivare
nel 2014.
Anche nel 2013, infine, la piattaforma “7900 Fast Real time PCR System”, oltre
a permettere performances decisamente vantaggiose (riduzione dei tempi di
esecuzione delle prove in modalità FAST rispetto alle vecchie in modalità
STANDARD, riduzione dei costi delle prove e dei rischi per gli operatori per
assenza di reagenti tossici come il Bromuro di Etidio (progresso di tutte le PCR
Real-time rispetto ai metodi End-point), è sempre rimasta a disposizione anche
dei molti operatori abilitati all’uso provenienti da altre articolazioni
Organizzative (Laboratori di Virologia, Centri di Referenza, Diagnostica
Molecolare e TSE, Produzione e Contaminanti Biologici).
Quanto
precedentemente
descritto,
a
nostro
avviso,
rappresenta
un’espressione tangibile di appropriatezza tecnico-scientifica (Qualità del
Lavoro) ben armonizzata con i princìpi di appropriatezza economica.
Per quanto concerne la Quantità di Lavoro, nel 2013 c’è stato un notevole
incremento dell’attività analitica di LOIA4 rispetto agli anni precedenti,
corrispondente ad un totale di n°1620 esami effettuati mediante PCR Real-time
e Fast PCR Real-time su campioni ufficiali, sementi, su campioni relativi a
convenzioni ed accordi, a circuiti interlaboratorio, ecc.; i dati sono estratti
dall’applicativo DESK collegato a SIGLA e sono qui di seguito indicati:
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n°754 esami (di cui n°1 DNA Comet Assay) eseguiti sui campioni ufficiali di
alimenti per uso umano e mangimi, pervenuti in base ai Piani Regionali Umbria
e Marche;
n°120 esami eseguiti su sementi di mais campionate dal CFS in base al DGR
1265/2003 della Regione Marche, relativo al “Piano complessivo delle attività
necessarie per la prevenzione e l’intervento di contrasto in materia di
Organismi Geneticamente Modificati (OGM), campagna di semina 2013”;
n°111 esami relativi all’attivazione di un accordo di collaborazione con il Corpo
Forestale dello Stato (CFS) per il controllo delle semine di mais GM MON810 in
Friuli Venezia Giulia (*);
n°458 esami relativi all’attivazione di una convenzione con COOP per il
controllo di mangimi;
n°95 esami eseguiti per n°4 Circuiti Interlaboratorio (**);
n°2 esami eseguiti per la verifica ACCREDIA;
Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio nel corso del 2013 ha
provveduto ad evadere le richieste di analisi per la ricerca di metalli pervenute
da tutte le sedi dell’Istituto, sia umbre che marchigiane, per un totale di 2135
analisi refertate (40% in più rispetto all’anno precedente). Inoltre ha gestito i
Piani SIN, sia umbro che marchigiano, effettuando le ricerche analitiche
previste su un totale di 78 campioni di latte e uova.
Per quanto riguarda il settore biotossine algali nel 2013 sono state eseguite
tutte le ricerche previste dal Piano Alimenti Marche e dal Piano regionale di
sorveglianza delle acque destinate alla molluschicoltura, per un totale di 1386
determinazioni analitiche refertate (3% in più rispetto al 2012). Ciò nonostante
il trasferimento di una unità di personale dal laboratorio LCCBAN4 alla Sezione
di Ancona da giugno 2013 e l’assegnazione di tutte le incombenze,
strettamente analitiche e non, del settore biotossine, ad un unico collaboratore
tecnico.
Dal gennaio al maggio 2013 sono state effettuate tutte le procedure di
macinazione delle matrici a basso tenore di umidità destinate alla ricerca di
contaminanti non uniformemente distribuiti (OGM e Micotossine), come
esplicitamente richiesto all’Istituto da parte della Regione Marche. Dal mese di
giugno, per mancanza di personale, tale incombenza è stata trasferita al
laboratorio LD8.
Nel corso del precedente anno si è proceduto a mettere a punto un metodo di
speciazione per l’arsenico in alimenti e tessuti con tecniche ifenate HPLC-ICPMS. Tale procedura, implementata nell’ambito di un progetto di ricerca, risulta
quindi già utilizzabile in previsione della pubblicazione da parte della
Commissione Europea dei nuovi limiti di legge per As inorganico. Al momento
l’IZSUM è l’unico Istituto Zooprofilattico ad eseguire questo tipo di
determinazione.
Tra le attività di particolare rilevanza si segnala che durante l’anno 2013 il
laboratorio è stato impegnato nell’esecuzione del progetto ministeriale
“Valutazione dell'esposizione a contaminanti inorganici attraverso la dieta nella
popolazione italiana”, volto alla valutazione della contaminazione chimico-fisica
degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione umana. In particolare in
44
tale periodo, oltre alla partecipazione alle riunioni di coordinamento, sono state
analizzate le matrici campionate e preparate nel corso del 2012, con i relativi
controlli di qualità in linea, per un totale di 461 determinazioni analitiche
effettuate. Tutti i dati ottenuti sono stati elaborati statisticamente e inviati alle
altre unità operative partecipanti e al Ministero della Salute. Sempre nell’anno
trascorso si è proceduto a campionare e preparare le matrici previste per il
secondo anno del progetto, relative a 2 città (Bologna e Milano), per un totale
di 26 campioni finali liofilizzati e spediti all’ISS e IZSPB. Sono anche state
eseguite le determinazioni analitiche sulle matrici disponibili, per un totale di
circa 250 analisi effettuate.
Il laboratorio Contaminanti Ambientali è stato impegnato nel consolidamento
delle attività legate all’analisi di pesticidi in alimenti di origine vegetale con
l’ampliamento della gamma di molecole ricercate, la validazione e
l’accreditamento delle nuove prove. Sono state effettuate prove per verificare il
contenuto di aflatossina M1 nel latte impiegato come alimento e/o come
materia prima dai caseifici regionali.
Il Laboratorio Residui ha dedicato gran parte del tempo alla sistemazione e
all’aggiornamento delle procedure tecniche già in uso sia accreditate che non e
questo per affrontare in tempo reale le numerose analisi richieste dai numerosi
controlli ufficiali sugli alimenti. Ha dato continuità alla collaborazione con il
Centro Sviluppo Metodi.
Politica della qualità
Il Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente nel corso del 2013 ha partecipato
a n° 4 Proficiency test europei:
OGM in Organic Feed Stuff, ILC-EURL-GMFF-CT-02/12 (febbraio-aprile 2013)
EURL.
OGM in Farine Miste, Round GeM MU21 (febbraio-aprile 2013) FAPAS-GEMMA.
Riso GM LL62 in DNA di Riso, Round GeM MD37 (agosto-settembre 2013)
FAPAS-GEMMA.
OGM in Mangime, Round GeM MP14 (settembre-ottobre 2013) FAPAS-GEMMA.
Tutti hanno avuto esito soddisfacente e, nelle prove quantitative, gli z-score
sono variati tra -0,1 e -0,4, come riportato nel MOD.Q.421 LOIA4 2013
(Percorso in rete: X:\Perugia\Cartelle Condivise\Ring Test\LOIA4 ), verificato
da ACCREDIA nel corso della visita ispettiva 2013.
Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio in occasione della verifica
ispettiva ACCREDIA ha provveduto a presentare la richiesta di accreditamento
per 1 nuova prova: “Selenio in alimenti u.z. mediante ICP-MS”, ottenendone il
riconoscimento da parte dell’ente di verifica. Nel corso della visita ispettiva
esterna del 4 dicembre l’ispettore tecnico ha verificato come prova di tipo B la
determinazione delle biotossine lipofiliche nei molluschi mediante LC-MS/MS
(AESAN EU-RL-MB Lipophilic Toxins vers 4 2011) e come prova di tipo C il
mercurio negli alimenti, tessuti e alimenti ad uso zootecnico mediante AAS
(PRTANCHIM006), evidenziando una sola osservazione, non di tipo tecnico ma
formale.
45
Nel corso del 2013 il Controllo chimico e biomonitoraggio ha collaborato con il
Ministero della Salute e il Laboratorio Nazionale di Referenza per le biotossine
algali di Cesenatico per rispondere al rilievo mosso dall’FVO, nel corso
dell’ispezione effettuata nel 2012, sulla gestione da parte di tutti i laboratori
degli IIZZSS della metodica per la ricerca delle tossine PSP con il test
biotossicologico. Durante l’anno ha preso parte a 4 circuiti interlaboratorio per
la verifica delle performances nel settore metalli, per un totale di 15 prove
verificate, ottenendo tutti risultati soddisfacenti tranne in un caso. Infatti uno
degli z-score, relativo ad un metodo non accreditato, è stato classificato
discutibile; in un round precedente di pochi mesi prima però la stessa ricerca
aveva evidenziato un valore più che soddisfacente. Nel settore biotossine si è
preso parte a 3 PT, per un totale di 7 rounds e 25 campioni effettuati, tutti i
risultati ottenuti sono stati soddisfacenti, tranne un caso, relativo alle ASP,
classificato discutibile. Nel PT successivo però tutti gli z-score delle prove
eseguite per le ASP sono risultati soddisfacenti. Nel caso del circuito
Quasimeme anche nel 2013 i risultati ottenuti dal laboratorio sono stati tra i
migliori rispetto a tutti i partecipanti europei (vedi MOD.Q.421/2012).
Personale del laboratorio ha partecipato al programma di visite ispettive
interne 2013 in qualità di ispettore tecnico (visita ispettiva interna presso il
laboratorio LCLPL5 in data 22 febbraio, a seguito del trasferimento della
attività nei nuovi locali).
A seguito di un problema evidenziatosi nel corso del circuito interlaboratorio
organizzato dal CREAA e relativo alla determinazione del Se in matrici vegetali,
per cui tutti i partecipanti hanno avuto problemi nella corretta valutazione di
tale elemento, il laboratorio ha avviato dei test in collaborazione con le ditte
fornitrici di strumenti ICP-MS (Thermo, Perkin Elmer e Agilent) per
l’individuazione e la rimozione delle cause.
Consulenze e collaborazioni
Nel 2013 l’Istituto ha attivato un accordo di collaborazione con il Corpo
Forestale dello Stato (CFS) per il controllo delle semine di mais GM MON810 in
Friuli Venezia Giulia; nell’ambito di tale accordo il laboratorio OGM ed Igiene
dell’Ambiente ha fornito la consulenza dei sui tecnici e la più ampia
collaborazione.
Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio ha collaborato con la Regione
Marche per l’emanazione del nuovo Piano di sorveglianza delle acque destinate
alla molluschicoltura, avvenuta il 7 novembre 2013, attraverso la
partecipazione alla Cabina di Regia Prevenzione Collettiva - Gruppo di progetto
“Piano Integrato dei Controlli - Sottogruppo Molluschi e Prodotti della Pesca”.
E’ proseguita anche per il 2013 la collaborazione del laboratorio con l’ARPA
Umbria per la gestione della problematica legata alla presenza di cianobatteri
nel lago Trasimeno. In tale ambito sono state eseguite 107 determinazioni per
la ricerca della Cilindrospermopsina, 99 per le Microcistine e 10 per la ricerca
delle tossine PSP da pellet algali. Il notevole incremento di attività in questo
ambito verificatosi nel corso del 2013 è da attribuire al riscontro, per la prima
volta, di tracce di cilindrospermopsina nei campioni analizzati.
46
E’ stata avviata una collaborazione con il Dott. Piras della USL 7 di Carbonia
per lo studio del biota presente nella laguna di Boi Cerbus (Sulcis Iglesiente).
Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio ha instaurato ormai da anni
dei proficui rapporti di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche Laboratori di Botanica ed Ecotossicologia del Dipartimento di Scienze della Vita
e dell’Ambiente, che hanno portato alla predisposizione ed esecuzione di
progetti di ricerca e alla stesura di articoli per la pubblicazione su riviste
internazionali con impact factor. Recentemente sono stati avviati rapporti di
collaborazione anche con l’Università Federico II di Napoli, in particolare con il
gruppo di ricerca sulle tossine algali, uno dei più importanti a livello
internazionale. Prosegue ormai da anni la collaborazione con l’Università di
Copenhagen – DTU Food, in particolare per quanto concerne l’analisi di metalli
e la speciazione, tanto da aver avuto in anteprima il metodo ufficiale per la
determinazione dell’As inorganico, che a breve sarà emanato dalla
Commissione Europea. Viene inoltre mantenuto un costante scambio di
informazioni con i colleghi di altri IIZZSS, sia per ciò che riguarda la messa a
punto di nuovi metodi, che l’acquisizione di apparecchi innovativi. Nel corso del
2013 sia l’IZSLT che l’IZSVe ha richiesto al laboratorio informazioni per la
stesura dei bandi di gara per acquisizione di un ICP-MS e la predisposizione
delle soluzioni da testare nell’ambito delle prove previste dai bandi stessi.
Quest’ultimo Istituto ha chiesto anche una consulenza per quanto concerne
l’accreditamento della ricerca delle biotossine PSP con mouse-test, che
avrebbero presentato nel corso del 2013, mentre presso LCCBAN4 tale
determinazione è accreditata già dal 2010. Costanti rapporti vengono
mantenuti con l’ISS, il Centro Ricerche Marine di Cesenatico, l’ARPA Marche e
con il Ministero della Salute.
Ricerca
Il laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente nel 2013 ha partecipato a:
- Progetto triennale di Ricerca Finalizzata 2009 (RFP10/2009):“Development of
guidelines, management systems and new methodologies for GMOs
traceability, own-checks procedures and official control in the food and feed
supply chain with respect to EU legal requirements. Sviluppo di linee guida,
sistemi di gestione e metodologie innovative per la tracciabilità, l’autocontrollo
ed il controllo ufficiale degli OGM nella filiera agro-alimentare in relazione ai
criteri imposti dalla normativa comunitaria” (Capofila IZSLT, Resp. U.O. IZSUM
C. Rondini).
- Progetto biennale di Ricerca Corrente 2010 (RC13/2010): “Ampliamento ed
evoluzione della filiera analitica relativa agli OGM: messa a punto e validazione
di prove in Fast PCR Real-time per la rilevazione e la quantificazione
di organismi transgenici non ancora e/o recentemente approvati in Europa”
(Capofila IZSUM, Resp. Scientifico C. Rondini).
- Progetto biennale di Ricerca Corrente 2010 (RCP03/2010): “Tracciabilità ed
etichettatura: sviluppo ed armonizzazione di metodologie analitiche
biomolecolari per l’identificazione di specie degli alimenti” (Capofila IZSLT,
Resp. U.O. IZSUM C. Rondini).
47
- Progetto biennale di Ricerca Corrente 2012 (RC14/2012): “Sviluppo di
metodiche biomolecolari per l’identificazione di OGM nel miele” (Capofila
IZSUM, Responsabile Scientifico Cristina Rondini).
I ricercatori del laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente hanno presentato il
Progetto biennale di Ricerca Corrente 2013 (RC09/2013) “Studi su possibili
contaminazioni ambientali ed effetti su organismi non-target imputabili alla
coltivazione di piante geneticamente modificate (PGM) sul territorio nazionale”,
che prevede la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, che ha superato
il vaglio della Commissione Ricerche dell’Istituto.
I Progetti di Ricerca conclusi nel 2013 nel laboratorio Controllo chimico e
biomonitoraggio sono stati i seguenti:
- Ricerca Finalizzata MINSAL 2008 (RFP03/2009; triennale, Capofila IZSSI):
“Algal toxins contaminating water and fish products of Italian fresh and marine
waters: monitoring, characterization and study of innovative methods” (Data
conclusione: 29 settembre 2013 – stilata relazione finale della U.O. IZSUM);
- Ricerca Finalizzata MINSAL 2008 (RFP05/2009; triennale, Capofila IZSPLV):
“Fisheries products & food safety: studing on traceability issues and risk
communication concearning mercury contamination” (Data conclusione: 30
settembre 2013 - – stilata relazione finale della U.O. IZSUM);
Progetto Interno IZSUM 2013: “Valutazione dell’andamento dei profili
tossici causati dalle biotossine nei mitili marchigiani”. Stilata la relazione finale
e inviata alla Regione Marche per il successivo trasferimento alle Zone
Territoriali.
I Progetti in corso nel 2013:
- Ricerca Corrente MINSAL 2011 (RC05/2011; biennale, Capofila IZSUM):
“Valutazione del contenuto di Arsenico totale, organico e inorganico nei mitili
italiani”” (Data conclusione: 02 settembre 2014). Nell’ambito di tale progetto
sono coinvolti altri 7 IIZZSS e il DTU Food di Copenhagen. Presentata la
relazione intermedia.
I Progetti presentati nel 2013:
Ricerca Finalizzata MINSAL 2011-2012: (Triennale, Capofila IZSUM):
“Ostreopsis cf. ovata in Mediterranean fish and shellfish products: new
methods for the early identification of algal toxins, mechanism of action and
human risk assessment”;
Ricerca Corrente MINSAL 2013 (RC03/2013; biennale, Capofila IZSUM):
“Presenza di azaspiracidi nei mitili dell’Adriatico: metodi di identificazione delle
tossine e studio dei potenziali rischi ecotossicologici”;
Progetto Regionale Marche 2014 (RCRM32014): “Implementazione di un
metodo LC-MS/MS per la determinazione degli spirolidi nei mitili marchigiani”.
Il Laboratorio Contaminanti Ambientali è stato impegnato nel corso del 2013
nel progetto:
Ricerca Corrente IZSUM (RC0132011, biennale, iniziata il 02 settembre 2012)
“Messa a punto e validazione di metodiche multi-residuo per la determinazione
simultanea di Aflatossine B/G, Ocratossina A, Zearalenone, Deossinivalenolo,
Fumonisine B1/B2, Tossina T2 e HT2 in cereali ed alimenti ad uso zootecnico
48
mediante
cromatografia
liquida
accoppiata
alla
spettrometria
di
massa”.(Capofila IZSUM).
Il Laboratorio Residui è stato impegnato nel corso del 2013 nel progetto:
Ricerca corrente IZSUM (06/2013) “Sviluppo di un metodo multi-residuo,
multi-classe per la determinazione di contaminati organici e farmaci in prodotti
ad uso zootecnico”.(Capofila IZSUM).
Produzione scientifica (pubblicazioni, presentazioni a convegni ecc.)
Pubblicazioni su riviste scientifiche:
M. D’Amato, A. Turrini, F. Aureli, G. Moracci, A. Raggi, E. Chiaravalle, M.
Mangiacotti, T. Cenci, R. Orletti, L. Candela, A. di Sandro, F. Cubadda “Dietary
exposure to trace elements and radionuclides: the methodology of the Italian
Total Diet Study 2012-2014” – Ann. Ist. Super. Sanità 2013 Vol. 49, No. 3:
272-280 (IF 0.763);
Gorbi S., Avio G.C., Benedetti M., Totti C., Accoroni S., Pichierri S., Bacchiocchi
S., Orletti R., Graziosi T., Regoli F. “Effects of harmful dinoflagellate Ostreopsis
cf. ovata exposure on immunological, histological and oxidative responses of
mussels Mytilus galloprovincialis” – Fish and Shellfish Immunology 35 (2013)
941-950 (IF 2.964).
Aggiornamento e formazione professionale del personale
Eventi formativi a cui ha partecipato il personale del Laboratorio OGM
Corso di formazione obbligatoria: “Nuova Procedura Protocollo informatico-PEC” – IZSUM
Perugia, 11 gennaio 2013 (attestato non rilasciato).
Corso “I controlli per i Novel Food” – MINSAL Roma, 11-12 aprile 2013.
5° Workshop delle autorità competenti del controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi
GM (ECM, crediti 4,5) – Roma MINSAL, 20 maggio 2013.
Corso (ECM, crediti 7,1)“La cultura della motivazione come chiave principale verso
l’efficacia e l’efficienza lavorativa” – IZSUM Perugia, 9 dicembre 2013.
Corso (ECM, crediti 8,1) “ Autogestire l’informazione: cinque casi di studio per
orientare i dipendenti dell’IZSUM” - IZSUM Perugia, 10 dicembre 2013.
Corso “Digital PCR” BioRad – IZSUM Perugia, 11 dicembre 2013.
“5° Workshop dei Laboratori del controllo ufficiale OGM” - Roma, IZSLT, 21-22
maggio 2012.
“XIV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.”, – Palermo, 23-25 ottobre 2013 (per
comunicazione orale, vedi capitolo Attività di Ricerca)
PFA “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della
competenza dei laboratori di prova” – IZSUM Perugia, 1 ottobre 2013.
Formazione a cui la Dirigente del Laboratorio OGM ha partecipato in qualità di
docente:
1) Seminario: “L’irraggiamento dei prodotti alimentari: finalità, modalità,
normative e metodi di identificazione”, presso la Scuola di Specializzazione in
Ispezione degli Alimenti di Origine Animale, Facoltà di Medicina Veterinaria
UNIPG – Perugia, 21 giugno 2013.
2) Docenza: “Perché scegliere il percorso dell’accreditamento flessibile
nell’IZSUM? Esigenze e valutazioni”, nell’ambito del PFA ECM (crediti per
docenza in corso di assegnazione, Responsabili del PFA: C. Rondini e M.
Capuccella).
49
Il personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato nel corso del 2013 ai
seguenti corsi/seminari in qualità di discenti:
Seminario “Atomic Innovation Day” tenutosi a Roma il 19 febbraio 2013;
PFA “L’audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del Sistema Qualità
e la correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il 27
febbraio 2013;
Corso ECM “Concetti sparsi di epidemiologia random” tenutosi a Perugia presso
l’IZSUM il 17 aprile 2013;
Corso “SIGLA 4.0 - Corso dei Laboratori – Modulo 8” tenutosi a Perugia presso
l’IZSUM il 19 aprile 2013
Evento ECM “Corso teorico-pratico dedicato allo sviluppo e la validazione di
metodi analitici in LC-MS/MS” tenutosi a Torino in data 14 maggio 2013;
Corso “Preparazione del campione per analisi dei metalli con tecnica SRC
(Single Reactor Chamber) e determinazione diretta del metilmercurio nel pesce
secondo protocollo JRC 80259 EN” tenutosi a Torino il 21 maggio 2013;
Corso teorico pratico sull’utilizzo del software Chromeleon – Ancona 17-19
luglio e 24 settembre 2013;
Corso ECM “I contaminanti ambientali (micotossine e pesticidi): il
campionamento, la preparazione del campione e l’espressione del risultato”
tenutosi ad Ancona presso l’IZSUM in data 17 settembre 2013;
Convegno “Nanomateriali nel settore alimentare: nuovi approcci per la
valutazione di sicurezza” tenutosi a Roma presso l’ISS in data 27 settembre
2013;
Corso ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica
della competenza dei laboratori di prova” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il
01 ottobre 2013;
“III Workshop dei Laboratori Nazionali di Riferimento per i metalli pesanti negli
alimenti e nei mangimi, e per gli additivi nei mangimi” tenutosi a Roma presso
l’ISS in data 29-30 ottobre 2013.
Il personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato nel corso del 2013 ai
seguenti corsi/seminari in qualità di docenti:
Corso “Ricerca finalizzata Fisheries products & food safety” tenutosi a Genova il
13 settembre 2013;
Seminario “L’accreditamento: significato per i laboratori ed applicazione nei
controlli degli alimenti” tenutosi a Pesaro presso ARPAM in data 20 novembre
2013.
Nel corso dell’anno trascorso tutto il personale del laboratorio è stato coinvolto
nella
formazione
e
applicazione
pratica
del
nuovo
sistema
di
accettazione/refertazione campioni implementato, che ha preso avvio in data 3
giugno (SIGLA4).
Nel corso del 2013 personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato in qualità
di correlatore alle seguenti tesi di Laurea/Dottorato:
50
“Sicurezza alimentare dei prodotti della pesca in relazione alla presenza di
metalli pesanti (Pb, Cd e Hg) e metalloidi (As) come contaminanti ambientali”
– Università degli Studi di Sassari Scuola di Dottorato in Riproduzione,
Produzione, Benessere Animale e Sicurezza degli alimenti di origine animale
(discussa il 21 febbraio 2014);
“Contaminazione da biotossine algali nei mitili del litorale marchigiano” –
Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze della Vita e
dell’Ambiente Corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina (discussa il 26
febbraio 2014).
51
IGIENE DELLE PRODUZIONI (SC5)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La struttura complessa Igiene delle Produzioni si occupa della verifica dei
parametri igienico-sanitari e chimico-bromatologici degli alimenti destinati
all'uomo e del controllo dei mangimi per l’alimentazione degli animali. Con i
suoi tre laboratori e tre centri specialistici la struttura, oltre al servizio di
attività analitica di routine, offre supporto tecnico-scientifico e consulenziale sia
agli organismi del controllo ufficiale,
nell'ambito dei piani di sicurezza
alimentare, che agli operatori del settore alimentare al fine del miglioramento
tecnologico ed igienico-sanitario delle produzioni alimentari e dei mangimi. Nel
corso dell’anno numerose sono state le collaborazioni per finalità scientifiche e
di servizio con organismi istituzionali, enti pubblici, aziende private ed
organizzazioni scientifiche che hanno visto il coinvolgimento del personale della
struttura complessa. Anche le attività di ricerca e studio hanno coinvolto, nel
corso dell’anno, tutte le UU.OO. afferenti alla struttura, impegnate sia nello
svolgimento dei progetti già in essere che nella pianificazione di possibili studi
futuri. Particolarmente oneroso è stato il lavoro svolto nell’ambito della
collaborazione tra IIZZSS ed ISS per lo sviluppo del sistema informativo
ministeriale Ars Alimentaria. In questo ambito le attività svolte hanno
riguardato principalmente l’adozione di procedure informatiche per effettuare il
flusso dati, studi di shelf life e challenge test per l’implementazione della banca
dati. Infine, relativamente al servizio all’utenza, la struttura si è resa
costantemente disponibile a rispondere alle numerose necessità provenienti
dall’esterno ed a collaborare con gli uffici amministrativi al fine di favorire il
regolare andamento delle numerose convenzioni in essere.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Come si evince dalla sottostante tabella, estrapolata dai dati forniti dal Sistema
SIGLA, l’attività di analisi ordinaria svolta nel corso dell’anno dalle UU.OO. della
struttura complessa risulta rilevante. Su un numero complessivo di
determinazioni analitiche pari a 93.284 il 6,5% si riferisce a campioni effettuati
da organismi di controllo ufficiali (AA.SS.LL., N.A.S., Corpo Forestale dello
Stato, ecc.), nell’ambito di piani di controllo (Piano Integrato dei Controlli sulla
Sicurezza Alimentare, Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria
sull’Alimentazione Animale) o a seguito di attività di sorveglianza.
52
Attività analitica complessiva svolta dai laboratori della SC5IP nel 2013
Tipologia campioni
n. determinazioni
%
ufficiali
6.067
6,5
non ufficiali
79.311
85,0
IZSUM
7.906
8,5
Totali
93.284
100,0
L’85,0 % delle determinazioni deriva principalmente da attività a pagamento
svolte a favore di enti pubblici (Mensa, Ospedale, Università, ecc) e utenti
privati convenzionati e non convenzionati. A questa voce contribuiscono anche
le attività del Centro di Riferimento regionale Patogeni Enterici (tipizzazione
sierologica
e
molecolare
degli
enterobatteri
patogeni,
valutazione
dell’antibiotico resistenza, ecc.). La parte dell’attività relativa a IZS (8,5%) è
da attribuire a campioni inerenti a progetti di ricerca, al controllo di terreni
colturali effettuato a favore della U.O. Officina Farmaceutica, alla
partecipazione a circuiti interlaboratorio ed a controlli ambientali previsti dal
Sistema Qualità; questi ultimi svolti anche a favore di unità operative non
afferenti alla struttura complessa. Rispetto all’anno precedente si osserva una
riduzione dell’attività analitica di circa il 6%, mentre le percentuali di contributo
delle singole tipologie di campioni (ufficiali, non ufficiali, IZSUM) non subiscono
sostanzialmente variazioni.
Nel corso del 2013, nell’ambito dell’implementazione dei metodi analitici di
routine, nel laboratorio LMB5 è stata adottata la metodica PCR-RT per la
determinazione delle proteine animali trasformate derivanti da ruminanti nei
mangimi, mentre nel laboratorio LMA5 si è proceduto all’adozione di tecniche di
tipo molecolare messe a punto e sviluppate nel corso del 2012; in particolare
questi metodi sono stati applicati per la ricerca di Clostridi produttori di tossine
botuliniche di tipo A, B, E ed F in alimenti.
Nel corso dell’anno sono inoltre state sviluppate e messe a punto numerose
metodiche analitiche:
1.
Determinazione dell’anidride fosforica (P2O5) nei prodotti ittici mediante
cromatografia ionica;
2.
Determinazione degli zuccheri semplici nel latte delattosato mediante
cromatografia ionica;
3.
Determinazione del colesterolo con metodo HPLC;
4.
Multiplex endpoint PCR per lo studio dell’isola di patogenicità (HPI) di
Yersinia pseudotuberculosis (geni target:: IS100, psn ; yptE; irp1; irp2; ybtPybtQ; ybtX-ybtS; int; asnT-int);
5.
Multiplex endpoint PCR per lo studio del super antigene mitogeno (YPM)
di Yersinia pseudotuberculosis (geni target:YPMa; YPMb; YPMc);
6.
Multiplex endpoint PCR per la identificazione dei sottotipi del gene che
codifica per la verocitotossina vtx2 (vtx2b; vtx2e;vtx2g);
7.
Endpoint PCR per l’identificazione del sierogruppo di E.coli VTEC (O:55;
O:91; O:113; O:121; O:128; O:146);
8.
Endpoint PCR per l’identificazione di E. coli enteroaggregativi (geni
target: aaiC; aggR);
53
9.
Metodo per la ricerca di E. coli patogeni appartenenti ai patogruppi E. coli
enteropatogeni (EPEC), E. coli enteroaggregativi (EAggEC), E. coli
enterotossigeni (ETEC) E. coli enteroinvasivi (EIEC) mediante real time PCR;
10. Multiplex endpoint PCR per la rilevazione dei geni codificanti per le
enterotossine stafilococciche da seA a seE e seR;
11. Multiplex endpoint PCR per la rilevazione dei geni codificanti per le
enterotossine stafilococciche da seG a seJ e seP);
12. Studi per l’ampliamento del campo di applicazione della PRT. PGCB.
038.ISO/TS 13136:2012: germogli per il consumo umano:19 novembre 2013,
PT12 Ricerca di E. coli STEC e altri E. coli patogeni nei germogli, organizzato
dal EU -NRL VTEC ISS.
Politica della Qualità
Nel corso dell’anno le attività analitiche svolte presso i laboratori della struttura
complessa sono state assicurate nel costante rispetto di quanto previsto dal
Sistema Qualità dell’Istituto.
Come ormai di prassi sono stati particolarmente curati gli aspetti relativi al
controllo delle sessioni analitiche, alle calibrazioni interne delle apparecchiature
di misura e prova, alla verifica delle performances degli operatori e alla
gestione delle non conformità. La partecipazione ai circuiti interlaboratorio si è
svolta, per quanto possibile, secondo quanto pianificato e dettagliatamente
riportato nel Mod. Q.421. Rimandando per valutazioni più puntuali ai suddetti
moduli, i risultati ottenuti nel corso dell’anno possono essere considerati nel
complesso più che soddisfacenti.
Nel 2013 sono stati portati in accreditamento ed estensione complessivamente
tre metodi di prova:
•
Numerazione microrganismi a 30°C in alimenti e tamponi - AFNOR BIO
12/35-15/13 (estensione del campo di applicazione);
•
Determinazione della fibra alimentare totale;
•
Zuccheri semplici nel latte delattosato mediante cromatografia ionica.
Consulenze e collaborazioni
L’attività di referenti scientifici delle convenzioni stipulate dall’Istituto con
utenti sia pubblici che privati ha coinvolto in maniera significativa i dirigenti
della struttura complessa. Nel corso del 2013, infatti, il numero di convenzioni
seguite è salito a 74 complessivamente (aperte, chiuse, a favore di utenti
pubblici e privati) con un incremento di quasi il 30% rispetto all’anno
precedente.
In particolare, nell’ambito di queste, l’attività di consulenza si è concretizzata
principalmente nella organizzazione dei piani di campionamento e analisi, nella
stesura o revisione di manuali di autocontrollo, nell’espletamento di
sopralluoghi finalizzati ad attività di verifica interna e audit, nella valutazione
delle risultanze relative alle attività ispettive ed analitiche, nella gestione delle
non conformità ed infine nella formazione del personale delle imprese
alimentari.
L’attività di consulenza ha compreso anche gli studi per la determinazione della
shelf life dei prodotti alimentari, svolti a favore di imprese alimentari.
Complessivamente nel 2013 sono stati effettuati studi su 22 prodotti
54
appartenenti alle categorie carni fresche, prodotti a base di carne, prodotti
lattiero caseari, conserve, prodotti della pesca, prodotti di panetteria e paste
fresche.
Inoltre, nel corso dell’anno, sono state condotta le seguenti collaborazioni
scientifiche:
•
con ADRIA Développement (istituto tecnico agro-industriale francese che
si occupa di sviluppo e validazione di metodi di analisi) riguardo alla
validazione AFNOR di un metodo alternativo
volto alla numerazione di
microrganismi da alimenti e campioni ambientali.
•
con Campden BRI (organizzazione britannica che si occupa di ricerca e
sviluppo nel settore degli alimenti e delle bevande) riguardo alla validazione
AFNOR di un metodo alternativo volto alla numerazione di Bacillus cereus
negli alimenti.
•
con il Centro di Referenza Nazionale per l’antibiotico resistenza (CRAB),
al fine di alimentare e mantenere un sistema di monitoraggio/sorveglianza
sull’antibiotico resistenza in ambito veterinario, come previsto nella Circolare
Min. DGSAN 0028907-P- 09/09/2011 avente per oggetto: Sistema di
monitoraggio dell’antibiotico resistenza negli animali e negli alimenti di origine
animale in Italia: modalità di alimentazione per la produzione di dati nazionali.
•
con il Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi (IZSVE):
relativamente all’invio di ceppi di Salmonella Enteritidis, Salmonella
Typhimurium e sue varianti monofasiche di origine animale per ulteriori studi di
fagotipizzazione. Sono inoltre sistematicamente inviati i dati epidemiologici ed i
profili di antibiotico-resistenza relativi agli stessi ceppi.
Ricerca
Il personale della struttura complessa nel corso del 2013 è risultato coinvolto,
o in qualità di principal investigator o come partner, nei seguenti progetti di
ricerca:
•
RF IZSPLV - 2008 1160478 “Development of nanotechnogical methods
(biosensors) to detect hidden allergens in animal and vegetable origin food” partner - conclusa;
•
RF IZSVE - 2009 1524178 “Reducing unjustified consumer alarmism by
mapping, monitoring and improving food safety communication in the media”
- partner - conclusa;
•
RC IZSVE 2010 “La ristorazione collettiva: studio delle problematiche
sanitarie, contributo alla definizione di limiti microbiologici e proposta di
strategie gestionali” - partner - in corso;
•
RC IZSUM 2011 “Prevalenza di Escherichia coli produttori di
verocitotossine (VTEC) nei suini e nei prodotti di salumeria” - principal
investigator - in corso;
•
RC IZSUM 2011 “Sicurezza alimentare e qualità chimico-fisiche,
sensoriali e microbiologiche di insaccati novel food” - principal investigator - in
corso;
•
RC IZSUM 2011 “Impiego di estratti polifenolici ottenuti da acqua di
vegetazione di oliva (Olea europaea) per il controllo dello sviluppo di
Pseudomonas fluorescens in formaggi freschi a pasta filata” - principal
investigator - in corso;
55
•
RC IZSLT 2011 “Ricerca di E. coli O104:H4, di altri E. coli
enteroaggregativi produttori di Shiga tossina e dei loro potenziali precursori in
reflui zootecnici mediante PCR RT” - partner - in corso;
•
RC IZSSI 2011“Pacchetto igiene: valutazione di metodiche analitiche per
la determinazione di impurità solide (Filth test) in prodotti di filiera regionale.
Studio di tecniche innovative per l’identificazione delle impurità contaminanti” partner - in corso;
•
RC IZSUM 2012 “Esposizione all’acrilammide da parte del consumatore di
prodotti RTE e valutazione di metodi di cottura per limitarne la formazione” principal investigator - in corso;
•
RC IZSUM 2012 “Valutazione dell’effetto di una dieta integrata con
polifenoli derivanti da reflui dell’industria elaiotecnica sulle caratteristiche
igienico-sanitarie, chimico-fisiche, reologiche e organolettiche della carne
fresca e delle preparazioni di carne: filiera del pollo da carne” - principal
investigator - in corso;
•
RC IZSLT 2012 “La tipizzazione molecolare dei principali agenti zoonotici
a trasmissione alimentare come rafforzamento della sorveglianza” - partner in corso;
•
RC IZSSA 2012 “Messa a punto di sistemi di PCR Real Time per
l’identificazione di proteine animali trasformate (PAPs) derivate da specie suina
e avicola” - partner - in corso;
•
RC IZSLER 2012 “Sviluppo e validazione di modelli matematici di
microbiologia predittiva per la documentazione scientifica della sicurezza
igienico sanitaria dei prodotti tradizionali italiani” - partner - in corso;.
Produzione scientifica
Nel corso dell’anno il personale della struttura complessa ha contribuito alla
realizzazione della seguente produzione scientifica.
Lavori scientifici presentati a congressi, convegni e workshop:
1.
Prove di shelf life accelerata in prodotti lattiero-caseari tradizionali
dell’Umbria
R. ORTENZI, M.S. ALTISSIMI, S. SCUOTA, A. VALIANI,
M.N. HAOUET Atti OXOID in corso di stampa.
2.
Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata
umbra mediante Microbial Challenge test R. ORTENZI, A. VALIANI, S. SCUOTA,
R. ROILA, M.N. HAOUET, G. PEZZOTTI. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.
2013
Lavori pubblicati su riviste scientifiche
1.
Evaluation of the quality of foods for special diets produced in a school
catering facility within a HACCP-based approach: a case study.
A. PETRUZZELLI, A. OSIMANI, F. CLEMENTI, M. FOGLINI, F. PAOLINI, N.
ORAZIETTI, S. BALDASSARRI, M. FRAMBOAS, M.S. ALTISSIMI, M.N. HAOUET,,
F. TONUCCI.
International Journal of Environmental Research and Public Health. Manuscript
ID: 782605 2013.
56
2.
PFGE and automated riboprinting methods for molecular characterization
of Pseudomonas fluorescens isolates involved in the “blue-mozzarella” event.
NOGAROL C., PANTEGHINI C., GALLINA S., DAMINELLI P., FAVRETTI M., BILEI
S., SCUOTA S., CALIGIURI V., ADDANTE N., PIRAINO C., DECASTELLI L.,
BERTASI B.
Large Animal Review (2013). 19:115-121.
3.
Ovine subclinical mastitis: proteomic analysis of whey and milk fat
globules unveils putative diagnostic biomarkers in milk.
E. CHIARADIA, A. VALIANI, M. TARTAGLIA, F. SCOPPETTA, G. RENZONE, S.
ARENA, L. AVELLINI, S. BENDA, A. SCALONI
Journal
of
Proteomics.
2013
May
27;
83:144-59.
doi:10.1016/
j.jprot.2013.03.017. Epub 2013 Apr 2.
4.
Use of milk amyloid A in the diagnosis of subclinical mastitis in dairy
ewes.
A. MIGLIO, L. MOSCATI, M. PELA, E. SCOCCIA, A. VALIANI, C. MARESCA.
Journal
of
Dairy
Research.
2013
Nov;80(4):496-502.
doi:10.1017/S0022029913000484. Epub 2013 Oct 8.
5.
Assessment of reproducibility and uncertainty of food microbiology
methods: statistical approach of a multi-site laboratory.
G. BLASI, A. PETRUZZELLI, D. OTTAVIANI, S. FISICHELLA, E. DI RAIMO, A.
VALIANI, M. CAPUCCELLA, S. SCUOTA, M.N. HAOUET.
Accreditation and Quality Assurance. Accred Qual Assur (2013) 18:143–148.
6.
Using Rosmarinus officinalis in sheep diet formulations: effects on
ruminal microbial numbers and fermentation and in situ degradability.
G. COBELLIS, G. ACUTI, C. FORTE, L. MENGHINI, S. DE VINCENZI, M. ORRÙ,
A. VALIANI, D. PACETTI, M. TRABALZA-MARINUCCI.
Small Ruminant in corso di pubblicazione.
7.
Dati relativi agli isolamenti di batteri enteropatogeni effettuati da casi
clinici umani, da animali, da alimenti e da ambiente nella Regione Umbria
(anno 2013) - Data on enteropathogenic bacteria isolates, from human clinical
cases, animals, food and environment in Umbria Region, Italy (year 2013)
S. FARNETI , A. ZICAVO, S. SCUOTA.
Sanità Pubblica Veterinaria: N. 76, Febbraio 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN
1592-1581.
Lavori presentati a riviste scientifiche (non ancora accettati):
1.
A simple and validated method for determination of melamine in food
and feed by reversed-phase high-performance liquid chromatography.
M.N. HAOUET, S. CHIERICHETTI., M.L. MERCURI, M. TOMMASINO, M.S.
ALTISSIMI.
Nutrition Research.
57
2.
Influence of processing on the compositional and sensory properties of
N-3 fatty acid-enriched Pecorino cheese.
R. BRANCIARI, L. MUGHETTI, D. RANUCCI, D. MIRAGLIA, A. VALIANI, G.
ACUTI, R. SELVAGGINI, M. TRABALZA MARINUCCI
Journal of Dairy Research
Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c.
L’aggiornamento del personale della struttura complessa è stato effettuato
prioritariamente in funzione di quanto pianificato ad inizio 2013 in sede di
individuazione dei bisogni formativi e programmazione delle attività di
aggiornamento. Ciò nonostante, a consuntivo di tale attività, in tutte le UU.OO.
afferenti alla struttura si è registrato un certo scostamento di quanto realizzato
rispetto al programmato. Ciò in funzione soprattutto dell’impossibilità di
individuare eventi formativi
costantemente adeguati alle necessità
professionali del personale o, di contro, per il sopraggiungere di possibili
partecipazioni ad eventi di interesse non ancora pubblicizzati in fase di
pianificazione delle attività formative.
Nel 2013 è stato organizzato il seguente corso ECM:
•
“Malattie a trasmissione alimentare: i sistemi di sorveglianza nel contesto
nazionale e internazionale” rivolto all’utenza esterna, che si è svolto il 17
marzo 2013
58
SEZIONE TERRITORIALE DI TERNI (SC6)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La Sezione Territoriale di Terni (SC6) è suddivisa in due strutture semplici, il
Laboratorio di Diagnostica (LD6) ed il Laboratorio di Controllo degli Alimenti
(LCA6). L’articolazione organizzativa ospita inoltre il Centro di Riferimento
Regionale per l’Ittiopatologia ed il Servizio di Entomologia Veterinaria.
Il mix delle attività analitiche è rappresentato da esami di laboratorio
comprendenti: a) analisi anatomopatologiche, batteriologiche, virologiche e
sierologiche su animali da reddito (bovini, ovi-caprini, suini, conigli, volatili,
organismi acquatici, api), animali da compagnia e animali selvatici, con un
peso relativo del 50%; b) analisi microbiologiche e parassitologiche sugli
alimenti destinati all’uomo ed agli animali, con analogo peso relativo. Le analisi
vengono condotte facendo riferimento ai parametri dettati dal Sistema Qualità
aziendale.
I destinatari delle attività analitiche sono utenti operanti all’interno del Sistema
Sanitario Nazionale (Servizi Veterinari dell’Azienda USL2 Umbria, in primis) per le analisi sierologiche sugli animali da reddito e quelle batteriologiche sugli
alimenti, ed utenti privati (medici veterinari liberi professionisti, allevatori) per ciò che concerne le analisi anatomopatologiche, batteriologiche e
virologiche su matrici animali. Le attività di ricerca condotte in sezione sono
rivolte soprattutto ai settori dell’acquacoltura e dell’entomologia.
Il 17 giugno 2013 la SC6 è stata trasferita nella nuova sede, sita in Via Carlo
Alberto Dalla Chiesa n. 78 a Terni, e la stessa è stata ufficialmente inaugurata
il 22 luglio. La sospensione del marchio ACCREDIA è stata revocata il 30 luglio,
in seguito a superamento della visita ispettiva interna il 26 giugno. Per
problemi tecnico-ambientali insorti presso la nuova struttura, le attività
analitiche sono poi riprese il 16 settembre 2013.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Nel corso del 2013 è stato implementato il monitoraggio sulla sanità e
benessere sia della fauna ittica popolante i corpi idrici umbro-marchigiani, che
dei pesci degli allevamenti presenti nelle due regioni (soprattutto troticolture),
con un incremento dell’attività diagnostica laboratoristica presso il Centro di
Riferimento Regionale per l’Ittiopatologia.
Secondo una logica di sensibilità, specificità e rapidità diagnostica ed una
logica di appropriatezza per il contenimento delle spese, anche in ittiopatologia
risulta prioritario passare dalle metodiche analitiche tradizionali, basate sulla
caratterizzazione fenotipica o morfologica di virus, batteri e parassiti, alle più
innovative metodiche analitiche biomolecolari, basate sulla caratterizzazione
genomica. A tal proposito, sono stati perfezionati protocolli di biologia
molecolare per l’identificazione di specie batteriche patogene per i pesci
d’allevamento. Nello specifico, sono stati validati i protocolli di discriminazione
molecolare delle sottospecie di Photobacterium damselae (P. damselae
damselae e P. damselae piscicida), un importante patogeno di spigole ed orate.
È stata inoltre validato un metodo in PCR per l’identificazione di Vibrio
anguillarum.
59
All’interno del progetto “Studio di un protocollo operativo per la gestione della
moria delle api”, si sono iniziati a sviluppare protocolli molecolari per
l’identificazione di alcuni virus apicoli: il virus della paralisi acuta (ABPV), il
virus della paralisi cronica (CBPV) ed il virus delle ali deformi (DWV). Essendo
questi degli RNA virus, per sviluppare un saggio in PCR, occorre prima eseguire
una retrotrascrizione del genoma virale ed ottenere un DNA complementare
(cDNA) all’RNA. Sui controlli di cDNA positivi per i virus in questione, forniti
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, sono stati
quindi testati i protocolli elaborati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Lombardia e dell’Emilia Romagna. I risultati ottenuti sono incoraggianti e
l’obiettivo a breve termine è la messa a punto presso i nostri laboratori della
metodica in toto, al fine di poter disporre di un metodo rapido ed efficace per
la diagnosi delle principali patologie virali delle api. Le tre analisi sono state
inserite nel sistema operativo Sigla 4.0 (codici: PCRABPV, PCRCBPV,
PCRDWIV) e presto verranno redatte le rispettive PRT.
Politica della Qualità
Nel corso del 2013 non è stata richiesta estensione dell’Accreditamento a
nuove prove. La SC6 è stata oggetto di visita ispettiva esterna da parte di
ACCREDIA il 4 dicembre.
Sono state condotte le validazioni di due metodiche in PCR, una per
l’identificazione molecolare di Vibrio anguillarum, l’altra per l’identificazione
delle due sottospecie di Photobacterium damselae, il P. damselae damselae e il
P. damselae piscicida. Le prove sono state sviluppate e validate a partire da
colture batteriche isolate da campione biologico; sono state valutate
contemporaneamente sensibilità e specificità della metodica, seguite da prove
di ripetibilità per valutare la concordanza del metodo e contestualmente le
performance degli operatori abilitati all’esecuzione della prova. L’elevata
specificità riscontrata è risultata particolarmente vantaggiosa per la conferma
diagnostica di queste specie batteriche. Successivamente sono state redatte le
procedure operative tecniche di questi due metodi interni (non esistendo prove
normate o accreditate per l’identificazione molecolare di questi patogeni).
Nel corso del 2013, il Laboratorio di Controllo degli Alimenti (LCA6) ha
partecipato al circuito interlaboratorio LGC Standards (QMS, QFCS e QMAS) e
ISS (prova valutativa interlaboratorio Reg. CE 2075/2005), ottenendo 16/16
risultati favorevoli. Il Laboratorio di Diagnostica (LD6) ha partecipato a 4
circuiti interlaboratorio, per un totale di 7 prove i cui risultati non sono ancora
pervenuti.
60
Consulenze e collaborazioni
Dietro richiesta dei Servizi Veterinari dell’Azienda USL Umbria 2 di Terni, sono
stati condotti 3 sopralluoghi tecnici presso allevamenti bovini della zona (1°
trimestre 2013). Presso la mensa dell’utente convenzionato Polo di
Mantenimento delle Armi Leggere di Terni (PMAL) sono stati effettuati 3
sopralluoghi per il prelievo di campioni in autocontrollo (3°e 4° trimestre 2013
).
Nel corso del 2013 sono state implementate le attività diagnostiche e di ricerca
sulla sicurezza alimentare dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (filiera
ittica), attraverso una stretta collaborazione trasversale con il Centro di
Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei molluschi
bivalvi vivi (CEREM) presso la Sezione Territoriale di Ancona.
Ricerca
Durante l’anno sono state concluse le indagini relative al progetto di ricerca
corrente dal titolo “Studi sull’infezione da Yersinia ruckeri biotipo 2 nella trota
iridea” (identificativo n. IZSUM1/10RC), con redazione ed invio al Ministero
della Salute della relativa relazione scientifica finale. Il progetto ha visto
un’attiva collaborazione scientifica tra il Centro di Riferimento per
l’Ittiopatologia dell’IZSUM ed il Fish Disease Laboratory del Kimron Veterinary
Institute, in Israele.
Produzione scientifica
-A. Valentini e C. Ghittino hanno contribuito alla redazione del seguente lavoro
scientifico, presentato al 15° Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. tenutosi a
Monreale (PA) dal 23 al 25 ottobre 2013:
Maresca C., Dettori A., Scoccia E., Valentini A., Ghittino C., Macellari P. (2013)
– Sorveglianza mortalità api 2012-2013: risultati umbri (Atti del congresso:
349).
-Partecipazione di C. Ghittino al 19° Convegno Nazionale della Società Italiana
di Patologia Ittica, tenutosi a Siracusa dal 14 al 16 novembre 2013, con
presentazione del lavoro:
Righetti M., Bona M.C., Scanzio T., De Vita V., Arsieni P., Amato G., Pavoletti
E., Ghittino C., Ru G., Prearo M. – Espressione dell’antibioticoresistenza in
pesci ornamentali d’importazione (Atti del convegno: 70).
Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C.
Partecipazione ai seguenti eventi formativi nel corso del 2013:
- E. Di Raimo, R. Cari, L. Anzalone – “Il campo di accreditamento flessibile.
Una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova,
organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 1 Ottobre 2013);
- C. Ghittino - “Riconoscere e gestire le patologie delle api nel rispetto della
sicurezza dei prodotti dell’alveare”, organizzato dall’IZS Lazio e Toscana
(Roma, 9 e 16 ottobre 2013);
- R. Cari, L. Anzalone – Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel
laboratorio di analisi, organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 15
Ottobre 2013);
- C. Ghittino - “XIX Convegno Nazionale S.I.P.I.”, organizzato dalla Società
Italiana di Patologia Ittica e dall’IZS della Sicilia (Siracusa, 14-16 novembre
2013);
61
- E. Di Raimo – La valutazione dei Criteri Microbiologici negli alimenti di origine
animale e il controllo della salmonellosi, corso elearning IZSAM Teramo (dal
15/11/2013 al 15/12/2013);
- C. Ghittino “La cultura della motivazione come chiave principale verso
l’efficacia e l’efficienza lavorativa”, organizzato dall’IZS Umbria e Marche
(Perugia, 9 dicembre 2013);
- C. Ghittino, L. Anzalone, G. Picotti - “Autogestire l’informazione: cinque casi
studio per orientare i dipendenti dell’IZS Umbria e Marche”, organizzato
dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 10 dicembre 2013).
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
Nel
corso
del
2013
non
sono
stati
organizzati
corsi
di
formazione/aggiornamento per utenza esterna da parte della Sezione
Territoriale di Terni.
62
SEZIONE TERRITORIALE DI PESARO (SC 7)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La Struttura Complessa Sezione di Pesaro (SC7) funge da presidio territoriale
allo scopo di rendere un servizio in grado di soddisfare i bisogni espressi da chi
opera sul territorio di competenza relativamente alla sicurezza alimentare, alla
diagnosi delle malattie degli animali, alle malattie infettive e diffusive e alle
zoonosi. Inoltre, attraverso il Centro Regionale dell’Autocontrollo, svolge
attività di consulenza-assistenza e attività analitica in ambito di autocontrollo
nelle aziende agroalimentari con particolare riferimento al settore della
ristorazione collettiva e alla filiera lattiero-casearia. L’SC7 è inoltre impegnata
nell’attività di ricerca in materia di igiene, sanità, salubrità e qualità dei
prodotti alimentari oltre ad ogni altro compito di interesse veterinario che
venga demandato alla Sezione dalle Regioni o dallo Stato.
Per assolvere alle funzioni ed ai compiti sopra elencati, la SC7 si avvale di due
laboratori (Laboratorio Controllo Alimenti e Laboratorio di Diagnostica) e di un
centro specialistico (Centro Regionale Autocontrollo).
Il Centro Specialistico ha sviluppato competenze e professionalità tali da
diventare un riferimento nell’ambito dell’applicazione dell’autocontrollo nella
ristorazione collettiva, nel settore lattiero-caseario, nella ricerca e nella
formazione, su argomenti specifici e caratterizzanti.
Il Laboratorio Controllo Alimenti è stato impegnato nell’esecuzione di esami
microbiologici (agenti e tossine) e parassitologici su alimenti ad uso umano e
zootecnico nell’ambito dei piani nazionali, del piano alimenti regionale,
dell’attività di autocontrollo effettuata dal Centro specialistico e dell’attività di
ricerca. In particolar modo l’acquisizione della real-time PCR nel mese di
settembre 2013 ha permesso l’implementazione di ulteriori metodiche
biomolecolari.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Il Laboratorio Controllo Alimenti ha svolto gran parte dell’attività analitica a
supporto dell’attività di verifica dell’applicazione del sistema HACCP nelle
strutture convenzionate o per consulenti esterni. Nell’anno 2013 il Laboratorio
Controllo Alimenti è stato impegnato nell’esecuzione di 11.278 esami analitici.
Più di un terzo dell’attività analitica è stata commissionata dal Centro di
Riferimento Regionale per l’Autocontrollo. Inoltre ha svolto l’attività analitica
relativa al “Piano Triennale Integrato dei Controlli 2011-2013 della Regione
Marche” e alle attività di ricerca in corso.
Relativamente all’applicazione di metodiche biomolecolari il Laboratorio
Controllo Alimenti, nell’ambito dell’attività di ricerca, ha messo a punto e
validato un metodo biomolecolare in multiplex Real-time PCR per
l’identificazione simultanea di Salmonella spp., Listeria monocytogenes e E. coli
O157 in matrice latte e feci a partire da un unico brodo di arricchimento.
