8 FJ - ferien journal

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8 FJ - ferien journal
Fatti, personaggi, curiosità, enogastronomia.
Ereignisse, Persönlichkeiten, Kuriositäten,
Wein und Gastronomie.
Mensile bilingue del Lago Maggiore.
Zweisprachiges Monatsjournal des Lago Maggiore.
APRILE/APRIL 2011
Tessuti rigati e diabolici
Stoffe-gestreift und teuflisch
8. Festival Internazionale Artisti di Strada
8. Internationales Strassenkünsterfestival, Ascona
Artisti Russi tra otto e novecento
Russische Künstler zwischen dem 19. und 20. Jahrhundert
L’architetto Gaetano Matteo Pisoni
Architekt Gaetano Matteo Pisoni
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Issate le vele:
si naviga verso un
nuovo... portale
Setzt die Segel – wir
segeln zu einem
neuen... Portal
E
H
ccoci alla seconda puntata del cammino
che faremo assieme a voi in questo 2011.
Un cammino dove dietro a ogni angolo
ci si potrà imbattere in piacevoli sorprese,
scoperte accattivanti. Ne volete un esempio? Basta
accendere il vostro computer accedere al sito
www.ferienjournal.ch e lo scoprirete in pochi clic:
buona navigazione! Il vento delle novità è soffiato
anche in internet, con una home-page ancora
più accattivante, un autentico molo da cui potete
partire per altre… crociere alla scoperta della
nostra regione. Volete sapere che tempo fa nella
zona? Date un occhio alla webcam. Oppure siete
alla ricerca di spunti per una serata diversa? Cercate
nel ricco menu che vi proponiamo nel nostro
portale e sarete saziati di proposte, e, altra chicca,
a disposizione degli utenti c’è pure uno spazio per
lasciare i propri commenti, le proprie segnalazioni.
Un servizio in più, che va a completare le diverse…
portate che vi serviamo e continueremo a servire
nella versione cartacea.
Buona lettura, o su carta o… su monitor.
Andreas Pieroni
ier ist die zweite Etappe des Weges, den
wir mit Ihnen in diesem Jahr gemeinsam
machen. Ein Weg, an dem Sie hinter jeder
Ecke auf eine freudige Überraschung stossen oder
attraktive Entdeckungen machen. Möchten Sie
ein Beispiel? Dann schauen Sie einmal auf unsere
Internetseite, www.ferienjournal.ch – es genügen
ein paar Klicke. Gute Fahrt! Der neue Wind weht
auch im Internet, mit einer Homepage die Ihnen
gefallen wird. Ein Anlegeplatz, von dem Sie sich
auf Kreuzfahrt begeben können, um unser schönes
Tessin kennenzulernen. Möchten Sie über das Wetter
Bescheid wissen? Schauen Sie doch mal ins Webcam
rein. Oder möchten Sie einen ganz speziellen
Abend organisieren? Auch hier können Ihnen die
reichhaltigen „Menus“ in unserem Portal behilflich
sein. Ein weiteres Kleinod: unseren Lesern ist eine
Seite vorbehalten, in der Sie uns schreiben können,
Ihre Kommentare, Vorschläge oder anderes. Das
ist ein Service, den wir Ihnen in unserer heutigen
Internetzeit zur Verfügung stellen möchten. Ein
weiterer Gang in unserem Menu, zusätzlich zum
gedruckten Ferienjournal.
Viel Spass beim lesen, sei es im gedruckten Ferien
Journal oder am Monitor.
Andreas Pieroni
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
l’
orologio del pilota
Nessun altro orologio è progettato come un Rolex. Il Cosmograph Daytona,
presentato nel 1963, è stato creato per i professionisti delle corse automobilistiche
ed in breve tempo è diventato un simbolo. Il movimento cronografo brevettato
e la lunetta con scala tachimetrica consentono ai piloti l’esatta misurazione
di un giro di pista ed il calcolo della velocità media. Il Cosmograph Daytona
è qui raffigurato in versione oro Everose, un brevetto Rolex.
cosmogr aph day tona
44
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EDITORIALE
Issate le vele: si naviga verso un nuovo... portale ............. 4
Setzt die Segel - wir segeln zu einem neuen... Portal
Manifestazioni - Veranstaltungen .................................... 56
Tante novità e con un occhio particolare rivolto all‘ecologia . 8
Viele Neuheiten - und ein besonderes Augenmark auf die Oekologie
L’architetto Gaetano Matteo Pisoni ................................ 68
Architekt Gaetano Matteo Pisoni
Giappone, c‘è la forza per risollevare l‘economia ........... 14
Japan - und die Kraft, die Wirtschaft wieder im Schwung zu bringen
Aprile dolce dormire? non per tutti ................................ 78
Süsser Schlaf im April? nicht für Alle...
Midnight Ascona chiude alle 23.30 ................................. 18
Midnight Ascona schliesst um 23.15h
Tra i banchi della natura .................................................. 82
Die Schulbank drücken - in der Natur
Artisti Russi tra otto e novecento .................................... 22
Russische Künstler zwischen dem 19. und 20. Jahrhundert
Profughi: e le mani tese dove sono? ................................ 86
Flüchtlinge-und wo bleibt die helfende Hand?
Da Mystic Barrito a mister Baritono ............................... 28
Vom Mystic Barrito zum Mister Baritono
Escursioni e passeggiate ................................................... 88
Ausflüge und Spaziergänge
Ascona, terra di teatri ....................................................... 32
Ascona, ein Stück Theater
La nuova Focus................................................................. 94
Der Neue Focus
Tessuti rigati e diabolici ................................................... 38
Stoffe-gestreift und teuflisch
Intervista con Felix Stiefel................................................ 98
Interview mit Felix Stiefel
Poesia da parati ................................................................ 42
Tapetenpoesie
Cinema mio dove vai .....................................................100
Um Himmels Willen, wo geht du hin, Kino...
Il doppio gioco Italia-Libia .............................................. 44
Das doppelte Spiel: Italien-Libyen
Ultimo conto alla rovescia per lo Space Shuttle ..........102
Letzter Countdown für das Space Shuttle
8. Festival Internazionale Artisti di Strada, Ascona ........ 46
8. Internationales Strassenkünstlerfestival, Ascona
Uovo di Colombo o pericoloso boomerang? ..................110
Das Ei des Kolumbus oder ein gefährlicher Bumerang?
Marnin, la dolce saga ....................................................... 50
Marnin, die süsse Geschichte
Oroscopo di aprile ........................................................112
Horoskop für April
102
Nel mese / In diesem Monat ............................................. 60
LOCARNO PIAZZA GRANDE | BUCHERER.COM
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8
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Tante novità
e con un occhio
particolare rivolto
all’ecologia
tuto un evento che da ben 81 anni funge
da importante trampolino di lancio per le
novità che le varie case automobilistiche
mondiali presentano sul mercato. E, come
è ormai divenuta una consuetudine, è stato proprio a Ginevra che una delle vetture più prestigiose ha fatto la sua prima apparizione. Ci riferiamo all’ultimo gioiello
uscito dalle officine di Maranello: l’attesissima, ovviamente per i pochi appassionati
che potranno permettersela, FERRARI FF.
• di Gabriele Cavaliere •
Si poteva temere che la
situazione economica, non
propriamente tra le più
favorevoli, avrebbe potuto
frenare l’entusiasmo di
costruttori e visitatori per
l’edizione 2011 del Salone
dell’auto di Ginevra,
alla cui apertura, oltre al
Direttore Rolf Studer, hanno
presenziato la Presidente della
Confederazione Micheline
Calmy-Rey e Kerstin Cook,
Miss Svizzera 2011.
D
ecisamente, e in tutta tranquillità, si può affermare che ciò non è
stato il caso. La ferma volontà da
parte delle varie case automobilistiche di
proporre veicoli sempre più efficienti, sicuri e innovativi, sommata all’interesse
ci e 4 posti, che andrà a sostituire la celebre SCAGLIETTI (dettaglio non trascurabile: le 800 vetture che verranno prodotte
sull’arco del 2011 sono già tutte vendute!).
Per dovere di cronaca, oltre alla citata Ferrari, altre marche prestigiose hanno presentato le loro ultime novità al salone. Tra
queste segnaliamo in particolare la Lamborghini Adventador LP 700 da 700 CV,
l’ Aston Martin V8 Vantage S Cabrio e
Coupé mossa da un 12 cilindri in grado di erogare 490 CV, l’ Audi RS3 Sportback W12 da 500 CV e la 4C ALFA,
lontana parente della mitica 33 strada-
9
le, a suo tempo considerata una vera icona sportiva. Naturalmente, e più a … portata di portafoglio, numerose sono pure le
vetture a disposizione del conducente “comune”, che oltre alla sicurezza, al comfort
e alla linea guarda soprattutto al consumo
e al rapporto prezzo/prestazioni. L’ampio
ventaglio di novità proposte in contemporanea dal Salone ginevrino è ideale per il
visitatore che intende fare un paragone tra
le varie proposte, prima di fare la sua scelta definitiva.
Il presidente di Auto-Suisse, Max Nötzli,
in una sua presentazione tenuta lo scorso
15 febbraio, non ha potuto non accennare alla difficile situazione economica. Tuttavia Nötzli non ha mancato di evidenziare come il 2010 abbia registrato un’importante ripresa per quanto concerne la
vendita di autoveicoli, che ha toccato una
quota di 294’239 unità, ciò che significa una progressione del 11% rispetto all’anno precedente (in cui vi fu invece un
calo del 7.8%). L’ aumento ha pure toccato anche il settore dei veicoli commerciali
leggeri (24’591 le vendite, con un aumento del 12% rispetto al 2009) ed il settore
dei veicoli pesanti (3’701 veicoli venduti, con un aumento del 26.7% rispetto all’anno precedente). Ma ciò che si intravvede è l’interesse dei conducenti verso i veicoli che presentano un minor consumo e,
conseguentemente, una minore emissione
di CO2.
Nötzli ha pure sottolineato i notevoli progressi fatti per quanto concerne il fattore
sicurezza. Questi progressi hanno giocato un ruolo di primissima importanza nel
dell’automobilista sempre attento alla continua evoluzione, ha saputo ancora una
volta far affluire all’importante appuntamento i sempre numerosi appassionati di
questo particolare settore. La dimostrazione dell’importanza che i vari costrutto-
ri mondiali riservano al Salone trova piena conferma nel numero delle novità assolute che vengono presentate al Palexpo:
si tratta di ben 39 modelli in prima mondiale, 23 in prima europea, e 42 in prima
svizzera. Così, anche quest’anno, si è ripe-
Questo bolide è mosso da un potente propulsore a 12 cilindri da 6262 cm3 è in grado di erogare ben 660 CV, che gli permettono di toccare i 335 km/h; si tratta della prima vettura col marchio del cavallino
rampante dotata di quattro ruote motri-
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far calare il numero di morti dai 1’700 del
1970 ai 348 dell’anno scorso, a fronte di un
parco veicoli che è più che raddoppiato.
Un’attenzione sempre maggiore da parte
delle Case automobilistiche è pure rivolta alla ricerca della tecnologia in grado di
permettere una sensibile diminuzione dei
consumi senza, per contro, penalizzare le
prestazioni del veicolo. Negli ultimi dieci
anni gli sforzi profusi in quest’ottica hanno infatti permesso di ridurre mediamente i consumi del 25%, toccando, attualmente, una media di 6.6 l./100 km – da
notare nel prossimo decennio le previsioni parlano di un possibile ulteriore abbassamento di altri 2 l./100 km per i motori
diesel e di 3.l/100 km per quelli a benzina.
La continua e costante ricerca nel campo
della propulsione elettrica e ibrida vede
attualmente impegnati pressoché tutti i
costruttori, che sono in grado di proporre, oltre ai soliti prototipi, diversi veicoli “di serie” in grado di circolare, con una
sempre maggior autonomia e con prestazioni sempre più performanti nel normale
traffico cittadino e non. E non vanno dimenticati pure i progressi nella tecnologia della propulsione a idrogeno e al gas
naturale (biogas), tecnologia che unisce
all’ efficacia un grande rispetto dell’ l’ambiente. Nello stand GASMOBIL della Halle 5 il salone propone una nutrita selezione di veicoli che si basano su questa tecnologia con una riduzione dei consumi e
dei costi che possono arrivare sino al 30%
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. In particolare segnaliamo la FIAT 500C
Turbo, disponibile attualmente solo per la
Svizzera, che viene presentata in anteprima mondiale. Questo modello si caratterizza per un cambio a cinque marce e per
il suo motore, il Twin Air Turbo, che consuma 2.9 kg/100km di gas naturale e riesce ad erogare una potenza di 85 CV con
un emissione di CO2 limitata a 72 g./km
– a questo proposito è interessante citare
il caso del CERN, che ha deciso di mettere a disposizione dei propri collaboratori
ben 200 FIAT Panda alimentate a biogas.
Oltre alla FIAT 500 nello stand GASMOBIL trovano spazio pure altre vetture analoghe come la Opel Zafira Eco Flex CGN
1.6 Turbo, la Fiat Qubo 1.4 Natural Power,
la VW Passat Eco Fuel e, a rappresentare la
classe superiore, anche la Mercedes Benz E
200 N65 dotata di iniettore supplementare e regolatore di pressione elettronico. Da
notare che sulle strade svizzere attualmente circolano già 9’600 veicoli a gas (il cui
rifornimento è assicurato grazie a 126 stazioni) e che la flotta CNG è in continuo
aumento. Il mercato svizzero dispone attualmente di 23 differenti modelli di vetture e 13 di furgoni e mini-bus pure mossi da propulsori a gas naturale. Da notare che il biogas (GHC-CNG, puro gas metano compresso) non deve esser confuso
con il gas liquido (GPL) in quanto il suo
profilo ecologico è alquanto diverso e le
rispettive tecnologie non sono compatibili tra loro. ◆
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Viele Neuheiten - und ein besonderes
Augenmerk auf die Oekologie
André Hefti
Al termine dell’edizione di quest’anno
vi saranno mutamenti importanti
nella Direzione del Salone; Luc
Argand, avvocato, classe 1948 di
Ginevra, cederà la carica di Presidente
al collega di comitato Maurice
Turrettini; analogamente sarà il caso
per il Direttore generale Rolf Studer,
in carica dal 2004, al quale subentrerà
André Hefti, attuale responsabile della
comunicazione di Renault Suisse.
Am Ende der diesjährigen Ausgabe
kommt es in der Salon-Direktion zu
wichtigen Personenmutationen: Luc
Argand, Rechtsanwalt, Jahrgang 1948
aus Genf, überlässt seinen Posten als
Präsident, seinem Vorstandskollegen
Maurice Turretini. Analog gibt
Generaldirektor Rolf Studer, seit 2004
im Amt, seinen Posten an André
Hefti, aktuell KommunkationsVerantwortlicher bei Renault Schweiz,
weiter.
Gut und gerne hätte man
befürchten können, dass
sich die wirtschaftlich nicht
optimale Situation negativ
auf den Enthusiasmus, der
Autohersteller und Besucher
des Genfer Autosalons 2011
niederschlagen könnte. Mit
aller Ruhe kann aber gesagt
werden, dass sie in keinem
Fall eingetroffen ist. Die
Eröffnung wurde neben SalonDirektor Rolf Studer von
Bundespräsidentin Micheline
Calmy-Rey und Kerstin
Cook, Miss Schweiz 2011,
vorgenommen.
D
er starke Wille der Autohersteller
immer effizientere, noch sicherere und innovative Fahrzeuge auf
den Markt zu bringen, zog auch in diesem
Jahr wieder ein grosses Publikum von Autoliebhabern nach Genf. Die Calvinstadt mit
den Ausstellungsgebäuden in der Palexpo
geniesst bei den Herstellern weltweit einen
immensen Stellenwert, das bestätigen die
folgenden Zahlen: 39 Modelle wurde weltweit erstmals vorgestellt, 23 zum ersten Mal
in Europa und 42 feierten in der Schweiz
ihre Feuertaufe. Somit wiederholt sich die
Veranstaltung seit 81 Jahren, bei der neue
Autos so richtig für den Markt lanciert werden. Es gehört schon fast zur Selbstverständlichkeit, dass in Genf eine der wichtigsten
Marken sein neues Prunkstück vorstellt. Dabei handelt es sich um ein tolles Modell aus
der Werkstatt in Maranello (Italien): Zwar
können sich nur wenige Liebhaber dieses
‚Bijou‘ leisten, doch der FERRARI FF sorgte für grosse Aufmerksamkeit. Dieser Bolide
ist mit einem robusten 12-Zylinder-Getriebe mit 6262 cm3 versehen und weist 660
PS aus. Damit kann eine Höchstgeschwindigkeit von 335 km/h erreicht werden; es ist
das erste Auto der Marke mit dem aufgerichteten Rösschen, mit Vierradantrieb und
vier Plätzen, das das berühmte SCAGLIETTI-Modell (nicht unbedeutende Details:
die 800 Modelle, welche im 2011 produziert
werden, sind bereits alle verkauft!). Neben
Ferrari stellen selbstverständlich auch andere Marken ihre neusten Modelle vor. Unter
diesen befinden sich besonders Lamborghini mit seinem Adventador LP 700 und
seinen 700 PS. Weiter geht es mit Aston
Martin V8 Vantage S Cabrio und Coupé,
welche mit einem 12-Zylinder-Motor und
bis zu 490 PS angetrieben werden. Beeindruckend ebenso der Audi RS3 Sportback
W12 mit 500 PS und der 4C ALFA, der als
entfernt verwandter des mythischen 33-er
Strassenausführung gilt. Zu seiner Zeit
galt dieser Wagen als die wahre sportliche
Ikone auf vier Rädern.
Natürlich gibt es in Genf sehr viele Modelle, die für den normalen Verbraucher erschwinglich sind. Bei diesen Vierrädern
wird das Schwergewicht, neben der Sicherheit, Komfort und Linie, vor allem den Faktoren Treibstoffverbrauch und Preis-/Leistungsverhältnis höchste Aufmerksamkeit
geschenkt. Die immense Produktpalette der
Neuigkeiten am Genfer Salon ist für den
Besucher ideal, denn dort kann er die gewünschten Vergleiche zwischen den Marken
ziehen, bevor er dann für den nächsten Autokauf seine definitive Wahl trifft.
Max Nötzli, Präsident von Auto-Schweiz,
konnte während einer Präsentation vom 15.
Februar 2011 nicht auslassen, dass man sich
in einer schwierigen wirtschaftlichen Situation befindet. Trotzdem konnte Nötzli auch
unterstreichen, dass im 2010 ein wichtige
Reprise in Sachen Autoverkauf stattfand.
So wurden 294‘239 Fahrzeuge verkauft.
Das entspricht einer Verkaufssteigerung
von 11% im Vergleich zum Vorjahr (da-
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mals handelte es sich um einen Rückgang
von 7,8%). Vom Aufschwung betroffen sind
auch die leichten Gewerbewagen (24‘592
verkauft. Das entspricht einem Wachstum
von 12% im Vergleich zum 2009). Für den
Verkaufsanstieg war auch der Sektor der
schweren Fahrzeuge verantwortlich (3‘701
verkauft. Der Anstieg im Vergleich zum Vorjahr beträgt 26,7%). Allgemein ist stark ersichtlich, dass die Fahrer bei den Autos und
Lastwagen immer mehr Gewicht auf weniger Treibstoffverbrauch und konsequenterweise weniger CO2-Ausstoss achten.
Nötzli hat ferner unterstrichen, dass in Sachen Sicherheit erhebliche Fortschritte erzielt wurden. Diese Fortschritte haben eine
wichtige Rolle, bei weniger Verkehrstoten,
eingenommen. So kamen 1970 noch 1‘700
Fahrzeuginsassen ums Leben, während es
im letzten Jahr deren 348 waren. Und dies
bei der Verdoppelung der Fahrzeuge im
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Strassenverkehr. Immer mehr Aufmerksamkeit schenken die Autoherstelle den neuen
Technologien, die es erlauben, den Treibstoffverbrauch zu reduzieren ohne, dass
dabei das Fahrzeug eine Leistungseinbusse
erfährt. Die in den letzten zehn Jahren erzielten Bemühungen haben in dieser Hinsicht dazu geführt, dass durchschnittlich
25% weniger Treibstoff oder ein Mittelwert von 6,6l/100 km verbraucht wird. Erwähnenswert, dass man schon voraussagt,
dass in den nächsten zehn Jahren sogar ein
durchschnittlicher Verbrauch von 2l/100 km
bei Diesel- und 3l/100 km für Benzinmotoren in Aussicht gestellt wird. Der weiteren
und konstanten Forschung bei Elektro- und
Hybridfahrzeugen nehmen sich sämtliche
Autohersteller an. Neben den gewohnten
Prototypen gibt es schon einige Fahrzeuge,
die serienmässig hergestellt werden. Dabei werden diese immer unabhängiger und
leistungsfähiger, im normalen Stadtverkehr
und anderswo. Ausserdem darf man die
Fortschritte des Wasserstoff-Antriebs und
natürlichem Gas (Biogas) nicht ausser Acht
lassen. Diese verbindet Effizienz und grossen Respekt für die Umwelt.
Der Stand GASMOBIL, in der Halle 5 des
Salons, widmet sich ganz den Fahrzeugen,
die auf diesen Technologien basieren, bei
denen Treibstoff und allgemeine Betriebskosten bis zu 30% eingespart werden können. Dabei machen wir besonders auf den
FIAT 500C Turbo aufmerksam, der im
Moment nur in der Schweiz erhältlich ist.
Dieser Wagen feierte bei der Präsentation
seine Weltpremiere. Das Auto charakterisiert sich durch ein Fünfgang-Getriebe,
Twin Air Turbo, der 2,9 kg/100 km Naturgas verbraucht und ein Motorstärke von
85 PS aufweist. Dazu beschränkt sich der
CO2-Ausstoss auf 72g/km. In diesem Zusammenhang ist es interessant, den Fall der
Firma CERN zu erwähnen: Diese Firma
hat entschieden, seinen Angestellten 200
FIAT Panda mit Biogas-Antrieb zur Verfügung zu stellen. Ausser dem FIAT 500 war
am Stand von GASMOBIL auch Platz für
andere Autos, wie z. B.: Opel Zafira Eco
Flex CGN 1,6 Turbo, Fiat Qubo 1,4 Natural Power, VW Passat Eco Fuel und für
eine höhere Klasse der Mercedes Benz E
200 N65. Dieser ist sogar mit einer separaten Einspritzdüse und einem elektronischen
Druckregler ausgerüstet.
Erwähnenswert, dass auf den Schweizer
Strassen zur Zeit 9‘600 Fahrzeug mit GasTreibstoff (die Gasversorgung ist in der
Schweiz mit 126 Ladestationen garantiert)
zirkulieren. Und diese Flottenzahl ist ständig im Anstieg begriffen. Auf dem Schweizer Markt sind aktuell 23 verschiedene Automodelle, 13 Lieferwagen und Minibusse
erhältlich, die eben mit Biogas-Triebwerken
betrieben werden. Zu bemerken gilt auch,
dass Biogas (GHC-CNG, pures Metangas komprimiert), nicht mit flüssigem Gas
(GPL) verwechselt werden darf. Schliesslich
unterscheidet sich das ökologische Profil
des Biogases vom flüssigen Gas. Die beiden
Technologien sind nicht kompatibel und
lassen sich somit nicht verbinden. ◆
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• di Beppe Fissore •
S
iamo di fronte alla necessità di valutare le conseguenze della catastrofe sul Giappone e il resto del mondo. Il popolo Giapponese è sicuramente forte, ma alla prova ci saranno anche i
politici che da questa catastrofe dovranno
uscire. Quali saranno le conseguenze economiche di una calamità così vasta? Quelle dirette sono la distruzione della ricchezza e il dissesto economico. Il primo contraccolpo arriverà dall’atteggiamento verso l’industria nucleare ed il suo futuro. Ci
sarà poi il flusso della ricostruzione, che
ridistribuirà la spesa e, in un periodo di
ristagno economico, probabilmente contribuirà anche ad alzarla. L’impatto sulla
spesa, a sua volta, influenzerà le posizioni
politiche, monetarie e fiscali del Paese e il
suo bilancio estero. Tutto questo è chiaro,
qualitativamente. È molto più difficile fare
previsioni quantitative ragionevoli, anche
a causa della crisi nucleare in corso. Goldman Sachs ha stimato il costo totale dei
danni agi edifici, alle strutture produttive
in circa 16mila miliardi di yen (198 miliardi di dollari), il che corrisponde a circa 1,6
volte la distruzione causata nel 1995 dal
terremoto di Hanshin , che devastò Kobe.
Se la fosse corretta , il costo equivarrebbe
al 4% del prodotto interno lordo e a meno
dell’1% della ricchezza nazionale. Eppure il mercato azionario giapponese ha perso 610 miliardi di dollari dal Venerdi della catastrofe, il 12% del PIL. Sicuramente una reazione eccessiva. Il dissesto economico sarà più grave di quello del 1995,
anche a causa delle interruzioni dell’energia elettrica. E molto dipenderà da quanto
queste dureranno. Sempre secondo Goldman Sachs, se la mancanza di energia dovesse perdurare sino alla fine di Aprile, assisteremo ad un declino del PIL nel secondo quadrimestre al quale dovrebbe seguire
una ripresa nel terzo. Nonostante questo
Giappone, c’è la
forza per risollevare
l’economia
quadro pesante, sembra improbabile che
l’effetto possa paragonarsi a quello creato
a seguito della crisi economica mondiale.
In quel caso il PIL del Giappone scese del
10% tra il primo quadrimestre 2008 e il
primo quadrimestre 2009, il più forte tra i
paesi del G 7 . Oggi, ci si auspica un trauma minore. ◆
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Wissen schafft Werte
«Bei wie vielen Schweizer Banken
haften die Entscheidungsträger
noch persönlich?»
Japan – und die
Kraft, die Wirtschaft
wieder in Schwung
zu bringen
D
ie Katastrophe in Japan betrifft
auch den Rest der Welt, das sollte
man in Betracht ziehen. Das japanische Volk ist stark und erträgt stoisch
vieles. Aber wer jetzt gefragt ist, sind die
Politiker, die das Land aus der Katastrophe
herausführen müssen. Was werden die wirtschaftlichen Konsequenzen eines derart grossen Unglücks sein ? Eine direkte Konsequenz
ist natürlich die Zerstörung von Landschaft
und Lebensraum, wie auch die wirtschaftliche Zerrüttung. Die Nuklearpolitik wird im
Pflichtenheft zuoberst stehen, vor allem was
zukünftige Entscheidungen betrifft. Irgendwann wird man auch den Wiederaufbau
in Angriff nehmen, der die Staatsausgaben
neu definieren wird und wahrscheinlich die
Wirtschaft ins Stocken bringt und die Kosten erhöht. Erhöhte Kosten haben einen
Ausschlag auf die Politik, die Währung, die
Finanzen und die Exportbilanz. All das ist
qualitativ einfach und klar. Viel schwieriger
wird es mit quantitativen und vernünftigen
Voraussagen, wobei die Nuklearkrise eine
grosse Rolle spielt. Goldman Sachs schätzt
den Schaden an Häusern und Fabriken auf
etwa 16 Milliarden Yen (198 Milliarden
USD). Das ist ungefähr 1,6 mal mehr als
seinerzeit der Schaden in Hanshin, als das
Erdbeben 1995 Kobe verwüstet hat. Wenn
das stimmt, betragen die Kosten etwa 4%
der Bruttoinlandproduktion (BIP) und fast
ein Prozent des nationalen Reichtums. Seit
der Katastrophe hat der japanische Aktienmarkt bereits 610 Milliarden USD verloren,
das entspricht 12% der BIP. Das ist gewiss
eine übertriebene Reaktion. Die wirtschaftliche Instabilität wird sicher viel beträchtlicher als 1995 sein, auch der Stromausfall
trägt dazu bei. Und viel hängt davon ab,
wie lange diese Stromausfälle dauern werden. Goldman Sachs ist der Meinung, dass
die BIP in den nächsten 4 Monaten weiter
rückläufig sein wird, falls das Energieproblem bis Ende April anhält, um sich dann
wieder zu erholen. Trotz dieser schweren
Vorgaben scheint es unwahrscheinlich, dass
sich die Situation von 2008 anlässlich der
weltweiten Wirtschaftskrise wiederholt. Damals, zwischen dem ersten Quartal 2008
und 2009 fiel die BIP (Bruttoinlandprodutkion) um 10%. Kein anderes Land des G7
war so schwer betroffen. Heute hoffen wir,
das die Entwicklung weniger traumatisch
sein wird. ◆
In der Schweiz sind noch 14 Privatbanken tätig. Die geschäftsführenden
Teilhaber dieser Banken haften persönlich und unbeschränkt mit ihrem
Vermögen und können sich auch nicht über Déchargen der Verantwortung entziehen. Bei Wegelin & Co. Privatbankiers obliegt die Führung acht
unbeschränkt haftenden Teilhabern: Ein Bekenntnis gegenüber unseren
Kunden.
Wissen schafft Werte. Deshalb sind wir bei Wegelin & Co. täglich auf der Suche nach
Fragen und Antworten, die Sie als Anleger beschäftigen.
Wegelin & Co. ist offizieller Sponsor des CSI Ascona
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Midnight Ascona
chiude alle 23 e 15!
In quel di Ascona la “febbre
del sabato sera”, per ragazzi
e ragazze del Borgo dai
12 ai 17 anni, inizia alle
20 e 30 e chiude alle 23
e 15. Per i responsabili
locali di “Midnight sport”
(nel frattempo divenuta
Fondazione Idée -Sport) al
momento di un primo bilancio
v’è grande soddisfazione.
(assolutamente banditi in palestra e parco adiacente dove, con saggia discrezione,
passeggia qualche genitore pronto a collaborare) ci si può divertire. Ora, dopo la
riuscita fase pilota, il Municipio ha anche
stanziato 30mila franchi per la gestione di
una proposta accolta con entusiasmo da-
• di Ezio Guidi •
Si
racconta che una volta, negli States, un allenatore di basket rimase sorpreso e contrariato dal fatto che molte palestre, il sabato sera, erano desolatamente vuote e molti ragazzini s’annoiavano tremendamente a casa o,
peggio, in strada.
Pensava a quelli non ancora in età da discoteca o da cinema serale ma con umanissima voglia di divertirsi. Ottenne il permesso d’usufruire delle palestre per organizzare serate caratterizzate da giochi,
sport, incontri fra ragazzi con magari, a
far da sfondo, la musica che piace a loro.
Il tutto con la benedizione e il controllo di animatori adulti e preparati. Midnight Progetti Svizzera è un’associazione
no profit nata nel 1999 nel canton Zurigo e oggi trova sede in poco meno di un
centinaio di località sparse in tutto il paese. Nel settembre del 2009 è stato aperto l’ufficio della regione Svizzera italiana.
Capace ed entusiasta responsabile Giorgio Panzera. Dopo una prima esperienza ad Agno, nell’autunno del 2010 è par-
tito un progetto pilota ad Ascona. In un
comune dall’elegante e competente vocazione turistica, non si dimenticano i giovani o giovanissimi. Con intelligente intuito e gradita collaborazione si sono subito trovati d’accordo i municipali Luca
Pissoglio (capo dicastero giovani) e Mario Bazzi (capo dicastero sport). Si è dovuto, con l’indispensabile esperienza di
Giorgio Panzera, strutturare un gruppo di
collaboratori formato da animatori, genitori e in particolare Junior Coach. Ragazzi di 16, 17 anni (coetanei dei più “anziani” frequentatori della Palestra di Ascona)
chiamati a creare, consigliare, gentilmente controllare quello che succede in questi
particolari “sabato sera” inventati per ragazzi e ragazze del borgo, delle scuole medie 2 di Locarno e allievi del collegio Papio. Dopo una prima manciata di serate,
proposte dall’autunno scorso al inizio di
quest’anno, la fase pilota ha dato entusia-
stiche indicazioni. S’attendevano 50-60 ragazzi a sera. S’è registrata una media superiore alle 100 presenze con punte addirittura a 170. Sbirciando in palestra t’accorgi
come la formula sia decisamente azzeccata. Su un “tapettone” chiacchierano di calcio, morosette, compiti di scuola gruppetti di ragazzi (59%) e ragazze (il rimanente
41%). Un simpatico DJ suggerisce musica
che piace. Con allegria s’intrecciano sfide
di calcetto, partite a ping pong,
palleggi di basket o pallavolo. Le entrate e
le uscite sono annotate. Si tranquillizzano
i genitori che magari si concedono anche
il piacere di un’uscita al cinema sapendo
che i figli si divertono in piacevole compagnia piuttosto che stare a casa sprofondati in poltrona giocandosi virtuali e solitarie partite al computer. Un successo forgiato anche dal semplice passa-parola fra
giovani ben contenti di un’iniziativa che
conferma come anche senza alcol o fumo
gli adolescenti del Borgo. In una istruttiva
chiacchierata con l’apprezzatissimo direttore delle scuole comunali Giorgio Gilardi (coinvolto in prima persona a rappresentare le autorità comunali) la conferma di un progetto accolto non a reazione
a qualche disagio giovanile ma piuttosto
in un’ottica di prevenzione. Ad Ascona ci
si preoccupa di vestire a festa (vedi pavimentazione del lungolago) il borgo. Non
si dimenticano però i nostri adolescenti.
