LATTE INTERO VS. SOSTITUTO DEL LATTE NELL
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LATTE INTERO VS. SOSTITUTO DEL LATTE NELL
LATTE INTERO VS. SOSTITUTO DEL LATTE NELL’ ALLEVAMENTO DEI VITELLI: UN IMPORTANTE DIBATTITO Un documento LifeStart Con le forze economiche e politiche che stanno modificando il panorama lattiero-caseario, i piccoli e grandi produttori di latte sono alla ricerca di pratiche in grado di massimizzare le prestazioni delle loro imprese. Una delle scelte fondamentali che un produttore deve fare riguarda l’alimentazione dei vitelli prima dello svezzamento, in particolare deve scegliere se utilizzare il latte intero di produzione aziendale o il sostitutivo del latte (CMR). Sono molto diffuse idee sbagliate su entrambi i concetti. Questo documento analizza entrambe le soluzioni di alimentazione a latte in termini d’impatto sulla salute del vitello, performances del vitello e convenienza per le aziende agricole. Una più profonda comprensione delle questioni in gioco aiuterà i produttori a meglio prepararsi per i cambiamenti che stanno trasformando il settore. 2 PREPARAZIONE DEL SETTORE LATTIERO AL CAMBIAMENTO Negli ultimi decenni si è visto un costante aumento del numero di capi nelle aziende di vacche da latte, mentre il numero delle aziende decresce in molte parti del mondo. Infatti, dal 2005 al 2009, l’UE ha visto un calo del 9% nel numero di aziende produttrici di latte (fonte: Europa), mentre nel Regno Unito, tra il 1997 ed il 2011, la dimensione media di un’azienda è cresciuta del 65% (fonte: DEFRA). Sul fronte politico, la politica agricola comune europea (PAC) è impostata per implementare nuove politiche di transizione nel settore lattiero europeo verso pratiche più orientate al mercato e più competitive a livello globale. Il settore lattiero- deve anticipare questi cambiamenti fissando ambiziosi obiettivi di rendimento produttivo ed attuando le pratiche necessarie per il loro raggiungimento. Il cambiamento non si limita alla politica agricola ed alle forze competitive a livello globale. La conoscenza scientifica è in continua evoluzione, mettendo in discussione alcune pratiche di allevamento da sempre prese in considerazione. Nuovi dati evidenziano in maniera sempre più forte i benefici di una crescita veloce dei vitelli. Altri studi gettano una nuova luce sui rischi associati al latte di scarto, tra cui le infezioni, la resistenza e la variabilità. Oggi è più che mai fondamentale che i produttori e gli esperti lavorino per ridurre il divario tra vecchie pratiche e nuove conoscenze. Molti produttori sono pronti a farlo, cercando le nuove soluzioni per una maggiore produttività ed efficienza. LATTE INTERO O CMR: QUALE DEI DUE GARANTISCE UN LAVORO MIGLIORE PER OTTIMIZZARE QUESTI TRE ELEMENTI ESSENZIALI? SALUTE LATTE INTERO o SOSTITUTO DEL LATTE (CMR) PERFORMANCE 3 CONVENIENZA LATTE INTERO: LA STRATEGIA ALIMENTARE LIQUIDA ORIGINARIA IN NATURA Quando si valutano i programmi di alimentazione liquida per vitelli, è istruttivo tornare all’origine e guardare, come meglio possiamo, come la natura gestisce la nutrizione dei vitelli. E’ ragionevole supporre che questo potrebbe offrire una panoramica di come sia destinato a funzionare l’apparato neonatale bovino, quali sono i suoi bisogni reali e come la natura soddisfa tali esigenze senza tener conto di fattori come la produzione, la redditività delle aziende agricole e altre pressioni che invece influenzano la vita dei vitelli moderni. Va tenuto presente, tuttavia, che quando si parla di vacche e dei loro vitelli, stiamo parlando di una specie che ha una storia di domesticazione e di allevamento selettivo che risale a circa 6.000 o 8.000 anni fa (Keyserlingk e Weary, 2007), risultando in una grande varietà di razze, ciascuna con le loro specificità genetiche ed epigenetiche. Ciò che sappiamo sull’alimentazione naturale proviene da studi fatti in allevamenti dove le vacche possono crescere i loro vitelli senza limitazioni — I vitelli allattati naturalmente consumano circa 6 kg/d nella prima settimana e 12 kg/d nella 9° settimana (de Passillé et al., 2008), — I vitelli vengono allattati dalle loro madri circa 8 a 12 volte al giorno nella prima settimana per circa 10 minuti durante ogni poppata (Reinhardt e Reinhardt, 1981), — I vitelli allevati dalla madre iniziano a pascolare e ruminare a circa 3 settimane di vita e pascolano regolarmente con bovini adulti a partire dai 4 ai 6 mesi di età, — Lo svezzamento avviene a circa 10 mesi con graduale diminuzione della frequenza delle poppate e della quantità di latte escreto da parte della madre. COMPOSIZIONE DEL LATTE INTERO L’esatta composizione del latte intero dipende dalla razza, dalla dieta e dallo stadio di lattazione. Ecco una stima media: Totale solidi 12.9 % Totale proteine 3.1 – 3.5 % Grassi 4.0 % Caseina 2.5 % Lattosio 4.9 % Minerali 0.74 % Non è sorprendente che il latte intero sia considerato la scelta più naturale, nutriente e ovvia per l’allevamento di vitelli. Infatti, come vedremo più avanti, il latte intero ha qualità che devono ancora essere sostituite interamente dai sostituti del latte. Resta a noi determinare quali aspetti dello scenario originale devono essere conservati, e quali elementi devono essere regolati per garantire migliore salute e prestazioni nell’ambiente della produzione agricola moderna. 