03_Marchesoni, Paganelli, 1966_PA3_Tavola cronologica del
Transcript
03_Marchesoni, Paganelli, 1966_PA3_Tavola cronologica del
VITTORIO MARCHESONI t· ARTURO PAGANELLI TAVOLA CRONOLOGICA DEL QUATERNARIO Questa tavola rappresenta un tentativo di correlazione, a grandi linee, dei principali depositi quaternari dell'Europa medio- boreale, delle Alpi orientali (settore sud alpino) e della Padania, soprattutto · per quanto riguarda l'evoluzione della vegetazione, che il Compianto Prof. Vittorio Marchesoni abbozzò nel 1960 ma che, per vari motivi, non fu mai pubblicata. Su invito della Direzione del Museo di Storia Naturale di Trento, ho rielaborato la suddetta tavola, apportandovi quelle modifiche ed aggiunte che si sono rese necessarie per il suo aggiornamento. (A. PAGANELLI) • -70- Note alla tavola del Quaternario (secondo la numerazione indicata sulla stessa) l, 2, 3 - Il rivestimento della Padania nei periodi climatico-fore stali più vicini e di a noi si può ricostruire dai lavori di LoNA (1957) MARCHESONI (1959). ,LONA nei depositi lacustri di Arquà Petrarca, in vicinallZia dei Colli Euganei, pose in evidenza un lungo periodo di Pino silve stre a carattere prettamente glaciale seguito da un periodo in cui si afferma il Querceto con latifoglie di tipo oceanico fresco (Faggio e Abete) . MARCHESONI in analisi del Delta padano rileva che il rivesti mento ultimo, prima delle manomissioni operate dall'uomo, era Quercus (40- 56%), Pinus (IO- 20%), Fagus (5Carpinus (2 - 8%) , in livelli torbosi posti a 4 - 6 metri profondità; in livelli trobosi più profondi (m 22) MAR formato da: l O%) , il di 1: CHESONI rileva vegetazione a carattere più oceanico fresco e pre l Il Pinus (5%), Abies (11%), Quercus (24%), Fagus (26%), Acer (5%), Alnus (8%), ecc. cisamente: 4 - 'LUDI (1955) precisa per le ALpi orientali: nell'Atlantico antico (5500- 3500 a.C.): Picea + Querceto misto con prime infiltra zioni dell'Abete e successivamente anche di tico recente (3500- 2500 a.C.): Fagus; Picea dominanza di nell'Atlan con affer mazioni di Faggio e Abete. 5 - .Lum (1955) precis·a per le Alpi: periodo del bosco a Corylus; Pinus e Corylus; Querceto misto e Corylus; KM.W. = Eichen misch wald = Querceto misto. Nel Querceto misto montano dapprima dominanza di minanza di Pinus, Ulmus, Alpi orientali forte diffusione 6 - TiZia. A quote elevate do Corylus e Querceto misto. Nelle di Picea e regressione di Corylus. poi di in parte con Lum (1955) precisa per le Alpi: foreste di Pinus. Verso la fine si verifica spesso una transitoria diffusione di Betula. Poi im migrazione di latifoglie termofile, specialmente Nocciuolo. Nelle Alpi orientali immigrazione di 7- Recentemente Picea. BERTOLDI (1965) in un deposito lacustre del Tardi glaciale e inizio Postglaciale della zona di Castellaro (a sud del -71- lago di Garda), ha rinvenuto col metodo palinologico e datato col radiocarbonio, l'oscillazione di Bolling. La datazione ha mo strato un'età di 11250 ± 120 anni a.C. e l'analisi pollinica ha rilevato una notevole diminuzione della curva del Pino ed un aumento della curva della Betulla fino a raggiungere, in questo periodo, il 15-18%; contemporaneamente compare, per la prima volta, il polline di Quercus il quale, in base alle piccole percen tuali (1,7%) in cui esso è presente, sta ad indicare, secondo l'Autore, non una immigrazione della pianta nella zona, bensì solo un avvicinamento del limite settentrionale del suo areale. 