Capitolo 9 - E
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Capitolo 9 - E
Capitolo 9 Editoria elettronica Internet ha avuto un impatto sconvolgente sull’editoria medico-scientifica. La maggior parte degli editori ha oggi affiancato all’edizione cartacea dei propri periodici la corrispondente versione elettronica disponibile all’interno di siti WWW. Questo spostamento on-line dell’erogazione dell’informazione ha creato le premesse per la nascita del progetto del National Institute of Health denominato PubMed Central: un sistema che aprirà nuove frontiere alla disseminazione e alla divulgazione delle ricerche in ambito biomedico. Internet diverrà in un futuro assai prossimo lo strumento principale ed universalmemte utilizzato per la consultazione della letteratura medico-scientifica. 9.1 Concetti generali La consultazione delle riviste scientifiche presenti nelle tradizionali librerie universitarie e nei reparti ospedalieri è da cento anni a questa parte il principale mezzo per l’aggiornamento professionale del medico e dello specialista. Infatti le tradizionali riviste di tipo cartaceo hanno da sempre costituito il principale strumento per la distribuzione dell’informazione medico-scientifica. Un importante problema che affligge la moderna editoria scientifica è rappresentato dalla costante crescita ed espansione del sapere contemporaneo che fa intrinsecamente nascere l’esigenza di nuovi periodici sempre più specialistici, appetibili quasi esclusivamente da parte di biblioteche universitarie. Queste nuove riviste, per il loro scarso numero di sottoscrizioni e per i loro conseguenti elevati costi di abbonamento, determinano una riduzione del budget che le biblioteche universitarie e ospedaliere hanno a disposizione per l’acquisto di periodici e libri. Oltre ad un problema finanziario esiste oggi anche e soprattutto un problema legato alla velocità di distribuzione e di fruizione dell’informazione. L’intervallo di tempo che attualmente intercorre tra la sottomissione di un articolo e la sua pubblicazione nelle riviste che hanno il più alto “impact factor” nella comunità medica è normalmente di 12-16 mesi. La lunga procedura di pubblicazione rallenta pertanto in misura notevole la diffusione delle informazioni medico-scientifiche rendendo necessari nuovi strumenti e vie di distribuzione più rapide. Per tali motivi in questi ultimi anni si sta assistendo ad un veloce sviluppo su Internet dell’editoria scientifica in formato elettronico. Un articolo pubblicato su una rivista elettronica è un manoscritto creato e trasferito in un formato elettronico piuttosto che su un supporto cartaceo. Una pubblicazione digitale può racchiudere in un singolo documento elettronico tutti i componenti di un manoscritto cartaceo (testo, tabelle e figure) ed altri componenti non possibili con il supporto cartaceo, quali sequenze video ed audio. La possibilità di sottomettere al comitato editoriale delle riviste manoscritti digitali 176 Capitolo 9 rappresenta un utile strumento capace di migliorare la condivisione dell’informazione tra autori e revisori. La maggior parte dei software per la composizione di documenti consentono infatti di evidenziare con colori diversi le eventuali osservazioni e/o correzioni apportate ad un articolo da parte di un revisore. Inoltre la possibilità di inviare al comitato editoriale articoli contenenti testo ed immagini creati mediante i tradizionali elaboratori di testi rappresenta un importante fattore di convenienza in termini di costi e di tempo rispetto all’invio di documenti cartacei e delle relative fotografie. Lo sviluppo delle reti di comunicazione e la diffusione della posta elettronica hanno ulteriormente contribuito ad accelerare la normale procedura di pubblicazione, riducendo il tempo necessario per la trasmissione di un articolo da alcuni giorni a pochi minuti. La natura multimediale del WWW, unita alla diffusione di Internet, ha dato infine una svolta decisiva all’odierno sviluppo dell’editoria scientifica in formato elettronico mettendo in crisi l’editoria tradizionale. Poichè il WWW usa Internet come condotto