Nell’anno 2013 il metodo è stato applicato a 291 campioni. Inoltre il
Laboratorio Controllo Alimenti nell’anno 2013 ha messo a punto e applicato la
metodica PCR su campioni di latte per la ricerca di Coxiella Burnetii e sono stati
processati 213 campioni provenienti sia da allevatori privati (attività a
63
pagamento) che nell’ambito dell’attività di ricerca. Inoltre è stata messa a
punto la real-time PCR per la ricerca degli E. coli VTEC al fine di poterla
validare ed accreditare nell’anno 2014.
Per quanto concerne invece il settore della Sanità animale, il Laboratorio
Diagnostica ha svolto, come di consueto, tutte le attività routinarie previste
nell’ambito dei Piani Nazionali di propria competenza. A latere dell’attività di
carattere puramente ufficiale, ed in linea con quanto si era pianificato per
l’anno 2013, è stato dato notevole impulso all’attività di tipo
diagnostico/consulenziale a supporto soprattutto degli allevamenti bovini ed
ovi-caprini, anche mediante l’esecuzione di sopralluoghi, cercando di
promuovere fra veterinari, pubblici e privati, ed allevatori il ruolo di primaria
importanza svolto dall’Istituto relativamente alla sanità ed al benessere degli
animali allevati e l’importanza di monitorare costantemente l’evolversi delle
patologie in campo quale strumento per intervenire non solo sulla salute degli
animali ma anche sulla redditività aziendale. Tale tipo di attività si è tradotta
nell’esecuzione di 406 esami anatomopatologici, con incremento dei campioni
della specie bovina e ovi-caprina. Un altro settore che ha mostrato un trend
assolutamente positivo in termini di accertamenti analitici e di richieste di
consulenza sanitaria e gestionale è stato quello dei lagomorfi; solo nell’anno
2013 sono stati analizzati 152 capi. Nella fattispecie l’attività svolta nei
confronti degli allevamenti di lepri è divenuta estremamente importante e
caratterizzante, al punto che il Laboratorio Diagnostica è diventato un punto di
riferimento non solo per il territorio di propria competenza, ma anche per la
maggior parte degli allevamenti dell’Italia Centrale e Meridionale. Nel
complesso il numero di accertamenti analitici eseguiti dal Laboratorio
Diagnostica è stato pari a 46160, in trend positivo rispetto all’anno precedente.
Politica della Qualità:
La valutazione dell’accuratezza e precisione delle Procedure analitiche e delle
performances degli operatori è stata attuata attraverso la partecipazione a n.
38 circuiti interlaboratorio. Di cui 35 presso il Laboratorio Controllo Alimenti e 3
presso il Laboratorio di Diagnostica. I risultati sono stati tutti favorevoli
evidenziando un’ottima efficienza delle procedure analitiche e un buon livello
tecnico degli operatori.
Il Laboratorio Controllo Alimenti ha inoltre partecipato alla validazione ed
ottenuto l’accreditamento di 2 nuovi metodi di identificazione (S. aureus e
Microrganismi a 30°C con sistema Tempo).
Nell’anno 2013 il Laboratorio Controllo Alimenti è stato sottoposto a Visita
ispettiva esterna ACCREDIA nelle nuove modalità di controllo (verifica di più
prove di laboratorio). L’esito della verifica Ispettiva è risultato assolutamente
favorevole.
Consulenze e collaborazioni
Il Centro Regionale per l’Autocontrollo ha svolto l’attività di consulenza,
assistenza e formazione nelle strutture di ristorazione collettiva convenzionate.
Il personale ha effettuato circa 190 sopralluoghi per visite ispettive interne
(consulenza, assistenza, formazione in loco e campionamenti) e più di 3000
esami a verifica dell’applicazione dei Piani di Autocontrollo presso il Comune di
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Urbino, Ersu di Urbino, Comune di Pesaro, Capitaneria di Porto di Ancona,
capitaneria di Porto di Civitanova, capitaneria di Porto di porto s Giorgio,
Marina Militare di Ancona, Caserma di Pesaro, Isitituti Riuniti di Corinaldo.,
Ospedali Riuniti Marche Nord, Ospedale di Pergola, Circolo Ufficiali di Ancona,
Capitaneria di Porto di S. Benedetto del Tronto.
Nelle strutture convenzionate, il Centro di Riferimento Regionale per
l’Autocontrollo si è occupato della revisione dei relativi manuali ed ha gestito,
in accordo con i Servizi Pubblici di Controllo, tutte le Non Conformità rilevate.
Nel corso del 2013 il Centro di Riferimento Regionale per l’Autocontrollo ha
stipulato 3 nuove convenzioni per la verifica dell’applicazione dell’HACCP
(Capitaneria di porto di Civitanova, Capitaneria di porto di Porto S. Giorgio,
Ospedale di Pergola) ed ha fornito consulenza ed assistenza a alcuni produttori
della regione Marche e della provincia di Rimini, per la vendita diretta di latte
crudo tramite distributori automatici.
Nell’ambito dell’attività di consulenza presso l’Ersu di Urbino il Centro
Specialistico ha implementato l’applicazione dell’HACCP alla produzione di pasti
cook-chill sottovuoto in collaborazione anche con la ditta Zanussi/Electrolux di
Pordenone. Tale attività ha comportato diversi sopralluoghi e analisi di
laboratorio oltre alla formazione del personale e alla revisione completa del
manuale di autocontrollo.
Nell’anno 2013 il Centro Specialistico si è aggiudicato la gara indetta dal
Comune di Ancona per lo svolgimento di attività di consulenza nelle mense
scolastiche comunali.
Per quanto riguarda il Laboratorio Diagnostica, è stata svolta attività
consulenziale presso gli allevamenti oggetto dei sopralluoghi cercando di
approfondire presso ciascuna azienda, sulla scorta degli esiti degli accertamenti
analitici, quali fossero i fattori di rischio e/o gli interventi sanitari e gestionali
da intraprendere al fine della risoluzione delle problematiche emerse. Tale
attività è stata svolta anche in collaborazione con le altre sezioni territoriali e
l'Associazione Regionale degli Allevatori (ARA) nell’ambito del progetto ARA
Marche.
Nel corso dell’anno sono stati stipulati 2 nuovi contratti di convenzione, uno
chiuso ed uno aperto, rispettivamente con il Co.N.A.L (consorzio nazionale
allevatori lepri) e l’Azienda Agricola “Nonno Ciro”, attualmente l’azienda bovina
ad attitudine latte più importante della provincia di PU.
Nella fattispecie il rapporto di collaborazione con il Co.N.A.L., riconfermato
anche per il 2014, è stato estremamente utile non solo per prendere contatto
con la maggior parte degli allevamenti di lepri del centro-sud Italia, ma anche
per stringere un rapporto di collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale
per le Malattie Virali dei Lagomorfi dell’IZS-LER(Dr. Lavazza); sono stati infatti
organizzati 3 convegni (“Lepre: proposta di un modello di gestione integrata
della speciene”) nel corso del 2013 (Isernia, Parco Regionale del Gran Sasso e
Cutro) che hanno visto coinvolti sia l’IZSUM che IZSLER. Attualmente il CRN
delle malattie dei lagomorfi è contemplato anche come U.O. della R.C. 11/13
proposta dal Laboratorio Diagnostica ed approvata per l’anno 2014.
65
Ricerca (progetti in essere, avviati, conclusi esclusivamente quelli dove i
ricercatori della S.C. sono principal investigator o sono partner in progetti
esterni all’Istituto)
Il Laboratorio Controllo Alimenti ed il Centro Regionale Autocontrollo sono stati
impegnati nell’anno 2013 nello svolgimento di 4 progetti di ricerca di cui 2
finalizzati, una ricerca corrente ed un progetto interno come di seguito
indicato.
Progetto di ricerca finalizzata “Validation and application of biomolecular metod
for E.coli 0157, Salmonella spp and Listeria monocyogenes examination in raw
ovine milk”. (Responsabile scientifico Dott. Franco Tonucci)
Progetto di ricerca corrente “Sviluppo di un metodo in multiplex Real-Time PCR
per l’identificazione simultanea di microrganismi patogeni: applicazione nella
filiera ovi-caprina”. Responsabile scientifico Dott.ssa Annalisa Petruzzelli)
Entrambi i progetti si inquadrano nella linea di ricerca dell’area Sicurezza
Alimentare per la definizione della prevalenza di germi patogeni in allevamenti
ovi-caprini marchigiani. In considerazione del fatto che nella regione Marche vi
è un elevato numero di produzioni artigianali a latte crudo ovi-caprino e
considerando anche la scarsità dei dati epidemiologici attualmente disponibili,
si è ritenuto interessante applicare un metodo innovativo per l’identificazione
simultanea di E. coli verocitotossico (VTEC), Salmonella e Listeria
monocytogenes in feci e latte crudo ovi-caprino al fine di garantire la sicurezza
dei prodotti caseari derivati.
L’approccio simultaneo per la determinazione di un patogeno deve tener conto
dei differenti tempi di crescita e delle richieste metaboliche di ogni singola
specie batterica. Il metodo molecolare utilizzato, si basa sull’impiego di un
unico brodo di arricchimento per la crescita simultanea e bilanciata dei
microrganismi ricercati, anche se presenti a bassi livelli di contaminazione.
Nell’anno 2013 si è proceduto alla validazione del metodo molecolare con
materiali certificati e alla sua applicazione su matrici di campo in confronto con
i metodi di riferimento al fine di dare informazioni sulla sua reale efficacia ed
affidabilità per poterlo utilizzare come strumento diagnostico alternativo per le
analisi di routine. Le informazioni che deriveranno da questo studio, relative
alla ricerca di germi patogeni nella filiera ovi-caprina, potrebbero risultare utili
per eventuali azioni di controllo. Le attività di entrambi i progetti hanno
rispettato i tempi previsti e proseguiranno anche nell’anno 2014 secondo la
tempistica indicata. In totale nell’anno 2013 sono state svolte 291
determinazioni analitiche. Anche tutta la reportistica è stata consegnata nei
tempi prestabiliti al Ministero della salute che ha finanziato l’attività di ricerca
Ricerca finalizzata “Risk-benefit analysis as a tool to support and evaluate
nutritional strategies” (Responsabile Scientifico Dott. Franco Tonucci).
Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare. Il progetto si basa
sull’applicazione del metodo messo a punto dall’ISS per l’identificazione di
VTEC in campioni di latte e feci bovine e di un metodo biomolecolare per
l’identificazione di stafilococchi meticillino-resistenti in campioni di latte crudo.
Per quanto riguarda i VTEC è stato utilizzato un metodo che permette di
66
identificare l’E.coli 0157, 026, 0103, 0111, 0145. Nel caso degli stafilococchi è
stata condotta un PCR-end-point per la ricerca del gene mecA in affiancamento
alla numerazione di stafilococchi coagulasi positivi. Gli obiettivi generali
scientifici e tecnologici del progetto sono quelli di definire i benefici in termini di
salute rispetto ai potenziali effetti nocivi di contaminanti microbici e chimici in
specifiche categorie di alimenti, quali i prodotti lattiero-caseari ed in particolare
il latte crudo; sviluppare un approccio metodologico basato sull’analisi rischiobeneficio; sviluppare nuove strategie integrate per la valutazione, la gestione e
la comunicazione del rischio. Il progetto ha comportato un ingente lavoro
nell’anno 2011 e 2012 ed è stato concluso nell’agosto del 2013.
Il progetto di ricerca interno “Programma per la valutazione e verifica
dell’idoneità, qualità e sicurezza di alimenti prodotti nella Regione Marche.”
(Responsabile scientifico dell’UO: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli)
Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare. La definizione della
salubrità del singolo alimento, intesa in termini di sicurezza per il consumatore
finale, non può prescindere, così come ormai ampiamente sottolineato dalle
normative comunitarie, dalla raccolta di dati e informazioni su identità,
caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche delle materie prime e dei
prodotti finiti, comprensive di quelle relative alla ricchezza di flora lattica, alla
presenza di flore probiotiche, alle caratteristiche di biocompetizione verso i
principali microrganismi patogeni, alle caratteristiche nutrizionali, alla presenza
di acidi grassi insaturi e di antiossidanti, ecc. Altro aspetto da considerare è
quello relativo alla tecnologia di produzione che, quasi costantemente,
partecipa in maniera determinante nella modulazione del livello di rischio
associato ai diversi pericoli.
La disponibilità delle suddette informazioni, molto spesso di difficile
reperimento, diviene un elemento chiave per una corretta attività di analisi del
rischio.
Al fine di
colmare la mancanza di informazioni relative alle diverse
caratteristiche dei prodotti alimentari, è nata Ars Alimentaria, uno strumento
informativo, presente in rete, accessibile sia al consumatore finale, sia alle
diverse figure professionali interessate, dall’operatore del settore alimentare
alle autorità competenti, nazionali ed internazionali.
Ars Alimentaria contiene gli elementi relativi a ciascun prodotto, catalogato in
macrocategorie, che viene presentato con informazioni scomposte in serie di
elementi informativi, alcuni accessibili a tutti (parte pubblica) e altri ad accesso
controllato. La banca dati, sarà alimentata dagli II.ZZ.SS. relativamente agli
alimenti presenti/caratterizzanti il territorio di propria competenza. La
produzione dei dati passerà anche attraverso studi di Shelf-life, Challenge tests
e studi di processo-prodotto, con i quali verranno determinate le cinetiche di
comportamento dei principali pericoli associati ad un dato alimento.
A tale proposito presso la sezione di Pesaro nell’anno 2013 sono state svolte
indagini al fine di
acquisire informazioni utili ad alimentare il sistema
informativo Ars Alimentaria, intraprendendo due studi di Shelf-life su due
prodotti lattiero caseari tradizionali della regione Marche (il Caprino del “covo”
sottovuoto e il mascarpone) e uno studio di definizione dello standard di
67
processo su un prodotto lattiero caseario della regione Marche (la ricotta della
Vallesina)
L’attività si è conclusa nei tempi previsti e attualmente si sta lavorando alla
rielaborazione di un report finale.
Nell’anno 2013 il Laboratorio Controllo Alimenti, il Centro Regionale
Autocontrollo hanno proposto una ricerca finalizzata (in attesa di approvazione
dal Ministero) e una ricerca corrente (approvata). Anche il Laboratorio
Diagnostica ha presentato una ricerca corrente (approvata).
Tutte le ricerche sono di seguito elencate:
RC
11/2013: La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica
mediante multiplex PCR e Multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di
Pasteurella multocida isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla
correlazione tra genotipo e patogenicità del germe.(Responsabile scientifico:
Dott. Piermario Mangili)
Il progetto si inquadra nell’area Sanità Animale, linea di ricerca n. 5 (Studio e
messa a punto di nuovi protocolli e strumenti diagnostici per migliorare i
sistemi di sorveglianza sulle malattie infettive o sulle patologie di interesse
della medicina veterinaria).Il progetto si propone di collezionare ceppi di P.
multocida isolati da animali sani e sintomatici (studio caso-controllo),
caratterizzarli sotto il profilo molecolare mediante Multiplex PCR e confrontarli
tramite MLST, per valutare eventuali correlazioni tra clusters genotipici e
patogenicità del germe. Contestualmente a tali attività, verranno ricercati
possibili fattori predisponenti estrinseci di natura ambientali/manageriale ed
intrinseci, con particolare riferimento ad infezioni sub-cliniche di natura virale
(myxomatosi), in grado di condizionare l’esacerbazione della malattia. Le
finalità del progetto saranno pertanto quelle di 1) caratterizzare gli isolati di
P.multocida e acquisire strumenti idonei all’identificazione di stipiti
particolarmente patogeni 2) valutare il grado di influenza dei fattori
predisponenti nel determinismo delle forme morbose 3) garantire adeguate
misure di prevenzione diretta, considerando che l’allevamento cunicolo
industriale ha una struttura fortemente verticale (poche aziende producono
riproduttori per un elevato numero di allevamenti), e che l’eventuale rimozione
dall’apice della piramide di ceppi particolarmente virulenti si tradurrebbe in un
vantaggio per tutta la filiera 4) allestire - ove possibile - presidi immunizzanti
specifici
RC 05/2013: Sviluppo e validazione di un metodo in multiplex real-time PCR
per l’identificazione rapida di ceppi virulenti di Listeria monocytogenes in
prodotti “ready to eat” (RTE). (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa
Petruzzelli).
Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare ed ha come obiettivo
quello di mettere a punto un metodo in multiplex-real-time PCR per
l’identificazione di L. monocytogenes e dei principali marker genetici di
virulenza di questa specie. Nel nuovo metodo verrà introdotto un controllo
interno di amplificazione (IAC), indispensabile per evidenziare eventuali falsi
negativi dovuti alla presenza di inibitori di origine alimentare, come indicato
68
nella norma ISO 22174:2005 “Microbiology of food and animal feeding stuffs Polymerase chain reaction (PCR) for the detection of food-borne pathogens General requirements and definitions” In seguito alla fase di validazione
prevista, la metodica in multiplex real-time PCR potrà essere quindi disponibile
per l’identificazione rapida, specifica e sensibile di ceppi di L. monocytogenes
virulenti in alimenti pronti al consumo. Ciò permetterebbe di verificare se gli
esiti di positività, generalmente forniti con il metodo diagnostico attualmente in
uso, siano sovrastimati. Tale metodo innovativo potrebbe essere utile per
valutare l’effettivo rischio correlato alla presenza di L monocytogenes in
prodotti “rady to eat”.
RF: “Development and validation of a multiplex real-time PCR assay for the
identification and discrimination of virulent Listeria monocytogenes strains in
food”. (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli)
Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare ed attualmente è in fase
di accertamento per eventuale approvazione.
Produzione scientifica (pubblicazioni, presentazioni a convegni ecc.)
Nel corso del 2013 la Sezione di Pesaro ha pubblicato, su riviste impattate, i
seguenti lavori:
“Prevalence assessment of Coxiella burnetii and verocytotoxin-producing
Escherichia coli in bovine raw milk through molecular identification”(Annalisa
Petruzzelli, Giulia Amagliani, Eleonora Micci, Martina Foglini, Edvige Di Renzo,
Giorgio Brandi, Franco Tonucci). Food Control 32 (2013) 532-536. IF: 2,656
“Assessment of reproducibility and uncertainty of food microbiology methods:
statistical approach of a multi-site laboratory”. (Giuliana Blasi, Annalisa
Petruzzelli, Donatella Ottaviani, Stefano Fisichella, Enrico Di Raimo, Andrea
Valiani, Marinella Cappuccella, Stefania Scuota, M. Naceur Haouet).
Accreditation and Quality Assurance 18 (2013) 143-148. IF:1,036
“Evaluation of the quality of foods for special diets produced in a
school catering facility within a HACCP-based approach: a case study”.
(A. Petruzzelli, M. Foglini, F. Paolini, M. Framboas, M. S. Altissimi, M.
Naceur Haouet, P.M. Mangili, A. Osimani, F. Clementi, T. Cenci, F. Tonucci).
International
Journal
of
Environmental
Health
Research.
(2013) DOI:10.1080/09603123.2013.782605. IF: 0,864
“Four year monitoring of foodborne pathogens in raw milk sold by vending
machines in Italy” (Federica Giacometti, Paolo Bonilari, Andrea Serraino,
Angelo Peli, Giuseppe Cascone, Damiano Comin, Paolo Daminelli, Lucia
Decastelli, Mattia Fustini, Renzo Mioni, Annalisa Petruzzelli, Roberto Rosmini,
Gianluca Rugna, Marco Tamba, Franco Tonucci and Giuseppe Bolzoni). Journal
of Food Protection Vol. 76, N 11, 2013 Pages 1902-1907. IF 1,937 (2011).
Nel corso del 2013 la Sezione di Pesaro ha presentato, su rivista impattata, il
seguente lavoro accettato nel gennaio 2014:
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“The occurrence of thermotolerant Campylobacter spp. in raw meat 1 intended
for public catering” (A. Petruzzelli, M. Foglini, V. Vetrano, F. Paolini,
N.Orazietti, B.Ambrosini, A. Osimani , F.Clementi, S. Tavoletti, F. Tonucci).
“Public Health" (IF 1.35)
Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c.
Per quanto riguarda
l’aggiornamento e la formazione professionale del
personale,il sottoscritto ha formulato le proposte per la definizione del Piano
Formativo Aziendale 2014 nell’ottica di un miglioramento delle competenze e
delle capacità degli operatori.
Ha coordinato l’attuazione delle attività previste dal Piano Formativo Aziendale
2013 per la Sezione di Pesaro. Si ritiene che i percorsi formativi a cui il
personale ha partecipato siano stati in linea con gli obiettivi aziendali del 2013
e rispondenti alle esigenze della Sezione.
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
Nel 2013 ha avuto seguito la 3° e 4° edizione del “Corso di formazione ed
addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA, nel campo della Sicurezza
Alimentare” per veterinari ASUR, accreditati ECM e finalizzati all’effettuazione
di audit da realizzare presso le imprese agro-zootecniche. Gli obiettivi e la
metodologia didattica sono stati condivisi con la P.F. Veterinaria e Sicurezza
Alimentare delle Marche. I corsi sono stati svolti rispettivamente a Sirolo (AN)
e Tolentino (MC). L’obiettivo generale del progetto era quello di dotare i fruitori
dei corsi di conoscenze e tecniche operative in merito a tematiche connesse
alla programmazione e realizzazione di attività di audit presso aziende del
settore agroalimentare in accordo a quanto previsto dal Reg. (CE) n.
882/2004, dalle Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg. (CE) n.
882/2004 e Reg. (CE) n. 854/2004 e dalla norma ISO UNI EN ISO
19011:2012. Tale obiettivo si inquadra nelle attività tese ad acquisire
competenze tecnico - professionali e ad uniformare, nella regione Marche, le
modalità di esecuzione di audit sugli OSA da parte dei servizi competenti. Gli
obiettivi specifici del progetto possono essere ricondotti a: i)intraprendere un
“percorso di qualificazione” per auditor per l’esecuzione dei controlli ufficiali su
OSA attraverso la formazione, l’addestramento e la definizione dei criteri per il
mantenimento della qualifica nel tempo; ii) predisporre e validare in campo la
documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività di audit a livello
regionale (es. piano di audit, liste di riscontro, rapporto di non conformità,
rapporto di audit ecc.). Tali obiettivi si inquadrano nelle attività tese a
garantire una corretta raccolta delle evidenze su cui costruire una valutazione
quanto più oggettiva possibile. Complessivamente nel 2012 e 2013 sono stati
qualificati 99 dirigenti del Servizio Sanitario Regionale. Il progetto è stato
realizzato in collaborazione con la Sezione di Fermo.
Relativamente alla formazione nell’anno 2013 il Centro Specialistico si è
occupato di organizzare percorsi formativi sugli aspetti igienico-sanitari e sulle
tecnologie di produzione, rivolti agli operatori di settore, ad associazioni di
consumatori, ad aziende pubbliche e private ed agli organi istituzionali. In tal
contesto oltre al coordinamento ed organizzazione di corsi (per un totale di
circa 45 ore di docenza) per operatori del settore ristorazione collettiva
70
nell’anno 2013 il Centro Specialistico è stato impegnato nell’organizzazione di
un corso ECM dal titolo “La semplificazione dell’autocontrollo nelle
microimprese alimentari”. (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa
Petruzzelli). Il corso ha coinvolto figure professionali sia afferenti agli organi di
controllo ufficiale che consulenti liberi professionisti ed ha ottenuto un notevole
gradimento da parte del personale discente.
71
SEZIONE TERRITORIALE DI ANCONA (SC 8)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
Nel corso del 2013 sono stati perseguiti i seguenti filoni di attività:
Mantenere un alto livello di collaborazione con il Laboratorio di Riferimento
Europeo (EU-RL) CEFAS (UK).
Promuovere studi sulla valutazione del rischio nelle zone di produzione dei
molluschi bivalvi al fine di migliorare la sorveglianza sanitaria.
Validare i metodi per la determinazione e la caratterizzazione dei vibrioni.
Implementare metodi validati e riconosciuti alternativi al metodo ufficiale
ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi
bivalvi,
Implementare l’attività di diagnostica nel settore della fauna selvatica in
collaborazione con Enti regionali e nazionali.
Implementare l’attività di diagnostica e le collaborazioni scientifiche nel settore
delle malattie trasmesse da vettori al fine di attivare il Centro di Riferimento
Regionale come previsto dal Regolamento per l’ordinamento interno dei servizi
dell’Istituto
Mantenere attiva la collaborazione con il Servizio Salute della Regione Marche.
Gestire le attività inerenti le Malattie da Vettori previste nell’ambito del Piano
Regionale per la Prevenzione e dei Piani nazionalie regionali di sorveglianza
(Leishmaniosi canina, Blue Tongue e West Nile).
Coordinare l’attività diagnostica inerente Il Piano Nazionale di Sorveglianza
sulle malattie delle api del Ministero della Salute, per la Regione Marche.
Organizzare Corsi di Formazione
Partecipare a Progetti di Ricerca
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Per quanto riguarda la messa a punto di nuove metodiche, nel corso del 2013:
Ricerca di Arcobacter spp. nei molluschi bivalvi e identificazione molecolare di
specie
E’ stato messo a punto un metodo microbiologico per la ricerca di Arcobacter
spp. nei molluschi bivalvi e un metodo molecolare per l’identificazione
mediante PCR e analisi di sequenziamento del gene rpoB.
Ricerca di Clostridium difficile nei molluschi bivalvi
E’ stato messo a punto un metodo microbiologico per la ricerca di
Clostridiumdifficile nei molluschi bivalvi e metodi biomolecolari per
l’identificazione molecolare di specie mediante real-time PCR per la ricerca del
gene housekeeping tpi e la ricerca in real-time PCR dei geni tcdA e tcdB
codificanti per le tossine responsabili della patogenicità.
Metodiche quantitative per la Numerazione di Vibrio parahaemolyticus totali e
patogeni dai molluschi bivalvi.
Sono state messe a punto e confrontate metodiche per la ricerca e
numerazione di V.parahaemolyticus totali e patogeni nei molluschi bivalvi
mediante PCR classica o RealTime PCR.
Metodi alternativi alla ISO 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli
nei molluschi bivalvi
Il metodo di riferimento ufficiale per la numerazione di Escherichia coli nei
molluschi bivalvi è la norma ISO/TS 16649-3:2005, ma due metodi alternativi
72
sono stati velidati: il metodo ad impedenza e il metodo della conta delle
colonie su piastra basato sulla ISO 16649-2. Entrambi i metodi sono in corso
di acquisizione mediante validazione secondaria.
Metodi biomolecolari per la diagnosi delle malattie da Vettori
Messa a punto di una nuova metodica PCR Realtime per la diagnosi del Virus
blue tongue .
Metodi biomolecolari per la diagnosi delle malattie nei carnivori
Sono state messe a punto le seguenti metodiche:
PCR Realtime per la diagnosi del virus del Cimurro;
PCR Realtime per la diagnosi del virus della Gastroenterite trasmissibile del
cane;
PCR Realtime per la diagnosi della Panleucopenia del gatto;
Procedure redatte
Sono state redatte le seguenti procedure:
Identificazione di specie dei Flebotomi
Identificazione di specie degli Ixodidi
Politica della Qualità
Partecipazione a circuiti interlaboratorio
Circuito
Analiti
Metodo analitico testato
PRT.ANMICALI.008
ISO 6554:2001
PRT.ANSAL.002
UNI EN ISO 6579:2008
PRT.PGMICALI.015
AFNOR BIO 12/16 – 09/05
1
QM22
Ricerca E.coli O157
QM 06
Ricerca Salmonella
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
QM 06
Food-EQA Shellfish
Scheme
(3
distribuzioni)
Food-EQA
Shellfish
Scheme
(3 distribuzioni)
QM 06
Ricerca Salmonella metodo ELFA
PRT.ANSAL.001
ISO/TS 16649-3:2005
Numerazione E.coli metodo MPN
PRT.ANSAL.002
UNI EN ISO 6579:2008
Ricerca Salmonella
Ricerca Salmonella
QM08
QM07
Numerazione Listeria monocytogenes
Ricerca Listeria monocytogenes
QM07
QM010
Ricerca Listeria monocytogenes ELFA
Numerazione Clostridium perfringens
QM17
QM17
Numerazione B.cereus
Numerazione Stafilococchi coagulasi
positivi
QM16
Numerazione coliformi totali
QM16
Numerazione E.coli
Numerazione microrganismi aerobi a
30°C
12
13
14
15
QM16
16
17
18
19
20
21
QM16
QM23
QM23
Numerazione enterobatteri
Numerazione lieviti
Numerazione muffe
FC4186
MT5562
Acqua libera
pH
QM26D
Numerazione Pseudomonas
22
23
24
25
QM 21D
ISS
HPA – Pathogenic
Vibrio Scheme (2
distribuzioni)
HPA – Pathogenic
Vibrio Scheme (2
Ricerca Campylobacter
Ricerca Norovirus e virus Epatite A
Identificazione
molecolare
di
V.
parahaemolyticus
Identificazione
vulnificus
molecolare
73
di
V.
Esito
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
PRT.PGMICALI.001
PRT.FMSAL.006
UNI EN ISO 11290-2:2005
PRT.PGMICALI.007
PRT.PGMICALI.016
AFNOR BIO 12/11 – 03/04
PRT.PGMICALI.011
PRT.PGMICALI.003
UNI EN ISO 7932:2005
PRT.PGMICALI.024
UNI EN ISO 6888-2:2004
PRT.ANMICALI.002
AFNOR BRD 07/7-12/04
PRT.ANMICALI.002
AFNOR BRD 07/8-12/04
PRT.PGMICALI.002
UNI EN ISO 4833:2004
PRT.PSSAL.004
ISO 21528-2 :2004
PRT.PGMICALI.004
PRT.PGMICALI.004
PRT.PSSAL.001
-ISO
21807:2004
PRT.PGBT.215
PRT.MCSAL.008;
ISO/TS
11059:2009-IDF/RM
225:2009
PRT.MCSAL.006;
ISO
10272-1:2006
PRT.PGMICALI.018
PRT.ANMBV.201
PRT.ANMICALI.017
Favorevole
Favorevole
PRT.ANSAL.011
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
Favorevole
distribuzioni)
26
Circuito
EURL PT 45
27
EURL PT 45
Analiti
Metodo analitico testato
PRT.ANSAL.001
ISO/TS 16649-3:2005
PRT.ANSAL.002
UNI EN ISO 6579:2008
PRT.ANMICALI.014
Esito
Favorevole
Ricerca di VIBRIO CHOLERAE, VIBRIO
PARAHAEMOLYTICUS
PRT.ANMICALI.001
Favorevole
Ricerca Bluetongue PCR
Ricerca Anticorpi contro il virus della
Bluetongue in ELISA
Sieroagglutinazione
rapida
e
fissazione
del
complemento
per
brucellosi
Ricerca Leishmania
PRT.PGTSE.011
PRT.PGPES.007
In corso
In corso
PRT.MCSIER.002
In corso
PRT.ANDI.004
Ricerca parassiti molluschi bivalvi
PRT.ANDI.002
Richiesto,
distribuito
Favorevole
Ricerca Anisakis
Ricecerca
Trichinella
automatica
Ricerca
Trichinella
artificiale
digestione
PRT.PGCB.031
PRT.PGDIAGN.001
In Corso
In Corso
digestione
PRT.MCSAL.004
In corso
Numerazione E.coli metodo MPN
28
30
31
HPA – Pathogenic
Vibrio Scheme (2
distribuzioni)
HPA – Pathogenic
Vibrio Scheme (2
distribuzioni)
IZSAM
IZSAM
32
IZSAM
33
IZSSicilia
34
35
36
Circiuto
IZSVe
IZS Sicilia
ISS
37
ISS
29
AQUA
Ricerca Salmonella spp.
Ricerca di Vibrio spp. e identificazione
stipiti batterici
Favorevole
Favorevole
Non
Consulenze e collaborazioni
Collaborazione con il Ministero della salute. Direzione generale della sicurezza
degli alimenti e della nutrizione ufficio III
Collaborazione con il Ministero della Salute come organo di consulenza per la
valutazione dei piani di monitoraggio regionali dei molluschi bivalvi (Nota del
Ministero della Salute DGISAN 0037208-p-07/11/2012)
Parere sulla depurazione da salmonelle nei molluschi bivalvi (prot. DGISAN
0003846 del05/02/2013)
Documenti prodotti per il Ministero della Salute:
“Classificazione e monitoraggio delle aree di produzione e raccolta dei
molluschi bivalvi, secondo il regolamento (ce) 854/2004 Tradotto dalla
Comunity Guide to the Principles of Good Practice, issue 1, june 2012”,
(Documento CEREM 02/13)
“Sorveglianza sanitaria area di produzione e raccolta di molluschi bivalvi”
format (Documento CEREM 01/13).
Percentage of positive samples for Salmonella spp. and Escherichia coli from
class A and B shellfish harvesting areas by national sub-regions (Adriatic Sea,
Ionic Sea and Tirrenic Sea). Italy - Years 2009 – 2011. (Documento CEREM
04/13)
Valutazione positività per Salmonella spp. Dati nazionali
Anni 20092011(Documento CEREM 05/13)
Partecipazione con il Ministero della Salute al “Joint working group on bivalve
molluscs and issues related to fishery product” il 27 giugno 2013 presso la
commissione europea in Bruxelles.
Partecipazione al gruppo di lavoro sulla Banca Dati Nazionale Molluschi Bivalvi.
Collaborazione con il Laboratorio Europeo di Riferimento (EURL) CEFAS, Centre
for Environment, Fisheries and Aquaculture Science di Weymouth, UK
Partecipazione al 12° Workshop dei LNR europei che si è svolto a Roma presso
l’Istituto Superiore di Sanità dal 7 al 9 maggio 2013, incontro annuale dei
74
Laboratori Nazionali di Referenza per il controllo della contaminazione
batteriologica e virologica dei molluschi bivalvi organizzato dall’EURL. Hanno
partecipato 36 delegati provenienti da tutti i paesi Europei, inclusi
rappresentanti di paesi EFTA e di paesi che hanno fatto richiesta di ingresso
nella Unione Europea.
Nel corso del Workshop sono state presentate 3 relazioni: “Investigation of the
presence of type III secretory systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus
strains isolated in Italy” nella sessione Vibrio marini; “Data managment, spatial
analysis and epidemiological investigation: a task force in evaluating risk
factors for microbiological shellfish contamination” e “Information about
assessment of classification harvesting areas in Italy" nella sessione Controllo
Ufficiale – monitoraggio microbiologico e classificazione.
Distribuzione Proficiency Testing per E. coli e Salmonella spp ( tre distribuzioni
SF044, SF045, SF046)
Partecipazione Validazione europea della Norma ISO 21872 sulla ricerca di
Vibrio spp. negli alimenti (mandato CEN/M381).
Partecipazione al Progetto “Comparing microbiological indicators and biological
effects markers for the detection of pollution impacts” che vede coinvolti
CEFAS, CEREM e Università di Camerino
Collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per le
contaminazioni virali dei molluschi bivalvi presso l’Istituto Superiore di Sanità
(Roma)
Organizzazione del Workshop dei laboratori italiani operanti nel controllo
ufficiale dei molluschi bivalvi che si è svolto a Roma il 30/05/2013.
Collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura albanese
E’ proseguita la collaborazione al programma OMS –WHO “Strengthening Food
Control Institutions in Albania” inerente la raccolta, il controllo
e la
commercializzazione dei molluschi bivalvi prodotti in Albania e l’adeguamento
delle azioni rispetto alle normative europee. Il 23 maggio 2013 si è svolto a
Tirana il workshop conclusivo del progetto dove il CEREM ha presentato la
sorveglianza sanitaria del lago di Butrinti come parte finale de processo di
addestramento dei servizi veterinari albanesi.
Collaborazione con ISPRA
Collaborazione con ISPRA sulle attività inerenti il D.lgs. 190/2010 (Marine
Strategies)., con l’elaborazione dei dati sulle contaminazioni microbiche delle
zone di raccolta dei molluschi bivalvi ai fini della tutela dei mari.
Collaborazione con regioni Marche, Emilia Romagna e Abruzzo
Presentazione del progetto CCM “La prevenzione delle tossinfezioni da
molluschi bivalvi: creazione di un manuale di gestione delle attività di
sorveglianza delle acque destinate alla molluschicoltura” con l’obiettivo di
fornire uno strumento operativo di intervento alle Autorità competenti per
diminuire il rischio di infezioni da consumo dei Molluschi Bivalvi Vivi
Collaborazione con altri centri di ricerca europei
Presentazione, come Principal investigator, del Cost-action “The sanitary
survey in bivalve mollusc harvesting areas: a consistent and scientific
assessment of the sources of pollution” network internazionale sulla
sorveglianza sanitaria delle zone di produzione dei molluschi bivalvi.
75
Partecipanti Italia (CEREM), UK (CEFAS), Francia (Ifremer), Spagna
(Intercmar), Irlanda (Marine Institute), Danimarca (DTU), Olanda (RIVM),
Svezia (National Food Agency)
Presentazione all’Università di Istanbul del progetto congiunto Università di
Istanbul-CEREM “Risk assessment of Istanbul shellfish harvesting and
consumption”
Avvio collaborazione sull’applicazione di modelli “in vivo” per lo studio
patogenesi legata a V.parahaemolyticus con Faculty of Health and Medical
Sciences, University of Surrey, Guildford, Surrey UK (Referente Dr. Jenny M
Ritchie)
Avvio collaborazione sull’applicazione dei BALOs per la depurazione biologica
dei molluschi bivalvi con Department of Agriculture Agricultural Research
Service Delaware State University Dover, USA (Referente Prof. Gary P.
Richards)
Ricerca
Per quanto riguarda l’attività di ricerca, il personale della SC8AN durante il
2013 è stato impegnato nelle attività previste dalle Ricerche correnti, nella
produzione di articoli e di poster e nella stesura di progetti di ricerca da
sviluppare in futuro.L’attività di ricerca si può riassumere nella seguente
Tabella.
1
PROGETTO
RICERCA
IZSUM
ricerca
propria
2
Ricerca
Finalizzata
3
Ricerca
Finalizzata
4
5
IZSUM
RC14/2010
IZSUM
rc05/2011
6
IZSUM
10/2011
7
IZSUM
RC0032012
8
IZS Ve 02/11
9
Ricerca
Finalizzata
RF-20102311608
10
Ricerca
RC
TITOLO
RESPONSABILE
Valutazione del rischio di accumulare cadmio tramite il
consumo dei gasteropodi marini
Tossine algali contaminanti le acque ed i prodotti ittici
nelle acque italiane: monitoraggio, caratterizzazione e
studio di metodiche innovative
Sicurezza alimentare dei prodotti ittici: studio delle
problematiche di tracciabilità delle produzioni e
comunicazione del rischio in riferimento alla presenza di
mercurio
Studio della relazione tra stato sanitario e capacità di
depurazione in molluschi bivalvi vivi.
Valutazione del contenuto di Arsenico totale, organico e
inorganico nei mitili italiani
Metodi analitici per patogeni emergenti (E.coli verocitotossici, Arcobacter spp., Clostridium difficile)
trasmessi dai molluschi bivalvi: messa a punto e
applicazione in zone di produzione per la valutazione
preliminare del rischio legato alle fonti di contaminazione
Utilizzo di metodiche innovative per l’identificazione delle
fonti di inquinamento organico delle zone di produzione
dei molluschi bivalvi
Applicazione del Nominal Group Technique (NGT) per la
costruzione di una comunicazione del rischio destinata
agli Enti sanitari istituzionali competenti in materia di
sicurezza alimentare. Il caso dei rischi legati al consumo
di molluschi bivalvi.
An integrated analytical, in vivo and in vitro approach to
characterize polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in
italian
mussels: a basis for a Toxic Equivalent Factors (TEF)
proposal.
Piattaforma molecolare innovative per la diagnosi delle
76
Latini RS
Orletti RUO
Orletti RUO
Latini RS
Orletti RS
Ottaviani RS
Latini RS
Rocchegiani
RUO
Piersanti RUO
Gavaudan
11
Finalizzata
IZSVE RF-20102314989
Progetto
LIFE
Natura
EU
000183/2009
malattie trasmesse da zecche: suspencion array e
pyrosequencing per il rilievo simultaneo di più patogeni
“Development of coordinated protection measures for
Apennine Chamois (Rupicapra pyrenaica ornata)”
12
RC IZSPLV 2011
Possibile introduzione di insetti vettori esotici in Italia
13
RC 09/2010
Zoonosi e sanità pubblica:
medicina e veterinaria
14
IZSUM
propria
72013
" Sorveglianza delle malattie da vettori"
ricerca
RCRM
protocolli
integrati
Resp.UO
Gavaudan
Resp.UO
Gavaudan
Resp.UO
tra
Gavaudan RS
Gavaudan RS
Produzione
scientifica
(pubblicazioni,
presentazioni
a
convegni
ecc.)Pubblicazioni su riviste scientifiche con impact factor (IF)
Ottaviani, D., Leoni, F., Rocchegiani, E., Mioni, R., Costa, A., Virgilio, S.,
Serracca, L., Bove, D., Canonico, C., Di Cesare, A., Masini, L., Potenziani, S.,
Caburlotto, G., Ghidini, V., Lleo, M.M. (2013). An extensive investigation into
the prevalence and the genetic and serological diversity of toxigenic Vibrio
parahaemolyticus in Italian marine coastal waters. Environmental Microbiology.
15(5):1377-1386.
Ottaviani, D., Leoni, F., Rocchegiani, E., Santarelli, S., Masini, L., D’annibale,
M.L., Pianetti, A., Carraturo, A. (2013). A severe case of Aeromonas veronii
biovar sobria traveller's diarrhoea characterized by Vibrio parahaemolyticus coisolation. J Med Microbiol. Jan;62(Pt 1):161-164.
Ottaviani, D., Leoni, F., Talevi, G., Masini, L., Santarelli, S., Rocchegiani, E.,
Susini, F., Montagna, C., Monno, R., D'Annibale, L., Manso, E., Oliva, M.,
Pazzani, C. (2013). Extensive investigation of antimicrobial resistance in Vibrio
parahaemolyticus from shellfish and clinical sources,in Italy. Int J Antimicrob
Agents. 2013 Aug;42(2):191-193.
Ottaviani, D., Chierichetti, S., Rocchegiani, E., Bartolini, C., Masini, L.,
Santarelli, S., Leoni, F. (2013). Bioaccumulation experiments in mussels
contaminated with the food-Borne pathogen Arcobacter butzleri: preliminary
data
for
risk
Assessment.Biomed
Res
Int.
2013:153419.
doi:
10.1155/2013/153419. Epub 2013 Sep 12.
G. Blasi, A. Petruzzelli, D. Ottaviani, S. Fisichella, E. Di Raimo, A.Valiani, M.
Capuccella,
S. Scuota, M. Haouet N. Assessment of reproducibility and
uncertainty of food microbiology methods: statistical approach of a multi-site
laboratory. Accred Qual Assur 2013. DOI 10.1007/s00769-013-0959-x
Latini M. Canonico C., Leoni F., Rocchegiani E. (2013). Le tecniche di biologia
molecolare nei molluschi bivalvi. Alimenti & Bevande, Anno XV – 7 – settembre
2013, 69Presentazioni a convegni
Leoni, F., Ottaviani, D., Masini, L., Talevi, G., Rocchegiani, E. (2013).
Investigation of the presence of type Three Secretory Systems 2 (T3SS2) in V.
parahaemolyticus strains isolated in Italy. Atti della conferenza “9th
International conference on molluscan shellfish safety” 17-22 marzo 2013,
Sydney, Australia.
77
Chierichetti, S., Leoni, F., Rocchegiani, E., Bartolini, C., Talevi, G., Masini, L.,
Santarelli, S., Ottaviani, D. (2013). Patogeni emergenti nei molluschi bivalvi:
Arcobacter spp., Escherichia coli O157, Clostridium difficile. Poster presentato
alla XIX Conferenza Nazionale “La sicurezza microbiologica nella produzione di
alimenti per il 21° secolo”, Bologna, Palazzo della Cultura e dei congressi, Sala
Europa, 10 settembre 2013.
Canonico C., Duranti A., Barchiesi F., Antognini E., Angelico G., Ciarrocchi G,
Renzi R., Pauri P., Maurizi E., Cimini D., Morandi F. , Gavaudan S..
Sorveglianza delle malattie trasmesse da Ixodidi: diagnosi su zecche raccolte
da uomo, ambiente e animali. Poster presentato al XLII Congresso Nazionale
AMCLI, Rimini 12-15 2013
Ciarrocchi G., Cinti B., Ceka A., D’Anzeo M., Canonico C., Gavaudan S. Un caso
clinico (autoctono?) di malattia di Lyme nelle Marche. Poster presentato al XLII
Congresso Nazionale AMCLI, Rimini 12-15 2013
Gavaudan S., Morandi F., Tomasi V., Angelico G., Graziosi T., Moscatelli F.,
Fioranelli F.Spirocerca lupi: un parassita raro o una parassitosi occulta?
Descrizione di un caso di aneurisma aortico nella volpe. Poster presentato al
XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23 - 25 Ottobre 2013.
Comunicazioni orali a Congressi/Convegni
Relazione dal titolo “Investigation of the presence of type Three Secretory
Systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy” presentata
da F. Leoni alla conferenza internazionale “ 9th International conference on
molluscan shellfish safety” 17-22 marzo 2013, Sydney, Australia.
Relazione dal titolo “Investigation of the presence of type III secretory systems
2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy” presentata da F.
Leoni al 12° Workshop of National Reference Laboratories for bacteriological
and viral contamination of bivalve molluscs”, 7-9 maggio 2013, Istituto
Superiore di Sanità, Roma.
Relazione dal titolo “Data managment, spatial analysis and epidemiological
investigation: a task force in evaluating risk factors for microbiological shellfish
contamination” presentata da F. Barchiesi nella sessione Controllo Ufficiale –
monitoraggio microbiologico e classificazione al 12° Workshop of National
Reference Laboratories for bacteriological and viral contamination of bivalve
molluscs”, 7-9 maggio 2013, Istituto Superiore di Sanità, Roma.
Relazione dal titolo “Ricerca Corrente IZSUM 02/09: Pianificazione e sviluppo in
Italia di un programma mirato di
Sorveglianza Sanitaria per
V.parahaemolyticus” presentata da D. Ottaviani all’evento ECM “I progetti di
ricerca corrente dell'IZS UM attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del
territorio”, Il 22 Maggio 2013 Foligno.
Aggiornamento e formazione professionale del personale
Partecipazione a Convegni Internazionali
Partecipazione al 12° Workshop of European National Reference Laboratories
for monitoring bacteriological and viral contamination of bivalve molluscs che si
è svolto a Roma 7-8-9 maggio 2013 (Leoni, Latini).
Partecipazione al 9th International Conference on Molluscan Shellfish Safety in
Sidney (Australia) con la presentazione “A preliminary analysis of risk factors
78
involved in the faecal pollution of shellfish harvesting areas of the Marche
region by using Geographical Information System”
Partecipazione al 64th Annual Meeting of the EAAP 29 august 2013, Nantes
(France)
Eventi formativi organizzati
Metodo alternativi alla ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia
coli nei molluschi bivalvi
Corso ECM rivolto ai laboratori di controllo ufficiale
svoltosi in Ancona il 20 e 21 giugno 2013.
La Sorveglianza Sanitaria nelle aree di raccolta dei Molluschi Bivalvi Vivi
Evento formativo, finanziato dal Ministero della Salute e articolato in quattro
edizioni per il 2012 e una per il 2013. Quest’ultima si è svolta a Pisa nei giorni
29 e 29 maggio 2013 con lo stesso programma presentato nel 2012. Tutte le
edizioni sono risultate complete. (Responsabili Scientifici E.Rocchegiani e M.
Latini)
79
SEZIONE TERRITORIALE DI TOLENTINO (SC 9)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La Sezione Territoriale SC9 nel mese di giugno del 2013 ha trasferito i propri
laboratori nei nuovi locali siti nel comune di Tolentino in C. da La Cisterna. Da
un punto di vista logistico, tale cambiamento ha rappresentato un progresso
significativo. La nuova sede, infatti, oltre a consentire un accesso più agevole
all’utenza istituzionale, considerata la felice collocazione geografica, centrale
rispetto alla provincia di Macerata e vicina alle grandi vie di comunicazione,
permette, vista la dotazione di nuovi laboratori, modernamente attrezzati, di
offrire servizi tecnico analitici di assoluta qualità e di elevato livello.
Da punto di vista organizzativo, nulla è, invece, mutato, rispetto al passato. La
Sezione è, ancora, strutturata in tre Articolazioni Organizzative: il Laboratorio
di Diagnostica, il Laboratorio del Controllo Alimenti e il Centro Specialistico,
rappresentato dal Centro di Riferimento Regionale per gli Enteropatogeni.
Il Laboratorio di Diagnostica ha svolto la sua attività in sanità animale in linea
con quanto fatto negli anni precedenti. La maggior parte dell’attività
diagnostica è stata rivolta all’identificazione delle malattie, ad eziologia
infettiva o meno, delle principali specie da reddito, in particolare bovini ed ovicaprini. Molta attenzione è stata dedicata anche alle specie selvatiche, in
particolare ai cinghiali nei quali è da segnalare la recrudescenza della
tubercolosi, causa questa, probabilmente, di un focolaio di infezione riscontrato
in un allevamento bovino nella provincia di Macerata nel corso del 2013. Il
Laboratorio, come sempre, è stato impegnato nell’esecuzione delle analisi
previste dai piani di Profilassi di Stato quali la Brucellosi, la Leucosi Bovina,
l’Anemia Infettiva Equina ed dai Piani Nazionali di Controllo della Salmonellosi
nella produzione primaria.
Per quanto riguarda il laboratorio del Controllo Alimenti, questo ha incentrato
la propria attività su due versanti. Il primo relativo al supporto analitico e
tecnico consulenziale fornito ai servizi veterinari per l’attuazione di quanto
previsto dal “Piano Integrato dei Controlli 2011 – 2014 sulla sicurezza
alimentare”, piano ufficiale della Regione Marche di controllo degli alimenti di
origine animale. Il secondo ambito di attività ha riguardato il supporto analitico
offerto, o direttamente o per il tramite dei consulenti aziendali, agli operatori
del settore alimentare e necessario per assolvere a quanto previsto dai manuali
di autocontrollo.
Infine, per quanto concerne l’attività del Centro Specialistico, nel 2013 il
Centro di Riferimento per gli Enteropatogeni ha rafforzato la collaborazione con
i Dipartimenti di Prevenzione e con i laboratori ospedalieri della Regione. Il
supporto fornito ha riguardato in primo luogo la tipizzazione sierologica e la
sub tipizzazione biomolecolare dei ceppi batterici appartenenti al genere
Salmonella, isolati da pazienti umani. Ma è stato assicurato, come negli anni
passati, il servizio di natura consulenziale in occasione delle indagini
epidemiologiche condotte in seguito ad episodi di tossinfezione alimentare.
80
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Nel corso del 2013 il Laboratorio di Diagnostica ha svolto complessivamente
61.020 esami. Di questi 7.763 hanno riguardato la Brucellosi bovina, 43.344 la
Brucellosi ovi-caprina, 7.007 la Leucosi Bovina Enzootica, 942 l’Anemia
Infettiva Equina e 465 i Piani di controllo della Salmonella nella produzione
primaria. Il resto degli esami, 1.499 per la precisione, hanno riguardato
l’attività diagnostica del laboratorio nei confronti delle specie di interesse
zootecnico. Sono state controllate complessivamente 42 aziende zootecniche,
di cui 38 bovine, 2 ovicaprine e 2 suine.
Sono stati effettuati ancora
sopralluoghi e incontri con gli allevatori e veterinari di azienda dove sono stati
affrontati i problemi sanitari presenti in azienda e sono stati discussi i relativi
protocolli di intervento.
Per quanto riguarda, invece, il laboratorio del Controllo Alimenti, questo nel
2013 ha svolto 25.336 esami, un numero sovrapponibile a quello dello scorso
anno. Di questi, una volta esclusi gli esami eseguiti per i Piani di controllo della
Trichinella, una buona parte ha riguardato l’attività di autocontrollo aziendale.
Il centro di Riferimento degli Enteropatogeni ha svolto, nel corso del 2013, 933
prove delle quali 520 riferite alla tipizzazione sierologica dei ceppi di
Salmonella.
Poliica della Qualità
Il Laboratorio del Controllo Alimenti ha partecipato complessivamente a 40
circuiti inter laboratorio, per tutti i quali ha ottenuto un risultato favorevole.
Anche il Centro di Riferimento per gli Enteropatogeni ha verificato la qualità
della propria attività partecipando ai circuiti inter laboratorio organizzati dal
Centrò di Rifermento nazionale per le Salmonellosi, ottenendo un giudizio
positivo.
Il Laboratorio di Diagnostica ha partecipato, infine, a 5 ring test nel corso del
2013, tutti condotti con esito soddisfacente.
Relativamente alle prove accreditate, il Laboratorio di Diagnostica non ha
accreditato prove nel corso del 2013, mentre il Laboratorio del Controllo
Alimenti ha accreditato la seguente prova: “Staphylococcus aureus – Conta”
PRT.PGMICALI.009.
Consulenze e collaborazioni
Nel corso del 2013, tra le strutture della Sezione di Tolentino, il Centro di
Riferimento per gli Enteropatogeni ha sviluppato importanti collaborazioni e ha
fornito a più riprese un supporto consulenziale ai propri utenti istituzionali.
A tale riguardo si segnalano le consulenze fornite a più riprese ai laboratori
periferici regionali della rete di sorveglianza Enter-Net. In particolare è stato
garantito, in diverse occasioni, un supporto specialistico ai laboratori
ospedalieri relativamente alla tipizzazione sierologica di isolati umani di
Salmonella come quello, ad esempio, fornito al responsabile del reparto di
malattie infettive dell’Ospedale di Civitanova Marche in merito alla tipizzazione
di un ceppo di Salmonella ipoteticamente appartenente al sierotipo Typhi
isolata da una emocoltura di un paziente che però si presentava negativo per
la presenza di anticorpi anti S. Typhi.
81
Analogo supporto è stato fornito nei riguardi degli isolati appartenenti al
genere Campylobacter e E. Coli VTEC. A tale riguardo, si ricorda, il caso di un
ceppo di E. coli O:44 pervenuto dall’ospedale di Ancona presunto
“enteropatogeno”, che è risultato negativo per i geni del gruppo VTEC e per i
geni del gruppo degli E. coli enteroaggregativi. Il ceppo è stato inviato al
Centro di Riferimento Comunitario presso l’ISS di Roma ma non è stato
confermato come E. coli “enteropatogeno”.
