UNIONE COMUNI DEL RUBICONE

Transcript

UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Giovedì, 07 gennaio 2016
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Giovedì, 07 gennaio 2016
Comune di Gatteo
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
ERMANNO PASOLINI
Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 24
1
2
Teodora Ravenna­Misano apre stasera l' 11ª giornata In campo maschile...
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
3
Cavalieri di Malta in visita a Gatteo
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
4
Marciapiedi in stato pietoso: proteste
Comune di Savignano
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
5
Bibbia a voce alta
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
6
Eventi al Palarubicone
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
7
La 'Borghesi' in lutto
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
ERMANNO PASOLINI
Dal dopoguerra a oggi La nuova vita delMoka
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
ERMANNO PASOLINI
Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 17
CARLOTTA BENINI
Ballate romantiche per chitarra e cuore Arriva Calcutta
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
GIORGIO MAGNANI
Auto vandalizzate nel parcheggio
07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 28
8
9
10
11
12
Sgabanaza al Palarubicone
07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 28
13
Spettacolo Calcutta e Brace sul palco del Sidro Club Il cantautore...
Comune di San Mauro
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
14
Bibbia a voce alta
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 15
MARIO GRADARA
Un appalto senza precedenti dopo anni di esondazioni disastrose
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 10
ROBERTO DALTRI
Pesano le tante assenze, il derby finisce senza gol
07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 10
15
16
18
Spogliatoi Rossi: «Un buon punto» Protti: «Avanti...
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 18
19
«Meglio di così non potevamo cominciare»
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
20
Protti: «Siamo andati meglio noi»
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
21
Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 19
23
Rossi si accontenta: «C'è stato grande equilibrio»
07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 34
24
Arte nello studio del consulente del lavoro
07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 19
25
Antonioli "Nella sosta abbiamo lavorato bene, ora rivincita con la
07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 21
26
Parla il presidente Protti "Un pari che ci sta Altri rinforzi? Se capita...
07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 21
27
Derby spuntato: vince la noia
Pubblica Amministrazione
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 12
PAGINA A CURA DIDARIO AQUARO
Affitto concordato in crescita con tagli fiscali e mq in catasto
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 12
30
Sconto del 25% su Imu­Tasi, cedolare al 10%...
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 14
31
Nuovo Senato, appalti pubblici in formato...
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15
GIANNI TROVATI
Partecipate, mobilità per gestire il riordino
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30
ANNA GUIDUCCIPATRIZIA RUFFINI
Addio al patto di stabilità, arriva il...
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30
Nelle spese correnti il 100% dei proventi da concessioni
28
DANIELA GHIANDONIELENA MASINI
33
35
37
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30
39
Programmazione biennale d' obbligo per forniture superiori al milione
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
41
Comuni, meno spazio per l' autonomia fiscale
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
ROBERTO TURNO
Dote da 111 miliardi per la salute Alle Regioni fondi anti­dissesto
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
AL.BA
Le acquisizioni dovranno passare per Consip o altri aggregatori
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
ROCCO CONTE
Le funzioni non fondamentali saranno coperte dalle Regioni
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
DANIELA GHIANDONIELENA MASINI
Riaccertamento e pre­dissesto in par condicio sul riequilibrio
07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 34
Riduzione delle locazioni inapplicabile tra le p.a.
07/01/2016 Italia Oggi Pagina 25
Un' ondata di norme attuative
45
47
49
51
Via libera alle varianti migliorative
07/01/2016 Italia Oggi Pagina 24
43
ANTONIO G. PALADINO
53
54
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
SAVIGNANO DON PIERGIORGIO FARINA HA CELEBRATO IL RITO
Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice
Più di 200 persone hanno assistito all'omelia
di ERMANNO PASOLINI PRESSO L' HOSPICE di
Savignano, vera e propria eccellenza dell' Asl di
Cesena, inserita nel libro bianco 2013 della «Buona
sanità», circa duecento persone hanno assistito alla
Santa Messa delle feste natalizie, per gli ammalati e i
famigliari, celebrata da don Piergiorgio Farina, parroco
di Santa Lucia di Savignano.
L' omelia è stata celebrata nel grande corridoio che, al
Santa Colomba di Savignano, collega l' Hospice all'
Ospedale di Comunità. I canti sono stati curati dal coro
della parrocchia di San Lorenzo di Gatteo.
PRESENTI anche le autorità locali. C' erano il sindaco di
Savignano Filippo Giovannini, il vice Nicola
Dellapasqua, tutto il personale, medici di famiglia,
persone ammalate e ricoverate, anziani e tanti parenti di
persone che sono attualmente al Santa Colomba di
Savignano o che ci sono state in passato. Aperto il 13
ottobre 2001, data in cui è ricominciato a battere il cuore
del nosocomio dopo la chiusura avvenuta il 2 giugno
1997, a monte di un' apertura storica nel 1300, l' hospice
ha 14 posti letto ad altissima qualità alberghiera con un posto letto per ogni stanza con relativo bagno.
C' è la possibilità per i famigliari di assistere la persona ammalata 24 ore su 24 con l' opportunità di un
altro letto e, volendo, l' uso di una cucinetta. Una buona soluzione per contenere la mobilità verso gli
ospedali maggiori, lasciare posti liberi in altri nosocomi e agevolare i famigliari che hanno di
conseguenza minori problemi logistici e di spostamento per potere stare accanto ai propri cari.
IN QUESTI quattordici anni di attività l' hospice di Savignano ha accolto circa 3.000 pazienti oncologici e
22 pazienti con diagnosi di patologia neurologica in ventilazione meccanica, con una occupazione
generale dei posti letto al 90%. Il 35% dei pazienti è stato successivamente riaffidato alle cure del
medico di medicina generale in assistenza domiciliare. Responsabile del «Servizio Cure Palliative e
Hospice» è la dottoressa Cristina Pittureri, coadiuvata da Elena Amaducci e Tiziana Parma e
coordinatrice è Simona Brunelli.
Accanto all' Hospice c' è anche l' Ospedale di Comunità che ha 6 posti letto ed è gestito dai medici di
famiglia. Nel marzo 2009 al primo piano è stato aperto pure l' ambulatorio di cure palliative e terapia del
dolore.
ERMANNO PASOLINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
1
7 gennaio 2016
Pagina 24
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
VOLLEY D
Teodora Ravenna­Misano apre stasera l' 11ª
giornata In campo maschile domani c' è Cmc
Romagna­Involley
D uomini. Riparte domani il torneo di D
maschile con la 9ª giornata che ha già visto la
vittoria del Burger King Bologna 3­0 (11, 21,
18) sul Pontelagoscuro nell' anticipo giocato
addirittura prima dell' inizio del campionato.
Domani è in programma l' anticipo tra Cmc
Romagna e Involley Conselice (PalaMattioli,
21), mentre sabato si giocano Bellaria­
Migliarino (18), Sesto Imolese ­Around Team
Cesena (21), Poggi San Lazzaro­Riccione
(Pal. Kennedy, 18.30).
D donne girone C. E' in programma domani
alle 21 il primo anticipo dell' 11ª giornata tra
Ferrara e Monte San Pietro. Sabato Budrio­
Voghiera (20.30), MolinellaArgenta (21),
Argelato­Castenaso (21), Migliaro­Casalecchio
(17.30), Villanova­Uisp Imola (Castenaso, 21).
D donne girone D. Inizia questa sera il
programma della 11ª giornata con l' anticipo
Teodora Ravenna ­Mi sano (PalaMattioli,
20.30). Domani si giocano altri due anticipi:
Rubicone Involley­Acsi Ra (Sant' Angelo d i
Gatteo, 21), Involley Lugo ­Massa (Conselice,
21.30), Sabato si disputano Cattolica ­Riviera
Rimini (18.30), America Graffiti Imola ­
Cesenatico (Pal. Penazzi, 18.30), Aics Fo­
Longiano (Ginnasio, 18), Omar Rimini ­Cercas
Cervia (Pal. Di Duccio, 18.15).
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
7 gennaio 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Cavalieri di Malta in visita a Gatteo
Incontro con la Compagnia San Michele e conferenza sui servizi a poveri e malati
GATTEO. S e r a t a c o n i p a l a d i n i d e i
pellegrinaggi e delle missioni umanitarie. L'
associazione culturale Compagnia San
Michele di Gatteo, nei giorni scorsi, presso la
sala parrocchiale di Sant' Angelo in Salute, ha
ospitato i cavalieri di Malta e un' interessante
conferenza.
Erano presenti alcuni esponenti del Corpo
italiano di soccorso dell' Ordine di Malta, tra
cui Jorick Bernardi di Faenza, capo
raggruppamento Romagna, che ha tenuto una
conferenza dal titolo "Dal 1048 al servizio dei
poveri e dei malati".
In sala, a seguire e a fare domande, c' erano
tutti i numerosi volontari del sodalizio gatteese
e non solo.
Il Corpo italiano di soccorso dell' Ordine di
Malta (Cisom) è l' organo di volontariato dell'
associazione dei Cavalieri italiani del sovrano
militare Ordine di Malta (Aci smom). Il Corpo
pur legato all' antichissimo ordine dei Cavalieri
di Malta venne fondata nel 1970 diventando
operativo sia nella protezione civile sia nell'
attività assistenziale ai pellegrini presso il
Vaticano e a Lourdes. Oggi conta più di 70
gruppi con 3 mila volontari ed è intervenuto in
grandi eventi e calamità. Avvalendosi di
volontari me dici, infermieri e soccorritori, il
corpo svolge attività di emergenza sanitaria in convenzione con i servizi di assistenza sanitaria a grandi
eventi e servizi di trasporto di infermi e disabili. In conformità allo spirito melitense, il Corpo fornisce
assistenza ai pellegrinaggi, ma anche missioni umanitarie nelle zone di conflitto e nelle aree più
depresse del Terzo Mondo.
La Compagnia San Michele invece è stata fondata nel 2007, ed è oggi un gruppo attivo di rievocazioni
storiche che ha lo scopo di rendere viva la storia attraverso abiti, armi, accampamenti militari, balli di
corte, tiro con l' arco. Il referente della Compagnia è Michele Battista residente a Gatteo e il periodo
storico di competenza spazia fino al '500, con grande attenzione all' epoca dei cavalieri templari. (gm)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
3
7 gennaio 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Marciapiedi in stato pietoso: proteste
Incuria in una zona centrale di Gatteo Gli esercenti sollecitano interventi
GATTEO. Proteste per il marciapiede in
condizioni penose. Nel centro di Gatteo sono
stati realizzati lavori di riqualificazione per
tirarlo a lucido.
Gli ultimi sono stati realizzati in via Garibaldi,
da piazza Vesi, di fronte al Comune, fino all'
intersezione con via Ghinelli.
Questo intervento è rientrato nell'ambito degli
accordi tra pubblico e privati, con gara diretta,
sistema ormai utilizzato un po' ovunque per
evitare lo sforamento del Patto di stabilità e
per non impegnare risorse comunali.
Sempre a Gatteo, in precedenza, erano state
rimesse a nuovo altre vie del centro. Ma dalla
parte opposta, sul lato monte, in via Roma, è
rimasto un marciapiede, largo appena un
metro, che versa in condizioni pietose. La
situazione è ben visibile da tutti, anche perché
si trova davanti alla scuola elementare, e in un
incrocio abbastanza trafficato. E' una
situazione assurda, e a detta degli abitanti, per
sistemare le cose, non sarebbe necessario un
grosso impegno finanziario. Invece il
marciapiede sul lato opposto della scuola è
indecoroso, oltre che insidioso.
«E' un degrado intollerabile in centro ­
affermano i residenti ­ e soprattutto è
pericoloso, visto che qualche settimana fa più
di una signora anziana è inciampata negli avvallamenti».
Antonio Gorgoglione, titolare di studio da dentista che si affaccia sul marciapiede, non usa mezzi
termini: «Lo stato attuale è una vergogna».
La parrucchiera Anna Buscarini, che ha il salone in via Roma 7, sollecita interventi: «Sarebbe proprio
ora che venisse sistemato: se venisse fatto, sarei la prima a ringraziare l'amministrazione comunale».
Alex Polimeno, di un negozio di computer, fa notare che «il marciapiede serve una serie di fabbricati, tra
cui il palazzo del Settecento che si trova davanti alla scuola.
Merita senz'altro un marciapiede migliore.
Tra l'altro, qui davanti parte anche la nota corsa ciclistica Coppi­Bartali e lo spettacolo di quel
marciapiede non è sicuramente una buona pubblicità per Gatteo. La polvere e la sporcizia si infilano
dappertutto».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
4
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
CASTELVECCHIO
Bibbia a voce alta
NELLA zona pastorale di Savignano e S a n
Mauro Pascoli, parrocchie di Santa Lucia,
Castelvecchio, San Giovanni in Compito­
Cesare, Fiumicino e San Mauro Pascoli,
continuano gli incontri per giovani adulti,
universitari e lavoratori. Si tengono a
Castelvecchio tutti i giovedì alle 21. Le
tematiche del percorso riguardano il testo, che
viene letto insieme, del libro del profeta Isaia.
Ecco l' elenco dei temi. Parabole mediatiche,
per un ascolto più profondo di sé. In cammino
sì, ma verso dove? Storia di una vita
trasformata da Dio. Illusioni e idoli: l'
incertezza delle scelte. Il profeta portatore di
una Parola nuova. Vocazione­missione del
profeta, segno di contraddizione.
Limiti, fragilità, paure: la potenza del desiderio.
