motu 896hd euphonix system 5mc mindprint envoice

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motu 896hd euphonix system 5mc mindprint envoice
EURO 6,90
RIVISTA
CON
CD-ROM
APRILE 2006
PMC TB2S-A
MASELEC MEA-2
MOTU 896HD
MINDPRINT
ENVOICE MK-II
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• DIGIDESIGN MBOX 2
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• ENCICLOPEDIA
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DIDATTICA DELLE TASTIERE
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• E-MU XBOARD 49
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Anno II - Mensile - Aprile 2006
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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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www.compmusic.it
EUPHONIX
SYSTEM 5MC
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A
PROJECT STUDIO
PMC TB2S-A
Monitor amplificati a linea di trasmissione
di Luca Pilla
Volete un esempio di attenzione ai
dettagli? PMC costruisce tutto
quanto a mano, con componenti
selezionatissimi e non vi vende
mai due coppie di casse senza che
siano state provate prima dal loro
omino con le orecchie: le prende,
le ascolta e se non è convinto le
riporta in laboratorio per le
correzioni del caso.
B
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Fig. 1 Il fianco di TB2S-A mostra la lunghezza necessaria alla linea di trasmissione e la parte aggiuntiva per accogliere l’ampli.
APRILE 2006
olo dopo che l’addetto all’ascolto ha dato
l’ok, si procede con la comparazione con i
dati di laboratorio, raccolti per ogni cassa
prodotta, e quindi alla spedizione. Altro che analizzatori di spettro, catene di montaggio, CAD e
altre diavolerie computerizzate! Quando acquistate un paio di PMC ve le vedete recapitare con un
numero seriale progressivo, perché ogni coppia di
casse deve essere costruita nelle medesime condizioni per offrire l’accoppiamento migliore. In
tempi di disegno computerizzato, fa quasi sorridere questa mania di precisione e di ascolto, se non
fosse che PMC si sta diffondendo a macchia d’olio
negli studi di mastering e in quelli di registrazione.
Vi ricordate le NS-10M di Yamaha? Si diceva che
se un mix suonava bene su queste casse, sarebbe
stato perfetto dovunque, tanto che il mito resiste.
Bene, dopo un anno di uso intensivo di TB2S-A
possiamo dire che se il mix è perfetto su PMC, lo
sarà anche su sistemi superiori. E non vi diciamo
quanti errori abbiamo trovato in produzioni del
passato...
Come tutti i prodotti PMC, anche le TB2S-A utilizzano la linea di trasmissione. Il modello amplificato utilizza un amplificatore digitale prodotto da
Flying Mole e guai a voi se cominciate a storcere
il naso! Mole si è rivelato essere uno dei più interessanti prodotti di questi ultimi anni, con prestazioni di alto livello a un costo contenuto e con
una efficienza incredibile, tanto che i modelli attivi
di PMC consumano veramente poca energia!
Mauro Abbatiello aveva già sottolineato le doti del
piccolo di casa PMC sul numero 1 di CM&PS,
quando aveva provato le DB1S e ci aveva avvisato
che era necessario un periodo di rodaggio prima
di poter apprezzare in pieno la risposta delle PMC.
Non possiamo che confermare le sue avvertenze.
La prima volta che le TB2S-A hanno iniziato a
cantare siamo rimasti perlomeno sbalorditi per
come non suonavano. Avete letto bene: di bassi
c’era poca ombra, gli alti suonavano in modo
completamente differente a quanto siamo stati
abituati da altri produttori, le medie c’erano, forse
anche troppo.
S
Esiste una risposta a questo difetto di gioventù e
ve lo spieghiamo subito.
LA LINEA DI TRASMISSIONE
Per comprendere i vantaggi di questa idea applicata ai sistemi di altoparlanti, è necessario capire
i limiti maggiori nell'uso di un woofer. Essendo
incaricato di riprodurre frequenze basse, sotto i
200 Hz, sviluppa una lunghezza d'onda del segnale facilmente superiori a un metro. Per esempio a
100 Hz la lunghezza d'onda è di 3,44 metri.
Supponendo di montare il woofer su un unico
pannello, senza includerlo in una cassa, possiamo
avere un fenomeno molto importante: il woofer si
comporta emettendo contemporaneamente un
segnale in fase sulla faccia anteriore, e uno in
controfase su quella posteriore, con una cancellazione per interferenza del segnale ascoltato dell'ordine dei 6 dB, perché l'ascoltatore riceverà
entrambi i segnali.
B
Fig. 2 Le dimensioni di TB2S-A.
CM&PS
PMC TB2S-A
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Fig. 3 Il tweeter è un soft-dome presente su tutti i prodotti di fascia alta
di PMC.
