Grand Hotel Punta Licosa ALL. 4.3.1/01 ANALISI AMBIENTALE

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ANALISI AMBIENTALE INIZIALE
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INDICE
1 Introduzione
2 Scenario Territoriale
3 Descrizione delle attività e servizi
4 Aspetti ambientali e relativi effetti
4.1 Aspetti Diretti
4.2 Aspetti Indiretti
5 Valutazione dei parametri ambientali
6 Gestione delle emergenze ed incidenti
7 Reclami da parte dei cittadini e sanzioni delle autorità preposte. procedimenti in
corso
Firma Emittente
Edizione : 0
Revisione
0
1
2
3
4
Verifica RGA (firma)
Approvazione DG(firma)
Data
Oggetto
12/04/2007 Prima emissione
03/05/2007 Modalità di modifiche ed aggiornamento dell’AAI; inserimento
criteri di valutazione della significatività degli aspetti ambientali
diretti ed indiretti; inserimento paragrafo della valutazione dei
parametri ambientali.
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1. Introduzione
Scopo del presente documento di analisi ambientale iniziale è di:
- identificare gli aspetti ambientali diretti e indiretti correlati ad attività, prodotti e
servizi del parco termale;
- valutare la significatività degli impatti ad essi associati;
- fornire indicazioni sulle priorità di intervento nell’ottica del miglioramento
continuo delle prestazioni ambientali dell’hotel e della prevenzione
dell’inquinamento.
Il documento fornisce un quadro della gestione delle tematiche ambientali, nella fase
preliminare dello sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale in conformità ai requisiti delle
norme UNI EN ISO 14001:2004.
Tale documento può essere aggiornato e/o modificato in caso di:
™ nuove prescrizioni per l'organizzazione dovute a leggi applicabili;
™ nuovi accordi sottoscritti dall'organizzazione con le parti interessate;
™ introduzione e utilizzo di nuove fonti di energia;
™ modifica di impianti o sostituzione di impianti o macchine esistenti;
™ modifiche significative alle singole attività aziendali;
™ introduzione di nuove categorie di rifiuti.
2. Scenario Territoriale
L’albergo è ubicato in località Ogliastro Marina – Punta Licosa nella zona sud orientale del
Comune di Castellabate, in via Provinciale, provincia di Salerno, in un’area caratterizzata da
una diffusa presenza di risorse naturalistiche che ne sottolineano la rilevanza sotto il profilo
paesistico. Macchia mediterranea e piccole pinete che dalle colline cimentane si affacciano
sulla piccola baia di Ogliastro.
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Antecedentemente all’insediamento, avvenuto agli inizi degli anni ’60, l’area era adibita a
pineta naturale e quindi non risultano debiti ambientali sul sito, bensì, fu l’insediamento a
creare un impatto ambientale paesaggistico. La realizzazione fu normalmente concessa con
regolare concessione edilizia, in quanto si voleva valorizzare l’area con strutture recettive e la
zona non era ancora sotto il vincolo paesaggistico, avvenuto nel 1993, quando tutta l’area del
Cilento fu dichiarata Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Successivamente alla sua realizzazione, nel 1963, data di inizio attività, la struttura fu
acquistata dall’International Hotels Company srl, che ha sede legale in via Dei Mille, 16 Napoli;
solo di recente la struttura ha cambiato gestione passando alla catena alberghiera Aurums
Hotel.
Ad oggi il Piano Regolatore Generale individua quest’area come:
E1 – Parco Naturale (adiacente all’area in cui è compreso il sito);
E2 – Salvaguardia Paesistica (area in cui è compreso il sito);
in particolare il Piano Regolatore individua nella zona omogenea D3 – Insediamenti Produttivi
– Strutture Alberghiere (Aree destinate alla realizzazione di strutture ricettive di tipo
alberghiero aperte al pubblico a gestione unitaria con esclusione delle residenze turisticoalberghiere individuate dall’art. 6 della legge 17 maggio 1983 n° 217).
È prescritta la realizzazione di volumi compatti con divieto di realizzare singole unità ricettive
minime, del tipo bungalow, dependances, chalettes, ecc.
