03_Marchesoni, Paganelli, 1966_PA3_Tavola cronologica del

Transcript

03_Marchesoni, Paganelli, 1966_PA3_Tavola cronologica del
VITTORIO MARCHESONI
t·
ARTURO PAGANELLI
TAVOLA CRONOLOGICA DEL QUATERNARIO
Questa tavola rappresenta un tentativo di correlazione, a grandi
linee, dei principali depositi quaternari dell'Europa medio- boreale,
delle Alpi orientali (settore sud alpino) e della Padania, soprattutto
·
per quanto riguarda l'evoluzione della vegetazione, che il Compianto
Prof. Vittorio Marchesoni abbozzò nel 1960 ma che, per vari motivi,
non fu mai pubblicata.
Su invito della Direzione del Museo di Storia Naturale di Trento,
ho rielaborato la suddetta tavola, apportandovi quelle modifiche ed
aggiunte che si sono rese necessarie per il suo aggiornamento.
(A. PAGANELLI)
•
-70-
Note alla tavola del Quaternario
(secondo la numerazione indicata sulla stessa)
l,
2, 3 -
Il rivestimento della Padania nei periodi climatico-fore­
stali più vicini
e di
a
noi si può ricostruire dai lavori di
LoNA (1957)
MARCHESONI (1959).
,LONA nei depositi lacustri di Arquà Petrarca, in vicinallZia dei
Colli Euganei, pose in evidenza un lungo periodo di Pino silve­
stre a carattere prettamente glaciale seguito da un periodo in
cui si afferma il Querceto con latifoglie di tipo oceanico fresco
(Faggio e Abete) .
MARCHESONI in analisi del Delta padano rileva che il rivesti­
mento ultimo, prima delle manomissioni operate dall'uomo, era
Quercus (40- 56%), Pinus (IO- 20%), Fagus (5Carpinus (2 - 8%) , in livelli torbosi posti a 4 - 6 metri
profondità; in livelli trobosi più profondi (m 22) MAR­
formato da:
l O%) ,
il
di
1:
CHESONI rileva vegetazione a carattere più oceanico fresco e pre­
l
Il
Pinus (5%), Abies (11%), Quercus (24%), Fagus
(26%), Acer (5%), Alnus (8%), ecc.
cisamente:
4
-
'LUDI (1955) precisa per le ALpi orientali: nell'Atlantico antico
(5500- 3500 a.C.): Picea + Querceto misto con prime infiltra­
zioni dell'Abete e successivamente anche di
tico recente
(3500- 2500
a.C.):
Fagus;
Picea
dominanza di
nell'Atlan­
con affer­
mazioni di Faggio e Abete.
5
-
.Lum (1955) precis·a per le Alpi: periodo del bosco a Corylus;
Pinus e Corylus; Querceto misto e Corylus; KM.W. = Eichen
misch wald
=
Querceto misto. Nel Querceto misto montano
dapprima dominanza di
minanza di
Pinus,
Ulmus,
Alpi orientali forte diffusione
6
-
TiZia. A quote elevate do­
Corylus e Querceto misto. Nelle
di Picea e regressione di Corylus.
poi di
in parte con
Lum (1955) precisa per le Alpi: foreste di Pinus. Verso la fine
si verifica spesso una transitoria diffusione di
Betula.
Poi im­
migrazione di latifoglie termofile, specialmente Nocciuolo.
Nelle Alpi orientali immigrazione di
7-
Recentemente
Picea.
BERTOLDI (1965) in un deposito lacustre del Tardi­
glaciale e inizio Postglaciale della zona di Castellaro (a sud del
-71-
lago di Garda), ha rinvenuto col metodo palinologico e datato
col radiocarbonio, l'oscillazione di Bolling. La datazione ha mo­
strato un'età di 11250 ± 120 anni a.C. e l'analisi pollinica ha
rilevato una notevole diminuzione della curva del Pino ed un
aumento della curva della Betulla fino a raggiungere, in questo
periodo, il 15-18%; contemporaneamente compare, per la prima
volta, il polline di Quercus il quale, in base alle piccole percen­
tuali (1,7%) in cui esso è presente, sta ad indicare, secondo
l'Autore, non una immigrazione della pianta nella zona, bensì
solo un avvicinamento del limite settentrionale del suo areale.
8 - LiÌDI (1955) precisa per le Alpi: Graminacee, Ciperacee, Arte­
misia, Helianthemum alpestre, Betula nana; solo verso la fine
localmente subentrano qualche Betula e Pinus; verso la fine
diffusione di Hippophae.
9
-
Secondo SELLI (1948- 49), il Quaternario gassifero della Pia­
nura Padana, potente nell'insieme circa 800 metri, è costituito
dai seguenti termini:
Postglaciale
Wiirm
Interglaciale Riss-Wiirm
Riss
Interglaciale Mindel-Riss
Mindel
Interglaciale Giinz-Mindel
Giinz ?