Ma, soprattutto, è importante segnalare l’istituzionalizzazione, nell’ambito del
rapporto di collaborazione con i presidi ospedalieri della Regione, della
possibilità di fornire approfondimenti diagnostici sui campioni fecali umani, per
quei patogeni di interesse del sistema Enter-Net, che i laboratori ospedalieri
non sono in grado di ricercare. E’ opportuno precisare che tale collaborazione è
fornita solo a scopo di ricerca e non si affianca né sostituisce l’ordinaria
funzione istituzionale svolta dai laboratori degli ospedali.
Relativamente al Laboratorio di Diagnostica, nel 2013 sono state espletate
consulenze in diverse aziende del territorio Maceratese nell’ambito del Progetto
Interno “Programma per l'elaborazione di strategie di intervento sanitario per
la prevenzione delle principali malattie infettive e attuazione di efficaci piani di
biosicurezza per la prevenzione della sanità animale nelle filiere bovina, ovicaprina e suina della Regione Marche”. In questo ambito, sono stati effettuati 8
sopralluoghi nelle aziende coinvolte nel progetto e sono stati svolti incontri con
i veterinari e allevatori.
Per quello che concerne, ancora, il Laboratorio del Controllo Alimenti, nel 2013
la sezione di Tolentino ha confermato e rafforzato il rapporto di collaborazione
con l’utenza esterna, in particolare quella privata, attraverso le convenzioni
stipulate con le industrie alimentari del territorio.
Si segnala, da ultimo, il supporto tecnico offerto, anche mediante il prelievo di
campioni, ai servizi veterinari della provincia in occasione dei sopralluoghi
condotti presso le industrie di produzione e trasformazione e conseguenti al
rincontro di non conformità sui prodotti alimentari.
Ricerca
Durante il 2013, la sezione di tolentino ha partecipato, in qualità di partner o
come capofila ai seguenti progetti di ricerca.
Ricerca corrente 2010 “Studio e caratterizzazione molecolare di Pestivirus
atipici con particolare riferimento alla nuova specie putativa BVDV-3”
“La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica mediante multiplex
PCR e multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di Pasteurella multocida
isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla correlazione tra
genotipo e patogenicità del germe".
“Progetto LIFE+ Natura 2009: development of coordinated protection
measures for appennine chamois (rupicapra pyrenaica ornata) coornata.
Ricerca corrente 2010 “Antibiotico resistenza in Salmonella enterica
sierovarianti Enteritidis, Typhimurium e 4,5,12.i.-: confronto tra la
caratterizzazione fenotipica e quella genotipica e individuazione degli elementi
genetici di resistenza”.
Ricerca Finalizzata CCM 2009 “Sorveglianza Zoonosi: alleanza Prevenzione,
Ospedale e Territorio”.
82
Progetto di ricerca “Lotta a Chikungunya, Dengue, WND e principali zoonosi”,
inserito nel Piano triennale 2010-2012 della Prevenzione della Regione Marche,
Produzione scientifica
La produzione scientifica della SC, nel corso del 2013, è stata la seguente:
Equine Infectious Anemia: risk factors in Central Italy 2007-2011 E. Scoccia,
S.Costarelli , A. Dettori, A. Felici, E. Olivieri, G. Perugini, C. Maresca. 31st
World Veterinary Congress (WVC) 17 - 20 September 2013 Prague, Czech
Republic.
Serological investigations against the major bovine viral respiratory infections.
Silenzi V., Gianfelici P., Fisichella S., Cenci T., Corradini C., Tirabasso V.,
Perugini G. Società Italiana Delle Scienze Veterinarie (S.I.S.Vet) LXVII
Convegno Nazionale 17-19 Settembre 2013, Brescia.
Detection of neutralizing antibodies in pigs inoculated with an inactivated
vaccine against Porcine Circovirus Type 2 (PCV2). Petrini S., Paniccià M.,
Silenzi V., Ciuti, Bresaola, Fortunati M., De Mia G.M., Perugini G., Ferrari M.
Veterinary Research Communications 2013 pag. 253
Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C.
Il personale della sezione di Tolentino ha partecipato alla seguenti eventi
formativi:
Gianni Perugini
Partecipazione al Corso FAD ECM: “ABC della BVD: saper gestire la patologia
negli allevamenti di bovini” – IZS delle Venezie.
Partecipazione al convegno “Giornate di coniglicoltura ASIC 2013” Associazione
Scientifica Italiana di Coniglicoltura. Forlì, 10 e 11 aprile 2013.
Partecipazione al LII Convegno Annuale SIPA organizzato dalla Società Italiana
di Patologia Aviare e tenutosi a Forlì, in data 11 e 12 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
12 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
16 aprile 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione
più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Benessere nel coniglio allevato
industrialmente: aspetti pratici e orientamenti per la normativa” – IZS
Lombardia Emilia Romagna Brescia, 24 settembre 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Aggiornamento sul farmaco
veterinario e farmacovigilanza” organizzato dall’Ordine dei Medici Veterinari di
Maceratae tenutosi il 12/10/2013 a Recanati (Mc).
Partecipazione all’evento formativo ECM “Tecniche innovative per la
prevenzione e controllo dell'uso di promotori della crescita in zootecnia”
organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 12 novembre
2013.
Partecipazione al PFA ECM “La cultura della motivazione come chiave principale
verso l'efficacia e l'efficienza lavorativa” organizzato dall'IZS Umbria e Marche
e tenutosi a Perugia in data 9 dicembre 2013.
83
Stefano Fisichella:
Docenza all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza
prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della
Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati (Mc) in
data 8 marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Malattie a trasmissione alimentare: i
sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato
dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013.
Docenza al PFA ECM “Aggiornamenti in tema di sicurezza alimentare: sviluppo
metodiche analitiche e protocolli d'intervento condivisi” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 20 marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
11 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
18 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM ““Incontro annuale di aggiornamento
Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in
data in data 31 maggio 2013.
Partecipazione all’ evento formativo aziendale non ECM “Il D.lgs. n. 81/2008
T.U. in materia di tutela della salute sicurezza nei luoghi di lavoro: rischi
lavorativi e misure di protezione e prevenzione” organizzato dall'IZS Umbria e
Marche e tenutosi a Perugia in data 4 luglio 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione
più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Simposio: evoluzione dei metodi
analitici e nuovi scenari nella sicurezza alimentare” organizzato dalla Bio-Rad e
tenutosi a Roma in data 10 ottobre 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso di prevenzione
della corruzione in ambito sanitario” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e
tenutosi a Perugia in data 6 dicembre 2013.
Partecipazione al PFA ECM “La cultura della motivazione come chiave principale
verso l'efficacia e l'efficienza lavorativa” organizzato dall'IZS Umbria e Marche
e tenutosi a Perugia in data 9 dicembre 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Seminario Laboratori Nazionali di
Riferimento Campylobacter e Listeria monocytogenes” organizzato dall'IZS
Abruzzo e Molise e tenutosi a Teramo in data 11-13 dicembre 2013.
Monica Staffolani:
Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza
prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della
Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8
marzo 2013.
84
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
18 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento
Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in
data in data 31 maggio 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Biotecnologie applicata alla sicurezza alimentare”
organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 ottobre
2013.
Laura Medici:
Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza
prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della
Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8
marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM ““Malattie a trasmissione alimentare: i
sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato
dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
18 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento
Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in
data in data 31 maggio 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Simposio: Evoluzione dei metodi
analitici e nuovi scenari nella sicurezza alimentare” organizzato dalla Bio-Rad e
tenutosi a Roma in data 10 ottobre 2013.
Paola Gianfelici:
Partecipazione al PFA ECM “Biotecnologie applicata alla sicurezza alimentare”
organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 ottobre
2013.
Partecipazione al PFA ECM “Autogestire l’informazione: casi di studio per gli
operatori del comparto dell’IZSUM” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e
tenutosi a Perugia in data 10 dicembre 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM ““Sorveglianza delle zoonosi: alleanza
prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della
Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8
marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
16 aprile 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Concetti sparsi di epidemiologia RANDOM”
organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 aprile
2013.
Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione
più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013.
85
Partecipazione al evento formativo ECM “I progetti di ricerca corrente
dell’IZSUM: attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio”
organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Foligno (PG) in data 22
maggio 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel
laboratorio di analisi” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a
Perugia in data 15 ottobre 2013.
Partecipazione al evento formativo aziendale non ECM “Corso di formazione
BASIC-LIFE
SUPPORT-DEFIBRILLATION (BLSD-D)” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Marsciano (PG) presso il Centro di formazione
Emergenza – Urgenza AUSL Umbria 1 in data 13 novembre 2013.
Maurizio Pierluigi:
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
16 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso teorico-pratico
sui principi della sterilizzazione a vapore” organizzato dall'IZS Umbria e Marche
e tenutosi a Perugia in data 13 maggio 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso di formazione
BASIC-LIFE
SUPPORT-DEFIBRILLATION (BLSD-D)” organizzato dall'IZS
Umbria e Marche e tenutosi a Marsciano (PG) presso il Centro di formazione
Emergenza – Urgenza AUSL Umbria 1 in data 13 novembre 2013.
Roberta Fraticelli:
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Nuova gestione
protocollo
informatico/PEC”
organizzato
dall’Istituto
Zooprofilattico
Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e svoltosi presso la sede di Perugia in
data 09 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
12 aprile 2013.
Eleonora del Carpio:
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Nuova gestione
protocollo
informatico/PEC”
organizzato
dall’Istituto
Zooprofilattico
Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e svoltosi presso la sede di Perugia in
data 09 aprile 2013.
Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4:
accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data
11 aprile 2013.
Valentina Silenzi (borsista).
Partecipazione al LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet Cooperazione veterinaria
nel Mediterraneo, tenutosi presso Camera di Commercio di Brescia dal 17 al 19
settembre 2013.
Partecipazione all’incontro di orientamento “Library 2.0, riviste e banche dati
scientifiche, editoria
elettronica, indici scientometrici e altro” organizzato
86
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, svoltosi a
Perugia in data 25 settembre 2013.
Partecipazione al PFA ECM “Autogestire l’informazione: casi di studio per gli
operatori del comparto dell’IZSUM” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e
tenutosi a Perugia in data 10 dicembre 2013.
Moira Napoleoni (borsista):
Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza
prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della
Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8
marzo 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento
Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in
data in data 31 maggio 2013.
Partecipazione all’evento formativo ECM “Malattie a trasmissione alimentare: i
sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato
dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013.
Partecipazione all’incontro di orientamento “Library 2.0, riviste e banche dati
scientifiche, editoria
elettronica, indici scientometrici e altro” organizzato
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, svoltosi a
Perugia in data 25 settembre 2013.
87
SEZIONE DI FERMO (SC10 FM)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
L’attività della Struttura e dei laboratori ad essa afferenti si concretizza
principalmente nel supporto tecnico scientifico ai dipartimenti di prevenzione
dell’aree vaste dell’ASUR Marche, alla la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare
della Regione Marche ed all’Utenza privata che si rivolge alla Sezione per
problematiche in materia di sanità pubblica. I laboratori Diagnostica e Controllo
Alimenti sono quindi coinvolti in maniera preminente nell’esecuzione delle
analisi finalizzate alla diagnosi, sorveglianza delle malattie infettive diffusive,
delle zoonosi e nell’effettuazione delle prove analitiche volte alla verifica della
salubrità degli alimenti destinati al consumo umano nell’ambito dei piani di
controllo ufficiale nazionali e/o regionali e nell’ambito di controlli richiesti da
privati in regime di convenzione e non.
Presso il laboratorio di Diagnostica della Sezione, inoltre, viene svolta l’attività
analitica relativa all’esecuzione dei test diagnostici per la Diagnosi delle TSE
per entrambe le regioni ed il Responsabile del laboratorio, in qualità di
Referente unico dell’istituto, partecipa in maniera attiva collaborando con i
colleghi del Servizio Veterinario e il CERV nella gestione dei Focolai di SCRAPIE.
Nel 2013 il laboratorio di Diagnostica si è occupato, inoltre, di tutte le attività
(Formazione IZS Torino CEA; Partecipazione RING TEST; esecuzione test
analitici) riguardanti l’attivazione del programma di Sorveglianza ai sensi del
Regolamento CE 1139/2003: Piano di monitoraggio contaminazione SNC nelle
carni da spolpo per entrambe le Regioni.
Nel laboratorio Controllo degli Alimenti viene anche approfondita la conoscenza
dei processi tecnologici delle filiere agroalimentari più rappresentative presenti
nel territorio. A tal proposito nel 2013 il Laboratorio ha pianificato ed effettuato
le attività di campionamento, analisi e valutazione dei risultati previste nel
“Programma per la valutazione e verifica dell’identità, qualità e sicurezza di
alimenti prodotti nella Regione Marche (ARSRM2013)”.
Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche
Oltre a portare avanti l’attività analitica collegata ai controlli previsti nei diversi
piani, per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni analitiche, il 2013
si è contraddistinto dall’implementazione di una Multiplex PCR per la
determinazione dei geni codificanti la produzione di enterotossine
stafilococciche e di una PCR end point per l’identificazione molecolare di
Staphylococcus aureus. E’ continuata inoltre l’attività di collezione dei ceppi di
Listeria monocytogenes isolati durante l’attività diagnostica anche nelle altre
sezioni marchigiane dell’IZS.
Politica della Qualità
Nell’ambito della politica della qualità, il personale della Sezione si è adoperato
anche nel 2013 nell’accreditamento di nuove prove portando in estensione 2
procedure: PRT.PGPS.002: Ricerca di anticorpi nella Malattia di Aujeszky;
PRT.PGMICALI.009 rev 010 2013: Staphylococcus aureus - Conta. Al momento
si è ancora in attesa della formalizzazione dell’accreditamento da parte di
ACCREDIA.
La partecipazione a numerosi circuiti interlaboratorio nazionali e internazionali
e l’attuazione di controlli di qualità interni, hanno consentito ai laboratori della
88
Sezione di valutare la qualità delle proprie prestazioni monitorando le
performances dei singoli operatori ed il rispetto, nel tempo, dei livelli di
precisione dei metodi analitici.
La partecipazione ai circuiti interlaboratorio per anno 2013 è stata effettuata
come da pianificazione indicata nel MOD.Q.421 e disponibile al seguente
percorso: X:\Perugia\Cartelle Condivise\Ring Test\LD10 o LCA10”. Il giudizio
finale è stato soddisfacente per tutti tranne che per un dei due campioni
distribuito al Laboratorio LCA10 nel mese di novembre.
Di seguito vengono elencati i vari circuiti ai quali i laboratori della struttura
hanno partecipato:
Lab.
PROVA
ENTE
Matrice
SAR
FdC
IZSAM Teramo
IZSAM Teramo
Siero bovino + ovino
Siero bovino
CIRCUITO AQUA
IZS delle Venezie
ELISA ParaTBC
IZSLER
Piacenza
CIRCUITO AQUA
IZS delle Venezie
Proficiency
Test
per la ricerca di
larve di trichinella
ISS
(metodo
digestione
automatico)
Proficiency
Test
per la ricerca di
larve di trichinella
(metodo
dell’agitatore
ISS
magnetico
mediante
digestione
artficiale
Test
Rapido
IZSPLV
IDEXX Herd Chek
CEA
BSE-Scrapie
N. camp.
Ab anti-Brucella
Ab anti-Brucella
Identificazione
DNA virus BHV-1
Biologia
molecolare
Identificazione
per
diagnostica
RNA virus PRRS
bovina
e
suina
Identificazione
omogenati di organo
DNA
Neospora
caninum
30
5
GIUDIZI
O
S
S
10
10
10
S
S
S
S
Sieri bovini
DNA ParaTBC
10
S
Sieri bovini e suini
IBR Ac totali
IBR Ac gB
IBR Ac gE
PRRS Ac
10
10
10
10
S
S
S
S
Polpette di carne
Larve
Trichinella
di
3
S
Polpette di carne
Larve
Trichinella
di
3
S
Omogenato
tronco
PrPsc
encefalico BOVINO
30
S
Omogenato
tronco
PrPsc
encefalico OVINO
30
S
SRM/13 :Ricerca
proteina
Omogenato di bovino
gliofibrillare acida
Proteina
gliofibrillare acida
30
S
Aflatossina M1
Progetto Trieste
M1
1
S
Ricerca/PCR
LGC Standards Alimento
QMS
IZSPLV
CEA
LCA1
LD10
0
TORINO
Analita
TORINO
Latte
89
L. monocytogenes 1/anno
S
Ricerca/PCR
LGC Standards Alimento
QMS
Salmonella spp.
1/anno
S
Ricerca/PCR
LGC Standards Alimento
QMS
Campylobacter
termotolleranti
1/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
L. monocytogenes 1/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
Cl. perfringens
1/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
M.O. 30 °C
2/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
Enterobatteri
2/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
E.coli
2/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
B. cereus
1/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
S. coagulasi +
1/anno
S
Conta
LGC Standards Alimento
QMS
Pseudomonas
spp.
1/anno
S
Ricerca/PCR
HPA
Alimento (MEL)
Salmonella spp.
2/anno
S
Conta MPN
HPA
Alimento (MEL)
E.
coli
beta2/anno
glucoronidasi
1S
1 **
Punto rugiada
LGC Standards Alimento
QFCS
aw
2/anno
S
pH
1/anno
S
Larve Anisakis
1/anno
S
2/anno
S
(1
ancora in
attesa di
risultato)
LGC Standards Alimento
QMAS
CNR
Anisakiasi
Es.
ispettivoIZS
Sicilia Alimento
microscopico
Palermo
Potenziometetrico
PCR Real Time
EURL
STEC
for
E.coli Alimento
batterici
–
ceppi
E.coli STEC
** giudizio non soddisfacente per 1 solo campione dei due inviati nella seconda distribuzione.
E’ inoltre continuata nel 2013 la partecipazione del personale dirigente del
laboratorio Controllo Alimenti (LCA10) alle verifiche ispettive interne in qualità
di ispettore tecnico del gruppo di Verifica Ispettivo Interno dell’IZS UM.
Consulenze e collaborazioni.
Collaborazione con la REGIONE MARCHE per il proseguimento del PIANO
INTEGRATO dei controlli; partecipazione alle cabine di REGIA.
Collaborazione con i laboratori ospedalieri per il progetto ZOONOSI.
Stipula e proseguimento di convenzioni con laboratori privati, ditte
farmaceutiche e con gli OSA per il discorso trichine.
Proseguimento del progetto Refil Marche: attività di laboratorio e di consulenza
con gli allevatori.
Proseguimento del progetto LIFE NATURA 2009 COORNATA Marche: attività di
laboratorio.
Partecipazione al tavolo tecnico organizzato dall’ISS, su richiesta del Ministero
della Salute, per la definizione di un “Protocollo tecnico per l’effettuazione dei
90
controlli microbiologici sugli alimenti e l’interpretazione e gestione degli esiti
analitici”.
Collaborazione con il responsabile della convenzione con laboratorio privato,
nell’esecuzione delle attività di audit finalizzate all’accreditamento dello stesso.
Come negli anni passati, il personale dirigente del laboratorio LCA10 ha
collaborato con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche
nella programmazione delle attività in materia di Sicurezza Alimentare. In
particolare ha partecipato attivamente alle riunioni, alla revisione del piano di
campionamento triennale relativo al controllo ufficiale degli alimenti, ha
predisposto le relazioni intermedia e finale, redazione del Piano Integrato dei
Controlli ed ha fornito il supporto tecnico ai Servizi dei Dipartimenti delle Are
Vaste (ex ZT) dell’ASUR nell’esecuzione delle attività pianificate. E’ continuata
inoltre l’attività di consulenza e collaborazione con alcuni laboratori privati
operanti nel territorio di competenza.
Ricerca
Nel 2013, in qualità di responsabile scientifico e di responsabile di Unità
Operativa, è proseguita l’attività legata alla RC IZS UM 0162010 (Studio dei
livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera suina in
stabilimenti umbro-marchigiani) avviata nel 2011 e conclusasi, con la
redazione della relazione finale, il 31 dicembre. E’ proseguita inoltre l’attività
analitica collegata alla RC IZS UM 0112011 (Studio della prevalenza di Coxiella
burnetii nella filiera umbro-marchigiana del latte crudo bovino e ovino). Sono
continuate inoltre le attività di campionamento e di analisi legate alle RC
IZSUM 0032011 (Resp. Scuota) e RC IZSUM 0092011 (Resp. Valiani) nelle
quali il Laboratorio LCA10 è Unità Operativa. Nel 2013, il Responsabile del
laboratorio di Diagnostica si è impegnato nel proseguire le fasi del progetto di
RICERCA CORRENTE: Sviluppo di linee guida per la predisposizione di un piano
di “Categorizzazione del rischio” da impiegare nell’allevamento suino del Centro
ITALIA. ; è proseguita l’attività di laboratorio e di consulenza legata ad un
progetto dal titolo “Sviluppo di strategie dello stato sanitario della Regione
Marche” individuazione dei principali fattori di rischio e studio di azioni efficaci
di prevenzione; sempre nell’ambito della ricerca il Responsabile della
Diagnostica ha partecipato in qualità di unità operativa al ricerca avente come
titolo: “Valutazione di nuovi Alleli protettivi per la Scrapie AT137RQ e ARQK176
nelle razze ovine presenti nel territorio Umbro-Marchigiano” gestendo le fasi
operative legate alla raccolta dei prelievi di sangue ovini per le razze del
territorio Marchigiano.
Produzione scientifica
Pubblicazioni
“ASSOCIATION OF THE MAIN VIRAL PATHOGENS 1 WITH PORCINE
RESPIRATORY DISEASE COMPLEX (PRDC) IN CENTRAL ITALY”.Stefano Petrini,
Valentina Silenzi, Elisabetta Manuali, Marta Paniccià, Marco Sensi1, Manfredo
Fortunati, Francesco Feliziani, Maura Ferrari, Gian Mario De Mia. Journal of
Veterinary Diagnostic Investigation.
“Detection of Neutralizing Antibodies in Pigs Inoculated with an Inactivated
Vaccine Against Porcine Circovirus Type(PCV2)”. S. Petrini, M. Paniccià, V.
Silenzi, F. Ciuti, M. Bresaola, M. Fortunati, G. M. De Mia, G. Perugini and M.
91
Ferrari. Trends in Veterinary Sciences DOI: 10.1007/978-33642-364884_12,© Springer-Verlag Berlin Heidelgerg 2013
“Assessment of reproducibility and uncertainty of foos microbiology metrhods:
statistical approach of a multi-site laboratory”. Giuliana Blasi, Annalisa
Petruzzelli, Donatella Ottaviani, Stefano Fisichella, Enrico Di Raimo, Andrea
Valiani, Marinella Capuccella, et al. Accreditation and Quality Assurance, Vol.
18 N. 2 2013.
“Studio dei livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera
suina in stabilimenti umbro-marchigiani” Ciarrocchi F., Palombo B., Gattuso A.,
Sonnessa M., Gianfranceschi M.V., Blasi G. Atti della XIX Conferenza Nazionale
Oxoid Bologna 10 Settembre 2013 in press.
Poster
“Studio dei livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera
suina in stabilimenti umbro-marchigiani”. Ciarrocchi F., Palombo B., Gattuso
A., Sonnessa M., Gianfranceschi M.V., Blasi G. XIX Conferenza Nazionale Oxoid
Bologna 10 Settembre 2013
Presentazioni
“Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel
campo della sicurezza Alimentare” 3 – 13 Aprile 2013 Sirolo (AN) e 13 – 23
Novembre 2013 Tolentino (MC).
Workshop “Piano di campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti nella
Regione Marche: primo triennio di attività” 7 Marzo 2013 Fermo; 14 Marzo
2013 Ancona.
Incontro “Dal supermercato al frigo di casa. Le regole fondamentali per la
sicurezza alimentare domestica” 18 Marzo 2013 Fermo.
Corso di formazione ECM “Piano regionale alimenti: strategie di
campionamento” 17 maggio 2013 San Benedetto del Tronto (AP).
Aggiornamento e formazione professionale del personale della SC10
Il personale della struttura complessa. ha partecipato, nel corso dell’anno a
seminari, workshop, convegni, corsi di aggiornamento e formazione organizzati
sia dall’IZSUM che da enti esterni. tenendo presente sia la programmazione dei
fabbisogni formativi, sia dei singoli operatori che dell’equipe in coerenza in
primis con gli obiettivi istituzionali, secondariamente con gli obiettivi aziendali
connessi con le mansioni svolte da ogni singolo dipendente. Questo ha
permesso di migliorare l’attività già in essere e innovare alcuni servizi. nel
rispetto delle risorse economiche assegnate.
In tale prospettiva la formazione dei dirigenti rappresenta un punto di forza per
la gestione delle risorse umane, della qualità dei servizi, nel miglioramento
della professionalità e del sistema organizzativo dei vari laboratori. Per il
raggiungimento degli obiettivi sopra riportati si evidenzia la partecipazione ai
seguenti eventi:
92
“Convegno annuale delle TSE” Palermo 23 ottobre 2013.
Convegno
“L’adempimento dei controlli previsti dal Regolamento EU
113//2003.IZS. Piemonte , Liguria e Valle d’Aosta . Marzo 14,2013
Seminario : “ Parassitosi umane trasmesse da alimenti di origine animale.”
Sala Congressi Centro Dir. Banca delle Marche Jesi. 06/05/2013
II Workshop : La Veterinaria in Rete . Camerino 1/06/2013.
XV Congresso Nazionale S.I.DI.L.V. Monreale (PA ) 23.25.10.2013.
Giornata di studio sulla Brucellosi .Teramo 03/12/2013 presso sala Convegni
Centro Internazionale per la Formazione e l’informazione Veterinaria
“F:Gramenzi.”
“L’audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la
correttezza del dato analitico” 27 Febbraio 2013 Perugia.
“Aggiornamenti in tema di sicurezza alimentare. I controlli microbiologici sugli
alimenti: sviluppo di un protocollo tecnico per l’effettuazione, interpretazione e
gestione degli esiti analitici” 20 Marzo 2013 Perugia
XXIII Convegno Nazionale AIVI “Il contesto ambientale e la Sicurezza degli
Alimenti” 12 – 14 Giugno 2013 Roma
“Metodi alternativi alla ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di
Escherichia coli nei molluschi bivalvi” 20 – 21Giugno 2013 Ancona.
Seminari nell’ambito di “Sicura – produttori, controllori, consumatori in
convention” Modena Fiere: “Il nuovo Regolamento 882 come cambia il
controllo ufficiale” 24 Settembre.
“Etichettatura alimentare e claims è sempre una questione di etichetta” 24
Settembre 2013.
“La gestione delle non conformità controllo ufficiale e autocontrollo” 25
Settembre 2013
“Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della
competenza dei laboratori di prova” 01 ttobre 2013 Perugia
“Seminario Laboratorio Nazionale di Riferimento Listeria monocytogenes” 12 –
13 dicembre 2013 Teramo
“Attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio” Foligno il
22/05/2013.
“Prevenzione della corruzione in ambito sanitario” Perugia li 06/12/2013.
“La cultura della motivazione come chiave principale verso l’efficacia e
l’efficienza lavorativa” Perugia li 09/12/2013.
Corso FAD – on line << ABC della BVD >> delle IZS delle Venezie.
Considerato che la formazione costituisce un elemento essenziale per lo
sviluppo delle conoscenze e facilita i percorsi professionali degli operatori il
personale tecnico della Sezione è stato autorizzato a partecipare alle seguenti
attività formative:
“Autoclavi e sterilizzazione” Perugia 13 maggio 2013.
“Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della
competenza dei laboratori di prova” Perugia 1 ottobre 2013.
“Biotecnologie applicate alla sicurezza alimentare” 17 ottobre 2013.
93
Esecutore di BLSD “Rianimazione cardiopolmonare di base” Marsciano 11
novembre 2013.
“La cultura della motivazione come chiave principale verso efficacia e
l’efficienza lavorativa” Perugia 9 dicembre 2013.
“Autogestire l’informazione: cinque casi di studio per orientare i dipendenti
dell’IZSUM” Perugia 10 dicembre 2013.
“Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi”, IZS UM
Perugia 15 Ottobre 2013
“Piano di campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti nella regione
Marche: primo triennio di attività” 07 marzo 2013 Fermo.
“Criteri di sicurezza applicabili ai prodotti alimentari all’interno dell’Unione
Europea: puntualizzazioni e riflessioni”,Bologna, 10 settembre 2013.
“Nuova gestione protocollo informatico/pec” Perugia 09 aprile 2013
“Attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio” Foligno il 22
Maggio 2013.
Corso FAD – on line << ABC della BVD >> delle IZS delle Venezie.
Formazione specifica sul sistema informatico di gestione del laboratorio di
analisi (SIGLA 4: il nuovo applicativo e le evoluzioni tecnologiche)” Ancona 11
aprile 2013 Perugia 16-17 aprile 2013.
Corso online “Controllo e analisi delle carni e dei molluschi” sito internet
http://formazione.tecnichenuove.com/, gennaio 2013
”Infezioni da Escherichia Coli produttori di verocitotossina (VTEC):
epidemiologia, diagnostica di laboratorio e quadro normativo”, Portici 1 marzo
2013.
Seminario “LNR Campylobacter”, Teramo (IZSAM),11-12 dicembre 2013.
Seminario “LNR Listeria monocytogenes”, Teramo (IZSAM),12-13 dicembre
2013.
”I contaminanti ambientali( micotossine e pesticidi): il campionamento, la
preparazione del campione e l’espressione del risultato” Ancona il 17/09/2013.
Seminario: “ Parassitosi umane trasmesse da alimenti di origine animale.” Sala
Congressi Centro Dir. Banca delle Marche Jesi. 06/05/2013.
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
Nel 2013, il personale dirigente della sezione ha partecipato attivamente alla
progettazione e realizzazione di tre eventi formativi ECM, organizzati in più
edizioni ciascuno, rivolte principalmente a personale esterno del Sistema
Sanitario Nazionale. Tali eventi sono realizzati in conformità a quanto indicato
nel Piano Formativo 2013 al quale si rimanda per ulteriori dettagli.
Un approfondimento merita sicuramente il “Corso di formazione ed
addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della sicurezza
Alimentare” evento ECM rivolto a Medici, Medici veterinari, Biologi e Chimici dei
competenti servizi dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR (SA, SIAOA,
SIAPZ e SIAN), organizzato dal personale della Sezione in collaborazione con
quello della sezione di Pesaro e tenutosi in due edizioni il 03 – 13 Aprile 2013
Sirolo (AN) e il 13 – 23 Novembre 2013 Tolentino (MC). Attraverso
l’organizzazione di questo evento l’IZS ha fornito alla Regione Marche il
supporto tecnico e gestionale per l’organizzazione e la realizzazione di un
94
percorso formativo finalizzato alla formazione di 49 auditor qualificati per
l’esecuzione dei controlli ufficiali intesi come audit su OSA.
95
STAFF DIREZIONE GENERALE
STRATEGICA (SC11)
Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C.
La struttura si occupa della gestione programmata e straordinaria della qualità
e della comunicazione, mediante la valorizzazione degli strumenti di
informazione, in particolare:
sviluppa una coerente politica di comunicazione rivolta a tutti gli stakeholder,
impiegando i principali strumenti organizzativi e informativi, previsti dalla
normativa vigente in materia (Carta dei Servizi, U.R.P.);
garantisce informazioni esaustive e trasparenti sull’attività dell’Ente, favorisce
la cultura dell’appropriatezza;
indirizza coordina e verifica l’attuazione della Politica della Qualità nei vari
settori dell’Istituto; assolve delle attività previste per il Centro Regionale di
Farmacovigilanza Veterinaria;
promuove la cultura dell’informazione, scientifica e legislativa, supportando le
attività di ricerca e sperimentazione con strumenti bibliografici ed editoriali;
gestisce la Politica Ambientale;
gestisce i Servizi Tecnici dell’Istituto.
ATTIVITÀ
Comunicazione-Informazione
Nel corso del 2013, nell’Unità Operativa Comunicazione ed Informazione, le
attività effettuate sono state:
Carta dei servizi. Completamento della redazione del documento e
pubblicazione sul sito web.
Sito internet.Nel corso del 2013 sono state effettuate numerose attività
legate allo sviluppo nel nuovo sito web che, nonostante ciò, a causa di un
ritardo da parte del fornitore esterno, non è ancora stato posto in produzione.
Per quanto concerne le attività propedeutiche alla realizzazione, è stata
effettuata, con la collaborazione della Struttura Complessa Strategica 11,
l’analisi dell’attuale Intranet aziendale al fine di individuare, nel nuovo sito
web, la struttura della Intranet da adottare. Per quanto concerne lo specifico
della sezione dell’Amministrazione Trasparente è stato effettuato lo studio con
la Direzione Amministrativa degli ultimi obblighi diffusi dall’ Autorità Nazionale
Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni
pubbliche nella Delibera n. 50/2013 denominata “Linee guida per
l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 20142016” nel settembre del 2013. In seguito a questo ed alla conseguente
Deliberazione aziendale che assegnava al personale interno gli obblighi di
pubblicazione delle informazioni, è stato effettuato lo studio della struttura dati
aperta alla base della rappresentazione dei dati nel nuovo sito web. La
progettazione della sezione della trasparenza è risultata conforme alla verifica
96
attraverso l’algoritmo automatico di monitoraggio presente nella Bussola della
Trasparenza dei siti web. Per quanto riguarda le attività di rilevanza aziendale
con implicazione diretta nel sito web è stato effettuato lo studio del Piano
Nazionale Anticorruzione propedeutico alla realizzazione della mappatura dei
processi, a potenziale rischio di corruzione, gestiti nell’ambito dell’UODGSI.
Sempre per quanto riguarda la realizzazione del nuovo sito web sono stati
effettuati numerosi check con l’azienda incaricata della ristrutturazione per
verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Due steps di verifica sono stati
realizzati presso la sede di Perugia in presenza di rappresentanti qualificati
della stessa azienda e della Direzione Generale dell’Ente.
L’ufficio stampa ha continuato nel 2013 a dare supporto alla Direzione generale
sulla comunicazione inerente le attività dell’Ente, nello specifico:
•
Inaugurazione della nuova Sede Diagnostica di Macerata-Tolentino.
•
Inaugurazione della nuova Sede Diagnostica di terni
Integrazione tra comunicazione cartacea e comunicazione sul web.
La comunicazione multimediale sul web ha spalancato molte porte,
mostrandosi come la vera rivoluzione a cavallo dei due secoli. Tuttavia il rischio
è di rimanere sommersi da moltissime informazioni creando disorientamento.
Per questo motivo l’Istituto desidera portare avanti anche la comunicazione
tradizionale, soprattutto cartacea, considerandola ancora uno strumento di
grande pregio.
Per quanto detto l’ufficio accettazione, che rappresenta biglietto da visita
dell’Istituto, è stato dotato di locandine e poster con lo scopo di dare agli utenti
una comunicazione chiara ed esaustiva.
Campagna Alimento Sicuro. La campagna di informazione sulla sicurezza
alimentare dedicata ai cittadini. E’ stata creata appositamente una immagine
specifica costruita sulla base del target a cui ci si rivolge: il cittadino, ovvero un
pubblico non specializzato. Lo scopo della campagna è duplice: far conoscere
l’Ente al cittadino utente e dare informazioni sulle problematiche legate
all’alimentazione e ai rischi ad essa collegati, argomenti che sempre più al
centro dell’interesse e delle preoccupazioni dei cittadini, dei legislatori e dei
media. Il progetto nel corso del 2013 è stato sviluppato con due incontri che si
sono svolti uno nella Sezione di Macerata ed uno nella Sezione di Fermo.
Bilancio Sociale. E’ stata effettuata in bozza la stesura del Bilancio Sociale.
Gestione Qualità, Ambiente e Farmacovigilanza
L’UODQAF11 ha svolto nel 2013 tutte le attività di supporto e di coordinamento
alle singole strutture semplici e complesse dell’IZSUM inerente la gestione della
Qualità finalizzate anche al mantenimento dell’Accreditamento.
Si ricorda che l’inserimento delle prove negli elenchi Accredia e l’Iscrizione
negli elenchi regionali dei laboratori, sono prerogative indispensabili per
97
svolgere l’attività analitica istituzionale ed essere di supporto qualificato per le
aziende che operano nel settore agro-alimentare.
In particolare si elencano le attività di maggior rilevanza:
Supporto alle strutture interne all’Istituto
Trasferimento sedi Tolentino, Terni e Laboratori della Sicurezza Alimentare
della Sede Centrale
Al fine di garantire l’integrità del sistema qualità implementato, il personale
dell’UODQAF11 ha supportato le attività di trasferimento e di ripristino delle
funzioni, gestionali ed analitiche, dei laboratori delle Sezioni periferiche di
Tolentino e di Terni e dei Laboratori della Sicurezza alimentare della sede
centrale. In tale contesto ha effettuato verifiche ispettive interne supplementari
atte a controllare la corretta gestione delle attività svolte al fine di assicurare la
validità dei dati analitici erogati.
E’ stato intensificato l’interscambio con l’Ente di accreditamento (Accredia) al
fine di garantire che l’inevitabile periodo di sospensione delle prove fosse
contenuto in termini temporali, minimizzando così il disagio all’utenza.
Tutte le attività svolte sono state giudicate positivamente per cui non è stato
necessario effettuare verifiche supplementari che avrebbero rappresentato
aggravio di attività e di costi per l’Ente.
La verifica ispettiva di sorveglianza annuale, pianificata dal sistema e svolta
con una modalità sperimentale, accogliendo una esigenza rappresentata
dall’ente di accreditamento, si è svolta regolarmente con esito positivo.
Nuove procedure pubblicate
Nel 2013 l’UODQAF11 ha effettuato attività di supporto nella stesura di 52
nuove procedure, di cui 24 PRT e 28 DV, provvedendo alla loro pubblicazione e
distribuzione.
Procedure Revisionate
Nell’ambito della procedure già esistenti l’UODQAF11 ha collaborato all’attività
di revisione di 157 procedure, di cui 123 PRT, 6 PRQ e 15 DV.
Progetto e supporto allo sviluppo del nuovo sistema documentale della qualità
E’ stato sviluppato un sistema documentale che consentirà la redazione e la
distribuzione dei documenti del sistema qualità in maniera innovativa.
Questa nuova modalità di gestione della documentazione consentirà di
semplificare l’iter approvativo dei documenti rispettando i criteri di assunzione
di responsabilità; i documenti saranno autorizzati alla pubblicazione in seguito
alla firma digitale da parte del Direttore Generale. Attualmente tale processo è
stato completato per il Manuale della Qualità mentre resta da effettuare la
parte riferita ai segmenti di validazione della redazione, distribuzione delle
procedure.
E’ stata inoltre sviluppata all’interno dello stesso sistema una parte che gestirà
le attività di formazione del personale per l’utilizzo dei documenti del sistema
qualità.
98
Ambiente e Gestione Rifiuti
L’Unità Operativa Ambiente e Gestione Rifiuti, riveste un ruolo di grande rilievo
scaturito dall’importanza e l’attenzione che questo settore ha sempre avuto, ed
oggi ancor più, nel mondo sanitario. La responsabilità principale
nell’approvazione delle procedure per la gestione dei rifiuti prodotti nell’Ente è
del Direttore Generale, come responsabile della gestione dei servizi sanitari e
di delega organizzativa (Unità Operativa di Supporto), ma l’argomento investe
trasversalmente l’intera organizzazione e richiede l’integrazione fra i diversi
settori.
La salvaguardia dell’ambiente e le modalità da attuare per la corretta gestione
dei RifiutiSanitari, garantendo la sicurezza e la salute degli operatori e degli
utenti, in conformitàalle disposizioni normative vigenti, hanno indotto
l’Incaricato della Posizione Organizzativa a svolgere le seguenti attività:
Applicazione della procedura in tutti i contesti organizzativi aziendali.
Assicurazione della corretta gestione dallo smaltimento, della corretta tenuta
del registro del carico e scarico dei rifiuti pericolosi, all’organizzazione degli
spazi destinati a deposito temporaneo.
Miglioramento della gestione dei rifiuti predisponendo mezzi e strumenti più
adatti a tale scopo, (per esempio presenza di carrelli per la raccolta e
contenitori che garantiscano in modo maggiore la sicurezza per gli operatori e
per l’ambiente).
Attività per migliorare l’applicazione delle procedure di gestione dei rifiuti, da
cui presumibilmente potrebbe derivare una diminuzione della quota di rifiuti
sanitari pericolosi.
Attività per ridefinire le procedure per la raccolta differenziata dei rifiuti al fine
di aumentare la quota di riciclo e recupero e diminuire la quota di frazione
secca non riciclabile.
Definizione di tutte le precauzioni adeguate alla prevenzione di rischio biologico
durante la fase di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari pericolosi.
Attività connessa al Progetto Obbiettivo, a valenza pluriennale, che coinvolge
tutti i Responsabili della gestione ambientale dello smaltimento rifiuti delle
Sezioni Diagnostiche Territoriali.
Il progetto prevede:
Attività connessa al Sistema SISTRI.
Normativa ambientale collegata al Sistema Qualità e relativa formazione.
Gestione emergenze ambientale.
Razionalizzazione ed incremento della raccolta differenziata in tutte le Strutture
della Sede Centrale e delle Sezioni.
attivazione di 2 gare appalto riguardanti:
controllo delle emissioni in atmosfera per la sede centrale
per il ritiro dei rifiuti in tutte le sedi dell’Istituto;
99
Editoria-Biblioteca
Il settore nel corso dell’anno ha svolto tutte le attività di routine, nello
specifico:
-acquisizione, conservazione e uso del patrimonio librario e documentario
riguardante l’area scientifica-disciplinare di pertinenza e collaborazione con
altre Biblioteche per migliorare il livello delle prestazioni fornite;
-gestione della documentazione bibliografica e legislativa e della biblioteca e
predisposizione del piano annuale di acquisizione di volumi e supporti
informatici e di gestione degli abbonamenti annuali e pluriennali (riviste e
banche dati);
-consulenza all'utenza nella ricerca bibliografica e nell'accesso alle fonti di
informazione;
-gestione del patrimonio bibliografico dell’Istituto, catalogazione e gestione di
tutte le pubblicazioni effettuate dai ricercatori;
-predisposizione e divulgazione dei bollettini e rassegne di informazione
scientifica e legislativa;
-attività di collaborazione e supporto alle altre articolazioni organizzative per la
redazione di pubblicazioni e raccolta, elaborazione e pubblicazione dei lavori
scientifici, commenti ed informazioni su eventi ed attività collegate alla vita
dell’Ente ed al settore della Sanità attraverso la rivista Sanità Pubblica
Veterinaria;
-implementazione di attività di collaborazione, condivisione delle risorse, e
partecipazione a comuni progetti, con le biblioteche degli II.ZZ.SS. e con le
biblioteche degli Istituti di Ricerca Italiani e Stranieri di area biomedica;
-predisporre il piano annuale di iscrizione a società scientifiche e provvedere
agli adempimenti amministrativi conseguenti.
Nel corso del 2013 inoltre: trasmissione, per la pubblicazione, del testo “I dieci
anni di Bibliosan” relativo ai dati del questionario Bibliosan 2012 (integrato con
i questionari 2003 – 2008), al Ministero della Salute.
Redazione della tabella per la mappatura delle attività a rischio corruzione.
Lavoro editoriale per l'allestimento e pubblicazione di 6 numeri dell'House
organ dell'Ente (http://spvet.it; http://indice.spvet.it):
SPVet.it/81 - Dicembre 2013, SPVet.it/80 - Ottobre 2013, SPVet.it/79 - Agosto
2013, SPVet.it/78 - Giugno 2013, SPVet.it/77 - Aprile 2013, SPVet.it/76 Febbraio 2013, e attività finalizzata alla migrazione della rivista nell'ambito
della nuova organizzazione dello spazio Web dell'Ente - Open Journal System.
Avviamento del lavoro per l'iniziativa "bootstrap", "Studio preliminare sulla
somministrazione di cibi ascrivibili al settore Etnico in Umbria" (Maggio 2013).
Nel corso dell'iniziativa ci sono stati incontri con osservatori privilegiati ed
elaborazione di documentazione presentata alla dirigenza della Struttura SC
11.
100
Nell'ambito del progetto Teatro della Salute è stata direttamente fornita
assistenza editoriale - informatica, per quanto riguarda:
- l'attribuzione dei codici internazionali per la catalogazione dei libri, in
possesso dell'Unità Editoria, Biblioteca dell'Ente. ISBN (http://www.isbn.it/),
gestendo la procedura informatizzata per l'attribuzione dei codici dei primi tre
volumi: "Una merenda particolare & il Grande Pasticcio"; "Sherlockan e il
gattino di Gatterville; "Odissea nella Via Lattea".
- la scelta e l'uso delle licenze Creative Commons e la modalità di inserimento
dei disclaimers nel colophon dei volumi citati.
Ufficio Iconografico
Elaborazione e stampa di poster scientifici e pubblicitari relativi all’attività
dell’Ente;
Il servizio si occupa di fotografia digitale ad alta risoluzione ed editing,
realizzazione di filmati video, masterizzazione, stampe di poster brochure,
scannerizzazione di immagini e documenti, supporto ad eventi formativi e
sopralluoghi in allevamenti. Tiene i contatti con operatori interni/esterni
all'Istituto in merito all'assistenza tecnica delle varie apparecchiature in
dotazione all'Ufficio ed i particolare la gestione del nuovo plotter, HPDJ-Z2100PHOTO, per la stampa dei poster di tutto l’Ente.
U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11
Nell’ anno 2013 l’U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11, ha svolto
un’attività tecnica/amministrativa, secondo le funzioni attribuite dal
regolamento, capillare e trasversale all’interno dell’Istituto. Nello specifico
l’attività svolta riguarda:
-la gestione di oltre 450 richieste interventi tecnici, con la collaborazione se
necessario di ditte esterne ,
-l’elaborazione di pareri per l’acquisizione di nuova strumentazione,
-la stipula di contratti di manutenzione per le apparecchiature scientifiche
dell’IZSUM in collaborazione con l’UASE.
- il supporto tecnico/scientifico durante il trasloco nelle nuove sedi dei
laboratori di Tolentino, Terni, il laboratorio di bromatologia , microbiologia e
chimica della sede centrale. L’organizzazione delle nuove strutture ha
comportato
la taratura supplementare di tutti gli strumenti, ad eccezione
delle micripipette, con inevitabile disagio e sovraccarico dell’attività
-il collaudo, dove necessario, della nuova strumentazione,
- la messa a punto del sistema per il monitoraggio delle temperature durante i
trasporti tra le varie sedi dell’Istituto.
Per quanto riguarda la parte metrologica , la nostra attività è sempre più
coinvolta dalle nuove esigenze dei laboratori volte a fronteggiare metodiche
di prova anche innovative nel rispetto dei requisiti richiesti dalla Qualità. Uno
degli obbiettivi perseguiti, di primaria importanza ,è l’ottimizzazione dell’uso
della strumentazione raggiungibile solo con la stretta collaborazione con il
101
personale dei laboratori e la professionalità ed esperienza acquisita nel corso
degli anni .
Nel complesso tutta l’attività rivolta alle tarature ed ai controlli in servizio
effettuati sulle apparecchiature dell’Istituto nel corso del 2013, è indicata nella
tabella sotto riportata
Tipologia Apparecchiatura
Bagni, Stufe, Termometri e muffole
Bilance analitiche e tecniche
Sonde di temperatura
MasterCycler
Termostati a CO2
Pipette mono e multicanale
TOTALE
Tarature effettuate e controlli in servizio
2012
482
291
551
42
20
4787
6173
Per quanto riguarda la politica della qualità, l’attività svolta da STPG11/STAN11
è sempre strettamente collegata agli obiettivi di qualità dell’IZSUM, essendo la
nostra Struttura sempre presente in tutti i laboratori dell’Ente, fornendo il
proprio servizio a supporto delle attività. Sono stati effettuati i seguenti corsi di
aggiornamento interni:
• gestione del sistema Evisense
• buona pratica di dispensazione con le micropipettte in collaborazione con
Mettler
• uso dei sistemi di produzione dell’acqua in collaborazione con Millipore e
• utilizzo e taratura del pH-metro.
Sono stati effettuati i seguenti corsi di aggiornamento interni:
• Corso teorico-pratico sui principi della sterilizzazione a vapore Perugia
13/05/2013
• Ruolo dei DPC nel laboratorio Biologico e nel laboratorio di analisi Perugia
15/10/2013
• Rapporti con Enti/ Organizzazioni
• Consulenze e collaborazioni Convenzioni
• Convenzione Ricciarelli
Nel 2013 l’UDOQAF11 ha attivato una consulenza con il Laboratorio Analisi
Ricciarelli - Sansepolcro, fornendo supporto formativo ed informativo per
favorire il percorso del laboratorio sopra citato verso l’accreditamento.
In questo contesto ha fornito un sostegno nella complessa attività di redazione
documentale, predisponendo anche visite ispettive atte a verificare la corretta
gestione delle attività della struttura.
Collaborazione con la regione Umbria
L’UODQUAF11 ha collaborato nel 2013 con la Regione Umbria per organizzare
ed eseguire audit presso i Servizi UslUmbria1 e UslUmbria 2. Ha partecipato
102
alla redazione delle chek-list utili alle attività di audit e ha fatto parte dei team
ispettivi regionali in qualità di esperto ed osservatore.
Ha collaborato alla definizione delle “Linee guida per IL CONTROLLO UFFICIALE
dei laboratori che eseguono le analisi nell’ambito dell’autocontrollo delle
imprese alimentari”.
Collaborazione con il ministero della salute
Il Ministero della salute ha iniziato nel 2013 a sviluppare attività funzionali alla
“Valutazione delle performance degli IIZZSS”; l’iniziativa prende le mosse dal
progetto di valutazione delle performance in cui l’IZSUM aveva avuto un ruolo
importante di promozione di coordinamento.
In quest’ambito sono state effettuate delle riunione per individuare gli
indicatori e il documento prodotto è stato inoltrato alle direzioni del ministero
per la valutazione.
Partecipazione al Comitato di Gestione Bibliosan – Sistema Biblioteche Enti di
Ricerca del Ministero della Salute - in rappresentanza delle strutture di area
veterinaria.
Referente Nucleo di Valutazione delle biblioteche del Sistema Bibliosan –
Ministero della salute.
Promosso e formalizzato il protocollo di collaborazione fra l'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale UM (UO Editoria, Biblioteca), e l'Istituto Tecnico
Agrario di Todi, per lo svolgimento del programma: "Girovangando, Progetto di
Computer Supported Collaborative Writing (CSCW), finalizzato alla creazione di
un Open Access Repository per diffondere pubblicazioni elaborate da: Studenti,
Educatori e Docenti dell'Istituto Tecnico Agrario Ciuffelli Einaudi di Todi).
U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11. Nel 2013 è stata data la
collaborazione al Dr. Ezio Ferretti, Responsabile UOS Stabilimenti Comunitari
UOC SIAOA Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche - Area Vasta N° 4, per
la taratura dei termometri della propria struttura.
Ricerca
FARMACOVIGILANZA
Successivamente alla delibera n. 1500 del 2012 della Regione Umbria che
colloca il Centro Regionale di Farmacovigilanza Veterinaria presso l’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche e specificatamente presso
l’UODQAF11, la struttura ha lavorato per implementare la funzionalità del
sistema di farmacovigilanza in Umbria. Con questo scopo è stata redatta una
procedura di gestione delle segnalazioni di sospetta reazione avversa con
annessa valutazione del nesso di casualità ABON e emissione di feedback al
segnalatore.
Formazione/Informazione
L’attività del Centro regionale di Farmacovigilanza Veterinaria è stata oggetto
di formazione interna ed esterna all’IZSUM.
103
Formazione esterna
La formazione esterna è stata effettuata in data 20/06/2013 partecipando
come relatori al corso “Aggiornamento sul Farmaco Veterinario”, tenutosi a
Todi (PG) ed organizzato in collaborazione dagli Ordini dei Medici Veterinari di
Perugia e di Terni. Il corso, accreditato ECM, ha avuto una partecipazione
molto significativa, 100 iscritti che si sono dimostrati interessati alle tematiche
inerenti la farmacovigilanza.
Sono state pertanto previste altre edizioni per affrontare tutte le complesse
tematiche legate all’utilizzo dei farmaci.
Successivamente al corso, 2 segnalazioni di sospetta reazione avversa sono
pervenute al Ministero della Salute dalla Regione Umbria.
Formazione interna
La formazione interna è avvenuta presentando le attività del Centro Regionale
di Farmacovigilanza al corso ECM “Autogestire l’informazione: Casi di Studio
per gli operatori del Comparto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Umbria e delle Marche”.
Il corso si è tenuto il 10/12/2013 presso la sala formazione dell’IZSUM e in
questo contesto sono state presentate, parallelamente alle attività di ricezione
e analisi delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa, le attività
di ricerca del Centro Regionale e lo stato dell’arte della farmacovigilanza in
Italia e in Europa, presentando rapporti dell’EMA sulle segnalazioni, sull’uso di
antibiotici e sul fenomeno dell’antibioticoresistenza.
Progetto di ricerca: "Programma di farmacovigilanza veterinaria mirato alla
sensibilizzazione, informazione e formazione dei veterinari (libero professionisti
e del controllo pubblico) e dei farmacisti, nonché alla verifica di residui del
farmaco impiegato in allevamenti bovini da latte”.
Nel 2013 in collaborazione con la regione Umbra è stato attivato un progetto di
ricerca:
"Programma
di
farmacovigilanza
veterinaria
mirato
alla
sensibilizzazione, informazione e formazione dei veterinari (libero professionisti
e del controllo pubblico) e dei farmacisti, nonché alla verifica di residui del
farmaco impiegato in allevamenti bovini da latte” che ha visto la partecipazione
attiva anche delle AA.SS.LL. umbre.
Il progetto muoveva dalla necessità di stimolare i professionisti che vengono
quotidianamente a contatto col farmaco veterinario alla partecipazione al
sistema di farmacovigilanza, puntando l’accento sulla somministrazione
corretta degli antibiotici e di come questo potesse incidere nella gestione
complessiva aziendale.
Pertanto l’attenzione si è principalmente rivolta alla sensibilizzazione dei
partecipanti affinché fossero stimolati a fornire puntuali informazioni sul
corretto uso di antibiotici nelle aziende di bovine da latte umbre al fine di
creare/rafforzare un uso più razionale degli antibiotici nelle realtà zootecniche
bovine umbre. E’ stato impostato e condotto un caso studio su 30 aziende
104
umbre da latte, selezionate in funzione di parametri aziendali ed in ragione
della presenza nel latte di un elevato numero di cellule somatiche.