dell’informazione e poichè l’HTML, la sintassi standard usata nel WWW per la composizione di documenti multimediali, permette la corretta visualizzazione di file provenienti da computer differenti, questa tecnologia emergente rappresenta la nuova infrastruttura informatica adatta alla composizione e alla trasmissione su Internet di complessi documenti digitali in formato multimediale. Il WWW ed Internet sono pertanto i nuovi strumenti che permettono di condividere su base mondiale informazione digitale multimediale e pertanto possono essere utilizzati come piattaforma anche per la composizione e la distribuzione di riviste scientifiche elettroniche. Molti sono gli editori che hanno ormai affiancato all’edizione tradizionale dei propri periodici la corrispondente edizione elettronica reperibile all’interno di siti WWW. La possibilità di utilizzare Internet per distribuire in modo elettronico una rivista rende possibile infatti recapitare l’informazione direttamente al computer dell’utente. Tramite Internet l’utente può infatti collegarsi al sito WWW contenente il periodico di interesse, accedere rapidamente alla “Table of Contents” e decidere di stampare unicamente gli articoli che ritiene utili anzichè conservare l’intero numero della rivista tradizionale. Un’altra soluzione, adottata già da molti periodici, è quella di inviare tramite posta elettronica, a coloro che lo richiedono, la “Table of Contents” dell’ultimo numero della rivista con i riferimenti ipertestuali ad ogni articolo pubblicato. In base a queste informazioni l’utente può scegliere quali articoli recuperare e stampare solo quelli di suo interesse. La presenza in Internet di una rivista, oltre a consentire una diffusione capillare ed un rapido trasferimento delle informazioni, permette anche un notevole risparmio di materiali consumabili e l’abbattimento dei costi di produzione e soprattutto di distribuzione: tutti questi motivi spingono le case editrici a fornire l’edizione elettronica di una rivista accanto alla tradizionale versione cartacea. Poichè i costi per la distribuzione tramite Internet di una rivista in formato elettronico si avvicinano praticamente a zero è nelle intenzioni delle case editrici la futura eliminazione dell’edizione cartacea. I mezzi tradizionali di distribuzione dell’informazione che utilizzano la carta stampata permettono di integrare unicamente testo ed immagini statiche all’interno di un documento cartaceo. La possibilità offerta dal WWW di creare documenti multimediali, che contengono cioè al loro interno testo, immagini e sequenze video e audio, conferisce ai periodici Guida Internet per la Medicina 177 digitali nuove potenzialità rispetto alla staticità della carta stampata. Un altro vantaggio della pubblicazione elettronica è relativo alla riproduzione delle immagini. Nonostante la qualità delle figure nelle tradizionali riviste cartacee sia molto buona, essa è però degradata rispetto ad un’immagine originale di tipo digitale. Di conseguenza una rivista elettronica ha il vantaggio di consentire il mantenimento delle immagini digitali nel loro formato originale. Inoltre le capacità ipertestuali del Web consentono un notevole arricchimento dell’informazione originaria potendo collegare un documento ad altri ad esso correlati. Il fruitore dell’informazione diventa a questo punto protagonista attivo completamente partecipe del proprio processo di apprendimento, poichè può esplorare ed ampliare il materiale digitale sotto studio in modo personale e consono ai propri interessi. Le potenzialità interattive del WWW sono state utilizzate all’interno dell’editoria elettronica. Numerose sono oggi le riviste on-line che contengono dei corsi di apprendimento multimediali con questionari interattivi capaci di testare le conoscenze dell’utente. Altri periodici contengono invece dei forum di discussione telematici associati agli articoli digitali pubblicati. In relazione ad un articolo è infatti possibile inviare, tramite posta elettronica, commenti od opinioni che vengono aggiunti in calce all’articolo stesso. Ha inizio così una vera e propria discussione