Quaternario superiore .
Milazziano
Milazziano II
Siciliano
Emiliano
Calabriano
Secondo WoLDSTEDT (1958), la suddivisione stratigrafica del
Quaternario è la seguente:
Pleistocene superiore (recente)
Pleistocene medio
Pleistocene inferiore (antico)
1
l
Wiirm
Eemiano (Interglac. R-W)
Riss
J
Holstein (Interglac. M-R)
Mindel
Cromeriano ( Inter. G-M)
f
l
Giinz ed altri Glaciali
e Interglaciali più antichi
l
-
72
-
Sempre secondo WoLDSTEDT quest'ultimo Pleistocene, in
senso lato, assume il nome di Villafranchiano.
Secondo BoNIFAY e MARS (1959), per la cronologia quater­
naria del Mediterraneo si :dovrebbe indicare col nome di Paleotir­
reniano o Tirreniano Jo l'lnterglaciale Mindel-Riss, con Eutirre­
niano o Tirreniano no l'lnterglaciale Riss-Wiirm e con Neotirre­
niano o Tirreniano nro l'Interstadio Wiirm ro - Wiirm no.
10 -Le variazioni climatico-forestali in questo Interglaciale Eemiano
( = Riss-Wiirm) desunte da ]ESSEN e SELLE e riportate da
WoLDSTEDT ( 1958 ) sono state le seguenti nell'Europa media:
Tundra a Betula nana
Periodo a Pino con Betula: Clima subartico
Periodo a Picea + Pino + Abete: Clima montano con estati
fresche
Periodo a Picea e qualche Quercia
Periodo a Carpinus con qualche Ti­
glio ed Olmo
Clima atlantico fresco
Periodo a Corylus e Tiglio con Picea
e Carpinus inizianti lento insedia­
mento
Clima optimum caldo­
umido
Periodo a Quercia e Corylus: Clima atlantico caldo
Periodo a Pino-Querceto misto-Nocciuolo: Clima caMo di tono
atlantico
Periodo a Pino-Betula: Clima continentale caldo
Periodo a Betula specialmente: Clima continentale freddo
Periodo a Betula nana: Clima di fine glaciazione
Periodo a Dryas octopetala: Clima glaciale
11 -Nella Polonia durante il periodo intercedente fra i massimi
delle ultime due glaciazioni (Rissiense e Wiirmiense), SzAFER
(1925 e 1929) distingue le seguenti fasi floristico-climatologiche:
l
- FASE ARTICA: con clima artico, in corrispondenza della
quale si formò nella Polonia meridionale una tundra assolu­
tamente priva di vegetazione arborea con flora artico-car­
patica mista e nella Polonia settentrionale una tundra con
cespugli di Betula nana, Betula tortuosa, Salix lapponum, ecc.
-
73
-
2 . FASE SUBARTICA: con clima subartico; nella Polonia
meridionale si estese una tundra intercalata da boschi di
Pinus cembra, Pinus silvestris, Larix; nella Polonia setten­
trionale una tundra col solo Pinus silvestris.
3
•
FASE BOREALE: con clima continentale, prima fresco poi
caldo; nella Polonia settentrionale (Grodno) si costituirono
boschi di Pinus e di Quercus.
4 . PRIMA FASE SUBATLANTICA: con clima suboceanico af­
fine all'attuale; boschi di Abies alba, Taxus baccata, Carpinus
betulus, ecc.; la vegetazione acquatica comprende: Trapa
natans, Najas major, Najas flexilis, ecc.
5 - FASE PONTICO-MERIDIONALE: con optimum termico
avente un carattere pontico-meridionale; le Conifere retroce­
dono in tutta la Polonia e sono sostituite da TiZia platy­
phyllos, Acer tartaricum, Carpinus betulus, ecc.; la vege­
tazione acquatica comprende: Trapa natans, Trapa muxa­
nensis, Brasenia schroteri, Brasenia nehringi.
6 - SECONDA FASE SUBATLANTICA: con clima suboceanico;
boschi di Fagus silvatica, Abies alba, Carpinus betulus,
Tsuga sp.; nelle acque persiste Brasenia schroteri mentre
scompare Brasenia nehringi.
7 - FASE PRESUBARTICA: con clima freddo; boschi di Pinus
silvestris e al Nord anche di Picea excelsa; la flora termo­
fila acquatica è scomparsa o in fortissimo regresso.
8 - FASE ARTICA: caratterizzata dalla scomparsa graduale dei
boschi e dalla ricomparsa della tundra con Betula nana; le
lingue dei ghiacciai boreali raggiungono la Polonia e il clima
ridiventa artico.
Tali oscillazioni climatiche verificatesi entro l'infragla­
glaciale, devono essere state la conseguenza delle oscillazioni
dei ghiacciai. La flora infraglaciale di Bedlno, presso Konskie,
mostra tre fasi di sviluppo:
l
- un optimum climatico infraglaciale (Querceto misto, Najas
major);
2 - un clima subatlantico (Abies alba);
3 - un clima subartico (Pinus silvestris e bosco di Betulla).