Il dati ottenuti hanno consentito di fare delle correlazioni interessanti che ci
incoraggiano ad allargare l’indagine a tutte le aziende da latte presenti nel
territorio
Collaborazione con le ASL
L’attività di farmacovigilanza, contestualmente al progetto di ricerca attuato
sulle aziende di bovine a produzione di latte, ha previsto l’attivazione di una
rete di collaborazione tra il centro regionale di farmacovigilanza e i servizi
veterinari di “Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche” delle 4
AA.SS.LL. umbre. La collaborazione si è materializzata in due diverse azioni:
dapprima è stato chiesto il supporto delle AA.SS.LL. nella stesura, controllo e
validazione di check-list redatte dal personale della UOQDAF11 e da sottoporre
agli allevatori umbri per la raccolta di informazioni su aspetti strutturali,
manageriali, gestionali e sanitari delle aziende. Secondariamente gli operatori
delle AA.SS.LL. e il personale UOQDAF11 hanno partecipato a sopralluoghi
nelle aziende selezionate per il progetto di ricerca, per valutare gli aspetti
presenti nelle check-list e per intervistare gli allevatori.
Progetto S&I Bibliosan. Progetto triennale finanziato dal Ministero della Salute
in memoria di Luigina Lazzari. Borsa di studio triennale (2012/2014).
Progetto “Scienza e cultura alimentare” Legge 6/2000 DD 369 del 26.6.2012
art. 6 comma 5. Finanziamento PANN12-00058 del Ministero dell’Istruzione
della Università e della Ricerca.
Progetto: Library OJR - Library - Open Access Journal & Repository per
l'informazione scientifica degli operatori sanitari e del comparto zootecnico.
Progetti Ricerca Corrente IZSUM 2013.
Progetto: “ Integrated and collaborative care”: implementazione e diffusione
delle strategie innovative di gestione integrata ospedale-territorio dei disturbi
comportamentali e delle altre complicanze della demenza. PROGRAMMA CCM
2013.
Progetto: Tiresia- New opportunity for learning, occupation and social inclusion
for visually impaired people in food sensory analysis. Call for proposals,
Lifelong Learning Programme 2013 della Comunità Europea. (Partecipanti:
Provincia di Perugia, Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e
Marche, Università dei Sapori, Unione Italiana Ciechi, Instituto de Formación
Integral, S.L.U. Valencia, Spagna, Ayuntamiento de Valencia, Spagna, Zakład
Doskonalenia Zawodowego w Kielcach Romania, S.C. FiaTest S.R.L. Romania).
Progetto: Salumi Medioevali - Allevamento e Trasformazioni innovative di carni
suine per ottenere salumi senza conservanti. PSR UMBRIA 2007-2013 Asse 1
Misura 124 – Cooperazione per lo sviluppo dei nuovi prodotti, processi e
tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale. (Partecipanti:
Capofila - “Biondini Carni e Salumi s.r.l.”, Partners: 3A-Parco Tecnologico
105
Agroalimentare dell’Umbria Analysis srl, Biblioteca Istituto Zooprofilattico
Sperimentale Umbria e Marche, Azienda Agricola Le due Torri,
Azienda
Agricola Peppucci, Azienda Agricola il Pezzo S.S., Fattoria di Monticello ).
Produzione Scientifica
D. Ranucci, F. Veronesi, I. Di Matteo, R. Branciari, D. Miraglia, C. Marini and D.
Piergili Fioretti. Comparison of Serum and Meat Juice for Detectionof AntiToxoplasma gondi Antibodies in Hunted Wld Boars (sus scrofa) Trends in
Veterinary Sciences, Spriger-Verlag Berlin Heidelberg 2013
Agnetti F., Crotti S., Maresca C., Scoccia E., Tentellini M., Circolo A., Marini C.,
Pitzurra L. “Sensibilità ad antimicotici in lieviti isolati da specie animali umbre:
dati preliminari”. Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V 2013, 115-116.
Ciappelloni R, Rossetti F, Mariani A, Ierimonti P, Pacini P, Rinaldi M, “Creare e
scegliere informazioni nelle biblioteche digitali. un progetto di editoria
elettronica partecipata per studenti, educatori e docenti della scuola
secondaria” Atti 27a Didamatica Pisa 7-9/5/2013.
Ciappelloni R., Benedetti A., Nucci D., Heymann A. J., Fruttini L., La library 2.0
in teatro, per la comunicazione scientifica nel settore degli alimenti e della
sicurezza alimentare. 58 Congresso Nazionale AIB (Roma, 28-29 Novembre
2013).
Ciappelloni R., Reperibilità delle informazioni, Open Access, Copyright &
Library 2.0: Come scegliere un Editore e vivere felici. Linux Day (Perugia 26
ottobre 2013).
Abraha I., Orso M., Cozzolino F., Eusebi P., Casucci P., Marchesi M., Luchetta
M. L., Fruttini L., Ciappelloni R, De Florio R., Montedori A., The Current State
of Validation of Administrative Healthcare Databases in Italy. A Systematic
Review. PDS journal (pubblicazione sottomessa nel novembre 2013 in attesa
di accettazione dall’editore).
Cappelloni R., Garantire l'accesso ai risultati della ricerca negli Enti pubblici
scientifici - Ensuring the access to the results of scientific research in public
Institute. Sanità Pubblica Veterinaria Numero 81, Dicembre 2013
[http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581.
Cappelloni R., Narrative medicine, Sanità Pubblica Veterinaria, Numero 80,
Ottobre 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581.
Fruttini L , Relazione Nucleo di valutazione Bibliosan,
Auditorium del
Ministero Salute Roma 3 Dicembre 2013.
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researchers in the italian quicksands. What is to be Done? Sanità Pubblica
Veterinaria: Numero 79, Agosto 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581.
Ciappelloni R., Dentro il "Mondo animale". Intervista ad Angelika Riganatou,
scrittrice e medico veterinario - Inside Animal World. An interview with
106
Angelika Riganatou, writer and veterinarian, Sanità Pubblica Veterinaria,
Numero 79, Agosto 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581.
Ciappelloni R., DORA: una critica radicale all'Impact Factor. Come valutare e
misurare la qualità dei risultati della ricerca con metodi alternativi? The case of
DORA: a radical criticism of the Impact Factor. How we may assess and
measure the research output quality, with alternative methods? Sanità
Pubblica Veterinaria: Numero 78, Giugno 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN
1592-1581.
Rossetti F., Mariani A., Ierimonti P., Pacini P., Rinaldi M, Ciappelloni R. Creare
e scegliere informazioni nelle Biblioteche digitali. Un progetto di Editoria
elettronica partecipata per studenti, educatori e docenti della scuola secondaria
Create and select information in the digital libraries. A project of participatory
electronic publishing for students, educators and secondary school teachers,
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 78, Giugno 2013 [http://www.spvet.it/]
ISSN 1592-1581.
Ciappelloni R. "In territorio nemico": modalità di scrittura collettiva, utile nella
letteratura scientifica di ricerca e divulgativa - "In the enemy territory": a
mode of collective writing, useful in scientific research and popular science
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 77, Aprile 2013 [http://www.spvet.it/]
ISSN 1592-1581.
Redazione SPVet.it; Intervista a Fabio Antimi su OpenStreetMap, per la
creazione di Mappe Collaborative del territorio - Interview with Fabio Antimi on
OpenStreetMap®, for the creation of Collaborative Map of the territori; Sanità
Pubblica Veterinaria: Numero 77, Aprile 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN
1592-1581.
Ciappelloni R., Deiana R., Uso dello smartphone per il sostegno delle le attività
intramurali e "in campo" in un Istituto Zooprofilattico - The smartphone as a
support of the intramural and "in field" activity, in a Zooprophylactic Institute;
Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 76, Febbraio 2013 [http://www.spvet.it/]
ISSN 1592-1581
Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C.
Carla Marini Corso di formazione “La gestione della comunicazione in caso di
emergenza”
Consorzio “Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica” Villa
Umbra
Pila
(PG)”,
24
gennaio
2013.
L'audit interno strumento per verificare l'adeguatezza del Sistema Qualità e la
correttezza del dato analitico
Carla Marini Evento ”Nuova emigrazione e social innovation: quali opportunità
per l’Umbria? – Un primo bilancio del progetto Brain Back Umbria” – Agenzia
Umbria Ricerche Palazzo Donini – Perugia, 1 marzo 2013.
107
Carla Marini Concetti sparsi di epidemiologia: random. IZSUM Perugia. 6.2
Crediti ECM.
Carla Marini I progetti di ricerca corrente dell'IZS UM attualità ed evoluzione
della ricerca a supporto del territorio. 5 Crediti ECM
Carla Marini Convegno ECM: “XV° CONGRESSO NAZIONALE SIDILV Convegno” – M.V congressi spa – Monreale (PA) – 23-25 ottobre 2013.
Carla Marini EVENTO NON ECM: “L’Amministrazione trasparente” - Consorzio
Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra Pila, 8 novembre
2013
Carla Marini EVENTO ECM: “La funzione della comunicazione nell’innovazione
della P.A.: pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni, URP 2.0”
Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra - Pila, 11 e
12 novembre 2013
Carla Marini EVENTO: “Corso BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION (BLSDD) – Azienda USL Umbria 1 - Centro di formazione Emergenza-Urgenza AUSL
Umbria 1, ex Ospedale di Marsciano - 13 novembre 2013. 11 Crediti ECM
Carla Marini. Prevenzione della corruzione in ambito sanitario
Carla Marini La cultura della motivazione come chiave principale verso
l'efficacia e l'efficienza lavorativa. 7.1 Crediti ECM
Carla Marini Autogestire l'informazione: cinque casi di studio per orientare i
dipendenti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche.
Docente e Responsabile Scientifico. 5 Crediti ECM
Carla Marini Prevenzione della corruzione in ambito sanitario
Carla Marini Prevenzione della corruzione in ambito sanitario
Carla Marini Seminario di approfondimento su gli adempimenti in materia di
anticorruzione e trasparenza
L. Fruttini R. Ciappelloni R.: MediaLibraryOnLine alla Biblioteca comunale S.
Matteo degli Armeni, Perugia, 22 Agosto 2013.
R. Ciappelloni, - Linux Day 26/10/2013, Istituto Capitini, Perugia.
Gaggioli N. Montanucci N. - Corso di aggiornamento per il nuovo gestionale
grafico di ACNP rivolto agli utenti che lavorano già in produzione. Firenze 5
novembre 2013.
Fruttini L. La biblioteca in cerca di alleati Convegno Stelline – Milano 14-15
marzo 2013.
Fruttini L: “Corso di prevenzione della corruzione in ambito sanitario - Perugia,
6 dicembre 2013 e 10 gennaio 2014. IZSUM.
Fruttini L. Ricerca biomedica e pubblicazione dei risultati: la sostenibilità dell’
Open Access". Workshop Bibliosan 4 dicembre 2013.
Fruttini L. Giaggioli N., Montanucci N. Heymann A. Corso su Twitter 20
Dicembre 2013 Sala Macchine Biblioteca (docente: Raoul Ciappelloni).
108
Ciappelloni R. Corso su "Social Network Analysis for Journalists Using the
Twitter API’ at the 2nd School of Data Journalism" at the International
Journalism Festival, Perugia, Aprile 2013.
Monica Timi, la responsabile di STPG11, Ha partecipato al corso “Tecniche
diagnostiche virologiche applicate alle principali malattie degli animali
domestici”, svoltosi a Perugia presso IZSUM 10/05/2013.
Monica Timi Ha partecipato alla riunione tecnica” I sistemi informativi
dell’IZSAM” svoltosi a Teramo 15 febbraio 2013.
Monica Timi Ha partecipato al PFA “L’Audit interno strumento per verificare
l’adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico” tenutosi a
Perugia il 27 febbraio 2013.
Monica Timi Ha partecipato al seminario della HBM “Introduzione all’incertezza
di misura –Come determinarla in modo pratico” , Roma 8 marzo 2013.
Monica Timi Ha partecipato al corso “Il campo di accreditamento flessibile. una
gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova”. Perugia 1
ottobre 2013 presso IZSUM.
Monica Timi Ha partecipato al corso “Ruolo dei DPC (Dispositivi di protezione
collettiva) nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi”. Perugia 15
ottobre 2013 presso IZSUM.
Stefano Ciuffolini, il responsabile di STAN11, ha partecipato al PFA “L’Audit
interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la
correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia il 27 febbraio 2013.
Stefano Ciuffolini Ha partecipato al corso “ I sistemi informatici dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise” svoltosi a Teramo il
15/02/2013 presso IZSAM.
Stefano Ciuffolini Ha partecipato al corso “Ruolo dei DPC nel laboratorio
biologico e nel laboratorio di analisi” svoltosi a Perugia il 15 ottobre 2013
presso IZSUM.
Silvia Cibottiha partecipato al corso “L’audit interno strumento per verificare
l’adeguatezza
del sistema qualità e la correttezza del dato
analitico” tenutosi a Perugia.
Silvia CibottiConcetti sparsi di epidemiologia: random - Seconda Edizione NON
ECM tenutosi a Perugia
Silvia Cibotti:Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica
della competenza dei laboratori di prova tenutosi a Perugia
Silvia Cibottiha partecipato all’Incontro Annuale di Aggiornamento per
Laboratori Accreditati tenutosi a Roma.
Marinella Capuccella. 18/22 Marzo 2013 “XXII Corso Introduttivo Farmcoepidemiologia ”organizzato dall’ISS.
Marinella Capuccella 17 aprile 2013 “Concetti sparsi di Epidemiologia”
organizzato dall’IZSUM (ECM 5 punti)
109
Marinella Capuccella 22 maggio 2013 “I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE
DELL’IZS UM “ATTUALITA’ ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO
DEL TERRITORIO” organizzato dall’IZSUM (ECM 5 punti).
Marinella Capuccella 13-14 settembre “Metodologie della negoziazione”
organizzato dall’ANAOO (ECM 13.1 punti).
Marinella Capuccella 24 settembre 2013 "I contaminanti ambientali
(micotossine e pesticidi): il campionamento, la preparazione del campione e
l'espressione del risultato" organizzato dall’IZSUM (ECM 9.7 punti).
Marinella Capuccella 11 ottobre 2013 “Il contribuito della sanità Pubblica
Veterinaria alla Medicina Unica” organizzato dall’ISS (ECM 5 punti).
Alviero Bossi 23 settembre 2013 : “ SISTRI : il nuovo sistema di tracciabilità
dei rifiuti”
organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di
Perugia Alviero Bossi 17 ottobre 2013 : “La classificazione dei rifiuti:
presentazione dei test richiesti dalla normativa” organizzato da Istituto
Superiore di Sanità – Roma.
Attività di formazione
Corso di formazione sull’Accreditamento flessibile in data 01/10/2013 si
è tenuto presso la Sala Formazione IZS Umbria e Marche il corso di formazione
“Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della
competenza dei laboratori di prova”.
L’evento muoveva dalla necessità di fornire ai dipendenti dei laboratori di
prova dell’IZSUM e dell’ARPA Umbria, informazioni di base per un corretto
approccio pratico all’accreditamento in campo flessibile, conforme alla norma
UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e basato sul Regolamento Tecnico ACCREDIA RT26 “Prescrizioni per l’accreditamento con campo di accreditamento flessibile”.
Il corso ECM, i cui responsabili scientifici sono stati la dr.ssa Rondini e la
dr.ssa Capuccella, è stato positivamente partecipato. Il personale ha
evidenziato la rilevanza degli argomenti trattati rispetto alla necessità di
aggiornamento, apprezzando la qualità dei docenti intervenuti che hanno
saputo offrire spunti di miglioramento per le attività professionali dei
partecipanti.
Corso di formazione per la formazione / aggiornamento di auditor
Il giorno 27/02/2013 si è svolto il corso di formazione "L'audit interno
strumento per verificare l'adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del
dato analitico". Tale attività è stata rivolta sia la personale già qualificato
auditor che fa parte del team ispettivo interno, sia la personale dirigente che
ha una competenza tecnica in particolari settori che hanno manifesto la volontà
di iniziare il percorso di formazione per svolgere attività di auditor.
Formazione personale neoassunto
Il personale della UODQAF11 ha effettuato la formazione di base del
Sistema di Gestione Qualità dell’IZSUM al personale neoassunto e volontario
nel 2013.
110
Eventi formativi organizzati per utenti esterni
Seminario: "Incontro di orientamento su: Library 2.0, riviste e banche dati
scientifiche, editoria elettronica, indici scientometrici e altro". IZS UM 25
settembre 2013.
Seminario: "L'informatica open access e i device mobili come strumento
informativo e gestionale: smart - phone / poster / journal, in ambito sanitario,
agroalimentare e ambientale". IZS UM 12 dicembre 2013.
Corso ECM: Autogestire l'informazione: cinque casi di studio per orientare gli
operatori del comparto dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e
delle Marche, IZS UM, 14 ottobre 2013.
111
GESTIONE RICERCHE E PROGETTI SPECIALI
Per quanto concerne le funzione proprie dell’U.O., nel corso dell’anno sono
state svolte le seguenti principali attività:
1.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
relativamente alla funzione “Ricerca”, per la quale è allegato un
documento riassuntivo di tutti i progetti in corso:
alla catalogazione e diffusione ai ricercatori dell’Istituto di tutte le
note informative giunte dal Ministero della Salute relative alle
procedure riguardanti la predisposizione dei progetti di ricerca, sia
corrente che finalizzata;
alla partecipazione a riunioni indette dalla Direzione Generale della
Sanità Veterinaria e degli Alimenti del Ministero della Salute ai fini
della verifica delle attività di ricerca;
al riguardo si evidenzia che nel corso della riunione indetta dal
Ministero della Salute, tenutasi a Roma, il 27 giugno u.s., con la
partecipazione di tutti gli Istituti Zooprofilattici, è stato rimarcato che
l’Istituto di Perugia, è in linea con tutte le attività relative ai progetti
di ricerca, tanto è vero che nel mese di dicembre u.s. sono state
accreditate le somme a saldo per le attività legate alla ricerca
corrente per l’anno 2005, 2006 e 2007 azzerando di fatto i crediti
relativi alle attività di ricerca corrente;
alla raccolta e successiva trasmissione al suddetto Ministero di tutte le
informazioni riguardanti la parametrazione delle somme attribuibili
all’Istituto secondo i nuovi criteri di valutazione adottati dalla
Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria;
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione degli
abstract, da presentare alla Comitato scientifico per la gestione delle
proposte di ricerca all’interno dell’istituto, dei progetti di ricerca
corrente per l’anno 2013 (n. 34);
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica
dei progetti di ricerca corrente presentati per l’anno 2013 (n. 14);
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica
dei progetti di ricerca corrente in qualità di partner presentati per
l’anno 2013 (n. 2);
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica
dei progetti di ricerca corrente propri per l’anno 2013 (n. 2);
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica
dei progetti di ricerca finalizzati legati al finanziamento del 5 per 1000
per l’anno 2013 (n. 2);
al raccordo con i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei
progetti di ricerca regionale per l’anno 2013 (n. 17);
al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica
dei Progetti da presentare alla Regione per il Fondo Sociale UE (n.
14);
alla predisposizione ed invio di tutta la documentazione per l’avvi dei
Progetti approvati dalla Regione per il Fondo Sociale UE (n. 4)
112
m) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità di
partner anno 2013 con il Dipartimento di Biologia Cellulare e
Ambiente per l’indagine sulla fertilità della specie cinghiale;
n) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità
di partner anno 2013 della Regione Umbria - con il Servizio Caccia e
Pesca - per l’indagine sulla fertilità della specie cinghiale;
o) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità di
partner del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007/2014.
Asse 1 - Misura 1.2.4. “Diagnostica molecolare rapida in stalla
(Acronimo Cow are you?)” ;
p) alla predisposizione ed invio degli Accordi con le Unità Operative
partner dei progetti di ricerca corrente avviati nell'anno 2013 (n. 7);
q) alla predisposizione delle delibere riguardanti tutti i progetti di ricerca
approvati ed avviati nel corso del 2013 (n. 44);
r) alla compilazione della scheda con redazione dei relativi allegati, per
la determinazione del finanziamento della Ricerca Corrente degli
II.ZZ.SS. per l’anno 2013;
s) alla raccolta, impaginazione, catalogazione e trasmissione al Ministero
della Salute dei 14 progetti di ricerca corrente predisposti per l’anno
2013;
t) alla raccolta e trasmissione al suddetto Ministero di tutta la
documentazione
integrativa
riguardante
sia
detti
progetti
(rimodulazione degli stessi secondo le indicazioni ministeriali e
conseguente riformulazione delle richieste economiche) che di alcuni
degli anni precedenti (richieste di proroga per la trasmissione delle
relazioni finali, raccordo con gli altri Enti scientifici partner di ricerche
per le quali l’Istituto è capofila attinente gli aspetti convenzionali,
operativi e finanziari);
u) alla raccolta, sistemazione grafica, impaginazione, catalogazione e
trasmissione al Ministero della Salute delle relazioni finali riguardanti i
progetti di ricerca relativi agli anni: anno 2009 (5 corrente), anno
2010 (9 corrente);
v) alla rendicontazione economica riguardante i progetti di ricerca in
qualità di partner di altri Istituti relativi all’ 2008 (4 finalizzata);
w) alla predisposizione e relativa liquidazione della quota di
acconto/saldo per la partecipazione in qualità di partner alle ricerche
correnti/finalizzate erogate dal Ministero nell’anno 2013 (n. 1 saldo
RC. 2002 – n. 14 saldo RC. 2008 - n. 2 acconto RF 2010 - n. 7
acconto RC 2011);
x) alla raccolta delle documentazioni, sia di natura scientifica che
finanziaria, loro catalogazione e trasmissione alla Unione Europea
relativamente ai tre progetti comunitari approvati;
y) alla predisposizione, in raccordo con i Responsabili Scientifici delle
stesse, della parte economica dei progetti di ricerca finanziati dal
Ministero della Salute e dall'Unione Europea;
z) alla predisposizione, in raccordo con i Responsabili Scientifici delle
stesse, di tutte le rendicontazioni economiche relative alle suddette;
113
aa)
alla predisposizione di tutti gli atti amministrativi riguardanti tali
materie (delibere, disposizioni, note, etc.);
bb)
al necessario raccordo con i referenti del Ministero della Salute
per verificare l’attuazione degli impegni contrattuali e collaborare
nella soluzione di problemi insorti nel corso dell’anno;
cc)al necessario raccordo con il S.A.P. ai fini della assegnazione del
personale borsista alle articolazioni organizzative responsabili di
progetti di ricerca (corrente, finalizzata e comunitaria), acquisendo le
relazioni periodiche dei responsabili scientifici sulla effettiva
partecipazione dei suddetti borsisti alle attività di ricerca ed alle
attività di partecipazione esterna e/o formazione svolte ai fini della
verifica della congruità rispetto alle indicazioni previste nei singoli
progetti di ricerca;
dd)
al necessario raccordo con i Settori PGMAT, SABS e SEF per
monitorare l’andamento della spesa dei singoli progetti di ricerca, sia
relativamente agli acquisti in conto capitale che ai materiali di
consumo, nonchè per trasmettere ogni informazione necessaria alla
stesura del bilancio ed alle successive variazioni.
alla predisposizione, in raccordo con i titolari dell’assegno di
ee)
ricerca ed i tutor dei progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea
finanziamento “POR Ob.3 2007-2013 Misura D4 - Risorse CIPE Bando
assegni di ricerca finalizzato al miglioramento delle risorse umane nel
settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico” della ricerca
finalizzata al miglioramento delle risorse umane nel settore della
ricerca e dello sviluppo tecnologico, della parte amministrativa dei
progetti.
Ricerche seguite nel corso dell’anno 2013
RICERCA
Anno
Corrente Corrente Corrente Corrente Finalizzata Finalizzata
Capofila Partner Regione Propria
Capofila
Partner
U.E. Totale
2008
-
-
-
-
-
6
1
7
2009
20
6
-
-
1
2010
20
8
-
-
1
2
-
29
1
1
31
2011
13
10
6
-
-
2012
16
4
9
7
-
1
-
30
1
1
38
2013
14
2
17
2
-
1
1
37
Totale
83
30
32
9
2
12
4
172
Con delibera del Direttore Generale n. 106 del 13 maggio 2011, inoltre,
alla sottoscritta è stata assegnata la gestione di tutta la parte riguardante
le missioni e la formazione (corsi, convegni ecc..) relativa ai
finanziamento delle ricerche correnti, finalizzate, UE e Regionali, a far
data dal 1 gennaio 2011. Nel corso del 2013, pertanto, ha evaso tutte le
richieste di iscrizione e partecipazione a corsi, convegni, ecc.. ed ha
114
monitorato costantemente le spese sostenute al fine della verifica del
budget della ricerca assegnato ai singoli responsabili scientifici:
a
b
c
alla raccolta di n. 42 proposte di partecipazioni a Corsi, Convegni,
Riunioni di lavoro ecc.. ;
alla predisposizione delle delibere riguardanti la partecipazione a
Corsi, Convegni, Riunioni di lavoro ecc.. del personale dell’Istituto
finanziato dai progetti di ricerca (n. 9);
all’immissione e relativa liquidazione delle fatture relative;
2. relativamente alle funzione Progetti Speciali ha provveduto:
a. alla raccolta, elaborazione e catalogazione dei documenti riguardanti il
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
programma “Contaminanti per la valutazione dell’esposizione nella
popolazione ai contaminanti ambientali” per l’anno 2013, loro
catalogazione ed invio al Ministero della Salute;
alla predisposizione della delibera riguardante il Progetto speciale
“Contaminanti per la valutazione dell’esposizione nella popolazione ai
contaminanti ambientali” per l’anno 2013;
predisposizione della rendicontazione economica dei documenti
riguardanti le spese per il programma “Contaminanti per la
valutazione dell’esposizione nella popolazione ai contaminanti
ambientali” per l’anno 2013, ed invio al Ministero della Salute per i
successivi rimborsi;
alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4
ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per lo
studio dei Retrovirus correlati alle patologie dei ruminanti;
alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4
ottobre 1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN
per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie dei ruminanti;
alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4
ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per il
controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi;
alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4
ottobre 1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN
per per il Controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi;
alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4
ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per lo
Studio delle malattie da Pestivirus e da Asfivirus;
alla raccolta e trasmissione, per come previsto dal D.M. 4 ottobre
1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN per lo
studio Studio delle malattie da Pestivirus e da Asfivirus;
3. Per quanto riguarda l’attività di Formazione nel corso dell’anno 2013 ha
partecipato ai seguenti corsi:
115
-
Corso di formazione “La Legge 6 novembre 2012 n. 190 e gli strumenti
di contrasto alle illegittimità nella PA” - Scuola Umbra di
Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG), 11 febbraio 2013;
Corso di formazione “Gestione delle negatività: errori e critiche” Scuola
Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG),
febbraio/marzo 2013
Corso di formazione “Come redigere atti corretti alla luce dele recenti
normative a partire dalla legge di stabilità 2013” Scuola Umbra di
Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG), marzo/ maggio
2013;
Seminario “HORIZON 2020 – Sfide, strutture, opportunità del nuovo
programma quadro UE per la ricerca e l’innovazione (2014-2020) Sala
riunioni Istituto sede di Perugia, 25 novembre 2013;
Corso di formazione “Prevenzione della corruzione in ambito sanitario”
organizzato da Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa
Umbra – sede sala riunioni Istituto (PG), 6 dicembre 2013;
-
-
-
-
In conclusione, ai fini della corretta verifica dei risultati ai sensi dell’art. 5
della Disciplina per il conferimento, la valutazione e la revoca dell’incarico
di posizione organizzativa, la scrivente evidenzia che nel corso del 2013 la
propria attività:
•
•
•
•
è stata costantemente svolta nel rispetto delle direttive e delle
disposizioni di servizio dettate dalla Direzione Generale;
per quanto possibile, alla semplificazione e razionalizzazione del
lavoro svolto ed alla riduzione dei tempi di definizione ed alla volontà
di attivare iniziative mirate al conseguimento di più elevati livelli di
efficienza, efficacia ed economicità dei servizi istituzionali;
al conseguimento di un più elevato grado di soddisfazione delle
attese e delle esigenze dell’utenza;
al più elevato grado di coinvolgimento personale nei processi
gestionali mirati al conseguimento degli obiettivi strategici
dell’Istituto ed all’impegno profuso nella proposizione di soluzioni
innovative o migliorative dell’organizzazione del lavoro.
Formazione
Per quanto concerne l’arricchimento formativo e professionale della
responsabile, si fa riferimento a quanto riportato al punto 3 della presente
relazione, sottolineando che ciò le ha garantito una notevole crescita
culturale e professionale, consentendole di svolgere con maggiore
efficienza ed efficacia il lavoro affidatole.
116
UNITÀ OPERATIVA GESTIONE SERVIZI INFORMATIVI
Area Sistemistica
1. Interventi tecnici ordinari.
I numerosi interventi di assistenza, che sono stati condotti nel corso del 2013,
hanno comportato un elevato impegno da parte del personale. Alla fine
dell’anno le richieste di intervento che hanno coinvolto il personale del
l’UODGSI, acquisite attraverso uno strumento di help-desk ServiceDesk Plus in
grado di classificare le stesse per tipologia, sono state circa 230. Le richieste
sono tipicamente legate a problemi hardware riscontrati su desktop e
stampanti, a problemi di rete, a problemi nell’uso della rete aziendale, di
Internet e della Posta Elettronica oltre che all’installazione di software.
2. Installazione e distribuzione di nuove postazioni di lavoro.
Nel corso del 2013 è stata effettuata l’installazione e la consegna residuale
della fornitura di 80 postazioni acquistate nell’anno precedente. Per ciascuna
postazione è stata realizzata una configurazione che tiene conto delle
specifiche esigenze dell’utilizzatore e dell’ambito operativo di riferimento. Le
postazioni sono state consegnate a nuovi utenti della rete, in sostituzione di
quelle più datate o di quelle guaste e non più riparabili. Nel corso dell’anno una
parte dell’impegno operativo è stato destinato alla risoluzione dei problemi
riscontrati sulla fornitura Consip di desktop acquisita dall’Istituto nel 2013.
Numerose ore di lavoro sono state spese, in collaborazione con il fornitore
Italware, per la risoluzione di problemi connessi all’utilizzo efficiente delle
postazioni di lavoro. Sono inoltre stati installati e distribuiti 10 nuovi notebook
aziendali.
3. Supporto agli acquisti hardware e software.
L’UODGSI ha garantito la sua collaborazione nell’ambito delle iniziative
finalizzate all’acquisizione di soluzioni hardware e software da utilizzare presso
l’Istituto. In particolare il suo personale ha effettuato le necessarie verifiche
tecniche per l’acquisto di nuovi desktop e notebook attraverso la piattaforma
Consip. In questo senso l’UODGSI ha dato il suo supporto nella gestione del
Piano Triennale degli Investimenti per quanto concerne l’acquisizione di beni di
carattere informatico. L’UODGSI ha inoltre collaborato con i due Osservatori
Epidemiologici dell’Istituto alla definizione dei fabbisogni per l’acquisizione, alle
migliori condizioni economiche consentite dalla natura dell’Ente, di ArcGIS
sistema informativo geografico di Esri per la creazione e l'uso di mappe, per
l’analisi e la condivisione di informazioni geografiche. Per quanto concerne il
rinnovamento delle stampanti attraverso locazione operativa l’UODGSI ha
effettuato le necessarie verifiche per identificare numero di stampanti e volumi
di stampa di ciascun ambito d’uso. Per motivi di disponibilità di budget
destinato alle locazioni operative l’investimento è stato rimandato al 2014.
4. Rafforzamento dei criteri di sicurezza nella gestione dei dati
117
Nel corso del 2013 l’UODGSI ha portato avanti una serie di attività finalizzate
alla creazione di server di disaster recovery in grado di mantenere in vita, in
caso di guasto, attività critiche per l’Ente. Sono in questo senso stati creati
server appositi per garantire il mantenimento in vita delle attività di Sigla, del
sito web e dell’applicazione per la gestione della formazione. Le attività in tal
senso proseguiranno nel corso del 2014 con la realizzazione di nuove soluzioni
per il disaster recovery.
Area Applicativa
1. Assistenza ordinaria e straordinaria nell’uso di Sigla.
Questa attività nel corso del 2013 ha assunto particolare rilevanza come
conseguenza dell’avvio di Sigla 4.0 avvenuto ai primi di giugno. In seguito a
questa fase sono infatti stati riscontrati una serie di problemi e necessità di
implementazione dell’applicazione per il migliore adattamento alla realtà
organizzativa dell’Istituto. Per quanto riguarda i problemi riscontrati, come
fisiologicamente può avvenire nei casi di avvio di una nuova applicazione, sono
state effettuate oltre 70 richieste di intervento per ciascuna delle quali è stata
realizzata una dettagliata analisi del problema. Sono inoltre state gestite le
richieste di miglioramento pervenute dagli operatori interni ed, in alcuni casi,
anche da utenti istituzionali esterni. In questo senso sono stati identificati una
serie di interventi migliorativi in grado di consentire, da parte delle varie
Accettazioni, la gestione più razionale dei processi di invio dei Rapporti di Prova
in formato PDF alle realtà istituzionali. L’UODGSI ha definito le specifiche per la
realizzazione dell’interfaccia per la trasmissione dei Rapporti di Prova nel
sistema di archiviazione sostitutiva che l’Istituto ha individuato per
l’archiviazione digitale dei suoi documenti.
2. Rendicontazioni delle attività analitiche
L’UODGSI ha, come negli anno precedenti, garantito il suo supporto nelle
attività di rendicontazione dei dati analitici di laboratorio. Principali richiedenti
in tal senso sono stati l’UO Sistemi Informativi ed Anagrafe, i due Osservatori
Epidemiologici, i vari Laboratori e la Direzione. Attraverso lo strumento di helpdesk ServiceDesk Plus sono state acquisite oltre 145 richieste alle quali è stata
data una puntuale risposta.
3. Migrazione delle applicazioni correlate a Sigla e necessarie allo svolgimento
di attività critiche
Con l’adozione di Sigla 4.0 ed il conseguentemente sostanziale cambiamento,
sia della gestione del referto, sia della struttura della base dati, si è reso
necessario la riprogettazione di una serie di procedure critiche per l’Ente. In
particolare sono state adattate, ed in alcuni casi riscritte, le seguenti
applicazioni.
• Accettazione Multipla dei campioni di latte. E’ stata riadattata la procedura
che permette l’accettazione sistematica dei campioni di latte sottoposti ad
analisi per Autocontrollo. Questa applicazione permette di accettare i
campioni di latte in tempi compatibili con la deteriorabilità del materiale di
base e rende meno alienante le attività degli operatori di accettazione.
118
•
•
•
•
•
•
Controllo di Gestione. E’ stata adattata la procedura di valorizzazione delle
attività analitiche svolte dai laboratori dell’Ente per garantire il necessario
l’input del sistema Amministrativo GE4 per il controllo di gestione. Questa
applicazione calcola i dati di base sulla produzione analitica suddivisa per
tipologia di contabilità.
Fatturazione. Sono state adattate ed in parte riscritte le procedure, per il
sistematico calcolo trimestrale dei dati in grado di consentire la generazione
semplificata delle fatture delle attività analitiche. Il campo di applicazione
delle procedure trattate è quello relativo alla gestione delle convenzioni
aperte, chiuse e degli utenti non convenzionati.
Rendicontazione Triage. E’ stata creata una nuova procedura, consultabile
dai vari responsabili di strutture di laboratorio, dalla Direzione Sanitaria ed
dall’Assicurazione di Qualità attraverso un’applicazione web presente nella
Intranet che permette la verifica dei tempi di risposta. Questa procedura
permette di verificare il rispetto degli impegni assunti dall’Istituto con
l’utenza esterna in merito ai tempi di esecuzione delle prove di laboratorio.
Fatturazione Accettazione. E’ stata modificata la procedura di stampa della
ricevuta di accettazione destinata agli utenti non convenzionati riportante il
totale da pagare per l’esecuzione delle prestazioni. La procedura permette
all’operatore accettante, una volta effettuato il pagamento, di trasmettere in
amministrazione le informazioni per effettuare la relativa fattura.
Gestione problematiche PEC per la semplificazione dello smistamento dei
Rapporti di Prova all’interno delle strutture ASL. La gestione del referto in
formato digitale e la trasmissione dello stesso, come previsto dall’ art. 47
del Codice dell’Amministrazione Digitale, attraverso il canale della Posta
Elettronica Certificata ha, da un lato, incrementato il livello di efficienza nel
servizio, grazie all’automatismo dell’invio, ma dall’altro ha creato, presso i
servizi di Protocollo delle strutture ASL riceventi, il problema dello
smistamento ai veterinari competenti. Dopo un periodo iniziale di
assestamento è stato necessario pensare e realizzare una modifica che
permettesse agli operatori del Protocollo di avere immediata informazione
del veterinario destinatario del documento ricevuto. Questa modifica
sollecitata dell'Area Vasta 3 Marche ha avuto immediata ricaduta favorevole
su tutte le ASL di Umbria e Marche.
Conservazione sostitutiva. La nuova procedura di gestione Sigla 4.0, al fine
di perseguire l’obiettivo della dematerializzazione documentale, permette di
refertare l’esito delle prove analitiche attraverso files PDF corredati da
doppia firma digitale del responsabile del laboratorio e dell’accettazione di
competenza. Questi files, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa
vigente, devono essere conservati, per il tempo della loro validità, in
appositi centri di archiviazione in cui il processo di conservazione segua
criteri predefiniti. Per quanto riguarda i Rapporti di Prova, in seguito ad un
119
accordo di collaborazione stabilito tra l’Istituto ed un’azienda esterna, si è
stabilito che la conservazione avviene in un centro di stoccaggio esterno al
quale, settimanalmente dovranno essere inviati i documenti. L’UODGSI, per
semplificare le attività di trasmissione e controllo dello stato di
conservazione, da parte dell’Amministratore di Sigla, ha redatto, in accordo
con l’azienda destinataria dei documenti per la conservazione, le specifiche
funzionali per l’interscambio di documenti e files di controllo definendo le
funzionalità per la verifica e la gestione dei casi critici. Questa funzionalità
riveste particolare importanza in quanto in grado di gestire un aspetto
critico nella gestione dell’applicazione.
• Procedure di scelta automatica modello di stampa del Rapporto di Prova. Al
fine di superare un limite di Sigla 3.1 legato alla rappresentazione dei dati
analitici sul corretto modello di Rapporto di Prova, si è creato un programma
che, sulla base di una serie di considerazioni sulla leggibilità delle
informazioni da parte dell’utente, è in grado di analizzare il contesto e
fornire automaticamente il modello più idoneo a rappresentare i risultati per
uno specifico Rapporto di Prova. Questo programma permette di dare
omogeneità di rappresentazione evitando errori di impostazione da parte del
responsabile di laboratorio.
• Sistema per la gestione della black list. La ristrutturazione dell’applicazione
Sigla è stata occasione per rivedere la logica con cui si identificano le prove
che in caso di positività richiedono il blocco temporaneo delle notifiche per
permettere lo svolgimento di specifiche azioni da parte dei responsabili di
accettazione. Questo al fine di snellire i processi di gestione evitando i casi
di inutile blocco. In collaborazione con l’Accettazione di Perugia è stato
determinato un nuovo algoritmo che, dopo la validazione degli altri
responsabili di Accettazione e dalla Direzione Sanitaria, è stato
implementato in Sigla 4.0.
4. Collaborazione nell’avvio delle attività legate alla ristrutturazione della
piattaforma informatica di gestione del Sistema di Qualità.
All’inizio del 2013 l’UODGSI ha fornito il proprio supporto nella definizione delle
specifiche del nuovo sistema informatico di gestione del Sistema di Qualità.
Questo ha permesso in primo luogo di definire l’atto deliberativo necessario
all’assegnazione dell’attività di ristrutturazione ad un’azienda esterna e
successivamente di definire la struttura della nuova applicazione. L’UODGSI ha
partecipato alle interviste effettuate dall’azienda SIAV, incaricata delle attività
di sviluppo, al personale della Assicurazione di Qualità. Questo al fine di
supportare le fasi di analisi ed assicurare che gli aspetti caratteristici del
processo di gestione in essere presso l’Istituto venissero analizzati.
5. Migrazione delle procedure di rendicontazione necessarie ad assolvere al
debito informativo istituzionale.
120
All’avvio della nuova applicazione Sigla 4.0, avvenuto il 1 giugno 2013, ha fatto
seguito una impegnativa attività di conversione di tutte le applicazioni di
reportistica per consentire il loro adeguamento al nuovo database e alla nuova
struttura dei dati. Questa attività di adeguamento è necessaria all’UODGSI a
garantire il supporto, come previsto da regolamento, alle attività di altre Unità
Operative come quella relativa ai Sistemi Informativi Sanitari ed Anagrafe.
Secondo un ordine di priorità definito con la citata UO sono stati adeguati una
serie di applicazioni di reportistica in grado di fornire dati per assolvere, nei
tempi e nei termini previsti, al debito informativo istituzionale verso i vari
Centri di Referenza o verso il Ministero della Salute. In particolare sono state
convertite le applicazioni riguardanti i seguenti tracciati di dati:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tracciato Blue Tongue.
Tracciato Bse.
Tracciato Scrapie.
Tracciato Piano Nazionale Residui (PNR).
Tracciato Genotipizzazione.
Tracciato Malattia Vescicolare del suino.
Tracciato Aujeski.
Tracciato Anemia Infettiva.
Tracciato Arterite Virale equina.
Tracciato record in formato XML per la rendicontazione del Piano SIN
regione Umbria.
• Tracciato record in formato XML per la rendicontazione del Piano SIN
regione Marche.
Per quanto riguarda invece le procedure che non producono un tracciato
record, ma un flusso dati generico, si sono realizzate le seguenti procedure di
estrazione:
•
•
•
•
•
•
•
•
Estrazione
Estrazione
Estrazione
Estrazione
Estrazione
Estrazione
Estrazione
Estrazione
dati
dati
dati
dati
dati
dati
dati
dati
Influenza Aviare.
Animali Selvatici.
Rabbia.
TSE.
dei Piani Salmonelle.
Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA).
Piani di Risanamento.
Westnile.
Sono state inoltre riscritte le procedure di rendicontazione dati sanitari a
supporto dell’attività svolta degli Osservatori Epidemiologici Umbria e Marche e
dall’Unità Operativa Sistemi Informativi Sanitari e Anagrafe. In particolare sono
stati trattati le seguenti problematiche:
• Estrazione dati Tubercolosi.
• Estrazione dati Paratubercolosi.
• Estrazione dati Alimenti.
121
• Estrazione dati relativi al quesito GENET.
• Estrazione dati Trichine.
• Estrazione dati Leishmania.
6. Supporto informativo al progetto Ars Alimentaria.
Ars Alimentaria è un sistema a supporto e documentazione delle caratteristiche
di identità, qualità e sicurezza dei prodotti e degli alimenti italiani. Gli Istituti
Zooprofilattici Sperimentali italiani rappresentano il punto di riferimento per
l'alimentazione del sito del progetto al quale contribuiscono e partecipano le
aziende di trasformazione, gli operatori economici, gli organismi di vigilanza.
Nel sito del progetto è possibile reperire informazioni riguardo le caratteristiche
di qualità e salubrità degli alimenti. L’UODGSI in collaborazione con l’Unità
Operativa Sistemi Informativi Sanitari e Anagrafe ha provveduto a realizzare
un nuovo processo di estrazione dati conforme a quanto indicato in seno al
progetto. Questo per consentire che il nostro Istituto potesse fornire dati
sull’Autocontrollo in grado di alimentare, secondo protocolli e metodi condivisi,
il sito di Ars Alimentaria.
7. Personalizzazione e configurazione del Sito web.
Come avvenuto negli anni precedenti è stato effettuato e garantito il supporto
alla redazione dei contenuti del sito web istituzionale dell’Ente, come pure alla
configurazione, alla riorganizzazione ed alla gestione di nuove pagine web. Nel
2013 sono state evase oltre 40 richieste di assistenza per attività di
aggiornamento del sito web. Il maggior numero di richieste di supporto sono
state formulate in relazione alla pubblicazione dei dati sulla Trasparenza.
8. Gestione delle convenzioni.
L’UODGSI ha proseguito nelle attività di supporto alla gestione degli accordi in
convenzione. Le attività sono state condotte secondo quanto stabilito nella
Delibera n. 296 del 23 novembre 2012. Facendo seguito alla ristrutturazione
del processo di gestione degli accordi in convenzione sono state effettuate le
registrazioni dei rinnovi dei vari accordi con successiva notifica ai Responsabili
Scientifici ed alle varie Accettazioni per l’utilizzo dei dati anagrafici corretti.
Sono stati prodotti, con cadenza trimestrale, flussi dati relativi alle varie
anagrafiche, riportanti informazioni utili per la produzione delle relative fatture.
Questi flussi riguardavano utenti convenzionati ed utenti non convenzionati per
i quali non era stato acquisito pagamento al momento dell’accettazione dei
campioni. Sono stati prodotti elenchi di attività svolte in grado di consentire al
lato amministrativo la verifica degli accordi pattuiti in ambito di sottoscrizione
delle convenzioni. E’ stato garantito ai vari referenti scientifici il necessario
supporto informativo calcolando, su richiesta, dati relativi alle attività svolte
per i vari utenti in convenzione per consentire la razionale conduzione
dell’accordo stipulato.
122
UNITÀ OPERATIVA PROTEZIONE E PREVENZIONE
Riduzione premio assicurativo INAIL
L’INAIL offre l’opportunità alle aziende “virtuose” di ridurre i costi assicurativi.
Per usufruire delle agevolazioni, le singole aziende devono investire in
prevenzione attuando una serie di azioni di miglioramento.
Le tariffe di sconto prevedono riduzioni importanti in base alle dimensioni
aziendali.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione, sulla base delle attività svolte, ha
predisposto tutta la documentazione ed ha effettuato la richiesta di riduzione
del tasso medio di tariffa per miglioramenti relativi alla sicurezza nei luoghi di
lavoro avvenuti nell’arco del 2012.
La richiesta è stata accolta dall’INAIL che ha riconosciuto all’Istituto una
riduzione del 12%, come previsto per le aziende che occupano da 201 a 500
addetti.
Valutazione dei rischi
1. La nuova organizzazione dell’istituto ha reso necessaria una stima
dell’impatto del nuovo modello organizzativo nel documento di valutazione
del rischio. Ciò ha comportato una attenta analisi dei dati esistenti nel
documento citato, da cui è emersa la necessità di dover aggiornare la
descrizione individuale delle mansioni.
Tale aggiornamento si effettuerà nel corso del corrente anno. Per far ciò
verrà utilizzato un nuovo applicativo informatico messo a punto nel 2013.
2. È stata effettuata la verifica e l’aggiornamento del documento di valutazione
del rischio da esposizione al rumore.
L’analisi ha interessato l’esposizione al rumore dei lavoratori presso alcune
aree e/o strutture dell’Istituto nelle quali sono presenti sorgenti o
lavorazioni che potenzialmente espongono a tale rischio.
È stato inoltre effettuato anche un approfondimento sull’emissione di
rumore legato all’uso del microscopio elettronico, in seguito ad una specifica
richiesta pervenuta.
Sono stati, pertanto, effettuati i sopralluoghi per eseguire le misure
fonometriche che hanno portato a determinare i livelli di esposizione.
I risultati della valutazione sono contenuti nel relativo documento che
contiene anche le modifiche che possono essere apportate per ridurre i
valori di emissione.
A tal proposito, vengono anche suggerite le raccomandazioni legate al
comfort acustico previste dalle norme tecniche.
3. È stata effettuata una verifica per valutare l’attualità del documento di
analisi del rischio di incendio nella sede di Perugia.
123
Sono stati, a tal fine, effettuati i sopralluoghi per individuare le sorgenti di
innesco, le sostanze facilmente combustibili e infiammabili e tutte le
situazioni che possono determinare la facile propagazione dell'incendio.
Sono stati, inoltre, individuati i lavoratori, presenti nel luogo di lavoro,
esposti a tale rischio.
È stato valutato il rischio residuo e verificata l’adeguatezza delle misure di
sicurezza esistenti, nonché individuati ulteriori provvedimenti e misure
necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio.
Si è deciso, pertanto, di aggiornare il documento il quale, oltre a contenere
quanto sopra descritto, descrive anche i risultati della valutazione stessa e
le misure preventive, protettive e precauzionali adottate e da adottare per
eliminare o ridurre i pericoli di incendio causati da materiali e sostanze
infiammabili e/o combustibili, inneschi o sorgenti di calore.
Come concordato e programmato, nella gestione della sicurezza sono stati
coinvolti, mediante riunioni indette dalla Direzione, i dirigenti di struttura
complessa (destinatari, peraltro, della delega di funzioni in materia di
sicurezza), che rappresentano i ruoli organizzativi deputati all’attuazione delle
misure migliorative.
Formazione
È stato realizzato un evento ECM, in materia di sicurezza sul lavoro, suddiviso
in due giornate formative, destinate al personale nuovo assunto, compresi i
volontari.
Il personale dell’Unità Operativa ha partecipato, in qualità di discente, ai
seguenti corsi di formazione / congressi:
-
-
-
-
Evento ECM “MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE: I SISTEMI DI
SORVEGLIANZA NEL CONTESTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE”,
organizzato dall’IZSUM – Perugia - 19 marzo 2013.
Evento ECM “I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZS UMBRIA E
MARCHE "ATTUALITA' ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL
TERRITORIO", - Foligno - 22 maggio 2013.
Progetto Formativo Aziendale ECM “Il campo di accreditamento flessibile:
una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova”, Perugia - 1 ottobre 2013.
XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. - Palermo - dal 23 al 25 ottobre.
Evento ECM “La cultura della motivazione come chiave principale verso
l’efficacia e l’efficienza lavorativa” - Perugia - 9 dicembre 2013.
Sorveglianza sanitaria
Sono stati organizzati ed effettuati gli accertamenti diagnostici e le visite
mediche al personale inserito nel protocollo di sorveglianza sanitaria, ai sensi
del D. Lgs n. 81/08 e sulla base del protocollo concordato con il Medico
Competente.
In particolare:
124
-
accertamenti diagnostici e visite mediche periodiche al personale della sede
di Perugia e delle Sezioni Diagnostiche;
accertamenti diagnostici e visite mediche preventive, di idoneità alla
mansione lavorativa, al personale nuovo assunto, compresi i volontari;
visite mediche straordinarie su richiesta di alcuni lavoratori;
videotest al personale che svolge il proprio lavoro al videoterminale per
almeno venti ore a settimana;
accertamenti diagnostici rivolti a valutare l’assenza di tossicodipendenza per
gli utilizzatori dei carrelli elevatori ai sensi della normativa vigente.
Defibrillatori
L’Unità Operativa ha seguito le procedure per l’acquisto di sette defibrillatori
(uno per Sezione Diagnostica e due per la sede di Perugia) ed organizzato la
formazione degli addetti all’uso di tali strumenti, individuando, oltre coloro che
già fanno parte della squadra di emergenza “primo soccorso”, altre figure
nell’ambito del personale che si è particolarmente distinto per aver mostrato
predisposizione ed interesse nei confronti della sicurezza sul lavoro.
Produzione scientifica
Vitelli B., Piazzoli L., Saezza M. E., Cenci F., Severini S.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI O
MUTAGENI
Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV
(Società Italiana di Diagnostica di
Laboratorio Veterinaria): 90. Monreale (Palermo) 23 - 25 ottobre 2013.
I documenti relativi alle attività citate sono già sottoposti all’attenzione della
Direzione e sono disponibili, per la consultazione, presso la scrivente Unità
Operativa.
125
UNITA’ OPERATIVA FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
Come esplicitato nel Piano Aziendale Anno 2013, la formazione in sanità
presenta alcune specificità che la distinguono dalle altre attività formative, ciò
in ragione della delicatezza e dell’importanza dei compiti affidati alle
professioni sanitarie. Pertanto, fare formazione, in questo specifico settore,
significa mettere il massimo impegno nel garantire il valore e la fondatezza
scientifica dei contenuti, delle teorie, dei metodi, nonché rigore e trasparenza
nella trasmissione dei saperi e nella gestione dei costi. L’analisi dei bisogni, che
in altri campi professionali è fondamentalmente incentrata su fattori di
efficienza e razionalità economica, quando entra in gioco il bene primario della
salute e della sanità pubblica, non può prescindere dall’efficacia e dalla qualità
del servizio offerto e ciò risulta non sempre di facile applicazione alla luce delle
normative vigenti ed in considerazione dei compiti istituzionali affidati agli
II.ZZ.SS.
Nello specifico, si sottolinea come, in linea generale, l’esito del complesso delle
attività formative è condizionato da una serie di numerosi fattori che possono
favorire o ostacolare i dall’Unità Operativa Formazione e Aggiornamento, in
Staff alla Direzione Generale, in considerazione dei compiti assegnati e in
merito alle attività e ai progetti autorizzati, concordati e realizzati nell’anno
2013 e, inoltre, per poter consentire l’acquisizione di elementi utili sia per la
valutazione della sottoscritta, quale Dirigente Amministrativo dell’Unità
Operativa Formazione, sia del personale afferente alla stessa.
L’U.O. Formazione e Aggiornamento ha costantemente operato di concerto con
la Direzione Aziendale, nell’ambito dell’espletamento dei compiti e delle attività
/ responsabilità affidate dal Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi
dell’Istituto entrato in vigore nel 2012, con lo specifico obiettivo di:
stimolare l’organizzazione e favorire la pianificazione delle attività formative
secondo un approccio per processi, nel pieno rispetto delle procedure e
perseguendo una politica della qualità della formazione progettata ed erogata;
elaborare sistemi e report per monitorare e valutare costantemente le attività
formative direttamente organizzate e, conseguentemente, misurare la
soddisfazione del cliente / utente;
mantenere la qualifica di Provider Provvisorio ECM ed intraprendere il percorso
per ottenere la qualifica di Provider Nazionale Definitivo ECM;
informatizzare le procedure processi di formazione / aggiornamento, come ad
esempio: l’organizzazione dei processi (staff, capacità, risorse, strutture), il
contesto sociale / economico e politico (opinioni dei colleghi, cultura in rete,
collaborazione, leadership, aspetti economico-finanziari, regolamenti, politiche
sanitarie), l’innovazione (vantaggi pratici, la fattibilità, l’accessibilità).
Tale precisazione si ritiene doverosa, in quanto, nel corso del secondo
semestre 2013, questa Unità Operativa, a seguito di specifiche esigenze della
Direzione, è stata impegnata nella progettazione e realizzazione di una serie di
azioni / interventi formativi / informativi a carattere obbligatorio e non
pianificabili che hanno comportato una costante rimodulazione del Piano
Formativo. Tali attività che dovranno, peraltro, essere pianificate e realizzate
anche nel triennio 2014 – 2016, (cfr. Piano Triennale Trasparenza – Piano
126
Triennale per la prevenzione alla Corruzione) sono state espletate a seguito
delle nuove e molteplici normative, regolamenti, indirizzi, circolari, linee guida,
direttive europee, nazionali, e regionali, varate nel corso del 2013. In
particolare si riferiscono a nuovi adempimenti amministrativi, gestionali e
sanitari in tema di sicurezza alimentare e del settore agroalimentare,
strettamente correlati ai necessari. processi di cambiamento che investono
l’Italia, le pubbliche amministrazioni e, nello specifico, anche questo Istituto
(cfr. Decreto n. 106 /2012 -Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero
della Salute).
