Il numero della Bestia: 666 - da israele a rocca di mezzo

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Il numero della Bestia: 666 - da israele a rocca di mezzo
Il Numero della Bestia 666
Il numero 666 è famoso per essere il numero della Bestia o di Satana, sula base di alcuni passi
dell’Apocalisse di San Giovanni.
Nella crittografia ebraica il numero ha a che fare con Gesù di Nazareth1.
E’ considerato il numero del Demonio o della Bestia Trionfante perché formato dal capovolgimento
di 999, cioè dalla sconfitta di Gesù e dalla sua trasformazione in Ostia Eterna o Vittima Eterna di
tutti gli ebrei del Pianeta.
Una sintesi delle molteplici e realistiche interpretazioni del numero 666 si possono leggere su
http://it.wikipedia.org/wiki/Numero_della_bestia.
Tuttavia, a parte i significati predetti, i numeri 6 e 9 scritti come numeri romani VI e IX, sono una
rappresentazione cifrata del Fioretto Zadek o Zadik usato su Gesù di Nazareth.
Infatti, immaginando di innestare I a V si ottiene una freccia
,
simbolizzazione di una lama
appuntita che può essere rappresentata anche come una croce  (stiletto).
E’ il fioretto ebreo zadek o zadik, così chiamato da zak o zik2, voce che esprime l’infilzamento e
de, sillaba da leggersi come ge(su), mutando la d in g, o come ge(ova)3.
Gesù di Nazareth è il Baphomet dei Templari di Gerusalemme ed è rappresentato dal numero 5,
poiché egli è imprigionato nel Pentalfa o Pentacolo, la stella a cinque punte
 che coincide con
l’Altopiano delle Rocche.
Il numero romano V esprime il concetto di abbasso Gesù, nel senso di Yoshua e di shoa.
Visto come la lettera V significa UVE, sigla che si riferisce al Vignaiolo, cioè allo stesso Gesù
sanguinario, dato che il vino rosso è simbolo del sangue, e sanguinante, dato che Egli è ancora in
vita a distanza di secoli, è uno zombie che resuscita dal sepolcro.
Il numero 6, oltre ad essere una cifratura del fioretto, è anche Sion, cioè la rappresentazione
schematica del sex[us] sadico in cui consiste l’utilizzo del fioretto 
6
VI
9
I

IX


il fioretto è capovolto, cioè la vittima è infilzata (sex)
il fioretto è in alto e va capovolto sulla vittima4
1
Egli è anche San Sebastiano, cioè il Santo Sabeo Bestiale o il Santo delle Bestie Sabee (l’aggettivo sabeo deriva da
sabbia ed è nato per indicare le popolazioni originarie del deserto Sahara e dell’Arabia).
2
Tale strumento era utilizzato dai musulmani durante il rito della macellazione rituale.
Con esso la vittima veniva sadicamente trafitta e pungolata.
Vedi le voci stiletto, stilo su www.etimo.it nonché stigma, sinonimo anche di marchio per il bestiame (marchiatura) .
3
Gesù è considerato dagli ebrei un Jeova ed un Adonai (A donna I, A domina I, I domina I, Donna o Madonna tra le
Colonne del Tempio o Sinagoga Maggiore sull’Altopiano delle Rocche).
4
Il contrario di sex è xes, cioè per/es, tipico cognome ebreo, che nello spagnolo è perras, cagne, predicato degli ebrei
dai musulmani.
Per trasformare il IX in fioretto bisogna mettere l’asticella al centro della X ed abbassare come ali
le estremità superiori della X, cioè togliere V da X per avere la vittima V in croce, rappresentata dal
Pentalfa o Stella a cinque punte

