Allegato A

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Allegato A
DR.ANTONELLO ARRIGHI
Specialista in Pediatria
Docente A.I.O.T. Associazione Medica Italiana di Omotossicologia
Docente International Academy of PRM
Fonte: inchiesta Repubblica 19.09.2005
9.000.000 di consumatori di medicinali
omeopatici (17% circa della popolazione)
di questo 17% il 7,7% sono bambini sotto i
14 anni;
10,2% Donne, 6,1% uomini
7.500 Farmacie distributrici
10.000 Medici prescrittori
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• Il numero di coloro che scelgono di curarsi
con l’Omeopatia è raddoppiato dal 1993 al
1999
• nel 16.7% delle famiglie italiane da 1 a 3
componenti si cura con l’Omeopatia
• Il 72,9% si dichiara soddisfatto della cura
• Il trend di crescita annuo è del 10%
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LA SALUTE È
Perfetto
equilibrio
psicofisico e
sociale
Sensazione
di star
bene nella
propria
pelle
Conservazione della
“Omeostasi ristretta”
REATTIVITÀ
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REATTIVITA’
NOXA
PATOGENA
FATTORI
AMBIENTALI
MALATTIA
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MALATTIA
REATTIVITÀ
SALUTE
Malattia e Salute
sono manifestazioni differenti dello stesso
elemento:
la REATTIVITÀ dell’organismo
Per Hahnemann (1755-1843) la reattività era la forza
vitale che anima la “vis medicatrix naturae”.
Di conseguenza la malattia era per lui un'alterazione della
forza vitale
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OMEOPATIA
7
OMEOPATIA
DEFINIZIONE: metodo terapeutico clinico
basato sull’uso di dosi deboli o infinitesimali
di sostanze medicamentose.
OBIETTIVO: Ristabilire l’equilibrio del
paziente e arrivare alla vera guarigione.
Non si tratta quindi di soppressione o
palliazione dei sintomi, come in allopatia
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I 3 PRINCIPI FONDAMENTALI
DELL’OMEOPATIA
DOSI INFINITESIMALI
Dosi MOLTO BASSE di
una sostanza tossica
somministrate a
Soggetto pre-intossicato da
dosi MASSICCE della stessa
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sostanza tossica
determinano un
MIGLIORAMENTO
DOSI INFINITESIMALI
Una sostanza tossica può guarire, se somministrata a dosaggi molto bassi.
QUINDI
Solo la dose determina l’effetto tossico o terapeutico “Sola dosis facit
venenum” (Paracelso, 1439)
INFATTI
L’effetto di una sostanza cambia variando il dosaggio.
ESPERIMENTO DI AUBIN (1984)
• Aconitina 10-5 M  Fibrillazione
• Aconitina 10-7 M  Bradicardia
• Aconitina 10-18 M  Nessun effetto sul cuore sano
 Normalizz. ritmo sul cuore intossicato
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DOSI INFINITESIMALI
A dosi infinitesimali una
sostanza agisce stimolando la
REATTIVITÀ del paziente, la
“vis medicatrix naturae”
(Medicus curat, natura
sanat)
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AIOT
IL PRINCIPIO DELLA SIMILITUDINE
Per curare un individuo affetto da una certa
malattia bisogna somministrargli la
sostanza tossica, il veleno che, usato in
dosi sub-ponderali nell’uomo sano, è in
grado di provocare in questo gli stessi
sintomi della malattia in esame
(sperimentazione patogenetica).
In base al principio delle dosi infinitesimali,
a scopo terapeutico il veleno dovrà essere
somministrato all’ammalato,
evidentemente, in dosi minime cioè
omeopatiche
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SIMILITUDINE
QUINDI:
Per trattare omeopaticamente un
malato è necessario stabilire una
SIMILITUDINE tra il suo quadro
sintomatologico ed il quadro
tossicologico provocato
sperimentalmente (PATOGENESIA) in
un soggetto sano da una certa
sostanza [PROCESSO ANALOGICO]
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SIMILITUDINE
L’omeopatia necessita dunque di moltissimi
quadri tossicologici, per poter coprire il maggior
numero di patologie possibile.
Hahnemann notò che:
Ad alte dosi: molte intossicazioni si somigliano
tra loro.
A basse dosi: i quadri sintomatologici sono più
fini e particolareggiati, ben distinguibili gli uni
dagli altri
Hahnemann chiamò PATOGENESI le
intossicazioni ottenute a dosi subponderali.
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TOTALITÀ
L’uomo non viene visto come un
insieme di organi, ma è inquadrato nella
sua TOTALITA’, tenendo presente
l’INSCINDIBILITA’ PSICHE-SOMA
I SINTOMI vengono considerati nella
loro TOTALITA’: ogni patologia, sebbene
localizzata in un organo, è espressione
dello squilibrio dell’intero organismo
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TOTALITÀ
VALORIZZAZIONE
• Sintomi guida o (caratteristici)
• Sintomi ausiliari
GERARCHIZZAZIONE
• Sintomi mentali
• comportamentali
• psichici
• Sintomi generali
• Sintomi locali
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• netti, intensi
• singolari
• paradossali
• personali
•localizzazione
•modalità
miglioramento e
peggioramento
•sensazione
•apparizione
• tono generale
• termoregolazione
• mod. alimentare
• ritmi biologici
• regolazione
climatica
I RIMEDI OMEOPATICI
I bersagli delle diluizioni
LIVELLO
PSICOCOMPORTAMENTALE
Alta diluizione
NERVOSO
FUNZIONALEMETABOLICO
FISICO
Media diluizione
Bassa diluizione
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AIOT
I RIMEDI OMEOPATICI
I gradi di diluizione e dinamizzazione (potenze)
• BASSE:
• MEDIE:
dalla D3 alla D6
dalla D8 alla D30
dalla CH 1 alla CH6
CH 7 e CH9
fino alla 200 K
fino alla 1000 K
fino alla LM/6
fino alla LM/9
• ALTE:
• ALTISSIME:
dalla D30 alla D200
dalla D200 alla D1000
CH 15 e CH30
CH 200-M CH-XM CH- etc.
dalla 10.000 K
oltre 10.000 K
dalla LM/30
LM/60
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OMOTOSSICOLOGIA
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FARMACI
IGIENE DI VITA
fumo, caffè, tè, alcolici,
droga, doping.
scarsa idratazione,
sedentarietà
Non consapevolezza di sé
stessi
(riflessione, autostima
etc..)
antibiotici, fans, cortisonici,
analgesici, anestetici,
vaccini
terapie dentali
GEOPATIE
corsi d’acqua, falde
acquifere,
campi magnetici, radiazioni,,
radon
ALIMENTAZIONE
INFEZIONI
coloranti, conservanti,
additivi, zucchero,
raffinato, sutossine,
insetticidi, xenoestrogeni,
farmaci
virus, batteri, miceti, focalità
STRESS
rumore, conflitti lavorativisociali-familiari
AMBIENTE
gas, vernici, smog, radioattività,
deodoranti, formaldeide,
materiali
per il legno, colori, cavi d’alta
tensione, cellulari, TV, computer
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IL SISTEMA DELLA GRANDE DIFESA
LA FASE DI REAZIONE
INFIAMMAZIONE
Il fisiologico innesco del
fenomeno infiammatorio
rappresenta il meccanismo
attraverso cui l’organismo
assolve al compito di ripristino
o mantenimento del suo stato
di salute (omeostasi ristretta)
30%
Ripristino dello stato di salute
70%
Mantenimento dello stato di salute
Copyright AIOT
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“La Tavola delle Omotossicosi permette
di fare una stadiazione della malattia
del paziente, cioè di comprendere se
l’alterazione è a livello disfunzionale o a
livello lesionale.
È questo tipo di inquadramento che
indirizza la strategia terapeutica, cioè la
scelta dei farmaci.”