Gli appuntamenti del sabato sera si sono
rivelati un grosso successo. Missione compiuta. ◆
Midnight Ascona
schliesst um 23.15h
In Ascona beginnt für die Jugend des Borgos im Alter von
12 bis 17 Jahren das „Saturday night fever“ um 20.30h und
endet um 23.15h. Bei den hiesigen Verantwortlichen von
„Midnight Sport“ (zwischenzeitlich in die Stiftung Idée – Sport
umbenannt), die heute eine erste Bilanz zeihen können, herrscht
grosse Zufriedenheit.
E
rzählt wird, dass vor vielen Jahren
ein Basketballtrainer in den Vereinigten Staaten sich gewundert und
auch geärgert hat, dass, jeweils am Samstagabend, die Turnhallen leer standen und
sich viele Jugendliche zu Hause langweilten
oder - schlimmer - ihre Zeit auf der Strasse
verbrachten.
Er dachte dabei an die jungen Menschen,
die noch nicht im Alter für einen Disco-
besuch oder für ein abendliches Kinoprogramm waren, die jedoch den nur allzumenschlichen Wunsch sich zu vergnügen
pflegten. Er erhielt die Erlaubnis, die übers
Wochenende leerstehenden Turnhallen zu
benutzen, um Abendprogramme mit Spielen, Sport und Begegnungen zwischen den
Jugendlichen durchzuführen und die von
Musik, die diese gerne hörten, begleitet wurden. Die Veranstaltungen standen unter der
Aufsicht und Leitung von erwachsenen und
dafür ausgebildeten Animatoren.
Das Midnight Projekt Schweiz wurde 1999
als no profit - Vereinigung im Kanton Zürich gegründet und hat heute Ableger in fast
hundert über das ganze Land verteilte Ortschaften. Im September 2009 wurde auch
die für die italienische Schweiz zuständige
Abteilung gegründet.
Als Verantwortlicher wurde der fähige und
begeisterte Giorgio Panzera bestimmt. Nach
einer ersten in Agno gemachten Erfahrung
ist im Herbst 2010 in Ascona ein weiteres
Pilotprojekt gestartet worden. Eine Gemeinde, die sich vor allem auf fachkundige und
elegante Weise dem Tourismus widmet, in
der die Jugend jedoch nicht vergessen wird.
Die beiden Gemeinderäte Luca Pissoglio
(verantwortlich für die Anliegen der Jugend) und Mario Bazzi (verantwortlich für
den Sport) haben sich sofort einverstanden
erklärt, bei diesem Projekt aktiv mitzuarbeiten. Auf Rat und dank der langjährigen
Erfahrung von Giorgio Panzera wurde zuerst eine Gruppe von Mitarbeitern gebildet,
die sich aus Animatoren, Eltern und vor allem Junior Coaches zusammensetzte. Diese
jugendlichen Betreuer, im Alter von 16 und
17 Jahren, wurden ausgewählt, um Gruppen zu bilden, mit Rat und Tat zur Verfügung zu stehen und die Jungen und Mädchen des Borgos, der Scuola Media 2 von
Locarno und des Collegio Papio während
dieser speziellen Samstagabendprogramme
zu begleiten.
Nach den verschiedenen Abenden, die seit
dem letzten Herbst bis Anfang dieses Jahres durchgeführt wurden, können jetzt zum
Ende der Pilotphase äusserst zufriedenstellende Schlüsse gezogen werden. Man erwar-
Somit waren die Eltern der anwesenden Jugendlichen beruhigt und konnten mal mit
Vergnügen ein Kino besuchen, im Wissen,
dass sich ihre Nachkommen in angenehmer
Gesellschaft vergnügten, statt vielleicht zu
Hause in virtuelle und einsame Computerspiele versunken zu sein.
Der Erfolg dieser Abende ist insbesondere
auf eine Mund-zu-Mund Propaganda unter
den Jugendlichen zurückzuführen. Zudem
wird bestätigt, dass man sich auch ohne
Alkohol und Zigaretten (deren Konsum in
den Turnhallen und dem anliegenden Park
strengstens verboten ist und von den anwesenden Erwachsenen diskret überwacht
wird) sehr gut an solchen Veranstaltungen
vergnügen kann.
Nach der erfolgreichen Pilotphase hat nun
die Gemeinde 30tausend Franken für die
Weiterführung des Projektes zur Verfügung
gestellt, was von den Jugendlichen des Borgos mit viel Freude aufgenommen wurde.
Der angesehene Direktor der Gemeindeschule Giorgio Gilardi hat in einem aufschlussreichen Gespräch bestätigt, dass die
Weiterführung dieses Projekts nicht als Folge
auf jugendliches Unbehagen sondern vielmehr als Vorsorgemassnahme beschlossen
wurde. In Ascona ist man nicht nur darauf
bedacht, den Borgo festlich zu kleiden (wie
z.B. die neue Bepflasterung des Lungolagos),
sondern auch den Jugendlichen von hier etwas anzubieten. Die samstäglichen Veranstaltungen haben sich als sehr erfolgreich
erwiesen. Da kann man nur sagen: Aufgabe
erfüllt! ◆
SPIELRECHT VERKAUFBAR
tete jeweils zwischen 50 und 60 Jugendliche
pro Abend. Gekommen sind jedoch durchschnittlich über 100 mit Spitzen bis zu 170
Anwesenden. Diejenigen, die an diesen
Abenden in die Turnhallen reinschauten,
konnten feststellen, dass diese Veranstaltungen sehr geglückt waren. Auf grossen Sportmatten plauderten die Jugendlichen miteinander über Fussball, Freundschaften, Verliebtheit und Schulaufgaben, in Gruppen,
die sich aus 59 % Jungen und 41 % Mädchen zusammensetzen. Ein sympathischer
DJ spielte Musikstücke, die dem Geschmack
der anwesenden Jugendlichen entsprachen.
Abwechselnd spielten kleine Gruppen Hallenfussball, Tischtennis, Basket- oder Volleyball. Es fand jedoch auch eine Eingangsund Ausgangskontrolle statt.
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DIRITTO DI GIOCO VENDIBILE
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DIE HERAUSFORDERUNG
AUF DEM PARCOURS LADIES SWISS OPEN
FJ | APRILE/APRIL | 2011
LA SFIDA
SUL PERCORSO DEL LADIES SWISS OPEN
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Igor Emmanuilovich Grabar, Un giorno che scompare
Artisti Russi tra otto
e novecento
Gli anni di formazione di Marianne Werefkin
L’esposizione si terrà dal 3 aprile al 31 luglio 2011
25 capolavori dei maestri del Realismo, del Modernismo e del
Simbolismo russo, affiancheranno 3 rarissime tele giovanili, 60 lavori e
30 libretti di schizzi, diari e documenti dell’artista che, tra il 1909 e il
1910, ha contribuito a fondare i movimenti d’avanguardia della Nuova
Associazione degli Artisti di Monaco e del Blaue Reiter.
N
uove date per la mostra Artisti
Russi tra otto e novecento, ospitata dal Museo Comunale d’Arte
Moderna di Ascona.
Per problemi organizzativi indipendenti
dalla volontà del Museo, l’iniziativa che ricostruirà il periodo di formazione e di riferimento di Marianne Werefkin (Tula, 1860
- Ascona, 1938), avvenuto in Russia tra il
1880 e il 1896, si terrà dal 3 APRILE AL 31
LUGLIO 2011.
Il percorso espositivo, ordinato da Mara
Folini, curatrice del Museo di Ascona, coadiuvata da un comitato scientifico composto da Nicoletta Misler, John Bowlt, JeanClaude Marcadé, Laima Lauckaite Surgailiene, presenterà 25 opere, alcune delle
quali esposte per la prima volta fuori dalla
Russia e inedite per la Svizzera, provenienti dalle collezioni dell’Otto e Novecento
della Galleria Statale Tretyakov di Mosca,
che affiancheranno 3 rarissime tele giova-
nili, 60 lavori e 30 libretti di schizzi, diari e documenti di una delle artiste più originali dello scorso secolo che, tra il 1909
e il 1910, contribuì a fondare i movimenti d’avanguardia della Nuova Associazione
degli Artisti di Monaco e del Blaue Reiter.
La mostra, che ha già vissuto un primo
momento espositivo in autunno, proprio
alla Galleria Tretyakov, nasce da un progetto voluto dal Dicastero Cultura del Comune di Ascona, con il sostegno del Comune di Ascona, del Museo di Ascona, e dell’Ambasciata Svizzera a Mosca, nell’ambito della manifestazione Economic Forum
& Cultural Discoveries, organizzata dalla
Repubblica del Canton Ticino in partnership con l’Ambasciata Svizzera a Mosca e
che sarà inserita, nel 2011, nei programmi
di scambi culturali dell’Ambasciata Russa a Berna, in occasione del festival della
‘Russia in Svizzera’.
Sulla base delle nuove ricerche condotte
nell’archivio dei manoscritti della Galleria Tretyakov, che hanno portato alla luce
un inedito carteggio tra Marianne Werefkin e i suoi amici artisti (Kardowsky, Grabar, Repin), la mostra ricostruirà il contesto storico e culturale nel quale l’artista
si è formata e confrontata prima della sua
partenza nel 1896 per Monaco
di Baviera.
In particolare, l’esposizione di
Ascona, avvalendosi delle opere dei maestri e di quelle che
esemplificano l’ambiente culturale russo dell’epoca, seguirà i primi passi dell’artista in
patria quando si confrontava
con i movimenti artistici russi
di fine Ottocento, siano essi gli
Ambulanti (Ilja Repin, Illarion
Mikhailovich Prjanišnikov) o i
modernisti e i simbolisti (Borisov-Musatov, Botkin, Krymov, Kuznecov, Milioti, Rerikh,
Sapunov, Savinov, Somov, Sudejkin, Ul’janov, Utkin, Jakuncikova-Veber, Vrubel), che influenzarono la sua identità artistica.
Il percorso espositivo ospiterà
tre rarissime opere del periodo
russo della Werefkin, il Contadino russo in pelliccia dal Museo di Wiesbaden, l’Autoritratto di proprietà del Comune di
Ascona e il Ritratto di Vera Repin dallo Schlossmuseum di
Murnau.
Accanto a esse, verranno presentate le opere dei suoi maestri e dei suoi amici, provenienti
dalla collezione della Tretyakov
e da molte collezioni private elvetiche. Allieva del grande realista russo
Ilja Repin, Werefkin sposò con convinzione i principi realisti e umanitari dell’associazione artistica degli Ambulanti che prevedevano di portare l’arte tra il popolo a
scopo educativo, dando importanza al particolare e all’espressività umana dei personaggi raffigurati (spesso ebrei). Ma già intorno agli anni Novanta dell’Ottocento la
pittrice entrò in crisi, in nome di un’arte
soggettiva che possa esprimere non la disadorna “realtà della vita”, quanto “la vita
vera”, ovvero la personalità dell’artista creatore. In questo contesto, la mostra sottolinea l’importanza del precoce confronto della Werefkin con le nuove generazioni
di artisti simbolisti e modernisti russi, della colonia di Abramcevo e del movimento
del Mir Iskusstva (Mondo dell’Arte). Questa dialettica farà da sfondo al suo lungo
Marianne Werefkin, Autoritratto
processo introspettivo che continuerà anche dopo il suo trasferimento a Monaco
nel 1896, tanto da portarla a smettere di
dipingere per quasi 10 anni. Grazie all’ambiente secessionista di Monaco, ai suoi studi e ai suoi viaggi a Parigi, dove ebbe modo
di incontrare l’arte di Van Gogh, di Gauguin e dei Nabis, Marianne Werefkin ricominciò a lavorare attorno al 1906, passando direttamente a uno stile espressionista,
lirico e visionario, attraverso l’uso del colore puro, tra accordi e contrasti di colo-
re, stesi à plat e chiusi spesso dalla linea sinuosa e costruttiva del cloisonné francese.
Quest’arte la vide a Monaco al centro del
dibattito artistico internazionale dell’epoca, quando fondò, insieme ai connazionali
Alexej Jawlensky, Wassily Kandinsky, Adolf
Erbslöh, Alexander Kanoldt e altri, la Neue
Künstlervereinigung München (1909), che
fu premessa alla nascita del Blaue
Reiter (1910) con la rivoluzionaria proposta astratta dell’amico
e compatriota Vassilj Kandinsky,
della quale essa stessa seppe dare
fondamento teorico nei suoi scritti autografi (lettres à un inconnu) presenti nella mostra asconese - tra
il 1901 e il 1905.
L’esposizione accenna, infine, al
suo periodo svizzero (1914-1938)
quando, costretta a fuggire dalla Germania, giunse nel 1918 ad
Ascona, attraverso l’ambiente internazionale del movimento Dada
a Zurigo nel 1917, per poi restarci per il resto della sua vita. Qui,
la Werefkin diventò punto di riferimento della vita culturale cittadina, grazie alla sua caparbietà e alla sua capacità persuasiva
nel mettersi al centro degli eventi più importanti (dalla fondazione del Museo di Ascona nel lontano 1922, alla collaborazione nella nascita del movimento artistico
Der Grosse Bär (L’Orsa maggiore) nel 1924). Tale ruolo è attestato
in mostra da numerosi documenti
autografi della pittrice (diari, carteggi), così come da filmati e documentari storici, alcuni dei quali provenienti dalle Teche della RSI
(Radio Televisione Svizzera di lingua italiana).
Accompagna la mostra un catalogo edizioni ALIAS, in italiano e russo, a cura di Mara
Folini, che presenta contributi di specialisti
russi ed europei, quali John E. Bowlt, JeanClaude Marcadé, Nicoletta Misler, Laima
Lauckaite Surgailiene, Elena Terkel e Andrey Tolstoy. Di particolare interesse è la
pubblicazione da parte di Elena Terkel di
un carteggio inedito tra I.E. Grabar e Marianne Werefkin che getta una nuova luce
sull’arte e la vita di Marianne Werefkin a
cavallo tra Ottocento e Novecento. ◆
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V
om 3. April bis zum 31. Juli 2011
veranstaltet das Museo Comunale
d’Arte Moderna von Ascona (Museum für Moderne Kunst) die Ausstellung Russische Künstler zwischen dem 19. und 20.
Jahrhundert, welche die frühe Entwicklung
der Künstlerin Marianne Werefkin (Tula,
1860 - Ascona, 1938) und ihre Vorbilder in
Russland zwischen den Jahre 1880 und 1896
neu beleuchtet und rekonstruiert.
Mara Folini, Direktorin des Museums von
Ascona und Kuratorin der Austellung, präsentiert in Zusammenarbeit mit dem wissenschaftlichen Beirat, bestehend aus Nicoletta
Misler, John Bowlt, Jean-Claude Marcadé
und Laima Lauckaite Surgailiene, 25 Kunst-
25
Bewegungen der Neuen Künstlervereinigung
München und des Blauen Reiters war.
Die erstmals im Herbst 2010 in der Moskauer Tretyakov-Galerie gezeigte Ausstellung
ging aus einem Projekt hervor, das vom Kulturamt von Ascona mit Unterstützung der
dortigen Stadtgemeinde und des dortigen
Museums sowie der Schweizer Botschaft in
Moskau in die Wege geleitet und im Rahmen
der Economic Forum & Cultural Discoveries
- einer vom Kanton Tessin in Zusammenarbeit mit der Schweizer Botschaft in Moskau
organisierten Veranstaltung - durchgeführt
wurde. 2011 wird sie ins kulturelle Austauschprogramm der Russischen Botschaft in
Bern als Teil des Festivals “Russland in der
untersucht im Besonderen die frühe Entwicklung der Künstlerin an Hand einiger
Werke ihrer Lehrer und an beispielhaften
Werken des kulturellen Umfelds jener Zeit
in Russland, als Marianne Werefkin sich
Endes des 19. Jh.s der Künstlergruppe der
Peredwischniki (dt. Wanderer) von Ilja Repin und Illarion Mikhailovich Prjanišnikov
sowie an die russischen Modernisten und
Symbolisten (Borisov-Musatov, Botkin,
Krymov, Kuznecov, Milioti, Rerikh, Sapunov, Savinov, Somov, Sudejkin, Ul’janov,
Utkin, Jakuncikova-Veber, Vrubel) anlehnte, die ihre Identität als Künstlerin bedeutend beeinflussten.
Die Ausstellung zeigt drei besonders selte-
Schweiz” aufgenommen. Aufgrund neuer Recherchen im Handschriftenarchiv der Tretyakov-Galerie, die eine noch nie veröffentlichte
Korrespondenz von Marianne Werefkin mit
ihren Künstlerfreunden Kardowsky, Grabar
und Repin ans Tageslicht brachten, ist es in
dieser Ausstellung gelungen, das historische
und kulturelle Umfeld, in dem die Künstlerin vor ihrer Abreise nach München 1896
lebte und sich künstlerisch bildete, eingehend
zu analysieren. Die Ausstellung in Ascona
ne Bilder, die Marianne Werefkin in ihrer
Jugendzeit schuf: einen Russischen Bauern
im Pelzmantel aus dem Museum in Wiesbaden, ein Selbstportrait aus dem Besitz
der Gemeinde von Ascona und ein Portrait
von Vera Repin aus dem Schlossmuseum in
Murnau.
Neben diesen Bildern werden Werke ihrer
Lehrer und Künstlerfreunde ausgestellt, die
aus der Tretyakov-Galerie sowie aus diversen Schweizer Privatsammlungen stammen.
Marianne Werefkin, Contadino russo con pelliccia
Russische Künstler zwischen dem
19. und 20. Jahrhundert
Die frühen künstlerischen Jahre Marianne Werefkins
25 Kunstwerke russischer Meister des Realismus, des Modernismus und des Symbolismus begleiten
Werke von Marianne Werefkin, darunter 3 sehr selten gezeigte Jugendbilder, 60 Gemälde, 30
Skizzenhefte, Tagebücher und verschiedene Zeugnisse der Künstlerin, die in den Jahren 1909/10
Mitbegründerin der avantgardistischen Bewegungen der Neuen Künstlervereinigung München und
des Blauen Reiters war.
I.E. Repin, Guardia di ferrovia a Khotkovo
werke des 19. und 20. Jh.s aus der staatlichen Tretyakov-Galerie in Moskau, die zum
Teil noch nie in der Schweiz oder ausserhalb
Russlands ausgestellt worden sind. Begleitet werden diese Bilder von 3 selten gezeigten Jugendbildern Marianne Werefkins, 60
Gemälden, 30 Skizzenheften, Tagebüchern
und verschiedenen anderen Zeugnissen der
so einzigartigen Künstlerin des vergangenen
Jahrhunderts, die in den Jahren 1909 und
1910 Mitbegründerin der avantgardistischen
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Marianne Werefkin, Schülerin Ilja Repins,
einem der wichtigsten Meister des russischen
Realismus, übernahm zunächst die Prinzipien der Peredwischniki (dt. Wanderer). Diese Künstlergruppe wollte in erzieherischer
Absicht die Kunst dem Volk nahe bringen und legte dabei vor allem Wert auf
Details und den menschlichen Ausdruck
der dargestellten Figuren, welche häufig Juden waren. Schon in den 90er Jahren des 19. Jh.s zweifelte die Künstlerin
an dieser Einstellung, aufgrund einer viel
subjektiveren Kunstauffassung, die sich
nicht der sogenannten “Wirklichkeit des
Lebens”, sondern viel mehr dem “wirklichen Leben”, das heisst der Persönlichkeit
des schöpferischen Künstlers, verpflichtet fühlte. In diesem Kontext versucht die
Ausstellung den zentralen Kern der frühen Auseinandersetzung Marianne Werfkins mit den neuen Künstlergenerationen
der russischen Symbolisten und Modernisten, mit der Kolonie von Abramcevo und
der Ausstellungsvereinigung Mir Iskusstva (dt. Welt der Kunst) zu unterstreichen.
Dieser Zwiespalt war lange Zeit im Hintergrund ihres inneren Werdeganges präsent, dauerte auch noch nach ihrer Übersiedlung 1896 nach München an und veranlasste sie, fast 10 Jahre lang nicht mehr
zu malen.
Dank dem künstlerischen Umfeld der Sezession in München sowie ihren Studien und
Reisen nach Paris, wo sie Werke van Goghs,
Gauguins und der Nabis kennen lernte, begann Marianne Werefkin 1906 wieder zu
malen und dabei auf einen der neuen expressionistischen, lyrischen und visionären
Stile überzugehen. Sie arbeitete nun mit
der reinen Farbe und bewegte sich zwischen
Farbakkorden und Farbgegensätzen. Sie trug
die Farben „à plat“ auf und umgrenzte diese häufig in weicher Linienführung fast nach
der Art eines französischen „cloisonné“. Geradezu ins Zentrum der internationalen
künstlerischen Debatte jener Zeit begab sie
sich, als sie zusammen mit Alexej Jawlensky,
Wassily Kandinsky, Adolf Erbslöh, Alexander
Kanoldt und anderen Persönlichkeiten die
Neue Künstlervereinigung München (1909)
gründete. Ein Jahr später, 1910, war Marianne Werefkin dabei, als ihr Freund und
Landsmann Vassilij Kandisky den Blauen
Reiter ins Leben rief. Sie selbst beteiligte sich
an dieser Künstlergruppe mit ihren theore-
FJ | APRILE/APRIL | 2011
N.P. Ulyanov, Ritratto di Konstantin Dmitrievich Balmont
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ARTISTI RUSSI TRA OTTOCENTO
E NOVECENTO.
Gli anni di formazione
di Marianne Werefkin
RUSSISCHE KÜNSTLER ZWISCHEN
DEM 19. UND 20. JAHRHUNDERT
Die frühen künstlerischen Jahre
Marianne Werefkins
Museo Comunale d’Arte Moderna
via Borgo 34
Gemeindemuseum der modernen Kunst
via Borgo 34
3 aprile - 31 luglio 2011
3. April - 31. Juli 2011
Orari:
dal martedì al sabato, 10-12; 15-18
domenica e festivi: 10.30-12.30
lunedì chiuso
Öffnungszeiten:
Di - Sa von 10-12 und 15-18
So und Feiertage von 10.30-12.30
Mo geschlossen
Ingresso:
intero: CHF 10.00
ridotto: CHF 7.00
(AVS, studenti, gruppi)
Eintrittspreis:
Volltariff: CHF 10.00
reduziert: CHF 7.00
(AHV, Studenten, Gruppen)
Informazioni:
tel. +41 (0)91 759 81 40;
[email protected]
Sito internet:
http://www.museoascona.ch
Information:
tel. +41 (0)91 759 81 40;
[email protected]
Internetseite:
http://www.museoascona.ch
tischen Schriften, den „Lettres à
un inconnu“ (Briefe an einen Unbekannten), die sie zwischen 1901
und 1905 verfasste und die auch in
der Ausstellung von Ascona zu sehen sind.
Die Ausstellung streift auch die
Zeit ihres Aufenthaltes in der
Schweiz (1914-1938) nach ihrer
Flucht aus Deutschland. Nachdem
sie sich in Zürich im internationalen Umfeld der Dada-Bewegung bis 1917 aufgehalten hatte,
erreichte sie 1918 Ascona, wo sie
bis zu ihrem Lebensende blieb. In
Ascona wurde Marianne Werefkin bald zu einem wichtigen Bezugspunkt in der Kulturszene
der Stadt, in der sie mit grosser
Durchschlagskraft und überzeugender Zähigkeit besonders zwei
der wichtigsten Initiativen startete und vertrat: die Gründung des
Museums von Ascona 1922 und
die Mitbegründung der Künstlerbewegung Der Grosse Bär 1924.
Mikhail Alexandrovich Vrubel, Il cigno
Ihre Rolle in der Stadt Ascona
wird in der Ausstellung von zahlreichen persönlichen Dokumenten, wie Tagebüchern und Briefen,
belegt und von historischen Dokumentarfilmen bezeugt, die von der
italienischsprachigen RSI (Radio
Televisione Svizzera) stammen.
Die Ausstellung wird von einem
Katalog in italienischer und russischer Sprache begleitet, der von
Mara Folini kuratiert wurde. Er
enthält auch Beiträge von russischen und europäischen Wissenschaftlern wie John E. Bowlt,
Jean-Claude Marcadé, Nicoletta
Misler, Laima Lauckaite Surgailiene, Elena Terkel und Andrey Tolstoy. Von besonderem Interesse ist
weiter die Veröffentlichung des nie
verlegten Briefwechsels zwischen
I.E. Grabar und Marianne Werefkin, in dem die Kunst und das Leben Marianne Werefkins Ende des
19. und Anfang des 20. Jh.s neu
beleuchtet werden. ◆
Benvenuti al Ristorante
Un sorriso amichevole e sincero,
l’invitante gesto del saluto…
Ein freundliches und ehrliches Lächeln,
die einladende Geste zur Begrüssung...
Costine marinate piccanti, gustose
bistecche, gamberoni giganti e pesce
fresco di giornata cucinati sul nostro
Smokegrill dal attuale campione
svizzero del grill …
Saftige Steaks, würzige Spareribs , pikante
Riesenkrevetten und täglich frische Fische,
grilliert im Smokergrill vom amtierenden GrillSchweizermeister
Le nostre pizze cotte nel forno a legna... Eine knusprige Pizza aus dem Holzofen
Sia per il menu del giorno o per
l’aperitivo con stuzzichini fatti in casa
sempre diversi…
in una cornice disinvolta e curata…
… tutto questo siamo NOI
Ob zum Mittagsmenu oder beim Aperitivo mit
abwechselnden Häppchen...
in einem legeren, gepflegten Rahmen...
…das sind WIR
È gradita la riservazione
Für Reservationen
Tel: 091 791 27 40
Orario di apertura:
Öffnungszeiten:
Martedì – Domenica:
Dienstag – Sonntag:
27
11.00 – 14.00
16.30 – 01.00
Ristorante da Gina, Eichenberger-Gastro-GmbH, Viale Monte Verità 19, 6612 Ascona
tel: 091 791 27 40, fax: 091 791 47 24, web: www.dagina.ch, mail: [email protected]
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Da Mystic Barrito
a mister Baritono
È alto un metro e 88 e pesa 120 kg.. Ha 31 anni, una
moglie, un pupo di 15 mesi, un lavoro da contabile,
18anni di passione lirica e due titoli di campione svizzero
di “Air Guitar”. Air Guitar: espressione inglese che vuole
indicare il mimare il gesto di suonare la chitarra
fingendo di averne una fra le mani.
• di Ezio Guidi •
A
lessandro Veletta abita a Tenero.
Da qualche settimana, incrociando turisti svizzero-tedeschi, gode
di gradita popolarità. Dopo aver superato una severa selezione alla quale hanno partecipato ben 2500 giovani di belle speranze, si è ritrovato fra i 24 semifinalisti dello show televisivo di successo:
“Die grössten schweizer talente”. Fra l’altro (pur non raggiungendo la finale) con
un mix di preziosa lirica e scatenata Air
Guitar ha impressionato la giuria dove ritrovavi anche DJ Bobo e l’ex Miss Svizze-
ra Christa Rigozzi. Due e
intercambiabili i suoi nomi
d’arte. Il primo: “Mystic
Barrito” quando veste i panni di suonatore simpaticamente “schizzato” e accarezza o bistratta un’immaginaria chitarra sul palcoscenico di un Campionato nazionale (primo
nel 2007 e 2009) o campionato del mondo
(quinto in Finlandia 4 anni fa) e mentre
vengono “sparate” a tutto volume note
di musica hard rock, heavy metal o
punk. Diventa: “Mister Baritono”
mentre ricorda la sua passione
per il bel canto nata quando,
dodicenne, i genitori lo
iscrivono al coro Lauretano di Loreto anche
per contenere un temperamento fin troppo
vivace. Dai 17 ai 25 anni, da
baritono verdiano, è solista nel
coro.
Nel frattempo si diploma al conservatorio e raccoglie i preziosi insegnamenti di Bruno Pola (nella lunga carriera anche un ventennio al Metropolitan di New York). Alessandro Veletta, non disdegna, nella piccola
realtà di casa nostra, offrire le sue indubbie
doti di baritono anche in
occasio-
ne di numerosi matrimoni. Sorride affermandosi un portafortuna. Presente a 300
matrimoni, soltanto tre coppie hanno poi
divorziato! Prima della sua riuscita esibizione allo show della televisione svizzerotedesca va comunque detto che Veletta
aveva raccolto allegri momenti di popolarità per la sua quasi casuale apparizione
nel mondo dell’ ”Air Guitar”. A 27 anni si
lascia convincere dal produttore di Rete
3 Christian Testoni, a partecipare ai Campionati svizzeri di
“Air Guitar” pogrammati poche settimane dopo a Zofingen.. A dire la verità, strimpella il piano ma non sa suonare la
chitarra. Dando fondo alla sua
estrosità
(ogni tanto gioiosamente
“pazzerello”) impara veloce a imitare i più celebrati suonatori
di chitarra e con
un numero decisamente “fuori di
testa” conquista le
giurie. Due titoli nazionali e un quinto
posto ai Mondiali in quella Oulu, cittadina finlandese, dove dal 1996 si
organizza il Campionato del mondo in un’atmosfera decisamente
particolare fra serio e faceto. Chissà quanti di noi, soli davanti allo
specchio con fra le mani magari una racchetta da tennis e
le note di chitarre rock a tutto volume, ci siamo dimenati
imitando i grandi chitarristi. Gli “storici” fanno risalire l’origine dell ‘ “Air
Guitar” al mitico Joe
Cocker che, in vena
di follie, nel 1969, sul
palco di Woodstock finse
di suonare il basso in “With
a little help from my friends”.
La folla andò in delirio. Oggi vi
sono campionati nazionali e un
mondiale con 10mila spettatori
e concorrenti giunti da 17 Paesi.
Per emergere devi avere anche carisma, fascino, grande carica, espressione corporea
e un bel pizzico di sana follia.
Non è certo facile saper pizzicare una chitarra elettrica presente solo nella tua fan-
29
tasia. Oggi, Alessandro Veletta è sempre
meno “Mystic Barrito” e sempre più “Mister Baritono”. Per regalare una dolce buonanotte all’adorato piccolo figliolo, meglio
il bel canto! ◆
Vom Mystic Barrito
zum Mister Baritono
Er ist 188 cm gross und wiegt 120 kg. Er ist 31 Jahre alt,
verheiratet, hat ein Baby im zarten Alter von 15 Monaten, arbeitet
als Buchhalter, ist seit 18 Jahren begeisterter Sänger klassischer
Musik und zweifacher Schweizer Meister in „Air Guitar“. Air
Guitar ist der englische Ausdruck für das fiktive Spielen mit einer
elektrischen Gitarre ohne eine in Händen zu haben.
A
lessandro Veletta wohnt in Tenero.
Seit einigen Wochen geniesst er einen grossen Bekanntheitsgrad, besonders bei Touristen aus der deutschen
Schweiz. Dies nachdem er es, nach harten
Ausscheidungen, an der sich 2500 junge
Hoffnungen der Kulturszene beteiligten, unter die 24 Halbfinalisten der Fernsehshow
„Die grössten Schweizer Talente“ geschafft
hatte. Dabei hat er mit einem Mix aus ent-
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
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fesselter „Air Giutar“ und klassischem Gesang auch die Jury beeindruckt (auch wenn
er es dann nicht in das Finale schaffte), in
der unter anderen DJ Bobo und die Ex Miss
Schweiz Christa Rigozzi vertreten waren.
Aus diesem Grunde besitzt er zwei austauschbare Künstlernamen. Der eine, wenn
er jeweils frenetisch und in überdrehter
Weise auf seiner nicht vorhandenen Gitarre „spielt“ lautet: „Mystic Barrito“. Bereits
früher hatte er sich zu den in lautesten Tönen gespielten Noten von Hard Rock, Heavy
Metal oder Punk Musik an den Schweizer
Meisterschaften (erster im 2007 und auch
2009) und an den Weltmeisterschaften (als
Fünfter vor 4 Jahren in Finnland) des imaginären Gitarrenspiels beteiligt.
Beim anderen, der „Mister Bariton“ lautet,
erinnert er sich, wie er im Alter von 12 Jahren seine Leidenschaft für den klassischen
Gesang entdeckte und ihn seine Eltern beim
Lauretano Chor von Loreto einschrieben,
um damit sein äusserst lebhaftes Temperament etwas zu zügeln. Im Alter von 17 bis
25 Jahren war er als Bariton in diesem Chor
Solist für Verdi Interpretationen. In dieser
Zeit schaffte er auch das Diplom am Konservatorium und sammelte wertvolle Ratschläge von Bruno Pola, der im Laufe seiner
langen Karriere 20 Jahre an der Metropolitan in New York verbrachte.
Alessandro Valetta verschmäht nicht bei
vielen Hochzeiten in der näheren und auch
weiteren Umgebung seine grossen Fähigkeiten als begnadeter Bariton unter Beweis zu
stellen. Er scheint zudem ein Glücksbringer
zu sein, da von den 300 Hochzeiten, bei denen er gesungen hat, sich inzwischen nur
drei Paare haben scheiden lassen.
von Zeit zu Zeit auch etwas übergeschnappt
scheint, lernt er ausserordentlich schnell die
berühmtesten Gitarristen zu imitieren und
mit einer „verrückten“ Nummer begeistert
er die Juroren.