virtuale fra esperti che arricchisce notevolmente il contenuto dell’articolo originario e che può essere fonte di progetti futuri e di ulteriori sviluppi. Si veda a questo proposito il sito Web del British Medical Journal (http://www.bmj.com/) che rende disponibile on-line il testo completo degli articoli pubblicati negli ultimi due anni (figura 9.1). Figura 9.1 178 Capitolo 9 Un ulteriore vantaggio fornito dall’editoria elettronica è la possibilità di offrire metodi più potenti per catalogare e ricercare digitalmente la letteratura pubblicata. La maggior parte delle riviste scientifiche contiene infatti un motore di ricerca interno al sito che permette di recuperare gli articoli precedentemente pubblicati in funzione di parole chiave inserite dall’utente. Mark Frank ed Eric Stern, nel loro articolo “The digital manuscript for peer review and publication: how close are we?” AJR 1995; 164:489-491, riassumono così i potenziali vantaggi che derivano dall’utilizzo delle riviste scientifiche elettroniche: 1) facilitazione della collaborazione tra gli autori; 2) una più veloce e comoda revisione; 3) un minor uso di materiali consumabili; 4) una migliore qualità delle illustrazioni e delle figure; 5) metodi più potenti, quali sono quelli multimediali, per comunicare l’informazione al lettore; 6) eliminazione di passi ridondanti nel processo di pubblicazione; 7) rapido accesso al materiale pubblicato; 8) metodi più potenti per catalogare e ricercare digitalmente la letteratura pubblicata. Vorremmo infine aggiungere che, a nostro parere, il principale vantaggio della distribuzione tramite Internet di una rivista digitale è rappresentato dal fatto che la comunicazione di risultati di ricerca avviene in una scala dei tempi enormemente accelerata, in quanto il periodo di tempo tradizionalmente richiesto per sottoporre, revisionare e pubblicare il manoscritto può essere ridotto da alcuni mesi, utilizzando la carta stampata, ad alcune settimane con i manoscritti digitali. In tal modo viene velocizzata la circolazione delle informazioni con notevoli vantaggi da parte della comunità scientifica internazionale. 9.2 L’editoria medico-scientifica in Internet Nel corso di questi ultimi anni sono state introdotte su Internet un numero sempre crescente di riviste scientifiche. Infatti la riduzione dei costi di produzione e di distribuzione spinge oggi gli editori a distribuire il materiale pubblicato anche tramite rete, per cui la presentazione di libri e riviste in formato digitale sta diventando prepotentemente un’alternativa al mezzo stampato. La maggior parte delle riviste che hanno un elevato “impact factor” all’interno della comunità medico-scientifica, tradizionalmente diffuse su supporto cartaceo, sono oggi infatti presenti anche in formato elettronico su Internet. Quasi tutte queste riviste offrono a pagamento l’accesso al testo completo degli articoli, e gratuitamente possono fornire o la “Table of Contents”, o la “Table of Contents” unitamente agli Abstract, o anche un numero selezionato di articoli. Di seguito sono riportati alcuni esempi di tali riviste: • American Journal of Physiology: Endocrinology and Metabolism (http://ajpendo. physiology.org/) • Annals of Internal Medicine (http://www.acponline.org/journals/annals/annaltoc. htm) • British Medical Journal (http://www.bmj.com/) • Cell (http://www.cell.com) Guida Internet per la Medicina • • • • 179 JAMA (http://jama.ama-assn.org/) Science (http://www.sciencemag.org/) The Lancet (http://www.thelancet.com) The New England Journal of Medicine (http://www.nejm.org/content/index.asp) In questi ultimi tempi sono nate numerose riviste mediche che hanno unicamente l’edizione elettronica. Di seguito ne citiamo alcune: • Dermatology Online Journal (http://matrix.ucdavis.edu/DOJdesk/desk.html) • Digital Urology Journal (http://www.duj.com/) • Internet Journal of Orthopedic Surgery and related subjects (http://www.rz.uni-duesseldorf.de/WWW/MedFak/Orthopaedie/journal/) • On-Line Journals della “Internet Scientific Publications”, che contiene un notevole numero di riviste relative a numerose specialità (http://www.ispub.com/) • The Online Journal of Cardiology (http://www.mmip.mcgill.ca/heart/index.html) La costante crescita delle riviste medico-scientifiche presenti su Internet rende difficoltosa una loro catalogazione. Pochi sono infatti i cataloghi che contengono un esaustivo elenco delle pubblicazioni mediche disponibili su Internet. Uno dei più importanti è il sito MedWebPlus (http://www.medwebplus.com/) (figura 9.2) che offre un completo e dettagliato elenco delle pubblicazioni elettroniche disponibili su Internet riguardanti Biologia e Medicina; la suddivisione della lista dei periodici anche in base alle specialità ne facilita notevolmente la consultazione. Figura 9.2 180 Capitolo 9 Figura 9.3 Come si è già detto la continua crescita ed espansione del sapere contemporaneo fa intrinsecamente nascere l’esigenza di nuovi periodici sempre più specialistici. Questo fenomeno, pur essendo inevitabile e strettamente connesso al progresso della scienza, rende difficile per il medico un aggiornamento costante e continuo nella propria disciplina. Lo spostamento on-line dell’editoria scientifica tradizionale, associato alla proliferazione di nuovi periodici disponibili unicamente in formato elettronico, non fa che aggravare il problema sopraesposto. Tuttavia, se da un lato Internet aumenta la quantità dell’informazione disponibile, dall’altro può offrire soluzioni che possono semplificare l’aggiornamento del medico e dello specialista. Esistono infatti siti Web che forniscono una selezione delle migliori pubblicazioni apparse recentemente all'interno delle principali riviste internazionali. Segnaliamo a questo proposito WebMedLit (http://webmedlit.silverplatter.com/) (figura 9.3) che copre trenta tra le più importanti riviste mediche, e che suddivide le pubblicazioni apparse su tali periodici in base ai seguenti argomenti: Aids/Virology, Cardiology, Cancer/Oncology, Dermatology, Diabetes/Endocrinology, Gastroenterology, Immunology, Medical Economics, Neurology e Women’s Health. Questo sito contiene gli abstract e il testo completo di articoli, questi ultimi spesso disponibili solo a pagamento, provenienti da prestigiose e qualificate riviste internazionali, consentendo così una sorta di accesso centralizzato e selezionato all’informazione medica. Guida Internet per la Medicina 181 Figura 9.4 Un approccio abbastanza simile viene utilizzato anche da Medscape (http://www.medscape.com/), un ottimo ed esaustivo sito per la Medicina contenente l’intero testo di libri ed articoli unitamente a numerose informazioni utili anche per il paziente. Tra i numerosi servizi forniti da questo sito WWW, segnaliamo la Journal Room che rende disponibile gratuitamente una collezione di libri e di oltre 25.000 articoli “full text” provenienti da più di 40 periodici scientifici. All’interno di questa sezione sono presenti anche i Journal Scan, in cui gli editori di Medscape e numerosi esperti medici offrono un riassunto degli articoli apparsi nella letteratura internazionale che hanno la maggiore rilevanza sia nella ricerca pura che nell’esercizio della professione medica. Lo scopo di questo strumento è duplice: facilitare l’aggiornamento del medico segnalando gli studi più importanti ordinati per disciplina e fornire una sorta di lista di priorità capace di orientare le letture dello specialista. I servizi di Medical News forniscono concise ed utili notizie sui più recenti progressi della ricerca medica. Uno dei migliori è sicuramente il sito prodotto dalla Reuters Health, disponibile all’indirizzo http://www.reutershealth.com/ (figura 9.4). Per aiutare l’utente ad identificare rapidamente le notizie più affini ai propri interessi, le Medical News sono organizzate in categorie. A proposito di Medical News di tipo divulgativo, che comunque possono risultare utili anche per i medici di base, ricordiamo InteliHealth (http://www.intelihealth.com/), a cui 182 Capitolo 9 partecipa anche la Johns Hopkins University. Mediante una procedura di registrazione è possibile ricevere gratuitamente tramite posta elettronica, settimanalmente o giornalmente, informazioni dal