4 COSA INTENDIAMO PER LATTE INTERO E COSA INTENDIAMO PER CMR? Il latte intero ed il CMR esistono in un certo numero di forme e tipologie, ciascuna con un diverso impatto sulla salute, le prestazioni e la convenienza. Il latte intero, il CMR e il programma di alimentazione al quale vengono applicati costituiscono il nucleo del programma di allevamento del vitello. La seguente è una panoramica di ogni elemento. Latte Intero Il latte intero può essere latte crudo sfuso o latte vendibile, latte sfuso pastorizzato, latte di scarto crudo o latte di scarto pastorizzato. Il latte di scarto può consistere di latte colostrale, latte mastitico, latte con residui di antibiotici o latte con elevata conta cellulare. Tutti questi tipi di latte sono esclusi dalla vendita TIPI DI LATTE INTERO (ESCLUSO IL LATTE DI POPPATA) LATTE DI SCARTO CRUDO LATTE CRUDO SFUSO LATTE DI SCARTO PASTORIZZATO LATTE SFUSO PASTORIZZATO FONTI DI LATTE SCARTATO NON- COMMERCIALIZZABILE LATTE COLOSTRALE CON ALTA CONTA CELLULARE SCC LATTE DI SCARTO LATTE DI TRANSIZIONE LATTE CON RESIDUI ANTIBIOTICI LATTE MASTITICO 5 Sostituto del latte per vitelli (CMR) Il termine CMR include una vasta gamma di prodotti ognuno con le proprie caratteristiche. La scelta dell’utilizzo del CMR è una decisione di management importante e giocherà un ruolo chiave nella salute e nelle prestazioni future dei vitelli. CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE PRIME UTILIZZATE ALL’INTERNO DEL CMR Source: BAMN Tutte le proteine del latte Alternative alle proteine Concentrato proteico di siero di latte in polvere Proteolisato di soia Siero di latte in polvere Proteine di farina di soia modificata Siero di latte in polvere Concentrato di proteine di soia Latte scremato Farina di soia Caseina Proteine del plasma Caseinato di sodio o di calcio Proteine idrolizzate di frumento Basso contenuto di grassi Alto contenuto di grassi Proteine 18 – 28 % Proteine 18 – 28 % % Grassi 10 – 15 % % Grassi 16 – 22 % Livello di energia metabolizzabile 1660 – 1810 kcal/lb 6 Livello di energia metabolizzabile 1770 – 1950 kcal/ Programma di Gli allevatori devono confrontarsi con due approcci molto diversi per l’alimentazione dei vitelliprima dello svezzamento. L’alimentazione razionata è ampiamente riconosciuta per ridurre il costo di allevamento del vitello, sostenendo lo svezzamento precoce. Per molti anni si è creduto che la crescita persa con l’alimentazione razionata sarebbe stata compensata in seguito. Tuttavia, gli ultimi studi (Soberon et al., 2012) mostrano che la crescita dopo 10 settimane non influenza la futura carriera di lattifera produttiva. L’alimentazione razionata è stata anche associata ad un tasso di mortalità inaccettabilmente alto (USDA 2003). I programmi di crescita accelerata, applicati in gran parte negli Stati Uniti, cercano di sfruttare il potenziale di sviluppo di tessuto magro del neonato aumentando sensibilmente il tenore in proteine, così come la quantità totale di sostanza secca assunta. Eliminando le restrizioni e consentendo al vitello di esprimere al massimo il suo potenziale genetico fin dall’inizio, i benefici saranno visibili e tradotti in una morbilità e mortalità inferiore oltre che in una maggiore resa di latte nella prima lattazione (Soberon 2013, vedere Metabolic Programming, di seguito). I produttori che da tempo utilizzano il sistema dell’alimentazione razionata stanno adottando programmi di crescita accelerata sia a base di latte intero che con il CMR adatto per aumentare la produttività futura e contribuire al controllo della morbilità e della mortalità in fase pre e post svezzamento CONFRONTO TRA ALIMENTAZIONE RAZIONATA E PROGRAMMI DI CRESCITA ACCELERATA UTILIZZANDO CMR Fonte: dati del settore 7 Programma PG/Grassi (%) Razione (sost.Secca) Obbiettivo accrescimento giornaliero Peso allo svezzamento Età allo svezzamento Razionato 22 /18 500 – 600 g 550 g /giorno 1.85 peso alla nascita 63 giorni Accelerato 22 /18 900 – 1200 g 800 g /giorno 2.25 peso alla nascita 63 giorni DOMANDE PER PREPARARSI ALLA NUTRIZIONE DEL VITELLO Latte intero o CMR? Quale latte intero o quale CMR? Quale sistema di alimentazione liquida: crescita razionata o accelerata? Queste sono le domande fondamentali alle quali devono rispondere gli allevatori a fronte di prestazioni più elevate. 8 SALUTE INCIDENZA DELLA DIARREA BASSA O ASSENTE OBIETTIVI DI SALUTE MORTALITÀ BASSA O ASSENTE 9 USO DI ANTIBIOTICI BASSO O ASSENTE L’ELEVATO COSTO DELLE MALATTIE La mortalità e la morbilità rappresentano un costo da pagare sorprendentemente alto in alcuni allevamenti, meno in altri… … il consiglio migliore: se possibile, evitare la malattia! Di tutti gli animali nella fattoria, i vitelli pre-svezzati sono i più vulnerabili alle malattie infettive. Un sondaggio condotto dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, ha mostrato che la mortalità dei vitelli prima dello svezzamento è stata del 7,8% (NAHMS, 2007). La causa principale di mortalità nei vitelli pre-svezzati è la diarrea e le malattie respiratorie derivanti da infezioni patogene. La salute compromessa prima dello svezzamento ha dimostrato di avere un impatto negativo sull’età al parto e ha una ripercussione, durante tutta la vita, in prestazioni ridotte (Waltner-Toews et al., 1986). Ulteriori studi hanno inoltre dimostrato che il trattamento antibiotico per malattie cliniche durante la fase di pre-svezzamento ha portato a 493 kg di latte in meno durante la prima lattazione rispetto ai soggetti nella stessa stalla che non hanno ricevuto antibiotici (Soberon, 2012). Nonostante la grande opportunità di migliorare la salute e la produttività a vita del vitello, la mortalità e l’incidenza di eventi sanitari durante il periodo di pre-svezzamento rimangono ancora alti negli allevamenti di tutto il mondo. Colostratura La ricerca continua a dimostrare il profondo impatto che ha la nutrizione nei primi anni di vita sulle prestazioni e la salute delle vacche da latte (Faber et al., 2005). La maggior parte dei casi di mortalità e degli eventi sanitari dei vitelli si verificano durante le prime due settimane precedenti lo sviluppo dell’immunità attiva. Il vitello neonatale è nato con un sistema immunitario non sviluppato e si affida all’immunità passiva trasferita dalle madri come base primaria per la protezione contro la malattia. Gli anticorpi e le altre componenti bioattive trasferite dalla madre tramite il colostro possono attivare e regolare le risposte innate presenti nei vitelli per combattere l’infezione. Per usufruire della grande difesa biologicamente programmata del colostro, è indispensabile offrire un colostro di alta qualità subito dopo la nascita per massimizzare il trasferimento passivo. 