LAUGHLIN - ITIS Meucci
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LAUGHLIN - ITIS Meucci
- ~----------------------------------------------------------------~---Robert Laughlin: "Un universo diverso. Reinventare la fisica da cima a fondo". Capitolo 16 Pagine 236-241 (leggermente rielaborate) Sebbene sia contrario all'abuso del concetto di era) _penso di poter dire che la scienza sia ormai passata dall'Era del Riduzionismo all'Era dell'Emergenza un periodo storico in cui la ricerca delle cause ultime b isce una metamorfosi: dallo studio dei comportamenti dei fenomeni su delle singole parti allo studio dei comportamenti collettivi. Identificare il momento specifico in cui ha avuto luogo la transizione non è facile, perché si è trattato di una passaggio graduale, in qualche misura occultato dalla persistenza dei miti, ma non c'e dubbio che il paradigma dominante sia-ormai di carattere organìzzativo. Ecco perché, tanto per citare un esempio, gli studenti di ingegneria elettronica sono sempre più facilmente esentati dallo studio delle-Leggi dell' elettricità, che pur essendo mo 1to eleganti e illuminanti non sono ai alcuna utilità nella programmazione dei computer. Ed è per lo stesso identico motivo che le cellule staminali sono agli onori delle cronache mentre le funzionalità enzimatiche appaiono al massimo nelle scatole dei detersivi, scritte in caratteri minuscoli. Non c'è da stupirsi 'se vanno di moda film come Jurassic Park o Tiuister, mentre nessuno parla di Marie Curie o di Lord Rutherford. Nei film più recenti i protagonisti non si preoccupano delle cause microscopiche, ma dei più volubili fenomeni di organizzazione, com'è evidente in dialoghi del genere: «Aiutoooo! Sta venendo proprio qui.p.er noi!». Per colmo d'ironia, proprio il successo del nduzionismo ha finito per aprire la strada al suo declino. Con il passar del tempo i più attenti studi dei dettagli microscopici hanno rivelato che, almeno a livello fondamentale, I principi di organizzazione collettiva non sono una semplice nota di colore, ma occupano tutta la scena: sono all'origine delle leggi fisiche, tra cui possiamo probabilmente annoverare perfino le più fondamentali leggi conosciute. La precisione delle misurazioni ci permette di confidare nella fine della ricerca di una singola verità assoluta. La caccia è terminata, e senza successo, visto e considerato che la natura ci ha ormai svelato montagne di verità, ognuna delle quali deriva da una verità precedente e poi la trascende via VIa che aumentiamo la scala di misurazione. Come nel caso di Cristoforo Colombo e di Marco Polo, volevamo esplorare nuovi paesi e ci siamo trovati tra le maru un nuovo mondo. Il passaggio all'Era dell'Emergenza ha posto. fine al jnito del potere assoluto della matematica. Sfortunatamente SItratta di un mito ancora ben radicato nella nostra cultura, e ciò può essere constatato di continuo sulla stampa e sulle pubblicazioni alla moda, dove la ricerca delle leggi ultime appare come I'unica attività scientifica che valga la pena di intraprendere nonostante una mole di _più che convincenti prove sperimentali indichi esattamente il contrario. Possiamo confutare il mito riduzionista dimostrando la correttezza delle regole e poi sfidando i più capaci a servirsene per prevedere qualcosa. I nostri avversari si troveranno di fronte allo stesso irrisolvibile problema affrontato dal Mago di Oz nel momento in cui doveva far ritornare Dorothy nel Kansas. In effetti il Mago di Oz avrebbe potuto farcela, se non fosse stato per alcuni fastidiosi dettagli tecnici di non facile risoluzione. Il fatto è che Oz si trova in un universo diverso da quello del Kansas, e passare dall'uno all'altro non è possibile. All'atto pratico, scopriamo che il mito del comportamento