germania - olanda 1
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3 REPORT N.10 GIUGNO 2004 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 STUDIOS GERMANIA - OLANDA 1 – 1 A cura di Massimo Lucchesi OPORTO – STADIO DRAGAO GERMANIA 1 KAHN 3 FRIEDRICH 5 NOWOTNY 4 WOERNS 21 LAHM 19 SCHNEIDER 8 HAMANN 6 22 13 OLANDA 1 5 KURANYI 12 LEHMANN 2 HINKEL 17 ZIEGE 16 JEREMIES 15 KEHL 7 SCHWEINSTEIGER 18 ERNST 11 KLOSE 9 BOBIC 14 BRDARIC 20 PODOLSKI 23 HILDEBRANDT 4 10 3 21 8 11 FRINGS 10 1 VAN DER SAR 18 HEITINGA 3 STAM 4 BOUMA 5 V.BORNKHORST BAUMANN BALLACK GERMANIA GERMANIA MODULO: MODULO:4-4-1-1 4-4-1-1 C.T. C.T.VOELLER VOELLER 7 6 22 6 19 8 5 OLANDA OLANDA MODULO: MODULO:4-3-3 4-3-3 C.T. C.T.ADVOCAAT ADVOCAAT 10 3 COCU 8 DAVIDS 11 V.DER VAART 7 V. DER MEYDE 10 V.NISTELROOY 22 ZENDEN 13 WESTERWELD 2 REIZIGER 15 F.DE BOER 21 BOSVELT 14 SNEIJDER 9 KLUIVERT 12 MAKAAY 22 13 4 6 15 1 16 OVERMARS ARBITRO: FRISK (SVE) GUARDALINEE: PETERSSON, EKSTROM (GER) 17 VAN HOOYDONK MARCATORI: FRINGS (30 pt), VAN NISTELROOY (36 st) 19 ROBBEN SOSTITUZIONI: Sneijder x Davids e Overmars x Zenden (1 st), 23 Schweinsteiger x Schneider (23 st), Van Hoijdonk x Heitinga (29 20 st), Ernst x Frings (34 st), Bobic x Kuranyi (40 st) WATERREUS SEEDORF PRESENTAZIONE Repubblica Ceca, Olanda e Germania si giocano, insieme alla Lettonia i due posti disponibili per accedere ai quarti di finale di Euro 2004. Nella prima giornata del gruppo D, ad Oporto, si sfidano le due squadre più blasonate del girone: l’Olanda di Van Nistelrooy e la Germania di Ballack. L’incontro è ovviamente attesissimo sia per la rivalità che divide le due nazionali, sia perché Olanda e Germania hanno spesso disputato match riamasti negli annali del calcio mondiale. Inoltre la gara assume importanza fondamentale in virtù del fatto che nessuna delle due compagini può permettersi un passo falso in considerazione della forza della Repubblica Ceca, favorita principale del girone, e già vincitrice per 2-1 sulla Lettonia nell’incontro pomeridiano. MODULI E FORMAZIONI Advocaat e Voeller hanno più dubbi che certezze in considerazione delle pessime uscite delle due nazionali nelle amichevoli di preparazione che hanno preceduto l’incontro odierno. Il tecnico tedesco opta per uno schieramento prudente con due linee di quattro e Ballack in posizione di centrocampista avanzato alle spalle di Kuranyi. Advocaat, dopo aver abbandonato il 4-2-3-1, schiera gli “orange” con il 4-3-3 scegliendo comunque una disposizione ibrida con quattro difensori, Davids nella zona di Ballack Cocu in mezzo al campo, Zenden e Van der Meyde sugli esterni, Van der Vaart in entrata dal centro-sinistra a supporto dell’unica punta Van Nistelrooy. LA TATTICA La contrapposizione tattica è piuttosto delineata. Entrambe le formazioni hanno superiorità numerica al centro della difesa (per l’Olanda Stam e Bouma vs Kuranyi, per i tedeschi Nowotny e Woerns vs Van Nistelrooy). Sugli esterni i duelli prevalenti sono ZendenFriedrich, Van Bronkhorst-Schneider, LahmVan der Meyde, Hetinga-Fring. In mezzo al campo Davids se la vede con Ballack, Cocu con Baumann e Hamann con Van der Vaart. L’Olanda cerca di affondare puntando sugli inserimenti di Van der Vaart e sui cross che Van der Meyde e Zenden dovrebbero indirizzare a centro area per l’ariete Van Nistelrooy. Voeller si affida invece all’abilità di Kuranyi di giocar da sponda per favorire gli inserimenti di Ballack. Malgrado la discreta fama dei giocatori in campo la gara stenta a decollare. Gli olandesi mancano di flussi di gioco chiari e ben definiti ed attuano un lento