Si riportano alcuni vincoli quali:
Indice di fabbricabilità fondiaria
1,50 m3/m2
Rapporto di copertura
0,25
Altezza massima degli edifici
12,00 m
Superficie minima sistemata a verde 53%
Superficie minima parcheggi
8 m2/posto letto
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Indice di piantumazione
300 alb/ha
Chiaramente ad oggi non rispetta questi vincoli in quanto costruita prima del 1993. lo
strumento di attuazione resta sempre la concessione edilizia
3. Descrizione delle attività e servizi
L’attività effettuata è quella di impresa turistica alberghiera svolta sia in ambienti esterni che
interni.
L’albergo con i suoi quattro piani ed un seminterrato occupa una superficie coperta di circa
4000 m2, su un estensione di 10.000 m2.
L’albergo svolge tutte le attività inerente la ristorazione e il servizio alberghiero.
L’Albergo è dotato di tutte le condizioni igienico sanitari previsti dal D.lgs n° 155 del
26.05.1997, attraverso l’attuazione del piano di autocontrollo.
Sono state di seguito identificate tutte le attività svolte nei singoli reparti operativi ed oggetto di
analisi di valutazione ambientale al fine di individuare gli aspetti ambientali significativi:
Identificativo Attività
Luogo di esercizio
P1
Ricezione
Reception
P2
Servizio Cucina
Cucina
P3
Ristorazione
Ristorante
P4
Consumo di Bevande alcoliche e non Bar
P5
Pernottamento
Stanze clienti n° 80
P6
Balneazione
Piscina
P7
Solarium
Solarium
P8
Animazione
Punta di Raccolta
P9
Parcheggio
Parcheggio
P10
Attività sportive
Campi da tennis
P11
Balneazione e rimessaggio
Spiaggia
P12
Attività di estetica
Centro Benessere
Esistono inoltre dei processi di supporto, necessari per l’attività, anch’essi oggetto di
valutazione ambientale:
Identificativo Attività
Luogo di esercizio
S1
Attività
di Uffici
ufficio/Amministrazione
S2
Attività di lavanderia e Lavanderia
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S3
S4
S5
S6
stireria
Stoccaggio
prodotti Varie aree di stoccaggio/ serbatoio interrato
chimici
Stoccaggio
generi Dispensa/celle frigorifero
alimentari
Manutenzione Impianti
Impianto idrico, impianto di climatizzazione, celle
frigorifero, piscina, lavanderia, caldaie, gruppo
elettrogeno, pannelli solari, rete acque reflue,
ascensori.
Pulizie
Camere, Aree Comuni, Uffici, Cucina, Sala
4. Aspetti ambientali e relativi effetti
4.1 Aspetti Diretti
™ EMISSIONI IN ATMOSFERA
L'albergo ha comunicato le condizioni di poca significativítà dell'inquinamento atmosferico
prodotto e di rientrare ai punti 10 - cucine, e 26 - gruppo elettrogeno, con consumo giornaliero
di gasolio di 0,15 Kg. Le emissioni in atmosfera provenienti dalle caldaie sono escluse dal
campo di applicazione del D.P.R. 203/88 in quanto l’impianto termico non è inserito nel ciclo
produttivo, ma è destinato elusivamente al riscaldamento dei locali, dell'acqua per servizi
igienici e cucina, tra l'altro è stata introdotta ed attualmente in uso una nuova caldaia
alimentata a gas gpl con ulteriore riduzione della sígnificatività dell'inquinamento atmosferico.
Legislazione applicabile di riferimento:
Impianti che generano emissioni in aria: D. Lgs 3/4/2006 n. 152 (Norme in materia ambientale
: parte V - Norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera).
DPR 203/88 – Autorizzazione per emissioni a norma
DPR 25/07/1991 All. I –comunicazione ad Autorità nel caso di emissioni poco significative e
criteri adottati per individuare e definire tali tipologie di emissioni.
™ FATTORE ACQUA
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Esiste contratto con il Comune per l'allacciamento alla rete di distribuzione acquedotto ed
inoltre, per il controllo dei servizi essenziali del ciclo dell'acqua, effettua controlli interni con
laboratori esterni qualificati secondo il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici
H.A.C.C.P ed effettua trattamento chimico per la prevenzione di fenomeni di corrosione e di
incrostazioni, nonché di sanificazione a base di cloro stabilizzato.