Lo straniero e il diverso, segno dell' alterità di
Dio. I quattro canti del servo di Yahweh.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
5
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
Eventi al Palarubicone
INTENSO fine settimana al Palarubicone di
Savignano, fra tombole e spettacoli, con
ingresso sempre gratuito. Oggi giovedì 7 sarà
Sgabanaza a intrattenere il pubblico e a
estrarre le tombole della serata. Venerdì 8
saranno le esibizioni delle danzatrici della
scuola di danza Elisir D' oriente a intervallare
le tombole di Andrea Delorenzi. La lunga
settimana dedicata alla Befana si concluderà
sabato 9 con la serata Radio Gamma Live
condotta da Valentino Berti e domenica 10 con
le tombole allegre del riminese Nevio Bedin.
Per andare controcorrente e per smentire il
detto che «l' Epifania tutte le feste porta via»,
al Palarubicone si continuerà a fare festa fino a
domenica 17 gennaio. Informazioni: 329­
3099943 ­ sito www.palarubicone o su
Facebook.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
6
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
La 'Borghesi' in lutto
CORDOGLIO nel mondo della musica
folkloristica romagnola per la scomparsa di
Rosa Baldi, vedova del maestro Vittorio
Borghesi, uno dei papà del liscio romagnolo
che proprio a Cesena il 1 maggio 1953 aveva
fondato l' omonima orchestra. Il funerale avrà
luogo questa mattina alle 10 con la Santa
Messa presso la chiesa di San Bartolo, in via
Federico Comandini 13 a Cesena, con
partenza dall' ospedale Bufalini alle 9,30.
Vittorio Borghesi, denominato «Il Paganini
della fisarmonica», era scomparso il 26 marzo
1982. Durante la sua vita artistica dedicata alla
musica, ha inciso centinaia di brani. La sua
famiglia emigra in Francia e lui la raggiunge
nel 1938. Negli anni '40 conosce Rosa e
tornano definitivamente in Romagna nel 1951.
Rosa lascia l' amatissimo figlio Claudio che
per lungo tempo con la mamma ha tenuto le
redini dell' orchestra dopo la scomparsa del
babbo.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
7
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Dal dopoguerra a oggi La nuova vita delMoka
DOPO alcuni giorni di chiusura, a Savignano
in via Garibaldi 10, lungo la via Emilia, ha
riaperto i battenti il Bar Moka con la nuova
gestione di Mauro Massimi e Ivanna Voytyuk,
residenti in località Lo Stradone, frazione di
Borghi. Sono subentrati a Marco Santini, che l'
aveva preso in gestione due anni fa, a monte
della storica gestione durata ben venticinque
anni di Paolo Miserocchi e Ottavio Venturi,
residenti a Capannaguzzo di Cesena. Il bar,
originariamente, venne aperto nel 1954 con la
gestione della famiglia Pizzinelli che lo
condusse fino al 1989. «Io ho lavorato nel
commercio in altri settori ­ dice Mauro Massimi
­ mentre la mia compagna ha sempre fatto la
cameriera e barista. E' la prima volta che ci
cimentiamo nella gestione di un bar che, nel
nostro caso, ha segnato la storia di Savignano
dal dopoguerra a oggi. Il bar sarà aperto dalle
6 alle 20. Il nostro desiderio è continuare a
condurlo con la stessa professionalità, serietà
e qualità dei prodotti che hanno contraddistinto
venticinque anni di gestione di Paolo e
Ottavio».
MAURO MASSIMI spiega anche la sua idea per fare del Moka un bar innovativo: «Mi alletta l' idea di
collaborare con fornitori che rappresentano l' eccellenza nel loro settore, come piccoli produttori di vino,
cioccolato, distillati e anche idee regalo.
Oggi per condurre un locale di successo serve prima di tutto professionalità. Poi cortesia, sempre il
sorriso sulle labbra e curare il tutto nei minimi particolari per fare in modo che il cliente quando va via,
pensi già di ritornare».
Ermanno Pasolini.
ERMANNO PASOLINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
8
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO DON PIERGIORGIO FARINA HA CELEBRATO IL RITO
Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice
Più di 200 persone hanno assistito all'omelia
di ERMANNO PASOLINI PRESSO L' HOSPICE di
Savignano, vera e propria eccellenza dell' Asl di
Cesena, inserita nel libro bianco 2013 della «Buona
sanità», circa duecento persone hanno assistito alla
Santa Messa delle feste natalizie, per gli ammalati e i
famigliari, celebrata da don Piergiorgio Farina, parroco
di Santa Lucia di Savignano.
L' omelia è stata celebrata nel grande corridoio che, al
Santa Colomba di Savignano, collega l' Hospice all'
Ospedale di Comunità. I canti sono stati curati dal coro
della parrocchia di San Lorenzo di Gatteo.
PRESENTI anche le autorità locali. C' erano il sindaco di
Savignano Filippo Giovannini, i l v i c e Nicola
Dellapasqua, tutto il personale, medici di famiglia,
persone ammalate e ricoverate, anziani e tanti parenti di
persone che sono attualmente al Santa Colomba di
Savignano o che ci sono state in passato. Aperto il 13
ottobre 2001, data in cui è ricominciato a battere il cuore
del nosocomio dopo la chiusura avvenuta il 2 giugno
1997, a monte di un' apertura storica nel 1300, l' hospice
ha 14 posti letto ad altissima qualità alberghiera con un posto letto per ogni stanza con relativo bagno.
C' è la possibilità per i famigliari di assistere la persona ammalata 24 ore su 24 con l' opportunità di un
altro letto e, volendo, l' uso di una cucinetta. Una buona soluzione per contenere la mobilità verso gli
ospedali maggiori, lasciare posti liberi in altri nosocomi e agevolare i famigliari che hanno di
conseguenza minori problemi logistici e di spostamento per potere stare accanto ai propri cari.
IN QUESTI quattordici anni di attività l' hospice di Savignano ha accolto circa 3.000 pazienti oncologici e
22 pazienti con diagnosi di patologia neurologica in ventilazione meccanica, con una occupazione
generale dei posti letto al 90%. Il 35% dei pazienti è stato successivamente riaffidato alle cure del
medico di medicina generale in assistenza domiciliare. Responsabile del «Servizio Cure Palliative e
Hospice» è la dottoressa Cristina Pittureri, coadiuvata da Elena Amaducci e Tiziana Parma e
coordinatrice è Simona Brunelli.
Accanto all' Hospice c' è anche l' Ospedale di Comunità che ha 6 posti letto ed è gestito dai medici di
famiglia. Nel marzo 2009 al primo piano è stato aperto pure l' ambulatorio di cure palliative e terapia del
dolore.
ERMANNO PASOLINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
9
7 gennaio 2016
Pagina 17
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Ballate romantiche per chitarra e cuore Arriva
Calcutta
Da YouTube al Sidro Club di Savignano
di CARLOTTA BENINI ALL' ANAGRAFE si
chiama Edoardo D' Erme, è un ragazzo di 26
anni originario di Latina che inizia a muoversi
sulla scena indie pop locale facendo subito
intendere il suo amore spassionato per
cantautori come Battisti, Dalla, Carboni e,
soprattutto, Caetano Veloso. Nel suo biglietto
da visita si legge anche che su YouTube ­ con
la sua chitarra a tracolla e una manciata di
canzoni che vengono dal cuore ­ ha messo in
piedi un piccolo esercito di fedeli. Sul palco si
fa chiamare Calcutta e sabato sera arriva al
S i d r o C l u b d i Savignano s u l Rubicone a
presentare il suo ultimo album ' Mainstream'.
Un disco pop fresco e immediato, che
contiene dieci ballate romantiche dove canta di
gite pontine, amori veri o immaginati e piccole
storie quotidiane. In tempi in cui nella musica
pare non muoversi foglia che il talent non
voglia, quella di Calcutta è una fortunata storia
nata dal basso, dall' aver frequentato decine di
band e dall' essersi alla fine ritrovato solo e
nella necessità di inventarsi cantautore. Un
cantautore che parla di amori e sentimenti, che
suona e scrive in maniera semplice ma diretta, usando un linguaggio comune, con una sorta di
incertezza che finisce per diventare la sua cifra stilistica, agli antipodi di quello che è il limite assoluto
della musica di oggi: la confezione. La carriera del giovane cantautore di Latina ha inizio nel 2011,
quando suona in lungo e in largo per la tutta la Penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente.
NEL 2012 Calcutta incide un disco per Geograph Records che si chiama 'Forse' e diventa un piccolo
culto nella scena pop indipendente italiana. Il 30 novembre 2015 esce l' ultima fatica discografica,
pubblicata da la Bomba Dischi. In apertura del live di Calcutta, sabato arriva sul palco del Sidro Club un
altro giovane cantautore, Brace, cantastorie pop sempre in bilico tra la suspense del folk esistenzialista
e l' energia coinvolgente del rock 'n' roll. E dopo i concerti tutti in pista con Retro Pop Live Night: in
consolle i dj Piero Emme e Matteo Bocca, e il resident del Sidro dj Coto.
Inizio serata ore 21, ingresso 7 euro riservato agli associati Music for People.
CARLOTTA BENINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
10
7 gennaio 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Auto vandalizzate nel parcheggio
Gomme di tre vetture tagliate nelle vicinanze dell' Iper Rubicone
SAVIGNANO MARE. Gomme tagliate nel
parcheggio dell' Iper Rubicone. Due giorni fa
sono state prese di mira alcune vetture. Un
atto vandalico inqualificabile, che oltre a
provocare danni economici causa forti disagi e
scatena una rabbia sorda contro chi compie
questi gesti. Non va poi dimenticato che si
tratta di un reato e gli autori, se individuati,
rischiano sanzioni e conseguenze giudiziarie.
«Nella pausa pranzo, verso le 14 ­ racconta
una delle vittime stavo pranzando con mio
figlio al "Ristò" e la mia auto si trovava nel
parcheggio proprio di fronte al ristorante.
Dopo l' amara sorpresa, mi sono recato a poca
distanza, dal gommista a sostituire le gomme,
tutte con lo stesso squarcio».
I malcapitati sono stati tre, come riferisce l'
uomo, che aggiunge: «Il gommista mi ha detto
che negli ultimi tempi ci sono stato diversi atti
vandalici sulle auto. Non ho sporto denuncia,
ma sono arrabbiatissimo».
Giorgio Magnani.
GIORGIO MAGNANI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
11
7 gennaio 2016
Pagina 28
La Voce di Romagna
Comune di Savignano
Sgabanaza al Palarubicone
C o n t i n u a n o l e feste a l P a l a r u b i c o n e d i
Savignano. S t a s e r a s a r à S g a b a n a z a a d
intrattenere il pubblico ed ad estrarre le
tombole della serata.
Poi domani, venerdì 8 gennaio, saranno le
esibizioni delle danzatrici della scuola Elisir D'
oriente ad intervallare le tombole di Andrea
Delorenzi. La lunga settimana dedicata alla
Befana si concluderà sabato 9 e domenica 10
con la serata Radio Gamma Live condotta da
Valentino Berti e con le tombole allegre del
riminese Ne vio Bedin. Per andare
controcorrente e per smentire il detto che "l'
E p i f a n i a t u t t e l e feste p o r t a v i a " , a l
Palarubicone si continuerà a fare festa fino a
domenica 17 gennaio. Per informazioni: 329
3099943.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
12
7 gennaio 2016
Pagina 28
La Voce di Romagna
Comune di Savignano
CONCERTO
Spettacolo Calcutta e Brace sul palco del Sidro Club
Il cantautore più chiacchierato presenta il suo disco
"Mainstream"
Torna in atto la fruttuosa collaborazione tra
Retro Pop Live, associazione cesenate
organizzatrice della rassegna musicale estiva
"acieloaperto", e l' ormai assodata realtà del
Sidro Club di Savignano sul Rubicone.
Protagonisti della collaborazione, questa volta,
due apprezzati musicisti e cantautori italiani:
Calcutta e Brace, che si esibiranno sul palco
del Sidro Club sabato 9 gennaio. Calcutta
nasce e vive fra Latina e Roma.
Dal 2011 suona in lungo e in largo per la
penisola, nei locali, negli scantinati e a casa
della gente. Il videoclip del singolo di lancio
del disco, "Cosa mi manchi a fare", in meno di
3 mesi ha superato le 300mila visua lizzazioni
su YouTube.
Brace è Davide Rastelli, personaggio di spicco
della scena musicale indipendente romagnola,
in quanto fondatore della riccionese Tafuzzy
Records, collettivo di musicisti che in oltre 10
anni ha battezzato e fatto emergere talenti, non
solo della zona. La serata musi.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
13
7 gennaio 2016
Pagina 9
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
CASTELVECCHIO
Bibbia a voce alta
NELLA zona pastorale di Savignano e San
Mauro Pascoli, parrocchie di Santa Lucia,
Castelvecchio, San Giovanni in Compito­
Cesare, Fiumicino e San Mauro Pascoli,
continuano gli incontri per giovani adulti,
universitari e lavoratori. Si tengono a
Castelvecchio tutti i giovedì alle 21. Le
tematiche del percorso riguardano il testo, che
viene letto insieme, del libro del profeta Isaia.
Ecco l' elenco dei temi. Parabole mediatiche,
per un ascolto più profondo di sé. In cammino
sì, ma verso dove? Storia di una vita
trasformata da Dio. Illusioni e idoli: l'
incertezza delle scelte. Il profeta portatore di
una Parola nuova. Vocazione­missione del
profeta, segno di contraddizione.
Limiti, fragilità, paure: la potenza del desiderio.