8 - LiÌDI (1955) precisa per le Alpi: Graminacee, Ciperacee, Arte misia, Helianthemum alpestre, Betula nana; solo verso la fine localmente subentrano qualche Betula e Pinus; verso la fine diffusione di Hippophae. 9 - Secondo SELLI (1948- 49), il Quaternario gassifero della Pia nura Padana, potente nell'insieme circa 800 metri, è costituito dai seguenti termini: Postglaciale Wiirm Interglaciale Riss-Wiirm Riss Interglaciale Mindel-Riss Mindel Interglaciale Giinz-Mindel Giinz ? Quaternario superiore . Milazziano Milazziano II Siciliano Emiliano Calabriano Secondo WoLDSTEDT (1958), la suddivisione stratigrafica del Quaternario è la seguente: Pleistocene superiore (recente) Pleistocene medio Pleistocene inferiore (antico) 1 l Wiirm Eemiano (Interglac. R-W) Riss J Holstein (Interglac. M-R) Mindel Cromeriano ( Inter. G-M) f l Giinz ed altri Glaciali e Interglaciali più antichi l - 72 - Sempre secondo WoLDSTEDT quest'ultimo Pleistocene, in senso lato, assume il nome di Villafranchiano. Secondo BoNIFAY e MARS (1959), per la cronologia quater naria del Mediterraneo si :dovrebbe indicare col nome di Paleotir reniano o Tirreniano Jo l'lnterglaciale Mindel-Riss, con Eutirre niano o Tirreniano no l'lnterglaciale Riss-Wiirm e con Neotirre niano o Tirreniano nro l'Interstadio Wiirm ro - Wiirm no. 10 -Le variazioni climatico-forestali in questo Interglaciale Eemiano ( = Riss-Wiirm) desunte da ]ESSEN e SELLE e riportate da WoLDSTEDT ( 1958 ) sono state le seguenti nell'Europa media: Tundra a Betula nana Periodo a Pino con Betula: Clima subartico Periodo a Picea + Pino + Abete: Clima montano con estati fresche Periodo a Picea e qualche Quercia Periodo a Carpinus con qualche Ti glio ed Olmo Clima atlantico fresco Periodo a Corylus e Tiglio con Picea e Carpinus inizianti lento insedia mento Clima optimum caldo umido Periodo a Quercia e Corylus: Clima atlantico caldo Periodo a Pino-Querceto misto-Nocciuolo: Clima caMo di tono atlantico Periodo a Pino-Betula: Clima continentale caldo Periodo a Betula specialmente: Clima continentale freddo Periodo a Betula nana: Clima di fine glaciazione Periodo a Dryas octopetala: Clima glaciale 11 -Nella Polonia durante il periodo intercedente fra i massimi delle ultime due glaciazioni (Rissiense e Wiirmiense), SzAFER (1925 e 1929) distingue le seguenti fasi floristico-climatologiche: l - FASE ARTICA: con clima artico, in corrispondenza della quale si formò nella Polonia meridionale una tundra assolu tamente priva di vegetazione arborea con flora artico-car patica mista e nella Polonia settentrionale una tundra con cespugli di Betula nana, Betula tortuosa, Salix lapponum, ecc. - 73 - 2 . FASE SUBARTICA: con clima subartico; nella Polonia meridionale si estese una tundra intercalata da boschi di Pinus cembra, Pinus silvestris, Larix; nella Polonia setten trionale una tundra col solo Pinus silvestris. 3 • FASE BOREALE: con clima continentale, prima fresco poi caldo; nella Polonia settentrionale (Grodno) si costituirono boschi di Pinus e di Quercus. 