All'ultima fase fa seguito più tardi la Tundra.
- 74-
12 -DALLA FIOR (1933) nel Trentino ha posto in evidenza una
flora interglaciale di composizione identica a quella attuale.
Nella parte centrale del profilo si ha bosco di latifoglie ( Quer­
cus + Fagus) e Conifere (Pino 20%, Picea IO%, Abies 12%);
nella parte più bassa e al tetto un bosco montano con prevalenza
di Pino, indicante deterioramento climatico.
13 - Classiche sono le località di Pianico e Re in Val Vigezzo, ricche
di filliti esaminate da SoRDELLI ( 1896). Le principali essenze
forestali per Pianico sono: Taxus baccata, Abies pectinata cioè
Abete bianco, Picea excelsa, Pinus peuce, Carpinus betulus,
Populus alba, Populus nigra, Corylus, Qu.ercus sessiliflora, Casta­
nea latifolia, Castanea sativa, Ulmus campestris, Acer obtusatum,
Acer opalus, Acer peronai, Acer sismondai, Acer lobelii, Acer
laetum, Acer neapolitanum, TiZia platyphyllos, Agrifoglio,
Buxus sempervirens, Rhamnus alpina, Rhododendron ponticum,
Crataegus piracantha e Crataegus oxyacantha, Sorbus aria, Vibur­
num lantana.
Per Re in Val Vigezzo: ]uniperus sabina, Pino silvestre, La­
rice, Picea, Abete bianco, Alnus glutinosa, Alnus incana, Betula
alba, Carpinus betulus, Nocciuolo, Roverella, Rovere, Farnia, Ca­
stanea latifolia, Faggio, Ulmus campestris, Populus tremula, Po­
pulus alba, Populus nigra, Tiglio, Acer pseudoplatanus, Acer cam­
pestre, Acer platanoides, Buxus sempervirens, Rhododendron
ponticum, ColuteDt arborescens.
Fra le specie in comune veramente caratteristiche segna­
liamo: Rhododendron ponticum, Buxus sempervirens e Castanea
latifolia. In tutti e due i depositi traspare il carattere pontico,
cioè caratteristico di flora che oggi troviamo nella regione col­
chica (regione del Ponto e del Mar Nero).
14 · MARCHESONI-PAGANELLI (1960) esaminarono alcuni livelli
della coltre alluvionale di Padova (compresi tra m 26 e m 228 )
e di Sacile (compresi tra m 61 e 101). Rilevarono che il livello
torboso di m 36 di Padova e quello di m 61 di Sacile rispec­
chiano l'ultima glaciazione durante la quale la Pianura Padana
era ricoperta da foreste di Pino silvestre.
I sedimenti torbosi di m 54- 127 mostrano una flora a
Pinus, Abies, Zelkova, Castanea, Carpinus, Quercus, TiZia, ecc.
-75-
appartenente ad una lunga fase (con condizioni climatiche di
tipo subatlantico fresco) dell'Interglaciale Riss - Wiirm.
La presenza di alcune specie a carattere arcaico, come Zel­
kova e Castanea, conferisce alla flora di questo Interglaciale
un carattere pontico - meridionale.
15 - PAGANELU (1961) ha esaminato diversi livelli (fino alla pro­
fondità di m 522) appartenenti ad una stessa terebrazione ese­
guita nella zona di Ca Marcozzi (Delta Padano) ed i risultati
pollinici hanno messo in evidenza tre punte di freddo ( rese
manifeste dalle forti percentuali di Pino silvestre e mugo (8891%) e dall'assenza di latifoglie termofile) sincronizzate con
il Wiirm I (a m 50,30 - 50,90), Riss II (a m 126 -126,50) e col
Riss I (a m 160,40 - 161,72). Nell'Interglaciale Riss - Wiirm è
stata confermata la sopravvivenza di specie a carattere pontico meridionale (Abies nordmanniana, Zelkova e Castanea latifolia)
scomparse poi con l'ultima glaciazione. I livelli compresi tra
m 189,67 e m 522 sono stati sincronizzati con il grande Inter­
glaciale Mindel - Riss data la presenza di specie arcaiche quali
Pinus tipo haploxylon, Tsuga, Cedrus, Carya e Pterocarya.