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©2002 Dipartimento Scientifico Guna
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MALATTIE AUTOIMMUNI
BLOCCO DELL’INFIAMMAZIONE
LA VICARIAZIONE PROGRESSIVA - 1
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VICARIAZIONE PROGRESSIVA 2
Vicariazione
progressiva tra
Eczema e Asma
(TH 1)
(TH 2)
VICARIAZIONE PROGRESSIVA NELL’AMBITO DI FASI
DIVERSE
IL tessuto bersaglio della vicariazione rappresenta il
“locus minoris resistentiae”, espressione di una
costituzionale meiopragia o frutto della
destrutturazione iatrogenica
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VICARIAZIONE REGRESSIVA 1
La VICARIAZIONE REGRESSIVA rimane silente: si verifica quando
l’organismo ha una perfetta efficienza emuntoriale, talchè le
omotossine mobilizzate vengono portate ad escrezione con i secreti
fisiologici.
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VICARIAZIONE REGRESSIVA 2
La VICARIAZIONE REGRESSIVA si manifesta con “crisi
emuntoriali”:
• Scariche diarroiche
• Eruzioni cutanee
• Profuse sudorazioni (sfebbramento per crisi e non per lisi)
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DIAGNOSI
SCELTA DELLA
STRATEGIA TERAPEUTICA
SCELTA
FARMACOLOGICA
PREPARATI
COMPOSTI
RIMEDI
SINGOLI
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FARMACOLOGIA
OMOTOSSICOLOGICA
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L’Omotossicologia, col suo ampio ventaglio
farmacologico, offre una duplice possibilità di
intervento terapeutico
attraverso
PREPARATI
COMPOSTI
• Composti semplici
• Homaccord
• Compositum di stimolo
generale aspecifico
RIMEDI
SINGOLI
• Unitari dell’Omeopatia
Classica
• Catalizzatori intermedi
• Nosodi
• Compositum tissutali
• Organoterapici “Suis”
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• Allopatici omeopatizzati
RIMEDI OMEOPATICI UNITARI
A DILUIZIONE SCALARE
Nella fiala sono presenti contemporaneamente vari gradi
di diluizione miscelati; le diverse potenze esplicano la loro
azione indipendentemente su 3 diversi livelli:
BASSA DILUIZIONE (D10)
SPECIFICI TESSUTI
MEDIA DILUIZIONE (D30)
SPECIFICHE FUNZIONI
A LIVELLO ORGANICO
PIU’ GENERALIZZATO
ALTA DILUIZIONE (D200)
• SPECIFICI MOVENTI
EZIOPATOGENETICI
• ASPETTI PSICOCOMPORTAMENTALI
• TESSUTO NERVOSO
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VANTAGGI OFFERTI DALL’INJEEL RISPETTO
ALL’UNITARIO IN DILUIZIONE SINGOLA
L’azione a cascata evita il cosiddetto
“PEGGIORAMENTO OMEOPATICO”: i livelli più
bassi e intermedi, attivati dalle rispettive
diluizioni, sono pronti a contrastare l’invasione
tossinica proveniente dai livelli più alti
La contemporanea presenza di basse, medie,
alte diluizioni rende possibile la prescrizione
del rimedio INDIPENDENTEMENTE dalla
repertorizzazione della TOTALITA’ dei sintomi
del paziente
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I NOSODI - 1
MATERIALE PATOLOGICO
(Secrezioni - Escrezioni-Tessuti malati - Colture microbiche)
NOSODI
SRE
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70% Fenomeno
Iceberg
RISPOSTA IMMUNITARIA
MIRATA E LIMITATA
ALL’AGENTE PATOGENO
I NOSODI - 2
• Azione patogenica
• Mimano la malattia (a livello
subliminale)fenomeno iceberg
• Riaccendono la reattività specifica
contro la noxa patogena
• Utili nei casi cronici e nelle recidive
• Rappresentano il simile eziologico
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IL FENOMENO ICEBERG
CALOR
DOLOR
TUMOR
30%
RUBOR
FLUOR
FUNCTIO LAESA
70%
INFIAMMAZIONE
ASINTOMATICA
È a questo livello che agiscono immunologicamente
nosodi e organoterapici suis
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GLI ORGANOTERAPICI “SUIS” - 1
TESSUTI O ORGANI DI SUINO
(Somiglianza filogenetica tra specie umana e suina)
ORGANOTERAPICI “SUIS”
ORGANO O TESSUTO “BERSAGLIO”
70% Fenomeno
Iceberg
RISPOSTA IMMUNITARIA
ASPECIFICA E LIMITATA
AL BERSAGLIO (ORGANO O TESSUTO) Copyright AIOT
GLI ORGANOTERAPICI “SUIS” - 2
• Organoterapico “suis” = “nosode”
organo-specifico
• Riaccendono la reattività aspecifica
dell’organo o tessuto “bersaglio”
• Azione “trofica”
• Azione di “carrier”
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GLI ALLOPATICI OMEOPATIZZATI
Regola della Somiglianza
(Principio omeopatico:
secondo la Materia Medica
tossicologica della sostanza)
Sono prescritti secondo
Regola dell’Uguaglianza
(Principio isopatico: sono
usati come antidoti al danno
iatrogeno provocato dalla
sostanza
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AIOT
GLI INTERMEDI DEL CICLO DI KREBS
NATRIUM OXALACETICUM
Injeel
NATRIUM
PIRUVICUM Injeel
ACIDUM MALICUM Injeel
ACIDUM FUMARICUM
Injeel
ACIDUM SUCCINICUM
Injeel
BARYUM
OXALSUCCINICUM Injeel
ACIDUM a -KETOGLUTARICUM
Injeel
ACIDUM
CITRICUM Injeel
ACIDUM CISACONITUM Injeel
ACIDUM
CITRICUM Injeel
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AIOT
Candida e blocco del ciclo di Krebs
 La crescita eccessiva di
Candida a livello intestinale
può interferire con il
funzionamento del Ciclo di
Krebs a livello cellulare.
 Il fungo produce acido
Tartarico, metabolita molto
simile all’acido Malico che
viene quindi sostituito con
conseguente blocco del ciclo e
danno soprattutto a livello
muscolare e renale
 Stimolando il metabolismo
dell’acido Malico si
antagonizza questo danno
IL METABOLISMO ENERGETICO
COENZYME
COMPOSITUM
UBICHINON
COMPOSITUM
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I PREPARATI COMPOSTI
• MODULAZIONE
• STIMOLAZIONE
• REGOLARIZZAZIONE
• DRENAGGIO
Per l’uso dei preparati composti è possibile stabilire una
correlazione lineare
Patologia
Sintomatologia
Farmaco
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AIOT
PATOLOGIE
INFIAMMATORIE
COMPOSTI SEMPLICI
PATOLOGIE
FUNZIONALI
HOMACCORD
DEFICIT REATTIVI
ASPECIFICI
COMPOSITUM DI
STIMOLO GENERALE
ASPECIFICO
PATOLOGIE CRONICODEGENERATIVE
COMPOSITUM
TISSUTALI
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I COMPOSTI SEMPLICI
Sono i farmaci della terapia d’urto
Costituiti da più rimedi unitari dell’Omeopatia
Classica (regno vegetale, minerale, animale) a
bassa diluizione, con tropismo tissutale
specifico e sovrapponibile.
La presenza delle sole basse diluizioni rende
possibile un’individualizzazione clinica legata solo
alla problematica istopatologica.
Sono i farmaci della patologia acuta, in particolare
su base infiammatoria.
La loro azione è inquadrabile come modulazionedrenaggio.