4 . PRIMA FASE SUBATLANTICA: con clima suboceanico af fine all'attuale; boschi di Abies alba, Taxus baccata, Carpinus betulus, ecc.; la vegetazione acquatica comprende: Trapa natans, Najas major, Najas flexilis, ecc. 5 - FASE PONTICO-MERIDIONALE: con optimum termico avente un carattere pontico-meridionale; le Conifere retroce dono in tutta la Polonia e sono sostituite da TiZia platy phyllos, Acer tartaricum, Carpinus betulus, ecc.; la vege tazione acquatica comprende: Trapa natans, Trapa muxa nensis, Brasenia schroteri, Brasenia nehringi. 6 - SECONDA FASE SUBATLANTICA: con clima suboceanico; boschi di Fagus silvatica, Abies alba, Carpinus betulus, Tsuga sp.; nelle acque persiste Brasenia schroteri mentre scompare Brasenia nehringi. 7 - FASE PRESUBARTICA: con clima freddo; boschi di Pinus silvestris e al Nord anche di Picea excelsa; la flora termo fila acquatica è scomparsa o in fortissimo regresso. 8 - FASE ARTICA: caratterizzata dalla scomparsa graduale dei boschi e dalla ricomparsa della tundra con Betula nana; le lingue dei ghiacciai boreali raggiungono la Polonia e il clima ridiventa artico. Tali oscillazioni climatiche verificatesi entro l'infragla glaciale, devono essere state la conseguenza delle oscillazioni dei ghiacciai. La flora infraglaciale di Bedlno, presso Konskie, mostra tre fasi di sviluppo: l - un optimum climatico infraglaciale (Querceto misto, Najas major); 2 - un clima subatlantico (Abies alba); 3 - un clima subartico (Pinus silvestris e bosco di Betulla). All'ultima fase fa seguito più tardi la Tundra. - 74- 12 -DALLA FIOR (1933) nel Trentino ha posto in evidenza una flora interglaciale di composizione identica a quella attuale. Nella parte centrale del profilo si ha bosco di latifoglie ( Quer cus + Fagus) e Conifere (Pino 20%, Picea IO%, Abies 12%); nella parte più bassa e al tetto un bosco montano con prevalenza di Pino, indicante deterioramento climatico. 13 - Classiche sono le località di Pianico e Re in Val Vigezzo, ricche di filliti esaminate da SoRDELLI ( 1896). Le principali essenze forestali per Pianico sono: Taxus baccata, Abies pectinata cioè Abete bianco, Picea excelsa, Pinus peuce, Carpinus betulus, Populus alba, Populus nigra, Corylus, Qu.ercus sessiliflora, Casta nea latifolia, Castanea sativa, Ulmus campestris, Acer obtusatum, Acer opalus, Acer peronai, Acer sismondai, Acer lobelii, Acer laetum, Acer neapolitanum, TiZia platyphyllos, Agrifoglio, Buxus sempervirens, Rhamnus alpina, Rhododendron ponticum, Crataegus piracantha e Crataegus oxyacantha, Sorbus aria, Vibur num lantana. Per Re in Val Vigezzo: ]uniperus sabina, Pino silvestre, La rice, Picea, Abete bianco, Alnus glutinosa, Alnus incana, Betula alba, Carpinus betulus, Nocciuolo, Roverella, Rovere, Farnia, Ca stanea latifolia, Faggio, Ulmus campestris, Populus tremula, Po pulus alba, Populus nigra, Tiglio, Acer pseudoplatanus, Acer cam pestre, Acer platanoides, Buxus sempervirens, Rhododendron ponticum, ColuteDt arborescens. Fra le specie in comune veramente caratteristiche segna liamo: Rhododendron ponticum, Buxus sempervirens e Castanea latifolia. In tutti e due i depositi traspare il carattere pontico, cioè caratteristico di flora che oggi troviamo nella regione col chica (regione del Ponto e del Mar Nero). 