sito. Il sito dell’American Medical Association (http://www.ama-assn.org/), descritto anche nel capitolo 8, può invece essere considerato un prototipo della biblioteca medica del futuro. Offre infatti la possibilità di consultare e ricercare, per autore per titolo o per soggetto, all'interno di numerosi giornali quali: JAMA, American Medical News e gli Archives Specialty Journals. Anche per quanto riguarda i libri valgono gli stessi concetti generali espressi nel primo paragrafo di questo capitolo. La disponibilità di un libro on-line (MultiMedia TextBook, MMTB) presenta numerosi vantaggi rispetto ad una pubblicazione in forma cartacea: la possibilità di utilizzare metodi più potenti quali sono quelli multimediali per comunicare l’informazione al lettore, una migliore qualità delle illustrazioni e delle figure, il rapido accesso al materiale pubblicato, metodi più potenti per catalogare e ricercare digitalmente la letteratura pubblicata e una maggiore facilità di aggiornamento del materiale. Di conseguenza, anche per quanto riguarda i libri, molti editori affiancano all’edizione tradizionale la corrispondente edizione elettronica. A questo proposito segnaliamo la presenza in Internet di un trattato di Medicina Interna assai familiare al medico e allo specialista: Harrison’s, “Principles of Internal Medicine” McGraw-Hill (http://www.harrisonsonline. com/). Il sito, aggiornato in modo continuativo, consente di accedere gratuitamente all’intero testo per un periodo di quattro settimane e, a titolo dimostrativo, offre la possibilità di consultare il capitolo sul diabete mellito. I numerosi vantaggi dell’editoria elettronica rispetto a quella tradizionale hanno favorito anche la nascita di numerosi siti WWW in cui vengono pubblicati on-line interi libri, disponibili unicamente in formato elettronico, di notevole utilità per la comunità medica. Uno dei primi progetti aventi questo tipo di obiettivo è stato il Virtual Hospital (http://www.vh.org), una libreria digitale sviluppata dal Dipartimento di Radiologia dell’Università dell’Iowa, nata con lo scopo di rendere Internet un utile strumento per l’aggiornamento professionale del medico. Tale WWW Server, che viene descritto più estesamente nel capitolo 8, contiene linee guida riguardanti numerose patologie, descrizioni di casi clinici, libri e teaching file. Un sito avente un progetto simile, ma più ambizioso e articolato, è invece quello proposto da eMedicine, disponibile all’indirizzo http://www.emedicine.com/ (figura 9.5). Tale WWW Server contiene infatti l'intero testo di numerosi trattati, accessibili on-line in modo gratuito, riguardanti le principali discipline della Medicina. Attualmente è completato unicamente il libro concernente la Medicina d’Urgenza, ma sono in via di sviluppo quello per la Dermatologia, la Neurologia, la Chirurgia Ortopedica, l’Oftalmologia, la Pediatria e numerosi altri. In ogni trattato vengono accuratamente citati gli autori dei diversi capitoli e specificata la loro struttura di appartenenza. Questi libri sono veri e propri testi multimediali, contenenti materiale testuale, immagini, sequenze audio e video, aggiornati in modo continuativo che costituiscono un eccezionale strumento didattico e che offrono all’utente anche la possibilità di comunicare in modo interattivo con gli autori. Il sito eMedicine contiene anche un utile ed esaustivo elenco di periodici disponibili on-line organizzati per disciplina. Infine ricordiamo l'esistenza di siti Web tramite i quali è possibile ricercare e ordinare libri Guida Internet per la Medicina 183 Figura 9.5 pubblicati sui più disparati argomenti. La più grande di queste librerie on-line è Amazon (http://www.amazon.com), che possiede circa 3 milioni di titoli di libri. 