Per evitare tale fenomeno, e recuperare sul livello
delle frequenze generate dal woofer, si sono studiati diversi sistemi che comprendono l'uso di una
cassa chiusa o sospensione pneumatica, l'impiego
di una superficie di pannello su cui è montato il
woofer di dimensioni tali da creare un dipolo, lo
sfruttamento dell'onda in controfase per rafforzare alcune frequenze e migliorare la risposta con
sistemi bass-reflex e, infine, l'uso di un condotto
per raccogliere il segnale in controfase e condurlo
nella stesso ambiente servito dal woofer, ossia la
B Fig. 6 L’incavo aggiuntivo per accogliere il Mole.
linea di trasmissione inventata da Benjamin Olney
nel 1936.
Alla base c'è un'idea furba: poiché il segnale in
Transmission Line) che utilizza un disegno procontrofase è ritardato di mezzo periodo, se si
prietario del cabinet, un materiale fonoassorbente
riuscisse a ritardarlo ancora di un altro mezzo
brevettato e driver proprietari. Queste tecnologie
periodo e filtrarlo delle frequenze che non servoe la geometria del cabinet hanno portato a dei
no, esso tornerebbe in fase e sarebbe utile per
monitor che hanno anche un pattern di dispersiorinforzare il segnale originale, aumentandone
ne molto ampio (non immaginate quanto), una
quindi il livello.
distorsione armonica bassa e una distorsione sulle
Per ritardare il segnale si possono usare diversi
basse frequenze inferiore a modelli simili, con
accorgimenti, quello impiegato nella linea di traconseguente maggiore pulizia sulle medie e un
smissione è un condotto, che parte dalla faccia
maggiore SPL rispetto a driver amplificati simili.
posteriore del woofer, sulle cui pareti è presente
Un altro vantaggio delle PMC è l’equilibrio tra le
del materiale fonoassorbente, le cui caratteristifrequenze che si ha per ascolti a basso, medio e
che sono quelle di assorbire le alte e medie frealto livello. In tutti i casi i bassi ci sono, consenquenze e lasciare passare solo le basse ritardantendo di lavorare di notte senza disturbare.
dole, in modo che al termine del condotto si
abbia un segnale di nuovo in fase con quello originale ma anche rafforzato su alcune determinate
frequenze. L’incognita maggiore della linea di traIl cabinet ha delle dimensioni ancora ridotte che
smissione non è tanto nella lunghezza del condotpermettono di usarlo come nearfield, lasciando
to, che viene tra l’altro “piegato” in più punti per
almeno un metro dal muro posteriore per garanticontenere lo spazio, ma nel materiale fonoassorre lo sviluppo delle basse frequenze emesse dalle
bente che determina il range di frequenze assorbocche posteriori.
bite e quelle rinforzate. Qui la sperimentazione è
Il tweeter è lo stesso impiegato sui modelli più
d’obbligo. Capirete immediatamente come la linea
grandi di PMC, un soft dome da 27 mm, mentre il
di trasmissione, per poter funzionare a dovere,
woofer ha una misura di 170 mm. Il cabinet ha
necessiti di un periodo di rodaggio ad alto voluuna vernice resistente ma tende a sporcarsi di
me, al fine di “pettinare” il materiale fonoassorpolvere molto facilmente. La griglia protettiva
bente e renderlo omogeneo e responsivo come
anteriore è removibile.
richiesto. Il primo e unico errore che si può fare,
Posteriormente troviamo l’amplificatore Mole, letè montare le PMC e giudicarle a freddo. Di sicuro
teralmente inserito nel cabinet, con lo switch di
vi diranno che non ci sono bassi e che manca un
accensione, segnalato da un led verde, e un trimequilibrio tra le frequenze. Tutto corretto, se non
mer per il livello di sensibilità. L’amplificatore è
fosse che chi le prova in questo modo non sa
collegato alla cassa per mezzo di connettore
neanche quale sia il principio dietro di esse e
Speakon NL4FX di Neutrik, che può essere rimoscome fare a rodarle! Morale: ci vogliono almeno
so nel caso di desideri amplificarle diversamente. C
24 ore di rodaggio continuo a livelli medio alti
per mollare il materiale
fonoassorbente e svegliare il woofer per i
transienti, cioè per stabilizzare la qualità meccanica delle fibre di cui
è composto il woofer.
Nel caso specifico, PMC
impiega una tecnologia
proprietaria chiamata
B Fig. 7 Le connessioni di Mole sono sulla faccia inferiore.
ATL (Advance
L’HARDWARE
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Fig. 4 Il woofer è costruito secondo brevetti PMC.
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Fig. 5 Il connettore Speakon per il collegamento con l’ampli.
CM&PS
APRILE 2006
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A
PROJECT STUDIO
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Fig. 8 Lo switch di accensione e il trimmer per la sensibilità.
C L’ingresso è bilanciato su connettore XLR con pin
2 positivo.
