Cronaca di Roma
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Cronaca di Roma
-MSGR - 20_CITTA - 1 - 19/07/16-N:RCITTA' Soluzioni semplici per proteggere bene la salute, la casa e il tenore di vita! e Vieni a scoprir su ti i nostri prodot oup.it www.uniqagr Assicurazioni & Previdenza UNIQA Assicurazioni SpA - Milano - Aut. D.M. 5716 18/08/1966 (G.U. 217 01/09/1966) y(7HB1C9*QMMPMR( +.!”!_!=!; ANNO 138- N° 191 ITALIA € 1,20* Sped. in A.P. DL353/2003 conv. L.46/2004 art.1 c.1 DCB-RM Martedì 19 Luglio 2016 • S. Arsenio Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO Il mercato Spalletti: alla Roma serve un difensore Più vicino l’arrivo di Nacho e Diawara Linea dura del Cio Angeloni e Carina nello Sport Camilletti nello Sport UN’ESTATE SPECIALE 10 centesimi al giorno per 2 mesi «Doping di Stato in Russia» E adesso Mosca rischia l’esclusione dalle Olimpiadi vai su: shop.ilmessaggero.it estate Strage di Nizza, la rete in Italia Il killer in contatto fino a poche ore prima della carneficina con un tunisino residente in Puglia Nella Penisola anche gli “armieri” albanesi. Identificata vittima italiana. Fischiato il premier Valls ` Il volto del nemico Germania. L’aggressore ucciso dalla polizia Cambio di rotta nella caccia ai nuovi jihadisti Carlo Nordio a rivendicazione, da parte dell’Isis, della paternità dell’attentato di Nizza, ha sollevato alcune perplessità, connesse essenzialmente alle caratteristiche del suo autore: uomo, si è detto, disordinato e dissoluto, ben diverso dai disciplinati e austeri martiri islamici votati al suicidio. Questi dubbi, solo apparentemente giustificati, riflettono in realtà il solito wishing thinking che si manifesta quando il nostro raziocinio stenta a spiegare certe atrocità, e si rifiuta anche di ammetterle. Perché, se le ammettessimo, dovremmo trarne conclusioni ben più allarmanti di quelle già dolorose finora raggiunte: non solo che siamo in guerra – concetto per molti già duro da digerire – ma che essa viene combattuta con armi sempre più fantasiose e micidiali, che riducono o annullano le nostre già scarse difese Ci spieghiamo. Il terrorismo, nelle sue dimensioni nazionali e internazionali, ha avuto un’evoluzione operativa: negli anni ‘70 e ‘80 esso esprimeva – si trattasse dell’ Olp o delle Br – un’energia ideologica che a sua volta consentiva il reclutamento di agenti estremamente motivati e addestrati. Continua a pag. 22 L ROMA C’è una rete italiana dietro l’attentato di Nizza. Tra i sette fermati due giorni fa e sottoposti ad accertamenti, ci sono almeno tre nomi che portano in Italia. Il primo è un tunisino di 37 anni che vive a Bari. L’uomo è tra coloro che hanno continuato a scambiarsi messaggi e telefonate con Mohamed Lahouaiej Bohulel fino alla mattina dell’attentato, lo scorso 14 luglio. Anche i due albanesi che gli hanno venduto una pistola avevano una base in Puglia. Identificata una vittima italiana. Ajello e Menafra alle pag. 8, 9 e 10 L’assassino Alcol, droga e storie gay doppia vita di Mohamed Pezzini a pag. 8 Manovra 2017 Taglio Irpef, giù di un punto l’aliquota 23% ROMA Taglio di un punto dell’aliquota più bassa dell’Irpef (che scenderebbe da 23 al 22%) per aumentare i redditi di tutti i contribuenti di 150 euro annui gratificando però maggiormente, in termini relativi, le classi sociali medio-basse. È questa l’ultima ipotesi accarezzata dal governo in vista della legge di Stabilità 2017. Palazzo Chigi sogna una riforma fiscale molto più ambiziosa ma le condizioni macro-economiche, anche alla luce della Brexit, restano complicate. Per ridurre l’aliquota Irpef servono 2,1 miliardi di euro Di Branco a pag. 15 Pena di morte, scontro Turchia-Ue Agli statali cancellati ferie e viaggi Golpe fallito, le purghe di Erdogan. Merkel: così Europa più lontana ` I primi soccorsi sul luogo dell’assalto, vicino a Würzburg (foto AP) Assalto in treno a colpi d’ascia 17enne afghano ferisce 4 persone BERLINO Un uomo armato di accetta e un’altra arma da taglio ha attaccato ieri sera i passeggeri di un treno regionale in Baviera sul tratto fra Würzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt. Quattro persone sono rimaste ferite fra cui tre in modo grave. L’aggressore è un profugo af- ghano di 17 anni e sarebbe stato ucciso dalla polizia mentre tentava la fuga. Si tratterebbe di un cosiddetto “profugo minorenne non accompagnato” proveniente dal centro di Ochsenfurt. Secondo i testimoni avrebbe gridato «Allah akbar». Bussotti a pag. 7 ROMA Scontro tra Turchia e Unione Europea sulla pena di morte. L’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini, e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno annunciato di chiudere le porte alla Turchia, se il governo di Erdogan reintrodurrà la pena di morte dopo il fallito colpo di Stato. E mentre ad Ankara confessa il generale che ha guidato il tentativo di golpe, scatta il pugno di ferro di Erdogan. Agli statali cancellati ferie e viaggi. Carretta e Meringolo da pag. 2 a pag. 5 Cleveland, la kermesse repubblicana Trump, Convention blindata e proteste «Obama ha diviso, Paese fuori controllo» Anna Guaita o slogan elettorale di Donald Trump è stato cambiato ieri, all’inaugurazione della Convention di Cleveland, e invece di “Make America Great Again”, il messaggio è diventato “Make America Safe Again”. A pag. 6 Pompetti a pag. 6 L Processo Olivetti, la replica: sentenza ingiusta. 23 mesi a Passera Morti per amianto, 5 anni e 2 mesi a De Benedetti VERGINE, OBIETTIVI MOLTO IMPORTANTI dal nostro inviato Buongiorno, Vergine! Avvistamenti nel vostro cielo, veramente azzurro in questo splendido giorno di Marte, astro guerriero che in collaborazione con Giove vi dà tutto il coraggio necessario per partire alla conquista di un grande obiettivo, o di una grande passione. La Luna piena si trova al centro di questo quadro astrale, vince anche lo scorbutico Saturno, ma bisogna agire in velocità. Una domanda di matrimonio da accettare subito. Auguri. Claudia Guasco IVREA er decenni negli stabilimenti di Ivrea e del Canavese del gruppo Olivetti un killer silenzioso ha seminato vittime. Quel pulviscolo era fibra di amianto che, ha dimostrato una perizia, ha fatto ammalare e poi morire dieci dipendenti. I colpevoli, è il verdetto del giudice, sono tredici manager della società e tra questi c’è Carlo De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato dell’Olivetti, condannato a 5 anni e 2 mesi. L’ingegnere: «Totalmente estraneo ad accuse tanto infamanti» A pag. 13 P Mafia Capitale Funzionario di P.Chigi Roma, assolto Venafro ex staff di Zingaretti Appalti, scoperti i fondi per aggiustare processi Un’assoluzione a sorpresa mette in discussione un tassello importante dell’inchiesta Mafia Capitale. Ieri infatti il processo a carico dell’ex capo di gabinetto della Regione Lazio, Maurizio Venafro, per lui si è concluso con un’assoluzione con formula piena. A pag. 12 Valentina Errante l sospetto è che quel fiume di soldi non servisse solo ad assicurare appalti pubblici alle aziende amiche, ma anche per aggiustare processi e orientare le inchieste. Emergono altri dettagli sull’indagine “Labirinto”, quella che ha rivelato un giro di favori e mazzette che lambiva la politica. A pag. 14 I © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 * Prezzi promozionali: nelle Marche € 1,00. • Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto, Il Messaggero + Quotidiano € 1,20, la domenica con Tuttomercato € 1,40. In Umbria e Abruzzo, Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio € 1,20. Nel Molise, Il Messaggero + Quotidiano del Molise € 1,20. -TRX IL:19/07/16 01:17-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 2 - 19/07/16-N:RCITTA' 2 Primo Piano Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Turchia, poliziotti e statali nel mirino Confessa il generale a capo del golpe Erdogan tradito dal suo vice. Sospesi oltre 7mila agenti Divieto di espatrio e niente ferie per i dipendenti pubblici ` LA RIVOLTA ISTANBUL Il fallito golpe provoca anche un gravissimo imbarazzo nel partito di governo Akp con l’arresto eclatante del maggiore Generale Mehmet Disli. Non solo un militare di rango ma soprattutto fratello di Saban Disli, vicesegretario del partito di Erdogan, quindi numero due, dopo il premier in carica Yildirim, nonché deputato parlamentare. Secondo alcuni organi di stampa il generale sarebbe stato trasportato ferito nello stesso elicottero del capo di stato maggiore Hulusi Akar, quest’ultimo tenuto in ostaggio dai golpisti nella base di Akincilar e liberato dalle forze di sicurezza solo 24 ore dopo. Saban Disli, però sarebbe stato visto dare ordini ai golpisti, fuori la stanza di Akar mentre questi era tenuto in ostaggio. aggiunto l’omicidio da parte di un gruppo armato anche un altro uomo politico, Cemil Candas, vicesindaco della municipalità di Sisli, un grosso quartiere al centro di Istanbul. Candas è un esponente di spicco del partito Chp, strenuo oppositore di Erdogan. Il Chp, partito fondato da Ataturk, per voce del suo segretario Kilicdaroglu, fin da subito ha preso le distanze condannando il tentativo di golpe militare in corso, durante la notte del 15 luglio. Non è chiaro ancora quali siano i motivi dell’esecuzione e se questa sia legata proprio ai fatti del 15 luglio. ACCUSE E SMENTITE Intanto è giallo sulla presunta “confessione”, come ideatore del golpe, del generale, ex capo dell’Aviazione, Akin Ozturk, annunciata ieri pomeriggio dall’agenzia statale di stampa di Anadolu. FEDELISSIMI E TRADITORI Ma tra chi avrebbe orchestrato la pugnalata alle spalle del sultano, spuntano anche i nomi di alcuni uomini a lui vicini fino a poche ore prima del putsch fallito. Anzi, vicinissimi. Nelle notizie che si rincorrono frenetiche, tra caccia ai golpisti e caccia alle streghe, è spuntato il nome del colonnello Ali Yazici, primo consigliere militare di Erdogan. Nella notte tra venerdì e sabato, sarebbe stato anche lui a tradirlo, confermando da Ankara ai militari in azione la sua presenza nella località costiera egea di Marmaris, Al coas del dopo golpe ieri si è FORSE TRA I GOLPISTI ANCHE IL PRIMO CONSIGLIERE MILITARE ATTACCO IN UN MUNICIPO DI ISTANBUL UCCISO IL VICE SINDACO In serata invece la notizia è stata smentita dalla stessa agenzia mentre veniva diffuso il testo della testimonianza resa dal Ozturk ai magistrati nel corso dell’interrogatorio ieri. Ozturk dice di non avere avuto alcun ruolo nel fallito golpe né di sapere chi fosse coinvolto. Il tribunale ha comunque confermato ieri il suo arresto insieme a quello di altri 25 generali. VELENI CON LA UE Sul piano internazionale il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu da Ankara replica alle dichiarazioni del commissario europeo per l’allargamento dell’Unione, Johannes Hahn, secondo il quale sarebbe esistita da tempo la lista degli arresti da usare al momento opportuno. «Hahn è lontanissimo dal comprendere veramente cosa sta succedendo in Turchia. Nessuno può avere pregiudizi sulle nostre indagini in corso sul sanguinario attentato». Nelle principali città della Turchia continuano infatti i presidi della gente che si riunisce nelle piazze e difronte i principali edifici delle istituzioni, sventolando bandiere e inneggiando cori. Il ministro della Difesa Fikri Isik , parlando a un gruppo di sostenitori accorsi dinanzi l’abitazione a Istanbul del presidente Erdogan ieri ha detto che «fino a oggi il colpo di stato è stato scongiurato ma non possiamo dire che la minaccia sia finita». Il ministro ha così chiesto di seguire costantemente l’evolversi della situazione e le dichiarazioni del Presidente. «State nelle piazze fino a quando il nostro Presidente ci dirà “ok potete ritornare a casa”». Intanto assieme alle epurazioni tra le forze dell’ordine - oltre 7mila finora i sospesi - le ripercussioni del fallito golpe si abbattono sui dipendenti pubblici per i quali è scattato il divieto di espatrio e il congelamento delle ferie Susanna Iacona Salafia HA CONFESSATO Il generale Ozturk © RIPRODUZIONE RISERVATA Militari golpisti catturati denudati e rinchiusi in un capannone Il golpe e la purga Militari golpisti Civili altri militari 104* 145 5.927 STATALI LICENZIATI Generali e ammiragli 13.022 103 MORTI Magistrati nel fallito colpo di Stato 2.745 ARRESTATI 7.543 312 Dipendenti ministero 8.777 degli Interni Dipendenti ministero 1.500 delle Finanze Soldati Poliziotti Civili Giudici 3 60 650 755 FERITI nel fallito colpo di Stato Fonte: autorità turche Prefetti 30 (su 81) Poliziotti 1.491 Gendarmi 7.899 614 Governatori provinciali 47 *solo 24 per il premier Yildirim, che non spiega la difformità da altri dati ufficiali Le purghe e il funzionamento dello Stato ma c’è un piano per gestire l’emergenza IL CASO ISTANBUL Oltre 8777 ufficiali, cioè rappresentanti delle istituzioni pubbliche di Polizia, Gendarmeria e governatorati, sospesi dal loro incarico da ieri secondo l’ennesimo “editto” del Ministro del Ministro degli interni. Non il primo, come si sa, dalla lunga notte del 15 luglio. Quella che ormai si chiama “purga” sembra del tutto inarrestabile e aumenta le sue cifre di giorno in giorno. Una epurazione che per la verità dura da parecchi mesi, ben prima il fallito golpe, con decine di arresti che si sono avvicendati nelle istituzioni statali, soprattutto tra poliziotti e magistrati. Su tutti loro graverebbe il sospetto di appartenenza o semplice favoreggiamento del movimento “Hizmet” capeggiato da Fetullah Gulen, uno stratega sovversivo dell’ordine democratico in Turchia secondo i magistrati della Mezza Luna; un comune straniero benestante e residente in Usa da 15 anni, secondo le autorità americane che replicano di attendere ancora la richiesta di estradizione con accuse precise dalla Turchia. Da ieri inoltre c’è anche il divieto di espatrio per tutti i dipendenti pubblici con la conseguenza della rinuncia alle ferie per molti di essi. LE MOTIVAZIONI Non è chiaro quali siano le motivazioni di un divieto cosi massivo e indiscriminato, che coinvolge milioni di dipendenti statali, come semplici docenti e impiegati civili in varie istituzioni pubbliche in Turchia. Comuni cittadini da ieri in preda al panico e allo sconforto dopo già la choccante notte del 15 luglio. Il divieto di espatrio di norma viene commi- nato solo nei confronti di chi ha un’indagine ufficialmente aperta. Non si tratta di questo e al momento sono in molti che vorrebbero sapere almeno la modalità e la durata di questo divieto. GLI UFFICIALI Dei quasi novemila ufficiali sospesi ieri invece 7899 sono poliziotti, 614 agenti della gendarmeria, 30 governatori provinciali e 47 distrettuali. Piu’ di 7500 sono invece i membri di apparati militari e giudiziari, incluso alti ran- GLI ARRESTI HANNO SVUOTATO PEZZI IMPORTANTI DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA E GIUDIZIARIA ghi e giudici della Corte suprema, già detenuti negli ultimi due giorni. In totale dunque circa 16 mila persone, tra arrestati e destituiti dall’incarico, che lavoravano all’interno delle istituzioni statali. Un vero e proprio pezzo dello stato che viene meno le cui conseguenze, proprio sul piano amministrativo di gestione dello stato, potrebbe essere nefaste se non c’è un immediato piano di sostituzione di emergenza. LA LEVA Sempre ieri Ankara ha anche sospeso la leva annuale obbligatoria di piu’ di tre milioni di ragazzi in servizio civile militare, svuotando quindi caserme e presidi militari di giovani studenti. . Anche la Corte Costituzionale, il piu’ alto grado della magistratura turca, ha lanciato ieri un’azione disciplinare nei confronti di due giudici per sospetti collegamenti Un militare che ha partecipato al golpe mentre viene arrestato con Gulen. Si tratta solo degli ultimi due giudici di un massivo piano di destituzione che ha riguardato almeno tremila giudici, dalla lunga notte del 15 luglio. C’è da chiedersi quindi, dopo tutti questi arresti, cosa resta della magistratura turca e chi e come amministrerà la giustizia. Intanto continua anche il dibattito sul ripristino della pena di morte, abolita nel 2004 dallo stesso Erdogan, come precondizione per la richiesta di adesione della Turchia all’Ue. Sia il presidente della Repubblica Erdogan che il premier Yldirim hanno dichiarato che non si può ignorare questa istanza che viene direttamente dalla gente. S. I. S. -TRX IL:19/07/16 01:02-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 3 - 19/07/16-N:RCITTA' 3 Primo Piano Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Pena di morte, l’altolà della Ue: «Non potete entrare in Europa» La reazione di Bruxelles guidata dalla `L’obiettivo è il ritorno alla normalità: Merkel: «Stop ai negoziati con Ankara» in ballo c’è anche l’intesa sui rifugiati ` HANNO DETTO LA DIPLOMAZIA BRUXELLES L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, ieri ha minacciato di chiudere le porte dell’Europa alla Turchia, se il governo di Recep Tayyp Erdogan reintrodurrà la pena di morte come rappresaglia al fallito colpo di Stato dello scorso fine settimana. Le epurazioni e la repressione di questi giorni sono «gravi», ha detto Mogherini al termine di un Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue: «I numeri che vediamo in termini di arresti e vittime ci preoccupano». Secondo l’Alto rappresentante, non ci sono «scuse» per allontanarsi dallo Stato di diritto e dalla democrazia. La linea rossa è il possibile ricorso alle esecuzioni capitali, confermato da Erdogan in un’intervista alla Cnn. «Nessun paese diventa membro se introduce la pena di morte», ha avvertito Mogherini. Non ci sono scuse: nessun Paese può diventare membro della Ue se introduce la pena di morte FEDERICA MOGHERINI RISCHIO AUTORITARISMO Crolla la Borsa di Istanbul Mercati Ue, niente scosse per il golpe Mercati europei senza grandi scossoni dopo il fallito golpe in Turchia. I listini del Vecchio Continente in altalena per buona parte della giornata, dopo aver assorbito l’attentato di Nizza e prima ancora la Brexit, limitano anche l’impatto (stoxx d’area -0,32%) degli eventi che continuano ad infiammare la penisola anatolica. In una giornata scarica di dati macro, gli investitori guardano al consiglio direttivo della Bce di giovedì con l’attesa di ulteriori mosse da parte di Francoforte. Le tensioni, culminate con arresti e rimozione di funzionari pubblici e ufficiali dell’esercito, pesano più sulla Borsa di Istanbul (in chiusura -7,14% con il peggior calo degli ultimi tre anni) mentre la lira turca rimbalza e recupera in parte dopo aver toccato venerdì i minimi da 8 anni sul dollaro. Poco mosse Milano (Ftse Mib +0,08%), Madrid (-0,08%), Francoforte (-0,04%), debole Parigi (-0,34%) mentre è controcorrente Londra (+0,39%). «Ci aspettiamo che le attività turche siano vulnerabili a breve termine e che la lira resti volatile nei prossimi giorni», sottolinea a Bloomberg Piotr Matys strategist sui mercati emergenti per Robobank da Londra. Non ci sono, invece, effetti su Unicredit (+1,83%) che insieme agli iberici di Bbva (-2,81%) è tra gli istituti più esposti in Turchia. Un report di Deutsche Bank indica vulnerabili anche Bnp Paribas, Ing, Hsbc. L’Alto rappresentante non ha escluso una futura discussione sulle relazioni tra la Ue e Ankara anche in caso di ulteriore deriva autoritaria: «È la Turchia che deve valutare se vuole continuare ad essere un paese candidato». Nel frattempo anche il segretario di Stato americano, John Kerry, ha lasciato planare la minaccia di conseguenze sull’appartenenza di Ankara all’Alleanza atlantica. «Anche la Nato ha esigenze in termini di rispetto della democrazia», ha detto John Kerry, dopo aver incontrato i ministri Ue. La riunione tra Kerry e i ministri Ue doveva essere dedicata a Brexit, Siria e Medio Oriente, ma il golpe fallito in Turchia e la reazione del governo Erdogan hanno praticamente monopolizzato l’agenda. La linea occidentale è di ferma condanna per il golpe di una fazione dei militari turchi, che nella notte tra venerdì e sabato ha cercato di prendere il potere con la forza. La DICHIARAZIONE DEI 28 DI «PIENO SOSTEGNO ALLE ISTITUZIONI LEGITTIME». MA KERRY AVVERTE: NELLA NATO STA CHI È DEMOCRATICO Se la pena di morte torna in Turchia saranno sospesi i colloqui di adesione con Bruxelles Ue «ribadisce il suo pieno sostegno alle istituzioni legittime del paese», dice la dichiarazione finale dei 28. Ma la richiesta al governo di Ankara è di mostrare «moderazione» per evitare «ulteriore violenza, proteggere vite e restaurare la calma». La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha chiamato Erdogan per esprimere «grande preoccupazione» di fronte all’ondata di arresti. La pena di morte «determinerebbe le fine dei negoziati di adesione», ha detto il portavoce di Merkel. UN ALIBI Ankara «non deve perseverare negli abusi che abbiamo visto nelle ultime 24-36 ore», ha avvertito il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Gli europei sospettano che Erdogan stia usando il golpe come alibi per rafforzare ulteriormente il suo controllo sul potere e reprimere avversari e dissenso. Le liste di epurazione «erano pronte» prima del tentativo di colpo di Stato, ha detto il commissario all’Allargamento, Johannes Hahn. «È difficile che un governo diventato volitivo non abbia liste di oppositori», ha confermato Gentiloni. Ma la crisi dei rifugiati rischia di limitare il margine di manovra dell’Ue. L’accordo con la Turchia ha permesso di azzerare il numero di sbarchi in Grecia, dopo più di un milione di migranti arrivati lo scorso anno. Secondo Gen- ROMA C’è gente che lo scandisce, gridandolo per strada. Altri fanno l’eco sui social network, dove la richiesta del ritorno della pena di morte è ormai diventato un hashtag di tendenza #Idamistiyorum, letteralmente «io voglio la pena di morte». IL VOTO DEL PARLAMENTO Per tenere caldi i suoi sostenitori, il presidente Racep Tayyp Erdogan ha promesso che cercherà di dare risposta a questa richiesta del popolo, in realtà già anticipata nei giorni scorsi da membri del suo governo che hanno proposto di fare nuovamente ricorso alla pena di morte – ufficialmente bandita nel 2004 – per punire i golpisti falliti. Per trasformare le sue parole in fatti, il presidente potrebbe dare il via a un proces- so di riforma del codice penale, come avvenne – in verso opposto – proprio agli inizi del secolo, quando Bruxelles aveva condizionato l’ingresso della Turchia nell’Unione europea a una riforma del codice penale che eliminasse il ricorso a questa pratica. Questa opzione potrebbe necessitare una riforma costituzionale, il cui esito dipenderebbe in primis dal voto dei parlamentari. Scenario non scontato, considerando che il partito di governo da solo non ha i voti sufficienti, ma neanche inimmaginabile, visto La denuncia dei missionari «Assaltata la chiesa di don Santoro» Nel clima incandescente del dopo golpe nel mirino finisce di nuovo anche Santa Maria a Trabzon, la chiesa dove il 5 febbraio 2006 fu ucciso don Andrea Santoro. Colpito anche un altro luogo tragicamente segnato dal sangue dei cristiani in questi anni in Anatolia: la chiesa protestante di Malatya, la città dove il 18 aprile 2007, tre cristiani evangelici (i turchi Necati Aydin e Ugur Yuksel e il tedesco Tilmann Geske) vennero legati e sgozzati nella sede della casa editrice Zirve, di cui erano collaboratori. A segnalarlo il sito online “Mondo e missione”, spiegando che si tratta «solo danni lievi alle strutture» ma sottolineando anche che «il segnale intimidatorio è evidente». LA STABILITÀ Ma la Germania non sembra pronta a denunciare il patto con Ankara sui rifugiati. Per ora, l’obiettivo dell’Ue è di «accompagnare» la Turchia verso «un ritorno alla normalità, alla pace e alla democrazia», ha detto Mogherini. Ai suoi occhi, la repressione rappresenta «un pericolo per la stabilità del paese»: la Turchia è ancora considerata «un partner» da trattare con «attitudine amichevole». I dossier su cui è indispensabile la cooperazione con Ankara sono molti: migranti, terrorismo, Siria, energia. Nel frattempo, in serata la Casa Bianca ha negato che lo status della Turchia nella Nato sia in discussione. Un portavoce del dipartimento di Stato americano ha spiegato che è «troppo presto» per dire se la repressione di Erdogan potrebbe avere un impatto sul suo ruolo nell’Alleanza, ma ha ricordato che tra delle cinque condizioni per partecipare c’è l’impegno a «rispettare la democrazia, incluso tollerare la diversità». Le scelte di Erdogan nei prossimi giorni saranno decisive per i rapporti tra la Turchia e l’Occidente. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA ANGELA MERKEL Siamo dalla parte del governo eletto ma lo esortiamo a mantenere stabilità, calma e standard di diritto JOHN KERRY LE TESTE DI CUOIO Agenti delle forze speciali turche ai funerali dei colleghi rimasti uccisi dopo il tentativo di colpo di stato Riforma del codice o un referendum così potrebbero tornare le esecuzioni LO SCENARIO tiloni, non si deve «rinunciare ai principi» solo «perché c’è un accordo sui migranti». PRESIDENTE Le lacrime di Recep Tayyip Erdogan durante il funerale di un suo amico morto nel golpe che, in questo clima di terrore e con l’opposizione azzittita, Erdogan potrebbe trovare alleati. E tra i nazionalisti c’è già chi si è fatto avanti. Nessuno scenario è certo, ma è non è da escludere un ricorso a un referendum, referendum secco - sì o no alla reintroduzione della pena capitale –o meglio articolato in un testo che elenca i casi in cui il ricorso alle esecuzioni capitali tornerebbe ad essere lecito. DODICI ANNI FA «Storicamente la pena di morte è stato uno strumento utilizzato per legittimare il nuovo regime post golpista ed epurare le voci stonate» dice a Il Messaggero Lea Nocera, turcologa e docente all’Università Orientale di Napoli. «Diversamente da quanto accaduto nel passato, quando furono i golpisti a utilizzarla per legit- FURONO LO STRUMENTO DI REPRESSIONE DOPO IL GOLPE DEL 1980, ABROGATE QUANDO SI BUSSÒ ALLA PORTA DELLA UE timare il loro insediamento, ora sarebbe uno strumento nella mani di quanti hanno resistito al golpe, impedendo il rovesciamento del governo» aggiunge Nocera, ricordando come la storia della pena capitale si sovrappone all’evoluzione della Turchia contemporanea. «L’abolizione fu certamente legata alle negoziazioni attorno al processo di ingresso della Turchia nell’Ue, ma anche se ufficialmente è stata abolita nel 2004, era dall’84 che non veniva usata. Il tuffo nel passato sarebbe davvero profondo e rimanderebbe a una delle epoche più violente della storia del Paese» quella seguita all’ondata di esecuzioni che hanno fatto seguito al golpe, riuscito, del 1980. Naturalmente, anche se venisse reintrodotta la pena di morte, si porrà il problema della retroattività, perché i golpisti il reato lo hanno commesso con la sanzione capitale abolita. Azzurra Meringolo -TRX IL:19/07/16 01:02-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 4 - 19/07/16-N: 4 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:25-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 5 - 19/07/16-N: 5 Primo Piano IL PERSONAGGIO ROMA Giornali, riviste, canali televisivi, produzioni cinematografiche: il movimento islamico di Fethullah Gulen possiede un vero e proprio impero mediatico. La comunicazione è da sempre uno degli assi portanti di questo movimento, ora accusato di essere mente e regista del tentativo di golpe fallito sabato notte. Sin dalla sua nascita e per tutta l’epoca in cui – prima di arrivarci ai ferri corti - Gulen era un fedele alleato di Racep Tayyp Erdogan, il suo movimento Hizmet si è servito dei media per promuovere l’idea di un Islam al passo con i tempi, che pur muovendosi nel solco della tradizione, sa misurarsi con la tecnologia, la modernità e la globalizzazione. LO SCONTRO A fare la radiografia di questa ragnatela di soft power è l’impero mediatico di Gulen, una monografia curata da Lea Nocera per Arab Media Report, che mette a nudo non solo come Hizmet ha usato questi media per propagandare il suo messaggio politico- religioso, ma anche come questi siano infine diventati terreno di battaglia sul quale si è combattuto lo scontro che ha portato alla rottura finale tra Gulen e Erdogan. Il primo, definito nel 2008 l’intellettuale pubblico più influente al mondo da Foreign Policy, controlla il gruppo editoriale Feza, fondato nel 1986, i cui prodotti erano dapprima esclusivamente PRODUCE ANCHE FILM E SOAP OPERA: E TUTTO VIENE UTILIZZATO PER VEICOLARE MESSAGGI RELIGIOSI Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Gulen, l’impero dei media che minaccia Erdogan Il nemico del Sultano possiede giornali, `Vive negli Usa e da “fratello siamese” è poi riviste e 200 emittenti radio e televisive diventato un duro avversario del presidente ` L’annuncio Ankara chiederà agli Usa l’estradizione Una richiesta scritta per l’estradizione in Turchia dell’imam Fetullah Gulen verrà inviata da Ankara agli Usa tra qualche giorno: lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un’intervista alla Cnn. Quando gli è stato chiesto cosa farà se gli Usa rifiuteranno l’estradizione di Gulen (che Erdogan considera l’ideatore del colpo di Stato), il presidente ha risposto che «la Turchia ha un mutuo accordo per l’estradizione dei criminali». «Se tu chiedi che qualcuno sia estradato, e tu sei un mio partner strategico, io obbedisco, rispetto l’accordo ha spiegato - Ma se tu non fai lo stesso... ci dovrebbe essere reciprocità in questo genere di cose». Il segretario di Stato degli Usa John Kerry aveva già avvertito che gli Stati Uniti «non hanno interesse ad ostacolare» l’eventuale estradizione di Gulen, ma «che la richiesta formale deve arrivare tramite i canali legali» e che ci vogliono «vere prove che reggano nel giudizio per l’estradizione». Fino al 2013, l’impero mediatico di Gulen non aveva infastidito troppo Erdogan che, ancora suo alleato pur con qualche mal di pancia, pensava che questa ragnatela potesse servire a diffondere il pensiero islamico. GEZI PARK Quando gli eventi di Gezi Park sconvolsero la Turchia, il presidente – all’epoca premier - dichiarò però apertamente guerra anche a Hizmet e al suo impero mediatico che nel frattempo, diversamente dalle altre testate, aveva iniziato a denunciare la repressione dei manifestanti da parte della polizia e la corruzione diffusa nelle file del governo. L’ambiente mediatico turco è andato così progressivamente polarizzandosi e restringendosi. I casi di repressione di giornalisti considerati stonati da Erdogan sono aumentati esponenzialmente. È così che si spiega, nel dicembre 2014, la retata della polizia nella sede di Zaman e l’arresto del direttore Ekrem Dumanli, sostenitore di Gulen. Un caso non certo isolato se si pensa alle diverse ondate repressive di cui sono state vittime giornalisti, vignettisti e giovani attivi – nonostante i blackout imposti dal governo - sui social network. L’APICE EX ALLEATO DEL SULTANO Fethullah Gulen indirizzati ai membri Hizmet, ma con gli anni hanno acquisito valore di mercato. Tra questi il più celebre è Zaman – letteralmente Il Tempo, ma se letto al contrario, Namaz, ovvero preghiera – che prima degli eventi di Gezi Park era il quotidiano più letto del Paese. È da lui che è nato Today Zaman, testata in inglese che mira ad amplificare, in ambito internazionale, la visione del Movimento. Il nome di Gulen è anche dietro quello della più grande agen- BIANCO PURO PANNA MATTONE ROSSO TRAFFICO ACCIAIO CIELO TELE MIRTILLO OLTREMARE zia di stampa del settore privato: Cihan, l’Universo, e di molti tra i più letti settimanali come Aksiyon (Azione, circa quarantamila copie al giorno). Nell’impero mediatico di Hizmet figurano poi 11 canali televisivi. Oltre alle emittenti nazionali – che sommate con le radio arrivano a circa 200 – ci sono quelle internazionali, disseminate sia in Europa che negli Stati Uniti, terra d’esilio per Gulen. In linea con la sua vocazione SETA QUARZO PERSIA SAHARA PRUGNA VISONE LIME ZOLFO GARDENIA pedagogica e la sua ambizione di rivolgersi a un largo pubblico, Hizmet si è dato da fare anche nel campo della fiction, realizzando soap opera trasmesse dalla piattaforma del Movimento, Samanyolu Tv. A queste si sommano le numerose produzioni cinematografiche finanziate da Hizmet. Inizialmente pensate per il mercato interno - dove hanno avuto un discreto successo – hanno fatto breccia in un pubblico internazionale. OROANTICO MALVA CIPRIA MELONE SALVIA GIADA MILITARE VERDEMARE MANDARINO SAVOIA Ora che la lotta fratricida tra gli ex gemelli siamesi ha toccato il suo apice, c’è chi già scommette sul crollo dell’impero mediatico di Gulen. Dubitare è però lecito, visto che almeno prima del fallito golpe, Gulen era secondo solo a Erdogan nell’incarnare il conservatorismo e l’identità nazionale agli occhi dei turchi pii. Così i suoi media, che negli anni hanno forgiato la mente di molti sostenitori di quello che già da tempo spera di essere presentato a reti unificate come il nuovo Sultano. Azzurra Meringolo PAPAYA AVIO LILLA -TRX IL:18/07/16 22:40-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 6 - 19/07/16-N:RCITTA' 6 Primo Piano Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Baton Rouge, Trump attacca: «Il Paese è diviso e fuori controllo» Il tycoon contro Obama dopo l’uccisione dei tre poliziotti. Aperta a Cleveland la convention che lo incoronerà candidato presidente ` IL CASO CLEVELAND Lo slogan elettorale di Donald Trump è stato cambiato ieri, all’inaugurazione della Convention di Cleveland, e invece di “Make America Great Again”, il messaggio è diventato per una giornata “Make America Safe Again”. Proprio Trump, accusato finora di essere un candidato estremista che divide l’opinione pubblica, vuole proporsi come l’uomo della provvidenza che renderà «di nuovo sicuro» il Paese. Parlando in tv poche ore prima che si aprissero le porte dell’Arena in cui verrà incoronato ufficialmente dal partito, Trump ha di nuovo riversato parole pesanti contro Obama, accusandolo di essere «debole», di mancare di leadership, e insinuando in modo subdolo che il presidente in realtà non sia davvero indignato per gli attacchi contro la polizia: «C’è qualcosa lì… le sue parole sono ok, ma guardate la sua espressione… c’è qualcosa lì, c’è qualcosa!» Ribadendo: «Il nostro paese è diviso e fuori controllo. E le cose peggioreranno». LA STRATEGIA Questa è la solita tattica di Trump: scagliare accuse inverosimili ed esagitate, per insinuare il dubbio. Una tattica che copia dalla campagna elettorale di Richard Nixon del 1968, quando il repubblicano vinse le presidenziali con una piattaforma di “legge e ordine”. Ma allora il Paese era allo sbando, con rivolte razziali e mezze città che bruciavano, e il crimine alle stelle. Oggi, nonostante sia gridato nella cassa di risonanza dei media e del web, il crimine è estremamente più basso. Esiste invece il rischio che la violenza razziale possa esplodere, soprattutto se Il glossario delle elezioni Usa BALLOT La scheda di voto CAUCUS Termine pellerossa per l'incontro tra capi tribù. È l'assemblea di attivisti di partito in un distretto che sceglie i delegati da inviare a livello statale e federale CONVENTION Congresso di un partito a livello statale e, poi, federale per designare il candidato ufficiale alla presidenza. Vi partecipano i delegati di caucus e primarie oltre a membri istituzionali (senatori, deputati...) GRANDI ELETTORI Riuniti in collegio eleggono il presidente Usa. Sono nominati dai partiti in numero pari ai seggi parlamentari di ogni Stato, scegliendo tra i delegati favorevoli al candidato vincitore nello Stato, salvo pochissime eccezioni NOMINATION PLATFORM Programma elettorale PRIMARIE Votazioni di partito in uno Stato per indicare il candidato preferito alla Presidenza degli Usa. Possono essere dirette o indirette (con o senza elezione di delegati) RUNNING MATE Il candidato alla vicepresidenza TERM Il mandato presidenziale, quadriennale, o qualsiasi altro mandato TICKET La coppia dei candidati alla presidenza e alla vicepresidenza VOTING MACHINE La macchina usata per votare, premendo una leva o schiacciando un bottone ed evitando il sistema delle schede La designazione del candidato ufficiale di un partito SPACCATO IL PARTITO REPUBBLICANO: MOLTI VIP HANNO DATO FORFAIT, FORTE CONTESTAZIONE DELLA BASE CONSERVATRICE verrà utilizzata cinicamente a scopi politici. Difatti Obama ha mandato un messaggio alle due convention, quella appena inaugurata dei repubblicani e quella dei democratici che si terrà la settimana prossima a Filadelfia, perché «si stemperino i toni» e si eviti di «infuocare vieppiù gli animi». Ma Trump ha invece deciso di scendere già ieri a Cleveland, e partecipare al primo giorno di lavori della Convention, per essere sul palco LA COPPIA Trump con la moglie Melania, intervenuta ieri alla convention repubblicana accanto alla moglie Melania, che era fra gli oratori della sera. “The Donald” ha rotto con la tradizione ed è entrato nel suo ruolo di grande regista della Convention, che sarà tutta incentrata su di lui, e lascerà poco spazio invece al partito. Una scelta che va contro la sua affermazione di essere l’unico candidato che «può unire il Paese», laddove Obama e Clinton sono invece «coloro che lo dividono». LE ASSENZE In genere infatti le Convention sono il contrario: il partito si riunisce, si conta, scrive la piattaforma elettorale, presenta i vari candidati alle sedie di governatore, senatore, deputato, e infine incorona il candidato alla presidenza. Stavolta, il partito brilla per la sua assenza. I vip che hanno dato forfait sono tantissimi, e il Wall Street Journal – non certo un giornale di tendenze liberal – ha fatto notare che questa è una sconfitta per il candidato che promette di unificare il partito. All’una comunque le porte si sono aperte. L’inno nazionale, il giuramento di fedeltà alla bandiera, una preghiera, e poi è scoppiata una mezza rivolta nella base conservatrice contraria a Trump: con grida slogan e canti è stato fatto un ultimo tentativo di bloccarne la candidatura. Dietro le note patriottiche e celebratorie HANNO DETTO «Dobbiamo riportare l’America a essere di nuovo prima» MIKE PENCE «I poliziotti rappresentano la legge e colpendo loro veniamo colpiti tutti» HILLARY CLINTON NEW YORK Veterano dei marines, consulente spirituale, nutrizionista, estremista afroamericano e discendente dell’America precolombiana. Chi era davvero Gavin Long, l’autore del massacro dei poliziotti a Baton Rouge? Il giorno dopo l’agguato che è costato la vita a tre agenti e ne ha mandati altri tre in ospedale, gli investigatori dello stato della Louisiana stanno cercando di ricostruire le tessere del puzzle che compongono la vita del giovane attentatore. L’arruolamento militare era durato dal 2005 al 2010, abbastanza da comprendere un turno di servizio di sei mesi con il grado di sergente in Iraq, dove si era distinto nel lavoro di interprete dei dati elettronici di sorveglianza, e dove aveva ricevuto note di encomio per buona condotta. Long non era stato mai al centro di un azione bellica, e si scherniva in uno dei frequenti messaggi postati sul web dicendo che non aveva mai sentito l’odore del piombo dei proiettili, né la paura di chi viaggia su un Suv militare minacciato dalle bombe anticarro. Terminato il servizio aveva svolto lavori saltuari (in una pratica di divorzio consensuale di cinque anni fa dichiarava di guadagnare 500 dollari al mese), mentre cercava di costruirsi una reputazione come “stratega della libertà”, “trainer di giochi mentali” “consulente spirituale”, “nutrizionista” e autore. Aveva scritto due AI SUOI SEGUACI LONG DICEVA: LA POLIZIA CAPISCE SOLTANTO DUE COSE, I SOLDI O IL SANGUE libri, uno su “Salute Esoterica e Alimentazione” e l’altro sul “Come sviluppare un ego più elevato”. Offriva i suoi servigi per rinforzare la confidenza in se stessi di clienti insicuri al prezzo di 117 dollari l’ora. LA TRIBU DEGLI INDIANI NERI Parte della insicurezza sembra che avesse colpito anche la sua stessa identità. Un anno fa aveva presentato la documentazione presso il municipio della sua città natale: Kansas City in Missouri, per cambiare nome e prendere quello di Cosmo Ausar Setepenra, in omaggio alla tribù degli indiani neri Washitaw Nation ai quali diceva di appartenere. Ma una richiesta formale non era mai pervenuta all’anagrafe, anche se il nome aveva iniziato a circolare in Internet insieme ai video con i quali il giovane ventinovenne offriva i suoi servizi professionali. Gli inquirenti hanno ricostruito il rapi- do processo di radicalizzazione che lo ha portato ad avvicinarsi alle frange estremiste del movimento di difesa dei neri contro la discriminazione di polizia, con una svolta violenta dopo le recenti morti a Baton Rouge e a Minneapolis di due cittadini di colore uccisi da poliziotti bianchi. In uno degli ultimi video postati su YouTube da Dallas, dove diceva di essere andato a promuovere i suoi libri casualmente alla vigilia della strage di poliziotti del 4 di luglio, Long incitava i suoi ipotetici seguaci alla rivoluzione contro l’oppressione razziale, e diceva «Questi (probabilmente i poliziotti bianchi) capiscono soltanto due cose: la rivolta e il successo economico. I soldi o il sangue». La furia omicida con la quale ha attratto l’attenzione delle forze dell’ordine mettendosi a sparare in mezzo alla Aviation Highway di Baton Rouge, e poi colpendo uno ad uno gli agenti che erano inter- LE MANIFESTAZIONI Fuori dalla Quicken Loan Arena, nelle aree destinate alle proteste, si sono intanto svolte diverse manifestazioni pro e contro Trump. I “motociclisti per Trump” hanno sfruttato la legge che in Ohio permette di girare armati, per presentarsi con la pistola al fianco. Ma non ci sono state violenze. Varie manifestazioni contrarie, organizzate sotto l’ombrello “Resist” hanno sfilato senza eccessivi problemi. La polizia in bicicletta ha avuto ordine di non arrestare nessuno se non in presenza di atti violenti. Ha quindi concesso un sit-in in mezzo a una strada, e lo scavalcamento di una barriera di cemento. Ma intanto sui tetti erano perfettamente visibili i tiratori scelti dell’Fbi. Anna Guaita © RIPRODUZIONE RISERVATA Il killer che per 117 dollari l’ora impartiva delle lezioni di autostima IL PERSONAGGIO si notavano dunque varie stranezze. Anche la scelta per esempio di penalizzare gli Stati che alle primarie non hanno votato per Trump, come il Texas, i cui delegati sono stati relegati in un angolo fuori mano, invece che essere blanditi e corteggiati. O l’assenza del governatore dell’Ohio, John Kasich, che è stato un rivale di Trump nelle primarie e non ha ancora accettato la sua candidatura al punto di disertare la convention nel suo stesso Stato. Gavin Long in un video su YouTube venuti, era tutta e solo diretta contro il corpo di polizia. Brady Vancel, un giovane carpentiere bianco che stava lavorando in un’abitazione vicina al piccolo centro commerciale è uscito in strada dopo le prime raffiche per vedere quello che stava succedendo e si è trovato di fronte a Long, con l’arma automatica in mano, mentre cercava di allontanarsi correndo dal luogo dove aveva appena sparato ad uno degli agenti. I due si sono guardati per un istante negli occhi, poi l’as- salitore si è voltato di scatto ed è scomparso in tutta furia nella direzione opposta. «E’ stata un’imboscata - dice il luogotenente della polizia statale della Louisiana J.B. Slaton -. Stiamo ancora cercando di identificare a pieno i motivi, ma sappiamo che il bersaglio erano i poliziotti». Durante la notte di domenica numerose gazzelle sono accorse presso l’abitazione che Long aveva preso in città a Baton Rouge e hanno prelevato e portato in centrale una persona sospetta che si aggirava nei paraggi. Altre due persone sono ancora in stato di arresto per verificare possibili connessioni all’attentato. Ma tra l’angoscia e la rabbia che l’episodio ha riportato nella città del sud si fa sempre più largo l’ipotesi di un’ennesima azione solitaria, maturata da una mente in rapido deterioramento verso la follia dell’ultimo gesto. Flavio Pompetti -TRX IL:19/07/16 01:14-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 7 - 19/07/16-N:RCITTA' 7 Primo Piano L’ATTACCO BERLINO Un profugo afghano armato di accetta e un’altra arma da taglio ha attaccato al grido di «Allah akbar» ieri sera i passeggeri di un treno regionale in Baviera sul tratto fra Würzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt. Diverse persone sono rimaste ferite fra cui tre in modo grave e sarebbero in pericolo di vita. Un’altra persona avrebbe riportato ferite lievi. A quell’ora si sarebbero trovati sul treno 14 passeggeri. Secondo le ultime informazioni diramate dalla rete di notizie Ntv e la Bild online, l’aggressore è un profugo afghano di 17 anni e sarebbe stato ucciso dalla polizia mentre tentava la fuga. IL SOGGETTO Si tratterebbe, secondo quanto riferiscono diversi media, di un cosiddetto «profugo minorenne non accompagnato» proveniente dal centro di Ochsenfurt. Mentre fendeva colpi a destra e manca urlava «Allah akbar» (Dio è grande). Dopo la mezzanotte, anche il ministro degli interni della Baviera, Joachim Herrmann, ha confermato in dichiarazioni alla prima rete pubblica Ard, che l’aggressore sul treno regionale era effettivamente un afghano di 17 anni e che tre persone sono rimaste gravemente ferite. L’aggressione è avvenuta molto tardi e le notizie erano HA ATTACCATO I PASSEGGERI ALL’IMPAZZATA, POI QUALCUNO HA TIRATO IL FRENO DEL CONVOGLIO Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Germania, colpi d’ascia in treno afghano ferisce quattro persone L’assalitore inseguito e ucciso dalla polizia `Gravi tre delle persone colpite, in 14 sotto È un profugo di 17 anni, gridava «Allah akbar» choc sul locale vicino a Würzburg, in Baviera ` LE INDAGINI Il folle ideologo Accetta, coltelli, auto: ogni arma adesso è lecita per colpire Dopo il camion l’ascia. Se anche nel caso dell’assalto al treno in Germania dovesse emergere la pista dell’integralismo, sarebbe anche la prova che gli attentatori stanno seguendo la strategia indicata dal portavoce dell’Isis, Al Adnani. È stato quest’ultimo a teorizzare che per colpire l’Occidente non servono armi sofisticate. Non c’è bisogno di avere esplosivo o kalashnikov, si può usare quello che si trova, come appunto un’auto, o meglio ancora un camion lanciato a tutta velocità sulla folla, o anche una semplice ascia. Azioni di questo tipo, del resto, rendono decisamente più complicato prevenirle. Le armi hanno dei canali che possono essere monitorati dall’intelligence o dalle forze di polizia. Salire su un camion o armarsi di un’ascia o di un coltello non hanno bisogno di supporto di organizzazioni criminali strutturate. © RIPRODUZIONE RISERVATA “shock”, scrive. Secondo testimoni, l’uomo ha attaccato all’impazzata i passeggeri con un’accetta e un coltello e poi è fuggito dopo che qualcuno ha azionato il freno di emergenza e il treno si è fermato. Diverse fonti, fra cui l’emittente locale Radio Gong, citando informazioni della polizia, hanno annunciato quasi subito che l’uomo era stato ucciso dalle forze dell’ordine durante il tentativo di fuga. L’interno del treno assaltato a Würzburg con le macchie di sangue all’inizio filtrate col contagocce senza che fosse possibile trovare conferme certe. Le indagini sono in pieno corso e anche per questo gli inquirenti sono abbottonatissimi. La polizia si era limitata a confermare in un primo momento solo la notizia dell’aggressione senza fornire dettagli sulla sua dinamica, il movente e l’identità SI TRATTA DI UN MINORENNE NON ACCOMPAGNATO PROVENIENTE DAL CENTRO DI OCHSENFURT dell’autore. Tutti i media tedeschi riportano nel frattempo con rilievo la notizia che l’aggressore era un afghano minorenne proveniente da un centro di accoglienza locale. La Bild online ha parlato inizialmente di «Folle attacco a Würzburg». Tre i feriti gravi, uno lieve e tutti i passeggeri in stato di Secondo la Süddeutsche Zeitung online, l’aggressione è avvenuta proprio all’altezza di Würzburg: diversi i feriti fra cui “alcuni” in modo grave. L’identità esatta dell’uomo non è stata ancora resa nota. Così come pure non sono stati forniti inizi su un possibile movente del suo gesto.La polizia ha sigillato tutta la zona ed è presente in forze sul posto. Un elicottero aiuta dall’alto l’intervento degli agenti a terra. La Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche), ha reso noto di avere chiuso al traffico il tratto Würzburg-Ansbach. Per coprire il percorso è stato organizzato a partire dalle 22:30 un servizio di pullman fra Ochsenfurt e la stazione principale di Würzburg. Un episodio simile era accaduto già qualche tempo fa in Germania. Il 10 maggio, alla stazione di Grafing sulla linea S4, il collegamento per Monaco, alle 5 di mattina, un uomo, Paul H., di 27 anni, aveva aggredito anche lui quattro passeggeri a colpi di lama. Uno era rimasto ucciso, altri tre feriti. Le indagini hanno rivelato che era affetto da disturbi mentali, tossicodipendente, e aveva messo in pratica il suo piano di morte gridando «Allah akbar». Flaminia Bussotti -TRX IL:19/07/16 01:15-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 8 - 19/07/16-N:RCITTA' 8 Il Tir della morte Primo Piano Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Nizza, identificato il corpo di Casati Fischi per Valls sulla Promenade Il milanese era in Francia con la moglie, anche lei ancora dispersa. Rabbia alla commemorazione degli 84 morti ` LA GIORNATA dal nostro inviato NIZZA Al quinto giorno la paura dei francesi diventa collera. Sulla Promenade des Anglais ci si muove a stento, decine di migliaia di persone sono di nuovo qui, sotto il sole spietato di mezzogiorno, l’ora in cui la Francia si è data appuntamento per un minuto di silenzio in memoria delle 84 vittime del 14 luglio. Da Parigi arriva il primo ministro Valls con al seguito il consueto corteo di ministri, autorità in doppiopetto, agenti di scorta dai modi spicci. E sono fischi, urla, invettive: «Cambiate mestiere». Sono pochi, a dire il vero, quelli che fischiano. I più usano il fiato solo per intonare la Marsigliese. Ma per quanto isolati e sparuti, quei fischi sono la radiografia dello stato d’animo dei francesi: che da un anno e mezzo si sentono nel mirino del terrore, prima Charlie Hebdo, poi il Bataclan, adesso Nizza. E ogni volta si ricomincia sperando che sia stata l’ultima, che lo Stato saprà reagire e rispondere: «Mai più». Poi però arrivano sempre nuovi morti. E le parole