Er erringt zwei Schweizer Meistertitel und
einen fünften Platz an den Weltmeisterschaften in Oulu, einer Stadt in Finnland,
in der diese seit 1996 in einer teils ernsthaften teils spassigen Atmosphäre stattfinden.
Wer weiss schon, wie viele von uns auch
einmal vor einem Spiegel herumgezappelt
sind und, vielleicht mit einem Tennisschläger im Arm und mit Rockmusik in voller
Lautstärke, einen der grossen Gitarristen
imitiert haben.
Die Herkunft des „Air Guitar“ soll auf den
legendären Joe Cocker zurückzuführen sein,
der 1969, auf der Bühne von Woodstock, in
einem Anflug von Delirium beim Lied „With
a little help from my friends“ vortäuschte,
an einer Bassgeige zu zupfen und das Publikum in helle Begeisterung versetzte.
Heute werden nationale Meisterschaften
und die Weltmeisterschaft mit 10tausend
Zuschauern und Konkurrenten aus 17 Ländern durchgeführt. Um Erfolg zu haben
braucht es neben Charisma, Ausstrahlung,
Power, Körpersprache auch ein Quentchen
gesunder Verrücktheit. Eine elektrische Gi-
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tarre zu spielen, die nur in der Fantasie besteht, ist keine leichte Aufgabe.
Heute ist Alessandro Valetta jedoch immer
weniger „Mystic Barrito“ und immer mehr
„Mister Baritono“. Umso mehr der Belcanto
viel geeigneter ist, seinem geliebten, kleinen
Sohn eine gute Nacht zu wünschen. ◆
Il vostro ottico con la medaglia d‘oro.
Classe garantita!
Nicht unerwähnt bleiben muss jedoch, dass
Valetta bereits vor seiner gelungenen Darbietung anlässlich der erwähnten Show im
Deutschschweizer Fernsehen bei seinen gelegentlichen Auftritten in der Welt der „Air
Guitar“ auch bei uns eine gewisse Popularität erreicht hatte. Als er 27 Jahre alt war,
hat ihn Christian Testoni, Produzent bei
Rete 3, überzeugen können, sich bei den
Schweizer Meisterschaften des „Air Guitar“ zu beteiligen, die einige Wochen später
in Zofingen stattgefunden haben. Er klimperte zwar auf dem Klavier, aber vom Gitarrenspiel hatte er keine Ahnung. Indem
er sich ganz seiner Kreativität hingibt und
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Ascona,
terra di teatri
• di Claudio Troise •
C
hi ha detto che il Ticino ama solo
le tombole, il gioco delle bocce e
le bande musicali? Forse non tutti lo sanno, ma noi ticinesi amiamo anche
il teatro! E non da ieri. Volendo tracciare
uno scritto sull’attività teatrale nel Locarnese, e particolarmente nella nostra bella
Ascona, è inevitabile una breve premessa
concernente il teatro nel nostro Cantone
in genere, partendo dagli albori.
Dal 1600 è attestata una produzione teatrale in varie forme nella Svizzera Italiana: a Locarno recitavano i “Dilettanti Filodrammatici” fin dal 1786; a Lugano erano
presenti la compagnia dei “Signori Dilettanti” nel 1798 e la Compagnia dei Filodrammatici (detta “Nuova”) dal giugno
1881; a Bellinzona Casimiro Fratecolla rileva che “dal 1785 al 1815 ha funzionato ininterrottamente una Società mista di
musica e dilettanti filodrammatici”.
Un “teatro professionistico” vero e proprio, oltre alle compagnie filodrammatiche di fine Ottocento e d’inizio Novecento, nasce grazie alla Radio della Svizzera
Italiana, con Guido Calgari quale fondatore e primo regista, inventore del professionismo teatrale (1933).
I primi lavori, con ingaggi di attori/attrici dalla vicina Italia (Milano e Como), venivano rappresentati nel Teatro Kursaal di
Lugano, e trasmessi in diretta alla RSI.
Altre compagnie nascevano in seguito,
con sempre più il supporto di attori locali:
nel 1957 veniva fondato il “Piccolo Teatro
della Svizzera Italiana Teatro Prisma”, che
operava dapprima a Lugano, e in seguito alla Casa d’Italia di Locarno (dal 1959)
con la regia di Franco Passatore prima, e
Raimondo Rezzonico in seguito.
Santuzza Oberholzer e in seguito da Katya e Claudio Troise, attuale animatore del
Gruppo Teatro.
Più tardi si affacciava sulla scena ticinese il
“Teatro Cittadella” di Lugano, seguito dal
“Teatro della Svizzera Italiana” e in seguito dal “Teatro La Maschera”: tutte compagnie che hanno potuto godere dell’apporto umano e artistico del grande Alberto Canetta, attore e regista di indubbi doti
recitative e organizzative!
Mentre nel Sottoceneri l’attività teatrale ruotava intorno alla RSI e alla nascente
Televisione della Svizzera Italiana, il sonnacchioso Locarnese, nondimeno, poteva
vantare già alcune esperienze teatrali grazie al Teatro di Locarno, inaugurato nel
1902, e nel quale venivano rappresentate
soprattutto operette e concerti (importante l’apporto del musicista Ruggero Leoncavallo, che durante il suo soggiorno a
Brissago permise l’allestimento di spettacoli artistici presso il teatro cittadino). Ben
presto il Teatro divenne il ritrovo preferito
dei forestieri e della “società bene” cittadina. Fino agli anni ’80 vi si esibivano anche
compagnie ingaggiate dalle associazioni
Kulturgemeinschaft (in tedesco) e Alliance
Française (in francese): esperienze assolutamente antitetiche! Attiva in città, qualche anno dopo, era anche la Filodrammatica Italo Ticinese, che radunava italiani e
ticinesi della “Belle Epoque”, amanti della
recitazione.
Teatro Papio
Ad Ascona, già dal 1854 il rettore laico del
Collegio Papio Girolamo Mascagni, aveva scoperto nel teatro un efficace mezzo di educazione, e ogni anno, nel periodo di Carnevale, vi si tenevano recite. Nel
periodo 1855-1864, si fa cenno, presso il
Collegio, anche di lezioni di danza. Dal
1894 al 1910 l’istituto asconese fu affidato ai Salesiani, il cui rettore, don Mellano
(1896-1906), si rivelò un fervente promo-
tore dell’attività teatrale. Fu lui anzi a pensare di costruire finalmente un vero salone teatrale, che vide la sua realizzazione
nel 1905. Dopo una pausa di alcuni anni,
e grazie ai benedettini di Einsiedeln, nel
1928 l’attività “artistica” recuperò vitalità.
Questo lo si deve in modo particolare all’intraprendente padre Ugo Sander, insegnante di storia dell’arte che a quei tempi seppe inculcare nei giovani studenti la
passione per la recitazione, curando sempre le scenografie, le musiche e gli effetti
speciali. L’eco di alcuni lavori messi in scena nel salone teatro del Collegio era giunto fino alle pagine dei giornali nella Svizzera tedesca, tanto da definire il Teatro
Papio vera ed unica scuola di recitazione presente in Ticino a quell’epoca. L’attività continua tutt’oggi grazie ad una ripresa negli anni ’90 sotto la direzione di
Teatro San Materno
Contemporaneamente alla ripresa dell’attività teatrale del Papio, ad Ascona apriva
– sempre nel 1928 - il teatro San Materno, vero gioiello di architettura Bauhaus
che l’architetto tedesco Carl Weidemeyer
aveva progettato su invito di Paul Bachrach, padre della danzatrice Charlotte Bara
(1901-1986), che nel teatro promuoverà una propria scuola e spettacoli fino al
1958. A tal proposito vale la pena ricordare un terzetto eccezionale di danzatrici
esibitesi sul questo palco asconese: le sorelle Lilly, Jeanne e Léonie Braun, che già
dal 1916 percorrevano tutta l’Europa con
le loro “performances”. Più tardi negli spazi del Castello dei Ghiriglioni Jacob Flach animerà il Marionettentheater, che nei
trent’anni di attività (1937-1960) produrrà 41 spettacoli di marionette esclusivamente in lingua tedesca e particolarmente indirizzati alla colonia confederate e
agli ospiti in vacanza ad Ascona per l’estate. Con lui hanno collaborato artisti affermati quali Werner Müller e Misha Epper.
Qualche anno più tardi si insediò nel fatiscente teatro la Compagnia “Antonin Artaud”, diretta dai losannesi Michel e Michèle Poletti: la loro attività era iniziata nel 1969 in un granaio di Cadempino.
Dopo alcuni anni di spettacoli nel borgo
asconese, la coppia ha fatto ritorno a Lugano, dove è attiva tutt’oggi. A loro si deve
anche l’organizzazione del “Festival Internazionale delle Marionette”.
Il S. Materno è rimasto chiuso alcuni
anni, fino al completo restauro, avvenuto
nel 2009 grazie all’intervento del Municipio asconese. Oggi il teatro, riportato all’antico splendore, è affidato alla direzio-
ne della danzatrice Tiziana Arnaboldi, con
il supporto di Domenico Lucchini quale
“project manager”.
Nel 1959, insieme a Jakob Flach (presso il
Castello di Ghiriglione) inizierà la sua attività artistica il clown Dimitri (Müller)
con lo spettacolo (ancora oggi in cartellone) “Porteur”. Particolare successo ebbe la
pièce “L’Angelo clown”, che Dimitri recitò
dal 10 al 22 marzo 1959. Dopo quell’esperienza, nascerà in lui il desiderio di qualcosa di nuovo: fonderà una delle principali fucine del cambiamento del teatro ticinese: il “Teatro Dimitri” (1971) di Verscio.
In seguito darà vita anche alla “Scuola di
Teatro” (1975) e nel 1978 alla “Compagnia Teatro Dimitri”, con allievi di tutto il
mondo accettati dopo una severa selezione. Dalla Scuola Dimitri usciranno alcuni validi attori che nel giro di pochi anni
avrebbero intrapreso diverse attività teatrali: pensiamo in particolare al Teatro Paravento di Locarno (1982).
Teatro del Gatto
Un’altra realtà teatrale attiva ad Ascona
fin dagli anni anni ’30 è il Teatro del Gatto. L’edificio che ospita il Teatro fu creato
nel 1933 dall’Associazione per la Gioventù di Ascona, grazie ai fondi ricavati dalla
vendita di patate. Nel ’35 fu istituito l’Oratorio maschile, che ospitò varie attività e, negli anni ’50, numerosi spettacoli di
compagnie amatoriali. La prima ristrutturazione risale al 1951. Negli anni ’80 la gestione fu affidata al clown Dimitri, cui subentrò, nel 1988, il mago Fantasios (Alfonso Paganetti). La sua particolare sensibilità dava spazio agli spettacoli di varietà,
alle nascenti filodrammatiche e soprattutto ai giovani musicisti, che nel “Bistrot”
del teatro potevano esibirsi gratis, animare le serate e allo stesso tempo farsi conoscere. Il teatro chiuse poi dal ’94 al ’99.
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Ascona,
ein Stück
Theater
Nel 2000 altra ristrutturazione e, l’anno
successivo, il via alla nuova stagione, sotto la direzione di Santuzza Oberholzer.
Un’attività che è proseguita fino alla fine
del 2007. A partire dal 2008 la gestione e
la direzione della Sala del Gatto – rinnovata anche dal punto di vista tecnico, logistico ed estetico – è affidata ad un’équipe
di artisti, coordinati da Gillian McLeod.
Nei primi due anni dalla riapertura (20082009) è stato offerto alla popolazione un
ricco e variato cartellone con teatro, danza, jazz, cinema. Particolare attenzione
viene rivolta anche all’aspetto sociale della Sala del Gatto, secondo le intenzioni dei
promotori del secolo scorso, con un occhio alla programmazione per anziani e
ragazzi. ◆
W
er hat gesagt, dass das Tessin nur
Tombolas, Boccia und Musikgruppen liebt? Möglicherweise
wissen es nicht alle, dass wir Tessiner ebenso
das Theater lieben! Und das nicht erst seit
gestern! Nehmen wir nur schon Bezug auf
die Theater-Aktivitäten im Locarnese – und
besonders in unserem malerischen Ascona. Dazu lohnt sich ein Blick zurück in der
Zeitgeschichte in unserem Kanton.
Schon im 16. Jahrhundert wurde eine Theaterproduktion in verschiedenen Formen
in der italiensichen Schweiz vorgeführt. So
traten in Locarno die „Dilettanti Filodrammitici“ bis ins Jahr 1786 auf; in Lugano
wirkten 1798 die ‘Signori Dilettanti’ und ab
Juni 1881 die ‘Compagnia dei Filodrammitici (‘Nuovo’ genannt); aus Bellinzona weiss
Casimiro Fratecolla zu berichten, dass zwischen 1785 und 1815 ununterbrochen eine
gemischte Musikgruppe mit Laienschauspieler gewirkt hat..
Eine erste „professionelle Theatergruppe“
wurde, neben anderen Laientheatern Ende
1800 und und Anfang 1900, dank dem Radio der italienischen Schweiz (RSI), von
Guido Calgari (Gründer und erster Regisseur) gegründet. Somit darf er ebenso als
Gründer des professionellen Theaters (1933)
benannt werden.
Die ersten Vorstellungen fanden im KursaalTheater in Lugano statt und wurden von
der RSI direkt übertragen. Dafür wurden
Schauspieler und Schauspielerinnen aus Italien (Mailand und Como) verpflichtet.
Danach wurden immer mehr andere Theatergruppen mit lokalen Schauspielern ins
Leben gerufen: Im Jahr 1957 wurde die
Gruppe „Piccolo Teatro della Svizzera Italiana Teatro Prisma“ gegründet. Diese war
zuerst in Lugano und später in der „Casa
d’Italia“ in Locarno (ab 1959) tätig. Zuerst
unter der Regie von Franco Passatore und
danach von Raimondo Rezzonico.
Später erschien auf der Tessiner Theaterbühne die Gruppe „Teatro Cittadella“ aus
Lugano, gefolgt vom „Teatro della Svizzera Italiana“ und schliesslich meldete sich
ebenso das „Teatro La Maschera“ auf der
Bühne. Dies waren alles Gruppen, die auf
die grosszügige Unterstützung des grossen
künstlerischen Leiters Alberto Canetta zählen konnten. Er selbst war ein begnadeter
Schauspieler und Regisseur mit immenser
schauspielerischer und organisatorischer
Begabung!
Während sich beim Theater im Sottoceneri alles um die RSI und dem neu geborenen
Fernsehen drehte, genoss im Sopraceneri
vor allem in Locarno, das „Teatro di Locarno“ kulturell die grösste Aufmerksamkeit.
Dieses wurde 1902 eingeweiht. Im „Teatro
di Locarno“ wurden vor allem Operetten
und Konzerte gespielt (eine wichtige musikalische Unterstützung war dabei Ruggero
Leoncavallo, der sich während seiner Anwesenheit um die künstlerischen Belange
kümmerte). Schon früh wurde das Theater
zum beliebten Treffpunkt der Touristen (die
mandamals noch Forestieri/Fremde nannte) und der betuchten Gesellschaft vor Ort.
Bis zu den 80er Jahren wurden auch Gruppen aus dem deutsch- (Kulturgemeinschaften) und französischsprachigen (Alliance
Française) Bündnis engagiert: Dadurch
entstanden sehr gute, gegensätzliche Erfahrungen! In der Stadt Locarno waren später
auch die „Filodrammatica Italo Ticinese“
aktiv. Diese vereinte Italiener und Tessiner
aus der „Belle Epoque“, die sich der Schauspielerei verschrieben.
Teatro Papio
Schon im Jahre 1854 entdeckte in Ascona
der Laien-Rektor Girolamo Mascagni vom
„Collegio Papio“, das Theater. Im Theater
hatte er ein wirkungsvolles Erziehungsmittel entdeckt. Und so wurden jedes Jahr zur
Fastnachtszeit Aufführungen gespielt. In
der Zeit zwischen 1855 bis 1864 wurden
im „Collegio“ auch Tanzkurse durchgeführt. Von 1894 bis 1910 wurde das Asconeser Institut den Salesianern übergeben,
deren Rektor Don Mellano (1896-1906),
sich als grosser Theaterförderer auszeichnete. Schliesslich war es auch er, der letztlich
1905 einen richtigen Theatersaal bauen
liess. Nach einer Pause von einigen Jahren
und dank den Benediktinern aus Einsiedeln wurden die künstlerischen Aktivitäten
im Jahre 1928 wieder aufgenommen. Dabei
zeigte sich der unternehmungslustige Pater
Ugo Sander sehr aktiv. Er wirkte zu jener
Zeit als Kunstgeschichtslehrer. So weckte er
bei den jungen Studenten das Interesse fürs
Theaterspielen. Selbst kümmerte er sich um
die Bühnenbilder, Musik und Spezialeffekte.
Das Echo einiger zur Schau gestellten Werke gelangte sogar in die Tageszeitungen der
Deutschschweiz. In der Tat galt das „Teatro
Papio“, zu dieser Epoche als einzige Theaterschule im Tessin. Auch heute wird rege
gespielt. Dies nachdem die Aktivitäten in
den 90-er Jahren von Santuzza Oberholzer
und später von Katya sowie Claudio Troise wieder aufgenommen wurden. Zur Zeit
wirkt Claudio Troise als Animateur der
Theatergruppe.
Teatro San Materno
Gleichzeitig zur Wiederaufnahme des Theaters „Papio“ in Ascona, startete ebenso im
Jahre 1928 das Theater „San Materno“
sein Wirken. Das Theater wurde unter der
Bauhausarchitektur zu einem Prunkstück
gemacht. Es war der deutsche Architekt
Carl Weidemeyer, der das Projekt im Auftrag von Paul Bachrach, Vater der Tänzerin
Charlotte Bara (1901-1986), ausführte. Sie
lancierte dort im Theater eine eigene Schule und gab Vorstellungen bis ins Jahr 1958.
In diesem Zusammenhang ist erwähnenswert, dass sich zu jener Zeit ein aussergewöhnliches Tanz-Trio auf der Asconeser
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DAS HOTEL
EDEN ROC
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GAULTMILLAU HOTEL
DES JAHRES 2010
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Gleich drei Küchenchefs begeistern hier die Gäste in vier
Restaurants, die mit insgesamt 44 Punkten ausgezeichnet
sind.
Bühne profilierte: es waren die Schwestern
Lilly, Jeanne und Léonie Braun, die bereits seit 1916 in ganz Europa das Publikum mit ihren Darbietungen entzückten.
Später, und in den Räumen des „Castello
de Ghiriglioni“, animierte Jakob Flach das
Marionettentheater. Dabei wurden in 30
Jahren (1937-1960) 41 exklusive Marionettentheater in deutscher Sprache gezeigt.
Diese waren im Sommer besonders einem
Deutschschweizer- und Feriengastpublikum aus dem Ausland gewidmet. Mit ihm
zusammen haben bekannte Künstler wie
Werner Müller und Misha Epper zusammengearbeitet. Einige Jahre später spielte
im baufälligen Gebäude auch die Theatergruppe „Antonin Artaud“. Sie wurde von
den Lausannern Michel und Michèle Poletti geleitet. Sie hatten ihre Aktivitäten zuvor
und im Jahr 1969 in einer Getreidekammer
in Cadempino aufgenommen. Nach einigen
Jahren mit Aufführungen im Zentrum Asconas kehrte das Duo ins Luganese zurück.
Dort sind sie noch heute aktiv. Dank ihnen
existiert auch die Organisation des „Festival
Internazionale delle Marionette“.
Das San Materno blieb für einige Jahre geschlossen, weil es komplett restauriert werden musste. Dies geschah auf Intervention
der Gemeinde Ascona im Jahre 2009. Heute
hat das Theater zum alten Glanz zurückgefunden und wird unter der Direktion der
Tänzerin Tiziana Arnaboldi geleitet, die
dabei auf die Unterstützung von Domenico
Lucchini zählen kann, der als sogenannten
„Project Manager“ wirkt.
Im Jahre 1959 beginnt mit Jakob Flach (im
„Castello de Ghiriglioni“) ein Clown, namens Dimitri (Müller) seine Vorführungen
mit dem Stück „Porteur“ (dieses Spektakel
ist auch heute noch im Programm). Besonders erfolgreich war das Stück „L’Angelo
clown“, das Dimitri zwischen dem 10. und
22. März 1959 aufführte. Danach hatte er
den Wunsch etwas anderes zu realisieren.
Und so gründete er das „Teatro Dimitri“ in
Verscio (1971). Damit wurde eine wichtige
Veränderung in der Tessiner Theaterwelt
vollzogen. Später rief er die „Scuola Teatro“
(1975) und die „Compagnia Teatro Dimitri“ ins Leben. Dabei kamen – nach strengen
Auswahlverfahren – Schüler aus der ganzen
Welt nach Verscio zur Ausbildung. Nachvollziehbar, dass aus der Dimitri-Schule einige Talente ihren Weg gemacht haben und
einige Jahre später Erfolge feiern konnten.
So wurde auch das „Teatro Paravento di
Locarno“ (1982) gegründet.
Fonti/ Quellen:
“Il Teatro nella Svizzera Italiana”,
di Pierre Lepori, Casagrande 2008
“Il Teatro / Das Theater”
di Yvonne Bölt e Gian Pietro Milani,
Poncioni 2010
“Locarno e la sua funicolare”,
di De Lorenzi/Varini, Pedrazzini 1981
“Ferien-Journal”
maggio, giugno e luglio 2010
Teatro del Gatto
Eine andere aktive Theaterrealität in Ascona ist seit den 30-er Jahren das „Teatro del
Gatto“. Das Gebäude wurd 1933 von der
Jugendvereinigung Ascona kreiert. Dabei
wurden die Geldmittel aus dem Kartoffelverkauf zusammengetragen. Im Jahr 1935
wurde das Männeroratorium gegründet, indem verschiedene Aktivitäten angesagt waren. In den 50er Jahren wurden dort zahlreiche Laiendarbietungen zum Besten gegeben.
Die erste Restaurierung des Gebäudes wurde
1951 ausgeführt. In den 80er Jahren wurde
die Verwaltung des Theaters an den Clown
Dimitri vergeben. 1988 wurde das Zepter
dem Zauberer Fantasios (Alfonso Paganetti) übergeben. Seine besondere Sensibilität
brachte Platz für verschiedenartige Vorstellungen. So gab es neue Produktionen, aber
vor allem junge Musiker zu sehen, die sich
im „Bistrot“ gratis dem Publikum bekannt
machen konnten. Danach blieb das Theater
zwischen 1994 und 1999 geschlossen.
Im Jahr 2000 folgte eine weitere Restrukturierung und im Jahr darauf erfolgte der Saisonstart unter der Führung von Santuzza
Oberholzer. Sie leitete das „Teatro del Gatto“ bis Ende 2007. Ab 2008 wurde die Verwaltung und Direktion der „Sala del Gatto“
– in Sachen technischer Ansicht, Logistik
und Ästhetik in neuem Kleid – einer jungen Künstlergruppe übergeben, von Gillian McLeod koordiniert. Während den beiden ersten Jahren nach der Wiederöffnung
(2008-2009) wurde dem Publikum ein gutes und variantenreiches Programm in Sachen Theater, Tanz, Jazz und Kino geboten.
Besondere Aufmerksamkeit wurde in der
„Sala del Gatto“, dem gesellschaftlichen Aspekt geschenkt. Gemäss den Ideen der Promotoren des letzten Jahrhunderts wurde bei
der Programmierung das Augenmerk wieder auf ein älteres und auch junges Publikum gerichtet. ◆
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Tessuti rigati e diabolici
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Stoffe-gestreift und teuflisch
• di Rafael Kouto •
“
Struttura impura, la riga è rimasta a
lungo, in Occidente, un marchio di
esclusione o di trasgressione. Il Medioevo considera i tessuti rigati oggetti diabolici e la società moderna ha vestito con indumenti a righe i ceti più bassi
della propria popolazione: schiavi, domestici, marinai, ergastolani. Tracciando una
lunga storia della rigatura occidentale,
Michel Pastoreau si interroga più ampiamente sull’origine, lo statuto e il funzionamento dei
codici visuali in seno a una
determinata società”. da “La
stoffa del diavolo. Una storia delle righe e dei tessuti
rigati” di Michel Pastoreau,
Il Nuovo Melangolo 2007
in passato? La classica T-Shirt a righe rappresenta un vero e proprio capo sinonimo
del tempo libero, soprattutto se indossato
in occasioni Navy.
Un vero e proprio muster che stampato o
integrato nei materiali corrisponde ad un
total look. Con un mix di proporzioni o
diverse versioni, orizzontali o verticali, in
relazione con il corpo della donna e dell’uomo cercando di valorizzarlo.
Questa stagione viene proposto da Prada
con un vero e proprio mix tra lo stile barocco o una stampa classica, applicato anche agli accessori.
Gli Outfits rigati più interessanti, questa
stagione, gli troviamo anche da Versace, Jil
Sander, Isabel Marant e Junya Watanabe.
Un motivo decorativo che va oltre alla
classica T-Shirt alla francese, meglio evitare la monotonia. ◆
S
treifen galten in unserer westlichen
Welt lange als “unrein”, erinnerten
sie uns doch an Ausgrenzung oder an
Strafanstalten. Das Mittelalter sieht alle gestreiften Stoffe als teuflisch an und demzufolge wurde diese Kleidung während Jahrhunderten dem gemeinen Volk, den Sklaven, Dienstboten, Matrosen und Sträflingen
aufgezwungen. Michel Pastoreau hat sich
mit dem Thema befasst und versucht, sei-
nen Ursprung herauszufinden, zu verstehen,
warum gestreifte Stoffe so determiniert als
minderwertig klassiert wurden. „Des Teufels Stoff. Eine Geschichte der Streifen und
der gestreiften Stoffe“, von Michel Pastoreau
– Il Nuovo Melangolo 2007
Unsere Märzausgabe hat Ihnen die Tendenzen von verschiedenen Stylisten vorgestellt,
fast alle haben Streifen in ihrer Kollektion,
Come avrete visto nella numero di Marzo dedicato alle
tendenze primavera estate 2011. I tessuti rigati vengono proposti di stagione
in stagione da diversi stilisti, una trend che rinnova
e ritorna sempre di moda.
Quasi che non ci si ricordi
del suo significato nel passato, come se fosse un disegno moderno e creato dal
nulla. Nella storia dell’abbigliamento e del costume che
ha per secoli rappresentato
l’esclusione e la trasgressione. Oggigiorno si potrebbe
osare di dire che rappresenti esattamente l’esatto contrario. Chi non possiede almeno un capo d’abbigliamento a righe nel proprio
armadio, senza ad essere a
conoscenza del significato che aveva rappresentato
Jil Sander
Versace
Junya Watanabe
Isabel Marant
Prada
nicht nur für den Frühling 2011. Ein Trend,
der immer wieder modisch schick und „in“
ist. Man könnte meinen, dass sich niemand
mehr an die Bedeutung der Streifen in der
Vergangenheit erinnert. Fast so, als hätte man die Streifen erst jetzt erfunden. Der
Kleiderkodex war über Jahrhundert sehr
strikt und erlaubte keinerlei Überschreitung. Heute scheint das Gegenteil der Fall
zu sein. Ein gestreiftes Kleidungsstück ist
ein „Must“ in jedem Kleiderschrank, ohne zu wissen, was
es mit den Streifen einmal
auf sich hatte. Das klassisch
gestreifte T-Shirt gehört zur
Freizeitkleidung, sehr beliebt
sind die „Navy-Shirts“.
Streifen in allen Farben und
Mustern, aufgedruckt oder
im Material verarbeitet sind
heute ein fester Bestandteil unserer Garderobe. Eine
Mischung der Proportionen,
verschiedene Versionen, horizontale Streifen, vertikale
Streifen, alle wollen unseren
Körper vorteilhafter machen.
In der kommenden Saison
schlägt Prada eine Mischung
zwischen Barock und klassischen Drucken vor, die auch
auf die Accessoires übertragen werden.
Die interessantesten gestreiften Outfits der Saison finden
wir bei Versace, Jil Sander,
Isabel Marant und Junya
Watanabe.
Dekorative Motive, die das
klassische französische TShirt weit hinter sich lassen.
Lassen wir doch die Monotonie auch hinter uns. ◆
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
DKNY
NY
HUGO BOSS
ANTI FLIRT
BELSTAFF
GUESS
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ANTI - FLIRT
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BIKKEMBERGS
B
SCOTCH & SODA
DESIGUAL
E
NL
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
Poesia da parati
Tapetenpoesie
“L’arredamento è uno
stato d’animo”, Robert de
Montesquiou
• di Rafael Kouto •
N
el corso degli anni la carta da parati è oggetto di mode che seguono le correnti artistiche ed artistiche, proprio come l’abbigliamento. Un
dettaglio unico, costoso, ma sicuramente
d’effetto. I cinesi e poi i giapponesi furono i primi ad usare la carta come supporto per le pitture, precorrendo quella che
sarà la carta da parati. Al MUDAC (Museo
di design ed arti applicate) di Losanna si
é appena conclusa la mostra ‘Covering the
wall, Contemporary wallpapers’ dedicata
a carte da parati disegnate da artisti contemporanei, alcuni dei quali hanno fatto
ricorso fin dagli anni ‘60 a questo elemento di arredo nelle loro installazioni. Tra le
altre, anche una carta da parati disegnata
da Andy Warhol, che gioca con il volto di
Mao Tse-Tung. Con più di 70 opere , dal
1800 ai giorni nostri, testimoniano i cambiamenti nella nostra cultura attraverso i
colori, i motivi, le forme del supporto attraveso proposte nuove in rapporto con le
nuove tecnologie. Tra le ultime innovazioni la carta da parati creata da surrealien.de.
Una carta da parati che diventa parte integrante dell’arredamento e degli elementi
della casa. Attraverso carta da parati a strisce, motivi decorativi che adeguano, trasformano e prendo la forma della casa. Per
una casa alla moda. ◆
“Die Ausstattung ist ein
Geisteszustand“ – Robert de
Montesquiou
D
ie Tapete war immer schon ein
Ausdruck der Mode, der die verschiedenen Kunstrichtungen in sich
vereinte, genauso wie es für die Kleider war
und ist. Tapeten waren kostbar, einzigartig
und sie waren ein Blickfang. Die Chinesen
waren die ersten, die Papier als Unterlage
für ihre Malereien benutzen. Ihnen folgten
die Japaner. Das waren die Vorläufer der
Tapetenkunst. Im MUDAC (Museum für
Design und angewandte Kunst) ist soeben
die Ausstellung „Covering the Wall – Con-
temporary wallpapers“ (Mauern verkleiden
– moderne Tapeten) zu Ende gegangen. Die
Ausstellung war zeitgenössischen Künstlern
gewidmet. Einige von ihnen haben die Tapete seit den sechziger Jahren in ihren Werken integriert. Von Andy Warhol war eine
Tapete mit dem Gesicht von Mao Tse-Tung
ausgestellt. Insgesamt über 70 Werke, die
ältesten aus dem Jahr 1800 und bis heute,
zeigen die Tapeten die Veränderung unserer Kultur. Mit Farben, Motiven, Formen
und neuen Technologien. Eine der letzten
Neuheiten ist eine Tapete von Surrealien
(www.surrealien.de). Die Tapete wird ein
Bestandteil der gesamten Hauseinrichtung.
Mit gestreiften Tapeten, mit dekorativen
Motiven, die sich dem Haus anpassen. Tapeten für ein modernes Haus. ◆
43
44
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Il doppio gioco Italia-Libia
45
Das doppelte Spiel: Italien-Libyen
• di Beppe Fissore •
N
el febbraio del 2009 il Parlamento
italiano ha ratificato, con i voti di
destra e sinistra, il Trattato d’amicizia, associazione e cooperazione con la
Libia. Berlusconi ha chiesto a Gheddafi di
essere perdonato per l’occupazione coloniale (1911-1943), ha promesso di indennizzare la Libia con 5000 milioni di Dollari in 20 anni ed entrambi i leader hanno aperto una nuova era di d’intese politico economiche. La faccenda funzionava
così: io ti vendo il 28% della mia energia, capitalizzo le tue imprese in difficoltà, metto freno alle immigrazioni clandestine e tu mi modernizzi il paese. Da allora 180 imprese italiane hanno aperto attività in Libia. I petrodollari del Colonnello
sono entrati in numerose aziende italiane, molte delle quali statali, e il “filtro“
navale ha bloccato, nel 2010, il 90% degli
sbarchi in Sicilia. Con la rivolta di Bengasi, la posizione romana ha iniziato a vacillare tra la paura di perdere gli affari e la
necessità di non allontanarsi da quanto
dettato dall’America. La dichiarazione di
Berlusconi che intendeva “non disturbare“ Gheddafi, ha sottolineato chiaramente che Italia e Libia stanno giocando una
partita doppia di difficile soluzione. Attualmente le partecipazioni libiche in italiana sono, più o meno: 7,5% di Unicred,
la più grande banca italiana di cui Farhat
Bengara, Governatore della banca centrale
libica, è vicepresidente Dal 2009; l’1% di
ENI, che opera il Libia dal 1956 e il 2% di
FIAT Auto e del gigante statale della difesa, Finmeccanica. Il Fondo Lybian Investment Authority, controlla il 40% dell’impresa mista Libco, il 67,5% della Banca
Ubae, il 14,9% dell’azienda di telecomunicazioni Retelit,il 100% della Tamoil italia,
il 7,5% della Juventus e il 33% della Triestina Calcio. L’Italia è il primo socio commerciale della Libia, Gheddafi ne è il primo fornitore di petrolio, il terzo del gas.