PMC ha deciso di impiegare su TB2S-A un DADM100 pro BI della balena volante (Flying Mole).
Approfondiremo presto questi amplificatori
digitali.
DOPO 30 GIORNI
Come previsto... più il tempo passava più queste
TB2S-A ci sono entrate nel sangue e nel cervello,
tanto da accenderle più spesso degli altri monitor,
anche solo per ascoltare un CD e scoprire nuovi
orizzonti e nuovi spazi sonori, che sono sempre
stati là ma non si erano fatti vedere troppo bene
con altri monitor.
Inutile ritardare le conclusioni: l’esperienza provata su TB2S-A supera i confini di qualsiasi altro
monitor delle stesse dimensioni. Siamo completamente su un altro pianeta. Il suono ha un microdettaglio incredibile, i riverberi e gli ambienti sono
finalmente tridimensionali come mai li abbiamo
sentiti, la posizione degli strumenti si riconosce
non solo in orizzontale, con un’apertura del fronte
stereofonico che lascia a bocca aperta, ma anche
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Fig. 10 I circuiti dell’amplificatore digitale Flying Mole.
APRILE 2006
PMC TB2S-A
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Fig. 9 L’amplificatore Flying Mole rimosso dalle PMC.
sul piano della profondità consentendo a tutti, per
la prima volta, di ascoltare come deve suonare un
pezzo.
C’è un’espressione sulle alte che lascia attoniti:
non c’è mai asprezza ma nel contempo l’articolazione è stupefacente e permette di cogliere qualsiasi sfumatura. La voce è riportata nella sua
naturalezza, è quasi corporea e ha una massa che
facilmente vi illude, credendo che il cantante e
tutto il complesso sia lì davanti a voi, da toccare
con mano. Più si sale di qualità con i convertitori
(abbiamo usato sempre un Prism per i test) più la
veridicità assume contorni di realtà.
E i bassi? Migliori di quello che ci si aspetta da
casse di queste dimensioni, caricano maggiormente le medio basse e la loro resa nell’ambiente, sebbene più facile rispetto ad altri monitor, va
comunque considerata secondo il posizionamento.
È verissimo che anche a bassi volumi si possono
percepire chiaramente i bassi sotto i 100 Hz e
non ci sono squilibri improvvisi passando a livelli
elevati.
Più si aumenta l’amplificazione, con conseguente
botta nello stomaco, più però si mettono in luce i
limiti dell’amplificatore Mole che, a livelli massimi,
comincia ad andare in
distorsione. Meglio
affidarsi a un Bryston,
se si vuole cavalcare
l’onda della potenza e
dell’aria tra i capelli.
Manca, in ogni caso,
la prima ottava e non
poteva essere diversamente. Per un sistema
full-range di quelli che
impressionano chiunque ma garantiscono
eccellenti risultati nel
mix, il sub TLE-1 è
pronto per ricoprire
questo incarico. A
questo punto, con un
sistema simile, potete
toccare il cielo del
suono con un dito!
CONCLUSIONI
Abituati da sempre a monitor attivi che portano
tutto avanti, lavorare con PMC non è stato facile
nei primi momenti, perché abbiamo dovuto “ritarare” il nostro orecchio.
Dopo alcune settimane, tuttavia, le TB2S-A sono
entrate nella testa e non siamo più riusciti a farne
a meno, tanto che sono diventati i monitor di riferimento. Quando si deve decidere la coda di un
riverbero, un equalizzazione precisa e un posizionamento sul fronte stereo, le TB2S-A sono sempre state perfette. Il dettaglio, la risoluzione, la
bassa distorsione, la risposta in frequenza, quei
bassi così presenti per un cabinet di queste
dimensioni, sono diventati pane quotidiano per
confrontare tutto, per raccogliere quelle sottili differenze tra preamplificatori simili, equalizzatori di
classe elevata, convertitori da migliaia di euro,
mix più o meno riusciti. Ora riusciamo a sentire
bene queste differenze e, non ultimo, ogni tanto
ci capita ancora di girarci e cercare chi bussa, soffia, picchia, urla, parla, canta.
Sono le PMC, così reali da portarvi in casa il cantante e i musicisti! Rifatevi l’udito, andate ad
ascoltarle da chi le usa... n
SCHEDA PMC TB2S-A
Dati tecnici per singolo monitor
• Risposta in frequenza: 40-25.000 Hz
• Lunghezza della linea: 1,5 metri
• Driver: LF 170 mm, HF 27 mm soft-dome
• Frequenza di crossover: 2 kHz
• Amplificazione massima: 150 Watt
• Sensibilità: 110 dB SPL @ 1m
• Consumo massimo: 32 Watt
• Dimensioni: 400 x 200 x 352 mm
• Peso: 10 kg
Distributore per l’Italia
• Feel srl
Via Andorra 24
35127 Padova
Tel. 049 870 10 75
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CM&PS