oneste ma terribili del premier Valls: «Siamo in guerra. E il pericolo zero non esiste». I PARENTI Mezz’ora dopo il minuto di silenzio la Promenade si svuota. I turisti se ne vanno in spiaggia, i nizzardi tornano a lavorare. Ma in questa quotidianità che riprende faticosamente il suo cammino c’è qualcuno che non può mettersi l’animo in pace. Sono i padri, le madri, i figli, i fratelli degli 84 morti e soprattutto sono coloro che ancora non conoscono il destino delle persone che vanno cercando da cinque giorni. Finora le vittime identificate sono 72, dunque ci sono ancora 12 cadaveri senza nome. Purtroppo tra le vittime identificate nelle ultime ore c’è anche l’italiano Mario casati: il pensionato 90enne era in vacanza con la moglie, che risulta ufficialmente dispersa. Eliano D’Agostino è uno di quelli che non può mettersi l’animo in pace. Da venerdì sta bussando a tutte le porte per trovare Angelo e Gianna, i suoi genitori. Erano a Nizza in vacanza con una coppia di amici di Milano, dalla sera del 14 luglio nessuno ha più notizie di loro: «Abbiamo provato ad andare all’ospedale Pasteur chiedendo di poter vedere i cadaveri senza nome» racconta Roberta, moglie di Eliano D’Agostino e nuora dei due dispersi «ma non ci hanno fatto entrare». Negli altri ospedali non sono neppure andati: «Ci hanno detto che è inutile». Il pensionato La folla presente ieri alla commemorazione delle 84 vittime a Nizza LA LENTEZZA La collera dei francesi si alimenta anche con le inefficienze degli apparati, e questa inspiegabile lentezza nell’identificazione delle vittime sta diventando esasperante. La ministra della Sanità ha dato le sue spiegazioni per giustificarsi, il procuratore di Parigi Molins ha fatto altrettanto, ma c’è poco da spiegare a chi da cento ore vive come sospeso fra speranza e disperazione, non sapendo dove andare, a chi chiedere, cosa fare: «Per noi ogni minuto che passa dura un’ora» dice ancora Roberta. Purtroppo tra le vittime identificate nelle ultime ore c’è anche l’italiano Mario casati: il pensionato 90enne era in vacanza con la moglie, che risulta ufficialmente dispersa. Quindi sono quattro gli italiani che mancano all’appello. Oltre ai coniugi D’Agostino – che venivano da Voghera – mancano appunto la moglie di Casati, di Milano, e Carla Veglio da Piasco, in provincia di Cuneo. La sera del 14 luglio era col marito e la figlia sulla Promenade des Anglais. La figlia – pure lei ricoverata - è certa di averla vista mentre la caricavano su un’ambulanza, ancora viva. Da Cuneo sono piombati i parenti che hanno cercato in tutti gli ospedali, sono stati sballottati fra Prefettura e centri di emergenza: «Non ci hanno detto niente, non ci dicono niente». Così è per i parenti dei cinque italiani e per quelli di almeno altre trenta persone – francesi, inglesi, spagnoli – che dal momento della strage si sono come volatilizzati. Renato Pezzini © RIPRODUZIONE RISERVATA Alcol, droga e amanti gay la doppia vita di Mohamed L’ultima vacanza assieme agli amici travolti con lui La prima vittima italiana dell’attentato di Nizza identificata con certezza dalle autorità francesi si chiama Mario Casati. Milanese, 90 anni, Casati si trovava a Nizza con la moglie Maria Grazia Ascoli, di 77 anni, e una coppia di amici di Voghera, Angelo D’Agostino e Gianna Muset, rispettivamente di 71 e 68 anni: le due coppie erano insieme sulla Promenade des Anglais per assistere ai fuochi d’artificio del 14 luglio, quando è avvenuto l’attentato. Sia la moglie di Casati che i due coniugi di Voghera risultano ancora tra gli italiani irreperibili, insieme alla 48enne Carla Gaveglio, di Piasco in provincia di Cuneo. Fra le vittime della strage di Nizza, infine, c’è anche un cittadino italo-americano come ieri ha reso noto il ministero degli Esteri italiano. Si tratterebbe dello studente universitario Nicolas Leslie. IL PERSONAGGIO dal nostro inviato NIZZA Il telefono cellulare e il computer di Mohamed Bouhlal, il kamikaze della Promenade des Anglais, cominciano a parlare. E non fanno che confermare la doppia vita del fondamentalista che fino a qualche tempo fa non sapeva neppure cosa fosse la jihad e aveva una vaga idea della religione islamica: «In poco tempo è passato dai siti pornografici ai siti di indottrinamento alla guerra contro l’Occidente», dicono i poliziotti che stanno lavorando per svelare i segreti custoditi nel computer sequestrato in casa di Bouhlal. Il procuratore Francois Molins, che da Parigi telecomanda le indagini, ricostruisce la biografia del terrorista e fa una lunga pausa prima di dire che «aveva una attività sessuale irrefrenabile». Non è una novità: già due giorni fa era trapelata la notizia delle foto trovate sul suo telefonino che documentano le sue numerose conquiste, femminili e maschili. Ed è probabile che il procuratore Molins indugi sulla «attività sessuale irrefrenabile» di Bouhlal anche per screditarlo agli occhi dei correligionari. Salah Abdeslam e i suoi amici di Molenbeek che hanno insanguinato Parigi il 13 novembre scorso avevano un passato da malandrini di periferia, droga, piccoli reati, prostitute, e nottate alcooliche. LE PREDE Ma un fondamentalista omosessuale in Europa non si era ancora visto. E neppure un fanatico del terrore che dedicasse molto tempo a gonfiarsi i muscoli con interi pomeriggi passati in palestra, che si rasava il petto per apparire più macho nelle foto che inviava alle sue prede. E si sa, il fanatismo religioso – non solo quello islamico – non ha nessuna tolleranza per «gay e depra- NELLE SETTIMANE PRIMA DELL’ATTENTATO L’UOMO HA DIROTTATO LA SUA ATTENZIONE SU STRAGI E INCIDENTI STRADALI vati». Di una cosa, tuttavia, il procuratore Molins e gli uomini dell’antiterrorismo rimangono convinti: che nelle ultime settimane Bouhlal abbia dato un taglio netto alle sue passioni così mondane e così poco ortodosse. Ha smesso di cercare in rete le compagne o i compagni di una notte e ha iniziato a documentarsi sui più tragici disastri stradali della storia; ha smesso di fotografarsi insieme con le prede della sua «irrefrenabile attività sessuale» e ha cominciato a farsi i selfie sul camion che avrebbe poi usato per massacrare più di 80 persone sulla Promenade. Si è fatto crescere la barba – che nella sua precedente vita considerava una cosa da sfigati – dicendo che lo faceva per motivi religiosi. Ha persino provato a smettere di bere e a rispettare il ramadan, anche se con scarsi risultati. E ha iniziato a raccogliere compulsivamente dettagli sulle stragi più recenti, in particolare quella di Orlando dove – guarda caso - un gay islamico ha sterminato i frequentatori di un locale omosessuale. R.Pez. -TRX IL:19/07/16 00:21-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 9 - 19/07/16-N:RCITTA' 9 Il Tir della morte Primo Piano Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Il jihadista aveva una rete italiana «Contatti con un tunisino a Bari» `Anche gli albanesi che dovevano dargli I due si sarebbero sentiti poche ore prima della carneficina sulla Promenade le armi avevano una base in Puglia ` LE VERIFICHE ROMA Tra i sette fermati due giorni fa e sottoposti ad accertamenti, ci sono almeno tre nomi che portano in Italia. Il primo è quello di C. C. cittadino tunisino di trentasette anni ma titolare di un permesso di soggiorno in Francia. Le autorità francesi hanno chiesto all’Antiterrorismo italiano di fare delle verifiche sul suo conto, ora affidate alla Digos di Bari. L’uomo è tra coloro che hanno continuato a scambiarsi messaggi e telefonate con Mohamed Lahouaiej Bouhlel fino alla mattina dell’attentato, lo scorso 14 luglio. Nel nostro paese, i controlli toccano non solo C. C. ma anche la coppia albanese che secondo la ricostruzione della polizia francese avrebbe venduto la pistola a Bouhlel. Stando ai primi accertamenti anche loro avrebbero passato un certo periodo in Italia. E, anzi, l’ipotesi è che un unico filo colleghi il tunisino con un piede in Italia e la coppia di albanesi. Che sia stato lui a portare Bouhlel da loro e quindi conoscesse meglio di tutti i suoi propositi. I TRE NOMI I SOCIAL Qui a sinistra il killer di Nizza in una fotografia scattata da un amico e che lui ha utilizzato per inserirla in un sito per incontri gay Nella foto piccola un altro scatto dell’assassino AL MARE L’assassino era ossessionato dall’aspetto fisico, a quanto pare utilizzava anche degli anabolizzanti C. C. è l’ultimo dei sette interrogati ad essere stato intercettato. La polizia francese l’ha rintracciato in Rue Mollis, non lontano dalla stazione di Nizza, la sera di domenica, ed è possibile che stesse andando in stazione proprio per spostarsi ancora, magari in Italia. Le leggi antiterrorismo francesi consentono di fermare i sospettati per un periodo lungo fino a 72 ore, anche non continuative, senza obbligo di formalizzare accuse. I sette “garde à vue” sono stati portati a Parigi per essere sentiti dall’antiterrorismo. E contemporaneamente sono partite le verifiche in tutta Europa. Tre, i nomi segnalati all’antiterrorismo italiano. La figura di C. C. però sembra essere più interessante: senza precedenti penali e con un permesso di soggiorno francese, l’uomo, che ha sei anni più di Bouhlel, è venuto a lavorare a Bari a gennaio dello scorso anno. Era stato nel nostro paese anche tre anni fa, poi però era tornato a Nizza per poi spostarsi nuovamente in Puglia. E’ rimasto nel nostro paese per circa sei o sette mesi, quindi fino a pochi giorni prima dell’attentato di Nizza. Poi, misteriosamente, è tornato dall’altro lato delle Alpi. E per tutto questo tempo ha mantenuto i contatti con l’uomo che nel frattempo aveva deciso di togliersi la vita portando decine di persone con se. Sicuramente, la mattina del 14 i due si sono scambiati messaggi e persino una telefonata. FASCICOLO A BARI Stando alla ricostruzione confer- mata dalle autorità francesi nemmeno su di lui ci sarebbero prove di contatti con gruppi islamici. Come non ci sono per l’altro tunisino, ventiduenne e noto finora solo per vari precedenti per spaccio al quale però, Bouhlel aveva mandato uno strano messaggio in cui sembrava chiedere più armi per la strage. A confermare la notizia delle verifiche in Italia è stato il ministro degli Interni Angelino Alfano in persona, nel corso della conferenza dei capigruppo dedicata al terrorismo. Il procuratore aggiunto e titolare della dda di Bari Ro- berto Rossi, che coordina le verifiche, ha deciso di avviare un fascicolo di atti relativi, per ora senza indagati o ipotesi di reato. Tra le verifiche affidate alla Dda anche gli accertamenti sulla rete di amicizie di C. C. in Puglia: colleghi e conoscenti sono stati tutti sentiti anche nel tenativo di capire se il suo nome possa essere collegato alle indagini sul ruolo del capoluogo pugliese come base logistica per supporto a foreign fighters che lo stesso Rossi conduce da anni. Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA Un'azione non isolata fino a giugno 2016 Mohamed Lahouaiej Bouhlel è un 31enne tunisino residente in Francia, musulmano per nulla osservante fine giugno Secondo lo zio un reclutatore algerino dell'Isis lo “radicalizza” in pochi giorni* da inizio luglio Bouhlel guarda sul web molti video con brutali uccisioni, specie dell'Isis 4 luglio Prenota un Tir all'agenzia “Via Location”: versa una cauzione da 1.600 euro 10 luglio (circa) I suoi familiari ricevono 100.000 euro, portati a Msaken (Tunisia) da un amico in modo illegale* 11 luglio 12-13 luglio 14 luglio Bouhlel ritira il Tir a Saint-Laurent-du Var alla periferia ovest di Nizza Scatta numerosi selfie dal camion, che spedisce con lo smartphone Compie sopralluoghi con il Tir sul lungomare di Nizza Riceve armi da un complice, rifornito da un uomo e una donna albanesi Manda al fratello una sua foto tra la gente festante a Nizza Alle 22.27 via sms chiede più armi al complice Alle 22.45 lancia il camion a 80 all'ora tra la folla sulla Promenade des Anglais *fonti di stampa FINORA NON SONO EMERSI COLLEGAMENTI CHIARI CON LE ORGANIZZAZIONI LEGATE AL TERRORISMO DI MATRICE ISLAMICA Scritta sull’asfalto: vigliacco Mucchi di immondizia dove Bouhlel è stato ucciso Sull’asfalto la scritta “vigliacco” e poi una montagnola di rifiuti dove in molti esprimono la loro rabbia sputandoci sopra e gettandoci altri rifiuti. E’ il “memoriale” sulla Promenade des Anglais dedicato a Mohamed Lahouaiej Bouhlel, lo stragista franco-tunisino di Nizza. Si trova in corrispondenza del luogo dove Bouhlel, ancora a bordo del suo Tir bianco, è stato ucciso dalla polizia dopo aver seminato morte e terrore lungo due chilometri sul lungomare di Nizza. (foto BEN BIRCHALL/PA WIRE) -TRX IL:19/07/16 00:21-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 10 - 19/07/16-N: 10 Primo Piano LA STRATEGIA ROMA Entro quattro mesi il primo rapporto sull’Islam radicale in Italia dovrà essere pronto, e disponibile come strumento di conoscenza e di contrasto del fenomeno. A prepararlo dai prossimi giorni sarà una nuova commissione, di esperti del settore, di cui Matteo Renzi ha dato l’annuncio nella riunione di ieri con i capigruppo parlamentari. «Il governo - ha spiegato il premier a Palazzo Chigi, nel summit a cui ha partecipato anche il ministro Alfano e dedicato a terrorismo e sicurezza - ha intenzione di istituire questa commissione tecnica indipendente. Che studierà la radicalizzazione nell’ambito delle comunità islamiche. E in un lasso di tempo tra i 90 e 120 giorni avremo la prima disamina ampia e particolareggiata di questo argomento». Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Islam radicale nel mirino Renzi vara la commissione Vertice con i capigruppo, la Lega diserta `Il premier: coesione contro il terrorismo Il governo crea un organismo indipendente Alfano: poliziotti armati anche fuori servizio ` Le posizioni Il Pd Il capogruppo dem, Rosato, accusa la Lega che ha disertato la riunione giudicandola «una passerella»: «Al Carroccio manca il senso di umiltà, il senso di responsabilità e il buon senso». ALLARMISMI La recrudescenza, anzi ormai va chiamata la costante, del terrorismo in Europa chiama l’esecutivo Renzi a un surplus d’impegno e insieme alla riconferma della mobilitazione sulla sicurezza cui il Viminale lavora da sempre. E l’idea della commissione di tecnici e di esperti è stata giudicata opportuna anche dai rappresentanti delle opposizioni, al netto della Lega che non ha voluto partecipare alla riunione di ieri. Con questa posizione: «Tutte le iniziative del governo sono inutili, se prima non si ferma il continuo arrivo di immigrati clandestini nel nostro Paese». Renzi nella riunione ha osservato: «Non ci sono minacce specifiche all’Italia. Ma nessuno è immune dal pericolo terrorismo: il rischio zero non esiste». E ancora: «Non dobbiamo creare allarmismi nell’opinione pubblica. Serve muoversi con prudenza, ma anche determinazione, nel campo della sicurezza». Ha anche parlato della strage di Nizza il premier. E lo ha fatto così, a proposito dei diversi scomparsi italiani che non sono ancora sta- «NON CI SONO MINACCE SPECIFICHE MA NON SIAMO IMMUNI DA RISCHI» SU NIZZA: NON È POSSIBILE CHE NON SI SAPPIA CHI SONO LE VITTIME Il premier Matteo Renzi con il ministro dell’Interno Angelino Alfano (foto ANSA) La diplomazia Summit con Merkel e Hollande il 22 agosto È previsto per lunedì 22 agosto, a quanto si apprende, l’incontro in Italia tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande. L’incontro, annunciato la settimana scorsa, rappresenta il secondo appuntamento del formato inaugurato nel vertice post Brexit di Berlino lo scorso 27 giugno. Il summit italiano servirà ad approfondire i principali temi europei in preparazione del vertice a 27 convocato dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, il 16 settembre a Bratislava. Ancora nessuna certezza sulla location scelta dal governo italiano per l’incontro di agosto: nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi che si sarebbe tenuto sull’isola di Ventotene. ti rintracciati: «Abbiamo grande amicizia e comprensione per la Francia. Ma non è possibile che dopo tanti giorni non si sappia con certezza quali sono le vittime». L’appello di Renzi è quello all’unità delle forze politiche - a questo è servita la riunione di ieri, presente anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti - e l’obiettivo, almeno per ora, è stato raggiunto. Sia pure tra qualche distinguo come quello del forzista Renato Brunetta: «Va bene, noi collaboriamo sulla sicurezza ma Renzi sia collaborativo con noi anche su tante altre questioni». Un nodo non secondario, tutt’altro, portato sul piatto della discussione con i rappresentanti parlamentari è stato quello di un’alleanza anti-terrorismo con i provider di Internet. Ossia promuovere una unità di intenti e di collaborazione tecnica tra Facebook, Google e gli altri Forza Italia «Il governo chiede coesione anti-terrorismo», dice Renato Brunetta, «e a noi va bene. Ma Renzi deve essere collaborativo anche sull’economia e su altri argomenti. E ascoltare le opposizioni» soggetti globali della Rete, per evitare che Internet diventi sempre di più il brodo di coltura, la palestra ideologica e il luogo di reclutamento dei terroristi islamici. Marco Minniti, sottosegretario a Palazzo Chigi con delega ai servizi segreti, ha prospettato questo di tipo di alleanza necessaria agli occhi di tutti ma bisognosa ancora di essere circostanziata e perfezionata. Perché la sua realizzazione naturalmente non dipende soltanto dalla volontà dell’esecutivo Renzi, e di qualche altro governo, ma richiede un coinvolgimento a livello mondiale dei vari colossi e dei vari Stati. A questo problema se ne aggiunge un altro di tipo culturale, ossia quello del rispetto del confine scivoloso - nel caso i provider scendessero in maniera sistematica e con più forza in campo al fianco dei governi nella sorveglianza delle parole e delle azioni in rete - tra libertà d’espressione e censura. Gli eccessi alla Erdogan, nel rapporto con Internet, sono un esempio negativo per tutti. IDEE E CIFRE A proposito della Turchia, con la Ue Erdogan ha chiuso se reintrodurrà la pena di morte dopo il golpe fallito. Questa la linea italiana. Renzi s’è soffermato sulla Turchia, spiegando alla De Petris, a Pisicchio («Occorre rafforzare l’intelligence europea», è stato il punto su cui ha insistito a nome del gruppo misto), a Rosato, a Zanda, a Schifani, a Brunetta, a Romani, a Scotto di Sel e a tutti gli altri, che «l’Italia è stata coerente con le posizioni della Ue e degli Stati Uniti». Alfano ha spiegato che formare gli imam a predicare in italiano sarebbe una misura opportuna. Così come quella, utile contro i “lupi solitari”, di far girare i poliziotti armati anche quando non sono in servizio. Ed ecco poi qualche cifra sulla lotta al terrorismo negli ultimi sei mesi: «150.000 controlli, 500 arresti, 100 espulsioni». L’allerta è totale. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA M5S I grillini sono soddisfatti della riunione. Ma avvertono: «Vogliamo un dibattito parlamentare sulla questione del terrorismo e della sicurezza». E lo hanno chiesto in una lettera a Grasso e Boldrini. IL SOTTOSEGRETARIO MINNITI: IN TURCHIA UN GOLPE VERO SE ERDOGAN METTE LA PENA DI MORTE ANKARA FUORI DALLA UE Reato di tortura, tensione in maggioranza Poi l’intesa. Ncd: legge rivista alla Camera IL CASO ROMA Poco prima dell’ora di cena è stato Angelino Alfano a riportare la calma nella maggioranza. Il ministro dell’Interno e leader del Ncd con un comunicato ha tranquillizzato i propri senatori e quelli di Forza Italia, Lega e Ala già scesi sul sentiero di guerra: «La legge sulla tortura dovrà essere rivista alla Camera per evitare ogni possibile fraintendimento riguardo l’uso legittimo della forza da parte delle forze di Polizia e il rischio di una dilatazione del reato di tortura per via interpretativa giurisprudenziale che possa produrre compressioni alla operatività dei nostri uomini». Parole che siglano una sorta di pareggio tra Pd e Cinquestelle da una parte e il resto di Palazzo Madama dall’altra. Non ci sarà alcun rinvio: oggi la legge contro la tortura, attesa da trent’anni, sarà varata dall’Aula del Senato. E non ci sarà neppure un ritorno in commissione, come invece chiedevano Ncd e le opposizioni. Ma il provvedimento verrà corretto alla Camera, venendo incontro anche alle richieste dei sindacati di Polizia e Carabinieri. Cgil inclusa. Ad aprire le ostilità - dopo che la settimana scorsa il Senato aveva approvato un emendamento con i voti di Pd, Cinquestelle e Sinistra italiana con cui si eliminava, nella definizione del reato di tortura, l’aggettivo “reiterate” per le minacce e violenze compiute dalle forze dell’ordine - era stato lo stesso Alfano durante il vertice mattutino dedicato al terrorismo con Matteo Renzi e i capigruppo di maggioranza e d’opposizione. «In una fase così delicata, mentre siamo sotto attacco dei terroristi, bisogna assolutamente evitare di inviare un messaggio fuorviante e negativo alle nostre forze di polizia», aveva argomentato il ministro dell’Interno, «per questo mi farò carico di affrontare la questione con i capigruppo del Senato per ridefinire al meglio la norma». Sulla stessa linea Fabrizio Cicchitto: «Sono inutili gli sproloqui con- tro il terrorismo se si indeboliscono le forze dell’ordine». Renzi, infastidito, aveva aggirato la questione: «Siamo qui per parlare di terrorismo, vi chiedo perciò di non affrontare altre questioni». E al Nazareno già qualcuno si lamentava «dei soliti centristi che cercano qualche pretesto per dimostrare la propria esistenza in vita». I PALETTI PD E LA MEDIAZIONE Ma nel pomeriggio il capogruppo del Pd Luigi Zanda e il responsabile sicurezza Emanuele Fiano, su indicazione del premier, hanno riaperto la pratica. Il primo passo è stato fissare un paletto: «Questa legge è attesa da IL PD SCONGIURA IL RINVIO, MA APRE ALLA CORREZIONE CHIESTA DAI CENTRISTI: SI RIPARTE OGGI A PALAZZO MADAMA Montecitorio «Risparmiati 270 milioni» Ma M5S: bilancio bugiardo Nel 2016 la Camera restituirà al bilancio dello Stato 47 milioni di euro. Dal 2013 ad oggi il risparmio ammonta a 270 milioni di euro. I dati sono contenuti nel bilancio previsionale 2016 della Camera che i deputati hanno iniziato ad esaminare ieri. Stefano Dambruoso, uno dei questori ovvero uno dei deputati addetti alla gestione delle spese di Montecitorio, ha sottolineato che senza l e pensioni (che la Camera paga sia agli ex deputati che agli ex dipendenti) i deputati italiani costerebbero al contribuente meno di quelli inglesi o tedeschi. Diversi i numeri presentati dalla “contro relazione” dei deputati 5Stelle secondo i quali le spese sarebbero aumentate dell’1%. L’aula del Senato (foto LAPRESSE) trent’anni e va approvata senza ulteriori indugi, anche per attuare un trattato internazionale. Rinvii sono esclusi». Il secondo è stato però un’apertura: «E’ comunque evidente che per definire il reato di tortura serve un aggravante, come le reiterazione della violenza. Altrimenti anche una manganellata potrebbe essere assimilata alla tortura». Conclusione: «Il testo verrà approvato così com’è dal Senato, poi alla Camera faremo le correzioni necessarie». Così Alfano, dopo aver sondato di nuovo Renzi e per scongiurare che oggi in Senato si scateni di nuovo la bagarre, a sera ha diffuso il comunicato. Immediatamente è scattato il plauso dei sindacati di polizia. Eppure, la pace appare ancora lontana. Sinistra italiana con Loredana De Petris protesta: «L’intenzione del ministro è quella di affossare il reato di tortura». Forza Italia, ma anche Cicchitto del Ncd, chiedono che la correzione venga fatta in Senato riportando il testo il commissione. Soluzione su cui però c’è il veto del Pd. Oggi, nell’aula di palazzo Madama, il giorno della verità. A.Gen. -TRX IL:18/07/16 22:40-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 11 - 19/07/16-N: 11 Primo Piano LA GIORNATA ROMA Nuovo statuto, vecchie espulsioni. Il testo del nuovo regolamento M5S prevede una gamma di sanzioni disciplinari, anche quella estrema dell’epurazione. «Ci conformeremo a quanto dispone la magistratura – confida una fonte autorevole del M5S - noi rispettiamo il lavoro dei giudici ma vogliamo continuare a essere riconoscibili agli occhi degli elettori perché siamo apprezzati proprio per questa intransigenza». «Tutte le associazioni prevedono la possibilità di espellere» rispondono tranquilli dal coté legale del M5S dove stanno prendendo le misure per i prossimi appuntamenti coi giudici che contestano le espulsioni. Non è disposto ad aspettare la riammissione per via giudiziaria, invece, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Ma anche lui contesta, come gli espulsi di Napoli riammessi dall’ordinanza del tribunale, le regole interne del M5S che decidono sull’espulsione o meno degli iscritti. Pizzarotti, che aveva già preallertato i legali (quelli di Napoli hanno semplicemente fatto prima) vuole però una risoluzione politica della sua sospensione. L’APPELLO E perciò ha preso carta e penna e ha scritto una lettera a Beppe Grillo in cui gli chiede di prendere posizione sulla sua sospensione ma anche, e soprattutto, sulla deriva epuratrice che secondo lui, e secondo il piccolo esercito di espulsi che si sono rivolti ai tribunali di Roma e Napoli, sta prendendo il M5S. Pizzarotti, che pensa già a un secondo mandato da sindaco (per il M5S significherebbe la prima esperienza continuativa al governo di un Comune) si è spazientito quando ha visto che nessuno nel Movimento intendeva dare una risposta certa sul suo futuro. Né il direttorio e né il comitato d’appello (formato da sette parlamentari più un consigliere regionale) si sono azzardati ad aprire o meno spiragli di speranza sul caso Parma che rimane congelato da mesi. Luigi Di Maio ha ormai interrotto tutti i canali di comunicazione, bloccando le chat del sindaco. La patata bollente passa a Beppe Grillo chiamato recentemente a dirimere anche le controversie tra la neosindaca Virginia Raggi e il mini direttorio romano che ha portato alla rinuncia di Roberta Lombardi. Ed è al comico genovese che ora il sindaco emiliano si appella: «Sono dentro o fuori?». Ma chiede anche regole CAPITALE, NELLO STAFF VIGNAROLI AL POSTO DELLA LOMBARDI IL SINDACO DI PARMA: BASTA CON IL SILENZIO SULLA MIA SOSPENSIONE Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it M5S, tornano le espulsioni È tregua Raggi-direttorio Il nuovo statuto non rinuncia alla possibilità `Roma, arriva la delega alla casa. E si considera di cacciare i dissidenti. Pizzarotti scrive a Grillo l’ipotesi di un reddito di cittadinanza di 300 euro ` nuove e condivise, visto che anche il tribunale di Napoli ha sollevato parecchi dubbi procedurali sulle espulsioni e ha mostrato le falle del “non statuto” su cui regge il Movimento. Ma i legali pentastellati non si fanno intimidire: non solo le espulsioni saranno presenti, ribadiscono, ma saranno ancora più circostanziate. IL CAMPIDOGLIO A Roma intanto resiste lo staff romano a supporto di Raggi. Quando Roberta Lombardi, nei giorni scorsi, ha deciso di rassegnare le dimissioni dal mini direttorio era anche circolata l’ipotesi che tutto l’organo politico saltasse con il venir meno della sua esponente più carismatica. E invece c’è stato un semplice avvicendamento: al posto di Lombardi entra Stefano Vi- Beppe Grillo con Luigi Di Maio (foto ANSA) gnaroli, 40 anni tra pochi giorni, originario di Massimina, ex tecnico di produzione tv, impegnato da anni nella lotta contro la discarica di Malagrotta. È considerato un uomo di raccordo, ed è il compagno di Paola Taverna che rimane così l’unica parlamentare donna dello staff M5S che si confronterà con Raggi. Il Pd con Stefano Esposito attacca: «Altro che parentopoli, siamo al tinello Raggi». Vignaroli lo descrivono pronto a mediare tra l’ala ortodossa (molti consiglieri e presidenti di commissione sono sodali di Lombardi) e quella moderata pro-sindaca. Ieri Raggi si è concessa un pranzo con amici (era il suo compleanno) ed è apparsa serena. Sul fronte del programma, prime sterzate a sinistra. Nel pomeriggio sono stati ricevuti in Campidoglio i movimenti per la casa: la sindaca ha promesso loro un assessore ad hoc (potrebbe essere Paolo Berdini, ex rifondazione già titolare dell’Urbanistica). E si affaccia l’ipotesi di un reddito di cittadinanza di 300 euro al mese per 50mila romani. Ma prima, ha spiegato il presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, i conti del Comune devono ritornare in ordine. Oggi prima giunta a un mese esatto dalla conquista del Campidoglio. Stefania Piras © RIPRODUZIONE RISERVATA Legge elettorale, la proposta dei bersaniani. Renzi chiude LA POLEMICA ROMA Arriva il Bersanellum. Nella ormai lunga sfilza di leggi elettorali tutte ribattezzate alla latina, questa intestata all’ex leader del Pd ancora mancava. La proposta, in realtà, non è proprio di Pier Luigi Bersani, ma di due suoi fedelissimi, Federico Fornaro e Andrea Giorgis, che la presentano oggi ai giornalisti in apposita conferenza stampa, con il beneplacito di Pier Luigi. «Non è una rivisitazione dell’Italicum, è un’altra cosa», ci tengono a far sapere i proponenti. E in effetti, altro che rivisitazione, è una sconfessione, un azzeramento, una totale messa in discussione della legge elettorale approvata da questo Parlamento come superamento del Porcellum ed entrata in vigore il primo del mese. I TERMINI I termini precisi verranno illustrati oggi, ma da quel che si è capito ed è filtrato, il Bersanellum prevede un 60 per cento di collegi uninominali (come il vecchio Mattarellum che ne contemplava il 75 per cento), un 25 per cento proporzionale (anche questo come l’ex legge che porta il nome latinizzato dell’attuale capo dello Stato), e un 15 per cento da assegnare come premio. Non c’è più il secondo turno, sparito, e non c’è più la sicurezza di ottenere una maggioranza la sera del voto, visto che un premio del 15 in epoca di tripolarismo non garantisce alcunché (ma è proprio questo che i proponenti vogliono). L’argomentazione anticipata varie volte e che probabilmente verrà ripetuta anche oggi, è che così si impedisce a un partito del 20 per cento di ottenere il 55 per cento dei seggi al secondo turno. OGGI LA PRESENTAZIONE DEL “BERSANELLUM”: TURNO UNICO E PREMIO DI MAGGIORANZA IL NO DI GRILLINI E FORZA ITALIA L’IRRITAZIONE DEL SEGRETARIO: MOSSA AUTOLESIONISTA E D’ALEMA LO ATTACCA SULLE RIFORME: SI È ISPIRATO A BERLUSCONI Ma è un argomento capzioso, che non vale né viene usato per l’elezione dei sindaci né laddove il doppio turno esiste, una seconda tornata che serve proprio a legittimare chi al primo turno ha preso un tot di consensi, ma al secondo, per vincere, deve per forza raggiungere il 50 più 1 per cento, inducendo così un bipolarismo altrimenti impossibile. A meno che si punti alle larghe intese perenni, perché se non è l’elettore a decidere con il voto la maggioranza e il governo, questi andranno cercati poi in Parlamento con le mediazioni e i mercanteggiamenti noti. LE POSSIBILITÀ Che possibilità ha una proposta del genere di passare in Parlamento? Al momento nessuna, visto che Forza Italia con Renato Brunetta dice che «prima bisogna sconfiggere la brutta riforma Renzi-Boschi con il No al referendum e poi se ne parla»; il M5S rimane attestato sulla linea «la riforma costituzionale e l’Italicum sono un pericolo per la democrazia». Fra i bersaniani gira la tesi che la loro proposta serve soprattutto a sbarrare il passo ai Cinquestelle che al ballottaggio risultano ultra favoriti «come si è visto alle recenti amministrative» Pier Luigi Bersani con Roberto Speranza (foto ANSA) e ad aprire un tavolo con FI, ma da parte renziana stoppano sul nascere: «Ma vi pare che FI accetta un dialogo con la minoranza del partito invece che con il vertice? E poi, a che pro?». C’è chi giura aver sentito Renzi irritato assai per una mossa «politicamente sconclusionata se non autolesionista». Spiegano i renziani: «Matteo fino al referendum non tocca nulla, certamente non fa iniziative scopertamente anti Cinquestelle che possono solo favorire i seguaci di Grillo, dei quali piuttosto punta ad avere il consenso elettorale sul referendum». Intanto,Massimo D’Alema torna ad attaccare il premier: «Quando si vota su un volumetto, quello che contiene la riforma, non è più un referendum, è un plebiscito. Basterebbe leggerla per convincersi di votare no». L’ex presidente del Consiglio insiste: «La riforma del bicameralismo l’aveva fatta Berlusconi, Renzi in questo senso ha un ispiratore». N.B.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA Senato, la Giunta revoca il mandato a Minzolini. Decide l’aula IL CASO ROMA Dieci favorevoli contro sei contrari. Ad Augusto Minzolini resta ora solo la prova dell’Aula per evitare l’addio da palazzo Madama. La Giunta per le immunità del Senato, dopo circa due ore di Camera di Consiglio, gli ha revocato, con decisione presa a maggioranza, il mandato di parlamentare. Effetto della legge Severino. A nulla è servita l’ultima strenua difesa del senatore: «Chiedo giustizia, si tratta – ha ripetuto – di una vicenda kafkiana che mi perseguita da anni e che non augurerei al peggior nemico, io sono una vittima». Il suo destino è comunque segnato. «Sono convinto che la battaglia intrapresa vada al di là della mia persona. In ogni caso rassegnerò – ha annunciato - le mie dimissioni». Il 13 novembre del 2015 la Corte di Cassazione aveva confermato la sentenza della terza sezione penale della Corte d’Appello di Roma, che aveva condannato il senatore di FI a una pena di due anni e sei mesi. per 20 anni, Giannicola Sinisi, parlamentare dello schieramento opposto al mio, che è stato anche sottosegretario nel governo Prodi e quando al governo c’era Napolitano come ministro dell’Interno». Una tesi portata avanti perché nel febbraio 2013 l’ex direttore del Tg1 – la vicenda era partita dopo un esposto dell’Idv di Di Pietro - era stato assolto in primo grado in quanto «il fatto non costituisce reato. LA DIFESA Accusato di peculato mentre era direttore del Tg1, per avere usato in modo improprio la carta di credito della Rai (per aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione nella misura di circa 65 mila euro), Minzolini ha sempre respinto ogni addebito. Puntando il dito – e lo ha fatto anche nella seduta di ieri – contro chi lo ha condannato, ovvero «un avversario politico». «Nel Tribunale d’appello – accusa - c’era un giudice che era stato in politica Il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini (foto ANSA) IL SENATORE DI FI PAGA LA CONDANNA PER PECULATO QUANDO ERA DIRETTORE DEL TG1 «GIUDIZIO NON EQUO COMUNQUE MI DIMETTERÒ» La giustizia Prescrizione, prove di intesa tra dem e Ncd Si tiene oggi la riunione tra Pd e Ncd che cerca di trovare la sempre precaria quadratura del cerchio sullo spigoloso tema della riforma del processo penale. Il nodo, come sempre è la prescrizione. Sulla norma “acceleratoria”, che fa ripartire il conto alla rovescia in modo più rapido dopo un anno e mezzo i centristi sono divisi: qualcuno vuole mediare col Pd - contrarissimo all’intervento- altri sono pronti alla spaccatura. Sarà il vertice di oggi a decidere. Sa. Men. A favore della decadenza da senatore hanno votato Pd e M5S. Il giornalista ha fatto ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo. «Se desse torto allo Stato italiano, questo sarebbe tenuto al risarcimento del danno che dovrebbe venire recuperato da chi ha provocato tale danno, cioè voi», e’ stato l’avvertimento dell’avvocato difensore Tedeschini rivolto ai senatori. La data in cui l’atto della giunta arriverà in Aula sarà decisa dalla capigruppo del Senato, ma FI intanto attacca a testa bassa: «Si rifletta sulle anomalie della vicenda», afferma Romani, «Minzolini paga il suo impegno politico». «Non consentiremo mai che si ratifichi questo atto criminale», preannuncia Gasparri. Emilio Pucci -TRX IL:18/07/16 22:49-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 12 - 19/07/16-N: 12 Cronache Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Mafia Capitale, assolto l’ex capo di gabinetto di Zingaretti in Regione La vicenda La seconda inchiesta a marzo del 2015 Maurizio Venafro viene indagato nell’ambito dell’inchiesta Mafia capitale. Secondo l’accusa avrebbe «concorso a indirizzare l’aggiudicazione dell’appalto del Recup della Regione Lazio in un’ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra e di sinistra» 1 Presunte irregolarità sull’appalto del servizio Cup, la sentenza dà ragione a Venafro. Condannato Monge a un anno e quattro mesi ` IL PROCESSO ROMA Un’assoluzione a sorpresa mette in discussione un tassello importante dell’inchiesta Mafia capitale. Ieri infatti, il processo a carico dell’ex capo di gabinetto della Regione Lazio Maurizio Venafro, accusato di turbativa d’asta in uno dei filoni dell’inchiesta sull’organizzazione guidata da Massimo Carminati si è concluso con un’assoluzione con formula piena per lui e la condanna a un anno e quattro mesi (pena sospesa) per Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co. Le accuse si riferiscono all’assegnazione, nel 2014, dell’appalto del servizio Recup, il centro unico prenotazioni delle prestazioni sanitarie della Regione. Un processo-lampo quello a carico dell’ex braccio destro di Zingaretti e del dirigente coop. Durato sei mesi. Nei loro confronti il procuratore IL DIRIGENTE: BISOGNA AVERE FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA IL GOVERNATORE: HA AFFRONTATO TUTTO IN MODO ESEMPLARE aggiunto, Paolo Ielo, aveva sollecitato una condanna a due anni e sei mesi per Venafro e a due anni per Monge. I giudici della seconda sezione della corte d’appello hanno disposto l’assoluzione per l’ex capo di gabinetto con la formula «per non aver commesso il fatto». Monge dovrà invece risarcire in altra sede le parti civili costituite e versare alcune provvisionali, tra le quali anche una di 60mila euro alla parte civile Regione Lazio. «Nel mio cuore mi aspettavo che finisse così, bisogna dare fiducia alla giustizia», ha commentato a caldo in aula lo stesso Venafro. IL PLAUSO DI ZINGARETTI Subito dopo essere stato indagato, il 24 marzo dello scorso anno, sil dirigente si dimise dal suo ruolo in Regione. Una decisione accompagnata da una lettera in cui spiegava la sua decisione «unilaterale ed irrevocabile» ribadendo la «sua massima fiducia nella magistratura». E ieri proprio il governatore del Lazio ha sottolineato come «Venafro ha affrontato questa vicenda in maniera esemplare, dimettendosi per una questione di opportunità dopo l’avvio delle indagini nei suoi confronti, convinto della sua innocenza». Di strumentalizzazione parla il Pd Lazio, che ribadendo di «aver sempre creduto alla sua onestà ed alla sua cor- rettezza di professionista al servizio della Regione Lazio e del Presidente Zingaretti», punta l’indice contro chi «con cinismo e spregiudicatezza, ha provato a strumentalizzare la vicenda». Mentre per il M5S «Venafro è innocente, ma resta il tema politico». E nel susseguirsi di dichiarazioni bipartisan post processo c’è anche il capogruppo di Fi alla Regione Lazio, Antonello Aurigemma, che plaude «a chi può dimostrare la propria innocenza nelle sedi preposte». A novembre scorso il processo 2 Maurizio Venafro (a destra) con il suo avvocato Maurizio Frasacco L’ACCUSA Secondo l’accusa, Venafro, era scritto nel capo di imputazione, «avrebbe concorso a indirizzare l’aggiudicazione dell’appalto in un’ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra e di sinistra». Nel corso del suo esame in aula, il 20 giugno scorso, ha ammesso di aver segnalato il nome di Angelo Scozzafava per la commissione gara del Cup ma non di «avere mai fatto favori a nessuno» e in particolare all’allora capogruppo regionale del Pdl, Luca Gramazio, ora imputato nel maxiprocesso in corso a Rebibbia. «Sul merito della gara lui non mi disse nulla - raccontò Venafro ai giudici - così come non parlò mai di aggiudicazione: se lo avesse fatto, lo avrei buttato fuori dalla finestra». Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA Parte il processo per turbativa d’asta. Insieme a Venafro, al banco degli imputati siede anche Maurizio Monge della cooperativa Sol. Co. Monge è stato condannato per la turbativa d’asta relativa all’appalto Recup . La sua cooperativa sarebbe riuscita ad avere una parte della commessa relativa allo sportello prenotazioni sanitarie della Regione. Le polemiche sul web Bimbo morto in minimoto, accuse al padre Sono virulente su internet le polemiche sulla morte del bambino di 6 anni di nome Marco morto per un incidente sulla minimoto. «Non è possibile morire per colpa dei grandi», si legge su Facebook. E’ la tesi sostenuta da molti genitori che rimproverano il papà del bimbo di averlo messo su una minimoto che pur essendo concepita per viaggiare a velocità minime può pur sempre rappresentare un pericolo. ma non tutti i genitori la pensano così. «Si La difesa in aula un mese fa Nel corso del suo esame in aula, il 20 giugno scorso, Venafro ha ammesso di aver segnalato il nome di Angelo Scozzafava per la commissione gara del Cup ma di non «avere mai fatto favori a nessuno» e in particolare all’allora capogruppo regionale del Pdl, Luca Gramazio, ora imputato nel maxiprocesso in corso a Rebibbia. 3 può morire anche andando in bici e chi penserebbe di togliere le bici ai propri figli?», scrive una mamma. Cucchi, l’appello bis conferma: scagionati i medici del Pertini LE REAZIONI LA SENTENZA ROMA Ancora un’assoluzione e ancora polemiche. Perché dopo i dubbi della Cassazione, che aveva mandato indietro gli atti del processo ai medici del Pertini, l’ospedale dove Stefano Cucchi era stato ricoverato ed era morto, la terza Corte d’assise di Roma conferma la sentenza precedente: tutti assolti, non hanno avuto responsabilità nella misteriosa fine del giovane geometra, arrestato la sera del 15 ottobre del 2009 e morto sei giorni dopo nel reparto riservato ai detenuti dell’ospedale. Dura in tutto tre ore la camera di camera di consiglio, alla fine la formula è identica per tutti: «il fatto non sussiste». Ilaria Cucchi ha affidato a Facebook lo sfogo dopo la nuova assoluzione, pubblicando la foto del cadavere di Stefano: «Ciao Stefano, tu eri già così - scrive Ilaria Lo sei sempre stato. Noi non ce ne siamo mai accorti ma non abbiamo colpe perché in fin dei conti tu eri già così». E poi ancora: «Eri già morto quando ti hanno arrestato. Non se n’era accorto nessuno. Magari sei deperito e I CINQUE IMPUTATI ERANO ACCUSATI DI OMICIDIO COLPOSO «IL FATTO NON SUSSISTE» LA SORELLA DENUNCIA: L’ENNESIMO OLTRAGGIO LA VICENDA I Supremi giudici erano stati chiari: occorreva fare un appello-bis per Aldo Fierro, il primario del “PertinI”, e per i medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo, accusati in primo grado di abbandono di incapace, condannati per omicidio colposo e assolti in secondo grado. Per la Cassazione, le condizioni in cui si era ridotto il detenuto che, ricoverato per una situazione politraumatica, aveva perso invece sei chili in meno di una settimana, avrebbero richiesto maggiore attenzione ed approfondimento da parte dei sanitari. Dopo una guerra di perizie, secondo i giudici di primo grado, Cucchi era addirittura morto per denutrizione. Soltanto le motivazioni spiegheranno il nuovo verdetto. Stefano Cucchi (foto ANSA) dimagrito dopo morto. Magari diranno così. Ma tu sei sempre stato morto». Qualche minuto dopo il social network ha “oscurato” la pagina di Ilaria. L’INCHIESTA BIS La tortuosa storia dell’indagine e dei processi per la morte di Stefano Cucchi è però lontana dalla conclusione. Il 31 ottobre 2014, la Corte d’appello di Roma non aveva assolto soltanto i medici, condannati in primo grado, aveva anche confermato l’assoluzione per i tre agenti penitenziari, accusati di lesioni e abuso d’autorità. L’ipotesi iniziale era che avessero picchiato il detenuto nelle celle di piazzale Clodio. Così, ancora prima che la vicenda fosse esaminata dalla Suprema Corte (che ha confermato per le guardie), mentre infuriavano le polemiche per una morte senza responsabili e la famiglia di Stefano annunciava un nuovo ricorso, il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone aveva promesso di rivedere tutti gli atti dell’indagine. Detto fatto: a sorpresa, sotto accusa sono finiti i carabinieri che avevano avuto in custodia Stefano subito dopo l’arresto. Nasce così la cosiddetta inchiesta-bis, che vede indagati cinque militari, tre per lesioni personali aggravate e abuso d’autorità e due per falsa testimonianza. L’incidente probatorio è ancora in corso, anche la perizia, disposta dal gip, per accertare la natura, l’entità e l’effettiva portata delle lesioni subite da Stefano, avviene tra mille polemiche e sospetti. Nei prossimi giorni l’udienza, già fissata, presumibilmente porterà a un nuovo rinvio. Valentina Errante © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:18/07/16 22:47-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 13 - 19/07/16-N: 13 Cronache Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Morti per amianto, 5 anni a De Benedetti Omicidio colposo, condannato alla stessa pena il fratello Franco `Pene minori inflitte ad altri dieci manager giudicati colpevoli Un anno e 11 mesi all’ex ad dell’Olivetti Passera, assolto Colaninno Il magistrato passa gli atti alla Procura per altri casi di tumore ` LA SENTENZA dal nostro inviato IVREA Per decenni negli stabilimenti di Ivrea e del Canavese del gruppo Olivetti un killer silenzioso ha seminato vittime. «Ogni volta che entravo in ufficio trovavo la scrivania coperta di polvere bianca. Mi portavo uno straccio da casa per pulirla», ha raccontato in aula la testimone Bruna Luigia Perello. Quel pulviscolo era fibra di amianto che, ha dimostrato una perizia, ha fatto ammalare e poi morire dieci dipendenti. I colpevoli, è il verdetto del giudice Elena Stoppini, sono tredici manager della società e tra questi c’è Carlo De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato dell’Olivetti. L’accusa aveva chiesto nei suoi confronti 6 anni e 8 mesi per omicidio colposo e lesioni, la condanna è 5 anni e 2 mesi. Non solo: il giudice ha disposto la trasmissione degli atti in Procura per altri tre decessi attribuiti a tumore polmonare. Dunque, le indagini nei confronti di De Benedetti continuano. RULLI PIENI DI TALCO «Già all’inizio degli anni Novanta l’amianto non esisteva più da nessuna parte, in Olivetti c’è ancora. L’azienda ha rinviato gli interventi di bonifica badando a spendere il meno possibile», è la tesi dei pm. Insomma, la società è stata incurante e i manager ne erano al corrente. Condannati dunque anche il fratello di Carlo, Franco Debenedetti (5 anni e 2 mesi quale ex vicepresidente ed ex ad), e l’ex ministro Corrado Passera (1 anno e 11 mesi per aver anch’egli ricoperto la carica di ad), assolto L’INCHIESTA PARTITA NEL 2013 HA PORTATO ALLA LUCE UNA GESTIONE DELLA SICUREZZA VALUTATA SUPERFICIALE DAGLI INQUIRENTI Roberto Colaninno, imputato per un solo caso di lesioni colpose. Gli indennizzi a titolo provvisorio alle parti civili ammontano a quasi 2 milioni di euro, le somme dovranno essere versate in solido dagli imputati ritenuti colpevoli a seconda delle singole posizioni e da Telecom, chiamata in causa come responsabile civile. Il totale delle provvisionali, cioè l’anticipo stabilito dal giudice, è di 710 mila euro. L’inchiesta, partita nel 2013, ha portato alla luce una gestione superficiale e trascurata della sicurezza negli impianti dell’Olivetti: «Ampie carenze nella prevenzione», afferma il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando. La prima denuncia è quella presentata sei anni fa dai familiari dell’operaia Lucia Delaurenti: «Usava dei rulli pieni di talco, per cui il grembiule che portava a casa, alla sera, era tutto bianco», ricorda il marito Giovanni. Non aveva né mascherina né guanti e quel talco conteneva tremolite, un particolare tipo di amianto. Che si annidava ovunque: nei capannoni, fra le tubature a vista e i rivestimenti di pareti e soffitti, negli uffici, persino in mensa, dove era presente sotto forma di «materiale friabile». La manutenzione non era accurata, le fibre si disperdevano nell’ambiente e i lavoratori erano del tutto all’oscuro del pericolo. Il talco contaminato venne sostituito solo nel 1986 e fino al 1988 nel locale mensa di Via Jervis «non si adottarono misure igieniche e di sicurezza che consentissero ai lavoratori di mangiare, bere e sostare senza rischio di contaminazione». Così si ammalarono non solo operai, elettricisti, addetti alla verniciatura o ai trattamenti termici ma anche addetti alla contabilità. VALANGA DI RICORSI Per le difese, però, si tratta di accuse «fragili e poggiate sulle nuvole». Dunque, annunciano valanghe di ricorsi. Nel processo di secondo grado, sostengono, dovranno essere valutati meglio i documenti (re- Il processo Olivetti A GIUDIZIO per le morti da amianto negli stabilimenti di Ivrea L’ACCUSA 16 imputati tra cui Omicidio colposo Carlo De Benedetti (a.d. e presidente) 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Franco De Benedetti, fratello di Carlo (a.d., vicepresidente e consigliere) Corrado Passera (a.d. e consigliere) Roberto Colaninno (a.d.) LE VITTIME Almeno 14 persone colpite da mesotelioma pleurico e peritoneale (due di queste ancora in vita) L’AMIANTO Presente nel talco usato per alcune operazioni, si disperdeva negli altri ambienti per cattive condizioni delle strutture 13 Carlo De Benedetti, per diciotto anni amministratore delegato dell’Olivetti condannati, tra cui Carlo De Benedetti Franco De Benedetti Corrado Passera 3 assolti, tra cui Roberto Colaninno La difesa dell’imprenditore «Amareggiato, non ho commesso quei reati» «Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del Tribunale di Ivrea di accogliere le richieste manifestamente infondate dell’accusa. Sono stato condannato per reati che non ho commesso». Così Carlo De Benedetti ha commentato la sentenza del processo Olivetti. De Benedetti ha annunciato che presenterà ricorso in appello, «fiducioso della totale estraneità rispetto ad accuse tanto infamanti quanto del tutto inconsistenti». Sono stato «condannato per reati che non ho commesso - ha affermato De Benedetti - come ha dimostrato l’ampia documentazione prodotta in dibattimento sull’articolato sistema di deleghe vigente in Olivetti e sul completo e complesso sistema di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori. I servizi interni preposti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e alla manutenzione degli stabili non mi hanno mai segnalato situazioni allarmanti o anche solamente anomale in quanto i ripetuti e costanti monitoraggi ambientali eseguiti in azienda hanno sempre riscontrato valori al di sotto delle soglie previste dalle normative all’epoca vigenti e in linea anche con quelle entrate in vigore in azienda successivamente». Anche Corrado Passera si difende. «A me», ha spiegato l’ex ad dell’Olivetti , «non è mai stata data notizia da alcuno di rischi legati all’amianto, che avrei certamente affrontato con le dovute misure». 