14 · MARCHESONI-PAGANELLI (1960) esaminarono alcuni livelli della coltre alluvionale di Padova (compresi tra m 26 e m 228 ) e di Sacile (compresi tra m 61 e 101). Rilevarono che il livello torboso di m 36 di Padova e quello di m 61 di Sacile rispec chiano l'ultima glaciazione durante la quale la Pianura Padana era ricoperta da foreste di Pino silvestre. I sedimenti torbosi di m 54- 127 mostrano una flora a Pinus, Abies, Zelkova, Castanea, Carpinus, Quercus, TiZia, ecc. -75- appartenente ad una lunga fase (con condizioni climatiche di tipo subatlantico fresco) dell'Interglaciale Riss - Wiirm. La presenza di alcune specie a carattere arcaico, come Zel kova e Castanea, conferisce alla flora di questo Interglaciale un carattere pontico - meridionale. 15 - PAGANELU (1961) ha esaminato diversi livelli (fino alla pro fondità di m 522) appartenenti ad una stessa terebrazione ese guita nella zona di Ca Marcozzi (Delta Padano) ed i risultati pollinici hanno messo in evidenza tre punte di freddo ( rese manifeste dalle forti percentuali di Pino silvestre e mugo (8891%) e dall'assenza di latifoglie termofile) sincronizzate con il Wiirm I (a m 50,30 - 50,90), Riss II (a m 126 -126,50) e col Riss I (a m 160,40 - 161,72). Nell'Interglaciale Riss - Wiirm è stata confermata la sopravvivenza di specie a carattere pontico meridionale (Abies nordmanniana, Zelkova e Castanea latifolia) scomparse poi con l'ultima glaciazione. I livelli compresi tra m 189,67 e m 522 sono stati sincronizzati con il grande Inter glaciale Mindel - Riss data la presenza di specie arcaiche quali Pinus tipo haploxylon, Tsuga, Cedrus, Carya e Pterocarya. 16 - In una trivellazione della zona di Montegrotto (ai piedi dei Col Ii Euganei), BERTOLANI- MARCHETTI (1961) ha identificato quattro periodi del Quaternario appartenenti probabilmente al Calabriano, ali 'Emiliano, al Siciliano, al Milazziano ed al Mi lazziano II. Nel Calabriano ( Giinz ? ) la flora forestale risulta costituita da forti percentuali di Pinus sp. con Betula, Alnus, Cephalotaxus e sporadica presenza di Cedrus e Carpinus; nel l'Emiliano (Giinz- Mindel) si riscontrano forti percentuali di Quercus sp. con Carpinus, Betula, Corylus, TiZia, Alnus, Liquì dambar e Picea; nel Siciliano (Mindel) oltre al 40% di Alnus vi sono: Quercus sp., TiZia, Carpinus, Betula, Pterocarya, Carya, Pinus sp. e Sciadopytis; il Siciliano (Mindel- Riss) è rappre sentato da una vegetazione forestale costituita preminentemente da Betula (50%) con Carpinus, Corylus, Quercus sp., Alnus Engelhardtia, Pinus sp. e Keteleeria; infine nel Milazziano II (Riss) si trova il 64,8% di Pinus sp. con Alnus, Betula, Carpinus e con sporadica presenza di Quercus sp. e di Engel hardtia. - 76- 17 FoLLIERI (1957), nel banco superiore della serie di 12 - 20, fu rinvenuta una vegetazione avente ancora qualche carattere arcaico. Gli AA. hanno infatti constatato che -Da LONA- ,Leffe tra m il complesso Carya, Pterocarya e Tsuga non scompare completa mente nemmeno verso l'espansione 1Mindeliana. Usando le parole conclusive degli AA. «nell'ambiente sud alpino si arriva quindi alla glaciazione mindeliana con una flora forestale ancora ricca di specie arcaiche e molto diversa da quella attuale ed anche da quella dell'lnterglaciale Riss- Wiirm )� Dalla