ARTE E SANITÀ: Il progetto di Ugo Nespolo per il nuovo ospedale di
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ARTE E SANITÀ: Il progetto di Ugo Nespolo per il nuovo ospedale di
CRB notizie ANNO IX N°1 Febbraio 2015 Via Garibaldi, 17 | 13900 Biella | Tel: +39 015 2520432 | Fax: +39 015 2520434 [email protected] | www.fondazionecrbiella.it Vince Sandro Gerbi con “Giovanni Enriques. Dalla Olivetti alla Zanichelli” I l Premio Biella Letteratura e Industria, destinato quest’anno ad un’opera di saggistica di autore italiano (o straniero in traduzione italiana) edita tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013, è nato con la precisa finalità di indagare i complessi rapporti tra due mondi apparentemente distanti: quello delle arti e quello dello sviluppo e del progresso industriale. Riprendendo il dibattito proposto negli anni ’70 dalla rivista “Il Menabò” di Vittorini e Calvino, infatti, il Premio si propone di valorizzare le opere che descrivono o analizzano momenti e modelli di trasformazione della società, con particolare riferimento alla realtà socio economica e alla cultura industriale. Il Premio della Giuria dei lettori, edizione 2014, è stato assegnato all’opera di Angelo Ferracuti, Il costo della vita. Storia di una tragedia operaia, edita da Einaudi. Due i Premi Speciali della Giuria consegnati quest’anno: il primo alla monumentale autobiografia istituzionale in due volumi La Compagnia di San Paolo 1563-2013, a cura di Walter Barberis e Anna Cantaluppi (Einaudi); il secondo all’originale chiave di lettura di un’importante figura storica quale Quintino Sella ministro delle Finanze. Le politiche per lo sviluppo e i costi dell’Unità d’Italia, proposta da Fernando Salsano, edizioni Il Mulino. Ad aggiudicarsi il Premio Opera Stranie- ra il sociologo francese Alain Touraine, con Dopo la crisi. Una nuova società possibile, Armando Editore. Molto avvincente durante la premiazione l’intervento del vincitore della tredicesima edizione del Premio Biella Letteratura e Industria, Sandro Gerbi, per l’opera Giovanni Enriques. Dalla Olivetti alla Zanichelli, edito da Hoepli. Avvincente biografia che si snoda lungo quasi tutto l’arco del Novecento di un uomo ‘illuminato’ e fuori dal comune. Tutti gli autori premiati sono stati intervistati da Pier Francesco Gasparetto, Presidente della Giuria, mentre brani estratti dalle opere vincitrici sono stati letti al pubblico da Paolo Zanone di “Teatrando”. Il dibattito “Imprenditori si nasce o si diventa?” Ispirato dalla figura di Giovanni Enriques, protagonista dell’omonimo saggio di Sandro Gerbi vincitore dell’ultima edizione del premio “Biella letteratura e industria”, si è svolto a Città Studi nel mese di novembre l’appassionante dibattito “Imprenditori si nasce o si diventa?”. Un interrogativo affascinante che Gerbi ha risolto indicando la risposta nel giusto equilibrio tra preparazione derivata dagli studi e vocazione imprenditoriale supportata da curiosità naturale, e capacità di leggere i contesti. Tra i protagonisti del dibattito Paola Marzario, amministratore delegato della Brandon Ferrari, sostenitrice del lavoro di squadra; Filippo Astone, giornalista economico, che ha invece posto l’accento sulla mancanza in Italia di una vera cultura d’impresa. Tra i temi dibattuti e più appassionanti il diverso peso di status famigliare e gavetta nella creazione di un processo d’impresa, per Ambrogio Taborelli della Tessitura serica di Como oggi l’imprenditore in Italia nasce da un mix di concretezza ed educazione e si trova a muoversi in un contesto italiano molto difficile in quanto “il grande capitalismo dei salotti buoni è scomparso e la picco- Fondazione CRB | Notizie Anno IX - N°1 - Febbraio 2015 Iscritto al registro stampa del Tribunale di Biella N° 549 del 7 marzo 2006 NO/531/2009 STAMPA: Arti Grafiche Biellesi la e media industria deve lottare contro tutto e tutti”. Paola Piana, moderatore del dibattito, ha parlato dell’opportunità di avere sensibilità sociale e di forzare o meno i mercati mentre tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza della cultura umanistica come “motore” di cervelli, attraverso al fruizione del bello. Infine, di fronte alla crisi occupazionale che investe l’Italia e il Biellese in particolare Gerbi ha augurato “qualcosa di traumatico, ma in senso positivo, qualcosa in grado di smuovere la situazione per chi ha voglia di fare”. DIRETTORE RESPONSABILE: FOTO: Marco Neiretti Archivio Fondazione CRB Archivio ASL BI - photo F. Sarcì REDAZIONE: Ada Landini Zanni Pietro Policante Mario Ciabattini Federica Chilà PROGETTO