Poco più di un anno fa, durante un vertice
della lega araba, Berlusconi ha baciato in
pubblico la mano di Gheddafi. Questi se
l’era subito pulita sulla tunica. Gesto storico ripreso da quotidiani e media. Qualche giorno dopo Berlusconi, in una inter-
vista ad una emittente araba, elogiò il colonnello……………
La storia ci ha insegnato che la gestione
personalistica della politica estera risulta
delicata e sconveniente come fumare una
sigaretta ad un distributore di benzina. ◆
I
m Februar 2009 hat das italienische Parlament das “Freundschaftstraktat” genehmigt, und zwar von beiden Parteirichtungen, der rechten und der linken. Es ging um
Partnerschaft und Zusammenarbeit mit Libyen. Berlusconi hat Gheddafi für die Besetzung
(1911-1943) um Verzeihung gebeten und hat
Libyen eine Wiedergutmachung von 500 Mio.
USD versprochen, auf die nächsten 20 Jahre
verteilt; die beiden Staatsmänner haben eine
neue Ära politischer und wirtschaftlicher Vereinbarungen getroffen. Das ganze funktionierte so: ich verkauf dir 28% von meinem Oel,
ich steck in deine Krisenfirmen mein Kapital,
ich bremse die heimlichen Einwanderungen
in dein Land und du modernisierst dafür
mein Land. Seither haben um die 180 Firmen
in Libyen Geschäfte eröffnet. Die Petrodollars des Oberst sind in viele italienische Firmen geflossen, der Grossteil davon staatlich.
Und der „Marinefilter“ hat 2010 etwa 90%
der Landungen in Sizilien abgeblockt. Mit der
Revolution in Bengasi ist nun die römische
Position ins Wanken geraten. Angst, die libyschen Geschäfte zu verlieren und gleichzeitig
die Notwendigkeit, nicht von den amerikanischen Auflagen abzuweichen. Berlusconi’s
Erklärung, Ghedaffi „nicht zu stören“ zeigt
deutlich, dass Italien und Libyen ein schwer
zu lösendes Doppelspiel betreiben. Momentan
betragen die libyschen Investitionen in Italien
ungefähr 7,5% bei der Unicred - die grösste
italienische Bank und Farhat Bengara, Gouverneur der libyschen Zentralbank, ist der Vizepräsident von Unicred. Bei der ENI ist Libyen mit 1% dabei – die ENI ist seit 1956 in
Libyen präsent. FIAT Auto und der Staatsriese der Verteitigung, Finmeccanica, sind mit
2% dabei. Der „Lybian Investment Authority“ Fund, kontrolliert 40% der libyschen Firmen, weitere 67,5% der Bank UBAE, 14.9%
der Telekommunikation Retelit, 100% von
Tamoil Italia, 7,5% von Juventus und 33%
des Fussballclubs Triestina. Italien ist der
grösste Wirtschaftspartner von Libyen. Gheddafi ist der grösste Erdöllieferant in Italien,
mit Gas steht er an dritter Stelle. Vor weniger
als einem Jahr, anlässlich einer Gipfelkonferenz der Arabischen Länder, hat Berlusconi
dem Oberst öffentlich die Hand geküsst. Der
hat sie sich auch gleich an seiner Tunika abgewischt…. Historische Geste, alle Medien
haben darüber berichtet. Ein paar Tage danach, anlässlich eines Interviews mit einem
arabischen Sender, hat dann Berlusconi den
Oberst auch noch sehr gelobt…….
Die Geschichte lehrt uns, dass das persönliche
Verhalten in der Aussenpolitik delikat ist und
sich als unpassend herausstellen kann – man
raucht ja schliesslich auch nicht eine Zigarette
neben dem Benzinschlauch. ◆
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
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8° Festival Internazionale
Artisti di Strada, Ascona
10-13 giugno 2011 (Pentecoste)
I
l Circo scende in strada: Quest’anno la sorpresa sarà l’esibizione di spettacoli speciali preparati dalla scuola di Cirko Vertigo di Torino, senza dubbio una delle scuole circensi più rinomate a livello internazionale.
Si va in scena per l’ottava volta, quindi!
Gli artisti sempre nuovi regaleranno emozioni a non finire al nostro adorato pubblico locale e turistico, di grandi e piccini.
Ringrazio tutti gli sponsor pubblici e privati che hanno fatto crescere questa grande festa.
Un grazie di cuore allo staff dell’ associazione Manifestazioni di Ascona capitanata da Franco Corio e per la direzione artistica Masha Dimitri, affiancata da Emmanuel Pouilly. Un plauso al comitato d’organizzazione sempre efficientissimo.
Durante questi 4 giorni, artisti di strada
di tutto il mondo, si esibiranno nelle strade di Ascona, in Via Borgo e sul lungolago
Motta. Alla fine di ogni spettacolo come
da copione porgeranno il loro capello fra
gli applausi al generoso pubblico, che voterà le loro performance. Per gli artisti
partecipare alla nostra selezione internazionale significa vedere coronati i loro intensi sforzi di preparazione artistica e riconosciuto il loro talento. In sei anni il fe-
stival asconese ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano in questo ambito a
giudicare dalle innumerevoli candidature
pervenute alla direzione artistica per l’edizione 2011.
Più di 100 spettacoli dunque, divertimento gratuito e di tutti i generi: mimico, teatrale, di danza, con giocolieri, equilibristi,
sputafuocho, musicisti, clowns, eccetera.
LA MANIFESTAZIONE AVRÀ LUOGO
CON OGNI TEMPO!
Il festival internazionale degli “Artisti di strada, Ascona” è uno degli appuntamenti più amati ed apprezzati dal pubblico di grandi e piccini. Le magiche atmosfere, che vengono a crearsi riempiono di gioia le strade e la piazza di Ascona.
Per completare il festival passeggiando per
le stradine e piazze di Ascona si incontreranno vari gruppi che presenteranno delle
animazioni e spettacolini fuori programma. ◆
Andrea Biasca-Caroni
(Presidente del Comitato d’organizzazione
Artisti di Strada, Ascona)
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
gagements bei der Vorbereitung sowie eine
Anerkennung ihres Talents. In nur sechs
Jahren hat sich das Festival in Ascona einen
führenden Platz auf diesem Gebiet erobert,
wie die zahlreichen, bei der künstlerischen
Direktion eingegangenen Bewerbungen für
die Ausgabe 2011 zeigten.
Es erwarten Sie über 100 Veranstaltungen,
Unterhaltung jeder Art und kostenlos: Mimik, Theater, Tanz, Jongleure, Seiltänzer,
Feuerschlucker, Musik, Clownerie und vieles mehr.
DIE VERANSTALTUNG FINDET BEI JEDEM WETTER STATT!
8. Internationales
Strassenkünstlerfestival, Ascona
10. bis. 13. Juni 2011 (Pfingsten)
D
ie Strasse wird zur Zirkusarena:
Die Überraschung dieses Jahres
sind die Sondervorstellungen von
Cirko Vertigo aus Turin, zweifellos einer
der weltweit berühmtesten Zirkusschulen.
Also Vorhang auf, zum achten Mal! Die jedes Jahr wechselnden Künstler schenken
unserem ganzen Publikum, ob gross oder
klein, lokalen Besuchern wie Touristen,
Emotionen ohne Ende. Ich möchte allen öffentlichen und privaten Sponsoren danken,
die die Popularität dieses grossen Festes gefördert haben.
Ein herzliches Dankeschön auch an das Personal des Verbandes „AMA“ Manifestazioni
aus Ascona unter der Leitung von Franco Corio sowie an die künstlerische Leitung unter Masha Dimitri und Emmanuel
Pouilly. Und schließlich einen Applaus an
das wie gewohnt sehr effiziente Organisationsteam.
An den vier Festivaltagen werden Strassenkünstler aus der ganzen Welt auf den
Strassen von Ascona, in der Via Borgo und
an der Seepromenade Motta auftreten.
Und, wie gewohnt, werden sie am Ende
ihrer Darbietungen einen Hut unter dem
applaudierenden, großzügigen Publikum
herumreichen, das ihre Leistung belohnen
wird. Die Auswahl für unsere internationale Veranstaltung ist für die Künstler die
Krönung ihrer Anstrengungen und ihres En-
Ascona
Das internationale Strassenkünstlerfestival
Ascona zählt zu den beliebtesten und geschätztesten Terminen bei Groß und Klein.
Die magische Atmosphäre erfüllt die Strassen und Plätzen von Ascona mit Freude.
Pentecoste/Pfingsten
10 - 13.6.2011
www.artistidistrada.ch
Una proposta di:
Auf Ihrem Weg durch die Gassen und Plätze
erwarten Sie die verschiedensten Gruppen
mit Animationen und einem reichhaltigen
Begleitprogramm. ◆
Andrea Biasca-Caroni
(President des Organisationkomitees Strassenkünstlerfestival, Ascona)
Con il sostegno di:
Comune del Borgo di Ascona
Direzione Artistica: Masha Dimitri
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50
Foto Sergio Luban
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
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Marnin,
la dolce saga
• di Mara Bogetti •
1852,
mentre si proclama l’Impero in Francia e
si assiste all’ascesa politica di Cavour nella confinante e nascente Italia, in quel di
Vira, sulle sponde del Verbano, Angelo Antognini, soprannominato “Marnin”, fonda un laboratorio di panetteria e pasticceria. Sono quasi 160 anni che i “Marnitt”
si tramandano le ricette, rappresentando
uno dei casati dolciari piu`antico del canton Ticino. Con Arno Antognini, cinquantenne talentuoso che ha saputo conservare, sviluppare e proteggere la tradizione di
famiglia, dal 1989, in Locarno, prende vita
il nuovo corso di questa realtà che anno
dopo anno, ha saputo consolidare ed affermare l’arte bianca. La passione e la volontà sono le strade che portano ai grandi
traguardi, la ricerca e perseveranza vanno
a braccetto e completano un percorso che
crea l’eccellenza. La “filosofia dolciaria” di
Arno è quella di migliorare il piu`possibile
le ricette di base per garantire la riusci-
ta di dolci non sofisticati ma ben bilanciati nella loro struttura:
da qui ne scaturisce la
cura del dettaglio. Dalle mani di Arno nascono prodotti che hanno
conquistato il palato di
una clientela crescente ed affezionata; dalle
pastefrolle alla pralineria, passando per l’indiscussa specialità della casa i prodotti lievitati quali panettoni e le
colombe pasquali, senza tralasciare il cuo- Foto Sergio Luban
re di un prodotto da
forno. Il pane. Forno chiaramente a legna
per continuare sulla strada della tradizione. L’azienda si divide in tre sedi. Il fulcro,
in Piazza S. Antonio, con annesso un caffè
tea-room dove poter gustare la cioccolata
della casa o una selezione di té accompa-
gnati dalla fine pasticceria. In questi stessi locali, nel 2008, in collaborazione con il
Festival del Film di Locarno è stato ospite
il regista italiano Nanni Moretti, nel 2009
sono stati esposti i ritratti di Jurg Stamm
realizzati con le sfumature del caffè. Da
Foto Sergio Luban
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Foto A. Chretien
W
Arno Antognini, Peter Greenaway. Foto Chiara Tiraboschi
Marnin, die süsse
Geschichte
questa iniziativa e per mano del collezionista d’arte Hermann Alexander Beyeler è
nato un libro che racchiude le opere e che
accompagna il lettore attraverso la storia,
volutamente romanzata, del Marnin. Decisamente suggestivo il titolo dell’opera: “Schizzi di Caffè“. Nello scorso anno,
sempre nei locali di Piazza S. Antonio, è la
volta del regista inglese Peter Greenaway
che ha esposto una versione “dolce“ delle 92 valigie presenti alla Galleria d’Arte “Il Rivellino“ di Locarno. Altro pun-
to da segnalare è la Panetteria sita in Via
S. Francesco,sempre in città Vecchia a Locarno. E poi Ascona. All’inizio del lungo Lago, trova giusta sede una confiserie
dove accanto alla produzione ben nota
troviamo un’altra “perla“. Gli amaretti ,divenuti ormai tradizione della pasticceria ticinese,rielaborati in numerose variazioni al cioccolato. A questo bel quadro
non manca che la degna cornice. Ed infatti, nello scorso Natale, in Milano, davanti
ad una giuria internazionale, il panetto-
ne Marnin si classifica al primo posto con
un distacco netto su gli altri pretendenti.
Trent’anni di ricerca sulla pasta lievitata,
per arrivare ad un traguardo, non l’unico,
ma di assoluto prestigio. Al fianco di questo mastro fornaio, come sempre accade
nelle storie limpide, c’è una figura femminile, la signora Franca , che oltre ad essere
moglie e motore dei punti vendita, è anche la mamma di Fosco, Kevin e Naomi
nuova e futura generazione (la quinta) di
una famiglia particolarmente “dolce“. ◆
53
ir sind im Jahr 1852, in Frankreich wird das Kaiserreich ausgerufen und Italien, so wir es
heute kennen, besteht noch nicht. Der Politiker Cavour setzt alles daran, ein vereintes Italien zu gründen (letzte Woche feierte
man in Italien 150 Jahre der Republiksgründung). Angelo Antognini, sein Spitzname war „Marnin“ eröffnet damals am Lago
Maggiore eine Bäckerei und Konditorei, die
er damals „Marnitt“ nennt, ein Aushängeschild im ganzen Tessin und nicht nur bei
uns. Eine der ältesten Zuckerbäckerein im
Tessin, mit ihren Hausrezepten, die von Generation zu Generation weitergegeben werden. Heute ist Arno Antognini der Firmenchef, fünfzig Jahre alt. Mit viel Talent und
Erfolg verbindet er alte Familientradition
mit neuen Ideen. Die „süsse Philosophie“
von Arno ist, die alten Rezepte mit neuen
Ideen zu verbinden und verfeinern. Er achtet immer darauf, dass sein Gebäck ausgeweogen ist, qualitativ hoch und es soll natürlich unsere Sinne berauschen. Seit 1989
ist “Marnin” in Locarno. Nach und nach
mmm...MARNIN
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
kamen dann weitere Konditoreien dazu.
Leidenschaft und Hartnäckigkeit braucht
es, um grosse Ziele zu erreichen. Durchsetzungsvermögen und
neue Ideen gehören zusammen um
wirklich Erfolg zu
haben. Arno’s Hände sind magisch,
sie formen und erschöpfen süsse Versuchungen, die uns
schon längst verführt haben. Immer
grösser werden seine Anhänger. Mürbeteigstückchen mit
luftiger
Füllung,
Pralinen, Panettone,
Ostertauben,
Torten. Und natürlich das Herz einer
Bäckerei: das Brot.
Selbstverständlich
im Holzofen gebakken, das gibt ihm
den ganz besonderen Geschmack. Die
„Firma Marnin“ ist
in drei Teile aufgeteilt: das Hauptgeschäft an der Piazza S. Antonio, mit
der Bäckerei-Konditorei und angegliedert ein schicker
und
gemütlicher
Tearoom. Da kann
man dann gleich all
diese Köstlichkeiten
verputzen.
Dazu
eine hausgemachte
Schokolade trinken,
oder eine der vielen
Teesorten geniessen.
In Zusammenarbeit
mit dem Filmfestival Locarno und der
Sacher Film Rom
wurde im „Marnin“
2008 der berühmte
italienische Regisseur Nanni Moretti bewirtet. Im Jahr 2009
folgte dann eine Ausstellung von Porträts
von Jurg Stamm, alle in den Farben des
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Lokals gehalten. Der Kunstsammler Hermann Alexander Beyeler hat ein Buch aus
all dem gemacht, in dem er die Geschichte
vom „Marnin“ erzählt, bewusst romanhaft
und unterhaltend. Eindeutig stimmungsvoll
der Titel: „Schizzi di Caffè“ (Kaffeespritzer).
Letztes Jahr dann war Peter Greenaway an
der Reihe, ein englischer Regisseur, der eine
„süsse“ Version der 92 Koffer ausstellte, die
in der Galleria
d’Arte „Il Rivellino“ in Locarno zu
sehen waren. Ein
weiteres Lokal von
„Marnin“ ist in der
Via S. Francesco.
Und die dritte Perle, die Konfiserie in
Ascona, am Anfang
der Piazza. Noch
eine
Spezialität
sind die Amarettis,
ein traditionelles
Gebäck der Tessiner
Konditoreikunst.
Das Engagement
von Arno Antognini hat sich gelohnt.
Letztes Jahr erzielte der Panettone
vom „Marnin“ in
Mailand den ersten
Preis, verliehen von
einer internationalen Jury. Dreissig Jahre Forschung
und Weiterentwicklung des Hefeteiges, um dieses Ziel
zu erreichen. Nicht
das einzige, aber
das absolut eindruckvollste. Natürlich macht der
Bäckermeister das
alles nicht alleine.
Ihm zur Seite steht
eine Frau, die ihn
unterstützt und ein
Tragbalken für ihn
und seine Firma
ist. Franca Campagnuolo ist nicht nur
seine Ehefrau und
wertvolle Partnerin, sie ist auch die
Foto A. Chretien Mutter von Fosco,
Kevin und Naomi.
Also ist die Zukunft von „Marnin“ eigentlich abgesichert (in der 5. Generation), von
einer besonders „süssen“ Familie. ◆
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55
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
4-2011
ALLELUJA - “Früchristiche
Gesänge österlicher
Freunde”
ore 17.00
Chiesa Collegio Papio
Ascona
A CAPPELLA
CHOR ZÜRICH
ore 17.30
Chiesa Collegio Papio
Ascona
Visita guidata ogni martedì
e giovedì.
Iscrizioni presso Ente Turistico
Lago Maggiore Brissago e
Ronco s/Ascona
Tel. 091 791 00 91
Largo Zorzi
Teatro di Locarno
e sul w
i n s e r i t t re
le v o s io n i :
e s taz
m a n i f jo u r n a l .ch
e r ie n
w w w.f
informazioni e prenotazioni
via Muraccio 21, 6612 Ascona
telefono 091 792 21 21
e-mail: [email protected]
CONCERTO DELLE
CAMELIE
FESTIVAL DI MUSICA
ANTICA
SES
Società Elettrica Sopracener.
Piazza Grande 5
Locarno
ore 20.30
Largo Zorzi
Teatro di Locarno
Tel. 091 756 61 60
ore 17.00
ore 20.30
23
29
Ascona
Largo Zorzi
Teatro di Locarno
Prevendita
Tel. 091 756 61 60
22
[email protected]
DOMENICA - SONNTAG
17
RAGAZZI TERRIBILI?
Spettacolo dai 9 anni.
ore 20.30
28
eb
DOMENICA - SONNTAG
16
TOTAL DUREKNALLT
Commedia comica
in lingua tedesca
ore 20.30
CENTRO DANNEMANN
Brissago, Tel. 091 786 81 30
Sala del Gatto
Via Muraccio 21
6612 Ascona
ore 16.00
15
Tel. 091 756 61 60
19.00, festa brasiliana
con live music, entrata libera
Mini Cinema per Maxi Film
HELLO DOLLY
STAGIONE TEATRALE
LOCARNO
Tel. 091 756 61 60
CENTRO NIGHT
DO BRAZIL
Underdog
Storia di un vero supereroe
Wir kennen das Gebiet, in dem wir tätig sind,
seine Menschen und deren Ansprüche.
Unsere Dienste und Erfahrungen
in der Immobilienbranche
entsprechen vollumfänglich
den Erwartungen unserer Kunden.
Largo Zorzi
Teatro di Locarno
6614 Brissago
ore 20.00
Museo Comunale
via Borgo 34
6612 Ascona
Tel. 091 759 81 40
Conosciamo il territorio in cui operiamo,
la sua gente e le sue esigenze.
I nostri servizi e la nostra esperienza
nel settore immobiliare
rispecchiano al meglio
le aspettative dei nostri clienti.
HELLO DOLLY
STAGIONE TEATRALE
LOCARNO
21
27
SABATO - SAMSTAG
VENERDI - FREITAG
La Lupa
Die Stimme der Wölfin
Monte Verità, Ascona
www.monteverita.org
Concerto sotto la direzione
di Mauro Loguercio
fino al 31 luglio
Artisti russi tra otto
e novecento
Gli anni di formazione
di Marianne Werefkin
10
DOMENICA - SONNTAG
Orselina
ore 20.30
Chiesa Collegio Papio, Ascona
ore 21.00
Prenotazione: 076 280 96 90
Orchestra Giovanile
del Lago Maggiore
57
3
9
SABATO - SAMSTAG
Conferenza con
Michela Zucconi
Teatro Dimitri
6653 Verscio
Tel. 091 796 15 44
ore 20.30
www.teatrodimitri.ch
14
20
26
MARTEDI - DIENSTAG
25
Fabbrica Tabacchi
MARIANNE WEREFKIN
UNA VITA PER LA PITTURA
MERCOLEDI - MITTWOCH
19
MARTEDI - DIENSTAG
ore 20.30
Sala del Gatto
Via Muraccio 21
Ascona
Tel. 091 792 21 21
Conferenza
Centro Bahai
Via alla Torre 5
6600 Locarno
Tel. 091 752 25 35
ore 20.15
13
MERCOLEDI - MITTWOCH
LUNEDI - MONTAG
LUNEDI - MONTAG
18
JAZZ CAT CLUB
MARTIN LECHNER
“Tribute to Nat King Cole”
Il coraggio di essere felici:
come connetterci con la
nostra realtà interiore
MERCOLEDI - MITTWOCH
12
MARTEDI - DIENSTAG
11
Esposizione Lorenz Spring
Vernissage: ore 17.00
fino al 28.5.2011
arte moderna Amman
Piazza Grande 12, Locarno
8
VOCI AUDACI
L’ARCANO SUONA
Quintetto vocale
Società Elettrica Sopracener.
Piazza Grande 5
Locarno, ore 17.00
SABATO - SAMSTAG
ore 20.30
Largo
TeatroZorzi
S. Materno
Locarno
Via Losone 3
Tel.
756 61 60
6612091
Ascona
Tel. 091 792 30 37
www.teatrosanmaterno.ch
2
CONCERTO DELLE
CAMELIE
24
30
SABATO - SAMSTAG
Tel. 091 756 61 60
Monte Verità
Via Collina 84
6612 Ascona
ore 18.00
tel. 091 785 40 40
GIOVEDI - DONNERSTAG
Largo Zorzi
Teatro di Locarno
GIOVEDI - DONNERSTAG
Museo Leoncavallo
Via Pioda 5
Brissago
ME-SA: 10-12 / 16-18
GIOVEDI - DONNERSTAG
fino al 31.10.2011
7
Il più piccolo circo
del mondo
VENERDI - FREITAG
6
Marianne Werefkin
Une simboliste fauve
dans la première
avangarde russe
MERCOLEDI - MITTWOCH
5
4 e 5 APRILE
L’EBREO
STAGIONE TEATRALE
LOCARNO
MARTEDI - DIENSTAG
4
MUSEO RUGGERO
LEONCAVALLO
XXI
MARATONA
Conferenza
DEL
18.00TEATRO AMATORIALE
DELLA SVIZZERA ITALIANA
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20.30
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Introduzione “Terra Dannemann”
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Il “make-up” del tunnel
Sono 5,5 km nel buio. Poi ecco la luce,
l’uscita. È la Mappo-Morettina, porta
principale d’accesso diretta al Locarnese.
Ogni anno vi transitano milioni di veicoli
(ovviamente a motore e abilitati a circolare sulla rete auto- e semiautostradale svizzera), decine di migliaia quelli che la percorrono quotidianamente. Turisti, frontalieri, ma anche ticinesi. Cifre tutt’altro che
trascurabili, come tutt’altro che trascurabile è l’attenzione che necessita il tunnel.
Come ogni anno, con l’approssimarsi della primavera, qualche settimana prima di
Pasqua, il tunnel della Mappo-Morettina,
come il suo… fratello maggiore del San
Gottardo è stato oggetto di importanti lavori di manutenzione, “lifting” ma pure
miglioramento dell’aspetto legato alla sicurezza dell’utenza e dei soccorsi in caso
di incidenti. E in questo senso va inteso il
credito di 700 mila franchi approdato sui
banchi del Gran Consiglio di Bellinzona: Soldi che verranno spartiti anche con
la porta d’accesso a ovest del Locarnese: il
tunnel del Cantonaccio, sull’asse BrissagoAscona.
5,5 Km im Dunkeln. Dann plötzlich wird
es heller, der Tunnelausgang nähert sich. Es
ist die Mappo-Morettina, die direkte Zufahrt zum Locarnese. Jedes Jahr fährt fast
eine Million Autos durch den Tunnel, der
zu den grossen Schweizer Autostrassen gehört. Ein paar zehntausend Autos jeden Tag
benützen ihn, Touristen, Grenzarbeiter und
natürlich die Tessiner. Das sind keine unbeträchtlichen Zahlen, genauso wenig ist die
Notwendigkeit und Wichtigkeit des Tunnels unbeträchtlich. Wie immer im Frühling
und ein paar Wochen vor Ostern werden
im Mappo-Morettina Tunnel Wartungsarbeiten ausgeführt, wie bei seinem grossen
Bruder, dem Gotthardtunnel. Ein „Lifting“,
aber nicht nur das Aussehen wird verbessert. Es werden auch regelmässig wichtige
Instandhaltungsarbeiten ausgeführt, damit
die Sicherheit der Benutzer, und im Falle
eines Unfalls der Rettungsmannschaft, gewährleistet ist. In diesem Sinne muss man
den Kredit über CHF 700‘000.00 verstehen, der vom Kantonsrat in Bellinzona gewährt wurde. Das Geld wird auf die beiden
Umfahrungstunnels aufgeteilt, den MappoMorettina und den „Cantonaccio“, auf der
Brissago-Ascona Achse.
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im Monat
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Dagli anziani a
bambini, giovani e
famiglie
Assistenza e cure a domicilio fanno discutere. E più in dettaglio, a
far scorrere fiumi di parole e inchiostro sono i progetti in divenire dell’Alvad, l’Associazione locarnese e valmaggese di assistenza e cura a domicilio, è il
progetto per coordinare a livello regionale pure l’attività a favore di bambini,
giovani e famiglie (denominato proteggo Cogif), che esula dalle competenze “storiche” dell’Alvad. Come in
ogni campo, anche in quello sanitario-infermieristico, con gli anni si
rende necessaria una rivisitazione degli incarichi e dei campi
d’azione per restare al passo e
rispondere al meglio alla diversificazione delle richieste di intervento. In
questo caso però il progetto Cogif si scontra con diversi pareri ostili di persone e associazioni che non vedono di buon occhio
questa “mini rivoluzione” dell’Alvad. C’è
chi teme che l’Alvad rischi di perdere la
sua identità, chi invece vede nel progetto
Cogif un potenziale concorrente per questo genere di servizi…
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
Nel mese
Von den Alten zu den
Kindern, junge Menschen
und Familien
Assistenz und Pflege zu Hause geben immer
wieder Anlass zu Diskussionen. Vor allem
von der „Alvad“ (Associazione locarnese e
valmaggese di Assistenza e cura a domicilio = Verein Locarno und Vallemaggia für
die Assistenz und Pflege zu Hause) lesen
wir immer wieder über deren Projekte. Jetzt
will die Alvad sogar die jungen Menschen
in Pflicht nehmen. Kinder, Jugendliche und
Familien sollen auf regionaler Ebene koordiniert werden (das Projekt nennt sich
„Cogif“), was natürlich die Kompetenzen
der Alvad total überschreitet. Wie in allen
Bereichen, so muss auch der Gesundheitsund Pflegebereich immer wieder den neuen Situationen angepasst werden, um den
Ansprüchen unserer heutigen Zeit zu entsprechen. Doch das Projekt „Cogif“ findet
bei vielen Menschen und anderen Vereinen
nicht viel Beifall. Man sieht diese „Minirevolution“ nicht mit gutem Auge. Die einen
sagen, dass die „Alvad“ ihre Identität riskiert, andere wieder finden, dass das Projekt
„Cogif“ eine Konkurrenz zu bereits bestehenden Institutionen sein könnte.
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im Monat
Das Grand Hotel verscherbelt
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Grand Hôtel fatto a pezzi
Pezzi di storia in vendita, ovvero, quando la storia va… in cocci. Il Grand Hôtel
di Muralto, lo storico albergo che tra le altre cose ha pure dato i natali al Festival internazionale del film di Locarno (fu proprio qui che agli albori la kermesse cinematografica proiettava le sue pellicole),
ha svenduto i gioielli di famiglia. In attesa
che il palazzo si vesta di nuovi vestiti con
la realizzazione del progetto per la sua ristrutturazione – che ne preserverà comunque gran parte delle caratteristiche architettoniche che avevano contribuito a costruirsi la sua grande fama – si è proceduto con la messa all’asta dell’arredamento
interno. Dalle stoviglie ai tendaggi, sedie,
e quant’altro, che sono andati a impreziosire salotti e case di molte persone. Quasi
come una rivincita: quelle stesse cose che
una volta rappresentavano beni “off limits” per la maggior parte dei residenti, ora
invece fanno bella mostra nei loro salotti. E per molti ci sarà anche un forte legame affettivo, perso tra le pieghe delle stoffe dell’antico Grand Hôtel o sotto il coperchio di una vecchia zuppiera, chissà…
Niente da fare invece per chi puntava al
lampadario che troneggiava nell’atrio, rilevato dagli stessi acquirenti del palazzo.
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Geschichtsstücke zu verkaufen – oder wenn
die Geschichte in Scherben geht. Das Grand
Hotel in Muralto, Schmuckstück aus alten Zeiten, erste Bühne für das Internationale Film Festival Locarno. Nun ist sein Familienschmuck verscherbelt worden. Ausgeräumt. Damit man mit dem grossen Erneuerungsprojekt beginnen kann. Im
grossen und ganzen soll der architektonische Charakter des Grand Hotels erhalten bleiben, der es in
vergangenen Zeiten so berühmt
gemacht hat. Und damit man
endlich vorwärts kommt, wurde das gesamte Inventar versteigert.
Geschirr, Vorhänge, Stühle und vieles
andere. Jetzt schmücken diese Dinge viele Häuser. Es war fast wie eine kleine Rache
der Einheimischen, im Grand Hotel einzukaufen, war es doch für sie alle lange Zeit
so etwas wie „off limits“ – unerschwinglich. Viele haben aber zum Grand Hotel
auch eine emotionale Bindung und haben schon deshalb das eine oder andere gekauft, damit sie ein Erinnerungsstück bei sich zu Hause haben. Wer
weiss, welche Träume sich zwischen Vorhangfalten oder in einer alten Suppenterrine verbergen…..? Ein einziges Stück jedoch stand nicht zum Verkauf: der
grosse Lüster in der Halle, den wollten die
neuen Besitzer für sich behalten.
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Nel mese
dite: per i concerti più gettonati il consiglio è quello di accaparrarsi il biglietto facendovi capo, per evitare gli inconvenienti di confrontarsi con un “sold out”: L’edizione record è quella del 2008, vista da
86’600 spettatori, mentre i “tutto esaurito”
registrati sinora sono 7: Coldplay (2005),
Depeche Mode (2006), Lenny Kravitz (nel
2005 con… bis nel 2008), Vasco Rossi
(2008), R. E. M. (2008) e P!nk (2010).
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Tornano a brillare le stelle
La parata di stelle è nota. Come d’abitudine i primi raggi di sole primaverile hanno sciolto come neve al sole lo strato di
mistero che racchiude l’edizione 2011 di
Moon&Stars. I nomi ci sono tutti, o quasi (la lista delle presenze verrà completata
cammin facendo, aggiungendo gli “special
guest”). E che nomi! Veri big, alcuni già
saliti sul palco di Piazza Grande altri invece al loro debutto sotto il cielo stellato di
Locarno. Nomi che già solo a immaginarseli qui, a due passi da noi, fanno venire la
pelle d’oca. Iniziamo dalle date: quelle da
segnare con il pennarello (rosso, per darne
il massimo risalto) sono quelle comprese
tra venerdì 8 luglio e domenica 17 luglio.
E ora… fuori i nomi! La sera della prima,
sarà in salsa… rossocrociata, a cura dello “chef ” Bligg, il rapper già presente due
anni fa in un’affollata serata stellata divisa
col bernese Gölä. Poi, in rigoroso ordine
di apparizione, sul palco di Moon&Stars si
alterneranno Sting, Santana, Zucchero, Joe
Cocker e Gianna Nannini (2 concerti nella
medesima serata), Amy Winehouse, Bryan
Adams e Jack Johnson. Non serve aggiungere altro… Tutti artisti il cui curriculum
parla da sé. Vedere e sentire per credere.