tabella delle analisi si rileva che accanto al Pino diploxylon >> oscillante tra il 12 - 60% vi è qualche Pino << haploxylon )) , molta Picea <<grande)) {IO- 30% circa), qual che Abies, Tsuga (a m 16,50 presente con 25%), qualche Cedrus, Carya, Pterocarya, Quercus, Carpinus, Betula, Castanea ( 4- 22%); mancano Fagus e Zelkova. (( 18 - ZAGWIJN (1957) nella sua tabella di correlazione per i depo siti pleistocenici antichi: olandesi, inglesi, tedeschi, polacchi e nord-italiani, considera il Waaliano quale comprensivo: lnterstadio Giinz II - III Giinz II e lnterstadio Giinz I - II 19 - ZAGWIJN (1951) riferendosi l'lnterglaciale Donau-Giinz a Leffe ,comprende nel Tigliano sia che il Donau III e l'Interstadio Donau II-III. 20 - A Leffe LoNA (1950) nelle oscHlazioni fredde del Donau l, Donau II e Donau III e del Giinz I, Giinz II e Giinz III (le fasi fredde del Donau sono meno rigide di quelle del Giinz) il bosco è caratterizzato da elementi terminocratici quali i Pini tipo silve stre e montano, da numerose varietà di a volte anche da qualche Tsuga Picea, e qualche Abies sp ..pl. e raro Cedrus (nelle da fasi a clima meno crudo) , nonchè da Salici e da Betulle; mentre le fasi di bosco temperato-caldo, corrispondenti agli Jnterstadi ed all'lnterglaciale Donau-Giinz sono caratterizzate da un Caryetum (Carya + Pterocarya + ]uglans) e da un Quercetum (Quercus + Ulmus + Zelkova + TiZia + Ostrya + Carpinus) ben rappresentati e da Conifere mesofile (Tsuga, Cedrus e qual che Gupressinea). c:;, ...... � ....... � < "'t -..... ..... """' ..... ...... IN\ t\'Hlì.A.l/p\a.h duro 150 0 0 0 ann1 MIIIDH- (•IIOlSHlM) ca. � ....... <..., c:;, ..._ V) -- ..... ...... Cl.. =:l!: ""1: ..... -'-> <;; r---<:::;) """' "' -. -435'000 -.m·ooo ...... ... O.:"" <:::>"' ii:� ...... .. ..,__ :::;;:: :::.: -- '-' l .... :C::. � Q:: ...... �..�. '->:3 c:::, ,_ ..., ...... ...... � .... .... .... ...... "l: 1..:) ,, ....... :::. Pl/OCENE �� FRESCO INTEI!ULAtiAlE dura anni GUIU - MIM!lH (= CROMERIAMO ) - so·oooca. GUHZ 111� (• MHIAI'IAIIO) GUIII Il� (� WI\ALIAIIO) <:::;) =:l!: "l: ..... Ile: IQ (• HSHRIANO } l O.UEKCETO -550"000 .._� ::;;;: - GlACIALI Cl <:::>--.._ �� M. Il� �l " ..... .... -sso·ooo "" { "' (• GUNZ �� l:II URDNIAIIO � .... DO NAU 111!! DOIUUI� A l DO fRESCO FRE @ ® -110!1 SEMPRE- DI CA!fYA I'TEROCARYA - TSU6A FR E S C O GLACIAL E D O FREDDO PRETIIiLII\IlO ( OOMAU Il�) Il O C ( ,. l COH CARI'!'I!JS E IIISI6NI· FICAIITE PRESENZA FRESCO C A l ) INTE!l!lil�CIALE � UNAU-&UIIZ C A l @ l O.UEfiCUS -TSU6A· l'ICEA DDO FREDDO AUJUS 401o IJUERCUS- T/LI A i"'IIUS /IIPLOXYWII·CASTAIIEA CARPINUS- BETULA CARYA PTEJ?OCARYA-CARYA (N!!. • CA/IPIIIUS ZEIKOVA • mancano) • ecc. FA6US A lEFFE' CARYETIJ/J poco rapprtsenhlto ; in forte sviluppo /1/JEIICETIJM QUE!tCUS • UlMUS ·TILIA ZELkOIIA P/NUS @ QUERCUS 351. CARPJIJUS·BHULA· L JQUJDAMBAR- ecc. @ l'l NUS 40"/o BETUlA -ALNUS- C EPUALOTAXUSCEDfWS - ecc. L EFFE LHH lEFFE � <::> <..> '? "" "'( INFERIORE e MEDIO E .... ClHTONIANO Q:: <:::, 31: @ @ Q.: .... l .... :;;;: "· "· "" .... "" Q:: .... :;;: .... <::! .... l LEFFE LEFFE ACilEULEAWO "' OQ '? LEFFE NflL'IIITERSTAI>IA· lE M 1:!