Lo straniero e il diverso, segno dell' alterità di
Dio. I quattro canti del servo di Yahweh.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
14
7 gennaio 2016
Pagina 15
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
LA REGIONE AVEVA STANZIATO 8,6 MILIONI DI EURO
Un appalto senza precedenti dopo anni di
esondazioni disastrose
UN APPALTO senza precedenti per il
Riminesi quei lavori ­ necessari e inderogabili
­ di messa in sicurezza e riqualificazione
ambientale degli argini del fiume Uso: ben 8,6
milioni di euro, tutti provenienti da fondi
regionali.
L' intervento, ideato nel 2010, partito nel 2011
e concluso in quasi quattro anni con alcuni
ritardi, è uno dei più importanti fatto su un
corso d' acqua del territorio. Non per caso: da
inizio anni Novanta il territorio di Bellaria Igea
Marina è finito più volte allagato per la
tracimazione del corso d' acqua. Ripetuti
episodi di esondazione nel 1991, 92, 94, 96 e
2002, con danni pesantissimi ad abitazioni,
attività produttie e aree coltivate, e rischi per la
popolazione residente. Il fiume è tracimato
anche in seguito, l' ultima volta lo scorso
febbraio, qui non per la mancata tenuta degli
argini ma per l' esondazione del fiume in zona
porto, a causa del mare grosso alzato dal
vento di bora che impediva alle acque fluviali
di sfociare in mare. L' opera, coordinata dall'
ex Genio civile (Servizio tecnico di bacino) ha
riguardato ­ in varia maniera ­ 53 chilometri sui 150 complessivi dell' Uso. Il grosso dei lavori è stato
concentrato nelle zone più a rischio.
QUELLE dei territori di Bellaria Igea Marina, San Mauro Pascoli e Rimini. L' opera ha permesso di
avviare anche un processo di rinaturalizzazione del fiume, con percorsi pedonali e pista ciclabile. Quest'
ultima attraverso anche Santarcangelo, risalendo la collina fino a Sogliano. L' intervento prevedeva
anche la realizzazione di casse di espansione ­ una più grande, altre secondarie ­ sul territorio
bellariese, dove convogliare l' acqua in caso di piena, innalzamento degli argini del fiume nonché
alcune scorciatoie per far defluire più velocemente l' acqua. Degli 8,6 milioni di finanziamento 3,2 erano
destinati a risarcire dei necessari espropri (con accordo bonario) un' ottantina di proprietari dei terreni
confinanti con il fiume, per una superficie complessiva di 350mila metri quadrati. L' importo dei lavori a
base di gara è stato di 4.163.398,59 euro. I lavori sono stati affidati, con una gara d' appalto, a tre
imprese locali: Cooperativa Braccianti di Rimini, Globo Costruzione ed Eco Demolizioni.
Mario Gradara.
MARIO GRADARA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
15
7 gennaio 2016
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Pesano le tante assenze, il derby finisce senza gol
Poche emozioni Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male al 'Manuzzi'
R o m a g n a C e n t r o 0 Sammaurese 0
ROMAGNA CENTRO (3­5­2): Semprini 6;
Maioli 6,5, Ronchi 6, Brunetti 6; Zamagni 6,5,
Morena 6 (30' st Gori), Dall' Ara 6, Ferretti 6,
Rizzitelli (22'pt Vitellaro 5,5); Luzzi 5,5 (12' st
Saporetti 5,5), Spadaro 5,5 All.: Rossi.
SAMMAURESE (4­3­2­1): Stella 6; Pesaresi 6,
Rosini 6,5, Sampò 6,5, Tartabini 6; Scarponi 6,
Gaiani 5,5 (20' st Bassani 5,5), Diallo 6;
Rondinelli 5,5, Pieri 5,5; Traini 6 All.: Protti.
Arbitro: Lavelli di Sesto San Giovanni. Note:
spettatori 400 circa; ammoniti Ronchi, Morena,
Ferretti, Vitellaro, Pesaresi, Tartabini, Sampò,
Bassani; angoli 5 a 2 per la Sammaurese;
recupero 1' e 5'. · Cesena SI SONO sentite
eccome le assenze di Tonelli e Ridolfi nel
Romagna Centro e Simoncelli e Bonandi per
l a Sammaurese: infatti mancando quelli che
sanno saltare l' avversario e inventare gioco la
gara è risultata piatta, specie nel primo tempo.
Il pareggio accontenta più gli ospiti che
consolidano la loro ottima classifica, il
Romagna Centro torna a fare punti ma adesso
servono anche vittorie per non scivolare
ancora in classifica.
CRONACA davvero scarsa nella prima frazione di gara: al 9' Dall' Ara prova il destro da fuori area,
palla oltre la traversa. Al 12' bel destro dalla distanza di Scarponi sul quale il ben piazzato Semprini
sfodera la respinta di pugno. Al 23' Semprini respinge corto su azione da calcio di punizione, Gaiani
cerca la battuta al volo col sinistro ma l' esito non è esaltante. Nella ripresa la Sammaurese mette più
intensità nel suo gioco e alcune potenziali situazioni da rete le costruisce. Al 9' risulta di poco alta la
punizione battuta da Traini. Al 13' Rosini manca di un niente l' impatto dentro l' area piccola su cross di
Pieri. Al 23' Semprini deve uscire per anticipare Rondinelli che stava per approfittare del tocco troppo
corto di Brunetti. La vera chiara occasione che potrebbe decidere la gara arriva al 33' quando sul cross
teso di Scarponi da destra Traini sembra ormai pronto alla deviazione in rete ma l' intervento in
scivolata di Maioli salva il Romagna Centro. Al 43' ci prova Rosini di testa ma la mira non è precisa sia
pur di poco. Al 48' il Romagna Centro può partire in contropiede; Spadaro serve in profondità Saporetti
che si allarga troppo e perde l' opportunità di battere a rete. Al 49' Zamagni, buono il suo esordio per
intraprendenza e corsa, scatta sulla destra e centra teso cercando un compagno ma Rosini ancora una
volta sceglie bene il tempo e libera l' area. Alla fine il pareggio ci sta vista la gara, certo nella ripresa la
Sammuarese si è fatta preferire ma Traini è stato troppo spesso isolato e sugli esterni è mancata la
spinta e l' imprevedibilità che sono caratteristiche specifiche dei giallorossi.
Roberto Daltri.
ROBERTO DALTRI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
16
7 gennaio 2016
Pagina 10
<­­ Segue
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
17
7 gennaio 2016
Pagina 10
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Spogliatoi Rossi: «Un buon punto» Protti: «Avanti
così verso la salvezza»
Cesena QUANDO INIZIA il girone di ritorno si
deve guardare ancora di più al sodo, lo
conferma Roberto Rossi nella sua analisi:
«Ultimamente avevamo giocato un buon calcio
ma non abbiamo raccolto quei risultati che ci
avrebbero consentito di migliorare la classifica
e allora abbiamo deciso di essere meno belli
ma più pratici e per oggi volevamo soprattutto
non concedere le ripartenze nelle quali la
Sammaurese è molto brava. Sono soddisfatto,
i ragazzi sono stati bravi e come sempre
hanno messo tanto impegno». Sul fronte della
Sammaurese replica Stefano Protti: «E' un
buon risultato perché ci permette di tenere il
Romagna Centro a otto punti e di avere
qualche jolly da giocare nel girone di ritorno.
Se c' era una squadra che doveva vincere
siamo noi visto che loro non hanno mai
calciato nella nostra porta».
r. d.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
18
7 gennaio 2016
Pagina 18
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
«Meglio di così non potevamo cominciare»
Antonioli soddisfatto: «Ma non è stata così semplice come il risultato farebbe sembrare»
CASTIGLIONE. Il 2015 della Ribelle si era
chiuso con il pareggio in chiaroscuro con il
Ravenna, l' alba del 2016 ha portato la vittoria
più netta della gestione di Mauro Antonioli.
«Meglio di così non poteva cominciare ­
sottolinea il tecnico ravennate ­ anche se non è
stata così semplice da incanalare come il
risultato finale potrebbe far sembrare. C' è da
dire che nei primi quindici minuti del primo
tempo abbiamo sofferto le loro ripartenze e ho
rivisto i fantasmi della partita con il Ravenna.
Ci siamo trovati solamente sopra di un gol a
fine primo tempo e c' era il rischio di essere
raggiunti da un altro episodio come il loro
pareggio in cui il nostro portiere è scivolato nel
momento di intervenire. Ma questa volta devo
avere trovato le parole giuste per stimolare i
miei ragazzi che hanno risposto nel modo
migliore, soprattutto con la testa perché dal
punto di vista fisico e atletico li avevo visti
molto bene già alla fine del 2015».
Tra pochi giorni una sfida sentita con la
Sammaurese. «Nel momento in cui la partita si
è messa nei giusti binari ­ conclude Antonioli ­
ho pensato a salvaguardare i giocatori,
togliendo Graziani e inserendo Rodriguez,
sostituendo Bamonte che ha avuto un fastidio
in settimana e facendo esordire Foschi, stessa
cosa per Lari che è un giocatore molto utile. Per questo possiamo festeggiare poco per questa vittoria
perché vogliamo prepararci al meglio per una partita importante nella quale vogliamo riscattare la
sconfitta sonora dell' andata (1­5, ndr)». (a.g.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
19
7 gennaio 2016
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
L' allenatore giallorosso accoglie così Ahmetovic che firmerà oggi: «E' un' ottima risorsa»
Protti: «Siamo andati meglio noi»
«Ai punti avremmo meritato di vincere ma va bene così»
CESENA. Non sono arrivati gol ma è
comunque arrivato un punto con cui la
Sammaurese continua a muovere la classifica.
C o s ì i l t e c n i c o Stefano P r o t t i : « S o n o
soddisfatto di questo pareggio ottenuto sul
campo di una squadra ben organizzata, e lo
sono anche perché il Romagna Centro è ad
oggi il nostro punto di riferimento in chiave
salvezza e le lunghezze che ci separano
continuano ad essere 8. Il pari può essere il
risultato giusto ma ai punti avremmo
sicuramente meritato noi, che abbiamo creato
le occasioni migliori mentre il nostro portiere
non si è praticamente sporcato i guanti».
Senza due elementi come Bonandi e
Simoncelli era inevitabile che la differenza si
sentisse: «Non mi piace parlare degli assenti
ma è ovvio che senza di loro abbiamo faticato
di più, visto che siamo una squadra che sfrutta
al massimo gli esterni e che al loro posto
siamo stati costretti a schierare due giocatori
fuori ruolo».
Il punto di oggi è quindi un tassello in più per
la salvezza, specie all' inizio di un girone di
ritorno che si prospetta avvincente quanto
duro: «Le squadre di medio ­bassa classifica
si sono quasi tutte rafforzate mentre con gli
infortuni noi abbiamo sempre più la coperta
corta. Venivamo da 4 punti contro Forlì e Parma ma non butto affatto via questo pari, perchè ottenuto
giocando meglio e creando le migliori chance contro una squadra che aveva un grandissimo bisogno di
fare punti. Quanto all' arrivo di Ahmetovic, per noi può diventare un' ottima risorsa. È giovane e ha
bisogno di tanto spazio, mentre nel Romagna Centro non vedeva praticamente più il campo, specie con
gli ultimi recenti arrivi». (c.l.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
20
7 gennaio 2016
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male
Pesanti le assenze su entrambi i fronti: emozioni quasi nulle e pareggio inevitabile
CESENA. Pur nel giorno de ll 'Epifania
nessuno al M an uz zi riesce a portarsi via tutti
i punti. Finisce con un non entusiasmante 0­0
un derby tra Romagna Centro e Sammaurese
dominato dalle difese, che in entrambi i casi
non hanno rischiato più di tanto rendendo
ancor più pesanti le assenze nei due reparti
avanzati, gli squalificati Tonelli e Ridolfi da una
parte e gli infortunati Bonandi e Simoncelli
dall'altra. Nel 3­5­2 di Roberto Rossi ritrova
posto a centrocampo Giuliano Morena per
bloccare il più possibile le ripartenze di una
Sammaurese che affianca a Traini gli adattati
Pieri (centravanti) e Rondinelli
(centrocampista). Il primo mini­sussulto del
match arriva al 7': Gaiani perde un brutto
pallone a beneficio di Spadaro, che ai 16 metri
viene chiuso da Sampò con il seguente tiro di
Morena murato. Poco dopo Dall'Ara trova lo
spazio per un mancino da fuori che sorvola la
porta. Si fa vedere anche la Sammaurese, che
al 13' va al tiro con Scarponi trovando i pugni
di Semprini. Al 24', dopo una delle tante uscite
puntuali del portiere biancazzurro, Gaiani
manda fuori col mancino. Fino al duplice
fischio non succede praticamente nulla, con
tanti batti e ribatti e le difese sempre ordinate,
specie quella del Romagna Centro dove Maioli
e Ronchi bloccano a più riprese Traini e gli esterni di centrocampo lavorano bene su Pieri, cancellato
dalla partita, e sull'intraprendente Rondinelli. Dall'altra parte Rosini e Sampò non rischiano praticamente
mai contro Luzzi e Spadaro, che effettua qualche dribbling interessante ma senza il classico guizzo
finale. Il copione si mantiene pressochè tale anche nella ripresa, con le due squadre molto più attive ma
sempre inconcludenti. Ad avere le occasioni migliori è senz'altro la Sammaurese: Traini al 54' manda
alta di poco una punizione dai 20 metri e al 69' Semprini anticipa Rondinelli dopo un brutto
retropassaggio di Brunetti. Il Romagna Centro del secondo tempo è tutto, o quasi, in un tiro in orbita di
Saporetti al 71'. Provvidenziale, a dir poco, l'anticipo di Maioli su Traini che avrebbe molto
probabilmente insaccato sulla palla bassa di Rondinelli. A ridosso del 90', invece, su una punizione di
Scarponi la zuccata di Rosini termina a lato di un soffio. Nel recupero a Saporetti non riesce un
dribbling su Pesaresi che lo avrebbe mandato in porta. Dolci e carbone, quindi, nelle calze di entrambe
le squadre: il Romagna Centro continua nei suoi problemi di finalizzazione: un passo indietro anche dal
punto di vista del gioco, ma tiene inviolata la porta, cosa che non accadeva da 11 gare. La
Sammaurese, che oggi tessera ufficialmente l'ormai ex Romagna Centro Marcello Ahmetovic, ha ancora
mosso la classifica ma senza le due ali d' oro, fuori ancora per almeno altre due partite, servirà
stringere i denti vista la mancanza di vere alternative.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
21
7 gennaio 2016
Pagina 19
<­­ Segue
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
22
7 gennaio 2016
Pagina 19
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Il tecnico cesenate accetta di buon grado il punto
Rossi si accontenta: «C'è stato grande equilibrio»
CESENA. Rientrato dai due turni di squalifica,
Roberto Rossi analizza lo scialbo 0­0 nel
derby: «Il risultato è senz'al t r o quello giusto:
le due squadre si sono equivalse in tutto e per
tutto, con l'attenzione in difesa che l'ha fatta da
padrona per tutto il tempo. Venivamo da una
bella prestazione contro il San Marino che non
ci ha portato punti e oggi (ieri, ndr), volevamo
a tutti i costi fare risultato. Peccato non essere
riusciti a vincere ma se non altro siamo tornati
a muovere la classifica. Sono soddisfatto della
prova offerta dai ragazzi, che hanno messo la
solita grinta in una partita dove l'equilibrio ha
regnato sovrano. Siamo stati bravi a tenere
l'ordine anche nel finale, dove la Sammaurese
ha spinto con più veemenza». La mossa
principale del tecnico biancazzurro è
l'inserimento di Morena in un 3­5­2 meno
offensivo e molto più di rottura: «Non
volevamo dare alla Sammaurese l'o p p o r t
unità di sfruttare la sua arma migliore, ovvero
le ripartenze. Con Morena ho optato per una
scelta più conservativa rispetto al recente
passato e la partita ha detto che siamo stati
meno belli ma sicuramente più pratici.