Il fioretto rivolto verso l’alto
,
come noto, significa “in guardia”, espressione che allude
all’esistenza di una Guardia del Sepolcro incaricata dal Sinedrio segreto dei criptoebrei di Rocca di
Mezzo (dove si trova la vera Sinagoga Maggiore di Roma e dell’ebraismo internazionale, vale a
dire la prigione del Corpo Vivente di Gesù o Corpus Christi).
Dato che in greco antico nove IX era εννέα (ennea), numero dal quale prese il nome il leggendario
eroe Teucro Enea, esule da Troia e padre fondatore di Roma, si può dire che:
- Enea è dopo Sion (il nove è dopo il sei), cioè che Roma è dopo Israele, avendo quest’ultimo vinto
e distrutto Roma;
- Enea è dopo Sion (il nove è dopo il sei), cioè che Roma per grado di crudeltà nei confronti degli
ebrei viene dopo l’antico Egitto;
La stringa I
 I
IX equivalente a 969 possiede anche il significato sibillino che <<Roma è prima
e dopo Sion>>, in quanto può essere scritta come 9  9.
Da I
 I
IX si ottiene la sigla I N I alla quale va aggiunta una R - iniziale di Roma - se si vuole
ottenere la famosa scritta I.N.R.I., secondo i Vangeli collocata sulla croce di Gesù di Nazareth
(Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum).
La sigla INI tradotta in numeri, secondo il valore di ciascuna lettera greca, dà 70, poiché I è pari a
10 e N è pari 50.
Aggiungendo IX, cioè 9, si ha 795.
Occorre ricordare che la Cagna è l’Altopiano delle Rocche visto dall’alto per la sua forma somigliante a quella di un
cane, circostanza ricordata dal toponimo Rocca di Cambio e Monte Cagno (Rocca Cagn’ e Mont’ Cagn’).
La Cagna per antonomasia degli ebrei è Gesù o Yoshua, Joshua, Jeshua, Jeoshua, il Traditore responsabile della
distruzione di Gerusalemme, evirato per vendetta e diventato Donna o Madonna degli ebrei.
E’ su di essa che si continua ad usare secondo un’antica ritualità superstiziosa lo stiletto, ricordo anche dei chiodi infissi
negli arti degli ebrei crocifissi dai Romani prima e dai musulmani dopo.
A tal riguardo famoso è il motto ebraico: <<Andiamo, andiamo a inchiodare Gesù, porta un chiodino anche tu…>>, un
invito al “crucifige” rivolto ai novizi cripto ebrei (vedi La Canzone dei Chiodini).
5
Il numero 9 ed il numero 6, la cui somma dà 15 sono da mettersi in relazione con le date 6, 9 e 15 d.C., anni in cui
visse Gesù.
Hanno a che fare anche con la cosiddetta Novena e la Pentecoste, poiché sia la prima che la seconda si riferiscono al
viaggio in nave di Gesù dalla costa palestinese al porto di Roma, Ostia, e al percorso terrestre fino su l’Altopiano,
chiamato Caelum (vedi toponimo Celano, anticamente Caelanus).
Di nove giorni dovette essere la durata del viaggio navale, che toccava cinque porti costieri, e forse di 15 giorni la
durata complessiva del viaggio fino all’Altopiano (Actus Apostolorum).
Con essa gli ebrei si riferiscono agli anni che vanno dal 70 al 79 d.C., anni decisivi per le sorti di
Gerusalemme e del popolo ebreo, dato che coincisero con la presa e la distruzione della città e
l’ascesa al potere del potente quanto spietato Imperatore Tito.
La lettera dell’antico alfabeto greco con valore 9 è la lettera theta: minuscola θ ϑ, maiuscola Θ6.
La lettera suddetta, però, va nella sigla INI va inserita sotto forma di un archetto o ponticello
di un angolo acuto
o
, cioè sotto forma di tetta, nel senso di seno, in modo tale da ottenere la
I oppure INI, dove la tetta   è al posto della R che in greco viene scritta P7.
stringa IN
I è che INRI, vale a dire Gesù, è “in tunnel” in Italia, nascosto in un antro
Il significato di IN
segreto al quale si accede attraverso un tunnel.
Nella terminologia massonica il tunnel che conduce alla Camera segreta è detto Arco Reale (Royal
Arch).
Dato che la sigla è INI, cioè senza la R o la P, ciò significa che i Rabbini ebrei, dottori della
numerologia, avevano previsto la caduta dell’Impero Egizio e dell’Impero di Roma, per cui la sigla
e la connessa numerologia era nota ai cabalisti ebrei da tempo immemorabile.
La somma 9+6+9 dà 24, scrivendola in numeri romani si ha IX + VI + IX = XXIV (24), da cui 2 +
4 = VI.
La stringa IX VI IX si può interpretare così:
<<Qui (IX) c’e il Vignaiolo (VI) qui (IX) in croce (hic Vi hic)>> oppure <<Qui vissi (Hic IX Vixi
VI IX)>>.
Per qui si intende il Sexus dell’Altopiano, dato che 6 è in latino sex, cifratura di sexus.
Il sesso è la Vagina coincidente con Rovere, ma anche il piccolo Fallo coincidente con Rocca di
Mezzo (avellino o uccellino) e l’enorme Fallo che si profila da Rocca di Cambio-Campo Felice fino
a Celano (avello o uccello).
Il termine avello ed il suo diminutivo avellino significa tomba, sepolcro o arca.
6
Vedi l’etimo di tetta e tetto su www.etimo.it
La R è Roma e la P è Pius, cioè l’Aquila prima Egizia e poi Romana (Pio sarebbe propriamente pulcino, perché è voce
onomatopeica derivante dal verso del pulcino che fa “pio, pio”, ma è detto del rapace in senso ironico).
Bisogna rammentare che il pio o artiglio è anche lo stiletto per trafiggere, usato per lunghi secoli sugli schiavi ebrei ed
ora usato sull’Ostia Eterna.
Per gli ebrei trafiggere l’Ostia Sacra o Agnello di Dio significa trafiggere il Demonio, contrariamente a quanto avviene
nelle varie forme di satanismo in cui la Vittima trafitta non è il Demonio bensì l’Innocenza (infante o vergine)
sacrificata agli spiriti del Male (per es. santeria, vodoo, macumba, stregoneria medievale etc.).
Ciò nonostante permangono seri dubbi circa la giustezza o la giustificazione del rituale ebraico su Gesù di Nazareth
equiparato a Satana.
Gesù-Satana degli ebrei è il Sator e la ragione della sua esistenza sembra essere, al pari delle altre forme di magismo, di
tipo satanico-malefico ed apotropaico-propiziatorio.
7
Nella lingua ebraica si rinviene una parola assonante con il latino avis e lo spagnolo ave, si tratta di
aven o avon, che significa peccato, malvagità (dalla radice rav o rab, la medesima del termine
inglese rave e dell’italiano rabbia).
Il suo significato è analogo a quello dei termini inglesi raven e craven, termini che rimandano al
concetto di predare, saccheggiare e uccidere vigliaccamente, allegorizzato nel Corvo (Corvus
Corax), ma basta cambiare la v in b per aversi raben nel caso di aven o rabon nel caso di avon.
Dato che i due termini raben e rabon vanno presi come arabe[n] e arabo[n], si ha che l’Arabo è
in Ave, cioè sull’Altopiano, o in Heaven, cioè in Cielo.
E’ qui l’Haven del Rabbi, Gesù di Nazareth, ed è qui che è il suo Inferno (Heaven = Hell in Aven).
Rovere 6 (sex)
Rovere visto lateralmente
Rovere visto dall’alto
Altopiano delle Rocche (avis, ave, aven)