- M 11e A FRESCO F l! t @@ ® S C O l> o :> - 14-fo ZEl KIJVA- O.STANEA (' <:::;) - CARYA FJEROCARYA - ,_____ � .... �"" "" il L ti< TSUfiA C A t D O F R E Il il O � ....... l RISS ..... CllHLHNO <:::, ..... (= A56EVILLWJO) ..... ..... - Q:: .... "' ... <:::, <:> ... <:> ...... ..... ::s. .... � :.t ... :;;: � ti.. ;;; C Il l D ll \ l, \ l fRESCO HII'HitiAiill " ' l l ' • l ' • • • PERI SUDDIVISIONI DURATA GENE RAlll O DI V CARATTERI SUB-AHAIITICO �.t.Ji� T A Z l O BE T E CD � ...... =<: 4.! (._, :::.. � -1000 "<t -2000 V) <..:i -3000 ( 2500- ..... - ....... - sooo t._, ....... ' !).,; '-..... <:';) � "'<:!: ...... ( 1noo- r.·soo � - Ilo::: ....... Cl.. ...... l.? -14'000 -!S'OOO - zz· ooo � -47'000 • s�·ooo .... - '12'0110 :t ::, "<t ..... <:::::1 ..... � ...... <...:. <:::) ..._ V) - l� t\-. !· � -;:;- � � ·� w. l� liLACIHE 1 �{ PINO S/LIIESTRE ...... ::;.... cv 150 0 0 0 ed <:::. Il.. .l ES CO F R E S CO t . l @ l "'t - .... -435'000 ..... .._, ;; ...... ..... t::!< ::..: M. ��� � M. -- ìg ...:: @@ @@ l """ � ::::::! � - so·oooca. GUHZ ���� (= 1\lEWAPIAN O) -550'000 liUIIl (= WAI\lll\110) <::> "t - ........ ���� : ..... "" �� .......... .._, ... c:.::::: .......... Vj::. - l..l.i� ..... Il! -sso·ooo { 6UIIZ l� � � .... IIITflt6lACIIILE DOMAIH;ihn DOMAU me F R E S C O GLAC IAlE CA l D FRESCO Il l Il O o @ 112) ® l� F R E S CO CA L D O HllHiliAII!l Z/:l KD V A •FA6 U S mancano) @ l L EFFE @ @ ..... e; q � l LEFFE > ALHUS R E ll l> O F R E DDO FRESCO CA l D O lHH l EFFE lEV AllOISIAWO A CU E U LEANO ...... Il� � ..... SUP. � U:VAllOlSikNO � � � E ClHTONIANO <:::. .... @ ... ::.:: C::: � 351. .... � ::;;: � LIQUJI>AM8AR- ecc. ..... @ @ � \ Il=: :::· CARPINUS·BETIJLA· C ( = C EPUALOTAXIJSCEDRIJS- ecc. t.., t;: ..... PIMUS 40"/o ( l� � CARPI NUS- BETULA BETULA-ALNIJS· Il. ACI-IEUlHWO "' INFERIORE e MEDIO 'li:! PTETWCARYA- CA!? VA @ :;;; � I � � IHllEAN O <:;) ..., A88EVILW.NO) ...... ..... . ( .... ..... <:::. � "' � "" .... "" f <:::. 401o 11/JERCIJS ;;; .... ::!!: ;::: : 69"fo c:::. ..., TA.YAZIANO llUERWS- T ILI A !'INUS l EFFE FR ESCO Q.; F'll CJCENE A tEFFE NW'/1/TEIWAI>IA· lE M l!!- M 11e 11/JERCUS·TSI./U· PICfA ?tiiUS lili'lO!fYLOII·CASTIIIIEA CARYA- CARPIIIUS � eçc. (l'B. "FKEIJI>IJ., IAUSTERlANQ "CALI>O. e LEVAU O!SIAND ���� .... .... ?S· MUSTER!ANO .., QUEifCETO AUFFI!�CAR'IET/JM poco COli CMfi'II!US liINI S 6NI· rappr�senfato; in forle FICAiiTE PRESENZA aviluppo /li!EfiCETUM ·NIJN SEMPRE ·Ili CA I/'YA QUE/fCUS -IJIMU$·7/LIA FTEJIO I CARYA - TSUGA ZELkOIIA D O F REDDQ PltHIIiLil\110 .DO ill\11 l l GR AV ETTI A N O :;;: fiNO 65-91%, BETIJU.' ecc. @@ @ ooC.- AURIGMAZIAIIO � "" PTEROCAI?YA - FRESCO ( <:> (= E8UROII!A110) "'= C A , lElKOVA- CASTANEA FRE S C O INTER6LACIHE GUNZ - MIHDEL (= CROMERIIIHO) dura anni ::t l C A l l> O i-- c:> <::> AB/ES 20-.311 Y., /HliES 6 ·28"/o PICEA.. 5- M% TSUGA - CARYA - GLACI ALI -475'000 � + .... <!... '<Il: f'JND .30_ SS%, lfli\OVA ·CASTANEA l ·�= �ii: BO -97 "/o RHODOIJENORON PONTICUM l '...., <:::. PIIID SIL VESTRE t � IJ (•HSHRIANO ) l� <:::. � ...... l113000 :-'.:: ���-...... - -------- ...... l'� L§OlUTREANO f'/ND ( c:. � "" � FREI>IlO �----- Il. � l ..... - ..... MAI>Df;lENIANO l l Il=: .... l @)@ R. �� F l! S. RE TIC/JlATA, $. REI T /SA, ecc. � c:;, <!) <!) "' Il;: � ARTEMISIA C IVEZZA/IO PIANICO-VIGfllO litACI.HI (•IIIHSHIII) ttnnì ca. ... "" fiRAMINACEE .... "" "' <!) "" ::::, _, Il SUBATA L IHICO N ElL A FASE C ENTRAL E l con <!: "t ..... .... . T UN bRA superiore ..... "t ..., ::... Ili ALBUI IAA!l!