possesso palla sterile e fine a se stesso. La squadra di Advocaat non riesce mai a trovare Van Nistelrooy come perno avanzato e ciò pregiudica in maniera determinante la possibilità di inserimento di Van der Vaart. I cambi di www.allenatore.net campo sul lato debole, per sfruttare l’ala sulla linea, vengono ben parati dai terzini tedeschi che seguono da vicino gli avversari diretti. Con poco gioco sugli esterni, pochissimi inserimenti dei centrocampisti l’Olanda fatica a trovare la rifinitura. La Germania, che cerca temi simili a quelli olandesi, dispone di una manovra più fluida (grazie alla buona regia di Hamann ed allo scarsa pressione rivale) e ciò mette nelle condizioni Schneider e Frings di poter provare a saltare l’avversario diretto in modo da creare i presupposti per la rifinitura. Inoltre a dispetto di quanto accade tra le file arancioni, la squadra di Voeller riesce con discreta continuità a servire Kuranyi che ha il merito di far avanzare i suoi. Ballack inoltre ha il compito di decentrarsi per creare superiorità numerica sulla fasce. Se nel “calcio dinamico” vi è una sorta di equilibrio e comunque i tedeschi si fanno leggermente preferire, nel “calcio statico” (quello derivante da palla inattiva) la squadra di Voeller sembra avere nettamente la meglio e da ciò consegue il goal del vantaggio (scaturito da un calcio piazzato battuto dall’out di sinistra) con cui i 2 tedeschi chiudono sull’1-0 la prima frazione. Advocaat resosi conto dei problemi incontrati dai suoi, ad inizio ripresa, prova ad inserire Scneijder e Overmars per Davids e Zenden. Il tecnico olandese prova ad immettere forze fresche allo scopo di migliorare la qualità del gioco e, soprattutto, vincere qualche duello. Advocaat provvede inoltre a ritoccare il modulo avanzando Van der Vaart alle spalle di Van Nistelrooy in una sorta di 4-2-3-1. La prestazione degli “orange” nella seconda frazione è leggermente migliore, Overmars crea qualche problema a Friedrich, ma le occasioni da goal la titano. Al 29’ del secondo tempo Advocaat effettua la mossa che sarà determinante ai fini del risultato finale: fuori Hetinga, un difensore, per un altro attaccante, Van Hoijdonk. L’Olanda passa al 3-4-3 ed alzando il baricentro può cosi contare su due giocatori (Van Nistelrooy e Van Hoijdonk) abili nel gioco aereo per tentare di scardinare la difesa rivale con continui traversoni a centro area. Gli orange pareggiano il conto al minuti 81 grazie ad un errore di Ernst che amministra male la post-conquista e concede un cross dal fondo ad Andy Van der Mayde. Sul traversone dell’interista Van Nstelrooy si avvita splendidamente ed insacca la palla alle spalle di Kahn sfruttando il fatto che Woerns non era in posizione ottimale per contrastarlo in quanto stava uscendo. CONSIDERAZIONI FINALI Il pareggio rispecchia una gara difficile per entrambe le compagini. La Germania ha mostrato palesi difficoltà a contrastare Van Hoijdonk sulle palle aeree e non è riuscita ad evitare di farsi schiacciare dal forcing finale operato dagli uomini di Advvocaat. L’Olanda si è dimostrata senza un’idea di gioco collettivo, è stata molle in fase difensiva e poco sostenuta della invenzione dei calciatori di migliore qualità. Gli “orange” si sono spesso allungati e sono sembrati efficaci solo quando hanno potuto contare sulla costruzione lunga per le doti aeree di Pierre Van Hoijdonk. In conclusione, sia Voeller che Advocaat dovranno rivedere molte cose se vorranno aspirare ad un torneo di vertice. SE VUOI DIRE LA TUA PARTECIPA AL FORUM DI DISCUSSIONE SULLA PARTITA www.allenatore.net 3