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COMPOSIZIONE
Argentum nitricum D6; Arsenicum album D6;
Pulsatilla D4; Nux vomica D4; Carbo vegetabilis D6;
Antimonium crudum D6
TROPISMO
DELLE
DILUIZIONI
NUX VOMICA
HEEL
Tissutale
TROPISMO
DEI
COMPONENTI
Mucosa gastrica
TROPISMO FUNZIONALE
DELLE DILUIZIONI
Modulazione - Freno
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SINERGISMO: I rimedi si potenziano sinergicamente tra di
loro. L’effetto globale è superiore alla sommatoria degli effetti dei
singoli rimedi. Per esempio in Arnica comp., Aconitum esalta
l’azione dei rimedi della fase vasale, modulando e tenendo sotto
contollo la fase neurogena.
COMPLEMENTARIETA’: rimedi che da soli potrebbero
avere un’azione troppo brutale, o al contrario essere poco efficaci,
ecc., possono agire in maniera ottimale in presenza di altri rimedi
che sostengono e complementarizzano la loro azione.
COMPLETEZZA: I rimedi sono associati in maniera tale da
coprire tutte le possibili patologie del tessuto o organo che si vuole
interessare o tutti i possibili modi di esplicazione di un’alterazione
patologica. Per esempio: Strophantin comp.: è sia inotropo che
cronotropo, sia coronarodilatatore che euritmico, ecc.
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HOMACCORD - 1
Costituiti da un numero relativamente limitato di rimedi con
caratteristiche funzionali analoghe (tutti migliorati dal moto ,
o peggiorati dall’umidità, etc.), e un tropismo organico affine
ma non sovrapponibile (organi tra loro vicini o correlati
anatomicamente.
Ogni rimedio è presente in diverse diluizioni (range basso,
medio, alto).
Anche gli Homaccord sono farmaci del sintomo, ma in una
comprensione più profonda e articolata, che tiene conto
anche dell’etiologia anatomica e funzionale dello stesso.
Gli Homaccord sono i tipici farmaci delle malattie
psicosomatiche.
L’uso dell’Homaccord evita il possibile peggioramento
omeopatico.
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HOMACCORD - 2
Funzione delle diluizioni
Range
DILUIZIONE
Range
basso
TROPISMO
TISSUTALE
medio
TROPISMO
FUNZIONALE
alto
TROPISMO
“MENTALE”
Range
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IGNATIA HOMACCORD
D 200
D30
Moschus
D6
D 30
D 10
D4
Ignatia
D200
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Bassa diluizioneproblematica sintomatologica di tipo organico
Media-alta diluizioneproblematica etiopatogenetica
neurovegetativa
Depressione, in ispecie esogena; tendenza depressiva;
irritabilità dell’umore con tendenza al pianto
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I COMPOSITUM TISSUTALI
Rimedio dell’Omeopatia Classica
Costituiti da:
Catalizzatore intermedio
Organoterapico “Suis”
Vitamine omeopatizzate
Vi figurano inoltre:
Nosodi
Fattori rivitalizzanti cellulari
È l’Organoterapico “Suis” a determinare il tropismo
tissutale o d’organo.
• Indicazioni: - Insufficienze d’organo
- Degenerazione d’organo
• Controindicazioni: nelle patologie funzionali dell’organo o del
tessuto bersaglio.
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I COMPOSITUM DI STIMOLO GENERALE
ASPECIFICO
- Rimedio dell’Omeopatia Classica
Composizione:
- Nosodi
- Catalizzatore intermedio
- Allopatici omeopatizzati
- Sostanze ad azione rivitalizzante
- Vitamine omeopatizzate
Non figura l’Organoterapico “Suis”.
Non attivano l’organo, ma la funzione lesa.
Antispastica-Antiinfiammatoria
Azione
Antidegenerativa-Antineoplastica
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Non possiedono tropismo organico ma di funzione.
PULSATILLA COMPOSITUM
• Mobilizzazione e
canalizzazione dei
depositi omotossinici
verso gli emuntori
(tegumenti).
Sulfur D8
• Attivazione della
funzione connettivale e
clivaggio delle tossine
attraverso il
meccanismo
infiammatorio.
• Azione antitossicospecifica verso i
corticosteroidi.
• Modulazione
dell’iperprolattinemia e del
conseguente
atteggiamento vagotonico
tissutale.
Stimolazione della funzione connettivale.
Detossificazione della matrice.
“Riaccensione della capacità infiammatoria”
del mesenchima.
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© Copyright AIOT
Medicina Fisiologica di
Regolazione
Dal 1994 un Team Italiano inizia a lavorare all’evoluzione dell’Omotossicologia
partendo da un approccio di studio originale ed innovativo alla Medicina ed alla
Biologia
1796
Dall’empirismo
dell’Omeopatia alla
scientificità
dell’Omotossicologia
1952
Superamento della visione
prevalentemente
organicistica e
meccanicistica
(omotossina-omotossicosi)
dell’Omotossicologia
1994
© Copyright AIOT
NASCE L’OMEOPATIA
Rilettura in chiave immunologica e biochimica dei principi
dell’Omeopatia
H.H. RECKEWEG ENUNCIA I
PRINCIPI
DELL’OMOTOSSICOLOGIA
Nuove acquisizioni in materia Psico-NeuroEndocrino-Immunologica disegnano scenari
innovativi in campo omeopatico
IN ITALIA VENGONO POSTE
LE BASI DELLA TERAPIA
FISIOLOGICA DI
REGOLAZIONE
Medicina Fisiologica di
Regolazione - PRM
ALLOPATIA
MEDICINA
NON-CONVENZIONALE
63
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
LOW DOSE
MEDICINE
P.N.E.I.
MOLECULAR
BIOLOGY
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
La scienza della PRM rappresenta la sintesi delle più
moderne acquisizioni in termini di:
Medicina Fisiologica di Regolazione:
…un nuovo concetto in Medicina
PRM è un innovativo sistema terapeutico
basato sulla possibilità di utilizzare a scopo
terapeutico principalmente BASSI DOSAGGI
di sostanze biologiche, che normalmente
guidano la Fisiologia dell’organismo
65
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Medicina Fisiologica di Regolazione
PRM
La PRM nasce da un’idea:
ripristinare la Fisiologia attraverso molecole
di relazione quali ormoni, interleuchine, fattori
di crescita e neuropeptidi in low dose
fisiologica, che corrisponde alla medesima
concentrazione alla quale esse sono presenti
a livello dei recettori transmembrana nella
matrice extra-cellulare
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Messangers Molecules
I pivot della Medicina Fisiologica
di Regolazione
MESSANGERS MOLECULES sono i
messaggeri, le parole usate dai 3 grandi
sistemi di controllo omeostatico per
parlare l’un l’altro …e per capirsi a
vicenda.
67
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Sistemi di Controllo Omeostatico
P
N
E
I
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
&
SISTEMA NEUROVEGETATIVO
SISTEMA ENDOCRINO
SISTEMA
IMMUNITARIO
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Perché OMEOPATICAMENTE
preparate?
Il metodo di preparazione omeopatico
(diluizione-dinamizzazione) rende le
molecole di relazione ancora più efficaci
ed efficienti.
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
DYNAMIZATION=S.K.A.
S.
Sequential
K.
Kinetic
A.
Activation
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
“...Messanger molecules are very effective.
However pharmacological doses is plagued
with severe adverse effects...”
Unless…
1. Marinaro, M. et al. 1999. Use of intransal IL-12 to target predominantly Th1 responses
to nasal and Th2 resposnses to oral vaccines given with cholera toxin. J. Immunol.
162(1): 114-121
2. Mariinaro, M. et al. 1997. Oral but not parenteral interleukin IL-12 redirects T helper 2
(Th2)-type resposnses to an orola vaccine without altering mucosal IgA responses. J.
