UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
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UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Giovedì, 07 gennaio 2016 UNIONE COMUNI DEL RUBICONE Giovedì, 07 gennaio 2016 Comune di Gatteo 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 ERMANNO PASOLINI Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 24 1 2 Teodora RavennaMisano apre stasera l' 11ª giornata In campo maschile... 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 34 3 Cavalieri di Malta in visita a Gatteo 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 34 4 Marciapiedi in stato pietoso: proteste Comune di Savignano 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 5 Bibbia a voce alta 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 6 Eventi al Palarubicone 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 7 La 'Borghesi' in lutto 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 ERMANNO PASOLINI Dal dopoguerra a oggi La nuova vita delMoka 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 ERMANNO PASOLINI Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 17 CARLOTTA BENINI Ballate romantiche per chitarra e cuore Arriva Calcutta 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 34 GIORGIO MAGNANI Auto vandalizzate nel parcheggio 07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 28 8 9 10 11 12 Sgabanaza al Palarubicone 07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 28 13 Spettacolo Calcutta e Brace sul palco del Sidro Club Il cantautore... Comune di San Mauro 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9 14 Bibbia a voce alta 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 15 MARIO GRADARA Un appalto senza precedenti dopo anni di esondazioni disastrose 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 10 ROBERTO DALTRI Pesano le tante assenze, il derby finisce senza gol 07/01/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 10 15 16 18 Spogliatoi Rossi: «Un buon punto» Protti: «Avanti... 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 18 19 «Meglio di così non potevamo cominciare» 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 19 20 Protti: «Siamo andati meglio noi» 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 19 21 Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 19 23 Rossi si accontenta: «C'è stato grande equilibrio» 07/01/2016 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Pagina 34 24 Arte nello studio del consulente del lavoro 07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 19 25 Antonioli "Nella sosta abbiamo lavorato bene, ora rivincita con la 07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 26 Parla il presidente Protti "Un pari che ci sta Altri rinforzi? Se capita... 07/01/2016 La Voce di Romagna Pagina 21 27 Derby spuntato: vince la noia Pubblica Amministrazione 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 12 PAGINA A CURA DIDARIO AQUARO Affitto concordato in crescita con tagli fiscali e mq in catasto 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 12 30 Sconto del 25% su ImuTasi, cedolare al 10%... 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 14 31 Nuovo Senato, appalti pubblici in formato... 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15 GIANNI TROVATI Partecipate, mobilità per gestire il riordino 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30 ANNA GUIDUCCIPATRIZIA RUFFINI Addio al patto di stabilità, arriva il... 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30 Nelle spese correnti il 100% dei proventi da concessioni 28 DANIELA GHIANDONIELENA MASINI 33 35 37 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 30 39 Programmazione biennale d' obbligo per forniture superiori al milione 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 41 Comuni, meno spazio per l' autonomia fiscale 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 ROBERTO TURNO Dote da 111 miliardi per la salute Alle Regioni fondi antidissesto 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 AL.BA Le acquisizioni dovranno passare per Consip o altri aggregatori 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 ROCCO CONTE Le funzioni non fondamentali saranno coperte dalle Regioni 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 DANIELA GHIANDONIELENA MASINI Riaccertamento e predissesto in par condicio sul riequilibrio 07/01/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 34 Riduzione delle locazioni inapplicabile tra le p.a. 07/01/2016 Italia Oggi Pagina 25 Un' ondata di norme attuative 45 47 49 51 Via libera alle varianti migliorative 07/01/2016 Italia Oggi Pagina 24 43 ANTONIO G. PALADINO 53 54 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Gatteo SAVIGNANO DON PIERGIORGIO FARINA HA CELEBRATO IL RITO Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice Più di 200 persone hanno assistito all'omelia di ERMANNO PASOLINI PRESSO L' HOSPICE di Savignano, vera e propria eccellenza dell' Asl di Cesena, inserita nel libro bianco 2013 della «Buona sanità», circa duecento persone hanno assistito alla Santa Messa delle feste natalizie, per gli ammalati e i famigliari, celebrata da don Piergiorgio Farina, parroco di Santa Lucia di Savignano. L' omelia è stata celebrata nel grande corridoio che, al Santa Colomba di Savignano, collega l' Hospice all' Ospedale di Comunità. I canti sono stati curati dal coro della parrocchia di San Lorenzo di Gatteo. PRESENTI anche le autorità locali. C' erano il sindaco di Savignano Filippo Giovannini, il vice Nicola Dellapasqua, tutto il personale, medici di famiglia, persone ammalate e ricoverate, anziani e tanti parenti di persone che sono attualmente al Santa Colomba di Savignano o che ci sono state in passato. Aperto il 13 ottobre 2001, data in cui è ricominciato a battere il cuore del nosocomio dopo la chiusura avvenuta il 2 giugno 1997, a monte di un' apertura storica nel 1300, l' hospice ha 14 posti letto ad altissima qualità alberghiera con un posto letto per ogni stanza con relativo bagno. C' è la possibilità per i famigliari di assistere la persona ammalata 24 ore su 24 con l' opportunità di un altro letto e, volendo, l' uso di una cucinetta. Una buona soluzione per contenere la mobilità verso gli ospedali maggiori, lasciare posti liberi in altri nosocomi e agevolare i famigliari che hanno di conseguenza minori problemi logistici e di spostamento per potere stare accanto ai propri cari. IN QUESTI quattordici anni di attività l' hospice di Savignano ha accolto circa 3.000 pazienti oncologici e 22 pazienti con diagnosi di patologia neurologica in ventilazione meccanica, con una occupazione generale dei posti letto al 90%. Il 35% dei pazienti è stato successivamente riaffidato alle cure del medico di medicina generale in assistenza domiciliare. Responsabile del «Servizio Cure Palliative e Hospice» è la dottoressa Cristina Pittureri, coadiuvata da Elena Amaducci e Tiziana Parma e coordinatrice è Simona Brunelli. Accanto all' Hospice c' è anche l' Ospedale di Comunità che ha 6 posti letto ed è gestito dai medici di famiglia. Nel marzo 2009 al primo piano è stato aperto pure l' ambulatorio di cure palliative e terapia del dolore. ERMANNO PASOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 7 gennaio 2016 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo VOLLEY D Teodora RavennaMisano apre stasera l' 11ª giornata In campo maschile domani c' è Cmc RomagnaInvolley D uomini. Riparte domani il torneo di D maschile con la 9ª giornata che ha già visto la vittoria del Burger King Bologna 30 (11, 21, 18) sul Pontelagoscuro nell' anticipo giocato addirittura prima dell' inizio del campionato. Domani è in programma l' anticipo tra Cmc Romagna e Involley Conselice (PalaMattioli, 21), mentre sabato si giocano Bellaria Migliarino (18), Sesto Imolese Around Team Cesena (21), Poggi San LazzaroRiccione (Pal. Kennedy, 18.30). D donne girone C. E' in programma domani alle 21 il primo anticipo dell' 11ª giornata tra Ferrara e Monte San Pietro. Sabato Budrio Voghiera (20.30), MolinellaArgenta (21), ArgelatoCastenaso (21), MigliaroCasalecchio (17.30), VillanovaUisp Imola (Castenaso, 21). D donne girone D. Inizia questa sera il programma della 11ª giornata con l' anticipo Teodora Ravenna Mi sano (PalaMattioli, 20.30). Domani si giocano altri due anticipi: Rubicone InvolleyAcsi Ra (Sant' Angelo d i Gatteo, 21), Involley Lugo Massa (Conselice, 21.30), Sabato si disputano Cattolica Riviera Rimini (18.30), America Graffiti Imola Cesenatico (Pal. Penazzi, 18.30), Aics Fo Longiano (Ginnasio, 18), Omar Rimini Cercas Cervia (Pal. Di Duccio, 18.15). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 7 gennaio 2016 Pagina 34 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Cavalieri di Malta in visita a Gatteo Incontro con la Compagnia San Michele e conferenza sui servizi a poveri e malati GATTEO. S e r a t a c o n i p a l a d i n i d e i pellegrinaggi e delle missioni umanitarie. L' associazione culturale Compagnia San Michele di Gatteo, nei giorni scorsi, presso la sala parrocchiale di Sant' Angelo in Salute, ha ospitato i cavalieri di Malta e un' interessante conferenza. Erano presenti alcuni esponenti del Corpo italiano di soccorso dell' Ordine di Malta, tra cui Jorick Bernardi di Faenza, capo raggruppamento Romagna, che ha tenuto una conferenza dal titolo "Dal 1048 al servizio dei poveri e dei malati". In sala, a seguire e a fare domande, c' erano tutti i numerosi volontari del sodalizio gatteese e non solo. Il Corpo italiano di soccorso dell' Ordine di Malta (Cisom) è l' organo di volontariato dell' associazione dei Cavalieri italiani del sovrano militare Ordine di Malta (Aci smom). Il Corpo pur legato all' antichissimo ordine dei Cavalieri di Malta venne fondata nel 1970 diventando operativo sia nella protezione civile sia nell' attività assistenziale ai pellegrini presso il Vaticano e a Lourdes. Oggi conta più di 70 gruppi con 3 mila volontari ed è intervenuto in grandi eventi e calamità. Avvalendosi di volontari me dici, infermieri e soccorritori, il corpo svolge attività di emergenza sanitaria in convenzione con i servizi di assistenza sanitaria a grandi eventi e servizi di trasporto di infermi e disabili. In conformità allo spirito melitense, il Corpo fornisce assistenza ai pellegrinaggi, ma anche missioni umanitarie nelle zone di conflitto e nelle aree più depresse del Terzo Mondo. La Compagnia San Michele invece è stata fondata nel 2007, ed è oggi un gruppo attivo di rievocazioni storiche che ha lo scopo di rendere viva la storia attraverso abiti, armi, accampamenti militari, balli di corte, tiro con l' arco. Il referente della Compagnia è Michele Battista residente a Gatteo e il periodo storico di competenza spazia fino al '500, con grande attenzione all' epoca dei cavalieri templari. (gm) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 7 gennaio 2016 Pagina 34 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Gatteo Marciapiedi in stato pietoso: proteste Incuria in una zona centrale di Gatteo Gli esercenti sollecitano interventi GATTEO. Proteste per il marciapiede in condizioni penose. Nel centro di Gatteo sono stati realizzati lavori di riqualificazione per tirarlo a lucido. Gli ultimi sono stati realizzati in via Garibaldi, da piazza Vesi, di fronte al Comune, fino all' intersezione con via Ghinelli. Questo intervento è rientrato nell'ambito degli accordi tra pubblico e privati, con gara diretta, sistema ormai utilizzato un po' ovunque per evitare lo sforamento del Patto di stabilità e per non impegnare risorse comunali. Sempre a Gatteo, in precedenza, erano state rimesse a nuovo altre vie del centro. Ma dalla parte opposta, sul lato monte, in via Roma, è rimasto un marciapiede, largo appena un metro, che versa in condizioni pietose. La situazione è ben visibile da tutti, anche perché si trova davanti alla scuola elementare, e in un incrocio abbastanza trafficato. E' una situazione assurda, e a detta degli abitanti, per sistemare le cose, non sarebbe necessario un grosso impegno finanziario. Invece il marciapiede sul lato opposto della scuola è indecoroso, oltre che insidioso. «E' un degrado intollerabile in centro affermano i residenti e soprattutto è pericoloso, visto che qualche settimana fa più di una signora anziana è inciampata negli avvallamenti». Antonio Gorgoglione, titolare di studio da dentista che si affaccia sul marciapiede, non usa mezzi termini: «Lo stato attuale è una vergogna». La parrucchiera Anna Buscarini, che ha il salone in via Roma 7, sollecita interventi: «Sarebbe proprio ora che venisse sistemato: se venisse fatto, sarei la prima a ringraziare l'amministrazione comunale». Alex Polimeno, di un negozio di computer, fa notare che «il marciapiede serve una serie di fabbricati, tra cui il palazzo del Settecento che si trova davanti alla scuola. Merita senz'altro un marciapiede migliore. Tra l'altro, qui davanti parte anche la nota corsa ciclistica CoppiBartali e lo spettacolo di quel marciapiede non è sicuramente una buona pubblicità per Gatteo. La polvere e la sporcizia si infilano dappertutto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano CASTELVECCHIO Bibbia a voce alta NELLA zona pastorale di Savignano e S a n Mauro Pascoli, parrocchie di Santa Lucia, Castelvecchio, San Giovanni in Compito Cesare, Fiumicino e San Mauro Pascoli, continuano gli incontri per giovani adulti, universitari e lavoratori. Si tengono a Castelvecchio tutti i giovedì alle 21. Le tematiche del percorso riguardano il testo, che viene letto insieme, del libro del profeta Isaia. Ecco l' elenco dei temi. Parabole mediatiche, per un ascolto più profondo di sé. In cammino sì, ma verso dove? Storia di una vita trasformata da Dio. Illusioni e idoli: l' incertezza delle scelte. Il profeta portatore di una Parola nuova. Vocazionemissione del profeta, segno di contraddizione. Limiti, fragilità, paure: la potenza del desiderio. Lo straniero e il diverso, segno dell' alterità di Dio. I quattro canti del servo di Yahweh. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO Eventi al Palarubicone INTENSO fine settimana al Palarubicone di Savignano, fra tombole e spettacoli, con ingresso sempre gratuito. Oggi giovedì 7 sarà Sgabanaza a intrattenere il pubblico e a estrarre le tombole della serata. Venerdì 8 saranno le esibizioni delle danzatrici della scuola di danza Elisir D' oriente a intervallare le tombole di Andrea Delorenzi. La lunga settimana dedicata alla Befana si concluderà sabato 9 con la serata Radio Gamma Live condotta da Valentino Berti e domenica 10 con le tombole allegre del riminese Nevio Bedin. Per andare controcorrente e per smentire il detto che «l' Epifania tutte le feste porta via», al Palarubicone si continuerà a fare festa fino a domenica 17 gennaio. Informazioni: 329 3099943 sito www.palarubicone o su Facebook. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO La 'Borghesi' in lutto CORDOGLIO nel mondo della musica folkloristica romagnola per la scomparsa di Rosa Baldi, vedova del maestro Vittorio Borghesi, uno dei papà del liscio romagnolo che proprio a Cesena il 1 maggio 1953 aveva fondato l' omonima orchestra. Il funerale avrà luogo questa mattina alle 10 con la Santa Messa presso la chiesa di San Bartolo, in via Federico Comandini 13 a Cesena, con partenza dall' ospedale Bufalini alle 9,30. Vittorio Borghesi, denominato «Il Paganini della fisarmonica», era scomparso il 26 marzo 1982. Durante la sua vita artistica dedicata alla musica, ha inciso centinaia di brani. La sua famiglia emigra in Francia e lui la raggiunge nel 1938. Negli anni '40 conosce Rosa e tornano definitivamente in Romagna nel 1951. Rosa lascia l' amatissimo figlio Claudio che per lungo tempo con la mamma ha tenuto le redini dell' orchestra dopo la scomparsa del babbo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Dal dopoguerra a oggi La nuova vita delMoka DOPO alcuni giorni di chiusura, a Savignano in via Garibaldi 10, lungo la via Emilia, ha riaperto i battenti il Bar Moka con la nuova gestione di Mauro Massimi e Ivanna Voytyuk, residenti in località Lo Stradone, frazione di Borghi. Sono subentrati a Marco Santini, che l' aveva preso in gestione due anni fa, a monte della storica gestione durata ben venticinque anni di Paolo Miserocchi e Ottavio Venturi, residenti a Capannaguzzo di Cesena. Il bar, originariamente, venne aperto nel 1954 con la gestione della famiglia Pizzinelli che lo condusse fino al 1989. «Io ho lavorato nel commercio in altri settori dice Mauro Massimi mentre la mia compagna ha sempre fatto la cameriera e barista. E' la prima volta che ci cimentiamo nella gestione di un bar che, nel nostro caso, ha segnato la storia di Savignano dal dopoguerra a oggi. Il bar sarà aperto dalle 6 alle 20. Il nostro desiderio è continuare a condurlo con la stessa professionalità, serietà e qualità dei prodotti che hanno contraddistinto venticinque anni di gestione di Paolo e Ottavio». MAURO MASSIMI spiega anche la sua idea per fare del Moka un bar innovativo: «Mi alletta l' idea di collaborare con fornitori che rappresentano l' eccellenza nel loro settore, come piccoli produttori di vino, cioccolato, distillati e anche idee regalo. Oggi per condurre un locale di successo serve prima di tutto professionalità. Poi cortesia, sempre il sorriso sulle labbra e curare il tutto nei minimi particolari per fare in modo che il cliente quando va via, pensi già di ritornare». Ermanno Pasolini. ERMANNO PASOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano SAVIGNANO DON PIERGIORGIO FARINA HA CELEBRATO IL RITO Una messa in corridoio per i malati dell'Hospice Più di 200 persone hanno assistito all'omelia di ERMANNO PASOLINI PRESSO L' HOSPICE di Savignano, vera e propria eccellenza dell' Asl di Cesena, inserita nel libro bianco 2013 della «Buona sanità», circa duecento persone hanno assistito alla Santa Messa delle feste natalizie, per gli ammalati e i famigliari, celebrata da don Piergiorgio Farina, parroco di Santa Lucia di Savignano. L' omelia è stata celebrata nel grande corridoio che, al Santa Colomba di Savignano, collega l' Hospice all' Ospedale di Comunità. I canti sono stati curati dal coro della parrocchia di San Lorenzo di Gatteo. PRESENTI anche le autorità locali. C' erano il sindaco di Savignano Filippo Giovannini, i l v i c e Nicola Dellapasqua, tutto il personale, medici di famiglia, persone ammalate e ricoverate, anziani e tanti parenti di persone che sono attualmente al Santa Colomba di Savignano o che ci sono state in passato. Aperto il 13 ottobre 2001, data in cui è ricominciato a battere il cuore del nosocomio dopo la chiusura avvenuta il 2 giugno 1997, a monte di un' apertura storica nel 1300, l' hospice ha 14 posti letto ad altissima qualità alberghiera con un posto letto per ogni stanza con relativo bagno. C' è la possibilità per i famigliari di assistere la persona ammalata 24 ore su 24 con l' opportunità di un altro letto e, volendo, l' uso di una cucinetta. Una buona soluzione per contenere la mobilità verso gli ospedali maggiori, lasciare posti liberi in altri nosocomi e agevolare i famigliari che hanno di conseguenza minori problemi logistici e di spostamento per potere stare accanto ai propri cari. IN QUESTI quattordici anni di attività l' hospice di Savignano ha accolto circa 3.000 pazienti oncologici e 22 pazienti con diagnosi di patologia neurologica in ventilazione meccanica, con una occupazione generale dei posti letto al 90%. Il 35% dei pazienti è stato successivamente riaffidato alle cure del medico di medicina generale in assistenza domiciliare. Responsabile del «Servizio Cure Palliative e Hospice» è la dottoressa Cristina Pittureri, coadiuvata da Elena Amaducci e Tiziana Parma e coordinatrice è Simona Brunelli. Accanto all' Hospice c' è anche l' Ospedale di Comunità che ha 6 posti letto ed è gestito dai medici di famiglia. Nel marzo 2009 al primo piano è stato aperto pure l' ambulatorio di cure palliative e terapia del dolore. ERMANNO PASOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 7 gennaio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di Savignano Ballate romantiche per chitarra e cuore Arriva Calcutta Da YouTube al Sidro Club di Savignano di CARLOTTA BENINI ALL' ANAGRAFE si chiama Edoardo D' Erme, è un ragazzo di 26 anni originario di Latina che inizia a muoversi sulla scena indie pop locale facendo subito intendere il suo amore spassionato per cantautori come Battisti, Dalla, Carboni e, soprattutto, Caetano Veloso. Nel suo biglietto da visita si legge anche che su YouTube con la sua chitarra a tracolla e una manciata di canzoni che vengono dal cuore ha messo in piedi un piccolo esercito di fedeli. Sul palco si fa chiamare Calcutta e sabato sera arriva al S i d r o C l u b d i Savignano s u l Rubicone a presentare il suo ultimo album ' Mainstream'. Un disco pop fresco e immediato, che contiene dieci ballate romantiche dove canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole storie quotidiane. In tempi in cui nella musica pare non muoversi foglia che il talent non voglia, quella di Calcutta è una fortunata storia nata dal basso, dall' aver frequentato decine di band e dall' essersi alla fine ritrovato solo e nella necessità di inventarsi cantautore. Un cantautore che parla di amori e sentimenti, che suona e scrive in maniera semplice ma diretta, usando un linguaggio comune, con una sorta di incertezza che finisce per diventare la sua cifra stilistica, agli antipodi di quello che è il limite assoluto della musica di oggi: la confezione. La carriera del giovane cantautore di Latina ha inizio nel 2011, quando suona in lungo e in largo per la tutta la Penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. NEL 2012 Calcutta incide un disco per Geograph Records che si chiama 'Forse' e diventa un piccolo culto nella scena pop indipendente italiana. Il 30 novembre 2015 esce l' ultima fatica discografica, pubblicata da la Bomba Dischi. In apertura del live di Calcutta, sabato arriva sul palco del Sidro Club un altro giovane cantautore, Brace, cantastorie pop sempre in bilico tra la suspense del folk esistenzialista e l' energia coinvolgente del rock 'n' roll. E dopo i concerti tutti in pista con Retro Pop Live Night: in consolle i dj Piero Emme e Matteo Bocca, e il resident del Sidro dj Coto. Inizio serata ore 21, ingresso 7 euro riservato agli associati Music for People. CARLOTTA BENINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 7 gennaio 2016 Pagina 34 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di Savignano Auto vandalizzate nel parcheggio Gomme di tre vetture tagliate nelle vicinanze dell' Iper Rubicone SAVIGNANO MARE. Gomme tagliate nel parcheggio dell' Iper Rubicone. Due giorni fa sono state prese di mira alcune vetture. Un atto vandalico inqualificabile, che oltre a provocare danni economici causa forti disagi e scatena una rabbia sorda contro chi compie questi gesti. Non va poi dimenticato che si tratta di un reato e gli autori, se individuati, rischiano sanzioni e conseguenze giudiziarie. «Nella pausa pranzo, verso le 14 racconta una delle vittime stavo pranzando con mio figlio al "Ristò" e la mia auto si trovava nel parcheggio proprio di fronte al ristorante. Dopo l' amara sorpresa, mi sono recato a poca distanza, dal gommista a sostituire le gomme, tutte con lo stesso squarcio». I malcapitati sono stati tre, come riferisce l' uomo, che aggiunge: «Il gommista mi ha detto che negli ultimi tempi ci sono stato diversi atti vandalici sulle auto. Non ho sporto denuncia, ma sono arrabbiatissimo». Giorgio Magnani. GIORGIO MAGNANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 7 gennaio 2016 Pagina 28 La Voce di Romagna Comune di Savignano Sgabanaza al Palarubicone C o n t i n u a n o l e feste a l P a l a r u b i c o n e d i Savignano. S t a s e r a s a r à S g a b a n a z a a d intrattenere il pubblico ed ad estrarre le tombole della serata. Poi domani, venerdì 8 gennaio, saranno le esibizioni delle danzatrici della scuola Elisir D' oriente ad intervallare le tombole di Andrea Delorenzi. La lunga settimana dedicata alla Befana si concluderà sabato 9 e domenica 10 con la serata Radio Gamma Live condotta da Valentino Berti e con le tombole allegre del riminese Ne vio Bedin. Per andare controcorrente e per smentire il detto che "l' E p i f a n i a t u t t e l e feste p o r t a v i a " , a l Palarubicone si continuerà a fare festa fino a domenica 17 gennaio. Per informazioni: 329 3099943. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 7 gennaio 2016 Pagina 28 La Voce di Romagna Comune di Savignano CONCERTO Spettacolo Calcutta e Brace sul palco del Sidro Club Il cantautore più chiacchierato presenta il suo disco "Mainstream" Torna in atto la fruttuosa collaborazione tra Retro Pop Live, associazione cesenate organizzatrice della rassegna musicale estiva "acieloaperto", e l' ormai assodata realtà del Sidro Club di Savignano sul Rubicone. Protagonisti della collaborazione, questa volta, due apprezzati musicisti e cantautori italiani: Calcutta e Brace, che si esibiranno sul palco del Sidro Club sabato 9 gennaio. Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Il videoclip del singolo di lancio del disco, "Cosa mi manchi a fare", in meno di 3 mesi ha superato le 300mila visua lizzazioni su YouTube. Brace è Davide Rastelli, personaggio di spicco della scena musicale indipendente romagnola, in quanto fondatore della riccionese Tafuzzy Records, collettivo di musicisti che in oltre 10 anni ha battezzato e fatto emergere talenti, non solo della zona. La serata musi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 7 gennaio 2016 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro CASTELVECCHIO Bibbia a voce alta NELLA zona pastorale di Savignano e San Mauro Pascoli, parrocchie di Santa Lucia, Castelvecchio, San Giovanni in Compito Cesare, Fiumicino e San Mauro Pascoli, continuano gli incontri per giovani adulti, universitari e lavoratori. Si tengono a Castelvecchio tutti i giovedì alle 21. Le tematiche del percorso riguardano il testo, che viene letto insieme, del libro del profeta Isaia. Ecco l' elenco dei temi. Parabole mediatiche, per un ascolto più profondo di sé. In cammino sì, ma verso dove? Storia di una vita trasformata da Dio. Illusioni e idoli: l' incertezza delle scelte. Il profeta portatore di una Parola nuova. Vocazionemissione del profeta, segno di contraddizione. Limiti, fragilità, paure: la potenza del desiderio. Lo straniero e il diverso, segno dell' alterità di Dio. I quattro canti del servo di Yahweh. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 7 gennaio 2016 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Comune di San Mauro LA REGIONE AVEVA STANZIATO 8,6 MILIONI DI EURO Un appalto senza precedenti dopo anni di esondazioni disastrose UN APPALTO senza precedenti per il Riminesi quei lavori necessari e inderogabili di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale degli argini del fiume Uso: ben 8,6 milioni di euro, tutti provenienti da fondi regionali. L' intervento, ideato nel 2010, partito nel 2011 e concluso in quasi quattro anni con alcuni ritardi, è uno dei più importanti fatto su un corso d' acqua del territorio. Non per caso: da inizio anni Novanta il territorio di Bellaria Igea Marina è finito più volte allagato per la tracimazione del corso d' acqua. Ripetuti episodi di esondazione nel 1991, 92, 94, 96 e 2002, con danni pesantissimi ad abitazioni, attività produttie e aree coltivate, e rischi per la popolazione residente. Il fiume è tracimato anche in seguito, l' ultima volta lo scorso febbraio, qui non per la mancata tenuta degli argini ma per l' esondazione del fiume in zona porto, a causa del mare grosso alzato dal vento di bora che impediva alle acque fluviali di sfociare in mare. L' opera, coordinata dall' ex Genio civile (Servizio tecnico di bacino) ha riguardato in varia maniera 53 chilometri sui 150 complessivi dell' Uso. Il grosso dei lavori è stato concentrato nelle zone più a rischio. QUELLE dei territori di Bellaria Igea Marina, San Mauro Pascoli e Rimini. L' opera ha permesso di avviare anche un processo di rinaturalizzazione del fiume, con percorsi pedonali e pista ciclabile. Quest' ultima attraverso anche Santarcangelo, risalendo la collina fino a Sogliano. L' intervento prevedeva anche la realizzazione di casse di espansione una più grande, altre secondarie sul territorio bellariese, dove convogliare l' acqua in caso di piena, innalzamento degli argini del fiume nonché alcune scorciatoie per far defluire più velocemente l' acqua. Degli 8,6 milioni di finanziamento 3,2 erano destinati a risarcire dei necessari espropri (con accordo bonario) un' ottantina di proprietari dei terreni confinanti con il fiume, per una superficie complessiva di 350mila metri quadrati. L' importo dei lavori a base di gara è stato di 4.163.398,59 euro. I lavori sono stati affidati, con una gara d' appalto, a tre imprese locali: Cooperativa Braccianti di Rimini, Globo Costruzione ed Eco Demolizioni. Mario Gradara. MARIO GRADARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 7 gennaio 2016 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di San Mauro Pesano le tante assenze, il derby finisce senza gol Poche emozioni Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male al 'Manuzzi' R o m a g n a C e n t r o 0 Sammaurese 0 ROMAGNA CENTRO (352): Semprini 6; Maioli 6,5, Ronchi 6, Brunetti 6; Zamagni 6,5, Morena 6 (30' st Gori), Dall' Ara 6, Ferretti 6, Rizzitelli (22'pt Vitellaro 5,5); Luzzi 5,5 (12' st Saporetti 5,5), Spadaro 5,5 All.: Rossi. SAMMAURESE (4321): Stella 6; Pesaresi 6, Rosini 6,5, Sampò 6,5, Tartabini 6; Scarponi 6, Gaiani 5,5 (20' st Bassani 5,5), Diallo 6; Rondinelli 5,5, Pieri 5,5; Traini 6 All.: Protti. Arbitro: Lavelli di Sesto San Giovanni. Note: spettatori 400 circa; ammoniti Ronchi, Morena, Ferretti, Vitellaro, Pesaresi, Tartabini, Sampò, Bassani; angoli 5 a 2 per la Sammaurese; recupero 1' e 5'. · Cesena SI SONO sentite eccome le assenze di Tonelli e Ridolfi nel Romagna Centro e Simoncelli e Bonandi per l a Sammaurese: infatti mancando quelli che sanno saltare l' avversario e inventare gioco la gara è risultata piatta, specie nel primo tempo. Il pareggio accontenta più gli ospiti che consolidano la loro ottima classifica, il Romagna Centro torna a fare punti ma adesso servono anche vittorie per non scivolare ancora in classifica. CRONACA davvero scarsa nella prima frazione di gara: al 9' Dall' Ara prova il destro da fuori area, palla oltre la traversa. Al 12' bel destro dalla distanza di Scarponi sul quale il ben piazzato Semprini sfodera la respinta di pugno. Al 23' Semprini respinge corto su azione da calcio di punizione, Gaiani cerca la battuta al volo col sinistro ma l' esito non è esaltante. Nella ripresa la Sammaurese mette più intensità nel suo gioco e alcune potenziali situazioni da rete le costruisce. Al 9' risulta di poco alta la punizione battuta da Traini. Al 13' Rosini manca di un niente l' impatto dentro l' area piccola su cross di Pieri. Al 23' Semprini deve uscire per anticipare Rondinelli che stava per approfittare del tocco troppo corto di Brunetti. La vera chiara occasione che potrebbe decidere la gara arriva al 33' quando sul cross teso di Scarponi da destra Traini sembra ormai pronto alla deviazione in rete ma l' intervento in scivolata di Maioli salva il Romagna Centro. Al 43' ci prova Rosini di testa ma la mira non è precisa sia pur di poco. Al 48' il Romagna Centro può partire in contropiede; Spadaro serve in profondità Saporetti che si allarga troppo e perde l' opportunità di battere a rete. Al 49' Zamagni, buono il suo esordio per intraprendenza e corsa, scatta sulla destra e centra teso cercando un compagno ma Rosini ancora una volta sceglie bene il tempo e libera l' area. Alla fine il pareggio ci sta vista la gara, certo nella ripresa la Sammuarese si è fatta preferire ma Traini è stato troppo spesso isolato e sugli esterni è mancata la spinta e l' imprevedibilità che sono caratteristiche specifiche dei giallorossi. Roberto Daltri. ROBERTO DALTRI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 7 gennaio 2016 Pagina 10 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di San Mauro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 7 gennaio 2016 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Comune di San Mauro Spogliatoi Rossi: «Un buon punto» Protti: «Avanti così verso la salvezza» Cesena QUANDO INIZIA il girone di ritorno si deve guardare ancora di più al sodo, lo conferma Roberto Rossi nella sua analisi: «Ultimamente avevamo giocato un buon calcio ma non abbiamo raccolto quei risultati che ci avrebbero consentito di migliorare la classifica e allora abbiamo deciso di essere meno belli ma più pratici e per oggi volevamo soprattutto non concedere le ripartenze nelle quali la Sammaurese è molto brava. Sono soddisfatto, i ragazzi sono stati bravi e come sempre hanno messo tanto impegno». Sul fronte della Sammaurese replica Stefano Protti: «E' un buon risultato perché ci permette di tenere il Romagna Centro a otto punti e di avere qualche jolly da giocare nel girone di ritorno. Se c' era una squadra che doveva vincere siamo noi visto che loro non hanno mai calciato nella nostra porta». r. d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 7 gennaio 2016 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro «Meglio di così non potevamo cominciare» Antonioli soddisfatto: «Ma non è stata così semplice come il risultato farebbe sembrare» CASTIGLIONE. Il 2015 della Ribelle si era chiuso con il pareggio in chiaroscuro con il Ravenna, l' alba del 2016 ha portato la vittoria più netta della gestione di Mauro Antonioli. «Meglio di così non poteva cominciare sottolinea il tecnico ravennate anche se non è stata così semplice da incanalare come il risultato finale potrebbe far sembrare. C' è da dire che nei primi quindici minuti del primo tempo abbiamo sofferto le loro ripartenze e ho rivisto i fantasmi della partita con il Ravenna. Ci siamo trovati solamente sopra di un gol a fine primo tempo e c' era il rischio di essere raggiunti da un altro episodio come il loro pareggio in cui il nostro portiere è scivolato nel momento di intervenire. Ma questa volta devo avere trovato le parole giuste per stimolare i miei ragazzi che hanno risposto nel modo migliore, soprattutto con la testa perché dal punto di vista fisico e atletico li avevo visti molto bene già alla fine del 2015». Tra pochi giorni una sfida sentita con la Sammaurese. «Nel momento in cui la partita si è messa nei giusti binari conclude Antonioli ho pensato a salvaguardare i giocatori, togliendo Graziani e inserendo Rodriguez, sostituendo Bamonte che ha avuto un fastidio in settimana e facendo esordire Foschi, stessa cosa per Lari che è un giocatore molto utile. Per questo possiamo festeggiare poco per questa vittoria perché vogliamo prepararci al meglio per una partita importante nella quale vogliamo riscattare la sconfitta sonora dell' andata (15, ndr)». (a.g. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 7 gennaio 2016 Pagina 19 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro L' allenatore giallorosso accoglie così Ahmetovic che firmerà oggi: «E' un' ottima risorsa» Protti: «Siamo andati meglio noi» «Ai punti avremmo meritato di vincere ma va bene così» CESENA. Non sono arrivati gol ma è comunque arrivato un punto con cui la Sammaurese continua a muovere la classifica. C o s ì i l t e c n i c o Stefano P r o t t i : « S o n o soddisfatto di questo pareggio ottenuto sul campo di una squadra ben organizzata, e lo sono anche perché il Romagna Centro è ad oggi il nostro punto di riferimento in chiave salvezza e le lunghezze che ci separano continuano ad essere 8. Il pari può essere il risultato giusto ma ai punti avremmo sicuramente meritato noi, che abbiamo creato le occasioni migliori mentre il nostro portiere non si è praticamente sporcato i guanti». Senza due elementi come Bonandi e Simoncelli era inevitabile che la differenza si sentisse: «Non mi piace parlare degli assenti ma è ovvio che senza di loro abbiamo faticato di più, visto che siamo una squadra che sfrutta al massimo gli esterni e che al loro posto siamo stati costretti a schierare due giocatori fuori ruolo». Il punto di oggi è quindi un tassello in più per la salvezza, specie all' inizio di un girone di ritorno che si prospetta avvincente quanto duro: «Le squadre di medio bassa classifica si sono quasi tutte rafforzate mentre con gli infortuni noi abbiamo sempre più la coperta corta. Venivamo da 4 punti contro Forlì e Parma ma non butto affatto via questo pari, perchè ottenuto giocando meglio e creando le migliori chance contro una squadra che aveva un grandissimo bisogno di fare punti. Quanto all' arrivo di Ahmetovic, per noi può diventare un' ottima risorsa. È giovane e ha bisogno di tanto spazio, mentre nel Romagna Centro non vedeva praticamente più il campo, specie con gli ultimi recenti arrivi». (c.l. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 7 gennaio 2016 Pagina 19 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Romagna Centro e Sammaurese non si fanno male Pesanti le assenze su entrambi i fronti: emozioni quasi nulle e pareggio inevitabile CESENA. Pur nel giorno de ll 'Epifania nessuno al M an uz zi riesce a portarsi via tutti i punti. Finisce con un non entusiasmante 00 un derby tra Romagna Centro e Sammaurese dominato dalle difese, che in entrambi i casi non hanno rischiato più di tanto rendendo ancor più pesanti le assenze nei due reparti avanzati, gli squalificati Tonelli e Ridolfi da una parte e gli infortunati Bonandi e Simoncelli dall'altra. Nel 352 di Roberto Rossi ritrova posto a centrocampo Giuliano Morena per bloccare il più possibile le ripartenze di una Sammaurese che affianca a Traini gli adattati Pieri (centravanti) e Rondinelli (centrocampista). Il primo minisussulto del match arriva al 7': Gaiani perde un brutto pallone a beneficio di Spadaro, che ai 16 metri viene chiuso da Sampò con il seguente tiro di Morena murato. Poco dopo Dall'Ara trova lo spazio per un mancino da fuori che sorvola la porta. Si fa vedere anche la Sammaurese, che al 13' va al tiro con Scarponi trovando i pugni di Semprini. Al 24', dopo una delle tante uscite puntuali del portiere biancazzurro, Gaiani manda fuori col mancino. Fino al duplice fischio non succede praticamente nulla, con tanti batti e ribatti e le difese sempre ordinate, specie quella del Romagna Centro dove Maioli e Ronchi bloccano a più riprese Traini e gli esterni di centrocampo lavorano bene su Pieri, cancellato dalla partita, e sull'intraprendente Rondinelli. Dall'altra parte Rosini e Sampò non rischiano praticamente mai contro Luzzi e Spadaro, che effettua qualche dribbling interessante ma senza il classico guizzo finale. Il copione si mantiene pressochè tale anche nella ripresa, con le due squadre molto più attive ma sempre inconcludenti. Ad avere le occasioni migliori è senz'altro la Sammaurese: Traini al 54' manda alta di poco una punizione dai 20 metri e al 69' Semprini anticipa Rondinelli dopo un brutto retropassaggio di Brunetti. Il Romagna Centro del secondo tempo è tutto, o quasi, in un tiro in orbita di Saporetti al 71'. Provvidenziale, a dir poco, l'anticipo di Maioli su Traini che avrebbe molto probabilmente insaccato sulla palla bassa di Rondinelli. A ridosso del 90', invece, su una punizione di Scarponi la zuccata di Rosini termina a lato di un soffio. Nel recupero a Saporetti non riesce un dribbling su Pesaresi che lo avrebbe mandato in porta. Dolci e carbone, quindi, nelle calze di entrambe le squadre: il Romagna Centro continua nei suoi problemi di finalizzazione: un passo indietro anche dal punto di vista del gioco, ma tiene inviolata la porta, cosa che non accadeva da 11 gare. La Sammaurese, che oggi tessera ufficialmente l'ormai ex Romagna Centro Marcello Ahmetovic, ha ancora mosso la classifica ma senza le due ali d' oro, fuori ancora per almeno altre due partite, servirà stringere i denti vista la mancanza di vere alternative. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 7 gennaio 2016 Pagina 19 < Segue Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 7 gennaio 2016 Pagina 19 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro Il tecnico cesenate accetta di buon grado il punto Rossi si accontenta: «C'è stato grande equilibrio» CESENA. Rientrato dai due turni di squalifica, Roberto Rossi analizza lo scialbo 00 nel derby: «Il risultato è senz'al t r o quello giusto: le due squadre si sono equivalse in tutto e per tutto, con l'attenzione in difesa che l'ha fatta da padrona per tutto il tempo. Venivamo da una bella prestazione contro il San Marino che non ci ha portato punti e oggi (ieri, ndr), volevamo a tutti i costi fare risultato. Peccato non essere riusciti a vincere ma se non altro siamo tornati a muovere la classifica. Sono soddisfatto della prova offerta dai ragazzi, che hanno messo la solita grinta in una partita dove l'equilibrio ha regnato sovrano. Siamo stati bravi a tenere l'ordine anche nel finale, dove la Sammaurese ha spinto con più veemenza». La mossa principale del tecnico biancazzurro è l'inserimento di Morena in un 352 meno offensivo e molto più di rottura: «Non volevamo dare alla Sammaurese l'o p p o r t unità di sfruttare la sua arma migliore, ovvero le ripartenze. Con Morena ho optato per una scelta più conservativa rispetto al recente passato e la partita ha detto che siamo stati meno belli ma sicuramente più pratici. Abbiamo giocato tante partite con l'attacco a 3 nelle quali subivamo delle ripartenze che a conti fatti ci risultavano fatali e la scelta fatta nel derby ha dato i suoi frutti. Certo, dobbiamo essere più pericolosi anche in avanti dove è mancato senza dubbio qualcosa ma siamo tornati a non prendere gol e questo è già un bel segnale. Rizzitelli (uscito nel primo tempo per infortunio, ndr) ha rimediato un colpo piuttosto doloroso all'altezza del tallone che a questo punto sarà valutato nei prossimi giorni». (c.l.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 7 gennaio 2016 Pagina 34 Corriere di Romagna (ed. ForlìCesena) Comune di San Mauro SAN MAURO Arte nello studio del consulente del lavoro In mostra per tutto il mese di gennaio le opere della pittrice Innocenti SAN MAURO. Per la seconda volta, la pittrice Maria Grazia Innocenti è ospite, con le sue tele dolci e sognanti, dello studio del consulente del lavoro Luca Piscaglia, a San Mauro Pascoli. Questa iniziativa, attivata da circa un anno, vede avvicendarsi opere d' arte nell' atrio e all' interno degli uffici. Lo scopo è va lorizzare i pittori che partecipano, con le loro creazioni, all' asta di beneficenza del Rotary Club Valle del Rubicone, che così riesce ogni anno a concretizzare un progetto con i fondi raccolti. La mostra sarà visibile fino alla fine di gennaio, in via Bellaria Nuova 512, nella zona industriale di San Mauro Pascoli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 7 gennaio 2016 Pagina 19 La Voce di Romagna Comune di San Mauro GLI ALLENATORI Antonioli "Nella sosta abbiamo lavorato bene, ora rivincita con la Sammaurese" CASTIGLIONE DI RAVENNA E' chiaramente soddisfatto mister Mauro A n t o n i o l i p e r i l risultato e la prestazione dei suoi. "Al di là del punteggio, la partita non è stata facile da incanalare, abbiamo subito il pareggio per un errore di valutazione di Lani che si aspettava il cross e avanzando di qualche metro è stato sorpreso dalla loro conclusione, abbiamo sofferto un po' le loro ripartenze, poi abbiamo apportato una variante tattica e all' intervallo, con il vantaggio minimo ho detto ai ragazzi che bisognava chiuderla la partita" esordisce il grande ex della sfida, aggiungendo: "Dal punto di vista atletico i ragazzi li avevo visti molto bene durante la sosta, l' unico problema poteva essere la testa. Hanno risposto alla grande ed i risultati sono stati evidenti. A risultato praticamente acquisito ho potuto fare il turnover per Graziani e soprattutto Bamonte, vittima di un risentimento. Ora vorremmo goderci questa vittoria che ci regala il sesto posto solitario, ma già la mente è a domenica domenica prossima, quando saremo ospiti della ioli Sammaurese che ci ha inflitto una sonora batosta all' andata. Non è che abbiamo il dente avvelenato, ma vorremo sicuramente prenderci la nostra rivincita". Be.Gri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 7 gennaio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di San Mauro SPOGLIATOI Parla il presidente Protti "Un pari che ci sta Altri rinforzi? Se capita l' occasionissima..." Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno Cristiano Protti, presidente della Sammaurese, che, seduto ieri sulle tribune del Manuzzi, ha assistito ad un derby tutt' altro che ricco di emozioni (e occasioni). "Il pari è stato senza dubbio il risultato più giusto dichiara il numero uno giallorosso . Entrambe le squadre avevano assenze importanti e credo che la cosa abbia inciso. Nella ripresa abbiamo forse creato qualcosina in più noi, ma ci è mancato il guizzo vincente. Ad ogni modo si trattava di uno scontro salvezza e non perdere è stato importante. Abbiamo mantenuto invariato il distacco dal Romagna Centro (+8, ndr), non la mentiamoci". Gli uomini di Protti hanno incominciato l' anno nuovo così come l' avevano chiuso, con un pareggio. Solo che quello ottenuto nell' ultima gara del 2015 aveva un sapore speciale, perché arrivato al Tardini contro la corazzata Parma: "Quella gara è e resterà per sempre nella storia della Sammaurese, ma il nostro campionato non è finito al Tardini. La classifica è più che buona, meglio non guardarla troppo" ammonisce il presidente. Che poi parla anche di mercato: "Domani (oggi, ndr) arriva Ahmetovic, ma se capiterà un' occasione non ci tireremo indietro. Al momento, però, siamo a posto così". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 7 gennaio 2016 Pagina 21 La Voce di Romagna Comune di San Mauro Derby spuntato: vince la noia PARI A RETI BIANCHE TRA ROMAGNA CENTRO E SAMMAURESE Entrambe le squadre, con pesanti assenze in avanti, non riescono a trovare la via del gol e si accontentano del punticino. L' unico tiro in porta della gara porta la firma di Scarponi: troppo poco Chi ieri ha deciso di sfidare il freddo presentandosi al Manuzzi per assistere a Romagna CentroSammaurese, o è un tifoso incallito di una delle due squadre o probabilmente non aveva molto di meglio da fare. Poche emozioni, tanti sbadigli e un unico tiro in porta. A condizionare il derby le pesanti assenze concentrate nei rispettivi reparti offensivi. Se pesassimo il primo tempo su una bilancia, penderebbe leggermente dalla parte dei padroni di casa. I ragazzi di Roberto Rossi si sono resi pericolosi due volte su palla inattiva: due schemi da calcio d' angolo hanno liberato al tiro prima Dall' Ara e poi Ferretti, ma nessuno dei due ha trovato lo specchio della porta. Chi, invece, ha scaldato i guantoni di Semprini è stato Scarponi, che dalla distanza ha lasciato partire una conclusione centrale respinta coi pugni dall' estremo portiere biancazzurro, attentissimo soprattut to sulle palle alte. Senza Bonandi e Simoncelli l' attacco degli ospiti è risultato sterile, così come quello dei padroni di casa senza Ridolfi e Tonelli. La Sammaurese ha cercato spesso il lancio lungo per sfruttare la fisicità di Traini, nella speranza che il bomber giallorosso trovasse la spizzata vincente per l' inserimento, a turno, dei due esterni d' attacco, mentre il Romagna Centro ha provato a pungere, senza riuscirci, in contropiede. Nella ripresa stesso copione, anche se a sfiorare (parolone!) il vantaggio sono stati i ragazzi di mister Protti. A romprere l' equilibrio ci ha prova Traini su punizione, ma il suo tiro a giro non è sceso in tempo ed è finito sopra la traversa. Poi è stato Rosini da calcio a far venire i brividi (questa volta non per il freddo) ai tifosi di casa: la sua zuccata su corner è termina a lato di poco. Il resto dei secondi 45 minuti lo si può riassumere in uno spunto interessante di Rondinelli, che dal fondo ha pescato Traini anticipato da una diagonale perfetta di Maioli, e da un contropiede nel secondo dei 5 minuti di recupero (concessi per la rottura di una bandierina del calcio d' angolo) vanificato da Saporetti che, anziché chiudere il triangolo con Spadaro (meglio posizionato), ha scelto la conclusione a giro (fuori di molto). E' stato questo l' ultimo sussulto di un derby fisico e contratto, terminato con un pareggio che consente al Romagna Centro (ieri con un' età media di poco superiore ai 19 anni) di prendere una boccata d' ossigeno dopo il k.o. di San Marino e alla Sammaurese di. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 7 gennaio 2016 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione locazioni «calmierate» Affitto concordato in crescita con tagli fiscali e mq in catasto Maggiore convenienza per le tasse ridotte nella legge di Stabilità e per i canoni basati sulla superficie Lo "sconto" del 25% su Imu e Tasi previsto dalla legge di Stabilità per chi affitta una casa a canone concordato aumenta le agevolazioni fiscali per questo tipo di contratto. Che intanto registra una crescita, pur limitata in termini assoluti e ancora disomogenea: secondo Tecnocasa nel primo semestre 2015 la diffusione del concordato è stata pari al 18%, contro il 13,9% dello stesso periodo 2014 (+30%). La risalita origina dall' incrocio di diversi fattori. I n n a n z i t u t t o l a c e d o l a r e s e c c a (imposta sostitutiva di Irpef e addizionali) al 10%, contro il 21% riservato alle locazioni libere. Poi il rinnovo di alcuni accordi territoriali primo quello di Milano per delineare fasce di oscillazione del canone aggiornate, plausibili ed equilibrate: alla "giusta distanza" dai valori del mercato libero (vedi Casa24 Plus del 2 luglio scorso). Infine, forme di agevolazioni comunali e tutele contro i ritardi nei pagamenti. Il taglio del 25% sulle tasse locali (vedi articolo in basso) rientra in questo percorso di rilancio e allarga il campo della convenienza. Ma c' è un altro aspetto che potrebbe in un certo senso favorire la trasparenza e quindi la stesura dei contratti concordati, ed è quello relativo alla superficie dell' abitazione. Da un paio di mesi, per le case e le pertinenze (non per tutte) è infatti disponibile in visura catastale il dato dei metri quadrati. È vero che la superficie per ora senza alcuna funzione fiscale è calcolata ad esempio al lordo degli spazi accessori e non è utilizzabile quindi da sola per la determinazione dell' affitto calmierato. Quel che interessa non sono infatti i mq catastali ma la superficie calpestabile e altri elementi (in diversa maniera) eventualmente computati. Il dato catastale può però aiutare ad avere una misura perlomeno orientativa, a capire se i dati dichiarati nel contratto sono corretti, e di conseguenza il parametro del canone. Perché sottolineano gli addetti ai lavori non sono rari i casi in cui si dichiarano dimensioni dell' appartamento "gonfiate", consapevolmente o meno. «Le parti possono comunque misurare e verificare insieme la grandezza dell' abitazione osserva il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa . Quanto al dato in catasto, il Territorio concede in teoria un punto di riferimento, che può essere di supporto nel singolo contratto per determinare il valore esatto. Ma dal punto di vista pratico bisogna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 7 gennaio 2016 Pagina 12 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione innanzitutto vedere se quei dati sono conformi alla realtà, visto che molti dovrebbero essere nuovamente accertati». Arrivare a definire il corretto livello di affitto calmierato non è sempre agevole. Il canone è deciso in sede contrattuale vagliando caratteristiche dell' alloggio, stato manutentivo, pertinenze, spazi comuni, servizi tecnici, mobilio. Ed entro un range (un minimo e un massimo) indicato in partenza e disegnato dagli accordi locali secondo aree omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali, tipologie edilizie (categorie, classi catastali). Alla fine, semplificando, si tratta di fissare una quota per metro quadrato. Se si "falsifica" (in eccesso) la metratura, ne deriva un canone di norma più prossimo ai livelli dell' affitto libero rispetto a quanto vorrebbero gli accordi stessi, così vanificando o riducendo la convenienza per i conduttori. Cosa accade dunque se l' affitto viene calcolato nel modo sbagliato? «Purtroppo i controlli sul rispetto dei parametri sono spesso aleatori, e gli uffici comunali si muovono "a campione" commenta il segretario del Sunia di Torino, Sergio Contini . Ad ogni modo, l' inquilino che durante il rapporto locativo si accorge di una discrepanza può esigere una verifica della superficie, e tramite il sindacato fare una vertenza per chiedere la ricalibratura del canone e il rimborso delle somme corrisposte in eccedenza. Fallita questa via, rimane quella giudiziale, con l' obbligo di tentare la mediazione». La Commissione di conciliazione stragiudiziale, prevista dal Dm 30 dicembre 2002 (articolo 6) anche per attestare «la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto agli accordi di riferimento», non è stata composta né ha funzionato in ogni città. «In quindici anni di affitti calmierati, a Bologna è stata convocata solo un paio di volte spiega Mauro Colombarini, segretario del Sunia locale . Qui i controlli restano comunque efficaci, perché il Comune è in grado di incrociare le superfici riscontrate dal sistema di mappatura con quelle registrate nei contratti concordati. E imporre ai proprietari grosse penalità, se si rivelano evidenti discordanze». Il nuovo dato sui mq catastali aiuta? «In realtà speravamo in uno strumento migliore, più preciso e utilizzabile dice Colombarini . A Bologna, una delle città con la maggior diffusione di concordati, come superficie usiamo per esempio solo il perimetro interno, esclusi i muri esterni. Resta il problema: in Italia manca un sistema di misura comune». © RIPRODUZIONE RISERVATA. PAGINA A CURA DIDARIO AQUARO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 7 gennaio 2016 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione le agevolazioni Sconto del 25% su ImuTasi, cedolare al 10% fino al 2017 Con lo sconto del 25% su Imu e Tasi, previsto da quest' anno per chi affitta a canone concordato, la legge di Stabilità p r o v a a estendere l' appeal della formula contrattuale. Non si è giunti a fissare un tetto del 4 per mille all' aliquota complessiva, come ipotizzato in un primo momento; ma dopo aver già ribassato dal 15 al 10% la cedolare secca a partire dal 2014 (e fino a tutto il 2017), si vuol dare ulteriore supporto alle locazioni calmierate, che più di altre hanno subìto gli aumenti fiscali degli ultimi anni. Dunque l' imposta, determinata dall' aliquota comunale, «è ridotta al 75 per cento». Riduzione che si applica nel 2016 a quanto dovuto in base alle aliquote fissate per il 2015 dalle singole amministrazioni, che per quest' anno non possono modificarle in aumento. Secondo le stime di Confedilizia, elaborate sulla rendita media di abitazioni in categoria A/2 nei capoluoghi di Regione (vedi tabella), il p u r o r i s p a r m i o d i imposta ImuTasi p u ò andare dai 192 euro di Trento ai 567 di Roma (dove l' aliquota è massima). Lo sconto è positivo per chi ha un locazione in corso evidenzia l' associazione dei proprietari ma avrà impatto limitato sullo sviluppo di nuovi contratti, perché tutto dipende dalle scelte iniziali fatte dai Comuni: se l' imposizione è troppo alta, non basta questo sconto a rendere la formula appetibile. Del resto, l' affitto concordato non solo ha risentito dell' aumento del carico di imposta inflitto alle abitazioni locate a persone fisiche (arrivo dell' Imu nel 2012, aggiunta della Tasi nel 2014), ma ha visto cancellarsi o ridursi alcune delle agevolazioni prima previste (ai tempi dell' Ici). Agevolazioni che ora si prova a introdurre "dall' alto", visto che le riduzioni offerte dai Comuni (quando ci sono) si rivelano spesso insufficienti. Leggendo le delibere comunali sul sito delle Finanze, si nota che nel 2015 i capoluoghi di provincia hanno deciso per gli affitti concordati un' aliquota media ImuTasi dell' 8,6: troppo elevata per favorirne la convenienza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 7 gennaio 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Agenda parlamentare. Si avviano all' esame anche il sospeso sulla giustizia (dalla corruzione al processo civile), il conflitto d' interessi e il diritto di cittadinanza Nuovo Senato, appalti pubblici in formato Ue e unioni civili: alla ripresa tre ddl con brivido ROBERTO TURNO Roma Un poker di leggi più o meno a portata di mano, anche se con brividi politici annessi: l' addio al Senato attuale e al federalismo datato 2001, gli appalti pubblici "formato Ue", la spinta (attutita) alla concorrenza nei mercati e nelle professioni, le unioni civili col dilemma adozioniaffido che spacca trasversalmente maggioranza e opposizione ma che intanto sta alzando l' asticella dello scontro tra il Pd e un Ncd sempre più sull' orlo di una crisi di nervi. Poi tre decreti legge in cerca d' autore, col rebus Ilva e l' ennesimo milleproroghe in versione light per il 2016. Per non dire di altre "pagliuzze" legislative pronte ad affacciarsi all' orizzonte, che poi tanto pagliuzze non sono: il sospeso sulla giustizia (dalla corruzione al processo civile) o la partita sempre incandescente, e forse per questo rinviata di continuo del conflitto d' interessi. E perfino del diritto di cittadinanza. No, non sarà una ripresa esattamente in discesa quella che attende il Governo alla ripresa dei lavori in Parlamento. Anche se il più ormai è stato fatto a dicembre, quando con la manovra sono andati in porto una dietro l' altra riforma della Rai, green economy e una raffica di decreti legge. Ma la ripresa invernale alla Camera e al Senato, non sarà per questo meno complicata, con i toni politici che crescono e che in vista delle amministrative di primavera sono destinati a infiammarsi ancora di più. Soprattutto se da Bruxelles non dovessero arrivare segnali positivi dall' esame finale della manovra di bilancio italiana. Tanto più, poi, se alla tanta carne al fuoco dovesse aggiungersi anche quella delle pensioni. Intanto da lunedì 11, dopo 18 giorni di vacanze, la Camera riparte. E proprio il giorno in cui Matteo Renzi compie 41 anni, con 688 giorni di premierato, al giro di boa dei 1.033 giorni della XVII legislatura, sarà di scena la riforma costituzionale con l' addio all' attuale Senato, al bicameralismo perfetto e la revisione del titolo V della Costituzione dopo 15 anni vissuti pericolosamente con la riforma del 2001. «Dichiarazioni di voto e voto finale», recita l' odg di Montecitorio per un sì (scontato) che dovrebbe arrivare rapidamente, anche perché con altrettanta fretta, condizioni politiche permettendo, il Governo conta di incassare il quinto sì del Senato per poter poi concludere alla Camera in aprile. Aspettando in autunno il referendum popolare, quello sul quale Renzi ha ammesso di giocarsi tutto. Ma i calendari legislativi incalzeranno a ritmi sostenuti in gennaio, e poi per l' intero inverno e ancora a primavera. Ci saranno, per dire, i decreti attuativi della riforma della Pa, attesi per metà mese dal Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 7 gennaio 2016 Pagina 14 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Consiglio dei ministri, sui quali nessuna norma governativa può essere data per scontata. Ma ci saranno a strettissimo giro di posta altri appuntamenti su cui sono puntati tutti i fari. Da martedì 12, anzitutto, il Senato si prepara a dare l' ok definitivo alla riforma degli appalti, voto slittato al momento dello stop dei lavori di dicembre. Poi, sempre al Senato, ecco da martedì 26 profilarsi sempre in aula a palazzo Madama lo show down sulle unioni civili, dagli scenari imprevedibili con quelle alleanze a geometria variabile che fanno infuriare Angelino Alfano e i suoi, che non intendendo restare soci del Governo a trazione Pd soltanto a giorni (e provvedimenti) alterni. È su questo tema non a caso collegato a doppia mandata al voto sulla riforma costituzionale del Senato, dove il Governo gode di numeri più ballerini che si impernierà la nuova stagione che sta per aprirsi in Parlamento. Anche se non vanno trascurate altre partite in sospeso: la legge sulla concorrenza che è in commissione, sempre al Senato. La desaparecida (alla Camera) legge sul conflitto d' interessi. E quella sullo ius soli, il diritto di cittadinanza, di cui dopo il primo sì della Camera, si sono perse le tracce. Ancora una volta al Senato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 7 gennaio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Pacchetto Madia. Dai fallimenti alle crisi d' impresa: nella bozza di decreto attuativo equiparazione piena con le regole per le aziende private Partecipate, mobilità per gestire il riordino Per spostamenti di personale fino a 50 chilometri non è necessario il preventivo accordo con i sindacati Milano La nuova riforma delle partecipate scritta nelle bozze di decreto attuativo della delega Madia atteso a metà gennaio in consiglio dei ministri rilancia le regole sulla mobilità del personale, riproponendo in forma rafforzata un pacchetto di norme che era già stato introdotto dalla legge di stabilità 2014, ma che finora non ha avuto un' applicazione ad ampio raggio anche perché le "razionalizzazioni" scritte nelle ultime manovre si sono rivelate all' acqua di rose. La strada, dunque, non è inedita ma cambia il contesto, perché assieme a vincoli più rigidi per la riduzione delle partecipate pubbliche si introducono una serie di obblighi di riduzione degli organici e delle spese di personale, e in questa chiave si inseriscono le norme sulla mobilità che disegnano una situazione a cavallo fra le crisi d' impresa e l' operazione che si sta provando con le Province. La bozza di decreto, infatti, prevede esplicitamente l' applicazione alle società partecipate delle regole su mobilità e cassa integrazione scritte nella legge 223 del 1991 e quelle sugli ammortizzatori sociali introdotte dal decreto legislativo 22 che l' anno scorso ha attuato su questo versante il Jobs act. Il tentativo, insomma, è quello di avvicinare il più possibile le società pubbliche alle aziende private, con tanto di applicazione delle regole sulle crisi d' impresa e della legge fallimentare (come anticipato sul Sole 24 Ore del 2 gennaio). A ricordare invece la situazione delle province sono gli obblighi di revisione strutturale degli ambiti di attività e quindi degli organici delle partecipate, soprattutto quando si tratta di aziende a controllo pubblico. Il punto di partenza è rappresentato dall' obbligo per tutte le Pubbliche amministrazioni d i scrivere ogni anno il piano di razionalizzazione delle partecipate che deve mettere nel mirino, oltre ai casi già previsti dall' ultima manovra (società doppione, aziende con minifatturato, scatole vuote e così via), anche le aziende che operano in rami diversi da quelli rigidamente previsti dal decreto attuativo: servizi di interesse generale, opere pubbliche, servizi strumentali e servizi di committenza. A differenza del passato, come previsto dai correttivi della delega approvati in Parlamento, la mancata adozione del piano di razionalizzazione produrrà una sanzione amministrativa, ancora da stabilire negli importi. Non solo, gli enti pubblici proprietari dovranno indicare obiettivi di contenimento dei costi del personale alle loro società controllate, ma sono soprattutto le aziende a dover fissare una programmazione puntuale sul personale. Entro sei mesi dall' entrata in vigore delle nuove regole, infatti, le aziende controllate dalle pubbliche amministrazioni dovranno effettuare «un' analitica e puntuale ricognizione dei propri fabbisogni di personale, anche a tempo determinato», per i tre anni successivi, indicando in modo dettagliato i profili professionali di cui hanno bisogno, e trasmettere il tutto al nuovo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 7 gennaio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione organo di controllo sulle partecipate (su cui si veda il Sole 24 Ore di ieri). Le eventuali assunzioni non riportate in questo censimento preventivo saranno impossibili, ma soprattutto l' analisi dei fabbisogni dovrà far emergere anche gli "esuberi" e le "eccedenze" presenti nel personale già in organico. Proprio per gestire questo aspetto, che ha rappresentato finora uno degli ostacoli più importanti all' avvio di una semplificazione effettiva nella giungla delle partecipate, intervengono le regole sulla mobilità. In pratica, si riprende il meccanismo dei possibili accordi fra società controllate per lo scambio di personale, a patto che non si superino i confini (in particolare il limite dei 50 chilometri) scritti nel testo unico del pubblico impiego dopo l' intervento del decreto Madia del 2014. Se c' è l' intesa fra le aziende, le mobilità si possono attivare senza l' accordo del lavoratore interessato e dopo una semplice informativa alle rappresentanze sindacali dell' azienda e alle organizzazioni che hanno firmato il contratto collettivo. L' accordo con i sindacati, invece, diventa necessario solo per gli spostamenti che superano i 50 chilometri. Se il meccanismo parte, la società che cede il personale può farsi carico per tre anni del 30% del suo costo, ma se ha risorse in bilancio e senza produrre «oneri per la finanza pubblica»: questa quota, e qui arriva l' unica agevolazione, viene dedotta dall' imponibile su cui si calcolano le imposte sui redditi e l' Irap. Viene espressamente esclusa la possibilità che il personale in mobilità possa essere spostato dalla controllata alla pubblica amministrazione proprietaria, ipotesi del resto già ostacolata dal fatto che i dipendenti delle aziende in genere non hanno partecipato a un concorso pubblico: diverso è il caso delle persone che dipendevano dalla Pa e sono poi passate alla partecipata, e che ora possono essere reinternalizzate. Mobilità e reinteralizzazioni, per chiudere il cerchio, diventano la corsia preferenziale per il reclutamento, perché le società che intendono assumere personale senza passare da questi strumenti dovranno motivare la loro scelta. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Addio al patto di stabilità, arriva il pareggio di bilancio Nuovo vincolo per tutti, compresi i Comuni con meno di mille abitanti Dopo 17 anni di vigenza, dallo scorso 1° gennaio il patto d i stabilità interno è stato sostituito con il nuovo vincolo del pareggio di bilancio di competenza finale. La novità è contenuta nei commi da 707 a 729 dell' articolo 1 della legge di Stabilità ed applica parzialmente le novità della legge 243/2012 sul pareggio di bilancio costituzionale. Il nuovo pareggio di bilancio di competenza si applica a tutti i Comuni (compresi i quasi 2mila con meno di mille abitanti, finora esclusi dal patto di stabilità), alle Province e Città metropolitane e alle Regioni. Sono assoggettati al pareggio anche i Comuni istituiti a seguito di fusione dopo il 2011; escluse le Unioni. Un saldo non negativo Il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo (anche pari a zero) calcolato in termini di competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli d e l bilancio armonizzato) e le spese finali (primi 3 titoli del nuovo bilancio). Tale saldo può essere eventualmente modificato dall' intervento della Regione. Solo per il 2016, nelle entrate e nelle spese finali è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota proveniente dal ricorso all' indebitamento. Infine, non sono considerati nel saldo, gli stanziamenti di spesa del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi relativi ad accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Ai fini del calcolo del saldo del pareggio le esclusioni sono limitate ai contributi ricevuti a valere sul fondo ImuTasi di 390 milioni (comma 20) e alle spese sostenute dagli enti locali per interventi di edilizia scolastica (480 milioni di euro, comma 713). Per dimostrare la coerenza fra le previsioni del bilancio d i previsione e il saldo programmatico, gli enti sono obbligati ad allegare un prospetto contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di rendiconto. Con riferimento all' esercizio 2016, il prospetto sarà allegato al bilancio di previsione mediante delibera di variazione approvata dal Consiglio entro 60 giorni dall' entrata in vigore del decreto, il cui contenuto sarà definito da Arconet. Monitoraggio e certificazione finale Con decreto del Mef saranno definite le modalità di monitoraggio e di certificazione finale. Restano confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto capitale, purchè sia garantito l' obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. Gli spazi finanziari ceduti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dalla Regione sono assegnati tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzate dai Comuni con meno di mille abitanti e dai comuni istituiti per fusione dopo il 2011. Gli enti locali dovranno inviare le richieste all' Anci, all' Upi, alle Regioni e alle Province autonome, entro il 15 aprile ed entro il 15 settembre; le Regioni e le Province autonome definiranno i saldi obiettivo rideterminati entro i termini perentori del 30 aprile e del 30 settembre. Le "code" dei vecchi patti Le "code" dei vecchi patti entreranno a far parte del prospetto del pareggio degli anni 20162018, con effetti di riduzione o o di aumento del saldo (in caso di spazi ricevuti o ceduti nei due anni precedenti). Per la quota di spazi finanziari non soddisfatta tramite l' aiuto regionale gli enti locali potranno contare sullo scambio a livello nazionale: per cui gli enti che prevedono di conseguire un differenziale negativo (o positivo) rispetto al saldo "zero" fra entrate e spese finali, avranno la possibilità di richiedere (o cedere), gli spazi necessari (o eccedenti) per impegni di spesa in conto capitale. I dati andranno comunicati alla Ragioneria generale dello stato entro il termine perentorio del 15 giugno; dopo di chè la Rgs, entro il 10 luglio, aggiorna gli obiettivi degli enti interessati dalla acquisizione e cessione di spazi finanziari per l' anno in corso e per il biennio successivo. L' acquisizione (o cessione) di spazi finanziari comporta il peggioramento (o miglioramento) dell' obiettivo dei due anni successivi per il 50% di quanto ricevuto (o ceduto). Il sistema sanzionatorio In caso di inadempimento alle regole sul pareggio di bilancio si rilevano alcune modifiche rispetto al sistema sanzionatorio vigente per il patto di stabilità: l' ente non può impegnare spese correnti in misura superiore all' importo dell' anno precedente (e non del triennio precedente); la riduzione del 30% dei compensi degli amministratori è operata in riferimento agli importi per indennità di funzione e gettoni di presenza al 30 giugno 2014 anziché al 30 giugno 2010; scatta il blocco totale delle assunzioni del personale e il taglio dell' indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori (queste ultime si applicano anche nel caso in cui la certificazione finale, pur attestando il conseguimento del saldo, risulta trasmessa dal commissario ad acta entro 60 giorni dal termine stabilito per l' approvazione del rendiconto). Inoltre in caso di elusioni, la sanzione pecuniaria fino a tre mensilità del trattamento retributivo, al netto degli oneri fiscali e previdenziali (oltre a quella che riguarda gli amministratori, pari fino ad un massimo di dieci volte l' indennità di carica percepita al momento di commissione dell' elusione) riguarda il responsabile amministrativo individuato dalla sezione giurisdizionale regionale della Corte dei conti (non più quindi solo il responsabile del servizio economicofinanziario). Le fattispecie elusive dal 1° gennaio 2016 saranno accertate rispetto alla corretta applicazione dei princìpi contabili di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. Per i Comuni sotto i mille abitanti, non soggetti al patto di stabilità, infine, il comma 762 ha risolto il coordinamento con le norme in materia di personale, confermando che restano ferme le norme riferite agli enti che nel 2015 non erano sottoposti alla disciplina del patto di stabilità (riferimento al 2008 come tetto di spesa e 100% turn over). © RIPRODUZIONE RISERVATA. ANNA GUIDUCCIPATRIZIA RUFFINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione L' IMPIEGO DELLE RISORSE Nelle spese correnti il 100% dei proventi da concessioni edilizie e sanzioni Semaforo verde nel 2016 e 2017 all' utilizzo integrale dei proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni (escluse quelle connesse agli abusi) per gli equilibri di parte corrente. A differenza di quanto previsto dall' articolo 2, comma 8 della legge n. 244/2007, grazie al quale fino a tutto il 2015 i Comuni potevano impiegare il 50% di questi proventi per finanziare spese correnti e il 25% per spese di manutenzione del patrimonio, il comma 737 della legge 208/2015 eleva la quota destinabile alla parte corrente del bilancio a l 100%, limitandone, però, l' impiego alle sole spese di manutenzione del verde, delle strade e del patrimonio comunale, oltre che alle spese di progettazione delle opere pubbliche. Una soluzione dettata dall' esigenza di alleviare le difficoltà che gli enti incontreranno nel quadrare i nuovi bilanci. Una serie di criticità La scelta, tuttavia, deve fare i conti con una serie di criticità che possono alterare gli equilibri finanziari fortemente perseguiti dall' armonizzazione. Innanzitutto perché entrate "straordinarie" non ricorrenti e non storicizzabili vanno a finanziare spese correnti certe e ripetitive, quali le manutenzioni del patrimonio, spesso già contrattualizzate. Inoltre perché tale facoltà contrasta palesemente con gli obblighi imposti dalla legge n. 243/2012 sul pareggio di bilancio (e codificati anche nel novellato articolo 162, comma 6, del Tuel) che impone di finanziare con le sole entrate correnti le spese correnti e quelle per rimborso di prestiti. Con il rischio, senza un adeguato intervento legislativo, che venga compromessa non solamente la tenuta dei bilanci, ma la loro stessa legittimità sostanziale. Anticipazione di tesoreria Anche per il 2016 gli enti in crisi di liquidità potranno beneficiare dell' anticipazione di tesoreria ai 5/12 delle entrate correnti. La legge di stabilità infatti (comma 738) proroga di un altro anno l' articolo 2, comma 3bis, del Dl 4/2014 (legge n. 50/2014). Nata come misura per favorire il rispetto dei tempi di pagamento sanciti dal Dlgs 231/2002, la norma sta perdendo il carattere "emergenziale" da cui la deroga era inizialmente scaturita per assumere sempre più i connotati di una norma di sistema, rivelatrice di una situazione di deficitarietà non momentanea. Grazie soprattutto alle anticipazioni di liquidità della Cassa depositi e prestiti, il pagamento dei debiti pregressi da parte degli enti locali può considerarsi pressoché concluso. Tuttavia in molti casi permangono inalterate le condizioni di "cronica" debolezza della cassa che rendono necessario il ricorso all' anticipazione di tesoreria ,ben oltre i limiti ordinari previsti dal testo unico (3/12). L' armonizzazione contabile ha sì introdotto misure specifiche volte a superare il deficit di liquidità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione (revisione dei residui, accantonamento al Fcde, equilibrio di esigibilità) ma i tempi necessari a restituire un equilibrio duraturo sono lunghi, stante anche il respiro trentennale concesso per ripianare il disavanzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. DANIELA GHIANDONIELENA MASINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione GLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI Programmazione biennale d' obbligo per forniture superiori al milione ALBERTO BARBIERO Le amministrazioni pubbliche devono razionalizzare i processi di s p e s a p e r g l i a c q u i s t i d i beni e servizi, mediante la programmazione biennale e facendo ricorso agli strumenti messi a disposizione da Consip e dagli altri soggetti aggregatori. La legge di Stabilità 2016 introduce (comma 505) questo obbligo per forniture e servizi d i valore unitario superiore a un milione di euro (rimane la facoltà di utilizzare la programmazione biennale per valori inferiori), prevedendo che i dati siano pubblicati e trasmessi al tavolo dei soggetti aggregatori, per consentire lo sviluppo di macroprocessi di acquisto su base regionale, nonché stabilendo criteri molto rigorosi per acquisti aldifuori della programmazione. Il mercato elettronico La legge n. 208/2015 innova anche (comma 502) le previsioni relative al mercato elettronico, stabilendo che l' obbligo per l' utilizzo del Mepa (o di altri mercati elettronici o di piattaforme telematiche) per l' acquisto di beni e servizi di valore inferiore alla soglia comunitaria parte dalla microsoglia di mille euro, lasciando libere le amministrazioni di utilizzare altre procedure (cottimo fiduciario, spese economali eccetera) aldisotto di questo valore. Per facilitare gli enti di minori dimensioni, la Stabilità 2016 consente (comma 501) anche ai comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti di poter acquisire autonomamente lavori, servizi e forniture mediante l' affidamento diretto entro il valore di 40mila euro, ma solo quando non sia possibile soddisfare il fabbisogno (soprattutto per beni e servizi) mediante gli obblighi di utilizzo del mercato elettronico o gli obblighi di adesione alle convenzioni stipulate da Consip e dagli altri soggetti aggregatori. Il quadro delle deroghe Proprio in ordine all' utilizzo obbligatorio delle convenzioni per l' acquisto di alcune categorie merceologiche di forniture e di prestazioni standardizzate, la legge n. 208/2016 ridefinisce (comma 494) le deroghe concesse alle amministrazioni tenute, stabilite dall' articolo 1, comma 7 del decrteo spendingreview (Dl 95/2012), prevedendo che gli enti possano acquisire autonomamente tali servizi e beni mediante procedure a evidenza pubblica, strumenti elettronici o facendo ricorso a centrali di committenza, a condizione che il corrispettivo messo a gara sia inferiore del 10% per la telefonia e del 3% per carburanti, energia e gas. L' acquisto "in autonomia" della singola amministrazione deve comunque essere autorizzato dall' organo di governo e deve essere comunicato alla Corte dei conti (comma 510). Il quadro normativo (comma 499) rafforza anche il ruolo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 7 gennaio 2016 Pagina 30 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dei soggetti aggregatori regionali. Nel quadro di riassetto dei processi di spesa, la legge proroga (comma 636) al 31 dicembre 2016 il divieto per le amministrazioni pubbliche di acquistare autovetture e di stipulare contratti di leasing per il loro utilizzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Finanza locale. Dopo gli interventi sugli immobili Comuni, meno spazio per l' autonomia fiscale PASQUALE MIRTO Anche quest' anno la l e g g e d i Stabilità (legge 208/2015) reca numerose modifiche ai tributi comunali. S i tratta generalmente di interventi di favore per i contribuenti, ma che al contempo tolgono s p a z i o d i m a n o v r a a l l a f i s c a l i t à locale, limitando sempre di più l' autonomia fiscale di Comuni. Anzi, nel 2016, con il blocco agli aumenti, si può dire che il federalismo fiscale sia andato ormai