10 Nutrizione e immunità Il rapporto tra l’immunità del vitello e la nutrizione è indiscusso. L’apporto calorico insufficiente mette i vitelli a rischio di malattie. La gerarchia del fabbisogno energetico del vitello determina l’ordine in cui le calorie saranno utilizzate dal metabolismo del vitello. I vitelli in primo luogo utilizzano l’energia disponibile per le attività di mantenimento, a cominciare dalla locomozione, la digestione e la produzione di calore. La risposta del sistema immunitario avviene dopo, così che ogni volta che il fabbisogno energetico scende di sotto i livelli di manutenzione, l’immunità sarà compromessa. GERARCHIA DELLE ESIGENZE ENERGETICHE Source: NRC 2001 ENERGIA METABOLIZZABILE PER IL MANTENIMENTO (MEM) ENERGIA METABOLIZZABILE PER LA CRESCITA (MEG) Locomozione, digestione, produzione di calore, ecc Risposta del sistema immunitario Adempimento al potenziale genetico PRIORITÀ 1 alle sfide PRIORITÀ 3 Il programma di alimentazione liquida (latte intero o CMR) gioca un ruolo diretto nella salute del vitello in funzione della sua capacità a fornire l’energia di mantenimento richiesto per supportare il sistema immunitario. Idealmente, sia il latte intero sia il CMR possono ugualmente soddisfare questi requisiti. Tuttavia, alcune pratiche comuni nell’allevamento che utilizzano latte intero o CMR compromettono la salute dei vitelli: — Restrizione alimentare utilizzando una formula standard di CMR. Un apporto calorico insufficiente ed una carenza di proteine grezze (CP) sono due dei principali fattori non da colostro che compromettono l’immunità (McGuirk nd). Nel programma alimentare standard per vitelli pre-svezzati con 3,8 litri di sostituto del latte al giorno ricostituito al 12% di sostanza secca può aumentare l’assunzione di grano in seguito, ma provoca un basso aumento di peso (Perdomo 2011) e lascia i vitelli vulnerabili alle sfide impreviste sul sistema immunitario (variazioni di temperatura e ambiente, alta pressione della malattia, difficoltà d’igiene, cambiamenti di alimentazione, ecc.). Se il CMR è composto da una fonte di proteine meno digeribile ad esempio vegetale, le proteine metabolizzabili (MP) saranno ulteriormente ridotte e il rischio aggravato. — Selettività insufficiente nell’approvvigionamento del CMR Anche nel caso di una formula CMR “tuttolatte”, i fornitori meno affidabili possono utilizzare prodotti lattiero-caseari di qualità inferiore nelle loro formule, con conseguente abbassamento dello stato di salute del vitello e delle sue prestazioni. L’effetto sarà accentuato da un programma di crescita accelerata. — La variabilità nella composizione del latte intero, in particolare il latte scartato Le fluttuazioni nella composizione del latte intero, particolarmente nel latte mastitico, mettono a rischio la salute del vitello influenzando l’energia metabolizzabile disponibile, e attraverso turbe digestive che possono causare diarrea. Queste fluttuazioni possono essere risolte con l’aggiunta di CMR o altri supplementi del latte intero. — Contenuto insufficiente di vitamine del latte intero La composizione del latte intero è evoluta nel tempo in funzione alla riproduzione. Come risultato, la composizione del latte intero, in alcuni casi, non soddisfa più pienamente le esigenze nutrizionali del vitello. Le 11 carenze possono essere di vitamine A, D3, E, B1 e di tracce di minerali tra cui selenio, ferro, rame e manganese. In particolare, bassi livelli di vitamine A, C ed E, così come depositi ridotti di rame e manganese hanno dimostrato di alterare l’immunità dei vitelli (McGuirk, op. Cit.). L’anemia ed una struttura ossea più debole sono ulterioririschi dovuti alla carenza di vitamine e minerali e i produttori che utilizzano latte intero dovrebbero compensarlo con una adeguata integrazione. — Alto contenuto di sostanze grasse del latte intero Il tenore di grassi e di proteine è aumentato nel corso degli anni nel latte intero a causa di una particolare attenzione all’allevamento e alla selezione genetica. Il fabbisogno giornaliero di grassi nei vitelli di età compresa tra 3-5 settimane è di 180 grammi, con il latte intero che ne fornisce 350 grammi. Una maggiore quantità di materia grassa nella dieta del vitello promuove una massa corporea grassa (in contrapposizione alla crescita magra), e un aumento del rischio di diarree. (McGuirk, op. Cit.). LATTE INTERO, CMR E UN ANTIBIOTICO - OPERAZIONE GRATIS? A lungo termine, il costo elevato della malattia sia nella produzione di latte che nell’efficienza delle aziende agricole sta portando molti produttori ad assicurarsi che i loro vitelli siano meglio attrezzati per gestire le sfide immunologiche pur raggiungendo degli ambiziosi obiettivi di crescita. Il latte intero e il CMR possono essere utilizzati per ottenere le massime prestazioni e vitelli resistenti alle malattie. Per trovare i più grandi rischi per la salute su un qualsiasi allevamento dobbiamo considerare le reali pratiche zootecniche piuttosto che la qualità del latte intero o dei latti ricostituiti idealmente e perfettamente preparati. Latte scartato crudo I programmi di alimentazione del vitello con latte scartato crudo sono diffusi, ma non meno controversi. Gli argomenti contro l’uso di latte crudo scartato sono quadruplici, analizzando problemi di contaminazione, gestione del latte scartato, economia e resistenza: — Contaminazioni E ‘stato ben stabilito che il latte crudo scartato contiene patogeni (Schafer ed McGuffey 1980 citati in Aust 2012). Il latte scartato comporta un rischio di contaminazione microbica da E. coli, virus della diarrea virale bovina, Listeria monocytogenes e varie specie di Streptococcus, Salmonella, Mycoplasma, Campylobacter, e Staphylococcus così come possibili trasmissioni di malattie come il morbo di Johne (Selim ed Cullor, 1997; Stewart et al.,2005). Prove suggeriscono che un alto numero di coliformi possa portare alla produzione di endotossine dannose per i vitelli neonati (Moore et al., Citata in Aust 2012). — Gestione del latte scartato Il contenuto microbico del latte scartato aumenta drasticamente se il latte viene lasciato a temperatura ambiente o superiore. È frequente che almeno una certa quantità di latte raccolto durante la mungitura del mattino non sia utilizzato per nutrire fino al pomeriggio. Ciò richiede maggiore vigilanza nella gestione dell’igiene. — Economia Il