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REPORT
OROLOGI MILITARI RUSSI
2015
GLI OROLOGI
MILITARI RUSSI
Il fascino degli orologi russi
Quali sono gli ingredienti che rendono così incredibilmente
interessanti gli orologi russi prodotti in Unione Sovietica nel corso del
ventesimo secolo o nella Nuova Russia del ventunesimo secolo? Gli
elementi chiave sono sicuramente due: il design e le soluzioni
La Fabbrica di Petrodvorets di
San Pietroburgo creò il
marchio Raketa nel 1961 per
commemorare il primo
cosmonauta della storia: Yuri
Gagarin. Foto tratta dal sito
www.raketa.com
tecniche impiegate sono un riflesso della forma mentis degli ingegneri
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sovietici, volta a trovare soluzioni semplici ed
economiche a problemi complessi. Materiali e
meccanismi affidabili sfidano ancor oggi i ben più
blasonati strumenti segnatempo svizzeri!
Un secondo aspetto è sicuramente affettivo: gli
orologi sovietici, in particolare quelli vintage, sono il
prodotto ed il simbolo di un periodo storico ben
preciso, che si sovrappone sostanzialmente con la
Guerra Fredda fra due blocchi contrapposti, con due
sistemi economici e culturali contrapposti. Ancora
oggi permangono evidenti differenze fra Stati Uniti e
Federazione Russa: possedere un orologio russo
quindi significa possedere un pezzetto di storia
contemporanea!
Yuri Gagarin è stato un
cosmonauta e aviatore
sovietico, primo uomo a
volare nello spazio il 12
aprile 1961 (missione
Vostok 1). Durante il volo
indossava un orologio
prodotto dalla Poljot della
serie Sturmanskie. Foto
tratta dalla copertina del
Time del 1961
Si può ben dire che la creazione dell’industria
orologiera nella russia sovietica, partendo
praticamente da realtà molto piccole ed inefficienti,
ha grandemente contribuito a “democratizzare" un prodotto che prima
era un lusso destinato all’élite economica e politica del paese.
Sin dagli inizi, attorno agli anni trenta del novecento per iniziativa di
Iosif Stalin, gli orologi russi si sono perfezionati ed hanno raggiunto,
sotto tanti punti di vista, livelli qualitativi comparabili ai migliori
capolavori svizzeri.
Vorrei a questo punto citare il famoso collezionista di orologi russi Mark
Gordon (consiglio di visitare il suo sito internet www.ussrtime.com,
ove sono catalogati con minuzia di dettagli i
pezzi più significativi della sua collezione): “Gli orologi sovietici sono
stati i primi ad essere usati nello spazio, hanno fornito una precisa
segnalazione del tempo per la navigazione e per l’individuazione
degli obiettivi dei bombardieri strategici sovietici e dei vascelli navali,
hanno cronometrato le competizioni internazionali di scacchi, hanno
controllato fari e boe marine nel mare Artico, hanno coordinato il
traffico sulla linea ferroviaria più lunga del mondo (la Transiberiana) e,
naturalmente, hanno adornato i polsi di milioni di cittadini sovietici e i
- MARK GORDON
muri delle loro case, fabbriche, scuole e uffici”.
“Gli orologi
sovietici sono
stati i primi ad
essere usati
nello spazio”
Per soddisfare la curiosità degli appassionati, passiamo ora a presentare la storia dell’industria
orologiera russa: inizieremo dall’epoca imperiale che affonda le proprie radici nel basso
medioevo e analizzeremo poi in dettaglio il periodo sovietico, dove i produttori di orologi hanno
raggiunto l’eccellenza in termini di design e qualità di progettazione ed assemblaggio dei
meccanismi. Forniremo anche una panoramica sulla situazione dell’industria orologiera nella
odierna Russia del ventunesimo secolo.
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Gli albori dell’industria orologiera: la Russia degli Zar
I primi riferimenti alla produzione di orologi in
Russia risalgono alla seconda metà del
quindicesimo secolo, quando il Principe Vasily
ordina la costruzione di una torre con orologio nel
Cremlino di Mosca. I lavori sono affidati al
monaco Lazar Serbin e le cronache dell’epoca
narrano dell’istallazione del primo orologio come
un evento di importanza nazionale.
Durante il quindicesimo e sedicesimo secolo gli
orologi diventano decorazioni comuni in molte
fortezze e monasteri. Degno di nota è la torre con
orologio del monastero di Solovetskiy, costruito
da Semen Solovetskiy. Il meccanismo è costruito
con tale precisione che l’orologio era funzionante
sino all’inizio del ventesimo secolo.
Orologio da taschino in oro
rosa con incisa l’aquila
bicipite, emblema della Russia
imperiale. Si tratta di un pezzo
raro prodotto dalla Pavel
Buhre prima della rivoluzione
bolscevica. Foto tratta dal sito
www.romanovarussia.com
Nel diciassettesimo secolo viene creata la gilda
dei produttori di orologi di Mosca. Famoso è
l’anello con orologio realizzato dall’orologiaio
Moisey Terentiev per conto dello zar Alexei Mikhailovich, padre di
Pietro Primo il Grande.