16 - In una trivellazione della zona di Montegrotto (ai piedi dei Col­
Ii Euganei), BERTOLANI- MARCHETTI (1961) ha identificato
quattro periodi del Quaternario appartenenti probabilmente al
Calabriano, ali 'Emiliano, al Siciliano, al Milazziano ed al Mi­
lazziano II. Nel Calabriano ( Giinz ? ) la flora forestale risulta
costituita da forti percentuali di Pinus sp. con Betula, Alnus,
Cephalotaxus e sporadica presenza di Cedrus e Carpinus; nel­
l'Emiliano (Giinz- Mindel) si riscontrano forti percentuali di
Quercus sp. con Carpinus, Betula, Corylus, TiZia, Alnus, Liquì­
dambar e Picea; nel Siciliano (Mindel) oltre al 40% di Alnus
vi sono: Quercus sp., TiZia, Carpinus, Betula, Pterocarya, Carya,
Pinus sp. e Sciadopytis; il Siciliano (Mindel- Riss) è rappre­
sentato da una vegetazione forestale costituita preminentemente
da Betula (50%) con Carpinus, Corylus, Quercus sp., Alnus
Engelhardtia, Pinus sp. e Keteleeria; infine nel Milazziano II
(Riss) si trova il 64,8% di Pinus sp. con Alnus, Betula,
Carpinus e con sporadica presenza di Quercus sp. e di Engel­
hardtia.
- 76-
17
FoLLIERI (1957), nel banco superiore della serie di
12 - 20, fu rinvenuta una vegetazione avente ancora
qualche carattere arcaico. Gli AA. hanno infatti constatato che
-Da LONA-
,Leffe tra m
il complesso
Carya, Pterocarya
e
Tsuga
non scompare completa­
mente nemmeno verso l'espansione 1Mindeliana.
Usando le parole conclusive degli
AA.
«nell'ambiente sud­
alpino si arriva quindi alla glaciazione mindeliana con una flora
forestale ancora
ricca di specie arcaiche e molto diversa da
quella attuale ed anche da quella dell'lnterglaciale Riss- Wiirm
)�
Dalla tabella delle analisi si rileva che accanto al Pino
diploxylon >> oscillante tra il 12 - 60% vi è qualche Pino
<< haploxylon )) , molta Picea <<grande)) {IO- 30% circa), qual­
che Abies, Tsuga (a m 16,50 presente con 25%), qualche
Cedrus, Carya, Pterocarya, Quercus, Carpinus, Betula, Castanea
( 4- 22%); mancano Fagus e Zelkova.
((
18 - ZAGWIJN (1957)
nella sua tabella di correlazione per i depo­
siti pleistocenici antichi:
olandesi, inglesi, tedeschi, polacchi e
nord-italiani, considera il Waaliano quale comprensivo:
lnterstadio Giinz II - III
Giinz II e
lnterstadio Giinz I - II
19
- ZAGWIJN
(1951)
riferendosi
l'lnterglaciale Donau-Giinz
a
Leffe ,comprende nel Tigliano sia
che
il Donau
III
e
l'Interstadio
Donau II-III.
20 - A
Leffe LoNA
(1950)
nelle oscHlazioni fredde del Donau
l,
Donau II e Donau III e del Giinz I, Giinz II e Giinz III (le fasi
fredde del Donau sono meno rigide di quelle del Giinz) il bosco
è caratterizzato da elementi terminocratici quali i Pini tipo silve­
stre e montano, da numerose varietà di
a volte anche da qualche
Tsuga
Picea,
e qualche
Abies sp ..pl. e
raro Cedrus (nelle
da
fasi a clima meno crudo) , nonchè da Salici e da Betulle; mentre
le fasi di bosco temperato-caldo, corrispondenti agli Jnterstadi
ed
all'lnterglaciale Donau-Giinz
sono
caratterizzate
da
un
Caryetum (Carya + Pterocarya + ]uglans) e da un Quercetum
(Quercus + Ulmus + Zelkova + TiZia + Ostrya + Carpinus)
ben rappresentati e da Conifere mesofile (Tsuga, Cedrus e qual­
che Gupressinea).
c:;,
......
�
.......
�
<
"'t
-.....
.....
"""'
.....
......
IN\ t\'Hlì.A.l/p\a.h
duro
150 0 0 0
ann1
MIIIDH-
(•IIOlSHlM)
ca.
�
.......
<...,
c:;,
..._
V)
--
.....
......
Cl..
=:l!:
""1:
.....
-'->
<;;
r---<:::;)
"""'
"'
-.
-435'000
-.m·ooo
...... ...
O.:""
<:::>"'
ii:�
...... ..
..,__
:::;;:: :::.:
-- '-'
l
....
:C::.
�
Q::
...... �..�.
'->:3
c:::,
,_
...,
......
......
�
....
....
....
......
"l:
1..:)
,,
.......
:::.
Pl/OCENE
��
FRESCO
INTEI!ULAtiAlE
dura anni
GUIU - MIM!lH
(= CROMERIAMO )
- so·oooca.
GUHZ 111�
(• MHIAI'IAIIO)
GUIII
Il�
(� WI\ALIAIIO)
<:::;)
=:l!:
"l:
.....
Ile:
IQ
(• HSHRIANO }
l
O.UEKCETO
-550"000
.._�
::;;;: -
GlACIALI
Cl
<:::>--.._
��
M. Il�
�l "
.....
