Climi-burnout-Self - Facoltà di Scienze della Formazione
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Climi-burnout-Self - Facoltà di Scienze della Formazione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI CATANIA Facoltà di Scienze della Formazione Cattedra di “Psicologia Sociale” Cattedra di “Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni” (Prof. Orazio Licciardello) Qualità percepita dei climi relazionali, livelli di burnout ed effetti sul Self lavorativo nelle organizzazioni di servizio Orazio Licciardello, Maria E. De Caroli, Claudia Castiglione, Manuela Mauceri, Laura Gurriera 1 I-Il Burn-out: origine del termine, evoluzione concettuale ed implicazioni II-Il presente contributo di ricerca 1-Obiettivi e ipotesi 2-Gli strumenti 3-Il campione III-I risultati 1-Il clima relazionale 1.1-In generale 1.2-I collaboratori 2-I livelli di burn-out 3-Le dimensioni del Self 4-Climi organizzativi, livelli di burnout e Self 4.1-In generale 4.2-I collaboratori IV-Riflessioni conclusive 2 Il Burn-out: origine del termine, evoluzione concettuale ed implicazioni In ambito sportivo: “bruciato”, “esaurito”, “scoppiato”, “cortocircuitato” (Cherniss 1980) Categorizzazione dei principali sintomi (Maslach 1982 [1992]): -esaurimento emotivo (inaridimento delle risorse emozionali, apatia, distacco emotivo dal lavoro, sfinitezza), -depersonalizzazione dell’utente (perdita della capacità empatica, risposta fredda e impersonale nei confronti degli utenti), -ridotta realizzazione personale (scarsa autostima, sfiducia nella propria competenza professionale, mancanza di desiderio di successo nel lavoro con gli altri), Da ”patologia della personalità” a “disturbo del ruolo lavorativo” (Maslach 1982 [1992]; Gabassi e Mazzon 1995; Lee ed Ashforth 1996; Maslach e Leiter, 1997 [2000]; Briante, Mosso e Negri, 2004; Di Nuovo et alii 2004) Dalle professioni d’aiuto a quelle ad alta implicazione relazionale (Contessa 1995; Slevin et alii 1996; Jones et alii 1997; Maslach e Leiter, 1997 [2000]; Maslach e Goldberg 1998). Rilevanza del contesto organizzativo e modello (lewiniano) persona-ambiente (C=f (P.A.), Lewin, 1935, [1965, pp.86/87]): (Mosher e Burti, 199; Jones, O'Neill, Waterman, Heather e Webb 1997; Slevin, Somerville e Mckenna,1996; Hunter, B. 2001; Taris, Van Horn, Schaufeli, Schreurs, 2004) Sensemaking, Identità (Weick 1995 [1997]) (Cfr. Gergen 1965; Morse e Gergen 1970), progettualità (Markus e coll (1986, 1989, 1990, 1991, 1994) Dinamiche relazionali e organizzazioni di servizio (Schneider, Parkington, Buxton 1980) 3 Obiettivi e ipotesi Verificare l’ipotesi che i livelli di burn-out possano essere considerati funzione del livello di qualità percepita dei climi organizzativi e che si riverberino negativamente sulle dimensioni del Self. In particolare, si ipotizza che i livelli di burnout, 1- risultino funzione dei livelli di: a)soddisfazione per l’attività lavorativa svolta (in generale); b)importanza attribuita ai rapporti di cooperazione (in generale); c)soddisfazione per la qualità percepita delle relazioni umane e professionali con colleghi e dirigenti (relativamente ai soli collaboratori). 2-si riverberino negativamente sulla rappresentazione: a)del proprio lavoro (in generale); b)del Self lavorativo attuale e futuro (in generale). Concetto di clima: orientamento di tipo psicosociale (Majer e D'Amato 2000), percezioni individuali dei membri dell’organizzazione, relativamente a chiarezza delle direzioni e delle mete, enfasi data ai risultati, autonomia, soddisfazione, qualità della dirigenza e dei colleghi (Tagiuri e Litwin,1968); il clima organizzativo: “da un lato attiene all’ambiente interno di un sistema organizzativo, in particolare alla qualità delle relazioni tra gli individui che ne sono parte; dall’altro è frutto di una percezione soggettiva di queste qualità; dall’altro, ancora, proprio per il fatto che l’attore organizzativo è inserito in un sistema di relazioni complesse, queste percezioni vengono incessantemente condivise, negoziate influenzate, ricostruite” (Quaglino, Cortese e Ronco, 1995, p. 77). 