margine lordo guadagnato su vitelli alimentati con latte scartato crudo è significativamente inferiore rispetto 12 a quelli allevati con latte scartato pastorizzato. Sono associati ad una dieta liquida con latte crudo di scarto un inferiore aumento del peso medio, una mortalità più alta ed un maggior numero di giorni in cui sono affetti da diarrea e da polmonite. (Jamaluddin 1996). — Resistenza antibatterica E’ stato dimostrato che le tracce di antibiotici nel latte scartato contribuiscono alla resistenza (Langford et al 2003;. Hinton 1986; Teale et al 1999;. Khachatyran et al, 2006). Anche nei casi di concentrazioni molto basse di principi attivi significativamente al di sotto della minima concentrazione inibente (MIC), la pressione selettiva favorisce i batteri resistenti (Gullberg et al., 2011). Latte scartato pastorizzato: vantaggi e rischi Anche se la pastorizzazione del latte scartato riduce il rischio di contaminazione batterica, non uccide tutti i batteri. Latti estremamente contaminati o latti anormali dovrebbero essere scartati e non pastorizzati. I seguenti rischi non sono eliminati dalla pastorizzazione del latte crudo di scarto: — La pastorizzazione non elimina le spore, la maggior parte dei virus o protozoi, — Mycobacterium avium ssp. Paratuberculosis (MAP) non è completamente inattivato. (Meylan et al., 1996; Millar et al., 1996, Sung e Collins, 1998, Grant et al., 1999, 2002; Gao et al., 2002), — Tossine batteriche specifiche possono rimanere inalterate (Moore et al., 2005), — Residui di antibiotici non sono attenuati dalla pastorizzazione (Shahani et al, 1956, 1957; Hauke 1968; Nasrabadi 1975 Feldstein et al. 1979 Yingprayoon 1989 Knappstein e Suhren 2007). Quando la pastorizzazione non ha alcun effetto Anche nelle aziende agricole in cui la pastorizzazione del latte di cisterna o del latte di scarto è la norma, procedure incomplete in materia d’igiene agricola possono neutralizzare i vantaggi derivanti dalla pastorizzazione. In uno studio, secchi di latte e altri mezzi di distribuzione erano una costante fonte di ricontaminazione (coliformi, Enterococcus spp.) del latte pastorizzato (Aust 2012). Esso illustra come le questioni fondamentali di gestione aziendale possono facilmente ostacolare le più sofisticate misure per la performance. Questi fattori d’igiene sono un rischio anche quando si utilizza il CMR. LATTE INTERO O CMR: QUALI DIFFERENZE PER LA SALUTE? LATTE INTERO CMR “Con il latte intero, so che i miei vitelli stanno ottenendo il 100% di proteine da latti digeribili e ricchi di energia.” “Il sostituto del latte che ho scelto mi dà un livello rassicurante di controllo che mi aiuta a tenere gli agenti patogeni e antibiotici fuori dal processo di alimentazione. “ Pro Pro — — — 100% di proteine da latte Ricco di grassi, ad alto contenuto energetico, ad alta densità Contiene anticorpi non presenti nei sostituti del latte Contro — Può essere un portatore di malattie dalla mucca al vitello o la trasmissione verticale — Contiene agenti patogeni, in particolare nel latte crudo scartato, ma anche nel latte pastorizzato — Trasmissione di Para-TBC e altre minacce — A basso contenuto di alcune vitamine e oligoelementi — Può contenere tracce di antibiotici che contribuiscono alla resistenza — Ha una composizione costante — Viene elaborato per minimizzare la contaminazione e la transizione di malattie — La composizione è su misura per il programma di nutrizione e le esigenze del vitello — Sostanza secca e quantità di mangimi facili da verificare Contro — E’ meno digeribile quando la formulazione è ricca di proteine vegetali — CMR di qualità inferiore possono avere una scarsa stabilità, causando diarrea — Fornitori meno affidabili possono utilizzare ingredienti provenienti da latte degradati o danneggiati IN CONCLUSIONE Come accennato in precedenza, il latte intero e il CMR esistono in molte forme. Idealmente, presumendo l’adeguata qualità, formulazione e la preparazione, entrambi possono essere utilizzati con successo per garantire la salute dei vitelli pre-svezzati. Dobbiamo guardare piuttosto all’applicazione nel mondo reale di entrambe le soluzioni nella loro composizione, e come essi vengono somministrati per valutare l’impatto sulla salute del vitello. Il CMR non riuscirà a raggiungere obiettivi ambiziosi per la salute se non si presta attenzione alla qualità e alla composizione, o se una formula standard viene applicata in maniera restrittiva indebolendo il sistema immunitario e la crescita del vitello. Il latte intero in molte aziende agricole significa latte crudo scartato. 13 La carica batterica in tale latte richiede la pastorizzazione al fine di raggiungere gli obiettivi sopra menzionati. Eppure, la pastorizzazione non elimina tutti i patogeni, in particolare quando il carico nel latte scartato è elevato, né ha un effetto sulle tracce di antibiotici e il rischio di resistenza. La variabilità nella composizione del latte intero, in particolare latte scartato, diminuisce la certezza che le esigenze del vitello siano sistematicamente rispettate, mentre l’alto contenuto di grassi contribuisce alle diarree, una crescita non magra, e un funzionamento depresso del sistema immunitario. Con questi fatti in mente, spetta a ciascun produttore allineare, in modo realistico, gli obiettivi di allevamento del vitello, la strategia di mangime liquido e le migliori pratiche di gestione. PRESTAZIONI BUONA ASSUNZIONE DI MANGIMI COMPLETI ALLO SVEZZAMENTO OBIETTIVI DI PRESTAZIONE CRESCITA NELLE PRIME 9 SETTIMANE 14 produttivo primo lattazione EVOLUZIONE DELLE ATTESE DI PRESTAZIONI CMR ed il latte intero alla luce della performance Nell’allevamento del vitello, un equilibrio praticabile e, a volte, delicato deve essere trovato in funzione delle realtà economiche della fattoria e della necessità di un percorso prevedibile e ragionevolmente di successo da neonato a manza, poi a quello di una vacca da latte produttiva. Per diversi decenni l’orientamento è stato a favore della nutrizione razionata. La nutrizione razionata mantenne gli oneri aziendali bassi, sostenne lo svezzamento precoce e produsse vacche adeguatamente