....
-sso·ooo
"" {
"'
(•
GUNZ
��
l:II URDNIAIIO
�
....
DO NAU
111!!
DOIUUI�
A l DO
fRESCO
FRE
@
®
-110!1 SEMPRE- DI CA!fYA
I'TEROCARYA - TSU6A
FR E S C O
GLACIAL E
D O
FREDDO
PRETIIiLII\IlO
( OOMAU Il�)
Il O
C
( ,. l
COH
CARI'!'I!JS E IIISI6NI·
FICAIITE PRESENZA
FRESCO
C A l
)
INTE!l!lil�CIALE
� UNAU-&UIIZ
C A l
@
l
O.UEfiCUS -TSU6A· l'ICEA
DDO
FREDDO
AUJUS
401o
IJUERCUS- T/LI A
i"'IIUS /IIPLOXYWII·CASTAIIEA
CARPINUS- BETULA
CARYA
PTEJ?OCARYA-CARYA
(N!!.
•
CA/IPIIIUS
ZEIKOVA
•
mancano)
•
ecc.
FA6US
A lEFFE' CARYETIJ/J poco
rapprtsenhlto ; in forte
sviluppo
/1/JEIICETIJM
QUE!tCUS • UlMUS ·TILIA
ZELkOIIA
P/NUS
@
QUERCUS
351.
CARPJIJUS·BHULA·
L JQUJDAMBAR- ecc.
@
l'l NUS
40"/o
BETUlA -ALNUS-
C EPUALOTAXUSCEDfWS - ecc.
L EFFE
LHH
lEFFE
�
<::>
<..>
'?
""
"'(
INFERIORE e MEDIO
E
....
ClHTONIANO
Q::
<:::,
31:
@
@
Q.:
....
l
....
:;;;:
"·
"·
""
....
""
Q::
....
:;;:
....
<::!
....
l
LEFFE
LEFFE
ACilEULEAWO
"'
OQ
'?
LEFFE NflL'IIITERSTAI>IA·
lE M 1:!- M 11e
A
FRESCO
F l! t
@@
®
S C O
l> o
:> - 14-fo
ZEl KIJVA- O.STANEA
('
<:::;)
-
CARYA FJEROCARYA -
,_____
�
....
�""
""
il L ti<
TSUfiA
C A t D O
F R E Il il O
�
.......
l
RISS
.....
CllHLHNO
<:::,
.....
(= A56EVILLWJO)
.....
.....
-
Q::
....
"'
...
<:::,
<:>
...
<:>
......
.....
::s.
....
�
:.t
...
:;;:
�
ti..
;;;
C Il l D ll
\
l,
\
l
fRESCO
HII'HitiAiill
"
'
l
l
'
•
l
'
•
•
•
PERI
SUDDIVISIONI
DURATA
GENE RAlll
O DI
V
CARATTERI
SUB-AHAIITICO
�.t.Ji�
T
A
Z
l
O
BE T
E
CD
�
......
=<:
4.!
(._,
:::..
�
-1000
"<t
-2000
V)
<..:i
-3000
( 2500-
.....
-
.......
- sooo
t._,
....... '
!).,;
'-.....
<:';)
�
"'<:!:
......
( 1noo- r.·soo
�
-
Ilo:::
.......
Cl..
......
l.?
-14'000
-!S'OOO
- zz· ooo
�
-47'000
• s�·ooo
....
- '12'0110
:t
::,
"<t
.....
<:::::1
.....
�
......
<...:.
<:::)
..._
V)
-
l�
t\-.
!· �
-;:;-
�
�
·�
w. l�
liLACIHE
1
�{
PINO S/LIIESTRE
......
::;.... cv
150 0 0 0
ed
<:::.
Il..
.l
ES CO
F R E S CO
t
.
l
@
l
"'t
-
....
-435'000
.....
.._,
;;
......
.....
t::!<
::..:
M. ���
�
M.
--
ìg
...::
@@
@@
l
"""
�
::::::!
�
-
so·oooca.
GUHZ ����
(= 1\lEWAPIAN O)
-550'000
liUIIl
(= WAI\lll\110)
<::>
"t
-
........
����
:
..... ""
��
..........
.._, ...
c:.:::::
..........
Vj::.
-
l..l.i�
.....
Il!
-sso·ooo
{
6UIIZ
l�
�
�
....
IIITflt6lACIIILE
DOMAIH;ihn
DOMAU me
F R E S C O
GLAC IAlE
CA l D
FRESCO
Il
l
Il
O
o
@
112) ®
l�
F R E S CO
CA L D O
HllHiliAII!l
Z/:l KD V A •FA6 U S
mancano)
@
l
L EFFE
@ @
.....
e;
q
�
l
LEFFE >
ALHUS
R E ll l> O
F R E DDO
FRESCO
CA l D O
lHH
l EFFE
lEV AllOISIAWO
A CU E U LEANO
......