Il Piano Formativo 2013
Il Piano Formativo 2013 è stato elaborato e gestito da quest’Unità Operativa in
seguito ad approvazione della Direzione Aziendale. E’ stato predisposto e
realizzato tenendo conto di quanto previsto dalla normativa in materia, dal
Piano Sanitario Nazionale, dai Piani Sanitari delle Regioni Umbria e Marche, dal
Programma di Educazione Continua in Medicina e da quanto indicato nel Piano
Aziendale. In sede di pianificazione si è cercato di dare attuazione all’obiettivo
strategico perseguire una politica della qualità della formazione progettata ed
erogata. Le attività formative sono state progettate e realizzate sia con
l’intento di dare attuazione ai compiti e alle finalità istituzionali dell’Ente, sia
con lo specifico obiettivo di contribuire, per quanto di competenza,
all’individuazione delle possibili e specifiche aree d’intervento formative
evidenziate rispetto alle criticità organizzative ed ai bisogni di salute. Sono stati
attuati interventi finalizzati alla professionalizzazione delle figure sanitarie che
operano all’interno ed all’esterno dell’Ente, con l’intento di fornire strumenti
operativi che si confida possano aver contribuito ad offrire al mercato
nazionale, europeo e internazionale, servizi efficaci / appropriati con elevato
contenuto di conoscenza e innovazione nel campo della sanità animale e della
sicurezza alimentare.
Nel corso del 2013 il Piano Formativo ECM - Anno 2013, presentato ad ottobre
2012, ha subìto delle modifiche che sono state apportate su indicazione dei
vari Responsabili Scientifici dei singoli eventi e condivise ed approvate dal
Comitato Scientifico ECM. L’Ente è stato, pertanto, impegnato in azioni
formative che hanno riguardato argomenti d’interesse nazionale e regionale in
tema di: sanità pubblica, igiene degli alimenti, igiene degli allevamenti e delle
produzioni animali, legislazione sanitaria, comunicazione in sicurezza
alimentare, emergenze sanitarie, emergenze epidemiche non sanitarie, in tema
di controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento 882/04, corsi di formazione ed
addestramento per Auditor / Lead Auditor su OSA nel campo della Sicurezza
Alimentare, percorsi formativi quale Centro di Referenza Nazionale su incarico
del Ministero della Salute.
Molte sono state le attività organizzate e rivolte al personale esterno e
convenzionato, per lo più, organizzate e realizzate direttamente dall'Istituto,
anche quale Provider Provvisorio Nazionale ECM e generalmente rivolte a tre
differenti target: personale dipendente; personale esterno; personale
convenzionato,
appartenente,
generalmente,
alle
seguenti
categorie
professionali:
medici veterinari, biologi, chimici, tecnici della prevenzione, tecnici di
laboratorio delle aziende sanitarie locali;
127
veterinari liberi professionisti;
liberi professionisti;
operatori del settore agro-alimentare;
studenti.
Sono state organizzate attività formative articolate in diverse tipologie: corsi di
formazione e/o aggiornamento, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde,
percorsi formativi quale Centro di Referenza Nazionale, in alcuni casi finanziati
dal Ministero della Salute, incontri di carattere nazionale ed internazionale con
l’intento di promuovere la collaborazione tra professionisti sanitari e sostenere
e diffondere l’importanza del rapporto ricerca sanitaria / sistemi sanitari.
Considerata, inoltre, la peculiarità dell’Istituto Zooprofilattico, la formazione è
stata erogata e promossa a livello regionale, nazionale ed internazionale, per il
tramite di piani e progetti o iniziative mirate di Educazione Sanitaria, che
hanno visto privilegiare l’utilizzo delle risorse professionali interne, così come
previsto dalla normativa vigente. Il ricorso a professionalità esterne è stato
attuato solo in casi eccezionali, spesso prevedendo in sede di pianificazione il
coinvolgimento di professionisti di altri II.ZZ.SS, al fine di rafforzare l’azione di
networking già avviata negli anni precedenti.
Sono stati, altresì, consolidati i rapporti di collaborazione con soggetti pubblici
e privati (Aziende Sanitarie Locali, Associazioni Professionali, mondo
produttivo, Istituzioni universitarie e Scuole) per la realizzazione d’iniziative
formative su argomenti di specifico interesse (in particolare con la Facoltà di
Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia e con il Consorzio di Pubblica
Amministrazione –Villa Umbra).
Si sottolinea, altresì, che l’Unità Formazione si è adoperata al fine di dare
attuazione all’obiettivo strategico: “razionalizzare l’offerta formativa e ad offrire
iniziative di Qualità per il proprio personale dipendente e per il personale
sanitario esterno e/o convenzionato”. Nonostante, i tagli economici nazionali e
regionali, operati già dal 2010 e relativi ai costi diretti e indiretti per le attività
formative (riduzione del 50% della spesa rispetto all’anno 2009) che hanno
prodotto significativi effetti anche nel 2013, gli eventi formativi, direttamente
organizzati dall’Istituto, hanno ricevuto significative adesioni esterne ed
incontrato favorevole gradimento da parte dei discenti. Ciò ha consentito di
rafforzare ed a promuovere l’Istituto quale Ente organizzatore di qualificate
attività formative a carattere nazionale / regionale.
Il raggiungimento di tale obiettivo ha comportato la progettazione di una
formazione non orientata al solo adempimento burocratico correlato all’obbligo
di erogare / conseguire i crediti formativi ECM. In questa specifica direzione
l’Unità Formazione, ha promosso l’introduzione, nei programmi formativi, di
ore di lezione che prevedessero una formazione interattiva con l’intento di far
acquisire
ai
discenti
conoscenze
tecniche,
pratiche
e
gestionali
immediatamente applicabili alle realtà lavorative, utilizzando l’esperienza
professionale come punto di partenza del processo di acquisizione di nuove
conoscenzee capacità,la verifica dell’apprendimento è stata in alcuni casi
adattata alla realtà dei partecipanti e collegata ad attività pratiche. Di fatto La
formazione interattiva, spesso richiesta e preferita dai discenti, infatti, si
realizza solo in presenza di un numero limitato di partecipanti e si realizza in
un limitato numero di ore. Ciò ha comportato un maggiore impegno sia in fase
128
di progettazione che nella fase di realizzazione ed ha previsto, un numero
limitato di partecipanti (max: 20/25), con una conseguente riduzione sia dei
crediti formativi erogati in ragione della conseguente riduzione del numero
complessivo dei partecipanti.
Tale scelta è stata comunque ripagata poiché è stata quella maggiormente
richiesta ed apprezzata dall’utenza esterna anche se ha comportato e richiede
agli stessi, un’attiva e maggiore partecipazione. Ha, inoltre, consentito anche
di rispondere e di soddisfare il Progetto: Garantire il miglioramento continuo
degli interventi metodologici – didattici, indicato nel Piano Aziendale 2013. La
sperimentazione e l’introduzione delle citate metodologie didattiche hanno
consentito di migliorare e monitorare la Qualità dei servizi formativi, attraverso
il rispetto di standard e procedure, riconosciuti e/o confrontati con soggetti
terzi (Accredia /Accreditamento ECM/Servizi Formativi), utilizzando strumenti
di feedback (questionari di gradimento, relazioni, modulistica).
Di seguito si evidenziano alcune delle attività formative più salienti ed in
particolare quelle indicate nel Piano Aziendale – Anno 2013 come obiettivi
strategici e/o specifici da raggiungere e che si ritiene hanno contribuito a
consolidare il ruolo dell’Istituto anche quale Ente / Formatore non solo nel
territorio nazionale ma a livello internazionale. Attività che sono state
organizzate in collaborazione con la FAO e con il Ministero della Salute anche
quale soggetto finanziatore.
Quale Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus
ed Asfivirus, sono stati organizzati i seguenti eventi formativi:
Corso di Formazione Training Course on epidemiology and diagnosis of African
Swine Fever (ASF), Classical Swine Fever (CSF) and other swine diseases of
high impact a Perugia dal 11/11/2013 al 15/11/2013. Un’iniziativa della durata
di trenta ore che è stata particolarmente apprezzata dai discenti. Organizzata
in collaborazione con la FAO ed alla quale hanno preso parte colleghi stranieri
provenienti da Paesi dell’area dei Balcani, dove la Peste Suina ha ancora
carattere endemico.
Corso di Formazione ECM La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste
Suina Africana, articolato in tre Edizioni: la Prima Edizione a Lodi il 9 10/5/2013; la Seconda Edizione a Bologna 11-12 /6/2013; la Terza Edizione a
Perugia il 2 – 3 /10/2013. Tali attività formative della durata complessiva di
quindici ore sono state interamente finanziate dal Ministero della Salute ed
organizzate in collaborazione con il Centro Nazionale di lotta ed emergenze
contro le malattie degli animali, istituito presso il Dipartimento per la Sanità
Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti. Un percorso
formativo rivolto al personale del servizio pubblico veterinario al fine di fornire
strumenti utili per predisporre le basi necessarie a massimizzare i sistemi di
"early detection" rispetto all'eventuale circolazione del virus, e fornire
immediate risposte in caso possibili focolai, sia nei domestici sia nei selvatici.
Tali eventi sono sati realizzato al fine di:
acquisire i concetti base relativi alla gestione di una emergenza ed essere
preparati in tempo di "pace" a gestire una crisi (contingency preparedness):
129
aggiornare in merito alla situazione epidemiologica della malattia in Europa con
specifica correlazione all’attuale situazione endemica;
fornire aspetti salienti della malattia al fine di emettere un veloce sospetto di
infezione per cercare di contrastare la diffusione della malattia;
fornire principi e metodologie atti a perseguire l’eradicazione del Virus sul
territorio.
Questa Unità si è occupata, per quanto di competenza, della richiesta di
finanziamento al Ministero della Salute, nonché della gestione dei singoli eventi
che sono stati progettati utilizzando metodologie didattiche riconducibili a
logiche interattive (Project - Work). Il finanziamento previsto da rendicontare
risulta essere superiore ai 30.000 Euro ed i crediti da sistema riconosciuti sono
stati n. 20,2.
I partecipanti ammessi ad ogni singola edizione sono stati n. 25 Medici
Veterinari appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso del 2013 sono
stati formati n. 64 discenti è stata puntualmente rispettata la progettazione
concordata con il Ministero della Salute e le correlate fasi operative sono state
definite con il Responsabile Scientifico Dr. Gian Mario De Mia.
L’Unità Formazione ha, inoltre, presenziato le attività garantendo il corretto
svolgimento dell’Evento ed i compiti di segreteria. I dati, relativi al questionario
di valutazione del gradimento dei discenti distribuito ai partecipanti durante lo
svolgimento dei singoli corsi, evidenziano giudizi più che positivi a
testimonianza dell’efficace e professionale operato messo in campo dall’intera
squadra, nella scelta del programma, dei docenti, delle metodologie didattiche
e della logistica.
Di seguito si riporta la media dei risultati espressi dai discenti rispetto ad alcuni
specifici indicatori:
gli argomenti trattati sono stati ritenuti rilevanti e molto rilevanti dal 86% dei
discenti;
la qualità educativa è stata giudicata dal eccellente/buona dal 72%;
l’attività formativa è stata considerata dal 78% molto efficace / efficace;
il supporto fornito dalla Segreteria Organizzativa è stato valutato eccellente dal
34% e buono dal 51% dei discenti.
Nel 2013, inoltre, si è concluso anche il Progetto Formativo Nazionale, avviato
nel 2012, quale Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e
chimico dei molluschi bivalvi vivi. Un Progetto Formativo interamente
finanziato dal Ministero della Salute, che ha riguardato la realizzazione di un
Corso di Formazione ECM: La sorveglianza sanitaria nelle aree di raccolta dei
molluschi bivalvi vivi, articolato in 2 giornate formative (18 ore) rivolte a n.25
discenti, Medici Veterinari appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale.( crediti
formativi riconosciuti n. 23,8) ed in 4 precedenti Edizioni: I^ Ed. Portici, 17 18/04/2012; II^ Ed: Chioggia 29 - 30/05/2012; III^ Oristano 2 - 3/10/2012;
IV^ San Benedetto del Tronto 13 - 14/11/2012. La V^ ed ultima edizione è
stata realizzata a Pisa, nei giorni 28 e 29 maggio 2013. Complessivamente
sono stati formati 119 professionisti sanitari,
Tale Progetto si è svolto rispettando puntualmente la progettazione concordata
con il Ministero e sono state risolte tempestivamente tutte le problematiche
130
connesse all’individuazione dei destinatari della predetta attività formativa. Si è
proceduto, altresì, a concordare con i Responsabili Scientifici (Dott.ssa
Rocchegiani e Dr. Latini) le modalità operative, con particolare riferimento a
quelle della formazione sul campo dedicata al campionamento nelle aree di
raccolta dei molluschi bivalvi vivi. L’Unità Formazione ha, inoltre, presenziato le
attività ed il corretto svolgimento di tutte le Edizioni ed i compiti di segreteria.
I dati, relativi al questionario per valutare il gradimento dei discenti distribuito
ai partecipanti durante lo svolgimento dei singoli corsi, hanno evidenziato
giudizi più che positivi di ogni singolo modulo formativo. In sintesi i principali
indicatori relativi:alla rilevanza degli argomenti trattati, alla qualità educativa,
all’efficacia ed al supporto dalla Segreteria Organizzativa hanno dato valori
medi positivi superiori al 70%
La formazione aziendale
Come indicato nel Piano Aziendale Anno 2013 questa Articolazione ha utilizzato
la formazione quale strumento utile per facilitare la piena attuazione del
modello organizzativo e favorire il processo di razionalizzazione delle risorse.
Ciò ha comportato una particolare attenzione alla formazione aziendale e,
quindi, alla realizzazione di specifici progetti formativi aziendali ECM e non ECM
che hanno visto il coinvolgimento del personale dipendente appartenente
all’area sanitaria, tecnica ed amministrativa, con l’intento di garantire quel
processo di crescita ed integrazione che è alla base degli obiettivi di sviluppo e
di cambiamento dell’Ente.
Talle attività ha comportato la costante verifica della distribuzione delle risorse
umane e la formazione e/o l’aggiornamento del personale dipendente alla luce
dei suddetti cambiamenti, delle nuove assunzioni e della necessità di garantire
una formazione di base ai nuovi borsisti.
In sintesi, si è data continuità al progetto di formazione continua intrapreso già
nel 2012 e pensato per il personale dipendente. Sono state individuate e
realizzate attività correlate con gli obiettivi:
di salute nazionali e regionali;
aziendali e organizzativi legati alle innovazioni derivanti dal processo di
riorganizzazione dell’Ente e, pertanto, volte a rispondere alle esigenze
specifiche di formazione ed aggiornamento, al fine di promuovere lo sviluppo di
responsabilità e strategie per lavorare secondo logiche di buona gestione;
connessi ai processi di cambiamento e trasformazione e che comportano una
gestione sempre più ispirata a criteri di efficienza, economicità, efficacia,
trasparenza, pubblicità e di semplificazione.
In particolare, sono state realizzate attività formative con l’obiettivo di:
migliorare il lavoro con un approccio educativo focalizzato all’apprendimento in
gruppo, facilitare i processi di comunicazione interna ed esterna e trasmettere i
valori legati all’istituzione di appartenenza alle norme etiche e
comportamentali. Tutto ciò al fine di aver cercato di fornire strumenti utili per
sviluppare competenze, iniziative, ed abilità che possano consentire di
migliorare le performance, l’ascolto dei bisogni del cittadino utente e sostenere
la capacità di confronto e d’integrazione del personale.
Tali considerazioni sono tanto più pertinenti anche in relazione all’attuale
contesto sociale che impone un maggiore rigore nell’azione amministrativa e
nella gestione delle risorse, un impegno costante per promuovere e
131
assecondare il cambiamento che vede, nella ricerca, nella qualità ed
ottimizzazione delle attività e dei servizi, nella produzione scientifica,
nell’ammodernamento
tecnologico,
nell’innovazione
organizzativa,
nell’efficienza, nella managerialità, una sfida che obbligatoriamente deve
coinvolgerci in quanto dipendenti di un’istituzione pubblica.
L’Unità Formazione ha costantemente operato al fine di garantire che le attività
formative fossero realizzate nel rispetto dei budget assegnati a questa Unità
Operativa per la realizzazione di attività formative direttamente organizzate
dall’ Ente e nel monitoraggio dei budget assegnati ai Direttori di Struttura
Complessa ed alla Direzione Generale relativi alle spese di iscrizione ad attività
formative esterne. Un Obiettivo specificoassegnato a questa Unità che è stato
raggiunto in quanto l’Unità Formazione ha rispettato il budget assegnato. Ha
perseguito, ove possibile, la riduzione dei costi cercando di incentivare l’utilizzo
di risorse aziendali e si è privilegiata la realizzazione di progetti formativi
aziendali ECM per il personale dipendente, al fine di contenere i costi legati alle
attività formative ed alle relative spese di missione.
Si è registrato, infatti, un decremento del personale che ha partecipato ad
attività formative esterne a pagamento, a fonte di una elevato partecipazione
ad attività formative esterne a titolo gratuito, o realizzate in FAD ( formazione
a distanza) ed alla numerosa attività formativa direttamente organizzata
dall’Istituto. Nonostante i citati tagli, infatti, si evidenzia che è stata comunque
garantita al personale la partecipazione ad attività formative esterne
obbligatorie e necessarie, ECM e non ECM, che riguardassero, in particolare,
dell’Ente, nel rispetto della normativa vigente e dei correlati tempi. Si segnala
che l’attività di verifica che si deve compiere nel confrontare i dati di
rendicontazione elaborati da questa Unità con quelli forniti dal sistema
contabile risulta essere complessa in quanto attualmente sono molteplici le
fonti dei dati disponibili in forma non aggregata, che dovranno poi essere
verificati con quelli elaborati dal Controllo di Gestione. Per tali motivi, non
possono essere forniti in questo contesto i dati finali / relativi all’analisi tra
costi e ricavi dell’intera attività formativa espletata nell’anno 2013, che
saranno comunque comunicati in sede di elaborazione della Relazione Annuale
ECM, quanto meno per la parte relativa all’ attiva formativa ECM.argomenti di
carattere tecnico e scientifico rivolti allo studio e progettazione di metodiche di
analisi ed all’utilizzo della strumentazione tecnica nonché quelle che
consentissero anche il conseguimento dei crediti ECM, organizzando eventi
formativi aziendali accreditati. L’adesione, inoltre, di questo Istituto al
Consorzio Scuola Umbra di Pubblica Amministrazione – Villa Umbra ha
consentito di poter formare adeguatamente, in particolare, il personale
amministrativo, contenendo una notevole riduzione sia dei costi di iscrizione (
costo di adesione annuale al Consorzio € 1.000,00) che di missione. Sono stati,
inoltre, correttamente caricati tutti i dati contabili nel sistema informatico
La Formazione ECM
Un capitolo a se stante ricopre tutta l’attività espletata, sia dalla sottoscritta
che dall’Unità Formazione, nell’ambito della Formazione ECM realizzata nel
2013 che merita, vista la complessità della sua gestione, di essere trattata a
parte anche in considerazione del Progetto: Sviluppo del progetto di
132
formazione continua ECM quale Provider Nazionale ECM, assegnato a questa
Articolazione ed indicato tra gli obiettivi del Piano Aziendale Anno 2013.
L’Istituto, per scelta aziendale, fin dal 2010 ha attivato tutta una serie di
processi finalizzati ad ottenere l’Accreditamento, dell’attività formativa, quale
Provider Provvisorio Nazionale presso il Ministero della Salute. Detta qualifica è
stata ufficialmente notificata, al nostro Istituto, dall’Ente Accreditante a partire
dallo stesso anno 2011 con vigenza per 24 mesi. Pertanto, l’Istituto, è
identificato con ID 925 per le seguenti tipologie: Formazione Residenziale e
Formazione sul Campo. Tale Accreditamento gli ha consentito di essere
riconosciuto, in tutto il territorio nazionale, come un soggetto attivo e
qualificato nel campo della Formazione Continua in Sanità e, di fatto, ciò ha
consentito di poter realizzare anche nel 2013 attività formative accreditabili
secondo il Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina,
riconosciute idonee per l’ECM, individuando e attribuendo i connessi crediti.
Pertanto, in considerazione di tali attività, l’Unità Formazione e Aggiornamento
ha operato non soltanto al fine di poter mantenere tale Accreditamento ma ha
notificato anche la domanda per conseguire l’Accreditamento Standard quale
Provider Nazionale ECM, in aggiunta all’attuale qualifica di Provider Provvisorio.
Tale richiesta è stata favorevolmente accolta ed ha comportato una prima
verifica relativa alla documentazione prodotta in sede di richiesta di
Accreditamento Provvisorio, nel 2010, da parte dell’Ente Accreditante, Agenas.
Intensa è stata l’attività volta ad aggiornare la documentazione prodotta nel
2010 e richiesta dal predetto Ente.
L’Istituto, pertanto, dovrà ricevere la Verifica Ispettiva da parte di Agenas che
sarà effettuata nel 2014. La stessa Verifica prevedrà sia il diretto
coinvolgimento di questa Unità Operativa che di altre Articolazioni
Organizzative al fine della completa valutazione della sussistenza dei requisiti
dell’Istituto per conseguire la qualifica di Provider Definitivo.
In particolare, sarà valutata:
la pregressa esperienza dell’Istituto quale Ente formatore in ambito sanitario;
l’impegno economico dell’Istituto destinato alla formazione sanitaria ed i
correlati budget;
la messa a disposizione di strutture, sedi ed attrezzature destinate alla
formazione;
la struttura organizzativa specifica della formazione con relativo mansionario;
il sistema informatico dedicato alla formazione.
il nostro Sistema Qualità,
il rispetto dei Regolamenti e delle procedure in sede di accreditamento del
Piano Formativo e dei singoli eventi accreditati negli ultimi 4 anni;
la Qualità della formazione ECM realizzata dall’Istituto e sarà controllata
l'indipendenza della Formazione ECM progettata, proposta ed erogata, da parte
del Comitato di Garanzia ECM.
Il raggiungimento del citato obiettivo risulta essere di importanza strategica
per l’Istituto, in quanto significa essere stato valutato come un soggetto attivo
e qualificato nel campo della Formazione Nazionale Continua in Sanità ed
133
essere stato abilitato provvisoriamente o definitivamente, a realizzare attività
didattiche ECM e ad assegnare direttamente i relativi crediti formativi ai
partecipanti. Ciò ha comportato il rigoroso rispetto delle nuove procedure /
regolamenti, individuando le soluzioni / azioni necessarie per garantire quanto
indicato nel Piano Formativo ECM e gli standard di qualità di valutazione, quale
Provider, indicati nel Sistema ECM. Per il futuro ciò comporterà anche la
gestione dei rapporti con l’Ente Accreditante (Verifiche Ispettive e le eventuali
Azioni Correttive).
Piano Formativo ECM
L’Istituto, nel corso dell’anno 2013, ha Accreditato Corsi e Progetti Formativi
ECM che sono stati preventivamente valutati dal Comitato Scientifico ECM
dell’Istituto ed approvati dalla Direzione Aziendale ed hanno costituito la base
strutturata della programmazione annuale ECM dell’Ente (Piano Formativo). Il
Piano Formativo ECM, prevedeva la progettazione / realizzazione di n. 30,
Eventi formativi. Detti Eventi sono stati strutturati sia per il personale
dipendente dell’Istituto Zooprofilattico sia per il personale esterno all’Ente,
secondo criteri e modalità già precedentemente ed analiticamente illustrate. Il
tutto con lo specifico obiettivo di migliorare ed ottimizzare, in una logica senza
fine, le attività ed i servizi erogati dall’Ente.
La predetta attività formativa è stata promossa, in alcuni casi, in
collaborazione con altre organizzazioni (Ministero della Salute, Regioni Umbria
e Marche,). Con tali azioni si confida di aver dato attuazione a quanto indicato
nel citato Piano Aziendale relativamente alla necessità di promuovere in modo
sistematico, pianificato e documentato attività che consolidassero il ruolo
dell’Istituto quale Ente formatore, anche quale Provider Nazionale ECM.
Di seguito si riportano alcune tabelle che sintetizzano i dati più significativi
relativi al consuntivo delle attività formative ECM.
La Tabella A) descrive sinteticamente il Piano Formativo ECM – Anno 2013,
presentato ad ottobre 2012, nel quale era stata indicata la realizzazione di
n.30 eventi formativi, di cui n.10 riservati al personale dipendente, quali
Progetti Formativi Aziendali.
Tabella A) - Piano Formativo ECM 2013 - Pianificato al 30/10/2012
N
1
2
3
4
Titolo
Date
indicative
Inizio
Date
indicative
Fine
Ore
N.
Partecipanti
20/02/2013
28/11/2013
8
10
Sede
Regione
Ancona
28/02/2013
28/02/2013
6
50
SANITÀ VETERINARIA
Marche
04/03/2013
04/03/2013
8
50
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
Sede
Regione
Ancona
07/03/2013
07/03/2013
6
60
Responsabile
Scientifico
Tipo
Formazione
Obiettivo
formativo
Stefano
Fisichella
Progetto
Formativo
FSC
LINEE
GUIDA
PROTOCOLLI
PROCEDURE
DOCUMENTAZIONE
CLINICA
PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL
CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI
NELLA REGIONE MARCHE PRIMO TRIENNIO
DI ATTIVITA'
Giuliana Blasi
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CATACEI
SPIAGGIATI
Mario Latini
Evento
RES
PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL
CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI
NELLA
REGIONE
MARCHE
PRIMO
TRIENNIO DI ATTIVITA'
Giuliana Blasi
Evento
RES
AGGIORNAMENTI IN TEMA DI SICUREZZA
ALIMENTARE: SVILUPPO DI METODICHE
ANALITICHE E PROTOCOLLI D'INTERVENTO
CONDIVISI
Sede
134
Professioni
ECM
Crediti
valutati
Comitato
-
E/O
E/O
Umbria
IZSUM
Veterinario
Biologo
Chimico
Veterinario
Biologo
Chimico
Medico Chirurgo
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev.Amb.Lavoro.
Veterinario
Biologo
Veterinario
Biologo
Chimico
Medico
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev. Amb.Lav
4
6
8,1
6
5
6
7
8
9
Franco
Tonucci
Sistema
Age. Na.S.
P.F.
2013
Inserimento
definitivo
anche
Giuliana Blasi
Evento
RES
LA
GESTIONE
DELLE
EMERGENZE
EPIDEMICHE: LA PESTE SUINA AFRICANA
G.Mario
Mia
Evento
RES
MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE: I
SISTEMI DI SORVEGLIANZA NEL CONTESTO
NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
Stefania
Scuota
Evento
RES
Silvano
Severini
Progetto
Formativo
RES
Telemaco
Cenci
Evento
FSC o RES
Age. Na. S
FSC
CORSO
DI
FORMAZIONE
ED
ADDESTRAMENTO
PER
AUDITOR/LEAD
AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA
SICUREZZA ALIMENTARE
LA CULTURA DELLA MOTIVAZIONE COME
CHIAVE PRINCIPALE VERSO L'EFFICACIA E
L'EFFICIENZA LAVORATIVA
INCONTRI FORMATIVI ECM IN TEMA DI
PROGRAMMAZIONE,
PIANIFICAZIONE
E
VERIFICA DELLA CORRETTA ATTUAZIONE
DEL PNI: ATTUAZIONE REGIONE UMBRIA
De
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
E/O
23/03/2013
36
25
Umbria
Definire
Ministero
Salute
13/03/2013
Definire
Ministero
Salute
14/03/2013
15
30/25
Umbria
Sede
IZSUM
19/03/2013
19/03/2013
7
50
Umbria
Sede
IZSUM
27/03/2013
30/05/2013
16
50
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Biom..
16,1
Umbria
Sede
IZSUM
28/03/2013
20/11/2013
8
20
Veterinario
Biologo
Medico Chirurgo
Chimico
4
SANITÀ VETERINARIA
Marche
04/04/2013
04/04/2013
16
30
EPIDEMIOLOGIA
PREVENZIONE
E
PROMOZIONE
DELLA
SALUTE
Umbria
Sede
IZSUM
16/04/2013
16/04/2013
5
30
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.Biomed
6,2
Umbria
Sede
IZSUM
18/04/2013
18/04/2013
8
25
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev.Amb.Lavoro.
9,7
Umbria
Sede
IZSUM
23/04/2013
04/05/2013
18
30
Veterinario
23
Umbria
Sede
IZSUM
07/05/2013
07/05/2013
8
30
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.
Biomed
9,4
Sicilia
Definire
con il
Ministero
Salute
07/05/2013
Definire
con il
Ministero
Salute
08/05/2013
Definire
con il
Ministero
Salute
18
30/25
Definire con
il
Ministero
Salute
Veterinario
23,4
09/05/2013
8
25
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Biome.
Tec.Prev.Amb.Lavoro.
9,7
Umbria
Sede
IZSUM
09/05/2013
E/O
SICUREZZA
NEGLI
AMBIENTI E NEI LUOGHI
DI
LAVORO
E/O
PATOLOGIE
CORRELATE
Umbria
Sede
IZSUM
14/05/2013
14/05/2013
8
20
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.Biomed.
Marche/
Umbria
22/05/2013
22/05/2013
5/6
80
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.Biomed
Medico Chirurgo
6
Umbria
Sede
IZSUM
23/05/2013
23/05/2013
8
10
Veterinario
Biologo
Tec.San. Lab.Biomed
11
SANITÀ VETERINARIA
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
E/O
METODOLOGIA
E
TECNICHE
DI
COMUNICAZIONE
SOCIALE
PER
LO
SVILUPPO
DEI
PROGRAMMI
NAZIONALI
E
REGIONALI
DI
PREVENZIONE
PRIMARIA
E
PROMOZIONE
DELLA
SALUTE
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
E/O
NUOVI PEST E ZOONOSI EMERGENTI
Stefano
Gavaudan
Evento
RES
11
CONCETTI
RANDOM
Carmen
Maresca
Progetto
Formativo
RES
12
I CONTAMINANTI AMBIENTALI MICOTOSSINE
E PESTICIDI: IL CAMPIONAMENTO, LA
PREPARAZIONE
DEL
CAMPIONE
E
L'ESPRESSIONE DEL RISULTATO
Ivan Pecorelli
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
13
EMERGENZE
NON
EPIDEMICHE
E
CONTINUITA' NEL SETTORE ZOOTECNICO E
AGRO-ALIMENTARE
Gina Biasini
Evento
RES
SANITÀ VETERINARIA
14
CORSO DI FORMAZIONE PER L'UTILIZZO
DEL SISTEMA INFORMATIVO DI GESTIONE
DEI LABORATORI (SIGLA 4)
Laura
Faccenda
Progetto
Formativo
RES
15
LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE AREE
DI RACCOLTA DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI
Mario Latini
Sistema
Age.Na.S.
P.F. 2013
Inserimento
definitivo
anche
Elena
Rocchegiani
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
I
CONTAMINANTI
AMBIENTALI
"MICOTOSSINE
E
PESTICIDI:
IL
CAMPIONAMENTO, LA PREPARAZIONE DEL
CAMPIONE
E
L'ESPRESSIONE
DEL
RISULTATO
Ivan Pecorelli
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
17
IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN MATERIA DI TUTELA
DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI
LAVORO: RISCHI LAVORATIVI E MISURE DI
PROTEZIONE E PREVENZIONE
Bianca Vitelli
Progetto
Formativo
RES
18
I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE
DELL'IZS UMBRIA E MARCHE "ATTUALITA' ED
EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO
DEL TERRITORIO"
Telemaco
Cenci
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
BIOTECNOLOGIE
APPLICATE
SICUREZZA ALIMENTARE
Silvana
Farneti
Progetto
Formativo
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
16
19
DI
EPIDEMIOLOGIA:
ALLA
Veterinario
Biologo
Chimico
Medico Chirurgo
13/03/2013
10
SPARSI
Marche
E/O
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA:
VALUTAZIONE,
MIGLIORAMENTO
DEI
PROCESSI
DI
GESTIONE
DELLE
TECNOLOGIE
BIOMEDICHE
E
DISPOSITIVI
MEDICI.
TECHNOLOGY
ASSESSMENT
135
E/O
E/O
E/O
Veterinario
Veterinario
Biologo
Medico Chirurgo
Tec. San. Lab.Biome.
Veterinario
Medico Chirurgo
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev.Amb.Lav
48,2
19,9
7,1
18,7
10
CORRELATE
8,1
20
SISTEMA DI CONDIZIONALITA': BENESSERE
ANIMALE E CONTROLLI SANITARI
21
METODI ALTERNATIVI ALLA ISO/TS 166493:2005
PER
LA
NUMERAZIONE
DI
ESCHERICHIA COLI NEI MOLLUSCHI BIVALVI
Giovanni
Filippini
Francesca
Leoni
Sistema
Age.Na.S.
P.F. 2013
Inserimento
definitivo
anche
Donatella
Ottaviani
Evento
RES
SANITÀ VETERINARIA
Umbria
29/05/2013
29/05/2013
8
50
Veterinario
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
IZSUM
Ancona
04/06/2013
05/06/2013
8
10
Veterinario
Marche
Definire
con il
Ministero
Salute
11/06/2013
Definire
con il
Ministero
Salute
11/06/2013
Definire
con il
Ministero
Salute
8
60
Veterinario
E/O
11
8
I° WORKSHOP DEGLI OPERATORI DELLA
SORVEGLIANZA SANITARIA DELLE ZONE DI
PRODUZIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI
Mario Latini
Sistema
Age.Na.S.
P.F. 2013
Inserimento
definitivo
anche
Elena
Rocchegiani
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
23
AUTOGESTIRE L'INFORMAZIONE: CASI DI
STUDIO
PER
GLI
OPERATORI
DEL
COMPARTO
DEL'ISTITUTO
ZOOPROFILATTICO
SPERIMENTALE
DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE
Carla Marini
Progetto
Formativo
RES
CONTENUTI TECNICOPROFESSIONALI
(CONOSCENZE
E
COMPETENZE)
SPECIFICI
CIASCUNA
PROFESSIONE,
SPECIALIZZAZIONE
E
ATTIVITÀ
ULTRASPECIALISTICA
Umbria
Sede
IZSUM
11/09/2013
11/09/2013
8
50
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.Biome.
24
LA
SEMPLIFICAZIONE
DELL'AUTOCONTROLLO
NELLE
MICROIMPRESE ALIMENTARI
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
Sede
Regione
Ancona
08/10/2013
08/10/2013
8
70
E/O
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev.Amb.Lavoro
Medico Chirurgo
Franco
Tonucci
Sistema
Age.
Na.S.
PF.
2013
Inserimento
definitivo
anche
Giuliana Blasi
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
E/O
Marche
13/03/2013
23/03/2013
36
25
Veterinario
Biologo
Chimico
Medico Chirurgo
Silvana
Farneti
Progetto
Formativo
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
SICUREZZA
NEGLI
AMBIENTI E NEI LUOGHI
DI
LAVORO
E/O
PATOLOGIE
CORRELATE
22
25
26
CORSO
DI
FORMAZIONE
ED
ADDESTRAMENTO
PER
AUDITOR/LEAD
AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA
SICUREZZA ALIMENTARE
BIOTECNOLOGIE
APPLICATE
SICUREZZA ALIMENTARE
ALLA
Annalisa
Petruzzeli
Sistema
Age.Na.S.
P.F. 2013
Inserimento
definitivo
anche
altri
Responsabili
Scientifici
E/O
8,1
8
E/O
48,2
Umbria
Sede
IZSUM
17/10/2013
17/10/2013
8
10
Veterinario
Biologo
Tec.San. Lab.Bio
11
Umbria
Sede
IZSUM
07/11/2013
07/11/2013
8
20
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec.San. Lab.Bio
12/11/2013
12/11/2013
8
100
Veterinario
Biologo
Chimico
8
19/11/2013
19/11/2013
5
30
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Bio
6,2
Umbria
Sede
IZSUM
27/11/2013
27/11/2013
8
50
Veterinario
Biologo
Chimico
Tec. San. Lab.Bio.
Tec.Prev.Amb.Lav
Medico Chirurgo
8,1
Umbria
Sede
IZSUM
10
27
IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN MATERIA DI TUTELA
DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI
LAVORO: RISCHI LAVORATIVI E MISURE DI
PROTEZIONE E PREVENZIONE
Bianca Vitelli
Progetto
Formativo
RES
28
TECNICHE
INNOVATIVE
PER
LA
PREVENZIONE E CONTROLLO DELL'USO DI
PROMOTORI
DELLA
CRESCITA
IN
ZOOTECNIA
Elisabetta
Manuali
Evento
RES
29
CONCETTI SPARSI DI EPIDEMIOLOGIA: I
DATI E LA LORO INTERPRETAZIONE
Carmen
Maresca
Progetto
Formativo
RES
30
INTEGRAZIONE TRA I SISTEMI INFORMATIVI
DEL MINISTERO DELLA SALUTE, REGIONI,
AASSLL, IIZZSS
Raffaello
Morgante
Evento
RES
SICUREZZA
ALIMENTARE
PATOLOGIE
CORRELATE
E/O
EPIDEMIOLOGIA
PREVENZIONE
E
PROMOZIONE
DELLA
SALUTE
INTEGRAZIONE
INTERPROFESSIONALE
E
MULTIPROFESSIONALE,
INTERISTITUZIONALE.
Il Piano Formativo presentato ad ottobre 2012 (Tabella A) è stato realizzato
solo in parte e ciò è derivato sia da esigenze aziendali che dall’oggettiva
impossibilità per l’Ente di prevedere, a distanza di un anno, tutte le emergenze
e le mutate situazioni che connotano l’attività di una struttura Sanitaria che
opera nell’ambito del territorio italiano e specificamente in quello umbro –
136
marchigiano. Pertanto, si riporta, nella Tabella B) il Piano Formativo ECM –
Anno 2013, in modo dettagliato (l’elenco complessivo delle attività distinte in
n. 8 Progetti Formativi Aziendali riservati al solo personale dipendente ed in n.
17 Eventi Formativi rivolti a personale esterno). Sono, altresì, riportate nelle
colonne di destra alcune informazioni che consentono una veloce valutazione
delle attività formative ECM.
Tabella B) - Piano Formativo ECM 2013
n.
1
2
3
4
Titolo
PIANO DI CAMPIONAMENTO
PER
IL
CONTROLLO
UFFICIALE DEGLI ALIMENTI
NELLA REGIONE MARCHE PRIMO
TRIENNIO
DI
ATTIVITÀ
PIANO DI CAMPIONAMENTO
PER
IL
CONTROLLO
UFFICIALE DEGLI ALIMENTI
NELLA REGIONE MARCHE PRIMO
TRIENNIO
DI
ATTIVITÀ
MALATTIE
A
TRASMISSIONE
ALIMENTARE: I SISTEMI DI
SORVEGLIANZA
NEL
CONTESTO NAZIONALE ED
INTERNAZIONALE
AGGIORNAMENTI IN TEMA
DI
SICUREZZA
ALIMENTARE: SVILUPPO DI
METODICHE ANALITICHE E
PROTOCOLLI
D'INTERVENTO CONDIVISI
Responsabili
Scientifico/i
Blasi Giuliana
Tipo
evento
Evento
RES
Blasi Giuliana
Evento
RES
Scuota
Stefania
Evento
RES
Fisichella
Stefano
Progetto
Formativo
Res
CORSO DI FORMAZIONE ED
ADDESTRAMENTO
PER
AUDITOR/LEAD
AUDITOR
SU OSA NEL CAMPO DELLA
SICUREZZA ALIMENTARE
Blasi Giuliana
6
CONCETTI
SPARSI
DI
EPIDEMIOLOGIA: RANDOM
Maresca
Carmen
Progetto
aziendale
Res
7
LA
GESTIONE
DELLE
EMERGENZE EPIDEMICHE:
LA PESTE SUINA AFRICANA
De Mia Gian
Mario
Evento
RES
Cenci
Telemaco
Evento
formativo
Farneti
Silvana
Progetto
Formativo
Res
5
8
9
I PROGETTI DI RICERCA
CORRENTE
DELL'IZS
UMBRIA
E
MARCHE
"ATTUALITÀ
ED
EVOLUZIONE
DELLA
RICERCA A ASUPPORTO
DEL TERRITORIO"
BIOTECNOLOGIE
APPLICATE
ALLA
SICUREZZA ALIMENTARE
Tonucci
Franco
Evento
Res
Obiettivo
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Linee Guida
Protocolli
Procedure
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sede
e/o
e/o
14/3/2013
7/03/2013
14/3/2013
Durata
in ore
6
6
Partecipanti
Professioni
Crediti
ECM
Crediti
Discenti
Crediti
doc
Ore For.
Uomo
45
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico, Medico
Chirurgo, Chimico,
Tecnico
Della
Prevenzione
Nell'ambiente
E
Nei
Luoghi
Di
Lavoro
6
264
10
270
50
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico, Medico
Chirurgo, Chimico,
Tecnico
Della
Prevenzione
Nell'ambiente
E
Nei
Luoghi
Di
Lavoro
6
300
10
300
8,1
243
14
336
e/o
Umbria
19/3/2013
19/3/2013
8
42
-
Umbria
20/3/2013
20/3/2013
8
6
Veterinario,
Biologo, Chimico
10
60
16
48
e/o
Marche
3/4/2013
13/4/2013
36
25
Veterinario;
Biologo;
Medico
Chirurgo, Chimico
48,2
1205
63
900
Umbria
17/04/
2013
17/04/
2013
5
29
+J4
6,2
179,8
8
145
Lodi
9/5/2013
10/5/2013
15
23
Veterinario
20,2
464,6
22
345
5
355
8
360
11
110
13
80
Sanità
Veterinaria
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Marche
7/03/2013
Data
fine
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico, Medico
Chirurgo
Epidemiologia Prevenzione
e
Promozione della
Salute
con
acquisizione
di
nozioni tecnicoprofessionali
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Marche
Data
inizio
e/o
e/o
Marche
22/5/2013
22/5/2013
5
72
Veterinario;
Biologo; Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico; Medico
Chirurgo; Chimico
Umbria
23/5/2013
23/5/2013
8
10
Veterinario;
Biologo; Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico
137
10
11
APPLICAZIONE
DEL
REGOLAMENTO CE 1099/09
RELATIVO
ALLA
PROTEZIONE
DEGLI
ANIMALI
DURANTE
L'ABBATTIMENTO
LA
SORVEGLIANZA
SANITARIA NELLE AREE DI
RACCOLTA DEI MOLLUSCHI
BIVALVI VIVI
Moscati Livia
Latini
Mario
Rocchegiani
Elena
12
LA
GESTIONE
DELLE
EMERGENZE EPIDEMICHE:
LA PESTE SUINA AFRICANA
De Mia Gian
Mario
13
METODI ALTRENATIVI ALLA
ISO/TS 16649-3:2005 PER LA
NUMERAZIONE
DI
ESCHERICHIA COLI NEI
MOLLUSCHI BIVALVI
Leoni
Francesca
Ottaviani
Donatella
14
IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN
MATERIA DI TUTELA DELLA
SALUTE SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO: RISCHI
LAVORATIVI E MISURE DI
PROTEZIONE
E
PREVENZIONE
Vitelli
Rosa
Bianca
15
I
CONTAMINANTI
AMBIENTALI (MICOTOSSINE
E
PESTICIDI):
IL
CAMPIONAMENTO,
LA
PREPARAZIONE
DEL
CAMPIONE
E
L'ESPRESSIONE
DEL
RISULTATO
16
I
CONTAMINANTI
AMBIENTALI (MICOTOSSINE
E
PESTICIDI):
IL
CAMPIONAMENTO,
LA
PREPARAZIONE
DEL
CAMPIONE
E
L'ESPRESSIONE
DEL
RISULTATO
Ivan Pecorelli
17
IL
CAMPO
DI
ACCREDITAMENTO
FLESSIBILE:
UNA
GESTIONE PIÙ DINAMICA
DELLA COMPETENZA DEI
LABORATORI DI PROVA
Rondini
Cristina
Capuccella
Marinella
18
LA
GESTIONE
DELLE
EMERGENZE EPIDEMICHE:
LA PESTE SUINA AFRICANA
De Mia Gian
Mario
19
BIOTECNOLOGIE
APPLICATE
ALLA
SICUREZZA ALIMENTARE
Farneti
Silvana
20
21
LA
SEMPLIFICAZIONE
DELL'AUTOCONTROLLO
NELLE
MICROIMPRESE
ALIMENTARI
TECNICHE
INNOVATIVE
PER LA PREVENZIONE E
CONTROLLO DELL'USO DI
PROMOTORI
DELLA
CRESCITA IN ZOOTECNIA
Ivan Pecorelli
Petruzzelli
Annalisa Blasi
Giuliana
Manuali
Elisabetta
Evento
Res
Evento
Res
Evento
Res
Evento
Res
Progetto
Formativo
Res
Evento
Res
Evento
Res
Progetto
Formativo
Res
Evento
Res
Progetto
Formativo
Res
Evento
Res
Evento
Res
Sanità
Veterinaria
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
e/o
Sanità
Veterinaria
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
e/o
Sicurezza negli
ambienti e nei
luoghi di lavoro e
patologie
correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
e/o
Umbria
28/5/2013
28/5/2013
5
27
Veterinario
5
135
8
135
Toscana
28/5/2013
29/5/2013
18
19
Veterinario
23,8
404,6
88
342
Bologna
izs
lombardi
a
ed
emilia
romagna
11/6/2013
12/6/2013
15
22
Veterinario
20,2
404
22
330
Marche
20/6/2013
21/6/2013
8
10
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico
11
99
8
80
20
Veterinario;
Biologo; Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico;
Chimico
10
0
8
160
25
Veterinario,
Biologo, Chimico,
Tecnico Sanitario
Laboratorio
Biomedico,
Tecnico
Della
Prevenzione
Nell'ambiente
E
Nei
Luoghi
Di
Lavoro
9,7
242,5
14
200
9,7
194
14
192
Umbria
Marche
04/7/2013
17/9/2013
04/7/2013
17/9/2013
8
8
Umbria
24/9/2013
24/9/2013
8
24
Veterinario,
Biologo, Chimico,
Tecnico Sanitario
Laboratorio
Biomedico,
Tecnico
Della
Prevenzione
Nell'ambiente
E
Nei
Luoghi
Di
Lavoro
Accreditamento
Strutture
Sanitarie e dei
Professionisti.
La Cultura della
Qualità
Umbria
1/10/2013
1/10/2013
6
50
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico,
Chimico
6
246
10
300
Sanità
Veterinaria
Umbria
2/10/2013
3/10/2013
15
19
Veterinario
20,2
323,2
22
285
Umbria
17/10/013
17/10/013
8
10
Veterinario,
Biologo, Tecnico
Sanitario
Laboratorio
Biomedico
11
77
13
80
8
496
16
560
8
472
16
512
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
e/o
e/o
e/o
e/o
Marche
21/10/13
21/10/13
8
70
Veterinario,
Biologo, Chimico,
Tecnico Sanitario
Laboratorio
Biomedico,
Tecnico
Della
Prevenzione
Nell'ambiente
E
Nei
Luoghi
Di
Lavoro,
Medico
Chirurgo
Umbria
12/11/
2013
12/11/
2013
8
64
Veterinario,
Biologo, Chimico
138
22
23
CORSO DI FORMAZIONE ED
ADDESTRAMENTO
PER
AUDITOR/LEAD
AUDITOR
SU OSA NEL CAMPO DELLA
SICUREZZA ALIMENTARE
EMERGENZE
NON
EPIDEMICHE E CONTINUITÀ
NEL
SETTORE
AGRO
ZOOTECNICO
E AGROALIMENTARE
24
LA
CULTURA
DELLA
MOTIVAZIONE
COME
CHIAVE
PRINCIPALE
VERSO
L'EFFICACIA
E
L'EFFICIENZA LAVORATIVA
25
AUTOGESTIRE
L'INFORMAZIONE: CASI DI
STUDIO
PER
GLI
OPERATORI
DEL
COMPARTO DELL'ISTITUTO
ZOOPROFILATTICO
SPERIMENTALE
DELL'UMBRIA
E
DELLE
MARCHE
Tonucci
Franco Blasi
Giuliana
Biasini Gina
Severini
Silvano
Marini Carla
Evento
Res
Evento
Res
Progetto
Res
Progetto
aziendale
Res
Sicurezza
Alimentare
Patologie
Correlate
e/o
Sanità
Veterinaria
Metodologia
e
tecniche
di
comunicazione
sociale per lo
sviluppo
dei
programmi
nazionali
regionali
di
prevenzione
primaria
Contenuti
tecnicoprofessionali
(conoscenze
e
competenze)
specifiche
di
ciascuna
professione,
ciascuna
specializzazione
e di ciascuna
attività
ultraspecialistica.
Malattie rare
Marche
13/11/201
3
23/11/
2013
36
24
Veterinario,
Biologo,
Medico
Chirurgo, Chimico
48,2
1156,8
65
864
Umbria
22/11/
2013
23/11/
2013
14
17
Veterinario
18,4
312,8
12
238
Umbria
09/12/
2013
09/12
/2013
7
50
Veterinari, Biologi,
Chimici,
Tecnici
Sanitari
Di
Laboratorio
Biomedico
7,1
326,6
0
350
Umbria
10/12/
2013
10/12/
2013
8
40
Veterinari, Biologi,
Chimici,
Tecnici
Sanitari
Di
Laboratorio
Biomedico
8,1
218,7
7
320
227
793
345,1
8289,6
487
7732
TOTALI
Si precisa che tutti i partecipanti hanno acquisito i Crediti Formativi a seguito
dell’oggettivo superamento della verifica dell’apprendimento che, come da
prassi, è stata attuata con la somministrazione di un Questionario elaborato nel
rispetto di quanto indicato nel Regolamento ECM (soglia minima 75% delle
risposte corrette) ed in considerazione del rispetto degli altri requisiti indicati
nel citato Regolamento, nonché su indicazione del Responsabile Scientifico dei
singoli eventi.
Confronto tra il programmato nel Piano formativo ECM ed il realizzato
Di seguito viene indicata la percentuale corrispondente agli Eventi
effettivamente erogati rispetto alla programmazione definita nel Piano
Formativo, Tabella A. Le motivazioni degli scostamenti sono descritte
successivamente all’interno delle “Conclusioni” al termine del presente capitolo
dedicato alla formazione ECM. Detto indicatore è stato anche utilizzato come
indicatore aziendale ASO10.1 al fine di misurare la capacità di rispettare la
programmazione formativa dell’Istituto.
Stante quanto sopra espresso per calcolare tale percentuale è corretto
confrontare il
n. Eventi Piano Formativo realizzati: 21
n. Eventi totali Piano Formativo: 30
____________________________________________________
Risultato: 21: 30 = 0.70 x100 = 70%
A conclusione di tutto ciò si ritiene che lo standard percentuale accettabile,
fissato al 50% dal Regolamento ECM, sia stato ampiamente raggiunto.
Indicatore - ASO10.2 - Offerta formativa extra programma
139
Il presente indicatore aziendale si prefigge di misurare la risposta dell’Istituto
alle nuove esigenze formative ECM derivanti da problematiche emergenti e, di
conseguenza, la capacità di realizzare eventi formativi fuori programma.
Stante quanto sopra espresso per calcolare tale percentuale è corretto
confrontare il
N. eventi formativi effettuati extra programma: 4
N. eventi formativi effettuati: 25
____________________________________________________
Risultato: 4: 25 = 0.16 x100 = 16%
Tale indicatore consente di affermare che l’Istituto è stato in grado di
rispondere alle richieste formative derivate da situazioni di Emergenza /
Contingenti.
Si informa che i dati correlati agli indicatori aziendali U6.1 - Rilevanza degli
argomenti, U6.2 - Qualità educativa e U6.3 - Efficacia dell’evento (Valutazione
della dimensione Utente e Qualità percepita degli eventi formativi ECM)
saranno riportati analiticamente all’interno della Relazione annuale ECM, in
corso di redazione, anche se, a parere della scrivente, si ritiene di poter
confermare che gli stessi sono equivalenti a quelli censiti nel 2011.
140
DATI RIEPILOGATIVI ATTIVITA’ – ANNO 2013
TIPOLOGIA
N.
ATTIVITA’
REALIZZATE
Eventi Formativi ECM
17
Progetti Formativi ECM
8
Eventi Formativi NON ECM
21
Progetti Formativi NON ECM
17
Eventi
NON
collaborazione
ECM
organizzati
in 3
TOTALE
66
Dati Attività Formative organizzate dall’istituto – Anno 2013
Tipologia
Formative
Attività Dur
Attività Realizza ata
te
Ore
Crediti
Assegn
ati
Parteci Crediti
Ore
panti
ECM Erogati Formazio
.
ne Uomo
345,1
793
Eventi e Progetti ECM 25
277
Eventi
e
Progetti
38
Formativi non ECM
Partecipazioni
a
Forum, Mostre e/o in 3
collaborazione
215,
5
758
51
-
-
-
1.551
8.776,6
11.578
TOTALE
66
-
543,
345,1
5
8.776,6
7.732
4.046
A riprova di quanto detto nel paragrafo La formazione aziendale si evidenzia
come sia stata dedicata una particolare attenzione alla realizzazione della
Formazione interna. Sono stati realizzati n. 25 Progetti Formativi Aziendali, di
cui n.17 NON ECM (+ 150% rispetto alla formazione aziendale interna erogata
nel 2012) ciò al fine di dare attuazione agli obiettivi indicati nel Piano Aziendale
e riportati nei precedenti paragrafi ed in premessa con la specifica finalità di
ottenere una Formazione di Qualità non necessariamente accreditata e con un’
attenzione al contenimento / ottimizzazione dei costi correlati.
Progetto – Obiettivo Strategico: Gestione di eventi formativi e di
addestramento per auditor/ lead auditor ECM su OSA nel campo della sicurezza
alimentare per contro della Regione Marche. Valore atteso: realizzazione di un
evento per conto della Regione Marche. Valore raggiunto: sono attuati ed
141
accreditati n. 2 eventi formativi(cfr. Allegato – Programmi Attività Formative
Regione Marche – Anno 2013).
Relativamente a tale Progetto si rappresenta che L’Unità Formazione ha
collaborato con i Responsabili Scientifici Dott.ssa Blasi e Dr. Tonucci, ad
accreditare e realizzare n. 2 Corsi di formazione ed addestramento per Auditor
/ Lead Auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare, dando attuazione
all’attività formativa ECM richiesta dalla Regione Marche, Assessorato Tutela
della Salute - Dipartimento per la Salute e per i Servizi sociali, Progetto inserito
nel Piano Formativo regionale. E’ stato, di fatto, portato a compimento un
“Percorso di qualificazione” per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della
Sicurezza Alimentare, già iniziato nel 2012.( cfr. Relazione Formazione – Anno
2012)
Attività svolta:
Sono stati accreditati e realizzati n. 2 Corsi di formazione ed addestramento
riservati a n. 49 professionisti sanitari pubblici suddivisi in Medici, Biologi e
Chimici operanti nei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, nonché
ai Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione - ASUR Marche, completando la
formazione di altri 49 auditors. La I^ Edizione ha avuto luogo a Sirolo (AN) dal
3 al 13/4/2013; la Seconda Edizione a Tolentino dal 13 al 23 novembre 2013. I
Crediti riconosciuti dal Sistema ECM sono stati n. 48,2.