Presenti contatori per il monitoraggio e controllo dei consumi idrici.
Legislazione applicabile di riferimento: Qualità delle acque destinate al consumo umano
DPR 236/88 e D.lgs.2/02/2001 n.31 come modificato/integrato da d.lgs. 2/02/2002 n.27 (limiti
da rispettare e controlli)
™ SCARICO IDRICO
L'albergo scarica in fogna comunale con autorizzazione del Comune di Castellabate prot. N.
22813 rilasciata in data 10/10/2002 . Risulta in regola con il pagamento del canone dì
trattamento dovuto al Comune, che gestisce i trattamenti di depurazione. Prima
dell'immissione in fogna, esiste una vasca Imhof. La vasca viene periodicamente svuotata e
lavata ed avviati allo smaltimento rifiuti i liquidi di risulta, con smaltitore autorizzato.
Le analisi dei depuratori sono effettuate con cadenza trimestrale e rientrano nei limiti di
emissione consentiti.
Legislazione applicabile di riferimento:Impianti che generano scarichi idrici
D. Lgs 3/4/2006 n.152 (Norme in materia ambientale : parte III- Norme in materia di tutela delle
acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche), corretto e integrato da D. lgs.
8/11/2006, n.284
L. 31/07/ 2002 n. 179, art. 25 (termini per gli scarichi sul suolo, deroga per scarico in fognatura
per scarti di alimentazione trattati) D.L. 24/06/2003 n.147, convertito in L. 1/08/2003 n. 200,
art. 10-bis (per gli scarichi esistenti, ancorché non autorizzati: proroga dei termini di cui all'ad.
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62 co. 11 del D. Lgs. 152/1999 al 3/08/2004 - in seguito ulteriormente prorogato da L. 192/
2004 al 31/12/004)
™ FATTORE SUOLO
Esiste una cisterna interrata contenente gasolio installata nel 1996 ed è stata eseguita una
prova di tenuta dal giorno 11/09/02 al 13/09/02, mediante l'iniezione di aria a pressione
attraverso apposito tappo a tenuta e dopo aver chiuso il tubo di sfiato. La pressione è stata
controllata attraverso un manometro e si è mantenuta per tutto il tempo costante al valore di
prova di 1.3kg/cmq. Secondo quanto riportato alla perizia redatta dall'Ing. Pellegrino V. il
14/09/02. Il serbatoio è metallico, di forma cilindrica ad asse orizzontale, costituito da una
lamiera di acciaio trattata esternamente con materiale anti-corrosivo. Risponde alle norme
costruttive stabilite dal M.I. E' a quelle stabilite dalla legge 27/03/69 num. 121. è interrata
esternamente nel cortile antistante il complesso alberghiero, ad una distanza dal locale
centrale termica superiore a 50 cm. È munito di passo d'uomo, contenente la bocca di carico e
sfiato.
™ RIFIUTI
L'albergo produce diversi rifiuti che provvede a smaltire tramite il Servizio Pubblico Comunale,
previo accordo tra le parti (Circolari Comunali) ed il pagamento del canone di smaltimento.
Per i rifiuti pericolosi come i fanghi biologici provenienti da serbatoi settici cod. CER 20.03.04;
è stato stipulato contratto con ditta esterna per la raccolta e lo smaltimento; analogamente è
stato stipulato contratto di smaltimento per gli olii di frittura esausti.
L'albergo effettua la registrazione sui registri di carico-scarico e gestisce le attività relative ai
formulari di identificazione.
Per la raccolta differenziata di toner e cartucce delle stampanti è previsto di stipulare apposito
contratto con ditta specializzata per la rigenerazione delle cartucce.