>AlEHIANO � � !'Il R C O 83001---------1- � ... 7 SAl/X l/ERBACEA, R. Il!! lllHRGLII.tiAUi MIIIIIH- RISS dura ""' :;;;;; � Q;:<:> PINO S IL VESTRE "" <::> CON QUALCHE F ORMA ARBUSTIVA Pl BET/JlA l li lll.CIAlE {= EEMII\NO) -232'000 «:::. � ;:::<�: �� .....,:t R A cioe' pollim non forestali GUIHCIAI w. Il! INHRGlAtiUE RISS ·WURM "'<!t'l: ...... � O (N.s.e-"nicnr Baum pollen" COli GLACIAlE � ..... � NO SL / VESTRE E JIUGO A NC l/li /H BASSO NANA, B. HIJMJLIS, !>El W.lll2 · -187'01!0 ...J ii----1---..-- - MA J duro anni 50'000 Ctl. :::::: -q ...... "" "" fREDDO MHICO 1 <: : ·116'000 � c::. A :t � Cl.. N ""' "' ::::, ..... .... l'Q ® TUN!>RA DI OSCILUWOIIE CAlDA ( 1S' OOO·ll'300 a.C.) � .... :::!! I/ � "" FOtrESTALE U:WA T RE6RESSIONE . ;:::: ...... a. L IMITATA f) lFFIJSIOIIE T MESO UTito � PJIIO SllVESTRE li'/ TIJNDRil SIJ8ARTICA 4 P AR C O D D O ST A D I O -13'1100 ....... � Ilo::: - 1.1..! B O ll l Il li lr!iOO • 10'400 C.) ntm.s <.::> 1:::1 F R E l i D A ABETE e ® BE ULA PRIVA ...... :<e; .,.® <:::) L 27001- -A6RICOlTURl-- e CORYWS- EMW A P I NO SILV ESTREI -IZ'DOO (._, "<t � � � A C 2000 ® @ FORESTA SC!llAZIOIIE FA661/J TUNDRA � (...) ( 4.! l.? ....... Il D!!Yt.S MEOIIl(10'400·101lllllat; -11'000 :::;., j...... I.!,J a. c.) BRONZO -- ---- c un PICEA CORYWS· P /NUS dd Nocciuolo RIIICRUI>IMENTO DI FREDDO ARI DO RECENTE t-��_:12_1��- iSOO bEll'ABETE e del FA fiOO / massimo SECCO E j FAliUS 11/JEUETO e biF F IJSO I NE lATI FOGLIE SECC O e ® A + IJOMINAIJIA bi M l S T O A U 1.4E N T O IN c.) ( 11TOOO· a·soo a.C. ) � ·� � a. AllEROD -to·ooo ....... c::. QUEI?CE TU HMI'l:IH.TURA PREBOREHF. -9000 -oq; '-l.! Ilo::: o UMIDI11ì CRESCEMlt (AlPG ( G·soo- s·soo a.c.) DRYAS ....... Il I /I FFIJI S O NE B O R E ALE ( a·aoo- noo =<: dominanza fA6 6 10 e litJETE - 5000 <.::> .._ V) <:::) t\-. -8000 1-... l ( s·soo- zsoo a c.) (Of'TIMIJIJA CLIMA TICO ) (._, -oq; -7000 '-l.! l COli 4000 '-..... -.... c A TlkWTI(O ....... c:::. di SHCIII l'ICE "<t .._, IH TEMPO l spesso QUEI?CE E FAfifi/0 CON P'ERIODI DI TEIAI'O ) A BIES O F E R R 0.11 ER C HO con IWEHCETO MISTO ""' c::. 800 a.C. FA E fiO l · ABE TE· PC / EA CUPO 111 DIMINUZIONE SUB-BOREAlE -... ....... ST ORC I O C ARP/ NETO e A 6 R Hl Cl PER I OD O GUERCETO fiCEA- FAIJIJIO PIU' UMIDO E PADA NIA l SETTORE SI!P·AlP!NO FA6610-fJCEA N C l V l L T A' Alf'l OtriENTAll PIU' F R ESCO (800 a. C.- epoca rec�nte o E JUDIO-llOifEALE e --..... G EUROPA ICUWAntO·FOIUSTAUI C li '-4 AT l Cl +10 0 0 E ;:; Q.. \ ' l ' • t it l� J 77 - - 21 - A Leffe LoNA (1963) riscontra che negli ultimi Interstadi del Donau la flora risulta costituita da alcune specie (Celtis, Myrica, Eucommia, Keteleeria, Pinus tipo haploxylon, cfr. Podo carpus) non più riscontrahili nei periodi successivi. BIBLIOGRAFIA BERTOLANI- MARCHETTI D., 1961 Vicende di un'antichissima laguna veneta mes se in luce da ricerche palinologiche. Mem. di Biogeogr. Adr., V., 155-189. BERTOLDI R., 1965 - L'oscillazione di Bolling riscontrata in un deposito lacustre tardo-glaciale della Valle zione con il metodo del Padana per mezzo di studi pollinologici e Studi