In queste settimane inizieranno le preven-
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Die Sterne werden wieder
leuchten
Die Sternenparade kennt man ja. Wie immer haben die ersten Strahlen der Frühlingssonne nicht nur den Schnee weggeschmolzen, auch das Geheimnis über die
diesjährige Veranstaltung “Moon & Stars”
wurde gelüftet. Bis auf die „Special Guests“,
die erst im Laufe der nächsten Monate bekannt werden, kennen wir die Teilnehmer
bereits. Und was für Namen! Einige davon
sind wieder in Locarno, für andere wird es
ein Debüt sein, auf der Piazza Grande unter
dem Sternenhimmel zu spielen. Wenn wir
nur an einige Namen denken, da kommt
im Monat
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65
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uns regelrecht die Gänsehaut. Beginnen wir
mit den Daten: rot in Ihren Kalender müssen Sie den 8. und 17. Juli eintragen, damit
Sie es ja nicht vergessen. Und jetzt, her mit
den Namen! Der erste Abend wird „Salsageprägt“ sein, unter Schweizer Flagge, betreut
vom „Chef“ Bligg. Der Rapper, der vor zwei
Jahren zusammen mit dem Berner Göla für
eine übervolle Piazza gesorgt hat. Dann,
streng nach Auftrittsdatum von Moon &
Stars teilen sich die Bühne Sting, Santana,
Zucchero, Joe Cocker, Gianna Nannini
(2 Konzerte am gleichen Abend), Amy
Winehouse, Bryan Adams und
Jack Johnson. All diese Künstler müssen wir Ihnen nicht vorstellen, ihr Lebenslauf spricht
für sie. Sehen und hören, um es
zu glauben!
In diesen Wochen beginnt der Vorverkauf. Damit Sie nicht vor einem „Ausverkauft“ Schild stehen, empfehlen wir Ihnen, sich Ihre Tickets frühzeitig zu kaufen,
vor allem für die bei uns sehr beliebten
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Das Rekordjahr war 2008 mit 86’600
Zuschauern. Vollbesetzt waren bisher
7 Konzerte: 2005 mit Coldplay – 2006
mit Depeche – 2005 mit Lenny Kravitz (der seinen Erfolg 2008 wiederholt hat) – 2008 mit Vasco Rossi –
2008 mit R.E.M. und letztes Jahr
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La cattedrale in fiamme
L’architetto Gaetano Matteo Pisoni
1713 - 1782
• di Yvonne Bölt e Gian Pietro Milani •
Il
zo in riva al lago (ora Perucchi), accanto al Castello
dei Griglioni. Il padre era
un commerciante di granaglie e di vino. La madre era
del casato Vacchini, molto
vicini alla Chiesa, che aveva dato i natali alla beata
Francesca Caterina Vacchini (+ 1609; terziaria domenicana, figlia di Cristoforo
Vacchini, emigrato a Viterbo) e ad Antonio Vacchini,
primo rettore del Collegio
Papio nel 1584. Il fratello
Pietro, di parecchi anni più
anziano di Gaetano e padre
di Paolo Antonio, risiedeva
in piazza S. Pietro. Nel Collegio Papio il giovane Gaetano aveva poi compiuto i
suoi primi studi, fino a 16
anni.
5 gennaio 2011 gli
Asconesi
avranno
sussultato e trepidato non poco alla notizia diffusa dai media dell’incendio nella cattedrale di Soletta: “La nostra cattedrale in
fiamme ! capolavoro di uno
dei figli più illustri!” Quella prestigiosa chiesa infatti - come hanno opportunamente ricordato tutti i media - è l’opera che è stata più
a cuore all’architetto asconese Gaetano Matteo Pisoni,
progettista e costruttore insieme col nipote Paolo Antonio Pisoni. Il triste fatto ci
offre l’occasione di ravvivare i ricordi di questo illustre
concittadino.
Tirolo
Gaetano Matteo Pisoni
Ascona
Gaetano Matteo Pisoni era nato ad Ascona
il 13 luglio 1713, da Giovanni Battista e da
Anna Maria Vacchini (1670-1745), da fa-
miglie patrizie asconesi DOC dunque. Fu
battezzato dal prevosto Matteo Botta il 19
luglio. I Pisoni abitavano allora il palaz-
Nel 1729, fatto più unico
che raro, Gaetano emigrò
nel Tirolo, a Breitenewang
(Reutte) per svolgervi l’apprendistato triennale di
muratore presso il capomastro Michele Fischnaller.
Alla fine del tirocinio, veniva accolto quale artigiano
nella corporazione dei muratori, col diploma sigillato
dal Barone di Ress, signore di Althofen e Kelchburg. Quindi intraprese, seguendo le buone tradizioni della
corporazione, la sua “Wanderschaft”, cioè
il viaggio di scoperta e di studio dell’arte
edilizia in Germania, Francia, Paesi Bassi e
Italia. Oltre ad imparare i trucchi del me-
Cattedrale di Sant’Orso, Soletta
A chi giunge a Soletta, infatti, balza subito all’occhio la
cattedrale di Sant’Orso, per
l’esuberante italianità, romanamente imponente, e per
lo stile nettamente in contrasto con i palazzi e le case circostanti di tutt’altro carattere. Come è stato possibile
ad un ticinese, in quei tempi, imporre e portare a termine un tale progetto edilizio? Doveva pur essersi guadagnata prima qualche credenziale in materia. Ma dove
e come?
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70
stiere s’impadronì pure delle lingue poiché all’italiano affiancava una buona padronanza del tedesco e del francese.
Roma
Passeggiate ed escursioni
alla scoperta delle Centovalli,
della Vallemaggia e del Lago
Maggiore.
FJ | APRILE/APRIL | 2011
te ha conosciuto quel Marchese austriaco
de Botta-Adorno che lo chiamerà a Bruxelles (1751) per un progetto del palazzo
del Duca di Brabante.
grazie al Marchese de Botta che lo raccomandò al Principe Wenzel von Liechtenstein, che nel 1751 aveva visitato i Paesi
Bassi e che al suo ritorno a Vienna si fece
accompagnare dal Pisoni.
E sarà proprio in Italia, a Roma, sulle
Belgio
orme dei più illustri artisti “ticinesi” forIl governatore generale di Bruxelles fu
Vienna
matisi e attivi a Roma come i Fontana,
In Austria, allora all’acme del suo barocco,
supplito dal Marchese de Botta-Adorno
Maderno, i Serodine, Appiani, Borromini,
von Liechtenstein gli commissiona il requale ministro imperiale plenipotenziario
stauro del castello di Ebergassing di VienTrezzini ecc., che dal 1735 al 1740 Pisoni
con il compito di pacificare e ricostruina; Pisoni contemporaneamente avrebeffettuerà la sua preparazione di architetre la regione ancora sconvolta dalle recenbe eretto le chiese di Lundenburg e Türnito, presso l’Accademia di S. Luca (il santi guerre. Non risulta che Pisoni abbia eftz, distrutte duto protettore degli
rante l’ultimo
artisti), tuttora esiconflitto monstente, all’epoca “la
diale.
migliore del monNel 1754 asdo”, vero polo masocia il giovagnetico e massimo
ne nipote Paolo
referente istituzioAntonio (1738
nale e culturale nel
– 1804) ai suoi
campo delle Belle
lavori, offrenArti in ambito pedogli così l’opninsulare ed europortunità
di
peo, modello di aluna base in artre istituzioni simichitettura, ed
lari. In quegli anni
egli sarà al suo
Roma era un fervifianco fino alla
do cantiere: si stafine.
vano infatti edifiNegli anni succando la Fontana
cessivi
non
di Trevi, la facciasembra abbia
ta di S. Giovanni in
ricevuto incaLaterano, S. Maria
richi significaMaggiore e S. Giotivi; lo troviavanni dei FiorentiCasa natale di Gaetano Matteo Pisoni, oggi Casa Perucchi sul lungolago di Ascona
mo tuttavia a
ni, mentre gli aniGeburtshaus von Gaetano Matteo Pisoni, heute Casa Perucchi am Quai von Ascona
Dresda, di nuomi si erano surrivo a Roma ed a
scaldati sul che fare
Napoli. Nel 1790 riceve da Papa Clemente
della Cupola di S. Pietro, che aveva manifettivamente costruito il palazzo ducaXIII il titolo di Cavaliere Pontificio e dello
festato delle preoccupanti fessure; insomle, ha comunque allestito nella cattedrale
Speron d’Oro, forse su raccomandazione
ma un’occasione d’oro per il giovane studi Bruxelles il catafalco per le esequie deldel Marchese de Botta, che allora dimodente d’architettura.
l’imperatrice Elisabetta Cristina, madre di
rava a Firenze ed era in costante contatto
Maria Teresa d’Austria.
Milano
epistolare col Papa.
In questo tempo ci si rivolge a lui anche
Dal 1740 al 44 è a Milano, senza lavoper il progetto della cattedrale di S. Aubin
Soletta
ro, perciò è sostenuto finanziariamendi Namur. Questa circostanza, grazie alla
Nella primavera 1763 il landfogto di Lote dallo zio Pietro. Nella metropoli ha alfama così raggiunta, gli favorisce anche la
carno, Anton Joseph Grimm segnala l’arlestito un progetto della cupola della chiecommissione di altri incarichi, e cioè quelchitetto ticinese al padre, ex consigliere di
sa di S.ta Francesca di Paola ed uno per
li dei progetti della collegiata e duomo di
Soletta, che lo propone al Consiglio della
S. Celso. Durante questi anni, non lontaS. Lamberto, del Seminario e collegio vecittà quale architetto e impresario valido
no dal Ticino, sembra sia anche tornato
scovile di Liegi, come pure della cattedrae ben qualificato per la costruzione della
ad Ascona, dove avrebbe eseguito dei rile di Tournai.
nuova collegiata. Nell’aprile del 1763 Pipari contro le bizze e le buzze della MagIn Belgio Pisoni operava come architetto
soni, accompagnato dal nipote Paolo, si
gia e lavorato alla Collegiata di Bellinzona.
ambulante, secondo l’usanza della corpopresenta a Soletta, il cui Consiglio non era
È pure a Milano che molto probabilmenrazione; poté però ottenere un posto fisso
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
soddisfatto dei tentativi di altri due architetti, Ritter e Singer. A Pisoni vien chiesta
una perizia, che ben poco tenera sui loro
lavori, a seguito della quale i due colleghi rinunciano al mandato, e Pisoni riceve quindi l’incarico del disegno e dell’esecuzione dell’opera, il capolavoro della sua
vita. Ma non sarà priva di ostacoli. Nello
spazio di poco tempo Gaetano allestisce
un progetto e prepara un modellino, tuttora visibile al museo.
Nel frattempo la fama di Pisoni si diffonde: la città di Delémont lo chiama infatti per ricevere un consiglio su come sbrogliare i problemi sorti durante l’edificazione della loro nuova chiesa. Anche la
città di Zurigo gli chiede delle perizie e
due progetti, quello del Waisenhaus e delle cuspidi dei campanili del Grossmünster,
benché non risulti che siano poi stati effettivamente realizzati.
A Soletta Gaetano Matteo Pisoni rimarrà
e lavorerà ben 7 anni. Nel 1765 sposa Maria Orsola Vittoria Arnold Obrist, figlia
del notaio e colonnello di Soletta I. P. Arnold, d’antica famiglia distintasi nel servizio mercenario. Orsola gli dà un figlio:
Pietro Giovanni Battista Lorenzo Gaetano
Pisoni, che ha come padrino lo zio Lorenzo Arnold, capitano al servizio spagnolo.
Purtroppo la felicità non dura a lungo. La
moglie Orsola muore infatti poco dopo,
in seguito a malattia; il figlioletto è affidato ad un tutore, al cugino di Orsola, Domenico Arnold, già luogotenente al servizio spagnolo. Purtroppo nemmeno il piccolo Pietro sopravvive a lungo alla madre,
muore infatti quattro mesi dopo; e la sua
parte di eredità se la accaparra il tutore.
Gaetano protesta recisamente contro questa decisione a lui tanto sfavorevole; per
ottenere giustizia adisce le vie legali, dalle quali però non riesce ad ottenere soddisfazione, anzi.
La collegiata della discordia
L’edificio sacro, che diventerà sede del vescovo di Basilea nel 1828, non fu un’opera
sorta nella fraterna concordia, ma provocò
scintille già allora. Nel 1760 i Solettesi avevano deciso di demolire l’antico tempio e
ricostruirne uno nuovo. Subito si crearono due fazioni: gli Anziani, che volevano
rifare l’antica chiesa, i Giovani, che propugnavano una costruzione in sintonia coi
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tempi. Furono interpellati due architetti, il lucernese Giacomo Singer ed Erasmo
Ritter, bernese. Il progetto Singer, di ricostruzione, fu accantonato, poiché sabotato dalla fazione dei Giovani, che demolirono nottetempo il vecchio campanile. Ma
anche il progetto del Ritter venne bocciato, per cui si tornò per un nuovo progetto da Singer, che riuscì a dar inizio ai lavori. Questi però avanzavano a rilento poiché bersaglio di critiche tanto aspre ed insistenti che i lavori subirono uno stallo.
Fu a questo punto che la città si rivolse a
Pisoni ed al suo amico Francesco Pozzi,
stuccatore di Castel San Pietro, per un parere. I due prepararono il menzionato memoriale di serrata critica dei due progetti architettonici di Singer e Ritter. Dopo le
rispettive repliche fu Pisoni a spuntarla e,
col sostegno dello scoltetto F. V. Augustin
von Roll, nel 1763 veniva nominato capo
della fabbrica della chiesa.
Non per questo Pisoni fu sempre accompagnato dalle simpatie delle maestranze;
si lamentò infatti che lo scalpellino Wirz,
sembra a causa di divergenze del figlio architetto con Pisoni, per poco non l’avesse
scaraventato giù dai ponteggi; i due Wirz
subirono un processo: il figlio si mostrò
pentito, il padre preferì il carcere piuttosto
che chiedere scusa al Pisoni. Ne seguirono
altre di beghe del genere, fino ad arrivare
al confronto fisico coi fonditori delle campane, in cui il Pisoni fu costretto a difendersi col pugnale. Ovviamente ne subì un
contraccolpo la fiducia nei suoi confronti,
ed anche la sua salute. Ma il colpo di grazia fu il licenziamento dei due Pisoni, benché il loro mandato contemplasse la direzione fino al termine dei lavori; per motivi di risparmio, sembra; o per il mutar del
gusto orientato dal tardo barocco verso il
neoclassicismo; o per mero sciovinismo.
Per cui, assai amareggiati, zio e nipote lasciavano Soletta nel 1770 a chiesa incompiuta; tuttavia Gaetano non tralasciò di lasciarvi come vistosa firma il marchio della
loro asconesità: il coronamento e la cuspide del campanile, ispirati a quelli d’Ascona. Constatate però le difficoltà a completare le rifiniture con le maestranze locali, il nipote Paolo fu richiamato a dirigere il cantiere fino alla sua conclusione nel
1773; il che gli meritò in seguito il dicastero dell’edilizia della città, ed in questa ve-
ste si occupò dell’edificazione di case private, strade e ponti, e progettò la fontana
del Munsterplatz di Basilea. Con la collaborazione di Francesco Pozzi Paolo Pisoni portò il capolavoro dello zio finalmente
a termine. Francesco Pozzi, tra il 1768 ed
il 1771 aveva già eseguito diversi stucchi
e l’altar maggiore, suo figlio Carlo Luca,
nel 1790 fece la decorazione di angeli nel
coro, su disegni di Paolo Antonio Pisoni,
mentre l’altro figlio, Domenico Pozzi, pittore, affrescò la lanterna della cupola ed il
soffitto con le figure della Fede, Speranza
e Carità.
que anche una figlia, chiamata Anna Maria come la nonna (che nel 1790 sposerà l’avv. Carlo Ruggiero, figlio del prefetto
di Pallanza). Gaetano Pisoni si spense il 21
marzo 1782, in seguito ad infarto, e fu sepolto nella Chiesa Nuova: la sua tomba fu
CAJETANO MATTHAEO PISONI /
Ascona Pago Ticinensi Ortus / Hoc Templum / Annis MDCCLXIII – MDCCLXXIII / construxit. / Monumentum
hoc posuit / Primo elapso Saeculo / Grata Civitas Solodurensis. ◆
Kathedrale in Flammen
Architekt Gaetano Matteo Pisoni
1713 - 1782
Locarno
Gaetano Matteo Pisoni tornò dapprima
alla casa paterna di Ascona. Benché già
sessagenario affrontò delle seconde nozze con la locarnese Giuseppina Orelli, nel
1772, e si trasferì a Locarno, nella casa da
lui costruita; dal loro matrimonio nac-
successivamente ricoperta dal nuovo pavimento, ma nel 1904 fu posata una lapide commemorativa dell’insigne architetto,
come per altro avevano già fatto i solettesi
nel 1873, nel centenario della dedicazione
della loro cattedrale con l’epigrafe:
73
M
it Sicherheit sorgte die Mediennotiz vom 5. Januar 2011 des
Brandes der Kathedrale von Solothurn bei einem Grossteil der Asconeser Be-
völkerung für viel Aufsehen und Gesprächsstoff: „Unsere Kathedrale in Flammen! Das
Meisterwerk eines unserer meist beachteten
Söhne!“ Dieses prestigeträchtige Bauwerk
des Asconeser Architekten Gaetano Matteo
Pisoni, der es zusammen mit seinem Neffen
Paolo Antonio Pisoni projektiert und gebaut
hatte. Diese traurige Tatsache gibt uns Gelegenheit, den illustren Bürger in Erinnerung
zu rufen.
Wer Solothurn erreicht, dem sticht die St.
Ursenkathedrale sofort ins Auge. Dabei besticht sie durch ihren italienisch-römischen
Stil. Es ist ein Stil, der sich von den umliegenden Gebäuden und Häusern charakterlich drastisch unterscheidet. Wie war es
damals einem Tessiner nur möglich, ein solches Projekt durchzusetzen und ebenso zu
realisieren? Aber wo und wie?
Ascona
Gaetano Matteo Pisoni wurde am 13. Juli
1713 in Ascona geboren. Seine Eltern hiessen Giovanni Battista und Anna Maria
Vacchini (1670-1745). Sie waren eine adhoc Patrizier-Familie von Ascona. Er wurde
von Propst Matteo Botta am 19. Juli getauft.
Die Pisonis wohnten in einem Wohnhaus
an der ‘Riva al lago’ (heute Perucchi) und
in der Nähe des ‘Castello dei Ghiriglioni’.
Sein Vater war Getreide- und Weinhändler.
Die Mutter stammt aus der Familie Vacchini, die der Kirche sehr nahe stand. Zur
Familie gehörte die selige Francesca Caterina Vacchini (+ 1609; Tochter von Cristoforo Vacchini, nach Viterbo emigriert) und
Antonio Vacchini, erste Rektor des ‚Collegio
Papio’ im Jahr 1584. Sein Bruder, der einige
Jahre älter war, als Gaetano und Vater Pao-
74
 
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lo Antonio wohnten in der ‚Piazza S. Pietro’.
Der junge Gaetano absolvierte im ‚Collegio
Papio’ bis 16-jährig seine ersten Lehrjahre.
Tirol
1729 emigrierte Gaetano, damals eher selten, ins Tirol, genauer nach Breitenewang
(Rette), um dort eine dreijährige Lehre als
Maurer beim Lehrmeister Michele Fischnaller zu durchlaufen. Nach
der Lehre wurde er als Künstler der
Maurerkorporation, mit dem Diplom von Baron di Ress, ein Herr aus
Althofen und Kelchburg, ausgezeichnet. Danach begann er seine ‚Wanderschaft’, nach traditioneller Art,
um seine Kenntnisse zu erweitern,
in Deutschland, Frankreich, Holland
und Italien. Neben dem Aneignen
der verschiedenen beruflichen Fertigkeiten erlernte er ebenso neue Sprachen. So sprach er gutes Deutsch und
Französisch.
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Mailand
Zwischen 1740 und 1744 weilte er ohne Arbeit, aber finanzielle von seinem Onkel Pietro unterstützt in Mailand. In dieser Metropole projektierte er die Kuppeln der ‚San
Francesca di Paola’-Kirche und ‚S. Celso’. In
diesen Jahren, nicht weit weg vom Tessin,
schien es, dass er auch nach Ascona zurück-
Rom
Danach reiste er nach Italien – und
nach Rom – um sich auf die Spuren
der illustren Tessiner Künstler zu
begeben, die sich in Rom ausbilden
liessen und dort ebenso aktiv waren.
Die bekannten Namen hiessen: Fontana, Maderno, die Serodine, Appiani, Borromini, Trezzini usw… Pisoni
selbst bereitete sich zwischen 1735
und 1740 an der S. Luca (der heilige
Beschützer der Architekten)-Akademie zum Architekten vor. Diese Akademie existiert heute noch und galt
in der Epoche als die ‚Beste der Welt’.
Sie war ein magnetsicher Pol mit maximaler Ausbildung und kultureller
Referenz in Sachen schöner Kunst auf der
italienischen Halbinsel und in Europa. Sie
galt als Modell derartiger Kunst. Zu dieser
Zeit war Rom eine immense Baustelle: So
wurden in der Tat die ‘Fontana di Trevi’,
die ‘La Facciata di S. Giovanni in Laterano’, ‘S. Maria Maggiore’ und ‘S. Giovanni dei Fiorentini’ gebaut. Für heisse Köpfe
sorgte hingegen zu gleicher Zeit die ‘Cupola
di S. Pietro’, welche mit ihren Gebäuderissen bei den Spezialisten für einige Gesichtsfalten sorgte. Dies war somit eine goldene
Chance für den jungen Architektstudenten
aus Ascona.
nen Kriegsereignissen massiv zerstört wurde, wieder aufzubauen. Allerdings resultiert
dabei nicht, dass Pisoni effektiv den herzoglichen Palast gebaut hat. Auf jeden Fall hat
er die Totenbahre für die Aufbewahrung der
sterblichen Überreste der Herrscherin Elisabetta Cristina in der Kathedrale zu Brüssel
erstellt. Sie war die Mutter von Maria Theresia aus Österreich.
Auch für das Projekt der ‚S. Aubin von Namur’ Kathedrale wendete man sich zu jener Zeit an Pisoni.
Dieser Umstand und dank seinem
erreichten Ruf kam er in den Genuss
von anderen Aufgaben. So erhielt er
die Projektaufträge für die Kathedrale und den Dom ‚S. Lamberto, dem
‚Seminario’ und ‚Collegio vescovile’
in Lüttich, wie auch die Kathedrale
in Tournai.
In Belgien wirkte Pisoni als sogenannter ambulanter Architekt und
wurde von der Zunft je nach Gebrauch eingesetzt. Dank dem Marquise de Botta, der ihn Prinz Wenzel von Liechtenstein empfahl, kam
er zu einer fixen Anstellung. Dieser
besuchte Holland im Jahr 1751 und
liess sich danach auf seiner Heimreise
nach Wien von Pisoni begleiten.
Wien
Paolo Antonio Pisoni
kehrte, um Schutzvorrichtungen am Maggia-Fluss zu erstellten. Zudem arbeitete er
auch an der ‚Collegiata’ in Bellinzona. Ferner hat er wahrscheinlich in Mailand den
österreichischen Marquise de Botta-Adorno
kennen gelernt, der ihn für ein Gebäudekomplex von Duca di Brabante nach Brüssel (1751) holte.
Belgien
Der General-Gouverneur von Brüssel wurde
durch Marquise de Botta-Adorno als Imperial-Minister mit der Aufgabe ersetzt, dass
er die Region, welche von kürzlich vergange-
In Österreich und während dem Höhepunkt der Barockzeit, übertrug ihm
Von Liechtenstein die Restaurierung
von Schloss Ebergassing in Wien.
Gleichzeitig hatte er Pisoni auch mit
den Kirchenerrichtungen von Lundenburg und Türnitz betraut, die
während dem letzten Weltkrieg zerstört wurden.
1754 verstärkt er sich bei seinen Arbeiten
mit seinem jungen Neffen Paolo Antonio
(1738-1804) und offeriert diesem die Möglichkeit, die Basis der Architektur kennen zu
lernen. Dieser bleibt bis zum Ende an seiner
Seite.
Es scheint, dass Pisoni in den folgenden Jahren keine nennenswerten Aufträge erhielt.
Immerhin finden wir weitere Bauten in
Dresden, erneut in Rom und auch in Neapel.
1790 erhält er von Papst Clemente XIII, den
Kavaliers-Titel des Kirchenstaates und den
‚Goldenen Sporn’. Diese Auszeichnungen erhielt er wahrscheinlich auf Empfehlung von
 irio barrique
Ottenuto da uve Merlot selezionate, questo vino
parzialmente affinato in barriques del Massiccio
centrale francese presenta discrete note boisé che
lasciano trasparire un bel fruttato.
Dieser Wein aus ausgewählten Merlot-Trauben,
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Marquise de Botta, der damals in Florenz
wirkte und in konstantem Briefkontakt mit
dem Papst stand.
Soletta
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Gaetanon Matteo Pisoni lebt und arbeitet
sieben Jahre lang in Solothurn. Im Jahre
1765 heiratet er Maria Orsola Vittoria Arnold Obrist, Tochter von Notar und Oberst
von Solothurn I.P. Arnold. Die alteingesessene Familie unterschied sich von anderen
durch Söldnerdienst. Gattin Orsola schenkte ihm einen Sohn: Pietro Giovanni Battista Lorenzo Gaetano Pisoni, der Lorenzo
Arnold als Patenonkel erhielt. Dieser war
Hauptmann beim spanischen Dienst. Leider war das Glück nur von kurzer Dauer.
Gattin Orsola starb in der Tat kurze Zeit
später, nach einer schweren Krankheit. Danach wurde der Sohn einem Vormund anvertraut. Es war der Cousin von Orsola
und hiess Domenico Arnold. Er war bereits
Statthalter im spanischen Dienst. Leider
überlebte auch der kleine Pietro seine Mutter nicht lange. In der Tat starb er bereits
vier Monate später. Somit erbte sein Vormund das Vermögen. Gaetano protestierte heftig gegen diese Entscheidung, die für
ihn unvorteilhaft war. Damit er zu seinem
Recht kam, suchte er den Rechtsweg. Er bekam indes nicht die erhoffte Unterstützung
– im Gegenteil.
Im Frühling 1763 empfiehlt der Landvogt
von Locarno, Anton Joseph Grimm, den Architekten Pisoni seinem Vater und Ex-Regierungsrat von Solothurn. Dieser schlägt
Pisoni dem Solothurner Stadtrat als gut
qualifizierten Architekten und UnternehDie Kathedrale
der Unstimmigkeiten
mer für die Errichtung der neuen Kathedrale vor. Im April 1763 präsentiert sich PiDer heilige Bau, der im Jahr 1828 zum Sitz
soni, von seinem Neffen Paolo begleitet, in
des Bischofs von Basel wurde, war kein Bau
Solothurn. Der Stadtrat war zuvor von den
von gütlicher Einigkeit. Der Bau provozierte
beiden Projektarbeiten der Architekten Ritdamals etliche Unstimmigkeiten. So wollten
ter und Singer nicht überzeugt. Von Pisodie Solothurner den antiken Tempel 1760
ni wird ein Gutachten über deren Arbeiten
abreissen und eine neue Kathedrale errichverlangt. Aufgrund dieser
ten. Sofort haben sich daIl campanile della chiesa di S. Pietro e Paolo, Ascona
Einschätzung
verzichten
bei zwei Fraktionen geDer Turm der Kirche S. Pietro e Paolo in Ascona.
die beiden Kollegen auf das
bildet: Die Alten wollten
Mandat, welches schliesdie antike Kirche wieder
slich Pisoni übertragen
aufbauen, während die
wird. Somit wird er mit der
Jungen einen zeitgemäsPlanung und des Baus der
sen Neubau vorschlugen.
Kathedrale beauftragt. Es
Somit wurden mit dem
ist das Meisterwerk seines
Luzerner Giacomo Singer
Lebens. Allerdings bleibt
und Berner Erasmo Riter von Hindernissen nicht
ter zwei Architekten zur
verschont. Binnen kurzer
Projektausarbeitung anZeit erarbeitet Gaetano ein
gefragt. Das Projekt von
Projekt aus und erstellt das
Singer des Wiederaufbaus
entsprechende Modell dazu.
wurde zurückgestellt und
Dieses ist auch heute noch
später von der Jungfrakim Museum zu bewundern.
tion sabotiert. Diese demolierten auch den alten
Mit der Zeit breitet sich der
Glockenbau. Aber auch
Ruhm Pisoni weiter aus: So
das Projekt von Ritter fiel
meldet sich auch die Stadt
durch. Deshalb wandDelsberg bei ihm, um einen
te man sich für ein neues
Rat zu erhalten, wie man
Projekt erneut an Singer,
dem es anschliessend gedie entstandenen Bauprolang die Arbeiten aufzubleme an der neuen Kirnehmen. Allerdings ginche lösen könnte. Auch die
gen diese nur mühsam
Stadt Zürich wendet sich
vonstatten und immer
an ihn und fragt ihn für
wieder kam grosse Kritik
ein Gutachten und zwei
auf. So kamen die ArbeiProjekte an. Dabei handelt
ten letztlich zum Stilles sich ums Waisenhaus
stand.
und die Glockenanlage am
Und so kam der Moment,
Grossmünster. Allerdings
an dem sich die Stadt Soweiss man effektiv nicht, ob
lothurn für eine Sachbediese jemals nach Pisonis
urteilung an Pisoni und
Vorschlag realisiert wurden.
dessen Freund Francesco Pozzi, Stuckateur
aus Castel San Pietro, wandte. Die beiden
erarbeiten eine neue Vorlage aufgrund der
angebrachten Kritiken der beiden architektonischen Projekte von Singer und Ritter.
Nach eingehender Prüfung der Arbeiten von
Pisoni und mit der Unterstützung von F. V.
Augustin von Roll, wurde Pisoni 1763 zum
Baumeister des Kirchenbaus ernannt.
Trotzdem wurde Pisoni nicht immer von
der Sympathie der Arbeiterschaft getragen;
so kam es zu einem Krach zwischen Pisoni und Steinmetz Wirz, der sogar zu einem
Prozess führte: Dabei zeigte sich Wirz’ Sohn
reumütig, während der Vater das Gefängnis
einer Entschuldigung gegenüber Pisoni vorzog. Es folgten noch weitere Streitigkeiten
dieser Art, bevor es sogar zu körperlichen
Auseinandersetzungen mit den Glockengiessern kam, bei denen sich Pisoni mit einem Dolch wehren musste. Offensichtlich,
dass das Vertrauen gegenüber ihm darunter
litt und auch seine Gesundheit angeschlagen war. Danach wurden die beiden Pisonis entlassen, obwohl sie ein Mandat bis zur
Beendigung der Arbeiten hatten. Als Entlassungsgrund wurden scheinbar Sparmassnahmen genannt. Es wurde aber auch der
Wechsel von Barock auf Neuklassisch oder
andere Gründe erwähnt. Aus diesen Gründen verliessen Onkel und Neffe Solothurn
1770 und ohne dass der Kathedralenbau
abgeschlossen war. Trotzdem versäumte es
Gaetano nicht, der Kathedrale einen Asconeser Tupfer aufzusetzen, denn die vergoldete Glockenturmspitze wurde nach dem
Asconeser Muster angefertigt. Weil aber
weitere Schwierigkeiten vorhanden waren,
wurde Neffe Paolo von der lokalen Regierung wieder nach Solothurn beordert, um
die Baustelle bis zu deren Fertigstellung im
Jahr 1773 zu leiten. Danach und zum Dank
für seine Arbeit wurde ihm anschliessend
die Leitung des Bauamtes der Stadt übertragen. Und so kümmerte er sich um den
Bau von Privathäusern, Strassen und Brükken und projektierte ebenso den Brunnen
auf dem Münsterplatz in Basel-Stadt. Mit
der Zusammenarbeit von Francesco Pozzi
konnte Paolo Pisoni das Meisterwerk seines Onkels endlich zu Ende bringen. Francesco Pozzi hatte bereits, zwischen 1768 und
1771, diverse Stuckateur- und Altararbeiten
ausgeführt. Sein Sohn Carlo Luca zeichnete
sich bei der Dekoration des Engelchors aus,
77
seiner Erinnerung an seine wertvolle Architektur aufgestellt. Schon 1873, und zum 100.
Geburtstag der Fertigstellung ihrer Kathedrale haben, die Solothurner ebenso eine Gedenktafel mit folgender Aufschrift errichtet:
CAJETANO MATTHAEO PISONI /Ascona
Pago Ticinensi Ortus / Hoc Templum / Annis MDCCLXIII – MDCCLXXIII / construxit. / Monumentum hoc posuit / Primo elapso Saeculo / Grata Civitas Solodurensis. ◆
Chiesa dell’Assunta (Chiesa Nuova),
via Cittadella, Locarno
die von Paolo Antonio Pisoni gezeichnet
wurden. Der andere Sohn, Domenico Pozzi,
seinerseits Maler, malte die Kuppel und die
Decke mit den Gestalten von Treue, Hoffnung und Barmherzigkeit in frischer Farbenpracht.