5 anni e 2 mesi 5 anni e 2 mesi 1 anno e 11 mesi cuperati nell’archivio Olivetti) sul decentramento delle responsabilità attraverso il meccanismo delle deleghe. «E si dovrà prendere atto che, a differenza di quanto sostiene la Procura, nei cicli di lavorazione non si usava talco contaminato da asbesto», affermano i legali dei manager condannati. Per il momento la pm Laura Longo, che ha sostenuto l’accusa insieme alla collega Francesca Traverso, ha espresso una soddisfazione relativa dato, ha spiegato, che siamo di fronte all’ennesima tragedia dell’amianto. «Quelle morti», ha detto, «si potevano e dovevano evitare». Claudia Guasco © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervista Laura Longo (pm) «Hanno sottovalutato il tema sicurezza ora via alle indagini per il processo bis» l fascicolo Olivetti bis è già sul tavolo della pm Laura Longo. Sicché con la trasmissione degli atti per tre nuovi casi di morte da tremolite disposta dal giudice Elena Stoppini, si apre il terzo filone d’inchiesta. La lunga scia di morte per amianto a Ivrea non è un incidente di percorso, ma una triste storia che accompagnerà ancora a lungo la città. «Purtroppo l’ondata non è terminata. Ci saranno altri malati, altri morti. Non è finita qui», afferma il magistrato che nel processo di primo grado ha sostenuto l’accusa con la collega Francesca Traverso. Dottoressa Longo, su quanti nuovi casi state indagando? «L’inchiesta è in pieno svolgimento, stiamo approfondendo dieci nuovi episodi di malattia e morte per mesotelioma tra i dipendenti dell’Olivetti. Come in I tutti i procedimenti in cui si affrontano casi di decessi provocati dall’amianto, essi arrivano poco alla volta. Nel 2010 c’è stata la prima condanna del tribunale di Ivrea per la morte di una dipendente dello stabilimento di Agliè: sei mesi per omicidio colposo nei confronti di Ottorino Beltrami, allora amministratore delegato di Olivetti spa ora defunto. Da qui le indagini si sono allargate ed è arrivata la condanna degli altri manager. E ora si va avanti, impossibile prevedere un finale dato che la vicenda riguarda un periodo molto lungo della storia dell’Olivetti, dalla fine degli anni Settanta a metà anni Novanta». Questa condanna però pare mettere un punto fermo in vista degli altri processi. «Sì, è un precedente significativo. Come Procura siamo soddi- TUTTI, CHI PIÙ CHI MENO, CONOSCEVANO I PERICOLI MA HANNO PRIVILEGIATO GLI INVESTIMENTI DESTINATI A ESPANDERE GLI AFFARI DELL’AZIENDA ALLA BASE DELLA NUOVA INCHIESTA ALMENO TRE DECESSI CHE SI AGGIUNGONO A QUELLI DEL PRIMO TRONCONE sfatti dell’esito del procedimento, le vittime hanno avuto giustizia. Se lo meritano i lavoratori che hanno perso la vita e le loro famiglie che hanno sofferto. Anche se la nostra soddisfazione è relativa, perché ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia di vittime dell’amianto sul posto di lavoro. Queste sono morti che si potevano e si dovevano evitare. Perciò c’è tanta amarezza». Negligenza? Incuria? «Forse entrambe. Le conoscenze e i mezzi per impedire una simile tragedia c’erano. La pericolosità dell’amianto è nota da quarant’anni nell’ambito della comunità scientifica, eppure nell’azienda non sono state assunte iniziative. Sicuramente c’è stata una grossa sottovalutazione del problema. Le esigenze economiche, finanziarie, di espansione dell’azienda sul mer- La pm Laura Longo cato hanno avuto la meglio sulla salute dei lavoratori. Una differenza abissale con il modello ideato da Adriano Olivetti. Questo è stato il processo alla società che dagli anni Settanta si è profondamente distaccata dai valori del suo fondatore». C’è stato un punto di svolta durante il dibattimento? «C’è stato piuttosto un cambio di passo durante le indagini, quando è apparso chiaro che le carenze soggettive andavano estese a tutta l’azienda. Ci troviamo di fronte a scelte societarie di fondo che i singoli, pur nei limiti dei loro poteri, non hanno segnalato pur potendolo fare». Insomma, chi comandava non sarebbe stato all’oscuro delle conseguenze letali degli ambienti contaminati. «I manager dell’Olivetti erano al corrente del pericolo, ma non hanno protetto i loro dipendenti. L’azienda ha rinviato gli interventi badando a spendere il meno possibile. E le bonifiche sono state procrastinate o addirittura non effettuate essenzialmente per motivi economici. Fino al 1987 l’Olivetti non ha compiuto nessun monitoraggio sulla diffusione delle fibre di amianto, i controlli e gli interventi sono arrivati solo da input esterni e dai lavoratori. Il talco contaminato da tremolite d’amianto è stato sostituito con grave ritardo, soltanto cinque anni dopo, e le mense Ico sono state bonificate soltanto nel 2001. Con più attenzione, tante persone avrebbero potuto essere salvate». Cl. Gua. -TRX IL:18/07/16 23:02-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 14 - 19/07/16-N:RCITTA' 14 Cronache L’INCHIESTA ROMA Il sospetto è che quel fiume di soldi non servisse solo per assicurare appalti pubblici alle aziende amiche, ma anche per aggiustare processi e orientare le inchieste. Emergono altri dettagli sull’indagine “Labirinto”, quella che ha rivelato gli affari del faccendiere Raffaele Pizza e un giro di favori e mazzette che lambiva la politica assicurando nomine e assunzioni. Perché i militari del nucleo di polizia valutaria, che il 4 luglio hanno arrestato 24 persone, hanno anche sequestrato 230mila euro in contanti in casa di Renato Mazzocchi, in forze nella Struttura di missione per la ricostruzione dell’Abruzzo di Palazzo Chigi. Tra il materiale trovato c’è pure un elenco di processi. Una circostanza che ha rafforzato i sospetti del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del pm Stefano Fava, già confermati da alcuni elementi dell’indagine e dal verbale del finto commercialista Alberto Orsini: «Pizza voleva 200mila euro per sistemare le cose». Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Caso appalti, ecco i soldi per aggiustare i processi Tangenti a Roma, sequestrati 230mila `Oltre al denaro trovato a casa di Renato euro a un funzionario di Palazzo Chigi Mazzocchi anche un elenco di inchieste ` Ancora sviluppi della operazione Labirinto, su tangenti e appalti, che ha lambito anche la politica assicurando nomine e assunzioni L’OPERAZIONE Di Mazzocchi si era parlato qualche anno fa, era il segretario dell’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, indagato nel 2009 per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Negli atti erano finite le intercettazioni del segretario, diventato anche uno dei principali testi dell’accusa. Non è chiaro come Mazzocchi sia finito alla Struttura di missione per la ricostruzione post terremoto, si sa invece che i militari, guidati dal generale Giuseppe Bottillo, erano arrivati a lui attraverso la rete di contatti e intercettazioni, che passavano anche dal senatore Ncd Antonio Marotta, indagato e in stretto contatto con l’organizzazione a delinquere che avrebbe mediato per l’assunzione alle Poste del fratello del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Una parte dei 230mila euro sequestrati era conservata in una Il capostazione di Andria: «Due convogli fermi, ho dato il via libera» «Scontro treni, ho sbagliato per automatismo» Forse il disastro ferroviario che ha provocato in Puglia 23 morti e 50 feriti è dipeso da una dimenticanza, da una fatalità. Il fatto di avere due treni fermi in stazione, ad Andria, avrebbe indotto secondo le indagini della polizia - ad un automatismo il capostazione andriese, Vito Piccarreta, che ha ammesso davanti ai pm di aver alzato la paletta e acceso il semaforo verde per far partire il treno ET1021 diretto verso Corato, che si è poi scontrato con l’ET1016. Il convoglio fermo ad Andria e diretto verso Corato non doveva però partire perché Piccarreta sapeva che da Corato era in arrivo un altro convoglio, che lui stesso stava aspettando in stazione, ma del quale forse si era dimenticato. Piccarreta, quindi, dopo l’arrivo in ritardo di 23 minuti ad Andria del primo treno proveniente da Corato (l’ET1642), avrebbe agito in base ad un automatismo generato dal fatto di avere due treni fermi in stazione: ha alzato la paletta e ha fatto partire tutti e due i convogli, il primo verso Corato, l’altro verso Barletta. Il legale di Piccarreta conferma che il suo assistito sta collaborando alle indagini, ma ha negato di aver alterato con una correzione a penna il registro cartaceo di partenza del treno da Andria. scatola, il resto del denaro era diviso in buste: il sospetto è che si trattasse di tangenti pronte per la consegna. A margine i militari hanno anche trovato un elenco di processi e inchieste ancora aperte. A Mazzocchi, che non figurava ancora tra gli indagati, adesso si contesta il riciclaggio, ma le verifiche riguardano la corruzione. IL BLITZ DOPO I 24 ARRESTI DELL’OPERAZIONE LABIRINTO. IL FINTO COMMERCIALISTA: «PIZZA VOLEVA 200 MILA EURO PER SISTEMARE LE COSE» Il prezzo per “controllare” l’inchiesta era di 200mila euro. «Pizza mi diceva: devi stare tranquillo e ripeteva sempre le stesse cose: tanto si sistema tutto», ha raccontato al gip Orsini. «Io dentro di me facevo: adesso mi chiede qualcosa. Puntualmente 2mila euro per mio fratello, prepara 3mila euro de qua, 5mila euro de là, perché c’avevamo quei soldi provenienti dalle varie attività...perché lui si prende cura del fratello (Giuseppe Pizza ex sottosegretario all’Istruzione, anche lui indagato ndr)...Questi soldi - spiega Orsini - erano per lui e per tutto quello che stava facendo per me, con Marotta o senza Marotta, lui stava sistemando le cose in modo tale che alla fine questo finiva in una bolla di sapone: “però mi dovete preparare 200mila euro”». LA FUGA DI NOTIZIE Quando Orsini cerca di sminuire il senso delle intercettazioni, sostenendo che Pizza millantasse, è il gip a ribattere: «Le perquisizioni sono state fatte a novembre 2014, per quanto Pizza possa millantare, non so se ha proprio millantato, visto che lei c’ha il testo delle intercettazioni e sapevate di essere intercettati». Orsini risponde: «C’era questo giubbotto che sembrava nel mirino dei finanzieri quale regalie fatte al funzionario dell’Agenzia delle Entrate, io l’ho saputo ovviamente da Lino Pizza che mi ha detto “guarda c’è un giubbotto in mezzo”, mi ha detto pure il negozio “tu l’hai comprato là”, c’hanno solo questo” e queste sono le cose che riguardano il giubbotto». Orsini chiarisce: «Posso spiegare la vicenda, ho regalato un giubbotto ad Armando Baldini». Il gip insiste: «No, deve spiegare la telefonata, poi parliamo della corruzione, ma noi vogliamo sapere come ha avuto il testo delle conversazione, questa del giubbotto». Orsini è laconico: «Tramite Pizza - e aggiunge due volte ho parlato con Marotta e anche lui mi ha detto la stessa cosa». Valentina Errante -TRX IL:19/07/16 01:15-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 15 - 19/07/16-N: 15 DALLA UE ARRIVANO 500 MILIONI CONTRO LA CRISI DELL’AGRICOLTURA Economia Maurizio Martina Ministro dell’Agricoltura Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Fax: 06 4720597 e-mail: [email protected] Euro/Dollaro -0,67% 1 = 1,1053 $ Ftse Italia All Share Ftse Mib 18.365,66 +0,17% Ftse Italia Mid Cap 16.762,73 +0,08% Fts e Italia Star 29.628,30 +0,71% 24.034,08 +0,77% 1 = 0,83372£ +0,12% 1 = 1,0869 fr -0,28% 1 = 116,82 ¥ -0,69% L M M G V L L M M G V L L M M G V L L M M G V L Tagli Irpef, si parte con l’aliquota del 23% Governo al lavoro sul piano per ridurre le tasse: un punto `Per tutti i contribuenti il risparmio sarebbe di 150 euro in meno sullo scaglione più basso che arriva a 15 mila euro annui con un costo per le casse dello Stato di 2,1 miliardi ` FISCO ROMA Taglio di un punto dell’aliquota più bassa dell’Irpef (che scenderebbe da 23 al 22%) per aumentare i redditi di tutti i contribuenti di 150 euro annui gratificando però maggiormente, in termini relativi, le classi sociali medio-basse. È questa l’ultima ipotesi accarezzata dal premier Renzi e dal suo entourage in vista della legge di Stabilità 2017. Palazzo Chigi sogna una riforma fiscale molto più ambiziosa ma le condizioni macro-economiche, anche alla luce della Brexit, restano complicate. IL SEGNALE Tuttavia il governo punta a dare comunque un segnale anche perché, per stessa ammissione dei collaboratori di Renzi, le varie misure tributarie messe in campo finora (gli 80 euro, il taglio dell’Irap, la cancellazione della Tasi sulle prime case e la decontribuzione sui neo-assunti) non hanno sfondato come si sperava nell’opinione pubblica. Servono 2,1 miliardi di euro per ridurre l’aliquota Irpef oggi posizionata al 23% e nei progetti dell’esecutivo quei soldi potrebbero saltar fuori da nuovi tagli di spesa da realizzare il prossimo anno. Di questa riduzione dell’ultimo scaglione (sotto i 15 mila euro di reddito) beneficerebbero indistintamente tutti i 41 milioni di contribuenti sottoposti a imposizione L’EFFETTO BREXIT SUL PIL PESA SULLA PORTATA DELLA RIFORMA. RESTA IN PIEDI L’IPOTESI DI UN INTERVENTO PIÙ FORTE diretta ma, per effetto della progressività che caratterizza il sistema fiscale italiano, l’impatto più concreto e visibile riguarderebbe i portafogli dei contribuenti posizionati sulla curva più bassa dell’Irpef. Questo scenario modifica, senza cancellarlo in chiave futura, lo schema di riforma che ha in testa Renzi. Vale a dire una riduzione di un punto delle due aliquote Irpef del 27 e del 38% che spaziano sui redditi da 15 a 55 mila euro lordi comprendendo 11 milioni di contribuenti. Si tratta, riferiscono fonti vicine al presidente del Consiglio, di una pista ancora valida ma, almeno per il momento, non ancora percorribile anche se strategica. E la ragione è comprensibile: l’operazione 80 euro ha gratificato 10 milioni di dipendenti ma a quota 26 mila euro gli effetti in busta paga si annullano del tutto. E la strategia che si intende perseguire è ridurre il carico fiscale in particolare sul ceto medio che naviga, appunto, tra 30 e 55mila euro. Vale a dire su una platea di italiani a forte vocazione risparmiatrice alla quale, tra l’altro, non ha fatto certo piacere l’aumento del prelievo sulle rendite finanziarie deciso dal governo poco più di un anno fa. LE COPERTURE Per il momento, insomma, si punta a ridurre di un punto l’aliquota del 23%, poi si vedrà. Tanto più che il menù della legge di Stabilità è già ricco di piatti piuttosto laboriosi. Si parte da 16 miliardi di euro (copribili solo in parte facendo ricorso alla maggiore flessibilità concessa di Bruxelles) per sterilizzare gli aumenti Iva delle clausole di salvaguardia già previste. E a tale proposito il ministro dell’Economia Padoan, la scorsa settimana, ha ribadito che si tratta di una misura certa, così come il taglio Il Fisco sbarca su Facebook tutti i dubbi risolti via chat L'Irpef attuale Reddito (euro) Scaglioni Aliquote 10.000 da 8.000* a 15.000 23% 20.000 da 15.001 a 28.000 27% 30.000 40.000 LA SVOLTA da 28.001 a 55.000 38% da 55.001 a 75.000 41% dell’Ires, già inserito e coperto nella scorsa legge di Stabilità. Si devono poi trovare risorse per finanziare l’aumento del bonus per i neonati e per i diciottenni, l’aumento delle pensioni minime e il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici in attesa dal 2009. Un’agenda resa complessa da un quadro generale incerto. Se Pil dovesse fermarsi quest’anno all’1%, e non salire neppure nel 2017 (come previsto dall’Fmi), la legge di Stabilità si complicherebbe. Le stime del governo sono infatti ferme a quanto previsto nel Def di aprile e non saranno modificate prima di settembre, quando sarà pubblicata l’apposita Nota di aggiornamento. Secondo quanto concordato con Bruxelles, negli stessi anni il deficit si dovrebbe assestare rispettivamente al 2,3% e all’1,8%. Ma alla luce delle nuove previsioni, mantenere quei livelli di indebitamento significherebbe sanare uno scostamento che costerebbe 5 miliardi di euro. Michele Di Branco ROMA Il fisco si svecchia e per comunicare più da vicino e in tempo reale con i cittadini sbarca su Facebook, dando il via al dialogo via chat per rispondere ai dubbi sulle questioni che più da vicino toccano la vita dei contribuenti. L’Agenzia delle Entrate ha deciso di aprire il suo nuovo profilo per dare la possibilità a tutti i 23 milioni di italiani attivi sul social network di trovare innanzitutto le risposte alle domande sul pagamento del canone Rai in bolletta elettrica. Una novità assoluta, scelta appositamente dall’amministrazione fiscale per dare il via alla sperimentazione della nuova pagina, che si arricchirà poi nel tempo di nuovi temi. Grazie alla piattaforma Messenger, i contribuenti potranno quindi dialogare con gli esperti dell’Agenzia in tempo reale e in maniera semplice, ottenendo, nell’arco di 24 ore, le risposte ai dubbi legati alla nuova modalità di pagamento del servizio televisivo. Nei casi in cui il quesito richieda un approfondimento, la risposta arriverà entro 5 giorni dalla richiesta. «L’attivazione di una pagina Facebook da parte dell’Agenzia delle Entrate rappresenta un’iniziativa importante per il miglioramento del rapporto con i contribuenti», ha commentato Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze della Camera ed esponente di Area Popolare. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA 50.000 60.000 70.000 Il ministro Pier Carlo Padoan 80.000 90.000 100.000 oltre 75.000 43% *soglia di esenzione per i dipendenti, che cambia per altri Pubblica amministrazione A fine luglio rilasciati 79 mila Pin unici «Alla fine di giugno 2016 sono 79.000 le identità digitali rilasciate, 182 le Pubbliche amministrazioni centrali e locali che offrono servizi, 524 i servizi online accessibili tramite Spid». A monitorare lo stato di avanzamento è il ministero della Pubblica amministrazione, che ha alzato il velo sulle 33 «azioni» inserite nella bozza del nuovo piano per l’Open Government. Si va da un mega portale web per l’aggiornamento in tempo «quasi reale» delle informazioni principali sul trasporto pubblico, a corsi di aggiornamento anti-corruzione per i dipendenti pubblici, passando per il rafforzamento del whistleblowing. Su ciascuna azione i cittadini potranno dire la loro, è infatti già attiva, dal 16 luglio, sul sito open.gov.it la funzione che permette di lasciare commenti per ogni iniziativa. Germania, 300 euro al mese ai genitori per stare di più con i figli IL PIANO BERLINO Per conciliare lavoro e figli, e non gravare solo sulla donna, la ministra tedesca per la famiglia, Manuela Schwesig, ha proposto una nuova forma di sussidio statale alle famiglie: 300 euro al mese – 150 per ciascun genitore – in cambio di una riduzione delle ore settimanali lavorate per trascorrere più tempo con i bambini. In concreto il nuovo sistema di sussidi familiari della ministra socialdemocratica (Spd) prevede che i genitori che accettino di ridurre l’orario di lavoro, a seconda dei casi, a 36 fino a 28 ore la settimana – percependo dunque una busta paga più leggera – hanno diritto a un assegno di 150 euro ciascuno. Ciò vale per un massimo di due anni e fino a quando il bambino ha raggiunto gli otto anni. La settimana lavorativa in Germania varia da categoria a categoria e a seconda contratti aziendali negoziati dai sindacati ma grosso modo va dalle 36 e un massimo di 42 ore. I COSTI Finanziamento stimato della proposta: circa un miliardo di euro l’anno. Anche genitori separati avrebbero diritto a 150 euro ciascuno per figlio, mentre a genitori single spetterebbe l’assegno intero di 300 euro. Secondo i calcoli del ministero, il 20% dei genitori potrebbero accogliere l’offerta. Obbiettivo del piano, che non è stato discusso in seno al governo di grande coalizione Cdu-Csu e Spd, sareb- be anche quello di incentivare le donne, in considerazione anche delle loro pensioni dopo, a continuare a lavorare. «Vorrei incoraggiare le madri a rimanere, nonostante il tempo con i figli, attive sul lavoro in modo da potersi garantire la propria esistenza», ha detto la Schwesig, spiegando che le giovani coppie desiderano una suddivisione più equa del tempo con i LA PROPOSTA DELLA MINISTRA DELLA FAMIGLIA MANUELA SCHWESIG, UN MILIARDO DI EURO PER FINANZIARLA La cancelliera tedesca Angela Merkel bambini e anche del tempo sul lavoro. I modelli in cui in genere il padre lavora a tempo pieno e la moglie non lavora affatto o molto di meno, non sono più soddisfacenti per molte persone, ha detto. La Schwesig, 42 anni, originaria dell’est, è considerata una promessa della Spd, soprattutto ora che il leader Sigmar Gabriel è in picchiata nei sondaggi e il partito pure. La ministra è vice presidente del partito e il suo nome circola anche nella rosa dei potenziali successori di Gabriel. È anche madre di due bambini, un maschietto (Julian) e una femminuccia (Julia), nata da poco proprio il giorno della festa della donna l’8 marzo. La sua proposta non è nuova: già una volta ne aveva lanciata una analoga sugli aiuti alla famiglia e si era scontrata con l’alleato di governo. Ora è tornata alla carica ma le chance che abbia maggiore successo sono scarse. Dalla Cdu-Csu, il partito della cancelliere Angela Merkel, si è levato un coro di critiche: «la nuova pioggia di soldi non è prevista nell’accordo di governo e non è finanziabile», ha tagliato corto il vice capogruppo Cdu, Michael Fuchs. «Nessuno mi può vietare» di fare proposte anche per la prossima legislatura, ha replicato stizzita lei. «Ancora una proposta sulla famiglia, sa di déja-vu», ironizza la tv pubblica Ard. Il sospetto è quindi che l’iniziativa della intraprendente ministra Spd sia solo un antipasto elettorale in vista delle legislative nel 2017. Flaminia Bussotti -TRX IL:18/07/16 22:24-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 17 - 19/07/16-N: 17 Economia Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Rcs, Cairo: «Voglio subito le deleghe» L’editore de La7: «Devo capire quando e perché `La cordata di Bonomi restituisce il 12,9% agli azionisti esce 1 euro dal gruppo. Pronto a non fare vacanze» che possono così decidere se girarlo all’offerta vincente ` L’ASSEMBLEA Dopo l'asta per Rcs MILANO Fresco di vittoria contro la cordata di Andrea Bonomi nella battaglia per Rcs, Urbano Cairo alza subito il velo sul suo programma per il gruppo del Corriere della Sera: «Ciò che voglio fare è avere tutte le deleghe e capire quando esce 1 euro, perché esce e come». A fare da sfondo alle parole è l’assemblea della sua Cairo Communication, che ieri ha approvato l’introduzione del voto maggiorato e l’aumento di capitale fino a 70 milioni senza diritto di opzione, il che significa che, se l’operazione dovesse essere avviata, potrebbero entrare nell’azionariato nuovi soci. Per capire quanto Cairo dovrà sborsare per l’offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas), ora al 48,8% del capitale, bisognerà aspettare i numeri definitivi. In particolare, sarà da vedere che faranno gli azionisti che avevano aderito all’offerta concorrente di Bonomi, Mediobanca, Diego Della Valle, Unipol e Pirelli, che si è fermata al 37,7 per cento. Le due opa concorrenti, la risposta di mercato di venerdì e la reazione di ieri La cordata, proprio ieri, ha annunciato l’atteso passo indietro decidendo di restituire il 12,9% raccolto ai soci, che a questo punto potrebbero girarlo a Cairo. Tuttavia, anche in caso di adesione massima, l’esborso dell’editore di La7 si limiterebbe a un’ottantina di milioni, che il gruppo Cairo Communication può coprire per cassa e senza nemmeno attingere ai 140 milioni messi a disposizione da Intesa Sanpaolo. Basta un 2% scarso dei soci che decideranno di migrare da Bonomi a Cairo perché quest’ultimo ottenga la maggioranza assoluta in una eventuale assemblea per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Rcs. Si tratta di un punto cruciale, su cui Cairo è tornato ieri, dopo avere spiegato di non avere ancora deciso chi sarà il nuovo presidente, mentre è OK DEI SOCI DI COMMUNICATION A VOTO MAGGIORATO E ALL’AUMENTO DI CAPITALE FINO A 70 MILIONI Rcs Mediagroup -5,95% -3,19% 5 Le offerte I.M.H.* CAIRO 1,0 euro in contanti 1,04 euro 0,25 cash, resto in azioni Cairo Paolo Bertoluzzo Icbpi vende la divisione di servizi sui titoli 4,402 4 4,14 37 3 ,7% 48, Le quote ottenute 2 1 0,94 venerdì ieri Gli aderenti all’Opa IMH avranno 5 giorni di tempo (22-28 luglio) per aderire all'Opas Cairo Communications Urbano Cairo (foto ANSA) *Bonomi e soci (Della Valle, Pirelli, Unipol, Mediobanca) La valutazione Via libera dell’Antitrust alla fusione tra i gruppi L’acquisizione del controllo di Rcs da parte di Cairo «non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza». È questa la valutazione dell’Antitrust che ha deliberato così di non procedere all’istruttoria. «Nel panorama nazionale esistono, infatti, sottolinea l’Antitrust - qualificati gruppi concorrenti quali il gruppo Mondadori, L’Espresso e Sole 24ore che già presentano analoghe caratteristiche in termini di varietà dell’offerta multimediale e che rappresenteranno un efficace vincolo concorrenziale per l’entità post merger». evidente che il nuovo ad sarà lui stesso: «Vedremo cosa sarà necessario fare per entrare nel cda; io prendo in mano le deleghe per cominciare a operare. Potrebbe essere successivo a un’assemblea convocata per il nuovo consiglio o forse anche prima. Parleremo con il presidente di Rcs (Maurizio Costa) e vedremo che intenzioni hanno». C’è infatti anche la possibilità che qualcuno degli attuali consiglieri, magari tra i sei scelti nel 2015 dalla lista di maggioranza, decida di dimettersi. Proprio i soci di maggioranza di allora, gran parte dei quali componevano la cordata di Bonomi (tranne Fca che è uscita e Intesa, schierata con Cairo), diventano azionisti di minoranza con un 22,6% complessivo più un 2,17% acquistato la scorsa settimana da spartire anche con Bonomi. «C’è tutta la voglia di essere collaborativo», ha detto Cairo in segno di pace agli altri soci dopo le tensioni di settimana scorsa. Tra le altre novità di ieri, il primo via libera all’operazione dal Governo, con il ministro dello Svi- luppo, Carlo Calenda, che ha benedetto le operazioni «di mercato». Va poi segnalata la rinuncia da parte di Cairo della condizione secondo cui le banche non avrebbero dovuto chiedere il rimborso anticipato del debito di Rcs in virtù del cambio del controllo del gruppo. La mossa di Cairo si spiega con la disponibilità di Intesa a colmare eventuali defezioni degli istituti di credito (si veda il Messaggero di domenica), tra cui Mediobanca. Ad assemblea conclusa, il presidente della squadra di calcio del Torino ha ribadito i suoi programmi di sviluppo del gruppo Rcs (destinato poi a fondersi con Cairo PER IL NUOVO PRIMO AZIONISTA È STATO UN ERRORE CEDERE LA DIVISIONE LIBRI ALLA MONDADORI E LA SEDE MILANESE Communication), citando le sinergie con la rete televisiva, lo sviluppo dello Sport e in particolare del Giro d’Italia e l’eventuale lancio in Spagna di nuovi periodici, ma ha anche sottolineato la rilevanza dei rapporti fra l’editore e il direttore del Corriere della Sera, che resterà Lucio Fontana. Cairo ha aggiunto che trasformare il quotidiano «in un giornale tabloid sarebbe la cosa più pazza che uno potrebbe fare, come intervenire sulla linea politica editoriale». Guardando al passato di Rcs, invece, Cairo ha affermato che non avrebbe mai venduto la Rcs Libri, di recente passata ai concorrenti di Mondadori, e nemmeno la sede storica di via Solferino nel centro di Milano, la radio e le altre attività che sono state cedute negli ultimi anni dal gruppo per fare cassa. A chi gli chiedeva quando conta di prendere le redini del gruppo Rcs, ha replicato: «Ho dato la disponibilità a rinunciare alle vacanze». Carlotta Scozzari LONDRA È giunto a meno di un mese dal voto sulla Brexit, «il più grande investimento asiatico di sempre nel Regno Unito», come l’ha definito la premier Theresa May: l’acquisizione del colosso high tech Arm Holdings, vero gioiello della corona della tecnologia britannica, da parte dei giapponesi di SoftBank per 24 miliardi di sterline, ossia 28,5 miliardi di euro, il 43% in più rispetto al valore di venerdì scorso. LA STORIA Arm è una società di Cambridge nata nel 1990, che impiega 3mila persone e che produce microchips usati nella maggioranza degli smartphones, tra cui l’iPhone e i Samsung. Il fondatore Hermann Hauser ha parlato di un «giorno triste per la tecnologia nel Regno Unito» poiché «Arm è l’ultima società britannica di tecnologia con una portata globale» e in molti si sono chiesti se quali siano le intenzioni della nuova premier, che appena una settimana fa, prima di insediarsi a Downing Street, prometteva una «vera strategia industriale» con più attenzione, da parte del governo, verso le acquisizioni di società britanniche da parte di gruppi stranieri. In particolare, May aveva alluso alla possibilità di bloccare le operazioni rivolte a società di interesse strategico, comprese quelle del settore farmaceutico, un aspetto che nell’operazione in questione non è stato giudicato rilevante. «Questa è una buona notizia per i lavoratori britannici, una buona notizia per l’economia britannica e mostra che, come la premier ha detto, possiamo rendere l’uscita dalla Ue un successo», ha spiegato una portavoce di Downing Street. L’approccio scelto in questa prima operazio- LA PREMIER MAY: «UNA BUONA NOTIZIA, È IL PIÙ GRANDE INVESTIMENTO ASIATICO DI SEMPRE NEL REGNO UNITO» L’ISTITUTO DELLE BANCHE POPOLARI VUOLE CONCENTRARSI SOLO SUL SETTORE DELLE CARTE E DELLA MONETICA Masayoshi Son, fondatore e Ceo del colosso giapponese SoftBank (foto AP) ne è particolarmente rilevante importante considerato che la sterlina debole rende molto più appetibili le acquisizioni nel paese post-referendum e che approcci come quelli di SoftBank potrebbero moltiplicarsi, col risultato di far perdere al paese pezzi importanti del suo panorama industriale e di renderlo, come aveva fatto notare May, vulnerabile ad eventuali tagli di posti di lavoro. Nel corso di una Acciaio Ilva, la cessione si allontana: se ne parla nel 2017 Si allontana al 2017 la cessione ai privati dell’Ilva. Il commissario straordinario Piero Gnudi esclude infatti che si possa arrivare alla vendita del gruppo a ottobre e allunga i tempi ai primi mesi del nuovo anno. E in attesa dell’approvazione dell’ennesimo decreto sulla cessione, ora all’esame del Senato, il vice ministro dello sviluppo Teresa Bellanova fa un appello alla responsabilità e © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Shopping dopo-Brexit: i microchip Arm alla giapponese SoftBank per 29 miliardi L’ACQUISIZIONE MILANO Icbpi, l’Istituto centrale delle banche popolari italiane, mette in vendita la divisione di servizio titoli (securities services), che si occupa tra le altre cose di negoziazione e banca depositaria, per concentrarsi nei servizi di pagamento. Il gruppo, che controlla la società delle carte di credito Cartasi e che dalla fine del 2015 è stato rilevato da un consorzio formato dai fondi di private equity Bain Capital, Advent International e Clessidra, secondo indiscrezioni, ha conferito ai consulenti di Rothschild mandato per la vendita dei security services, divisione che impiega tra le 200 e le 300 persone e che potrebbe essere valutata sui 200-250 milioni. Icbpi di recente è stata al centro delle cronache finanziarie per il rinnovo dei vertici: Paolo Bertoluzzo è diventato nuovo amministratore delegato mentre alla presidenza è arrivato Franco Bernabè. Inoltre, i soci di Icbpi hanno comprato le società delle carte di pagamento Setefi Services e Intesa Sanpaolo Card dal gruppo di Ca’ de Sass, mentre sembrano avere messo nel mirino anche la concorrente Sia. Ca. Sco. 0,91 0 venerdì ieri L’OPERAZIONE 82% IL PASSO INDIETRO Cairo Communications richiama tutti a fare la propria parte. I tempi per la cessione rischiano ora di diventare lunghi. Per il commissario Gnudi, infatti, ottobre sembra «prematuro». «Cercheremo di accelerare al massimo i tempi», ha detto l’ex ministro, spiegando che si potrebbe arrivare alla cessione nei «primi mesi del prossimo anno». Sul tavolo ci sono le offerte delle due cordate che si affronteranno nella gara per l’acquisizione dello stabilimento di Taranto, AcciaItalia (composta da Cdp Equity-DelFin-Arvedi) e Am Investco Italy (composta da ArcelorMittal-Marcegaglia). Al momento, ha spiegato Gnudi, «abbiamo aperto la busta della parte ambientale, che consegneremo a tre esperti» nominati oggi dal Ministero dell’Ambiente «per la valutazione del piano». conferenza stampa, Masayoshi Son, amministratore delegato di SoftBank, una delle più grandi società tecnologiche del mondo, ha sottolineato di avere «forte fiducia nel futuro del Regno Unito», nonostante «la situazione complicata», e ha aggiunto: «Molti stanno parlando di spostare i loro quartier generali fuori dal Regno Unito, ma io sono del parere opposto: questo è il momento di investire nel Regno Unito». In un momento in cui gli investimenti hanno sofferto dell’atmosfera di incertezza dell’ultimo mese, il governo ha accolto con entusiasmo l’operazione e il cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond l’ha definito «un grande voto di fiducia» nel Regno Unito. L’operazione verrà finanziata da SoftBank con riserve proprie e con un prestito a lungo termine dalla banca giapponese Mizuho. La società giapponese ha inoltre promesso che manterrà il quartier generale a Cambridge e che raddoppierà il personale nei prossimi cinque anni. Cristina Marconi -TRX IL:18/07/16 22:27-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 18 - 19/07/16-N: 18 Economia Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Arvedi batte il dumping dei cinesi ti. Il Mol è risultato pari a 222 milioni. Per quanto riguarda la situazione finanziaria, l’indebitamento è cresciuto a 745 milioni contro 628 milioni. I due dati non sono però comparabili, in quanto nel 2015 Acciaieria Arvedi ha dovuto ricostituire il capitale circolante dal livello minimo del 2014 a causa del fermo produttivo do- L’ASSEMBLEA CREMONA L’assemblea di Finarvedi spa ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. Nonostante il persistere della crisi economica, il difficile momento del settore siderurgico contraddistinto da un debole mercato domestico e dalle difficoltà derivanti dal dumping dei concorrenti cinesi il gruppo presieduto da Giovanni Arvedi ha conseguito anche nel 2015 risultati positivi, registrando in particolare una buona redditività di esercizio. In sintesi, il fatturato è ammontato a 2.077 milioni (2.090 milioni nel 2014) con un utile netto di 11,8 milioni dopo 93 milioni di ammortamen- IL FATTURATO SUPERA 2 MILIARDI, IL MARGINE SI ATTESTA A 222 MILIONI MENTRE IL DEBITO CRESCE A 745 MILIONI A FRONTE DI UN EXPORT AL 51% vuto a un incendio verificatosi nell’ultima parte dell’anno. Sul debito finanziario ha inciso anche l’avvio di Siderugica Triestina. Dopo la chiusura dell’esercizio, a maggio la capital structure è stata rinforzata grazie a un finanziamento a medio di 240 milioni (di cui 60 milioni di nuova finanza) erogato dalle principali banche. Il Gruppo Arvedi ha poi confermato il trend di crescita segnando un +22% nei volumi di produzione (4 milioni di tonnellate) e un +18,9% in quelli di vendita, a dimostrazione della capacità competitiva raggiunta. Ha quindi consolidato l’export indirizzando il 51% del fatturato verso i mercati europei (in particolare verso Germania) ed extra-europei. GENERALI Caltagirone arrotonda al 3,4% Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la propria partecipazione nelle Generali passando dal 3,37% al 3,4%. L’imprenditore ha esercitato diritti compresi di opzioni put, call e warrant a un prezzo di 11,5 euro su 500mila titoli per un controvalore di circa 5,7 milioni di euro. L’operazione è stata effettuata lo scorso 7 luglio. POPOLARE DI BARI Da ieri efficace fusione con Tercas e Caripe È efficace da ieri la fusione per incorporazione di Banca Tercas e Banca Caripe in Popolare Bari programmata dal piano industriale 2016-2020, rispettando così i tempi previsti dal cda dell’istituto all’inizio dell’anno. TELECOM ITALIA Dietrofront su Informatica Verso incorporazione La società dell’informatica di Telecom Italia, da tempo in bilico tra vendita e partnership, si avvia verso la fusione per incorporazione nel perimetro societario del gruppo entro fine anno. È il contenuto dell’accordo di programma che, secondo quanto riferito da Radiocor Plus, hanno raggiunto ieri azienda e sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Telecom Italia Information Technology (TI.IT) è la società dell’informatica, al La Borsa Italiana di lunedì 18 luglio 2016 AZIONI Indici azionari Indici azionari BORSA 18/07/2016 VAR.% Milano (Ftse Italia All Share) Milano (Ftse/Mib) 18.365,66 16.762,73 +0,17 +0,08 Francoforte (Dax) 10.063,13 -0,04 Londra (Ft 100) 6.695,42 +0,39 Parigi (Cac 40) 4.357,74 -0,34 Tokyo (Nikkei) 16.497,85 +0,68 New York (Dow Jones) 18.531,55 +0,08 New York (Nasdaq) 5.055,79 +0,52 Tassi Euribor Spread BTP-BUND -0,293 0 127 -1,88 Balzo di Telecom ma si sgonfia Rcs Seduta interlocutoria ieri a Piazza Affari, dove gli indici hanno più volte cambiato direzione prima di chiudere sulla parità. La volatilità, comune a tutte le principali Borse europee, deriva dal generale clima di incertezza legato al complesso quadro internazionale dopo la strage dell’Isis a Nizza e il tentativo di colpo di stato in Turchia (la Borsa di Istanbul ha chiuso in calo del 7%). Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, Mps è scesa dell’1,8% dopo che venerdì l’agenzia di valutazione Moody’s ha messo sotto osservazione il rating dell’istituto. Bene Telecom (+3,2%) mentre si avvicina l’appuntamento con la semestrale. Si è sgonfiata Rcs (-3,1%) nel giorno in cui l’assemblea di Cairo Communication (-5,9%) ha dato via libera all’aumento di capitale fino a 70 milioni al servizio dell’Opas. Premiate Azimut (+2,9%), Stm (+2,1%), Fca (+1,9%), UnipolSai (+1,9%) e Saipem (+1,8%). AZIONI PREZZO RIFER. DIFF. MIN. MAX. % ANNO ANNO QUANTITÀ A A.S. Roma A2A Acea Acotel Group Acsm-Agam Aedes Aedes 20 warr Aeffe Aeroporto di Bologna Alba Alerion Clean Power Ambienthesis Amplifon Anima Holding Ansaldo Sts Arena Ascopiave Astaldi Atlantia Autogrill Autostrada To-Mi Autostrade Meridionali Azimut Holding b 0,410 0,59 c 1,204 -0,50 c 10,400 -0,19 c 6,080 -3,49 1,650 0,00 b 0,366 1,58 0,000 0,00 b 1,075 1,90 c 8,300 -0,95 2,650 0,00 c 1,570 -0,19 b 0,360 1,01 8,410 0,00 b 4,522 0,36 b 10,250 0,99 0,000 0,00 2,700 0,00 b 4,024 0,10 c 22,240 -1,11 b 7,475 0,20 b 9,830 1,24 b 16,990 1,74 b 15,220 2,91 0,374 0,960 10,013 5,524 1,249 0,318 0,000 0,939 6,111 2,195 1,573 0,355 6,788 3,705 9,702 0,005 2,014 3,516 21,207 6,244 9,046 15,607 12,792 0,493 1,292 14,165 9,030 1,711 0,505 0,000 1,425 10,233 3,098 2,453 0,453 8,801 7,792 10,603 0,005 2,699 5,439 24,660 8,715 11,916 17,826 22,363 88351 4672880 44598 92972 3562 49447 0 157823 4748 0 6030 3000 132469 813081 66730 0 280183 383530 1665647 208776 58918 730 1217808 B B&C Speakers b Banca Carige b Banca Carige risparmio Banca Finnat c Banca Generali b Banca Ifis b Banca Mediolanum Banca Pop. dell’E. Romagna b Banca Pop. dell’Etruria e Lazio Banca Pop. di Milano b Banca Pop. di Sondrio b Banca Pop. di Spoleto Banca Profilo c Banca Sistema B.co Desio e Brianza B.co Desio e Brianza rnc Banco di Sardegna rnc b 6,700 0,75 6,229 7,764 7111 0,377 0,32 0,291 1,206 4486266 60,000 0,00 49,117 99,244 0 0,331 -0,03 0,298 0,427 38622 19,440 0,73 16,061 28,492 262027 20,050 1,67 16,522 29,133 37609 6,340 0,00 5,328 7,621 825449 3,424 0,59 2,634 6,828 6907141 0,583 0,00 0,588 0,588 0 0,433 0,05 0,347 0,909 71536632 2,422 0,75 2,144 4,045 1468952 1,782 0,00 1,796 1,796 0 0,186 -1,75 0,161 0,260 206275 2,254 0,00 1,993 3,932 61870 1,725 0,00 1,599 2,789 5823 1,840 0,00 1,750 2,534 1955 6,200 0,98 5,655 8,062 1450 Banco Popolare Banzai Basicnet Bastogi BB Biotech Bca Popolare Italiana 10 warr Bco Santander C.Hispano BE Beghelli ord Beni Stabili Best Union Company Bialetti Industrie Biancamano Biesse Bim Bioera Boero Bartolomeo Bonifiche Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brembo ord Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc PREZZO RIFER. b c b b c c b c b b c b b c b b b DIFF. MIN. MAX. % ANNO ANNO QUANTITÀ 2,410 1,52 1,813 9,171 13865911 3,262 -3,15 2,456 4,643 83663 2,854 0,00 2,708 4,726 51795 1,050 0,10 1,021 1,618 819 42,750 1,28 36,684 53,467 11285 0,000 0,00 0,000 0,000 0 3,780 -2,12 3,301 4,585 3000 0,478 0,00 0,365 0,551 23777 0,383 -0,16 0,354 0,474 21223 0,545 1,68 0,494 0,714 2099090 2,370 0,00 2,320 2,860 0 0,296 -0,03 0,242 0,380 35933 0,126 4,75 0,114 0,275 7800 11,600 0,78 10,151 15,464 22528 1,479 0,00 1,281 2,239 15087 0,210 -1,41 0,188 0,365 22550 19,300 0,00 17,500 22,300 0 18,600 1,09 16,412 19,091 520 0,272 0,00 0,250 0,280 3000 0,342 0,00 0,342 0,390 0 49,580 1,49 32,754 53,982 99550 0,050 -1,38 0,046 0,087 167017 16,500 0,61 13,100 17,845 28765 17,260 1,17 12,076 18,181 414949 9,400 1,08 7,342 10,453 72341 b 3,600 1,52 3,408 c 4,140 -5,95 3,408 b 1,110 1,83 0,873 0,135 0,00 0,094 b 2,178 2,74 1,744 b 0,820 3,67 0,769 b 8,815 1,61 6,988 b 1,189 0,08 1,117 b 5,790 1,22 5,263 b 13,330 1,99 12,071 c 3,762 -1,83 3,341 c 2,724 -1,59 2,548 b 0,178 11,19 0,151 b 7,050 0,79 6,195 0,017 0,00 0,015 0,241 0,00 0,242 b 0,992 0,20 0,771 b 0,388 0,18 0,334 c 6,205 -0,96 5,271 b 0,390 2,88 0,319 0,000 0,00 0,000 b 0,185 2,49 0,168 0,211 0,00 0,201 b 5,760 1,50 5,040 b 0,406 4,13 0,324 0,000 0,00 0,000 b 1,040 2,97 0,783 c 0,335 -0,62 0,292 4,306 4,966 1,188 0,150 2,343 0,997 8,864 1,893 7,207 14,208 5,857 3,310 0,243 7,833 0,033 0,242 1,108 0,670 6,903 0,429 0,000 0,225 0,315 6,716 1,070 0,000 1,239 1,186 3600 939291 3104 0 29979 11600 625725 9085 228001 713 111067 2371 353057 200353 257171 0 366594 25900 2760447 458398 0 7840 16713 166581 4188386 0 14550 755993 c b b c c b b b 0,360 -0,69 0,342 0,681 2,350 0,17 1,965 2,698 0,985 0,46 0,911 1,206 16,700 -0,24 13,772 19,941 12,800 -0,78 10,957 14,595 14,760 2,50 12,883 17,079 21,210 0,05 18,898 27,226 1,063 0,28 1,027 1,275 0,000 0,00 4,501 4,962 b 56,650 3,19 42,649 56,573 b 7,380 1,30 3,944 7,793 c 1,142 -2,14 1,100 2,047 410709 10 6500 16474 10421 43439 136463 79919 0 41122 313570 17869 b b b c b c b b 0,691 0,22 0,604 0,707 71001 0,785 1,36 0,698 1,016 136137 0,099 9,76 0,060 0,121 4058192 45,950 -0,71 43,083 58,066 11884 15,150 4,48 9,006 14,988 70277 1,669 -0,24 1,413 1,974 29756 0,685 0,96 0,611 0,817 9736 3,996 0,10 3,425 4,130 26190716 2,100 0,00 2,030 3,124 500 14,560 -1,09 11,137 14,869 11852235 10,230 0,00 9,584 11,774 97767 0,048 4,32 0,043 0,079 45000 0,001 0,00 0,000 0,007 0 5,275 2,43 4,725 8,656 95057 0,950 -2,66 0,874 1,082 2630 1,350 2,27 1,115 1,612 91322 34,010 1,16 23,766 40,631 293644 0,660 0,69 0,605 0,816 8003 D D’Amico Dada Damiani Danieli Danieli rnc Datalogic De’ Longhi Dea Capital Delclima Diasorin Digital Bros Dmail Gr. E Edison risparmio Editoriale L’Espresso EEMS EI Towers El.En Elica Emak Enel Enervit Eni Erg Ergy Capital Ergy Capital 16 warr Esprinet EuKedos Eurotech Exor Exprivia F c b b c b b b TRENITALIA Multe Authority per mancato indennizzo ritardi L’Autorità dei trasporti ha deciso di irrogare tre sanzioni, per un totale di 13.000 euro, nei confronti di Trenitalia a causa della violazione del Regolamento sui diritti e gli obblighi dei passeggeri. Nel dettaglio, le sanzioni riguardano la violazione, segnalata da singoli passeggeri e da un Comitato di pendolari, del diritto degli abbonati a ricevere dall’impresa ferroviaria un indennizzo adeguato, a fronte di ripetuti ritardi o soppressioni del servizio. Altre di Borsa C Cad It Cairo Communication Caleffi Caleffi 20 warr Caltagirone Caltagirone Editore Campari Carraro Cattolica Assicurazione Cembre Cementir Centrale LatteTorino Ceramiche Ricchetti Cerved Information Solutions CHL Ciccolella Cir Class Editori(ex scis.) CNH Industrial Cofide Coima Res Compagnia Immobiliare Az. Conafi Prestito’ Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Credito Artigiano Csp CTI BioPharma 100% di Telecom Italia, che dà lavoro a oltre tremila persone. AZIONI Falck Renewables FCA-Fiat Chrysler Aut. Ferrari Fidia Fiera Milano Fila Fila warr Fincantieri FinecoBank FNM Fullsix PREZZO RIFER. DIFF. MIN. MAX. % ANNO ANNO QUANTITÀ c b c b b b 0,739 -0,40 0,672 1,104 220743 6,200 1,97 4,997 8,358 15752495 38,330 -0,08 28,377 44,722 258496 5,535 0,09 4,051 6,860 2485 1,610 0,56 1,382 2,262 20369 12,760 0,08 9,814 13,082 3433 0,000 0,00 0,000 0,000 0 0,345 0,00 0,278 0,413 534549 b 5,640 0,80 5,194 7,435 2842855 c 0,439 -0,50 0,345 0,506 12651 b 1,197 0,17 1,016 1,772 1781 G Gabetti Property Solutions Gas Plus Gefran ord Generali Geox S.p.A. Gr. Waste Italia b 0,535 2,600 1,640 b 11,350 c 2,734 b 0,180 3,08 0,455 0,830 0,00 2,480 3,635 0,00 1,405 1,873 0,53 9,890 16,348 -1,51 2,577 3,967 1,01 0,169 0,728 18563 0 0 6444579 864905 134328 H Hera c 2,432 -0,25 2,333 2,649 1111491 I I Grandi Viaggi IGD-Imm. Grande Distrib. Ima Immsi Industria e Innovazione Intek Group Intek Group rnc Interpump Intesa Sanpaolo ord Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo Inwit Irce Iren Isagro Isagro Azioni Sviluppo IT WAY Italcementi Italiaonline Italiaonline rnc Italmobiliare Italmobiliare rnc IVS Group c b b c b 0,934 0,785 52,200 0,395 0,135 0,198 c 0,388 b 14,160 b 1,935 b 1,862 c 0,059 b 4,352 b 1,760 b 1,378 c 1,204 1,018 c 1,465 10,590 b 2,160 299,000 b 39,350 b 30,000 b 8,350 -0,11 0,695 0,945 36938 4,25 0,640 0,871 1678097 1,26 40,764 58,508 36744 -0,48 0,335 0,449 63835 12,93 0,107 0,301 461363 0,00 0,194 0,309 157245 -0,15 0,382 0,481 74394 0,43 10,483 14,929 206171 0,21 1,592 3,017 158562028 1,14 1,499 2,778 7540094 -0,17 0,045 0,095 14231 1,21 3,758 5,042 870726 0,57 1,635 2,091 285 0,95 1,273 1,653 1827164 -0,41 0,900 1,495 6284 0,00 0,706 1,109 11748 -0,75 1,136 1,815 2852 0,00 9,803 10,587 1308507 0,93 1,713 3,425 29680 0,00 299,000 320,000 0 0,13 31,004 41,572 31789 0,03 22,705 30,990 272623 3,60 7,487 8,800 367 J Juventus FC b 0,275 3,15 0,231 0,284 2404006 K K.R.Energy (ex Kaitech) c 0,446 -0,95 0,383 0,678 41430 L La Doria Landi Renzo Lazio Leonardo-Finmeccanica Luxottica Lventure Group b b c b c c 11,590 0,35 0,458 2,21 0,468 -0,21 9,745 0,57 44,370 -1,42 0,512 -8,98 9,542 0,402 0,389 8,615 42,676 0,388 13,267 0,750 0,520 12,737 58,734 0,698 11615 45479 1424 1554602 749378 418277 0,154 2,400 18,080 7,835 1,110 3,290 5,935 0,096 0,000 1,380 2,170 0,338 14,420 1,057 4,278 0,211 0,334 0,000 7,465 0,113 1,833 15,805 6,411 0,675 2,900 4,711 0,096 0,000 1,299 1,366 0,241 12,090 0,732 3,256 0,162 0,274 0,000 6,627 0,164 90269 2,717 385684 18,859 50165 9,422 15011 1,687 3660 4,061 3315132 8,606 4115284 0,115 0 0,000 0 1,572 8250 2,308 56996 0,394 538043 15,770 815278 1,062 40236 6,009 393621 0,263 34561 1,182 71128543 0,000 0 8,248 67748 M M&C Maire Tecnimont MARR Massimo Zanetti Beverage Mediacontech Mediaset ord. Mediobanca Meridie Mid Industry Cap Mittel Moleskine MolMed Moncler Mondadori Mondo Tv Monrif Monte Paschi Siena Moviemax Mutuionline b c c c c b c b c c b c c b 0,00 2,13 -1,36 -0,19 -1,60 -0,06 1,71 0,00 0,00 -2,40 1,12 -0,32 -0,07 0,00 7,22 -0,85 -1,82 0,00 5,14 N Nice Noemalife Noemalife 15 warr Novare c 2,524 -0,32 1,926 2,530 7,400 0,00 6,451 7,795 0,423 0,00 0,202 0,749 0,268 0,00 0,266 0,554 12863 35724 0 0 O Olidata Openjobmetis OVS 0,154 0,00 0,117 c 7,295 -0,07 6,666 b 5,055 1,87 4,943 0,198 7,497 6,325 0 260 598475 AZIONI PREZZO RIFER. DIFF. MIN. MAX. % ANNO ANNO QUANTITÀ CCT CEDOLA PREZZO IN COR. D’ASTA P Panariagroup Ind.Ceram. Parmalat SpA Piaggio Pierrel Pierrel 12 war Pininfarina Piquadro Poligrafica S.Faustino Poligrafici Editoriale Pop Emilia 01/07 Poste Italiane Prelios Premuda Prima Industrie Prysmian b 3,060 3,03 b 2,368 0,34 c 1,492 -0,53 0,255 0,00 0,000 0,00 c 1,841 -1,02 b 1,089 1,68 b 4,778 2,71 c 0,195 -0,51 0,000 0,00 b 6,230 0,08 c 0,082 -0,12 b 0,062 0,16 c 12,690 -0,24 b 20,250 0,40 2,348 2,308 1,485 0,243 0,000 1,743 0,988 4,058 0,152 0,000 5,186 0,071 0,049 8,740 16,497 3,969 2,445 2,281 0,543 0,000 3,594 1,388 5,908 0,260 0,000 7,133 0,263 0,187 14,855 22,257 20307 71697 590474 22500 0 49932 501 2765 9978 0 1850956 2601022 178423 4547 467250 b 4,160 1,36 3,534 4,768 b 2,326 1,13 2,151 2,590 c 0,910 -3,19 0,409 0,988 c 27,680 -0,50 19,439 28,266 c 0,301 -1,50 0,288 0,365 b 122,800 1,99 105,472 131,755 b 0,648 0,86 0,424 0,688 0,087 0,00 0,075 0,125 0,598 0,00 0,549 0,935 18453 50 3100496 277771 7307 3514 162548 0 0 R Rai Way Ratti Rcs MediaGroup Recordati Reno de Medici Reply Retelit Risanamento Rosss S Sabaf S.p.a. Saes Saes rnc Safilo Group Saipem Saipem risp (old rnc) Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Salvatore Ferragamo SARAS Save Servizi Italia Sesa SIAS Sintesi Snai Snam Rete Gas Sogefi Sol Sole 24 Ore Space2 Space2 warrant Stefanel Stefanel risp. 