under 18 - Eo Ipso
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Gente 31/05/2014 - pag. 52 inchiesta l’escalation di ritocchini sui giovanissimi: perché? «si interviene solo in cAso di GrAvi pAtoloGie», dicono i medici. mA Anche per le orecchie A sventolA. spieGA lo psichiAtrA: «l’imperAtivo è uno: piAcere» Bisturi under 18 Gustavo charmet roy de vita psichiAtrA chirurGo plAstico mario pelle ceravolo chirurGo estetico di Alessandra Gavazzi Q uando lo specchio diventa un nemico, si possono scegliere tante strade. Si può far finta di niente o cercare di migliorarsi. Ma si può anche cambiare radicalmente. Passando dalla sala operatoria, dalle mani del chirurgo estetico. È successo a 956.483 pazienti solo l’anno scorso in Italia. Compresi, dice l’Associazione italiana di Chirurgia Plastica Estetica, a 2.603 minorenni. Le richieste, a dire il vero, erano state quasi il doppio. E fa impressione leggere che tra chi si è sottoposto a un intervento ci siano state 106 liposuzioni, equamente distribuite tra maschi e femmine. 52 25,4% i pAzienti trA i 19 e i 34 Anni Gente 31/05/2014 - pag. 52 5.100 le richieste per interventi su minorenni nel 2013 in italia tormentati dall’angoscia di essere “brutti” una giovane si guarda allo specchio, preoccupata del proprio aspetto. «ogni intervento estetico è anche terapeutico perché sana un disagio psicologico», dice roy de vita. «ma, nel caso degli adolescenti, è sempre preferibile temporeggiare». Adolescenti che non si piacciono, per usare un eufemismo, ma anche bambini appena in età scolare sui gli interventi realmente quali vengono corrette per effettuati (106 liposuzioni) lo più le orecchie a sventola. Considerate un difetto imperdonabile, da risolvere nel più drastico dei modi e il prima possibile. «In realtà, si tratta di un problema importante per il bambino», spiega il professor Mario Pelle Ceravolo, presidente della Associazione italiana di miss... senza una ruga Chirurgia Plastica Estetica. «Correguna reginetta di bellezza con gerlo significa evitargli anni di prese in il viso fasciato dopo un lifting: giro da parte degli amichetti, rispar«i genitori spingono alla miargli magari un’infanzia problematibellezza perché temono ca». Sì, ma con un intervento chirurgil’esclusione sociale dei figli», dice lo psichiatra charmet. co. «Si fa in anestesia locale, se non ci 2.603 sono complicazioni in tre giorni si esce dall’ospedale», continua il medico. «In Italia è un intervento effettuato ancora troppo poco», interviene il chirurgo plastico Roy De Vita, «in Inghilterra si effettua addirittura prima dell’inizio delle elementari, a 5 anni, in modo da eliminare del tutto il problema delle prese in giro dei compagni». Insomma, il successo sociale garantito dal bisturi. «Ma sono i genitori a temere l’esclusione sociale del figlio», ragiona Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e anima del centro di studi Il Minotauro, dedicato al disagio degli adolescenti. «Perché il bambino deve essere felice e per esserlo oggi deve essere piacevole, popolare, di successo. Quindi bello, prima che bravo, di talento, o sempli53 Gente 31/05/2014 - pag. 52 bisturi under 18: il ritocchino sui giovanissimi quanti gli interventi estetici in italia? L’aumento è lento ma costante grazie agli interventi che oggi sono meno invasivi 2011 2012 2013 872.865 924.465 956.483 cemente buono». C’è da dire che una richiesta su due viene bocciata dallo stesso specialista. «Se la richiesta è di un intervento di pura estetica su un ragazzino», spiega Roy De Vita, «la mia tendenza è rinviarlo il più possibile. In alcuni casi, sarebbe opportuno ci fosse un affiancamento psicologico che però di solito i pazienti non accettano volentieri. Temono di essere considerati “poco stabili”». Concorda il professor Pelle Ceravolo: «Il filtro lo deve fare il chirurgo. A un occhio allenato, se nel paziente c’è un disagio psichico è abbastanza evidente. Il problema non è se fare o meno l’intervento». E a tal proposito, ricorda un episodio: «Una madre mi portò in studio la ragazza appena adolescente perché a suo dire era bruttina. Disse proprio così, davanti a lei. È chiaro che un genitore che si comporta in questo modo va arginato». Senza naturalmente mandare in sala operatoria la figliola. «Io divento aggressivo con questo tipo di adulti», ammette De Vita, «in pIccOLa, OpERatI! tE LO DIcE MaMMa Sarah Burge, 53 anni, la cosiddetta “Barbie umana”, con la figlia poppy e il buono che le ha regalato per i suoi 7 anni: un voucher da 20 mila dollari per