Bonatti costruirà in Kazakhstan una cittadella petrolifera da
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Bonatti costruirà in Kazakhstan una cittadella petrolifera da
Società per Azioni 43122 Parma – Via Nobel, 2/A Telefono: 0521.6091 Fax: 0521.607700 Posta: P.O. Box 352 Parma e-mail: [email protected] PEC: [email protected] www.bonatti.it CAPITALE SOCIALE € 35.696.792,28 i.v. – Iscr. Registro Imprese di Parma 02188130153 R.E.A. Parma 130274 – N. Meccanografico PR 008484 Partita IVA IT00765080346 – Cod. Fiscale 02188130153 "Società soggetta alla direzione e coordinamento della Società BONATTI HOLDING srl” Bonatti costruirà in Kazakhstan una cittadella petrolifera da mezzo miliardo di dollari. Una città del petrolio nelle steppe a ridosso del Mar Caspio. È questa la nuova megacommessa acquisita da Bonatti in Kazakhstan, che si inquadra nei piani di sviluppo del giacimento di Tengiz, il secondo del Paese. Un contratto del valore complessivo di 500 milioni di dollari, che vedrà Bonatti impegnata insieme al partner kazako “Isker Group” nella costruzione di un nuovo campo residenziale per conto del Consorzio TCO (TengizChevrOil), operativo sul giacimento di Tengiz dal 1993 e guidato da Chevron al 50%. Gli altri soci sono ExxonMobil al 25%, la locale KazMunayGas al 20% e LukArco, controllata della russa Lukoil, al 5%. Sarà una vera cittadella del petrolio, quella che verrà consegnata “chiavi in mano” fra 34 mesi. Ingegneria, approvvigionamento di materiali e costruzione di un’area attrezzata con 5.000 posti letto, insieme a uffici, ristoranti, strutture sportive, spazi dedicati ai servizi di sicurezza e manutenzione, oltre ai locali tecnici necessari al funzionamento dell’intero complesso, dislocati su una superficie complessiva di 150.000 mq. Tengiz, Campo TCO, rendering Una delle peculiarità del progetto è il carattere permanente delle nuove costruzioni. TCO ha, infatti, richiesto nelle specifiche di gara una tipologia di esecuzione che garantisca la “durata” degli edifici per almeno 30 anni. Si tratta di una richiesta non casuale, poiché una delle principali esigenze della politica industriale del Kazakhstan è privilegiare gli investimenti esteri “persistenti” sul territorio e orientati alla valorizzazione del cosiddetto “contenuto locale”. Le strutture del nuovo campo di Tengiz daranno quindi ulteriore possibilità al business del petrolio di incidere sul tessuto economico locale, con riflessi sull’indotto e sull’occupazione nelle regioni kazake di Atyrau e del Mangystau. Per il funzionamento della cittadella è previsto l’impiego di 2.000 addetti locali: saranno, quindi, oltre 7.000 persone a gravitare quotidianamente sull’area di Tengiz. La stessa Bonatti per l’esecuzione della commessa si avvarrà di quote di personale locale superiori al 90%, tenendo fede ai principi della sua politica di sviluppo, orientata al radicamento nei Paesi in cui opera e alla valorizzazione delle risorse locali. Il progetto si inquadra in un ben più ampio contesto di sviluppo dell’area petrolifera di Tengiz, il cui giacimento onshore, di tipo “super-giant” (con un’estensione di 400 km²), è stato scoperto alla fine degli anni 70. È il sesto al mondo e il più profondo in assoluto, con riserve stimate tra i 6 e i 9 miliardi di barili di greggio: nel solo 2013 l’estrazione ha raggiunto quota 150 milioni. Nei prossimi anni l’area sarà coinvolta da un investimento di 28 miliardi di dollari tra nuove esplorazioni, ottimizzazione dei siti operanti ed espansione delle capacità produttiva e di trasporto degli idrocarburi estratti. Chevron, capofila del consorzio, ha annunciato recentemente l’intenzione di superare la produzione di 500.000 barili/giorno, raddoppiando le cifre attuali. Il Kazakhstan risulta per Chevron uno dei mercati più decisivi del proprio budget 2014 (complessivamente 42 miliardi di dollari, suddivisi tra vari Paesi strategici come Nigeria, Canada, Angola, Congo e Argentina). Il Gruppo californiano può vantare un fatturato di 260 miliardi di dollari, 65.000 dipendenti, 3,5 milioni di barili di petrolio prodotti al giorno e si colloca tra le cinque major internazionali del settore