produttive. L’unico inconveniente in genere erano l’alta mortalità e l’alta morbilità (NAHM 2003). L’avvento dei sostituti del latte nel 1950 coincise con questa pratica e la nutrizione razionata era in un certo senso il pane e burro del settore CMR. Nacque la proverbiale formula “20/20” di CMR. Anche la più alta qualità della formula 20/20 di CMR può essere lontana dai requisiti di proteina grezza ed in contenuto di grassi per soddisfare le esigenze di un vitello per quanto riguarda la sostanza secca. Essa può tuttavia fornire costi bassi, ed un’alimentazione di sussistenza che un allevatore di talento può poi trasformare in prestazioni ragionevoli, una volta che il rumine è in funzione. Apporto di proteine e grassi con latte intero e con CMR - Effetti sulle prestazioni Non sorprende quindi che gli studi che confrontano latte intero e CMR 20/20 ad alimentazione razionata hanno evidenziato che i vitelli alimentati con latte intero fossero cresciuti più rapidamente, svezzati prima e più pesanti allo svezzamento rispetto ai vitelli alimentati con CMR (Godden 2005). Tuttavia, se corretta per le differenze di proteina grezza, sostanza secca (DM) e dose, anche l’alimentazione con CMR garantisce alta crescita giornaliera (IPG) (Drackley 2008). Per le giovenche da rimonta di sesso femminile, l’obiettivo dovrebbe essere l’aumento di peso che favorisce la massa corporea magra in modo da sostenere la crescita scheletrica, la crescita muscolare e la statura. L’età alla prima fecondazione delle giovenche non è legato all’età, ma è piuttosto legato alle dimensioni e allo sviluppo. La crescita magra precoce contribuirà ad ottimizzare l’età fertile, e quindi dell’entrata anticipata della giovenca nella mandria. L’efficienza di peso corporeo può essere notevolmente migliorata aumentando il tasso di alimentazione e la quantità di proteine nel CMR. I produttori possono ottenere tassi più alti di crescita della massa magra evitando il deposito adiposo se la concentrazione di proteine della CMR è abbinata al giusto livello di energia (Bartlett 2006). In realtà, non c’è bisogno di duplicare le percentuali di proteina grezza del latte intero per ottenere una crescita elevata con CMR. Un sostituto del latte commerciale (22% di proteine, 19% di grassi), ha dimostrato di promuovere una crescita più rapida dei vitelli rispetto al latte intero o ad un sostituto del latte ad alto contenuto di grassi dalla composizione 15 simile al latte intero, quando i vitelli sono stati alimentati in quantità equivalenti in termini di fornitura e assunzione di energia e proteine (Bartlett 2001). Parity between whole milk and CMR? Può un CMR adeguatamente aggiustato raggiungere la parità, in termini di prestazioni, con il latte intero? In circostanze ideali, il latte intero detiene ancora un vantaggio rispetto al CMR secondo alcuni risultati di ricerche (Lee et al., 2012). Le spiegazioni potrebbero consistere in una qualsiasi combinazione dei seguenti elementi: — La presenza di fattori extra-nutrizionali (ENF) come ormoni, fattori di crescita, le cellule immunitarie, immunoglobuline e altri composti spiegherebbero la differenza, anche se sono possibili altre spiegazioni. — Differenze di nutrienti che non sono state monitorate nella ricerca; — Digeribilità e disponibilità metabolica delle sostanze nutritive; — Presenza di proteine vegetali. (Quigley 2010) Questo delegittima il CMR per i programmi di allevamento dei vitelli ad alte prestazioni? No. Ci sono un certo numero di fattori reali - igiene, gestione, variabilità della composizione, grasso in eccesso, ecc., che possono attenuare i vantaggi del latte intero nell’applicazione in azienda. Inoltre, l’insieme dei dati hanno stabilito che è possibile, attraverso una maggiore alimentazione a base di CMR, raggiungere tassi di crescita magra più elevati durante le prime 2 o 3 settimane che quelli osservati con i sistemi di svezzamento precoce convenzionali (Bartlett 2001). Programmazione metabolica La nostra comprensione del ruolo della nutrizione nella prestazione in allevamenti da latte si è evoluta notevolmente negli ultimi anni. Oggi sappiamo che una restrizione alimentare nelle prime fasi di vita del vitello attenua o arresta preziosi meccanismi di crescita naturale che potrebbero essere sfruttati per ottenere prestazioni superiori. O, espresso in altri termini, quando la sotto-nutrizione imposta dai programmi tradizionali di alimentazione razionati viene sostituita da una dieta che promuove la massima crescita, il vitello esprimerà il suo potenziale genetico completo. I meccanismi di crescita altamente efficienti sono attivi nelle prime settimane di vita, ma in seguito non sono più disponibili. Soddisfacendo completamente i requisiti nutrizionali del vitello, questa crescita si attiva al meglio. Questo fenomeno, chiamato programmazione metabolica, è stata descritta nell’uomo e un numero di specie animali. Per i vitelli, gli effetti positivi di un maggiore incremento medio di peso (ADG) prima dello svezzamento si vedono per tutta la durata della vita della vacca, una minore età al primo parto e la maggiore produzione di latte sono il risultato positivo della nutrizione nei primi mesi. PROGRAMMAZIONE METABOLICA NUMERI CHIAVE (BASATI SULLA % DI PESO CORPOREO ANIMALE ADULTO PER UNA HOLSTEIN FRIESIAN) (Faber et al 2005) RAZIONE ALIMENTARE da 7 litri / giorno ad una dose di 150 g / litro DURATA 0 - 6 settimane REGIME ALIMENTARE Latte intero o CMR CONSIGLIATO LATTE INTERO VENDIBILE o latte di scarto pastorizzato CMR CONSIGLIATO Sostituti contenenti latte scremato (non è richiesto un alto contenuto proteico) DISPONIBILITà DI CONCENTRATO ad-libitum per tutto il periodo di alimentazione col latte OBIETTIVI DI PESO 115-120 kg dopo 3 mesi, 400 kg alla prima fecondazione (13-14 mesi) 600 kg al primo parto (23-24 mesi) AUMENTO DIMOSTRATO DEL VOLUME DI PRODUZIONE fino a 1000L nella prima lattazione. DRIDUZIONE DIMOSTRATA DEL TASSO DI RIMONTA inferiore del 47% (prima della seconda lattazione) 16 Latte intero, CMR e la programmazione metabolica La programmazione metabolica non dipende dal tipo di alimento liquido (latte intero o CMR) ma