Abbiamo giocato tante partite con l'attacco a 3
nelle quali subivamo delle ripartenze che a
conti fatti ci risultavano fatali e la scelta fatta
nel derby ha dato i suoi frutti. Certo, dobbiamo essere più pericolosi anche in avanti dove è mancato
senza dubbio qualcosa ma siamo tornati a non prendere gol e questo è già un bel segnale. Rizzitelli
(uscito nel primo tempo per infortunio, ndr) ha rimediato un colpo piuttosto doloroso all'altezza del
tallone che a questo punto sarà valutato nei prossimi giorni». (c.l.)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
23
7 gennaio 2016
Pagina 34
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
SAN MAURO
Arte nello studio del consulente del lavoro
In mostra per tutto il mese di gennaio le opere della pittrice Innocenti
SAN MAURO. Per la seconda volta, la pittrice
Maria Grazia Innocenti è ospite, con le sue tele
dolci e sognanti, dello studio del consulente
del lavoro Luca Piscaglia, a San Mauro
Pascoli. Questa iniziativa, attivata da circa un
anno, vede avvicendarsi opere d' arte nell'
atrio e all' interno degli uffici. Lo scopo è va
lorizzare i pittori che partecipano, con le loro
creazioni, all' asta di beneficenza del Rotary
Club Valle del Rubicone, che così riesce ogni
anno a concretizzare un progetto con i fondi
raccolti. La mostra sarà visibile fino alla fine di
gennaio, in via Bellaria Nuova 512, nella zona
industriale di San Mauro Pascoli.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
24
7 gennaio 2016
Pagina 19
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
GLI ALLENATORI
Antonioli "Nella sosta abbiamo lavorato bene, ora
rivincita con la Sammaurese"
CASTIGLIONE DI RAVENNA E' chiaramente
soddisfatto mister Mauro A n t o n i o l i p e r i l
risultato e la prestazione dei suoi. "Al di là del
punteggio, la partita non è stata facile da
incanalare, abbiamo subito il pareggio per un
errore di valutazione di Lani che si aspettava il
cross e avanzando di qualche metro è stato
sorpreso dalla loro conclusione, abbiamo
sofferto un po' le loro ripartenze, poi abbiamo
apportato una variante tattica e all' intervallo,
con il vantaggio minimo ho detto ai ragazzi
che bisognava chiuderla la partita" esordisce il
grande ex della sfida, aggiungendo: "Dal
punto di vista atletico i ragazzi li avevo visti
molto bene durante la sosta, l' unico problema
poteva essere la testa. Hanno risposto alla
grande ed i risultati sono stati evidenti. A
risultato praticamente acquisito ho potuto fare
il turnover per Graziani e soprattutto Bamonte,
vittima di un risentimento. Ora vorremmo
goderci questa vittoria che ci regala il sesto
posto solitario, ma già la mente è a domenica
domenica prossima, quando saremo ospiti
della ioli Sammaurese che ci ha inflitto una
sonora batosta all' andata.
Non è che abbiamo il dente avvelenato, ma
vorremo sicuramente prenderci la nostra
rivincita".
Be.Gri.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
25
7 gennaio 2016
Pagina 21
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
SPOGLIATOI
Parla il presidente Protti "Un pari che ci sta Altri
rinforzi? Se capita l' occasionissima..."
Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno Cristiano
Protti, presidente della Sammaurese, che, seduto ieri
sulle tribune del Manuzzi, ha assistito ad un derby tutt'
altro che ricco di emozioni (e occasioni). "Il pari è stato
senza dubbio il risultato più giusto ­ dichiara il numero
uno giallorosso ­. Entrambe le squadre avevano
assenze importanti e credo che la cosa abbia inciso.
Nella ripresa abbiamo forse creato qualcosina in più noi,
ma ci è mancato il guizzo vincente. Ad ogni modo si
trattava di uno scontro salvezza e non perdere è stato
importante. Abbiamo mantenuto invariato il distacco dal
Romagna Centro (+8, ndr), non la mentiamoci".
Gli uomini di Protti hanno incominciato l' anno nuovo
così come l' avevano chiuso, con un pareggio. Solo che
quello ottenuto nell' ultima gara del 2015 aveva un
sapore speciale, perché arrivato al Tardini contro la
corazzata Parma: "Quella gara è e resterà per sempre
nella storia della Sammaurese, ma il nostro campionato
non è finito al Tardini. La classifica è più che buona,
meglio non guardarla troppo" ammonisce il presidente.
Che poi parla anche di mercato: "Domani (oggi, ndr)
arriva Ahmetovic, ma se capiterà un' occasione non ci
tireremo indietro. Al momento, però, siamo a posto
così".
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
26
7 gennaio 2016
Pagina 21
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
Derby spuntato: vince la noia
PARI A RETI BIANCHE TRA ROMAGNA CENTRO E SAMMAURESE Entrambe le
squadre, con pesanti assenze in avanti, non riescono a trovare la via del gol e si
accontentano del punticino. L' unico tiro in porta della gara porta la firma di Scarponi:
troppo poco
Chi ieri ha deciso di sfidare il freddo presentandosi al
Manuzzi per assistere a Romagna Centro­Sammaurese,
o è un tifoso incallito di una delle due squadre o
probabilmente non aveva molto di meglio da fare. Poche
emozioni, tanti sbadigli e un unico tiro in porta. A
condizionare il derby le pesanti assenze concentrate nei
rispettivi reparti offensivi.
Se pesassimo il primo tempo su una bilancia,
penderebbe leggermente dalla parte dei padroni di
casa. I ragazzi di Roberto Rossi si sono resi pericolosi
due volte su palla inattiva: due schemi da calcio d'
angolo hanno liberato al tiro prima Dall' Ara e poi
Ferretti, ma nessuno dei due ha trovato lo specchio
della porta. Chi, invece, ha scaldato i guantoni di
Semprini è stato Scarponi, che dalla distanza ha lasciato
partire una conclusione centrale respinta coi pugni dall'
estremo portiere biancazzurro, attentissimo soprattut to
sulle palle alte. Senza Bonandi e Simoncelli l' attacco
degli ospiti è risultato sterile, così come quello dei
padroni di casa senza Ridolfi e Tonelli. La Sammaurese
ha cercato spesso il lancio lungo per sfruttare la fisicità
di Traini, nella speranza che il bomber giallorosso
trovasse la spizzata vincente per l' inserimento, a turno,
dei due esterni d' attacco, mentre il Romagna Centro ha provato a pungere, senza riuscirci, in
contropiede.
Nella ripresa stesso copione, anche se a sfiorare (parolone!) il vantaggio sono stati i ragazzi di mister
Protti. A romprere l' equilibrio ci ha prova Traini su punizione, ma il suo tiro a giro non è sceso in tempo
ed è finito sopra la traversa. Poi è stato Rosini da calcio a far venire i brividi (questa volta non per il
freddo) ai tifosi di casa: la sua zuccata su corner è termina a lato di poco. Il resto dei secondi 45 minuti
lo si può riassumere in uno spunto interessante di Rondinelli, che dal fondo ha pescato Traini anticipato
da una diagonale perfetta di Maioli, e da un contropiede nel secondo dei 5 minuti di recupero (concessi
per la rottura di una bandierina del calcio d' angolo) vanificato da Saporetti che, anziché chiudere il
triangolo con Spadaro (meglio posizionato), ha scelto la conclusione a giro (fuori di molto).
E' stato questo l' ultimo sussulto di un derby fisico e contratto, terminato con un pareggio che consente
al Romagna Centro (ieri con un' età media di poco superiore ai 19 anni) di prendere una boccata d'
ossigeno dopo il k.o. di San Marino e alla Sammaurese di.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
27
7 gennaio 2016
Pagina 12
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
locazioni «calmierate»
Affitto concordato in crescita con tagli fiscali e mq in
catasto
Maggiore convenienza per le tasse ridotte nella legge di Stabilità e per i canoni basati
sulla superficie
Lo "sconto" del 25% su Imu e Tasi previsto
dalla legge di Stabilità per chi affitta una casa
a canone concordato aumenta le agevolazioni
fiscali per questo tipo di contratto. Che intanto
registra una crescita, pur limitata in termini
assoluti e ancora disomogenea: secondo
Tecnocasa nel primo semestre 2015 la
diffusione del concordato è stata pari al 18%,
contro il 13,9% dello stesso periodo 2014
(+30%).
La risalita origina dall' incrocio di diversi fattori.
I n n a n z i t u t t o l a c e d o l a r e s e c c a (imposta
sostitutiva di Irpef e addizionali) al 10%, contro
il 21% riservato alle locazioni libere. Poi il
rinnovo di alcuni accordi territoriali ­ primo
quello di Milano ­ per delineare fasce di
oscillazione del canone aggiornate, plausibili
ed equilibrate: alla "giusta distanza" dai valori
del mercato libero (vedi Casa24 Plus del 2
luglio scorso). Infine, forme di agevolazioni
comunali e tutele contro i ritardi nei pagamenti.
Il taglio del 25% sulle tasse locali (vedi articolo
in basso) rientra in questo percorso di rilancio
e allarga il campo della convenienza.
Ma c' è un altro aspetto che potrebbe in un
certo senso favorire la trasparenza e quindi la
stesura dei contratti concordati, ed è quello relativo alla superficie dell' abitazione. Da un paio di mesi,
per le case e le pertinenze (non per tutte) è infatti disponibile in visura catastale il dato dei metri
quadrati. È vero che la superficie ­ per ora senza alcuna funzione fiscale ­ è calcolata ad esempio al
lordo degli spazi accessori e non è utilizzabile quindi da sola per la determinazione dell' affitto
calmierato. Quel che interessa non sono infatti i mq catastali ma la superficie calpestabile e altri
elementi (in diversa maniera) eventualmente computati. Il dato catastale può però aiutare ad avere una
misura perlomeno orientativa, a capire se i dati dichiarati nel contratto sono corretti, e di conseguenza il
parametro del canone.
Perché ­ sottolineano gli addetti ai lavori ­ non sono rari i casi in cui si dichiarano dimensioni dell'
appartamento "gonfiate", consapevolmente o meno. «Le parti possono comunque misurare e verificare
insieme la grandezza dell' abitazione ­ osserva il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa ­.
Quanto al dato in catasto, il Territorio concede in teoria un punto di riferimento, che può essere di
supporto nel singolo contratto per determinare il valore esatto. Ma dal punto di vista pratico bisogna
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
28
7 gennaio 2016
Pagina 12
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
innanzitutto vedere se quei dati sono conformi alla realtà, visto che molti dovrebbero essere
nuovamente accertati».
Arrivare a definire il corretto livello di affitto calmierato non è sempre agevole. Il canone è deciso in sede
contrattuale vagliando caratteristiche dell' alloggio, stato manutentivo, pertinenze, spazi comuni, servizi
tecnici, mobilio. Ed entro un range (un minimo e un massimo) indicato in partenza e disegnato dagli
accordi locali secondo aree omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali, tipologie edilizie
(categorie, classi catastali).