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D’ASTA Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp 01/02/03-19 S 23/05/08-19 S 03/11/08-19 S 04/05/09-19 S 03/02/14-19 S 01/07/14-19 S 01/12/14-19 S 01/02/04-20 S 01/10/09-20 S 01/03/10-20 S 23/04/14-20 S 27/10/14-20 S 01/05/15-20 S 01/11/15-20 S 01/02/06-21 S 23/04/10-21 S 01/09/10-21 S 01/03/11-21 S 16/10/13-21 S 16/06/14-21 S 01/04/16-21 S 01/09/11-22 S 01/03/12-22 S 03/09/12-22 S 16/02/15-22 S 15/09/15-22 S 15/05/16-22 S 01/11/93-23 S 22/12/93-23 S 15/03/07-23 S 11/04/08-23 S 01/03/13-23 S 20/04/15-23 S 15/03/16-23 S 01/08/13-24 S 01/03/14-24 A 15/03/14-24 S 01/09/14-24 S 11/04/16-24 S 01/03/09-25 S 02/03/15-25 S 01/11/96-26 S 24/09/10-26 S 15/03/11-26 S 01/03/16-26 S 01/11/97-27 S 22/01/13-28 S 01/11/98-29 S 21/05/14-30 S 01/11/99-31 S 24/03/15-32 S 14/10/15-32 A 18/03/02-33 S 01/08/03-34 S 15/09/04-35 S 01/03/16-36 S 01/08/05-37 S 01/08/07-39 S 16/09/09-40 S 28/10/00-41 S 22/05/13-44 S 01/09/14-46 S 09/02/16-47 S 4,25 2,35 4,50 4,25 2,50 1,50 1,05 4,50 4,25 4,00 1,65 1,25 0,70 0,65 3,75 2,10 3,75 4,75 3,75 2,15 0,45 5,00 5,50 5,50 1,35 1,45 0,10 9,00 8,50 2,60 4,75 4,50 0,50 0,95 4,50 3,75 2,35 2,50 0,40 5,00 1,50 7,25 4,50 3,10 1,60 6,50 4,75 5,25 3,50 6,00 1,65 1,25 5,75 5,00 2,35 2,25 4,00 5,00 5,00 2,55 4,75 3,25 2,70 110,84 108,39 111,83 113,11 106,91 104,48 103,37 115,62 115,06 115,82 105,79 104,97 102,23 102,02 117,13 111,24 116,09 122,33 116,37 109,26 100,65 125,04 129,59 129,98 104,77 105,26 100,18 157,90 162,00 117,58 127,60 125,13 101,86 101,69 126,42 121,32 115,55 111,80 100,84 132,44 103,60 157,75 129,94 125,34 103,39 153,12 136,68 144,58 124,00 157,13 100,52 107,02 157,27 148,20 127,49 105,33 134,04 153,19 153,89 132,99 152,85 122,35 109,52 BOT / MERCATO TELEMATICO SCADENZA BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT 12/08/16 14/09/16 14/10/16 14/11/16 14/12/16 13/01/17 14/02/17 14/03/17 13/04/17 12/05/17 14/06/17 14/07/17 GIORNI VITE RES. 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Così è lui il sospettato della morte di una giovane precipitata da una scogliera «Malaparte, eroe da noir» L’INTERVISTA VIENNA opo la saga di Atto Melani, l’abate castrato, spia alla corte del Re Sole, protagonista dei loro primi libri, esce in anteprima mondiale da Baldini & Castoldi il nuovo romanzo di Rita Monaldi e Francesco Sorti: Malaparte. Morte come me. Coppia felicemente simbiotica nella vita e nell’arte, Monaldi & Sorti sono alla loro decima fatica: bestseller in tutto il mondo ma, fino a poco fa, poco conosciuti in Italia. Colpa di una disavventura editoriale o meglio, forse, di una specie di messa all’indice che ha impedito la pubblicazione dei loro libri in Italia per 13 anni. Le prime edizioni uscivano in anteprima in Olanda e poi in tutto il mondo (26 lingue, 60 paesi, oltre due milioni di copie vendute) tranne che in Italia. Dal 2015 la Baldini & Castoldi, controcorrente, sta pubblicando tutti i loro romanzi. Finora ne sono usciti tre (Imprimatur, Secretum e Veritas) e ora il quarto. Nel nuovo libro, Monaldi & Sorti procedono come sempre secondo un ordine storico romanzato, con attento studio di fonti, documenti, simulando l’invenzione letteraria dietro fatti e personaggi realmente esistiti. Solo che qui dal romanzo storico si passa al giallo, un giallo storico con al centro uno dei personaggi più emblematici del ‘900, Malaparte, un “arcitaliano” cosmopolita segnato dal padre tedesco protestante, interprete come pochi delle contraddizioni e seduzioni del secolo: il fascismo, il comunismo, il cattolicesimo. Sul palcoscenico di una Capri da sogno prima dell’apocalisse i protagonisti del bel mondo che fu: fascisti, nazisti, agenti, principi, ministri, ereditiere, principesse, avventuriere e spie. Tutti realmente passati per le ville e le scogliere di Capri in quegli anni. Edda e Galeazzo Ciano, il conte Eddie von Bismarck, Mafalda di Savoia e il Principe Filippo d’Assia, la salottiera miliardaria americana Mona Williams, lo scrittore svedese Axel Munthe, e Malaparte col suo amato cane Febo: tutti con la morte iscritta di lì a poco nei loro destini. D NEL NOSTRO LIBRO IL FEELING DI UNA GUERRA INCOMBENTE, DI UNA CIVILTÀ ORMAI AGLI SGOCCIOLI, PIÙ ATTUALE CHE MAI La morte - incidente, suicidio o omicidio? – di una giovane scrittrice inglese, Pamela Reynolds, precipitata da una scogliera dell’isola nel ‘35 costituisce l’ordito del giallo al cui centro, unico sospettato, c’è Malaparte. Il romanzo - linguaggio immaginifico, affabulazione opulenta piena di aggettivi, reiterazioni, compiacimenti proprio come in Malaparte - è un omaggio al grande scrittore e un fulminante thriller che si divora in un soffio. Il racconto si snoda fra passato e presente: il 1939 a Capri e il 1957 in una clinica a Roma, dove Malaparte in fin di vita riceve la visita della morte che gli offre l’ultima chance di redimersi. Lui accetta e detta di getto il romanzo della sua vita e, forse, della sua salvezza. Nei primi romanzi dominavano gli intrighi papalini e delle dinastie imperiali. Ora è Curzio Malaparte. Cambiare secolo e passare dal romanzo storico al giallo significa una nuova fase, un nuovo stile? «No, – dicono Monaldi & Sorti nella loro villetta arrampicata sui vigneti di Vienna – questo romanzo era in gestazione da anni. Ma il feeling di una guerra mondiale incombente, di una civiltà ormai agli sgoccioli, di un potere politico sempre più arrogante, che dominano in Morte Come Me, sono oggi attuali più che mai. E abbiamo sentito il bisogno di condividerli con i lettori». La scelta di Malaparte come protagonista suona come uno statement… «La sua vita è già di per sé un romanzo: tombeur de femmes, geniale ma con tremende cadute, opportunista ma così orgoglioso da sfidare i rivali a duello, eroe di guerra, fascista, poi comunista e forse convertito al cattolicesimo… C’è materia da vendere. Ma soprattutto, sul letto di morte si chiede finalmente: che cosa ho fatto della mia vita? E questa è la vera “leva” di tutto il libro». Qualche influenza nella vostra produzione letteraria? «Nel corso della vita ci hanno influenzato e ispirato i grandi romanzi di formazione, o Bildungsroman come si dice in tedesco: oltre a Manzoni, I Viceré di De Roberto, Gli ultimi giorni dell’umanità di Karl Kraus, la lingua raffinata dei romanzi storici di Maria Bellonci e lo Stefan Zweig de Il mondo di ieri, con il suo sentimento dolceamaro di un passato che non tornerà mai più. Ma anche il crudo dissidio tra storia e coscienza nel Rubè di Giuseppe Antonio Borgese. Tra le nostre “guide” di sempre ci sono soprattutto Pirandello e Proust, con le loro sempre attuali riflessioni sulla verità, la memoria e il tempo. Infine, per Morte Come Me, ci siamo imbevuti della prosa di Malaparte, un genio così attuale, colto ed estroso che se scrivesse oggi meriterebbe non PROTAGONISTA Curzio Malaparte nel libro Sotto la sua villa a Capri Rita Monaldi e Francesco Sorti in una foto di Luis Barra di vincere un solo premio Strega, ma cinque». Si possono fare paralleli con il genere fiction o altra letteratura recente? «Ci riconosciamo poco nei grandi successi di fiction degli ultimi anni. In America hanno dominato autori letterari che scavano nella crisi attuale senza però arrivare alla catarsi, ad esempio Franzen. Oppure, sul versante mass market, hanno imperversato opere pseudo storiche à la Dan Brown che, come è stato lamentato dalla critica, hanno abbassato la qualità generale. Gli autori italiani odierni non li abbiamo letti, e non azzardiamo quindi un giudizio. Abbiamo letto solo Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi, dato che parla anche del nostro compianto amico Gianni Pennacchi, e ci è piaciuto molto». Che effetto fa dopo 13 anni di “ostracismo” pubblicare in Italia? Avete piani di “rimpatrio”? «Un enorme piacere, in fondo abbiamo scritto sempre pensando a cervelli e cuori italiani. Anche quando credevamo che non saremo mai più stati pubblicati in patria. Amiamo l’Italia e soprattutto i nostri compatrioti. Ma Vienna è ammaliatrice: credi di poterla lasciare, e invece le resti fedele fino alla fine». Flaminia Bussotti © RIPRODUZIONE RISERVATA MONALDI & SORTI Malaparte Morte come me BALDINI & CASTOLDI 496 pagine 18 euro VITTIME DI OSTRACISMO? ABBIAMO SCRITTO SEMPRE PENSANDO AGLI ITALIANI, ANCHE QUANDO ABBIAMO PERSO LE SPERANZE IN PATRIA -TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 20 - 19/07/16-N: 20 Questioni di gusto Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Nei banchetti aristocratici pietanze inusuali Il meloncino Al camineto Cortina d’Ampezzo località Rumerlo 1 Tel. 0436.4432 Chiuso il martedì Prezzo: 40-65 euro Si Territorio ma non solo No Si arriva solo in auto CUCINA 6666666666 AMBIENTE 6666666666 SERVIZIO 6666666666 CANTINA 6666666666 Dai carciofi di Cavour alle fettuccine alla papalina: 72 ricette e mille aneddoti di signorie, case reali e famiglie nobili A Cortina l’eleganza di un millefoglie di lingua Giacomo A. Dente [email protected] IL RISTORANTE C i sono tanti modi per raccontare lo spirito di Cortina. Ma, senza dubbio, uno di questi passa per la famiglia Melon, la sua bellissima storia e il suo grande contributo alla civiltà dell’accoglienza del territorio. La loro baita con vista emozionante, tra verde e rocce sulle Tofane, esprime tutta l’eleganza di un minimalismo che rivela cura fin dal più piccolo dettaglio. Con la regia di Romeo e Orietta, titolari sensibili come pochi, tutta l’orchestra, gioiosamente scelta al femminile per la sala, recita con professionalissima gentilezza il ruolo di assistere tutti i clienti. Il risultato di questa felice armonia estetica si prolunga così in una linea di cucina saggia, stuzzicante, mai provinciale, anche se ricca di citazioni del territorio, capace di interpretare con spirito la modernità . La magnifica scelta di pani, la carta dei vini selezionata con giusti ricarichi, moltiplicano il piacere di esplorare proposte sempre centrate sul gusto. Magnifico l’esordio con la millefoglie di lingua di vitello con salsa tonnata e capperi, oppure con l’uovo cotto a bassa temperatura su crema di polenta con finferli trifolati e tartufo, autentico inno alla cremosità . Poi la cucina si diverte a strizzare l’occhio al pop con gli imperdibili spaghetti alla cipolla, senza dimenticare la tradizione, con densi e ariosi al tempo stesso canederli all’ortica con insalata di cavolo rosso. L’ossequio intelligente al territorio continua col lombo di cervo con salsa al mirtillo e purea di sedano rapa, con un impeccabile fegato alla veneziana, con variazioni sui funghi locali e anche con qualche notevole proposta di pesce. La bellezza della carta è proprio in questa sua capacità di incuriosire, stimolando il desiderio di ripetere l’esperienza. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tivoli Quegli “Aristopiatti” che fecero la Storia IL LIBRO C’ erano una volta un principe russo, alcuni cuochi di talento, una corte piemontese. C’erano anche un cuciniere-alchimista-confetturiere dalla vita travagliata, un re goloso ma dai gusti semplici e un confine vicino, quello con la Francia... Inizia così un viaggio nel tempo e nel gusto, attraverso sei territori italiani, alla ricerca di piatti o meglio “aristopiatti” che hanno costituito un pezzo di storia italiana. A farci scoprire sapori e segreti di tavole blasonate sono Lydia Capasso e Giovanna Esposito, che firmano “Gli Aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana” (Guido Tommasi Editore, pp.208, 14 euro). Una galleria di pietanze coronate attraverso settantadue ricette e molte storie. Si va dai grissini stirati ai carciofi di Cavour, passando per il filetto del musicista e i doni della Serenissima, con baccalà mantecato e granseola alla veneziana, Nadalin e Fritole. La voce narrante canta dei tajarin che Rosa Vercellana cucinava per Vittorio Emanuele II e INNOVAZIONE L a pummarola è uno dei simboli del made in Italy nel mondo. L’Italia, secondo il Rapporto Orfofrutta 2016 di Nomisma per Unaproa, grazie ad un export di 1,8 milioni di tonnellate nel 2014, è il principale esportatore di conserve di pomodoro a livello mondiale. A toglierci però il primato produttivo è un gigante del calibro della Cina, primo produttore planetario di pomodoro, nonché di melanzana, cavoli e broccoli, lattuga e cicoria, aglio. Davanti a questo colosso, l’Italia prova ora a distinguersi sui mercati esteri con nuove varietà e un gusto in linea coi valori della Dieta Mediterranea. Cercando peraltro di cattura- della galantina di cappone amata dai Gonzaga, fino ai 3.400 carciofi alla romana presenti sul banchetto del principe Borghese in onore di Innocenzo XII. A CORTE Nel capitolo sulle Corti a banchetto nel triangolo pagano, da segnalare la torta alle erbe ispirata a Cristoforo Messisbugo, e il cappone alla Stefani, senza di- Tocco di classe Nel cuore del Ghetto le delizie di formaggio Piccole, grandi gioie gastronomiche per chi resta in città in queste giornate afose. Ci pensa lo straordinario maestro formaggiaio Beppe Giovale, con bottega nel cuore del Ghetto a Roma. Saranno in queste settimane protagonisti i suoi caprini (tometta, stracchino, piramide, paglierina, primo sale e ricotta) tutti proposti in abbinamento con uno spumante naturale trevigiano metodo classico menticare duchesse di tacchino, kipferl e spongata. Se vi appassionano armi, cuochi e bagagli, allora gustate l’approfondimento su Caterina de’ Medici e la leggenda della cucina tosco-francese, con carabaccia, cibreo, torta manfreda e berlingozzo. Se invece amate mangiare da papi e bere da cardinali, ecco carciofi alla romana, crostini di provatura e acciughe, torta di pecorino, pere e noci, fettuccine alla papalina, brodetto pasquale o anguille alla Vernaccia, finendo con Vincisgrassi e Vignarola, nel nome del santo ventre. Una vera chicca le ricette di alcune famiglie aristocratiche, come le fettuccine al ragù dei Barberini o il timballo di pasta dei Bentivoglio. Non si batte la pastiera dell’illustre famiglia napoletana dei Giovene di Girasole, mentre l’arista alla fiorentina è consigliata dai Frescobaldi. Sette secoli di storia, ventuno generazioni: è questo il retaggio dei Bernabà Silorata, legato in massima parte a Porto Maurizio, sulla Riviera di Ponente ligure. Assolutamente da non perdere la loro ricetta dello sformato di finocchi gratinato. G.A.D. Cortina d’Ampezzo località Lacedel 34 Tel. 0436.866400 Graziano Prest ha reso questo luogo di eleganza raffinata anche un relais gastronomico imperdibile Al Passetto Cortina d’Ampezzo Via Marconi Tel. 0536.2254 Bella la posizione, più di uno sfizio, non sempre, causa folla, i piatti escono con “precisione” I PATRON Romeo e Orietta Melon nel loro locale Il meloncino Un sapido Pinot bianco perfetto per i pesci affumicati Fabio Turchetti [email protected] IL VINO Pinot Bianco Vial Cantina Caldaro Prezzo: 12 euro 6666666666 © RIPRODUZIONE RISERVATA È sempre stato un grosso problema, quello del sentore di tappo: croce di produttori, degustatori e rivenditori. Onore al merito ad Amorim Cork Italia, quindi, azienda all’avanguardia per quel che concerne le chiusure in sughero, che ha messo a punto una tecnologia di controllo individuale, detta NDtech, tesa ad uno screening dettagliato su ogni tappo selezionato: al fine di eliminare all’origine tutti quelli minati da tricloroanisolo (TCA), la bestia nera del mondo del vino. La tecnologia aiuta a coglierne la presenza anche solo per 0,5 nanogrammi per litro, Rivoluzione in forma e colore: il pomodoro ora è Torpedino re la crescente domanda interna di healthy e comfort food che viaggiano in controtendenza con la crisi. E tra le novità dell’estate cresce l’offerta di mini pomodori, dai colori giallo, verde e persino marrone-nero, come il Cumano. IL PROGETTO Nel Lazio sta facendo parlare di sé il Torpedino, un gustoso mini San Marzano, fratello del più noto Datterino. Si tratta di una varietà di piccola taglia, mediamente 25 grammi ad esemplare, caratterizzato da decise note aromatiche di elevata persistenza e un equilibrato rapporto fra dolcezza e acidità, come attestano le analisi sensoriali di Agro Came- ra, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. Il verde si presta a un consumo fresco, mentre il rosso dà il meglio nella trasformazioni in sughi che rievocano il sapore di una volta. A crederci una squadra di coltivatori di Fondi (Latina) che - con Mariano di Vito centravanti e ideatore del progetto - hanno scommesso dal 2011 sul successo di questa varietà, la cui versatilità in cucina è stata dimostrata dal farmer-chef Antonello Colonna con un menu a tutto Torpedino, dal succo al dessert. Nell’orto del resort a Valle Fredda-Labico lo chef coltiva 300 piante e ne fa un omaggio gradito in particolare ai turisti stranieri. Il Lazio, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Carlo Hausmann, «ha una grande tradizione culinaria in rosso ma finora non aveva un suo pomodoro territorio. Il Torpedino nel suo piccolo è perfetto e sta dimostrando tante attitudini: gusto molto dolce, essendo robusto può viaggiare ed essere manipolato, monoporzione. Da qui l’impegno a farne un progetto di filiera nel Psr (Programma di sviluppo rurale) che investirà sia la ricerca che la logistica distributiva con una piattaforma che va aumentata. In prospettiva - secondo Hausmann - ci sono tutte le premesse per farne una scommessa vinta». IMPRESA «Siamo davanti - ha sottolineato il dg vicario di Agro Camera Va- Pomodori Torpedino CONTRO L’INVASIONE DEI PRODOTTI CINESI LA VARIETÀ NATA A FONDI E GIÀ AMATA DAGLI CHEF COME ANTONELLO COLONNA l’equivalente di una goccia d’acqua su ottocento piscine olimpioniche! Ci sono voluti cinque anni di ricerca e dieci milioni di euro di investimenti, per un risultato davvero senza precedenti nel campo: ora che ne sono iniziate le richieste di approvvigionamento da parte di molti clienti, non solo italiani, ne coglieremo poi meglio gli effetti a lungo termine. Fra le cantine interessate anche una cooperativa che è fra i riferimenti dell’Alto Adige, quella di Caldaro: di cui, in attesa delle prossime produzioni, varrà la pena stappare questo Pinot Bianco succoso, sapido, nitido, dinamico. Dai ricordi floreali e di mela, mandorla tostata e pesca, risulterà in bocca contrastato ma sapido: perfetto su un misto di pesci affumicati. © RIPRODUZIONE RISERVATA lentina Canali - a un modello imprenditoriale che partendo dalle radici e da un stretto legame con la terra, riesce ad innovarsi e a rendere semplice, grazie al bicchiere da passeggio, il consumo del prodotto-principe della Dieta Mediterranea». «Veniamo da anni di standardizzazione del gusto e oggi - ha concluso Andrea Mazzucato, genetista dell’Università della Tuscia si registra un’apertura verso nuove tipologie di una produzione orticola che rappresenta la tradizione e il futuro del made in Italy. I pomodori di nuova generazione devono però avere particolari parametri: il gusto, essere resistenti nel trasporto, produttivi, adatti alla Gdo, quindi con numeri, estetica, e conservabilità idonei agli scaffali nella grande distribuzione». -TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 21 - 19/07/16-N: 21 Motori Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it La RR Vision Next 100 è un’imponente ammiraglia in grado di guidare da sola. In occasione del primo secolo di vita di BMW la prestigiosa azienda britannica, al pari di tutti gli altri marchi del gruppo bavarese, ha presentato la sua visione del futuro Il marchio più esclusivo sposa senza se e senza ma la guida autonoma LA SVOLTA LONDRA ltro che Brexit. La vera rivoluzione inglese del 2016 l’abbiamo vissuta personalmente in due tappe. La prima alla Rondhouse, leggendaria sede londinese di concerti e spettacoli famosi, la seconda nella fabbrica Rolls Royce di Goodwood, incastonata tra le dolci colline del West Sussex, a ridosso dell’immensa proprietà in cui Lord March organizza il leggendario “Festival of Speed” e altri appuntamenti imperdibili per gli appassionati dei motori e della velocità di ieri e di oggi. In entrambe le location abbiamo assistito alle “prove generali” della fine di un’epoca. Nelle Rolls del futuro non c’è posto per il compagno quasi inseparabile dell’automobile più sontuosa e carismatica del mondo: lo chaffeur. L’addio all’autista è stato anticipato dalla monumentale concept car con cui il brand inglese ha svolto il compito assegnato da Bmw a tutte le stelle della sua galassia: festeggiare il primo secolo di vita del gruppo con una show car capace di interpretare la visione della mobilità dei prossimi cent’anni nell’ottica e secondo la filosofia di ciascun marchio. Una sorta di finestra itinerante sul futuro visto da Monaco e dai suoi satelliti, visto che la parata delle concept car – tutte accomunate del medesimo nome, Vision Next 100, preceduto da quello del relativo marchio – ha preso il via, ovviamente con la proposta della casa madre, dalla capitale della Baviera per poi spostarsi a Shanghai. A A olls R licenzia le Rolls Royce di dopodomani consentiranno a ogni cliente di scegliere la configurazione preferita, in una sorta di ritorno alle auto su misura e ai servizi di carrozzeria di cent’anni fa. IL TEMPIO DI GOODWOOD l’autista SOVRANA In alto la Rolls Royce Vision Next 100 in tutta la sua imponenza A fianco alcuni dettagli del capolavoro che è un manifesto per il futuro TECNOLOGIA AVVENIRISTICA MA NELLA FABBRICA DOVE NASCONO I CAPOLAVORI TUTTO È FATTO A MANO Londra è stata la volta dei due brand britannici, penultima tappa di un tour destinato a concludersi in ottobre a Los Angeles. Per quanto riguarda la Rolls Royce Vision Next 100, siamo di fronte a un vero monumento su ruote, di un’imponenza persino inquietante nel suo abbinamento tra dettagli ispirati alle Rolls più famose degli anni 30 e 50 e scelte stilistiche che regalano quasi la sensazione di trovarsi di fronte a una vettura protetta, se non blindata. Cosa pregio, non c’è infatti il sedile di guida ma solo un comodo e smisurato divano. Non una dimenticanza, ma una scelta precisa: quasi a dire che nel “secolo secondo” dell’era Bmw ogni Rolls Royce sarà in grado di fare tutto da sola, portando a destinazione i fortunati occupanti nel comfort più totale e in assoluta sicurezza, senza le titubanze e i rischi connessi con l’umana fallibilità. GIOIELLI SU MISURA peraltro, visti i tempi che stiamo vivendo, che molti clienti di un’auto che esaspera il concetto di status potrebbero gradire. Dal punto di vista filosofico, la visione Rolls Royce sposa senza se e senza ma la guida autonoma nella sua interpretazione più estrema: il licenziamento dell’autista non è il frutto di un pregiudizio sindacale, ma è scritto nei fatti, nell’abitacolo grande come un monolocale, ma ovviamente arredato in modo più lussuoso e con materiali di gran A guidare, ma anche a soddisfare tutte le esigenze dei viaggiatori con la solerzia di una premurosa hostess, provvede Eleanor, la sofisticata assistente virtuale che è la perfetta padrona di casa di questo salone viaggiante che il direttore del design Giles Taylor definisce un “Grande santuario” e che, una volta a destinazione, porge delicatamente ai viaggiatori le valigie che fuoriescono da una paratia laterale scorrevole che sembra ispirata al mondo dei maxi yacht. Più che sulle caratteristiche tecniche che – salvo un fugace accenno alla propulsione elettrica – non sono state specificate (dettaglio quasi inutile per un’auto che non vedremo mai in strada) l’accenno è stato posto sul legame tra questa vettura ipertecnologica e il passato leggendario del marchio inglese: grazie alla piattaforma modulare, Lo stesso filo rosso che collega passato e futuro si ritrova nella fabbrica di Goodwood dove, perfettamente inserita nell’ambiente circostante e in linea con le più recenti tendenze di produzione pulita, nascono le Rolls Royce di oggi e si pensano quelle di domani. Una struttura moderna e razionale, linda come una corsia d’ospedale, intrisa del Dna del marchio: i pochissimi robot servono solo a ridurre il peso della fatica fisica, ma per il resto tutte le lavorazioni sono rigorosamente effettuate a mano, da operai super specializzati e orgogliosi della loro artigianalità, da falegnami che realizzano le finiture con 50 strati di legno, da schiere di sarte che cuciono gli interni realizzati con i pellami pregiati e con i materiali innovativi studiati e sviluppati nei contigui laboratori. Dai reparti interni di ricerca e sviluppo, dove si utilizzano le tecnologie più sofisticate ma sempre sotto l’occhio vigile dell’uomo, sono nate alcune delle soluzioni più caratterizzanti dell’esclusività Rolls Royce come lo Starlight, procedimento unico che consente di personalizzare il soffitto del tetto con disegni e colori affidati a cavi in fibra ottica. A proposito di esclusività, la scelta tra 40.000 possibili colori (occorrono 12 ore per stendere due stadi di lacca) consente a chi lo vuole persino di intonare la carrozzeria alla tinta dello smalto per unghie della moglie. Una volta ultimata, ogni singola vettura viene sottoposta a un’approfondita prova su strada: non a caso, dall’inizio del collaudo alla spedizione trascorrono quattro giorni. Giampiero Bottino © RIPRODUZIONE RISERVATA Anche Mini guarda avanti: il frontale sarà trasparente IL FEELING LONDRA all’abitudine a pensare in grande al “piccolo è bello”, purché sia premium. Nella galassia Bmw i due estremi quasi si toccano, separati solo dai 160 km che separano Godwood, casa della Rolls Royce, da Oxford, tradizionale culla della Mini adesso affiancata – per fronteggiare l’ampliamento della gamma e la crescita della doman- D TUTTE LE AUTO DEL BRAND CONOSCERANNO ABITUDINI E GUSTI DEI CLIENTI DELL’AZIENDA E SARANNO SEMPRE PRONTE AD ADATTARSI Qui vengono concepite le Mini del futuro come la Vision Next 100, la concept car che festeggia il primo centenario Bmw spalancando una finestra sul futuro del marchio. Questa bella vettura che, con proporzioni e dimensioni tipicamente Mini, interpreta fedelmente la filosofia del go-kart urbano, si fa notare a prima vista per il frontale trasparente. da – dall’unità produttiva olandese (Vdl Nedcar) e dalla fabbrica austriacadi Graz. Qui, nella storica fabbrica inglese che sforna automobili dal 1913, nascono le nuove Mini, le cui tre generazioni hanno finora superato i 3 milioni di vendite. RICICLATI E RICICLABILI SIMPATICA Muso trasparente porte scorrevoli materiali ecologici ecco i punti cardini della Mini del domani che vuole continuare a dominare la città Un’idea brillante, un effetto molto riuscito, che apre al mondo un abitacolo realizzato esclusivamente con materiali riciclati e riciclabili ma che potrebbe anche creare qualche problema nel traffico urbano in caso di guidatrici con minigonne troppo audaci. Spinta da motori silenziosi e puliti, capace di guidare da sola ma anche di cedere il comando all’essere umano desideroso di assaporare il tipico go-kart feeling su cui si fonda il Dna Mini, facilmente accessibile grazie alle doppie portiere scorrevoli, la Vision Next 100 offre un’inedita e intrigante chiave di lettura della mobilità urbana individuale su cui Mini scommette per i prossimi cent’anni, ma con la dichiarata intenzione di arrivarci molto prima. È una promessa che trova sintetica espressione nel claim «Every Mini is my Mini»: ogni Mini potrà essere la mia. Grazie al costante dialogo tra l’uomo e l’intelligenza digitale dell’auto, quest’ultima conoscerà alla perfezione i gusti e le abitudini di guida di ogni appartenente alla community Mini. E quando uno di questi, ovunque e a qualsiasi ora, avrà bisogno di una vettura, sarà lei a raggiungerlo dopo essersi adattata – persino modificando il colore del tetto e l’illuminazione interna – per soddisfare al meglio le sue esigenze. G.Bot. -TRX IL:18/07/16 22:06-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 22 - 19/07/16-N: 22 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Commenti, opinioni, e lettere L’analisi Cambio di rotta nella caccia ai nuovi jihadisti Carlo Nordio segue dalla prima pagina La sua forza è stata anche la ragione della sua sconfitta: il tramonto del marxismo (per le Br) e una saggia combinazione di repressione militare e di accordi internazionali ( per l’estremismo palestinese) ne hanno quasi del tutto svuotato la ragion d’essere. E infatti, a parte episodi isolati, dovuti all’eterno conflitto arabo israeliano, l’Europa e il mondo occidentale sono vissuti abbastanza a lungo in pace. Con l’attacco del 2001 alle due torri, e la nascita del terrorismo religioso, è mutata la motivazione, ma è rimasta la tattica operativa tradizionale: i dirottatori di New York erano persone istruite e addestrate, inserite in un’organizzazione diretta da un personaggio ricco e intelligente come Bin Laden. Questo terrorismo aveva un nome e un volto, anche quando colpiva, apparentemente a casaccio, vittime innocenti. Era, in definitiva, un esercito di ombre, ma di ombre identificabili. E infatti, sia pure con fatica e tra mille sconfitte, l’attività di intelligence ha a lungo funzionato. Quando ha fallito, come a Parigi e a Bruxelles, i servizi di informazione sono stati accusati di scarsa vigilanza, perché gli autori erano noti alla polizia. Era vero, ma era anche comodo. Perché si pensava che, evitando quegli errori, si sarebbero evitati anche i prossimi attentati. E invece Nizza ha dimostrato esattamente il contrario. Mohamed Bouhlel, infatti, aveva ben poco in comune con gli altri suoi confratelli assassini: era manesco, vizioso e forse mezzo alcolizzato; e soprattutto era ignoto alla polizia, se non per marachelle di lieve entità. Da questo, come dicevamo, qualcuno ha concluso che l’Isis non c’entrasse nulla. E invece è arrivata la rivendicazione. Che significa questo? Significa che l’organizzazione – pur non difettando di martiri ansiosi di attivarsi – sta arruolando adepti anche tra gli insospettabili sbandati, estranei alla sua struttura operativa, per servirsene solo come strumento finale. Questo ha due conseguenze, entrambe drammatiche. La prima, che questi individui agiranno nel modo non solo più sinistro ma anche più imprevedibile: ieri un camion sul lungomare, domani una carrozzina dentro un asilo, e avanti così secondo la loro fantasia. La seconda, che l’attività di intelligence, l’unica veramente utile in questa battaglia, è resa ancor più difficile dalla stessa personalità di questi neofiti stragisti, scelti a caso da uno spregiudicato reclutatore. E così l’occidente, che già faticava ad affrontare una forma di guerra cui non era preparato, è ora minacciato da una tattica ancora più inattesa, resa più funesta, perché più insidiosa, dall’impossibilità di delineare e persino di immaginare, il volto del nemico. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’intervento Antiterrorismo, l’arma in più della “Cyber security” Paolo De Angelis a crescente minaccia terroristica velocemente costringe i governi di tutto il pianeta ad aggiornare l’agenda alla voce sicurezza, per prevenire i rischi di attentati che, con drammatica cadenza, vengono realizzati in ogni latitudine. Non ci possono essere falle, la prevenzione è indispensabile di fronte ad un fenomeno sempre più violento e diffuso. Gli scenari mondiali sono in continuo aggiornamento per stabilire standard comuni di coordinamento antiterrorismo. In questo quadro, oltre agli interventi sul versante della sicurezza fisica dei cittadini, assume sempre maggior rilievo lo scenario informatico e la sicurezza dello spazio cibernetico. I maggiori analisti del mondo sono al lavoro per individuare i rischi che la rete informatica può correre in caso di attacco terroristico, per attuare strategie di prevenzione e risposta. C’è la consapevole certezza che un’azione terroristica informatica sia in grado di causare danni e conseguenze non meno devastanti di quelli tradizionali, per il rischio di completa paralisi di servizi e settori essenziali. L’antiterrorismo non è più solo di tipo militare o di controllo del territorio ma di tipo informatico, contro i rischi della cyber war, lessico anglosassone che evoca scenari di crimini cibernetici di altissimo livello, in grado di mettere in ginocchio lo Stato aggredito, contro i quali la risposta deve essere efficace e pronta. L’Italia ha adottato il Piano strategico nazionale per la sicurezza cibernetica e la protezione informatica, un testo normativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri che detta le linee guida di prevenzione e di reazione in caso di attacco ai sistemi informatici sia pubblici che privati; è la prima volta che la sicurezza del comparto industriale e produttivo viene messa sullo stesso piano di quella dei sistemi telematici militari o della pubblica amministrazione in genere. È un salto culturale nella strategia della sicurezza perché considera il L Aforismi A tu per tu Roberto Gervaso • Non sarai mai felice se vorrai esserlo troppo. • Niente mi tiene più compagnia e mi arricchisce dell’otium in cui vivo. Un otium oraziano, fatto di buone letture, di grande musica e di natura. • Se tutti i sogni si realizzassero ci priveremmo del grande piacere di sognare. I sogni devono essere una sorpresa. • Le donne che sposano gli intellettuali, li meritano. • Più parlo di Vittoria, più lei s’indispettisce. Ecco perché parlo tanto di Vittoria. FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza problema non solo nei tradizionali ambiti istituzionali ma in ogni aspetto della rete economica, organizzativa e strutturale del sistema Paese. L’impostazione del quadro strategico nazionale della cyber security risente positivamente delle influenze e delle esperienze di altri paesi che ci hanno preceduto, a volte di anni, nella visione della sicurezza informatica come priorità nazionale. Una normativa con molte luci, prima fra tutte l’individuazione e la previsione di azioni di prevenzione e di contrasto; infatti, dal primo testo in materia dell’anno 2013, che ha disegnato l’assetto istituzionale della sicurezza cibernetica, si è passati, nel dicembre 2015, ad un testo molto più completo ed operativo, anche grazie al significativo stanziamento di 150 milioni di euro destinato a realizzare concretamente il piano. Ci sono però anche le ombre, specie nella ripartizione dei ruoli e nella gerarchia dei protagonisti della strategia di sicurezza informatica: l’eccesso di organismi coinvolti e la suddivisione delle competenze tra i diversi ministeri (ben 6) e centri di coordinamento tecnico (ulteriori 7 soggetti istituzionali oltre agli operatori privati che gestiscono reti telematiche) rischia di burocratizzare l’azione, a discapito dell’efficienza e della immediatezza della risposta in caso di attacco, anche se il piano assegna il ruolo centrale nella gestione del sistema di sicurezza alla Presidenza del Consiglio, con funzioni di vertice sul piano decisionale ed organizzativo; tutto il piano strategico ruota attorno alle informazioni che devono transitare da un soggetto ad un altro in tempo reale, per le immediate contromisure in caso di attacco informatico e più è lunga la catena di comando, più lungo è il percorso delle informazioni prima di giungere al livello delle azioni. Ma anche se il meccanismo avrà necessità di essere regolato per garantire la massima efficienza, è già positivo che ci sia una struttura in grado di operare in caso di rischi di sicurezza della rete informatica e telematica italiana; la filosofia di fondo è che le politiche di Cyber Strategy non siano solo una mera tecnica, La vignetta di Marassi • Non c’è nulla di più appagante che avere ragione da soli. • Il destino dell’uomo è soffrire e far soffrire. • Lotterò contro la morte fino alla morte. • Sono migliore di quel che sembro; ma peggiore di quel che sono. • Chi ama il silenzio perde il suo tempo. • Le guerre si vincono con il sangue e le Sacre Scritture. Bush, con Carter il peggiore, più miope e ottuso presidente degli Stati Uniti, aveva sempre la Bibbia sotto il braccio. • Il bigotto è superstizioso con certezze assolute e infondate. • Non compio più gli anni: li consumo. • Più cambio umore, più divento di cattivo umore. • Allo specchio mi guardo ormai di profilo. per le sofisticate conoscenze che richiedono, quanto una vera e propria strategia, intesa come risposta globale ed articolata, in cui la sicurezza sia un valore assoluto da tutelare, anche in un contesto non tradizionale ed in continua evoluzione come il crimine informatico. La parola chiave è quindi cultura: della sicurezza dei dati, delle informazioni e, in generale, delle risorse di cui i soggetti, pubblici o privati, dispongono; poi, cultura della protezione del patrimonio di conoscenza dei singoli, privati o pubblici, e degli interessi superiori dello Stato; infine, cultura informatica, per lo sviluppo della consapevolezza che il mondo web oramai coincide col mondo reale e la violazione delle reti informatiche non ha solo dimensione virtuale ma ha riflessi significativi anche sui rapporti giuridici ed economici concreti. È il momento di agire, allora: il terrorismo non aspetta. Sostituto procuratore presso il Tribunale di Cagliari © RIPRODUZIONE RISERVATA Diario d’Estate Maurizio Costanzo o visto in televisione uno dei furbetti del cartellino che timbrava con la testa coperta da una scatola di cartone. Può essere anche che per non stare in ufficio, si possa diventare ridicoli oltre che cialtroni, però, credetemi, era un’immagine malinconica quella che le telecamere hanno mostrato. Credo che debba essere approvata una legge, per cui il dirigente o l’impiegato più volte renitente all’ufficio, venga licenziato. Cosa volete che vi dica? È una maniera più dignitosa di affrontare la vita, senza scatoloni sulla testa. H © RIPRODUZIONE RISERVATA • I consigli sbagliati vanno dati solo a chi non li segue. • Una volta, davanti a una donna, mi mettevano la camicia di forza. Oggi, mia moglie mi aiuta a mettere quella da notte. • Il matrimonio ti toglie la libertà, ma ti dà il piacere del libertinaggio. • Ho un solo desiderio: farmi desiderare. • Vittoria mi conquistò lasciandosi conquistare. • Niente mi eccita di più di una donna nel momento in cui perde il pudore. • Che bei tempi quando i sogni mi tenevano più compagnia della realtà. • La tristezza è una malinconia disperata. • Se non trovo una parola, come D’Annunzio, la invento. • Quando non hai più voglia di niente, ha bisogno di tutti. • La verità bisogna non solo IL GRILLO PARLANTE La menzogna aiuta a vivere più della verità VICEDIRETTORI: Osvaldo De Paolini, PRESIDENTE: Francesco G. Caltagirone Stefano Regolini AMMINISTRATORE DELEGATO: Azzurra Caltagirone REDATTORI CAPO CENTRALI: CONSIGLIERI: Alessandro Caltagirone, Lucia Pozzi, Raffaele Alliegro, Alessandro Di Lellis, Angela Padrone, Massimo Pedretti Carlo Carlevaris, Mario Delfini, Albino Majore, Alvise Zanardi DIRETTORE GENERALE: Alvise Zanardi saperla dire, ma anche saperla nascondere. • A volte è più difficile insegnare a un uomo a vivere che a morire. • Com’è difficile convincere uno stupido di essere, in realtà, un cretino. • Tutti vorrebbero essere felici, ma pochi riescono ad esserlo. • La vera generosità la troverai in chi non ha più niente da offrirti. • Non ho mai guadagnato un soldo con il sudore della fronte altrui. • Non ho mai pagato una donna. Ma quanto mi sono costate le più oneste! • Ci sono cose che il marito sa e noi non sappiamo, ma ci sono anche cose che il marito non fa e noi facciamo. • La disubbidienza o è ribellione o legittima dignità dell’orgoglio. • Nel suo sguardo si leggeva l’ammucchiata. • Ci sono peccatrici che si sentono tali solo se sorprese a letto con il marito. • La giustizia non è uguale per tutti perché ognuno è diverso dall’altro. • Non credo ai giuramenti eterni più di quanto non creda alle menzogne. • La vanità è l’aspetto più frivolo dell’esibizionismo. • L’atteggiamento più stupido che uno stupido possa assumersi è quello di voler sembrare intelligente. • La menzogna aiuta a vivere più della verità. • In grembo a una donna incinta c’è l’universo. • È difficile amare chi potrebbe annullarci. • La ragione è distruzione; il cuore, speranza. [email protected] IL MESSAGGERO S.P.A. Sede legale Via del Tritone, 152 - 00187 Roma - Tel. 0647201 © Copyright Il Messaggero S.p.A. - Tutti i diritti sono riservati. PIEMME S.P.A. - CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ Via Montello, 10 - 00195 Roma - Tel. 06377081. Registrazione R.S. Tribunale di Roma n. 164 del 19/6/1948 STABILIMENTI STAMPA DE «IL MESSAGGERO»: Stampa Roma 2015 S.r.l., Viale di Torre Maura 140, Roma; RCS Produzioni Milano S.p.A., via Rosa Luxemburg 2, Pessano con Bornago (MI); Se. Sta S.r.l., viale delle Magnolie 23 - Z. I. - Bari La tiratura di lunedì 18 luglio 2016 è stata di 162.854 copie -TRX IL:18/07/16 23:07-NOTE: Certificato ADS n. 8144 del 6-4-2016 -MSGR - 20_CITTA - 23 - 19/07/16-N: 23 Spettacoli INCASSI LEGEND OF TARZAN DÀ LA SCOSSA AL BOX OFFICE Fax: 06 4720344 e-mail: [email protected] Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Aumentano gli spettatori e il numero delle proposte, sale il volume d’affari. Secondo i dati divulgati dalla Siae, l’intero settore dello spettacolo sembra uscito dalla fase più acuta della crisi. Particolarmente in rialzo concerti, cinema e sport In lieve crescita anche il teatro, soprattutto la prosa. Gli operatori tornano a programmare investimenti di medio e lungo periodo Al botteghino aria di ripresa IL BILANCIO i sarà la crisi economica, e lo sappiamo tutti che c’è, ma nel mondo dello spettacolo ci sono segnali di ripresa. A fornirli con quel tanto di sguardo indietro che appartiene alle statistiche globali, è la Siae che fornisce ora i dati del consumo nei settori, musica, cinema, teatro del 2015. Una radiografia dettagliata che «non solo interpreta il presente, ma, soprattutto, immagina il futuro» come ha sottolineato il presidente della società degli autori Filippo Sugar. Un quadro positivo che, tra l’altro, ha già il conforto di vedersi confermato per l’anno in corso (su cui ancora non ci sono studi particolareggiati, ma i dati forniti portano lo stesso segno). Bene, il dato più confortante che viene raccolto è questo: dopo cinque anni di retromarcia, il 2015 ha segnato una ripresa generale in tutti i settori. Ecco come: è cresciuto il numero degli spettacoli (più 2,86 per cento), sono aumentati gli ingressi (più 4,89) e le presenze (più 1,96). È salita la spesa al botteghino (8,63 per cento) e il volume d’affari ha avuto un balzo del 10,20. «È la prova che gli operatori ritengono conclusa la fase acuta della crisi economica e considerano il momento attuale molto interessante per la programmazione di investimenti di medio-lungo periodo» è il commento dell’Osservatorio Siae, che ha compiuto lo studio. Il cinema, per esempio, ha ampliato l’offerta del 2,66 per cento, il teatro del 4,95, i concerti sono aumentati del 7,73. Segno positivo anche nell’attività di ballo e concertini (del 2,09), dello spettacolo viaggiante (3,52), delle mostre ed esposizioni (nell’indicatore sono comprese anche le fiere, mentre non ci sono i musei) con un più 13,96. Più ridotta, invece, la crescita degli eventi sportivi (1,21 per cento). La voce che consente maggior ottimismo contro i venti di crisi è la crescita del volume d’affari che, in termini assoluti, equivale a 587,2 milioni di introiti in più rispetto al 2014. A segnare gli effetti maggior- C e 220 mila spettatori totali, Springsteen con i tre concerti da 60 mila, due a San Siro e uno al Circo Massimo e lo sarà Ligabue coi due concerti a Monza). Nel cinema, invece, la top ten è dominata dai titoli statunitensi e vede la presenza di un solo italiano, Alessandro Siani, ottavo con 2.504.996 biglietti per il suo Si accettano miracoli. Il campione di incassi è il cartoon della Pixar Inside Out con 4.289.675 ingressi. Al secondo posto un altro cult dell’animazione Usa, i Minions, sul terzo gradino del podio della top dei biglietti venduti c’è Cinquanta sfumature di grigio con 2.963.563 spettatori. Nel teatro il campione del box office è Fiorello, primo nelle classifiche di spesa al botteghino e ingressi con 167.531 biglietti con L’Ora del Rosario, davanti ad Evolushow di Enrico Brignano e al musical Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo. Quarta La famiglia Addams - Il Musical, quinta Cavalli di battaglia di Gigi Proietti. Nella lirica dominio completo degli spettacoli all’aperto. L’Aida, rappresentata 18 volte all’Arena di Verona, è l’opera più vista con 141.917 spettatori, seguita da un’altra opera di Verdi, il Nabucco, con 14 rappresentazioni e 101.560 biglietti e dalla Tosca con 6 rappresentazioni e 40.663 spettatori. La Turandot, rappresentata nove volte a Caracalla, è al settimo posto con 18.335 biglietti venduti. Marco Molendini mente positivi sono i concerti con il 22,56, seguiti dal cinema con l’11,57 e il teatro con l’1,78, con la prosa (più 4,08) meglio della lirica (0,11). Lo sport aumenta del 14,16, soprattutto con il calcio (16,66) e gli sport individuali (19,34). GLI APPUNTAMENTI L’Osservatorio ha poi fornito i dati dettagliati per ogni settore con una sorta di top ten degli appuntamenti più gettonati dal pubblico, dove il successo va chiaramente e direttamente alle proposte più popolari. Ecco, così, che nella musica sono i grandi raduni, soprattutto quelli e stivi e quelli degli italiani, a dominare gli incassi: il concertone degli AC/DC a Imola è l’evento che ha incassato di più, ma lo spettacolo più visto (151.935 ingressi) è stato il concerto a Campovolo di Ligabue (per gli AC/DC erano 91.822), e l’artista più presente è Vasco Rossi con tre concerti nella top ten (due San Siro e il San Paolo di Napoli), mentre in classifica figurano anche Jovanotti e Tiziano Ferro (quest’estate i protagonisti sono stati Vasco coi suoi quattro concerti all’Olimpico DOPO CINQUE ANNI DI RETROMARCIA IL 2015 SEGNA UNA VERA INVERSIONE DI TENDENZA IN TUTTI I CAMPI Angus Young degli AC/DC. Il concerto di Imola è al top del 2015 © RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri 10,20% È l’incremento percentuale rilevato dalla Siae degli spettacoli in tutti i settori, che segnano un +8,63% di spesa al botteghino e un +4,89% di ingressi 22,5% L’incremento più significativo è stato rilevato nel settore dei concerti che hanno segnato anche un più 7,73% di aumento dell’offerta nel numero di spettacoli 11,57% L’incremento segnato dagli spettacoli cinematografici, che hanno ampliato l’offerta del 2,66%. I film italiani sono però ancora indietro rispetto ai titoli stranieri 4,08% È l’incremento segnato dal teatro, e in particolare dagli spettacoli di prosa, mentre l’aumento della lirica è sostanzialmente nullo, con un +0,11 per cento In vetta Inside Out Campione d’incassi nel cinema il film Disney Pixar, con 4,2 milioni di ingressi 13,96% Fiorello Aida Maggiori incassi 2015 nel teatro “L’ora del Rosario” di Fiorello: 156.531 biglietti Rappresentata 18 volte all’Arena di Verona: è il top della lirica con 141.917 spettatori L’aumento registrato da mostre ed esposizioni. Nell’indicatore sono comprese anche le fiere allestite nel corso del 2015, ma non i musei con collezioni permanenti Si gira “Blade Runner 2”. E ci sarà anche Harrison Ford IL SEQUEL otizia numero 1: entro fine luglio inizieranno le riprese di Blade Runner 2, che potrebbe anche avere un titolo diverso e sarà diretto da Denis Villeneuve, il dotatissimo regista canadese di Sicario e Prisoners (nonché, prima di migrare a Hollywood, del magnifico La donna che canta, ricordiamolo). Notizie numero 2, 3 e 4: Harrison Ford riprenderà il ruolo di Rick Deckard, e a quanto garantisce il regista, il sequel svelerà in modo inequivocabile la sua natura di umano o replicante. LOS ANGELES La prima immagine del nuovo Blade Runner, diretto dal canadese Denis Villeneuve N IL LOOK Contrariamente a quanto lascia supporre l’immagine divulgata dalla Warner, però, il look del nuovo Bla- prende i personaggi creati da Philip K. Dick, porta la firma di Hampton Fancher, 76 anni (già sceneggiatore con David Peoples del primo Blade Runner) e dell’assai più giovane Michael Green, sceneggiatore soprattutto di comics e serie tv, il che purtroppo autorizza il sospetto di un trattamento al passo con questi tempi di cinefumetti e supereroi, ma naturalmente speriamo di sbagliare. IL CAST de Runner sarà molto diverso dall’originale. Lo garantisce Roger Deakins, il grande direttore della fotografia inglese già 13 volte candidato all’Oscar, complice fedele di Villeneuve e dei fratelli Coen, che giustamente rivendica libertà d’invenzione, visto che non solo nella realtà sono passati 35 anni, ma anche sullo schermo l’azione ha luogo a diversi decenni di distanza dall’originale («Ho sempre sognato di fare un film di science fiction, fantascienza, genere in cui non mi sono mai cimentato», ha detto Deakins, «ma questa sembra piuttosto science-fantasy»). Notizia n. 5, forse la più importante: il copione, che ovviamente ri- SUL SET A FINE MESE IL SEGUITO DEL MITICO FILM DI RIDLEY SCOTT DIRIGE DENIS VILLENEUVE NUOVO PROTAGONISTA È RYAN GOSLING Curiosissimo invece il cast. Il ruolo del protagonista spetterà a Ryan Gosling, circondato da una folta serie di belle e bellissime (Robin Wright, Ana de Armas, Sylvia Hoeks (la reclusa di La migliore offerta), Carla Juri, Mackenzie Davis (The Martian), ma anche dal roccioso Dave Bautista (Drax il Distruttore in Guardiani della galassia), e più ina- spettatamente dalla grande attrice palestinese Hiam Abbass (Il giardino di limoni). Tutto insomma lascia pensare a un’operazione ad alta spettacolarità ma forse a minore densità filosofica dell’originale, anche se naturalmente è presto per parlarne. Sir Ridley Scott benedice e produce. La trama è top secret ma si sa che il clima è impazzito e sulla Terra tutte le acque, pioggia, neve, oceani, sono diventate tossiche. Auguriamo all’operazione il massimo successo ma senza esagerare: la Alcon ha comprato tutti i diritti sul franchise, sequel, prequel e remake. Sarebbe una crudele ironia che il leggendario Blade Runner venisse cancellato da un’invasione di replicanti. Fabio Ferzetti -TRX IL:18/07/16 22:09-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 24 - 19/07/16-N:RCITTA' 24 Spettacoli Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it In un film tv, “Confirmation”, in autunno su Sky, la storia dell’avvocatessa che nel ‘91 accusò il suo capo, giudice della Corte Suprema, di molestie sessuali. Con Kerry Washington: «Volevo che questa vicenda venisse ricordata» La donna che cambiò l’America Richelmy: per Marco Polo non mi volevano ANTEPRIMA TAVOLARA a storia di una donna che, mettendosi in gioco, ha cambiato il costume, la mentalità e la giustizia non solo in America ma nel resto del mondo: è stato presentato in anteprima al Festival di Tavolara Confirmation, il film targato Hbo, diretto da Rick Famuyiwa, scritto da Susannah Grant (sceneggiatrice di Erin Brokovich), prodotto e interpretato da Kerry Washington. Andrà in onda su Sky Cinema 1 Hd in autunno dopo aver ottenuto due candidature agli Emmy Awards. Washington, lanciata dalla serie Scandal in cui interpretava la potente capo-comunicazione della Casa Bianca, incarna ora Anita Hill, l’avvocato che nel 1991 accusò l’ex capo Clarence Thomas, appena nominato giudice della Corte Suprema, di averla molestata sessualmente nel corso del loro