9.3 Nuove frontiere dell’editoria elettronica in campo biomedico Attualmente, prima di essere pubblicato all’interno di una tradizionale rivista scientifica, un articolo subisce un attento processo di revisione da parte di esperti del settore (peer-review, letteralmente revisione tra pari); tramite questo meccanismo i materiali, i metodi, i risultati e le conclusioni vengono attentamente analizzati e sottoposti al giudizio di una commissione. Questa procedura, consolidata e ampiamente validata nel tempo, ha l’importante funzione di garantire un elevato standard qualitativo ad un articolo pubblicato all’interno di una rivista scientifica. Il continuo sviluppo delle reti di computer e del software consente attualmente non solo di navigare in Internet con estrema facilità ma anche di pubblicare senza difficoltà qualsiasi tipo di materiale multimediale all’interno di un WWW Server. Di conseguenza qualunque medico o ricercatore può teoricamente improvvisarsi editore e rendere disponibili in rete informazioni di interesse scientifico-sanitario, escludendo qualsiasi processo di revisione da parte di esperti. Nel 1991 Paul H. Ginsparg, un fisico del Los Alamos National Laboratory che si occupa di teoria delle corde e di gravità bidimensionale, ha attivato un archivio digitale contenente versioni preliminari di articoli, riguardanti la fisica delle alte energie, che dovevano esse- 184 Capitolo 9 re ancora pubblicati (e-print). Nel giro di pochi mesi questo sistema ha riscosso un successo tale che oggi migliaia di ricercatori di tutto il mondo accedono agli archivi presenti sul computer di Ginsparg: i database attualmente disponibili sono numerosi e spaziano nei vari campi della fisica e della matematica. Il Server contenente gli archivi (E-print Server) è accessibile tramite posta elettronica, anonymous FTP e WWW, e consente la sottomissione e l’indicizzazione degli articoli in modo automatico. L’accesso al computer di Ginsparg, il cui URL è http://xxx.lanl.gov/, permette ad un ampio numero di esperti di leggere un articolo prima di una sua formale pubblicazione, consentendo agli autori di ricevere suggerimenti ed osservazioni da un maggior numero di revisori rispetto a quelli tradizionali e ottenendo così un significativo miglioramento della qualità della ricerca realizzata e quindi anche del risultato della pubblicazione definitiva. Inoltre la possibilità di accedere a versioni preliminari degli articoli pubblicati ha notevolmente velocizzato la comunicazione dei risultati delle ricerche tra i fisici e i matematici, soppiantando quasi completamente il tradizionale e lento flusso cartaceo delle informazioni. In analogia a ciò che è stato creato nel campo della fisica nel Maggio 1999 il direttore del National Institute of Health (NIH), Harold Varmus, ha proposto la costituzione di PubMed Central: un sistema per l’archiviazione e la pubblicazione elettronica delle ricerche in campo biomedico accessibile tramite Internet che sarà integrato con il sistema PubMed, mantenuto dalla NLM, che abbiamo già descritto nel capitolo 7. È possibile consultare direttamente on-line i documenti originali riguardanti la proposta del NIH all’indirizzo http://www.nih.gov/welcome/director/pubmedcentral/pmcprint.htm. In base al contenuto del documento “PubMed Central: An NIH-Operated Site for Electronic Distribution of Life Sciences Research Reports” disponibile on-line all’URL sopracitato, sostanzialmente due sono i meccanismi possibili per la sottomissione di articoli a PubMed Central: 1) il primo è simile al processo di peer-review utilizzato nell’editoria tradizionale. L’articolo in formato elettronico verrà visionato da una commissione di esperti accreditati appartenenti a Società scientifiche o altre organizzazioni. Chiaramente solo gli articoli approvati dal comitato editoriale di PubMed Central verranno pubblicati nel database, completi di data di sottomissione, revisione e accettazione; 2) il secondo permetterà l’immissione immediata dell'articolo nel database in base ad un processo minimale di revisione. Questa valutazione sarà affidata ad esperti aventi “appropriate credenziali” che non daranno alcun giudizio sulla validità scientifica della ricerca, ma che verificheranno unicamente che l’articolo sia pertinente e che possa essere legittimamente ospitato all'interno del database. Secondo la proposta del NIH, i principali vantaggi che la comunità scientifica potrà trarre dalla costituzione di un E-print Server