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Legislazione applicabile di riferimento:Impianti che generano rifiuti speciali pericolosi e non
pericolosi
D. Lgs 3/4/2006 n.152 (Norme in materia ambientale : parte IV- gestione rifiuti come corretto e
integrato da D. lgs. 8/11/2006, n.284
™ FATTORE SOSTANZE PERICOLOSE
Le sostanze pericolose in uso nell’albergo sono quelle legate alla attività di pulizia e alla
manutenzione delle piscine (cloro e acido antialghe). i prodotti e le sostanze utilizzati
dall'albergo sono ricevuti e conservati nei contenitori dei fornitori che risultano a norma per
quel che attiene l'etichettatura; l'albergo è in possesso delle schede di sicurezza di tutte le
sostanze. Nei locali di depositi sono stati inoltre previsti appositi bacini di contenimento.
™ PRESENZA DI AMIANTO
Nella struttura non è presente l’amianto in nessuna delle sue tipologie e/o applicazioni
tecnologiche.
™ PCB - PCT
Nella struttura non sono presenti trasformatori e/o altre macchine che contengono olii con
presenza di Policlorobifenili (PCB) Policlorotrifenili (PCT).
™ Sostanze che impoveriscono l’ozono (CFC – HCFC)
Nell’impianto di condizionamento è presente gas freon 22
Nelle 3 celle frigorifero è presente è presente gas freon 22
Legislazione applicabile di riferimento: sostanze che impoveriscono l’ozono (CFC) (HCFC)
frigoriferi e condizionatori Reg. CE 2037/2000 per quanto attiene a controllo, scadenze e
manutenzioni
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™ FATTORE RUMORE
Le ultime misurazioni risalgono al 21/09/02 e riportate nella perizia dell'ing. Francesco Terrone
del 25/09/02, così come previsto dal D.P.C.M. del 1/03/91 e sue successive modifiche ed
integrazioni; dalla relazione risulta che il rumore proveniente dall'attività alberghiera non
provoca inquinamento acustico; l'albergo inoltre insiste in zona D3 (limite di 70 dB - 60 dB) e
non esiste il Piano acustico comunale.
™ FATTORE IMPATTO VISIVO
L’impatto visivo è piuttosto basso, essendo la costruzione principale immersa nel verde e
costruita in armonia con il paesaggio circostante.
™ FATTORE USO DELLE RISORSE
Tra i diversi fattori ambientali presi in considerazione sono stati valutati i consumi di
acqua e l’uso di energia elettrica.
VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI
La criticità degli impatti viene valutata mediante fattori che sono:
™ P (probabilità che avvenga): indica quanto sia probabile l’accadimento dell’impatto
™ C (severità dell’impatto e delle sue conseguenze): quantifica la gravità dell’eventuale
danno sull’ambiente;
™ F (frequenza di accadimento): si riferisce alla frequenza di accadimento nel tempo
dell’impatto;
™ R (Rimozione dell’impatto): valuta la rimozione dell’impatto;
™ L (prescrittività dell’impatto): quantifica il rapporto esistente fra l’impatto e le prescrizioni
legislative applicabili all’organizzazione, compreso un mancato soddisfacimento di
requisiti normativi.
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la significatività è valutata attribuendo un Indice di Rischio (IR) ad ognuno di essi; l’indice IR è
calcolato come sommatoria dei coefficienti numerici attribuiti ai vari fattori; si ritiene
significativo l’aspetto ambientale con indice IR>= 11.