Alla fine, semplificando, si tratta di fissare una quota per metro quadrato. Se si "falsifica" (in eccesso) la
metratura, ne deriva un canone di norma più prossimo ai livelli dell' affitto libero rispetto a quanto
vorrebbero gli accordi stessi, così vanificando o riducendo la convenienza per i conduttori.
Cosa accade dunque se l' affitto viene calcolato nel modo sbagliato? «Purtroppo i controlli sul rispetto
dei parametri sono spesso aleatori, e gli uffici comunali si muovono "a campione" ­ commenta il
segretario del Sunia di Torino, Sergio Contini ­. Ad ogni modo, l' inquilino che durante il rapporto
locativo si accorge di una discrepanza può esigere una verifica della superficie, e tramite il sindacato
fare una vertenza per chiedere la ricalibratura del canone e il rimborso delle somme corrisposte in
eccedenza. Fallita questa via, rimane quella giudiziale, con l' obbligo di tentare la mediazione». La
Commissione di conciliazione stragiudiziale, prevista dal Dm 30 dicembre 2002 (articolo 6) anche per
attestare «la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto agli accordi di
riferimento», non è stata composta né ha funzionato in ogni città.
«In quindici anni di affitti calmierati, a Bologna è stata convocata solo un paio di volte ­ spiega Mauro
Colombarini, segretario del Sunia locale ­. Qui i controlli restano comunque efficaci, perché il Comune è
in grado di incrociare le superfici riscontrate dal sistema di mappatura con quelle registrate nei contratti
concordati. E imporre ai proprietari grosse penalità, se si rivelano evidenti discordanze».
Il nuovo dato sui mq catastali aiuta? «In realtà speravamo in uno strumento migliore, più preciso e
utilizzabile ­ dice Colombarini ­. A Bologna, una delle città con la maggior diffusione di concordati, come
superficie usiamo per esempio solo il perimetro interno, esclusi i muri esterni. Resta il problema: in Italia
manca un sistema di misura comune».
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
PAGINA A CURA DIDARIO AQUARO
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
29
7 gennaio 2016
Pagina 12
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
le agevolazioni
Sconto del 25% su Imu­Tasi, cedolare al 10% fino al
2017
Con lo sconto del 25% su Imu e Tasi, previsto
da quest' anno per chi affitta a canone
concordato, la legge di Stabilità p r o v a a
estendere l' appeal della formula contrattuale.
Non si è giunti a fissare un tetto del 4 per mille
all' aliquota complessiva, come ipotizzato in un
primo momento; ma dopo aver già ribassato
dal 15 al 10% la cedolare secca a partire dal
2014 (e fino a tutto il 2017), si vuol dare
ulteriore supporto alle locazioni calmierate,
che più di altre hanno subìto gli aumenti fiscali
degli ultimi anni.
Dunque l' imposta, determinata dall' aliquota
comunale, «è ridotta al 75 per cento».
Riduzione che si applica nel 2016 a quanto
dovuto in base alle aliquote fissate per il 2015
dalle singole amministrazioni, che per quest'
anno non possono modificarle in aumento.
Secondo le stime di Confedilizia, elaborate
sulla rendita media di abitazioni in categoria
A/2 nei capoluoghi di Regione (vedi tabella), il
p u r o r i s p a r m i o d i imposta Imu­Tasi p u ò
andare dai 192 euro di Trento ai 567 di Roma
(dove l' aliquota è massima). Lo sconto è
positivo per chi ha un locazione in corso ­
evidenzia l' associazione dei proprietari ­ ma
avrà impatto limitato sullo sviluppo di nuovi contratti, perché tutto dipende dalle scelte iniziali fatte dai
Comuni: se l' imposizione è troppo alta, non basta questo sconto a rendere la formula appetibile. Del
resto, l' affitto concordato non solo ha risentito dell' aumento del carico di imposta inflitto alle abitazioni
locate a persone fisiche (arrivo dell' Imu nel 2012, aggiunta della Tasi nel 2014), ma ha visto cancellarsi
o ridursi alcune delle agevolazioni prima previste (ai tempi dell' Ici). Agevolazioni che ora si prova a
introdurre "dall' alto", visto che le riduzioni offerte dai Comuni (quando ci sono) si rivelano spesso
insufficienti. Leggendo le delibere comunali sul sito delle Finanze, si nota che nel 2015 i capoluoghi di
provincia hanno deciso per gli affitti concordati un' aliquota media Imu­Tasi dell' 8,6: troppo elevata per
favorirne la convenienza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
30
7 gennaio 2016
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Agenda parlamentare. Si avviano all' esame anche il sospeso sulla giustizia (dalla corruzione al
processo civile), il conflitto d' interessi e il diritto di cittadinanza
Nuovo Senato, appalti pubblici in formato Ue e
unioni civili: alla ripresa tre ddl con brivido
ROBERTO TURNO ­ Roma Un poker di leggi
più o meno a portata di mano, anche se con
brividi politici annessi: l' addio al Senato
attuale e al federalismo datato 2001, gli appalti
pubblici "formato Ue", la spinta (attutita) alla
concorrenza nei mercati e nelle professioni, le
unioni civili col dilemma adozioni­affido che
spacca trasversalmente maggioranza e
opposizione ma che intanto sta alzando l'
asticella dello scontro tra il Pd e un Ncd
sempre più sull' orlo di una crisi di nervi. Poi
tre decreti legge in cerca d' autore, col rebus
Ilva e l' ennesimo milleproroghe in versione
light per il 2016. Per non dire di altre
"pagliuzze" legislative pronte ad affacciarsi all'
orizzonte, che poi tanto pagliuzze non sono: il
sospeso sulla giustizia (dalla corruzione al
processo civile) o la partita sempre
incandescente, e forse per questo rinviata di
continuo del conflitto d' interessi. E perfino del
diritto di cittadinanza.
No, non sarà una ripresa esattamente in
discesa quella che attende il Governo alla
ripresa dei lavori in Parlamento.
Anche se il più ormai è stato fatto a dicembre,
quando con la manovra sono andati in porto
una dietro l' altra riforma della Rai, green economy e una raffica di decreti legge. Ma la ripresa invernale
alla Camera e al Senato, non sarà per questo meno complicata, con i toni politici che crescono e che in
vista delle amministrative di primavera sono destinati a infiammarsi ancora di più. Soprattutto se da
Bruxelles non dovessero arrivare segnali positivi dall' esame finale della manovra di bilancio italiana.
Tanto più, poi, se alla tanta carne al fuoco dovesse aggiungersi anche quella delle pensioni.
Intanto da lunedì 11, dopo 18 giorni di vacanze, la Camera riparte. E proprio il giorno in cui Matteo
Renzi compie 41 anni, con 688 giorni di premierato, al giro di boa dei 1.033 giorni della XVII legislatura,
sarà di scena la riforma costituzionale con l' addio all' attuale Senato, al bicameralismo perfetto e la
revisione del titolo V della Costituzione dopo 15 anni vissuti pericolosamente con la riforma del 2001.
«Dichiarazioni di voto e voto finale», recita l' odg di Montecitorio per un sì (scontato) che dovrebbe
arrivare rapidamente, anche perché con altrettanta fretta, condizioni politiche permettendo, il Governo
conta di incassare il quinto sì del Senato per poter poi concludere alla Camera in aprile. Aspettando in
autunno il referendum popolare, quello sul quale Renzi ha ammesso di giocarsi tutto.
Ma i calendari legislativi incalzeranno a ritmi sostenuti in gennaio, e poi per l' intero inverno e ancora a
primavera. Ci saranno, per dire, i decreti attuativi della riforma della Pa, attesi per metà mese dal
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
31
7 gennaio 2016
Pagina 14
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
Consiglio dei ministri, sui quali nessuna norma governativa può essere data per scontata. Ma ci saranno
a strettissimo giro di posta altri appuntamenti su cui sono puntati tutti i fari. Da martedì 12, anzitutto, il
Senato si prepara a dare l' ok definitivo alla riforma degli appalti, voto slittato al momento dello stop dei
lavori di dicembre. Poi, sempre al Senato, ecco da martedì 26 profilarsi sempre in aula a palazzo
Madama lo show down sulle unioni civili, dagli scenari imprevedibili con quelle alleanze a geometria
variabile che fanno infuriare Angelino Alfano e i suoi, che non intendendo restare soci del Governo a
trazione Pd soltanto a giorni (e provvedimenti) alterni. È su questo tema ­ non a caso collegato a doppia
mandata al voto sulla riforma costituzionale del Senato, dove il Governo gode di numeri più ballerini ­
che si impernierà la nuova stagione che sta per aprirsi in Parlamento. Anche se non vanno trascurate
altre partite in sospeso: la legge sulla concorrenza che è in commissione, sempre al Senato. La
desaparecida (alla Camera) legge sul conflitto d' interessi. E quella sullo ius soli, il diritto di
cittadinanza, di cui dopo il primo sì della Camera, si sono perse le tracce. Ancora una volta al Senato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
32
7 gennaio 2016
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Pacchetto Madia. Dai fallimenti alle crisi d' impresa: nella bozza di decreto attuativo
equiparazione piena con le regole per le aziende private
Partecipate, mobilità per gestire il riordino
Per spostamenti di personale fino a 50 chilometri non è necessario il preventivo accordo
con i sindacati
Milano La nuova riforma delle partecipate scritta nelle
bozze di decreto attuativo della delega Madia atteso a
metà gennaio in consiglio dei ministri rilancia le regole
sulla mobilità del personale, riproponendo in forma
rafforzata un pacchetto di norme che era già stato
introdotto dalla legge di stabilità 2014, ma che finora non
ha avuto un' applicazione ad ampio raggio anche perché
le "razionalizzazioni" scritte nelle ultime manovre si sono
rivelate all' acqua di rose.
La strada, dunque, non è inedita ma cambia il contesto,
perché assieme a vincoli più rigidi per la riduzione delle
partecipate pubbliche si introducono una serie di
obblighi di riduzione degli organici e delle spese di
personale, e in questa chiave si inseriscono le norme
sulla mobilità che disegnano una situazione a cavallo fra
le crisi d' impresa e l' operazione che si sta provando
con le Province. La bozza di decreto, infatti, prevede
esplicitamente l' applicazione alle società partecipate
delle regole su mobilità e cassa integrazione scritte nella
legge 223 del 1991 e quelle sugli ammortizzatori sociali
introdotte dal decreto legislativo 22 che l' anno scorso
ha attuato su questo versante il Jobs act. Il tentativo,
insomma, è quello di avvicinare il più possibile le società pubbliche alle aziende private, con tanto di
applicazione delle regole sulle crisi d' impresa e della legge fallimentare (come anticipato sul Sole 24
Ore del 2 gennaio).
A ricordare invece la situazione delle province sono gli obblighi di revisione strutturale degli ambiti di
attività e quindi degli organici delle partecipate, soprattutto quando si tratta di aziende a controllo
pubblico. Il punto di partenza è rappresentato dall' obbligo per tutte le Pubbliche amministrazioni d i
scrivere ogni anno il piano di razionalizzazione delle partecipate che deve mettere nel mirino, oltre ai
casi già previsti dall' ultima manovra (società doppione, aziende con mini­fatturato, scatole vuote e così
via), anche le aziende che operano in rami diversi da quelli rigidamente previsti dal decreto attuativo:
servizi di interesse generale, opere pubbliche, servizi strumentali e servizi di committenza.
A differenza del passato, come previsto dai correttivi della delega approvati in Parlamento, la mancata
adozione del piano di razionalizzazione produrrà una sanzione amministrativa, ancora da stabilire negli
importi. Non solo, gli enti pubblici proprietari dovranno indicare obiettivi di contenimento dei costi del
personale alle loro società controllate, ma sono soprattutto le aziende a dover fissare una
programmazione puntuale sul personale. Entro sei mesi dall' entrata in vigore delle nuove regole, infatti,
le aziende controllate dalle pubbliche amministrazioni dovranno effettuare «un' analitica e puntuale
ricognizione dei propri fabbisogni di personale, anche a tempo determinato», per i tre anni successivi,
indicando in modo dettagliato i profili professionali di cui hanno bisogno, e trasmettere il tutto al nuovo
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
33
7 gennaio 2016
Pagina 15
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
organo di controllo sulle partecipate (su cui si veda il Sole 24 Ore di ieri). Le eventuali assunzioni non
riportate in questo censimento preventivo saranno impossibili, ma soprattutto l' analisi dei fabbisogni
dovrà far emergere anche gli "esuberi" e le "eccedenze" presenti nel personale già in organico.
Proprio per gestire questo aspetto, che ha rappresentato finora uno degli ostacoli più importanti all'
avvio di una semplificazione effettiva nella giungla delle partecipate, intervengono le regole sulla
mobilità.
In pratica, si riprende il meccanismo dei possibili accordi fra società controllate per lo scambio di
personale, a patto che non si superino i confini (in particolare il limite dei 50 chilometri) scritti nel testo
unico del pubblico impiego dopo l' intervento del decreto Madia del 2014. Se c' è l' intesa fra le aziende,
le mobilità si possono attivare senza l' accordo del lavoratore interessato e dopo una semplice
informativa alle rappresentanze sindacali dell' azienda e alle organizzazioni che hanno firmato il
contratto collettivo. L' accordo con i sindacati, invece, diventa necessario solo per gli spostamenti che
superano i 50 chilometri.