piuttosto da come la fonte di alimento riesce a soddisfare le necessità metaboliche del vitello. Il latte intero dovrebbe essere commerciabile a causa della variabilità della composizionale del latte di scarto pastorizzato. L’uso di latte crudo scartato sarebbe incompatibile con gli obiettivi di prestazioni e la salute connessi con la programmazione metabolica a causa dei rischi discussi in questo documento. La ricerca di base sui benefici della programmazione metabolica è stata condotta con CMR. I produttori orientati alla evoluzione verso un programma nutrizionale di programmazione metabolica a base di CMR troveranno informazioni esaurienti e le linee guida per il raggiungimento di risultati di alto rendimento. Latte intero, CMR e la riuscita dello svezzamento E’ stato ampiamente dimostrato che un programma intensivo di alimentazione liquida può influenzare negativamente l’assunzione in avviamento e ostacolare lo svezzamento precoce (Drackley nd). I vitelli alimentati con latte o sostituto del latte al 10% del peso corporeo (BW) consumano quasi il doppio di alimento starter rispetto ai vitelli alimentati con quantità elevate nelle settimane precedenti lo svezzamento (Khan et al., 2011). Che sia latte intero o CMR ad essere usato per il raggiungimento di un livello superiore di nutrizione, lo svezzamento deve essere anticipato e gestito. Sebbene quantità più importanti di latte o CMR ritardino lo svezzamento, l’età di svezzamento più avanzata è accettabile se ciò comporta che il volume del rumine e la capacità metabolica siano alti e la crescita continui nella fase post-svezzamento. E’ stato dimostrato che una transizione graduale piuttosto che brusca verso il consumo di un mangime starter di alta qualità sia il metodo migliore per promuovere la crescita ininterrotta. Inoltre, l’uso di alimenti fibrosi aumenta l’assunzione di mangime starter e la crescita media giornaliera (ADG) durante i periodi pre e postsvezzamento, se forniti separatamente (Castells et al, 2012;. Khan et al, 2011.). LATTE INTERO O SOSTITUTO DEL LATTE : QUAL’E’ LA DIFFERENZA PER LE PRESTAZIONI? LATTE INTERO “Il latte intero ha sempre avuto il vantaggio nelle prestazioni rispetto ai sostituti del latte. E per di più, non è una spesa secca per l’allevamento.” Pro — L’alto contenuto di nutrienti (grassi + proteine) si traduce in un elevato guadagno giornaliero — Nutrienti altamente digeribili — Solidi totali stabili (sebbene grassi e proteine possano variare) — Non è una spesa viva Contro — levato contenuto di grasso nel latte intero può impedire lo sviluppo del rumine e la crescita dopo lo svezzamento — L’alto contenuto di grassi può causare un aumento della diarrea da malassorbimento — Investimento importante in tempo e sforzo per garantire la sicurezza e la costanza di risultato — Costo del programma superiore quando si utilizza il valore di mercato reale (o costo opportunità) del latte CMR “Utilizzando un sostituto del latte standard ben equilibrato, posso realizzare un piano alimentare di qualità che porta a vacche robuste e una prima lattazione più consistente.” Pro — Una fonte di nutrizione precisa che alla fine costa meno del latte intero — Correttamente e coerentemente pastorizzato quindi privo di agenti patogeni comuni per il bestiame — Livelli costanti di proteine, grassi e solidi totali — Può essere somministrato con diverse concentrazioni di sostanza secca Contro — Deve essere acquistato — Meno nutrienti rispetto al latte intero per grammo — Possono verificarsi errori di miscelazione — Alcuni sostituti del latte (CMR) non si mescolano bene a determinate temperature IN CONCLUSIONE E’ stato dimostrato in alcuni studi che il latte intero ha superato il CMR per la salute e la crescita. Tuttavia, con ilivelli appropriati di proteine, grassi e dosi, il CMR può eguagliare e addirittura superare il latte intero, in particolare nell’agevolazione di elevati tassi di crescita della massa magra senza deposito adiposo—essenziale per un parto precoce. I livelli di proteine ed energia sono in generale più importanti delle specifiche percentuali di proteine e grassi di sostanza secca. Perciò le formule commerciali standard di CMR possono essere utilizzate per ottenere una crescita accelerata quando somministrati alla dose appropriata. Tuttavia, se il latte intero o il CMR vengono utilizzati in 17 un programma di crescita accelerata, la sfida è sempre quella di determinare l’energia necessaria per il mantenimento nonché la crescita desiderata e di fornire un adeguato apporto alimentare per soddisfare la crescita. Deve poi essere fornita la quantità di proteine necessaria per soddisfare la crescita al livello scelto di assunzione di alimento. La programmazione metabolica introduce nuove linee guida per raggiungere elevati livelli di performance. I produttori devono garantire che le pratiche di gestione nelle loro aziende, tra cui una buona gestione del colostro, creino un ambiente che supporti nuovi livelli di prestazioni raggiunti attraverso una migliore nutrizione. CONVENIENZA SERENITÀ OBIETTIVI DI CONVENIENZA FACILITA’ DI MESSA in OPERA 18 FLESSIBILITA’ e ADATTABILITA’ LA CONVENIENZA: FACILITARE IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI AMBIZIOSI NELL’ ALLEVAMENTO DEL VITELLO Stabilire gli obiettivi di rendimento ambiziosi per l’allevamento da latte può essere un compito scoraggiante. Dovrebbe essere facile implementare la giusta alimentazione liquida , monitorare e adattare soddisfacendo tutte le esigenze nutrizionali per una crescita ottimale del vitello. Latte intero e CMR: Il posto della convenienza Quando s’impostano obiettivi di prestazione ambiziosi per l’allevamento, la convenienza non è necessariamente la prima cosa che viene in mente. Prima di tutto, si tende a pensare in termini di risultati desiderati, lo sforzo che sarà richiesto per raggiungere tali risultati, gli investimenti che devono essere fatti, la formazione che deve essere acquistata o la manodopera che deve essere aggiunta. Infatti, il modo più “conveniente” di allevare vitelli non è necessariamente il migliore! Eppure, se l’allevatore tiene conto delle diverse strade verso le prestazioni più elevate, incluso l’utilizzo di un latte intero o un CMR liquido, la convenienza giocherà un ruolo importante per il successo dei suoi sforzi. La convenienza come si intende qui è essenzialmente la scelta del percorso per prestazioni più elevate del vitello con il minor numero di ostacoli. Per grandi e piccole aziende, la convenienza può significare diverse cose. Grandi aziende con manodopera e risorse relativamente abbondanti possono avere una scelta più ampia di possibilità in termini d’investimenti nella tecnologia di automazione, attrezzature di pastorizzazione e la manodopera a disposizione per la relativa cura e manutenzione rispetto ad una piccola azienda agricola. Ma che l’azienda sia grande o piccola, la convenienza sarà uno dei fattori che consentono di realizzare di più in modo economicamente più efficace ed efficiente. 