Trent. Carbonio radioattivo. data Sci. Nat. Sez. B, Anno XLII, n. 2 193-201. BoNIFAY E. e MARS P., 1959 - Le Tyrrhénien dans le cadre de la chronologie quaternaire méditerranéenne. Bull. Soc. Géolog. de France, 62-78. DALLA Fro;R G., 1933 - Analisi polliniche di torbe e depositi lacust1i della Ve nezia Tridentina. Le argille interglaciali alle « Fornaci di Civezzano (Tren JJ to - Alt. 450 m ) Mem. Museo St. Nat. Ven. Trid., I., 5, 3-13. LANG G., 1962 - Vegetationsgeschichtliche A., LEROI. GouRHAN 1959 - Untersuchungen der Magdalénien Veri:iff. Geobot. Inst. Riibel, 37, 129-154. station an der Schussenquelle. Flores et climats du Paléolitique Congr. récent. Préhistor. de France, Monaco, 1-6 LoNA F., 1950 Padana. - ma) - - Contributi alla storia della vegetazione e del clima nella Val Analisi pollinica del giacimento villafranchiano di Leffe (Ber Atti Soc. Ital. Scl. Nat. e Museo Civ. St. Nat. in Milano, LXXXIX, 3-4, 123-178. LoNA F., 1957 glaciale F., LoNA e e - l depositi lacustri Euganei: del periodo For.LIERI (Giinz - Mindel) di del M., postglaciale. 1957 Leffe archivio paleontologico del tardo Mem. Successione · (Bergamo). Geohot. di Bigeogr. pollinica In st. Adr., della Riibel, V., serie 34, 3-11. superiore 86 - 98. LONA F., 1963 - Floristic and glaciologic sequence (/rom Donau to Mindel) in a complete dìagram of the Leffe deposit. Berich. Geobot. Inst. Riihel, 34, 64-66. LoNA F., 1963 - Comparative diagrams of some Pliocene-Pleistocene marine sedi ments in the Po-Valley and the continental deposit of Leffe (Bergamo). Berich. Geohot. Inst. Riibel, 34, 66-67. Liinr W., in 1955 den • Die Vegetationsentwicklung seit dem Riickzug der Gletseher mittleren Alpen und Forsch. Inst. Riibel, 36-68. ihrem nordlichen Vorland. Berich. Geohot. -78- V., 1959 . Ricerche pollinologiche in sedimenti torbosi della Pia MARCHESONI nura Padana. N. Giorn. Bot. Ital., n. s., 66, 1-2, 336-339. V. e MARCHESONI nura Padana. PAGANELLI A., 1960 . Ricerche sul Quaternario della Pia I. Analisi polliniche di sedimenti torbo-lacustri di Padova e Sacile. Rend. Ist. Sci. Univ. Camerino, I., l, 47-54. PAGANELLI A., 1961 . Ricerche sul Quaternario della Pianura Padana. II. Ana· lisi polliniche di sedimenti Ca Marcozzi torbo-lacustri di (Delta Padano). Rend. Ist. Sci. Univ. Camerino, 2, l, 83-96. SELLI R., 1948-49 Polesine e . del Le conoscenze Ferrarese geologiche sul Atti settentrionale. 6. Quaternario gassi/ero de! Conv. Metano, Pa· Naz. dova 14-16 giungno 1949, 1-19. SoRDELLI F., 1896 Flora bardia durante SzAFER W., 1925 · lnterglazialzeit fossilis insubrica. tempi geologici. Studi sulla vegetazione di Lom Milano, Edit. Cogliati. Ueber die charakter der Flora und des klimas der letzen bei Grodno in Bull. Polen. Acad. Polon. Se. Lettr., Cl. Se. Mat. Nat. sér. B, Se. Nat. Cracovie. SzAFER W., 1929 . The climatic characters of the last interglacial Period in Europa. Proc. of the Internat. Congr. Plant Se. Ithaca. WoLDSTEDT P.W., 1958 . Das Eiszeitalter. Vol. 2. Stuttgart, Enke Verl. ZAGWIJN W .H., 1957 . Vegetation, Pleistocene of Europe. ZOLLER H., 1962 · Die climate and time-correlations in !he Early Geolog. Mijnbouw, 19, 233·244. Vegetation der Naturf. Ges. Basel, 73, l, 171-183. Schweiz in der Steinzeit. Verhandl.