4 Gli strumenti 1-Un questionario per rilevare le background questions 2-Due “termometri dei sentimenti” (range 1-100) per misurare: a)la soddisfazione per l’ attività in atto svolta; b)l’importanza attribuita alla cooperazione tra operatori. 3-Quattro Likert (range 1-7) riguardanti il livello di soddisfazione per la qualità delle relazioni, umane e professionali, con colleghi e dirigenti (solo per i collaboratori) 4-La Maslach Burnout Inventory (Adattamento italiano: Sirigatti-Stefanile 1993) 5-Due Differenziali Semantici (da 36 coppie polari) per le rappresentazioni concernenti il Sè lavorativo (attuale e futuro) 6-Un Differenziale Semantico (da 28 coppie polari) per le rappresentazioni concernenti “Il mio lavoro” 7-Una intervista libera (limitatamente ai dirigenti). 5 Campione Mansione Terapisti Educat. N. SUD CENTRO 59,3% % N. 11 % TOTALE N. % 15 16 21 71,4% 6 40,7% 27 30,9% 13 84,1% 132 100,0% 63 45,8% 15,9% 28,6% Total 11 111 21 100,0% Pers.Aus. Dirigenti 100,0% 141 54,2% 24 69,1% 204 100,0% 100,0% 6 Tabella N.1 Campione Totale N=204 Importanza attribuita alla cooperazione* X Terapisti (N=27) 6.35 Educatori (N=21) 6.05 Pers. Ausil. (N=132) 6.25 Dirigenti (N=24) 6.71 MANOVA (mans./zona s Livelli di soddisfazione per... Attività svolta* X Qualità relaz. umane s 5.06 .87 1.15 4.91 5.31 X 1.10 4.98 ** 1.02 1.46 5.46 5.30 1.13 n.s 5.15 * 15,35 <.001 8,43 <.001 35,38 <.001 21,51 <.001 1.19 .65 n.s p .76 5.46 .94 F .97 .85 5.54 .46 s 5.36 1.31 5.24 Qualità relaz. profess. s 5.50 1.07 n.s X MANOVA (4 Fatt.Within) .93 n.s *Ai fini del confronto, il punteggio dei «termometri» è stato ridotto a quello delle scale (1-7) Soddisfazione Qualità Relazioni: Professionali < Umane (*p.<.01; **p.<006) 7 Tab.N.2 Collaboratori N=180 Qualità delle relazioni con i Colleghi Umane X Terapisti (N=27) 5.59 Educatori (N=21) 5.95 Personale A u s i l . (N=132) 5.58 MANOVA (mans./zona) Qualità della relazioni con i Dirigenti Professionali s X 1.30 5.19 * .66 5.62 ** 1.12 5.32 ** s Umane X Professionali s X 5.04 1.17 5.10 1.28 p 2.76 =.048 8.95 <.001 9.99 <.001 1.04 5.02 n.s F 1.45 5.05 1.26 s 4.78 1.48 .74 MANOVA (4 Fatt.Within) 4.99 1.64 1.57 n.s Il range dei punteggi delle scale è in tutti i casi 1-7 Qualità relazione percepita con in Colleghi: Professionale < Umana (*p.<.025; **p.<005) 8 Burn-Out: % di rischio e categorie professionali (n.204) Figura B - M.B.I. " Esaurimento Emotivo" Figura A - M.B.I. "Depersonalizzazione" 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 56,3 26,5 17,2 Alto (6, o+) Medio (5-3) Basso (2-0) Depersonalizzazione (risposta fredda e impersonale nei confronti degli utenti) Rischio: 43,7% 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Figura C -M.B.I. "Ridotta Realizzazione Personale" 51 30,9 18,1 Alto (23, o +) Medio (22- Basso (1314) 0) Esaurimento Emotivo (inaridimento risorse emozionali, apatia, distacco emotivo dal lavoro) 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 56,3 27 16,7 Alto (0-31) Medio (32- Basso (39, 38) o +) Ridotta realizzazione Personale (scarsa autostima, sfiducia nella propria competenza professionale, mancanza di desiderio di successo nel lavoro con gli altri. Rischio 49,00% Rischio 43,7% > Terapisti: 63% < Dirigenti: 20,8% X2 9,185, p=.027 (=) > Pers.Aus.: 52,3% < Dirigenti: 20,8% X2 12,181, p=.007 (=) 9 Rischio Depersonalizzazione: Mansione Depersonalizzazione ALTA BASSA Mansione Terapisti Educat. 17 63,0% 10 37,0% TOTALE 27 100,0% 9 42,9% 12 57,1% 21 100,0% Pers.Aus. Dirigenti Total 58 5 89 43,9% 20,8% 43,6% 74 19 56,1% 79,2% 132 24 100,0% 100,0% 115 56,4% 204 100,0% Rischio depersonalizzazione: X2 = 9.185, g.l.3, p=.027 -63% per i Terapisti -20,8%% per i Dirigenti 10 Rischio Ridotta Realizzazione Personale: Mansione Ridotta Realizzazione Personale ALTA BASSA Mansione Terapisti Educat. 