Locarno
Endlich kehrte Gaetano Matteo Pisoni in
sein Geburtshaus nach Ascona zurück. Mit
60 Jahren heiratet er
zum zweiten Mal. Er
vermählt sich mit der
Locarneserin
Giuseppina Orelli, im
Jahr 1772 und zieht
danach in ein Haus
nach Locarno um, das
er bereits gebaut hatte. Aus dieser Ehe entstammt eine Tochter,
namens Anna Maria
– wie die Grossmutter.
Anna Maria heiratet
1790 den Rechtsanwalt Carlo Ruggierio,
Sohn des Präfekten
von Pallanza. Gaetano Pisoni stirbt am
21. März 1782, nach
einem
Herzinfarkt
und wird in der Kirche ‚Chiesa Nuova’
aufgebahrt. Sein Grab
wird später mit einem
neuen Belag überzogen, aber 1904 wird
eine Gedenktafel zu
Fonti:
A. Crivelli, in RST 25/1942
R. Jeanneret, G. und P. Pisoni, Kirchnebauer aus
Ascona, Vlg Vogt-Schild, Solothurn 1965
H. R. Heyer, G. M. Pisoni, Francke Vlg, Bern, 1967
arte & storia no 35, 2007
Quellen:
A. Crivelli, im RST 25/1942
R. Jeanneret, G. und P. Pisoni, Kirchenbauer aus
Ascona, Vlg Vogt-Schild, Solothurn 1965
H. R. Heyer, G. M. Pisoni, Francke Vlg, Bern, 1967
arte & storia no 35 (Kunst & Geschichte), 2007
Foto: SOLOTHURN SERVICES
Region Solothurn Tourismus
78
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Aprile dolce dormire?
non per tutti...
Problemi di insonnia? Provate
a cambiare abitudini. Secondo
recenti studi, la cosiddetta
“igiene del sonno” sarebbe in
grado di migliorare del 7080% la qualità del riposo di
persone sofferenti di insonnia
primaria.
• di Laura Mella •
L’
altra sera avrò contato mezzo milione di pecorelle che felici saltavano lo steccato. Me le sono immaginate che allegre mi correvano incontro,
che spensierate trotterellando si allontanavano da me, che tranquille mi balzavano
davanti da destra a sinistra e poi, al contrario, da sinistra a destra; le ho visualizzate mentre superavano la staccionata guardandole da sopra e poi mentre imperterrite correvano verso il loro destino scrutandole da sotto, quando sono arrivata a
considerare termini quali piano sequenza,
dissolvenza incrociata e zoom ho gettato
la spugna e mi sono alzata. Sono andata in
bagno, memore che da qualche parte avrei
trovato i campioncini di un medicamento
naturale che una farmacista mi aveva rifilato per un lungo viaggio in aereo. “Favorisce l'addormentarsi e un sonno ininterrotto”: così sta scritto sulla confezione. Non so se sia stato merito di quel pillolone a base di valeriana e influorescenze
di luppolo o del suo fetido odore – quando ho aperto la confezione mi ha investito
un tale tanfo che per poco non stramazzo al suolo – sta di fatto che alla fine mi
sono addormentata. Per fortuna la mia è
un’insonnia sporadica che si presenta solo
quando sono sotto stress, ma non è per
tutti così. Nell'ultima indagine dell'ufficio
di statistica il 35% degli svizzeri ha dichiarato di avere accusato disturbi del sonno
nell'ultime 4 settimane. Non sono pochi.
Va detto che il sonno ha un ciclo composto da 5 fasi: sonnolenza, sonno leggero,
sonno profondo, sonno profondo a onde
lente e Rapid o REM. Un adulto trascorre il 50% del sonno nella seconda fase (i
neonati nella REM), il 30% nella REM e
il restante 20% nelle altre fasi, il risveglio
durante la notte o la mezzoretta impiegata
per addormentarsi sono quindi considerati normali. Il problema si manifesta quando giorno dopo giorno, di settimana in
settimana, la mezzoretta diventa minimo
un’ora o il risveglio notturno si trasforma
in 120 minuti di pecorelle che saltano lo
steccato. Cosa fare? Per affrontare il problema bisognerebbe innanzitutto intervenire a livello comportamentale. Secondo recenti studi, la cosiddetta “igiene del
sonno” permetterebbe di ottenere risultati più duraturi rispetto alla terapia farmacologica e sarebbe in grado di migliorare del 70-80% la qualità del sonno di persone affette di insonnia primaria, ovvero
quel tipo di insonnia le cui cause, a differenza della cosiddetta insonnia secondaria in cui è possibile riconoscere delle ragioni fisiche e psichiche, non sono chiare.
Le regole comportamentali per una corretta igiene del sonno sono davvero molto semplici:
1. coricarsi e alzarsi sempre alla stessa
ora ma
2. non coricarsi se non si è assonnati
3. dormire solo il numero di ore sufficienti per sentirsi riposati
4. curare l’ambiente in cui si dorme: camera silenziosa, buia e con una temperatura di 18°C
5. non restare a letto se dopo trenta mi-
nuti non si è ancora preso sonno
6. evitare il pisolino pomeridiano o limitarlo a 30 minuti
7. evitare pasti serali troppo pesanti ma
allo stesso tempo non coricarsi affamati
8. nel pomeriggio e alla sera evitare sostanze eccitanti come caffeina e nicotina
9. non bere alcolici: frammentano il
sonno e lo rendono irrequieto
10. non svolgere attività fisica particolarmente intensa prima di coricarsi
Ascoltare musica rilassante, leggere, fare
un bagno o bere bevande calde prima di
coricarsi sono abitudini che soggettivamente possono favorire il riposo nottur-
no. Se però il sonno non dovesse arrivare abbandonate l'idea di contare le pecorelle: la conta è stata sottoposta a test e
non ha raggiunto la sufficienza. Un gruppo di studiosi dell'università di Oxford ne
ha infatti studiato l'efficacia giungendo
alla conclusione che il cervello, di fronte
alla monotonia delle pecore che saltano lo
steccato, cede al richiamo, molto più for-
79
te, delle preoccupazioni quotidiane. Più
efficace sarebbe visualizzare il mare. Insomma per conciliare il sonno sono meglio le Fiji dei montoni. Ma se fate fatica a
mollare i quadrupedi, potete sempre cambiare la scenografia immaginando una
splendida spiaggia dove beate ballano il
limbo una pecorella, due pecorelle, tre pecorelle ... ◆
Süsser
Schlaf im
April?
nicht für
Alle...
Schlafprobleme? Versuchen
sie, ihre Gewohnheiten zu
ändern. Gemäss aktuellen
Studien könnte die
sogenannte ‘Schlafpflege’ ihre
Schlafqualität um 70-80%
verbessern. Dieser Wert gilt
für Personen mit starken
Schlafstörungen.
A
n einem Abend habe ich rund eine
Million Schafe gezählt, die glücklich
und quicklebendig über die Umzäunung sprangen. Ich habe mir vorgestellt, wie
sie mir entgegen rannten und dann wieder weg oder links oder rechts von mir herumrannten. Dabei sah ich sie mit meinem
Zoom einmal von nah, dann wieder von
fern. Trotz dieser Vielfalt von ‚Schafsideen’
fand ich zu keinem Tiefschlaf. Deshalb gab
80
FJ | APRILE/APRIL | 2011
ich auf und entschloss ich mich schliesslich aufzustehen, um mich ins Badzimmer
zu begeben. Dabei hatte ich die Idee, einige Muster von natürlichen Schlafmitteln
zu finden, die ich von einem Apotheker vor
einer bevorstehenden langen Flugreise bekommen habe. ‚Sie fördern das Einschlafen
und einen ununterbrochenen Schlaf ’, heisst
es auf der Verpackung. Ich weiss nicht, ob
es aufgrund der Tablette mit Baldrianeffekt
oder einer gewissen Hopfeneinwirkung mit
dessen Geschmack war. Auf jeden Fall, als
ich die Musterpackung geöffnet hatte, verpasste sie mir einen Modergeruch, dass ich
beinahe zu Boden gegangen wäre. In der
Tat bin ich nachher und zum Schluss eingeschlafen. Zum Glück werde ich nur von
sporadischer Schlaflosigkeit heimgesucht
und dies, wenn ich mich im Stress befinde.
Dies gilt indes längst nicht für alle. In der
letzten Umfrage des Statistikbüros haben
rund 35% der Schweizer von Schlafstörungen in den letzten vier Wochen berichtet. Das sind nicht wenige. Es muss gesagt
werden, dass sich der Schlaf aus fünf Phasen zusammenstellt: Schläfrigkeit, leichter
Schlaf, Tiefschlaf, Tiefschlaf mit langsamen
oder schnellen Wogen oder REM. Ein Erwachsener durchläuft den Schlaf zu 50% in
der zweiten Phase (Neugeborene im REM),
30% im REM und die übrigen 20% in anderen Phasen. Das Aufwachen während der
Nacht oder der Halbschlaf beim Einschlafen
werden als normal taxiert. Das eigentliche
Schlafproblem zeigt sich dann, wenn Tag
für Tag und Woche für Woche der Halbschlaf Minimum eine Stunde dauert und
sich das nächtliche Erwachen auf 120 Minuten ausdehnt und zum Schäfchenzählen
führt. Was ist zu tun? Damit man sich dem
Problem stellen kann, bedarf es zuerst vor
allem einer Änderung der Gewohnheiten.
Gemäss letzten Studien lässt die sogenannte ‚Schlafpflege’ bessere und anhaltende Resultate zu. Diese sind im Vergleich zu pharmazeutischen Lösungen besser und bringen
eine Verbesserung von 70-80% in Sachen
Schlafqualität für Menschen mit Problemen
in dieser Hinsicht. Die folgenden Punkte
sind leicht auszuführen, damit man seine
Schlafqualität verbessern kann. Diese gelten
indes nicht für Personen, die mit Schlafproblemen anderer und nicht klar definierbarer physischer und psychischer Herkunft zu
kämpfen haben:
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1. Sich immer zur gleichen Zeit ins Bett legen
und aufstehen, aber…
2. … nicht ins Bett legen, wenn man nicht
schläfrig ist
3. Nur so viele Stunden schlafen bis man sich
ausgeruht fühlt
4. Die Schlafumgebung pflegen: ruhiges
Zimmer, dunkel und eine Temperatur von
18° C
5. Nach 30 Minuten nicht länger im Bett
bleiben, wenn man noch nicht ein schläft
6. Mittagsschlaf vermeiden oder diesen auf
30 Minuten beschränken
7. Zu schwere Abendessen vermeiden, aber
gleichzeitig nicht hungrig ins Bett gehen
8. Am Nachmittag und Abend aufputschende
Substanzen wie Koffein und Nikotin vermeiden
Entspannende Musik hören, lesen, ein Bad
nehmen oder ein warmes Getränk einnehmen, sind subjektiv gesehen Gewohnheiten, die die Nachtruhe begünstigen können. Sollte sich der Schlaf indes nicht einstellen, dann lassen sie die Idee mit dem
Schäfchenzählen weg: das Zählen wurde
einem Test unterzogen und erbrachte keine zufriedenstellenden Resultate. Eine
Studentengruppe der Universität Oxford
ist zum Schluss gekommen, dass das Hirn
aufgrund der Monotonie des Schäfchenzählens viel eher nicht reagiert, als auf
Alltagssorgen. Effizienter wäre es, sich das
Meer vorzustellen. Somit ist es besser an
die Fidschi-Inseln zu denken, aber wenn
Sie Mühe bekunden, sich von den Vierbeinern zu lösen, können sie immer noch
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9. Keine alkoholischen Getränke zu sich nehmen: Diese zersplittern den Schlaf und
führen zu unruhigem Schlaf
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Anstrengungen ausführen, bevor man zu
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einen Szenenwechsel vornehmen und sich
vorstellen, wie sich diese beim Limbo tanzen am Meeresstrand vergnügen und sie
dabei auch noch diese Schäfchen zählen…,
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Tra i
banchi
della
natura
Il programma stagionale
La stagione della Scuola nel bosco si aperta il 26 marzo, con un pomeriggio dedicato al microcosmo che nasce, cresce e si
sviluppa in un’area boschiva. Dopo questo
stuzzicante antipasto, il calendario propone giornate dal titolo altrettanto… gustoso. Ecco, in rigoroso ordine cronologico,
il programma di massima: Piante ed erbe
• di Gianni Ponti •
“
dei nostri boschi (16 aprile), Giochi silvestri (7 maggio), La casa del Signor Bosco
(18 maggio), Disegno in bosco (21 maggio), A caccia di insetti con l’ombrello (11
giugno), Notte in bosco (10 settembre),
Creazioni naturali (24 settembre), Concerto d’arpa (1 ottobre), Colori e frutti
dell’autunno (8 ottobre), Giochiamo nei
mucchi di foglie (12 novembre). ◆
Die Schulbank
drücken - in der
Natur
Suona il campanello, tutti a
lezione. Prendete posto su…
un ceppo.
Bene, ora mettete via quaderni e appunti. Tenete solo una ma matita e
una gomma. Interrogazione a sorpresa, soggetto: la natura”. Niente paura. Non si tratta di una scuola nel… doposcuola. Qui non ci sono interrogazioni,
test e note, ma tanta voglia di conoscere la
natura, di imparare ad apprezzarne i frutti e sentirla un po’ più nostra, sfruttando
tutti e cinque i nostri organi sensoriali. È
la Scuola nel bosco, che ha la sua sede nella casetta – inaugurata nel novembre del
2002, rigorosamente costruita sfruttando le risorse di “mamma natura”: il legno
– a nord dell’abitato di Arcegno, dietro al
Campo Pestalozzi, all’imbocco della strada dei Polacchi, che poi ridiscende verso
Golino. Una collocazione per certi versi
“strategica”, proprio a due passi dal sentiero botanico, altro percorso – attutissimo –
allestito per mettere in risalto le peculiarità dei nostri boschi.
È il momento di varcare l’uscio della
Scuola nel bosco per conoscerne più da
83
vicino le caratteristiche e l’offerta, diluita
sull’arco di tutto l’anno e rivolta tanto alla
popolazione residente quanto a chi viene
dall’esterno, turisti occasionali compresi: non mancano infatti gli appuntamenti
curati da relatori germanofoni, come pure
quelli… senza sottotitoli, quelli cioè in cui
le parole lasciano spazio alle note e alla
musica, o al teatro. Non si smette mai di
imparare, a nessuna età. Proprio per questo il programma degli appuntamenti abbraccia tutte le generazioni: dalle attività
rivolte in particolare ai più piccoli fino a
quelli che hanno per intento quello di suscitare fantasia, creatività e curiosità nelle
persone più adulte.
Prima di prendere posto sulle panchine
dell’aula allestita all’interno dello stabile,
a volte sede principale degli incontri e altre invece unicamente punti di partenza e
di arrivo degli itinerari perlustrativi, è doveroso qualche cenno di storia e geografia
botanica.
La Scuola nel bosco si trova nell’area del
Parco del bosco di Maia, zona boschiva di
particolare pregio – una vera e propria “riserva naturale” – che dal 1999 gode di uno
statuto speciale, volto a preservarne il più
possibile le caratteristiche. Il Parco infatti è caratterizzato da un bosco libero di seguire la sua naturale evoluzione, senza cioè
l’intervento dell’essere umano. Taglio alberi e altre forme di sfruttamento di questo
legname sono banditi. Questa particolarità consente alla zona di svilupparsi liberamente e nel modo più naturale possibile e
dunque rappresenta un patrimonio (di studio ma non solo) di straordinaria importanza. Ne trae giovamento la botanica, con
alberi e arbusti altrove sempre più rari, ma
anche il regno animale, che ritrova quelle componenti naturalistiche sempre meno
frequenti altrove. Non mancano le rarità,
quelle che con un po’ di fortuna e pazienza (ma chi non ce l’ha quando si trova immerso nel verde della natura?), che i pomeriggi didattici alla Scuola nel bosco cercano
di portare alla luce dei suoi… allievi.
La Scuola nel bosco è una struttura gestita e
finanziata da un’omonima associazione, costituita nel settembre del 2000, e si prefigge
di proporre un ventaglio di attività didattiche a stretto contatto con la natura, e in particolare il bosco. E non mancano nemmeno
le scolaresche: sono diverse le classi che durante il regolare orario di lezioni fanno capo
alla struttura per proporre una giornata didattica alternativa.
Il finanziamento delle attività dipende sostanzialmente dal sostegno di soci e simpatizzanti, che possono aderire all’associazione versando la quota della tessera annuale
(singoli 30.- franchi, famiglie 50.-, enti 100.), che dà diritto a partecipare alle attività
a prezzi ridotti. Per conoscere più da vicino l’Associazione e le sue attività si può navigare in internet al sito www.scuolabosco.
ch. Invece, per chi vuole (ri)conoscere il bosco e la natura che lo circonda, il consiglio
non può che essere quello di indossare abiti
comodi e calzature adatte e… imboccare il
sentiero che porta alla Scuola nel bosco!
Die Schulglocke läutet – alle
ins Klassenzimmer. Bitte
hinsetzen….. auf einen
Baumstamm.
“
Gut, jetzt legt mal die Hefte und eure
Notizen beiseite. Nehmt nur einen
Bleistift und den Radiergummi. Überraschungsstunde, heute geht es um die Natur.“ – Keine Angst, es geht hier nicht um
eine Schule….. nach der Schule. Hier wird
niemand befragt, es werden keine Noten gegeben. Hier möchten wir die Natur kennenlernen, ihre Früchte entdecken, uns die Natur nahe bringen, und das mit all unseren
Sinnen. Es ist die Schule im Wald von Arcegno. Ein kleines Haus, im November 2002
eingeweiht und rigoros nur mit Material,
das uns „Mutter Natur“ schenkt, gebaut:
das Holz. Hinter dem Campo Pestalozzi
finden wir es, am Anfang der „Polenstrasse“, die dann hinunter nach Golino führt.
Im gewissen Sinne eine strategische Lage,
ein paar Schritte vom botanischen Weg entfernt, der uns auf mannigfache Weise die
Besonderheiten unserer Wälder zeigt. Es ist
Zeit, dass wir ab und zu ein paar Schulstunden im Wald verbringen, um ihn etwas
besser kennenzulernen, zu jeder Jahreszeit.
Ein Appell, der nicht nur den Einheimischen, sondern auch unseren Gästen gilt,
auch wenn sie nur auf der Durchreise sind.
Es fehlt wirklich nicht an Vereinen, die solche Waldschulwanderungen organisieren,
vor allem von unseren deutschsprechenden
Dauergästen. Ganz verschiedene Veranstaltungen halten sich im Wald auf, sogar Musik oder Theater kann man da finden. Man
lernt wirklich nie aus, sein Leben lang.
Genau deshalb ist das Programm für alle
Generationen gedacht, von den Kleinsten
bis hin zu den älteren Jahrgängen. Man
muss nur Phantasie, Kreativität und Neugier mit bringen. Bevor wir uns auf die
Schulbänke dieser besonderen Schule setzen, die oft der Veranstaltungsort für gewisse Anlässe ist oder auch als Ausgangspunkt
für Wanderungen benutzt wird, müssen wir
ihnen etwas über deren Geschichte und die
geographische Botanik erzählen.
Die Schule im Wald befindet sich im „Parco del Bosco“ (Waldpark) von Maia, eine
sehr kostbare Waldzone, eine echtes „Naturreservat“ das seit 1999 einen besonders
geschützten Status hat, darauf bedacht,
84
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
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dern und von Gönnern. Jeder ist natürlich
herzlich willkommen. Der Mitgliederjahresbeitrag kostet für Einzelpersonen Fr. 30.- für Familien Fr. 50.- und für Firmen Fr.
100.-. Die Mitglieder erhalten bei den vom
Verein organisierten Veranstaltungen natürlich einen Rabatt. Wenn Sie den Verein
näher kennenlernen möchten, schauen Sie
doch mal im Internet nach, unter www.
scuolabosco.ch . Wer aber „nur“ den Wald
(wieder)kennenlernen möchte, hat nicht
mehr zu tun, als sich bequem anziehen, gutes Schuhwerk dazu und …… den Weg einschlagen, der zur Schule im Wald führt.
dass der Wald in seinem Urzustand erhalten bleibt. Er heisst zwar Park, ist aber ein
Wald, der sich selbst überlassen bleibt, ohne
dass der Mensch dazwischenfunkt. Keine
Bäume dürfen gefällt werden, auch sonst
darf niemand den Wald auf irgendeine
weise nutzen. Diese Entscheidung erlaubt
es dem Wald sich so zu entwickeln, wie es
ihm gefällt und das wiederum ist für uns
Menschen ein grosser Reichtum – und das
nicht nur um den Wald zu studieren und
zu verstehen. Die Botaniker sind begeistert,
wachsen doch hier Bäume und Sträucher
die immer seltener werden. Der Naturzustand dieses Waldes fördert natürlich auch
die Fauna. Denn die Tiere haben es ja heutzutage bei uns nicht leicht, lassen wir ihnen doch immer weniger Lebensraum. Mit
bisschen Glück und viel Geduld kann man
Tiere beobachten, die man sonst nicht mehr
oft sieht. Und Geduld haben wir doch alle
im Wald, von Natur und Stille umgeben.
Die Schule im Wald wird vom gleichnamigen Verein geführt, der im September 2000
gegründet wurde. Und wie es der Name
schon sagt, bietet der Verein verschiedene
lehrreiche Veranstaltungen an, natürlich
immer auf die Natur bezogen, und im be-
sonderen auf den Wald. Auch Schulklassen
kommen regelmässig, um in der freien Natur alternative und naturnahe Unterrichtsstunden abzuhalten.
Finanziert wird das alles hauptsächlich
von Spenden, von den regulären Mitglie-
Das Programm in diesem Jahr:
Die Saison für die Schule im Wald beginnt
am 26. März, mit einem Nachmittag, der
dem Mikrokosmos in einem Waldgebiet gewidmet ist. Nach dieser speziellen Vorspeise
kommen dann alle anderen Naturtage. Hier
in chronologischer Ordnung die Veranstaltungen:
Sträucher und Kräuter in unserem Wald
am 16. April. Wilde Spiele am 7. Mai. Das
Haus von Herrn Wald am 18. Mai. Zeichnen im Wald am 21. Mai. Mit dem Regenschirm nach Insekten jagen am 11. Juni.
Eine Nacht im Wald am 10. September.
Kreativität in der Natur am 24. September.
Harfenkonzert am 1. Oktober. Herbstfarben, Herbstfrüchte am 8. Oktober. Spielen
im Blätterhaufen am 12. November. ◆
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86
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
Profughi: e le mani tese dove sono?
Flüchtlinge-und wo bleibt die helfende Hand?
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CY
P
rofugo. Persona in fuga, che scappa da una realtà di disagio per cercare un posto migliore, dove poter
ricostruire la sua vita, andata a brandelli nella terra dove è nato. Ma anche (purtroppo)… persona scomoda e sgradita
ad alcuni. Beh, sì, è questa la triste realtà
dei profughi. Partiti, anzi il più delle volte scappati senza nemmeno il tempo di
radunare i (pochissimi) beni personali e
andati a bussare alla porta di persone che
sovente non si fanno scrupoli nell’aprire
il borsellino, infilarci qualche banconota
(spesso dollari: sono la valuta più sicura) e
poi spedirli con un biglietto di sola andata
per un Eldorado che forse non vedranno
nemmeno. A volte la spedizione si incaglia prima, senza mai essere stata davvero
indirizzata verso un posto migliore. Altre
volte invece il cammino si scontra contro
il muro eretto dal Paese che dovrebbe accoglierli. Niente da fare: non si passa, tornate da dove siete partiti. Poche le mani
tese. Qualche mosca bianca c’è, disposta
ad aprire le sue case, e le sue frontiere se
si parla in termini di Stati, ma la stragran-
de maggioranza viene respinta al mittente.
Che poi, il mittente dal borsellino gonfio,
è a sua volta partito senza lasciare recapiti.
Che fare allora? Come aiutarli? Come prevenire queste ondate? La domanda è più
che mai d’attualità, considerando i moti di
protesta che in questi mesi stanno interessanti molti Paesi del Nord Africa. E non si
dimentichi mai, nemmeno per un solo secondo, che si parla di vite umane, di persone, e non di oggetti o quant’altro. ◆
F
lüchtling. Ein Mensch auf der Flucht,
der vor einer unglücklichen Realität
davonläuft um einen besseren Platz zu
finden. Wo er sich sein Leben wieder aufbauen kann, das Leben, das in seiner Heimat in
Stücke zerbrochen ist. Aber auch (leider)….
ein unbequemer Mensch, wenigstens für einige von uns. Tja, das ist die traurige Wirklichkeit der Flüchtlinge. Von daheim weggegangen, oder noch öfter geflüchtet, ohne Zeit und
Möglichkeit, wenigstens ein paar persönliche
Dinge mitzunehmen, begeben sie sich in die
Hände von skrupellosen Menschenhändlern. Die sie für viel, zuviel Geld (vornehm-
lich Dollars, die – im Moment noch – sicherste Währung) mit einem Einwegticket in ein
Eldorado schicken, an dem sie vielleicht nie
ankommen. Die Reise ist oft ungewiss, die
Flüchtlinge wissen meist nicht, ob sie wirklich
an einen besseren Ort kommen. Oder sie werden im erwarteten „Gastland“ abgefangen
und dürfen nicht einreisen – nichts da, geht
wieder dahin zurück von wo ihr gekommen
sein. Selten, ganz selten finden Flüchtlinge eine helfende Hand, jemanden, der ihnen
ihr Haus aufmacht, der die Grenzen öffnet,
wenn wir von Ländern reden. Der Grossteil
der Flüchtenden muss dahin zurück, woher
sie kommen. Und derjenige, der kassiert hat,
ist meistens schon verreist, ohne seine neue
Adresse zu hinterlassen.
Was soll man tun? Wie kann man helfen?
Wie kann man diese Flüchtlingswellen vermeiden? Fragen, die momentan hochaktuell
sind, wenn man sieht, was in vielen Ländern Nordafrikas passiert. Und wir sollten
nicht vergessen, nicht einmal für eine Sekunde, dass es sich bei den Flüchtlingen um
Menschen handelt, nicht um ein Objekt oder
sonst was. ◆
CMY
K
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Escursioni e passeggiate
Per iniziare con brio e movimento la stagione
vorrei proporvi degli itinerari particolari per
passeggiate o escursioni. In Ticino ci sono
parecchi sentieri che vengono mantenuti in
esercizio in modo esemplare dai volontari
dell'Associazione ticinese per i sentieri
escursionistici, quindi il compito non sarà
facile.
• di Daniela Mor •
S
ul sito internet www.atse.ch ho appreso che in Ticino abbiamo a disposizione più di 4’000 km di reti
di sentieri, già utilizzati in passato come
vie di comunicazione, mantenuti in esercizio e ampliati con un costante lavoro
di squadre specializzate costituite da volontari. La coordinazione dei vari partner (enti turistici, patriziati, comuni e associazioni) è organizzata a tal punto che i
sentieri sono tenuti con un elevato standard di qualità. La cartografia della rete
dei sentieri viene gestita tramite un moderno sistema informatico e il risultato
di questo è il sito www.ti-sentieri.ch dove
noi possiamo pianificare al meglio le nostre escursioni, stampare il profilo altimetrico e la cartina topografica gratuitamente.
Il sito www.montagnaticino.com è un
blog dove vengono raccontate escursioni,
ci sono idee per trekking e per ciaspole
(racchette da neve). Con questi due strumenti potete scegliere il percorso che più
si addice a voi. Se siete degli amanti del
trekking troverete i percorsi più suggestivi
con altimetri anche impegnativi e la rete
di sentieri e le varie capanne vi permetteranno di fare escursioni anche di due o
tre giorni. È molto importante pianificare bene la vostra gita, prevedete gli orari di partenza e di arrivo alle varie tappe e
avvisate un conoscente delle vostre intenzioni (meta) prima di partire, come pure
avvisate quando siete rientrati. Usate cartine attuali, prevedete percorsi alternativi,
potreste essere affaticati e calcolate anche
gli imprevisti, non andate mai soli, infor-
matevi sullo stato dei sentieri e consultate
il bollettino meteorologico. L’equipaggiamento deve essere adeguato alla stagione,
al grado di difficoltà del percorso, alla distanza, alla durata dell’escursione scelta
ed ai propri bisogni. Non abbandonate i
sentieri segnalati e non correte rischi se il
tempo cambia in modo brusco ma cercate un rifugio o un riparo.
Come detto prima è molto difficile scegliere tra tante proposte. Oltre alla conosciutissima e bellissima traversata Tamaro
- Lema o viceversa, ci sono diverse escursioni che si possono fare nella nostra regione.
Per iniziare vi suggerisco una passeggiata
molto bella e abbastanza facile nelle Centovalli con partenza e ritorno a Intragna
fino ai Monti di Comino. Sono 14 km
con un dislivello di 1’200 metri della durata di 8 ore e mezza (comprese le pause).
L’itinerario si snoda verso Costa – Selna –
Dröi – Monti di Comino – Slögna – per
ritornare ad Intragna. Incontrerete i primi fiorellini primaverili, un paesaggio
mozzafiato, tante tipiche cappellette per
fermarsi e tirar fiato. Dai Monti di Comino potete scendere fino a Verdasio dove si
può prendere la teleferica oppure sostare in un grottino e preparare le ginocchia
alla discesa fino ad Intragna.
Il Luganese presenta un paesaggio collinare e permette di fare piccoli giri pianeggianti in diverse zone. Si può andare oltre la gettonata passeggiata piuttosto
pianeggiante sul monte Boglia, partendo
da Brè, arrivo con la funicolare, e andare all’alpe Bolla (12 km, dislivello 900m).
Potete allungare la gita e proseguire verso i Denti della Vecchia, seguendo il confine con l’Italia, fino alla capanna Pairo-
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lo e il giorno dopo salire fino al Gazzirola. Dopo si continua verso il monte Bar e
si scende fino a Corticiasca dove è possibile prendere l’autopostale che vi riporterà in centro a Lugano.
Per chi volesse fare qualcosa di meno impegnativo vi consiglio il sentiero dell’Olivo di 4 km, un sentiero pianeggiante lungo la sponda del lago di Lugano che parte da Gandria e arriva fino a Castagnola. Lo si può fare anche inversamente. La
corriera Lugano – Porlezza vi porterà alla
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partenza oppure di nuovo a Castagnola.
Il sentiero è attrezzato per ciechi e ipovedenti che potranno leggere anche loro le
18 tavole informative sulla storia, la botanica e la coltivazione dell’Olivo.
Dato che non ne abbiamo mai abbastanza nel prossimo numero visiteremo un
laghetto alpino, un sentiero che ripercorre le tappe della transumanza e la Lodrino Lavertezzo una gara di 21 km per
stambecchi provetti con diverse categorie
tra cui quella popolare. ◆
Ausflüge
und Spaziergänge
Damit Sie den Frühling so
richtig schön beginnen, möchte
ich Ihnen ein paar ganz spezielle
Spaziergänge und Ausflüge
vorschlagen. Im Tessin haben
wir viele Wanderwege, die von
freiwilligen Helfern des Tessiner
Wandervereins gepflegt und
gehegt werden.
A
uf der Internetseite www.atse.ch
habe ich gesehen, dass wir im Tessin an die 4’000 Km Wanderwege haben. Einige davon sind schon sehr alt
und wurden seinerzeit als Verbindungswege
zwischen den Ortschaften genutzt. All diese
Wege wurden in liebevoller Weise von den
vielen Helfern des Tessiner Wandervereins
wieder instandgestellt und ausgebaut. Das
ist natürlich eine Arbeit ohne Ende. Die
Koordination der verschiedenen Beteiligten
(Verkehrsvereine, Patriziate, Gemeinden
und Vereine) funktioniert sehr gut, was den
Wanderern garantiert, dass sie immer einwandfreie und gut ausgezeichnete Touren
machen können. Ein modernes Computerprogramm erfasst die Wanderwege und das
Resultat können Sie auf der Webseite www.
ti-sentieri.ch sehen. Anhand dieser Informationen können Sie sich bequem zuhause
Ihre Wanderroute zusammenstellen und die
verschiedenen Wanderkarten ausdrucken.
Die Webseite www.montagnaticino.com
ist ein Blog. Darin finden Sie Anregungen
für Trecking, Schneeschuhwandern, Erzählungen über interessante Wanderwege und
vieles andere. Mit diesen zwei Internetseiten können Sie die Wanderung planen, die
ihnen am liebsten ist. Wenn Sie gerne Trecking machen, finden Sie detaillierte und
auch herausfordernde Strecken mit Höhenangaben. Auch die verschiedenen Berghütten sind verzeichnet, sodass Sie auch Trecks
wählen können, die ein paar Tage dauern.
Die Planung solcher Ausflüge ist natürlich sehr wichtig. Die Tagesrouten mit Ab-
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Un paradiso di tranquillità in mezzo ad un parco di 110’000m2
con spiaggia privata sul Lago Maggiore.
2’500m2 Castello «SPA & Beauty», Putting- & Pitchinggreen,
6 campi da tennis. Due padiglioni con Junior Suite e Suite di
marsch und Ankunft der verschiedenen
Etappen müssen gut ausgearbeitet werden. Geben Sie Ihrer Familie oder einem
Bekannten über solche Ausflüge Bescheid,
vor allem über Ihre vorgesehene Rückkehr.