GRAFICO: PS 81 srl - Biella ARTE E SANITÀ: Il progetto di Ugo Nespolo per il nuovo ospedale di Biella Il rapporto tra arte e sanità rappresenta un forte valore aggiunto del nuovo ospedale di Biella, infatti il progetto di allestimento della zona di accoglienza del nuovo ospedale è stato affidato all’artista di origine biellese Ugo Nespolo che ha decorato il bancone d’ingresso donato dalla Fondazione all’ASL BI. L’opera, collocata nell’atrio dell’ospedale, è affiancata dall’“Obelisco dei Segni”, scultura realizzata sempre da Nespolo e acquisita direttamente dall’ASL, riportante alcuni dei simboli che l’artista ha utilizzato per decorare il bancone e che poi sono stati ripresi per la realizzazione della segnaletica interna all’ospedale e nella zona bar ristoro. Il progetto dello spazio di accoglienza è teso a facilitare l’orientamento e l’accoglienza degli utenti. Il banco avvolge l’opera d’arte rendendo funzionale lo spazio intorno ad essa e disegnando postazioni di lavoro accessibili al pubblico. Ma l’opera di Nespolo non è l’unica ad essere presente nel nuovo ospedale, molti altri artisti ed enti stanno collaborando, attraverso diversi progetti, affinché la bellezza e l’armonia accompagnino i pazienti all’interno della struttura: tra questi ricordiamo Michelangelo Pistoletto che sta lavorando con i ragazzi delle scuole superiori biellesi per portare un’inedita versione del suo “Terzo Paradiso” sul tetto-giardino del Degli Infermi; Omar Ronda, tra i fondatori della cracking art, che con immagini, suoni e luci ha realizzato il suo “Florilegio di primavera” in collaborazione con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia; Gastone Cecconello, che ha creato per la cappella interna un particolarissimo crocifisso fatto di piccole icone. Infine ancora la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella metterà a disposizione parte della propria collezione d’arte per decorare i grandi spazi del nuovo ospedale. L’arte dunque a Biella non assume un mero significato decorativo ma, sul modello di esperienze internazionali in tal senso, si inserire in modo capillare nella vita della struttura ospedaliera contribuendo a portare armonia, bellezza, elevazione spirituale laddove vi sono spesso dolore e mancanza di senso. Un elemento importante che può talvolta contribuire alla cura e che in ogni caso allevia la sofferenza dei pazienti accompagnandoli in un percorso di guarigione che parte in primo luogo dall’essere. Fondazione CRB - NOTIZIE ANNO IX - N°1 - FEBBRAIO 2015 UN NUOVO OSPEDALE PER I BIELLESI Dalla Fondazione 20 milioni di attrezzature d’avanguardia D al mese di novembre 2014 il nuovo ospedale di Biella, lungamente atteso dal territorio e costato circa 190 milioni di euro, è operativo e per diversi anni sarà uno tra i pochi nuovi presidi sanitari in Italia. Si tratta di una struttura avanzatissima dotata delle più moderne attrezzature tecnologiche oltre che rispettosa di criteri specifici di comfort e razionalità volti a garantire la migliore accoglienza e cura dei pazienti. La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha contribuito in modo determinante al progetto impegnandosi per circa 20 milioni di euro nell’acquisto di attrezzature mediche d’avanguardia. Davvero imponente l’estensione della struttura che sorge su un’area di oltre 130 mila metri quadri adiacente al Comune di Biella; il nuovo ospedale è dotato di 309 camere di degenza a 1 o 2 letti con vari supporti tecnologi e al suo interno sono state create 10 sale operatorie integrate digitalmente oltre ad una sala dedicata in ostetricia e 3 sale di chirurgia ambulatoriale. L’intera struttura è servita da un impianto di posta pneumatica (anch’esso dono della Fondazione) che si estende per oltre 4 Km all’interno dell’ospedale e permette tra l’altro di ottimizzare tempi e sicurezza nei trasporti di materiali biologici. La Fondazione ha affiancato l’ASL Bi nella realizzazione del progetto sin dalle prime fasi puntando sulla massima qualità e innovazione, come spiega il Segretario Generale Mario Ciabattini: «In accordo con l’Asl, la Fondazione ha cercato di cogliere appieno l’irripetibile occasione rappresentata dalla nascita del nuovo ospedale di Biella. Nel corso delle trattative per le acquisizioni di apparecchiature mediche ritiene di aver svolto anche un ruolo proattivo per lo sviluppo del territorio, cercando, nei limiti delle risorse disponibili, di andare oltre i desiderata dell’Asl, interpretando, quindi, le future esigenze dell’ospedale. Acceleratore lineare Grazie poi alla propria libertà contrattuale, tipica