relativo al campo biomedico saranno: a) la possibilità da parte di tutti i ricercatori di accedere, anche tramite un motore di ricerca interno al sito, agli articoli medico-scientifici archiviati in PubMed Central, massimizzando la diffusione dei risultati ottenuti ed evitando l'attuale frammentazione del sapere contemporaneo in centinaia di riviste di difficile reperimento e consultazione; b) una riduzione del lungo e laborioso processo tradizionale di revisione e di pubblicazione che non risulta adatto alla rapidità del progresso medico-scientifico, con una Guida Internet per la Medicina 185 conseguente maggiore velocità di diffusione delle informazioni all'interno della comunità internazionale; c) lo sfruttamento delle potenzialità della comunicazione elettronica e della multimedialità per pubblicare i risultati delle ricerche medico-scientifiche; ciò permetterà una migliore divulgazione e discussione delle ricerche che potranno essere presentate in modo più consono ai processi di apprendimento; d) un notevole risparmio di denaro: i fondi che le biblioteche universitarie ed ospedaliere oggi utilizzano per la sottoscrizione a periodici potrebbero essere stornati a favore di progetti di ricerca. Nonostante il progetto PubMed Central sia ancora in fase di definizione possiamo fare alcune considerazioni. Una delle principali preoccupazioni che si affacciano alla mente dei ricercatori di tutto il mondo è che gli Stati Uniti, tramite la creazione di PubMed Central, potrebbero assumere il controllo totale su ciò che viene pubblicato nel campo della ricerca biomedica. Per questo motivo, con ogni probabilità, organi esterni agli Stati Uniti prenderanno parte alla costituzione e alla gestione di PubMed Central, aiutati in questo dallo sviluppo delle reti di comunicazione e dei software di gestione che consentono oggi la creazione di database distribuiti. Una seconda importante osservazione è che esiste una sostanziale differenza tra il progetto realizzato da Ginsparg e la proposta avanzata dal NIH, e cioè il mantenimento in quest'ultimo del processo di peer-review. È a proposito di quest’ultima problematica che ritroviamo tra i ricercatori le opinioni più contrastanti. Coloro che sono a favore del processo di revisione ritengono che questa procedura sia insostituibile, perchè ha garantito da sempre un elevato standard qualitativo delle ricerche pubblicate all’interno dei periodici tradizionali. Inoltre nel campo della fisica l’utilizzo delle conoscenze e dei risultati delle ricerche non sottoposte a valutazione coinvolge un ristretto numero di esperti e non ha conseguenze dirette sulla popolazione, almeno in tempi brevi, come invece può accadere nel campo biomedico. Infatti l'utilizzo di informazioni inesatte o addirittura improprie da parte dei medici nell'esercizio della propria professione può avere anche conseguenze nefaste nei confronti del paziente. Secondo altri ricercatori il processo di revisione va eliminato perchè comunque le ricerche aventi uno scarso standard qualitativo vengono sì rifiutate dai comitati editoriali delle riviste aventi un “impact factor” elevato ma trovano vie di diffusione alternative quali periodici di importanza minore o presentazioni a congressi. In più i mezzi di comunicazione di massa, quali giornali e televisioni, spesso diffondono notizie non sottoposte a revisione con danni potenzialmente ben più gravi della presenza di un articolo all’interno di un E-print Server. Inoltre la tradizionale lentezza con cui i medici modificano gli interventi terapeutici, medici e chirurgici, è un naturale impedimento al fatto che informazioni improprie possano essere precocemente utilizzate nella pratica clinica. Un ultimo problema molto dibattuto è la problematica dei costi riguardanti “l’editing” e la pubblicazione elettronica del materiale all’interno di un E-print Server. L’orientamento attuale da parte di coloro che coordinano la realizzazione del progetto PubMed Central è che l’autore stesso, e non più il lettore, debba sostenere le spese relative alla realizzazione delle procedure editoriali che permettono l’immissione