Se il meccanismo parte, la società che cede il personale può farsi carico per tre anni del 30% del suo
costo, ma se ha risorse in bilancio e senza produrre «oneri per la finanza pubblica»: questa quota, e qui
arriva l' unica agevolazione, viene dedotta dall' imponibile su cui si calcolano le imposte sui redditi e l'
Irap.
Viene espressamente esclusa la possibilità che il personale in mobilità possa essere spostato dalla
controllata alla pubblica amministrazione proprietaria, ipotesi del resto già ostacolata dal fatto che i
dipendenti delle aziende in genere non hanno partecipato a un concorso pubblico: diverso è il caso
delle persone che dipendevano dalla Pa e sono poi passate alla partecipata, e che ora possono essere
reinternalizzate. Mobilità e reinteralizzazioni, per chiudere il cerchio, diventano la corsia preferenziale
per il reclutamento, perché le società che intendono assumere personale senza passare da questi
strumenti dovranno motivare la loro scelta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIANNI TROVATI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
34
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Addio al patto di stabilità, arriva il pareggio di
bilancio
Nuovo vincolo per tutti, compresi i Comuni con meno di mille abitanti
Dopo 17 anni di vigenza, dallo scorso 1°
gennaio il patto d i stabilità interno è stato
sostituito con il nuovo vincolo del pareggio di
bilancio di competenza finale. La novità è
contenuta nei commi da 707 a 729 dell' articolo
1 della legge di Stabilità ed applica
parzialmente le novità della legge 243/2012
sul pareggio di bilancio costituzionale. Il nuovo
pareggio di bilancio di competenza si applica
a tutti i Comuni (compresi i quasi 2mila con
meno di mille abitanti, finora esclusi dal patto
di stabilità), alle Province e Città metropolitane
e alle Regioni. Sono assoggettati al pareggio
anche i Comuni istituiti a seguito di fusione
dopo il 2011; escluse le Unioni.
Un saldo non negativo Il nuovo obbligo
richiede di conseguire un saldo non negativo
(anche pari a zero) calcolato in termini di
competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli
d e l bilancio armonizzato) e le spese finali
(primi 3 titoli del nuovo bilancio). Tale saldo
può essere eventualmente modificato dall'
intervento della Regione. Solo per il 2016,
nelle entrate e nelle spese finali è considerato
il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di
spesa, al netto della quota proveniente dal
ricorso all' indebitamento. Infine, non sono considerati nel saldo, gli stanziamenti di spesa del fondo
crediti di dubbia esigibilità e dei fondi relativi ad accantonamenti destinati a confluire nel risultato di
amministrazione. Ai fini del calcolo del saldo del pareggio le esclusioni sono limitate ai contributi ricevuti
a valere sul fondo Imu­Tasi di 390 milioni (comma 20) e alle spese sostenute dagli enti locali per
interventi di edilizia scolastica (480 milioni di euro, comma 713). Per dimostrare la coerenza fra le
previsioni del bilancio d i previsione e il saldo programmatico, gli enti sono obbligati ad allegare un
prospetto contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di rendiconto. Con
riferimento all' esercizio 2016, il prospetto sarà allegato al bilancio di previsione mediante delibera di
variazione approvata dal Consiglio entro 60 giorni dall' entrata in vigore del decreto, il cui contenuto
sarà definito da Arconet.
Monitoraggio e certificazione finale Con decreto del Mef saranno definite le modalità di monitoraggio e
di certificazione finale. Restano confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di
scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a
peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto
capitale, purchè sia garantito l' obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale
miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. Gli spazi finanziari ceduti
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
35
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
dalla Regione sono assegnati tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzate dai Comuni con
meno di mille abitanti e dai comuni istituiti per fusione dopo il 2011. Gli enti locali dovranno inviare le
richieste all' Anci, all' Upi, alle Regioni e alle Province autonome, entro il 15 aprile ed entro il 15
settembre; le Regioni e le Province autonome definiranno i saldi obiettivo rideterminati entro i termini
perentori del 30 aprile e del 30 settembre.
Le "code" dei vecchi patti Le "code" dei vecchi patti entreranno a far parte del prospetto del pareggio
degli anni 2016­2018, con effetti di riduzione o o di aumento del saldo (in caso di spazi ricevuti o ceduti
nei due anni precedenti). Per la quota di spazi finanziari non soddisfatta tramite l' aiuto regionale gli enti
locali potranno contare sullo scambio a livello nazionale: per cui gli enti che prevedono di conseguire un
differenziale negativo (o positivo) rispetto al saldo "zero" fra entrate e spese finali, avranno la possibilità
di richiedere (o cedere), gli spazi necessari (o eccedenti) per impegni di spesa in conto capitale. I dati
andranno comunicati alla Ragioneria generale dello stato entro il termine perentorio del 15 giugno; dopo
di chè la Rgs, entro il 10 luglio, aggiorna gli obiettivi degli enti interessati dalla acquisizione e cessione
di spazi finanziari per l' anno in corso e per il biennio successivo. L' acquisizione (o cessione) di spazi
finanziari comporta il peggioramento (o miglioramento) dell' obiettivo dei due anni successivi per il 50%
di quanto ricevuto (o ceduto).
Il sistema sanzionatorio In caso di inadempimento alle regole sul pareggio di bilancio si rilevano alcune
modifiche rispetto al sistema sanzionatorio vigente per il patto di stabilità: l' ente non può impegnare
spese correnti in misura superiore all' importo dell' anno precedente (e non del triennio precedente); la
riduzione del 30% dei compensi degli amministratori è operata in riferimento agli importi per indennità
di funzione e gettoni di presenza al 30 giugno 2014 anziché al 30 giugno 2010; scatta il blocco totale
delle assunzioni del personale e il taglio dell' indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli
amministratori (queste ultime si applicano anche nel caso in cui la certificazione finale, pur attestando il
conseguimento del saldo, risulta trasmessa dal commissario ad acta entro 60 giorni dal termine stabilito
per l' approvazione del rendiconto). Inoltre in caso di elusioni, la sanzione pecuniaria fino a tre mensilità
del trattamento retributivo, al netto degli oneri fiscali e previdenziali (oltre a quella che riguarda gli
amministratori, pari fino ad un massimo di dieci volte l' indennità di carica percepita al momento di
commissione dell' elusione) riguarda il responsabile amministrativo individuato dalla sezione
giurisdizionale regionale della Corte dei conti (non più quindi solo il responsabile del servizio
economico­finanziario). Le fattispecie elusive dal 1° gennaio 2016 saranno accertate rispetto alla
corretta applicazione dei princìpi contabili di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
Per i Comuni sotto i mille abitanti, non soggetti al patto di stabilità, infine, il comma 762 ha risolto il
coordinamento con le norme in materia di personale, confermando che restano ferme le norme riferite
agli enti che nel 2015 non erano sottoposti alla disciplina del patto di stabilità (riferimento al 2008 come
tetto di spesa e 100% turn over).
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
ANNA GUIDUCCIPATRIZIA RUFFINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
36
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
L' IMPIEGO DELLE RISORSE
Nelle spese correnti il 100% dei proventi da
concessioni edilizie e sanzioni
Semaforo verde nel 2016 e 2017 all' utilizzo
integrale dei proventi da concessioni edilizie e
relative sanzioni (escluse quelle connesse agli
abusi) per gli equilibri di parte corrente. A
differenza di quanto previsto dall' articolo 2,
comma 8 della legge n. 244/2007, grazie al
quale fino a tutto il 2015 i Comuni potevano
impiegare il 50% di questi proventi per
finanziare spese correnti e il 25% per spese di
manutenzione del patrimonio, il comma 737
della legge 208/2015 eleva la quota
destinabile alla parte corrente del bilancio a l
100%, limitandone, però, l' impiego alle sole
spese di manutenzione del verde, delle strade
e del patrimonio comunale, oltre che alle
spese di progettazione delle opere pubbliche.
Una soluzione dettata dall' esigenza di
alleviare le difficoltà che gli enti incontreranno
nel quadrare i nuovi bilanci.
Una serie di criticità La scelta, tuttavia, deve
fare i conti con una serie di criticità che
possono alterare gli equilibri finanziari
fortemente perseguiti dall' armonizzazione.
Innanzitutto perché entrate "straordinarie" non
ricorrenti e non storicizzabili vanno a finanziare
spese correnti certe e ripetitive, quali le
manutenzioni del patrimonio, spesso già contrattualizzate. Inoltre perché tale facoltà contrasta
palesemente con gli obblighi imposti dalla legge n. 243/2012 sul pareggio di bilancio (e codificati anche
nel novellato articolo 162, comma 6, del Tuel) che impone di finanziare con le sole entrate correnti le
spese correnti e quelle per rimborso di prestiti. Con il rischio, senza un adeguato intervento legislativo,
che venga compromessa non solamente la tenuta dei bilanci, ma la loro stessa legittimità sostanziale.
Anticipazione di tesoreria Anche per il 2016 gli enti in crisi di liquidità potranno beneficiare dell'
anticipazione di tesoreria ai 5/12 delle entrate correnti. La legge di stabilità infatti (comma 738) proroga
di un altro anno l' articolo 2, comma 3­bis, del Dl 4/2014 (legge n. 50/2014). Nata come misura per
favorire il rispetto dei tempi di pagamento sanciti dal Dlgs 231/2002, la norma sta perdendo il carattere
"emergenziale" da cui la deroga era inizialmente scaturita per assumere sempre più i connotati di una
norma di sistema, rivelatrice di una situazione di deficitarietà non momentanea. Grazie soprattutto alle
anticipazioni di liquidità della Cassa depositi e prestiti, il pagamento dei debiti pregressi da parte degli
enti locali può considerarsi pressoché concluso. Tuttavia in molti casi permangono inalterate le
condizioni di "cronica" debolezza della cassa che rendono necessario il ricorso all' anticipazione di
tesoreria ,ben oltre i limiti ordinari previsti dal testo unico (3/12).
L' armonizzazione contabile ha sì introdotto misure specifiche volte a superare il deficit di liquidità
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
37
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
(revisione dei residui, accantonamento al Fcde, equilibrio di esigibilità) ma i tempi necessari a restituire
un equilibrio duraturo sono lunghi, stante anche il respiro trentennale concesso per ripianare il
disavanzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
DANIELA GHIANDONIELENA MASINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
38
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
GLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI
Programmazione biennale d' obbligo per forniture
superiori al milione
ALBERTO BARBIERO ­ Le amministrazioni
pubbliche devono razionalizzare i processi di
s p e s a p e r g l i a c q u i s t i d i beni e servizi,
mediante la programmazione biennale e
facendo ricorso agli strumenti messi a
disposizione da Consip e dagli altri soggetti
aggregatori.
La legge di Stabilità 2016 introduce (comma
505) questo obbligo per forniture e servizi d i
valore unitario superiore a un milione di euro
(rimane la facoltà di utilizzare la
programmazione biennale per valori inferiori),
prevedendo che i dati siano pubblicati e
trasmessi al tavolo dei soggetti aggregatori,
per consentire lo sviluppo di macro­processi di
acquisto su base regionale, nonché stabilendo
criteri molto rigorosi per acquisti aldifuori della
programmazione.
Il mercato elettronico La legge n. 208/2015
innova anche (comma 502) le previsioni
relative al mercato elettronico, stabilendo che l'
obbligo per l' utilizzo del Mepa (o di altri
mercati elettronici o di piattaforme telematiche)
per l' acquisto di beni e servizi di valore
inferiore alla soglia comunitaria parte dalla
micro­soglia di mille euro, lasciando libere le
amministrazioni di utilizzare altre procedure (cottimo fiduciario, spese economali eccetera) aldisotto di
questo valore. Per facilitare gli enti di minori dimensioni, la Stabilità 2016 consente (comma 501) anche
ai comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti di poter acquisire autonomamente lavori, servizi e
forniture mediante l' affidamento diretto entro il valore di 40mila euro, ma solo quando non sia possibile
soddisfare il fabbisogno (soprattutto per beni e servizi) mediante gli obblighi di utilizzo del mercato
elettronico o gli obblighi di adesione alle convenzioni stipulate da Consip e dagli altri soggetti
aggregatori.
Il quadro delle deroghe Proprio in ordine all' utilizzo obbligatorio delle convenzioni per l' acquisto di
alcune categorie merceologiche di forniture e di prestazioni standardizzate, la legge n.
208/2016 ridefinisce (comma 494) le deroghe concesse alle amministrazioni tenute, stabilite dall'
articolo 1, comma 7 del decrteo spending­review (Dl 95/2012), prevedendo che gli enti possano
acquisire autonomamente tali servizi e beni mediante procedure a evidenza pubblica, strumenti
elettronici o facendo ricorso a centrali di committenza, a condizione che il corrispettivo messo a gara sia
inferiore del 10% per la telefonia e del 3% per carburanti, energia e gas. L' acquisto "in autonomia" della
singola amministrazione deve comunque essere autorizzato dall' organo di governo e deve essere
comunicato alla Corte dei conti (comma 510). Il quadro normativo (comma 499) rafforza anche il ruolo
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
39
7 gennaio 2016
Pagina 30
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
dei soggetti aggregatori regionali. Nel quadro di riassetto dei processi di spesa, la legge proroga
(comma 636) al 31 dicembre 2016 il divieto per le amministrazioni pubbliche di acquistare autovetture e
di stipulare contratti di leasing per il loro utilizzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
40
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Finanza locale. Dopo gli interventi sugli immobili
Comuni, meno spazio per l' autonomia fiscale
PASQUALE MIRTO ­ Anche quest' anno la
l e g g e d i Stabilità (legge 208/2015) reca
numerose modifiche ai tributi comunali. S i
tratta generalmente di interventi di favore per i
contribuenti, ma che al contempo tolgono
s p a z i o d i m a n o v r a a l l a f i s c a l i t à locale,
limitando sempre di più l' autonomia fiscale di
Comuni.