Un’attività realizzata in base all’articolo 10, del Reg. CE 882/2004 in accordo a
quanto previsto dal Reg. 882/2004, dalle “Linee guida per il funzionamento e il
miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della
Salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di
sicurezza alimentare degli alimenti e sanità pubblica veterinaria” (approvate
dalla Conferenza Stato Regioni sancendo l’Accordo Rep. Atti n. 46/CSR il 7
febbraio 2013) e dalla norma ISO EN UNI 19011:2012. In tali documenti che
sono stati alla base della progettazione, sono descritti i criteri e le modalità
operative del controllo ufficiale previste dalle norme comunitarie e nazionali
cogenti, nell’ottica di migliorare e uniformare l’attività di controllo ufficiale per
il tramite di specifici interventi formativi a carico degli operatori coinvolti nel
controllo ufficiale e che devono svolgere audit su OSA di cui all’art 10 del
Regolamento n. 882/04 e dall’art. 4 del Regolamento n. 854/04.
Tale Progetto è stato elaborato, in via sperimentale, e rientra a pieno titolo tra
gli obiettivi nazionali che promuovono il miglioramento della qualità dei
processi di produzione delle attività sanitarie e dei sistemi sanitari. Infatti, il
Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della sicurezza alimentare e
degli organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute, il 13
luglio 2012 ha proposto una raccomandazione per la Commissione Nazionale
ECM, finalizzata all’integrazione degli obiettivi formativi specifici inerenti la
sanità veterinaria e la sicurezza alimentare con quelli indirizzati ad una
adeguata qualificazione degli addetti ai controlli ufficiali/audit. L’ obiettivo
formativo indicato in sede di accreditamento nazionale è stato: Sicurezza
alimentare e/o patologie correlate.
Ciascun evento è stato strutturato in 5 giornate di formazione in aula ed 1
giornata di esercitazione in campo con affiancamento di un docente qualificato.
La formazione si è svolta nel rispetto dei tempi e dei contenuti indicati nel
142
programma. Sono state affrontate ed approfondite le seguenti tematiche
specialistiche:
•
Regolamenti CE/882/2004 e CE/854/04 ed elementi di organizzazione del
SSN.
•
Metodi e tecniche del controllo ufficiale.
•
Altri regolamenti del “pacchetto igiene” che stabiliscono gli obblighi
dell’OSA.
•
Linea guida Comunitarie, Nazionali, e Regionali per l’applicazione del
”pacchetto igiene”.
Norme della serie ISO 9000, ISO 17000 (con cenni ISO alla ISO 17025), ISO
22000 e standard di prodotto (BRC, IFS, Globalgap).
Norma UNI EN ISO 19011:2012: progettazione e realizzazione di programmi di
audit, attività di audit (redazione di un piano di audit, avvio dell’audit e
preparazione delle attività sul posto, redazione di un rapporto di audit, non
conformità), principi di campionamento ed esame dei fattori di criticità,
competenza e valutazione degli auditor.
Standard di funzionamento della Autorità competente per la gestione degli
audit su OSA.
Ai partecipanti intervenuti a tale Progetto Formativo sono state fornite le
conoscenze tecniche e operative in tema di programmazione e realizzazione di
audit (che rappresenta una delle tecniche da utilizzare ai fini dell’effettuazione
dei controlli ufficiali intesi a verificare la conformità in materia di mangimi e
alimenti) e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, per valutare
l’efficacia e l’adeguatezza del sistema produttivo messo in atto dagli operatori
del settore alimentare (OSA). Ciò è rivelabile anche dagli esiti relativi alla
verifica dell’apprendimento che è avvenuta somministrando sia un questionario
di apprendimento nominale costituito da n. 2 domande aperte e due rapporti
finali elaborati dai gruppi (piano di audit e rapporto di audit) il cui format è
stato predisposto in via preventiva da parte dei responsabili scientifici. La
valutazione rispetto alla qualità percepita dai discenti è stata rilevata tramite
un questionario di gradimento che ha prodotto un giudizio complessivo più che
positivo con percentuali di soddisfazione molto alte (70-90%) sia rispetto alla
rilevanza degli argomenti trattati sia alla qualità educativa sia all’efficacia della
formazione nel fornire contributi per la soluzione di problemi inerenti l'attività
professionale dei partecipanti e sia per il supporto fornito dalla Segreteria
Organizzativa. Per la specifica si rimanda alla documentazione agli atti d’
ufficio.
Il Progetto – Partecipazione al Progetto di rilevazione e valutazione delle
performance per la parte relativa alla Formazione.
Per quanto di competenza l’Unità Formazione si è resa sempre disponibile ed
ha collaborato alla prosecuzione del Progetto di valutazione delle performance
degli II.ZZ.SS.. L’Unità Formazione, come richiesto dall’Ufficio Qualità, ha
fornito indicazioni ed una analisi / valutazione rispetto agli indicatori ed agli
standard per la valutazione dei servizi formativi offerti all’utenza interna ed
esterna che dovranno essere individuati, condivisi ed adottati per il futuro.
143
Il Progetto – Informatizzazione dei processi formativi e dei processi relativi alla
fatturazione delle attività formative a pagamento, personalizzazione Software
Formazione
Nel 2013 si è proceduto, in collaborazione con l’Ufficio Fatturazione e Incassi,
con l’Ufficio Informatizzazione dei Servizi Amministrativi e con l’Unità Gestione
del Sistema Informativo, a portare a termine, ciascuno per quanto di
competenza, il suddetto Progetto di personalizzazione del Software Giada Formazione attualmente in uso presso l’U.O. Formazione e Aggiornamento,
prevede la possibilità di informatizzare sia la gestione delle iscrizioni ai Corsi
esterni con la registrazione on –line attraverso il sito web che l’
informatizzazione della fatturazione delle attività formative a pagamento,
attraverso la creazione di file di esportazione dal software Formazione al
software della Contabilità, con una notevole riduzione dei connessi iter
amministrativi.
Tale progetto che si auspica possa essere sperimentato e reso operativo nel
2014, ha comportato la personalizzazione del Software Giada – Formazione,
attualmente in uso a questa U.O. e dovrebbe consentire, una volta attivato, di
ottimizzare i tempi di lavoro sia di questa Unità che dell’U. Fatturazione. Si
ritiene, inoltre, che potrà consentire di massimizzare la:
fidelizzazione dell’utenza esterna;
divulgazione informatica della documentazione correlata alla formazione:
materiali didattici, consegna degli attestati / certificazioni, sviluppo di molte
altre funzioni in linea con i processi di digitalizzazione della Pubblica
Amministrazione (deliberazione CIVIT n. 2/2012) e quanto previsto dalla Legge
n. 98/2013 e Decreto Legge n. 69/2013 (divieto di utilizzo del fax tra le
pubbliche amministrazioni).
Ad oggi sono state superate quasi tutte le criticità. Rimane ancora da attuare la
verifica del corretto caricamento dei dati da parte dell’attuale sistema
informativo contabile. Si auspica che tale criticità possa trovare risoluzione in
tempi brevi. Si informa che tale progetto può avere attuazione
indipendentemente dall’attivazione del nuovo sito web dell’ Istituto.
144
STAFF DELLA DIREZIONE SANITARIA
U.O. DIPARTIMENTALE ACCETTAZIONE E REFERTAZIONE
(U.O.D.A.R.)
Il 2013 l’U.O.D.A.R. è stata
principalmente impegnata con la messa in
produzione della versione 4.0 di SIGLA (Sistema Informativo per la gestione
analisi) e l’adeguamento delle procedure ad essa collegate; tale attività è stata
svolta con l’impostazione tipica della struttura cioè attraverso la condivisione
e concorso di partecipazione alla realizzazione.
Nel 2013 è stata messa in produzione la nuova versione 4.0.di SIGLA ,dopo un
test di validazione che attraverso un percorso a steep piuttosto complesso ha
portato alla messa in produzione dell’applicativo pienamente collaudato e
senza errori residui bloccanti. L’obiettivo è stato quello di velocizzare al
massimo questa procedura di test e di collaudo al fine di potere iniziare a
utilizzare quanto prima la nuova versione di SIGLA, che offre
notevoli
vantaggi: velocità di performance, firma digitale, archiviazione sostitutiva,
maggiore flessibilità nella gestione delle tabelle di base sono solo alcune delle
importanti novità che sono state introdotte. Per quanto riguarda la Firma del
Rapporto di Prova questa è apposta, senza soluzione di continuità, attraverso
un processo dell’applicazione SIGLA che è parte integrante del ciclo analitico
del campione. Tale processo è in grado di apporre firme digitali conformi alle
disposizioni normative vigenti.
Ciascun Rapporto di Prova prodotto è poi trasferito in un sistema di gestione
documentale informatica connesso a un sistema di conservazione sostitutiva
esterno all’Ente. L’istituto attualmente si avvale, quale provider del servizio di
archiviazione sostitutiva, della società SIAV che dispone di sistemi e modalità
di conservazione documentale a norma di legge. Il provider archivia i
documenti trasmessi dall’Istituto all’interno di sistemi di elaborazione di
proprietà collocati materialmente presso i locali dello stesso provider.
La messa in produzione della nuova versione 4.0.di SIGLA ha comportato la
revisione di tutte le procedure dell’Accettazione collegate al sistema.
Al fine di ottimizzare i tempi analitici l’Istituto utilizza un metodo di
classificazione (Triage) del livello di urgenza dei campioni recapitati presso
l’IZSUM.
Lo scopo del Triage, è stato quello di riservare le risorse disponibili ai casi
riconosciuti “codice rosso” indipendentemente dall’ordine di arrivo ma anche di
definire in maniera omogenea le priorità di un campione attraverso la
costruzione di un albero decisionale che ha permesso di standardizzare il
percorso di identificazione del livello stesso di priorità da attribuire al
campione.
Dall’analisi dei dati del primo anno di utilizzo della procedura, si è reso
necessario apportare delle modifiche all’albero decisionale che tenessero conto
delle necessità espresse dai Laboratori e soprattutto uniformare i codici dei
campioni conferiti in Accettazione per essere sottoposti ad esami
microbiologici.
145
È stato revisionato l’albero delle decisioni ed è stato pubblicato nel sito
istituzionale il 19.09.2013 all’indirizzo
http://www.izsum.it/files/Download/299/-1/documento_TRIAGE.pdf
L’UODAR ,nel corso del 2013 , ha avuto:
1 Non Conformità; 2 Azioni Correttive; 2 Azioni Preventive
Tutte sono state gestite nei tempi previsti.
Puntuale adempimento al rispetto dei tempi riportati nel
1.
cronoprogramma dei progetti e alla divulgazione dei risultati della ricerca
Nel 2013 si è conclusa la ricerca “L’uso doloso dei veleni contro gli animali in
Italia”. Tale ricerca ,che ha visto la partecipazione di otto IIZZSS con il Centro
di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria aveva come
obiettivo lo sviluppo di un protocollo d’indagine per la caratterizzazione e la
repressione del fenomeno e standardizzazione delle metodiche di laboratorio
per la ricerca di sostanze usate in maniera illecita per l’avvelenamento degli
animali.
Con l’O.M. del 18 dicembre 2008 del Ministero del Lavoro, delle Politiche Sociali
e della Salute, e s.m.i., gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) sono
stati individuati come i laboratori di riferimento sia per l’effettuazione delle
necroscopie degli animali venuti a morte per sospetto avvelenamento, sia per
l’esecuzione delle analisi tossicologiche necessarie per confermare tale
sospetto diagnostico, nonché per individuare le principali molecole utilizzate
nel confezionamento delle esche avvelenate. I dati dei campioni pervenuti a
tale scopo presso gli IIZZSS vengono inseriti nei singoli sistemi informativi
che consentono di ottenere dati di dettaglio variabile. Tuttavia i sistemi in uso
non consentono di distinguere l’avvelenamento doloso da quello accidentale o
da contaminazione secondaria e, infine, le metodiche analitiche dei vari
Istituti non sono standardizzate. Infatti manca, generalmente, una raccolta
sistematica, omogenea e propedeutica dei dati anamnestici relativi alla
carcassa dell’animale inviato ai laboratori diagnostici e gli stessi dati positivi
non sono facilmente interpretabili in quanto, in alcuni casi, i risultati sono
espressi dicotomicamente in assente/presente, mentre in altri con un valore
numerico. Questo approccio metodologico così disomogeneo, non consente
l’effettivo monitoraggio dei casi di mortalità dovuti ad azioni dolose contro gli
animali impedendo così l’individuazione delle corrette misure di gestione
(repressione) e prevenzione del fenomeno. L’obiettivo del progetto era
quello di uniformare l’approccio diagnostico nel territorio di competenza degli
Istituti Zooprofilattici Sperimentali coinvolti nel progetto (IZS: LT, LE, ME,
PLV, PB, SI, UM, VE). Infine, attraverso il sistema di analisi dei dati messo a
punto nell’ambito del progetto, si potrà valutare l’efficacia dell’ordinanza
ministeriale del 18 dicembre 2008, e verificarne l’effetto sulle attività
diagnostiche degli Istituti Zooprofilattici.
I risultati di tale attività sono stati presentati il 10.12.2013 in un Convegno
Nazionale presso il Ministero della Salute – ROMA (la documentazione è
pubblicata
al
seguente
indirizzo:http://www.izslt.it/izslt/modules/news/article.php?storyid=214)
146
Nel 2013 abbiamo iniziato il lavoro per la ricerca: ”Studio pilota sulla
pianificazione della continuità operativa nel settore agro alimentare in un
territorio esposto a rischi naturali”.
Questa ricerca intende affrontare le problematiche riguardanti la
pianificazione della continuità produttiva delle imprese della filiera alimentare,
che può essere interrotta o gravemente limitata a seguito di calamità.
A questo scopo, si intende procedere ad uno studio integrato su come ridurre
la vulnerabilità e quindi aumentare la resilienza di aziende del settore agroalimentare inserite in un territorio esposto a rischi naturali, a tutela della
sicurezza alimentare e delle produzioni.
Nell’ambito del progetto si parlerà di continuità operativa, intendendo con
questo termine l’insieme di tutte le attività volte a minimizzare gli effetti
distruttivi, o comunque dannosi, di un evento che ha colpito
un’organizzazione o parte di essa, per garantire la continuità delle attività in
generale, e dei processi critici in particolare . Si può intendere la continuità
operativa come l’insieme di attività volte a ripristinare lo stato dei processi di
un’organizzazione o parte di essi (compresi gli aspetti organizzativi e le
maestranze necessarie per il suo funzionamento), con l'obiettivo di riportarlo
a condizioni comparabili a quelle antecedenti all’ evento.
Il lavoro procede in fasi conseguenti i cui steep principali sono rappresentati
da:
• Identificazione delle varie minacce alla continuità operativa;
• Definizione degli scenari delle minacce sui quali dover sviluppare le strategie
ed i piani di continuità operativa ;
• Valutazione della
vulnerabilità dell’organizzazione per ogni tipologia di
minaccia considerata e la relativa esposizione;
• Verifica delle attività messe in campo per mitigare e/o ridurre il rischio;
Questo lavoro preparatorio consentirà di rispondere a domande critiche che
ci permetteranno di definire e verificare il Business impact analysis ( BIA) di
un’ azienda. Attraverso una serie di attività ,oggetto di studio, dovremo
essere in grado di:
• Identificare i servizi e le attività produttive critiche in funzione delle
conseguenze della loro interruzione a seguito di una minaccia occorsa
• Stabilire il tempo massimo per cui può rimanere sospesa un’attività/servizio
critico in una crisi
• Determinare le risorse per il recupero di ogni attività/servizio critico
• Definire le priorità per le attività da recuperare
Formazione
Riguardo a tale ambito, l’ UODAR ha partecipato a vari corsi di formazione
anche come docente; particolare attenzione è stata posta alla formazione
interna del personale afferente l’Accettazione sull’ l’utilizzo di
SIGLA 4.0 e
sulle procedure revisionate.
147
U.O. SISTEMI INFORMATIVI SANITARI E ANAGRAFE
Nell’ambito della struttura stato completato lo studio relativo all’estensione
delle procedure di preaccettazione di campioni provenienti da suini ed equini.
Sono state fornite alla Ditta Logix tutte specifiche per effettuare la
implementazione dei processi di preaccettazione:
• per la specie suina relativamente ai flussi della Malattia vescicolare
• per la specie equina relativamente ai flussi dell’Anemia infettiva e del Piano
Nazionale Arterite equina.
Il 2 giugno è entrata in produzione la nuova versione di SIGLA 4.0, questo ha
comportato nei mesi precedenti tutta una serie di attività che hanno coinvolto
in maniera preponderante la struttura. In particolare è stato necessario
effettuare il popolamento delle tabelle di base che non era stato possibile
popolare in precedenza, in quanto realizzabile solo dopo il trasferimento
massivo dei dati, avvenuto nel mese di aprile. In sintesi le attività sono state le
seguenti:
o Aggiornamento e revisione di tutte le tabelle di base sulla base delle
specifiche richieste dai flussi dati e delle esigenze delle accettazioni e dei
laboratori. Si è in pratica effettuato non solo un trasferimento dati, ma
un vero e proprio “restyling” delle tabelle.
o Test e verifica puntuale di tutte le funzioni dell’applicativo,
costantemente aggiornato dalla ditta produttrice attraverso patches.
o Revisione dei modelli di rapporti di prova in uso, modificandoli sia nella
presentazione che nei contenuti.
o Trasferimento in SIGLA 4.0 degli applicativi che prima si basavano su
programmi esterni (gestione delle aliquote, centro latte).
o Verifica del funzionamento del processo di firma digitale che costituiva
novità sostanziale del nuovo applicativo.
o Trasferimento delle procedure di preaccettazione attive in SIGLA 3 nel
nuovo applicativo
o Formazione degli operatori di SIGLA: nel mese di aprile si è svolta
un’intensa attività formativa sul nuovo sistema dedicata agli operatori di
laboratorio e di accettazione. La formazione delle accettazioni è stata
svolta da Laura Faccenda e da Chiara Berretta, mentre per quella del
laboratorio, è stato chiamato un docente esterno appartenente alla
società che ha sviluppato il software che ha svolto la formazione in
collaborazione con i docenti interni di cui sopra.
Più in generale si puo’ affermare che nei mesi precedenti all’entrata in
produzione, in collaborazione continua con l’U.O.
Gestione Sistema
Informativo, sono state messe in pratica tutte le operazioni affinchè l’entrata in
produzione del nuovo sistema informativo sanitario non compromettesse la
normale attività di gestione dei campioni presso il nostro Istituto.
Nei mesi successivi all’entrata in produzione, l’attività è stata rivolta alla
risoluzione di errori o malfunzionamenti (per la maggior parte non bloccanti)
della procedura e al supporto tecnico agli operatori interni, soprattutto
nell’utilizzo di funzionalità nuove dell’applicativo non presenti in SIGLA 3.
148
Attività di supporto è inoltre stata svolta nei confronti degli operatori esterni
che da giugno 2013 hanno visto modificata radicalmente la modalità di invio
dei rapporti di prova del nostro Istituto; per facilitare lo smistamento della
posta presso le ASL sono state richieste alcune modifiche alla Ditta Krene.
In generale, nei mesi che hanno seguito l’entrata in produzione, sono state
raccolte tutte le segnalazioni di malfunzionamenti o migliorie del sistema,
analizzate e segnalate alla Ditta produttrice attraverso ticket, che la ditta
produttrice ha risolto più o meno tempestivamente a seconda della priorità
(immediatamente per quanto riguarda gli errori bloccanti).
Applicativo Terreni e Vaccini
Nel 2012 era iniziato il processo di analisi delle caratteristiche dei nuovi
applicativi per la gestione dei terreni colturali e dei vaccini con l’obiettivo di
integrarli alla nuova versione di SIGLA 4 e sostituire gli applicativi attualmente
in uso. Negli ultimi mesi del 2013 (concluse le operazioni di avvio di SIGLA
4.0) è proseguito il lavoro di analisi in collaborazione con la responsabile e gli
operatori dell’U.O. Officina Farmaceutica ed i tecnici Krene con l’obiettivo di
rendere operativi i due applicativi nei primi mesi del 2014.
a. Progetto di integrazione SIVA SIGLA
Nel corso del 2013 è proseguita l’attività di integrazione tra i due sistemi
informativi Regionale (SIVA) e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Umbria e Marche (SIGLA) e sono stati realizzati gli obiettivi previsti dal
Progetto di Ricerca “Programma per l’Integrazione SIVA-SIGLA”, della
durata di un anno che ha coinvolto la struttura UOSISA con
l’assegnazione di un borsista veterinario.
Per quanto riguarda il personale coinvolto nel progetto della struttura,
nella prima parte dell’anno è stata portata a termine l’attività di analisi
delle funzionalità introdotte dalla nuova versione di SIGLA (la 4.0.) con
impatto sulle procedure di preaccettazione, già iniziata nel corso del
progetto del 2012. La nuova versione di SIGLA infatti presenta alcune
novità sostanziali rispetto alla precedente, soprattutto per quanto
riguarda le tabelle di base, la gestione delle aliquote (alimenti) e la
rapportazione. In particolare i nuovi campi presenti in SIGLA 4 che è
stato necessario esaminare per il ripristino delle procedure
di
preaccettazione sono i seguenti.
• Maschera del conferimento: numero unità campionarie, dettaglio
tipo campione, attività di provenienza, capi presenti, riproduttori
presenti
•
Maschera gestione campioni ed identificativo capo
•
Tabelle di base: tecnica analitica,associazione tra esami quantitativi
e tipo campione,associazione tra quesito e specie animale
Tutte le specifiche dei flussi dati attivi ed in via di attivazione sono state
inviate alla Ditta produttrice di SIVA (Logix) con gli aggiornamenti di
149
decodifica previsti dalla nuova versione di SIGLA. Di particolare impatto
per i flussi già attivi, in cui la matrice esaminata è diversa da sangue o
siero, è stata la modifica del campo tipo campione che è passato da un
campo unico ad una struttura master-detail.
Per quanto riguarda la revisione ed estensione dei processi di
preaccettazione (altro obiettivo previsto dalla Ricerca che ha coinvolto la
struttura UOSISA), nel corso dell’anno sono stati analizzati i processi di
preaccettazione attivi, cercando di rendere il processo più fluido,
soprattutto alla luce delle nuove funzionalità presenti in SIGLA 4.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai controlli diversi dalla
profilassi bovina in fase di attivazione: Blue Tongue, Controlli nei centri
genetici/produzione sperma, compravendite (bovini), Piano della Malattia
vescicolare (suini), Piani dell’Anemia infettiva equina e dell’Arterite virale
(equini).
Per quanto riguarda le compravendite, i controlli in centri genetici e per
la Blue Tongue, oltre al lavoro di analisi, la preaccettazione è stata anche
già utilizzata sperimentalmente nella precedente versione di SIGLA da un
gruppo di veterinari ASL facenti parte del gruppo di lavoro regionale.
Questa attività ha permesso di effettuare rilievi e segnalazioni che sono
stati comunicati alla Ditta Logix.
Sulla base dei risultati ottenuti in questo ambito di attività, è stato
completato lo studio relativo all’estensione delle procedure di
preaccettazione di campioni provenienti da suini (Piano della malattia
vescicolare) ed equini (Piano anemia infettiva e Piano arterite equina).
Inoltre, al di fuori del progetto regionale SIVA-SIGLA, sono state fornite
anche le specifiche per la preaccettazione dei campioni del registro
Tumori Regione Umbria. In particolare sono state effettuate modifiche
nell’allestimento delle tabelle di base del sistema informativo SIGLA 4.0
per consentire l’implementazione delle procedure di preaccettazione.
FLUSSI DATI E LINEE GUIDA ACCETTAZIONE
I flussi dati istituzionali messi a punto negli anni precedenti sono stati
revisionati completamente adeguandoli al nuovo sistema informativo SIGLA 4.
In collaborazione con l’U.O. Gestione sistema Informativo, sono state riviste le
query di estrazione e le modalità di estrazione dei dati secondo i tracciati
record. Inoltre in alcuni casi invece sono stati creati nuovi flussi dati che prima
non esistevano.
In particolare sono stati creati questi nuovi flussi:
•
•
Piano SIN e Pescato: i dati relativi ai controlli previsti da questi piani
Integrato sono stati allestiti secondo il tracciati record predisposto dal
Ministero della Salute e caricati sul portale SINVSA del Ministero della
salute secondo la tempistica prevista
Monitoraggio indagini sulla presenza di tossine T2 HT2
150
•
•
•
Ars Alimentaria: sono stati allestiti i dati per il progetto ed effettuati
alcuni invi di prova,secondo le indicazioni dell’Istituto della Lombardia ed
Emilia Romagna
Flusso Vigilanza Alimenti: è iniziato negli ultimi mesi dell’anno
l’importante lavoro di preparazione della base dati presente nel nostro
sistema informativo per la rendicontazione prevista dal nuovo flusso
vigilanza alimenti
Flusso dati PNR: anche in questo caso è stato analizzato il nuovo
tracciato record che entrerà in vigore nei primi mesi del 2014
Inoltre l’entrata in produzione di SIGLA 4 ha comportato la completa revisione
delle linee guida per le accettazioni,aggiornandole con l’indicazione per l’utilzzo
dei nuovi campi presenti nel nuovo applicativo.
Relativamente alle rendicontazioni ad uso interno, è proseguita l’attività
piuttosto rilevante di rendicontazione dati ad uso delle diverse strutture
dell’Istituto
(Osservatori
epidemiologici,
laboratori,
accettazioni).
In
particolare, dove è stato richiesto il contributo della nostra Unità, sono state
create schede di accompagnamento campioni specifiche per progetti di ricerca
e creato brevi linee guida dedicate agli operatori delle accettazioni. Tutto
nell’ottica di trasmettere agli operatori dei laboratori questo importante
approccio ai dati, senza il quale la rendicontazione di piani e progetti diventa
difficile ed indaginosa.
Tutte queste attività sono state svolte in collaborazione con l’U.O. Gestione
Sistema Informativo
Qualita’
Per quanto riguarda le procedure accreditate, è proseguita anche quest’anno
l’attività di controllo e verifica delle indicazioni riportate sul rapporto di prova e
presenti in SIGLA con quanto presente negli elenchi Accredia. In particolare, in
prossimità della visita annuale degli Ispettori Accredia presso il nostro Istituto,
sono state controllate, in collaborazione con i laboratori, tutte le singole
procedure, apportando modifiche tali da renderle completamente concordi con
gli elenchi Accredia. Da segnalare infatti che la presenza di difformità è causa
di non conformità in sede ispettiva.
Formazione
La responsabile ha partecipato ai seguenti corsi e convegni:
•
23/10/2013 Ha partecipato al 16° Convegno
degli Istituti
Zooprofilattici Sperimentali sulle Encefalopatie spongiformi trasmissibili
tenutosi a Monreale (PA)
151
•
•
•
•
23-25 Ottobre 2013 - Ha partecipato al XV Congresso nazionale
S.I.Di.L.V.
2/12/ 2013 – Ha partecipato al Corso “Tecniche innovative per la
prevenzione e controllo dell’uso di promotori della crescita in zootecnia”
organizzato dall’IZS Umbria e Marche
9/12/2013 ha partecipato al corso PFA "La cultura della motivazione
come chiave principale versol'efficacia e l'efficienza lavorativa"
10/12/2013 ha partecipato al corso PFA “Autogestire l'informazione:
cinque casi di studio per orientare i dipendenti dell'I.Z.S. Umbria e
Marche"
Ha svolto attività come docente nell’ambito del corso: “CORSO DI
PERFEZIONAMENTO IN SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA
ALIMENTARE” presso la scuola di formazione in Sanità Pubblica Villa Umbra per
un totale di 4 ore suddivise in due giornate.
Attività e progetti di ricerca, pubblicazioni
Le pubblicazioni in cui l’Unità è stata coinvolta sono state le seguenti:
•
•
•
C.Berretta, S.Tonazzini, E.Olivieri, L.Faccenda, A. Mingolla DESK:
reingegnerizzazione dei sistemi di supporto e di controllo nell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Atti XV
Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. – Monreale (PA) 23-25 ottobre 2013.
C. Berretta, S. Tonazzini, E. Olivieri, L. Faccenda, A. Mingolla Vi.E.W.
2.0: evoluzione del sistema di visualizzazione degli esiti on-line
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.Atti
XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.- Monreale (PA), 23-25 ottobre 2013
Faccenda L., Pecorelli I., Berretta C., Biasini G., Capuccella M., Costarelli
S., Olivieri E., Saccoccini R., Tonazzini S., Cenci T., Mingolla A.
Applicazione del triage in un Istituto Zooprofilattico - analisi, entrata in
produzione e risultati preliminari.Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.Monreale (PA), 23-25 ottobre 2013
152
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO UMBRIA
Il lavoro svolto dal personale afferente all’Osservatorio epidemiologico si
esplica in molti settori, spaziando dalla sanità animale, alla sicurezza
alimentare ed alla gestione di emergenze; si riassume essenzialmente nella
pianificazione e progettazione di indagini o studi scientifici, nell’elaborazione di
dati; si sviluppa principalmente su tre livelli: collaborazioni interne all’Istituto
(laboratori), regionali (Regione Umbria e ASL) e con altri enti o istituti
scientifici (Università).
Più in particolare:
Collaborazioni con i laboratori dell’Istituto
In questo contesto la funzione trasversale dell’epidemiologia fa sì che le
numerose attività, routinarie e non, dei vari
laboratori si avvalgano
costantemente del supporto dell’Osservatorio.
Sinteticamente, nel 2013, il personale dell’Osservatorio ha effettuato analisi
descrittive dei risultati del Piano Alimenti; dei risultati relativi all’indagine di
micotossine nel latte; dei risultati del Piano di sviluppo di strategie per il
miglioramento dello stato sanitario delle filiere zootecniche della regione
Marche; dei risultati scaturiti dal Piano di Sorveglianza per le EST; dal Piano di
Sorveglianza per la
Brucellosi Bovina, Ovina e Caprina; dal Piano di
Sorveglianza per l’Anemia Infettiva Equina; dal Piano di Sorveglianza per la
Malattia di Aujeszky; dal Piano di Sorveglianza per la Malattia Vescicolare del
Suino; dal Piano di Sorveglianza per l’Influenza Aviaria; del Piano di
Sorveglianza per Peste Suina Classica; dai vari Piani 2005-2012 di
Sorveglianza per Leucosi Bovina Enzootica. A questi dati sono state affiancate
analisi dei dati di popolazione umana ed animale (fonte dei dati Istat e
Anagrafe Zootecnica Nazionale)
L’Osservatorio ha contribuito alla pianificazione dell’indagine epidemiologica
sulla prevalenza delle lesioni polmonari sostenute da Mannheimia haemolitica
in allevamenti ovini del centro Italia; del progetto “Sheepwell”; del progetto
“Metrite ed endometrite bovina”; dell’indagine sulla circolazione di Besnoitia
besnoiti nella popolazione bovina umbra.
L’Osservatorio ha realizzato database e successive elaborazioni descrittive ed
analitiche di dati scaturiti nell’ambito del progetto “Skinfare”; del progetto
“Chetomas”; dei dati relativi alla diffusione di dermatofiti in bovini ed umani in
Umbria; dei dati relativi alla diffusione del Clostridium difficile in vitelli; dei dati
relativi all’antibioticoresistenza di ceppi di Brachispira isolati da popolazioni
suine; dei dati relativi all’antibioticoresistenza sviluppati da lieviti isolati in
animali; dei dati relativi ai risultati del Piano di controllo dello scoiattolo grigio
in Umbria; dei dati relativi alla valutazione di nuovo protocollo di svezzamento
per i vitelli.
Collaborazioni Regionali
La collaborazione con La Regione Umbria si è sviluppata soprattutto nella
definizione di Piani Nazionali e regionali (per esempio Piano di Sorveglianza per
153
l’Influenza Aviaria, Piano di Sorveglianza per le EST, Piano di Sorveglianza per
la West Nile, Piano Nazionale Alimenti Animali, Piano di Sorveglianza Mortalità
per le Api) e negli interventi diretti in focolai o sospetti tali di malattie (per il
2013: Leucosi Bovina Enzootica, Scrapie e sospetto focolaio di Brucellosi
ovina).
L’Osservatorio ha inoltre incisivamente partecipato alla pianificazione del
nascente Registro Tumori Animali Umbro.
Ha contribuito ad ideare lo studio caso-controllo per la valutazione della
corretta utilizzazione degli antibiotici nella gestione della mastite bovina in
aziende da latte Umbre promosso dal Centro Regionale Umbro di
Farmacovigilanza.
Collaborazioni con Enti esterni
I rapporti di lavoro riguardano principalmente facoltà universitarie: con la
facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi l’Osservatorio ha
analizzati e valutato i risultati di un’indagine relativa alle proteine seriche in
ovini da latte; ha contribuito alla realizzazione della tesi dal titolo “Il ruolo del
veterinario libero professionista in tema di sorveglianza epidemiologica a livello
di allevamenti di bovine da latte” (correlatore il responsabile dell’Osservatorio)
Con la clinica universitaria di dermatologia della facoltà di Medicina e Chirurgia
di Terni la collaborazione ha riguardato l’analisi di dati per la valutazione della
diagnosi tricoscopica per differenziare alopecie cicatriziali primarie.
b) Ricerca
Il responsabile dell’Osservatorio ha contribuito, quale responsabile scientifico
o responsabile dell’unità operativa, alla realizzazione, tramite elaborazioni
descrittive ed analitiche dei dati, stesura delle relazioni ed impostazione dei
campionamenti, delle seguenti ricerche del Ministero della Salute Art. 12, D.L.
502/92:
• Anemia infettiva equina: valutazione dell’infezione e dei fattori di rischio
in Umbria e Marche (2010).
• Rilievi epidemiologici sulla diffusione delle zecche in Umbria con
valutazione della presenza di alcuni agenti patogeni e sorveglianza
epidemiologica della TBE in specie selvatiche e domestiche (2010).
• Valutazioni
epidemiologiche,
patogenetiche
ed
epidemiologiche
finalizzate all’acquisizione di elementi per l’analisi del rischio della
diffusione dell’anemia infettiva equina (2010).
• Valutazione
della
presenza
di
Mycobacterium
avium
subsp.
Paratuberculosis in reflui zootecnici utilizzati per la produzione di Biogas
(2010).
• Impiego di johnina sperimentale nel gamma-interferon test per la
diagnosi precoce di paratubercolosi bovina e bufalina (2011).
• Defnizione e validazione della popolazione canina in Umbria (2012).
154
•
•
•
•
•
•
Studio pilota sulla pianificazione della continuità operativa nel settore
agro- alimentare in un territorio esposto a rischi naturali (2012).
Valutazione della sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp.
paratuberculosis (MAP) ai processi di trasformazione del latte ovino
(2012)
Inoltre il responsabile del laboratorio (responsabile di unità operativa) ha
contribuito alla pianificazione e progettazione per le seguenti ricerche del
Ministero della Salute Art. 12, D.L. 502/92:
La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica mediante
multiplex PCR e Multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di Pasteurella
multocida isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla
correlazione tra genotipo e patogenicità del germe (2013).
Valutazione della sensibilità e specificità di test immunologici per la
diagnosi precoce di Paratubercolosi negli ovini (2013).
Effetto del desametasone a dosi anabolizzanti sulla morfologia e sul
profilo di espressione del timo in vitelloni di razza Chianina (2013).
c) Formazione E Aggiornamento
Formazione: docenze effettuate dal responsabile dell’Osservatorio
1. Relazioni “Introduzione agli studi osservazionali: gli studi caso-controllo”
e “Analisi dei dati in studi caso-controllo” (3 ore) inserite nell’evento
formativo “Formazione teorico-pratica per lo sviluppo di competenze in
epidemiologia veterinaria” , giugno 2012-maggio 2013. Organizzato
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia
Romagna. Bologna, 28 febbraio 2013.
2. Relazione “I passi di un'epidemia - il piano di emergenza e il manuale
operativo”. (45 minuti) al corso“La gestione delle emergenze
epidemiche: la Peste Suina Africana” Tutor nella seconda giornata
dell’esercitazione.
Corso
organizzato
dall’Istituto
Zooprofilattico
Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e dal Ministero della Salute.
• I edizione 2013: Lodi, 9-10 maggio 2013,
• II edizione: Bologna, 11-13 giugno,
• III edizione: Perugia, 2-3 ottobre 2013.
3. Seminario (5 ore), “Gestione di una emergenza di focolai di malattie
infettive” per la scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di
Origine Animale Università degli Studi di Perugia. Perugia, 27 settembre
2013.
4. Relazione “Predisposizione di un piano di campionamento” (1 ora)
nell’ambito del corso di perfezionamento in Sanità Pubblica Veterinaria e
Sicurezza Alimentare organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione
Pubblica. Perugia, 6 novembre 2013.
Inoltre il responsabile dell’Osservatorio, responsabile scientifico, ha organizzato
un evento formativo rivolto al personale dell’Istituto relativamente ad
155
argomenti di epidemiologia ed il personale stesso dell’Osservatorio ha
effettuato le docenze:
5. Corso “Concettti sparsi di epidemiologia: random”. Organizzato
dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.:
• I edizione: Perugia, 17 aprile 2013
• II edizione: Perugia, 19 aprile 2013
Formazione tecnico-scientifica della Dirigente Maresca
1. “LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN CASO DI EMERGENZA” .
Organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia.
Perugia, 24 GENNAIO 2013.
2. “CORSO
SIGLA
4.0”.
Organizzato
dall'Istituto
Zooprofilattico
Sperimentale Umbria e Marche. Perugia, 12 aprile 2013.
3. AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO CE 1099/09 RELATIVO ALLA
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE L'ABBATTIMENTO". Organizzato
dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche. Perugia, 28
maggio 2013.
4. "IL CAMPO DI ACCREDITAMENTO FLESSIBILE: UNA GESTIONE PIÙ
DINAMICA DELLA COMPETENZA DEI LABORATORI DI PROVA"
Organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche.
Perugia 1 ottobre 2013.
5. “INTRODUZIONE AI SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (GIS) IN
AMBITO VETERINARIO”. Organizzato dall’Istituto Abruzzo e Molise.
Teramo, 26-29 novembre 2013.
Aggiornamento di Carmen Maresca
1. PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE – WORKSHOP – ANTIBIOTICO
RESISTENZA E STRATEGIE DI CONTROLLO: UN OBIETTIVO PER
L’UNIONE EUROPEA NELLA PROSPETTIVA DE “ONE HEALTH”.
Organizzato dall’ASL D Roma. Roma, 1 marzo 2013.
2. ANIMALI E UOMO ALLEATI CONTRO IL CANCRO: ATTUALITÀ E NUOVE
PROSPETTIVE. I TUMORI IN MEDICINA COMPARATA: ONCOGENESI
SPONTANEA UMANA ED ANIMALE. Organizzato dall’Associazione culturale
Giuseppe Dossetti. Roma, 21 marzo 2013.
3. I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZSUM - ATTUALITA' ED
EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL TERRITORIO"
Organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle
Marche - Foligno (PG), 22, maggio 2013.
4. “IL CONTRIBUTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA ALLA
MEDICINA UNICA”. Organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. Roma,
11 ottobre 2013.
5. XV CONGRESSO NAZIONALE S.I.Di.L.V. Organizzato dalla Società di
Diagnostica di Laboratorio Veterinaria (S.I.Di.L.V.). Moreale (PA) 23-25
ottobre 2013.
156
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO MARCHE
Il personale del Osservatorio Epidemiologico Marche (UODOEM) ha il compito
di portare avanti sia le attività previste per il Centro Epidemiologico Regionale
Veterinario (CERV) che altre attività effettuate in collaborazione con altre
strutture dell’IZS e concordate con la Direzione Sanitaria dell’IZS. Nella
presente relazione verranno elencate le attività portate avanti nel 2013, senza
distinzione tra attività UODOEM e CERV.
Gestione flussi informativi regionali e dell’Istituto
L’OEVM, come negli anni precedenti ha gestito i flussi informativi obbligatori
del Servizio Veterinario Regionale, di competenza sia della P.F. veterinaria e
Sicurezza Alimentare che dell’IZS, nel rispetto delle indicazioni fornite dagli
uffici competenti ministeriali e delle scadenze stabilite.
Piano Regionale della Prevenzione Zoonosi e Malattie da vettori
Nel 2013 hanno sono stati conclusi i progetti del Piano Regionale della
Prevenzione Marche che coinvolgevano l’OEV Marche e in generale l’IZS.
Nell’ambito del Progetto “Lotta a Chikungunya, West Nile Disease, Dengue e
principali zoonosi” Sono state portate avanti le seguenti attività:
• Sono state prodotte schede sinottiche per ogni zoonosi o malattia da
vettori, che contengono le indicazioni per la diagnosi clinica e per la
diagnosi di laboratorio. Le schede, sono state pubblicate sul portale
Marche in Salute
(www.marcheinsalute.it ).
• Il gruppo di lavoro dei laboratori ospedalieri sta mettendo a punto delle
linee guida per la diagnosi laboratoristica delle zoonosi e delle malattie
da vettori. Nel 2013 è stata prodotta una scheda per la diagnosi delle
gastroneteriti infettive (allegato1).
• Formazione: per migliorare la sensibilità verso queste tematiche e
stimolare i mmg, pediatri di libera scelta, clinici ospedalieri alla notifica,
operatori dei laboratori diagnostici e dei DP a partecipare attivamente
alla sorveglianza, è continuata l’0attività di formazione, iniziata nel 2011.
Nel 2013 sono stati portati avanti i 4 corsi nelle aree vaste di pesaro,
Macerata, Ascoli Piceno, Ancona.
• Protocollo emergenza malattie da vettori: l’UODOEM, in collaborazione
con la Diagnostica Integrata della sezione di Ancona ha messo a punto
un protocollo (Allegato 1) per la gestione di interventi di emergenza in
seguito alla presenza confermata di alcune malattie da vettori (Dengue,
West Nile Disease, Chikungunya). Il protocollo è stato inserito in una
delibera regionale (DGR 1665 del 9/12/2013).
Valutazione stato di salute della popolazione animale e sicurezza
alimentare regione Marche – relazione
Utilizzando i dati raccolti ed elaborati relativi ai flussi informativi
obbligatori gestiti nel 2012, l’OEV ha prodotto il report “Sorveglianza
Veterinaria nelle Marche, Relazione Tecnica 2012” nel quale è descritta la
situazione territoriale relativamente a popolazioni animali, stabilimenti di
produzione alimenti e i risultati dei piani di sorveglianza portati avanti dai
servizi veterinari dell’ASUR Marche. Allegato 2
Altre attività di colla borazione con con il Servizio Veterinario Regionale
157
• Il personale del CERV ha prodotto per il Serrvizio Veterinario regionale i
report sulle attività di sorveglianza veterinaria. Tutti i report sono
pubblicati sul portale veterinaria e sicurezza alimentare dopo accesso
con password all’indirizzo
http://www.veterinariaalimenti.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=4502 :
• Il personale del CERV ha collaborato con i servizi veterinari dell’Area
vasta 3 per l’indagine epidemiologica e messa a punto di un piano di
azione per il risanamento della zona di pascolo nel comune di Matelica
dalla Tubercolosi bovina (allegato 3)
Collaborazione con il Centro di referenza nazionale Molluschi bivalvi
Il personale del CERV, in generale, effettua per il CEREM l’analisi
statistica e spaziale dei dati microbiologici e chimici relativi alla
sorveglianza delle aree di produzione dei molluschi bivalvi e produzione di
report epidemiologici. In particolare nel 2013 ha portato avanti queste
attività finalizzate a:
• pianificazione regionale di una classificazione stagionale delle aree di
produzione dei molluschi bivalvi.
• valutazione della stabilità microbiologica delle aree di raccolta in
collaborazione con il Cefas (Centro Referenza Europeo per il
controllo microbiologico dei molluschi)
• altre valutazioni statistiche e spaziali per l’elaborazione di lavori
scientifici.
Formazione effettuata
o Rome 7-9 May,2013 - 12th Workshop of microbiological NRLS Francesca
Barchiesi ha partecipato con la relazione: Data management, spatial
analysis and epidemiological investigation: a task force in evaluating risk
factors for microbiological shellfish contamination,
o Pisa 27 - 29 maggio: Anna Duranti ha partecipato alla organizzazione e
ha effettuato una docenza nel corso organizzato dal Ministero della
salute in collaborazione con l’Istituto “Sorveglianza sanitaria nelle aree di
raccolta dei molluschi bivalvi vivi corso teorico pratico”
o Napoli 5-6/09/2013 -VII International Symposium on Geospatial Health
"Methods and Tools for Geospatial Health "Francesca Barchiesi ha
partecipato con la relazione: “Evaluation of factors affecting E. coli level
in clams (Chamelea gallina) production areas of the Marche region”
o Tolentino 29 ottobre 2013 Anna Duranti ha partecipato al corso
“GESTIONE DEL RISCHIO SALMONELLOSI NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI:
RUOLO DELL'AUTORITA' COMPETENTE E DELL'ALLEVATORE” con la
relazione “Piani Salmonellosi e sistemi informativi”
o Teramo 5-7/11/2013 International Conference “Risk Analysis as a tool
for the control of Animal Diseases and Zoonoses in the Mediterranean
Basin” Francesca Barchiesi ha partecipato con la relazione ”Tick-borne
diseases surveillance and control in the Marche Region: a system based
on a multidisciplinary approach”
o San Benedetto del Tronto 21 e 27/11/2013 ASUR Area Vasta 5 – Una
statistica per i molluschi bivalvi. Francesca Barchiesi ha partecipato con
la relazione:” Applicazioni per la valutazione dei dati storici del
158
monitoraggio microbiologico: rappresentazioni grafiche, variazioni
stagionali, correlazione con le precipitazioni.
o Città di castello, 22 novembre 2013. Anna Duranti ha partecipato al
corso “EMERGENZE NON EPIDEMICHE E CONTINUITA’ NEL SETTORE
ZOOTECNICO E AGRO ALIMENTARE” con la relazione “Dati epidemiologici
per la gestione delle emergenze”
Formazione ricevuta
o Torino 21 – 24 maggio 2013 Anna Duranti ha partecipato al corso di
formazione “Metodi innovativi di sorveglianza”
o REM 2013 – Comunicazione del Rischio: Anna Duranti ha partecipato al
Gruppo di Miglioramento organizzato dall’Agenzia Regionale Sanitaria.
o Montichiari (BS) 4-5 ottobre 2013: Anna Duranti ha partecipato al
convegno nazionale di Mediciina delle catastrofi
o Teramo, 4 – 7 novembre 2013: Risk analysis in mediterranean basin.
Partecipazione di Anna Duranti e Francesca Barchiesi al convegno
Pubblicazioni
• Gavaudan S., Duranti A., Barchiesi F., Ruschioni S., Antognini E.,
Calandri E., Mancini P.,Riolo P. 2012 “Seasonal monitoring of Aedes
albopictus: practical applications and outcomes” Veterinaria Italiana.
Collana di monografie. Monografia 23, 2011.
• Francesca Barchiesi, Anna Duranti, 2012 “La mappatura tematica delle
aree di produzione dei molluschi nelle marche: un ausilio alle autorita’
competenti” Atti del I° Convegno Nazionale della Società Italiana di
Ricerca Applicata alla Molluschicoltura, Ricerca e produzione a confronto.
• Gavaudan S., Barchiesi F., Morandi F., Bartozzi B., Duranti A., Antognini
E., Grelloni V., Forconi P., Salvi P., Dell'Orso M., Rossetti A., Perco F. “I
Lupi hanno un ruolo nella diffusione della Trichinella britovi in Italia? Una
breve nota”
159
U.O.S. OFFICINA FARMACEUTICA
Le attività svolte nel corso del 2013 presso l’U.O.S. Officina Farmaceutica,
comprendono attività istituzionali, attività di ricerca e di servizio.
Attivita’ di Servizio
In relazione alle attività di servizio svolte presso l’U.O.S. PGOF nel 2013 è stato
riscontrato un notevole aumento nella produzione e vendita dei vaccini
stabulogeni (valore economico 218.493 euro), con un incremento del fatturato
pari al 35% rispetto l’anno precedente (139.007,39 ). Relativamente alla
vendita dei prodotti ad Enti pubblici (Ministero e AA.SS.LL) è stato riscontrato
un notevole calo, ciò determinato essenzialmente dal decreto “Spending
review” per cui addirittura il solo Ministero della Salute ha ridotto a 18.216 € il
contratto di fornitura per antigene Peste Suina Classica.
Attivita’ Istituzionali
Nell’ambito dell’attività istituzionale svolta presso la struttura UODOF, nel corso
del 2013, sono state evase tempestivamente, nonostante il notevole
incremento di richieste tutte le dosi di vaccini richieste dall’utenza. Sono state
allestite e distribuite n°1.344.930 dosi di vaccini stabulo geni. Relativamente
all’attività istituzionale svolta nella produzione antigeni diagnostici , nel corso
del 2013 sono state prodotte e vendute n°243.360 dosi di antigene ∆179gp51His della Leucosi Bovina Enzootica (LEB), da impiegare nel test AGID. Di
queste 157.826 sono state vendute ai laboratori che ne hanno fatto richiesta,
mentre le restanti 85.834 dosi di antigene sono state conservate come scorta e
saranno distribuite nel corso del nuovo anno. Sono state, inoltre, prodotte e
regolarmente distribuite agli altri IIZZSS richiedenti, n° 182.014 dosi siero di
referenza LEB.
Sono stati allestiti n° 57 Kit ELISA per la diagnosi sierologica della Leucosi
bovina. In merito ai reagenti prodotti per gli accertamenti diagnostici per Peste
Suina Classica (PSC) sono stati allestiti e distribuiti un totale di 268 Kit per un
valore economico pari a 82.0000 €. Presso l’Unità Operativa di Supporto
Terreni Colturali sono stati prodotti complessivamente n°285.745 pezzi,
distribuiti poi ai vari laboratori per lo svolgimento di attività istituzionali, di
servizio e di ricerca.
La quantità di terreni distribuiti è risultata superiore (16.586 pezzi) rispetto
all’anno precedente con una percentuale di terreni non idonei inferiore al 2%,
ciò conferma l’elevato grado di accuratezza degli operatori nell’esecuzione delle
varie fasi produttive, che ha permesso di mantenere e migliorare gli standard
qualitativi dei terreni prodotti, nonostante l’aumentata e diversificata richiesta
da parte dei vari laboratori. Nella scheda riassuntiva riportata in allegato 6, è
stata fatta anche una valutazione economica dei prodotti allestiti (271.449
euro), in quanto tale attività seppur non rientrando nei calcoli di bilancio
aziendale, va comunque tenuta in considerazione come mancata spesa da
parte dell'Istituto e sopratutto come mancato introito da parte della struttura
che con questo dato porterebbe i risultati economici positivi ottenuti, ad un
valore superiore a quello calcolato. Dall’analisi dei dati ottenuti sul quantitativo
totale di prodotti distribuiti alle varie articolazioni organizzative , si evince un
aumento di richiesta da parte di alcuni laboratori, sarebbe pertanto utile un
160
confronto del dato da noi ottenuto con il quantitativo di analisi effettuate dagli
stessi nel corso del 2013 per motivare l’aumentata richiesta.
Presso l’Unità Operativa di Supporto Liofilizzazione e Confezionamento sono
state svolte attività d’infialamento, di liofilizzazione e di confezionamento per
richiesta delle varie articolazioni organizzative. Sono stati infialati
complessivamente n° 104.663 flaconi di diverso volume, sono stati liofilizzati
prodotti in n° 25.976 contenitori di varie capacità e sono stati confezionati
n°108.183 prodotti di varia tipologia. Dall’analisi dei dati emerge un aumento
delle attività di infialamento e confezionamento, determinato dall’ incremento
della vendita dei vaccini stabulogeni ed calo dell’attività di liofilizzazione
determinato essenzialmente dalla mancata produzione del vaccino Suicinpest
prodotto per il Ministero della salute.
Politica Della Qualita’, Ambiente E Sicurezza
Nel corso del 2013 l’Unità Operativa di Supporto Terreni colturali ha contribuito
attivamente per ottenere il riaccreditamento dell’Ente secondo norma UNI CEI
EN ISO7IEC 17025, superando senza rilievi la visita ispettiva ACCREDIA. A
seguito dell’introduzione di nuovi terreni colturali e in base ad una variazione
dei costi delle materie prime impiegate per la produzione degli stessi, è stata
eseguita un’ulteriore revisione del listino prezzi.
Formazione
Tutto il personale ha partecipato anche nel corso del 2013 a numerosi corsi di
formazione e convegni/seminari, per approfondire le proprie competenze
tecniche, migliorare le attività gestionali ed aggiornare le conoscenze delle
normative in ambito qualità- ambiente e sicurezza.
Attivita’ di Ricerca
Si sono svolte le fasi finali i due seguenti progetti di ricerca corrente IZS UM
02/10 RC dal titolo: “Valutazione della risposta immunitaria nel suino in corso
di infezione sperimentale da Peste Suina Classica (PSC) mediante fluorescence
activated cell scanning (FACS)”. Sono stati processati campioni biologici
provenienti da suini infetti/infettati da virus peste suina classica (PSC) nei quali
si sono valutate le popolazioni linfocitarie impiegando anticorpi monoclonali,
mouse anti pig, coniugati con fluorocromi e diretti verso: CD3, CD4, CD8 e CD
ventuno utilizzando il citoflurimetro FACScalibur e valutate le citochine
prodotte, utilizzando appositi KIT commerciali (TNF-alpha, IL-1 beta/IL-1F2,
IL-6, IL-10, IL-12/IL-23 p40 e IFN-gamma). Dai risultati ottenuti risulta
particolarmente evidente come in corso d’infezione da virus PSC gli animali
presentino un quadro alquanto variabile sia in termini di modificazioni a livello
di linfocitario che a livello di valori di citochine seriche. Infatti, dei 16 campioni
prelevati in banca cellule/sieri IZSUM, 8 hanno evidenziato una totale e
marcata deplezione di tutte le popolazioni linfocitarie (CD3, CD4, CD8 e CD 21)
collegata sicuramente all’estrema patogenicità del ceppo di virus PSC coinvolto
nell’infezione con conseguente totale mancato movimento a livello di
produzione di citochine (forma iperacuta fulminante). In altri 5 animali è stato
possibile evidenziare una progressiva riduzione del numero delle cellule
linfocitarie al quale è seguito però un transitorio aumento delle produzione di
alcune citochine, ed in particolare del TNF- alpha , con conseguente parziale
ripristino sia in termini numerici che di funzione di alcune sottopopolazioni
161
linfocitarie. Tale reazione del sistema immunitario ha consentito un
allungamento dei tempi di sopravvivenza dell’animale che però è, in ogni caso,
venuto a morte nel giro di 10-14 giorni (forma sub acuta da ceppo a medioalta patogenicità). Infine particolarmente interessanti risultano i dati ottenuti
da tre animali nei quali si è potuta evidenziare una prima moderata deplezione
linfocitaria alla quale però è seguita un’intensa produzione citochinica e un
relativamente rapido ripristino del numero, della funzione e del grado di
attivazione delle sottopopolazioni linfocitarie che ha consentito a questi animali
di superare completamente l’infezione mostrando poi, nel tempo, una
sieroconversione e un totale ripristino delle funzioni del sistema immunitario.