Exp. Med. 185(3): 415-427
3. Lee, S. Y. et al. 2001. Oral administration of IL-12 suppresses anaphylatctic reactions in
a murine model of peanut hypersensitivity. Clin. Immunol. 101(2): 220-228
4. Vial, T. et al. 1995. Immune mediated side-effects of cytokines in humans. Toxicology
105(1): 31-57
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
NETWORK P.N.E.I. E
MESSANGERS MOLECULES
OGNI MALATTIA E’ L’ESPRESSIONE,
LA CONSEGUENZA DI MUTATE
CONCENTRAZIONI DI MOLECOLE DI
RELAZIONE
72
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
DISEASE
HYPER-CONCENTRATION
10-6
HEALTH
4CH – X6
PHYSIOLOGICAL CONCENTRATION
10-15
HYPO-CONCENTRATION
DISEASE
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
DEFINITIONS
g (gram)= 1
10 -1 = 0.1
10 -2 = 0.01
mg (milligram)= 10 -3 = 0.001
μg (microgram)= 10 -6 = 0.000001
ng (nanogram)= 10 -9 = 0.000000001
pcg (picogram)= 10 -12 = 0.000000000001
fg (fentogram)= 10 -15 = 0.000000000000001
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
in cooperation with:
Effects of low dose cytokines in treatment of
inflammatory pathologies: use in an animal
model of allergic asthma
75
75
Low dose oral administration of
cytokines for treatment of allergic
asthma
In Press, Accepted Manuscript, Available online 21 May
2009
Silvia Gariboldi, Marco Palazzo, Laura Zanobbio, Giuseppina F
Dusio, Valentina Mauro, Umberto Solimene, Diego Cardani,
Martina Mantovani, Cristiano Rumio and S.G.M.P.
contributed equally to this work
Reviewer #1: INTRUIGING WORK: Low dose oral administration of IL-12
plus IFN-gamma for treatment in murine model of allergic asthma. solve
BHR.
Anti-asthmatic activity for 8- 15 days confirmed by histological analysis of
lungs and balfluid cell count, it is convincing for this murine model.
Serum OVA-specific IgE also inhibited by this low-dose activated cytokines
solution, SUGGESTING A NOVEL APPROACH.
EXPERIMENTAL PROTOCOL
LUCKY
MOUSE
DAY 1
DAY 7
DAY 13
Injection of 1 mg
of egg-albumin +
5 mg Al(OH)3 in
PBS (IP)
Injection of 1 mg
of egg-albumin +
5 mg Al(OH)3 in
PBS (IP)
Aerosol of 1 mg
of egg-albumin +
5 mg Al(OH)3 in
PBS
TREATMENT WITH IL-12+IFN-γ
from DAY 18 until DAY 38
Blood drawing
DAY 38
Bronchoalveolar
lavage fluid
DAY 30
5% egg-albumin in
PBS 0,5. (Aerosol)
ALLERGIC
MOUSE
DAY 27
Injection of 1 mg of
egg-albumin + 5 mg
Al(OH)3 in PBS (IP)
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Asthma
Th1
BALF – after treatment with egg albumin and Al (OH)3
60
180
Legend
160
•1-Untr=healthy mouse
•2-OVA=allergic mouse
140
[IL-5] (pcg/ml)
[IL-4] (pcg/ml)
50
40
30
120
100
80
60
20
40
10
20
0
0
UNTR
OVA
Th2
UNTR
OVA
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Unit of measurement…
…the mistery… that is not a mistery
we give…
fg
…we detect in the
blood
4CH
pg
1 fg/mouse
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
Number of cells expressed in cells/BALF (x104)
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
I FARMACI DELLA MEDICINA FISIOLOGICA DI
REGOLAZIONE
Un nuovo concetto terapeutico: far convivere in un unico
farmaco biologico, in maniera sinergica, componenti tratti
dalla Medicina Complementare e dalla Medicina
Convenzionale per giungere al migliore risultato clinico.
Homeopathic Science
Molecular Biology
MINERALI,
VEGETALI,
ANIMALI
NEUROPEPTIDI,
ORMONI,
CITOCHINE
FATTORI DI CRESCITA
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
THE PRM THERAPEUTIC TRIANGLE
P.N.E.I. REPROGRAMMING
SYMPTOMS TREATMENT
DRAINAGE AND DETOXIFICATION
© Copyright AIOT
INDICAZIONI SUL DOSAGGIO DEI PREPARATI
OMOTOSSICOLOGICI IN PEDIATRIA
GOCCE
sotto i 2 anni:
tra i 2-6 anni:
oltre 6 anni:
COMPRESSE
fino al 4°-5°mese:
5° mese 3 anni:
dal 3° anno:
FIALE BEVIBILI
sotto i 2 anni:
tra i 2-6 anni:
oltre i 6 anni:
SUPPOSTE
Lattanti:
fino ai 2 anni:
tra 2 e 6 anni:
oltre 6 anni:
3 gocce per dose
5 gocce per dose
Dose Adulti
¼ cp/3vv/die
½ cp/3vv/die
1 cp/3vv/die
1/3 fiala
½ fiala
Dose Adulti
½ supp. 1vv/die
½ supp/2vv./die
1 supp./2vv./die
Dose Adulti
CLINICA
PEDIATRICA
- ORL -
TOSSE
 La tosse rappresenta un importante meccanismo difensivo del
nostro organismo ed è determinata da un atto volontario o
involontario in risposta ad una stimolazione di recettori presenti
nelle vie aeree superiori ed inferiori, nella pleura, nel pericardio,
nell’orecchio e nel diaframma. Nel parenchima polmonare, a
differenza di quanto si possa pensare, i recettori della tosse sono
scarsissimi. La stimolazione recettoriale può essere meccanica,
infettiva o chimica. Attraverso la tosse abbiamo un allontanamento
delle secrezioni rinofaringee e tracheobronchiali, del muco, dei
detriti cellulari, delle cellule infiammatorie e degli agenti invasivi
delle vie aeree. E’ importante considerare la tosse un sintomo e
non una malattia a se stante e pertanto approfondirne le
caratteristiche con un accurata anamnesi del paziente
TOSSE
© Copyright AIOT
•Tosse secca
•Tosse stizzosa
•Tosse produttiva
•Tosse abbaiante
HUSTEEL
DROSERA
HOMACCORD
TARTEPHEDREEL
DROPERTEEL
Terapia di base
TARTARUS
HEEL
•Pertosse
•Tosse pertussiforme
•Tosse spasmodica
•Tosse da
fumo
•Irritazione laringotracheale
OMEOTOX soluzione omeopatica + DROPERTEEEL compresse
Associazione Omeopatica ottimale per favorire l’espettorazione delle secrezioni e la sedazione del sintomo tosse
•Drosera
•Tartarus
stibiatus
BRYONIA
•Sticta
•Coccus
cacti
Antiinfiammatorio
•Thymus
vulgaris
TOSSE SECCA
TOSSE GRASSA
FLUIDIFICAZIONE
COMPONENTE
DEI SECRETI
SPASMODICA
BRONCHIALI
AZIONE
•Drosera
SEDATIVA ED
•Cuprum
aceticum
•Thymus
vulgaris
EMOLLIENTE
•Plantago major
•Althaea off.
ESPETTORAZIONE:
Cetraria, Sticta
•Thymus
vulgaris
•Althaea
officinalis
COMPONENTI ATTIVI SULLE CAUSE
COMPONENTI CON ATTIVITÀ SEDATIVA
CUPRUM: laringospasmo, broncospasmo,
congestione polmonare, toracodinie.
PLANTAGO, ALTHAEA, DROSERA,
ECHINACEA+THYMUS+CETRARIA:
etiologia infettiva, in particolare batterica.
BRYONIA: etiologia infiammatoria.
PLANTAGO+CETRARIA+THYMUS+C
OCCUS CACTI: fluidificazione dei secreti
catarrali
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RINITE - RINOSINUSITE
Con il termine di rinite, o con quello più appropriato di rino-faringite, s’intende il
comune raffreddore che rappresenta senz’altro la più frequente delle malattie
delle vie aeree. La malattia nel bambino, più frequentemente che nell’adulto,
interessa spesso anche i seni paranasali, l’orecchio medio ed il faringe.