Nel diciottesimo secolo gli orologi diventano espressione della più
sofisticata meccanica di precisione unita all’arte della gioielleria. Si
tratta quindi di articoli di lusso, disponibili solo per il ceto alto della
società e per la corte imperiale. Nella seconda metà del secolo, per
ordine dell’imperatrice Caterina II, vengono fondate due manifatture
dedicate alla produzione di orologi a San Pietroburgo e a Mosca. Agli inizi del diciannovesimo secolo nasce a San Pietroburgo la Pavel Buhre, azienda più tardi
insignita del titolo di “fornitore della Corte Imperiale”. Preziosi orologi della Bure sono acquistati
dal governo zarista per farne dono agli esponenti più meritevoli dell’esercito.
Solo alla fine dell’ottocento però gli orologi conoscono un vero e proprio boom, diventando
ricercati accessori di moda. Nuove manifatture sorgono a Mosca e San Pietroburgo e, se agli
inizi del 1800 in Russia sono assemblati orologi utilizzando quasi esclusivamente componenti
prodotti all’estero, sul finire del secolo gli artigiani russi sono in grado di produrre movimenti
meccanici completi. A fianco di capolavori di alta gioielleria, come quelli realizzati da Fabergé con meccanismi
segnatempo prodotti dalla Buhre, gli orologi diventano oggetti di largo consumo, disponibili
anche a nuove ampie fasce della società. Non sono ancora però oggetti per tutti: la
democratizzazione dell’industria orologiera avverrà solo con l’avvento dell’Unione Sovietica.
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I capolavori dell’industria orologiera sovietica
Dopo la rivoluzione bolscevica, gli atelier esistenti
dediti alla produzione di orologi sono purtroppo
chiusi, andando di fatto perso un importante
patrimonio di cultura e manodopera specializzata.
Nonostante l’offerta interna di fatto nulla, la
domanda di strumenti segnatempo cresce in modo
esponenziale, soprattutto per soddisfare le richieste
dell’esercito, della marina, della rete ferroviaria. A
fronte di queste pressanti e vitali richieste,
inizialmente l’Unione Sovietica è obbligata ad
importare dall’estero orologi e componentistica
pagandoli in oro. Questa tragica situazione forza
quindi il governo ad adottare, sul finire del 1927, una
risoluzione volta a sviluppare strategicamente
l’industria orologiera. Sotto l’impulso di Iosif Stalin
quindi inizia la creazione dell’infrastruttura
necessaria per la produzione locale di orologi.
Vediamo ora quali sono stati gli stabilimenti
produttivi più importanti:
- la Prima Fabbrica di Orologi di Mosca conosciuta per il
marchio Poljot (in italiano "volo")
Forbes Russia: il giornalista Egor
Appolonov intervista il collezionista di
orologi sovietici Mark Gordon. Foto tratta
dalla sopra citata pubblicazione
-la Seconda Fabbrica di
“È grazie all’impulso
di Iosif Stalin che
inizia la creazione
dell’industria
orologiera sovietica”
Orologi di Mosca, conosciuta per il marchio Slava (in
italiano “gloria”)
-la Terza Fabbrica di Orologi di Penza, conosciuta per i
marchi Zarja (in italiano “alba”), Zvezda (in italiano “stella”)
e ZIF
- la Fabbrica di Orologi di Chistopol: nata durante la
seconda guerra mondiale, nel 1942, quando per timore dell’avanzata tedesca verso Mosca gli
impianti e i macchinari della Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca vennero spostati a
Chistopol, nel regione del Tatarstan. Divenuta famosa per gli orologi a marchio Vostok (in
italiano “oriente”).
- la Fabbrica di Orologi di Minsk, famosa per il marchio Luch (in italiano “raggio”)
- la Fabbrica di Orologi di Petrodvorets, vicino a San Pietroburgo, famosa per i marchi
Raketa (in italiano “missile”) e Pobeda (in italiano “vittoria”)
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- la fabbrica Agat, nata a Zlatoust sugli Urali, quando nel 1941 la Prima Fabbrica di Orologi di
Mosca fu evacuata a causa dell’avanzata dei tedeschi in territorio sovietico; è famosa per
orologi militari da immersione
- Chaika: la fabbrica, inizialmente nata come “Volga”, è stata fondata nella città di Uglich ed è
stata famosa per i marchi Chaika (in italiano “gabbiano”) e Volga
- Molnija: fabbrica nata a Chelyabinsk negli anni quaranta del secolo scorso, famosa per i
marchio Molnjia (in italiano “lampo”)
- Sekonda: nel 1966 il Chasprom (l’Istituto Scientifico per l’Industria Orologiera sovietica) crea il
marchio Sekonda per l’esportazione di orologi all’estero. La produzione viene affidata
principalmente alla Prima e Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca ed alla Petrodvoretz di San
Pietroburgo.
Procederemo ora ad illustrare nel dettaglio la storia di ciascuno stabilimento produttivo durante
l’epoca sovietica, che ha visto fiorire in pochi decenni un’industria orologiera di qualità con un
design peculiare e alternativo ai produttori svizzeri. Analizzeremo anche lo stato di salute dopo la fine dell’Unione Sovietica e scopriremo con
piacere che non tutto è andato perduto, ma che anzi si aprono prospettive interessati per gli
appassionati di strumenti segnatempo prodotti in Russia nel ventunesimo secolo.
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