decennale rapporto di lavoro. L IL PERSONAGGIO onoscere se stessi, non farsi prendere dall’invidia degli altri e non dire sempre di sì: Lorenzo Richelmy, 26 anni, racconta la strategia adottata per non montarsi la testa dopo il ciclone che l’ha investito all’indomani del suo ruolo da protagonista in Marco Polo, serie tv in onda su Netflix. «Ho viaggiato tantissimo» racconta ospite del Giffoni Film Festival (foto) «tanto che, quando ho fatto il provino per la parte, ho detto che ero già stato in tutti i posti in cui era stato Marco Polo. Io amo viaggiare, il viaggio ti apre la mente, ti fa scoprire te stesso. Al di là dei social, dobbiamo imparare a stare da soli per capire dove andiamo». C IL CASO Il caso, che divise la politica e l’opinione pubblica americana, generò la temporanea sospensione di Thomas e un processo pubblico: il primo a portare sotto i riflettori un tema oggi più che mai attuale. «Ho sentito l’urgenza di raccontare questa vicenda importante ma dimenticata della nostra storia culturale», spiega Washington, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni. «Non ha importanza a quale versione crediamo. Sta di fatto che quel processo ha cambiato definitivamente il mondo di parlare delle molestie e ha favorito la creazione delle leggi anti-harassment». «QUEL PROCESSO HA MODIFICATO IL MONDO INTERO E HA FAVORITO LA CREAZIONE DI LEGGI ANTI-HARASSMENT» REALTÀ E FINZIONE Kerry Washington interpreta Anita Hill (sotto nella foto) e dell’attenzione che Sky rivolge, ogni anno di più, a questo settore». A Sky risulta che il proprio pubblico è appassionato e frequenta le sale (a differenza degli spettatori di Netflix che, secondo un’indagine Link Campus, vanno meno al cinema e sui social). E con i David di Donatello, prodotti e trasmessi per la prima volta da Sky, il cinema italiano è stato ancora più protagonista. Lo confermano gli ascolti: tra i primi 10 titoli proposti quest’anno da Sky Cinema, ben 8 sono made in Italy. Al primo posto c’è Il ricco, il povero e il maggiordomo, ma è andata forte anche la serie I delitti del BarLume. E 37 film hanno superato il milione di spettatori nella prima settimana di programmazione. Sky Cinema non va in vacanza, annuncia Amedei: sono numerose le prime visioni (tra cui 007-Spectre, The Martian-Sopravvissuto, Il segreto dei suoi occhi, La vicenda si concluse con la conferma di Thomas alla Corte Suprema e il film non si schiera, ma ricostruisce le deposizioni dei due contendenti davanti alla commissione d’inchiesta del Senato. «La vera scommessa», spiega ancora Kerry, «era fotografare le due facce della presenza femminile nelle stanze dei bottoni. La protagonista di Scandal incarna il potere, Anita Hill ne è schiacciata». IMPEGNO «Confirmation - spiega Margherita Amedei, direttore di Sky Cinema - è ispirato a una storia vera che ha determinato cambiamenti profondi della società americana, ma assume un valore universale. E si iscrive nella nostra programmazione di film ispirati all’attualità in una stagione in cui il cinema ha dimostrato di essere più che mai vivo: una conferma dell’impegno, dell’investimento Via dalla pazza folla) previste tra luglio e agosto sui 12 canali HD e su Sky on demand. In autunno sono attesi blockbuster (uno per tutti: Star Wars - il risveglio della forza) insieme con la nuova stagione di All the Way, in corsa per 3 Emmy. E Piuma, il nuovo film di Roal Johnson su una maternità adolescenziale, prodotto da Sky Cinema e Palomar: c’è chi scommette che, prima di uscire in sala il 20 ottobre, andrà in concorso alla Mostra di Venezia Gloria Satta © RIPRODUZIONE RISERVATA LA NUOVA STAGIONE: L’EMITTENTE PROPORRÀ L’ULTIMO “STAR WARS” E “PIUMA”, NUOVA PELLICOLA DI JOHNSON n nuovo titolo si aggiunge alla lunga lista di serie tv originali targate Netflix. Si tratta del mistery drama Stranger Things che ha debuttato sulla piattaforma di streaming venerdì scorso: otto gli episodi della durata di un’ora ciascuno. Ideata, scritta e diretta dai fratelli Matt e Ross Duffer, già firme di alcuni episodi del fantascientifico Wayward Pines, la serie, verrà rilasciata in contemporanea in tutti i 190 Paesi nei quali è presente il servizio on demand che in soli due anni, complice l’espansione territoriale in Europa e Sud America, ha visto incrementare vertiginosamente i sui abbonati superando gli 80 milioni di clienti nel mondo. Ambientata nel 1983, in piena era reaganiana, a Hawkins, piccola cittadina dell’Indiana, Stranger Things ruota attorno alla scomparsa di un dodicenne, Will (Noah Schnapp), e alla serie di eventi sinistri ed inspiegabili che la sua sparizione fa affiorare, sconvolgen- U do i monotoni equilibri della placida cittadina. Impegnati nel ritrovamento del ragazzo, oltre la Polizia locale rappresentata dall’apparentemente scontroso Capitano Hopper, la madre di Will, Joyce (Winona Ryder), e i suoi tre migliori amici Mike (Finn Wolfhand), Dustin (Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb McLaughlin). Proprio i tre compagni di scuola, durante le loro ricerche, s’imbattono in Eleven (Millie Brown), ragazzina taciturna con i capelli rasati e poteri sovrannaturali, forse collegata alla scomparsa del loro amico. SUGGESTIONI Definita “una dichiarazione d’amore per i classici degli anni SPARIZIONI INSPIEGABILI EVENTI SINISTRI E ALTRE DIAVOLERIE NELLA PROVINCIA USA DI REAGAN. MODINE E LA RIDER NEL CAST 80 che hanno entusiasmato un’intera generazione”, Stranger Things, è un vero e proprio omaggio dei fratelli Duffer a pellicole entrate di diritto nella storia del cinema. Moltissime le citazioni, più o meno evidenti, disseminate nel corso degli episodi, a partire dalla locandina, chiaro tributo ai lavori dell’illustratore Drew Struzan (Guerre Stellari, Ritorno al futuro). Tra rapimenti, esperimenti governativi, forze sovrannaturali e un gruppo di adolescenti catapultato in un’avventura dai contorni pericolosi, la serie, celebra l’universo spielberghiano con riferimenti ai suoi E.T. l’extra terrestre e Incontri ravvicinati del terzo tipo ma anche ai titoli prodotti dal regista Premio Oscar, dai Goonies a Poltergeist passando per il recente Super 8. Tra le altre citazioni cinematografiche troviamo Explorers di Joe Dante, doppio esordio sul grande schermo per Ethan Hawke e River Phoenix, Stand by me di Rob Reiner e le atmosfere degli horror-fantascientifici di John Carpenter. Un mix di influenze che dal cinema, con «A Netflix cercavano da anni un attore per questo lavoro», dice, «e la casting italiana non pensava fossi adatto per il ruolo. Così ho deciso di fare da solo il provino in casa, aiutato da un mio amico regista e dalla mia fidanzata di allora. L’ho inviato direttamente alla casting inglese. Per due mesi non ho saputo nulla poi mi hanno telefonato e mi hanno detto che il giorno dopo sarei dovuto andare in Malesia per fare un’audizione. Avevo il problema della lingua perché non sapevo bene l’inglese, anzi lo sapevo abbastanza male. Mi hanno detto che mi avrebbero messo a disposizione su skype una coach e se fossi migliorato in due settimane mi avrebbero preso. E così è stato». Aggiunge: «Mi ha aiutato molto Pierfrancesco Favino, mio padre nella serie. La ricetta per restare con i piedi per terra? Autoironia, fiducia in se stessi e pensare che tutto è possibile». RAPIMENTI & ALTRI MISFATTI Una scena dai telefilm scritti e diretti dai fratelli Duffer Arriva “Stranger Things” il mistero corre su Netflix LA SERIE IL PROVINO tanto di poster de Lo Squalo appeso nella stanza di Will o riferimenti a Star Wars e Lo Hobbit, si sposta alla letteratura con sequenze degne di un romanzo di Stephen King grazie alla capacità di bilanciare parentesi inquietanti al ritratto della provincia americana. M Ma Stranger Things non si limita a portare sul piccolo schermo una sterile operazione nostalgia. Il mistery drama di Netflix, infatti, ha il merito di creare fin dalla prima inquadratura una propria identità visiva e narrativa alla quale contribuiscono la scenografia di Chris Trujillo, l’intensa fotografia di Tim Ives e il tema musicale giocato sull’uso del synth creato da Kyle Dixon e Michael Stein, intervallato da brani di Peter Gabriel, Joy Division e The Clash. IL RITORNO Parlando di cult, Stranger Things, segna il ritorno per una vera icona del cinema anni 80 e 90: Winona Ryder. L’ex ragazza interrotta che del cinema americano è stata il simbolo, grazie a ruoli in pellicole come Edward mani di forbici di Tim Burton, Taxisti di Notte di Jim Jarmusch o Giovani, carini e disoccupati, esordio alla regia di Ben Stiller, rinasce professionalmente gra- zie all’incisiva interpretazione di una madre coraggiosa e combattiva regalatale dal piccolo schermo, metafora capace di sintetizzare al meglio la felice e florida stagione vissuta dalle serie tv. Una lenta risalita, dopo l’arresto per furto del 2001, fatta di ruoli minori e profilo defilato che ha lentamente lasciato il posto a personaggi sempre più a fuoco come dimostra la partecipazione, al fianco di Oscar Isaac, in Show Me a Hero, mini-serie HBbo diretta dal Premio Oscar Paul Haggis. Ma la Ryder non è il solo talento a brillare nel nutrito cast della serie. Matthew Modine, l’ex marine Joker di Full Metal Jacket, che recentemente ha confermato la produzione di una seconda stagione del thriller sci-fi, è l’oscuro scienziato Martin Brenner mentre David Harbour, ad agosto nel cast dell’atteso Suicide Squad, veste i panni del comandante della polizia chiamato ad investigare sulla sparizione di Will. Menzione speciale per i giovanissimi interpreti della serie capaci di caratterizzare al meglio i propri personaggi tra una partita a Dungeons and Dragons e un flashback rivelatore. Manuela Santacatterina -TRX IL:19/07/16 00:20-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 25 - 19/07/16-N: 25 Telecomando Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Il meglio di ASCOLTI L’anniversario Rai2 ore 23,50 A Sud di Made in Sud Fiction Rai Storia e Rai1 ore 21,30 e 23,20 Paolo Borsellino Essendo Stato 11,56% mmm mmm mmmmm mmmm mmm mm m Nuovo appuntamento con le migliori gag della stagione appena conclusa, riproposti A Sud di Made in Sud, in onda alle 23.50 su Rai2 con Gigi, Ross, Fatima Trotta, Elisabetta Gregoraci ed i 40 attori comici del cast dal palco dell’Auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli. Tra i protagonisti ci saranno Mariano Bruno nei panni di Pigroman, il tatuatore Sbaglio, alias Mino Abacuccio, e il gruppo dei « 4 Gusti», new entry di questa edizione. A scandire il ritmo della puntata le musiche di Frank Carpentieri e gli interventi del professor Enzo Fischetti. imperdibile da vedere consigliato si può vedere in mancanza di altro informazione film sport Provaci ancora prof! Rai1 Fiction 9,84% Matrimoni e altre follie Canale5 Access prime time 19,61% PAOLO BORSELLINO Stasera il ricordo della strage di via D’Amelio Techetechetè Rai1 «Il nostro compito è raccontare e le ricorrenze sono occasioni perché il racconto sia sempre vivo e attivo nell’interazione con la società civile. L’impegno deve essere costante in una società che riceve tanti stimoli, anche drammatici». Parla così il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, presentando il film documentario di Ruggero Cappuccio, Paolo Borsellino Essendo Stato, in onda questa sera alle 21,30 su Rai Storia e alle 23,20 su Rai1, nel giorno dell’anniversario della strage di Via D’Amelio a Palermo, dove ha perso la vita il giudice Borsellino. «La nostra è un attività ricorrente, quella di riuscire a lavorare sui valori che tengono insieme la società - osserva il Direttore generale - e questo documentario è particolarmente importante non solo per il significato di servizio pubblico ma per quello che sta accadendo in questi ultimi tempi, da Dakka allo scontro dei treni, da Nizza alla Turchia». Il documentario è anche un omaggio ad Emanuela Loi, la prima donna della polizia a restare uccisa in servizio, proprio nella strage di via D’Amelio. La sua storia è quella di una ragazza come tante, in Polizia già da giovanissima, che faceva il suo lavoro con impegno e passione, fino al giorno in cui morì, in una domenica di luglio in cui era di turno per accumulare giorni di ferie ed andare presto in vacanza. Il documentario racconta anche la vicenda delle sue compagne di corso, della prima donna che prestò servizio a Palermo, di tre donne impegnate oggi nei servizi scorta, e delle allieve dell’Accademia di Abbasanta. RAI 1 RAI 2 RAI 3 RETE 4 CANALE 5 ITALIA 1 LA7 6.00 6.30 6.45 10.50 11.35 13.30 14.00 14.05 Il caffè di Raiuno Attualità ● Tg 1 Telegiornale Unomattina Estate Attualità Cedar Cove Serie Tv Velvet Serie Tv ● Telegiornale Telegiornale Tg 1 Economia Rubrica Estate in diretta Rubrica. Condotto da Arianna Ciampoli 15.30 Legami Soap Opera 16.20 Complimenti per la connessione - Anti-Spam Serie Tv 16.30 ● Tg 1 Telegiornale 16.40 Estate in diretta Rubrica 18.45 Reazione a catena Gioco. Condotto da Amadeus 20.00 ● Telegiornale Telegiornale 20.30 Complimenti per la connessione - App Serie Tv 20.40 Techetechetè 2016... Stasera con noi Videoframmenti 8.55 9.40 10.25 10.30 11.20 12.10 Il nostro amico Kalle Telefilm TG2 Insieme Estate Attualità ● Tg 2 Flash Telegiornale Summer Voyager Doc. Il nostro amico Charly Telefilm La nostra amica Robbie Telefilm 13.00 ● Tg 2 Giorno Telegiornale 13.30 Tg 2 E...state con costume Rubrica 13.50 Medicina 33 Rubrica 14.00 La fine della canzone Film Tv 15.35 Elementary Telefilm 16.15 Guardia Costiera Telefilm 17.50 Rai Parlamento Telegiornale News 18.00 ● Tg 2 Flash L.I.S. Telegiornale 18.05 Rai Tg Sport News 18.20 ● Tg 2 Telegiornale 18.50 Blue Bloods Telefilm 19.40 N.C.I.S. Telefilm 20.30 ● Tg 2 20.30 Telegiornale 8.00 10.05 Agorà Estate Attualità Complimenti per la connessione Serie Tv 10.10 La zingara rossa Film 12.00 ● Tg 3 Telegiornale 12.15 Doc Martin Telefilm 13.10 Il tempo e la storia Rubrica 14.00 ● Tg Regione Telegiornale 14.20 ● Tg 3 Telegiornale 14.50 TGR Piazza Affari Rubrica 14.55 ● Tg 3 L.I.S. Telegiornale 15.00 La casa nella prateria Telefilm 15.50 Un genio, due compari, un pollo Film 17.50 Geo Magazine 2016 Attualità 18.55 ● Meteo 3 Previsioni del tempo 19.00 ● Tg 3 Telegiornale 19.30 ● Tg Regione Telegiornale 20.00 Blob Attualità 20.15 Cuori in cucina Situation Comedy 20.35 Un posto al Sole Teleromanzo 6.05 6.00 7.35 6.00 ● Una serata speciale Film Tv. Di Graeme Campbell. Con William Baldwin, Natalie Brown, Lisa Berry, James Thomas, Christian Martyn Diario Civile - Paolo Borsellino Documenti ● TG1 Notte Telegiornale ● Che tempo fa Previsioni del tempo Sottovoce Rubrica Inventare il Tempo - Il lamento d’Arianna Musica 21.05 21.15 21.10 21.30 23.20 0.15 0.45 0.50 1.20 LOL ;-) Serie Tv ● N.C.I.S. Telefilm. Con Mark Harmon, Michael Weatherly, Pauley Perrette 22.45 N.C.I.S. Los Angeles Telefilm 23.35 ● Tg 2 Telegiornale 23.50 A Sud di Made in Sud Show. Condotto da Gigi e Ross, Fatima Trotta, Elisabetta Gregoraci 1.10 ● Meteo 2 Previsioni del tempo 1.15 Appuntamento al cinema Rubrica 1.20 Casa famiglia 2 Miniserie ● La meglio gioventù Film. Di Marco Tullio Giordana. Con Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Jasmine Trinca 22.55 ● Tg Regione Telegiornale 23.00 ● Tg 3 Linea Notte Estate Telegiornale 23.35 Report Cult Reportage 0.25 Rai Parlamento Telegiornale News 0.35 Seven Nights Rubrica. Condotto da Valentina Carli, Enriso Oetiker, Alexia P. Turchi 17.40 The Last Song Sky Cinema Family 18.35 True Lies Sky Cinema Max HD 19.00 The Twilight Saga: Eclipse Sky Cinema Hits HD 19.10 Benvenuti al nord Sky Cinema 1 HD 19.30 Antboy - La vendetta di Red Fury Sky Cinema Family 21.00 Brisby e il segreto di Nimh Sky Cinema Family 21.00 Oceano di fuoco - Hidalgo Sky Cinema Max HD 21.10 Città di carta Sky Cinema 1 HD 21.10 Fuga in tacchi a spillo Sky Cinema Hits HD 22.25 Ember - Il mistero della città di luce Sky Cinema Family 22.45 Cado dalle nubi Sky Cinema Hits HD 23.05 L’apprendista stregone Sky Cinema 1 HD 23.20 Il diavolo in blu Sky Cinema Max HD 0.05 Dubitando di Thomas - Bugie e spie Sky Cinema Family 0.30 28 giorni dopo Sky Cinema Hits HD 1.00 Affare fatto Sky Cinema 1 HD 21.15 0.25 2.15 2.35 4.10 4.15 5.45 ● La strada dei miracoli Rubrica. Condotto da Safiria Leccese Squadra antiscippo Film Mediashopping Televendita Marinai in coperta Film Help Quiz Carmen di Trastevere Film Tg 4 Night News News Una per tutte, tutte per una Cartoni animati Belle e Sebastien Cartoni animati Georgie Cartoni animati Sailor moon Cartoni animati Chuck Telefilm White Collar - Fascino criminale Telefilm Il gusto dell’estate#Summer Festival Show Giffoni Festival - Destinazione Giffoni Attualità ● Studio Aperto Telegiornale ● Sport Mediaset News I Simpson Cartoni animati I Griffin Cartoni animati American Dad Cartoni animati My name is Earl Telefilm Due uomini e 1/2 Situation Com Suburgatory Telefilm Friends Situation Comedy Dharma & Greg Situation Com ● Studio Aperto Telegiornale Tg 5 Prima pagina Rubrica 8.00 ● Tg 5 Mattina Telegiornale 8.45 CentoVetrine Soap Opera 9.15 Koos, il piccolo indiano Film 10.55 ● Tg 5 Ore 10 Telegiornale 11.00 Forum Rubrica. Condotto da Barbara Palombelli 13.00 ● Tg 5 - Meteo.it Telegiornale 13.45 Beautiful Soap Opera 14.10 Una vita Telenovela 14.45 Cherry Season - La Stagione del Cuore Telenovela 16.45 Rosamunde Pilcher - Quattro sfumature d’amore Serie Tv 18.45 Il segreto Telenovela 19.55 Prima pagina Tg 5 Rubrica 20.00 ● Tg 5 - Meteo.it Telegiornale 20.40 Paperissima Sprint Estate Show 12.25 13.05 13.45 14.35 15.00 15.25 16.00 16.30 17.00 18.00 18.30 ● Temptation Island 3 DocuReality. Condotto da Filippo Bisciglia 23.30 Top Secret Attualità. Condotto da Claudio Brachino 1.20 ● Tg5 - Notte - Meteo.it Telegiornale 2.05 Paperissima Sprint Estate Show 2.40 Nati ieri Telefilm 4.30 ● Tg 5 - Meteo.itTelegiornale 5.00 Mediashopping Televendita 5.15 ● Tg 5 - Meteo.itTelegiornale 19.25 The Mentalist Telefilm 20.20 C.S.I. Miami Telefilm 21.10 ● Chicago Fire Telefilm. Con Jesse Spencer, Taylor Kinney, Monica Raymund 23.55 Off the Map Telefilm 1.45 Suits Miniserie 2.30 ● Studio Aperto - La giornata Telegiornale 2.45 ● Premium Sport News 3.10 Mediashopping Televendita 3.25 Yu - Gi - Oh! Cartoni animati 5.05 No ordinary family Telefilm 21.10 8.00 8.25 8.50 9.15 10.15 12.05 12.10 ● Meteo - Traffico Previsioni del tempo Omnibus News Attualità 7.30 ● Tg La7 Telegiornale 7.50 ● Meteo Previsioni del tempo 7.55 Omnibus dibattito Attualità 9.40 Coffee Break Attualità. Condotto da Flavia Fratello 11.00 L’Aria d’Estate Rubrica. Condotto da Andrea Pancani 13.30 ● Tg La7 Telegiornale 14.00 Tg La7 Cronache Rubrica 14.20 Amore mio aiutami Film 16.45 L’ispettore Tibbs Telefilm 17.45 Joséphine, Ange Gardien Telefilm 20.00 ● Tg La7 Telegiornale 7.00 20.35 ● In Onda Attualità. Condotto da Tommaso Labate, David Parenzo 23.10 ● Futbol Rubrica. Condotto da Andrea Scanzi 0.50 ● Tg La7 Telegiornale 1.00 Il maledetto United Film 2.45 Cronaca di un amore Film 4.40 Starsky & Hutch Telefilm 5.35 Omnibus dibattito Attualità Dig. terrestre Il satellite SKY CINEMA Mediashopping Televendita 6.35 Kojak Telefilm 8.30 Cuore ribelle Telenovela 9.30 Tierra De Lobos - L’amore e il coraggio Telefilm 10.40 Ricette all’italiana Rubrica 11.30 ● Tg 4 - Telegiornale Telegiornale 12.00 Glades Serie Tv 13.00 La signora in giallo Telefilm 14.00 Lo sportello di Forum Rubrica. Condotto da Barbara Palombelli 15.30 Flikken coppia in giallo Telefilm 16.40 Ammazzali tutti e torna solo Film 18.55 ● Tg 4 - Telegiornale Telegiornale 19.35 Dentro la notizia Rubrica 19.55 Tempesta d’amore Soap Opera 20.30 Dalla vostra parte Attualità RAI FOX SPORT 17.05 Calcio, Copa America 2016. Argentina Cile Sky Sport 1 HD 18.15 Calcio, Incontro Amichevole. 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Missione Europa 21.55 Minatori d’azzardo 22.55 Mega tsunami: nuove rivelazioni 23.50 Megafabbriche - Ferrari FF 0.45 U Boot: il sottomarino di Hitler Discovery Channel HD 17.10 Come è fatto 18.10 Bear Grylls: l’ultimo sopravvissuto 20.00Acquari di famiglia 21.00 Come è fatto 21.55 Costruzioni senza limiti 22.50 Affari a quattro ruote 23.50 Killing Fields: crimini sepolti 0.50 Come è fatto 14.05 Happiness Fox Life 14.10 Mom Fox HD 14.20 NCIS Los Angeles Fox Crime HD 14.35 I Simpson Fox HD 15.05 The Catch Fox Life 15.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD 15.20 How I Met Your Mother Fox HD 16.00 CSI Fox Crime HD 16.15 2 Broke Girls Fox HD 16.50 CSI Fox Crime HD 17.05 Mom Fox HD 17.30 American Dad Fox HD 17.40 Criminal Minds Fox Crime HD 17.55 American Dad Fox HD 18.20 I Griffin Fox HD 18.20 Scandal Fox Life 18.30 Criminal Minds Fox Crime HD 18.50 I Griffin Fox HD 19.10 Grey’s Anatomy Fox Life 19.15 How I Met Your Mother Fox HD 19.20 NCIS Los Angeles Fox Crime HD 19.40 How I Met Your Mother Fox HD 20.05 Mom Fox HD 20.05 Grey’s Anatomy Fox Life 20.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD 20.30 2 Broke Girls Fox HD 21.00 NCIS Fox Crime HD 21.00 Scream Queens Fox HD 21.00 Scandal Fox Life 21.50 NCIS Fox Crime HD 21.50 Cumbia Ninja Fox HD 21.55 Scandal Fox Life 22.40 NCIS Fox Crime HD 22.50 Scream Queens Fox HD 23.30 Criminal Minds Fox Crime HD 23.40 2 Broke Girls Fox HD 23.45 Happiness Fox Life 0.05 Mom Fox HD 0.15 Criminal Minds Fox Crime HD 0.35 American Dad Fox HD 0.45 The Catch Fox Life 1.00 American Dad Fox HD 1.10 NCIS Los Angeles Fox Crime HD 1.25 I Simpson Fox HD RAI 4 15.40 Numbers 17.10 Numbers 18.00 Rai News - Giorno 18.05 Merlin and Dragons Crusanders 19.40 Scandal 21.10 Dominion 22.45 Kiss of the Damned 0.20 Black Sails 1.15 Rai News - Notte 1.20 Anica appuntamento al cinema 1.25 Fairy Tail RAI 5 15.05 Anica Appuntamento Al Cinema 15.10 Viaggio Al Centro Del Pianeta 16.10 Adriana Lecouvreur 18.45 Rai News - Giorno 18.50 Il Giro Del Mondo In 80 Meraviglie 19.50 Europa Tra Le Righe 20.50 Passepartout 21.15 Le mele di Adamo 22.45 Lo Stato Dell’Arte 23.15 Genesis RAI MOVIE 19.35 The Stupids 21.15 The Legend is Born: Ip Man 23.00 Una vita tranquilla 0.45 Rai news - Notte 0.55 Anamorph. I ritratti del serial killer RAI PREMIUM 17.10 Un Ciclone In Convento 18.55 La Prova Del Cuoco 20.15 Tutti Pazzi Per Amore 21.20 I Migliori Anni 23.45 Il Commissario Rex MEDIASET PREMIUM 14.17 Bagnomaria Premium Cinema Comedy 15.26 Colombiana Premium Cinema Energy 15.33 San Andreas Premium Cinema 15.50 Take Me Home Tonight Premium C. Comedy 17.13 Ferite mortali Premium Cinema Energy 17.27 Focus - Niente è come sembra Premium C. 17.51 American Pie - Il matrimonio Premium Cinema Comedy 18.01 Blue Jasmine Premium Cinema Emotion 18.58 We Were Soldiers Premium Cinema Energy 19.17 Scott Pilgrim vs. the World Premium Cinema 19.35 Superfantozzi Premium Cinema Comedy 21.15 Un Disastro Di Ragazza Premium Cinema 21.15 Detrompez vous Premium Cinema Comedy 21.15 Trash Premium Cinema Emotion 21.15 Sherlock Holmes Premium Cinema Energy 22.50 I pinguini di Mister Popper Premium Cinema Comedy 23.09 Bordertown Premium Cinema Emotion 23.24 X-Men: Giorni di un futuro passato Premium Cinema Energy 23.26 Ted 2 Premium Cinema 0.23 Le comiche Premium Cinema Comedy 1.03 A Piedi Nudi Premium Cinema Emotion CIELO FOCUS TV 2000 12.00 MasterChef Australia 13.00 Sky Tg24 Giorno 13.15 MasterChef Australia 14.15 MasterChef Italia 3 16.15 Buying & Selling 17.15 Case in rendita 18.15 Fratelli in affari 19.15 Top Gear UK 20.15 Affari di famiglia 21.15 Master Pasticciere di Francia 23.15 Celos - Gelosia 1.15 Amore e sesso in India 2.15 Viaggio nel desiderio femminile 3.15 Vedo nudo 16.00 Love Is In the Wild 16.50 Mutant Planet 17.45 David Attenborough: curiosi di natura 18.40 Mega naufragi 19.30 World’s Top 5 20.25 Marchio di fabbrica 21.15 La Seconda Guerra Mondiale: archivi segreti 22.05 Top Secret: ipotesi di complotto 23.00 L’ascesa del Partito Nazista 23.50 A caccia di Ufo: Basi sotterranee aliene 0.40 Io e i miei parassiti 15.00 La Coroncina Alla Divina Misericordia 15.20 Siamo Noi - L’altra Estate 16.30 Il Mio Medico 17.30 Il Diario di Papa Francesco 18.00 Rosario da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 Pregate Per Me 19.30 #OhMyGod - Sette ragazzi a Cracovia per seguire dal vivo Papa Francesco 20.00Santo Rosario 20.30 Tg Tg 21.00 Siamo Noi - Lungo le Strade della Misericordia -TRX IL:18/07/16 21:35-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 26 - 19/07/16-N:RCITTA' 26 Sport CICINHO CHOC: «HO INCONTRATO GESÙ CRISTO DOPO QUATTORDICI BIRRE E DICIOTTO CAIPIRINHE» Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Fax: 06 47887668 e-mail: [email protected] INTRIGO HIGUAIN BLUFF E VERITÀ De Laurentiis incontra il dg Marotta `Il bianconero: «Noi non intendiamo «Se vuoi Gonzalo, paga la clausola» farlo: trattativa per ora impossibile» ` L’AFFARE ROMA Guerra di nervi e strategia mediatica: il primo round live tra il dg Marotta e il presidente De Laurentiis si è consumato in Lega negli uffici di via Rosellini a Milano. Un veloce confronto intorno alle 14.00 servito, soprattutto, a cristallizzare le posizioni dei giorni scorsi nell’affaire Higuain. Il patron campano non accetta i cartellini di Pereyra e Rugani, la cessione del Pipita avverrà solo con il pagamento della clausola. Al termine dell’assemblea, intorno alle 17,00, la prima versione della trattativa viene raccontata dal numero uno degli azzurri: «Non c’è mai stato un contatto tra la Juventus e il Napoli, Marotta non ha mai avuto intenzione di pagare la clausola. Nessun club ha detto ‘ecco l’offerta né Higuain ha detto ecco l’offerta’». Incalzato poi da alcuni cronisti sulla possibilità da parte dei bianconeri di pagare la cifra di 94,7 milioni, De Laurentiis ha risposto così: «E’ una società di classe e non lo farà, altrimenti diventerebbe un club antipatico. Sono convinto che non andranno a disturbare questo discorso. Forse il giocatore potrebbe ritenere di andare a bussare a qualche personaggio di una società, compresa la Juventus, e quindi poi i bianconeri si potrebbero sentire titolati a dire ‘Allora De Laurentiis che succede?’. In quel caso però li farei ragionare. Gli direi ‘Per me non è il caso’. Poi se volete andare contro un muro, andate pure contro un muro. Se Higuain sarà in ritiro? Ora è in vacanza, lo vedremo il 25 luglio». L’operazione Pereyra, utile a reperire parte dei soldi per la cifra della clausola, è per ora congelata. «E’ fuori dai giochi – puntualizza De Laurentiis -. Zaza? Abbiamo tanti attaccanti». Circa 45 minuti dopo è il turno di Marotta. Per motivi logistici il dirigente bianconero (in quel momento la postazione in sala stampa era occupata da Beretta) ha preso un’uscita secondaria scatenando scompiglio e l’inseguimento dei giornalisti presenti: «Non c’è possibilità di pagare la clausola di Higuain, quindi al momento non c’è trattativa. Il discorso per ora è chiuso, non aggiungo altro – le parole dell’ad-. Se il calciatore domanda la cessione? Chiedete al Napoli». Il piano B della Juventus resta così in piedi: temporeggiare, cercando di monetizzare al mas- IL PRESIDENTE, CHE PENSA A ICARDI: «UN CLUB DI CLASSE NON PUÒ RISCHIARE DI DIVENTARE ANTIPATICO» simo la vendita dei vari Rugani, Pereyra, Sturaro e Zaza (in trattativa con il Wolfsburg) per provare ad arrivare alla cifra fissata dal Napoli. IL PIPITA DECISO Alle 18.30 circa il produttore cinematografico è arrivato con un elicottero privato a Dimaro. Il suo sbarco è stato accolto da una standing ovation dei tifosi, apparsi rassicurati dalle ferme dichiarazioni del loro patron, che in realtà appaiono anche provocatorie per far uscire allo scoperto Higuain e la stessa Juventus. Il Pipita aspetta fiducioso, dopo l’accordo con i bianconeri per un quadriennale a circa 7,5 milioni a stagione. La sua scelta non cambia, ma restano ancora aperte le piste straniere che portano al Psg, all’Arsenal e all’Atletico Madrid. Contestualmente, il ds Paratici, presente in Lega insieme a Marotta, prosegue i contatti con l’entourage di Icardi e Cavani. L’attaccante argentino si conferma l’obiettivo principale del Napoli. Le telefonate con il ds Giuntoli sono frequenti e, appena si risolverà il caso Higuain, il dirigente proverà a discutere anche con l’Inter, intenzionata a chiedere circa 50 milioni di euro per il suo bomber seguito pure dall’Arsenal. Sempre il Napoli ha registrato dei problemi per le visite mediche di Santon, mentre proseguono i colloqui con l’entourage di Tolisso del Lione e dell’agente di Hamsik, Venglos, per il rinnovo del contratto. Cigarini è della Sampdoria che ha versato circa 3,5 milioni di euro all’Atalanta. Eleonora Trotta © RIPRODUZIONE RISERVATA PROTAGONISTI Higuain e, in alto, Dzeko e Totti. Nel tondo in basso, Il regolamento Accordi privi di valore senza il “sì” del giocatore NAPOLI De Laurentiis (foto ANSA) JUVENTUS Marotta (foto ANSA) ROMA Pjanic, Higuain, Vardy: il calciomercato 2016 verrà ricordato come la sessione delle clausole. Le diverse condizioni inserite nei contratti sotto la voce ‘altre scritture’ hanno, infatti, acceso il dibattito fra i tifosi di Roma, Napoli e Leicester, e la curiosità dei tanti operatori di mercato, impegnati nello scovare dettagli e postille. Perché la durata e le cifre delle formule rescissorie disegnano la strategia di un club nei confronti del proprio tesserato. L’introduzione della clausola è stata ereditata dalla Spagna. Inizialmente erano state volute dai giocatori per disporre di maggior margine di manovra sul proprio destino, ma con il tempo le norme contrattuali si sono trasformate in formule che tutelavano le stesse società dagli assalti dei club più ricchi. La storia recente ricorda le clausole stellari di un miliardo di euro per Bale e Cristiano Ronaldo, quelle top di Messi e Neymar di 250 milioni, quella recente di Busquets di 200 milioni, ufficializzata durante l’ultimo rinnovo fino al 2021, e di Griezmann di 100 milioni. Pure Mascherano, nonostante il suo valore si sia negli anni deprezzato, conserva una clausola di circa 100 milioni mentre il Villarreal ha fissato a 50 milioni lo sbarramento per Musacchio, nonostante gli spiragli per una cessione a circa 25 milioni. De Laurentiis con la vicenda Higuain (clausola di 94,7 milioni) si è confermato un habituè dell’istituto: gli stessi Cavani e Lavezzi, sempre al Psg, erano stati ceduti a fronte della cifra stabilita e concordata con gli stessi giocatori in occasione dei loro ultimi contratti con gli azzurri: 64 milioni per il bomber uruguaiano, 31 per l’attaccante argentino. Ma la clausola per essere valida deve avere il totale consenso del calciatore. Il caso Vardy ha fatto storia in tal senso: l’Arsenal aveva praticamente versato l’importo della cifra stabilita dal Leicester di circa 30 milioni, ma alla fine l’attaccante inglese ha preferito rinnovare il suo contratto con la società di Ranieri. «La clausola rescissoria è un istituto di grande civiltà giuridica. Se consegnato in maniera corretta si pone a tutela di entrambi i contraenti e non crea squilibri rispetto all’adempimento naturale del contratto. Credo che in futuro prenderà sempre più piede anche tra i non top player e tra i calciatori di categoria inferiore», il pensiero dell’avvocato Mattia Grassani. E.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ventura oggi indossa la maglia dell’Italia L’INSEDIAMENTO ROMA Quarantanni dopo la prima panchina, da tecnico delle giovanili della Sampdoria, Giampiero Ventura diventa ufficialmente ct dell’Italia, diciannovesima squadra della sua carriera. Oggi il presidente federale Carlo Tavecchio, alle ore 16 nell’Aula Magna di Coverciano, lo presenterà ai media. L’ex allenatore del Torino è stato nominato lo scorso 7 giugno, alla vigilia della partenza degli azzurri per Montpellier, dopo aver battuto allo sprint Vincenzo Montella, il candidato sponsorizzato da Marcello Lippi che avrebbe dovuto fare il dt (si è poi chiamato fuori prima del no della Corte Federale). Decisivo è stato il consiglio che Antonio Conte, al momento di rifiutare il rinnovo dell’incarico, ha dato al numero uno della Federcalcio, con- re Conte al Chelsea. Nello staff di Ventura entrano pure Giovanni Brignardello, ex Watford che si occuperà del recupero degli infortunati, e Paolo Vanoli, attuale ct dell’Under 19, da premiare per il risultato di Stoccarda, dove domenica, pareggiando con il Portogallo, ha conquistato la semifinale dell’Europeo e ottenuto, dopo 8 anni, la partecipazione al mondiale Under 20 in programma nel 2017 in Corea del Sud. Nella ristrutturazione del Club Italia troverà spazio anche Mauro San- siderandolo il tecnico ideale per proseguire il lavoro fatto nell’ultimo biennio. Ieri il nuovo ct della Nazionale è passato in via Allegri per la riunione organizzativa con il dg Michele Uva e il segretario Mauro Vladovich (primo raduno la sera del 28 agosto per ripartire subito dal 3-5-2, con gli stessi interpreti, dell’Europeo in Francia). In mattinata si sposterà a Firenze e andrà subito a salutare i consiglieri federali in riunione a Coverciano. Nel pomeriggio avrà al suo fianco i tre collaboratori che ha voluto con lui in azzurro: il vice Salvatore Sullo, il collaboratore tecnico Giuseppe Zinetti e il preparatore atletico Alessandro Innocenti. CONFERME E NOVITÀ La Figc, come preparatore dei portieri, ha confermato Gianluca Spinelli che, inizialmente tentato dalla Roma, ha lasciato il Genoa per segui- CT Giampiero Ventura (foto ANSA) L’EX ALLENATORE GRANATA SARÀ PRESENTATO CON I TRE COLLABORATORI A COVERCIANO DA TAVECCHIO dreani, senza però far parte dello staff del nuovo ct azzurro. IN BILICO Gabriele Oriali, invece, non ha ancora dato una risposta a Tavecchio che lo vuole team manager anche con Ventura. Chiamato dall’Inter, dal Chelsea e dalla Sampdoria, ha comunque dato la priorità al presidente federale, magari sperando di potersi candidare per il ruolo di dt, per il quale è in vantaggio Maurizio Viscidi, ma più come coordinatore delle giovanili (si aspetterà, a quanto pare, settembre). L’offerta al ribasso (100 mila euro in meno, da 300 a 200), in linea con gli ingaggi di Ventura (1 milione e 300 mila) e dei suoi collaboratori (600 mila), lo ha spiazzato. Nelle prossime ore, però, dovrà prendere una decisione definitiva. Ugo Trani -TRX IL:19/07/16 00:30-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 27 - 19/07/16-N:RCITTA' 27 Sport Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it LA LEGGE DI SPALLETTI Il suo bilancio dopo Pinzolo: «Serve un difensore `«Ora capisco la storia del gatto maculato di Sabatini Manolas deve restare, Dzeko è il mio centravanti» ma la Roma cerca solo calciatori di prima qualità» ` L’ALLENATORE ROMA Un difensore, come minimo, manca; la condizione fisica è buona, ovviamente non ottima; servirebbe un regista, Paredes non convince ed è cedibile fino a prova contraria. Poi, c’è la questione Manolas. Luciano Spalletti ha le idee chiare su tutti questi argomenti, sa perfettamente che la rosa a disposizione è di buona qualità ma non raggiunge l’eccellenza. Il concetto è chiaro, ribadito anche dopo l’ultima amichevole di Pinzolo. «Cerchiamo giocatori di prima qualità in base alle nostre possibilità». Questa è la strada maestra, la stella cometa. Che dovrà avvicinare la Roma alla Juventus, anche se appare tutto molto complicato. Ora gli States, poi il preliminare e il campionato (il 3 settembre amichevole contro il San Lorenzo, la squadra del Papa), il tempo vola. di pancia? Ha questo strapotere fisico che gli va anche nel cervello e alza l’intensità dei discorsi. “Mano” è alla ricerca sempre di qualcosa che va sopra alla normalità, si butta con questa scivolata che arriva da tutte le parti e la usa anche a sproposito qualche volta, è un giocatore esuberante. Il suo strapotere fisico lo porta a volte oltre anche a quello che richiede il momento nel gioco e nei discorsi». Una difesa con o senza Manolas non è proprio la stessa cosa. E Spalletti ci si butta sopra, non accetta scherzi. Anche se da un po’ è partito il tiro al bersaglio contro il greco, che batte cassa e appare nervosetto. Spalletti se ne è accorto e non ha problemi a domarlo. La difesa, insomma, dovrà essere sistemata con la presenza del greco e con l’arrivo di un altro centrale più un esterno basso. Perché Florenzi potrà essere impiegato anche altrove, in tutti i ruoli dell’attacco, anche come falso no- LAVATRICE A METÀ KOSTAS QUEL CHE KOSTAS Pjanic (foto ANSA,LAPRESSE, MANCINI) Lucio non vuole trovarsi scoperto nei ruoli, perché poi è difficile rimpiazzare. «Un difensore lo cerchiamo e lo prenderemo, a parte Nacho, ammesso che arrivi. Poi bisognerà fare delle valutazioni. Nel calcio di oggi qualche giocatore può pagare il fatto di avere mercato». Uno di questi è Manolas, il caso di Pinzolo. «Lo voglio nella Roma, ci ho già parlato. Mal TANDEM Luciano Spalletti e il suo vice Marco Domenichini (foto MANCINI) Nacho la firma è vicina, schiarita per Diawara LE NOVITÀ ROMA Domenica, nel post-gara col Grozny, Spalletti aveva provato ad accelerare i tempi: «Arriverà di certo un nuovo difensore a breve. Ho sentito al telefono Sabatini e mi è sembrato ottimista». Il nome era/è noto a tutti: Nacho. Ieri è andato in scena il nuovo incontro tra l’agente del difensore (Seguì) e il Real Madrid. Sul tavolo, da un lato l’offerta della Roma (prestito con diritto di riscatto a 11 milioni) e dall’altro le richieste delle merengues (la volontà di inserire un controriscatto non elevato a 15 e la necessità di trovare un sostituto ora che LLorente, canterano designato a sostituirlo, ha accettato la proposta del Malaga). Se Zidane ha dato il via libera alla cessione, Florentino Perez (attualmente in Canada al seguito della squadra) si è preso ancora qualche ora di riflessione. L’ottimismo però non scema e in giornata si attende una risposta (positiva). A Trigoria sono convinti che Nacho si unirà alla squadra negli Usa. L’arrivodello spagnolo si sposa con la sempre più probabile cessione di Zukanovic all’Atalanta: ieri incontro positivo in Lega tra le parti. Con Gyomber al Pescara, ora alla Roma – al netto del caso Manolas - manca soltanto un terzino destro per completare il reparto. Per rimanere in tema-centrali, bloccato Ferrari del Crotone, classe ‘92. In questa stagione continuerà a giocare per il club calabrese: Sabatini lo studierà in serie A, pronto a portarlo nella capitale il prossimo anno. Intanto Machin è a un passo dal Sassuolo, Ponce dal Gijon e Capradossi dal Cesena. Sono giorni importanti anche per Szczesny. L’Arsenal intende farsi pagare il prestito e il polacco continua a chiedere di potersi avva- GYOMBER VERSO IL PESCARA ZUKANOVIC A UN PASSO DALL’ATALANTA SZCZESNY INSISTE PER IL PREPARATORE lere del preparatore Nanni. COUNTDOWN Entro giovedì (la Roma parte sabato per gli Usa) attese novità. Skorupski, pronto a rinnovare sino al 2021 e destinato all’Empoli, rimane in stand-by. Capitolo Diawara: «Mi piace ma non penso che la Roma c’entri qualcosa con il suo problema con il Bologna perché noi non abbiamo mai parlato con lui», le parole di Spalletti. Un atteggiamento infatti che l’ex Fenucci ha apprezzato. L’offerta giallorossa non cambia: 12 milioni e il prestito di Sadiq. Tocca al club rossoblù decidere. Di certo viene privilegiato il trasferimento in Italia (all’estero il Bologna dovrebbe una percentuale della vendita al San Marino, società dalla quale lo ha prelevato). E la Roma è in pole, atteso nuovo contatto in giornata. Anche l’idea di inviare una lettera e far partire l’azione legale nei confronti del guineano sembra (per ora) rientrata. Il Torino ha presentato ieri sera Ljajic e Iago Falque. Stefano Carina SPAGNOLO Nacho GUINEANO Diawara ROMA Superando una serie di frontiere, la Roma decolla sulle ali di Facebook e plana nel futuro. Domenica pomeriggio il club giallorosso ha trasmesso l’amichevole di Pinzolo con i russi del Terek Grozny attraverso Facebook Live, il servizio del social network che permette di pubblicare filmati in diretta streaming. Ed è stato un successone. Le cifre raccontano e sintetizzano risultati impressionanti: un milione di persone raggiunte, 178 mila visualizzazioni complessive sia nel primo che nel secondo tempo, un totale di 150 mila contatti unici. Non fosse abbastanza, l’in- terazione degli utenti ha prodotto oltre 36 mila commenti. Felice oltre ogni aspettativa, la Roma vorrebbe ripetere l’iniziativa in occasione delle altre amichevoli estive. Impossibile, invece, replicare per il campionato o le coppe: i contratti dei diritti televisivi, almeno per ora, lo proibiscono. È stata la stessa società giallorossa a contattare Facebook per gettare le basi dell’idea e tradurla in realtà. La Roma è diventata così la prima squadra europea a scendere nell’arena di Facebook Live, già sperimentata in altri ambiti (basti pensare alle dirette streaming del premier Matteo Renzi per rispondere alle domande dei cittadini). Quanto all’aspetto finanziario, i dirigenti di Trigoria hanno scelto di avviare il progetto non per guadagnare nell’immediato, ma per creare un terreno fertile alla commercializzazione nel futuro. Insomma, un investimento tecnologico. Delle potenzialità economiche dei social network nessuno dubita, e in effetti i ritorni in ter- L’AMICHEVOLE SOCIAL DEI GIALLOROSSI HA RAGGIUNTO UN MILIONE DI UTENTI APRENDO INEDITI SCENARI DI MERCATO © RIPRODUZIONE RISERVATA mini di profitti potrebbero rivelarsi smisurati. Essere pionieri costa fatica, comunque. A livello tecnico infatti non è stato semplice riuscire a “trasferire” una diretta televisiva sugli schermi degli smartphone tramite Facebook. Per rispettare i limiti imposti dal sito, i tecnici della struttura Media della Roma hanno dovuto ridurre due ore di video in alta definizione, “comprimerle” e suddividerle in due finestre da circa 45 minuti. Perfino gli informatici di Facebook, sorridono a Trigoria, si sono meravigliati: tanto che nelle ultime ore altri club europei hanno chiesto alla Roma indicazioni legate ai metodi. Facebook, la nuova ricca frontiera dei diritti legati alle partite di calcio IL FUTURO ve, alla Nainggolan. «Ne abbiamo diversi di calciatori che possono giocare più avanti. Perotti è uno di quelli, poi torneranno El Shaarawy e Florenzi, c’è Iturbe che è un giocatore offensivo, ha qualità. Bisogna parlarsi e capire quale è l’obiettivo. Per quella posizione ci sono tanti giocatori e varie soluzioni». LA TECNOLOGIA SOCIAL Facebook Il concetto di diretta sportiva su Facebook apre scenari nuovi e decisamente interessanti. In primis è una rivoluzione dal punto di vista dei social network: è il salto di qualità più volte auspica- La principale, per forza di cose, è Dzeko. «Per me lui è l’attaccante della Roma», il pensiero dell’allenatore. Che studia vari sistemi di gioco, dal 4-3-3 al 4-2-4 passando per il 4-2-3-1. Come la giri, serve un regista. «Su Strootman ci si può lavorare, ha grande forza, personalità, un impatto da camion. Magari perde qualcosa nel dare velocità alla palla e nello stretto. Paredes e Iturbe restano? Per il momento i piani sono questi. Siccome noi cerchiamo giocatori di prima qualità per quelle che sono le nostre possibilità, ora comincio a capire quello che diceva Sabatini quando parlava di coda di gatto maculato. Per cui: noi cerchiamo il difensore, ma se capitano delle situazioni sul mercato per cui ti entra dentro un grande giocatore ma per prenderlo devi fare a meno di qualcuno, allora ti trovi a dover ascoltare la situazione che ha mercato, non quello di cui potresti farne a meno. Poi bisogna lavorare per tamponare quell’uscita, però l’entrata è quella che ti può dare qualcosa in più». Come a dire, se arriva di meglio, li lascio andare via senza problemi. Anche perché le altre scappano, la Juve è un colosso e il Napoli con o senza Higuain rischia di rinforzarsi. «Se va alla Juve o meno per me è uguale. Se rimane al Napoli, Sarri avrà una squadra fortissima, se va alla Juventus, i bianconeri diventano ancora più forti. Certo, se il Napoli lo vende alle cifre che si dicono, poi può prendere cinque giocatori di grandissimo livello e può darsi che diventino ancora più forti. La Juventus mira a vincere la Champions se fa questi investimenti, anche perché di campionati ne hanno già vinti abbastanza. Ma loro hanno la rosa per gestire più situazioni». Ecco, la Roma no. Alessandro Angeloni © RIPRODUZIONE RISERVATA «STROOTMAN REGISTA? CI SI PUÒ LAVORARE SA FARE TUTTO HA PERSONALITÀ MA PERDE QUALCOSA NEL GIOCO STRETTO» to da Zuckerberg, che non ha mai nascosto il proprio obiettivo di rendere Facebook uno strumento di informazione e di intrattenimento a tutto tondo, in cui i video hanno un ruolo fondamentale. Tant’è che l’esperimento tentato con la Roma sarà molto probabilmente replicato anche durante altri eventi sportivi in occasione delle prossime Olimpiadi a Rio de Janeiro. Ma questa iniziativa potrebbe portare grosso scompiglio soprattutto nel mondo dei diritti tv, la cui frontiera sembrava finora infrangibile. Ha infatti ancora senso parlare di diritti televisivi quando è possibile seguire un evento in diretta utilizzando semplicemente un’app sul cellulare? Resta da vedere se la società di Menlo Park abbia intenzione o meno di stringere accordi in tal senso. Lo scopriremo, ovviamente, in diretta. Andrea Andrei Benedetto Saccà -TRX IL:19/07/16 00:30-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 28 - 19/07/16-N:RCITTA' 28 Sport Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Keita, colloquio con Inzaghi «Voglio partire» `Balde ha ribadito al tecnico la volontà di lasciare la squadra LA POLEMICA ARRIVO Ciro Immobile sembra salutare i suoi nuovi tifosi della Lazio (foto LAPRESSE) LAZIO, C’È IMMOBILE IN ARRIVO A FORMELLO Raggiunto l’accordo per l’acquisto: 9 milioni al Siviglia, contratto di 5 anni al centravanti. È fatta anche per Lukaku jr. Candreva va via: spunta il Chelsea ` IL COLPO ROMA Un azzurro saluta, ma ne arriva subito un altro. Candreva se ne va, ma per la Lazio c’è Immobile. Commiato sempre più vicino per l’esterno azzurro. E per buona pace di tutti o quasi. Antonio sta per uscire di scena, ma a Formello entra dalla porta principale Ciro “Il Grande”. La Lazio è lì che aspetta, quasi ansiosa anche perché con i soldi della cessione di Antonio può dare libero sfogo al suo mercato e mantenere le promesse di dare a Inzaghino nuovi giocatori nel più breve tempo possibile. Il tecnico laziale sta portando avanti il programma e a breve ci saranno i volti nuovi di Lukaku e Immobile, forse Jardel e anche Thauvin, il folletto francese che prenderà il posto di Antonio sulla fascia destra. Tra Na- IL CLUB PREPARA UN BLITZ IN BRASILE PER IL DIFENSORE RODRIGO CAIO CON THAUVIN E JARDEL AD UN PASSO poli e Inter, i due club che tra smentite e conferme si stanno accapigliando sul biancoceleste, spunta di nuovo il Chelsea. E stavolta in modo serio. L’ex ct della nazionale pare si sia avvicinato di nuovo a uno dei suoi pupilli e lentamente avanza. Dall’Inghilterra sarebbero pronti a pareggiare la stessa proposta del Napoli, ma dando più soldi al giocatore, quasi 4 milioni di euro a stagione per quattro anni. «Dove andrà Antonio? Non mi piace fare trattative pubbliche – spiega l’agente Fifa a Tele Radio Stereo -, ma rispetto a prima c’è l’ipotesi concreta che possa anche andare all’estero. La Premier è un campionato top, è lì che vogliono andare tutti i campioni e io punto sul Chelsea». Sull’addio scontato alla Lazio, il manager ribadisce il punto di vista di Candreva: “E’ arrivato alla Lazio prendendosi perfino gli insulti, poi ha conquistato tutti, ma ora pure lui ha capito che è arrivato il momento di affrontare nuove sfide, i tifosi non si devono arrabbiare o infastidire, fa parte di una logica che porta poi d’insieme i calciatori e le società a prendere determinate decisioni e a separare le rispettive strade. Questo non significa che ci si debba lasciare male anzi sarà un addio con il sorriso sulle labbra”. Normale, visto che Antonio andrà a guadagnare quasi il doppio di quello che percepisce alla Lazio, soprattutto se alla fine sarà il Chelsea. Al momento l’unica operazione reale è con il Napoli. Anzi, Lotito, in realtà ha trovato l’accordo con De Laurentiis, ma il patron partenopeo non ha ancora ottenuto la fumata bianca con il giocatore. L’Inter è vigile e la cessione del biancoceleste è sempre più vicina. E una volta definitiva, arriverà Florian Thauvin dal Newcastle, con il quale il diesse Tare si sente ogni giorno. GLI ALTRI AFFARI Se una stella va via, eccone un’altra. Si tratta di Ciro Immobile. Non solo. Oggi potrebbe anche essere il giorno di Lukaku, mentre domani quello di Jardel (possibile blitz decisivo a Lisbona). Per l’ex giocatore di Pescara e Torino, Lotito è pronto versare ben 9 milioni di euro nelle casse del Siviglia che, guarda caso, ieri ha praticamente preso Vietto dall’Atletico Madrid. Per Ciro, voluto fortemente da Inzaghi, la Lazio garantirà uno stipendio di circa 2 milioni di euro più 500.000 di bonus per cinque anni. Per quanto riguarda Valencia, il West Ham sta tirando troppo la corda, con le di- stanze che aumentano di giorno in giorno. Da una differenza di 2 milioni di euro ieri è arrivati a 4. Rispetto all’ecuadoregno, i costi dell’operazione-Immobile sarebbero quasi dimezzati, 15 milioni contro 8/9. Il contatto definitivo due giorni fa, ieri l’accelerata finale e, se non ci saranno imprevisti, oggi ci sarà l’accordo definitivo, con il bomber pronto a sbarcare nella capitale e poi andare in Germania a cominciare la preparazione. L’ultima pista riguarda Rodrigo Caio. La Lazio sta lavorando con l’agente ed è convinta di spuntarla (anche qui è possibile un blitz in Brasile di Tare e Calveri la prossima settimana) e di portare il difensore nella capitale una volta terminata l’Olimpiade. E’ arrivato il momento di fare gli annunci. Daniele Magliocchetti © RIPRODUZIONE RISERVATA L’AGENTE DI ANTONIO SPINGE PER LA SOLUZIONE INGLESE CON CONTE: «HA BISOGNO DI NUOVE ESPERIENZE, SARÀ UN ADDIO COL SORRISO» Figc-Juve, scambio di accuse sul risarcimento CALCIOPOLI ROMA Si dovrà attendere la fine dell’estate, altri 45 giorni per sapere se la Juve avrà diritto oppure no al risarcimento danni di 440 milioni chiesto alla Figc per la mancata revoca dello scudetto 2006 all’Inter e la presunta “disparità di trattamento” ricevuta in seguito allo scandalo Calciopoli. durato circa mezzora il dibattimento alla I Sezione Ter del Tar del Lazio, da una parte la Juventus e la sua richiesta risarcitoria di oltre 440 milioni per danni, dall’altra Figc e Inter a difendersi da quello che è ritenuto non solo un ricorso «infondato» ma anche un risarcimento «astronomico», si è tenuto il dibattimento. Il club bianconero, rappresentato dal pool di avvocati coordinati da Luigi Chiappero e dal consulente amministrativo, Pasquale Landi, lamenta una «disparità di trattamento» tra la Juventus e l’Inter, il quale, a seguito della relazione del 2011 del procuratore federale, Stefano Palazzi, sarebbe dovuta incorrere a un provvedimento disciplinare simile a quello riservato ai bianconeri. SENTENZA TRA 45 GIORNI «Le disparità di trattamento in questo processo ci sono state e credo che se qualcuno le voglia rivedere non sia così difficile farlo», spiega l’avvocato Chiappero. A rispondere ai bianconeri, l’avvocato della Figc, Luigi Medugno, assistito dai legali Angeletti e Mazzarelli: «La richiesta della Juventus - precisa l’avvocato della Federcalcio - è astronomica. La Figc resiste dunque a una ri- AVVOCATO Luigi Chiappero della Juventus (foto TEDESCHI) chiesta risarcitoria che ritiene infondata». Nei mesi scorsi, il presidente federale Carlo Tavecchio aveva espressamente parlato di lite temeraria, lasciando intendere possibili controazioni se il Tar avesse detto no alla richiesta Juve. All’udienza è intervenuta anche l’Inter assistita dall’avvocato Luisa Torchia, la quale a dibattimento ha sintetizzato la causa della Juve come «puro antagonismo sportivo portato nelle aule dei tribunali. L’Inter non c’entra niente la posizione della Juventus è inammissibile e infondata. Dal Tar ci aspettiamo che faccia il suo lavoro». La sentenza del Tribunale è attesa non prima di 45 giorni, a nuovo campionato iniziato. R.