Si riporta nelle tabelle di seguito i criteri adottati per l’attribuzione dei coefficienti numeri:
FATTORE P (Probabilità)
Valore
Descrizione
1
L’impatto può accadere solo in condizioni estreme
2
L’impatto è possibile solo in condizioni anormali
3
L’impatto può accadere solo se l’operatore è disattento
4
L’impatto accade anche in condizioni normali
FATTORE C (conseguenze)
Valore
Descrizione
1
L’impatto non produce nessuna conseguenza sull’ambiente
2
Le conseguenze sull’ambiente sono minime e subito rimediabili
3
Le conseguenze sono limitate/a breve termine
4
Le conseguenze sono dannose per l’ambiente e permanenti nel tempo
FATTORE F (Frequenza)
Valore
Descrizione
1
L’impatto non si è ancora verificato ( negli ultimi tre anni )
2
L’impatto si verifica raramente nel tempo (es. una volta all’anno)
3
l’impatto si verifica normalmente nel tempo (es. una volta al mese)
4
L’impatto si verifica spesso (es. una volta alla settimana)
FATTORE R (Rimozione)
Valore
Descrizione
1
L’impatto può essere facilmente rimuovibile
2
L’impatto può essere rimosso e/o ridotto
3
È difficoltoso rimuovere l’impatto
4
E’ estremamente difficoltoso rimuovere l’impatto
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FATTORE L (Prescrittività)
Valore
Descrizione
1
Non esistono prescrizioni applicabili
2
esistono prescrizioni applicabili ma l’impatto ambientale non comporta una reale o potenziale
non conformità a leggi e regolamenti
3
esistono prescrizioni applicabili e l’impatto ambientale qualche volta ha comportato una reale
o potenziale non conformità a leggi e regolamenti
4
esistono prescrizioni applicabili e l’impatto ambientale spesso ha comportato una reale o
potenziale non conformità a leggi e regolamenti
Si riporta nella tabella di seguito le valutazioni conclusive per ogni aspetto considerato:
EMISSIONI IN ATMOSFERA
PROCESSO
CONDIZIONE *1
ASP. AMBIENTALE
IMPATTO DERIVANTE
IR
P2
N
Contaminazione aria ambiente 6
esterno (fuori i limiti di legge)
S5
N
S5
A
Emissione
di
aria
contaminata da odori
(SOV.) P.to emissione
cucine
Emissione
di
aria
contaminata dai gas di
combustione CO e CO2
p.to di emissione caldaie
Emissione
di
aria
contaminata dai gas di
combustione non corretta
p.to di emissione caldaie
Contaminazione aria ambiente 10
esterno (fuori i limiti di legge)
Contaminazione aria ambiente 10
esterno dai gas residui da una
non corretta combustione
SCARICHI IDRICI
PROCESSO
CONDIZIONE
ASP. AMBIENTALE
IMPATTO DERIVANTE
IR
P1, P2,P3, P5
N
Scarico di acqua in
pubblica fognatura
contaminata da detergenti,
detersivi e
disinfettanti
Contaminazione acqua in
pubblica fognatura (entro i limiti
di legge)
10
S6
1
N = normale; A = anomale; E = emergenza
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S3
E
Sversamento sostanze
pericolose
Contaminazione acqua in
pubblica fognatura
11
RILASCI NEL SUOLO
PROCESSO
CONDIZIONE
ASP. AMBIENTALE
IMPATTO DERIVANTE
IR
S3
E
Sversamento sostanze
pericolose
Perdita cisterna
Contaminazione del suolo
11
Contaminazione del suolo
10
ASP. AMBIENTALE
IMPATTO DERIVANTE
IR
Produzione "carta e
cartone"
Risorse non rinnovabili
8
Contaminazione suolo ed acque 10
RIFIUTI SPECIALI E SPECIALI PERICOLOSI
PROCESSO
CONDIZIONE
P1/ P2/ P4/ S1 N
P1/S1
N
Produzione "toner"
Tutti
N
Produzione
del
rifiuto Contaminazione
ambientale 10
denominato "rifiuto secco dovuta
N
Tutti
indifferenziato"
all'ammasso in discarica
Produzione rifiuto “vetro”
Risorse non rinnovabili
8
RISORSE / MATERIALI
PROCESSO
S5
CONDIZIONE
A
ASP. AMBIENTALE
IMPATTO DERIVANTE
Non corretto
funzionamento degli
Eccessivo consumo di
energia elettrica
e quindi inquinamento
derivante dai
processi di produzione
dell'energia
elettrica
IR
9
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impianti
S5
A
Non
corretto
funzionamento
dell'impianto
pannelli
solari
P2/P3/P4/P5/S6
N
di
P2/P3/P4/P5/S6
N
Approvvigionamento
acqua ad uso
sanitario e potabile
Approvvigionamento
Energia elettrica
P2/P5
N
Approvvigionamento
GPL
di
Eccessivo consumo di
prodotti chimici
e quindi maggiore apporto di
10
inquinanti
organici nella rete fognaria
Eccessivo consumo
11
dell'acqua con
impoverimento della risorsa
Eccessivo consumo di gasolio 8
e quindi
inquinamento derivante dai
processi di
produzione del gasolio
Impoverimento delle risorse 11
naturali
Inquinamento derivante dai 11
processi di
produzione
dell'energia
elettrica
Inquinamento derivante dai 10
processi di
produzione del GPL
Conclusioni
Si considerano significativi i seguenti aspetti ambientali: Sversamento Sostanze pericolose;
Consumi di energia elettrica e di acqua.