9 33,3% 18 66,7% TOTALE 27 100,0% 6 28,6% 15 71,4% 21 100,0% Pers.Aus. Dirigenti Total 69 5 89 52,3% 20,8% 43,6% 74 19 47,7% 79,2% 132 24 100,0% 100,0% 115 56,4% 204 100,0% Rischio Ridotta Realizzazione Personale: X2 = 12.181, g.l. 3, p=.007 -52,3% per il Personal Ausiliario -20,8%% per i Dirigenti 11 Dimensioni del Self professionale: valori medi (N.204) Confronto Figura A valori medi D.S. (N=204) considerati 7 6 5,76 5,52 4,88 5 -Sé reale professionale "Io come sono nel mio lavoro“ -Lavoro "Il mio lavoro" -Se futuro professionale "Io come sarò nel mio lavoro" 4 3 2 1 Sé reale professionale Lavoro Sé futuro professionale 1 indica il grado minimo di valutazione // 7 indica il grado massimo di valutazione (*) * Valori ottenuti dividendo il punteggio totale di ciascun D.S. per il numero di coppie polari che lo costituiscono -Manova con 3 fattori Within (F(2,406)=232.46) p <. 001 post hoc: -Sé futuro professionale più apprezzato: p< .001, in tutti i casi -Lavoro meno apprezzato: p< .001, in tutti i casi -Manova x mansione F (3,200)= .248, p=.862, n.s. -Manova x zona F (3,200)= .257, p=.856, n.s. 12 Le dimensioni dell’Identità: distanze euclidee Figura B Conf ronto valori medi Distanze Euclidee (N=204) Distanze euclidee dello spazio sem.: Ser-Sef=“Sé Reale lavor”/”Sé Futuro lavor.” 3 2,75 2,5 2,25 Rer-Lav=“Sé Reale lavor.”/”Lavoro” 2 1,75 1,5 1,417 1,451 Ser-Sef SerLav 1,572 Sef-Lav.= “Sé Futuro lavor.”/”Lavor.” 1,25 1 0,75 0,5 0,25 0 Sef-Lav -Manova con 3 fattori Within (F (2,406)=8.80) p <. 001 -Manova x target F (3,200)= .940, p=.423, n.s. -Manova x zona F (3,200)= .385 p=.764, n.s. 13 Figura E ( N=204) (“t”= –2.583, p =.01) Alto livello di soddisfazione attività svolta Importanza attribuita alla cooperazione (“t”= –4.323, p <.001) (“t”= 2.598, p =.01) (“t”= 3.915, p <.001) Basso livello di “Depersonalizzazione Basso livello di “Esaurimento Emotivo” Alto livello di “Realizzazione personale” (“t”= –2.636, p =.009) (“t”= 1. 970, p =.05) (“t”= –2.403, p =.017) (“t”= –2.301, p =.022) (“t”= 4.703,p <.001) (“t”= 3.49, p <.001) (“t”= –2.507, p <.001) Self Lavorativo Attuale Self Lavorativo Futuro Il Mio Lavoro 14 Figura F (N=180) Alto livello di soddisfazione relazioni umane con i Dirigenti (“t”= –2.874, p =.005) Alto livello di soddisfazione relazioni professionali con i Dirigenti Alto livello di soddisfazione relazioni umane con i Colleghi (“t”= –2.567, p =.011) (“t”= –2.07, p =.04) (“t”= 2.265, p =.025) Basso livello di “Depersonalizzazione (“t”= –2.174, p =.031) Basso livello di “Esaurimento Emotivo” (“t”= –2.346, p=.020) Alto livello di “Realizzazione personale” (“t”= 3.310, p<.001) (“t”= –2.272, p =.024) (“t”= 4.494,p <.001) Self Lavorativo Attuale Self Lavorativo Futuro (“t”= –4.946, p <.001) Il Mio Lavoro 15 Conclusioni Pur con le necessarie cautele imposte dal livello di elaborazione dei dati e dallo stato della ricerca, sembrerebbe verificata l’ipotesi che (al di la della mansione) -i livelli di burn-out possano essere considerati funzione del livello di qualità percepita dei climi organizzativi: soddisfazione attività svolta, importanza attribuita alla cooperazione, soddisfazione qualità delle relazioni umane e (soprattutto) professionali -il burn-out si riverberi negativamente sulla rappresentazione del proprio lavoro e del Self lavorativo, attuale e futuro. Ciò sottolinea l’esigenza di una formazione continua, offerta a tutte le categorie professionali, fondata su metodi che facilitino la cooperazione e funzionali alla modificazione degli “istituiti interni” come fase propedeutica alla costruzione di climi relazionali per i quali, la qualità del “sentire di gruppo”, favorisce: -la percezione degli “altri” (colleghi, dirigenti, collaboratori, “clienti”) come una risorsa sulla quale poter contare per affrontare e risolvere i complessi problemi, impliciti nel quotidiano agire professionale (piuttosto che un “limite, un continuo rischio di disconferma per la propria identità, professionale e non) -il mancato raggiungimento degli obiettivi professionali perseguiti non costituisca motivo di fallimento ma occasione di riflessione per la ridefinizione degli stessi, sulla base dei nodi di criticità (soggettivamente ed intersoggettivamente) individuati. 16