Tali animali erano sicuramente coinvolti in infezioni con ceppi di virus PSC a
bassa o bassissima patogenicità. Infine, nel mese di novembre 2012, è stata
eseguita una sperimentazione presso l’Unità di Massima Sicurezza (BSL3)
dell’IZSUM, dove suini sono stati prima vaccinati con vaccino lapinizzato
SUICINPEST e poi dopo, a distanza di 14 giorni dalla vaccinazione infettati con
virus patogeni. I dati ottenuti sono stati elaborati e pubblicati.
Progetto di ricerca corrente IZS UM 19/10 RC “Individuazione di bioindicatori
per lo studio morfofunzionale del timo in vitelloni di razza Chianina: ricerca di
parametri morfologici oggettivi per il controllo relativo all’utilizzo di trattamenti
illeciti”. Durante questa prima fase della ricerca, per quanto concerne le
indagini citofluorimetriche, sono stati analizzati 67 campioni impiegando
anticorpi marcati con flurocromi (CD3rat anti human FITC, CD4 mouse anti
bovino RPE, CD8 mouse anti bovino RPE, CD21 mouse anti bovino RPE).
Durante la prima fase della ricerca abbiamo raggiunto i seguenti obiettivi:
messa a punto del protocollo di prelievo e di lavorazione della matrice biologica
sangue; messa a punto del protocollo di marcatura dei linfociti per
l’identificazione delle sottopopolazioni d’interesse;
messa a punto del protocollo di settaggio e di lettura dello strumento BD
FacsCalibur
I primi risultati hanno evidenziato alcune variazioni percentuali delle
sottopopolazioni linfocitarie nelle tre classi di età (classe 1: 0-6 mesi, classe 2:
6-12 mesi, classe 3: 16-24). In particolare risulta evidente una diminuzione
percentuale dei linfociti CD3+ negli animali della classe 3. Inoltre negli animali
di quest’ultima classe è possibile evidenziare una consistente diminuzione della
percentuale dei linfociti CD21+ rispetto agli animali delle classi 1 è 2 che
mostrano dati molto simili. Da notare comunque come i CD21+ mostrino valori
percentuali più bassi nella classe 2 rispetto alla classe 1. Sostanzialmente
invariato nelle tre classi di età il dato relativo al valore percentuale dei CD4+ e
dei CD8+.Da quanto sopra esposto, è stato fondamentale nel corso del 2013
ampliare ulteriormente il numero dei campioni acquisiti ma soprattutto è stato
particolarmente importante analizzare i valori di attivazione delle singole
cellule appartenenti alle varie sottopopolazioni linfocitarie in modo da
incrociare il dato con quello concernente i valori percentuali che esprimono,
sostanzialmente, soltanto la percentuale di tali cellule ma non il loro grado di
attivazione. I dati ottenuti i mediante la tecnica FACS (Fluorescence Activated
Cell Scanning) sono stati comparati con i risultati ottenuti dalle altre Unità
Operative.
162
Anche nel corso del 2013 si è collaborato, avendo stipulato un contratto di
mutua collaborazione scientifica con il Dipartimento di Patologia Veterinaria
dell’Università di Agricoltura di Faisalabad (Pakistan) e con il Dipartimento di
Microbiologia e Igiene della Facoltà di Scienze Veterinarie di Mymensigh in
Bangladesh, nello svolgimento di ricerche sulla diffusione della tubercolosi
bovina nei bufali e in pecore e capre in tale paese.
I risultati ottenuti dalle varie attività di ricerca svolte presso l’articolazione
organizzativa sono stati oggetto di n°9 lavori scientifici, pubblicati su riviste
nazionali e internazionali e presentati in convegni nazionali/internazionali.
Pubblicazioni scientifiche:
1. “Evaluation of the immune response during experimental infection of
vaccinated and unvaccinated pigs with Classical Swine Fever Virus (CSFV)
using Fluorescent Activated cell Scanning (FACS). G.Curina , M.Bazzucchi,
G.M.De Mia, M.Molinari, L.Molinari, K.Forti, G.Rizzo, M.Cagiola, G.Severi.
Proccedings Congess IMED Vienna 15/18 February 2013 pag. 171.
2. “ Cytokines expression in vaccinated and unvaccinated pigs infected with
Classical Swine Fever Virus strain ISS 60: Preliminary Results. M.
Bazzucchi, G.Curina, G.M.De Mia, F.Feliziani, M.Giammarioli, A.De
giuseppe, G.Rizzo, K.Forti, M.Cagiola, G.Severi. Proccedings Congess IMED
Vienna 15/18 February 2013 pag. 171.
3. “Evaluation of immune response during experimental infection with
classical swine fever (CSFV) in vaccinated and unvaccinated pigs
correlating flurescent activate cell scanning (FACS) analysis and cytokines
expression results”. K.Forti, G.Rizzo, G.Curina, M.Bazzucchi, G.M.De Mia,
A. De Giuseppe, M.Cagiola, M.Tollis, G.Severi. Atti 16th Int. Symposium of
WAVLD, Berlino 5-8 giugno 2013 pag.353.
4. “Fluorescent activate cell scanning (FACS) analysis response during
experimental infection with classical swine fever (CSFV) in vaccinated and
unvaccinated pigs with classical swine fever (CSF) live attenuated vaccine.
G.Curina, M.Bazzucchi, G.M.De Mia, M.Mari, L.Molinari, K.Forti, G.Rizzo,
A. De Giuseppe, M. Cagiola, M.Tollis, G.Severi. Atti 16th Int. Symposium
of WAVLD, Berlino 5-8 giugno 2013 pag.351.
5. “ Classical swine fever virus (CSFV) experimental infection on pigs:
evaluation of cytokines expression”. G.Rizzo, K.Forti, G.Curina,
M.Bazzucchi, G.M.De Mia, F.Feliziani, M.Giammarioli, A. De Giuseppe,
M.Tollis, M. Cagiola, G.Severi. . Atti 16th Int. Symposium of WAVLD,
Berlino 5-8 giugno 2013 pag.352.
6. “Certain risk factors associated with positive SCCIT test for tuberculosis in
cattle at two cities in Pakistan”. M.Tariq Javed, M Wasiq, Farooq A.
Farooqui, A. Latif Shahid, R. Kausar, M. Cagiola. Asian Biomedicine Vol. 7
n° APRIL 2013; 267-274.
7. “Cinetica della risposta immunitaria in corso di infezione sperimentale con
il virus della Peste Suina Classica”. Severi G., Forti K., Rizzo G., Curina G.,
Bazzucchi M., Iscaro C., De Mia G.M., M.Cagiola. Atti XV Congresso
S.I.Di.L.V – Monreale, Palermo, 23-25 ottobre 2013; 466-468.
8. “An immunoperoxidase monolayer assay (IPMA) for detection of antibodies
to African Swine Fever (ASF) Petrini S., Giammarioli M., Casciari C., Iscaro
163
C., Bazzucchi M., Severi G., Feliziani F., De Mia G.M.. Atti LXVII Convegno
nazionale S.I.S.Vet – Brescia, 17-19 settembre 2013; 69.
9. “Epidemiology of bovine Tuberculosis in Pakistan : current and future
control”. M.Tariq Javed e M.Cagiola. Poster of 2nd International
Workshop
on Dairy Science Park , 18-20 novembre 2013, organizzato dalla Facoltà
di
scienze Veterinarie di Peshawar , Pakistan.
164
STAFF DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA
Nell’anno 2013 è stato, come previsto nel piano 2013, in sede di rendiconto
2012, effettuato per la prima volta il rendiconto finanziario come previsto dal
Dlgs. 118/2011.
Come previsto nel piano annuale 2013 si è proceduto alla dematerializzazione
degli archivi. Detta procedura ha consentito l’applicazione della normativa
vigente relativa al CAD (Codice di Amministrazione Digitale), che peraltro
comporta anche la gestione dell’archiviazione ottica documentale di tutti i
documenti dell’azienda.
Come previsto nell’anno 2013 sono stati concordati con le UU.OO. interessate,
dei meccanismi/obiettivi per riuscire entro 60 giorni dal ricevimento delle
fatture ad effettuare i relativi pagamenti. A tale scopo assume particolare
rilevanza che le UU.OO. che liquidano le fatture, hanno accettato di effettuare
la liquidazione delle stesse entro 30 gg. dalla data di registrazione IVA.
L’obiettivo prevedeva che la verifica doveva essere effettuata sulla media con i
dati di bilancio a consuntivo e riguarderà unicamente la gestione del conto
economico, in quanto i beni patrimoniali sono per lo più soggetti a collaudo e
quindi è dalla data dello stesso che decorrono i termini di pagamento.
Da una prima verifica risulta che l’obiettivo è stato ampiamente centrato.
Nell’anno 2013 sono stati realizzati tutti i programmi assegnati alle varie
UU.OO. compresi quelli generali sulla trasparenza. A tal proposito va
sottolineato che, in conseguenza dell’uscita del D.Lgs n. 33/2013, che
ridefinisce la materia della trasparenza della P.A., si è proceduto
all’implementazione più completa possibile del sito stesso con la definizione ed
il coinvolgimento di tutte le UU.OO.. come si evince tra gli obiettivi generali
assegnati alle stesse.
Nel corso dell’anno 2013 si è proceduto anche a nominare il responsabile
dell’anticorruzione, come dispone la L. 190, e ad iniziare la formazione per
redigere, con l’ausilio di tutte le UU.OO. sia dell’area amministrativa che
sanitaria, il piano Triennale per l’Anticorruzione, che verrà elaborato entro i
primi mesi del 2014.
Come già avvenuto per gli anni precedenti, anche per l'anno 2013 i
responsabili delle Articolazioni Organizzative afferenti alla Direzione
Amministrativa hanno concordato con il Direttore Amministrativo appositi
accordi di programma nei quali è definito il piano di lavoro annuale,
comprendente gli obiettivi di carattere generale e le azioni da compiere e
risultati da conseguire per contribuire al perseguimento degli obiettivi dell’Ente.
Gli accordi di programma sono stati condivisi come sempre da tutti gli
operatori coinvolti in un’ottica di lavoro di squadra e di reale e pro attivo
coinvolgimento nelle attività e nel perseguimento degli obiettivi fissati.
165
OBIETTIVI PER IL 2013 ASSEGNATI ALL’ISTITUTO DALLE
REGIONI UMBRIA E MARCHE.
1.
Potenziamento integrazione SIVA-SIGLA.(Umbria-Marche).
Piano attuativo:preaccettazione piani di profilassi: suini (MVS) ed equini
(Anemia Infettiva).
Indicatore: Numero redazioni di procedure di preaccettazione prodotte/
Numero redazioni di procedure di preaccettazione previste.
Valore atteso: realizzazione di n.2 procedure di preaccettazione.
Punteggio: 15
Nell’ambito del piano di implementazione del Sistema SIVA, nel corso
dell’anno 2013, si è proceduto alla realizzazione di due fondamentali
applicativi informatici relativi alle specie animali di suini ed equini.
Gli applicativi sviluppati permettono la registrazione di tutta l’attività dei
Servizi Veterinari dell’area di Sanità Animale, relativa alle specie animali
suddette, ed aggiungendosi agli altri applicativi già sviluppati soddisfa, così,
molte delle esigenze dei Servizi territoriali.
La finalità dei lavori di implementazione è di avere a disposizione uno
strumento che, a vario livello operativo, sia in ambito regionale che delle
singole Aziende UUSSLL, consente la verifica, il controllo e la
programmazione dell’attività svolta dai Servizi Territoriali, oltre che
garantire i previsti debiti informativi istituzionali.
Parte integrante dello sviluppo degli applicativi in SIVA, è stata la
realizzazione di procedure di cooperazione applicativa tra i due sistemi
informativi (SIVA-SIGLA), tali da permettere un “dialogo” e quindi, uno
scambio, in tempo reale, dei dati. Gli applicativi, dopo una iniziale fase di
test, sono definitivamente entrati in produzione a partire dal 01 gennaio
2014.
La procedura, sviluppata in cooperazione applicativa, prevede una prima
fase di preaccettazione, seguita dalla fase di accettazione, ed in fine da una
fase di ritorno del dato in SIVA, nel seguente modo:
• il veterinario dell’AUSL registra in ambiente SIVA i dati relativi
all’allevamento ed ai capi in esso presenti, allineando o aggiornando i dati
presenti in SIVA con quelli della BDN nazionale.
• seleziona gli esami di laboratorio sulla base delle matrici prelevate in
allevamento e della finalità dell’intervento
• invia i dati da SIVA a SIGLA e parallelamente invia i campioni in
accettazione.
• ai campioni pervenuti in accettazione, accompagnati dalle rispettive
schede di prelievo, viene assegnato un numero di accettazione,
richiamando i dati precedentemente inviati telematicamente e consentendo,
in tal modo, un allineamento della anagrafiche delle aziende zootecniche
registrate in SIGLA con la BDN
• i campioni vengono avviati al laboratorio e completata la fase analitica
con la refertazione, i dati vengono inviati da SIGLA a SIVA.
Il sistema così sviluppato permette la registrazione, per i suini, dei
campioni prelevati nell’ambito del piano di controllo della Malattia
Vescicolare, consentendo la gestione delle attività relative ai piani di
166
controllo della Malattia Vescicolare, Aujeszky, e Peste suina classica dalle
matrici previste come siero, sangue, feci ed analizzate con le tecniche
analitiche previste, quali elisa o PCR.
In modo analogo per gli equini, in relazione alle matrici: siero, sangue,
sperma, tamponi prepuziali o cervicali, lavaggi prepuziali, prelevati
nell’ambito dei controlli effettuati per Anemia Infettiva o secondo il DM 1301-95 ed analizzati con diverse tecniche: elisa, SN, FDC, batteriolgica, PCR,
ecc.
La procedura permette, inoltre, di modificare le voci relative alle matrici,
agli esami, ai motivi dell’intervento, in modo da essere, quanto più
possibile, adattabile alla diverse esigenze, che nel tempo si potrebbero
realizzare, senza intervenire sulla struttura della procedura informatica.
Ciò consente un risparmio consistente in termini di tempo di sviluppo ed
anche di impegno di tipo economico a carico delle due regioni.
Essendo il sistema SIVA, adottato sia dalla Regione Umbria che dalla
Regione Marche, il cui territorio coincide con quello di competenza
dell’IZSUM e con la finalità di ottimizzare le risorse disponibili, anche
accorciando i tempi tecnici di sviluppo, sono stati avviati lavori per adottare
un comune progetto di sviluppo di SIVA.
Benchè gli applicativi siano stati sviluppati su indicazione della Regione
Umbria sono, al momento, disponibili per la condivisione con la regione
Marche, secondo l’istituto del “riuso di programmi informatici o parte di
essi” previsto dalle norme vigenti.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
2. Valutazione e verifica identità, qualità e sicurezza di alimenti
prodotti in Umbria/Marche. (Umbria-Marche).
Piano attuativo: alimentazione banca dati Ars Alimentaria con dati
microbiologici e chimici relativi a produzioni regionali.
Indicatore: numero di prodotto/processo valutati rispetto al numero
prodotto/processo.
Valore atteso: a) elaborazione degli standard di prodotto/processo di almeno 2
prodotti (1 per ciascuna regione); b) numero di determinazioni di shelf-life
definite/numero prodotti previsti; c) definizione del carry over nel pecorino
umbro- marchigiano a latte crudo.
Punteggio: 15
a) La conoscenza dei prodotti alimentari, dei processi tecnologici e delle
dinamiche di sviluppo dei microrganismi e la successiva definizione dello
standard di prodotto e di processo, rappresentano la più importante strategia
per la valutazione e la gestione del rischio microbiologico nonché requisito
preliminare per lo svolgimento di ulteriori studi quali Shelf life o Challenge test.
Lo standard di processo consiste nella caratterizzazione chimico-fisica e
microbiologica, ottenuta attraverso analisi di differenti lotti (almeno 3) di uno
stesso prodotto provenienti dallo stesso processo produttivo (stesso
produttore). Lo standard di prodotto consiste, invece, nella caratterizzazione
167
ottenuta attraverso analisi di differenti lotti (almeno 9) di uno stesso prodotto
provenienti da differenti processi produttivi (almeno 3 produttori diversi). Al
fine di ottenere lo standard di prodotto/processo i prodotti vengono sottoposti
ad analisi microbiologiche, chimico-fisiche e merceologiche nelle diverse fasi
del processo; i parametri analitici ricercati sono diversi sulla base della
tipologia di prodotto studiato (prodotti lattiero-caseari, prodotti carnei, ecc.).
In tal contesto presso la sezione di Pesaro è stato definito lo standard di
processo della ricotta mista della Vellesina, prodotto lattiero-caseario
tradizionale della regione Marche. L’azienda di produzione che ha aderito alla
sperimentazione, è situata nella provincia di Ancona ed è classificata come
piccola impresa a conduzione familiare. Il caseificio utilizza esclusivamente
latte raccolto da allevamenti marchigiani, con una produzione totale annua di
prodotti lattiero-caseari pari a 5.330 q.li. Il processo produttivo della ricotta
mista della Vallesina è caratterizzato dalle seguenti fasi: riscaldamento della
miscela di latte (siero di latte vaccino 70% + siero latte ovino 30%) a 70°C
fino ad arrivare a 82°C in 10 minuti, aggiunta di acido lattico e sale,
affioramento, formatura in fuscelle, abbattimento a 2°C per 4 ore fino ad
ottenere una temperatura superficiale di 6°C, confezionamento, abbattimento
a 2°C per 8 ore fino ad ottenere una temperatura superficiale di 2°C. La
produzione media annua di tale prodotto tradizionale in azienda è di circa
1.500 q.li. Per la definizione dello standard di processo si è proceduto al
campionamento di tre lotti. I campioni sono stati prelevati nelle quattro fasi del
processo ritenute maggiormente significative ai fini dello studio (miscela di
latte, prodotto dopo affioramento, prodotto dopo abbattimento e prodotto
finito). Tutti i campioni sono stati analizzati per la determinazione dei seguenti
parametri: Batteri lattici, Lattococchi, Enterobatteri, Lieviti, Muffe, aw,, pH,
cloruro di sodio, lipidi, proteine e umidità. Sono inoltre state eseguite analisi
anche per la determinazione dei paramentri di sicurezza alimentare e di igiene
di processo (Listeria monocytogenes, Salmonella spp., Escherichia coli O157,
Bacillus cereus, enterotossina stafilococcica, E. coli, Stafilococchi coagulasi
positivi, Pseudomonas spp.). Tutti i campioni sono risultati negativi per la
presenza di germi patogeni. Applicando il test statistico di Fisher ai risultati
ottenuti è emerso che le differenze tra i lotti sottoposti a studio non sono
statisticamente significative (p < 0,05) e che quindi il processo produttivo
risulta essere standardizzato.
Presso la Sezione di Fermo l’attività è stata improntata alla “convalida” dei dati
di caratterizzazione del “Ciauscolo”, insaccato fresco di carne suina tipico
dell’entroterra marchigiano, riconosciuto con marchio IGP nel 2009. Nel 2007,
infatti, lo studio di caratterizzazione di quello che, a quel tempo, tutti i
produttori chiamavano “Ciauscolo”, aveva evidenziato come ognuno dei tre
salumifici coinvolti si contraddistinguesse per un prodotto abbastanza
standardizzato mentre l’estrema flessibilità dei processi produttivi aveva
indicato un’elevata variabilità di tali insaccati rendendo difficile la definizione di
uno standard di prodotto. Nel progetto sono stati coinvolti tre stabilimenti
riconosciuti ai sensi del Reg. 853/2004, diversi da quelli del 2007, scelti in
modo tale da rappresentare tutto il territorio di produzione del “Ciauscolo”,
rispettivamente nelle province di Ancona, Macerata ed Ascoli Piceno-Fermo,
tutte iscritte nell’elenco dei produttori di “Ciauscolo IGP”. In ogni salumificio si
168
è proceduto al campionamento di un solo lotto, prodotto in conformità con il
disciplinare IGP, nelle fasi di insacco, inizio, metà e fine asciugatura, inizio,
metà e fine stagionatura. Per ogni campione sono stati rilevati i parametri di
processo (temperatura e umidità ambientale e temperatura al cuore del
prodotto) ed effettuate analisi microbiologiche e chimico-fisiche: aw, pH,
Microrganismi a 30°C, Batteri lattici, Enterobatteri ed E. coli, Stafilococchi
coagulasi positivi, Lieviti, Muffe, nitrati-nitriti, cloruro di sodio, lipidi, proteine,
umidità ed energia. Dall’elaborazione statistica dei risultati, effettuata
mediante foglio di calcolo per gruppi di dati (analisi t di student), è possibile
indicare che, relativamente ai tre parametri di processo più significativi per
questo tipo di prodotto (pH, aw e Batteri Lattici), non si osserva differenza
significativa tra i tre produttori per quanto riguarda Batteri Lattici e aw (p <
0.05) mentre la differenza diventa significativa (p > 0.05), per i dati di pH. I
valori di pH riscontrati nel “Ciauscolo IGP” comunque risultano più uniformi tra
i tre produttori e più bassi rispetto a quelli ottenuti nello studio del 2007,
mentre i Batteri Lattici raggiungono valori più alti (107 - 108 UFC/g) e più
velocemente rispetto alla precedente sperimentazione. I dati ottenuti nel 2013
quindi, ancorché valutati in maniera ancora preliminare, non possono essere
considerati una validazione di quelli precedenti e pertanto il processo
produttivo del “Ciauscolo IGP” ed i processi degli altri “salami morbidi”,
dovranno essere valutati separatamente.
Presso la sede di Perugia è stato definito lo standard di processo del formaggio
pecorino al latte crudo a breve stagionatura (circa 30 giorni), prodotto lattierocaseario tradizionale della regione Umbria. L’azienda produttiva che ha aderito
alla sperimentazione, è situata nella provincia di Perugia ed è costituita da un
allevamento di ovini da latte con annesso impianto di trasformazione del latte
prodotto. Il caseificio aziendale risulta riconosciuto ai sensi del Reg. 853/2004.
La trasformazione è rivolta essenzialmente alla produzione di pecorino a latte
crudo e ricotta. Il processo produttivo del formaggio pecorino è caratterizzato
dalle seguenti fasi: riscaldamento del latte in polivalente a 38°C, aggiunta di
colture starter costituite da batteri lattici mesofili e termofili, aggiunta di caglio
di vitello granulare preventivamente reidratato in acqua, rottura meccanica
della cagliata a chicco di mais, cottura della cagliata rotta a 41°C per circa 5
minuti, formatura in fuscelle, pressatura a mano e rivoltamento delle forme,
lavaggio delle stesse con siero caldo nelle prime fasi dello spurgo. La sineresi è
ottenuta mantenendo le forme all’interno di carrelli a temperatura ambiente
per circa 6 ore. Tale elemento, non essendo sotto controllo, determina una
certa variabilità delle condizioni ambientali di lavorazione nel corso dell’anno.
In seguito le forme vengono trasferite in salamoia dove permangono per 24
ore. Successivamente ha inizio la fase di stagionatura che viene effettuata in
ambiente controllato (temperatura 12°C, umidità 75%) e dura 30 giorni. Per la
definizione dello standard di processo si è proceduto al campionamento di tre
lotti, in fasi diverse del processo (cagliata, formaggio a fine sineresi, dopo
salatura e a 1, 4, 7, 15 e 30 giorni di stagionatura). Tutti i campioni sono stati
analizzati per la determinazione dei seguenti parametri: Batteri lattici,
Enterobatteri, Stafilococchi coagulasi positivi, aw, pH, cloruro di sodio, lipidi,
proteine e umidità. Applicando il test statistico di Fisher ai risultati ottenuti è
emerso che Batteri lattici, pH e aw non risultano significativamente diversi (p <
169
0,05) tra i lotti sottoposti a studio. Possiamo quindi concludere che, nonostante
le caratteristiche semiartigianali dell’azienda non consentano il controllo di
tutte le fasi di produzione, il processo produttivo risulta essere standardizzato.
b) Il metodo più comune e diretto per la determinazione della shelf life di un
alimento (tempo minimo di conservazione) è quello che prevede la conduzione
di prove simulative, ovvero la conservazione del prodotto in esame in
condizioni di conservazione ideali fino al suo decadimento. Tale approccio può
tuttavia richiedere tempi anche piuttosto lunghi in funzione delle caratteristiche
del prodotto in esame. Per queste ragioni in molti casi sarebbe preferibile
ricorrere a prove di shelf life accelerata. Ciò risulta possibile in quei laboratori
che hanno nel tempo messo a punto protocolli propri, vista la completa
assenza sia da un punto di vista normativo che bibliografico di modelli definiti
di riferimento.
Nel corso del 2013 sono state eseguite complessivamente 21 prove di
valutazione della shelf life, di cui cinque simulative e 16 accelerate.
I prodotti alimentari interessati sono stati: carni fresche, prodotti a base di
carne, prodotti lattiero-caseari, prodotti da forno, prodotti di gastronomia,
prodotti della pesca. Gli alimenti sottoposti a studio presentavano precise
caratteristiche riferite al tipo di confezionamento (sottovuoto, atmosfera
modificata, atmosfera normale) e alle condizioni di conservazione
(refrigerazione, congelamento, temperatura ambiente).
Per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, sono state in particolare scelti
due prodotti lattiero caseari (ricotta di pecora preconfezionata in vaschette
termo sigillate; formaggio misto “Caciottone” cerato superficialmente) e uno a
base di carne cotta (coppa di testa, confezionata sottovuoto), prodotti nella
Regione Umbria e altrettanti prodotti della regione Marche (Mascarpone, con
uso dell’additivo anisina, confezionato in vaschetta termo sigillata; caprino
stagionato prodotto in piccole forme; salame “Casareccio morbido” non
confezionato).
I prodotti presi in esame sono stati sottoposti a procedura di valutazione subito
dopo la produzione e il confezionamento. Due di essi (Mascarpone e ricotta), in
considerazione della brevità della vita commerciale presunta, sono stati
valutati mediante test di shelf life simulativa alle condizioni di conservazione
previste dal produttore. I restanti prodotti sono stati testati secondo protocolli
di shelf life accelerata che prevedono la conservazione del prodotto ad almeno
tre differenti temperature scelte sulla base della tipologia del prodotto stesso.
Tutti gli alimenti studiati sono stati sottoposti a valutazioni periodiche delle
caratteristiche chimico-fisiche, microbiologiche e sensoriali, fino al
raggiungimento del giudizio di inidoneità al consumo per almeno una delle
caratteristiche valutate.
I protocolli di shelf life accelerata sono stati inoltre sottoposti a prove di
validazione, attraverso un sistematico raffronto dei risultati ottenuti rispetto a
quelli derivanti da test di shelf life simulativa effettuati sugli stessi prodotti.
Gli alimenti testati hanno mostrato in genere una durata di shelf life uguale o
superiore rispetto alle aspettative dei produttori e, in particolare:
- Ricotta di pecora: 12 giorni vs 9 giorni
- Formaggio Caciottone: 5 mesi vs 3 mesi
170
- Caprino stagionato: 60 giorni, come da aspettativa
- Coppa di testa: 75 giorni vs 60 giorni
- Salame “Casareccio morbido”: 7 mesi vs 5 mesi
Uno solo dei prodotti ha mostrato una durata di shelf life decisamente inferiore
all’aspettativa (Mascarpone).
Va sottolineato che la durata minima richiesta dai produttori era basata su
valutazioni del tutto soggettive e/o in base alle richieste del mercato in alcun
modo supportate da dati scientifici.
•
•
c) La frequenza ed il livello di contaminazione da aflatossina M1 (AFM1) nel
latte ovino è inferiore rispetto a quanto osservato in quello bovino. I principali
fattori che determinano queste differenze sono essenzialmente rappresentati
dall’esposizione e dal carry-over, inferiori nei piccoli ruminanti rispetto ai
grossi. Va considerato però che il latte di pecora in Italia è utilizzato
esclusivamente per la trasformazione casearia, la quale comporta una
concentrazione del contaminante nel prodotto trasformato. Il Regolamento CE
1881/2006 fissa a 0,050 µg/Kg il limite massimo di aflatossina M1 per il latte
destinato alla fabbricazione di prodotti a base di latte mentre, per questi ultimi,
lo stesso regolamento non definisce limiti. A tale riguardo il parere n. 13 del
10/06/2013 del Ministero della Salute, stabilisce in via provvisoria, che la
valutazione dei prodotti trasformati dovrebbe tener conto dei seguenti
coefficienti di concentrazione di AFM1 nel processo di trasformazione dal latte ai
prodotti derivati:
3,0 per i formaggi a pasta tenera e prodotti derivati dal siero
5,5 per i formaggi a pasta dura.
Tali valori sono stati fissati sulla base delle evidenze ad oggi disponibili e ne
viene raccomandato l’utilizzo in assenza di un coefficiente di concentrazione
specifico per una data tipologia di formaggio. D’altra parte lo specifico
coefficiente dovrebbe essere individuato dall’operatore del settore alimentare
in seguito a studi mirati, così come stabilito anche dall’articolo 2 del già citato
regolamento comunitario. Considerato che l’aflatossina M1 presenta spiccata
affinità per le proteine del latte, in particolare per le caseine, al fine della
definizione del fattore di concentrazione è necessario prendere in
considerazione la resa proteica del formaggio rispetto al latte utilizzato per la
produzione dello stesso. Per tale motivo, sempre secondo il parere del
Ministero della Salute, non possono essere più tenuti in considerazione i
coefficienti di trasformazione in equivalente latte previsti per alcuni tipi di
formaggio dall’allegato 2 del decreto del 31 luglio 2003 del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali, visto che tali coefficienti non tengono in
considerazione la ripartizione dell’aflatossina M1 nei diversi costituenti del latte.
In considerazione dei pochi dati disponibili a riguardo, si è ritenuto necessario
effettuare uno studio per la valutazione del carry-over dell’aflatossina M1 nel
formaggio pecorino umbro-marchigiano, in modo tale da poter individuare il
fattore di concentrazione che consenta di definire i limiti di AFM1 in tale
tipologia di alimento trasformato.
A tale scopo sono stati prodotti, secondo il processo produttivo tradizionale, 8
lotti di pecorino impiegando partite di latte naturalmente contaminato da AFM1
a diverse concentrazioni (minimo 0,018 µg/Kg, massimo 0,117 µg/Kg). I
171
campionamenti per ciascun lotto sono stati effettuati sul latte utilizzato per la
caseificazione e sulle forme di formaggio dopo salatura e a 7 giorni di
stagionatura. I parametri ricercati nel latte sono stati: aflatossina M1, proteine,
caseine, grasso, lattosio, residuo secco magro. Nei campioni di formaggio sono
stati valutati i seguenti parametri: aflatossina M1, proteine, grassi, umidità,
ceneri grezze e cloruro di sodio.
Il fattore di concentrazione medio di AFM1, ricavato rapportando i valori
analitici di AFM1 ottenuti nei formaggi con quelli del relativo latte, è risultato
pari a 4,35. Tale valore si colloca in una posizione intermedia tra i due
coefficienti di concentrazione riportati nel parere n. 13 del 10/06/2013 del
Ministero della Salute (3,0 e 5,5). Di contro il valore ottenuto nel presente
studio è risultato sostanzialmente sovrapponibile al dato medio (4,37) della
resa proteica percentuale delle partite di formaggio prodotte. In base
all’elaborazione dei dati ottenuti è stato osservato che i valori di AFM1 del
formaggio fresco (prima settimana di stagionatura) sembrano strettamente
correlati ai valori di contaminazione iniziale (latte) e ad un fattore di
concentrazione pari al valore della resa proteica del formaggio. Pertanto
sembrerebbe possibile definire un limite massimo di AFM1 nel formaggio
pecorino ottenuto con processo produttivo di tipo tradizionale, moltiplicando il
limite previsto nel latte per il coefficiente di concentrazione rappresentato dalla
resa proteica percentuale del prodotto. Ciò nonostante sarebbe auspicabile, al
fine di stabilire la conformità o meno di una partita di formaggio, risalire al
livello di contaminazione del latte di origine rielaborando il risultato di AFM1
ottenuto nel formaggio, in funzione della resa proteica percentuale della partita
stessa.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
3. Attivazione Centro Regionale Umbro di Farmacovigilanza c/o
IZSUM (Umbria).
Piano attuativo: a) Formazione dei Veterinari iscritti agli Ordini
Professionali delle Province Perugia e Terni; b) Verifica della presenza dei
residui dei farmaci nel latte dopo i tempi di sospensione indicati nel
foglietto illustrativo.
Indicatore: a)numero dei Veterinari formati/ numero dei Veterinari
iscritti agli Ordini; b) numero campionamenti effettuati/numero
campionamenti programmati
Valore atteso: a) Partecipazione di almeno il 15% dei Veterinari iscritti
agli Ordini Professionali delle Province Perugia e Terni); b)
Campionamenti da effettuare in almeno 10 allevamenti bovini.
Punteggio: 6
Con Deliberazione della Giunta Regionale 26 novembre 2012, n. 1500, la
Regione Umbria ha istituito il Centro Regionale di Farmacovigilanza Veterinaria
collocato funzionalmente presso l'Istituto Zooprofilatico Sperimentale
dell'Umbria e delle Marche.
172
Una delle attività principali del Centro di Farmacovigilanza riguarda la
formazione/informazione dei Medici veterinari sulle attività del centro stesso,
sul sistema di farmacovigilanza e più in generale sul farmaco veterinario.
L’obiettivo “One health”, infatti, che si attua prevenendo e controllando
patologie animali e umane a carattere epidemico e epizootico, si esplicita
anche attraverso un corretto uso del farmaco. Il Centro si è quindi preposto di
fornire indicazioni chiare e pratiche per la compilazione delle schede di
segnalazione di sospetta reazione avversa, proponendosi come punto di
raccolta, ricerca di dati e elaborazione di report per quanto riguarda la
sicurezza dei farmaci e il loro uso per favorire una conoscenza approfondita dei
farmaci anche in termini di cinetica, tollerabilità e tossicità. L’emissione di
report ministeriali che ha messo in luce una enorme carenza di segnalazioni di
reazioni avverse da parte di veterinari, farmacisti, allevatori e proprietari in
Umbria e in Italia ha fatto sentire l’esigenza di coinvolgere nella
formazione/informazione veterinari libero professionisti che più spesso sono
interessati all’uso e alla prescrizione del farmaco. Pertanto nell’ambito del
corso “Aggiornamento sul Farmaco Veterinario”. organizzato a Todi il
20/06/2013, in collaborazione dai due Ordini professionali dei Medici Veterinari
di Perugia e Terni, si sono sviluppate tematiche volte a favorire una maggiore
e più puntuale conoscenza della normativa sul farmaco, dei suoi obiettivi di
Sanità pubblica, Sicurezza alimentare, Sanità e Benessere animale, dell’uso del
farmaco nelle diverse realtà zootecniche e degli animali d’affezione, della
problematica dell’antibioticoresistenza e dei sistemi di farmacosorveglianza e
farmacovigilanza veterinaria. In questo contesto sono state illustrate le attività
del Centro Regionale, l’utilità del sistema di Farmacovigilanza, l’importanza
dell’atto della segnalazione spontanea nell’ottica del controllo e del
monitoraggio della sicurezza e dell’efficacia del farmaco veterinario ed è stato
puntato l’accento sull’aspetto qualificante e professionalizzante della
prescrizione veterinaria. E’ stata quindi sollecitata la collaborazione dei
professionisti presenti per la compilazione e l’invio delle schede di segnalazione
di sospetta reazione avversa. Lo scopo del corso era anche quello di creare una
rete informativa tra veterinari libero professionisti, veterinari del pubblico
impiego e il Centro regionale volta alla promozione dell’uso più corretto e
razionale dei medicinali veterinari. Secondariamente al corso sono pervenute
direttamente al Ministero della Salute due segnalazioni di sospetta reazione
avversa da due medici veterinari liberi professionisti umbri.
Il Centro regionale di Farmacovigilanza affianca all’attività di recepimento delle
segnalazioni spontanee e di formazione/informazione dei professionisti, una
attività di ricerca volta a indagare diversi aspetti connessi all’uso del farmaco
veterinario. Nel 2013 è stato predisposto uno studio caso-controllo volto a
verificare le modalità di gestione delle mastiti, della corretta somministrazione
del farmaco in bovine da latte e del contenuto dei residui di inibenti nel latte di
massa e di singolo individuo nel rispetto dei tempi di sospensione. La
popolazione di riferimento utilizzata è stata quella formata dagli allevamenti di
bovine da latte umbri conferenti all’Istituto Zooprofilattico sperimentale
dell’Umbria e delle Marche e tra queste sono state selezionate 10 aziende con
un elevato numero di cellule somatiche nel latte di massa. Ad esse sono state
173
accoppiate, sulla base di una scheda informativa, 20 aziende il cui valore di
cellule somatiche risultava costantemente al di sotto dei limiti di legge nel
periodo gennaio 2012-marzo 2013. Per raccogliere informazioni inerenti aspetti
gestionali, strutturali, sanitari e connessi all’uso del farmaco veterinario è stata
predisposta una check list sulla base della letteratura scientifica, delle diverse
normative,
validata dai dirigenti veterinari del servizio di Igiene degli
allevamenti e delle produzioni zootecniche delle ASL umbre.
Lo scopo preposto era di individuare quali aspetti, tra quelli indagati tramite la
somministrazione
del
questionario,
potevano
essere
riconosciuti
particolarmente significativi per incidenza di mastiti in allevamento. Le trenta
aziende sono state sottoposte ad un sopralluogo e alla raccolta dei dati su
check list per la creazione di un apposito database. La popolazione presa in
esame è stata sottoposta ad una prima analisi epidemiologica descrittiva per
valutare la rappresentatività delle aziende di bovine da latte e miste conferenti
all’Istituto zooprofilattico (popolazione target) rispetto alla totalità delle
aziende presenti nel territorio umbro. I dati sono stati estratti dalla BDNanagrafe zootecnica escludendo allevamenti chiusi, ad andamento stagionale o
con all’interno nessun capo; inoltre sono stati individuati 12 allevamenti
registrati come “da carne” che conferiscono però latte all’IZSUM.
Figura 1: Georeferenziazione dei 30 allevamenti umbri da latte e misti
selezionati per lo studio caso-controllo
Gli allevamenti di bovini da latte e misti presenti in Umbria sono 328; di questi
131 (40%) conferiscono latte all’istituto zooprofilattico. Per tutti gli allevamenti
sono state considerate le classi d’età e il sesso dei soggetti presenti, la
consistenza aziendale, la distribuzione geografica e l’appartenenza alle 4 aree
territoriali corrispondenti alle vecchie ASL umbre. L’analisi epidemiologica
descrittiva conferma che la rappresentatività della popolazione scelta è valida
per quanto concerne il numero degli allevamenti conferenti all’IZSUM (40% del
totale) e per quanto riguarda la suddivisione fatta per classi d’età e sesso dei
soggetti presenti in azienda, come rappresentato in Figura 2.
174
Per i dati raccolti tramite intervista degli allevatori e inseriti nel database, è
stato pianificato il piano di analisi per la loro aggregazione, per la loro analisi
descrittiva e per l’individuazione dei parametri da inserire nell’analisi
inferenziale. Dalle prime elaborazioni si può affermare che il management
risulta elemento fondamentale e più incisivo rispetto agli aspetti strutturali per
caratterizzare una produzione di latte conforme agli standard igienici.
Figura 2: Numero di capi bovini, appartenenti ad allevamenti da latte e misti,
presenti in Umbria in BDN, messi a confronto con quelli che conferiscono latte
all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, suddivisi
per classi di età, al 30 Giugno 2012
0-12 mesi
12-24 mesi
2-3 anni
3-5 anni
5-8 anni
oltre 8 anni
E’ stata inoltre valutata la presenza di inibenti nel latte di massa proveniente
dalle 30 aziende mediante metodica microbiologica per il periodo lugliodicembre 2013, analizzando 3 campioni al mese per ogni singola azienda per
un totale di 540 campioni. Tutte le analisi condotte hanno dato esito negativo.
Inoltre è stato campionato latte da singola bovina sottoposta a trattamento
antibiotico per mastite da 6 bovine presenti in 3 aziende, prelevando il latte
nell’ultima mungitura all’interno dei tempi di sospensione previsti e nella prima
mungitura al di fuori dai tempi di sospensione. In 5 casi entrambe le analisi
(dentro e fuori i tempi di sospensione) sono risultate negative. In un caso,
bovina trattata con benzilpenicillina + streptomicina, entrambi i prelievi sono
risultati positivi alla presenza di inibenti. E’ stato dunque informato e
sensibilizzato l’allevatore ad una maggior attenzione nell’utilizzo del farmaco
antibiotico ed è stata predisposta la quantificazione dell’antibiotico presente nei
prelievi effettuati.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
4. Istituzione Registro regionale Tumori Animali (Umbria)
Piano attuativo: a) Anagrafe canina: individuazione dei parametri per la
definizione del denominatore; b) Formazione/informazione veterinari umbri; c)
Validazione scheda raccolta dati
Indicatore: a) Parametri definiti/parametri individuati; b) SI/NO; c) SI/NO
175
Valore atteso: a) Definizione di almeno il 70% dei parametri individuati;
b)Realizzazione di almeno un corso; c) Validazione della scheda
Punteggio: 6
a)
Anagrafe canina. La ricerca di validi denominatori in veterinaria e cioè
l’individuazione numerica corretta della popolazione di riferimento per
la realizzazione di tassi e frequenze è da sempre stato un annoso
problema. Nel caso dell’anagrafe canina, costruita, secondo le
indicazioni del Ministero della Salute, su base regionale ed
informatizzata, i problemi sono legati alla qualità del dato; due sono i
livelli, non esclusivi, che determinano la necessità di validare i dati
dell’ anagrafe canina: la mancata registrazione dell’animale per cui il
numero degli animali registrati in anagrafe potrebbe essere non
esaustivo e determinare una sottostima degli animali presenti nelle
Regione e la mancata notifica della morte dell’animale che
determinerebbe invece una sovrastima della popolazione canina. I
parametri da utilizzare per valutare la qualità del dato dell’anagrafe
sono stati individuati sulla base di ricerche internazionali e nazionali,
in particolare è stata definita una soglia massima di anni di vita al di
sopra della quale si può ragionevolmente considerare l’animale non
più vivente (primo parametro). Inoltre le razze presenti in anagrafe
sono state raggruppate in 5 categorie di taglia, sulla base della
classificazione delle razze
definite dalla Federazione Cinologica
Internazionale, e per ogni categoria di taglia è stato stabilito il limite
massimo di anni di vita (secondo parametro). Sono state identificate
alcune variabili demografiche in particolare la densità di abitanti per
comune ed il numero di famiglie per comune (dati Istat) su cui
applicare coefficienti calcolati in Italia in precedenti studi (Baioni et
al.,2006) e costruire quindi, un ulteriore parametro di validazione
dell’anagrafe (terzo parametro). A questi parametri si è ritenuto utile
affiancare una valutazione relativamente ai cani non identificabili
catturati dalle ASL (quarto parametro). Finora sono stati definiti i
primi tre parametri su quattro identificati; calcolo indicatore: ¾ =
75%.
b)
Realizzazione di almeno un corso. Due sono stati i corsi organizzati
dall’Istituto con la partecipazione della Regione Umbria e
dell’Università degli studi di Perugia, facoltà di medicina veterinaria,
per i veterinari liberi professionisti. Un corso si è svolto a Terni il 23
settembre 2013 e uno a Perugia il 25 settembre 2013. Gli obiettivi
sono stati molteplici:
•
Informare i veterinari liberi professionisti della futura
realizzazione del Registro Tumori Animale.
•
Raccogliere adesioni e stimolare la partecipazione dei liberi
professionisti, componente essenziale per la riuscita del
registro.
176
•
Illustrare le finalità di un Registro tumori e le modalità di
partecipazione
•
Presentare la scheda di raccolta dati
•
Validare il flusso informativo e dei campioni afferenti al RTA
(presentato nella sua forma definitiva nell’incontro di
Perugia).
Calcolo indicatore: realizzazione di almeno un corso = sì
Validazione scheda raccolta dati. L’impostazione di un Registro Tumori
c)
Animali è stata condotta mediante la redazione di una scheda
anamnestica allo scopo allestita. La scheda è stata suddivisa in tre
parti: la prima parte è stata destinata alla raccolta delle informazioni
relative al soggetto (specie, razza, sesso, età, microchip/tatuaggio,
luogo in cui vive, stabulazione, alimentazione, ecc) e al proprietario
(indirizzo); la seconda parte è stata designata alla raccolta delle
informazioni anamnestiche, la sede e il tipo di prelievo (bioptico,
chirurgico, autoptico) e lo stadio della malattia mediante sistema TNM
(tumore primario, interessamento linfonodale, presenza di metastasi)
e la terza parte è stata destinata al laboratorio e nel quale il patologo
effettua l’analisi descrittiva macroscopica del reperto e sua relativa
codifica istologica. La validazione della scheda anamnestica è stata
condotta mediante fasi operative: (1) scelta e definizione delle aree di
contenuto da inserire nella scheda: data l’esperienza già maturata nel
settore RTA dall’IZSUM in collaborazione con il Centro di Referenza
Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e Comparata situato presso
l’IZSPLV sono stati presi in considerazione e concordati parametri utili
per la valutazione epidemiologica dei dati nonché i parametri
necessari per la valutazione patologica dei reperti anatomici; (2) il
contenuto della scheda è stato discusso e concordato con i patologi
afferenti al RTA; (3) infine, la scheda è stata sottoposta ad attenta
valutazione da parte dei veterinari liberi professionisti al fine di poter
raccogliere le opinioni e le percezioni degli stessi, che rappresentano
parte integrante del RTA, al fine di fornire piena validità al contenuto
della stessa. Calcolo indicatore: validazione della scheda = sì
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
5. Sviluppo dell’area Accettazione/Refertazione (Marche)
Piano attuativo: Riduzione dei tempi di risposta relativi a prove per:
ricerca Salmonella (Piano Gallus gallus)
accertamenti Leishmaniosi
Indicatore: (Tm 2013 –Tm q / Tm q) X100
[q = quinquennio]
177
Valore atteso:Riduzione del 10% del tempo di risposta rispetto al tempo medio
calcolato sugli esami effettuati nell’ultimo quinquennio
Punteggio: 6
Isolamento Salmonella (Piano Nazionale di Controllo
Salmonella Ovaiole)
Totale 2008Variazione
2013
2012
%
Determinazioni
818
231
Tempi medi
4,86
4,35
-11,75
(giorni)
Immunofluorescenza per Leishmania
Marche)
Totale 20082012
Determinazioni
1.721
Tempi medi
6,02
(giorni)
(Piano Leishmania
2013
Variazione
%
2.538
5,27
-14,21
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
6. Elaborazione di strategie di intervento per il miglioramento dello
stato
sanitario
delle
aziende
zootecniche
settori
bovino/suino(Marche)
Piano attuativo: Elaborazione di nuovi protocolli operativi volti al controllo delle
principali malattie diffuse nel territorio marchigiano
Indicatore: Numero di redazione di protocolli operativi/ Numero di redazione
di protocolli operativi previsti
Valore atteso: Realizzazione di almeno 2 protocolli operativi (IBR, Aujeszky)
Punteggio: 6
Il progetto "Programma per l'elaborazione di strategie di intervento sanitario
per la prevenzione delle principali malattie infettive e attuazione di efficaci
piani di biosicurezza per la prevenzione della sanità animale nelle filiere bovina,
ovi-caprina e suina della Regione Marche", ha permesso di valutare
l’andamento dello stato sanitario degli allevamenti monitorati. Lo stato
sanitario delle specie animali d’interesse zootecnica, in effetti, può essere
compromesso da una serie di pericoli, che vanno dalle malattie infettive, ad
eziologia virale e/o batterica, agli stati carenziali, dalla contaminazione dei
foraggi e degli alimenti con sostanze indesiderate, quali le micotossine, alle
cattive pratiche di management e gestione delle aziende.
Tutti questi fattori di rischio si possono tradurre in patologie conclamate, con
ripercussioni sulla salute degli animali, ma anche con manifestazioni sub
178
cliniche meno evidenti. In ogni caso determinano sempre un calo delle
produzioni zootecniche e quindi un danno economico per l’allevatore, ma
anche, possono rappresentare un rischio potenziale per il consumatore finale,
non solo per la possibile presenza di agenti patogeni o dei contaminanti
ambientali negli alimenti, ma anche per il rischio del passaggio agli alimenti dei
principi farmacologici e chemioterapici utilizzati per contrastare le patologie in
atto.
Lo sviluppo di efficaci protocolli , come ad esempio patologie quali l’IBR e
malattia Aujeszky, l’attuazione di corrette pratiche di management aziendale o
l’adozione di misure di biosicurezza rappresentano delle valide strategie per la
riduzione e la prevenzione delle patologie e delle perdite produttive.
Ovviamente questi interventi non possono prescindere dall’esatta conoscenza
delle principali problematiche sanitarie presenti sul territorio, elemento questo
fondamentale per intraprendere corrette misure di prevenzione.
Il progetto quindi ha permesso di sviluppare le seguenti fasi operative:
1. Attuazione di periodici incontri formativi, indirizzati ai
tecnici
dell’Associazione Allevatori, ai veterinari libero – professionisti e agli
allevatori incentrati su argomenti diversi, ma sempre inerenti le principali
problematiche sanitarie riscontrate nel corso dell’attuazione del progetto
di ricerca.
2. Stesura di linee guida condivise tra l’Istituto Zooprofilattico, veterinari
liberi professionisti, che operano nelle aziende di interesse,Veterinari del
servizio sanitario nazionale e tecnici di associazioni di categoria. Nelle
linee guida sono state definite in dettaglio, tra l’altro, la tipologia dei
campioni oggetto di analisi, la natura , la quantità degli accertamenti
analitici, la modalità di registrazione delle informazioni sanitarie,
gestionali e strutturali delle aziende zootecniche utili per i successivi
interventi sanitari.
3. Messa in atto di interventi nelle stalle problema per lo studio delle
problematiche sanitarie che sono state riscontrate nelle aziende tra cui in
dettaglio si è proceduto:
•
•
Per la specie bovina allo studio delle principali malattie riguardanti
la forme respiratorie ( ad es. IBR, PI3, VRS, BVD, infezioni
batteriche da Pasteurella spp. o Haemophilus), mediante
esecuzioni di esami necroscopici, virologici, batteriologici e
sierologici che hanno evidenziato una problematica costante ed
emergente legata all’IBR. Tale approccio diagnostico ha permesso
di redigere linee guida per il controllo della Rinotracheite Infettiva
del Bovino. Patologia di notevole interesse , sanitario ed
economico.
Per la specie suina si è focalizzata l’attenzione diagnostica nei
confronti delle forme respiratorie ( ad es. infezioni da
Actynobacillus Haemophilus), e riproduttive (ad es. PRRS, PCV2,
AD. MA ), mediante esecuzioni di esami necroscopici, virologici,
batteriologici e sierologici .Tali problematiche hanno evidenziato la
necessità di approfondire le problematiche riguardanti la Malattia di
179
Aujeszky mediante la stesura di linee guida adeguate alla reale
situazione epidemiologica Regionale.
Alla presente si allegano i protocolli operativi riguardanti : IBR e Malattia di
Aujeszky :
Protocollo 1
Eradicazione della Rinotracheite Infettiva Bovina :
ACQUISIZIONE DELLA QUALIFICA TERRITORIALE:
La rinotracheite infettiva bovina è una patologia contagiosa che provoca gravi
danni agli allevamenti. L’acquisizione della qualifica territoriale rappresenta
pertanto un traguardo di grande rilievo, sanitario ed economico, per l’intera
zootecnia .
E’ fondamentale conoscere i requisiti necessari affinché ciascuna provincia
possa pervenireallo status di territorio indenne, in modo da finalizzare gli
interventi a questo obiettivo.
Territorio indenne (codice OIE 2001)
Le province in cui sono presenti il 99,8% di allevamenti indenni/ufficialmente
indenni da rinotracheite infettiva bovina ed in cui non si sono verificati casi
clinici o sospetti di malattia possono acquisire la qualifica di “provincia indenne
da IBR”.
Il territorio mantiene la qualifica di indenne se, in seguito a controlli annuali su
tutti gliallevamenti presenti, non viene superato lo 0,2% di prevalenza. I bovini
introdotti nel territorio devono provenire da allevamenti indenni/ufficialmente
indenni oppure devono sottostare a trenta giorni di isolamento in stazione di
quarantena ed essere sottoposti a due controlli sierologici, a distanza di
ventuno giorni, con esito favorevole.
Per il mantenimento della qualifica è inoltre necessario che venga utilizzato,
per la inseminazione artificiale, seme raccolto da tori negativi alla ricerca di
anticorpi totali per BHV-1. Devono inoltre essere utilizzati embrioni ottenuti da
donatrici appartenenti ad allevamenti ufficialmente indenni o indenni da BHV-1
oppure trattati con chimotripsina.
L’obiettivo
della
“QUALIFICA TERRITORIALE” è
conseguito
tramite
l’acquisizione ed il mantenimento della qualifica di allevamento, secondo le
modalità riportate di seguito.
Allevamento indenne
E’ indenne l’allevamento in cui tutti i capi sottoposti a controllo sono risultati:
• negativi al test per la ricerca di anticorpi totali nei confronti del virus
BHV-11, ovvero
• negativi al test per la ricerca degli anticorpi antiglicoproteine E2, qualora
vengano praticati i trattamenti vaccinali per BHV-1, a due controlli
ufficiali eseguiti a distanza di almeno due mesi e non oltre dodici mesi.
Allevamento ufficialmente indenne
E’ ufficialmente indenne l’allevamento in cui tutti i capi sottoposti a controllo
non sono
stati vaccinati e sono risultati:
180
•
negativi a due test per la ricerca di anticorpi totali nei confronti del virus
BHV-1, eseguiti ad intervallo da due a dodici mesi.