Il� �
.....
SUP.
�
U:VAllOlSikNO
�
�
�
E
ClHTONIANO
<:::.
....
@
...
::.::
C:::
�
351.
....
�
::;;:
�
LIQUJI>AM8AR- ecc.
.....
@
@
�
\
Il=:
:::·
CARPINUS·BETIJLA·
C
(
=
C EPUALOTAXIJSCEDRIJS- ecc.
t..,
t;:
.....
PIMUS
40"/o
(
l�
�
CARPI NUS- BETULA
BETULA-ALNIJS·
Il.
ACI-IEUlHWO
"'
INFERIORE
e MEDIO
'li:!
PTETWCARYA- CA!? VA
@
:;;;
�
I
�
�
IHllEAN O
<:;)
...,
A88EVILW.NO)
......
.....
.
(
....
.....
<:::.
�
"'
�
""
....
""
f
<:::.
401o
11/JERCIJS
;;;
....
::!!:
;:::
:
69"fo
c:::.
...,
TA.YAZIANO
llUERWS- T ILI A
!'INUS
l EFFE
FR ESCO
Q.;
F'll CJCENE
A tEFFE NW'/1/TEIWAI>IA·
lE
M l!!- M 11e
11/JERCUS·TSI./U· PICfA
?tiiUS lili'lO!fYLOII·CASTIIIIEA
CARYA- CARPIIIUS � eçc.
(l'B.
"FKEIJI>IJ.,
IAUSTERlANQ "CALI>O.
e
LEVAU O!SIAND ����
....
....
?S·
MUSTER!ANO
..,
QUEifCETO
AUFFI!�CAR'IET/JM poco
COli
CMfi'II!US liINI
S 6NI· rappr�senfato; in forle
FICAiiTE PRESENZA
aviluppo /li!EfiCETUM
·NIJN SEMPRE ·Ili CA
I/'YA QUE/fCUS -IJIMU$·7/LIA
FTEJIO
I CARYA - TSUGA
ZELkOIIA
D O
F REDDQ
PltHIIiLil\110
.DO ill\11
l
l
GR AV ETTI A N O
:;;:
fiNO 65-91%,
BETIJU.' ecc.
@@
@
ooC.-
AURIGMAZIAIIO
�
""
PTEROCAI?YA -
FRESCO
(
<:> (= E8UROII!A110)
"'=
C A
,
lElKOVA- CASTANEA
FRE S C O
INTER6LACIHE
GUNZ - MIHDEL
(= CROMERIIIHO)
dura anni
::t
l
C A l l> O
i--­
c:>
<::>
AB/ES 20-.311 Y.,
/HliES 6 ·28"/o
PICEA.. 5- M%
TSUGA - CARYA -
GLACI ALI
-475'000
�
+
....
<!...
'<Il:
f'JND .30_ SS%,
lfli\OVA ·CASTANEA
l
·�=
�ii:
BO -97 "/o
RHODOIJENORON
PONTICUM
l
'....,
<:::.
PIIID SIL VESTRE
t � IJ
(•HSHRIANO )
l�
<:::.
�
......
l113000 :-'.::
���-......
- -------- ......
l'� L§OlUTREANO
f'/ND
(
c:.
�
""
�
FREI>IlO
�-----­
Il.
�
l
.....
-
.....
MAI>Df;lENIANO
l
l
Il=:
....
l
@)@
R. ��
F l!
S. RE TIC/JlATA,
$. REI
T /SA, ecc.
�
c:;,
<!)
<!)
"'
Il;:
�
ARTEMISIA
C IVEZZA/IO
PIANICO-VIGfllO
litACI.HI
(•IIIHSHIII)
ttnnì ca.
...
""
fiRAMINACEE
....
""
"'
<!)
""
::::,
_,
Il
SUBATA
L IHICO
N ElL A FASE
C ENTRAL E
l
con
<!:
"t
.....
....
.
T UN bRA
superiore
.....
"t
...,
::...
Ili ALBUI
IAA!l!>AlEHIANO
�
�
!'Il R C O
83001---------1-
�
...
7
SAl/X l/ERBACEA,
R. Il!!
lllHRGLII.tiAUi
MIIIIIH- RISS
dura
""'
:;;;;; �
Q;:<:>
PINO S IL VESTRE
""
<::>
CON QUALCHE F
ORMA
ARBUSTIVA Pl BET/JlA
l
li lll.CIAlE
{= EEMII\NO)
-232'000
«:::.
�
;:::<�:
��
.....,:t
R A
cioe' pollim non forestali
GUIHCIAI
w. Il!
INHRGlAtiUE
RISS ·WURM
"'<!t'l:
...... �
O
(N.s.e-"nicnr Baum pollen"
COli
GLACIAlE
�
.....