19 Facilità di messa in opera La facilità di esecuzione è una misura essenziale della convenienza. Può il programma di alimentazione liquido essere suddiviso in passi discreti e misurabili che sono facili da seguire, attuare e monitorare? I passi possono essere semplificati ed il processo globale snellito? Qual è il carico di lavoro richiesto per il successo del sistema? Quali sono le procedure operative standard? Massima serenità Anche se questo potrebbe sembrare un obiettivo “ soft”, comprende un insieme di criteri misurabili, quali l’affidabilità della soluzione scelta. Quando viene applicato e gestito in modo sistematico, fornisce risultati coerenti e costanti? Flessibilità e Adattabilità La convenienza non dovrebbe essere una ‘istantanea” statica delle attuali pratiche in azienda, ma una proiezione che anticipa la futura crescita e la transizione verso pratiche più efficienti e salute e performance maggiore degli animali. La pratica scelta porterà a flessibilità e adattabilità quando sarà venuto il momento? Il percorso scelto potrà preparare l’azienda per la crescita e redditività futura ? LA CONVENIENZA DI MISCELAZIONE E ALIMENTAZIONE : LATTE INTERO O CMR? Pastorizzazione del latte sfuso o di scarto Per le ragioni illustrate nei capitoli precedenti, le aziende potrebbero scegliere di pastorizzare il latte scartato prima di darlo ai vitelli. Ci sono diversi metodi per pastorizzare il latte, tra cui “Bassa Temperatura, Lungo Tempo” (LTLT), “Alta Temperatura, Breve Tempo” (HTST) e la pastorizzazione a raggi ultravioletti (UV). Ciò comporta investimenti in tempo e attrezzature per la corretta applicazione in stalla. 20 Preparation Preparazione del latte intero L’alimentazione Anche se il latte intero sembra avere il vantaggio di essere “preconfezionato”, il bisogno di un vitello per una composizione il più possibile costante significa che il produttore deve adottare le misure necessarie per garantire che questo avvenga. Il latte dalla cisterna di raccolta fornisce la fonte più adatta a questo riguardo. Il latte dalla cisterna di raccolta contiene il latte mescolato con un livello di grasso e di proteine relativamente costanti, e ha un numero di cellule relativamente basso (vedere sopra discussione sul latte di scarto). Per garantire le esigenze nutrizionali del vitello, il latte intero dovrebbe essere integrato con una miscela di vitamine e minerali per compensare alcune carenze di questi principi rispetto al latte intero. Dato che il latte dalla cisterna sarà raffreddato, deve essere riscaldato a temperatura di consumo prima di somministrarlo ai vitelli. Una volta che il latte intero o il CMR sono stati raccolti, mescolati e pastorizzati (se applicabile) e soddisfano tutte le esigenze nutrizionali del vitello, ali. Preparazione del CMR La preparazione del sostituto del latte comporta un dosaggio ed una miscelazione corretti. Questo deve essere fatto con precisione e alla giusta temperatura per garantire la qualità ottimale del CMR preparato. La miscelazione può essere effettuata a mano o con un agitatore meccanico. Il miscelatore può essere dotato o no di un sistema di riscaldamento / raffreddamento per assicurare la giusta temperatura di alimentazione del latte. Come con il latte intero, CMR dovrebbe essere dato ad una temperatura di 40-42 ° C. Per il latte intero ed il CMR, la temperatura di alimentazione è essenziale La doccia esofagea fa sì che il latte vada direttamente allo stomaco e non finisca nel rumine. Il funzionamento della doccia esofagea è stimolato dalla temperatura del latte, la sua concentrazione nutrizionale, l’ambiente di alimentazione del vitello e lo succhiare da almeno 25-30 centimetri dal suolo. Oltre all’effetto di suzione, la preparazione del latte o del CMR gioca un ruolo essenziale nella prevenzione che il latte finisca nel rumine. La temperatura del latte, l’aspettativa del vitello di essere alimentato, e la presenza o assenza di stress durante l’alimentazione possono essere gestiti per ridurre il rischio che il latte finisca nel rumine. 21 SISTEMI DI ALIMENTAZIONE E FREQUENZE DI ALIMENTAZIONE SISTEMA DI ALIMENTAZIONE FREQUENZA Secchio 1, 2 o 3 volte/giorno Mangiatoia 1o2 volte/giorno Poppatoio 1, 2 o 3 volte/giorno Alimentatore automatico 5 – 10 volte Ad libitum con poppatoio 10 – 15 volte In Europa, l’uso di alimentatori automatici è cresciuto in popolarità nel corso degli ultimi anni (vedere automatizzazione’ qui sotto). L’alimentazione con mangiatoie è usata soprattutto con i vitelli da carne come un dispositivo di risparmio di lavoro. Ha qualche utilità nel settore latte, soprattutto per vitelli maturi e raggruppati. Ci sono rischi inerenti all’alimentazione con mangiatoie per quanto riguarda la velocità di bevuta e la distribuzione uniforme del latte ai singoli vitelli. Una singola somministrazione al giorno è stata utilizzata efficacemente in alcune aziende come un modo per ridurre l’intensità del lavoro. Tuttavia la ricerca ha sempre dimostrato effetti positivi con più alimentazioni (tre o più al giorno). Comunque quando utilizzati con latte intero correttamente costituito o CMR, tutti questi sistemi di alimentazione sono in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dei vitelli. Automatizzazione L’impegno lavorativo varierà