Mantenimento della qualifica
Gli allevamenti indenni/ufficialmente indenni mantengono la qualifica se :
• viene effettuato annualmente un controllo con esito favorevole su tutti gli
animali di
età superiore ai dodici mesi;
• negli allevamenti ufficialmente indenni non viene praticata la
vaccinazione contro
BHV-1;
• gli animali che vengono introdotti provengono da allevamenti con
medesima qualifica, attestata dal certificato sanitario di scorta;
• qualora gli animali che vengono introdotti provengano da allevamenti
non indenni/ufficialmente indenni da BHV-1 è necessario che siano stati
sottoposti nell’allevamento di origine a test sierologico con esito
favorevole nei trenta giorni precedenti l’introduzione. E’ inoltre
necessario che siano isolati dal resto dell’allevamento di destinazione per
almeno trenta giorni, durante i quali devono essere eseguite due prove
sierologiche con esito favorevole distanziate di ventuno giorni;
• viene utilizzato per la inseminazione artificiale seme raccolto da tori
negativi alla ricerca di anticorpi totali per BHV-1 (requisito già
obbligatorio ai sensi del DM 30/04/1996);
• vengono utilizzati embrioni ottenuti da donatrici appartenenti ad
allevamenti indenni/ufficialmente indenni da BHV-1 oppure trattati con
chimotripsina;
• vengono isolati per trenta giorni dal resto dell’allevamento e sottoposti a
controllo sierologico (due prove a distanza di ventuno giorni) tutti gli
animali che in occasione di fiere, mercati, trasferimenti in altre strutture,
siano
venuti
in
contatto
con
animali
di
allevamenti
non
indenni/ufficialmente Indenni da BHV-1.
Revoca qualifica
In caso di riscontro di positività ai controlli ufficiali, la qualifica è revocata e
può essere
riacquisita:
• dopo aver eliminato i capi infetti;
• dopo avere eseguito una scrupolosa indagine epidemiologica volta ad
accertare le cause dell’introduzione del contagio;
• dopo avere modificato il piano aziendale in modo da adeguare le misure
preventive;
• successivamente a due controlli sierologici negativi effettuati a distanza
di almeno due mesi.
La qualifica è altresì revocata qualora non vengano rispettate le condizioni
obbligatorie per
il mantenimento della stessa riportate nel capitolo specifico.
MISURE DI PROFILASSI DIRETTA E INDIRETTA
181
Presso gli allevamenti soggetti a programmi di controllo od eradicazione
dell’IBR si adottano misure di profilassi diretta e, qualora necessario, indiretta,
con la finalità di evitare il rischio di introduzione dell’agente eziologico in
azienda e la sua trasmissione all’interno della mandria.
PIANO DI BIOSICUREZZA
Le misure di profilassi diretta raggruppano tutti gli interventi di lotta per
impedire l’introduzione del virus, eliminarlo dall’ambiente e prevenirne la
circolazione.
L’adozione di tali misure precauzionali condiziona in maniera rilevante
l’efficacia
ed
i
tempi
di
realizzazione
del
piano
aziendale
di
controllo/eradicazione della malattia ed il conseguimento dell’obiettivo.
L’applicazione di un piano aziendale di biosicurezza, modulato sulla base delle
caratteristiche dell’allevamento e della situazione epidemiologica rilevata, in
accordo con il responsabile dell’allevamento ed il veterinario aziendale, è
pertanto un elemento indispensabile per l’adesione al piano di eradicazione.
Biosicurezza esterna
Il piano di biosicurezza aziendale si basa sul principio dell’ “allevamento
protetto” e prevede procedure specifiche volte a minimizzare il rischio di
introduzione dell’infezione
dall’esterno.
Le misure di biosicurezza esterna comprendono:
• quarantena ed accertamenti diagnostici per i capi di nuova introduzione;
• prevenzione ed accertamenti in occasione di contatti esterni a rischio
(fiere, mercati, pascoli ecc.);
• misure strutturali e funzionali volte a impedire l’ingresso del virus
nell’allevamento;
• misure volte ad evitare contatti a rischio con altri allevamenti per il
tramite di persone, mezzi, strumenti.
Biosicurezza interna
Il piano di biosicurezza contempla la presenza di requisiti aziendali (strutturali
e di gestione) finalizzati a ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione
all’interno dell’allevamento, correlato alla presenza in allevamento di capi non
negativi ed al fenomeno della latenza.
Le procedure di biosicurezza interna prevedono:
• l’identificazione, l’eventuale vaccinazione e la riforma anticipata dei
soggetti positivi. L’isolamento e la successiva eliminazione dei capi
positivi risultano ovviamente, le misure più efficaci ai fini dell’estinzione
dell’infezione nell’allevamento; non sono tuttavia sempre praticabili,
soprattutto nelle fasi iniziali del piano di eradicazione. Si devono adottare
pertanto misure alternative, integrate con interventi di profilassi
indiretta, concordate in base alla situazione di ciascun allevamento e
sottoposte a periodica verifica della loro efficacia;
• la pulizia e la disinfezione delle strutture di allevamento dell’azienda
zootecnica e annesse (il virus è poco resistente ed è sensibile ai comuni
disinfettanti: vedi scheda tecnica);
182
•
•
la corretta gestione aziendale relativamente alla tutela del benessere
animale, con la finalità di evitare situazioni di stress che comportino
episodi di riattivazione dell’infezione latente, con escrezione del virus e
diffusione del contagio;
l’esclusione o, qualora necessario, l’effettuazione sotto stretto controllo,
degli interventi farmacologici che favoriscono la riattivazione
dell’infezione in latenza,in collaborazione con il veterinario aziendale.
PIANO VACCINALE
Le misure di profilassi indiretta rappresentano uno strumento utile di
integrazione alla profilassi diretta, in presenza di un rischio di trasmissione
dell’infezione in allevamento o di reinfezione dall’esterno.
Negli allevamenti soggetti a programmi di controllo od eradicazione dell’IBR, è
condizione per l’adesione al piano il divieto di utilizzare vaccini tradizionali (non
deleti) sui capirisultati negativi IBR o negativi IBR vaccinati deleto.
La necessità di un programma aziendale di vaccinazione viene valutata, in
collaborazione con il veterinario aziendale e con il responsabile
dell’allevamento, sulla base:
• delle informazioni relative alla situazione sanitaria e all’anamnesi di
allevamento(infezioni pregresse, piani vaccinali già attuati, prevalenza
annuale, prevalenza puntuale al momento delle prove, eventuale
segnalazione di sintomatologia, ecc.);
• dei dati disponibili relativi alla situazione sanitaria degli allevamenti e del
territorio limitrofo;
• dell’individuazione dei fattori di rischio di trasmissione dell’infezione
all’interno della mandria e/o di introduzione del virus dall’esterno;
• della programmazione aziendale per quanto riguarda i tempi di
eliminazione dei capi positivi, le modalità di gestione dell’allevamento, le
risorse disponibili e, in generale, i vincoli e le possibilità per il
conseguimento dello status sanitario di indennità. La scelta del vaccino e
del relativo schema vaccinale deve tenere conto della valutazione
complessiva di cui sopra e delle caratteristiche dei prodotti disponibili in
commercio (vedi scheda tecnica allegata); deve essere concordata con il
veterinario aziendale e con il responsabile dell’allevamento, per una
totale condivisione degli obiettivi e una consapevole responsabilità
nell’attuazione del piano di vaccinazione. Le spese di acquisto dei vaccini
e di vaccinazione sono a carico dell’allevatore, che si avvale, per
l’effettuazione, del veterinario libero professionista aziendale. A prova
dell’avvenuta vaccinazione il veterinario aziendale che ha la
responsabilità degli interventi, anzichè rilasciare il modello 12 di cui
all’art. 65 del D.P.R. 320/54 in tre copie, di cui una per il Servizio
Veterinario e una per l’allevatore, adotta un apposito registro degli
interventi (vedi fac-simile allegato), che sostituisce a tutti gli effetti il
mod. 12. Per gli adempimenti previsti dall’art. 33 del D.lvo 119/92 e
dall’art. 15 del D.l.vo 336/99 è necessario indicare sul registro dei
trattamenti terapeutici o di profilassi un richiamo datato e controfirmato
al registro delle vaccinazioni allegato, su cui vengono riportati i dati
dettagliati del trattamento.
183
I Servizi Veterinari delle ASL danno corso alle domande già formulate dagli
allevatori interessati e individuano le aziende in possesso dei requisiti
necessari, a cui proporre l’adesione al piano volontario di controllo ed
eradicazione dell’IBR, tenuto conto della programmazione regionale.
La promozione per l’adesione al piano va rivolta, nella prima fase di attuazione,
ad allevatori in grado di fornire garanzie di continuità degli interventi
intrapresi, per l’esistenza di esigenze commerciali correlate alla tipologia
produttiva dell’azienda e/o per elevato standard sanitario e di allevamento già
conseguito, e in particolare:
• allevamenti che forniscono capi ai centri genetici;
• allevamenti che commercializzano soggetti da riproduzione;
• allevamenti che scambiano capi, anche temporaneamente (ad esempio
per l’alpeggio) con altri Paesi comunitari e terzi;
• allevamenti con buona situazione igienico-sanitaria e buona base
genetica, con interesse ad elevare ulteriormente lo status sanitario;
• allevamenti ad esclusiva rimonta interna.
I Responsabili di Area A coordinano l’attività di informazione e di promozione
delle adesioni, affinché risulti omogeneamente condotta sull’intero territorio
della ASL e raggiunga tutti gli allevatori potenzialmente interessati ed in
possesso dei requisiti.
L’informazione agli allevatori avviene tramite:
• medici veterinari del distretto ASL, in occasione di sopralluoghi
nell’ambito delle attività di servizio;
• in occasione di riunioni sul tema, indirizzate agli allevatori,
appositamente convocate dal Responsabile di Area A;
• il veterinario aziendale, debitamente informato dai Servizi Veterinari
delle ASL. A tal fine il Responsabile di Area A tiene informati i veterinari
buiatri che operano sul territorio di competenza sullo stato di attuazione
del piano di controllo /eradicazione dell’IBR;
• le Associazioni provinciali e regionali degli allevatori e le Associazioni di
razza.
Le Associazioni di categoria concorrono alla promozione della diffusione
dell’informazione agli allevatori, tramite le attività di assistenza tecnica. La
scelta del vaccino e del relativo schema vaccinale deve tenere conto della
valutazione complessiva di cui sopra e delle caratteristiche dei prodotti
disponibili in commercio (vedi scheda tecnica allegata); deve essere
concordata con il veterinario aziendale e con il responsabile dell’allevamento,
per una totale condivisione degli obiettivi e una consapevole responsabilità
nell’attuazione del piano di vaccinazione. Le spese di acquisto dei vaccini e di
vaccinazione sono a carico dell’allevatore, che si avvale, per l’effettuazione, del
veterinario libero professionista aziendale.
INDIVIDUAZIONE DEGLI ALLEVAMENTI E REQUISITI RICHIESTI
I Servizi Veterinari delle ASL danno corso alle domande già formulate dagli
allevatori interessati e individuano le aziende in possesso dei requisiti
184
necessari, a cui proporre l’adesione al piano volontario di controllo ed
eradicazione dell’IBR, tenuto conto della programmazione regionale.
Il piano di eradicazione e profilassi dell’IBR è riservato agli allevamenti bovini
ufficialmente indenni per tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica.
La promozione per l’adesione al piano va rivolta, nella prima fase di attuazione,
ad allevatori in grado di fornire garanzie di continuità degli interventi
intrapresi, per l’esistenza di esigenze commerciali correlate alla tipologia
produttiva dell’azienda e/o per elevato standard sanitario e di allevamento già
conseguito, e in particolare:
• allevamenti che forniscono capi ai centri genetici;
• allevamenti che commercializzano soggetti da riproduzione;
• allevamenti che scambiano capi, anche temporaneamente (ad esempio
per l’alpeggio) con altri Paesi comunitari e terzi;
• allevamenti con buona situazione igienico-sanitaria e buona base
genetica, con interesse ad elevare ulteriormente lo status sanitario;
• allevamenti ad esclusiva rimonta interna.
I Responsabili di Area A coordinano l’attività di informazione e di promozione
delle adesioni, affinché risulti omogeneamente condotta sull’intero territorio
della ASL e raggiunga tutti gli allevatori potenzialmente interessati ed in
possesso dei requisiti.
L’informazione agli allevatori avviene tramite:
• medici veterinari del distretto ASL, in occasione di sopralluoghi
nell’ambito delle attività di servizio;
• in occasione di riunioni sul tema, indirizzate agli allevatori,
appositamente convocate dal Responsabile di Area A;
•
•
il veterinario aziendale, debitamente informato dai Servizi Veterinari
delle ASL. A tal fine il Responsabile di Area A tiene informati i veterinari
buiatri che operano sul territorio di competenza sullo stato di attuazione
del piano di controllo /eradicazione dell’IBR;
le Associazioni provinciali e regionali degli allevatori e le Associazioni di
razza.
Le Associazioni di categoria concorrono alla promozione della diffusione
dell’informazione agli allevatori, tramite le attività di assistenza tecnica.
Sopralluogo finalizzato all’adesione al piano
L’adesione al piano è volontaria e deve essere preceduta da un sopralluogo in
allevamento, effettuato dal veterinario ufficiale competente per territorio
insieme con il Responsabile di area A o il suo delegato (responsabile di
progetto), alla presenza del veterinario aziendale e del titolare dell’azienda. Il
sopralluogo deve essere effettuato di norma entro trenta giorni dalla data della
richiesta di adesione.
Il sopralluogo ha la finalità di acquisire tutte le informazioni relative all’azienda,
alla sua gestione, alla situazione sanitaria pregressa ed attuale ed alle
prospettive aziendali a medio e lungo termine, per consentire la
predisposizione di un piano efficace sotto il profilo sanitario, economicamente
185
sostenibile, condiviso da tutte le parti coinvolte. E’ quindi opportuno far
precedere il sopralluogo finalizzato alla formalizzazione dell’adesione al
programma di controllo/eradicazione da un’indagine diagnostica conoscitiva
preliminare, per valutare la diffusione dell’infezione nell’allevamento. Il
controllo sierologico, effettuato su tutti i capi di età superiore ai dodici mesi
presenti, preferibilmente in occasione degli accertamenti periodici per
TB/BR/LBE, è gratuito e non vincola l’allevatore alla successiva adesione al
piano.
Il sopralluogo deve prevedere:
1. la descrizione sintetica degli obiettivi del piano e del sopralluogo
stesso, delle modalità
operative che si intendono adottare e delle
misure generali da applicare per iconseguimento dell’eradicazione;
2. la visita dell’azienda, presso tutti i reparti di allevamento e produzione,
finalizzata a rilevare i punti critici strutturali e di gestione che possono
esporre l’allevamento a rischio di introduzione del virus dall’esterno e/o
di trasmissione dell’infezione all’interno della mandria;
3. la valutazione anamnestica aziendale più remota e quella recente,
acquisendo leinformazioni sanitarie dall’allevatore, dal veterinario
aziendale, dai registri di anagrafe del farmaco, oltre a quelle già in
possesso del Servizio Veterinario della ASL;
4. l’aggiornamento della situazione sanitaria per IBR, sulla base degli
accertamenti conoscitivi effettuati prima del sopralluogo;
5. la valutazione delle prospettive future di attività dell’azienda, a medio
e lungo termine.
La proposta del piano aziendale di controllo ed eradicazione dell’IBR, discussa
in azienda con il responsabile dell’allevamento e con il veterinario aziendale,
deve precisare in dettaglio le misure di profilassi diretta (piano di biosicurezza)
e, se necessario, indiretta (piano di vaccinazione), da adottare presso
l’allevamento, integrate con le strategie di intervento specifiche e la previsione
dei tempi di attuazione. Tali informazioni devono essere riportate
sull’ALLEGATO “IBR – PIANO AZIENDALE VOLONTARIO”.
L’allevatore formalizza l’adesione al piano volontario di controllo/eradicazione
dell’IBR compilando e firmando la scheda di adesione allegata.
In caso di adesione, il piano aziendale volontario deve essere controfirmato da
tutte le parti interessate, a titolo di impegno, ciascuno per le proprie
competenze. Qualsiasi variazione al piano deve essere parimenti formalizzata.
CONTROLLI NEGLI ALLEVAMENTI ADERENTI AL PIANO
VOLONTARIO
I prelievi per gli accertamenti sierologici periodici sono effettuati gratuitamente
dal Servizio Veterinario della ASL, preferibilmente in concomitanza con gli altri
interventi diagnostici per le profilassi di stato.
Gli accertamenti sierologici devono essere praticati su tutti i capi di età
superiore a dodici mesi. I capi già risultati POSITIVI IBR devono essere
chiaramente identificati e non vengono ricontrollati in occasione delle prove
successive. La periodicità dei controlli negli allevamenti infetti è di norma
annuale, salvo esigenze particolari debitamente motivate. Negli allevamenti
aderenti, sospetti o infetti, il controllo sierologico può essere esteso a tutti o
186
parte dei soggetti di età compresa tra sei e dodici mesi, limitatamente ai casi
in cui sia necessario acquisire informazioni supplementari per la definizione
della strategia di controllo ed il conseguimento degli obiettivi del piano
aziendale.
Verifica del conseguimento degli obiettivi dei piani aziendali
Il Servizio Veterinario della ASL, con periodicità annuale, in occasione
dell’acquisizione dell’esito dell’accertamento diagnostico periodico, verifica i
risultati del piano aziendale di ogni allevamento aderente. Qualora i risultati si
discostino in modo significativo dalle previsioni formulate, il piano aziendale
deve essere soggetto a revisione, in seguito ad accurata valutazione delle
misure che si sono dimostrate insufficienti e attraverso l’individuazione di
adeguati correttivi. Il nuovo piano aziendale deve essere formalizzato e
controfirmato da tutte le parti interessate.
ALTRE MISURE DI PROFILASSI:Commercio e trasporto.
Gli animali provenienti da allevamenti indenni/ufficialmente indenni non
devono venire a contatto con animali provenienti da allevamenti con qualifica
non nota o inferiore, pena la perdita della qualifica. Nell’elenco speciale dei
commercianti abilitati a rifornire allevamenti da riproduzione deve essere
specificato se trattano capi di allevamenti indenni/ufficialmente indenni da IBR
e deve essere indicata la stalla di sosta riservata a tali capi. Il commerciante
deve inoltre segnalare l’intenzione di sottoporre i capi in commercio ad
eventuale vaccinazione per IBR e depositare all’ASL il relativo mod. 12 RPV per
ogni data di effettuazione.Il trasportatore che effettua il trasporto di capi
destinati ad allevamenti indenni/ufficialmente indenni o a mostre, fiere e
mercati riservate o con reparti assegnati ai soli capi provenienti da allevamenti
indenni/ufficialmente indenni deve assicurare che non vengano in contatto
diretto o indiretto con bovini di stato sanitario inferiore o sconosciuto.
Mercati, mostre, fiere e concentramenti di bovini da riproduzione
Presso mercati, mostre, fiere e concentramenti di bovini da riproduzione
devono essere allestiti reparti separati, con la finalità di tutelare i bovini di
stato sanitario superiore.
I requisiti sanitari per IBR necessari per l’accesso dei bovini da riproduzione nei
mercati di vitelli e la relativa suddivisione in reparti separati, sono stabiliti a
cura del
Accesso ai centri genetici e di produzione di materiale seminale
Il D.M. 30 aprile 1996 (attuazione della Direttiva 88/407/CEE e successive
modifiche, che fissa i requisiti sanitari previsti per i bovini da ammettere ai
centri di produzione dello sperma) dispone che gli esami per la diagnosi per
l’IBR siano eseguiti prima dell’isolamento di trenta giorni necessario per
l’accesso al centro (allegato B della norma). Sono previsti accertamenti
sierologici tramite sieroneutralizzazione e/o test Elisa. I centri genetici possono
applicare protocolli di accesso più restrittivi, per garantire l’indennità da IBR
degli animali e dell’intera struttura.
PROTOCOLLO 2 : MALATTIA di AUJESZKY
187
PIANO DI CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY
Il piano si basa fondamentalmente su:
- Profilassi igienico-sanitaria
- Vaccinazione pianificata di tutti i suini allevati
Profilassi igienico-sanitaria – Norme di Biosicurezza
• Trasporti Pulire e disinfettare il mezzo di trasporto dopo lo scarico
con getti d’acqua a pressione, possibilmente calda con successiva
disinfezione con sostanze a base di cloro attivo o contenenti aldeidi.
Le movimentazioni di animali da e verso aziende indenni devono
avvenire con mezzi opportunamente disinfettati, come da art. 64 del
DPR 320/54, evitando promiscuità di animali di diverso stato sanitario
(ART 7 dm 01/04/97).
• Misure igieniche per il personale:
evitare il contatto con altre aziende
utilizzare indumenti appositi per lavorare unicamente in una sola
azienda
•
Controllo dei visitatori: ridurre l’ingresso il più possibile ai visitatori
e munirli di calzari e tute monouso
•
Applicazione di piani di Derattizzazione
Il controllo delle Norme di Biosicurezza è a carico dell’U.O.S.I.A.P.Z., che
comunica eventuali non conformità, per le relative competenze, all’U.O.C.
S.A..
Vaccinazione pianificata
Utilizzo di vaccini regolarmente autorizzati all’immissione in commercio:
- INATTIVATI DELETI: sia per suini da ingrasso che per riproduttori
- ATTENUATI DELETI: solo per animali da ingrasso (nei riproduttori in via
sperimentale fino al 31/12/2012)
Prescrizione dei vaccini
Ricetta in triplice copia. Copia deve essere trasmessa ai Servizi Veterinari
competenti per territorio. Il controllo delle ricette rientra nella
farmacosorveglianza eseguita dall’U.O.S I.A.P.Z..
Programma vaccinale
• Allevamenti da riproduzione
Riproduttori adulti: almeno 3 vaccinazioni ogni anno
Nuovi nati: 1a vaccinazione: tra il 60° ed il 90° giorno di vita
2a vaccinazione: 3-4 settimane dopo la 1a
3a vaccinazione per verretti e scrofette: richiamo entro
il 180° giorno di vita
• Allevamenti da ingrasso
Nuovi nati: 1a vaccinazione: tra il 60° ed il 90° giorno di vita
2a vaccinazione: 3-4 settimane dopo la 1a
3a vaccinazione se macellati oltre il 7° mese di vita:
richiamo tra il 6° ed mese di vita
• Allevamenti da riproduzione/ingrasso
Punto precedenti.
Esecuzione delle vaccinazioni
188
Medico veterinario aziendale libero professionista, dipendente dell’azienda o
di associazione di categoria. E’ responsabile dell’applicazione del piano
vaccinale stesso e deve darne comunicazione all’Autorità Competente che
detiene elenco dei veterinari che si avvalgono dell’autorizzazione loro
concessa dal D.M. 1 aprile 1997 e succ. mod. ed int., art. 3, comma 2
Controllo dell’esecuzione del piano vaccinale
Il controllo della corretta applicazione del piano vaccinale è a carico
dell’U.O.S. I.A.P.Z. nell’ambito della
farmaco-sorveglianza (art. 4 bis D.M. 01 aprile 1997 e succ. mod. ed int.).
E’ eseguita con cadenza annuale attraverso:
- Controllo del registro dei trattamenti farmacologici
- Acquisizione dei Modelli 12 (art. 65 del D.P.R. n. 320/54)
Le spese relative all’acquisto ed alla inoculazione del vaccino sono a carico
del proprietario/detentore
Scheda di allevamento
Per ogni allevamento di suini sottoposto a controllo sierologico, in
concomitanza al primo prelievo eseguito, l’Autorità Competente provvede
a compilare la scheda di cui all’allegato 3 del D.M. 1 aprile 1997 .La
scheda deve essere aggiornata qualora si verifichino sostanziali
cambiamenti dell’allevamento nel corso dei successivi prelievi. In questa
occasione l’A.C. controlla il corretto inserimento dei dati inerenti l’azienda
in BDN, provvedendo ad eventuali aggiornamenti.La scheda deve essere
consegnata all’IZSUM-competente con i campioni (l’IZS provvederà ad
inoltrarla alla Regione) e copia conservata agli atti dell’ASUR.
MONITORAGGIO SIEROLOGICO
Controllo sierologico ANNUALE da eseguire su tutti gli allevamenti da
riproduzione ed ingrasso campionati per la Malattia Vescicolare del suino,
secondo la numerosità campionariadellaTabella 2.
Tabella 2: numero di campioni di sangue da prelevare per il
monitoraggio sierologico
N° capi in azienda
Fino a 10
11
12
13-14
15-16
17-18
19-20
21-23
24-26
27-29
Allevamenti da
riproduzione a ciclo
chiuso e a ciclo
aperto
N° capi da
controllare
Tutti
10
11
12
13
14
15
16
17
18
189
Allevamenti da
ingrasso
N° capi da
controllare
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
Tutti
24
26
30-34
35-39
40-46
47-55
56-67
68-85
86-113
114-163
164-282
283-917
918 e oltre
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
28
31
34
37
40
43
46
50
54
58
59
OTTENIMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTO INDENNE DA
MALATTIA DI AUJESZKY
ALLEVAMENTI DA RIPRODUZIONE O RIPRODUZIONE ED INGRASSO
A decorrere dal 1° gennaio 2013 è obbligatorio destinare alla riproduzione
solo animali provenienti da allevamenti indenni.
Non sussiste l’obbligatorietà dell’accreditamento per chi esegue la sola
rimonta interna e che destina i propri animali unicamente alla macellazione
ed all’ingrasso. Resta l’obbligo per tutti di acquistare solo riproduttori
accreditati.
Per ottenere l’accreditamento:
a. L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità
Competente.
b. Esecuzione prelievi con esito favorevole: 2 prelievi distanziati da almeno
28 giorni l’uno dall’altro per la ricerca sierologica della Glicoproteina E. I
suini devono essere identificati singolarmente.
Vanno sottoposti a campionamento i riproduttori (verri e scrofe) o suini
di età > a 5 mesi, con una numerosità campionaria pari a quella della
Tabella 3 (prevalenza attesa 5% - IC 95%)
Tabella 3: numerosità campionaria
accreditamento riproduttori
N. SUINI
N. CAMPIONI
PRESENTI*
1-6
Tutti
7-27
Sino a 25
28-37
Sino a 29
38-55
35
56-100
45
101-600
56
> 600
57
*N. di riproduttori + ingrasso > 5mesi
I prelievi possono essere eseguiti da:
- Veterinario Aziendale/libero professionista già registrato dall’Autorità
Competente per
l’esecuzione delle vaccinazioni o che ne dà
190
comunicazione alla A.C. tramite indicazione del nome nella Domanda di
cui al punto a.
- Veterinario dipendente Asur per accordi con l’allevatore nei seguenti
casi:
1. In concomitanza dei campionamenti per il monitoraggio della
malattia vescicolare e dell’Aujeszky
.
MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA RIPRODUZIONE O
RIPRODUZIONE ED INGRASSO
• Verifica attuazione programma di vaccinazione
• Assenza sintomi e lesioni della malattia
• Esito favorevole controlli sierologici per anticorpi verso la glicoproteina
E, eseguiti su 30 campioni con cadenza quadrimestrale. L’allevatore
deve consegnare copia del referto d’analisi ai Servizi Veterinari
dell’U.O.C. S.A. al fine dell’inserimento della qualifica INDENNE sul
SIVA.
• Sola introduzione di animali provenienti da aziende indenni e divieto
introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati.
ACCREDITAMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA
INGRASSO
• L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità
Competente.
• Verifica attuazione piano di vaccinazione
• Assenza sintomi e lesioni della malattia nei precedenti 12 mesi
• introduzione solo di suini provenienti da allevamenti indenni e divieto
introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati.
Esecuzione campionamenti su 30 suini (15 magroni e 15 ingrasso) con
cadenza quadrimestrale. Se si applica il tutto pieno tutto vuoto, e non si sono
verificate numerose positività nei cicli precedenti, è sufficiente un prelievo per
ciclo da eseguirsi dopo la terza vaccinazione (a 7 mesi di vita circa).
L’allevatore deve consegnare copia del referto d’analisi ai Servizi Veterinari al
fine dell’inserimento della qualifica INDENNE sul SIVA.
ACCREDITAMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA
SVEZZAMENTO
• L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità
Competente
• Verifica attuazione piano di vaccinazione
• Assenza sintomi e lesioni della malattia nei precedenti 12 mesi.
• introduzione solo di suini provenienti da allevamenti indenni e divieto
introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati.
MOVIMENTAZIONI
MOD IV (DPR 320/54 mod. da D.M. 16/05/2007): IN QUATTRO COPIE
(stampabile anche dalla BDN)
- Qualifica Sanitaria: Azienda indenne da malattia di Aujeszky
Azienda non indenne da malattia di Aujeszky
191
- Interventi vaccinali: indicare data e numero delle vaccinazioni desunti
da:
o
Modello 12 oppure
o
Dichiarazione sostitutiva di certificazione
o
Registro trattamenti (art. 79 D.L.gs n. 193 del 06/04/2006)
o
Per animali movimentati in età al disotto di quella vaccinale
(destinati a svezzamento/magronaggio): riportare le date di
vaccinazione eseguite nell’allevamento di origine.
GESTIONE POSITIVITÀ
La malattia di Aujeszky è stata inserita quale malattia denunciabile,
nell’elenco di cui all’art. 1 del DPR 320/54.In caso di accertamento della
malattia, si applicano gli art. 2 (comunicazione al Sindaco), art. 3, 4,9 E
10 del DPR 320/54.
Si raccomanda in particola modo:
• Identificazione di tutti i suini dell’allevamento
• Distruzione carcasse suini morti
• Sequestro di tutti i suini vivi dell’allevamento
• Divieto di entrata o uscita dalla porcilaia di ogni animale, oggetto o
prodotto possibile veicolo di infezione (salvo autorizzazione del sindaco,
con applicazione art. 14 RPV, per inoltro al macello e carni licenziate al
consumo0 umano; trasporto lattonzoli vivi e senza sintomi da azienda
priva di reparto ingrasso, verso una porcilaia ove si pratica unicamente
l’ingrasso).
Prima di ripopolare l’allevamento: pulizia e disinfezione ripetute e accurata
derattizzazione.
IL SOLO RISCONTRO DI SIEROPOSITIVITA’ ALLA GLICOPROTEINA E NON
COMPORTA L’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DI POLIZIA VETERINARIA.
ABBATTIMENTO:
• Dopo aver preso accordi con l'allevatore e le Ditte interessate si
applicano le modalità previste dal Regolamento (CE) N. 1099/2009 del
Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali
durante l’abbattimento. La soppressione degli animali deve avvenire in
presenza del Veterinario Ufficiale.
Per gli animali abbattuti il proprietario può fare richiesta scritta per
l’indennizzo.
Risultato raggiunto al 100%
7. Supporto tecnico organizzativo per la realizzazione di corsi di
formazione e addestramento per auditor (Marche)
Piano attuativo: Organizzazione di un corso di formazione per veterinari ASUR
finalizzato all’effettuazione di audit da realizzare presso le imprese agrozootecniche
Indicatore: Corsi realizzati/corsi programmati
Scostamento %
192
Valore atteso: Realizzazione di n.1 corso in 2 edizioni
Punteggio: 6
Nell’ambito del controllo sulla sicurezza alimentare uno dei programmi di lavoro
individuati riguarda il supporto tecnico organizzativo per la realizzazione di corsi
di formazione e addestramento per auditor. Tale esigenza scaturisce dalla
necessità dell’Autorità Competente di acquisire strumenti conoscitivi ed
applicativi che permettano di operare in sintonia con i principi e le indicazioni
dei Regolamenti del Pacchetto Igiene, ormai imprescindibili per la tutta la sanità
pubblica. L’articolo 10 del Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento
Europeo e del Consiglio indica le tecniche che gli Organi Ufficiali possono
utilizzare per effettuare i controlli intesi a verificare la conformità alla normativa
in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere
degli animali. Tra i metodi descritti quello dell’audit rappresenta sicuramente il
più innovativo. Per la pianificazione, l’esecuzione e la gestione degli audit è
necessario adottare un approccio sistematico, di conseguenza ai fini della
corretta individuazione della tecnica si applicano le indicazioni di cui all'articolo
2 del Reg. (CE) n. 882/2004, agli articoli 2 e 3 del Reg. (CE) n. 178/2002 e alle
norme (UNI EN) ISO 19011 e (UNI EN) ISO 9001. Il Reg. Reg. (CE) n.
882/2004 prevede, inoltre, che il personale che esegue i controlli ufficiali riceva
una formazione adeguata che gli consenta di espletare i propri compiti con
competenza e si mantenga aggiornato nella sua sfera d’azione.
Sulla base di queste sintetiche considerazioni nel 2013 ha avuto seguito il
progetto formativo, iniziato nel 2012, i cui obiettivi e metodologia didattica
sono stati condivisi con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare. L’obiettivo
generale del progetto era quello di dotare i fruitori del corso di conoscenze e
tecniche operative in merito a tematiche connesse alla programmazione e
realizzazione di attività di audit presso aziende del settore agroalimentare in
accordo a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 882/2004, dalle Linee guida per il
controllo ufficiale ai sensi dei Reg. (CE) n. 882/2004 e Reg. (CE) n. 854/2004 e
dalla norma ISO UNI EN ISO 19011:2012. Tale obiettivo si inquadra nelle
attività tese ad acquisire competenze tecnico - professionali e ad uniformare,
nella regione Marche, le modalità di esecuzione di audit sugli OSA da parte dei
servizi competenti. Gli obiettivi specifici del progetto possono essere ricondotti
a: i)intraprendere un “percorso di qualificazione” per auditor per l’esecuzione
dei controlli ufficiali su OSA attraverso la formazione, l’addestramento e la
definizione dei criteri per il mantenimento della qualifica nel tempo; ii)
predisporre e validare in campo la documentazione necessaria per lo
svolgimento dell’attività di audit a livello regionale (es. piano di audit, liste di
riscontro, rapporto di non conformità, rapporto di audit ecc.). Tali obiettivi si
inquadrano nelle attività tese a garantire una corretta raccolta delle evidenze su
cui costruire una valutazione quanto più oggettiva possibile. Per la definizione
degli obiettivi e dei contenuti del progetto formativo sono stati considerati i
requisiti indicati nel documento “Linee guida per il funzionamento e il
miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della
Salute, delle regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di
sicurezza alimentare degli alimenti e sanità pubblica veterinaria” (Rep. Atti. N.
193
46/CSR del 07 febbraio 2013). L’attività promossa nella Regione Marche è stata
svolta in collaborazione con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare e
l’Istituto Superiore di Sanità (P.F.). E’ stato quindi pianificato il “Corso di
formazione ed addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della
sicurezza alimentare” e realizzato in due edizioni la prima presso l’Hotel
Monteconero di Sirolo (AN) dal 3 al 13 aprile 2013 e la seconda presso la
nuova Sezione territoriale di Tolentino (MC) dell’IZS Umbria e Marche dal 13 al
23 novembre 2013. Entrambe le edizioni sono state accreditate (Rif.
Evento:70722; Provider provvisorio 925 – Istituto Zooprofilattico Sperimentale
dell’Umbria e delle Marche; n. 48,2 crediti formativi per l’anno 2013). Ciascun
evento è stato strutturato in due fasi principali svolte nell’arco di due settimane
consecutive e costituite da 5 giornate di formazione in aula ed 5 di
esercitazione in campo. La prima fase, di carattere teorico e relativa agli aspetti
concettuali dell’attività di audit su OSA, si è svolta, in aula, dal mercoledì al
sabato della prima settimana. Per l’addestramento, effettuato da docenti esterni
(Pietro Noé – Ministero della Salute; Antonio Menditto – Istituto Superiore di
Sanità) e da personale qualificato dell’IZSUM (Franco Tonucci, Giuliana Blasi,
Marinella Capuccella) e della Regione Marche (Giuseppe Noce), è stata utilizzata
una metodologia didattica interattiva con una serie di relazioni a tema, lavori a
piccoli gruppi, giochi di ruolo, confronto e dibattito tra discenti e relatori e
produzione di rapporti finali discussi in plenaria. La seconda fase, di indirizzo
prettamente pratico, si è svolta dal lunedì al venerdì della seconda settimana ed
ha riguardato esercitazioni in campo (conduzione di audit) e redazione del
rapporto di audit. I partecipanti, in numero di 25 dirigenti per ogni edizione,
sono stati divisi in 5 gruppi, ciascuno dei quali, affiancato da un Tutor esperto
proveniente dall’IZS UM e/o dalla P.F., ha svolto le fasi di pianificazione,
esecuzione dell'audit presso un’azienda e redazione del rapporto di audit (1
giornata intera per ciascun gruppo). Il corso si è quindi concluso in aula il
sabato della seconda settimana con la presentazione e discussione in plenaria
degli elaborati predisposti dai gruppi e la verifica dell’apprendimento. Durante
le lezioni in aula sono state affrontate ed approfondite le seguenti tematiche
specialistiche: regolamenti CE/882/2004 e CE/854/04 ed elementi di
organizzazione del SSN; metodi e tecniche del controllo ufficiale; altri
regolamenti del “pacchetto igiene” che stabiliscono gli obblighi dell’OSA, linea
guida Comunitarie, Nazionali, e Regionali per l’applicazione del ”pacchetto
igiene”; norme della serie ISO 9000, ISO 17000 (con cenni ISO alla ISO
17025), ISO 22000 e standard di prodotto (BRC, IFS, Globalgap); norma UNI
EN ISO ISO 19011:2012: progettazione e realizzazione di programmi di audit,
attività di audit (redazione di un piano di audit, avvio dell’audit e preparazione
delle attività sul posto, redazione di un rapporto di audit, non conformità),
principi di campionamento ed esame dei fattori di criticità, competenza e
valutazione degli auditor; standard di funzionamento della Autorità competente
per la gestione degli audit su OSA. L’audit in campo è stato svolto presso
aziende agro-zootecniche e agro-alimentari site nei comuni diPolverigi (AN),
Cingoli (AN), Falconara Marittima (AN), Chiaravalle (AN) e Osimo (AN) per la
prima edizione e nei comuni di Belforte del Chienti (MC), Visso (MC), Recanati
(AN), Morrovalle (MC) e Macerata per l’edizione di ottobre. Le esercitazioni sono
state sempre programmate in accordo con i Servizi dei Dipartimenti di
194
Prevenzione locali. Di concerto con la P.F. i corsi sono stati destinati a Medici,
Medici Veterinari, Biologi e Chimici dei competenti Servizi dei Dipartimenti di
Prevenzione dell’A.S.U.R (SA, SIAOA, SIAPZ e SIAN). L’’attività formativa, in
considerazione degli obiettivi della stessa, ha quindi permesso di “qualificare”
49 auditors distribuiti tra i diversi Servizi delle 5 Aree Vaste.
Nella tabella seguente viene indicato il numero di partecipanti per singolo
servizio.
ENTE di
appartenenza
ASUR MARCHE
A.V. 1
ASUR MARCHE
A.V. 2
ASUR MARCHE
A.V. 3
ASUR MARCHE
A.V.
ASUR4 MARCHE
A.V. 5
Ex ZT
1 - Pesaro
2 - Urbino
3 - Fano
4 - Senigallia
5 - Jesi
6 - Fabriano
7 - Ancona
8 – Civitanova
Marche
9 - Macerata
10 - Camerino
11 – Fermo
12 – San
Benedetto
13
– AscoliTr.
Piceno
SA
1
1
2
1
1
2
2
2
1
SIAOA SIAPZ
SIAN
Totale
1
1
1
1
1
1
3
2
3
8
4
6
4
7
7
3
1
Totale
2
49
2
2
3
2
3
1
4
2
2
1
1
2
1
3
Le attività messe in essere per l’organizzazione dei corsi sono state numerose
ed impegnative. Dopo aver definito il programma ed individuato la sede per lo
svolgimento, è stato necessario preparare le aule nelle quali svolgere le lezioni
frontali, in maniera da consentire l’attuazione delle varie fasi con il
coinvolgimento di tutti i presenti, definire i gruppi di lavoro tenendo in
considerazione l’attività lavorativa dei singoli e l’interdisciplinarietà, predisporre
il materiale cartaceo ed informatico per le esercitazioni, preparare i singoli
interventi, garantire la logistica per i trasferimenti dei relatori, effettuare
attività di segreteria, gestire i contatti con e tra tutti i partecipanti, correggere e
valutare gli elaborati ecc. Sulla scorta di quanto emerso dalle precedenti
edizioni, prendendo spunto da alcuni suggerimenti, si è deciso di inviare ai
partecipanti un questionario “precorso” di 23 domande, predisposto con la
collaborazione dell’ISS, volto a comprendere gli aspetti del controllo ufficiale
che necessitavano di uno specifico approfondimento. Il questionario è stato
quindi attentamente valutato dai responsabili scientifici e discusso in plenaria
durante la prima giornata del corso. Questo aspetto decisamente innovativo, ha
riscosso notevole interesse da parte degli intervenuti ed è stato molto utile per
entrare nel merito degli argomenti oggetto del corso con il coinvolgimento di
tutta la platea. Non da meno l’impegno per l’organizzazione delle attività sul
campo per le quali è stato necessario individuare, sulla base dei partecipanti, le
aziende da coinvolgere quali allevamenti, mattatoi e sezionamenti, caseifici,
195
stabilimenti di produzione surgelati, cash and carry, ecc., contattarle in via
preliminare per confermarne o meno la volontà di essere oggetto dell’audit da
parte di personale in formazione, acquisire i manuali di autocontrollo necessari
per far conoscere l’azienda agli “auditor”, preparare il materiale per la
pianificazione dell’audit, predisporre i documenti necessari come le liste di
riscontro, il format del piano di audit, il rapporto di audit ecc., organizzare la
logistica della visita in azienda prendendo in considerazione i tempi per gli
spostamenti, i dispositivi individuali di protezione, i pranzi, l’individuazione di
locali nei quali poter proseguire, nel pomeriggio, l’attività di redazione del
rapporto di audit. In entrambe le edizioni, la puntualità ed il rispetto dei tempi e
dei contenuti del programma sono stati indicatori dell’interesse che il corso ha
suscitato nei partecipanti. Tutti i relatori hanno partecipato contribuendo con le
loro relazioni ed in modo significativo alla buona riuscita dell’evento. Il
materiale didattico fornito dai docenti e prodotto durante il corso, è stato
distribuito ai partecipanti tramite supporto elettronico (CD-ROM) contenente le
relazioni esposte, la modulistica utilizzata nelle esercitazioni in aula ed i
documenti elaborati da ciascun gruppo. E’ importante sottolineare che, benché
il corso sia stato molto impegnativo non solo per gli organizzatori ma anche per
i partecipanti, tutti si sono mostrati interessati e coinvolti fino all’ultimo giorno.
Numerose, infatti, le domande poste ai relatori e gli interventi fatti durante la
discussione che hanno consentito l’approfondimento delle problematiche
affrontate e lo scambio di esperienze tra i partecipanti. Grazie al coinvolgimento
di tutti i presenti è stato possibile elaborare e sperimentare sul campo alcuni
documenti necessari per lo svolgimento delle attività di audit quali Modelli del
programma di audit, del piano di audit e del rapporto di audit nonché alcune
liste di riscontro. Questi documenti sono stati trasmessi dalla P.F. ai Servizi per
le valutazioni del caso e si è in attesa della loro adozione definitiva a livello
regionale. Per la verifica dell’apprendimento sono stati utilizzati gli elaborati dei
gruppi e un questionario nominale costituito da n. 2 domande aperte. A ciascun
partecipante è stata consegnata una scheda per la valutazione della qualità
percepita. Nel caso del questionario aperto i partecipanti hanno risposto in
maniera puntuale, approfondita ed esaustiva rivelando di aver compreso
pienamente quanto affrontato durante il corso. Anche gli elaborati predisposti
hanno evidenziato un ottimo lavoro permettendo a ciascun gruppo di pianificare
nel dettaglio l’esercitazione in campo tramite il piano di audit e di relazionare
l’attività svolta nel rapporto di audit. Grazie alla conoscenza ed ai buoni rapporti
con le aziende che operano nel territorio, alla stretta collaborazione con i Servizi
Veterinari, al supporto del personale delle Sezioni di Pesaro e Fermo, al gioco di
squadra tra i due referenti del progetto, alla loro scrupolosità
nell’organizzazione e alla competenza dei relatori intervenuti, è stato possibile
superare gli inconvenienti incontrati e raggiungere brillantemente gli obiettivi
prefissati. In relazione agli argomenti trattati, infatti, si evidenzia che gli stessi
sono stati giudicati come rilevanti/molto rilevanti rispetto alla necessità di
aggiornamento. Il Corso ha goduto l’apprezzamento della maggior parte dei
discenti per la qualità educativa ed è stato percepito come efficace nel fornire
contributi per la soluzione di problemi inerenti all'attività professionale dei
partecipanti. Si ritiene, di poter affermare che il progetto ha raggiunto gli
obiettivi prefissati.
196
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%
OBIETTIVI ECONOMICO FINANZIARI 2013 REGIONE UMBRIA E
MARCHE: RISULTATI RAGGIUNTI
1.
Equilibrio economico generale
Indicatore: rapporto tra il risultato d’esercizio e il valore della produzione.
Valore atteso: indice positivo superiore a 0
Sulla base del pre-consuntivo dell’anno 2013 si ha un utile d’esercizio pari a
circa 2.000.000 di euro, al netto delle operazioni di chiusura e delle rettifiche di
fine esercizio. Pertanto in considerazione che il valore della produzione è pari
nel pre-consuntivo a Euro 23.900.000, si ha un indice pari allo 0,0837, vale a
dire che si ha un utile pari a circa l’8.37% del valore della produzione.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%.
2.
ROI (Return On Investement)
Indicatore: rapporto tra il margine operativo netto ed il capitale investito
(totale attivo patrimoniale).
Valore atteso: indice positivo superiore a 0
Sulla base del pre-consuntivo 2013 si ha un margine operativo netto di Euro
3.000.000 al netto delle operazioni di chiusura e delle rettifiche di fine
esercizio, pertanto considerato che il totale delle attività praticamente
ammonta ad Euro 43.985.000,00, si ha un ROI pari al 6.82%.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%.
3.
Equilibrio patrimoniale e finanziario – indice di disponibilità
Indicatore: rapporto tra l’attivo corrente ed il passivo corrente.
Valore atteso: maggiore di 2
Considerato che i dati dello Stato Patrimoniale relativi a questo indicatore si
rappresenta che detto rapporto è formato da un attivo corrente pari ad Euro
28.800.000,00 ed un passivo corrente pari ad Euro 5.800.000,00, pertanto
detto rapporto è pari al 4,965%.
RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%.
197
CONCLUSIONI.
I risultati raggiunti nel 2013 rappresentano un ulteriore passo avanti compiuto
da questo Istituto nel percorso di crescita ed ammodernamento iniziato da
questa direzione cinque anni or sono avendo registrato un trend di crescita
significativo e buone performance, sia in termini di sostenibilità economica che
di efficienza operativa. Ha ottenuto positivi risultati gestionali, organizzativi e
scientifici, riportando, negli ultimi bilanci, significativi utili di esercizio. La
solidità economica mantenuta in questi anni, frutto di una gestione
amministrativa attenta ed oculata, ha permesso di avviare importanti
programmi di potenziamento e rinnovamento delle strutture, a beneficio di
tutta l’attività e, in particolare, della ricerca scientifica, elemento di forte
qualificazione dell’Istituto.
Nel quinquennio 2009-2013 sono stati realizzati investimenti per oltre
10.000.000 euro, di cui la metà è stata destinata all’acquisizione di
attrezzature scientifiche e alta tecnologia. La restante parte è stata invece
destinata all’incremento patrimoniale, in particolare con l’acquisizione delle
nuove sedi territoriali di Tolentino e Terni e la ristrutturazione dei laboratori di
sicurezza alimentare della sede centrale di Perugia inaugurati nel 2013.
Per il triennio 2014-2016 sono già stati programmati e finanziati oltre
11.000.000 di euro destinati a ulteriori investimenti per l’ammodernamento
strutturale e l’ulteriore acquisizione di apparecchiature scientifiche. Tra questi,
in particolare, la ristrutturazione della sezione territoriale di Ancona e della
nuova Officina Farmaceutica della sede di Perugia.
Da sottolineare come tutti gli investimenti, già realizzati o in programma nei
prossimi anni, siano realizzati con l’esclusivo utilizzo di risorse proprie
dell’Ente.
Notevole impulso è stato dato, in questi anni, alla ricerca e alla cooperazione
scientifica, ponendo le basi per importanti collaborazioni con centri di ricerca
stranieri e rendendo maggiormente visibile dell’Istituto a livello internazionale.
Particolarmente rilevante in questo senso il Protocollo siglato nel maggio scorso
a Parigi con l’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale), di concerto
con il Ministero della Salute, che ha aperto all’Istituto la possibilità di
importanti prospettive future di collaborazione internazionale.
Altrettanto significativa è stata l’intensa collaborazione con la FAO, in
particolare per quanto riguarda la lotta alla Peste Suina Africana, una delle
malattie maggiormente rilevanti tra quelle che affliggono il settore delle
produzioni suinicole. In questo contesto l’Istituto ha organizzato dei “Clinical
rounds” ai quali hanno preso parte medici veterinari provenienti dai cinque
Paesi dell’area balcanica nei quali è maggiormente presente la malattia.
Quest’evento ha rappresentato un’importante vetrina per l’Istituto,
un’occasione per dimostrare l’elevato livello di competenza tecnico scientifica
maturato nel nostro Ente.
Come ultimi e importanti atti da compiere, a seguito dell’approvazione dei testi
di riordino da parte delle regioni Umbria (L.R. n. 28 del 20 novembre 2013) e
Marche (L.R. n. 40 del 25 novembre 2013), questa Direzione ed il Consiglio di
Amministrazione sono impegnati ad adeguare lo Statuto, il Regolamento per
l’Ordinamento Interno dei Servizi e la nuova dotazione organica.
198
Questo passaggio rappresenta un’opportunità per affinare il nostro modello
organizzativo ma, soprattutto, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel
percorso evolutivo e di crescita dell’Ente.
In effetti, gli ultimi anni hanno visto un radicale cambiamento nel tipo di
attività svolta dagli Istituti Zooprofilattici che sono passati da una visione
territoriale, ad una proiezione più ampia, interdisciplinare ed internazionale,
legata al mercato globale ed ai rischi sanitari ad esso collegati. Questo ha
imposto una rapida evoluzione in termini di obiettivi, qualità del lavoro e
risorse impegnate.
Nel futuro sarà ancora più determinante dare forza a nuovi settori di attività in
grado di portare anche benefici economici all’Istituto, in particolare in un
momento il cui le risorse di parte pubblica risultano sempre più limitate. In
questo senso, fondamentale è stata l’autorizzazione concessa nel 2013 dalla
Conferenza delle Regioni Umbria e Marche ad autofinanziare la ricerca con le
risorse derivanti dall’attività commerciale.
L’obiettivo per l’IZSUM è prepararsi ad affrontare le sfide dei prossimi anni, tra
tutte il programma Horizon 2020, per poter accedere alle importanti fonti di
finanziamento messe a disposizione dalla UE in questo settore.
Nella convinzione che il futuro si giocherà sempre più sul piano dell’innovazione
e della ricerca, l’Istituto dovrà perseguire la strada già avviata
dell’internazionalizzazione, facendo tesoro delle esperienze maturate, degli
obiettivi raggiunti ed avendo alle spalle una rete già solida di collaborazioni a
livello regionale, nazionale e internazionale.
Al termine del mio mandato non posso che essere soddisfatto dei risultati
raggiunti in questi anni, resi possibili dalla fattiva e convinta collaborazione di
tutto il personale, cui va un sincero ringraziamento per il quotidiano impegno
in questo settore determinante per la tutela della salute pubblica.
Un ringraziamento doveroso alle regioni Umbria e Marche per il costante e
sollecito contributo alla risoluzione delle problematiche legate alle prospettive
di crescita dell’Istituto, agli organi istituzionali, Consiglio di Amministrazione e
Collegio dei Revisori, per il ruolo strategico svolto, ai membri del Collegio di
Direzione e del Nucleo di Valutazione, ed in special modo al Direttore
Amministrativo e Direttore Sanitario per la competenza ed esperienza messa a
disposizione ed il costante supporto ricevuto in questo quinquennio. Ringrazio,
altresì, le OOSS e le RSU per aver per aver contribuito, in un clima di reale
confronto, al raggiungimento degli obiettivi di crescita.
In conclusione si può affermare che nel 2013 sono stati raggiunti gli obiettivi di
valenza strategica e gestionale, puntando a valorizzare e rendere manifesto il
ruolo e la rilevanza, anche sociale, che l’Istituto riveste nella comunità e sul
territorio consolidando la relazione di fiducia con i principali interlocutori.
Il Direttore Generale
Silvano Severini
199
Sommario
PIANO CONSUNTIVO 2013........................................................................................................................... 1
PREMESSA ............................................................................................................................................................ 2
OBIETTIVI STRATEGICI................................................................................................................................. 4
PIANI OPERATIVI ............................................................................................................................................. 5
DIAGNOSTICA GENERALE E BENESSERE ANIMALE (SC 1) ........................................................... 5
DIAGNOSTICA SPECIALISTICA (SC 2) ..................................................................................................16
RICERCA E SVILUPPO (SC 3 RS) ..............................................................................................................29
CONTROLLO AGROZOOTECNICO ALIMENTARE .................................................................................42
ED AMBIENTALE (SC4) ..................................................................................................................................42
IGIENE DELLE PRODUZIONI (SC5) .........................................................................................................52
SEZIONE TERRITORIALE DI TERNI (SC6) ...........................................................................................59
SEZIONE TERRITORIALE DI PESARO (SC 7) ......................................................................................63
SEZIONE TERRITORIALE DI ANCONA (SC 8) .....................................................................................72
SEZIONE TERRITORIALE DI TOLENTINO (SC 9) ..............................................................................80
SEZIONE DI FERMO (SC10 FM) .................................................................................................................88
STAFF DIREZIONE GENERALE....................................................................................................................96
STRATEGICA (SC11) .......................................................................................................................................96
GESTIONE RICERCHE E PROGETTI SPECIALI ..................................................................................112
UNITÀ OPERATIVA GESTIONE SERVIZI INFORMATIVI ..............................................................117
UNITÀ OPERATIVA PROTEZIONE E PREVENZIONE .......................................................................123
UNITA’ OPERATIVA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO .............................................................126
STAFF DELLA DIREZIONE SANITARIA .................................................................................................145
U.O. DIPARTIMENTALE ACCETTAZIONE E REFERTAZIONE (U.O.D.A.R.)............................145
U.O. SISTEMI INFORMATIVI SANITARI E ANAGRAFE .................................................................148
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO UMBRIA ...................................................................................153
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO MARCHE ...................................................157
U.O.S. OFFICINA FARMACEUTICA..........................................................................................................160
200
STAFF DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ..................................................................................165
OBIETTIVI PER IL 2013 ASSEGNATI ALL’ISTITUTO DALLE REGIONI UMBRIA E
MARCHE. .............................................................................................................................................................166
CONCLUSIONI. ................................................................................................................................................198
201