insieme a Shell, Exxon, Bp e Gazprom. Tengiz, Campo TCO, rendering Bonatti realizzerà il progetto insieme al partner locale Isker Group, la società più rappresentativa dell’area occidentale kazaka nel settore ingegneria, costruzioni e servizi. La commessa, già dalle fasi preliminari di gara, ha mostrato il suo inquadramento in un contesto internazionale altamente esigente e competitivo. Se da un lato, infatti, Chevron si è avvalsa della consulenza progettuale di importanti società di ingegneria americane come Fluor e Worley Parsons, dall’altro Bonatti/Isker hanno dovuto battere la concorrenza di colossi come Bechtel – uno dei primi General Contractor al mondo – e di agguerrite società locali come KazStroyService (KSS) e Kentz - NefteStroyServices (NSS). Le attività previste dal contratto sono già in fase d’avvio. Bonatti, già presente e attiva in Kazakhstan con progetti di vasta portata come la costruzione degli impianti onshore di Kashagan (oggi in corso di attivazione), potrà avvalersi del supporto della sua nuova base logistico/operativa, inaugurata a fine 2013. Situata ad Atyrau, la “capitale petrolifera” del Kazakhstan, la nuova base Bonatti ha una capacità di 500/700 persone ed è strutturata allo scopo di assicurare appoggio logistico alle aree operative del Paese come quella di Tengiz. DATI PRINCIPALI DEL PROGETTO - RIEPILOGO Valore del contratto 500 milioni USD Cliente Consorzio TCO (TengizChevrOil), Composto da: Chevron 50% ExxonMobil 25% KazMunayGas 20% LukArco 5%. Complessiva 150.000 mq Superficie e capacità Di cui: Alloggi 100.000 mq Servizi 50.000 mq Vita minima degli edifici < 30 anni Area petrolifera Tengiz (Kazakhstan) Caratteristiche dell’area Sesto giacimento al mondo, onshore, molto vicino alla costa nord-est del Mar Caspio. Scoperto nel 1979, conteneva circa 25 Gbbls, di cui da 6 a 9 recuperabili e importanti riserve di gas. Il tenore di zolfo è estremamente elevato, sia nel petrolio (più del 10%) che nel gas. Il giacimento si trova a 3600 metri nel sottosuolo, che ne fa il più profondo tra i giacimenti di taglia comparabile al mondo. Questi due fattori spiegano perché il giacimento non fu sfruttato durante il periodo sovietico, quando fu preferito sfruttare i giacimenti della Siberia occidentale. Lo sviluppo fu iniziato agli inizi degli anni 90 da un consorzio guidato dall'americana Chevron. Valore complessivo del piano di investimento del cliente 28 miliardi USD Principali concorrenti in fase di gara Presenza Bonatti in kazakhstan • • • • KazStroyService (KSS) Bechtel-Enka TengizNefteStroy (TNS) Kentz - NefteStroyServices (NSS) A partire dal 2000. Principali progetti eseguiti: - Kashagan project / Bolashak Onshore Plant, costruzione e lavori elettrostrumentali - Tengiz, costruzione Sulphur Forming Units - Kulsary pipeline, 40” 124 km - Karachaganak (Aksai) / Consorzio KPO, lavori di operation & maintenance, general maintenance services Tengiz, Campo TCO, rendering Tengiz, Campo TCO, rendering Tengiz, Campo TCO, rendering Tengiz, Campo TCO, rendering degli interni Tengiz, Campo TCO, rendering degli interni NOTE Tengiz, contesto interno e scenario internazionale Dal 1993 ad oggi il Consorzio TCO (TengizChevrOil) ha contribuito notevolmente alla ricchezza dell’economia kazaka. Infatti, le autorità statali hanno guadagnato dalle vendite in idrocarburi di TCO oltre 80 miliardi di dollari tra tasse, stipendi al personale kazako, redistribuzione dei profitti, dividendi tra azionisti e royalties pagate al governo. Il Consorzio petrolifero ha acquistato oltre 14 miliardi di dollari di forniture in beni e servizi prodotti da società locali, ha assunto fino all’87% di personale kazako e investito circa 850 milioni di dollari in programmi sociali nella regione di Atyrau a favore della comunità e del proprio personale. Per dare un ordine di grandezza basta sottolineare come nel 2013 uno solo dei programmi inaugurati da Chevron TCO sta sviluppando progetti per 1 milione di dollari con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’educazione, la formazione e la salute nell’area. Tengiz non è soltanto Kazakhstan, ma è sinonimo anche di Eurasia e di Europa: nel 2001, i