EZIOLOGIA - EPIDEMIOLOGIA
La rinite è causata nel 95% dei casi da un’infezione virale: Rhinovirus nel 45%,
Coronavirus 15%,Virus Parainfluenzali 10%, Adenovirus 9% …
Si conoscono circa 200 tipi di virus diversi (solo per i rhinovirus sono stati
riconosciuti 111 differenti tipi sierologici) in grado di causare direttamente una
flogosi della mucosa nasale; spesso all’infezione virale si sovrappone dopo qualche
giorno un’ infezione batterica; l’infezione lascia un’immunità tipo-specifica, ma non
protettiva verso gli altri tipi.
RINITE - RINOSINUSITE
– Streptococco bemolitico
•Terapia di base
in età pediatrica
– Staphilococcus
aureus
– Etc.
ECHINACEA
COMP. FORTE
EUPHORBIUM
COMPOSITUM
VIBURCOL
Terapia di base
delle rinosinusiti
ENGYSTOL
CISTUS
HEEL
Agenti eziologici
virali:
• Rhinovirus, virus
sinciziali, virus
parainfluenzali
•Congestione
nasale
PULSATILLA
COMP.
+
MUCOSA
COMP.
PER AEROSOL
•Drenaggio ed
escrezione
dei catarri
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•Sovrinfezioni
batteriche
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CISTUS HEEL
• Kalium bichromicum D5
• Hydrastis D4
• Cistus canadensis D4
• Melilotus officinalis D3
• Ammonium carbonicum
D3
• Sticta D4
• Mercurius bijodatus D5
•Arum maculatum D4,
•Vinca minor D3
•Veronica D3
•Lemna minor D3
•Cynnabaris D8
RINITE ACUTA .
CONGESTIONE NASALE
•Phosphorus D6
•Aurum chloratum
natronatum D6
EUPHORBIUM COMPOSITUM
nel trattamento delle rinopatie vasomotorie e delle
rinopatie croniche da farmaci
26 pazienti con rinopatia vasomotoria
25 pazienti con rinopatia cronica da farmaci
•La pervietà nasale era impedita da parecchi mesi per tutti i pazienti (in molti casi da anni)
•Per escludere l’influenza delle pollinosi, i pazienti sono stati esaminati durante il periodo
invernale (nov.-mar.).
•La terapia è durata 6 settimane, con un dosaggio di 2 spruzzi di Euphorbium per narice, 3
volte al giorno. La “compliance” è stata mediamente buona.
•Tutti i pazienti sono stati esaminati 7 volte, a intervalli di 7 giorni.
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EUPHORBIUM COMPOSITUM S
• Non dà assuefazione
• Combatte i sintomi
• Riepitelizza la mucosa delle fosse nasali e dei seni paranasali
• Euphorbium comp. S è un mezzo terapeutico ad ampio spettro,
grazie alla sua particolare formulazione che lo rende attivo su
tutte le possibili cause eziologiche della rinosinusite:
• Allergia
• Stimoli chimici e fisici
• Infezioni
• Disturbi della regolazione neurovegetativa dei vasi
(vasodilatazioneedema congestione)
Copyright AIOT
Vantaggi offerti da EUPHORBIUM COMPOSITUM
rispetto ai rinologici fitoterapici
I farmaci rinologici fitoterapici sono fondamentalmente a base di
EUCALIPTO, FINOCCHIO, TIMO e CANFORA. Hanno un
indubbio effetto benefico sulle mucose nasali irritate, ma il loro
veicolo preferenziale, le soluzioni oleose, inibisce la motilità
dell’epitelio delle mucose a livello laringo-bronchiale. L’olio, inoltre,
può espandersi anche fino agli alveoli polmonari e causare shock
polmonare.
Euphorbium compositum impiega i principi attivi in
soluzione fisiologica salina (isotonica + 0.01 cloruro di
benzalconio), veicolo ideale per la cura delle affezioni
nasali: è noto infatti l’effetto benefico dell’acqua di mare
sulle mucose nasali e soprattutto la sua azione
astringente.
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FARINGO-TONSILLITI
Le flogosi faringotonsillari rappresentano un gruppo di patologie infettive,
batteriche o virali, a carico delle strutture anatomiche retrobuccali, (faringe e
tonsille palatine) che possono avere un carattere acuto o recidivante.
EZIOLOGIA
Virale (70%): Adenovirus, Rhinovirus, Epstain Barr,Virus Influenza A e B,
Parainfluenzali, Herpes Simplex 1 e 2, Coxsackievirus, Coronavirus,
Cytomegalovirus,Virus responsabili di malattie esantematiche
Batterica (30%): Streptococco beta-emolitico di Gruppo A (SBEGA),
Streptococchi di Gruppo C E G, Mycoplasma Pneumonite, Clamydia pneumonite,
Arcanobacterium hemolyticum e più raramente Yersinia enterocolitica,Yersinia
pestis e Francisella tularensis.
Il batterio più importante e temuto è lo SBEGA responsabile di complicanze
suppurative e non che possono conseguire ad un infezione non correttamente
trattata.
CLINICA - 1
Il periodo di incubazione è, qualunque sia la causa, abbastanza breve: da 2 a 4
giorni. La clinica è così variabile, da soggetto a soggetto, che è impossibile da
questa risalire all’eziologia precisa della faringite.
I segni classici di un’infezione batterica da Streptococco Gruppo A sono
stati descritti e catalogati negli anni da molti autori:
-inizio improvviso
-mal di gola o dolore alla deglutizione
-intenso arrossamento del faringe, dei pilastri e delle tonsille eventualmente con
petecchie
-presenza o meno di essudato purulento raccolto in corrispondenza delle cripte
(angina lacunare)
-tumefazione dei linfonodi cervicali anteriori e laterali, spesso dolenti
-eventuale comparsa di esantema scarlattinoso
-lingua patinosa con disepitelizzazione successiva ed ipertrofia papillare con
aspetto a fragola
CLINICA - 2
Le forme virali hanno in genere un inizio graduale con:
-poca febbre
-scarso mal di gola
-spesso si osserva voce rauca, tosse, rinite
-dolori muscolari
-congiuntivite
-Per dirimere il dubbio eziologico è in ogni caso
necessario eseguire un tampone faringeo o uno dei tanti
test rapidi in commercio.
•Infiammazioni
acute localizzate
TONSILLITE
•Tonsilliti cronico-recidivanti
BELLADONNA
HOMACCORD
PHYTOLACCA
HEEL
Terapia di base
delle tonsilliti
catarrali acute
MERCURIUS
HEEL
VIS HEEL
LYMPHOMYOSOT
ECHINACEA
COMP. FORTE
•Angina
tonsillare
•Agenti eziologici
batterici:
•Tonsillite
mucopurulenta
– Streptococco b-emolitico
•Iperplasia
•Ipertrofia
adenotonsillare
– Staphilococcus aureus
– Haemophilus influentiae
– Etc.
Copyright Aiot
• Azione antiinfiammatoria
specifica sulla tonsilla
(dx)
PHYTOLACCA HEEL®
• Edema infiammatorio
• Tropismo elettivo
per il faringe
(pilastri arrossati)
• Azione antibatterica
(stafiloc.-streptoc.)