del materiale all’in- 186 Capitolo 9 terno del database in una forma adeguata. Ciò rappresenta una completa rivoluzione rispetto al meccanismo corrente in cui il lettore, per lo più attraverso le biblioteche presenti nelle Università e nei reparti ospedalieri, è il principale finanziatore delle case editrici che pubblicano le riviste. Il sito Web PubMed Central è oggi disponibile on-line in forma embrionale all’indirizzo http://www.pubmedcentral.nih.gov/ (figura 9.6). Secondo quanto affermato all’interno della proposta originale del NIH, che risale all’estate 1999, i database disponibili saranno numerosi e riguarderanno la ricerca clinica, la biologia molecolare, la bioingegneria ed altre discipline correlate alla medicina. Poichè non è stato ancora costituito un comitato scientifico internazionale all’interno di PubMed Central, viene posta come condizione necessaria per la partecipazione al progetto da parte di un periodico medico-scientifico la sua presenza in uno dei seguenti archivi: EMBASE, Biosis, MEDLINE, Science Citation Index, Agricola, PsychINFO or Chemical Abstracts. Anche nuove riviste possono partecipare, ma devono presentare alcune credenziali che vengono illustrate nel sito. Numerose organizzazioni, tra cui la Association of Academic Health Science Libraries, Association of Research Library, Community of Science, Current Science Group, emedicine, Inc., e la Medical Library Association, hanno offerto il loro supporto al progetto e hanno già espresso il loro interesse ad inserire le proprie pubblicazioni in PubMed Central. Figura 9.6 Guida Internet per la Medicina 187 Attualmente PubMed Central offre il testo completo degli articoli delle riviste “Molecular Biology of the Cell” e “Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States”. Il sito annuncia che presto saranno consultabili altri periodici tra cui: British Medical Journal, Canadian Medical Association, Critical Care e Genome Biology. Pubmed Central renderà inoltre disponibili riviste in formato esclusivamente elettronico che saranno accessibili con nuovi motori di ricerca capaci di sfruttare le potenzialità del linguaggio SGML (Standard Generalized Markup Language). Infatti, tra le indicazioni fornite all’interno delle linee guida che dettano le regole da osservare per la sottomissione di articoli a PubMed Central è importante segnalare l’obbligo di presentare il materiale utilizzando il linguaggio SGML. Vorremmo infine sottolineare che le case editrici, le Società scientifiche e altri gruppi indipendenti dal NIH sono i responsabili degli articoli inseriti nell’archivio PubMed Central e che l’NIH non rivendica diritti d’autore sul materiale presente all’interno del Server. L’NIH afferma esplicitamente che dedicherà notevoli sforzi per ampliare, diffondere e coordinare una rete di Server internazionale dedicati completamente alla riuscita del progetto PubMed Central. Trarre delle conclusioni relativamente ad un progetto, che sarà inevitabilmente soggetto a future modifiche è sicuramente prematuro. Si presume che il progetto PubMed Central modificherà la disseminazione dell’informazione scientifica in ambito biomedico poichè, se ha funzionato il progetto di Ginsparg nel campo della fisica, con ogni probabilità avrà successo anche quello proposto dal NIH. Solo una migliore definizione del progetto PubMed Central e il trascorrere del tempo chiarirà la maggiore o minore ragionevolezza delle opinioni dei vari ricercatori e i mutamenti futuri che produrrà nel campo della Biologia e della Medicina. Bibliografia 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) D’Alessandro MP, Galvin JR, Erkonen WE, Santer DM, Huntley JS,McBurney RM, Easley G.: An approach to the creation of Multimedia Textbooks for Radiology Instruction AJR 1993; 161:187-191 D’Alessandro MP, Lacey DL, Galvin JR, Erkonen WE, Santer DM: The Networked Multimedia Textbook: Distributing Radiology Multimedia across the Internet AJR 1994 163:1233-1237 Frank M.S., Stern E.J: The digital manuscript for peer review and publication: how close are we? 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