partner del consorzio TCO sono riusciti a portare gli idrocarburi fino al porto russo di Novorossijsk sul Mar Nero, grazie a un oleodotto costato 2,7 miliardi di dollari e lungo 1.500 km. Chevron Corporation Chevron Corporation è un'azienda petrolifera statunitense costituita nel 1911 in California, dalla dissoluzione del trust Standard Oil Company, prendendo il nome di Standard Oil of California. Il suo quartier generale si trova a San Ramon in California, ed è attiva in più di 180 paesi del mondo. Dispone di importanti giacimenti petroliferi e di gas naturale, raffinerie di petrolio e petroliere. Ha un fatturato di 260 miliardi di dollari. Nel 1984 acquistò la proprietà della Gulf Oil Corporation per un importo di 13.400 milioni, in seguito si fuse con la Texaco mantenendo la maggioranza del capitale azionario, nel 2005 acquisì il controllo della Unocal Corporation. Nel 2009 ha raffinato 1,9 milioni di barili di petrolio al giorno, e venduto una media di 3,3 milioni di barili di prodotti raffinati al giorno. Le riserve di petrolio della società ammontavano nel 2009 a 8,3 miliardi di barili di petrolio oltre a 3,0 miliardi di barili in comproprietà. È proprietaria nel mondo di 16 raffinerie di petrolio. Partner: Isker Group È la società più rappresentativa dell’area occidentale kazaka nel settore ingegneria, costruzioni e servizi. Con sede ad Atyrau, può vantare diversi progetti nel paese che ha eseguito per i principali clienti nazionali e internazionali. Kazakhstan Il Kazakhstan (in kazako: Қазақстан; in russo: Казахстан) è uno stato transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ed è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica. Confina ad est con la Cina, ad ovest e nord con la Russia e a sud con alcuni paesi dell'Asia centrale, ovvero il Kirghizistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan. Inoltre, ad ovest è delimitato per un tratto dalle coste del mar Caspio. In termini di risorse naturali il Kazakhstan è probabilmente il Paese con la maggiore ricchezza pro capite al mondo. Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell'ex Unione Sovietica; vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda e Ekibastuz, e inoltre petrolio, metano e diversi metalli usati nell'elettronica, nell'ingegneria nucleare e nella missilistica. L'ENI è uno dei più importanti partner privati del Kazakhstan. Il Kazakhstan ospita il 20% delle terre coltivate dell'ex URSS. Gran parte del nord fu trasformato in un unico campo di frumento dal programma delle Terre Vergini negli anni cinquanta. Nonostante lo scarso successo, il Kazakhstan continua a coltivare un'incredibile quantità di frumento, pari a un terzo della produzione totale dell'ex URSS. Nelle aree coltivate del sud crescono frutta, ortaggi, tabacco, riso, canapa e cotone. Le aree più asciutte vengono usate per il pascolo stagionale di pecore, mucche, cavalli e cammelli. Tengiz, Popolazione e territorio Territorio steppico del Kazakhstan occidentale sulle rive del Mar Caspio. In questo territorio vivono antichissime popolazioni nomadi che si sono mescolate principalmente con gli invasori mongoli provenienti dal profondo delle steppe asiatiche. La loro etnia o “orda” (in kazako “juz”) di appartenenza è la terza orda, quella minore, composta a sua volta da tre famiglie di gruppi tribali denominate “Baiuly”, “Alimuly” e “Jetyru”. Profilo della società Bonatti è un General Contractor Internazionale in grado di fornire servizi di Ingegneria, Costruzione, Procurement e Operation & Maintenance all’Industria dell’Oil & Gas and Power. Settori di Attività: • Progetti EPC per la costruzione di Impianti Oil & Gas and Power • Costruzione di Impianti Oil & Gas and Power (opere civili, meccaniche ed elettro-strumentali) • Pipelines & Multi-utility Networks • Production Solutions and Asset Management • Montaggi elettro-strumentali e automazioni per Impianti Oil & Gas and Power • Costruzioni Civili (Edili, Industriali ed Infrastrutture) La società è attualmente presente in 15 Paesi e il suo fatturato si è attesta a circa 600 milioni di euro; il portafoglio lavori al 30/11/2013 è attestato a 1,8 miliardi di euro.