di un ente di diritto privato, la Fondazione ha potuto ottimizzare le acquisizioni puntando al massimo livello tecnologico disponibile». Le acquisizioni, oltre alle già citate forniture di carattere generale, a cui si aggiungono la centrale di sterilizzazione a servizio di tutta la struttura e le nuove sale integrate per un valore di 1,2 milioni di euro, hanno riguardato in modo specifico tutti i principali reparti dell’ospedale; tra gli acquisti più rilevanti vanno citati 2 acceleratori lineari e 2 risonanze magnetiche da 1,5 tesla per un valore complessivo di 5,3 milioni di euro; 2 tac (di cui una dedicata al pronto soccorso) e 2 diagnostiche radiologiche; 1 tac simulatore per radioterapia; archi “a c”. Inoltre la Fondazione ha acquisito Centrale di sterilizzazione direttamente e poi donato all’ASL BI 15 tavoli operatori con movimentazione servo assistita per evitare il più possibile lo spostamento dei pazienti traumatizzati, 1 mammografo 3 D, colonne per laparoscopia, ventilatori polmonari per anestesia con sistema automatico di gestione dei gas anestetici che permette un importante risparmio, elettrocardiografi, sistemi di monitoraggio dei parametri vitali, 1 MOC (densitometro osseo) total body, ecografi e attrezzature per oculistica, 1 citofluorimetro, il sistema lava endoscopi oltre ai pensili integrati per le sale operatorie. Sono inoltre state acquisite le nuove barelle per il pronto soccorso, la radiologia e i blocchi operatori oltre al sistema di illuminazione circadiano per ottimizzare gli effetti della luce Archi a “C” sull’orologio biologico, soprattutto in caso di lunghi ricoveri. La Fondazione dunque ha voluto dotare il nuovo ospedale di tutto quanto di più moderno oggi possa essere messo a disposizione di medici e pazienti per curare e assistere: non solo tecnologie di altissimo livello, ma moderni sistemi di gestione del “fattore umano”, come nel caso del progetto “Primary nursing”, importato dall’America e volto a creare un rapporto diretto tra infermiere e paziente durante tutto il percorso di ricovero e oltre, al momento delle dimissioni, al fine di ottimizzare l’esito delle cure. Tutti gli acquisti sono stati effettuati in sinergia con l’ASL, attraverso un’apposita commissione composta da rappresentati dei due enti e tecnici che, grazie alla possibilità di effettuare trattative dirette di carattere privato, ha permesso alla Fondazione di effettuare risparmi di circa il 30% rispetto ad analoghe trattative pubbliche. Un risultato importante e una modalità di gestione virtuosa che ha permesso di contrattare al meglio anche i materiali di ricambio e l’assistenza tecnica per tutte le attrezzature acquisite. Nel suo complesso le acquisizioni tecnologiche effettuate dalla Fondazione per il nuovo ospedale rappresentano il più importante singolo progetto mai sostenuto dall’Ente, destinato a incidere profondamente sulla struttura e su come questa potrà rappresentare Attrezzature per Oculistica uno degli elementi dello sviluppo futuro del territorio biellese. E che si tratti di un progetto importante, fortemente sentito dal territorio, è testimoniato anche dallo straordinario successo della prima raccolta fondi lanciata dall’Associazione amici dell’ospedale di Biella per l’acquisto di 260 letti modernissimi (da affiancarsi a quelli già donati dalla Fondazione) che ha raccolto in pochi mesi oltre 700 mila euro per questo progetto facendo leva sulla generosità dei Biellesi oltre che sulla partecipazione diretta di vari sponsor privati. n°2 Risonanze magnetiche Infanzia rubata - Lewis Hine le immagini che turbarono l’America Grande successo per le mostre dedicate al lavoro minorile agli inizi del Novecento realizzate dalla Fondazione CR Biella in collaborazione con la Fondazione Colonnetti, Doc.Bi e Provincia di Biella. Due le sedi espositive coinvolte nell’evento: il Cantinone della Provincia che ha ospitato la mostra “Infanzia rubata - Lewis Hine le immagini che turbarono l’America” e lo Spazio Cultura della Fondazione dove è stata allestita la mostra “Bocia - Il lavoro minorile nel Biellese tra Pensili blocco operatorio e terapia intensiva Otto e Novecento”, curata da DocBi Centro Studi Biellesi. Entrambe hanno affrontato, con l’ausilio di immagini di grande impatto artistico ed emotivo e documenti, il tema del lavoro minorile nelle sue varie declinazioni nel corso del Novecento. Particolare attenzione è stata rivolta alle scuole attraverso laboratori didattici specifici e visite guidate. All’iniziativa è stato inoltre affiancato, in collaborazione con “Il Biellese”, un concorso per le scuole.