Gli altri aspetti ambientali considerati sono tenuti sotto controllo attraverso attività di
manutenzione; procedure di controllo operativo; formazione agli addetti.
4.2 Aspetti Indiretti
Un aspetto ambientale è indiretto quando l’organizzazione ha un controllo gestionale parziale
su di esso, condiviso con un soggetto terzo.
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L’Organizzazione ha adottato il seguente metodo per la valutazione degli aspetti ambientali
indiretti:
La valutazione di ogni aspetto ambientale indiretto è calcolato sulla base della sommatoria dei
coefficienti numerici attribuiti ai vari fattori secondo la tabella di seguito riportata:
FATTORE C (conseguenze)
Valore
Descrizione
1
L’impatto non produce nessuna conseguenza sull’ambiente
2
Le conseguenze sull’ambiente sono minime e subito rimediabili
3
Le conseguenze sono limitate/a breve termine
4
Le conseguenze sono dannose per l’ambiente e permanenti nel tempo
FATTORE F (Frequenza)
Valore
Descrizione
1
L’impatto non si è ancora verificato ( negli ultimi tre anni )
2
L’impatto si verifica raramente nel tempo (es. una volta all’anno)
3
l’impatto si verifica normalmente nel tempo (es. una volta al mese)
4
L’impatto si verifica spesso (es. una volta alla settimana)
FATTORE R (Rimozione)
Valore
Descrizione
1
L’impatto può essere facilmente rimuovibile
2
L’impatto può essere rimosso e/o ridotto
3
È difficoltoso rimuovere l’impatto
4
E’ estremamente difficoltoso rimuovere l’impatto
FATTORE CG (Controllo Gestionale)
Valore
1
2
3
Descrizione
I contratti o capitolati con soggetti esterni (direttamente responsabili dell’aspetto)
includono richieste specifiche dell’aspetto in questione
I contratti o capitolati con soggetti esterni (direttamente responsabili dell’aspetto)
includono richieste relative agli aspetti ambientali in generale ma non all’aspetto in
questione
I contratti o capitolati con soggetti esterni (direttamente responsabili dell’aspetto) non
includono richieste relative ad alcun aspetto ambientale, ma è stata erogata opportuna
formazione soprattutto per i fornitori che operano per conto dell’organizzazione
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I contratti o capitolati con soggetti esterni (direttamente responsabili dell’aspetto) non
includono richieste relative ad alcun aspetto ambientale, e non è stata erogata opportuna
formazione soprattutto per i fornitori che operano per conto dell’organizzazione
Sono stati individuati i seguenti aspetti ambientali indiretti:
™ CONSUMI COLLEGATI AL COMPORTAMENTO DEI CLIENTI
Questo aspetto riveste una grande importanza negli impatti indiretti dell’albergo; infatti dalla
condotta dei clienti dipende in parte la quantità di rifiuti prodotta e di acqua potabile e energia
elettrica consumata.
™ APPALTATORI E FORNITORI
I fornitori principali di cui l’Albergo si avvale sono:
™ fornitori di derrate alimentari;
™ fornitori di prodotti per pulizie, insetticidi e prodotti per piscine
™ fornitori di servizi di lavanderia (per quella non lavata principalmente in sede);
™ fornitori di servizi di manutenzione.
Ad essi è collegato principalmente l’aspetto ambientale relativo alla produzione di rifiuti e di
sostanze pericolose.
Nel futuro è previsto che verranno privilegiati fornitori con possesso di certificazione del
Sistema di Gestione Ambientale secondala norma Uni En Iso 14001/2004 o Emas o prodotti
con etichettatura ecologica.
Nonché saranno previste norme comportamentali per i fornitori da osservare durante lo scarico
delle merci e per la produzione di rifiuti.