collettivo che discende dalle leggi deve essere completamente capovolto. Sono le leggi che scafuriscono dal comportamento collettivo, analogamente a tutto ciò che ne deriva, come la logica e la matematica. In effetti possiamo prevedere e gestire il comportamento del mondo fisico, ma non perché siamo dei geni: la natura ce ne facilita la comprensione, organizzandosi e generando le leggi. A differenza ai guanto accadeva nell'era precedente, oggi abbiamo capito che ci sono leggi buone e leggi cattive. Le leggi buone, come la rigidità e l'idrodinaiiiica quantistica, producono la cap.acità predittiva matematica attraverso la protezione, ovvero l'insensibilità di certe quantità misurabili alle imperfezioni dei campioni o agli errori di calcolo. Se il mondo fosse un regno felice per ottenere il controllo sulla natura non dovremmo far altro cfie procurarci computer sufficientemente grandi e potenti. La protezione farebbe il resto, arginando ogni possibile errore. E invece il mondo in cui ci troviamo realmente pullula di leggi oscure, capaci di distruggere la capacità predittiva esacerbando gli errori e rendendo le quantità fiiisurabili estremamente sensibili a fatton esterni incontrollabili. Nell'Era dell'Emergenza siamo costretti a un'attenzione continua, perché identificare e schivare all'istante le leggi oscure è assolutamente indispensabile; in caso contrario cadremmo inevitabilmente nella loro trappola. Uno dei trabocchetti più comuni è il superamento inconsapevole del limite di rilevanza. Si generano così percorsi multipli, tutti pjesumibilmcnte logici, che PU{ prendendo spunto da identiche premesse, finiscono per portare a conclusioni assolutamente. diverse. Quando si manifesta questo particolare effetto, il dibattito si politicizza, generando "spiegazioni" alternative per fenomeni che non possono essere distinti spenmentalmente. - in cui si può facilmente cadere è .la già citata caccia al ~~c~~g Mi rifensco alla ricerca di leggI çhdelslembratrnao psoemrtaPtra,e li r d si mantengono appena fuori a a nos . ~àI~~n~infi~~~te ~~fp~ogressi raggiunti nellf:etecnologie di rgisfafi.ga~· Le ambiguità prodotte da una legge oscura avonscono anc ett a. ti h' ., ft . attribuire a un certo fenomeno cara ens IC.e ~~~~rta8~~escy~gtif~~he che, in realtà, sono talmente sensibili al capriccio del misuratore da poter essere definite lllere opmioru. - -- ~Jg1~go. Il pantheon greco a preso orma a raverso una seI'le 1 compromessi politIci, in virtu dei quali la tribù o il gruppo che riusciva a prevafere sugli altri frniva per esercitare la propria autontà subordinando 1 vecchi dei ai propri. Far piazza p,ulita delle credenze degli sconfitti sarebbe stato troppo complicato. I miti dell'antica Grecia sono quindi l'allegoria di eventi stonci reali, che ebbero luogo nella prima fase di consolidamento della civiltà greca. Sebbene in que1 caso l'esperimento, se così si può dire, fu la guerra, e la "verità" rivelata fu una nuova realtà politica, gli elementi psicologici alla base dell'invenzione delle leggi mitologiche sono gli stessi di CUIci serviamo oggi per identificare quelle fisiche. Potremmo defrnirli entrambi comportamenti patologici dell' essere umano, ma preferisco un'analisi fisica del fenomeno: la politica, e più in generale la società uman~ scaturisce dalla natura ed e una versione superiore e altamente sofisticata dei fenomeni fisici fondamentali. Per dirla altrimenti1la politica è un'allegoria della fisica, e non viceversa. Comunque sia, ta i somiglianze servono a farei ricordare che non appena la scienza assume un connotato politico diventa indistinguibile da una religione di stato. In un sistema in cui la verità si basa sul consenso, è facile prevedere che falsi dei frniranno sistematicamente per trovare un posto