Verwenden Sie nur aktualisierte Wanderkarten, sehen Sie auch alternative Wege
vor. Es könnte passieren, dass Sie sich übermüden und denken Sie auch an Unvorhergesehenes. Gehen Sie nie alleine. Vor dem
Abmarsch überprüfen Sie den Zustand der
Wanderwege und die Wettervorhersagen.
Die Ausrüstung muss natürlich auch stimmen. Sie soll der Jahreszeit entsprechen,
dem Schwierigkeitsgrad der Wanderung,
der vorgesehenen Distanz und Dauer und
Ihren persönlichen Bedürfnissen. Weichen
Sie nicht von den Wanderwegen ab, die
immer gut gekennzeichnet sind. Bei einem
Schlechtwettereinfall suchen Sie eine Berghütte oder einen Unterschlupf auf.
Wie schon gesagt, wer die Wahl hat, hat
die Qual, so viele Möglichkeiten zu einem
Ausflug stehen Ihnen zur Verfügung. Für
uns naheliegend wäre die bekannte und
sehr schöne Route Tamaro – Lema und
umgekehrt. Aber wenn Sie sich die Karten
anschauen, werden Sie noch viele weitere
Ausflüge in unserer Region entdecken.
Zum Anfangen möchte ich Ihnen einen
wunderschönen Spaziergang vorschlagen.
Es geht ins Centovalli. Von Intragna auf die
Monti di Comino und zurück. Es sind 14
Km mit einem Höhenunterschied von 1’200
Metern und der Ausflug dauert etwa achteinhalb Stunden, inklusive Rastpausen. Von
Intragna geht es Richtung Costa – Selna
– Dröi – Monti di Comino und dann nach
Slögna um wieder nach Intragna zurückzukommen. Sie werden die ersten Frühlingsblumen entdecken, eine atemberaubende
Landschaft, viele fürs Tessin typischen kleinen Kapellen, wo Sie rasten und verschnaufen können. Von den Monti di Comino können Sie nach Verdasio runtergehen, wo eine
Seilbahn auf Sie wartet falls Sie müde sind,
oder Sie können in einem Grotto Halt machen, um Ihre Knie auf den Abstieg vorzubereiten.
Ein anderer Vorschlag ist im Luganese, das auch sehr viel schöne Ausflugsziele
oder auch kürzere Spazierwege ohne grosse
Schwierigkeit, sprich steil bergauf/bergab,
bietet. . Nach Lugano Bré fahren Sie mit der
Seilbahn und von dort führt ein eher ruhiger, nicht steil ansteigender Weg nach Boglia (12 Km, Höhenunterschied etwa 900
Meter). Sie können den Ausflug auch verlängern und bis zu den „Zähnen der Alten“
(I Denti della Vecchia) weitergehen, der
entlang der Grenze zu Italien verläuft. Sie
kommen dann zur Berghütte Pairolo und
am nächsten Tag können sie nach Gazzirola aufsteigen. Anschliessend geht es hinauf
zum Monte Bar, um dann nach Corticiasca
herunterzulaufen. Von dort können Sie mit
dem Autobus ins Zentrum von Lugano zurückfahren.
Wenn Sie jedoch einen weniger herausfordernden Ausflug machen möchten, empfehlen wir Ihnen den „Sentiero delle Olive“ (Olivenweg), er ist etwa 4 Km lang und
führt von Gandria dem See entlang bis nach
Castagnola oder umgekehrt. Das Postauto
Lugano-Porlezza-Lugano bringt Sie nach
Gandria oder Castagnola. Der Weg ist auch
für Personen mit schlechten Augen ausgestattet, die 18 gut lesbaren Wegtafeln informieren über die Geschichte des Weges, seine
Botanik und den Olivenanbau.
Im nächsten Ferien Journal werden wir
zusammen einen kleinen Alpensee besuchen, mit den Etappen des Alpenaufzuges
und dem Marathon Lodrino – Lavertezzo.
Ein Wettlauf über 21 Km, eher für erprobte
Bergwanderer geeignet, bei dem aber auch
in verschiedenen Kategorien ganz gewöhnliche Wanderer teilnehmen. ◆
lusso. Tutte le camere con aria condizionata.
Ristorante «Locanda Barbarossa»:
Godetevi la romantica atmosfera «Relais & Châteaux».
A la carte: mezzogiorono e sera.
Propria fattoria e vigneti – i prodotti vengono serviti nei ristoranti.
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400m spiaggia privata il bar e terrazza «Spiaggia»
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La nuova Focus
• La nuova Ford Focus è il primo
prodotto globale di Ford che farà il
suo debutto contemporaneamente in
America e in Europa nelle tre versioni
a cinque porte, quattro porte e station
wagon
• Espressione evoluta del linguaggio
stilistico Ford del Kinetic Design, la
nuova Focus si presenta con nuove
tecnologie intelligenti, un’estrema
ricerca per i dettagli, un livello di
sicurezza senza precedenti e una
qualità di guida leader della categoria
• Tra le nuove tecnologie che si
avvalgono delle telecamere digitali,
debuttano il sistema di attivazione
automatica della frenata in città, il
sistema di parcheggio semiautomatico,
il sistema di mantenimento della
corsia e il controllo dinamico della
trazione.
• Tra le motorizzazioni a basse
emissioni di CO2 e consumi di
carburante ridotti spiccano il nuovo
motore a benzina Ford EcoBoost da
1,6 litri e i motori diesel Duratorq
TDCi da 1,6 e 2,0 litri completamente
rinnovati
• Nuovo sistema Start-Stop di serie con
le unità EcoBoost e TDCi da 1,6 litri
per il massimo dell’efficienza e con
emissioni di CO2 da 109 g/km
L
a nuova Ford Focus debutta in Europa a inizio 2011 e sarà disponibile
in tre versioni: una sportiva cinque
porte, un’elegante berlina quattro porte e
una sofisticata station wagon.
Con oltre 10 milioni di unità vendute dal
lancio del modello originale nel 1998, la
Ford Focus ha conquistato clienti in tutto
il mondo per il suo straordinario valore in
termini di comfort e sicurezza, e per un’altra caratteristica fondamentale: il piacere
della guida. Il nuovo modello viene commercializzato in contemporanea anche in
Nord America, dove sono disponibili le
versioni berlina a quattro porte e due volumi a cinque porte.
Impreziosita da un design elegante e sportivo, la nuova Focus si presenta con un
nutrito assortimento di tecnologie e caratteristiche accessibili grazie alla strategia
del valore Ford.
Standard di altissima qualità, estrema cura
per i dettagli e prestazioni eccezionali in
termini di risparmio carburante, consentono alla nuova Focus di essere una protagonista del segmento C.
“La nuova Focus è la prova tangibile dei
risultati che sappiamo ottenere grazie
alla strategia One Ford e rappresenta senza dubbio il miglior prodotto offerto da
Ford Motor Company finora”, ha dichiarato Stephen T. Odell, Presidente e CEO
di Ford Europa. “Con l’investimento nella
nuova piattaforma globale per il segmento
C, possiamo offrire ai nostri clienti in Europa e nel mondo una gamma di vetture
a costi contenuti con livelli di qualità, risparmio carburante, sicurezza e tecnologia oltre ogni aspettativa”.
Origini europee, spirito universale
Sviluppata in Europa per poi essere commercializzata in oltre 120 mercati in tutto
il mondo con l’80% dei componenti in comune, la nuova Focus è la protagonista assoluta della moderna piattaforma globale
di veicoli Ford per il segmento C, che arriverà a comprendere almeno 10 modelli su
scala globale con una produzione annua
pari a due milioni di unità entro il 2012.
La nuova Focus sarà prodotta in Euro-
pa a Saarlouis (Germania) e nel Michigan
(Stati Uniti). La produzione europea sarà
potenziata a metà 2011, quando lo stabilimento di assemblaggio di San Pietroburgo (Russia) inizierà a costruire i modelli a 4 e 5 porte. Le attività di produzione
nell’Asia Pacific avranno invece inizio nei
primi mesi del 2012 presso lo stabilimento cinese di Chongqing.
Un design che lascia il segno
La nuova Focus si presenta con un carattere sportivo e dinamico e segna il passo per
l’ulteriore evoluzione del linguaggio stilistico del kinetic design di Ford.
L’originalità del muso, il profilo sinuoso,
la linea di cintura enfaticamente ascendente e l’assetto atletico della nuova Focus
sono i suoi tratti caratteristici che la rendono immediatamente riconoscibile.
Con un’altezza di 1.484 mm, una lunghezza pari a 4.358 mm e una larghezza di
1.823 mm (esclusi retrovisori esterni), il
nuovo modello a cinque porte è più basso
di 16 mm, più lungo di 21 mm e più largo
di 16 mm rispetto all’attuale versione. Anche il passo, che raggiunge i 2.648 mm, è
stato incrementato di 8 mm.
Prestazioni vivaci con consumi contenuti
Le motorizzazioni per la nuova Focus includono l’innovativo motore turbo benzina Ford EcoBoost da 1,6 litri a iniezione
diretta e una serie di motori diesel common-rail Duratorq TDCi avanzati e migliorati, tutti in grado di offrire una riduzione sensibile dei consumi di carburante
rispetto al modello precedente.
Emissioni di CO2 ridotte al minimo con
le Tecnologie Ford ECOnetic
Oltre alla gamma di motori diesel e benzina ad alta efficienza, la nuova Focus propone anche altre caratteristiche derivanti
dalle Tecnologie Ford ECOnetic, soluzioni
in grado di ridurre al minimo i consumi
di carburante e le emissioni di CO2.
La Focus è inoltre la prima vettura Ford
con il sistema Start-Stop di serie sui modelli 1.6 EcoBoost e TDCi con emissioni
di CO2 da 109 g/km.
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Ford Focus: una storia di successi
Con oltre 10 milioni di unità vendute dal
lancio del modello originale nel 1998, la
Ford Focus ha continuato ad essere protagonista in numerosi mercati di tutto il
mondo. Le precedenti versioni sono state
prodotte in Germania, Spagna, Stati Uniti, Messico, Cina, Taiwan, Russia, Filippine, Vietnam e Sudafrica.
Con il lancio della nuova generazione si
apre un nuovo capitolo nella storia di successi della Focus, oggi al suo debutto in oltre 120 mercati di tutto il mondo con un
modello unico sviluppato e progettato su
una singola piattaforma globale.
“Siamo entusiasti all’idea di commercializzare la nuova Ford Focus in Europa,
dove questa vettura vanta una lunga tradizione di presenza sul mercato”, ha dichiarato Odell. “Grazie a un mix irresistibile che coniuga un design dinamico con il
fascino della vettura, un livello tecnologico senza rivali e un incredibile risparmio
di carburante, riteniamo che il nuovo modello saprà deliziare la clientela attuale e
solleticare l’interesse di una nuova generazione di clienti Ford”. ◆
Der Neue Focus
• Der komplett neu entwickelte Ford Focus
kommt in drei Karosserieversionen auf
den Markt: sportlicher 5-Türer, elegante
Stufenheck-Limousine mit vier Türen und
praktisch-chice Kombi-Variante Turnier
• Der neue Ford Focus kombiniert
dynamisches Design mit einer
beispiellosen Vielfalt an intelligenten
Komfort- und Sicherheitsfunktionen
• Neuer Ford Focus setzt mit innovativen
Fahrer-Assistenzsystemen wie Low Speed
Safety System, Einpark-Assistent, aktive
Fahrdynamikregelung Torque Vectoring
Control und Spurhalte-Assistent neue
Maßstäbe in seinem Segment
• Neuer Ford Focus vereint erstklassige
Verarbeitung mit fortschrittlicher
Insassensicherheit und nochmals gesteigertem
Fahrvergnügen
• Besonders effizient und abgasarm: neue
1,6-Liter-EcoBoost-Benziner sowie
komplett überarbeitete Duratorq TDCiDiesel mit 1,6 und 2,0 Litern Hubraum
• Verbrauchssenkendes Start-Stopp-System
gehört in allen Ford Focus mit
1,6-Liter-EcoBoost-Benziner und Dieselmotor zur Serienausstattung
• Ford Focus TDCi mit 1,6 Liter Hubraum
emittiert lediglich 109 g/km CO2
Im Frühjahr 2011 startet die dritte, von A bis
Z neu entwickelte Generation des Ford Focus
in Deutschland durch. Mit athletisch-schlankem Design, einer beispielhaften Vielzahl von
ebenso hochmodernen wie bezahlbaren Komfort- und Sicherheitsfunktionen, mit vorbildlich sparsamen Motoren sowie einer exzellenten Fahrdynamik, mit der das neue Modell in
seinem Segment erneut die Maßstäbe setzt,
knüpft es an die Erfolgsgeschichte dieser Baureihe an. Der neue Ford Focus wird in drei Karosserieversionen zur Wahl stehen: als sportlicher 5-Türer mit Fließheck, als eleganter 4-
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Türer mit Stufenheck und als praktisch-chicer
5-türiger Kombi, der traditionell wieder den
Namen Turnier trägt.
Seit 1998, als die erste Generation des Ford Focus den Escort ablöste, rollten mehr als zehn
Millionen Exemplare dieser Baureihe vom
Band. Sie haben seither den Ruf dieser kompakten Mittelklassemodelle geprägt, außergewöhnlich fahragile, zugleich aber auch ausgesprochen vielseitige, komfortable und sichere
Automobile zu sein, die den Kunden in der
Summe ihrer Produktvorteile einen einzigartigen Gegenwert liefern. Der neue Ford Focus
knüpft nun nahtlos an diese Tradition an. Er ist
als Weltauto entwickelt und kommt zeitgleich
in Europa und in den USA auf den Markt.
Für seine Entwicklung – deren Leitung in den
Händen des konzerneigenen Kompetenzzentrums für kleine und kompakte Fahrzeuge in
Köln-Merkenich lag – hat Ford seine globalen
Entwicklungs-Ressourcen mobilisiert.
„Der neue Ford Focus ist der beste Beweis, dass
unsere Produktstrategie ,One Ford‘ aufgeht“,
betont Stephen T. Odell, Chairman und CEO
Ford Europa. „Er vereint alle Stärken der Ford
Motor Company in sich. Dank unserer hohen
Investitionen in die Entwicklung der neuen
Fahrzeugarchitektur für das C-Segment sind
wir jetzt in der glücklichen Lage, unseren Kunden in Europa und auf den übrigen Kontinenten eine ganze Palette ebenso hochmoderner
wie preisattraktiver Modelle anbieten zu können, die in puncto Qualität, Kraftstoff-Effizienz, Sicherheit und intelligente Funktionen die
Erwartungen weit übertreffen.“
In Deutschland für den weltweiten Einsatz
entwickelt
Mindestens zehn verschiedene Modellreihen
und Varianten sollen auf der neuen, für den
Weltmarkt konzeptionierten C-Segment-Architektur basieren, die bereits 2012 die Grundlage
für bis zu zwei Millionen Fahrzeuge pro Jahr
liefert. Die nun kommende, dritte Generation
des Ford Focus steht dabei klar im Mittelpunkt.
Ford wird sie global in mehr als 120 Ländern
und mit einer Gleichteile-Quote von 80 Prozent anbieten. Die Produktion läuft derzeit
auf beiden Seiten des Atlantiks in den Werken
Saarlouis sowie Michigan (USA) an. Die europäische Fertigung schließt ab Mitte 2011 auch
den russischen Standort St. Petersburg mit ein,
wo vier- und fünftürige Ford Focus-Versionen
hergestellt werden. Anfang 2012 folgt das chinesische Werk Chongqing, das die asiatisch-pazifische Region beliefern wird.
„Vor einem Jahr haben wir unsere Vision von
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Duratorq TDCi-Turbodieseln mit CommonRail-Technologie. Für diese Vierzylinder gilt
gleichermaßen: Im Vergleich zu den entsprechenden Vorgängermodellen zeichnen sie sich
durch deutlich reduzierten Kraftstoffbedarf
aus.
Ford ECOnetic-Technology: deutliche CO2Einsparung
Über die hocheffizienten Benzin- und Dieselmotorisierungen hinaus wartet der neue Ford
Focus mit intelligenten Technologien unter
dem Label „ Ford Econetic Technology“ auf. Sie
wirken sich ebenfalls spürbar auf die Senkung
des Kraftstoffverbrauchs und der Abgasemissionen aus. Hierzu zählt zum Beispiel das automatisierte Start-Stopp-System, das im Ford
Focus erstmals für alle Versionen mit 1,6-Liter-
EcoBoost- und Duratorq TDCi-Motoren zur
Serienausstattung zählt. Effekt: ein CO2-Ausstoß, der beispielsweise bei den Dieselmodellen
auf bis zu 109 g/km gesenkt werden konnte.
Ford Focus – die Geschichte eines Welterfolgs
Mehr als zehn Millionen Exemplare des Ford
Focus fanden seit der Vorstellung dieser Baureihe im Jahr 1998 weltweit einen Käufer, die
Modellfamilie hat sich auf vielen Märkten als
Bestseller erwiesen. Die ersten beiden Generationen liefen in Deutschland und Spanien
ebenso vom Band wie in den USA, Mexiko,
China, Taiwan, Russland, auf den Philippinen, in Vietnam und Südafrika. Mit der Einführung der neuen Modellreihe schlägt das
Unternehmen jetzt ein weiteres Kapitel in der
NEW Focus 2011
Geschichte des Ford Focus auf. Erstmals basiert
dieses Fahrzeug auf einer einheitlichen Architektur, die unter globalen Gesichtspunkten
entwickelt wurde – also im Hinblick auf mehr
als 120 Märkte, auf denen der neue Ford Focus
künftig in nahezu identischer Form angeboten
werden wird.
„Wir blicken der Präsentation des neuen Ford
Focus mit großer Vorfreude entgegen, denn dieses Modell kann speziell in Europa auf eine bemerkenswerte Tradition zurückblicken“, betont
Stephen T. Odell. „Mit seiner Mixtur aus dynamischem Design, beispiellosem Fahrvergnügen,
unerreichter Technologie-Vielfalt und beeindruckender Verbrauchs-Ökonomie wird der Ford
Focus nicht nur die treuen Fans unserer Marke
von sich überzeugen, sondern auch eine ganz
neue Generation von Kunden begeistern.“ ◆
DRIVEPLUS
Start more than a car.
einer völlig neuen Generation von Fahrzeugen
aus dem C-Segment kommuniziert, die auf
einer gemeinsamen, für den weltweiten Einsatz konzipierten Architektur aufbauen“, blickt
Derrick Kuzak, Group Vice-President Globale
Produktentwicklung der Ford Motor Company, zurück. „Die neue Kompaktvan-Familie
C-MAX und Grand C-MAX ist gerade seit wenigen Wochen in Europa verfügbar. Mit dem
neuen Ford Focus liefern wir den nächsten Beweis, welche Möglichkeiten unser Kontinente übergreifender Ansatz bietet, weltweit die
Kernelemente unseres Produktangebots auf ein
völlig neues, deutlich höheres Niveau zu transformieren.“
Begeisterndes, aerodynamisch besonders
ausgefeiltes Design
Mit ihrem sportlichen und dynamischen Auftritt präsentieren alle drei Karosserieversion
des neuen Ford Focus die nächste Evolutionsstufe der viel gerühmten „kinetic Design“-Philosophie von Ford. Sie gehört zu den wesentlichen Bausteinen des großen Erfolgs, den die
Marke mit ihrer aktuellen Palette an Fahrzeugen aus dem Kleinwagensegment sowie der gehobenen Mittelklasse feiert. Dabei kreieren die
markante Frontpartie, das dynamische Profil
und die dramatisch ansteigende Gürtellinie einen besonders athletischen Auftritt, der bereits
auf den ersten Blick ein klares Signal aussendet: dass auch mit dem Ford Focus der dritten
Generation das Fahren großen Spaß bereitet.
Tatsächlich steht das neue Modell nochmals
kraftvoller auf den Rädern als sein Vorgänger.
Ein Merkmal, das die Karosserieabmessungen unterstreichen: Mit einer Höhe von 148,4
Zentimetern ist er 16 Millimeter flacher als die
noch aktuelle Baureihe, dank einer Außenbreite ohne Spiegel von 1,823 Metern um 1,6 Zentimeter schmaler und mit 4,358 Metern um 21
Millimeter länger. Zugleich legte der Radstand
um acht Millimeter auf 2,648 Meter zu. (alle
Abmessungen Fließ- und Stufenhecklimousine)
Überzeugende Fahrleistungen einerseits,
vorbildliche Ökonomie andererseits
Die überragenden Fahreigenschaften des neuen Ford Focus werden durch eine hochmoderne Motorenpalette, die besondere Performance
mit bemerkenswert geringen Verbräuchen und
Kohlendioxid-Emissionen vereint, zusätzlich
beflügelt. Das Motorenangebot umfasst den
wegweisenden Ford EcoBoost-Benzindirekteinspritzer-Turbo mit 1,6 Liter Hubraum ebenso wie eine Auswahl an nochmals verfeinerten
Fr 8. und Sa 9. April
Tag der o�enen Türen anlässlich
der Vorstellung des neuen
Ford Focus
Ve 8 e Sa 9 aprile
porte aperte per la presentazione
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Intervista
con Felix Stiefel
Interview mit Felix Stiefel
dipl. fed.
Augenoptiker
optometrista dipl. fed.
Da oltre 20 anni il nome Stiefel
rispecchia l’ottica in Ticino a
livelli altissimi.
Con il tempo l’ottico
ambizioso, nato a Wil (SG), ha
aperto quattro negozi: Locarno,
Tenero ed Ascona. È tuttora
attivo nei suoi negozi, nella sua
professione, con la sua famiglia
e con i suoi impegni sociali.
Come e quando è arrivato in Ticino?
Svolgevo la mia professione in Sicilia, tornando dalla mia esperienza all’estero, trovai che Lugano era simile all’Italia, così
sono rimasto in Ticino.
Perché si è insediato qui aprendo il suo
commercio?
Dopo 3 anni in Ticino ho tentato di ritornare nella Svizzera tedesca, ma purtroppo
non mi sono più sentito a mio agio, il fascino del sud era più forte.
Per la sua attività come Ottica Stiefel, la
scelta è stata casuale o era programmata?
No, Locarno con la sua offerta multiculturale mi ha sempre affascinato, dal Festival
del Film al Festival del Jazz, ai concerti ….
abbiamo quasi tutto.
Ad Ascona ha potuto continuare l’attività di Claudio Pancaldi, purtroppo deceduto poco tempo fa, con una tradizione
familiare di oltre 80 anni. Quanto è importante per lei la tradizione e la storia?
Molto importante, il passato mi affascina
ed insegna a capire meglio.
Ascona ha visto tanti ospiti celebri, una
vera “Bereicherung”.
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Ai tempi del mio predecessore, personaggi come il Barone von der Heydt, lo scrittore Remarque, l’architetto Weidenmann
(Bauhaus) andavano e venivano in questo
negozio, come anche tanti altri personaggio famosi ed internazionali.
tugiesisch, fehlt noch was?...Wie kommt
das?
Das spiegelt die Vielfalt dieser Gegend wieder – Menschen aus der ganzen Welt fühlen sich hier in einer wunderbaren Region
wohl.
Lei occupa un team di oltre 14 collaboratori, non tutti ticinesi. Qui si sente lo
svizzerotedesco, il tedesco, il russo, il
portoghese e … manca ancora qualcosa?
Come spiega questa diversità?
Questo rispecchia una parte interessante
del Locarnese, persone di tutto il mondo
si sentono a proprio agio in questa bellissima regione.
Das hat sicher einen grossen Vorteil, mit
so vielen unterschiedlichen Sprachen in
einer doch sehr stark vom Tourismus geprägten Gegend präsent zu sein, birgt
aber sicher auch kulturelle Reibepunkte!
Die Zusammenarbeit von Tessinern und
„Stranieri“, ob diese nun aus dem Ausland
oder dem Inland kommen ist doch sicher
leicht.
È sicuramente un grande vantaggio essere presente con un pacchetto di lingue
così vasto in una regione dominata dal
turismo, d’altro canto non ci sono problemi culturali?
La collaborazione tra ticinesi e stranieri
non è sicuramente facile.
saper fare per aver successo nel suo mestiere. Cosa fa per garantire un alto livello nell’andamento e nella consulenza di
mezzi ottici?
Una formazione continua ed una curiosità
naturale per le cose tecniche nel nostro settore e non per ultimo impegno e passione.
Lei ha una ricetta segreta?
Lasci che i germanici facciano cena alle
18.00 ed i ticinesi si godano l’aperitivo alle
20.00. Una formula che piace a tutti.
Per concludere, cosa vorrebbe comunicare ai nostri lettori?
Di non dimenticarsi che gli occhi e la percezione visiva sono la parte più importante dei nostri sensi, di tenerne cura e noi,
con il nostro impegno, vi sosteniamo volentieri, quindi sarete in buone mani!
Non è solo la lingua, ci vuole anche tanto
Grazie per l’intervista. ◆
Seit über 20 Jahren steht der
Name Stiefel für Augenoptik
auf höchstem Niveau hier im
Tessin. Mit der Zeit konnte der
ambitionierte Augenoptiker,
gebürtig aus Wil (SG), vier
Geschäfte in Locarno, Tenero
und Ascona in Schwung bringen
und auch heute ist er immer
in Aktion, zwischen seinen
Geschäften, seinem Beruf, der
Familie und natürlich den
zahlreichen gesellschaftlichen
Verpflichtungen.
Wie und wann sind Sie eigentlich hier ins
Tessin gekommen?
Ich war in Sizilien in meinem Beruf tätig
und fand, Lugano ist eigentlich fast Italien.
So kam ich vor 25 Jahren ins Tessin.
Was hat Sie dazu gebracht sich hier nieder zu lassen und ein Geschäft zu eröffnen?
Nach 3 Jahren im Tessin wagte ich den Versuch, in die Deutschweiz zurückzukehren
– doch irgendwie fiel mir die Decke auf den
Kopf …. das Tessin war stärker.
Und ihr eigenes Label, „Ottica Stiefel“,
war die Wahl des Locarneser Raums eher
Zufall, oder Absicht?
Nein – Locarno mit seiner „Multi Kulti“
Mischung hat mich immer fasziniert. Vom
Film zum Jazz haben wir eigentlich alles.
In Ascona konnten Sie dann, im Herbst
1997, das Augenoptikergeschäft des alteingesessenen und leider kürzlich verstorbenen Claudio Pancaldi übernehmen
und so eine Tradition von Ascona fortsetzten, die schon seit mehr als 80 Jahren
lebt. Liegt Ihnen viel an Tradition und
Geschichte?
Sehr – ich habe grosse Freude an der Vergangenheit. Ascona hat viele berühmte Gäste und Bewohner erlebt, eine echte Bereicherung. Bei meinem Vorgänger gingen Baron von der Heydt, Remarque der Schriftsteller, Weidenmann der Bauhausarchitekt
und viele interessante Menschen ein und
aus.
Sie beschäftigen zur Zeit ein Team von
14 Mitarbeitern, darunter auch einige
Zugewanderte. Da sind Muttersprachen
schwitzerdütsch, deutsch, russisch, por-
Haben Sie ein Geheimrezept?
Ganz einfach – lassen Sie die Deutschen
um 18.00 Abend essen und die Tessiner um
20.00 den Apero geniessen. So gefällt es allen!
Aber es ist ja nicht nur die Sprache, es
braucht ja auch einiges an Fachwissen,
um in Ihrem Beruf mit diesem Erfolg
zu arbeiten. Was machen Sie, um Ihren
Kunden immer den extrem hohen Standard in Anpassung, Beratung und Anfertigung von optischen Sehhilfen zu gewährleisten?
Kontinuierliche Weiterbildung und eine gesunde Neugier trägt in allen Bereichen der
Optik Früchte und nicht zuletzt Einsatz und
Konstanz.
Zum Abschluss, was wollen Sie den Lesern noch auf den Weg geben?
Denken Sie daran, dass die Augen und damit die visuelle Wahrnehmung das wichtigste Sinnesorgan ist.
Tragen Sie dazu Sorge – wir helfen Ihnen
gerne dabei.
Besten Dank für das Gespräch. ◆
100
FJ | APRILE/APRIL | 2011
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Cinema mio dove vai...
Um Himmels Willen, wo geht du hin, Kino...
L
unga vita al Re, e al... suo discorso. Lo spunto per una
riflessione approfondita sull’attuale mercato cinematografico viene dall’ultima cerimonia di assegnazione
die Premi Oscar, le statuette auree più ambite per chi lavora
in questo campo dell’arte.
La cerimonia è servita a esaltare oltre ogni aspettativa, e fors’anche un po’ a sorpresa „The King’s Speech („Il discorso del Re“), pellicola di Tom Hooper e
con fra gli altri Elena Bonham Carter, Colin Firth e
Michael Gambon. Il monarca di Hooper si è portato a casa tre statuette: miglior film, miglior regista e
miglior attore (Colin Firth): le più ambite.
Agli altri sono insomma rimaste le briciole, ossia
le fette meno pregiate della torta aurea degli Oscar.
Frau i battuti c’è pure il film dedicato all’autore di Facebook. Poco o nulla consola il premio quale miglior
sceneggiatura non originale attribuito a The Social
Network di Aaron Sorkin, dato dai più tra i potenziali
„pigliatutto“ dell’edizione 2011 della notte degli Oscar.
Ma forse è il segno che il grande scehrmo sta cambiando. Cambia il modo di fare film, ma muta soprattutto il
modo di vederli. In un’America ormai satura di emozioni futuristiche, negli ultimi anni ha viaggiato alla graned
il filone dei remake, meglio se di cartoni animati, in attesa
che qualcosa si sblocchi, Un filone, peraltro già individuato in un recente passato (vedi Il Codice Da Vinci tanto per
citarne uno) dove storia, finzione e realtà riescono ancora
ad affascinare.
E da noi? Un po’ si segue l’onda a stelle e strisce, e un po’ si
naviga sulla marea di celluloide proveniente dall’Italia, dove
invece ad andare per la maggiore sono le pellicole
meno impegnate ma comunque meritevoli di
nota. Niente „cinepanettoni“ ma godibili film
divertenti e a volte anche istruttivi. Qualche titolo? Immaturi, Manuale d’Amore 3,
Femmine contro maschi. Doveroso pure
aprire una finestra sul cinema tutto rossocrociato, per dire che negli ultimi anni la
qualità del prodotto indigeno ha sfornato
pellicole davvero ben fatte. Un titolo su
tutti Sinestesia, del ticinese Erik Bernasconi. ◆
L
ang lebe der König und seine….. Rede. Die letzte
Oscarverleihung sollte uns über den aktuellen Kinomarkt zu denken geben. Die goldene Statuette,
der begehrteste Preis für Kinoschaffende. Die Zeremonie hat
alle Erwartungen übertroffen und – vielleicht überraschend – dem Film „The King’s Speech“ (Die Rede
des Königs) gleich drei Oscars zugeteilt. Ein Film
von Tom Hooper und mit Elena Bonham Carter,
Colin Firth und Michael Gambon. Bester Film,
bester Regisseur, bester Schauspieler (Colin Firth),
die drei begehrtesten Oscars überhaupt. Für andere sind Brösel übriggeblieben, oder besser, die weniger dotierten Oscars. Auch der Film über den Gründer von Facebook, „The Social Network“ (in etwa
„Das Soziale Netz“), von Aaron Sorkin, erhoffte sich
eine der „wertvollen“ Statuetten, aber er hat „nur“ das
Trostpflaster für das beste Drehbuch bekommen. Und das,
obwohl er vor der Oscarnacht sehr hoch im Kurs stand.
Aber das ist vielleicht ein Zeitzeichen, dass das Kino im
Wandel ist. Die Art und Weise, wie Filme gedreht werden
hat sich verändert, aber vor allem hat sich unsere Sicht
der Filme verändert. In einem America das von futuristischen Emotionen übersättigt ist, werden in den letzten Jahren sehr viele alte Filme wieder verfilmt (Remake
heisst der amerikanische Ausdruck dafür). Das trifft vor
allem für Zeichentrickfilme zu, in der Hoffnung, dass sich
Filme machen wieder lohnt. Auch die Vermischung von
Geschichte, Fiktion und Realität in Filmen kommt ganz
gross raus – siehe „Der Da Vinci Code“, um nur einen davon zu erwähnen.
Und hier bei uns? Ein bisschen versucht man, auf
der amerikanischen Welle zu reiten, ein bisschen
schaut man von den Italienern ab, die eher seichte Unterhaltungsfilme produzieren, die nichtsdestotrotz unterhaltend und gut gemacht sind.