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5. Valutazione dei parametri ambientali
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ASPETTI AMBIENTALI
DESCRIZIONE
Risorse
Energia elettrica
Acqua
GPL
Materie Prime
Cartucce stampanti
Toner fotocopiatrice e/o
stampante
Qt
Qt/n
n= 15945
224,161
5038
9,593
14,06
0,31
0,601
Qt
Qt/n
n=
______
2008
Qt
Qt/n
n=
______
Unità
KWh
m3
m3
n°
n°
Plastica
Kg.
Vetro
Carta e cartone
Rifiuto secco indifferenziato
Kg.
Kg.
Kg.
Produzione rifiuti
Fanghi delle vasche settiche
a prevalenza acquosa
Fanghi
prodotti
da
chiarificazione delle acque
Oli da cucina
2007
Kg
Kg
Kg
04
2
1192
0,11
7434
736
132000
0,72
0,07
8,28
39360
2,47
32360
1,88
200
0,012
6. Gestione delle emergenze ed incidenti
L’Albergo adotta un piano di emergenza interno (PEI); tale piano contempla procedure di
emergenza relative a rischio incendio ed alle emergenze ambientali ipotizzabili che sono
essenzialmente lo spandimento sul suolo di sostanze pericolose in uso presso lo stesso.
Nel sistema di gestione ambientale in uso nell’albergo quindi la gestione delle situazioni
di emergenza, nonché il monitoraggio delle prestazioni ambientali teso a prevenire il
verificarsi di emergenze ambientali è effettuata attraverso le apposite procedure operative.
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Negli ultimi 4 anni non sono risultati accaduti incidenti di carattere ambientale nel sito.
™ RISCHIO INCENDIO
L'albergo ha effettuato la valutazione del rischio incendio secondo il Dlgs 626/94 ovvero il DM
10/03/1998. L'attività risulta soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco ed al rilascio del CPI.
La struttura alberghiera autorizzata a suo tempo con Nulla Osta provvisorio dei VVFF, è stata
adeguata alle nuove normative sull'antincendio secondo documentazione tecnica progettuale
sottoscritta dal tecnico Ing. Pellegrino V, e richiesta di parere di conformità antincendio
inoltrata al Comando Prov. Dei VVFF di Salerno il 07/07/02. Il parere di conformità alla
normativa antincendio per la realizzazione di adeguamento dell'albergo è stato rilasciato il
21/11/02 con pratica VVFF n° 15349, prot. n° 5603. L'azienda ha inoltrato istanza di
sopralluogo per il rilascio del CPI a completamento dei lavori il 22/070/03 con rif. pratica VVFF
n°15349 ed ha dichiarato l'inizio delle attività in data 22/07/03. Al momento si attende la
verifica di sopralluogo così come disposto dalla lettera inviata dal Comando Prov. Dei VVFF di
Salerno, in data 17/07/03 prot. n° 2761/p (termini previsti differiti al 135° giorno per
l'espletamento del sopralluogo).
Legislazione applicabile di riferimento: Impianti e attività soggette al controllo del WF ai fini
della prevenzione incendi
™ DPR n. 547/1955
™ DPR n. 689/1959 mod.- da DM 16/02/1982
™ D.Lgs. n.626/1994
™ DPR 12/01/1998 n. 37
™ DM 10/03/1998
™ DM 4/0511998
™ DM 19/03/2001
™ DM 10/05/2001 cfr 17
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™ DM 31/10/2001
™ L. 1/08/2003 n. 200, art. 9-bis (proroga al 31/12/2004 dei termini per emanazione di
direttive specifiche per attività di cui ad All. a DM 16/02/1982)
™ DM 28/04/2005 (impianti termici alimentati da combustibili liquidi:regola tecnica di P. l.
per progettazione, costruzione, esercizio)
™ D.Lgs 8/03./006 n.139 (riassetto disposizioni relative funzioni e compiti VVFF)
Reclami da parte dei cittadini e sanzioni delle autorità preposte: procedimenti in corso
Non risultano pervenuti negli ultimi 4 anni reclami da parte dei cittadini e sanzioni delle
autorità preposte; né vi sono procedimenti in corso.