Anzi, nel 2016, con il blocco agli aumenti, si
può dire che il federalismo fiscale sia andato
ormai in soffitta.
Le esenzioni La novità più importante per i
contribuenti è l' esenzione Tasi p e r l e
abitazioni principali non di lusso, sia per il
possessore sia per il detentore. Per le
abitazioni principali dei detentori resta
c o m u n q u e d o v u t a l a Tasi d a p a r t e d e l
possessore, nella stessa misura stabilita nel
2015 e se il Comune non ha individuato la
quota, si applica quella base del 90 per cento.
Le abitazioni di lusso (accatastate in categoria
A/1, A/8 e A/9) rimangono soggette a Imu, con
l' aliquota approvata nel 2015 e la detrazione
di 200 euro e saranno soggette a Tasi, se
p r e v i s t a d a l C o m u n e . S u l f r o n t e Imu l '
intervento più rilevante è quello sui terreni
agricoli. È stata ripristinata l' esenzione per i terreni montani prevista per l' Ici, dall' articolo 7, comma 1,
lettera h) del Dlgs n. 504/1992, ed è stata prevista la nuova esenzione per tutti i terreni posseduti e
condotti dai coltivatori professionali, indipendentemente dalla loro ubicazione. Sono poi confermate le
esenzioni per i terreni ubicati nelle isole minori e per quelli a proprietà collettiva indivisibile e
inusucapibile.
I comodati Cambia nuovamente la disciplina per i comodati. Dal 2016 è prevista una riduzione del 50%
della base imponibile. La nuova lettera "0a" del terzo comma dell' articolo 13 del Dl n. 201/2011 prevede
il riconoscimento della riduzione per gli immobili concessi in comodato registrato a parenti in linea retta
(padre/figlio) che la utilizzano come abitazione principale a condizione che il comodante/possessore
risieda nello stesso Comune del comodatario e che possegga al massimo un altro immobile destinato a
propria abitazione principale. Non trattandosi più di assimilazione, l' aliquota applicabile è quella
ordinaria.
Con una modifica alla disciplina Tasi (comma 669 della legge n. 147/2013) si chiariscono le ipotesi di
assimilazione all' abitazione principale: abitazioni dei residenti all' estero, delle cooperative a proprietà
indivisa assegnate ai soci, alloggi sociali, ex casa coniugale assegnata dal giudice della separazione,
immobile dei militari ed infine, se previsto dal Comune, l' appartamento degli anziani o disabili che
acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari.
A queste ipotesi la legge di Stabilità aggiunge quella delle abitazioni delle cooperative edilizie a
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
41
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari.
Immobili e canone concordato Doppia agevolazione per gli immobili locati a canone concordato, di cui
alla legge n. 431/1998. Dal 2016 l' Imu, determinata applicando l' aliquota deliberata dal Comune nel
2015, è dovuta nella misura del 75 per cento. Identica riduzione è prevista anche per la Tasi. A
decorrere dal 1° gennaio 2016 le imprese possono chiedere la revisione della rendita catastale dei
capannoni al fine di scomputare il valore dei macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti,
funzionali allo specifico processo produttivo. Per le richieste avanzate entro il 15 giugno 2016, la nuova
rendita produce effetti fiscali per tutto il 2016. Per gli accatastamenti successivi, invece, valgono le
regole generali, ovvero la modifica della rendita avrà effetto ai fini Imu dal 1° gennaio dell' anno
successivo a quello della messa in atti.
Mancati gettiti e compensazioni I mancati gettiti derivanti da queste disposizioni, da calcolarsi sulla
base dei gettiti effettivi ad aliquote 2015, saranno compensati da un incremento del Fondo di solidarietà
comunale per 3.767,45 euro, a cui occorre aggiungere il contributo di 155 milioni per gli imbullonati. Si
riduce, invece, a 390 milioni il fondo compensativo Imu­Tasi (625 milioni nel 2014, 472,5 milioni nel
2015), che sarà ripartito in proporzione alle somme attribuite con il Dm 6 novembre 2014 e non sarà
computabile tra le entrate del nuovo saldo di competenza. Cambia, infine, la quota di accontamento del
FSC da ripartire sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard. La quota del
20% utilizzata nel 2015 è incrementata al 30% nel 2016, al 40% del 2017 ed al 55% nel 2018. I criteri di
calcolo della trattenuta e di assegnazione del fondo sono piuttosto complessi anche per il 2016 e nulla
fa presagire il rispetto del termine che la legge indica al 31 marzo prossimo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
42
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
REGIONI E SANITÀ
Dote da 111 miliardi per la salute Alle Regioni fondi
anti­dissesto
La scommessa di potercela fare quest' anno
con 111 miliardi e di non dover azionare
ancora maxi ticket e maxi addizionali.
La tenuta della spesa farmaceutica in
ospedale e il mistero del reale impatto dei
medicinali innovativi. Il peso dei contratti e
della stessa contrattazione decentrata. L'
ingresso di 6mila tra medici e infermieri neo
assunti o stabilizzati. Il rebus dell' effetto dei
nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza) così
come dell' annunciato Piano nazionale vaccini.
Sette incognite Saranno, almeno, queste sette
incognite a gravare sui bilanci d i A s l e
ospedali nel nuovo anno. E che costituiscono
le prime e decisive sfide per le Regioni e i loro
bilanci: la sanità, che vale in media quasi l'
80% dei conti locali, resta infatti la partita delle
partite per i governatori. Una vera e propria
mina vagante. A partire dalle Regioni sotto
piano di rientro dai disavanzi sanitari, cinque
delle quali (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise,
Calabria) anche commissariate. Ma anche la
legge di Stabilità 2016 ha riservato capitoli
importanti alla spesa sanitaria, uno degli snodi
decisivi per i conti pubblici. Non mancando di
cercare di mettere in campo anche la
possibilità di azionare leve e meccanismi gestionali sia per risparmiare sia per mettere al riparo i bilanci
da cattive amministrazioni. In questa direzione vogliono andare i piani, al massimo triennali, di rientro
dai deficit per gli ospedali, con tanto di verifica dei livelli e della qualità dei servizi e di annessa
rimozione dei manager inadempienti.
A dare una spinta a trasparenza e "buona spesa", intendono contribuire gli acquisti di beni e servizi
tramite centrali uniche regionali di committenza di riferimento, con procedure che, se aggirate,
comporteranno illecito disciplinare e saranno causa di danno erariale. Intanto, si parte con una dote di
111 miliardi: 2 in meno di quanto previsto, ma 1,3 in più del 2015. Sebbene i nuovi Lea comportino una
spesa vincolata nel Fondo sanitario per 800 milioni e il nodo del costo dei contratti sia ancora
interamente da sciogliere. Aspettando magari che il «Patto per la salute» decolli, anche mettendo in
campo le prime misure risparmiose della sanità digitale, e che dal Parlamento arrivino la legge sulla
responsabilità degli operatori sanitari contro la medicina difensiva, che la manovra 2016 intanto anticipa
con la funzione del risk management in tutte le strutture.
Il fondo anti­dissesto La legge di Stabilità prevede poi un fondo da 1,9 miliardi con finalità abbatti­debito
per permettere ai governatori di tagliare il proprio stock di indebitamento. La fetta più grande, 332
milioni, è indirizzata alla Lombardia mentre al Lazio vanno 223 milioni.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
43
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
Nella gara degli assegni in arrivo dallo Stato, però, è fuori concorso la Sicilia, che vede arrivare 900
milioni (chiedeva 1,4 miliardi)in attesa di concordare con lo Stato la nuova ripartizione delle entrate
fiscali in attuazione dello Statuto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
ROBERTO TURNO
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
44
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
BENI E SERVIZI INFORMATICI
Le acquisizioni dovranno passare per Consip o altri
aggregatori
Le amministrazioni pubbliche devono
acquisire i beni e i servizi informatici di cui
hanno bisogno attraverso Consip o mediante i
soggetti aggregatori. La legge di Stabilità 2016
definisce un' ampia serie di disposizioni
finalizzate alla razionalizzazione dei processi
di acquisto per le forniture e per l' ampio
spettro di tipologie di prestazioni di servizi
informatici. L' obbligo di ricorso ai soggetti
aggregatori (comma 512) ha come
presupposto un piano triennale per l'
informatica predisposto dall' Agid e approvato
con decreto, contenente per ciascuna
amministrazione o categoria di
amministrazioni (ad esempio Comuni, Camere
di comercio, Asl eccetera) l' elenco dei beni e
servizi informatici e di connettività e dei relativi
costi, suddivisi in spese da sostenere per
innovazione e per la gestione corrente.
Ruolo dei soggetti aggregatori Consip o i
soggetti aggregatori, sulla base di un
confronto con l' Agid, programmano (comma
514) gli acquisti di beni e servizi informatici
(compresi i servizi di connettività) in rapporto
alla domanda aggregata per il contesto di
riferimento (nazionale, regionale o
infraregionale) derivante dal piano. Ai soggetti aggregatori regionali (al pari di Consip) spetta, invece, l'
aggregazione della domanda funzionale all' utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche
amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni. Proprio a fronte della
rilevanza dei processi gestiti, gli organismi che svolgono il ruolo di centrali di committenza regionali
hanno possibilità di assumere personale specializzato in deroga ai limiti alle assunzioni previsti dalal
normativa per le pubbliche amministrazioni.
Obiettivo risparmio Il quadro normativo di razionalizzazione degli acquisti aventi ad oggetto beni e
servizi informatici ha come obiettivo (comma 515) un risparmio di spesa annuale, da raggiungere alla
fine del triennio 2016­2018, pari al 50% della spesa annuale media per la gestione corrente del solo
settore informatico, relativa al triennio 2013­2015, al netto dei canoni per servizi di connettività e della
spesa effettuata tramite Consip o i soggetti aggregatori documentata nel Piano triennale. I risparmi
derivanti dall' attuazione delle norme di razionalizzazione sono utilizzati prioritariamente per
investimenti in materia di innovazione tecnologica. Le amministrazioni possono procedere (comma 516)
ad acquisti autonomi al di fuori del sistema di razionalizzazione che fa capo ad Agid e ai soggetti
aggregatori esclusivamente a seguito di apposita autorizzazione motivata dell' organo di vertice
amministrativo, qualora il bene o il servizio non sia disponibile o non risulti idoneo al soddisfacimento
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
45
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
dello specifico fabbisogno dell' amministrazione, oppure in casi di necessità ed urgenza comunque
funzionali ad assicurare la continuità della gestione amministrativa. Tali acquisti devono comunque
essere comunicati all' Anac e all' Agid.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
AL.BA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
46
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE
Le funzioni non fondamentali saranno coperte dalle
Regioni
Dall' 8 aprile 2014, data di entrata in vigore
della legge 56/14, sono passati 640 giorni. Il
2016 sarà ancora un anno di transizione. A tal
fine la legge di Stabilità 2016 detta una serie di
misure mirate al mantenimento dei servizi
essenziali che discendono dalle sole funzioni
fondamentali. Le funzioni non fondamentali
dovranno, invece, essere integralmente
coperte dalle Regioni.
Norme ordinamentali e finanziarie Si potrà
predisporre il bilancio di previsione per la sola
annualità 2016 e per garantire gli equilibri sarà
possibile applicare l' avanzo libero e destinato.
Nel caso di esercizio provvisorio si farà
riferimento al bilancio 2015 e non al 2016
seppure riclassificato secondo lo schema
armonizzato. Sarà innovata la procedura per l'
approvazione dei fabbisogni standard che
potranno essere adottati anche separatamente
per ciascun Comune e Provincia. Si potranno
rimodulare in 30 anni sia il piano di riequilibrio,
sia la restituzione delle anticipazioni di liquidità
erogate dal fondo di rotazione. Entro il 28
febbraio 2016 sarà ripartito un fondo di 245
milioni per le Province e uno di 250 milioni per
le Città metropolitane per strade e scuole. Per
garantire l' equilibrio di parte corrente, sarà possibile svincolare e applicare al bilancio d i previsione
2016 (previa intesa con le Regioni e dopo il rendiconto 2015) i trasferimenti attribuiti e confluiti nell'
avanzo di amministrazione vincolato del 2015. Anche in esercizio provvisorio, si potrà rinegoziare le
rate di ammortamento dei mutui. I relativi oneri si potranno finanziare anche con gli eventuali risparmi
derivanti dalla stessa rinegoziazione.
L' Anas potrà stipulare accordi con Regioni ed enti locali finalizzati a interventi di manutenzione della
rete ex Anas per l' importo massimo di 100 milioni.
Norme sul personale Per favorire la ricollocazione del personale provinciale presso Regioni e Comuni è
prevista la disapplicazione a questi enti del divieto di procedere ad assunzioni di personale, nei casi di
mancato rispetto dell' indicatore dei tempi medi nei pagamenti, ovvero di mancato rispetto del patto di
stabilità interno, nonché dei termini perentori previsti per l' invio della certificazione del patto di stabilità.
