Michelangelo e il Tondo Doni

Transcript

Michelangelo e il Tondo Doni
Oltre l’ovvio
Michelangelo e il Tondo Doni
L’opera che rivoluziona l’iconografia della Sacra Famiglia
di Lidia Pizzo
L
ettori carissimi, vi prego non irritatevi se parlo ancora di Michelangelo. Il
nostro genio è talmente grande che su
di lui potremmo soffermarci non so
per quanto tempo.
Se dovessimo leggere tutto quello che gli storici
e i critici dell’arte hanno scritto, io credo che
non ci basterebbe la vita intera. Figuriamoci,
quindi, uno spazio ridotto come questo. Tuttavia, l’antico detto “meglio poco che niente”, resta valido anche per lui e anche per chi, in possesso di un’autocaravan, ha il piacere di vedere
opere d’arte, senza l’incomodo di dover cercare
alberghi e ristoranti e di rientrare in un certo
budget, come, del resto, è per me.
Tuttavia, per chi volesse approfondire gli argomenti, non ha che l’imbarazzo della scelta pur
non spendendo una grossa cifra.
Io, ad esempio, vado spesso nei mercatini rionali, dove insieme a magliette, vestiti e ogni altra
cianfrusaglia made in Cina, ci sono bancarelle
di libri seminuovi o addirittura nuovi in quanto
resti di magazzino a un prezzo irrisorio. D’altra
parte anche Internet è una bella concorrenza!
anche se il libro è insostituibile, per chi vuole
approfondire seriamente, tuttavia…
Comunque sia, torniamo al nostro artista. Questa volta non vorrei parlare dello scultore ma
del pittore e in particolare di una delle poche
opere di sicura attribuzione: il “Tondo Doni”.
Non meravigliatevi se parlo di attribuzione,
perché questo artista lavorò principalmente
ad affresco. Alcune opere, come la Madonna
di Manchester o la Deposizione di Cristo nel
sepolcro e qualche altra, hanno suscitato moltissimi dubbi sull’esecuzione, invece, il Tondo
è certamente di Michelangelo e gli fu commissionato da Angelo Doni, un ricco tessitore fiorentino, oltre che mecenate e collezionista di
oggetti antichi e gemme. Per lui lavorarono anche Fra’ Bartolomeo e lo stesso Raffaello. Per le
sue nozze con Maddalena Strozzi avvenute tra
la fine del 1503 e l’inizio del 1504 ordinò a Michelangelo una Sacra Famiglia. Quindi, anche
il periodo dell’esecuzione del dipinto dovette
essere questo. Tuttavia, alcuni studiosi tendono
a posticipare la data a causa di alcune similitudini con certe figure della Sistina e a datarla
intorno al 1506 o 1507.
A proposito di questo lavoro vorrei sottolineare
una curiosità, che, caso mai ce ne fosse bisoDeposizione di Cristo nel sepolcro
Tempera su tavola con riprese a olio - National Gallery - Londra
6]W^MLQZMbQWVQŒn. 5 settembre-ottobre 2011
24