sugli altari, per puro opportunismo, con una cosmogorua talvolta romanzesca, propno come accadde nell'antica Grecia per analoghi motivi, I miti greci della creazione ci aiutano a smascherare molte teorie moderne, in particolare quelle cosmo logiche. Le cose che possono es lodere, come la dinamite o il big bang, sono instabili. Le teorie delle. esplosioni, cori1p~esii primi picosecondi . .. . Cl pICOsecondo = 10- secondi) del big bang oltrepassano Il limite di rilevanza, e sono quindi intrinsecamente InfalsIhcabih, indipendentemente dalle "prove" clie vengono ampiamente citate, come l'abbondanza isotopica sulla superficie delle stelle e l'anisotropia della radiazione cosrrnca di fondo. Volendo, le proprietà degli atomi potrebbero essere dedotte altrettanto facilmente dai danni apportati da un uraEano. Oltre al big bang abbiamo teorie definitiva mente jnfalsìficabili, come quella della gemmazione di piccoli universi neonati con prop.rieta diverse, che dovrebbero essersi creati prima dell'epoca inflazionaria, ma che ormai sono assolutamente impercettibili, perché si trovano oltre l'orizzonte della luce. E ancora oltre c'è il principio antropico, ovvero la "spiegazione" secondo cui l'universo che SIamo In grado di percepire ha le proprietà che conosciamo in virtù del fatto che ci siamo dentro. E' divertente Rensare a che cosa avrebbe tirato fuori Voltaire da tutto questo materiale! Nel film Contact, Jodie Foster (nei panni dell'eroina) spiega a suo figlio che Dio potrebbe essere stato creato dagli uomini per compensare il Ioro senso di Isolamento e vulnerabilità nella vastità dell'universo. Se avesse parlato delle teorie infalsificabili sull'origine dell'universo probabilmente sarebbe andata più vicina all' obiettivo. La dinamica politica di questo genere di teorie e di quelle .degli antichi Greci è assolutamente identica, _ _ 1 a na Cl; po IJca .e e eone còsmològic e spiega perché possano amalgamarsi CO~I facilmente c9n la teona delle stringhe, un corpo matematico con Il quale IP.realtà hanno ben .poc.o in comune. La teoria delle stringhe ~ lo studio di un tipo immagmano di matena costruito sulla base di oggetti allungati, le stringhe, mentre tutti gli esperimenti hanno dimostratò eh la materià che conosciamo (compresa la materia nucleare calda) SI, basa su particelle subatomiche puntiformi. La teoria delle stringhe e un argomento estremamente divertente, perché alcune delle sue relazioni mteme sono. sorprendentemente semplici e. belle. Non ha peraltro alcuna altra utilità pratica, se non quelIa di alimentare il mito della teoria ultima. Non Cl sono prove spenmentali dell'esistenza delle stringhe, 11). natura, e per giunta la particolare matematica che çontfàddistingue questa teona non permette di calcolare o prevedere più facilmente alcun comportamento spenmentale conosciuto. -----------------Inoltre le complesse proprietà spettroscopiche dello spaz o, accessibili per mezzo del potenti acceleratori di cui disponiamo oggi, nella teoria delle stringhe sono spiegate solo come "fenomenologia delle basse energie", espressione peggiorativa che definisce le proprietà emergenti trascendentali nella materia che non possono essere calcolate sulla base dei principi fondamentali. La teoria delle stringhe è, in realtà, un esempio emblematico di tacchino bugiardo, si tratta cioè ai un bel sistema concettuale che rimarrà all'infinito appena fuori dalla portata dei nostri esperimenti. Non si tratta affatto di una meravigliosa speranza tecnologica per un futuro migliore, ma di una delle tragiche conseguenze di un sistema di credenze obsoleto, in cui l'emergenza non ha alcun ruolo e le leggi oscure non esistono. L'analogia con la religione della Grecia antica si applica anche a livelli terra terra, dove la realtà