�
NO SL
/ VESTRE E JIUGO
A NC l/li /H BASSO
NANA, B. HIJMJLIS,
!>El
W.lll2
·
-187'01!0
...J
ii----1---..--
-
MA
J
duro anni
50'000 Ctl.
::::::
-q
......
""
""
fREDDO
MHICO
1
<:
:
·116'000
�
c::.
A
:t
�
Cl..
N
""'
"'
::::,
.....
....
l'Q
®
TUN!>RA
DI
OSCILUWOIIE CAlDA
( 1S' OOO·ll'300 a.C.)
�
....
:::!!
I/
�
""
FOtrESTALE
U:WA
T
RE6RESSIONE
.
;::::
......
a.
L IMITATA
f) lFFIJSIOIIE
T
MESO UTito
�
PJIIO SllVESTRE
li'/
TIJNDRil SIJ8ARTICA
4
P AR C O
D D O
ST A D I O
-13'1100
.......
�
Ilo:::
-
1.1..!
B O ll l Il li
lr!iOO • 10'400 C.)
ntm.s
<.::>
1:::1
F R E
l
i
D A
ABETE
e
®
BE ULA
PRIVA
......
:<e; .,.®
<:::)
L
27001- -A6RICOlTURl--
e CORYWS- EMW
A P I NO SILV ESTREI
-IZ'DOO
(._,
"<t
�
�
�
A
C
2000
®
@
FORESTA
SC!llAZIOIIE
FA661/J
TUNDRA
�
(...)
(
4.!
l.?
.......
Il
D!!Yt.S MEOIIl(10'400·101lllllat;
-11'000
:::;., j......
I.!,J
a. c.)
BRONZO
-- ----­
c un
PICEA
CORYWS· P /NUS
dd
Nocciuolo
RIIICRUI>IMENTO DI
FREDDO
ARI DO
RECENTE
t-��_:12_1��-
iSOO
bEll'ABETE
e del FA fiOO
/
massimo
SECCO
E
j
FAliUS
11/JEUETO
e
biF
F
IJSO
I NE
lATI FOGLIE
SECC O
e
®
A +
IJOMINAIJIA bi
M l S T O
A U 1.4E N T O
IN
c.)
( 11TOOO· a·soo a.C. )
�
·�
�
a.
AllEROD
-to·ooo
.......
c::.
QUEI?CE TU
HMI'l:IH.TURA
PREBOREHF.
-9000
-oq;
'-l.!
Ilo:::
o
UMIDI11ì CRESCEMlt
(AlPG
( G·soo- s·soo a.c.)
DRYAS
.......
Il
I
/I FFIJI
S O NE
B O R E ALE
( a·aoo- noo
=<:
dominanza
fA6
6 10 e litJETE
- 5000
<.::>
.._
V)
<:::)
t\-.
-8000
1-...
l
( s·soo- zsoo a c.) (Of'TIMIJIJA CLIMA TICO )
(._,
-oq;
-7000
'-l.!
l
COli
4000
'-.....
-....
c
A TlkWTI(O
.......
c:::.
di
SHCIII
l'ICE
"<t
.._,
IH TEMPO
l spesso
QUEI?CE E FAfifi/0
CON P'ERIODI DI TEIAI'O
)
A BIES
O
F E R R
0.11 ER C HO
con
IWEHCETO MISTO
""'
c::.
800 a.C.
FA E fiO
l · ABE TE· PC
/ EA
CUPO 111 DIMINUZIONE
SUB-BOREAlE
-...
.......
ST ORC
I
O
C ARP/ NETO
e
A
6 R Hl Cl
PER I OD O
GUERCETO­
fiCEA- FAIJIJIO
PIU' UMIDO
E
PADA NIA
l SETTORE SI!P·AlP!NO
FA6610-fJCEA
N
C l V l L T A'
Alf'l OtriENTAll
PIU' F R ESCO
(800 a. C.- epoca rec�nte
o
E
JUDIO-llOifEALE
e
--.....
G
EUROPA
ICUWAntO·FOIUSTAUI C li '-4 AT l Cl
+10 0 0
E
;:;
Q..
\
'
l
'
•
t
it
l�
J
77
-
-
21 - A Leffe LoNA (1963) riscontra che negli ultimi Interstadi del
Donau la flora risulta costituita da alcune specie (Celtis,
Myrica, Eucommia, Keteleeria, Pinus tipo haploxylon, cfr. Podo­
carpus) non più riscontrahili nei periodi successivi.
BIBLIOGRAFIA
BERTOLANI- MARCHETTI D., 1961 Vicende di un'antichissima laguna veneta mes­
se in luce da ricerche palinologiche. Mem. di Biogeogr. Adr., V., 155-189.
BERTOLDI R., 1965 - L'oscillazione di Bolling riscontrata in un deposito lacustre
tardo-glaciale
della
Valle
zione con il metodo del
Padana
per
mezzo di
studi
pollinologici e
Studi Trent.