• Drenaggio
• Ugola edematosa
(phytolacca)
Dulcamara
Mercurius
cyanatus
Apis
Phytolacca
Arnica
Belladonna
•Flogosi linfoghiandolari
acute
•Azione
antiinfiammatoria
aspecifica
•Lateralità dx
(Belladonna)
Hepar
sulfuris
Mercurius
cyanatus
•Freno
dell’evoluzione
settica verso la
forma lacunare e
ulcero-necrotica
Copyright AIOT
FASE
INFIAMMATORIA
VASALE
FASE INFIAMMATORIA
ESSUDATIVA
• Phytolacca D4
FASE DELLA
MIGRAZIONE DEI
NEUTROFILI
• Belladonna D4
• Echinacea D3
AZIONE
ANTINFIAMMATORIA
AZIONE
ANTISETTICA
TONSILLITE MUCOPURULENTA
• Mercurius sol. Hahn. D10
• Hepar sulfuris D8
• Ailanthus galndulosa D3
MERCURIUS
-HEEL®
TONSILLITE ULCERONECROTICA
• Lachesis D12
-Glandula lynphatica suis D8
-Medulla ossis suis D8
VIS HEEL
-Funiculus umb. Suis D10
-Hepar suis D10
-Embryo suis D10
-Cortex glandulae
suprarenalis suis D13
-Ferrum phosphoricum D10
-Mercurius sol. Hahnemanni D13
-Splen suis D10
-Hypothalamus suis D10
-Echinacea angustifolia D4
-Pyrogenium D198
AZIONE
ANTINFIAMMATORIA
STIMOLO
E ANTISETTICA
IMMUNOLOGICO
P.N.E.I.
SOSTEGNO
METABOLICO E
COSTITUZIONALE
-Vitamin C D6
AZIONE
ANTIPERTROFICA E
ANTIPERPLASTICA
-Psorinum D28
-Tartarus stibiatus D6 -Coccus cacti D4
-Gentiana lutea D6
-Aesculus D6
-Pulsatilla D6
-Sulfur D8
-Cortisonacetat D13
-Thyroxin D13
-Psorinum D28
-Geranium robertianum D6
-Calcium phosphoricum D10
-Dulcamara D4
STIMOLO DELLA
FUNZIONE
CONNETTIVALE E
DRENAGGIO
-Acidum L(+) Lacticum D6
-Tonsilla suis D28
-Baryum carbonicum D28
-Conium D4
-Galium aparine D6
LYMPHOMYOSOT
-Myosotis arvensis
-Teucrium scorodonia
-Pinus silvestris
-Gentiana lutea
-Equisetum hiemale
AZIONE LINFAGOGA
E STABILIZZAZIONE
DEL TONO VASALE
-Sarsaparilla
-Natrium sulfuricum
Calcium phosphoricum
Ferrum jodatum
Juglans regia
Scrophularia nodosa
SINTESI DI
IL 6
IL10
-Aranea diadema
RIATTIVAZIONE
ATTIVITA’
DELLA
ANTIFLOGISTICA
SUI TESSUTI CIRCOLAZIONE
LINFOEPITELIALI LINFATICA
IPERTROFIA E
IPERPLASIA
POTENZIAMENTO
DEGLI
DELLE DIFESE
ORGANI
IMMUNITARIE
LINFATICI
DRENAGGIO DEI
SISTEMI
INF gamma
-Nasturtium robertianum
-Levothyroxin
-Veronica
-Pinus silvestris
-Scrophularia nodosa
-Juglans regia
-Fumaria officinalis
-Geranium robertianum
-Ferrum jodatum
CONTENIMENTO
DELLA SPINTA
PROLIFERATIVA DEI
TESSUTI
LINFOEPITELIALI
PER STIMOLAZIONE
DELL’IMMUNITA’
UMORALE E FRENO
DELL’IPERISPOSTA
CELLULO-MEDIATA
APPARATO RESPIRATORIO: Myosotis-Tucrium-Natrium
sulfuricum-Nasturtium
APPARATO DIGERENTE: Fumaria-Geranium-Gentiana
APPARATO GENITOURINARIO: Sarsaparilla-Equisetum
© Copyright AIOT
Echinacea
compositum
Stimolazione della
funzione connettivale
con disattivazione,
clivaggio e
centrifugazione del
carico tossico
-Cortisonacetat
-Pulsatilla
-Thuja
-Zincum metallicum
-Sulfur
-Pyrogenium
-Echinacea ang.
-Argentum nit.
-Aconitum
-Sanguinaria
-Bryonia
-Phosphorus
-Eupatorium p.
-Gelsemium
-Phytolacca
-Hydrargirium bichloratum
Azione
antinfiammatoria
Stimolazione
della funzione
connettivale e Immunostimolazione
specifica
drenaggio della
matrice
Immunostimolazione
aspecifica
-Ac. arsenicosum
Stimolazione del SRE
e freno della
possibile evoluzione
settica della malattia
Modulazione del
processo
infiammatorio
acuto e cronico
-Baptisia
-Hepar sulfuris
-Lachesis
-Grippe nosode
-Streptococcinum
-Staphylococcinum
Attivazione dei linfociti
B (e conseguente
produzione di
gammaglobuline), dei
macrofagi e dei PMN
Copyright AIOT
BELLADONNA HOMACCORD
D1000
D 200
D 30
D 200
D 30
D 10
D 10
D2
D2
Belladonna
Echinacea angustifolia
Tropismo per
vasi, SNC,
Simpatico
Tropismo per
Copyright AIOT
Modulazione della fase vasale
dell’infiammazione e della
successiva congestione.
Modulazione dello stato febbrile
SRE (Sist. Reticoloendoteliale
Potenziamento della risposta
immunitaria (in particolare
cellulo-mediata)
Infiammazioni localizzate, caratterizzate da
rubor, tumor, calor; modulazione del
conseguente stato febbrile
GUNA ORAL SPRAY
Regolazione dei fenomeni vasali
dell’infiammazione:
Stabilizzazione della permeabilità
vasale con riduzione dei fenomeni di
edema e controllo dei processi
Azione drenante
emorragici:
Hamamelis D2-Millefolium D3
Azione
antinfettiva
Modulazione dei differenti segni e
sintomi dell’infiammazione:
•CALOR: Aconitum D3-Belladonna D4
•RUBOR: Belladonna D4
•TUMOR: Arnica D2-Belladonna D4
•DOLOR: Aconitum D3-Hypericum D2
•FLUOR: Hepar sulfuris D6-Symphytum D6
Stimolazione della risposta
immunitaria:
Azione antisuppurativa e di freno
all’evoluzione settica della malattia:
Hepar sulfuris D6
Stimolazione del SRE nei fenomeni
settico-infiammatori: Echinacea
angustifolia D2-Echinacea purpurea D2
© Dipartimento Scientifico Guna S.p.a.
INFEZIONI ACUTE DEL LARINGE E DELLA TRACHEA
Sopraglottiche: si dicono le infiammazioni che si
manifestano al di sopra delle corde vocali; rappresentate
essenzialmente dall’epiglottite
Sottoglottiche o ipoglottiche: sono invece quelle flogosi che
interessano le corde vocali o la zona al di sotto di esse;
esse sono rappresentate dalle:
o
Laringiti
o
Laringiti ipoglottiche (falso croup)
o
Laringo-tracheiti
o
Laringo-tracheo-bronchiti
Il termine “croup” è un termine generico, aspecifico, con il quale si intende
un’ostruzione acuta del laringe, accompagnata da tosse abbaiante, voce rauca e
stridore prevalentemente inspiratorio
LARINGO-TRACHEITI
Terapia Omotossicologica
PHOSFOR-HOMACCORD
ARNICA COMPOSITUM-HEEL
ACONITUM-HOMACCORD: da sbalzo di temperatura
BELLADONNA-HOMACCORD: presenza di febbre
CUPRUM-HEEL: nello spasmo laringeo della
Laringite ipoglottica
HUSTEL: per la tosse secca
DROSERA-HOMACCORD: per la tosse catarrale
PHOSPHOR HOMACCORD
D 200
D 30
D 10
ARGENTUM
NITRICUM
D 200
D 30
D 10
PHOSPHORUS
D 200
D 30
D 10
PARIS
QUADRIFOLIA
•Raucedine
•Infiammazione delle
mucose
•Ansia con frettolosità
Bassa diluizione:
Alterazione infiammatoria
tissutale
Alta diluizione:
Movente psicologico (“va via
la voce per l’emozione”)
•I sintomi
peggiorano con il
freddo: rimedio
ideale per paziente
broncoreattivo
Bassa diluizione:
Colpo di freddo
Alta diluizione:
Predisposizione,
suscettibilità al freddo
Il farmaco, in quanto
HOMACCORD, è attivo sui
sintomi nella loro complessità:
Sulla problematica
istopatologicabassa diluizione
Sulla causa eziologica
funzionale (p.e. freddo) e/o
anatomica (polipi) alta
diluizione
© Copyright AIOT
OTITE MEDIA
ETIOLOGIA
La causa prevalente di otite media acuta (OMA) è rappresentata dalle
infezioni batteriche; principalmente sostenute da Streptococcus
Pneumonite (38%), Haemophilus Influentiae (27%), Streptococcus
Pyogenes, Moraxella Catarralis (10%).