secondo il processo di alimentazione e il grado di automazione in azienda. Esistono molte soluzioni per il risparmio di manodopera tra cui vasche, miscelatori e alimentatori automatici. In molti casi la flessibilità del lavoro è tanto importante quanto la quantità di lavoro. Un sistema di automatizzazione riduce il lavoro ma comporta anche nuovi compiti, compresi la riparazione del materiale ed il monitoraggio dei vitelli in assenza di contatto regolare durante l’alimentazione. Detto quelsto, sistemi di alimentazione automatici quando usati per ilCMR semplificano la miscelazione, il riscaldamento e vari passi nell’alimentazione, sebbene comportino un’alimentazione in gruppo che può porre qualche rischio per vitelli nelle prime settimane di vita. LAVORO CONFRONTO DEI COMPITI : LATTE SFUSO, LATTE DI SCARTO CRUDO E CMR Fonte: Dati del settore LATTE SFUSO LATTE SCARTATO CRUDO CMR Raccolta x x - Trasporto dalla sala di mungitura x x - Pastorizzazione facoltativo x - Pulizia e manutenzione del pastorizzatore facoltativo x - integratori vitaminici e / minerali x x - Ordinazione - - x Miscelazione - - x Pulizia e manutenzione delle attrezzature di miscelazione e distribuzione - - Riscaldamento o raffreddamento x x Pulizia e manutenzione dell’alimentatore automatico /milk taxi x x ALIMENTAZIONE (TUTTI I SISTEMI) x x COMPITO PREPARAZIONE 22 x (se) x x (se) x LATTE INTERO O CMR: CHE DIFFERENZA PER LA CONVENIENZA? LATTE INTERO CMR “Il latte intero fornisce ai vitelli una fonte di alimentazione altamente energetica, economica e prodotta naturalmente in stalla .” “L’affidabilità del CMR significa che si adatta senza sorprese ai miei processi produttivi e agli obiettivi di allevamento del vitello.” Pro Pro — Vicino alla natura — Nessun flusso d’ordine o problemi di consegna — Nessuna miscelazione — Creazione di valore da latte non vendibile — Può contenere sostanze sconosciute o immunoglobuline che sostengono le prestazioni del vitello Contro — Continuità della fornitura a volte un problema con il latte scartato — La qualità ed il valore nutrizionale possono variare da stagione a stagione o secondo l’origine del latte — L’alimentazione del vitello legata al tempo e il luogo di mungitura — Minerali / vitamine additivi necessari per garantire una nutrizione ottimale — Aumento della probabilità di trasferimento di agenti patogeni (morbo di Johnes) — Investimenti in pastorizzazione e manutenzione delle attrezzature — Una composizione costante significa un’alimentazione affidabile, la qualità e la serenità — Facile da stoccare e mescolare quando necessario — Totale indipendenza nel tempo e nel luogo dell’alimentazione del vitello dalla mungitura — Sicuro ed igienico - nessun rischio di trasferimento verticale di patogeni — I prodotti possono essere definiti per sostenere in maniera mirata obiettivi specifici di salute e/o crescita — La composizione può essere ottimizzata in funzione delle esigenze nutrizionali ed economiche Contro — Deve essere ordinato — Preparazione giornaliera richiesta — Latte scartato deve essere eliminato — CMR di bassa qualità possono contenere grassi vegetali meno digeribili IN CONCLUSIONE Per ragioni economiche e tradizionali, l’uso del latte crudo scartato rimane un problema diffuso nelle aziende agricole. Ma, dato che un numero crescente di produttori evolve verso standard di salute e prestazioni più moderne, o scelgono di pastorizzare il latte scartato o stanno optando per i sostituti di latte CMR. La pastorizzazione costituisce un carico e un onere significativo per le attività di gestione aziendale, più facilmente assorbiti nelle aziende più grandi rispetto a quelle più piccole. La variabilità della qualità del latte intero, in particolare del latte di scarto, deve essere sistematicamente affrontata se una stalla vuole raggiungere salute e prestazioni ottimali del vitello. Ma anche quando sono prese tutte le 23 misure per garantire una qualità standard, sono necessarie misure supplementari per garantire che il latte di scarto anormalmente contaminato e gli antibiotici non entrino nel ciclo di alimentazione. Piccole aziende per le quali la pastorizzazione non è conveniente, o nelle aziende che devono raggiungere un’elevata produttività senza il lusso di notevoli investimenti in attrezzature e personale, possono trovare che la composizione su misura e l’affidabilità del CMR semplifichi carichi di lavoro garantendo nel contempo obiettivi precisi di salute e crescita. Tutto questo dipende ovviamente dalla scelta di un’appropriata composizione di CMR proveniente da un produttore rispettabile. CONCLUSIONE NUTRIZIONE DEL VITELLO IN UNA NUOVA ERA DI RISULTATI Prestazioni più elevate richiedono maggiori esigenze nella gestione della stalla. Nuovi metodi introdotti in azienda, dall’introduzione di apparecchiature di pastorizzazione a programmi di crescita accelerati, rappresentano significativi investimenti in tempo, denaro e lavoro. I vantaggi ottenuti da queste innovazioni possono essere facilmente neutralizzati dalle problematiche più basilari di gestione delle aziende agricole. La questione del latte intero o del CMR deve prima essere subordinata alla questione della nutrizione del vitello stesso. Una quantità crescente di evidenze indica la superiorità dei sistemi di alimentazione liquida che 24 favoriscono la crescita e l’immunità aumentata senza compromessi. Tuttavia, beneficiare di una salute e di performances maggiori, comporta pratiche di gestione rigorose. Se il latte intero o il CMR meglio corrispondono al programma di crescita accelerata applicato in azienda, non è la qualità intrinseca di uno delle due possibilità di scelta l’elemento che conta. Entrambi, in un certo senso, possono essere abbastanza facilmente adattati per soddisfare le esigenze nutrizionali dei vitelli. La grande domanda è in che misura un produttore di latte è preparato a garantire un’infrastruttura igienica in grado di supportare la soluzione di alimentazione liquida scelta. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Aust, V., K. Knappstein, H-J Kunz, H. Kaspar, J. Wallmann, M. 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