quotidiana è fatta di confinue guerre tra gli scienziati che cercano di determinare quale dio emergente sia pIÙpotente. La semiconduttività è un caso emblematico. Quand'ero ancora studente, si narrava che la tribù dei fisici della semiconduttività vivesse in pace nella Silicon Valley e adorasse la cristallinità, le cui figlie" le divinità della banda di valenza e della banda di conduzione, erano alI origine dell'attività dei transistor e della conseguente prosperità di quel popolo. Ma a un certo punto ci fu l'invasione di una tribù ostile di chimici cile non adorava i cristalli ma le molecole, e che credeva che all'origine dell'attività dei transistor ci fosse invece la progenie molecolare, vale a dire l'orbitale molecolare libero inferiore e quello superiore. Naturalmente chiunque adorasse i vecchi dei era ritenuto barbaro e inferiore. Tra le due tribu scoppiò una guerra sanguinosa combattuta a colpi di disinformazione e inganni spregevoli, che portò al divieto di pronunciare il nome degli dei dell'altra tribu. Ognuna delle due parti sperava di far morire l'avversario di stenti, privandolo dei dollari della ricerca in modo da annientarlo. Come spesso accade in conflitti del genere, le questioni ideologiche erano soltanto un pretesto, e ciò che più contava erano i soldi. A ben guardare le divinità contrapposte erano la stessa cosa, chiamata con due nomi diversi. Anche in biologia si combattono battaglie ~iptili;. e sono perfino più dure, proporzionalmente ~1I enormi finanziaìnenti implìcati, Il passaggio all'Era dell'Emergenza è caratterizzato anche dalla crescente minaccia delle antiteorie, sistemi di pensiero che inibiscono l'indagine impedendo nuove scoperte. Oggi come oggi le antiteorie costituiscono un pericolo ancor più grave perché produrle è molto più economico che in passato, e distruggerle sempre più costoso. Ciò è dovuto in parte all'aumento della domanda. Un mondo popolato da leggi che proliferano, che in alcuni casi sono angeli e in altri demoni, è considerevolmente meno attraente di un mondo dominato da una benefica legge dominante, come l'evoluzione, tale da rendere inutile la comprensione di ogni altra cosa. L'antiteoria dominante della nostra epoca è l'idea che non ci Sia più nulla di fondamentale da scoprire, al punto che la realtà in cui viviamo si riduce a un semplice brulicare di dettagli che non appartenendo a nessuno, possono legittimamente essere impiegati nelle diverse strategie commerciali (gestione delle risorse, .puoblicità concorrenzia1e, sopravvivenza del più forte e così via). Uno crei corollari è che non esiste una verità assoluta, e che .possiamo considerare la natura come una serie di prodotti alla stregua delle camicie o dei panini imbottiti, da gettar via appena la loro utilità si è esaurita. Le antiteorie sono ideologie pericolose perché, oltre a inibire l'indagine, ci .cullano nell'ignoranza di rischi che un avversano potrebbe sfruttare a proprio vantaggio. Nell'Era dell'Emergenza le ideologie impazziscono molto più facilmente rispetto al passato. Il motivo è che le leggi di generazione sono impercettibili e quindi per determinarle correttamente Cl vogliono troppi sordi, di conseguenza domina il fortissimo incentivo economico a insenrle nella prospettiva che più ci aggrada, anche se in questo modo cessano di essere corrette. Per sublimare desideri del genere ci vuole un enorme autocontrollo, soprattutto quando c'è in ballo il proprio tenore di vita. I comuni mortali non possono tener duro per sempre! N e consegue che una porzione importante delle basi del saRere della scienza moderna non è affidabile, pIÙ di quanto accadeva nell'Era del Riduzionismo, e ciò ci obbliga ad analizzare le cose con maggior scetticismo e ad attribuire minore importanza al consenso ottenuto.