In percentuale ridotta vengono isolati Virus (in percentuale variabile dal
28 al 41%) come VRS, Rhinovirus, Virus Influenzali e Parainfluenzali ed
Adenovirus; possibile identificare contemporaneamente batteri e virus.
PATOGENESI
Dagli studi effettuati negli ultimi anni risulterebbe chiaro che, sebbene i
microrganismi e le loro tossine inizino l’infezione, sono la reazione
infiammatoria dell’ospite e la situazione anatomica e funzionale dei
distretti interessati che influenzano in modo decisivo l’estensione e la
gravità della malattia.
OTITE MEDIA NON COMPLICATA
•Azione antiflogistica
antiinfettiva
•Otosalpingite
•Decongestione della tuba di Eustachio
Solvente per gli antibiotici
ECHINACEA
COMP. FORTE
EUPHORBIUM
COMP.
VIBURCOL
ARNICA COMP.
HEEL
•1 fiala da
versare nel
condotto uditivo
esterno
•Forte componente
algica
FERRUM
PHOSPHORICUM
INJEEL
CHAMOMILLA
INJEEL
•Otite media
acuta e
ricorrente
Copyright AIOT
VIBURCOL®
Modulazione delle fasi di
reazione organica localizzata di
tipo acuto, con ipertermia
•Belladonna
•Chamomilla
Irrequietezza e
agitazione
Febbre
Flogosi e
dolore
Disreattività
costituzionale
Riequilibrio dell’assetto psicoimmuno-endocrino del
bambino. Potenziamento dei
rimedi ad azione sintomatica.
Dentizione difficile
Copyright AIOT
•Calcium carbonicum
Regolazione degli stati
di agitazione ed
irrequietezza e
modulazione
dell’ipersensibilità
dolorosa secondaria,
per esempio, a
dentizione difficile o
coliche gassose
Plantago major
•Belladonna
•Pulsatilla
•Dulcamara
Controllo dei fenomeni
algici a livello delle arcate
dentarie e dell’orecchio
(Plantago major).
Modulazione degli stati di
infiammazione delle
mucose (Pulsatilla e
Dulcamara). Regolazione
della fase vasale
dell’infiammazione
(Belladonna)
INFLUENZA e INFLUENCE LIKE SINDROME - ILS
© A. Arrighi M.D.
L’INFLUENZA è una malattia acuta delle vie aeree, dovuta ai virus influenzali.
L’ASPETTO CLINICO delle influenza, sia nelle epidemie che nelle pandemie, è
molto variabile: va da una semplice rinite a una faringite, fino alla polmonite virale,
anche mortale. Esistono inoltre forme asintomatiche, che in alcune epidemie sono
addirittura più frequenti delle forme sintomatiche.
Nei bambini più piccoli la clinica è spesso simile a quella di altri virus respiratori,
nelle quali predominano i segni e i sintomi a carico di uno o di un altro dei settori
delle vie aeree: da un comune raffreddore a laringo-tracheiti,
bronchiti,
bronchioliti, polmoniti; la febbre è alta e le condizioni generali sono in parte
compromesse; la tosse è molto frequente, come il vomito; una lieve diarrea è
presente nel 15% dei casi.
Nei bambini di età più avanzata, negli adolescenti e negli adulti abbiamo un
inizio improvviso della febbre, con brividi, arrossamento del volto, cefalea, mialgie
(soprattutto ai muscoli del dorso), anoressia e stato di malessere; frequenti sono
anche la rinite e la tosse, spesso associata a senso di bruciore o da vero e proprio
dolore retrosternale; nel 50% dei casi è presente mal di gola; inoltre fotofobia,
lacrimazione, bruciore e senso di dolore ai movimenti oculari. In qualche epidemia
insorge anche nausea, diarrea e dolori addominali;
© A. Arrighi M.D.
In generale la febbre dura 2-3 giorni, ma può continuare di più;
la tosse persiste per 7-10 giorni; un senso generale di
stanchezza può durare anche 2 settimane o più se sono stati
utilizzati farmaci in senso repressivo, antireattivo.
Esistono poi numerose malattie a eziologia multipla (virus
parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, rinovirus, coronavirus,
adenovirus…), ma clinicamente simili, che vengono definite
sindromi influenzali o malattie simil-influenzali (influence
like sindrome, ILS).
© A. Arrighi M.D.
Nell’uomo i virus A che danno influenza sono caratterizzati da 3
tipi di emoagglutinina (H1,H2,H3) e da due tipi di neuroaminidasi
(N1, N2). I virus dell’influenza A colpiscono oltre gli umani, altri
animali, come i maiali, i cavalli, i mammiferi marini e gli uccelli: essi
sono soggetti a continue mutazioni a carico del loro genoma.
Il virus dell’influenza B è più stabile dell’influenza A, va
soggetto a meno mutazioni antigeniche e quindi ha una notevole
stabilità immunologia.
L’influenza C è di rado presente in patologia umana,
probabilmente perché nella maggior parte dei casi si presenta in
modo subclinico; non è associata a forme epidemiche.
© A. Arrighi M.D.
ORTHOMYXOVIRUS
INFLUENZALE
Envelope lipidico, da
cui protrudono
glicoproteine come la
Emoaglutinina e la
Neuroaminidasi, che
rappresentano i
determinanti
antigenici.
Genoma:
8 molecole a singolo
filamento di RNA a
polarità negativa.
3 TIPI DI ORTHOMIXOVIRUS
•A (infetta l’uomo)
•B (infetta l’uomo)
•C (non infetta l’uomo)
Orthomixovirus Tipo A
•16 diversi sottotipi H
•9 diversi sottotipi N
144 DIFFERENTI SOTTOTIPI
Le variazioni dell’H e dell’N possono avvenire indipendentemente
l’una dall’altra; le modificazioni minori “drift” avvengono pressoché
di continuo, come risultato della selezione naturale; quelle maggiori
“shift” sono poco frequenti e sono le responsabili delle pandemie.
Il drift antigenico si riferisce a mutazioni puntiformi della sequenza
aminoacidica; esse sono responsabili delle variazioni antigeniche,
soprattutto dell’emoagglutinina, a carico dei siti di combinazione con
gli anticorpi; il nuovo ceppo è quindi favorito. Il drift antigenico (con
variazioni di meno del 5% del genoma) è responsabile delle epidemie
annuali, che si verificano nei periodi interpandemici.
Le maggiori modificazioni antigeniche, indicate come shift,
sono responsabili delle pandemie d’influenza che si manifestano ad
intervalli irregolari, ogni 10-40 anni; Le variazioni sono tali da
comprendere cambiamenti dal 20 al 50% degli aminoacidi dei virus
che circolavano in precedenza;
© A. Arrighi M.D.
EPIDEMIOLOGIA INFLUENZA UMANA
© A. Arrighi M.D.
E’ stato calcolato che nel corso di
un’epidemia globalmente il 10-20%
della popolazione presenta un attacco
di influenza, ma in alcune classi di età
suscettibili (bambini in età dell’asilo o
della scuola) si possono avere percentuali
di attacchi del 40-50%. Sono in genere i
bambini i primi ad essere colpiti, sono
loro che introducono il virus influenzale
nelle famiglie, per cui in breve iniziano ad
ammalarsi anche gli adulti.