Carbonio radioattivo.
data­
Sci. Nat.
Sez.
B, Anno XLII, n. 2 193-201.
BoNIFAY E. e MARS P., 1959 - Le Tyrrhénien dans le cadre de la chronologie
quaternaire méditerranéenne. Bull. Soc. Géolog. de France, 62-78.
DALLA Fro;R G., 1933 - Analisi polliniche di torbe e depositi lacust1i della Ve­
nezia Tridentina. Le argille interglaciali alle
«
Fornaci
di Civezzano (Tren­
JJ
to - Alt. 450 m ) Mem. Museo St. Nat. Ven. Trid., I., 5, 3-13.
LANG
G.,
1962 -
Vegetationsgeschichtliche
A.,
LEROI. GouRHAN
1959
-
Untersuchungen
der
Magdalénien­
Veri:iff. Geobot. Inst. Riibel, 37, 129-154.
station an der Schussenquelle.
Flores
et
climats
du
Paléolitique
Congr.
récent.
Préhistor. de France, Monaco, 1-6
LoNA F., 1950
Padana.
-
ma)
-
-
Contributi alla storia della vegetazione e del clima nella Val
Analisi
pollinica
del
giacimento
villafranchiano
di
Leffe
(Ber­
Atti Soc. Ital. Scl. Nat. e Museo Civ. St. Nat. in Milano, LXXXIX,
3-4, 123-178.
LoNA F.,
1957
glaciale
F.,
LoNA
e
e
-
l depositi lacustri Euganei:
del
periodo
For.LIERI
(Giinz - Mindel)
di
del
M.,
postglaciale.
1957
Leffe
archivio paleontologico del tardo
Mem.
Successione
·
(Bergamo).
Geohot.
di Bigeogr.
pollinica
In st.
Adr.,
della
Riibel,
V.,
serie
34,
3-11.
superiore
86 - 98.
LONA F., 1963 - Floristic and glaciologic sequence (/rom Donau to Mindel) in a
complete
dìagram
of
the
Leffe
deposit.
Berich.
Geobot.
Inst.
Riihel,
34,
64-66.
LoNA F., 1963 - Comparative diagrams of some Pliocene-Pleistocene marine sedi­
ments
in
the
Po-Valley
and
the continental deposit
of
Leffe (Bergamo).
Berich. Geohot. Inst. Riibel, 34, 66-67.
Liinr
W.,
in
1955
den
•
Die Vegetationsentwicklung seit dem Riickzug der Gletseher
mittleren
Alpen
und
Forsch. Inst. Riibel, 36-68.
ihrem
nordlichen
Vorland.
Berich.
Geohot.
-78-
V., 1959 . Ricerche pollinologiche in sedimenti torbosi della Pia­
MARCHESONI
nura Padana. N. Giorn. Bot. Ital., n. s., 66, 1-2, 336-339.
V. e
MARCHESONI
nura Padana.
PAGANELLI
A.,
1960
.
Ricerche
sul
Quaternario
della
Pia­
I. Analisi polliniche di sedimenti torbo-lacustri di Padova e
Sacile. Rend. Ist. Sci. Univ. Camerino, I., l, 47-54.
PAGANELLI A., 1961 . Ricerche sul Quaternario della Pianura Padana. II. Ana·
lisi
polliniche di
sedimenti
Ca Marcozzi
torbo-lacustri di
(Delta
Padano).
Rend. Ist. Sci. Univ. Camerino, 2, l, 83-96.
SELLI
R.,
1948-49
Polesine
e
.
del
Le
conoscenze
Ferrarese
geologiche
sul
Atti
settentrionale.
6.
Quaternario
gassi/ero
de!
Conv.
Metano,
Pa·
Naz.
dova 14-16 giungno 1949, 1-19.
SoRDELLI
F.,
1896
Flora
bardia durante
SzAFER W., 1925 ·
lnterglazialzeit
fossilis
insubrica.
tempi geologici.
Studi
sulla
vegetazione
di Lom­
Milano, Edit. Cogliati.
Ueber die charakter der Flora und des klimas der letzen
bei
Grodno
in
Bull.
Polen.
Acad.
Polon.
Se.
Lettr.,
Cl.
Se. Mat. Nat. sér. B, Se. Nat. Cracovie.
SzAFER
W.,
1929 . The climatic characters
of the last interglacial Period in
Europa. Proc. of the Internat. Congr. Plant Se. Ithaca.
WoLDSTEDT P.W., 1958 . Das Eiszeitalter. Vol. 2. Stuttgart, Enke Verl.
ZAGWIJN
W .H.,
1957
. Vegetation,
Pleistocene of Europe.
ZOLLER
H.,
1962
·
Die
climate
and time-correlations in !he Early
Geolog. Mijnbouw, 19, 233·244.
Vegetation
der
Naturf. Ges. Basel, 73, l, 171-183.
Schweiz
in
der
Steinzeit.
Verhandl.