Keine „Kinopanettones“, sondern lustig und
manchmal auch lehrreich. Ein paar Titel? “Immaturi” (Unreif) – “Manuale d’Amore 3” (Liebeshandbuch Nummer 3) – “Femmine contro
Maschi” (Frauen gegen Männer). Erwähnenswert ist auch das Schweizer Kino. In
den letzten Jahren entstanden einige Filme, die wirklich gut gemacht sind. Einer
davon ist „Sinestesia“(Reizempfindung),
vom Tessiner Erik Bernasconi. ◆
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La navetta spaziale americana è prossima alla pensione
Ultimo conto alla rovescia
per lo Space Shuttle
Il primo volo avvenne esattamente 30 anni fa, nell’aprile del 1981
• di Maurizio Valsesia •
P
er lo Space Shuttle è iniziato l’ultimo conto alla rovescia, quello verso la pensione. Figlio degli anni Ottanta, il grande spazioplano bianco è il velivolo spaziale per antonomasia, soprattutto per coloro che, per motivi anagrafici,
non hanno vissuto l’epopea del programma Apollo con lo storico allunaggio del 21
luglio 1969.
La data “simbolo” dello Shuttle è assai
meno nota. Era il 12 aprile 1981, quando dal Kennedy Space Center viene lanciato il Columbia, la prima delle sei navette costruite a Palmdale (California) dalla
Lockheed Martin. Come ogni grande progetto aeronautico, anche quello dello Space Shuttle fu lanciato mentre il Programma precedente era in piena attività. Quanto nel 1972 Richard Nixon firmò il via al
progetto, gli astronauti camminavano ancora sulla Luna.
L’idea di realizzare una navetta (shuttle)
riutilizzabile, rispondeva a pressanti esigenze di risparmio. Lo stesso programma
Apollo fu interrotto alla 17ª missione sulle 20 previste. La corsa alla Luna era finita e
con essa la spinta competitiva. Le ambiziose previsioni di portare l’uomo su Marte
entro il Secolo, fortemente ridimensionate.
La missione originale dello Shuttle di operare ad alta quota al minor costo e maggior livello di sicurezza possibile, è in parte fallita. Troppo elevati i costi, sia di progettazione che operativi. Ogni lancio costa
500 milioni di dollari a fronte dei 100 milioni previsti. La sicurezza? Fare paragoni con l’aviazione “terrestre” sarebbe fuor-
Lo Shuttle ha avuto il difficile
compito di rimpiazzare il
programma Apollo. Non
poteva avventurarsi nello
spazio profondo, ma ha
svolto degnamente il suo
ruolo di “ascensore” tra la
terra e l’orbita, trasportando
i componenti della Stazione
Spaziale e decine di astronauti
e ricercatori. Una carriera
funestata dai due più gravi
incidenti dell’avventura
spaziale.
viante, ma due navette perse su cinque
operative, con la perdita completa degli
equipaggio, e oltre cento missioni all’attivo, non rappresentano un risultato soddisfacente. Il programma sovietico Soyuz,
basata sul vecchio, semplice e collaudatissimo sistema razzo-capsula, si è dimostrato più economico e sicuro.
Alla navetta va comunque riconosciuto il successo come veicolo di lancio e trasporto di materiale. Pur inferiore alle capacità previste, solo lo Shuttle può portare e mettere in orbita satelliti o telescopi
spaziali di una certa dimensione. Determinante il suo contributo alla costruzione della Stazione Spaziale Internaziona-
le (Iss). Anche il numero di personale trasportabile e ospitabile è di gran lunga superiore agli altri sistemi.
In prospettiva più ambia, con lo Space Shuttle l’esplorazione spaziale ha fatto
un passo avanti e due... indietro. Lo Shuttle non è stato progettato per andare nello spazio profondo (niente viaggi sulla Luna). Ma questo dipende dalle scelte
politiche. All’inizio del programma, con
l’intensificarsi del dramma della guerra
in Vietnam e le crisi petrolifere, l’opinione pubblica americana e, in seguito, anche
quella europea il cui ente spaziale collabora con la Nasa, non avrebbero accettato di
buon grado gli investimenti necessari per
fare un passo in più oltre a quello di Armstrong sulla Luna. Marte rimane un sogno.
Forse si tornerà sulla Luna. Lo Shuttle viene sostituito da un nuovo programma –
battezzato Constellation – ancora non definito del tutto. Il presidente Bush junior
lo aveva baldanzosamente annunciato.
Obama è stato costretto a ridimensionarlo dalle ristrettezze di bilancio. È già impostato. Tecnicamente Constellation è una
via di mezzo tra le vecchie capsule e i vettori riutilizzabili dello Shuttle (sono gli
stessi riprogettati).
Non è però scontato che siano ancora gli
americani, ci auguriamo insieme agli europei (Svizzera compresa), a primeggiare nelle future operazioni spaziali. La Cina
ha grandi ambizioni e dal 2003 manda
uomini in orbita. Peccato che non si riesca
ancora a unire le forze.
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In 30 anni sono state costruite sei navette.
I lanci avvengono sempre dal Centro Spaziale Kennedy in Florida. L’atterraggio nella
pista vicina o in California in caso di maltempo (in diversi Paesi nel Mondo vi sono
poi una serie di piste adatte, devono essere
molto lunghe, in caso di emergenza).
La prima doveva chiamarsi Constitution,
ma venne battezzata Enterprise in seguito alle pressanti richieste dei fan della serie tv Star Trek che in massa scrissero alla
Casa Bianca. L’Enterprise compì una serie di test di atterraggio senza mai andare nello spazio. Il primo, come detto, fu il
Columbia, consegnato al Kennedy Space
Center il 25 marzo 1979 e lanciato per la
prima volta il 12 aprile 1981 con un equipaggio di due uomini. Il Challenger viene consegnato nel luglio del 1982, il Discovery nel novembre del 1983, e l’Atlantis nell’aprile del 1985. Il Challenger è vittima di un drammatico incidente in fase
di lancio nel gennaio 1986, che provoca la
morte dei sette astronauti a bordo. La causa, la rottura per il freddo (eccezionale per
la Florida) di una grande guarnizione alla
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base del razzo a propellente solido (Booster) destro, che portò all’esplosione dopo
73 secondi di volo. Tutti i sette membri
dell’equipaggio perirono. Tre sopravvissero allo scoppio (furono trovati i caschi
con l’ossigeno attivato) ma perirono nello schianto con l’oceano.
Il Challenger viene sostituito dall’Endeavour costruito con parti di ricambio delle altre navette, è pronto e consegnato nel
maggio del 1991. Il Columbia si disintegra
durante il rientro nell’atmosfera il 1 febbraio 2003. Anche in questo caso le vittime furono sette. La causa, la perdita di
parte del rivestimento dei Booster che
danneggiò lo scudo termico indispensabile per mantenere l’integrità del velivolo
durante il rientro.
Il Discovery (veterano del programma
con 27 anni di voli sulle ali) ha chiuso la
sua lunghissima carriera poche settimane
fa, lasciando sul campo gli altri due Shuttle ancora attivi: l’Endeavour, che volerà il
prossimo 19 aprile, e in estate l’Atlantis. I
musei statunitensi si stanno contendendo
le storiche navette. ◆
Das Raumschiff geht in Pension
Letzter Countdown
für das Space Shuttle
Der erste Flug war vor 30 Jahren, im April 1981.
Das Shuttle hatte die schwierige Aufgabe, das Apolloprogramm zu
ersetzen. Es hatte keine sehr grosse Reichweite, konnte nicht tief
ins All fliegen, aber es hat seine Rolle aus „Aufzug“ zwischen Erde
und Weltall würdig ausgeführt, mit Material für die Raumstation,
den Astronauten und Wissenschaftlern. Seine Karriere war jedoch
von zwei sehr schweren Unfällen geprägt, die schwersten in der
Raumfahrt überhaupt.
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F
ür das Space Shuttle hat der letzte
Countdown begonnen, der zu seiner
Pension führt. Von den Sternen ins
Museum. Kind der achtziger Jahre.
Die grosse weisse Raumfähre ist die Ikone der Raumreisen für die Generation, die
das Epos des Apolloprogrammes nicht erlebt
hat, mit seiner historischen Mondlandung
am 21. Juli 1969.
Das „Symboldatum“ des Shuttles wurde viel
weniger gefeiert. Wir finden, dass das heute
nachgeholt werden soll, sind doch genau 30
Jahre seit seinem ersten Einsatz vergangen.
Es war der 12. April 1981, als vom Weltraumcenter Kennedy die Columbia in die
Luft ging. Das erste der sechs Raumschiffe,
in Palmdale (Kalifornien) von der Lockheed Martin erbaut. Wie bei jeden grossen Raumfahrtprogramm wurde auch das
Space Shuttle in Betrieb genommen während das vorhergehende Programm noch
lief. Richard Nixon hatte es so im Jahr 1972
beschlossen.
Die Idee, eine wieder verwendbare Raumfähre zu bauen war zwingend, da die Kosten für jede Operation exorbitant waren
und man so Kosten einsparen konnte. Das
Apolloprogramm war für 20 Operationen
vorgesehen, hörte aber bei der 17. Mission
auf. Der Wettlauf zum Mond war beendet
und mit ihm auch der Konkurrenzkampf
mit dem sowjetischen Feind. Auch die ehrgeizigen Pläne, einen Menschen bis zum
Jahr 2000 auf den Mars zu bringen, zerschlugen sich.
Von Anfang an war es Aufgabe des Shuttles,
107
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FJ | APRILE/APRIL | 2011
in grosser Höhe
mit einem Minimum an Kosten
und einem Maximum an Sicherheit zu fliegen.
Das hat aber leider nicht immer
funktioniert. Zu
hoch waren die
Kosten, sowohl für
die
Gesamtplanung wie auch für
den Betrieb. Jede
Raumfahrt kostet
500 Mio. USD, gegen die 100 Mio.,
die dafür geplant
waren. Die Sicherheit? Ein Vergleich
mit der normalen
Luftfahrt stellt sich
nicht, das wäre irreführend. Über
hundert Flüge ins
All wurden gemacht. Aber von
fünf Raumfähren
wurden zwei komplett zerstört, zusammen
mit ihrer Besatzung, das ist ganz sicher eine
traurige Bilanz. Das sowjetische Soyuzprogramm basierte auf das einfache und eingefahrene System Rakete-Kapsel, viel kostensparender und auch sicherer.
Aber aufgepasst. Die Raumfahrten gehören wahrscheinlich zu den vielschichtigsten
Magic Cocktail
Abenteuern der Menschheit. Sie sind noch
lange nicht Routineflüge. In der Raumfahrt
gehören zwei Schritte zurück und einer vorwärts zum Alltag.
Dem Shuttle gehört der Rekord, am meisten
Material und Menschen in den Weltraum
befördert zu haben. Obwohl die Leistungen
unter den Erwartungen lagen, kann doch
nur das Shuttle grosse Satelliten oder Teleskope ins All fliegen und sie auch noch in
die richtige Umlaufbahn bringen.
Dem Shuttle gebührt auch ein grosser
Beitrag beim Bau der internationalen
Raumstation (ISS). Keines der anderen
Systeme konnte so viele Menschen und
Instrumente für mehrere Tage an Bord
nehmen. Dank der Experimente an Bord
des Shuttles wurden sehr viele Entdekkungen gemacht. Mit dem Space Shuttle
hat die Weltallerforschung vielleicht sogar zwei Schritte vorwärts und nur einen
rückwärts gemacht. Dem Shuttle war es
nie bestimmt, sehr tief in den Weltraum
vorzudringen (keine Mondflüge), dafür
war es nicht konzipiert. Zur damaligen
Zeit, als das Shuttleprogramm startete,
hätte dies niemand akzeptiert oder ge-
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wollt. Der Vietnamkrieg überschattete alles. Auch Europa, dessen Raumfahrt eng
mit der Nasa zusammenarbeitet, hätte
übermässige Investitionen abgelehnt. Die
aber wären notwendig gewesen, wollte man noch tiefer ins All vorstossen,
bis zum Mars. Das wäre folgerichtig der
nächste Schritt gewesen, nach Armstrong
auf dem Mond. Mars bleibt ein Traum
(aber erreichbar).
Vielleicht „gehen“ wir eines Tages wieder
auf den Mond. Das Shuttle wird vom neuen Programm „Constellation“ abgelöst, das
aber noch nicht ganz abgesegnet ist. Präsident Bush jun. hatte es – vielleicht etwas voreilig – angekündigt. Obama musste
dann das Projekt redimensionieren, da der
Staatshausalt damit überfordert worden
wäre. Doch jetzt steht es. Technisch gesehen
ist „Constellation“ ein Mittelweg zwischen
den alten Kapseln und den vom Shuttle
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wieder benutzbaren Transportern (die neu
entworfen werden).
Es ist aber nicht gesagt, dass das nur die
Amerikaner sein werden. Wir wünschen
uns, das es ein Weltprogramm wird, zusammen mit den Europäern, die Schweiz inbegriffen. Ganz sicher werden da auch noch
andere Nationen mitmischen. Seit 2003 hat
auch China ziemlich grosse Ambitionen,
ihre eigenen Astronauten in den Himmel zu
schicken. Schade, dass es immer noch nicht
möglich ist, dass alle Weltbürger zusammenarbeiten.
Sechs Raumfährten und einen Tribut an Star
Trek
In dreissig Jahren wurden sechs Raumfährten
gebaut. Abgeschossen werden sie vom Weltraumcenter Kennedy in Florida. Der Wiedereinstieg auf die Erde ist immer ein Gleitflug, ohne Motoren, wie ein Segelflieger. Die
Landung ist auf einer Piste in der Nähe der
Abschussrampe, oder im Falle von Schlechtwetter, an der Westküste. Für Notfälle stehen
überall auf der Welt weitere Pisten bereit, die
sehr lang sind. Die erste Raumfähre hätte
„Constitution“ heissen sollen. Auf Druck von
den vielen Fans der Serie „Star Trek“ wurde sie dann aber „Enterprise“ getauft. Das
Weisse Haus hatte massenhaft Post von den
Fans erhalten, die auf diesen Namen bestanden. Die „Enterprise“ war nie im
All, sie hat nur eine Testserie von
Landungen gemacht. Das erste
Raumschiff war die „Columbia“,
die am 25. März 1979 dem Weltraumcenter Kennedy übergeben
wurde. Am 12. April 1981 wurde sie zum ersten mal ins Weltall
geschossen, an Bord waren zwei
Männer. Die „Challenger“ hingegen war im Juli 1982 flugbereit, die „Discovery“ im November 1983, die „Atlantis“ im April
1985. Im Januar 1986 verglühte
die „Challenger“ in einem dramatischen Unfall kurz nach dem
Abschuss. Die sechs Astronauten
sind dabei gestorben. Grund für
dieses Drama war eine defekte
Dichtung im rechten Treibmitteltank (Booster) der Rakete, da es
damals für Florida extrem kalt
war. Die „Challenger“ wurde
1991 von der „Endeavour“ abgelöst, die teilweise aus Stücken
von anderen Raumfährten gebaut
worden war. Auch das Schicksal
der „Columbia“ war besiegelt: am
1. Februar 2003 verglühte sie bei
ihrem Wiedereintritt in die Atmosphäre. Auch hier überlebten die
sieben Mitglieder der Besatzung
nicht. Und wieder war der „Booster“ (Verstärker) schuld, seine
Verkleidung beschädigte das Hitzeschild, das
für den Wiedereintritt in die Atmosphäre unabdingbar ist. Die „Discovery“ (Veteranin
des Programms, mit 27 Flugjahren auf dem
Buckel) hat ihre lange Karriere vor wenigen
Wochen beendet. Jetzt sind nur noch zwei
davon aktiv: die „Endeavour“ wird noch bis
Ende April fliegen und die „Atlantis“ wird im
Sommer aufhören. Die amerikanischen Museen werden sich dann all diese historischen
Shuttles untereinander aufteilen. ◆
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sms altrettanto. La società cambia, e con
essa cambiano tempi e modi di intervenire. Una rete più fitta, più capillare, al fine
di arrivare alla soluzione desiderata, di ritrovare in tempo utile la persona scomparsa, prima che lo scenario possa assumere
i tristi contorni di un ipotetico dramma.
Diverse le associazioni e i politici che sono
scesi in campo a perorare la causa di rendere ancora più efficaci questo metodo di
operare. Non si hanno più notizie di una
persona e allora seguendo un protocollo
prestabilito si attivano i vari piani di ricerca. Scattano gli appelli online, quelli via radio, tv e giornali. E come una sorta di moderno tam-tam, parte una prima ondata di
sms destinati alla cerchia che ruota attorno
alla persona scomparsa, poi il campo si allarga, la potenziale cerchia si estende a conoscenti e via via. Fino a… Fino a – e questo è il rischio, rilevato da chi invece vede
queste iniziative con più scetticismo – sbagliare indirizzo. Perché il rischio, tutt’altro
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lerta chi invece cerca di eludere queste ricerche, chi vuole sfuggire alle maglie della rete capillare. Il principio, stringi stringi, è un po’ come quello dei posti di blocco
della polizia. Spesso gli automobilisti cercano di avvisare gli ignari conducenti della sua presenza sulla loro direzione di marcia. Pericolo scongiurato per l’automobilista. E se fosse stata una persona pericolosa
in fuga? Di che farsi venire qualche rimorso di coscienza… ◆
W
enn junge Menschen Informationen brauchen, suchen sie
praktisch nur noch im Netz.
Das grosse Internet hilft immer. Handy
und SMS desgleichen. Die Gesellschaft ist
im Wandel, und mit ihr die Zeit und unsere Kommunikation. Ein Netz, das immer
dichter wird, immer mehr Informationen
ausspuckt und uns alle möglichen Lösungen bietet. Internet kann auch helfen, verschwundene Personen aufzuspüren, bevor
es zu dramatischen Vorfällen kommt oder
kommen kann. Viele Vereine und Politiker
dringen immer wieder darauf, dieses Kommunikationsmittel noch besser und noch
effizienter zu gestalten. Suchen Sie eine verschwundene Person, so können Sie über ein
vorbestimmtes Protokoll die verschiedenen
Suchmaschinen aktivieren. Die Suche geht
vom Internet übers Radio, Fernsehen und
die Zeitungen. Das ist wie ein modernes
Tamtam, die erste Serie von SMS geht gewöhnlich an alle Familienmitglieder. Dann
wird das Suchfeld vergrössert, alle Bekannten werden informiert und all jene die mit
dem oder der Vermissten zu tun haben oder
hatten. Bis…. Ja, bis – und das ist das grosse Risiko – so wie es manche eher skeptisch
sehen, kann eine solche Initiative auch problematisch sein. Denn das Risiko, mehr
als nur zufällig, ist die Tatsache, dass solche Suchmaschinen oft illusorisch sind und
nicht ganz korrekte oder sogar falsche Auskunft geben. Es ist ein bisschen wie mit Polizeikontrollen. Oft versuchen die Autofahrer,
andere auf solche Kontrollen aufmerksam
zu machen und denken dabei, für andere
Autofahrer eine Gefahr abzuwenden. Wenn
nun aber die Polizei gerade eine gefährliche
Person sucht, die geflüchtet ist ? Da bleibt
einem dann nur noch das schlechte Gewissen. ◆
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Resp. editoriale e stampa:
La Nuova Tipografia SA, 6612 Ascona
Collaboratori di Redazione:
Gianni Ponti, Urs Mäder,
Maurizio Valsesia, Enrica Audisio,
Beppe Fissore, Mara Bogetti,
Ezio Guidi, Yvonne Bölt,
Gian Pietro Milani, Daniela Mor,
Mauro Euro, Rafael Kouto,
Laura Mella, Gabriele Cavaliere.
Traduzioni:
Felix Oprecht, Manuel Guidi,
Robert Szendröi, Christina Schweiger
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MARZO/MÄRZ 2011
Un sorso di... camelia in riva al Lago Maggiore
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© Ferien-Journal, 2011
Tel.
aprile-2011
112
FJ | APRILE/APRIL | 2011
Ariete - Widder
Leone - Löwe
Sagittario - Schütze
Mese importante per le grandi decisioni, a volte potrebbe essere fastidioso e impegnativo, anche dolorosi in certi casi, ma necessari per continuare la strada
che avete scelto. Siate radicali e decisi e dite in modo
chiaro quello che pensate. Nel settore lavorativo attenti ad una persona che non vi è amico e potrebbe recarvi danno. In amore mese intrigante e ricco di forti emozioni. Per chi è solo Cupido lancerà la sua freccia e colpirà dritto la cuore facendo vivere una nuova e importante storia sentimentale.
Wichtiger Monat für große Entscheidungen, die manchmal vielleicht sogar unangenehm,
schwierig, und in einigen Fällen auch schmerzhaft, aber genauso nötig sind, damit sie den
richtigen Weg fortsetzen können. Sie haben die Wahl. Seien sie in ihren Entscheidungen radikal, entschlossen und klar. Seien sie am Arbeitsplatz mit einer Person vorsichtig, die ihnen
nicht gut gesinnt ist. Sie könnte ihnen in der Tat Schaden zufügen. Die Liebe zeigt sich für
sie faszinierend und voller starker Emotionen. Für ‘Singles’ meint es der ‚Amorpfeil‘ besonders gut, denn sie treffen ein neues Herz und erleben neue romantische Momente.
Mese importante per il lavoro, datevi da
fare per migliorare la vostra situazione
cercate di parlare con i vostri superiori per
ottenere una promozione e un aumento di
stipendio, cercate di essere intraprendenti
e sappiate osare sicuramente ci sarà la riuscita. In amore progetti matrimoniali o per alcuni di voi l’arrivo di un figlio. Per
chi è solo e è in cerca dell’anima gemella la prima metà del mese porterà un incontro importante. Per la vostra forma fisica riposo e sana alimentazione.
In Sachen Arbeit ist es ein wichtiger Monat. Sprechen sie mit ihren Vorgesetzten, damit sie ihre Situation mit einer Promotion und Lohnerhöhung verbessern können.
Zeigen sie sich einfallsreich und schauen sie, dass ihr Wagnis zum Erfolg führt. In der
Liebe zeichnen sich Heiratspläne ab oder für bereits Verheiratete ist Nachwuchs in
Sicht. Für ‚Singles‘ führt die erste Monatshälfte zu einem wichtigen Treffen. Für ihre
persönliche Gesundheit sind Ruhe und gesunde Ernährung ideal.
Ottimo mese non mancheranno occasioni positive per cambiamenti di casa e di lavoro, possibili riconoscimenti e avanzamenti. Buono il settore finanziario. In amore incontri e attrazioni ricche di emozioni, serate
eccitanti e sensuali. progetti per un viaggio all’estero con possibilità di traslocare definitivamente. Qualche rapporto difficile si romperà e sarete per qualche tempo liberi di vivere come vi pare con esperienze alquanto particolari.
Es wird ein guter Monat. Die Chancen stehen für einen positiven Wandel zu
Hause und am Arbeitsplatz gut. Zudem sind Auszeichnungen und Beförderungen
möglich. Im finanziellen Bereich sieht es gut aus. In der Liebe kommt es bei Begegnungen und Anlässen zu vielen Emotionen. Es erwarten sie pulsierende Abende. Ausserdem steht eine Auslandreise bevor, welche ihnen die Möglichkeit bietet,
sich definitiv dorthin zu bewegen. .Eine schwierige Beziehung wird beendet. Dies
erlaubt ihnen, frei zu leben und sich ein besonderes Erlebnis zu gönnen.
Toro - Stier
Aprile è un buon mese per portare avanti progetti di lavoro, non vi lascerete influenzare da
niente e da nessuno. Dovrete affrontare delle
questioni legali con parenti per problemi di vecchia data non risolti questioni ereditarie o altro.
Non mancherà una certa tensione tra di voi ma
siate chiari e riuscirete a sistemare il tutto. Attenti alle spese. Possibili progetti per cambiamenti di casa e per le giovani coppie piacevole sorpresa, un figlio in arrivo. Per la vostra
salute una sana alimentazione e lunghe passeggiate vi saranno di aiuto.
April ist ein guter Monat für die Durchführung von Arbeiten. Sie lassen sich von nichts und
niemandem beeinflussen. Sie müssen in der Familie rechtliche Probleme lösen, welche aus
früheren Tagen stammen. Dabei stehen Erb- und andere Fragen im Mittelpunkt. An einer gewissen Spannung wird es in diesen Angelegenheiten nicht fehlen, aber ihnen gelingt es für alle
eine zufriedenstellende Lösung zu finden. Achtung bei den Haushaltspesen! Es stehen einige
Veränderungen im Haushalt bevor. Und für junge Paare kündigt sich Nachwuchs an. Für
ihre Gesundheit tun ihnen gesunde Ernährung und lange Spaziergänge besonders gut.
Gemelli - Zwillinge
Sembra che tutto sia fermo e non si muove
niente questo solo fino a metà mese, poi ci sarà
un’apertura e le cose fileranno veloci con buona riuscita sia nel lavoro che nella vita privata. Mantenete la calma, evitate di innervosirvi
e evitate discussioni, le stelle sono ancora amiche. In amore non siate capricciosi o rischiate di rovinare un rapporto positivo. Interessanti incontri per chi
é solo, per chi vive due storie parallele sarà utile scegliere in breve tempo.
Es scheint, dass sich bis Mitte Monat nichts bewegt. Danach öffnen sich indes die
Tore und die Dinge laufen bei der Arbeit und im Privatleben glänzend weiter.
Bleiben sie ruhig, werden sie nicht nervös und vermeiden sie unnötige Diskussionen, denn die Sterne sind immer noch ihre Freunde. Seien sie in der Liebe nicht
launisch, denn sonst riskieren sie, ihre flotte Beziehung in Gefahr zu bringen.
Für ‚Singles‘ künden sich interessante Treffen an. Und wer sich in dieser Angelegenheit an zwei Fronten bewegt, sollte sich rasch für eine Seite entscheiden.
Cancro - Krebs
Aprile si presenta ancora un mese dove vi
sentite stanchi, ma dovrete affrontare vecchie questioni in sospeso, specialmente di
ordine sentimentale, vecchi rancori e tradimenti, chiarite con chi dovete e lasciate via
ogni rancore. Per il lavoro mese ancora difficile dove non si muove nulla specialmente per chi ha una attività in proprio, siate pazienti verso fine mese ci sarà una schiarita. Anche nei rapporti di
coppia non mancheranno le tensioni e discussioni, evitate di innervosirvi.
Auch im April fühlen sie sich einen weiteren Monat müde. In diesem Monat
müssen sie alte Fragen aus der Welt schaffen. Diese beziehen sich vor allem im
sentimentalen Bereich. Erledigen sie diesen alten Groll, wo es nötig ist. Wer in
der Arbeit ein selbständiges Geschäft führt, dem kündet sich ein weiterer schwieriger Monat an, bei dem sich kaum etwas bewegt. Auch in Ehebeziehungen
stehen sie vor einer schwierigen Phase. Lassen sie sich durch Spannungen und
Auseinandersetzungen nicht nervös machen.
Vergine - Jungfrau
Buone prospettive per il lavoro, se siete in attesa di una risposta arriverà una buona notizia, alcuni di voi miglioreranno la situazione professionale, anche un eventuale cambiamento radicale di casa. Non trascurate la parte finanziaria, evitate investimenti azzardati e
spese inutili. In amore siete facilmente irritabili a scapito di un rapporto importante. Evitate storie con persone già impegnate.
Im Beruf stehen ihnen gute Aussichten bevor. Wenn sie auf eine Antwort warten, so erwartet sie eine gute Nachricht, die ihre berufliche Situation verbessert, selbst wenn es zu einer radikalen Veränderung ihres Zuhause führt. Vernachlässigen sie ihre finanzielle Lage nicht. Vermeiden sie riskante Investitionen und unnötige Aufwendungen. In der Liebe sind sie leicht reizbar und das
belastet eine wichtige Beziehung. Vermeiden sie Kontakte zu bereits gebundenen Personen.
Bilancia - Waage
Difficoltà nell’ambiente del lavoro, non mancheranno tensioni e rotture di rapporti professionali. Farete delle scelte importanti e drastiche. Non
amate le ingiustizie e sarete confrontati con persone non troppo oneste e sincere. Fate valere i vostri diritti e non lasciatevi intimorire. In amore
non trascurate il partner se non volete trovarvi in una situazione di disagio e a combattere con una o un rivale in amore. Vi sentite stanchi e confusi se possibile cercate di riposarvi e staccate la spina dai problemi del momento.
Sie treffen auf Schwierigkeiten am Arbeitsplatz, die durch Spannungen und zerbrochene
Beziehungen gekennzeichnet sind. Sie fällen wichtige und drastische Änderungen. Sie mögen keine Ungerechtigkeiten und werden mit weder unehrlichen, unaufrichtigen Menschen
konfrontiert. Setzen sie ihre Rechte durch und lassen sie sich nicht kleinkriegen. Vernachlässigen sie in der Liebe ihren Partner nicht, wenn sie sich nicht in eine schwierige Situation
manövrieren wollen. So können sie einer Konfrontation mit einem Rivalen oder Rivalin aus
dem Weg gehen. Sie fühlen sich müde und verwirrt. Deshalb versuchen sie, sich etwas zu
entspannen und die augenblicklichen Probleme von sich zu lösen.
Scorpione - Skorpion
Mese favorevole per nuove iniziative professionali, favoriti i viaggi. Buone notizie per chi ha
un’attività in proprio con entrata extra di soldi.
In amore un dialogo aperto chiarirà ogni dubbio e incertezza, evitate di essere troppo possessivi la persona che vi sta accanto potrebbe stancarsi e rompere il legame. Non mancheranno serate in buona compagnia e
anche delle avventure intriganti. Piacevole sorpresa da parte di una persona lontana.
Es ist ein günstiger Monat, um neue berufliche Initiativen zu lancieren. Legen
sie ebenso Wert auf Reisen. Gute Nachrichten für diejenigen, die ihr eigenes Geschäft haben und auf Extra-Eingänge zählen können. In der Liebe räumt ein
klarer Dialog sämtliche Zweifel und Unsicherheiten aus dem Weg. Vermeiden
sie aber auch in der Liebe zu ihrem Partner zu possessiv zu sein, denn sonst
riskieren sie, diesen zu verlieren. Sie werden einige Abende in guter Gesellschaft
verbringen und ebenso faszinierende Abenteuer erleben. Es erwartet sie auch
eine angenehme Überraschung einer entfernten Person.
Capricorno - Steinbock
Dovete lottare per far valere le vostre idee, siate determinati e sarete vincenti se dovete affrontare una
vertenza legale. Qualche tensione nell’ambiente lavorativo, non lasciatevi provocare usate tatto e diplomazia. In famiglia siete nervosi e facilmente irritabili. In amore le cose non vanno molto bene se siete in coppia potreste scoprire cose
poco piacevoli. Aprile è un mese dove dovete controllare ciò che dite per evitare discussioni inutili. Se possibile fate un breve viaggio in un luogo tranquillo.
Sie müssen kämpfen, um ihre Ideen durchzusetzen, damit sie bestimmt erfolgreich werden,
sollte eine Anklage gegen sie eintreffen. Am Arbeitsplatz gibt es einige Spannungen. Lassen
Sie sich dadurch nicht provozieren und zeigen sie Takt und Diplomatie. In der Familie sind
sie nervös und leicht reizbar. In der Liebe laufen die Dinge nicht gerade optimal. Unter Umständen machen sie wenig erfreuliche Entdeckungen. Im April müssen sie kontrolliert reden
und unnötige Diskussionen vermeiden. Machen sie wenn möglich einen kurzen Ferienabstecher an einen ruhigen Ort.
Acquario - Wassermann
Buon mese per il lavoro e per i soldi, vi sentite
bene e avete voglia di cambiamenti. Possibile
trasferimento per la professione. Progetti per
un acquisto immobiliare. Positivo questo aprile per l’amore, anche se non lo cercate arriverà
a sorpresa. Serate allegre in buona compagnia.
Attenti al freddo sono possibili raffreddori e dolori muscolari.
Für Arbeit und Geld ist es ein guter Monat. Sie fühlen sich gut und sehnen sich
nach einer Veränderung. Es könnte zu einer beruflichen Veränderung kommen.
Es entsteht ein Plan zu einem Immobilienkauf. In der Liebe zeichnet sich ein
positiver April ab, auch wenn sie nichts suchen, erfahren sie eine Überraschung. Fröhliche Abende in guter Gesellschaft zeichnen sich ebenso ab. Seien
sie wegen der Kälte draussen vorsichtig, denn diese könnte zu Erkältungen und
Muskelschmerzen führen.
Pesci - Fische
Importante questo mese per risolvere
questioni finanziarie. Se avete un’attività in proprio sarete in grado di allargarvi
e migliorare con nuovi soci o collaboratori. Alcuni di voi avranno fortuna con
investimenti azzeccati, ad altri del segno,
possibilità di una vincita al gioco. Se avete una storia sentimentale con una
persona lontana è il momento di prendere una decisione consolidare questo
rapporto o chiuderlo. Buona la salute siete in ottima forma.
Dieser Monat ist wichtig, um finanzielle Fragen zu lösen. Wenn Sie Ihr eigenes
Geschäft haben, sind sie in der Lage, sich mit neuen Partnern oder Mitarbeitern zu vergrössern. Einige ‚Fische‘ haben sogar das Glück, sich mit gezielten
Investitionen zu bereichern. Einige andere finden ihr Glück im Spiel. Wenn sie
eine Liebesgeschichte mit einer entfernten Person haben, ist es Zeit eine positive oder negative Entscheidung zu treffen. Gesundheitlich befinden sie sich in
optimaler Form.
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Fam. Biasca-Caroni
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