Le donne secondo MARCELA SERRANO

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Le donne secondo MARCELA SERRANO
Inverno 2011
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Le donne secondo
MARCELA SERRANO
Una delle voci più interessanti della letteratura sudamericana torna con un nuovo romanzo
dedicato all’universo femminile. A vent’anni dall’esordio con Noi che ci vogliamo così
bene e dopo una serie di fortunatissimi romanzi tradotti in tutto il mondo, Marcela Serrano
offre un nuovo splendido ritratto delle donne contemporanee. Dieci donne, come recita il
titolo: una psicoterapeuta (Natasha) e nove sue pazienti, che si incontrano in un momento
di confessione che è anche un’occasione per riflettere sulle proprie debolezze. Ciò che ne
deriva è un racconto corale variegato, attuale e di grande delicatezza.
Ph. © Daniel Mordzinski.
L
a Serrano, nata in Cile in una
casa di scrittori, che di sé dice
“Sono nata con la penna in
mano”, dimostra ancora una volta di
riuscire a penetrare nelle pieghe più
sottili dell’animo umano e di saper
consegnare alla carta una serie di
personaggi tanto realistici quanto
poetici.
Dieci donne vede l’una accanto
all’altra personalità estremamente
differenti, tutte caratterizzate da una
sottesa debolezza, da una frattura, da
un momento di smarrimento.
È così per Mané, settantacinquenne
che deve fare i conti con l’età che
avanza e con il ricordo di quella che
un tempo era una “straordinaria
bellezza”. O per Lupe, che di
anni ne ha solo 19 e ha scelto una
sessualità “diversa”, con una mente
così agile e veloce da «non riuscire
a decifrare tutte le informazioni che
l’attraversano, da mangiarsi le parole
perché dentro tutto gira come un
turbine, tutto è rapido e fugace». O
ancora Juana, cerettista - non estetista,
proprio cerettista - che svolge il suo
lavoro con encomiabile dedizione
e sopperisce con l’intelligenza e la
determinazione a una consapevole
mancanza di cultura.
In ogni figura prende forma una
più complessa riflessione sulla
condizione femminile al giorno
d’oggi, che Marcela Serrano, in
qualità di scrittrice ma soprattutto
di osservatrice di “una fase di
enormi cambiamenti” dipinge con il
consueto stile avvolgente.
Perché le donne? Perché «è come
se fossero sempre sotto esame, dato
che in qualche modo siamo appena
arrivate,
abbiamo
conquistato
recentemente il diritto al mondo
pubblico», dice la Serrano. La
penna della scrittrice - che guarda
al Cile, sua terra d’origine, ma anche
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all’Europa, che accusa di una certa
“stanchezza” intellettuale - non
si limita tuttavia a far emergere le
debolezze dei cambiamenti sociali
in corso, ma si sofferma con grande
lucidità sugli aspetti positivi di
questa trasformazione. Le donne,
infatti, per la prima volta nella storia
«hanno la possibilità di nutrire una
passione per il proprio lavoro, per
una professione che un tempo era
loro negata».
Tra conquiste e difficoltà, Dieci
donne è uno splendido canto
celebrativo, un vero e proprio atto
di amore e di fiducia in quella metà
dell’universo che per la prima volta
nella Storia si trova a poter affermare
il proprio ruolo, a poter rincorrere i
propri sogni e a combattere contro
i pregiudizi e le costrizioni in cui è
stata a lungo relegata.
Marcela Serrano
Dieci donne
Feltrinelli
288 pagine
18 euro