in soffitta. Le esenzioni La novità più importante per i contribuenti è l' esenzione Tasi p e r l e abitazioni principali non di lusso, sia per il possessore sia per il detentore. Per le abitazioni principali dei detentori resta c o m u n q u e d o v u t a l a Tasi d a p a r t e d e l possessore, nella stessa misura stabilita nel 2015 e se il Comune non ha individuato la quota, si applica quella base del 90 per cento. Le abitazioni di lusso (accatastate in categoria A/1, A/8 e A/9) rimangono soggette a Imu, con l' aliquota approvata nel 2015 e la detrazione di 200 euro e saranno soggette a Tasi, se p r e v i s t a d a l C o m u n e . S u l f r o n t e Imu l ' intervento più rilevante è quello sui terreni agricoli. È stata ripristinata l' esenzione per i terreni montani prevista per l' Ici, dall' articolo 7, comma 1, lettera h) del Dlgs n. 504/1992, ed è stata prevista la nuova esenzione per tutti i terreni posseduti e condotti dai coltivatori professionali, indipendentemente dalla loro ubicazione. Sono poi confermate le esenzioni per i terreni ubicati nelle isole minori e per quelli a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. I comodati Cambia nuovamente la disciplina per i comodati. Dal 2016 è prevista una riduzione del 50% della base imponibile. La nuova lettera "0a" del terzo comma dell' articolo 13 del Dl n. 201/2011 prevede il riconoscimento della riduzione per gli immobili concessi in comodato registrato a parenti in linea retta (padre/figlio) che la utilizzano come abitazione principale a condizione che il comodante/possessore risieda nello stesso Comune del comodatario e che possegga al massimo un altro immobile destinato a propria abitazione principale. Non trattandosi più di assimilazione, l' aliquota applicabile è quella ordinaria. Con una modifica alla disciplina Tasi (comma 669 della legge n. 147/2013) si chiariscono le ipotesi di assimilazione all' abitazione principale: abitazioni dei residenti all' estero, delle cooperative a proprietà indivisa assegnate ai soci, alloggi sociali, ex casa coniugale assegnata dal giudice della separazione, immobile dei militari ed infine, se previsto dal Comune, l' appartamento degli anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari. A queste ipotesi la legge di Stabilità aggiunge quella delle abitazioni delle cooperative edilizie a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari. Immobili e canone concordato Doppia agevolazione per gli immobili locati a canone concordato, di cui alla legge n. 431/1998. Dal 2016 l' Imu, determinata applicando l' aliquota deliberata dal Comune nel 2015, è dovuta nella misura del 75 per cento. Identica riduzione è prevista anche per la Tasi. A decorrere dal 1° gennaio 2016 le imprese possono chiedere la revisione della rendita catastale dei capannoni al fine di scomputare il valore dei macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo. Per le richieste avanzate entro il 15 giugno 2016, la nuova rendita produce effetti fiscali per tutto il 2016. Per gli accatastamenti successivi, invece, valgono le regole generali, ovvero la modifica della rendita avrà effetto ai fini Imu dal 1° gennaio dell' anno successivo a quello della messa in atti. Mancati gettiti e compensazioni I mancati gettiti derivanti da queste disposizioni, da calcolarsi sulla base dei gettiti effettivi ad aliquote 2015, saranno compensati da un incremento del Fondo di solidarietà comunale per 3.767,45 euro, a cui occorre aggiungere il contributo di 155 milioni per gli imbullonati. Si riduce, invece, a 390 milioni il fondo compensativo ImuTasi (625 milioni nel 2014, 472,5 milioni nel 2015), che sarà ripartito in proporzione alle somme attribuite con il Dm 6 novembre 2014 e non sarà computabile tra le entrate del nuovo saldo di competenza. Cambia, infine, la quota di accontamento del FSC da ripartire sulla base della differenza tra le capacità fiscali e i fabbisogni standard. La quota del 20% utilizzata nel 2015 è incrementata al 30% nel 2016, al 40% del 2017 ed al 55% nel 2018. I criteri di calcolo della trattenuta e di assegnazione del fondo sono piuttosto complessi anche per il 2016 e nulla fa presagire il rispetto del termine che la legge indica al 31 marzo prossimo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione REGIONI E SANITÀ Dote da 111 miliardi per la salute Alle Regioni fondi antidissesto La scommessa di potercela fare quest' anno con 111 miliardi e di non dover azionare ancora maxi ticket e maxi addizionali. La tenuta della spesa farmaceutica in ospedale e il mistero del reale impatto dei medicinali innovativi. Il peso dei contratti e della stessa contrattazione decentrata. L' ingresso di 6mila tra medici e infermieri neo assunti o stabilizzati. Il rebus dell' effetto dei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza) così come dell' annunciato Piano nazionale vaccini. Sette incognite Saranno, almeno, queste sette incognite a gravare sui bilanci d i A s l e ospedali nel nuovo anno. E che costituiscono le prime e decisive sfide per le Regioni e i loro bilanci: la sanità, che vale in media quasi l' 80% dei conti locali, resta infatti la partita delle partite per i governatori. Una vera e propria mina vagante. A partire dalle Regioni sotto piano di rientro dai disavanzi sanitari, cinque delle quali (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Calabria) anche commissariate. Ma anche la legge di Stabilità 2016 ha riservato capitoli importanti alla spesa sanitaria, uno degli snodi decisivi per i conti pubblici. Non mancando di cercare di mettere in campo anche la possibilità di azionare leve e meccanismi gestionali sia per risparmiare sia per mettere al riparo i bilanci da cattive amministrazioni. In questa direzione vogliono andare i piani, al massimo triennali, di rientro dai deficit per gli ospedali, con tanto di verifica dei livelli e della qualità dei servizi e di annessa rimozione dei manager inadempienti. A dare una spinta a trasparenza e "buona spesa", intendono contribuire gli acquisti di beni e servizi tramite centrali uniche regionali di committenza di riferimento, con procedure che, se aggirate, comporteranno illecito disciplinare e saranno causa di danno erariale. Intanto, si parte con una dote di 111 miliardi: 2 in meno di quanto previsto, ma 1,3 in più del 2015. Sebbene i nuovi Lea comportino una spesa vincolata nel Fondo sanitario per 800 milioni e il nodo del costo dei contratti sia ancora interamente da sciogliere. Aspettando magari che il «Patto per la salute» decolli, anche mettendo in campo le prime misure risparmiose della sanità digitale, e che dal Parlamento arrivino la legge sulla responsabilità degli operatori sanitari contro la medicina difensiva, che la manovra 2016 intanto anticipa con la funzione del risk management in tutte le strutture. Il fondo antidissesto La legge di Stabilità prevede poi un fondo da 1,9 miliardi con finalità abbattidebito per permettere ai governatori di tagliare il proprio stock di indebitamento. La fetta più grande, 332 milioni, è indirizzata alla Lombardia mentre al Lazio vanno 223 milioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Nella gara degli assegni in arrivo dallo Stato, però, è fuori concorso la Sicilia, che vede arrivare 900 milioni (chiedeva 1,4 miliardi)in attesa di concordare con lo Stato la nuova ripartizione delle entrate fiscali in attuazione dello Statuto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ROBERTO TURNO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione BENI E SERVIZI INFORMATICI Le acquisizioni dovranno passare per Consip o altri aggregatori Le amministrazioni pubbliche devono acquisire i beni e i servizi informatici di cui hanno bisogno attraverso Consip o mediante i soggetti aggregatori. La legge di Stabilità 2016 definisce un' ampia serie di disposizioni finalizzate alla razionalizzazione dei processi di acquisto per le forniture e per l' ampio spettro di tipologie di prestazioni di servizi informatici. L' obbligo di ricorso ai soggetti aggregatori (comma 512) ha come presupposto un piano triennale per l' informatica predisposto dall' Agid e approvato con decreto, contenente per ciascuna amministrazione o categoria di amministrazioni (ad esempio Comuni, Camere di comercio, Asl eccetera) l' elenco dei beni e servizi informatici e di connettività e dei relativi costi, suddivisi in spese da sostenere per innovazione e per la gestione corrente. Ruolo dei soggetti aggregatori Consip o i soggetti aggregatori, sulla base di un confronto con l' Agid, programmano (comma 514) gli acquisti di beni e servizi informatici (compresi i servizi di connettività) in rapporto alla domanda aggregata per il contesto di riferimento (nazionale, regionale o infraregionale) derivante dal piano. Ai soggetti aggregatori regionali (al pari di Consip) spetta, invece, l' aggregazione della domanda funzionale all' utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni su base nazionale, regionale o comune a più amministrazioni. Proprio a fronte della rilevanza dei processi gestiti, gli organismi che svolgono il ruolo di centrali di committenza regionali hanno possibilità di assumere personale specializzato in deroga ai limiti alle assunzioni previsti dalal normativa per le pubbliche amministrazioni. Obiettivo risparmio Il quadro normativo di razionalizzazione degli acquisti aventi ad oggetto beni e servizi informatici ha come obiettivo (comma 515) un risparmio di spesa annuale, da raggiungere alla fine del triennio 20162018, pari al 50% della spesa annuale media per la gestione corrente del solo settore informatico, relativa al triennio 20132015, al netto dei canoni per servizi di connettività e della spesa effettuata tramite Consip o i soggetti aggregatori documentata nel Piano triennale. I risparmi derivanti dall' attuazione delle norme di razionalizzazione sono utilizzati prioritariamente per investimenti in materia di innovazione tecnologica. Le amministrazioni possono procedere (comma 516) ad acquisti autonomi al di fuori del sistema di razionalizzazione che fa capo ad Agid e ai soggetti aggregatori esclusivamente a seguito di apposita autorizzazione motivata dell' organo di vertice amministrativo, qualora il bene o il servizio non sia disponibile o non risulti idoneo al soddisfacimento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 45 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione dello specifico fabbisogno dell' amministrazione, oppure in casi di necessità ed urgenza comunque funzionali ad assicurare la continuità della gestione amministrativa. Tali acquisti devono comunque essere comunicati all' Anac e all' Agid. © RIPRODUZIONE RISERVATA. AL.BA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE Le funzioni non fondamentali saranno coperte dalle Regioni Dall' 8 aprile 2014, data di entrata in vigore della legge 56/14, sono passati 640 giorni. Il 2016 sarà ancora un anno di transizione. A tal fine la legge di Stabilità 2016 detta una serie di misure mirate al mantenimento dei servizi essenziali che discendono dalle sole funzioni fondamentali. Le funzioni non fondamentali dovranno, invece, essere integralmente coperte dalle Regioni. Norme ordinamentali e finanziarie Si potrà predisporre il bilancio di previsione per la sola annualità 2016 e per garantire gli equilibri sarà possibile applicare l' avanzo libero e destinato. Nel caso di esercizio provvisorio si farà riferimento al bilancio 2015 e non al 2016 seppure riclassificato secondo lo schema armonizzato. Sarà innovata la procedura per l' approvazione dei fabbisogni standard che potranno essere adottati anche separatamente per ciascun Comune e Provincia. Si potranno rimodulare in 30 anni sia il piano di riequilibrio, sia la restituzione delle anticipazioni di liquidità erogate dal fondo di rotazione. Entro il 28 febbraio 2016 sarà ripartito un fondo di 245 milioni per le Province e uno di 250 milioni per le Città metropolitane per strade e scuole. Per garantire l' equilibrio di parte corrente, sarà possibile svincolare e applicare al bilancio d i previsione 2016 (previa intesa con le Regioni e dopo il rendiconto 2015) i trasferimenti attribuiti e confluiti nell' avanzo di amministrazione vincolato del 2015. Anche in esercizio provvisorio, si potrà rinegoziare le rate di ammortamento dei mutui. I relativi oneri si potranno finanziare anche con gli eventuali risparmi derivanti dalla stessa rinegoziazione. L' Anas potrà stipulare accordi con Regioni ed enti locali finalizzati a interventi di manutenzione della rete ex Anas per l' importo massimo di 100 milioni. Norme sul personale Per favorire la ricollocazione del personale provinciale presso Regioni e Comuni è prevista la disapplicazione a questi enti del divieto di procedere ad assunzioni di personale, nei casi di mancato rispetto dell' indicatore dei tempi medi nei pagamenti, ovvero di mancato rispetto del patto di stabilità interno, nonché dei termini perentori previsti per l' invio della certificazione del patto di stabilità. È previsto un fondo di 60 milioni finalizzato alla corresponsione degli stipendi al personale interessato al riordino. Il fondo si divide in due parti: la prima parte, da ripartire entro il 28 febbraio 2016, è di 40 milioni ed è destinato alle Province che non riusciranno a garantire l' equilibrio