santino rocchetti - Comune di Viterbo

Transcript

santino rocchetti - Comune di Viterbo
SANTINO ROCCHETTI
Dotato da madre natura di una notevole potenza di voce, con una
grande passione per il blues, Santino Rocchetti fece i primi passi
nel campo musicale nei primi anni ’60. Insieme ai fratelli formò un
gruppo, I Rokketti, che ben presto iniziò ad esibirsi nei più
prestigiosi locali dell’epoca fra cui il Piper di Roma. All’inizio degli
anni '70, Santino Rocchetti entrò a far parte dei Gatti rossi, gruppo
nato nel 1968 e prodotto da Gino Paoli per la Durium,
trasformatosi in band semi-progressive nel 1972. Dal 1970 al 1975
diventò prima voce di Music Hall, il coro che accompagnava
l’esibizione dei cantanti dei Festival di Sanremo in ausilio al coro
dei 4+4 di Nora Orlandi. La prima esperienza solista è del 1975
quando pubblicò il brano Pelle di sole, presentata al Festival di
Saint Vincent Estate, con cui partecipò al Disco per l’estate e
ottenne un buon successo di vendita. Nel 1976 partecipò al Festival
di Sanremo con E tu mi manchi, seguita nel 1977 da Dedicata a te e
nel 1978 da Armonia e poesia. Altro suo grande successo fu I miei
giorni felici con cui partecipò nuovamente al Festivalbar nel 1978
vincendo la finalissima all'Arena di Verona. Nel 1979 ottenne
l'ultimo grande successo (circa 300.000 copie) col 45 giri Divina.
Nei primi anni ’90 ha riformato la band de I Rokketti, composta da
nove musicisti che si esibisce in locali di musica internazionale,
evergreen
e
musica
da
ballo.
Questo il ricordo di Tito Schipa jr della partecipazione di Santino
Rocchetti alla registrazione di Orfeo 9: "... l'ingresso in sala di un
santone della voce nera all'italiana, degno contraltare a Fausto
Leali, diede la sveglia a chiunque stesse dormendo sul microfono.
In pochi minuti Santino apprese, digerì e riprodusse su nastro la
parte solista maschile di "Vieni Sole" fra gli applausi e gli hurrà di
autori, tecnici e soprattutto dei coristi, che improvvisamente si
erano ricordati di essere dei cantanti degli anni 70. Tutto il resto
della session, con Santino a far da trascinatore, si trasformò in
qualcosa di simile, adesso sì, a una recita di "Hair". Se oggi il coro
suona più che discretamente, ecco a chi lo dobbiamo." (Tito Schipa
jr)