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Più lo tiri su, più ti manda giù. Keita-mina fa male alla salute d’Inzaghi. «Mister, voglio andar via», ha ribadito ieri il Balde giovane al tecnico in un confronto durato poco più d’un quarto d’ora in mezzo al campo Zandegiacomo. La fine dell’allenamento è l’inizio del colloquio, non troppo lontano da occhi e orecchie indiscrete. L’esterno si mette la maglia sopra la bocca, cerca di nascondere il labiale, ma dal botta e risposta si decifra tutto. Simoncino e il vice Farris provano a convincerlo a ritrovare voglia e motivazioni, gli assicurano che puntano parecchio su di lui, che per questo si sentono traditi dal suo comportamento. Nulla, Keita adduce il suo malcontento alla società, agli spergiuri di adeguamento e non solo. Ormai non gli interessa più nemmeno un posto da titolare. Eppure gli serve, eccome, per trovare una squadra che gli possa ridare il sorriso. Glielo ha spiegato il suo agente Calenda, che ne aveva preso la procura con la promessa di trascinarlo a Barca o Real. Dopo l’ultima stagione fra luci e ombre, al massimo c’è il Monaco a offrire 18 milioni. E la verità è che è persino Keita a non gradire la destinazione. Perché, nonostante la richiesta di 30 milioni, Lotito a 20 lo cederebbe pur di spegnere questo incendio. La calma è apparente, è acqua Keita. CAPITANO Neanche 10’ nell’amichevole con il Brasil Soccer Team, Keita ormai vive quasi da auto-separato in casa. Gelo non solo con la società, ma anche con i senatori della squadra, furiosi per l’atteggiamento da primadonna del 21enne, assente ingiustificato - a loro modo di vedere alla partenza per Auronzo. Sotto le Tre Cime di Lavaredo, Lulic malcela le frecciatine al senegalese, Radu ammette: «Forse gli faremo una ramanzina quando saremo tutti. La società sa meglio di noi cosa deve fare con lui, noi continuiamo a lavorare. La situazione dello spogliatoio non è complicata, non c’è nessuno che comanda e le decisioni vengono prese da tutti insieme». Lotito voleva Bielsa per scongiurare l’autogestione: «Non m’importa, io sono contento d’Inzaghi. Tutti gli daremo una mano». Magari anche i nuovi acquisti: «Sinceramente, da quello che ho sentito arriveranno», assicura il romeno. Che, come tutti, spera di riabbracciare Biglia: «E’ nostro capitano e non vedo l’ora di restituirgli la fascia». Ancora intrisa di lacrime per l’ultima stagione: «Non ha funzionato niente e non possiamo ripeterne un’altra così. Dobbiamo cancellare l’anno scorso, provare a vincere tutte le partite. Se suderemo e combatteremo per questa maglia, la gente tornerà a sostenerci». POCHE TESSERE In effetti c’è già un messaggio di supporto della Nord: «Siamo con voi, ma nessun alibi», le parole nel confronto sulle Dolomiti con la Curva. Che tornerà allo stadio soltanto se, entro l’inizio del campionato, verranno finalmente eliminate le barriere all’Olimpico. Partita ieri alla fine, con una sola settimana di ritardo rispetto alle previsioni, la campagna abbonamenti: meno di 10 tessere rinnovate in prelazione (sino al 31 luglio) al primo giorno. Il flop era annunciato, il marketing aveva avvertito Lotito. La contestazione nei suoi confronti non aveva mai raggiunto simili picchi: ad Auronzo imbrattato ogni angolo del paese con scritte. L’aria di rivolta non è meno pesante in montagna. Alberto Abbate © RIPRODUZIONE RISERVATA FACCIA A FACCIA TRA LA CURVA NORD E I SENATORI RADU E LULIC: «NIENTE ALIBI» FLOP ABBONAMENTI VENDUTE 10 TESSERE CHIARIMENTO Keita Balde parla con il tecnico Simone Inzaghi Galliani incontra Berlusconi il mercato del Milan è fermo MILANO La firma sul preliminare per il passaggio dell’80% del Milan ai cinesi difficilmente arriverà prima dell’ultima settimana di luglio. E fino ad allora ogni operazione di mercato imbastita dai rossoneri resterà congelata, a meno di cessioni eccellenti come quella di Carlos Bacca. Non si sblocca la situazione di stallo, nemmeno dopo l’incontro ad Arcore fra l’ad Adriano Galliani e il presidente Silvio Berlusconi. Sono a portata di mano il difensore del Villareal Mateo Musacchio e il centrocampista dell’Udinese Piotr Zielinski. Ma non si può chiudere finché non saranno a disposizione i 100 milioni di euro promessi dopo la firma del preliminare dai cinesi che, secondo al- cune voci circolate in giornata, potrebbero subito acquistare l’intero pacchetto del 99% in possesso di Fininves). Così Galliani non può ancora dare buone notizie a Vincenzo Montella, che ha chiesto giocatori funzionali alle proprie idee tattiche. «Per vincere le partite serve il controllo del gioco. Sicuramente la rosa deve essere completata, abbiamo le idee molto chiare. La palla passa ad altri, a Galliani - ha detto a Sky l’allenatore - È necessario valutare i giocatori in funzione al modello di gioco. Ce ne sono di tutti i livelli, sta alla società scegliere il prodotto migliore rispetto a quello che offre il mercato e alle possibilità economiche». -TRX IL:19/07/16 00:30-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 29 - 19/07/16-N:RCITTA' 29 Sport Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it «RUSSIA, DOPING DI STATO» La relazione della Wada: «Il ministero dello sport e l’ex Kgb a capo del sistema di falsificazione dei test» ` IL CASO ROMA Doping di Stato. Le conclusioni della commissione indipendente della Wada gettano pesanti accuse sulla Russia. E il Cio si prepara alla messa al bando dalle Olimpiadi di tutti gli atleti di Mosca. I giochi di Rio diventano un caso politico e rischiano di sfociare in una crisi mondiale. È guerra fredda del doping. L’indagine parte dalle Olimpiadi di Sochi, ma si allarga a cinque anni di sport. Era l’inverno 2014. Nell’estate 2016 la Russia potrebbe trovarsi fuori. E non più solo per l’atletica. Il comitato esecutivo della Wada esorta il Cio a «prendere in considerazione l’esclusione di tutti gli atleti olimpici e paralimpici da Rio». Oggi la conferenza telefonica del comitato esecutivo del Cio: potranno esserci «misure e sanzioni riguardo le Olimpiadi di Rio 2016» e si «studieranno con attenzione le dettagliate accuse nei confronti del ministero dello Sport russo», spiega una nota. Un terremoto, a neppure venti giorni dai Giochi. La Russia rischia di rimanere a casa, 32 anni dopo essersi chiamata fuori, per ritorsione nei confronti di chi aveva boicottato Mosca ‘80, dalle Olimpiadi di Los Angeles. test antidoping nello sport russo coinvolgeva il laboratorio di Sochi, ma anche quello di Mosca, per almeno 312 casi. Un sistema, in «tutti gli sport». Da Vancouver 2010 a Londra 2012, da Mosca 2013 a Kazan 2015. La Wada chiede di «negare l’accesso alle competizioni internazionali ai rappresentanti del governo russo», di confermare la dichiarazione di non conformità dell’agenzia antidoping russa e di fermare il processo di accreditamento del laboratorio di Mosca. L’Agenzia mondiale antidoping rivolge poi una raccomandazione alla Fifa affinché valuti le «accuse riguardanti il calcio e il ruolo di un membro del suo esecutivo, il ministro Vitaly Mutko». Il Cio «non esiterà a prendere le decisioni più dure possibili», annuncia il presidente Thomas Bach. «Il rapporto Putin minaccia la scissione dal Cio che annuncia dure sanzioni: c’è il rischio di nessun atleta di Mosca a Rio ` indica un attacco scioccante e senza precedenti sull’integrità dello sport e delle Olimpiadi». LA DENUNCIA Il rapporto conferma le denunce dell’ex direttore del laboratorio antidoping russo, Grigory Rodchenkov, fuggito negli Stati Uniti dopo la morte, in circostanze poco chiare, di due colleghi. Il presidente McLaren ga- rantisce che le principali conclusioni «sono supportate da prove» e sostiene che di tutto veniva costantemente informato, in occasione di Sochi, il viceministro dello Sport, Yuri Nagornykh. A suo dire, «il ministro dello Sport non poteva non essere a conoscenza della cosa, viste le dimensioni del fenomeno». Alessandra Camilletti © RIPRODUZIONE RISERVATA SI MUOVE IL CREMLINO Il Presidente russo Vladimir Putin, in una nota pubblicata sul sito Internet del Cremlino, sottolinea come la situazione «rievoca involontariamente un’analogia con l’inizio degli anni ‘80». E rimarca: «Il movimento olimpico, che ha un colossale ruolo unificatore per l’umanità, potrebbe di nuovo trovarsi sull’orlo di una scissione». La contromossa è che tutti i dirigenti pubblici accusati nel rapporto Wada saranno sospesi fino alla fine delle indagini. Non il ministro dello Sport russo, Vitali Mutko: secondo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, «non è menzionato nel rapporto Wada come diretto esecutore» nello scandalo. Il Cremlino sottolinea che la comunità internazionale è testimone di una «pericolosa ricomparsa della politica che interferisce con lo sport». COINVOLTI 312 SPORTIVI Per la commissione presieduta dall’avvocato canadese Richard H. McLaren il doping dello sport russo era coperto e favorito dallo Stato. L’Agenzia mondiale antidoping ha pubblicato ieri le sue conclusioni. Per la Wada, si trattava di un “sistema di falsificazione” dei test ordinato dalle autorità politiche. Il laboratorio di Sochi - si spiega -, operò per consentire ad atleti russi dopati di competere ai Giochi 2014, e tutto sotto indicazione del ministero dello Sport di Mosca, con la collaborazione dei servizi di sicurezza dell’Fsb, l’ex Kgb, e il centro nazionale di preparazione del Team Russia. Secondo il rapporto, la manipolazione dei Terzo successo per lo slovacco Froome tranquillo CICLISMO ROMA Il fotofinish è di moda in questo Tour noioso e scontato. Questa volta è servito per assegnare la vittoria a Peter Sagan, nel testa a testa con il velocista norvegese Kristoff. Nella tappa arrivata in Svizzera, in onore di Fabian Cancellara, al suo ultimo anno in sella, non è accaduto niente di rilevante per la classifica sempre dominata da Froome Quattro terroristi volevano l’accredito ROMA Il terrorismo minaccia le Olimpiadi. Quattro persone per le quali sono stati accertati legami con organizzazioni terroristiche hanno tentato di accreditarsi per Rio. La notizia, presente su tutti i maggiori media brasiliani, è stata data domenica notte nel corso di uno dei programmi televisivi più seguiti in Brasile, «Fantastico» di Rete Globo. I quattro facevano parte di una lista di persone sospette elaborate dal Ciant, il Centro Integrato Antiterrorismo di Brasilia. Il Ciant, ente della Polizia federale che opera nella capitale brasiliana e collabora con le intelligence dei maggior otto paesi del mondo, è l’organo responsabile per dare il via libera a tutte le richieste, da quelle degli atleti a quelle di giornalisti, volontari e rappresentanti dei vari governi. Nel caso vengano riscontrate delle irregolarità, le domande vengono respinte. I nomi, le nazionalità e le accuse a carico di queste persone sono state secretate. Il Ciant, che monitora ogni tipo di accredito dei Giochi ha scoperto inoltre che avevano richiesto il pass anche 61 persone di nazionalità brasiliana nei confronti delle quali è stato spiccato un mandato di arresto per crimini o condanne varie. In tutto sono stati negati 11mila accrediti su 460mila richieste. OLIMPIADI Secondo l’Agenzia mondiale antidoping sui test c’era il controllo del ministero dello Sport russo (foto ANSA) © RIPRODUZIONE RISERVATA Schwazer, il Tas dice no solo alla sospensiva LA DECISIONE ROMA La fiammella della speranza resta ancora accesa. Flebile, chiaro, ma non si è spenta del tutto. Alex Schwazer fino all’ultimo resta aggrappato a quell’aereo che potrebbe portarlo a Rio. Ieri Tas di Losanna ha rigettato la richiesta avanzata dal marciatore altoatesino per la sospensione dello stop per doping deciso dalla Federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf). C’è però ancora uno spiraglio per la sua partecipazione ai Giochi. Il Tribunale arbitrale per lo sport, infatti, si è riversato di entrare nel merito della questione e decidere prima della Olimpiade se la sanzione inflitta al marciatore altoatesino sia corretta. L’avvocato di Schwazer, Gerhard Brandstatter re) un’udienza urgente per discutere la situazione del campione olimpico e prendere una decisione nel merito. Intanto il marciatore è stato inserito nella lista dei convocati per Rio con la dicitura “sub judice”. «Penso sia una decisione intelligente quella presa dal Tas» il commento del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Non è sorridente invece Sandro Donati, allenatore di Schwazer: «Andrà verificata nella sostanza, di certo io chiederò di essere ascoltato come testimone. Ora le cose andranno chiamate con il loro nome. Posso dire che Alex è pulito. Dover ricorrere al Tas ci ha fatto perdere un grado di giudizio. Ma questo è tutto un piano studiato da qualcuno». La battaglia è ancora aperta, la guerra è appena iniziata. Emiliano Bernardini aveva presentato un’ampia documentazione per chiedere la revoca della sospensione per doping per una serie di vizi di forma nell’iter degli esami antidoping dello scorso primo gennaio che hanno portato alla positività per anabolizzanti. AMPIA DOCUMENTAZIONE Lo stesso Tas, sommerso da materiale, ha dunque deciso di fissare in tempi brevissimi (ancora da stabili- IL TRIBUNALE DI LOSANNA NON HA ANCORA STABILITO SE ALEX POTRÀ PRENDERE PARTE O MENO AI GIOCHI PROTAGONISTI Alex Schwazer e Sandro Donati durante una conferenza stampa e, nel tondo, l’oro del 2008 (foto ANSA) © RIPRODUZIONE RISERVATA Tour de France, Sagan al fotofinish ` Olimpiadi che appare inattaccabile. Soltanto nel finale la corsa si è ravvivata e lo sprint è diventato il momento più importante ed emozionante. Il campione del mondo, confermando uno stato di grazia, ha firmato un fantastico tris, (settima vittoria al Tour), mentre Kristoff ha perso una grandissima occasione per conquistare la prima affermazione. Un secondo posto che brucia ancora di più rispetto a quello di sabato alle spalle di Cavendish. Il britannico e lo slovacco stanno dominando le tappe (7 in due) mentre il keniano bianco è il mattatore della classifica . Dopo il riposo odierno ci saranno le Alpi, che rappresentano l’ultimo ostacolo per la maglia gialla verso il trionfo di Parigi. Le salite per attaccarlo non mancheranno ma gli avversari non sembrano all’altezza della situazione. Qualcuno non ha la forza, altri non vogliono rischiare di perdere le posizioni. Così sta venendo fuori un Tour senza squilli e ormai già delineato. Una delusione, a dispetto di un tracciato che avrebbe dovuto esaltare gli scalatori. Aru, in crescita, sembra tra i pochissimi ad avere le gambe per provarci. Arrivo. 1) Sagan Peter, 2) Kristoff, 3) Enger, 4) Dogenkolb, 5)Matthews, 6) Cancellara. Classifica. 1) Froome, 2) Mollema a 1’47”, 3) Yates a 2’45”, 4) Quintana 2’59”, 10) Aru a 5’16”. Oggi. Riposo. G.D.B. SPRINT La vittoria di Sagan (foto AP) © RIPRODUZIONE RISERVATA GOLF NIENTE CAMPIONI A RIO, NON PER ZIKA La rinuncia dei principali campioni del golf al torneo olimpico non è stata dettata dalla paura di Zika ma «dal fatto che non ci sono grossi premi in denaro». Lo ha affermato Carlos Nuzman, presidente del comitato organizzatore dei Giochi. GIOCHI ITALIA TEAM SEMPRE PIÙ ROSA L’Italia vola a Rio con 297 atleti. La delegazione sarà composta da 155 uomini e 142 donne: si tratta della più numerosa rappresentanza femminile di sempre. TENNIS, KITZBUEHEL VOLANDRI KO Filippo Volandri è stato eliminato al primo turno nel torneo Atp 250 di Kitzbuehel. CALCIO, TECNOLOGIA MOVIOLA IN AUTUNNO La Lega di Serie A ha stabilito che l’uso della moviola in campo comincerà dalla settima giornata di campionato. OLIMPIADI C’È IL K4 1000 AZZURRO Ai giochi olimpici di Rio 2016 ci sarà anche il K4 1000 italiano. La conferma è arrivata dall’International canoe federation (Icf) che venerdì per doping aveva escluso Romania e Bielorussia. CALCIO, SCOMMESSE ARRESTI A SINGAPORE Trentanove persone, sospettate di essere coinvolte in un giro di scommesse illegali legate al calcio, sono state arrestate a Singapore in un’operazione condotta dell’Interpol. -TRX IL:19/07/16 00:45-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 32 - 19/07/16-N: 32 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:25-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 33 - 19/07/16-N:RCITTA' Cronacadi Roma [email protected] www.ilmessaggero.it 35 ºC 19 ºC Martedì 19 Luglio 2016 Il Sole Sorge 05,51 Tramonta 20,41 La Luna Sorge 20,08 Cala 05,23 Gli uffici della Cronaca sono aperti dalle 11 alle 20, via del Tritone, 152, 00187 Roma T 06/4720224 - 06/4720228 F 06/4720446 L’incontro File sotto il sole cori e selfie Alvaro Soler fa il pieno di fan Il concerto Carlos Santana protagonista sul palco dell’Auditorium Vacanze Fra tintarella, figli e amiche Ilary Blasi regina di Sabaudia Rinaudo a pag. 49 Molendini a pag. 50 Pierini a pag.49 Raggi, sterzata sul sociale Bimbo morto nella metro Sotto accusa `Il sindaco ritocca la giunta dopo le pressioni dei Movimenti: «Ci sarà l’assessore alla Casa» il tecnico Atac Nel direttorio Vignaroli al posto di Lombardi. E spunta l’ipotesi di un bonus ai disoccupati ` Virginia Raggi allarga la squadra di governo. Con la distribuzione della delega alla Casa. Non dovrebbe spuntare un altro assessore, ma la competenza potrebbe passare a Paolo Berdini, già titolare dell’Urbanistica e gradito ai movimenti antagonisti, che non a caso ieri sono stati ricevuti dalla Raggi in Campidoglio. Intanto il deputato M5S Stefano Vignaroli è stato scelto come successore di Roberta Lombardi nel minidirettorio. Nelle linee guida di governo, intanto, spunta l’idea del reddito di cittadinanza con 300 euro mensili «per i disoccupati». Ma sul programma è già scontro con il Pd. Canettieri alle pag. 34 e 35 Il caso Incendio di ore, code e malori Mafia Capitale Venafro assolto: «Credevo nella giustizia» Maurizio Venafro «Ho sempre creduto nella Giustizia». Sono state le prime parole di Maurizio Venafro, ex capo di Gabinetto della Regione Lazio, dopo l’assoluzione con formula piena pronunciata dal Tribunale. Venafro era accusato di turbativa d’asta. I giudici hanno invece condannato a un anno e quattro mesi di reclusione Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co. Pierucci a pag. 36 Vigili assenteisti a Capodanno Multa da 30 mila euro ai medici `Stangata del Garante: Vigili assenteisti a Capodanno, arriva la stangata del Garante per la privacy. Doppia sanzione ai medici che, cedendo le proprie password, hanno consentito ai caschi bianchi di restare a casa la notte del 31 dicembre 2014 con certificati fasulli. Una prima multa, già notificata, è di 30mila euro. A breve la seconda batosta, che va da 10mila a 120 mila euro. Il Garante per la privacy ha multato 25 medici - in ferie natalizie o a riposo per aver fornito le credenziali personali con le quali si accede al database dei loro ambulatori e permette di redigere certificati. Solo che la mano che digitava nel sistema informatico non era quella del medico titolare, ma quella di un sostituto, un medico amico, che provvedeva a redigere il certificato telematico, presentato poi dal vigile-paziente per non lavorare la sera dell’ultimo dell’anno. Emiliozzi a pag. 37 Il web in tilt a Fiumicino In fila per ore per il check in password cedute per emettere certificati fasulli La denuncia ai Parioli Spaccio e baracche nel cuore di Villa Ada Degrado a Villa Ada (foto TOIATI) Una bidonville a Villa Ada, cittadella del degrado in uno dei parchi storici più grandi di Roma, è l’ultima tappa del viaggio della speranza di un gruppo di tunisini, egiziani, algerini. Dormono ai margini dei Parioli, in un grumo di container abbandonati di questo polmone verde che arriva fino alle rive dell’Aniene. L’ex cantiere («doveva nascerci un parcheggio», dicono i residenti) è diventato l’ultimo rifugio di chi non ha più un posto dove andare. Ed è qui che si sarebbe consumata la violenza su una ragazza di 16 anni. De Cicco, De Risi e Vuolo a pag. 41 Ci fu chiaramente un errore umano. È la conclusione della Procura nell’inchiesta sulla morte del bambino morto lo scorso anno nell’ascensore della fermata “Furio Camillo” della metro A. Sotto accusa c’è il tecnico dell’Atac che azionò un montacarichi per far uscire il piccolo, rimasto bloccato nell’ascensore insieme alla mamma. I fatti risalgono al 9 luglio dello scorso anno. Faceva sempre più caldo, la donna chiese aiuto. L’addetto mise in funzione il montacarichi, ma quando la portà si spalancò il bambino cadde nel vuoto perché c’era un intercapedine. Allegri a pag. 47 Un elicottero cerca di spegnere le fiamme sulla Pontina (foto IPPOLITI) Pontina, l’inferno di fuoco strade bloccate e auto in fuga Larcan e Lombardi a pag. 39 Salta la connessione internet e all’aeroporto di Fiumicino gli operatori sono costretti a fare a mano tutte le operazioni di check in. E così decine di voli accumulano ritardi fino a quattro ore, altri saltano, quasi cinquemila passeggeri aspettano di partire: la fila dei viaggiatori arriva fino all’esterno del Terminal 3 del Leonardo da Vinci, devono arrivare polizia e carabinieri per regolare i flussi mentre il personale dell’Adr distribuisce bottiglie d’acqua e informazioni. Il caos scoppia all’alba di ieri: il sistema di accettazione delle compagnie aeree e ai gates d’imbarco fornito dalla società Sita alle compagnie aeree è fuori uso. Gli operatori devono fare ogni operazione a mano, non c’è alternativa. Picchi a pag. 45 Davide Desario Con Streetview guardi anche le prostitute Dovrebbero fare #PokemonGO con le prostitute di Roma #acchiappaletutte #funny #salaria #aurelia @Monte_217 utte le strade portano a Roma. E quelle strade sono strapiene di prostitute. Come la Salaria (altezza Sky), l’Aurelia fino al Raccordo e la Cristoforo Colombo dove le lucciole occupano tutte le fermate degli autobus e le piazzole dei benzinai da Caracalla all’Eur in entrambe le direzioni. Ci sono state tante battaglie di comitati di quartiere cavalcate, in un modo o nell’altro, dalla politica. La T Giunta dell’ex sindaco Ignazio Marino era arrivata a ipotizzare l’istituzione di un quartiere a luci rosse. Ma, di fatto, nulla è mai cambiato: le prostitute (e i loro clienti) stanno sempre lì. Come in via del Lido di Castel Porziano: decine di “passeggiatrici” sulla strada che attraversa la pineta collegando la Colombo alla Litoranea e che confina con la riserva del Presidente della Repubblica. Roba da non crederci. Vi immaginate una cosa del genere in un viale che circonda la Casa Bianca di Barack Obama? O nelle vicinanze del castello di Balmoral in Scozia, uno dei ritiri estivi preferiti della regina Elisabetta? Anni fa, l’ex presidente del municipio di Ostia, Paolo Orneli, per cercare di risolvere l’imbarazzante situazione vietò il transito alle auto. Il risultato? I clienti cominciarono ad arrivare in bicicletta. E ora? E ora le prostitute sono diventate un elemento fondante del panorama capitolino. Al punto che si trovano anche su Google maps. Proprio su via del Lido di Castel Porziano se si guarda la versione Streetview ce ne sono ben sei, tutte di colore, in appena tre chilometri e mezzo: una ogni 600 metri. Solo che adesso, grazie a Google maps, si possono vedere in tutto il mondo. [email protected] -TRX IL:19/07/16 00:48-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 34 - 19/07/16-N: 34 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Patto Raggi-Movimenti «C’è l’assessore alla Casa» Cambio nel direttorio La decisione del sindaco dopo le pressioni degli antagonisti Vignaroli prende il posto della Lombardi nello staff romano ` LA GIORNATA I fiori dei dipendenti comunali ad attenderla al suo arrivo in Campidoglio, il pranzo con il collaboratori più stretti per un brindisi, il primo compleanno - 38 anni compiuti - da sindaca. Virginia Raggi ha festeggiato così, lei nata nello stesso giorno di Nelson Mandela («Quando ne venni a conoscenza mi strappò più di un sorriso»). Nel pomeriggio poi l’inquilina di Palazzo Senatorio ha ricevuto il mini direttorio, che al posto dell’uscente Roberta Lombardi avrà adesso il deputato Stefano Vignaroli, e ha annunciato che per questa mattina sarà allargata la squadra di governo. Con la distribuzione della delega alla Casa. Non dovrebbe spuntare un altro assessore, ma la competenza potrebbe passare a Paolo Berdini, titolare dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici e soprattutto molto vicino e gradito ai movimenti antagonisti, che non a caso ieri sono stati ricevuti dalla Raggi in Campidoglio, dopo una manifestazione guardata a vista da cinque blindati delle forze dell’ordine. Una delegazione di antagonisti è stata ricevuta a Palazzo Senatorio dalla Raggi, che dopo poco sono scesi entusiasti per annunciare la novità: «Avremo un assessore alla casa». Affermazione poi corretta del Campidoglio che ha parlato di distribuzione delle deleghe all’interno della giunta. Il maggior indiziato rimane Berdini, molto stimato dai movimenti che occupano i palazzi privati in giro per la città.«Possiamo aprire un tavolo, ma la legalità per noi è un punto imprescindibile», ha premesso la Raggi alla delegazione, che è scesa tra la folla - circa 300 manifestanti - festeggiando il risultato portato a casa dopo le pressioni. L’INCONTRO Prima della sterzata a sinistra, Raggi ha provato a mettere ordine dentro alle cose del suo di movimento, quello Cinque Stelle. Si è vista per due ore con la senatrice Paola Taverna, l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, con il consigliere regionale Gianluca Perilli e con la new en- LA DELEGA POTREBBE ANDARE A BERDINI NOMINATI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI E OGGI L’INCONTRO CON TRONCA SUI CONTI try Stefano Vignaroli. Sarà proprio quest’ultimo a sostituire la deputata Roberta Lombardi, uscita di scena in polemica con la sindaca. Il diretto interessato frena. Ma nel Pd c’è già chi fa polemica a questa prospettiva. Tipo il senatore Stefano Esposito: «Dalla commedia alla farsa? Nel minidirettorio esce la Lombardi ed entra compagno della Taverna? Altro che Parentopoli siamo al #TinelloRaggi». La giornata di ieri ha messo in fila altri tasselli importanti per fare partire la macchina amministrativa: sono stati eletti i presidenti delle commissioni. Sono tutti pentastellati. Daniele Diaco (Ambiente), Maria Agnese Catini (Sociale), Eleonora Guadagno (Cultura), Valentina Vivarelli (Patrimonio), Donatella Iorio (Urbanistica), Andrea Coia (Commercio), Angelo Diario (Personale), Maria Teresa Zotta (Scuola), Carola Penna (Turismo). Questa mattina due incontri istituzionali per la grillina: prima con l’ex commissario Francesco Paolo Tronca, poi al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel pomeriggio la prima giunta dell’era Raggi, a un mese esatto dalla conquista del Campidoglio. Simone Canettieri Scintille Regione-Comune: «Subito la discarica» «Prima mettete in sicurezza la Roma-Viterbo» © RIPRODUZIONE RISERVATA Altro fronte, i trasporti. Stavolta è il LA SFIDA Dopo un mese di gelo (e zero interlocuzioni, sia ufficiali che ufficiose), la scomoda «coabitazione» tra il Campidoglio pentastellato e la Regione a trazione Pd entra nel vivo a colpi di lettere e dichiarazioni non proprio amichevoli. Perché se da una parte la Pisana, ieri, ha ribadito la richiesta al Comune di individuare un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti; dalla giunta Raggi, in contemporanea, si è alzato il pressing dell’assessora ai Trasporti, Linda Meleo, per mettere in sicurezza la ferrovia Roma-Viterbo, gestita da Atac ma di proprietà regionale. Il primo round, a tema immondizia, è andato in scena in Consiglio regionale. «Abbiamo chiesto - ha detto l’assessore regionale Mauro Buschini - agli enti di area vasta e a Roma Capitale, l’11 maggio, le aree per gli impianti, dando la tempistica di 120 giorni». Per i primi di settembre, quindi, la giunta Zingaretti attende una risposta dal Campidoglio. Il M5s però già alza le barricate: «Questo fronte si apre proprio quando arriviamo noi», la reazione del capo- th ANNIVERSARY -TRX IL:18/07/16 22:53-NOTE: gruppo grillino alla Pisana, Devid Porrello. Che evoca il complotto: «Vogliono scaricare i problemi su un governo Cinque stelle, non è corretto». La posizione della Regione nei confronti del Comune, stando però alle parole dell’assessore Buschini, è di «disponibilità a lavorare di concerto» su almeno tre punti: oltre all’individuazione di «un piccolo sito di smaltimento», è necessario «aumentare la differenziata» e proseguire sugli eco-distretti. «RISCHI CON IL BINARIO UNICO» -MSGR - 20_CITTA - 35 - 19/07/16-N: 35 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma «Ai disoccupati 300 euro al mese» Ma sul programma è già scontro Nelle linee guida spunta l’idea del reddito `Il Pd: «Assurdo portare l’assestamento di di cittadinanza: «Ma solo con i conti a posto» bilancio in aula prima del piano di governo» ` IL RETROSCENA La discarica di Malagrotta dismessa a ottobre del 2013 Campidoglio a giocare d’attacco. L’assessore Meleo ieri ha spedito una lettera a Zingaretti e al titolare della Mobilità in Regione, Michele Civita, chiedendo «un incontro urgente» per affrontare «la drammatica situazione di sicurezza della Roma-Viterbo». Soprattutto «nella tratta a singolo binario, ancora gestita con sistemi altamente arretrati, via telefono attraverso fonogrammi inviati da una direzione centrale ai vari capitreno». Un sistema, secondo la Meleo, «tra i meno evoluti d’Italia, con standard di sicurezza inferiori a quelli della tratta Andria-Corato», la linea del disastro ferroviario della settimana scorsa. Replicano dall’assessorato ai trasporti della Regione: «Forse la neo assessore non è bene informata, perché ci sono già stati vari incontri con Atac sulla sicurezza di quella tratta, l’ultimo due giorni fa. E si stanno attivando, sempre con Atac, tutte le misure di sicurezza necessarie». Lorenzo De Cicco © RIPRODUZIONE RISERVATA Al momento è solo una promessa, anche se «contenuta nelle linee guida» del M5S per la città che saranno approvate oggi in giunta: applicare il reddito di cittadinanza anche nella Capitale. Il primo piano che gira nelle mani dei grillini romani ha queste cifre: 300 euro al mese per 50 mila persone. Totale di spesa 180 milioni di euro all’anno che dovrebbero uscire dal bilancio del Campidoglio. La metà, in poche parole, di quanto Roma ha pattuito con il Governo per il piano di rientro triennale nel 2014. Un’operazione non proprio semplice, al di là degli annunci, che la giunta Raggi tende a maneggiare con molta cura. Marcello De Vito, presidente del consiglio comunale, da una parte frena all’ipotesi, dall’altra conferma che il progetto prima o poi, più poi che prima, dovrà essere operativo. «È una cosa prevista nel programma del Movimento 5 stelle, è chiaro: deve essere poi valutata alla luce della situazione finanziaria del Comune - specifica il presidente dell’assemblea capitolina - tenendo conto dei risparmi di spesa che si faranno via via, dell’aumento di alcune entrate che dovranno essere fatte. Compatibilmente con questo si può ipotizzare». Alcuni Comuni pentastellati, grandi come un quartiere della Capitale e non proprio con la medesima situazione di cassa, «lo hanno adottato: Pomezia e Livorno». I TEMPI De Vito ammette che a oggi, con un debito storico da 13 miliardi di euro e con un piano di rientro da 440 milioni non ancora concluso, l’operazione reddito di cittadinanza può sembrare utopistica. «Presumo che non sia una cosa che possa essere fatta in tempi molto rapidi, man mano che si rimettono a posto i conti del comune si può pensare al reddito comunale di cittadinan- L’aula Giulio Cesare za». Se al momento gira il perimetro economico del reddito di cittadinanza, mancano ancora i criteri. Chi saranno i cinquantamila romani che potranno usufruire di un sussidio di circa 300 euro al mese? «I disoccupati, sicuramente», dicono fonti M5S. Che a Roma sono molti di più di 50mila. Di sicuro il lavoro dovrà essere svolto in tandem tra l’assessorato al Bilancio e quello ai Servizi sociali. Ma intanto c’è anche un altro scontro. Proprio sulla presentazione delle linee guida, che conteranno le sfide sul traffico, la trasparenza della macchina amministrativa e la gestione dei rifiuti. Secondo il ruolino di marcia del M5S, l’assestamento di bilancio, che sarà presentato in giunta oggi, avrà la precedenza in Aula. Poi il programma. Il Pd non ci sta. E rilancia. Spiega infatti la capogruppo Michela Di Biase: «Su quali basi possiamo andare in Aula a votare un assestamento di bilancio, quando non sappiamo neanche quali sono le linee che l’amministrazione vuole seguire? Solo dopo che la giunta si sarà espressa potremo cominciare ad analizzare e votare nei tempi previsti dalla legge l’assestamento di bilancio, nel quale ci auguriamo di poter trovare, tra le altre, anche risorse per sociale e decoro. La sindaca non può esimersi dall’ottemperare a questa priorità». S. Can. Dopo Nizza «Più controlli sui turisti che arrivano nella città» Scatta il piano sicurezza del Campidoglio dopo i fatti di Nizza. Come anticipato da Il Messaggero l’attenzione della giunta Raggi si sta spostando su chi transita a Roma. L’assessore allo Sviluppo Economico Meloni ha incontrato Airbnb per aprire un percorso congiunto mirato a un monitoraggio più stretto dei visitatori che transitano a Roma. Al centro dei colloqui, in particolare, il rispetto dell’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, secondo cui «i gestori di esercizi alberghiere e altre strutture recettive» possono «dare alloggio a esclusivamente a persone munite della carta di identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità». Secondo Meloni, questo principio, però, non sarebbe sempre rispettato da alcune strutture, a partire dagli affittacamere. © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:18/07/16 22:53-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 36 - 19/07/16-N:RCITTA' 36 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Venafro, l’assoluzione e l’sms di Zingaretti: «Credo nella giustizia» Mafia Capitale, lacrime di gioia per l’ex capo di gabinetto del Governatore: «Mai sentita lontana la fiducia di Nicola» ` LA SENTENZA L’attesa nervosa nei corridoi di palazzo di giustizia, e poi la commozione dopo la lettura della sentenza. Gli occhi lucidi e la gioia di lasciarsi alle spalle un incubo giudiziario che lo ha portato dal gabinetto della Regione Lazio a un’aula di giustizia per uno dei rivoli di Mafia Capitale, la turbativa d’asta per il mega appalto del Cup regionale. Per Maurizio Venafro, ieri, è stato il giorno del riscatto. Appena il presidente della corte della seconda sezione penale, presidente Francesco Rugarli, ha letto il dispositivo di assoluzione l’ex capo di gabinetto di Nicola Zingaretti ha pianto per la felicità. «Nel mio cuore mi aspettavo finisse così. Ma aspettavo il momento di sentirlo», ha detto abbracciando il difensore, l’avvocato Maurizio Frasacco, «Bisogna dare fiducia alla giustizia». LA SPARTIZIONE Una rivincita che però ha lasciato a Venafro comunque dell’amaro in bocca. Non appena aveva saputo dell’iscrizione nel registro degli indagati si era dimesso dall’incarico. Così alla domanda di quanto ha perso per questo passaggio giudiziario ha risposto in maniera sconsolata: «E’ l’Italia». Il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che puntava alla condanna, poche ore prima aveva chiesto due anni e mezzo di carcere. Maurizio Venafro, secondo l’accusa, nell’ottica di un accordo di spartizione politica, su segnalazione dell’allora consiglie- ERA STATO ACCUSATO DI TURBATIVA D’ASTA PER UN APPALTO DEL RECUP NEL 2014 CONDANNATO INVECE L’IMPRENDITORE MONGE re regionale Luca Gramazio, avrebbe segnalato l’ex direttore delle politiche sociali del Campidoglio, Angelo Scozzafava nella commissione di gara per il servizio Cup, il sistema di prenotazione unico regionale per le prestazioni sanitarie, un appalto multimilionario sul quale contavano le coop sociali. Eppure per il tribunale l’ex capo di gabinetto, che avrebbe fornito il curriculum di Scozzafava avuto da Gramazio, è stato giudicato innocente, al contrario del coimputato Mario Monge, l’imprenditore delle coop, presidente del consorzio Sol.Co., ritenuto sponda per l’appalto pilotato dalla cricca Salvatore Buzzi (il ras economico della presunta cupola romana), condannato anche se a una pena minima, un anno e quattro mesi. IL BACIO TELEFONICO A pochi minuti dalla sentenza per Venafro, un’altra soddisfazione, ha ottenuto «il bacio telefonico di Zingaretti», una emotion, una faccina sorridente. «Non ho mai sentito lontana la sua fiducia», ha commentato contento. Era stato lo stesso Venafro ad annunciare nel marzo dello scorso anno di essere finito nel registro degli indagati per un appalto. «Caro Nicola», aveva scritto in una lettera indirizzata a Zingaretti «è con molta sofferenza che ti comunico la mia decisione unilaterale e irrevocabile di dimettermi dal mio incarico di capo di gabinetto della Regione Lazio. Ho saputo di essere indagato e mi sono già presentato davanti ai pm». Un gesto allora apprezzato dal governatore del Lazio: «Atto di grande responsabilità, non dovuto che conferma la profonda sensibilità e il rispetto delle istituzioni». Dispiaciuto invece Monge, che è stato assolto dall’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio e condannato per il concorso della turbativa d’asta. «Da venticinque anni combatto questo sistema. La verità verrà riconosciuta», ha commentato Monge in presenza dell’avvocato Franco Lazzarone, subito dopo la lettura della sentenza. «Sono finito anche sotto accusa nell’inchiesta dei cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati, ma lì già il gip ha riconosciuto la mia estraneità ai fatti. E pensare che ho dedicato una vita al sociale». La sentenza di assoluzione di Venafro potrebbe pesare anche sui coimputati, come Gramazio e Scozzafava, che rispondono delle stesse accuse nel maxiprocesso a Mafia Capitale instaurato nell’aula bunker di Rebibbia. Adelaide Pierucci © RIPRODUZIONE RISERVATA La Regione applaude e attacca M5S: «Due anni di fango, ora che dicono?» LE REAZIONI Da una parte la soddisfazione per «Maurizio» e per avere «allontanato l’ombra di Mafia Capitale dalla Regione». Dall’altra l’attacco politico a chi «usa gli avvisi di garanzia come condanne» (e ogni riferimento al Movimento Cinque stelle non sembra proprio casuale). Il giorno dell’assoluzione di Maurizio Venafro, per l’amministrazione Pd che guida la Regione Lazio, è quello della «rivincita». Il più soddisfatto è Nicola Zingaretti. «Sono contento per Maurizio ha detto il governatore - Ha affrontato questa vicenda in maniera esemplare, dimettendosi per una questione di opportunità dopo l’avvio delle indagini nei suoi confronti, convinto della sua innocenza». «Maurizio», ragionava ieri Zingaretti, «ha combattuto nel processo per difendere le sue ragioni, senza concedere mai nulla alla polemica pubblica. Tutto questo conferma che è importante avere fiducia nel lavoro della magistratura e nel sistema processuale». Il presidente della Regione ieri se l’è presa (anche senza citare esplicitamente il M5s) con quella «cattiva politica che trasforma le indagini, gli avvisi di garanzia e i rinvii a giudizio in condanne prima dello svolgimento dei processi. Grave regressione culturale e politica che danneggia la democrazia». mula piena! Due anni di ingiuste tensioni e umiliazioni per Venafro. Riflettere su danno alla comunità». Il senatore Stefano Esposito invece ha chiesto le «scuse» del consigliere M5s Davide Barillari, L’ACCUSA Molto più espliciti altri esponenti del Pd. Il segretario dei dem del Lazio, Fabio Melilli: «Ancora questa mattina non è mancato chi, come nei mesi passati, con cinismo e spregiudicatezza, ha provato a strumentalizzare la vicenda, pensando di ottenerne un misero tornaconto politico. Capita a chi non ha altri argomenti se non la denigrazione degli avversari». Il dem Roberto Giachetti: «L’assoluzione di Maurizio Venafro con formula piena è una bella notizia. E ora tutto il fango di cui è stato ricoperto...?». Il deputato renziano Michele Anzaldi: «Assolto con for- Maurizio Venafro (a destra) con l’avvocato Frasacco MELILLI (PD): «SOLO DENIGRAZIONE» BARILLARI CHIEDE SCUSA MA RILANCIA: «LA MAFIA DA VOI È BEN PRESENTE» che dopo la richiesta di rinvio a giudizio aveva sollecitato le dimissioni di Zingaretti al grido di «fuori la Mafia dalla Regione Lazio». Scuse che Barillari, in tutta onestà, ha fatto pervenire nella serata di ieri: «Chiedo scusa, ma la mafia nella regione Lazio è ben presente», ha dichiarato (via Twitter) l’ex candidato governatore pentastellato. Mentre il capogruppo M5s in Regione, Devid Porrello, sottolineava: «Venafro non è colpevole, ma il tema politico resta». Altre frange dell’opposizione sono più nette nel leggere la decisione dei giudici: per Francesco Storace «l’assoluzione di Venafro fa bene alla Regione», sulla stessa linea Mario Abbruzzese (Forza Italia). Resta da capire ora il futuro (politico e professionale) dell’ex capo di gabinetto di Zingaretti. Sempre Esposito ieri rilanciava: «Ora gli venga restituita onorabilità e il suo ruolo». Un’ipotesi che però, nell’entourage del governatore, veniva esclusa. Anche perché, dopo questa esperienza, forse lo stesso ex braccio destro del governatore, scanserebbe volentieri un altro incarico nella pubblica amministrazione. L. De Cic. -TRX IL:19/07/16 00:23-NOTE:RCITTA' © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 37 - 19/07/16-N: 37 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Vigili assenteisti, stangata sui medici Assenza in massa di agenti la notte di Capodanno del 2014: ` Hanno fornito codici e credenziali personali ai colleghi: il Garante per la privacy multa 25 dottori per certificati fasulli 30mila euro di sanzione per evitare il procedimento penale ` L’INDAGINE Vigili assenteisti a Capodanno, arriva la stangata del Garante per la privacy. Doppia sanzione ai medici che, cedendo le proprie password, hanno consentito ai caschi bianchi di restare a casa la notte del 31 dicembre 2014 con certificati fasulli. Una prima multa, già notificata, è di 30mila euro. A breve la seconda batosta, che va da 10mila a 120 mila euro. LE VIOLAZIONI Il Garante per la privacy ha multato 25 medici - in ferie natalizie o a riposo - per aver fornito le credenziali personali con le quali si accede al database dei loro ambulatori e permette di redigere certificati. Solo che la mano che digitava nel sistema informatico non era quella del medico titolare, ma quella di un sostituto, un medico amico, che provvedeva a redigere il certificato telematico, presentato poi dal vigile-paziente per non lavorare la sera dell’ultimo dell’anno. La prima multa per i camici bianchi è salatissima: 30mila euro per non aver adottato misure di sicurezza, violazione che prevede fino a due anni di arresto. La multa - una sorta di ravvedimento - va pagata in fretta, nei trenta giorni successivi alla notifica, ed evita il procedimento penale estinguendo il reato. Con la multa c’è anche la prescrizione di «mantenere riservate le credenziali per l’accesso al sistema informatico denominato TS-progetto tessera sanitaria» scrive il garante. Ma non finisce qui. In arrivo una seconda legnata per i medici: si tratta di una sanzione di tipo amministrativo. L’importo non è sta- to ancora quantificato, ma va dalle 10mila a 120mila euro per aver omesso le misure di sicurezza rivelando le proprie credenziali. Anche questa contestazione è stata notificata e il Garante è in attesa delle memorie difensive dei medici, poi verrà stabilita l’entità. Se nel fascicolo dei pm Nicola Maiorano e Stefano Fava ci sono 84 posizioni, l’informativa dei carabinieri di piazzale Clodio conteneva ipotesi di reato a carico di 149 persone, dopo aver verificato per un anno le posizioni di 894 agenti, vagliato 641 certificati “sospetti”, 106 autorizzazioni e 80 attestazioni di avvenuta donazione del sangue. Le cifre LA PROCURA Era stata la Procura della Repubblica a trasmettere, il 18 aprile scorso, gli atti giudiziari al Garante per la privacy. Che, in stretta collaborazione con gli uomini del Nucleo speciale privacy della Guardia di Finanza di via Fortunato Depero, ha provveduto all’accertamento e alla successiva contestazione delle violazioni ai medici, notificate dagli stessi finanzieri nei giorni scorsi. L’inchiesta madre, intanto, sta seguendo il suo iter. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio di 84 indagati, tra vigili (solo in 26) e medici. Un’inchiesta che era partita, i primi giorni del 2015, con altri numeri, una sorta di sciopero in massa camuffato con certificati ambigui, permessi per donazione sangue e appelli più o meno velati su Fb ad astenersi dal lavoro, lasciando le strade di Roma quasi deserte la notte di Capodanno. La vicenda I LICENZIAMENTI 25 medici sotto accusa 30.000 euro la prima sanzione I pm, però, hanno ravvisato reati solo a carico di 26 vigili: sette sono accusati di falso e truffa in concorso e, in caso di condanna, rischiano il licenziamento, previsto dalla legge Brunetta in caso di presentazione di certificati medici fasulli. Altri 18 vigili devono rispondere di interruzione di pubblico servizio e rifiuto di adempiere a una richiesta dell’autorità competente: secondo l’accusa avevano dato la disponibilità a lavorare, ma chiamati a pattugliare le strade non si sarebbero presentati (sono già stati condannati a pagare 4mila euro di multa). Poi c’è un episodio di falso: un agente è stato rinviato a giudizio per aver scritto di proprio pugno un referto “taroccato” per giustificare l’assenza (avrebbe simulato una donazione di sangue mai avvenuta). Rosalba Emiliozzi L’anomalia La notte di Capodanno del 31 dicembre 2014, circa 700 vigili lasciarono le strade sguarnite. Le malattie Il 1 gennaio 2015 risultò in malattia (o donatori di sangue) l’85% dei caschi bianchi. © RIPRODUZIONE RISERVATA 26 vigili nel mirino FINO A DUE ANNI DI CARCERE PER NON AVER ADOTTATO MISURE DI SICUREZZA: IN ARRIVO ANCHE UNA SECONDA CONTESTAZIONE 84 persone a rischio processo NEL FASCICOLO CI SONO 84 INDAGATI CHE RISCHIANO IL PROCESSO 26 SONO DELLA POLIZIA MUNICIPALE I procedimenti Il Garante apre un procedimento contro i vigili assenteisti e i medici compiacenti: via al processo. Torre Argentina, doccia e panni stesi: «L’area sacra è diventata una latrina» LA DENUNCIA L’immagine di una persona semi nuda che si lava alla fontanella di via San Nicola de’ Cesarini nell’area pedonale di Torre Argentina è solo una delle tante scene di ordinario degrado che affliggono una delle aree archeologicamente e turisticamente più importanti della città. E si perché basta farsi un giro per rendersi conto che i resti degli antichi scavi sono sovrastati da cartoni, scatole di latta, bottiglie e tanti i rifiuti sparsi qua e là. Un luogo definito “sacro” che nel tempo è diventato regno di sbandati. Magliette, pantaloni, slip stesi ad asciugare sulle ringhiere fanno da cornice all’intera area situata nella zona di Campo Marzio. «Tutti i giorni è un pugno allo stomaco - si sfoga Rosy Fabiano, negoziante - il decoro non abita certo in questo luogo». I panni stesi sulla ringhiera della zona archeologica LA RABBIA «Sono anni che conviviamo con una situazione di pericolo e degrado sotto le nostre finestre - raccontano commercianti e residenti drogati, ubriachi, sbandati è un continuo». Eppure, Largo di Torre Argentina è stato teatro di un fondamentale avvenimento della storia antica: «L’assassinio di Giulio Cesare (anche se la tomba e il Tempio del Divo Giulio si trovano nel Foro Romano). Ma oggi in pochi lo sanno. Non c’è nulla a ricordarlo». L’area resta inaccessibile, le visite un’eterna promessa. «Stessa situazione - spiega Marco Lepre, residente e commerciante, titolare di una delle aziende più antiche di tessuti della zona - per l’apertura e l’utilizzo della Torre del Papito, luogo di raccolta di vagabondi, alcolizzati e bagno pubblico a cielo aperto». E aggiunge: «Sono decenni che chiediamo un intervento risolutivo sullo stato di abbandono Vagabondi tra il degrado vicino la torre del Papito LA TORRE DEL PAPITO LUOGO DI RACCOLTA DEI VAGABONDI IRA DEI RESIDENTI: «IL DECORO NON ABITA PIÙ IN QUESTA ZONA» di uno dei luoghi più importanti di Roma. Ma il risultato è sempre lo stesso: una piazza trasformata in latrina. C’è chi si fa la doccia alla fontanella, chi sistema i sacchi a pelo tra le colonne, chi lava e stende i panni in bella mostra. Per non parlare poi degli abusivi. Purtroppo il bando che consentiva a privati di ripristinare la Torre e renderla fruibile è stato eliminato e così andiamo avanti nello sconforto più totale». Risultato: intorno all’Area Sacra - scoperta durante le demolizioni del 1926 è una piazza lastricata con quattro templi indicati da lettere dell’alfabeto - c’è solo tanta desolazione. «Abbiamo presentato qualcosa come trecento denunce - conclude Lepre - per chiedere che la zona sia protetta e sorvegliata, ma sono finite nel dimenticatoio». «Chiediamo che si proceda in tempi rapidi e mediante bando pubblico all’assegnazione della Torre del Papito e dell’area archeologica - spiega Andrea De Priamo consigliere comunale e vicepresidente dell’Assemblea capitolina - per restituire la bellezza e il decoro urbano che merita questa parte della città». Elena Panarella [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:18/07/16 22:10-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 38 - 19/07/16-N: 38 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:25-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 39 - 19/07/16-N:RCITTA' 39 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma IL CAOS Il fuoco corre velocissimo e come un’onda investe i guard-rail. Le fiamme rotolano sulle sterpaglie divorandole e si fermano sull’asfalto, la strada vuota è quasi invisibile dietro a una barriera di fumo che arriva fino al cielo e lo colora. Un vigile del fuoco trascina la pompa più vicino che può e quasi scompare nella nube soffocante. Gli automobilisti bloccati da ore guardano da lontano le nuvole nere e gli elicotteri che scaricano acqua. Davanti c’è il fuoco, dietro una fila interminabile di macchine e loro in mezzo, prigionieri dell’inferno sulla Pontina. «Non ce la facciamo più, c’è da impazzire», un signore su un’Audi diretto a Terracina poggia la testa sul volante e quasi piange, è fermo da 4 ore. Sono le 13,30 circa quando viene dato l’allarme incendio, all’inizio tre focolai che poi diventano una decina, il vento li alimenta e li trasforma in un rogo enorme. La Pontina è avvolta dal fumo, all’altezza del chilometro 24, viene bloccata in tutti e due i sensi di marcia intorno alle 15. A notte fonda i vigili erano ancora al lavoro e la strada, tra Pomezia e Castel Romano, era chiusa, perché bisognava togliere gli scheletri degli alberi inceneriti e pericolanti. Disagi ci saranno di sicuro anche oggi LE FILE Ieri paralisi totale in tutta la zona sud, lunghissime file di macchine su via Pratica di Mare che in quel tratto corre parallela alla Pontina. Non si cammina su via di Trigoria, completamente bloccata la Laurentina. L’ingorgo arriva fino all’Eur, nessuno riesce ad uscire da Roma per dirigersi verso il litorale e nessuno riesce ad entrare in città. Solo colonne di macchine lunghe quasi venti chilometri, alle 18 la fila cominciava dal Serafico e arrivava a Castel Romano, tra disperazione, rabbia e malori. C’è anche chi ha imboccato strade contromano pur di uscire dall’ingorgo. «Andate via, andate via. Liberate subito il piazzale». Dietro il cartello gigante del parco diverti- IL SET DI “BEN HUR” HA RISCHIATO DI ESSERE DIVORATO DAL FUOCO L’ATTORE MAX GIUSTI BLOCCATO PER TRE ORE NEL TRAFFICO Pontina, trappola di fuoco: strade chiuse e auto in fuga `Panico e malori tra gli automobilisti Bruciano per ore le sterpaglie lungo la carreggiata mandando in tilt la viabilità bloccati sotto il sole: «Nessuna assistenza» ` Le criticità Le squadre di vigili I vigili del fuoco sono intervenuti con nove squadre e con l’ausilio dell’ elicottero per domare le fiamme Un vigile tenta di domare un focolaio lungo la strada (foto IPPOLITI) menti Cinecittà World, una nube nerissima sprigiona fuoco e fa paura. Il set di Ben Hur rischia di essere divorato dalle fiamme che arrivano a ridosso della struttura, momenti di panico fino a che i vigili non riescono a fermare il fuoco. I vigili urbani corrono sul piazzale di Castel Romano, dove c’è un’uscita secondaria del parco, per avvisare gli automobilisti del pericolo. «Sta arrivando l’incendio, andate via!». Ci sono macchine e camion in sosta lì perché non sanno dove andare. «Siamo stati fermi sulla Pontina per quattro ore, dalle due alle sei», si sfoga un operaio che dovrebbe tornare a In via Gregorio VII Tubatura rotta: si apre una voragine Una voragine si è aperta ieri pomeriggio su via Gregorio VII. In pochi minuti la strada si è allagata: l’acqua è uscita dalla buca arrivando fino a piazza Carpegna, nel quartiere Aurelio. Sul posto sono intervenuti i vigili che hanno chiuso il transito verso il centro per 500 metri. La perdita d’acqua che ha causato la voragine è stata provocata da «un guasto accidentale sulla condotta» idrica. Lo comunica l’Acea, la società che gestisce la rete idrica ed elettrica a Roma. In seguito alla segnalazione del guasto, arrivata alle 17,20, sono stati inviati i tecnici che «hanno iniziato le manovre di chiusura della condotta locale». «La perdita accidentale è consistente e per questa ragione sta generando cedimenti dell’asfalto - sottolinea la nota - Mobilitata la Direzione Lavori per l’invio di una ditta in appalto che riparerà la condotta. Inviate anche autobotti per il rifornimento delle utenze speciali in zona». Un’altra «perdita copiosa con parziale cedimento dell’asfalto» è stata segnalata a piazzale Clodio. «Per entrambe le problematiche conclude Acea - verranno chiuse le reti entro poche ore, per eliminare le perdite». Latina e non ci riesce. «Poi abbiamo provato a fare la Laurentina e ci hanno bloccato pure qui. Diteci adesso dove possiamo andare? Tornare a Roma? Io non mi muovo da qui anche se è pericoloso, non me ne frega niente». L’incendio è divampato intorno alle 13.30 in tre punti diversi devastando centinaia di ettari di uliveto, campi incolti e zone alberate, ma i focolai sono ben presto diventati una decina. Uno lambisce anche i campi del centro sportivo di Trigoria. A fuoco tantissimi alberi di ulivo, alcuni residenti anziani e disabili si sentono male dopo aver respirato il fumo. Le fiamme toccano anche la zona di via Nettunense, al chilometro quattro, e una parte della frazione di Pavona fino al confine con Albano. Al lavoro per ore e ore un centinaio di operatori tra vigili del fuoco, protezione civile e tre elicotteri antincendio. Sono state evacuate diverse case che sono state sfiorate dalle fiamme e dal fumo che hanno invaso la via Nettunense. L’intervento dei vigili è reso ancora più complicato dalle segnalazioni che continuano ad arrivare senza sosta: roghi da Ardea a Tor Carbone. Sulle strade è il caos. La Pontina Fiamme e vento L’Odissea degli automobilisti è continuata fino a tardi anche a causa del vento che alimentava decine di focolai File chilometriche Ore sotto il sole, file chilometriche di automobilisti intrappolati nei propri mezzi in ostaggio del fumo Cinecittà World Le fiamme si sono spinte quasi a ridosso del parco a tema di Cinecittà World che già dalle 17:30 non aveva più visitatori al suo interno viene chiusa poco dopo le 15. Le squadre dei vigili che arrivano per fermare l’avanzare dell’incendio si ritrovano davanti a una barriera di fuoco. Stop alla circolazione in tutti e due i sensi di marcia, tra Monte d’Oro fino a Castel Romano. Il traffico impazzisce, gli automobilisti fermi sotto al sole del primo pomeriggio non possono andare avanti e nemmeno tornare indietro. Vedono da lontano il fumo, sono ostaggi dell’incendio che non si riesce a domare. LA RABBIA «Nessuno si è fatto vedere con un poco d’acqua, qui ci trovano tutti disidratati», si dispera qualcuno. «È una vergogna, sono rimasto quattro ore bloccato sulla Pontina e nessuno che ci dava indicazioni e ci diceva che potevano fare. Questa strada è uno schifo, una vergogna», un camionista che la percorre tutti i giorni è esasperato. Non c’è la carreggiata d’emergenza - ha denunciato la polizia stradale in un rapporto all’Anas - e non viene tagliata la vegetazione lungo l’asfalto ed ecco che al primo incendio le fiamme invadono al strada. «Qui stiamo bruciando in macchina», si sfoga una ragazza sui social, «nessuno che ci dà informazioni e assistenza». In coda sulla Pontina paralizzata c’è anche Max Giusti che twitta «via Pontina bloccata dalle 15 - quando scrive è fermo da circa tre ore - incastrato ci sono anche io». Sulle strade alternative la stessa barriera di auto ferme. Tutto il traffico della Pontina viene deviato su via Pratica di Mare, su una sola corsia. Presto è paralisi pure lì. «Stiamo venendo da quella strada, tutto fermo», inutile provare a imboccare via di Trigoria, lo stesso ingorgo. «È una follia, dovevano chiudere la Pontina molto prima, perché ci fanno arrivare fino a qui se poi restiamo incastrati», al cellulare la cronaca infernale di un impiegato diretto ad Anzio da sei ore fermo in strada. Sul caos della Pontina sarà presentata un’interrogazione parlamentare. «Poteva e doveva essere almeno in parte evitato. Nonostante l’emergenza fosse già conclamata da ore, non c’è stata una tempestiva chiusura dei sensi di marcia per evitare che gli automobilisti continuassero ad imboccare questa arteria e rimanere bloccati per ore sotto il sole», commenta il deputato Federico Fauttilli, capogruppo di “Democrazia Solidale Centro Democratico” in Commissione Trasporti di Montecitorio. Arriva la notte e la Pontina brucia ancora. Marco De Risi Maria Lombardi -TRX IL:19/07/16 00:23-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 40 - 19/07/16-N: 40 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:25-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 41 - 19/07/16-N: 41 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma IL REPORTAGE C’è la foto ingiallita di un barcone, uno di quelli che ogni giorno attraversano il Mediterraneo, carichi di disperati in cerca di fortuna dall’altra parte del mare, in Europa, attaccata a un cespuglio, accanto alle baracche. Sopra, ciondola la catenina di un rosario. È questa bidonville di Villa Ada, cittadella del degrado in uno dei parchi storici più grandi di Roma, l’ultima tappa del viaggio della speranza di un gruppo di tunisini, egiziani, algerini. Tutti arrivati dall’Africa, ormai senza una meta. Dormono ai margini dei Parioli, in un grumo di container abbandonati di questo polmone verde che arriva fino alle rive dell’Aniene. L’ex cantiere («doveva nascerci un parcheggio», dicono gli abitanti della zona, con rassegnazione) è diventato l’ultimo rifugio di chi non ha più un posto dove andare. Ma anche un covo dello spaccio, per i tossici a caccia di una dose. È qui che, due giorni fa, una sedicenne ha raccontato di essere stata violentata. Accusando, per ora senza riscontri, due margrebini che tra queste costruzioni di lamiera hanno cercato riparo. «Sognami, trovami, amami», si legge sul poster incollato con lo scotch sulla parete di un cassone. Fuori i fornellini improvvisati, da campeggio, accanto a boccette di caffè, cucchiai, forchette, vivande varie. Un fazzoletto di terra nascosto da un groviglio di lecci, aceri e cespugli cresciuti senza cura, fino a diventare una parete verde che protegge dagli occhi indiscreti. SIGILLI VIOLATI Per arrivare alle «baracche», come le chiamano gli amanti dello jogging che qui vengono a correre, bisogna immettersi su un sentiero stretto, che sbuca sulla destra, a cento metri dal “Panamino”, chiosco degli aperitivi chic all’incrocio con via Lima. Ad allontanare i curiosi, ci sarebbe una rete di metallo, dove ancora si legge un avviso dei vigili. «Manufatto sottoposto a sequestro penale. Chiunque viola i sigilli apposti dalla polizia giudiziaria risponderà del reato previsto dal Codice penale». Ma i sigilli sono sparpagliati in terra. Brandelli di un nastro adesivo giallo, con il logo della Municipale. E il varco è aperto. Per raggiungere i container, bisogna seguire una stradina e fare attenzione ai cocci di birra, L’AREA DOVREBBE ESSERE VIETATA MA I SIGILLI SONO SPARPAGLIATI A TERRA E LE RECINZIONI SONO STATE DIVELTE Villa Ada, nel parco storico spunta la centrale dei pusher Immigrati e sbandati si sono accampati `Paura tra i residenti di viale Romania nei container di un cantiere abbandonato e via Panama: «Degrado e poca sicurezza» ` alle bottiglie di plastica, alle scatole di latta. Poi all’improvviso il sentiero si apre su uno spiazzo. Ecco le baracche, con i materassi buttati in terra, qualche coperta, un cuscino. Ieri nel «villaggio» c’era solo Fahad, arrivato dal Cairo. Tutti gli altri «ospiti» di questo accampamento tra via Panama e viale Romania, sono stati sgomberati dopo la denuncia dello stupro. IL CROLLO Ma i segni del degrado restano. Così come quel senso di insicurezza, tra chi abita in zona. Le signore che portano i cani a passeggio «solo sul marciapiedi» senza addentrarsi nel parco, per «paura di incontri poco raccomandabili». Le mamme che lasciano deserta l’area bambini, quella dove crollò un albero un anno fa. «E ora nessuno si fida più». E così si vedono solo gli scheletri degli scivoli deserti, dei tavolini divelti, delle altalene immobili. «Anche noi andiamo solo nelle zone più frequentate del parco», dice Marta, operatrice di Aladin, un’associazione che organizza corsi estivi per bambini. «Ci hanno tolto pure i bagni, gli unici rimasti aperti sono quelli a ridosso dell’area dei concerti». Non è facile, spiega, offrire ore di svago in una villa «abbandonata all’incuria. Ma ci proviamo». Lorenzo De Cicco Il municipio «Abbiamo chiesto la bonifica urgente» La baraccopoli (forse) ha le ore contate. Ieri la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, ha chiesto all’ufficio Tutela ambiente della Polizia locale di intervenire con una bonifica dell’area dell’ex cantiere, oggi occupata da sbandati e clochard. «Anche negli ultimi giorni - spiega la mini-sindaca - abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai cittadini». Da qui la decisione di intervenire per mettere fine a «un luogo degradato dove si annidano spacciatori, senza tetto, disperati». Ma i problemi, spiega la presidente del II distretto, in genere arrivano dopo gli sgomberi. «Perché queste zone vanno tenute sotto controllo di continuo. Anche gli interventi dei vigili diventano inefficaci, se non si riesce a predisporre, anche con il Comune, un sistema di sorveglianza mirato». L. De Cic. I vecchi container del cantiere abbandonato occupati da sbandati e pusher I residenti della zona protestano (Fotoservizio © RIPRODUZIONE RISERVATA NELLE STANZE I SEGNI DEI BIVACCHI NOTTURNI E LE TRACCE DEL COMMERCIO ILLEGALE DI STUPEFACENTI E ALLUCINOGENI Fabiano/Toiati) © RIPRODUZIONE RISERVATA «Mi hanno violentata». La polizia: nessun riscontro IL CASO La sedicenne avrebbe mentito, gli egiziani non l’avrebbero violentata e tra loro ci sarebbe stato un rapporto sessuale consenziente. Non è escluso che la giovane conoscesse già uno dei suoi presunti aggressori. Sembra questa la verità sulla presunta violenza sessuale denunciata domenica scorsa dalla ragazza di Firenze scappata di casa. «È successo qualcosa di brutto nelle case mobili», aveva raccontato la sedicenne alla polizia. Ma il suo racconto non trova per ora riscontri: «La ragazza - dicono gli investigatori - è stata accompagnata presso una struttura sanitaria, dove i medici le hanno prestato le cure necessarie senza però riscontrare segni di violenza. Le indagini proseguono per cercare di chiarire quanto accaduto». Il 15 luglio la sedicenne lascia Firenze, non è la prima volta che DIAMOND CENTRE LUDOVISI scappa, ha una mente fragile ed è seguita dai medici della Asl di Firenze. La famiglia sa che Roma è una delle sue città preferite, e la nonna si precipita nella capitale per rintracciarla. Domenica sera la donna è negli uffici del commissariato Viminale guidato da Giovanna Petrocca quando sul cellulare le arriva una telefonata della nipote: «Nonna aiutami mi hanno violentata». altre volte le spiega di trovarsi nel parco di villa Ada, ma che qui le hanno fatto del male. La giovane spiega di trovarsi vicino alle baracche, i poliziotti piombano nei prefabbricati abbandonati all’interno dell’area verde, e in uno di questi trovano la ragazza e due egiziani di 18 e 19 anni che vengono arrestati. I due hanno L’ALLARME La nonna chiede alla nipote dove si trova e la ragazzina, che evidentemente conosce la zona perché probabilmente ci è già stata LA SEDICENNE ACCUSA DUE MAGREBINI DI AVER ABUSATO DI LEI MA DOPO UN’INDAGINE SONO STATI RILASCIATI «RAPPORTO CONSENSUALE» piccoli precedenti, uno per aggressione a una ragazza avvenuta tempo fa alla stazione Termini. I DUBBI I primi dubbi sulla versione della sedicenne sorgono dopo il risultato della visita medica, i dottori non hanno trovato nessuna trac- cia di violenza sessuale, nemmeno un graffio o un piccolo ematoma sul corpo. «Abbiamo avuto un rapporto sessuale - si difende uno dei due egiziani, ma lei era d’accordo, non è stata violentata». LE INDAGINI Gli investigatori stanno cercando di capire, anche con l’aiuto di una pisicologa della polizia, cosa è accaduto davvero tra la ragazzina e i due stranieri. Perché lei avrebbe accusato di stupro delle persone innocenti? Voleva vendicarsi per qualche torto che riteneva di avere subito? E quale? Gli egiziani sono stati denunciati a piede libero (procedura d’ufficio se a riferire la violenza, come in questo caso, è un minorenne) e saranno di nuovo interrogati dagli investigatori soprattutto per appurare se già si conoscevano. Marco De Risi Paola Vuolo Il sopralluogo della polizia © RIPRODUZIONE RISERVATA MAX MANNA NUMISMATICA ACQUISTA ! 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Il «nuovo» esiste solo sui cellulari dei rifugiati che appena riescono ad arrivare nella Capitale vengono accolti in quello che ormai è un vero e proprio villaggio di disperati. Un braccio di ferro tra i residenti (esasperati per le condizioni della strada) e un gruppo di volontari del centro va avanti da mesi. Ieri l’ennesimo censimento. Una cinquantina di persone - ma fino a pochi giorni fa erano oltre 200 - sono state caricate su due pullman e trasferite nel centro di identificazione di via Patini. Qualche rifugiato ha tentato la fuga tra le auto parcheggiate vicino alle tende su via Tiburtina. E si è dileguato. In molti non si sono fatti trovare. Altri pur arrivando all’ufficio immigrazione non si sono voluti far prendere le impronte digitali. «Dai dati anagrafici forniti, nessuno delle 47 persone arrivate al fotosegnalamento è mai stata identificata in precedenza - trapela dagli ambienti investigativi - Nemmeno al momento dello sbarco. Con il rifiuto di oggi aumenta il numero di invisibili che circolano sul territorio nazionale senza che si conosca nulla». Intanto in via Cupa nessuna bonifica è scattata da parte dell’Ama. Le condizioni igienico-sanitarie sono pessime. E alla fine dopo i controlli sono tutti rientrati alla base, unico luogo che li ha accolti in tutta la città. E allora ecco che gli sforzi che fanno le forze dell’ordine sono vani se poi non c’è una vera e Ritrovato a Cecina il ragazzo sparito propria sede dove accompagnarli. È proprio questo il nocciolo della questione: mancano le strutture e una vera politica dell’accoglienza. Sono anni che a Roma si va avanti tra immigrati e rifugiati che si arrangiano come possono e accampamenti rom abusivi che crescono come funghi. Una fotografia, che risulta sempre più “mossa”, perché ci sono oltre duecento micro e medi DURANTE I CONTROLLI IN TANTI SI SONO RIFIUTATI DI FARSI PRENDERE LE IMPRONTE FUGGENDO NELLE STRADE LIMITROFE insediamenti che appaiono e scompaiono continuamente nel cuore e nella periferia della città. LA PROTESTA «L’accampamento è rimasto intatto - tuonano dal Comitato Cittadini Stazione Tiburtina - e nessun attivista è stato perseguito dalla legge. Con l’accampamento ancora intatto i clandestini torneranno li e nulla sarà cambiato rispetto a ieri. In questi giorni sindaco e presidente del Municipio avevano annunciato uno sgombero imminente, se questo è quello che intendevano ci sentiamo profondamente presi in giro». Negli ultimi giorni la convivenza tra residenti e migranti non è stata affatto tranquilla «con migranti e attivisti che hanno alzato inverosimilmente i toni - spiegano dal Co- Prenestino Arrestati i due rapinatori dell’affittacamere cinese Arrestati, dopo lunghe indagini, i rapinatori di una cittadina cinese che gestisce un affittacamere al Prenestino. L’episodio accadde nel dicembre dello scorso anno: i due dopo avere fatto ingresso nell’abitazione bloccarono con violenza la donna minacciandola con un coltello, intimandole di consegnargli tutti i soldi che aveva. Si tratta di due connazionali della donna W.Q. di 35 anni e C.Z. di 36: si indaga per capire se hanno compiuto altre rapine simili. mitato - arrivando addirittura a sputare in faccia ad un cittadino residente in via Cupa che proprio li ha una sua attività imprenditoriale che suo malgrado sta per trasferire visto che i suoi clienti hanno paura a raggiungerlo. Il 26 luglio manifesteremo sotto la Prefettura per chiedere lo sgombero immediato, non ne possiamo più». Intanto i volontari del Baobab lanciano un Sos: «Ribadiamo l’appello - spiega Andrea Costa - ad individuare un luogo per un’accoglienza degna per queste persone. A nostro avviso già esiste, è l’ex istituto ittiogenico». Le istituzioni sembravano d’accordo «ma da settimane non abbiamo notizie». Elena Panarella [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Piovani, il quindicenne scomparso da La Storta lo scorso 12 luglio, è stato ritrovato a Cecina in Toscana. «Lo abbiamo trovato e sta bene», ha fatto sapere ieri sera la mamma Patrizia. I genitori, durante la giornata, avevano fatto diffondere un videomessaggio: «Marco torna a casa. Mamma e papà non sono arrabbiati. Ma torna», avevano detto i due. Qualche ora più tardi finalmente la buona notizia. Le ricerche erano arrivate fino a Genova, perché nel capoluogo ligure c’è una ragazza per la quale Marco ha preso un “cotta”. «Sarebbe dovuto andare da lei alla fine del mese – aveva detto la madre del ragazzo – ma non è mai arrivato lassù. Non sappiamo che fine abbia fatto nostro figlio». In serata, la svolta. E il ritrovamento del ragazzo a Cecina. Roma-Lido, pochi treni e in ritardo giornata da incubo per i pendolari I TRASPORTI Giornata nera per la Roma-Lido. Quella di ieri è stata un’altra mattinata da incubo per i pendolari che da Ostia dovevano recarsi nella capitale. A partire dalle otto, si sono registrati ritardi e corse saltate che hanno avuto pesanti ripercussioni sugli orari. Due treni fermi a Porta San Paolo. Uno era guasto, l’altro «in verifica», come riportava la dicitura sulla carrozza in testa. I tempi di attesa lunghi oltre la mezz’ora. Banchine sovraffollate e rallentamenti continui hanno poi scatenato le ire dei passeggeri. Su twitter, l’hastag “#romalido” è stato tra i più popolari. «La Roma-Lido ogni 30 minuti. Immancabile d’estate, come i grilli e le cocomerate», scrive Andrea sui social network. Ed è proprio l’irregolarità delle corse a far scattare gli utenti sul piede di guerra. La norma dovrebbe prevedere un treno ogni quarto Un treno della Roma-Lido d’ora. Al momento però non solo questa frequenza non è rispettata, ma non è ancora nemmeno decollato il piano estivo che dovrebbe garantire un’intensificazione delle corse. LE PROTESTE «Qui dobbiamo sperare se riusciamo a tornare a casa o se ce la facciamo ad essere puntuali a lavoro», ammette Andrea un utente. Le temperature di luglio hanno rappresentato un’altra sfida nell’odissea quotidiana fatta di disagi e disservizi. L’aria condizionata funziona a singhiozzo e nei vagoni si sta stipati come sardine. Ieri sera sul treno delle DUE CONVOGLI FERMI A PORTA SAN PAOLO UNO PER GUASTO L’ALTRO PER «VERIFICA» PESANTI DISAGI ATTESE INTERMINABILI 19.00, l’unico spiraglio d’aria arrivava da qualche finestrino aperto. «Sempre così – racconta Luciana, impiegata ministeriale che deve raggiungere Acilia- e capita sempre più spesso che qualcuno si senta male». Sabato pomeriggio, un anziano è stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale Grassi di Ostia. Alla stazione di Lido Centro ha perso i sensi ed è caduto a terra. Non sono nemmeno mancati i ripetuti cambi di binario all’ultimo minuto che fanno correre i viaggiatori da una banchina all’altra, rischiando di inciampare. L’Atac, dal canto suo, per tutta la giornata di ieri ha diramato in tempo reale gli orari delle partenze dalla capitale. In serata, si è riusciti ad arrivare alla frequenza di un treno ogni 20 minuti. Sempre di meno, però, i convogli a disposizione. L’ASSALTO «Quando si ricordano di passare – ricorda Umberto, un pendolare- perché a volte i convogli sono fermi per i più disparati motivi. Questo inverno non sono usciti per esempio a causa del gelo». Ad aggravare la situazione, in questi giorni ci si mette anche il controesodo dei bagnanti. Ombrellone e sdraio alla mano, l’assalto al mare parte dalle stazioni di Piramide e Magliana. I vagoni vengono lasciati sporchi di sabbia. «Anche i servizi di pulizia sono latitanti o comunque pochi – sbotta Germana- questa mattina le carrozze erano in pessime condizioni. Si vede che non erano stati lavati. Presentavano ancora tutte le tracce del passaggio delle centinaia di persone che domenica sono andati in spiaggia». Mirko Polisano © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:19/07/16 00:11-NOTE:RCITTA' -MSGR - 20_CITTA - 44 - 19/07/16-N: 44 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:24-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 45 - 19/07/16-N:RIBATTERE 45 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Fiumicino, Fastweb ko e voli nel caos Il black out obbliga gli operatori a effettuare i check-in a mano `Fibra ottica danneggiata dal rogo di sabato tra Magliana e litorale ritardi fino a quattro ore, l’ira delle migliaia di viaggiatori in coda Le associazioni dei consumatori chiedono bonus di risarcimento ` IL CASO Salta la connessione internet e all’aeroporto di Fiumicino gli operatori sono costretti a fare a mano tutte le operazioni di check in. E così decine di voli accumulano ritardi fino a quattro ore, altri saltano, quasi cinquemila passeggeri aspettano di partire: la fila dei viaggiatori arriva fino all’esterno del Terminal 3 del Leonardo da Vinci, devono arrivare polizia e carabinieri per regolare i flussi mentre il personale dell’Adr distribuisce bottiglie d’acqua e informazioni. Il caos scoppia all’alba di ieri: il sistema di accettazione delle compagnie aeree e ai gates d’imbarco fornito dalla scoietà Sita alle compagnie aeree è fuori uso. Gli operatori devono fare ogni operazione a mano, non c’è alternativa. IL DANNO La fibra ottica Fastweb è stata danneggiata per un forte incendio sabato notte tra la Magliana e il comune di Fiumicino. Il collegamento torna dopo mezzogiorno con la sostituzione dei cavi danneggiati da parte dei tecnici della Fastweb. Ma per tornare alla normalità e smaltire le lunghe code ai gates sono necessarie diverse ore e i passeggeri hanno finito NESSUN DISAGIO E OPERATIVITÀ REGOLARE PER LE COMPAGNIE CHE, COME ALITALIA, HANNO UNA CONNESSIONE DATI AUTONOMA pazienza e speranze. L’interruzione della connettività della linea dati Fastweb ai check-in delle compagnie aeree all’aeroporto di Fiumicino ha costretto gli addetti alle accettazioni ad operare a mano il check in dei passeggeri e dei bagagli da destinare in stiva, anziché in via automatica come sempre avviene. Di qui l’accumularsi di ritardi su ritardi e le lunghe attese per i viaggiatori in partenza, in particolare per Barcellona, Bucarest, Lisbona, Bruxelles. Coinvolte le compagnie Vueling e Easy Jet. I sistemi di Alitalia e delle altre compagnie di Skyteam quali Etihad, Air Serbia, Air Lingus, Air Berlin, dotati di propria connettività al check in (un sistema denominato Arco), hanno operato, invece, sempre con regolarità. LebombeaS.Lorenzo Centro cimiteri storici apertura al Verano per ricordare la guerra DISAGI «Siamo stati sballottati qua e là per tutta la mattinata con bagagli per oltre cento chili - ha raccontato una passeggera di Cagliari, che, con il figlio, stava rientrando negli Usa - prima l’attesa e il check-in a mano; poi l’attesa per un’ora mezzo del volo per Atlanta che è stato cancellato. Ora non resta che pernottare in albergo e partire fra qualche ora». «Quando sono arrivata per accompagnare mio fratello in partenza per Bucarest, nella hall era già un formicaio umano - ha detto una donna - a malapena riuscivamo a camminare. Gli operatori ai check-in sono stati pazienti e gentili». «Il nostro volo per Praga è stato cancellato. Paradossale dipendere dall’informatica». Il Codacons chiede che i passeggeri vengano risarciti con un bonus per un prossimo volo. Beatrice Picchi © RIPRODUZIONE RISERVATA Migliaia di passeggeri all’interno del T3 in attesa di fare il check-in (foto ANSA) L’intervento Ama Via Francigena, partite le pulizie straordinarie Interventi straordinari di pulizia da ieri nel XV Municipio. Gli operatori Ama hanno cominciato a rimuovere rifiuti lungo i tratti di via Cassia, Labaro, Prima Porta e La Storta (nella foto, rifiuti lungo la via Francigena). Predisposti anche servizi supplementari di pulizia delle postazioni di raccolta dei rifiuti. Inoltre da stasera, comunica l’Ama, sarà attivato anche un turno aggiuntivo di lavoro in orario serale. Durante questi interventi gli operatori hanno denunciato l’incendio di alcuni cassonetti in via Macherio. Oggi, dalle 9 alle 17.30, apertura straordinaria del Centro di documentazione dei cimiteri storici presso l’ingresso monumentale del cimitero del Verano. L’appuntamento è stato programmato dall’assessorato alla Crescita culturale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nella ricorrenza del 73° anniversario del bombardamento di San Lorenzo. Nel Centro di documentazione si potranno visionare, tra le altre cose, il catalogo informatizzato del patrimonio del Cimitero del Verano (circa 7.000 schede di monumenti funerari), documentari concessi dall’Istituto Luce sulla protezione antiaerea dei principali monumenti e delle opere d’arte di Roma e sul bombardamento del 19 luglio 1943; un filmato sulle testimonianze del bombardamento di S. Lorenzo da parte degli abitanti del quartiere; materiali didattici su temi urbanistici, storico-artistici, iconografici e storici (dall’evoluzione urbana del cimitero alle opere di artisti, architetti, scultori, pittori, sepolti al Verano, dalla storia risorgimentale alle guerre del XIX e XX secolo, alle tombe bombardate fra il 1943 e il 1944). © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:18/07/16 22:52-NOTE:RIBATTERE -MSGR - 20_CITTA - 46 - 19/07/16-N: 46 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it -TRX IL:18/07/16 20:24-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 47 - 19/07/16-N: 47 Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Cronaca di Roma Bimbo morto in metro, fu omicidio colposo Chiusa l’indagine contro il tecnico Atac che azionò gli ascensori a “Furio Camillo” ` L’INCHIESTA Un ascensore bloccato, che per il caldo si trasforma in una trappola asfissiante. Dopo venti minuti d’attesa, la richiesta d’aiuto di una mamma chiusa lì dentro con il figlio di quattro anni. Poi, un intervento non regolare, effettuato in buona fede ma sbagliato. Un montacarichi fatto salire al livello dell’elevatore fermo, una porticina che si socchiude, uno spazio di mezzo metro aperto sul vuoto. E la tragedia: il bimbo che corre verso l’apertura, non s’accorge di dover fare un piccolo salto e precipita per venti metri. A un anno di distanza dall’incidente costato la vita al piccolo Marco, arrivato a Roma da Latina con la madre e caduto nella tromba dell’ascensore della metropolitana Furio Camillo, la pm Maria Letizia Golfieri ha chiuso le indagini, atto che solitamente ha come conseguenza una richiesta di rinvio a giudizio. L’addetto dell’Atac che ha effettuato l’intervento di soccorso pur non essendo abilitato, rischia di finire a processo per omicidio colposo. I fatti risalgono al 9 luglio dello scorso anno. È un pomeriggio caldissimo. Marco stinge un peluche, cammina accanto a mamma Francesca, che spinge un passeggino. ERA LO SCORSO LUGLIO QUANDO IL PICCOLO PRECIPITÒ NEL VUOTO DA UNA PORTA CHE SI SPALANCÒ NELLA STAZIONE Hanno appena trascorso una giornata di shopping a Roma. Metro Furio Camillo, troppe scale da scendere: la donna decide di prendere l’ascensore che dalla biglietteria conduce ai binari. Premuto il pulsante che porta al piano interrato, la corsa d’improvviso s’arresta: Francesca e Marco sono bloccati lì dentro. Passano venti minuti, il caldo è insopportabile, il bimbo si agita. «Qui stiamo svenendo, non respiriamo. Potrebbe sollecitare?», dice Francesca parlando al microfono collegato con il gabbiotto della sicurezza. LA MANOVRA Un tecnico dell’Atac risponde, decide d’intervenire. Non sarebbe di sua competenza: dovrebbe aspettare i soccorritori che sono già in viaggio verso la fermata. Effettua da solo la manovra di salvataggio. Fa scendere un montacarichi fino al livello dell’ascensore bloccato. Poi, apre entrambe le porte. Tutto succede in un lampo. Il tecnico dimentica di inserire una passerella nello spazio tra i due elevatori. Marco vede un pertugio, sguscia via dalle braccia della mamma e corre verso l’operatore. Preso dall’euforia, non riesce a precorrere quella breve distanza: non salta, cade nel varco, precipita per venti metri. «Mi è scivolato tra le dita», urla Francesca. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e dei paramedici del 118. Ma per il piccolo non c’è nulla da fare. L’intero quartiere Appio-Tuscolano è sconvolto. Il giorno dopo, davanti alla fermata compaiono fiori, pupazzi e candele. Il giorno del funerale viene proclamato il lutto cittadino, e la città si raccoglie in un minuto di silenzio. Michela Allegri © RIPRODUZIONE RISERVATA I fiori deposti davanti all’ascensore da cui il piccolo cadde nel vuoto. A destra, il piccolo con il padre dopo la nascita La liceale travolta e uccisa in Grecia la salma verrà rimpatriata domani LA TRAGEDIA «Qui c’è solo disperazione, la morte di Benedetta è una tragedia assurda». La voce di questo padre arriva dalla Grecia un po’ disturbata, lui è volato sull’isola di Paros insieme agli altri genitori degli amici di Benedetta Ostili, la diciottenne travolta da un tir e uccisa. Benedetta, che tutti chiamavano Benny, era in vacanza sull’isola insieme a un gruppo di amici del Virgilio, quando il camion sabato sera l’ha investita, era in motorino con la sua amica Angia, tornavano dal mare. Il tir sembra si sia allargato troppo ad una curva e ha preso in pieno lo scooter con le ragazze. Benny e Angia quella sera avevano appuntamento con altri amici del Tasso che avevano raggiunto il gruppo di Benny a Paros. Angia non sa che Benny è morta, nessuno ancora ha avuto il coraggio di dirglielo, lei è in ospedale, con un braccio rotto e due vertebre fratturate «sarebbe opportuno farla rientrare con un aereo speciale - dice il genitore - da quello che ho RESTANO SERIE LE CONDIZIONI DELL’AMICA CHE ERA IN SCOOTER CON LEI: LESIONI OSSEE A DUE VERTEBRE capito potrebbe avere seri problemi». Domani sarà rimpatriata la salma di Benny, dopo l’autopsia, eseguita nell’ospedale dell’isola di Syros, tutti gli altri sono rientrati in Italia ieri sera con un volo atterrato a Ciampino. IL RACCONTO La sera dell’incidente il padre di un’ amica di Benny ha postato su Facebook: «Le nostre figlie stanno bene, ma Benny è morta e Angi ha diverse fratture. Povera Benny 18 anni e una vita bruciata. Sogni figli lavoro affetti. Non ha avuto tempo Benny per provare emozioni». Per due giorni gli amici di Benny e Angia non si sono mossi dall’ospedale per non lasciare da soli la fami- «Sparò al ragazzo della figlia e disse ai medici: state zitti» IL PROCESSO «Non dite a nessuno quello che è accaduto». Antonio Ciontoli, indagato per omicidio per la morte di Marco Vannini, l’ex ragazzo della figlia, avrebbe provato fino all’ultimo a tenere nascosto quello sparo rivelatosi poi fatale per il ventenne di Cerveteri. E nella notte della tragedia, poco più di un anno fa, avrebbe cercato di imporre il silenzio al medico e all’infermiera di turno al posto di primo intervento di Ladispoli dove il ferito arrivò agonizzante. Il particolare, emerso ieri mattina durante la seconda udienza del processo nella Corte d’Assise di Roma, potrebbe aggravare la posizione del maresciallo della Marina. Un testimone dell’accusa, davanti al collegio presieduto da Anna Argento, giudice a latere Sandro Di Lorenzo, ha parlato di quei momenti. E l’autista-barelliere Cristian Cutini Calisti, intervenuto per primo, la sera del 17 maggio 2015, nella villetta di via De Gasperi teatro della tragedia, ha confermato: «Ciontoli ha tirato fuori il portafogli, ha mostrato un tesserino presentandosi come carabiniere. Il nostro medico e l’infermiera si erano arrabbiati perché lui si era raccomandato di non dire nulla sul colpo di pistola. Poi si è messo a piangere temendo di perdere il suo lavoro». L’imputato probabilmente aveva completamente perso la testa. IL TESTIMONE Il racconto è tornato a quella drammatica sera. Era mezzanotte e venti quando un’ambulanza arrivò a casa Ciontoli. Il colpo era stato sparato - per errore, secondo l’imputato principale quasi un’ora prima. «Il giovane alternava attimi di lucidità a momenti di mancanza – ha detto l’autista del 118 – quando siamo arrivati lo abbiamo trovato a terra con la moglie di Ciontoli che gli teneva alzate le gambe. Poi Ciontoli e il figlio lo hanno sorretto portandolo giù per le scale Antonio Ciontoli ieri in aula: tra le mani, un rosario (foto ROSSI) SECONDA UDIENZA IN CORTE D’ASSISE PER LA MORTE DI MARCO VANNINI ALLA SBARRA ANCHE LA FIDANZATA verso l’ambulanza. Arrivato in ospedale, Marco chiedeva aiuto. Il nostro intervento non è partito in codice rosso perché i Ciontoli ci hanno riferito di un attacco di panico del ragazzo provocato dal ferimento di un pettine a punta». Prima dell’autista, la corte aveva ascoltato come testimo- glia della loro amica che non c’è più. E sono voluti tornare in Italia tutti insieme, non volevano separarsi, come se solo stando insieme avrebbero avuto la forza di affrontare tutto questo dolore. «I nostri ragazzi - dice un genitore - sono invecchiati di colpo. Benny è morta, e niente sarà più come prima. E povera Angia. La mamma bellissima affettuosa. I due fratelli appena arrivati. Non bisogna parlare con Angia di Benny. Lei domani si opererà al braccio. Dice la mamma che nell’ospedale di atene ci sono tanti infermieri e ortopedici che hanno studiato da noi. E poi dice che una funzionaria dell’ambasciata è stata con lei a vegliare Angia fino alle cinque del mattino. Scusate la retorica ma questa è l’Italia che amo. Forse sarebbe bello se Palazzo Chigi organizzasse un volo speciale per riportare Angia a casa». P.Vu. © RIPRODUZIONE RISERVATA ni anche l’ex comandante della compagnia dei carabinieri di Civitavecchia, il maggiore Lorenzo Ceccarelli e l’appuntato dei carabinieri di Ladispoli, Andrea Fusari. In particolare Ceccarelli ha ricostruito le attività investigative, incluse le due chiamate al 118, durante le quali i Ciontoli hanno omesso di dire all’operatore Ares che Marco Vannini era stato ferito da un’arma da fuoco. Per questo motivo Ciontoli (ieri in aula con abito scuro e rosario in mano), la moglie Maria Pezzillo, i figli Martina e Federico, sono alla sbarra e si dovranno difendere dalla pesante accusa di omicidio volontario con dolo eventuale. Viola Giorgini, fidanzata di Federico, presente anche lei quella sera nella villetta, è stata rinviata a giudizio per omissione di soccorso. Prossime udienze fissate per il 13 ed il 26 ottobre dove saranno ascoltati altri testimoni. Emanuele Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA ULTIMI SALDI ESTIVI sui migliori marchi! VIENI A TROVARCI PRESSO I NOSTRI PUNTI VENDITA. -TRX IL:18/07/16 22:10-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 48 - 19/07/16-N: 48 PER MASSIMO GILETTI RE DELL’ARENA TELEVISIVA UN’INCURSIONE IN MOTO NEL FASCINO DELLA DOLCE VITA BY NIGHT DI VIA VENETO Giorno & Notte Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Tutta Roma In via Crispi vernissage basic per “Fish Lamps”, l’esposizione di lampade del celebre architetto Frank Gehry ispirate alle onde Sopra, Dermot Mulroney con la moglie Tharita Qui accanto, il divo indica il numero tre: il divo americano è tornato a Roma dopo tre anni di assenza La luce del mare in stile archistar (foto BARILLARI) LA MOSTRA Manca soltanto il rumore del mare. Nella sala ovale della Gagosian Gallery si materializza la suggestione esemplare, e intima, dell’estate. Con la semplicità del genio, e la firma di Frank Gehry, architetto contemporaneo e rivoluzionario, abituato a far emergere dal nulla edifici dal profilo dinamico che entrano definitivamente nell’immaginario collettivo, come il Guggenheim Museum di Bilbao e la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles. A Roma il talento di Gehry è sbarcato in punta di piedi, ieri mattina, nello spazio espositivo di via Crispi, diretto da Pepi Marchetti Franchi e progettato da Firouz Galdo per diventare la piazza del contemporaneo. L’istallazione luminosa si è fatta in quattro, danza, trasmette energia, eleganza, trasporta in mondi lontani dal rumore della metropoli. Un acquario immaginario dove nuotano e si rincorrono creature marine con il cuore incandescente, tra scultura, architettura e design. Le finestre sono state oscurate, la penombra è necessaria per immergersi nel Accanto e nelle foto in alto, visitatori in full immersion nelle suggestioni delle sculture lampade marinare nella galleria di via Crispi ieri durante l’opening della esposizione dell’artista architetto Frank Gehry (foto BARILLARI) Più a destra, Gehry mondo sottomarino creato con le curve, le scie luminose e i movimenti, accennati ma potenti, dalle “Fish lamps”, opere originali dell’archistar canadese nate da un imprevisto. Era il 1983: una lampada si frantuma, ma le schegge accendono nell’artista l’immagine delle scaglie di pesce. Da allora, creature luminose in formica e silicone cominciano a solcare gli oceani dell’architettura, e ad attraversare gli oceani veri per raggiungere, dopo la prima tappa di Los Angeles, Parigi, Londra, Hong Kong e poi Roma, dove resteranno fino alla metà di settembre. “Il pesce è una forma perfetta” sostiene Gerhy. Come contraddirlo? Ecco un’altra conferma che il caldo luglio della Capitale è un mese pieno di sorprese e di partecipazioni straordinarie. Le rockstar atterranno con grande risonanza nei siti più prestigiosi della città, e creativi di culto, pluripremiati come Gerhy si prendono la scena con un clamore più discreto, imprevedibile quanto imperdibile. Per Gagosian, l’appuntamento in galleria durante la bella stagione delle vacanze, da qualche anno fa rima con lo svelamento di un’installazione d’autore, un evento celebrato fuori dal rito del vernissage. L’opening è sussurrato nell’orecchio di collezionisti ed estimatori, liberi di scegliere il momento giusto per una pausa a tu per tu con l’arte. Se ora c’è Gehry al centro dell’arena, l’anno scorso i riflettori erano puntati su Giuseppe Penone e la scultura monumentale Spazio di luce. Nel 2014 invece, il momento di Piero Golia con l’installazione The dog and the drop. Roberta Petronio © RIPRODUZIONE RISERVATA Il divo Mulroney turista in love con la sua Tharita HOLLYWOOD A ROMA Decisamente l’amore è proprio nelle sue corde, non solo sul grande schermo. Ricordate il fascinosissimo “sposo” del film “Il matrimonio del mio migliore amico?”, quello di cui Julia Roberts era innamorata persa al punto di cercare di scongiurare le di lui nozze con Cameron Diaz? L’attore Dermot Mulroney ha trascorso qualche giorno di vacanza nella Capitale e, come un turista qualsiasi, si è divertito a perdersi nella bellezza del centro storico di Roma, giorno e notte. Il divo Avvisi ai villeggianti CIVITAVECCHIA – “Lirica in giardino”, Associazione Musicale Amilcare Ponchielli, direzione artistica dei Maestri Liana Tossuto e Dario Feoli. Arena Metropolitana di Roma Capitale. Ore 21.00. Ingresso gratuito. Info: 0766.590567/5 – 0766.679623/1 FIUGGI – Festival internazionale della chitarra. Cerimonia di apertura della X edizione. Esibizioni di Andrea Vettoretti (chitarra contemporanea); Paulo Bellinati & Marco Pereira (chitarre Brasile); Quartetti di chitarre del Conservatorio di Avellino (Lucio Matarazzo, Michele Greci, Carlo Campanile, Domenico Mastroianni); Angelo Ruggeri (flauto) & Giuseppe Del Plato (chitarra). Fonte Anticolana, Fiuggi Terme. Ore dalle 21.00. Ingresso gtrauito. Info: 334.5747168 FIUMICINO – “Omaggio a Franco Citti”, proiezione del film “Accattone”di Pier Paolo Pasolini. P.zza Fiumicino, omaggio a Citti Chitarre sul palco di Fiuggi SEBASTIANO TRINGALI E MARIO BRANCACCIO AL TEATRO DI FERENTO Grassi. Ore 21.00. Ingresso gratuito. Info 06.65210245 FREGENE – Fregene Summer Festival Village. Via della Pineta di Fregene, angolo Via Agropoli. Ore 21.30 (apertura Village ore 19.00). Ingresso gratuito. Info: 06.39366123 SABAUDIA – CinemadaMare. Prosegue il Festival Cinematografico Internazionale e Itinerante, il più grande raduno di giovani filmaker del mondo. In tutta la città, 100 giovani registi realizzeranno 10 produzioni cinematografiche con attori, turisti e cittadini. Inoltre, dopo i corti della Main Competition, proiezione del film “Birdman” di Alejandro González Iñárritu e inter- A SABAUDIA FILMAKER E IL FILM “BIRDMAN” CON MICHAEL KEATON pretato da Michael Keaton, Zach Galifianaki. Ore dalle 21.00. Ingresso gratuito. Info: 0773.514200 TIVOLI – Festival delle arti: “Storytelling by Accetrica”. Ore 20. Per la rassegna “Cinema sotto le stelle”, proiezione del film “Pride” di Matthew Warchus con Bill Nighy, Imelda Staunton. Piazza del Tempio di Vesta. Ore 21.00. Ingresso gratuito. Info: 0774.311608 VITERBO – Ferento teatro romano. Sebastiano Tringali e Mario Brancaccio in “Kiron-Café”, da Senofonte, Ovidio e Dante, musica dal vivo ispirata al mito di Kirone il Centauro, metà cavallo e metà uomo, rappresenta la conciliazione tra la natura animale e quella umana. Regia e coreografia di Aurelio Gatti. Teatro Romano di Ferento, Strada Teverina, Km 5.50. Ore 21.15. Ingresso euro 18/23. Info: 335.474640 – 328.7750233 © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE: americano non era solo, ma in dolce compagnia ed è apparso così in love che al suo passaggio, i tanti che l’hanno riconosciuto hanno pensato a una nuova fiamma. Invece no, la bellissima che era al suo fianco e con cui girava teneramente allacciato, o mano nella mano, tra un bacio e l’altro en plein air, era sua moglie Tharita. Sposati da otto anni, sembravano due fidanzatini. E durante il tour, a via dei Portoghesi, l’attore ha concesso autografi e selfie ai fan, sottolineando la gioia di essere tornato a Roma dopo tre anni di assenza. Kristina Radanovic © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20_CITTA - 49 - 19/07/16-N: 49 ERRI DE LUCA PROTAGONISTA A SANTA SEVERA L’happening “Tutti i mari del mondo” con lo scrittore sarà moderato da Roberto Roscani al Museo del Mare e della Navigazione Antica alle ore 21 ARRIVEDERCI A ROMA BENVENUTO A ROMA Maria Grazia Cucinotta George Bologan attrice a Pechino ambasciatore Romania da Bucarest Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Applausi e cori latin pop folla di fan per Alvaro Soler La Blasi a Sabaudia con i figli, tintarella ma anche shopping. Doppia festa per Banfi Sole e amiche Ilary glam sulla spiaggia VACANZE Vacanza con figli ed amiche. La neomamma Ilary Blasi ha scelto Sabaudia per la prima estate al mare dell’ultimogenita Isabel. D’altronde su questa spiaggia ha tirato i primi calci ad un pallone Cristian e ha fatto i primi tuffi anche Chanel. In questo primo scorcio di luglio la presentatrice ha scelto di circondarsi delle sue amiche più care con le quali riesce a rilassarsi, a chiacchierare sull’arenile e anche a fare qualche bagno tenendo sempre d’occhio i suoi tre bambini. Tornata subito in formissima dopo la gravidanza quest’anno sfoggia anche elegantissimi costumi interi. Ilary è stata anche avvistata al mercato settimanale di Sabaudia assieme a Cristian, Chanel e alla piccola Isabel tutta vestita di bianco con un grazioso cappellino di cotone per proteggerla dal sole. Appoggiata al seno della mamma che la teneva stretta a sè con una fascia di cotone come se fosse in un marsupio la bim- ba ha sonnecchiato mentre la signora Totti comprava il miele del Circeo alla graziosa bancarella allestita da Wilma Bedin. Avvistato a Sabaudia anche Lino Banfi che ha festeggiato per ben due volte nelle stessa serata il suo ottantesimo compleanno anche nella città sulle dune. Prima ha spento le candeline di una megatorta di panna, crema pasticcera e chantilly, preparata da Simone Mazza, davanti a migliaia di persone nella piazza del Comune in occasione del festival della commedia italiana e poi ha festeggiato con una cena in un bel locale sulla spiaggia. Per lui Luca Nalli ha fatto preparate antipasti crudi di pesce, un risotto con ricci di mare e foglia d’oro 22 carati e una ricciola all’acqua pazza. Poi taglio della seconda torta assieme alla moglie Lucia, agli amici Simona Izzo e Ricky Tognazzi, al prefetto di Latina Pierluigi Faloni, al commissario straordinario Antonio Luigi Quarto. Ebe Pierini © RIPRODUZIONE RISERVATA L’INCONTRO Sopra, Ilary Blasi scherza in acqua con una amica A sinistra, la conduttrice sulla spiaggia Sotto, Lino Banfi e Simona Izzo (foto EMMEPRESS) Bello e possibile. Alvar Soler, il cantante spagnolo idolo delle teen-ager che lo definiscono “fidanzato d’Italia”, ha fatto tappa ieri nello store di via Giolitti per presentare il suo album “Eterno Agosto Italian Edition”, in cui duetta anche con Emma e Max Gazzè. Per lui un bagno di folla, oltre 300 ragazzi. Arruolato nella giuria della prossima edizione italiana di X Factor, il giovane artista del pop latino americano colpisce per semplicità e per la travolgente indole caliente. In pole position, dalle prime ore della mattina, tra le ragazzine trepidanti ci sono anche tantissime mamme. «Siete bellissime - dichiara Soler, che parla cinque lingue tra cui l’italiano - e a giudicare dalle vostre voci non mi stupirei di trovarvi tra le concorrenti del talent show che mi vedrà protagonista con Fedez, Arisa e Manuel Agnelli. Intanto che ne dite di scaldarci un po’?». Non appena il cantante, in t-shirt verde militare e pantaloncini, imbraccia la chitarra per intonare i suoi successi, “El mismo sol” e “Sofia”, il pubblico esulta, e canta in coro. Greta, 14 anni di Montesacro, Martina, 14 anni di Fiumicino, Rosanna, 17 anni da Prati, sono commosse mentre Elena e Delia, sorelle di 14 e 10 anni di Torre Maura, mostrano orgogliose al papà la dedica personalizzata ricevuta. Tania Simonetti stringe la sua piccola Desirèe, 10 anni di Palestrina, felice di aver confidato a Soler di aver scelto le sue canzoni per il saggio di danza. Federica Rinaudo © RIPRODUZIONE RISERVATA Alvaro Soler ieri con i fan tra selfie e autografi (foto DALLA MURA) -TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 50 - 19/07/16-N: 50 Tutta Roma Agenda `Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, Via Francesco Crispi 24. Martedì-domenica ore 10.00/18.30. Alphonse Mucha MOSTRE I Macchiaioli Oltre 110 opere che rappresentano la punta di diamante di ricchissime raccolte di grandi mecenati dell’epoca. In un percorso di 9 sezioni si ha la possibilità di scoprire i Macchiaioli, il movimento pittorico più importante dell’Ottocento italiano e il clima storico che fa da sfondo alla vicenda di questi artisti. `Chiostro del Bramante, Arco della Pace, 5. Ore 10.00/20.00. Roma Anni Trenta Mostra dedicata alle opere acquistate dal Governatorato di Roma alle prime edizioni delle Quadriennali d’Arte (1931-1935-1939), importanti manifestazioni espositive, destinate a rappresentare l’arte italiana contemporanea nelle sue diverse tendenze. Le circa 120 opere selezionate nel patrimonio della raccolta capitolina presentano un quadro il più possibile fedele al carattere delle prime Quadriennali e, con esse, delle tendenze presenti nell’arte italiana degli anni Trenta. A Roma una grande retrospettiva dedicata all’artista ceco Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau. Oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni e gioielli. Un percorso espositivo che si snoda in sei sezioni: Un boemo a Parigi; L’artefice dello Stile Mucha; Un cosmopolita; Il mistico; Il patriota e L’artista-filosofo. `Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Via Di San Pietro In Carcere. Lunedì-giovedì ore 9.30/19.30. “Triumphs and Laments: a project for Rome” di William Kentridge La mostra rappresenta il culmine di una serie di iniziative artistiche e culturali che hanno legato la città di Roma al noto artista d’origine sudafricana e che avranno anche come punto di arrivo il monumentale intervento sulla storia di Roma, che Kentridge ha iniziato a realizzare lo scorso 9 marzo sui muraglioni del Tevere. Si tratta di un progetto multidisciplinare e no-profit. `Macro Museo D’Arte Contemporanea Roma, Via Nizza 138. Martedì-domenica ore 10.30/19.30. Gianni Berengo Gardin La mostra ripercorre la lunga carriera di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930), il fotografo che forse più di ogni altro ha raccontato il nostro tempo e il nostro Paese in questi ultimi cinquant’anni. Sono esposti i suoi principali reportage. Accanto alle celebri immagini, altre poco viste o inedite propongono nuove chiavi di lettura per comprendere il suo lavoro e il ruolo di visione consapevole della realtà che una “vera fotografia” può offrire. `Palazzo delle esposizioni, Via Nazionale, 194. Martedì, mercoledì, giovedì e domenica ore 10.00/20.00. Guerra, Capitalismo & Libertà Roma Pop City 60-67 Oltre 100 opere, fra dipinti, sculture, fotografie, installazioni e anche film e documentari, recuperati grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, che hanno come protagonista la Roma dei primi anni ‘60, trasformata e rivissuta mediante l’immaginario visivo degli artisti della cosiddetta Scuola di piazza del Popolo. `Macro, Via Nizza 138. Ore 10.30/19.30. Un esteso corpus artis su Banksy proveniente da collezioni private internazionali. Sono esposti dipinti originali, stampe, sculture e oggetti rari, molti di questi mai esposti in precedenza. È una mostra no-profit, caratterizzata da una forte componente didattica destinata alle scuole, che costituisce un’esauriente rassegna scientifica dell’artista conosciuto come Banksy. `Palazzo Cipolla , Via del Corso, 320. Lunedì-domenica ore 10.00/21.00. Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it IL LIVE Per Santana un ritorno ai tempi di Woodstock Nel gruppo tre reduci del celebre raduno e in scaletta c’è anche “Soul Sacrifice” ` LA SERATA Carlos Santana torna alle origini, recuperando gli uomini di Woodstock, i compagni di un concerto passato alla storia (in particolare con Soul sacrifice, dove c’era un ipnotico assolo di batteria). Nel nuovo tour, che stasera sbarca alla Cavea dell’Auditorium, sono presenti tre reduci di quel pomeriggio che ha trasformato i Santana in una delle band culto degli anni 70: il tastierista e vocalist Gregg Rolie, il percussionista Michael Carabello e il batterista Michael Shrieve. A loro si è aggiunge il chitarrista Neal Schoen, che non era presente a Woodstock ma che partecipò alla registrazione dei primi due album del gruppo. E il viaggio è ripartito proprio da dove era stato lasciato (Carlos, dopo la morte di Hendrix e di Janis Joplin, decise che bisognava piantarla con le droghe e cambiò strada, rompendo con Shrieve) con un album, Santana IV, uscito ad aprile e che si presenta proprio come ripresa di un vecchio discorso e con tutta l’intenzione di far seguire a breve un Santana V e un Santana VI. Certo, in mezzo ci sono la bellezza di 47 anni e quei ragazzi di allora non sono più dei ventenni spericolati pieni di belle speranze, ma girano attorno ai 70 (Carlos ne compie 69 proprio domani). Il concerto, così, se concede richiami a quello storico raduno, inevitabile Soul Sacrifice che chiude la performance, indugia IL CHITARRISTA INDUGIA MOLTO SUL PASSATO CON BRANI COME “EUROPA”, “SAMBA PA TI”, “OYE COMO VA” UN TRIBUTO A PUENTE molto sulla storia personale di Santana, in un clima in cui le sorprese non sono tante e la professionalità è ad altissimo livello. Così, a seconda delle serate, si alternano hit come Europa, che è una sorta di sigla di Santana dal ‘76, come Samba pa ti, un pezzo del 70 e di quel magico disco che era Abraxas, e un altro brano di quell’album come Oye como va, un tributo al magico re dei timbales Tito Puente che l’ha scritta. Nel menù ci sono altri omaggi (anche questi soggetti a variazione). A Montreux, qualche giorno fa, ha suonato Dance of Headhunters, sempre di Tito Puente, e Right on di Marvin Gaye. Ha regalato anche una rilettura della Sagra della primavera di Stravinsky. Appuntamento fisso è l’omaggio a un colosso del jazz come John Coltrane, figura a cui Carlos si sente profondamente legato, musicalmente e spiritualmente («il suo stile sembra davvero mettere il guinzaglio al diavolo. Il suo dono viene direttamente dalla mente di Dio, ed è molto potente» ha detto una volta) e di cui non dimentica di ricordare il gigantesco e affascinante A Love Supreme. Poi ci sono i suoi successi commericiali con particolare riguardo al suo ultimo grandissimo boom, che nel 1999 lo rilanciò dopo un periodo di declino, vale a dire Supernatural, un album che ha venduto 25 milioni di copie (in totale nella sua carriera Carlos è arrivato a 100 milioni) e che conteneva titoli indelebili come Corazon espinado, Maria Maria, Black magic woman. Il tutto inserito in un contesto di ampio respiro dove i solisti hanno il loro giusto spazio, a cominciare dalla magica chitarra del leader, e dove i molti richiami anni Sessanta sono intrisi di «love & peace». `Auditorium-Cavea Viale de Coubertin, 15, ore 21.00 Marco Molendini © RIPRODUZIONE RISERVATA Carlos Santana stasera alla Cavea Afterhours, un cd sulla malattia tanto rock senza pessimismo «È bello tornare ai concerti rock, specie dopo il tour teatrale nel quale la scorsa cercavamo tempi dilatati, pause, silenzi, una più intima complicità con il pubblico. Sì, è bellissimo rimettersi in gioco per offrire alle platee una musica diversa e i brani del nostro nuovo doppio album appena uscito, Folfiri o Folfox, dove il titolo indica due trattamenti per la chemioterapia» dice Manuel Agnelli, vocalist, chitarrista e leader degli Afterhours che stasera sono in concerto a Rock in Roma e presentano l’ultima avventura della band, un disco che parla di malattia ma, che ci si creda o no, è tutt’altro che scuro o pessimista. Segnata da due uscite dalla formazione, quelle del chitarrista Giorgio Ciccarelli e del batterista Giorgio Prette, e dalla scomparsa del padre di Manuel, Italo, uc- ciso da un tumore, la band continua a essere uno dei gruppi autori e protagonisti di un rock alternativo made in Italy intelligente, gustoso e che funziona, con sonorità diverse dal solito e soprattutto con un linguaggio che sviluppa e supera le regole del rock d’autore. On the road dal lontano 1986, gli Afterhours di oggi schierano accanto a Manuel i chitarristi Xabier Irondo e Stefano Pilla, il violinista Rodrigo D’Erasmo, il bassista Roberto Dell’Era e il batterista Fabio Rondanini: un’ulteriore nuova linea della band non solo nella formazione, in parte riveduta, ma anche nel modo di proporsi alle platee, vedi la decisione di affrontare di nuovo gli spazi rock. La loro storia è ricca di cambiamenti, dalla decisione di reincidere una nuova versione dell’album del 1997 Hai paura del buio? a quella di portarne i brani, insieme agli hit (da cd come Padania, LA BAND Teatri AMBRA JOVINELLI ELISEO GOLDEN OLIMPICO SALA UMBERTO TEATRO QUIRINO VITTORIO GASSMAN Via Guglielmo Pepe, 43, tel. 0683082620/0683082884 Campagna Abbonamenti stagione 2016-2017 Via Nazionale, 183/E, tel. 06.835.102.16/06/69317099 Campagna abbonamenti 2016/2017 Piazza G. da Fabriano, 17, tel. 06.326.59.91 Bolero - White Cloud Opera con E. Carnevale, J. Kellogg Mercoledì 21 settembre Via della Mercede, 49, tel. 06.679.47.53 Le nostre donne di E. Assous regia di L. Galassi con E. Siravo, E. Salce Giovedì 22 settembre Via delle Vergini, 7, tel. 06.679.45.85/06/6790616 Campagna Abbonamenti Stagione 2016-2017 ARGENTINA TEATRO DI ROMA Via delle Fornaci, 37, tel. 06.637.22.94 Quando eravamo repressi 3.0 di P. Quartullo regia di P. Quartullo con L. Liverani, A. Calabrese Martedì 20 settembre Via Taranto,36, tel. 0670493826 Campagna abbonamenti 2016-17 Centro Estivo Musical con Animatori Teatro Golden 8.30 -16.30 PALAZZO SANTA CHIARA SALONE MARGHERITA TEATRO ROMA INDIA TEATRO DI ROMA P.zza S. Chiara, 14, tel. 06.687.55.79 Scena da un ballo a Palazzo, danze e arie d’opera dell’800 di A. Mastrangelo Venerdì 29 luglio ore 20.30 Via Due Macelli, 75, tel. 066.798.269 La Traviata di G. Verdi regia di P.F. Pingitore dir. A. Melchiorre con Orchestra, coro e corpo di ballo de I Virtuosi dell’opera di Roma Ore 20.30 Via Umbertide 3, tel. 06.785.06.26 Campagna abbonamenti 2016-2017 Largo Argentina, 52, tel. 06.684.00.01 Campagna abbonamenti stagione 2016/2017 COMETA-OFF Via Luca della Robbia, 47, tel. 06.572.846.37 Pianoforte vendesi di da A. Vitali regia di R. Latagliata con A. Evangelisti Giovedì 03 novembre DE’ SERVI Via del Mortaro, 22, tel. 06.679.51.30 Assaggi di Stagione Martedì 20 settembre ore 21:00 DELLA COMETA Via del Teatro Marcello, 4, tel. 06.678.43.80 Tre papà per un bebè di A. Grosso regia di R. D’Alessandro con L. Barbarisi, M. Zamma Mercoledì 28 settembre GHIONE GIARDINO BASILICA S. ALESSIO Piazza S. Alessio, 23 (Aventino), tel. 06.662.09.82 Pirandelliana 2016 - Enrico IV di L. Pirandello regia di M. Amici con M. Amici, M. Vincenzetti Ore 21.15 Pirandelliana 2016 - L’altro figlio, la Giara di L. Pirandello regia di M. Amici con M. Amici, M. Vincenzetti Domani ore 21.15 Giardino Basilica S. Alessio all’Aventino GLOBE THEATRE SILVANO TOTI L.go Aqua Felix, tel. 060.608 Gigi Proietti in ’’Omaggio a Shakespeare’’ di da ’’Edmund Kean’’ di R. FitzSimons regia di G. Proietti Ore 21.15 lungotevere Vittorio Gassman (già L.tevere dei Papareschi), tel. 06684000311.314 Campagna abbonamenti stagione 2016/2017 LO SPAZIO TEATROLOSPAZIO.IT Via Locri, 42-44, tel. 06.770.764.86/06/77204149 Autori nel cassetto, attori sul comò Ore 21.00 ingresso con tess. soci LUNGO IL TEVERE ... ROMA 2016 L.Tevere degli Anguillara Canta Roma - Luca Carocci Giovedì 21 luglio ore 21.30 MANZONI Via Monte Zebio, 14/c, tel. 06.322.36.34 Campagna abbonamenti stagione 2016-17 PARIOLI PEPPINO DE FILIPPO Via Giosuè Borsi, 20, tel. 068.073.040 Natale in casa Cupiello di E. De Filippo regia di L. De Filippo Giovedì 27 ottobre PETROLINI - SALA PETROLINI SISTINA Via Sistina, 129, tel. 064.200.711 ...Una musica infinita - Peppino di Capri con P. di Capri Sabato 08 ottobre Via Rubattino, 5, tel. 06.575.74.88 Roma d’estate - Canzoni, Stornelli, Serenate con P. Gatti, P. Baldini Sabato 23 luglio ore 21.00 ingresso con tess. soci TEATRO DEI CONCIATORI PICCOLO ELISEO TEATRO L’AURA Via Nazionale, 183, tel. 06.835.102.16 American Buffalo di D. Mamet, M. De Giovanni (adattamento) regia di M. D’Amore con M. D’Amore, T. Taiuti Mercoledì 28 settembre Vicolo di Pietra Papa, 64, tel. 068.377.748 Li matti de Roma di M. Marcelli e M. Navarra regia di M. Navarra Giovedì 21 luglio ore 21.00 ingresso con tess. soci Via dei Conciatori, 5, tel. 0645448982 Lo Stupro di Lucrezia di L. De Bei regia di L. De Bei con F. Bern Mercoledì 14 settembre -TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE: TEATRO SAN PAOLO via Ostiense, 190, tel. 06.596.061.02 Selfiamoci di A. Romano regia di M. Canale Sabato 22 ottobre TEATRO VITTORIA P.zza S.Maria Liberatrice, 10, tel. 06.574.01.70/065.740.598 Il dolore pazzo dell’amore di P. Buttafuoco regia di M. Incudine con P. Buttafuoco, M. Incudine Giovedì 29 settembre T.I.C. - TEATRO TOR BELLA MONACA ang. via Tor Bella Monaca-D. Cambellotti, 11, tel. 062.010.579 Pillole di mille gru | omaggio a Sadako Sasaki regia di coreogr.: P. Sorressa con A. Apadula, A. Carrubba Ore 21.00 -MSGR - 20_CITTA - 51 - 19/07/16-N: 51 Tutta Roma Agenda Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it DeJohnette, il suo trio oggi fa tappa a Summertime I milanesi ammazzano il sabato, Ballads for Little Jenas), in una serie di affollatissimi concerti, gli Afterhours partono su un nuovo percorso nel quale sono un collettivo di musicisti inquieti e in eterno movimento con un obiettivo: ciascuno fa quello che vuole per tutto il tempo necessario. «Non viviamo sotto lo stesso tetto, abitiamo in città diverse, non andiamo a bere insieme, ma lo spirito che ci anima è fortissimo», dicono. «Fra i componenti ci sono anni e anni di comunione totale che ci legano e vanno al di là dei nostri rapporti e degli attuali desideri CONCERTO di vita - spiega Agnelli - ma la nostra è una prova da affrontare con grande energia e grande euforia, perché l’instabilità ci appartiene e non ci spaventa. Sì, sono tempi bui: il complottismo da sbarco, il gossip morboso, la malafede, la superficialità e il nichilismo sono segnali di disperazione, ma proprio per questo chiediamo ai nostro fan di fidarsi. Siamo solo una band, e la vita, la nostra e la vostra, è più importante di tutto il resto». `Rock in Roma, Capannelle, via Appia 1255, ore 21.45 Fabrizio Zampa Svincolato, dopo trent’anni di milizia in quel magico piccolo gruppo che era il trio di Keith Jarrett (gioie musicali e dolori caratteriali, del leader) Jack DeJohnette è tornato stabilmente in pista per proprio conto con la sua batteria (è sicuramente uno dei massimi specialisti in circolazione) e con nuovi progetti. Quello che porta in giro quest’estate, e che questa sera fa tappa al parco della Casa del jazz per la rassegna Summertime, è un gruppo (anche questo un trio) pieno di stimoli evocativi. In particolare perché accanto al leader ci sono due giovani musicisti che portano addosso due cognomi storici: il primo è Ravi Coltrane, il figlio ormai cinquantenne del grande John Coltrane (sassofonista come il padre), l’altro è Matthew Garrison, a sua volta figlio del contrabbassista storico del leggendario sassofonista, Jimmy Garrison (tra l’altro cresciuto a Roma, dove la madre Escamilla Garrison si è trasferita dagli anni Settanta). Difficile immaginare che in tale scelta, oltre all’indubbia bravura dei solisti in questione, non ci sia anche un preciso riferimento, tra l’altro De Johnette stesso ha avuto occasione di suonare con Coltrane negli anni Sessanta, in un breve periodo in cui Elvin Jones non era disponibile. E infatti il nuovo trio (così lontano dalle atmosfere cameristiche di Jarrett), che ha già registrato un album, In Movement, apre quel disco proprio con un omaggio al grande Trane, suonando uno dei suoi pezzi più potenti e commoventi, Alabama. Non solo un altro brano si intitola Rashied, ed è dedicato a Rashied Ali, il batterista che fu al fianco di Coltrane nei suoi ultimi visionari anni. Ma nell’album, e quindi anche nella scaletta delle performance dal vivo, ci sono altri riferimenti al passato. Uno è a Miles Davis con Blue in green, che venne scritta con il pianista Bill Evans (e Jack ha suonato con entrambi, a lungo con il trombettista in un’occasione con il pianista). C’è, poi, un tributo anche a Maurice White, voce e fondatore degli Earth, wind and fire. E un altro associa, The Two Jimmys, Jimi Hendrix e Jimmy Garrison, indicazione precisa come la musica del trio viaggi avendo orizzonti larghi. `Casa del Jazz, Parco della Casa del Jazz Via di Porta Ardeatina, 55, 06/704731, www.casajazz.it. ore 21.00 m.mol. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA TEATRO Centro Estivo Musical Pirandelliana 2016 Per i bambini dai quattro anni, un’estate all’insegna del anto, ballo, recitazione, musica, giochi a squadre e tanto altro `Golden Via Taranto,36, ore 8.30-16.30 La rassegna estiva curata dalla Compagnia Le Maschere è arrivata alla sua ventesima edizione, propone “Enrico IV”, per la regia di Marcello Amici. Il dramma in tre atti vede come protagonista un nobile del primo ‘900 che prende parte ad una cavalcata in costume nella quale impersona Enrico IV `Giardino Basilica S. Alessio Piazza S. Alessio, 23 (Aventino), ore 21.15 Luglio suona Bene Kids LA RASSEGNA Gli Afterhours stasera a Capannelle BAMBINI Per ogni appuntamento di Luglio Suona Bene è prevista una serata per ragazzi dai 5 ai 12 anni. Dalle Mini Olimpiadi all’Ice Cream Party, dallo Yoga per Bambini al Teatro in Inglese, dal Pirata Party alla Casa di Topolino, mille attività, mille idee `Auditorium Parco della Musica , Viale Pietro de Coubertin 30. 06 80241281, www.auditorium.com. Fino al 3 agosto ore 21.00 Centro estivo Bioparco Il centro estivo si rivolge ai bambini e ragazzi dai 4 ai 13 anni, sarà attivo dal lunedì al venerdì con orario 8.30 - 16.30 (inclusi pranzo e merenda del pomeriggio). I bambini andranno alla scoperta degli animali, incontreranno i guardiani che li accudiscono e parteciperanno a tante attività ludiche, ricreative e di socializzazione `Bioparco, Piazzale del Giardino Zoologico. ore 8.30/16.30 Technosummer Una serie di proposte per bambini e famiglie rigorosamente all’insegna della scienza: dai corsi di fotografia naturalistica e fotografia digitale ai corsi per documentari naturalistici dalle riprese al montaggio. `Technotown, Via Spallanzani, 1a (Villa Torlonia). Ore 11.00/20.00 International Chamber Ensemble Prosegue anche questa settimana la serie di concerti che l’International Chamber Ensemble propone tra i cinquecenteschi archi del Cortile di S. Ivo alla Sapienza, capolavoro di Borromini a due pazzi da Piazza Navona. Il primo appuntamento della settimana è per oggi alle 21 con l’International diretta da Francesco Carotenuto (foto). Il programma è intitolato New York, New York! ma poi...Torna a Surriento, dedicato alla grande canzone americana e napoletana. Domani tocca a Le quattro stagioni... tra Vivaldi e Piazzolla, una maratona virtuosistica per violino e orchestra, con il capolavoro vivaldiano accostato alle Cuatro Estaciones Porteñas di Buenos Aires di Astor Piazzolla. Giuliano Bisceglia è il violino solista. Venerdì 22 (con repliche anche martedì 26 e giovedì 28) è in programma Trionfo del barocco italiano, con brani di Albinoni, Geminiani, Torelli, Pergolesi e Vivaldi. Sabato 23 è la volta di Noche de Tango, con gli strumentisti ed i danzatori del CuarteTango Ensemble, complesso ormai considerato un vero punto di riferimento nella diffusione della musica e danza argentina. `Sant’Ivo alla Sapienza ore 21,00 Luca Della Libera Autori nel cassetto, attori sul comò Come in un campionato, ogni sera da quattro a sei compagnie si esibiscono in un quarto d’ora di spettacolo per essere poi votati dalla giuria (ogni sera diversa) e dal secondo un sistema che accompagnerà i vincenti in semifinale e quindi alla serata finale. `Lo Spazio TeatroLoSpazio.it Via Locri, 42-44, ore 21.00 ingresso con tess. soci Saverio La Ruina - Polvere - Dialogo tra uomo e donna “Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro. Ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce” dice Saverio La Ruina, autore di Polvere Dialogo tra uomo e donna `Palazzo Venezia Via del Plebiscito, 118, ore 21.00 Pianorecital Scarlatti, Mozart e Schumann riecheggiano al Teatro di Marcello grazie al pianoforte suonato da Margherita Torretta `Tempietto - Festival Musicale delle Nazioni, Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello - Piazza Campitelli, 9, ore 20.30 CLASSICA Beethoven for 5 Moon Duo Il Moon Duo è una coppia di musicisti di San Francisco, il chitarrista Ripley Johnson e la tastierista Sanae Yamada. All’inizio si ispiravano a John Coltrane e Rashied Ali, poi hanno tradotto in un rock alternativo i saggi di Ralph Waldo Emerson nel cd Circles: sound lisergico e sanguigno come ai vecchi tempi. `Andrea Doria Concert Hall, via del Baiardo 26, ore 22 F. Z. I più grandi compositori nelle più belle formazioni di musica da camera: il trio d’archi, il trio con pianoforte, il duo col violoncello e altre. Stasera Beethoven for 5: L. van Beethoven, Sonata’’a Kreutzer’’ Op. 47 n. 9 per 2 violini, viola e 2 violoncelli - G. Sollima, Spasimo per violino, viola, violoncello, violoncello solista e pianoforte con Rebecca Raimondi, Francesco Peverini, Marco Algenti, Lisa Francese, Dan Costescu (violino) presentato da Vino e Musica a Palazzo Antonelli `A.Gi.Mus., Palazzo Antonelli - Via di Monserrato, 34, ore 21.00 La Croazia al Sete Sois Per il Sete Sòis Sete Luas Festival, che riunisce suoni e culture musicali dei popoli mediterranei, arrivano i Gustafi, formazione della Croazia che ha alle spalle 11 album e 1300 concerti: offrono un interessante intreccio fra la musica del loro paese e l’energia di sonorità, ritmi e profumi dell’intero Est europeo. `Sete Sois, Piazza San Pietro in Montorio (Gianicolo) ore 22 F. Z. La Traviata La Traviata di Verdi raccontata da Pier Francesco Pingitore. Il maestro Adriano Melchiorre dirige Orchestra, Coro e Corpo di Ballo de I Virtuosi dell’Opera di Roma `Salone Margherita Via Due Macelli, 75, ore 20.30 Lirica e Concerti A.GI.MUS. tel. 3891533055 Beethoven for 5 con R. Raimondi, F. Peverini Ore 21.00 Palazzo Antonelli - Via di Monserrato, 34 Schubert: ’’Die Forelle’’ - La Trota con R. Bonaccini (violino), F. Peverini (viola) Giovedì 21 luglio ore 21.00 Palazzo Antonelli - Via di Monserrato 34 AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICACAVEA Viale Pietro de Coubertin, 15, tel. 06.802.412.81 Santana - Luminosity Tour 2016 con C. Santana (chitarra e voce), G. Rolie (tastiere e voce principale) Ore 21.00 BRANCALEONE Via Levanna, 11, tel. 06.820.043.82 Reggae Sundays Domenica 24 luglio dalle ore 17.00 Giardinetto del Brancaleone CASA DEL JAZZ Via di Porta Ardeatina, 55, tel. 06.704.731 Summertime - DeJohnette / Coltrane / Garrison: In Moviment con J. DeJohnette (batteria, pianoforte) Ore 21.00 Parco della Casa del Jazz Summertime - Antonio Sanchez and Migration con A. Sánchez (batteria), S. Blake (sassofoni) Domani ore 21.00 Parco della Casa del Jazz Noche de Tango con A. K. Rossi (voce), R. Peloni (voce) Venerdì 22 luglio ore 21.00 Piazza orso delle capre - Vignanello Peppe Servillo & Solis String Quartet: Presentimento Domenica 24 luglio ore 21.00 Parco della Casa del Jazz Gonzalo Rubalcaba Armando Gola Horacio ’’El Negro’’ Hernandez con Volcan Trio: G. Rubalcaba (piano), A. Gola (basso) Giovedì 28 luglio ore 21.00 CIRCOLO ANDREA DORIA GREGORY’S MUSICAIMMAGINE TEATRO DELL’OPERA Via Del Baiardo 26, tel. 068818763 Nowhere Festival: Moon Duo (live) Ore 21.00 Via Gregoriana, 54/a, tel. 06.679.63.86 Leonardo Borghi - Gregory’s Jazz Session Ore 22.00 tel. 06.360.046.67 Feste musicali jacopee: Concerto multimediale Labyrinthus di F.Colusso con Cappella Musicale di San Giacomo Venerdì 22 luglio 19:00 Basilica di San Giacomo P.zza B. Gigli, 1, tel. 06.481.602.55 Nabucco di G. Verdi regia di F. Grazzini dir. J. Fiore / C. Donadio, R. Gabbiani (M¡ Coro) con L. Salsi / S. Catana, A. Corianò Sabato 23 luglio ore 21.00 Terme di Caracalla Dido & Aeneas di H. Purcell regia di S. Waltz dir. C. Moulds con Akademie für Alte Musik Berlin, Vocalconsort Berlin Mercoledì 14 settembre ore 20.00 CASTEL SANT’ANGELO FONCLEA Lungotevere Castello, 50, tel. 0632810410 Orchestra da camera fiorentina - Le quattro stagioni dir. G. Lanzetta con M. Lorenzini (violino) Giovedì 21 luglio ore 19.00 CENTRALE LIVE Viale delle Olimpiadi, Foro Italico, tel. 0773414521 Queen at the opera Sabato 23 luglio ore 21.00 CONTESTACCIO Via di Monte Testaccio, 65B, tel. 06.572.897.12 Presentazione di ’’Anonimo Romano Autobiografia del maestro Stelvio Ciprian’’ di A. Cipriani, P. Ammendola, R.M. Montesanti Domani ore 19.30 FIESTA Parco Rosati - Via delle Tre Fontane, 24, tel. 0687463296 Plan B Giovedì 21 luglio ore 23.00 Via Crescenzio,82/a, tel. 06.689.63.02 Swing Jazz Gigs - Gianluca Galvani Dreamers Giovedì 21 luglio ore 21.30 GAY VILLAGE Via delle Tre Fontane, tel. 3495930167 Dilemmi - Soluzioni impossibili per animi sensibili’ con Duo No Choise: F. Tuzi (voce narrante), M. Van Djk (voce Giovedì 21 luglio ore 23.00 INTERNATIONAL CHAMBER ENSEMBLE tel. 06.868.001.25 New York New York! ma poi...Torna a Surriento dir. F. Carotenuto con Orchestra e solisti dell’International Chamber Ensemble, A. Carotenuto (voce) Ore 21.00 Cortile di S. Ivo alla Sapienza, Corso Rinascimento n.40 IPPODROMO DELLE CAPANNELLE Via Appia Nuova, 1245 Dolcenera - Le stelle non tremano tour 2016 Giovedì 21 luglio ore 21.30 LE TERRAZZE - PALAZZO DEI CONGRESSI DELL’EUR Piazza J. Fitzgerald Kennedy, 1, tel. 06.545.137.05 Thievery Corporation con R. Garza, E. Hilton Domani ore 21.00 PALAZZO VENEZIA Via del Plebiscito,118, tel. 06.678.01.18 Saverio La Ruina - Polvere - Dialogo tra uomo e donna di S. La Ruina con S. La Ruina, C. Foti Ore 21.00 POSTEPAY ROCK IN ROMA c/o Ippodromo delle Capannelle, tel. 0654220870 Afterhouse Ore 21.45 (Apertura porte: 19.30) Iron Maiden (+Anthrax+Saxon+Sabaton+TheRavenAge+WildLies +APerfectDay) Domenica 24 luglio ore 14.00 Gué Pequeno Martedì 26 luglio Apertura porte ore 19.30 Inizio concerto ore 21.45 TEMPIETTO - FESTIVAL MUSICALE DELLE NAZIONI tel. 0645615180 Pianorecital Margherita Torretta Ore 20.30 Chiostro di Campitelli al Teatro di Marcello - Piazza Campitelli, 9 VILLA ADA - ROMA INCONTRA IL MONDO Villa Ada, tel. 0641734712/0689171058 Marco Travaglio Ore 21.30 VITTORIANO Via del Collegio Romano, 27, tel. 066.72.31 Stefano Di Battista Quartet con S. Di Battista (sax), R. Pistolesi (batteria) Venerdì 22 luglio ore 21.00 -TRX IL:18/07/16 22:11-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 52 - 19/07/16-N: 52 Tutta Roma Cinema Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it repulsioni, fughe disperate e un tango struggente, perché il mix di paura e desiderio non esclude la bellezza del momento. Né le parentesi quasi horror di questo strano divertissement hitchcockiano, forse più angoscioso di quanto sembri. `Farnese, Lux, Madison Nahid Drammatico I consigli di Fabio Ferzetti LE NOVITA’ I miei giorni più belli Drammatico m m m 1/2 di Ida Panahandeh, con Sareh Bayat, Pejman Bazeghi, Navid Mohammad Zadeh, Milad Hossein Pour m m m m di Arnaud Desplechin, con Mathieu Amalric, Lou Roy-Lecollinet, Quentin Dolmaire, Léonard Matton, Dinara Droukarova, Françoise Lebrun, Olivier Rabourdin La lotta quotidiana per l’esistenza di una donna divisa tra un divorzio complicato e un nuovo amore pieno di incognite in una piccola città sul Mar Caspio. Da una parte l’ex-marito, un ex-tossico ancora innamorato ma del tutto inadeguato, come Tre ricordi della mia giovinezza, dice il titolo originale. Tre momenti esaltati, dilatati, addolciti, forse solo sognati da uno dei registi più eccentrici e preziosi d’Europa. Che regala intensità da romanzo all’alter ego Paul Dedalus (sì, come in Joyce). Capitolo uno: come Paul sopravvisse a sua madre. Due: come a 16 anni fece la spia in Urss. Tre: come si innamorò della sua più forastica, pericolosa, vulnerabile, adorabile compagna di scuola, ma anche dell’antropologia e del Tagikistan. Tra lettere, risse, viaggi, bohème, scoperte di ogni tipo, ménage allargati, tormenti. Tutto reinventato e tutto vero, fino all’età adulta. E sempre fondendo sensi e ragione, piacere e pensiero, libertà e genialità. compagno e come padre. Dall’altra il nuovo amore, un vedovo agiato e fin troppo sicuro di sé, che però deve vedere di nascosto per non perdere la custodia del figlio. In mezzo lei, Nahid, pronta a lavorare per mantenersi ma fragile, confusa, dubbiosa. Tra matrimoni “temporanei”, genitori invadenti e leggi maschiliste come la cultura che le esprime, lo spaccato di un Iran fuori da ogni schema, anzi mai così vibrante, moderno, contraddittorio. La regista, al primo film, ha gli stessi anni della protagonista. Si vede. `Giulio Cesare, Madison (in v.o. con `Eden Film Center Tom à la ferme Drammatico m m m di e con Xavier Dolan, e con Pierre-Yves Cardinal, Lise Roy, Evelyne Brochu, Manuel Tadros, Jacques Lavallée, Anne Caron, Olivier Morin Quarto film dell’enfant prodige canadese, visto a Venezia 2013, tratto come l’ancora inedito Juste la fin du monde da un testo teatrale ma reinventato en plein air, tra le ombre scure di una fattoria circondata dal giallo abbagliante dei campi di mais. Qui sbarca il metropolitano Tom per partecipare ai funerali del compagno Guillaume. Senza immaginare che a casa deldefunto nessuno sa della loro relazione, né l’anziana madre perbenista né tantomeno il fratello macho, manesco e un tantino represso... Segreti e bugie, attrazioni e Bambini Commedia m m m di Rebecca Miller, con Greta Gerwig, Julianne Moore, Ethan Hawke, Bill Hader, Maya Rudolph, Travis Fimmel, Wallace Shawn Una giovane universitaria che decide di fare un figlio da sola col seme di un Cell Digitale The Conjuring Buono Imperdibile Piazza Verbano 5 - Tel. 06.8541195 Chiusura estiva amico. Un altro universitario che potrebbe essere il grande amore ma è già sposato. Una moglie, a sua volta accademica, del genere (troppo?) dominante. Un bambino che cresce felice senza che nessuno si chieda chi è il padre biologico. E poi seminari, convegni, libri in gestazione (anche loro...), dispute intellettuali, ma soprattutto rivalità intellettual-coniugali, mix diabolico. La figlia di Arthur Miller ha fatto una commedia neofemminista e molto newyorkese che prende da Woody Allen il brio e l’ambiente, non la profondità. Divertente però. Quasi un’investitura per la lanciatissima Greta Gerwig. m m m 1/2 di Claudio Giovannesi, con Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Laura Vasiliu, Valerio Mastandrea, Aniello Arena, Gessica Giulianelli, Klea Marku, Francesca Riso Giulietta e Romeo dietro le sbarre. Niente Montecchi e Capuleti però. Non servono. Per proibire ogni contatto, in un carcere minorile basta essere di sessi diversi. Così Daphne e Josh, che si spiano nei rari momenti di vita comune, rivivono l’archetipo dell’amore assoluto con la forza, l’ingenuità, le astuzie, la prepotenza di due ragazzi di oggi. E la verità che la regia attentissima di Giovannesi regala a ogni loro gesto. Anche grazie a una lunga ricerca sul campo, alla bravura incredibile di questi attori presi dalla strada. E alla scelta di non aggiungere nulla alla trama, perché cosa vuoi aggiungere all’amore? Ennesimo (bel) film carcerario italiano degli ultimi anni. Chissà, magari è solo un caso. `Giulio Cesare, Madison 15.00-17.00-19.00-21.00-22.50 15.50-18.00 20.20-22.50 15.40-18.00-20.20-22.40 15.30-16.20-18.00-20.20-22.30 15.00-16.50-18.40 18.30 20.30 20.30-22.50 15.40-17.50-20.30-22.30 15.30-18.00-20.40-22.50 15.00-17.40-20.20-23.00 Piazza Cavour, 22 e 6,00-8,50 e 6,00 e 8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 11,00 e 8,50 e 8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 6,00-8,50 e 8,50 Via Merry del Val, 14 - Tel. 06.5880099 Chiuso Via Pier delle Vigne, 4 - Tel. 06.66032467 Chiusura estiva u 19.00-21.30 e 5,50-7,50 Via Mattia Battistini, 191 - Tel. 342.3206083 18.15-20.30-22.40 e 4,00-6,00 e 4,00-6,00 18.00-20.30-22.40 17.15 e 4,00 20.30-22.40 e 6,00 20.00-22.15 e 6,00 e 6,00 19.00-20.45-22.40 18.00-20.15-22.40 e 4,00-6,00 18.00 e 4,00 e 4,00 17.15 ANTARES u 17.30-20.10-22.30 Viale Adriatico, 15/21 - Tel. 06.8186655 e 5,50-7,00 17.30-20.10-22.30 e 5,50-7,00 The Legend of Tarzan u u Cattivi vicini 2 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra The Conjuring - Il caso Enfield u u Cell Bastille Day u Una spia e mezzo Via Tuscolana, 745 - Tel. 06.7610656 16.00-18.10-20.20-22.30 e 5,00-6,00 16.00 e 5,00 e 5,00-6,00 17.50-20.20-22.20 16.30-19.00-21.30 e 5,00-6,00 16.30-18.30-20.30-22.30 e 5,00-6,00 e 5,00-6,00 16.30-18.30-20.30-22.30 16.00-18.10-20.20-22.30 e 5,00-6,00 AUDITORIUM DEL MAXXI Via Guido Reni 4/A - Tel. 06.3201954 Riposo u u u l u Piazza Barberini, 24-25-26 - Tel. 06.42010392 16.00-18.10-20.15-22.15 e 6,00-8,50-4,50 22.15 e 4,50 16.00-18.10-20.15-22.15 e 6,00-8,50-4,50 e 6,00 18.10 16.00-20.20-22.15 e 6,00-8,50-4,50 16.45-19.15-21.30 e 6,00-8,50 16.00-18.05-20.10 e 6,00-8,50 Via dei Narcisi, 26 - Tel. 06.2303408 u 16.00-18.10-20.20-22.30 e 5,00-5,50 The Legend of Tarzan Digitale Chiusura estiva Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 16.30-19.00-21.30 CARAVAGGIO e 5,00-5,50 Via Paisiello, 24/b - Tel. 06.8411266 CASA DEL CINEMA L.go M. Mastroianni, 1 - Tel. 06.423601 Via Cassia, 692 - Tel. 06.33269410 Chiusura estiva TOM À LA FERME Una scena del film di Xavier Dolan (primo a destra nella foto) La pazza gioia Digitale Tartarughe Ninja Fuori dall’ombra Digitale Cattivi vicini 2 Digitale The Legend of Tarzan 3D L’uomo che vide l’infinito Digitale Now You See Me 2 I maghi del crimine 2 Digitale 15.45-18.00-20.15-22.30 16.00-17.30-20.00-22.30 16.30-18.30-20.30-22.30 16.30-18.30-20.30-22.30 Via Apelle,1 - Tel. 06.50916710 Riposo DEI PICCOLI La canzone del mare Viale della Pineta, 15 - Tel. 06.8553485 e 5,00 _ 16.45-18.30 DEI PICCOLI SERA Viale della Pineta, 15 - Tel. 06.8553485 Gueros VOitaliani 20.30 Tutti vogliono qualcosa VOitaliani 22.30 DETOUR via Urbana 107 - Chiusura estiva Via Andrea Doria, 52-60 - Tel. 06.39721446 e 5,50-7,00 u 17.30-20.10-22.30 e 5,50-7,00 u 18.00-20.20-22.30 e 5,50-7,00 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.30-20.10-22.30 The Legend of Tarzan 4K Una spia e mezzo 4K EDEN FILM CENTER L’uomo che vide l’infinito Segreti di famiglia In nome di mia figlia Nahid VOinitaliano A Dragon Arrives! VOinitaliano Piazza Cola di Rienzo, 74/76 - Tel. 06.3612449 u 16.30-18.30-20.30-22.30 e 6,00-8,00 u 16.00-18.10-20.20-22.30 e 6,00-8,00 16.00-18.10-20.20-22.30 e 6,00-8,00 u 16.15-20.30 e 6,00-8,00 l 18.10-22.30 e 6,00-8,00 16.00-20.20 e 6,00-8,00 18.10-22.30 e 6,00-8,00 EURCINE Il piano di Maggie 4K L’uomo che vide l’infinito 4K Julieta 4K La pazza gioia l 17.00-19.00-21.00 u 16.30-18.45-21.00 u 16.40-18.50-21.00 16.30-18.40-21.00 EUROPA Via Liszt, 32 - Tel. 06.88801283 e 6,50-8,50 e 6,50-8,50 e 6,50-8,50 e 6,50-8,50 Corso d’Italia, 107/a - Tel. 06.44292378 Chiusura estiva FARNESE PERSOL Le vacanze di Monsieur Hulot 4K Senza lasciare traccia 4K Bad Luck 4K 18.30 u 20.30 22.30 Piazza Campo de’ Fiori, 56 - Tel. 06.6864395 e 6,00 e 6,00 e 8,00 FIAMMA Via Bissolati, 47 - Tel. 06.88801283 Chiusura estiva Via degli Orti d’Alibert, 1/c - Tel. 334.1780632 Chiuso per lavori FLAVIO Via G.Mario Crescimbeni n.19 - Tel. 06.70497905 Rassegna GALAXY Via Pietro Maffi, 10 - Tel. 06.61662413 Chiusura estiva GIULIO CESARE The Zero Theorem 4K La pazza gioia The Legend of Tarzan Il condominio dei cuori infranti Fiore L’uomo che vide l’infinito 4K Il piano di Maggie Viale Giulio Cesare, 229 - Tel. 06.88801283 u 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 17.30-20.00-22.30 e 6,50-8,50 u 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 17.45-20.15-22.30 e 6,50-8,50 17.30-20.00-22.30 e 6,50-8,50 17.30-22.30 e 6,50-8,50 u 20.15 e 8,50 l 17.45-20.15-22.30 e 6,50-8,50 GREENWICH Il piano di Maggie The Zero Theorem Segreti di famiglia l 17.45-20.30-22.30 u 17.45-20.30-22.30 u 17.45-20.25-22.30 INTRASTEVERE Via G. B. Bodoni, 59 - Tel. 06.5745825 e 6,00-8,00 e 6,00-8,00 e 6,00-8,00 Vicolo Moroni, 3/a - Tel. 06.86391361 Chiusura estiva JOLLY Via Giano della Bella, 4/6 - Tel. 06.45472092 Chiusura estiva KING Via dei Romagnoli, 515 Ostia Lido - Tel. 06.561841 15.00-17.30-20.00-22.30 e 3,90-7,50 15.30-17.50-20.10-22.30 u 16.30-18.30-20.30-22.30 u 16.30-18.45-21.00 u 15.00-17.45 u 20.00-22.30 LUX Via Fogliano, 37 - Tel. 06.88801283 Via Massaciuccoli, 31 - Tel. 06.86391361 u 15.45-16.30-18.00-20.15-22.30 e 6,00-8,00 La canzone del mare _ 16.00-18.00 e 6,00 La pazza gioia 16.30-20.30 e 6,00-8,00 Tom à la ferme l 18.30-22.30 e 6,00-8,00 Bastille Day 16.30-18.30-20.30-22.30 e 6,00-8,00 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 15.45-18.00-20.15-22.30 e 6,00-8,00 Una spia e mezzo u 16.00-18.10-20.20-22.30 e 6,00-8,00 It Follows l 16.30-18.30-20.30-22.30 e 6,00-8,00 Cell (V.M. 14) u 16.30-18.30-20.30-22.30 e 6,00-8,00 Angry Birds - il film _ 16.00-18.00 e 6,00 Mother’s Day 20.15-22.30 e 8,00 The Legend of Tarzan VOIta u 19.00-21.30 e 6,00-8,00 The Legend of Tarzan l 21.30 CIAK CINELAND e 3,90-7,50 e 3,90-7,50 e 3,90-7,50 e 3,90-7,50 e 3,90-7,50 16.00-19.00-22.00 Chiusura estiva Chiusura estiva Gli ultimi saranno ultimi u u u l CINEMA TEATRO S. TIMOTEO I miei giorni più belli BARBERINI BROADWAY e 3,90-7,50 e 7,50 e 3,90-7,50 FILMSTUDIO ATLANTIC The Legend of Tarzan The Zero Theorem The Legend of Tarzan VOitaliano Le confessioni Il piano di Maggie Lo chiamavano Jeeg Robot Perfetti Sconosciuti _ 16.30-18.30-20.30-22.30 16.00-18.10-20.20-22.30 u 16.00-18.10-20.20-22.30 Bastille Day Digitale La pazza gioia Via Acc. degli Agiati, 57-59 - Tel. 06.5408901 _ 16.30-18.30 e 5,50 20.20-22.30 e 7,50 u 16.30 e 5,50 The Legend of Tarzan ATMOS u Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra u The Legend of Tarzan u Cell La pazza gioia Bastille Day u Una spia e mezzo _ La canzone del mare Bastille Day The Legend of Tarzan 4K Tartarughe Ninja Fuori dall’ombra 4K It Follows Digitale Julieta ALHAMBRA Angry Birds - il film La pazza gioia Alice attraverso lo specchio Now You See Me 2 I maghi del crimine 2 Una spia e mezzo Digitale DORIA 15.00-17.40-20.20-23.00 15.30-17.50-22.50 20.30-22.30 ALCAZAR ANDROMEDA Fiore Drammatico Bastille Day Alice attraverso lo specchio u Lo chiamavano Jeeg Robot Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra u The Legend of Tarzan _ Angry Birds - il film u The Legend of Tarzan 3D The Nice Guys u Cattivi vicini 2 u u Cell Una spia e mezzo u The Conjuring - Il caso Enfield u Now You See Me 2 I maghi del crimine 2 u l It Follows D.A.D. AMBASSADE Il caso Enfield Digitale The Legend of Tarzan Digitale ADRIANO MULTISALA v.o. con s.t. Il piano di Maggie (A cosa servono gli uomini) Piacevole New York Academy Digitale ADMIRAL `In 9 sale (vedi le Trame) al Fiamma s.t.) Angry Birds - il film Digitale Cinema Roma e 3,90-7,50 e 3,90-7,50 e 9,00 e 3,90 e 7,50 -TRX IL:18/07/16 20:31-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 53 - 19/07/16-N: 53 Tutta Roma Cinema Martedì 19 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Dopo gli attacchi terrorisici che hanno sconvolto Parigi, il governo sta valutando se cancellare la festa del Bastille Day. Brian, agente segreto della Cia che segue il caso, scopre che i disordini sono solo un diversivo per mettere in atto un colpo alla Banca di Francia. Adriano Multisala, Andromeda, Atlantic, Cineland, Lux, Stardust Village (Eur), Starplex, The Space Cinema Moderno, The Space Cinema Parco de’ Medici, Trianon, UCI Cinemas Porta di Roma, UCI Cinemas Roma Est amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto. Adriano Multisala, Ambassade, Stardust Village (Eur), Starplex, The Space Cinema Parco de’ Medici, UCI Cinemas Porta di Roma LE TRAME Angry Birds - il film Di Fergal Reilly. Di Clay Kaytis. Con Jason Sudeikis, Peter Dinklage, Keegan-Michael Key, Bill Hader (Animazione, 2016). Alice attraverso lo specchio Di James Bobin. Con Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter (Avventura, 2016). Alice ha trascorso gli ultimi anni navigando per il mare aperto. Tornata a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico che la riporta nel Sottomondo, dove incontra nuovamente i suoi Quattro amici pennuti, devono unire le proprie forze, per smascherare i malefici piani dei loro verdi acerrimi nemici, intenzionati a minacciare il piccolo paradiso in cui i nostri protagonisti vivono. Adriano Multisala, Ambassade, Cineland, Lux, Madison, Stardust Village (Eur), Starplex, The Space Cinema Parco de’ Medici, UCI Cinemas Porta di Roma, UCI Cinemas Roma Est Il condominio dei cuori infranti Di Samuel Benchetrit. Con Isabelle Huppert, Valeria Bruni Tedeschi, Tassadit Mandi (Commedia, 2015). In un ascensore guasto di un palazzo in periferia, in un’anonima cittadina francese, l’improbabile incontro di sei insoliti personaggi che si troveranno uniti da grandi sentimenti... Bastille Day Di James Watkins. Di Jill Gagé. Con Kelly Reilly, Richard Madden, Charlotte Le Bon, Idris Elba (Azione, 2016). Il piano di Maggie Vedi Rubrica Ferzetti Barberini, Eurcine, Giulio Cesare, Greenwich, Maestoso, Roxyparioli, Stardust Village (Eur) It Follows Di David Robert Mitchell. Con Maika Monroe, Linda Boston, Caitlin Burt (Horror, 2014). Per Jay, diciannovenne spensiarata, l’autunno significa ragazzi, scuola e fine settimana al lago. Ma dopo un incontro sessuale, Jay si ritrova perseguitata da strane visioni e con la sensazione che qualcuno la stia seguendo... Adriano Multisala, Cineland, Lux, Stardust Village (Eur), The Space Cinema Moderno, The Space Cinema Parco de’ Medici, UCI Cinemas Porta di Roma, UCI Cinemas Roma Est La canzone del mare Di Tomm Moore. (Animazione, 2014). Ben, e la sua sorellina Saoirse vivono in riva al mare in Irlanda con il padre vedovo. La casa sul faro nasconde tanti segreti e oggetti magici, quando Saoirse ritrova una conchiglia regalata dalla mamma a Ben per sentire il suono del mare, inizia un magnifico viaggio negli abissi marini tra foche e personaggi fantastici. Andromeda, Dei Piccoli, Lux La pazza gioia Di Paolo Virzì. Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Anna Galiena (Commedia, 2015). Bambini Via G. Chiabrera, 121 - Tel. 06.5417926 I miei giorni più belli 4K SAVOY Via Bergamo, 25 - Tel. 06.8541498 The Legend of Tarzan 4K (V.O sott. in ita) 16.40-18.45-21.00 The Neon Demon 4K u 22.50 L’uomo che vide l’infinito 4K u 16.45-18.45-21.00 e 6,00-8,00 e 8,00 e 6,00-8,00 22.55 Non essere cattivo 4K The Legend of Tarzan 4K e 8,00 u 17.00-19.00-21.00-22.50 e 6,00-8,00 16.40-18.45-21.00-22.45 e 6,00-8,00 La pazza gioia 4K Tra la terra e il cielo 4K l 17.00 e 6,00 Perfetti Sconosciuti 4K u 19.00-21.05-22.55 e 6,00 Angry Birds - il film 4K _ 17.00 e 6,00 Lo chiamavano Jeeg Robot 4K 18.45-21.00-22.55 e 8,00 l 17.00 In nome di mia figlia 4K Fiore 4K e 6,00 18.45 e 8,00 l 21.00-22.50 Tom à la ferme 4K e 8,00 l 17.00-18.50-21.05 Gli ultimi saranno ultimi 4K MAESTOSO e 6,00-8,00 Via Appia Nuova, 416-418 - Tel. 06.88801283 The Zero Theorem u 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 Il piano di Maggie l 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 The Legend of Tarzan u 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 La pazza gioia MIGNON Via Viterbo, 11 - Tel. 06.88801283 Chiusura estiva NUOVO CINEMA AQUILA Via L’Aquila, 66/74 - Tel. 06.70399408 Via In Lucina, 16/g - Tel. 06.88801283 Chiusura estiva NUOVO SACHER Largo Ascianghi, 1 - Tel. 06.5818116 Chiusura estiva ODEON MULTISCREEN Piazza S. Jacini, 22 - Tel. 06.86391361 The Legend of Tarzan u 17.45-20.15-22.30 The Legend of Tarzan VOinitaliano u 20.15 e 6,00-8,00 e 8,00 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.45-22.30 u 18.10-20.20-22.30 Una spia e mezzo QUATTRO FONTANE l 17.15-19.45-22.15 Tokyo Love Hotel e 6,50-8,50 u 17.45-20.10-22.30 Segreti di famiglia 4K In nome di mia figlia e 6,50-8,50 l 17.45-20.10-22.30 e 6,50-8,50 17.45-20.10-22.30 e 5,50-7,50 La pazza gioia REALE Piazza Sonnino, 7 - Tel. 06.5810234 Chiusura estiva Via Luigi Luciani, 54 - Tel. 06.3242679 e 5,50-7,00 D.A.D. SPAZIO ETOILE - MAISON LOUIS VUITTON e 6,20 17.40-20.00-22.20 The Legend of Tarzan ATMOS u 16.00-21.30 e 6,20 Angry Birds - il film _ 16.00-18.30 e 6,20 Fondation Lous Vuitton Building in Paris u 17.00-19.30-22.00 It Follows l 22.10 e 6,20 by Frank Gehry con l’intervento di Daniel Buren. The Legend of Tarzan u 18.45 UCI CINEMAS PORTA DI ROMA Dalle 11.00 alle 20.00 Ingresso libero The Legend of Tarzan 3D u 21.20 The Legend of Tarzan ATMOS u 14.30-19.50-22.20 The Legend of Tarzan u 18.15-20.50 The Legend of Tarzan 3D u 17.15 e 7,50 Angry Birds - il film _ 17.05 Alice attraverso lo specchio u 14.00 e 6,80 u 19.20-21.50 Firenze e gli Uffizi 3D/4K 3D 18.00-21.00 The Conjuring - Il caso Enfield u 13.25-16.20-19.15 The Zero Theorem u 22.10 The Legend of Tarzan ATMOS u 13.30-16.30-19.10-21.45 STARDUST VILLAGE (EUR) Sneezing Baby Panda Piazza in Lucina, 41 - Tel. 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il film _ 18.00 e 4,50 The Conjuring - Il caso Enfield u 21.00 e 4,50 Alice attraverso lo specchio u 18.10 e 4,50 Cattivi vicini 2 u 20.45 e 4,50 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.45-20.45 THE SPACE CINEMA MODERNO Bastille Day The Legend of Tarzan 3D e 4,50 Piazza della Repubblica, 44 - Tel. 892111 La battaglia degli imperi u 20.15-22.35 Revenant - Redivivo u 18.15-21.35 Angry Birds - il film Via Alberto Lionello, 201 - Tel. 892.960 e 6,80 e 6,00 e 5,00-9,00 e 9,00 Bastille Day _ 17.45-20.05 The Nice Guys u 13.00-15.30-18.30-21.30 Cell u 13.10-15.30-17.50-20.10-22.30 u 14.15-17.00-19.30-22.00 e 6,80-9,00 Now You See Me 2 _ 14.10-17.00 e 6,80-9,00 I maghi del crimine 2 u 18.45-21.45 It Follows l 19.40 e 9,00 u 17.55-20.15-22.35 Cattivi vicini 2 u 22.00 e 9,00 u 17.45-22.25 Now You See Me 2 Cattivi vicini 2 Alice attraverso lo specchio Firenze e gli Uffizi 3D/4K TIBUR L’uomo che vide l’infinito u 13.25-16.20-19.15-22.10 I maghi del crimine 2 20.30 Via degli Etruschi, 36 - Tel. 0686391361 u 18.30 e 6,80-9,00 e 5,00 It Follows l 22.30 u 13.00-15.20-17.40-20.00-22.20 Julieta u 20.30-22.30 e 6,50 Perfetti Sconosciuti Suffragette (E...state a Tibur) u 18.30-20.30-22.30 e 3,00 Sneezing Baby Panda TRIANON Via Muzio Scevola, 29 - Tel. 06.7858158 e 9,00 13.00-15.15-17.30-19.45 The Conjuring - Il caso Enfield e 9,00 Via Collatina, 858 - Tel. 892 960 u 17.30-20.10-22.30 e 5,50-7,00 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.30-20.10-22.30 e 5,50-7,00 Una spia e mezzo u 17.15-19.50-22.25 e 5,50-7,00 The Legend of Tarzan ATMOS u 17.15-19.50-22.30 e 5,80 e 5,50-7,00 Cattivi vicini 2 u 17.15-19.30-22.00 e 6,50-6,80 It Follows l 17.45-20.10-22.30 e 6,80 The Legend of Tarzan 4K Una spia e mezzo Cell u 18.00-20.20-22.30 u 18.30-20.30-22.30 Bastille Day 18.30-20.30-22.30 UCI CINEMAS PARCO LEONARDO e 5,50-7,00 Via Portuense, 2000 - Tel. 892.960 Sneezing Baby Panda 16.40 e 6,80 e 6,80 Tartarughe Ninja - Fuori dall’ombra 17.00-19.45-22.25 e 6,20 Perfetti Sconosciuti u 19.00-21.30 e 5,90 u 16.50-19.20-22.00 e 6,20 The Conjuring - Il caso Enfield u 16.20-19.20-22.20 e 6,80 Bastille Day u 17.40 e 6,20 Angry Birds - il film 15.50-18.10-20.30-22.50 e 3,50 Firenze e gli Uffizi 3D/4K 3D e 6,80 18.30-21.30 e 6,00 20.30 u 18.30-21.30 22.30 Warcraft u 16.40 e 6,20 Cell u 15.50-18.10-20.30-22.50 Perfetti Sconosciuti u 19.20-21.40 e 5,90 The Legend of Tarzan ATMOS u 16.20-21.35 u 19.00 e 6,00-8,00 Tartarughe Ninja - 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Tel. 06.7003901 ROMA ALPHAVILLE D’ESTATE Via Filippo de Magistris, 21 - Tel. 339.3618216 Riposo AZZURRO SCIPIONI Via degli Scipioni, 82 - Tel. 06.39737161 Riposo CINECLUB ALPHAVILLEvia del Pigneto, 283 - Tel. 339.3618216 Il primo bacio VM 14 21.00 CINEMA TEATRO AMBRA ALLA GARBATELLA Piazza Giovanni da Triora, 15 - Tel. 06.81173900 Riposo CINEMA TREVI - CINETECA NAZIONALE Vicolo del Puttarello, 25 - Tel. 06.6781206 Chiusura estiva DELLE PROVINCIE D’ESSAI Viale delle Provincie, 41 - Tel. 06.44236021 Il primo bacio VM 14 Tequila Via Publio Valerio, 63 - Tel. 06.71587612 Chiusura estiva ISTITUTO GIAPPONESE DI CULTURA Via Antonio Gramsci, 74 - Tel. 06.3224754 Riposo KINO via Perugia, 34 - Tel. 06.96525810 Riposo PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI Scalinata di via Milano, 9/a - Tel. 06.489411 Riposo PALAZZO VALENTINI Via IV° Novembre - Riposo Via G. Reni, 2 - Tel. 06.3236588 u 18.00-20.30-22.30 e 4,00 21.30 e 4,00 21.15 ARENA DEL TRASPORTO Via Bartolomeo Bossi,7 - Tel. 06.62205221 Guardie e ladri 21.00 e 5,00 e 5,00 La moglie del fattore 23.00 ARENA MIBACT Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/a - Tel. 06.67233447 Cortometraggio BELLISSIMA di A. Capitani (12’) u 21.45 Alaska ARENA NUOVO SACHER Il labirinto del silenzio Il caso Spotlight DON BOSCO 21.00 ARENA DEL CHIOSTRO SAN PIETRO IN VINCOLI via Eudossiana -La Sapienza Univ. di Roma - Tel. 06.95584308 ARENA TIZIANO Chiusura estiva Pericle il nero Il caso Spotlight u 17.30-19.50-22.10 u 17.00-19.40-22.20 l 17.30-20.00-22.30 e 6,00-8,00 TIZIANO D’ESSAI e 6,20 The Legend of Tarzan ATMOS 19.00-21.40 Una spia e mezzo u 18.10-20.20-22.30 Chiusura estiva e 6,20 It Follows Segreti di famiglia Via E. 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Bastille Day 06. Cell 07. The Conjuring 08. Il piano di Maggie 09. It Follows 10. La pazza gioia La sorprendente amicizia tra Beatrice sedicente contessa, e Donatella, giovane donna fragile e silenziosa, all’interno di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali. Ambassade, Andromeda, Cineland, Eden Film Center, Eurcine, Giulio Cesare, Lux, Madison, Maestoso, Quattro Fontane, Roxyparioli Cinema Roma MADISON I PIÙ VISTI A ROMVA Largo Ascianghi, 1 - Tel. 06.5818116 l 21.30 e 6,00 Via G. Reni, 2 - Tel. 06.3236588 21.30 L’ISOLA DEL CINEMA P.zza S. Bartolomeo all’Isola - Tel. 06.58333113 Pecore in erba u 21.30 e 6,00 Arene ANZIO ASTORIA Via G. 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