È previsto un fondo di 60 milioni finalizzato alla corresponsione degli stipendi al personale interessato al
riordino. Il fondo si divide in due parti: la prima parte, da ripartire entro il 28 febbraio 2016, è di 40
milioni ed è destinato alle Province che non riusciranno a garantire l' equilibrio di parte corrente; la
seconda parte di 20 milioni finanzierà gli stipendi del personale soprannumerario e sarà ripartita in
proporzione alle unità di personale in soprannumero e non ancora ricollocato. Infine, qualora le leggi
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
47
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
regionali prevedano che le funzioni di polizia provinciale restino presso le Città metropolitane e le
Province, occorrerà che la copertura dei relativi oneri sia a carico delle Regioni e che la dotazione
organica di questi enti, inizialmente ridotta di almeno il 50% e 30%, sia rideterminata in aumento in
misura corrispondente al personale della polizia ricollocato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
ROCCO CONTE
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
48
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
LA SANATORIA DEI BILANCI
Riaccertamento e pre­dissesto in par condicio sul
riequilibrio
La legge di Stabilità 2016, all' articolo 1, comma 714,
fornisce una soluzione al disallineamento temporale tra
la possibilità concessa agli enti locali di ripianare fino a
30 anni l' eventuale extradeficit emerso in sede di
riaccertamento straordinario e quella decennale
consentita invece agli enti in pre­dissesto che, nel corso
del 2013 e 2014, avevano presentato il piano d i
riequilibrio o ne avevano ricevuto l' approvazione. Il
legislatore colma dunque una disparità di trattamento
già palesata con il Dl 78/2015, che all' articolo 2, comma
5, aveva allungato a 30 anni i tempi per il ripiano del
disavanzo per i soli enti sperimentatori e che avrebbe
finito per penalizzare proprio gli enti che, più di altri, si
sono adoperati in questi anni per sanare il proprio
bilancio.
La pronuncia della Corte dei conti La Sezione autonomie
della Corte dei conti, peraltro, con delibera n. 4/2015,
aveva sottolineato che l' eventuale emersione di un
extradeficit avrebbe comportato una rivisitazione delle
risorse poste a copertura del piano di riequilibrio
decennale, in quanto si sarebbe reso necessario
individuare ulteriori economie di spesa o incrementi di
entrata da poter utilizzare per finanziare il disavanzo aggiuntivo rispetto a quello già programmato. La
procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è una facoltà a cui le amministrazioni in conclamate
situazioni di squilibrio strutturale del bilancio possono ricorrere per accedere ad alcune prerogative
economico­procedurali, per esempio l' allungamento dei tempi ordinari di ripiano del disavanzo.
Sei mesi di tempo Grazie a questo intervento i consigli comunali avranno ora sei mesi di tempo per
riformulare i piani già approvati e, nel rimodularli, fermo restando la loro durata decennale, potranno:
ripianare il disavanzo utilizzando le quote destinate o vincolate dall' ente del risultato di amministrazione
ovvero i proventi delle alienazioni del patrimonio disponibile; porre a carico del bilancio il disavanzo
residuo in 30 anni e non più in dieci anni; restituire l' anticipazione ricevuta a carico del Fondo in 30 anni
e non in dieci. Inoltre tutti gli enti in predissesto potranno contare sull' utilizzo dei benefici di
rinegoziazione mutui e dell' eventuale riacquisto dei titoli obbligazionari emessi senza vincoli di
destinazione.
Se la possibilità di allungare a 30 anni i tempi del piano di riequilibrio fosse stata prevista a regime per
tutti gli enti, l' istituto del predissesto godrebbe di un maggiore appeal. Positivo è il tentativo di definitiva
copertura dei deficit provenienti dal passato, con misure straordinarie che non si intendono mettere a
sistema. Se è vero tuttavia che la cronica ed irrimediabile carenza di liquidità non può più esser colmata
da norme di emergenza, è altrettanto vero che non è possibile attribuire solo al Fondo crediti dubbia
esigibilità la funzione di rimediare alla problematica dell' inesigibilità dei crediti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
49
7 gennaio 2016
Pagina 31
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
DANIELA GHIANDONIELENA MASINI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
50
7 gennaio 2016
Pagina 34
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Consiglio di Stato/2. Se la gara si aggiudica all' offerta economicamente più vantaggiosa
Via libera alle varianti migliorative
GUGLIELMO SAPORITO ­ Nuovo impulso dal
Consiglio di Stato alle "varianti migliorative"
degli appalti pubblici. Con la sentenza n.5655
dell' 11 dicembre diventa più agevole proporre
soluzioni tecniche quando l' aggiudicazione
avviene a favore dell' offerta
«economicamente più vantaggiosa» (articolo
81­83 del Dlgs 163/2006). Anche quando il
progetto posto a base di gara è definitivo, le
imprese possono proporre variazioni
migliorative rese possibili dal possesso di
specifiche conoscenze tecnologiche. L' unico
obbligo è quello di rispettare i caratteri
essenziali delle prestazioni richieste dal bando
e di non danneggiare la parità di trattamento
rispetto ad altri concorrenti.
Nel caso esaminato si discuteva di un appalto
con progettazione definitiva già predisposta,
per realizzare un centro natatorio, con possibili
varianti migliorative sulla qualità architettonica
e sulle caratteristiche dei materiali di finitura
da utilizzare. Uno dei concorrenti aveva
proposto di utilizzare, per la copertura di una
piscina, 16 pilastri e pareti in prefabbricati,
invece di pilastri gettati in opera volta per
volta. Questa modifica è stata ritenuta
coerente con il progetto, e quindi valutabile dalla commissione giudicatrice con specifico punteggio.
Trova così conferma l' orientamento già emerso in altri casi, ad esempio quando si è ritenuto che il
risparmio energetico derivante da pensiline fotovoltaiche per 33 posti auto, possa rappresentare una
miglioria ad un progetto di riqualificazione di un parco urbano (Tar Bari 846/2015).
Più delicata è stata la questione risolta dal Tar Liguria (351/2013, riformata poi per motivi procedurali)
relativa ai lavori sul torrente Bisagno a Genova, quando non si discuteva solo di fondazioni e di micro
pali, di cunicoli e di abbassamento dell' alveo, ma anche di vere e proprie incongruenze del progetto
iniziale che rendevano indispensabili le modifiche proposte delle imprese. Proprio attraverso la
possibilità di intervenire sul progetto con varianti migliorative (sindacabili dal giudice con il parametro
della coerenza e della logica) è infatti anche possibile criticare il progetto iniziale.
In scala minore rispetto ai problemi liguri, ad esempio, si può proporre la modifica del tracciato di una
rete fognaria prevista sotto la sede stradale, offrendo una collocazione su adiacenti aree private (Tar
Napoli 1978/2015). Se la commissione di gara condivide le soluzioni migliorative, si pone il problema
dei prezzi da adottare per attuare le proposte: il Consiglio di Stato (5160 /2013) ritiene che gli oneri
economici derivanti dalle migliorie trovino compensazione all' interno della complessiva offerta
economica presentata. Su questi presupposti, ci si prepara all' imminente entrata in vigore della
Direttiva Ue 24/2014, che privilegia l' offerta economicamente più vantaggiosa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
51
7 gennaio 2016
Pagina 34
Il Sole 24 Ore
<­­ Segue
Pubblica Amministrazione
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
52
7 gennaio 2016
Pagina 24
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Riduzione delle locazioni inapplicabile tra le p.a.
La riduzione del 15% dei canoni di locazione
passiva stipulati dalle p.a., prevista dal dl n.
95/2012, non è applicabile nell' ipotesi in cui
entrambe le parti in causa siano ricomprese
nell' alveo delle pubbliche amministrazioni. In
questo caso, infatti, non si realizza la finalità
della norma, vale a dire quella di contenere la
spesa pubblica, in quanto gli effetti monetari
sarebbero del tutto neutri.
È quanto ha precisato la sezione regionale di
controllo della Corte dei conti per l' Emilia­
Romagna, nel testo del parere n. 157
depositato lo scorso 15 dicembre 2015, con
cui viene fatta chiarezza sulla portata della
norma contenuta all' articolo 3, comma 4 del dl
n.
95/2012, come modificato dall' articolo 24,
comma 4 del dl n. 66/2014. In detta
disposizione, lo si ricorderà, viene precisato
che per esigenze di riduzione della spesa
pubblica, a partire dall' 1/7/2014 i canoni dei
contratti di locazione passiva aventi ad oggetto
immobili istituzionali stipulati dalle
amministrazioni pubbliche, devono essere
ridotti del 15%, salvo diritto di recesso
esercitabile dal locatore. Sulla scorta di ciò, il
sindaco del Comune di Reggio Emilia, ha
chiesto alla Corte se detta norma fosse
applicabile al caso in cui le parti in causa in un contratto di locazione passiva appartengano entrambe
all' alveo della Pubblica amministrazione. Per il collegio della magistratura contabile emiliana, la
disposizione in oggetto non pare applicabile nell' ipotesi in cui il rapporto intervenga tra due pubbliche
amministrazioni. In tal senso, infatti, è preclusiva l' interpretazione della normativa che, lo si ribadisce,
intende realizzare «il contenimento della spesa pubblica». Ed è evidente, si legge nel parere, che la
ratio della norma non si realizza quando il rapporto, sui cui canoni dovrebbe essere applicata la
riduzione automatica del 15%, intervenga tra esse. Infatti, l' effetto pratico sarebbe del tutto neutro
rispetto all' obiettivo di contenimento della spesa pubblica, essendo di tutta evidenza che l' inserimento
della clausola di riduzione, pur comportando per una p.a. un risparmio del 15%, per l' altra
comporterebbe, in egual misura, un minor introito.
ANTONIO G. PALADINO
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
53
7 gennaio 2016
Pagina 25
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
LEGGE DI STABILITÀ 2016/ I carichi maggiori su Palazzo Chigi e Mineconomia
Un' ondata di norme attuative
Oltre 70 provvedimenti da adottare: uno ogni 5 giorni
VALERIO STROPPA ­ Un'ondata di decreti
per l' attuazione della legge di Stabilità 2016.
Sono almeno 72 i provvedimenti che dovranno
essere adottati da palazzo Chigi e dai diversi
ministeri per rendere operative le previsioni
contenute nella legge n. 208/2015. Vale a dire
una media di uno ogni cinque giorni, festività e
vacanze incluse.
I carichi maggiori pendono sulla presidenza
del consiglio, che dovrà emanare 15 decreti, e
sul ministero dell' economia, chiamato a
redigere 14 provvedimenti e a collaborare alla
stesura di altri 23 (tra cui 4 con l' Interno, 4 con
il Lavoro, 5 con i Beni culturali, 5 con la Salute,
4 con le Infrastrutture e altri 4 con lo Sviluppo
economico). Senza dimenticare gli atti
amministrativi che serviranno per completare il
quadro attuativo, per esempio i provvedimenti
dell' Agenzia delle entrate, delle Dogane­
monopoli, della Consob e del Cipe, così come
gli «input» richiesti a ordini professionali
(Notariato), Authority (Energia, Agcom) e onlus
(Unione italiana ciechi).
Insomma, un percorso impegnativo per l'
esecutivo e per l' apparato burocratico, con le
prime scadenze che arrivano già alla fine del
corrente mese. Entro il 31 gennaio un dpcm
dovrà istituire presso il Mef la Commissione
tecnica per i fabbisogni standard, formata da 11 componenti (non retribuiti) designati dai diversi
ministeri, dall' Istat, dall' Anci, dalle aree vaste e dalle regioni.
Scadenza al 31 gennaio 2016 anche per il decreto Mef che metterà in pratica il nuovo giro di vite sui
compensi spettanti ai centri di assistenza fiscale. Il taglio è di 380 milioni di euro complessivi da qui al
2020. Nello specifico, 40 milioni di euro per l' anno 2016, 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017
e 2018 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall' anno 2019. Il dm provvederà a rimodulare i
compensi unitari per singola dichiarazione trasmessa dai Caf in modo da raggiungere gli obiettivi di
risparmio fissati dalla legge.
Ma all' orizzonte non ci sono solo decreti. Tra i provvedimenti delle Entrate previsti dalla Stabilità c' è
pure quello sul credito d' imposta per gli strumenti musicali, che dovrà vedere la luce entro fine gennaio.
La manovra ha infatti istituito (per ora solo nel 2016) un bonus a favore degli studenti dei Conservatori e
degli istituti musicali pari a 1.000 euro, destinati all' acquisto di uno strumento musicale nuovo. Il tax
credit sarà attribuito al rivenditore, il quale dovrà anticipare il contributo allo studente che lo acquista
sotto forma di sconto. Sarà un apposito provvedimento dell' Agenzia a definire le modalità applicative
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
54
7 gennaio 2016
Pagina 25
<­­ Segue
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
della norma, anche per consentire il rispetto del tetto di spesa di 15 milioni di euro complessivi e per
garantire i successivi controlli.
Mentre dovrà arrivare entro metà febbraio il dm Mise­Mef che, sentita l' Autorità per l' energia, dovrà
fissare termini e modalità per il riversamento all' erario del canone Rai, che a partire da quest' anno sarà
riscosso dalle aziende fornitrici di elettricità (non considerate sostituti d' imposta). È allo studio la
possibilità di individuare un soggetto unico presso il quale canalizzare tutti i flussi. Il decreto dovrà
altresì disciplinare le conseguenze di eventuali ritardi e inadempienze da parte delle società.
©Riproduzione riservata
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
55

Documenti analoghi

24 gennaio 2016 - Il Comune di Gatteo

24 gennaio 2016 - Il Comune di Gatteo progetto comprensivo di riqualificazione per via Roma. La rotonda è ancora in "prova" proprio per apportare le correzioni che si rendessero eventualmente necessarie. Così non è detto che quella att...

Dettagli