quando sarà maggiorenne. Sarah ha un’altra figlia, Hanna, alla quale ha personalmente iniettato il botox quando aveva 15 anni. Un’ossessione estetica che mette i brividi. l’ultima follia arriva dall’inghilterra il reggiseno? sotto la pelle n reggiseno U permanente. Sotto pelle. Fissato direttamente alle costole con una coppia di viti di titanio. Fantascienza? No, stando all’annuncio del sistema sanitario inglese che ha inserito l’intervento tra le prestazioni gratuite per le donne con un tumore al seno. La nuova operazione d’impianto, della durata di soli 45 minuti, è stata messa a punto dalla Orbix Medical. I primi test erano partiti nel 2009 in Belgio. Ora arriva il nullaosta in Europa. Non senza qualche dubbio. «Fissare viti sulle costole è una follia», ammonisce il chirurgo Roy De Vita. «Il rischio di danneggiare un nervo causando un dolore cronico irrisolvibile per tutta la vita è altissimo e non va corso». 55 Gente 31/05/2014 - pag. 52 bisturi under 18: l’escalation del ritocchino sui giovanissimi quei casi, pochi per fortuna, bisogna parlare da soli con il ragazzo. Di solito, è immensamente più sensato». Anche perché la chirurgia estetica è affare serio. «Bisogna ricordarsi che un intervento estetico deve essere comunque terapeutico: non risolve un problema funzionale, ma un disagio psicologico forte». Tanto forte soprattutto se si tratta di intervenire su veri disturbi. «Quando si parla di liposuzione sugli adolescenti», spiega il professor Pelle Ceravolo, «si allude alla lipodistrofia, ovvero al considerevole accumulo di grasso in una zona definita del corpo. Non si tratta di perdere qualche chilo o fare ginnastica, cosa che comunque consigliamo, ma è una vera e propria malattia». In quel caso, continua lo specialista, «non c’è grossa differenza tra intervenire a 16 anni o a 18 com- ù uomini il botox più un tabù. uomini. zione Italiana di Estetica, nel 2013 i pazienti che si irurgo plastico chile. Negli Stati e, la richiesta x, la più celebre ghe”, secondo y Plastic Surgery, nel 2013 del 10 do un incremento ispetto al 2003. niato un ox” di brother, fratello, re ne di uomini pparenza fisica. del proprio corpo. Abbellirlo, allenarlo, vestirlo come si deve. «In quel momento, il corpo è più importante della mente perché è il veicolo con cui si comunica tutto di sé». Piacere diventa fondamentale. «Il mondo adulto non aiuta a far capire che il bello è altro ed è naturale che si inseguano gli ideali persecutori proposti dai media». Persecutori? «Li vede i cartelloni pubblicitari dei costumi da bagno sparsi in queste settimane nelle nostre città? È chiaro che nessuna donna può essere uguale alla modella che oltre a essere bella di suo è anche “aiutata” dal fotografo, dalle luci, dai programmi di grafica. Ma su un’adolescente l’impatto è mostruoso, la rincorsa a quell’ideale diventa forsennata quanto inutile». Se va bene, la corsa finisce in palestra. Se no, sul lettino del chirurgo. Alessandra Gavazzi piuti. Anche perché se in un adulto il problema estetico può causare un disagio relazionale, figuriamoci nell’adolescente». Lo stesso vale per la gigantomastia, ovvero un seno cresciuto fuori proporzione. «Può creare patologie alla colonna vertebrale perché oltre al peso delle mammelle, la ra«vedono di solito si nel corpo gazzina vergogna e tende a la fonte ingobbirsi per nadi felicità», scondere il petto. Comunque, solo se dice lo problema è davpsichiatra ilvero grave si interviene subito». Altrimenti si attende. Come per l’intervento opposto, ovvero la mastoplasica additiva: in Italia dal 2012 è vietato rifare il seno alle minorenni. Ci è voluta una legge, però, sintomo che in quel campo c’era un Far West da regolamentare. Sintomo di un altro disagio, ben più profondo. «La chiamiamo “bruttezza immaginaria”», spiega Charmet. «C’è un’enfasi eccessiva su una parte del corpo alla quale si attribuisce tutto ciò che non funziona nella propria vita». Come dire: non ho un fidanzato? È perché ho il sedere grosso, facendo la liposuzione tutto si risolverà. Oppure, gli amici mi prendono in giro? Be’, modificando quella gobba sul naso tutti mi vorranno bene. «È chiaro che questi ragazzi sono figli di una società narcisistica che vede nel corpo la fonte della felicità. A differenza del passato, nel quale il corpo era l’origine del peccato, dopo la liberazione sessuale l’aspetto è tutto». Adulti e media, c’è da dirlo, ci mettono del loro. «Dalla pre-adolescenza in poi, il ragazzo si affaccia alla vita avido di modelli». E capisce al volo che deve farsi carico