di parte corrente; la seconda parte di 20 milioni finanzierà gli stipendi del personale soprannumerario e sarà ripartita in proporzione alle unità di personale in soprannumero e non ancora ricollocato. Infine, qualora le leggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione regionali prevedano che le funzioni di polizia provinciale restino presso le Città metropolitane e le Province, occorrerà che la copertura dei relativi oneri sia a carico delle Regioni e che la dotazione organica di questi enti, inizialmente ridotta di almeno il 50% e 30%, sia rideterminata in aumento in misura corrispondente al personale della polizia ricollocato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. ROCCO CONTE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione LA SANATORIA DEI BILANCI Riaccertamento e predissesto in par condicio sul riequilibrio La legge di Stabilità 2016, all' articolo 1, comma 714, fornisce una soluzione al disallineamento temporale tra la possibilità concessa agli enti locali di ripianare fino a 30 anni l' eventuale extradeficit emerso in sede di riaccertamento straordinario e quella decennale consentita invece agli enti in predissesto che, nel corso del 2013 e 2014, avevano presentato il piano d i riequilibrio o ne avevano ricevuto l' approvazione. Il legislatore colma dunque una disparità di trattamento già palesata con il Dl 78/2015, che all' articolo 2, comma 5, aveva allungato a 30 anni i tempi per il ripiano del disavanzo per i soli enti sperimentatori e che avrebbe finito per penalizzare proprio gli enti che, più di altri, si sono adoperati in questi anni per sanare il proprio bilancio. La pronuncia della Corte dei conti La Sezione autonomie della Corte dei conti, peraltro, con delibera n. 4/2015, aveva sottolineato che l' eventuale emersione di un extradeficit avrebbe comportato una rivisitazione delle risorse poste a copertura del piano di riequilibrio decennale, in quanto si sarebbe reso necessario individuare ulteriori economie di spesa o incrementi di entrata da poter utilizzare per finanziare il disavanzo aggiuntivo rispetto a quello già programmato. La procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è una facoltà a cui le amministrazioni in conclamate situazioni di squilibrio strutturale del bilancio possono ricorrere per accedere ad alcune prerogative economicoprocedurali, per esempio l' allungamento dei tempi ordinari di ripiano del disavanzo. Sei mesi di tempo Grazie a questo intervento i consigli comunali avranno ora sei mesi di tempo per riformulare i piani già approvati e, nel rimodularli, fermo restando la loro durata decennale, potranno: ripianare il disavanzo utilizzando le quote destinate o vincolate dall' ente del risultato di amministrazione ovvero i proventi delle alienazioni del patrimonio disponibile; porre a carico del bilancio il disavanzo residuo in 30 anni e non più in dieci anni; restituire l' anticipazione ricevuta a carico del Fondo in 30 anni e non in dieci. Inoltre tutti gli enti in predissesto potranno contare sull' utilizzo dei benefici di rinegoziazione mutui e dell' eventuale riacquisto dei titoli obbligazionari emessi senza vincoli di destinazione. Se la possibilità di allungare a 30 anni i tempi del piano di riequilibrio fosse stata prevista a regime per tutti gli enti, l' istituto del predissesto godrebbe di un maggiore appeal. Positivo è il tentativo di definitiva copertura dei deficit provenienti dal passato, con misure straordinarie che non si intendono mettere a sistema. Se è vero tuttavia che la cronica ed irrimediabile carenza di liquidità non può più esser colmata da norme di emergenza, è altrettanto vero che non è possibile attribuire solo al Fondo crediti dubbia esigibilità la funzione di rimediare alla problematica dell' inesigibilità dei crediti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 7 gennaio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione DANIELA GHIANDONIELENA MASINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 7 gennaio 2016 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Consiglio di Stato/2. Se la gara si aggiudica all' offerta economicamente più vantaggiosa Via libera alle varianti migliorative GUGLIELMO SAPORITO Nuovo impulso dal Consiglio di Stato alle "varianti migliorative" degli appalti pubblici. Con la sentenza n.5655 dell' 11 dicembre diventa più agevole proporre soluzioni tecniche quando l' aggiudicazione avviene a favore dell' offerta «economicamente più vantaggiosa» (articolo 8183 del Dlgs 163/2006). Anche quando il progetto posto a base di gara è definitivo, le imprese possono proporre variazioni migliorative rese possibili dal possesso di specifiche conoscenze tecnologiche. L' unico obbligo è quello di rispettare i caratteri essenziali delle prestazioni richieste dal bando e di non danneggiare la parità di trattamento rispetto ad altri concorrenti. Nel caso esaminato si discuteva di un appalto con progettazione definitiva già predisposta, per realizzare un centro natatorio, con possibili varianti migliorative sulla qualità architettonica e sulle caratteristiche dei materiali di finitura da utilizzare. Uno dei concorrenti aveva proposto di utilizzare, per la copertura di una piscina, 16 pilastri e pareti in prefabbricati, invece di pilastri gettati in opera volta per volta. Questa modifica è stata ritenuta coerente con il progetto, e quindi valutabile dalla commissione giudicatrice con specifico punteggio. Trova così conferma l' orientamento già emerso in altri casi, ad esempio quando si è ritenuto che il risparmio energetico derivante da pensiline fotovoltaiche per 33 posti auto, possa rappresentare una miglioria ad un progetto di riqualificazione di un parco urbano (Tar Bari 846/2015). Più delicata è stata la questione risolta dal Tar Liguria (351/2013, riformata poi per motivi procedurali) relativa ai lavori sul torrente Bisagno a Genova, quando non si discuteva solo di fondazioni e di micro pali, di cunicoli e di abbassamento dell' alveo, ma anche di vere e proprie incongruenze del progetto iniziale che rendevano indispensabili le modifiche proposte delle imprese. Proprio attraverso la possibilità di intervenire sul progetto con varianti migliorative (sindacabili dal giudice con il parametro della coerenza e della logica) è infatti anche possibile criticare il progetto iniziale. In scala minore rispetto ai problemi liguri, ad esempio, si può proporre la modifica del tracciato di una rete fognaria prevista sotto la sede stradale, offrendo una collocazione su adiacenti aree private (Tar Napoli 1978/2015). Se la commissione di gara condivide le soluzioni migliorative, si pone il problema dei prezzi da adottare per attuare le proposte: il Consiglio di Stato (5160 /2013) ritiene che gli oneri economici derivanti dalle migliorie trovino compensazione all' interno della complessiva offerta economica presentata. Su questi presupposti, ci si prepara all' imminente entrata in vigore della Direttiva Ue 24/2014, che privilegia l' offerta economicamente più vantaggiosa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 51 7 gennaio 2016 Pagina 34 Il Sole 24 Ore < Segue Pubblica Amministrazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 7 gennaio 2016 Pagina 24 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Riduzione delle locazioni inapplicabile tra le p.a. La riduzione del 15% dei canoni di locazione passiva stipulati dalle p.a., prevista dal dl n. 95/2012, non è applicabile nell' ipotesi in cui entrambe le parti in causa siano ricomprese nell' alveo delle pubbliche amministrazioni. In questo caso, infatti, non si realizza la finalità della norma, vale a dire quella di contenere la spesa pubblica, in quanto gli effetti monetari sarebbero del tutto neutri. È quanto ha precisato la sezione regionale di controllo della Corte dei conti per l' Emilia Romagna, nel testo del parere n. 157 depositato lo scorso 15 dicembre 2015, con cui viene fatta chiarezza sulla portata della norma contenuta all' articolo 3, comma 4 del dl n. 95/2012, come modificato dall' articolo 24, comma 4 del dl n. 66/2014. In detta disposizione, lo si ricorderà, viene precisato che per esigenze di riduzione della spesa pubblica, a partire dall' 1/7/2014 i canoni dei contratti di locazione passiva aventi ad oggetto immobili istituzionali stipulati dalle amministrazioni pubbliche, devono essere ridotti del 15%, salvo diritto di recesso esercitabile dal locatore. Sulla scorta di ciò, il sindaco del Comune di Reggio Emilia, ha chiesto alla Corte se detta norma fosse applicabile al caso in cui le parti in causa in un contratto di locazione passiva appartengano entrambe all' alveo della Pubblica amministrazione. Per il collegio della magistratura contabile emiliana, la disposizione in oggetto non pare applicabile nell' ipotesi in cui il rapporto intervenga tra due pubbliche amministrazioni. In tal senso, infatti, è preclusiva l' interpretazione della normativa che, lo si ribadisce, intende realizzare «il contenimento della spesa pubblica». Ed è evidente, si legge nel parere, che la ratio della norma non si realizza quando il rapporto, sui cui canoni dovrebbe essere applicata la riduzione automatica del 15%, intervenga tra esse. Infatti, l' effetto pratico sarebbe del tutto neutro rispetto all' obiettivo di contenimento della spesa pubblica, essendo di tutta evidenza che l' inserimento della clausola di riduzione, pur comportando per una p.a. un risparmio del 15%, per l' altra comporterebbe, in egual misura, un minor introito. ANTONIO G. PALADINO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 7 gennaio 2016 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica Amministrazione LEGGE DI STABILITÀ 2016/ I carichi maggiori su Palazzo Chigi e Mineconomia Un' ondata di norme attuative Oltre 70 provvedimenti da adottare: uno ogni 5 giorni VALERIO STROPPA Un'ondata di decreti per l' attuazione della legge di Stabilità 2016. Sono almeno 72 i provvedimenti che dovranno essere adottati da palazzo Chigi e dai diversi ministeri per rendere operative le previsioni contenute nella legge n. 208/2015. Vale a dire una media di uno ogni cinque giorni, festività e vacanze incluse. I carichi maggiori pendono sulla presidenza del consiglio, che dovrà emanare 15 decreti, e sul ministero dell' economia, chiamato a redigere 14 provvedimenti e a collaborare alla stesura di altri 23 (tra cui 4 con l' Interno, 4 con il Lavoro, 5 con i Beni culturali, 5 con la Salute, 4 con le Infrastrutture e altri 4 con lo Sviluppo economico). Senza dimenticare gli atti amministrativi che serviranno per completare il quadro attuativo, per esempio i provvedimenti dell' Agenzia delle entrate, delle Dogane monopoli, della Consob e del Cipe, così come gli «input» richiesti a ordini professionali (Notariato), Authority (Energia, Agcom) e onlus (Unione italiana ciechi). Insomma, un percorso impegnativo per l' esecutivo e per l' apparato burocratico, con le prime scadenze che arrivano già alla fine del corrente mese. Entro il 31 gennaio un dpcm dovrà istituire presso il Mef la Commissione tecnica per i fabbisogni standard, formata da 11 componenti (non retribuiti) designati dai diversi ministeri, dall' Istat, dall' Anci, dalle aree vaste e dalle regioni. Scadenza al 31 gennaio 2016 anche per il decreto Mef che metterà in pratica il nuovo giro di vite sui compensi spettanti ai centri di assistenza fiscale. Il taglio è di 380 milioni di euro complessivi da qui al 2020. Nello specifico, 40 milioni di euro per l' anno 2016, 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall' anno 2019. Il dm provvederà a rimodulare i compensi unitari per singola dichiarazione trasmessa dai Caf in modo da raggiungere gli obiettivi di risparmio fissati dalla legge. Ma all' orizzonte non ci sono solo decreti. Tra i provvedimenti delle Entrate previsti dalla Stabilità c' è pure quello sul credito d' imposta per gli strumenti musicali, che dovrà vedere la luce entro fine gennaio. La manovra ha infatti istituito (per ora solo nel 2016) un bonus a favore degli studenti dei Conservatori e degli istituti musicali pari a 1.000 euro, destinati all' acquisto di uno strumento musicale nuovo. Il tax credit sarà attribuito al rivenditore, il quale dovrà anticipare il contributo allo studente che lo acquista sotto forma di sconto. Sarà un apposito provvedimento dell' Agenzia a definire le modalità applicative Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 7 gennaio 2016 Pagina 25 < Segue Italia Oggi Pubblica Amministrazione della norma, anche per consentire il rispetto del tetto di spesa di 15 milioni di euro complessivi e per garantire i successivi controlli. Mentre dovrà arrivare entro metà febbraio il dm MiseMef che, sentita l' Autorità per l' energia, dovrà fissare termini e modalità per il riversamento all' erario del canone Rai, che a partire da quest' anno sarà riscosso dalle aziende fornitrici di elettricità (non considerate sostituti d' imposta). È allo studio la possibilità di individuare un soggetto unico presso il quale canalizzare tutti i flussi. Il decreto dovrà altresì disciplinare le conseguenze di eventuali ritardi e inadempienze da parte delle società. ©Riproduzione riservata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55
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