L’influenza colpisce prevalentemente
soggetti al di sotto dei 15 anni: negli asili
nido la percentuale raggiunge il 60%. I
soggetti in età ≥65 anni hanno
un’incidenza nettamente inferiore, anche
se la malattia in questi soggetti presenta
una prognosi molto spesso più riservata.
LA RETE DI SORVEGLIANZA
L’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha creato una rete di
sorveglianza internazionale (110 laboratori in 82 paesi) per individuare
precocemente i ceppi prevalenti o che presentano una mutazione
antigenica di grado elevato; questi laboratori sono affiancati da quattro
centri OMS, localizzati ad Atlanta (USA), Londra (Regno Unito),
Melbourne (Australia) e Tokio (Giappone); sulla base dei dati l’OMS
suggerisce alle ditte produttrici quali sono i ceppi da inserire nei vaccini
da introdurre in commercio per la campagna vaccinale dell’anno in corso:
in genere vengono suggeriti 2 ceppi di virus A e 1 di virus B; i ceppi
consigliati sono quelli che si prevede più facilmente daranno malattia nella
popolazione dal dicembre all’aprile del successivo anno.
Prima considerazione: la previsione spesso è errata.
Seconda considerazione: si parla di influence like sindrome e non di
influenza in senso stretto legata esclusivamente al virus influenzale! Ma
allora la prevenzione con vaccino è incompleta e lascia senza protezione
una notevole varietà di altre forme simil-influenzali ma che con la classica
influenza non hanno, da un punto di vista eziologico, niente a che fare.
Terza considerazione: le variazioni antigeniche del virus influenzale
riducono notevolmente l’efficacia del vaccino.
© A. Arrighi M.D.
EFFICACY è l’efficacia di un intervento
sanitario che raggiunge un certo
obiettivo o produce l’effetto che si
desidera in condizioni sperimentali
ideali.
EFFECTIVENESS è il risultato che lo
stesso intervento produce effettivamente,
concretamente, in condizioni di normale
attivita.
IL VACCINO ANTINFLUENZALE ha una efficacy
del 75%, ma la sua effectiveness può variare
tra il 15 e il 30%
Sito Web: http://www.cdc.gov/FLU/PROFESSIONALS/VACCINATION/effectivenessqa.htm
Prevenzione e
trattamento
delle sindromi
influenzali e da
raffreddamento
IMMUNOSTIMULATION CORE
ANAS
BARBARIE
SYNERGISM
SUBNUCLEUS
OF SPECIFIC
IMMUNITY
INFLUENZINUM
NK CELLS
TC LIMPHOCITES
VINCETOXICUM
OFFICINALIS
ECHINACEA
ANGUSTIFOLIA
SUBNUCLEUS
OF ASPECIFIC
IMMUNITY
GAMMA-INTERFERON
LISOZIMA
Ammidi:
stimolano i
macrofagi
Polisaccaridi:
stimolano
produzione di
immunoglobuline.
Fenoli: hanno
attività antivirale.
MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE
• PREVENZIONE
• un tubo dose a settimana da settembre a marzo per 2 cicli di
6 settimane con 2 settimane di pausa.
• TRATTAMENTO
• un tubo dose tre volte al giorno per almeno 3-4 giorni
“Sotto i 6 anni di età si consiglia di dimezzare le singole dosi”
LIVELLO DI
IMMUNOSTIMOLAZIONE
ANDAMENTO TEMPORALE DELL’IMMUNOSTIMOLAZIONE
INDOTTA DA OMEOGRIPHI®
Linfociti Tc e NK
Lisozima e Interferon-gamma
1° CICLO
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8°
sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett.
ESEMPIO:
OTTOBRE-NOVEMBRE
2° CICLO
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8°
sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett. sett.
GENNAIO-FEBBRAIO
SETTIMANE DI
TERAPIA
NUCLEO DEI RIMEDI SINTOMATICI
Mialgie influenzali. Attività
antifebbrile per dispersione
del calore per convezione.
CUPRUM 3CH
Rimedio delle fasi iniziali
della reazione febbrile acuta,
ad insorgenza rapida,
violenta e brusca.
Anas barbariae 200K
Influenzinum 9CH
ACONITUM 5CH
Vincetoxicum off. 5CH
ECHINACEA 3CH
Azione
antinfiammotoria e
antisettica.
BELLADONNA 5CH
Infiammazioni acute
localizzate, in fase iniziale.
Evoluzione del “quadro” di
Aconitum.
EUPHORBIUM COMPOSITUM Spray nasale
L’azione antivirale di Euphorbium
Comp. è ascrivibile all’attività
omeofarmacologica di:
EUPHORBIUM D4
MUCOSA NASALIS
SUIS D8
HEPAR SULF. D10
+
Azione carrier sulla mucosa
nasale
Th1
+
 Interferon
© Copyright AIOT
© Copyright AIOT
CAMPAGNA ANTINFLUENZALE
OMEOGRIPHI
CAMPAGNA
GUNA
INFLUENZA
CITOMIX
EUPHORBIUM COMP.
© Copyright AIOT
ACONITUM HOMACCORD
D 200
D 30
D 200
D 30
D 30
D 10
D 10
D 10
D2
D2
D2
Aconitum
Ipecacuanha
Eucalyptus
IRRITAZIONE
NERVOSA
IRRITAZIONE VAGALE
IRRITAZIONE
BRONCHIALE
Copyright AIOT
Bassa diluizioneproblematica
istopatologica di tipo infiammatorio
(colpo di freddo)
Media-alta diluizioneproblematica neurovegetativa (stress)
(respiratorio digerente)
Bassa diluizioneproblematica
istopatologica di tipo infiammatorio
Media-alta diluizioneproblematica neurovegetativa
Patologia influenzale a esordio brusco,
eclatante, improvviso. Soggetti con reattività violenta
e generalizzata
ACONITUM HEEL
• ACONITUM D4
• PHOSPHORUS D5
• LACHESIS D12
• BRYONIA D4
• EUPATORIUM PERFOLIATUM D3
Controllo dell’episodio
febbrile acuto
(Aconitum e Bryonia).
Dolori alle membra
(Eupatorium)
Azione antinfiammatoria
sull’intero Apparato
respiratorio (Bryonia)
Freno alla progresione
settica della Sindrome
influenzale (Lachesis).
NUCLEO
IMMUNOLOGICO
Protezione e sostegno del
parenchima polmonare
(Phosphorus)
• LACHESIS D12
Potenziameno delle difese immunitarie
non-specifiche. Aumento della
fagocitosi e dell’attività citolitica dei
linfociti T
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FEBBRE
REATTIVITÀ GENERALIZZATA
REATTIVITÀ LOCALIZZATA


ACONITUM HOMACCORD
BELLADONNA HOMACCORD


Febbre con pelle secca, faccia
rossa, deliri, etc.
Febbre con pelle sudata,
agitazione, brividi di freddo,
etc
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L’ALTERNATIVA
OMOTOSSICOLOGICA
NELLA PREVENZIONE E
NELLA TERAPIA DELLE
INFEZIONI RESPIRATORIE
RICORRENTI (IRR)
INFEZIONI RESPIRATORIE RICORRENTI (RRI)
Le infezioni respiratorie rappresentano la più comune patologia dell'età pediatrica.
Il quadro delle infezioni respiratorie ricorrenti (RRI) è costituito da una serie di episodi acuti.
Il tipo di ricorrenza può essere più o meno costante: alcuni bambini si ammalano sempre o
prevalentemente a carico di un determinato distretto (per esempio otiti ricorrenti), ma più
spesso lo stesso bambino presenta volta a volta manifestazioni cliniche diverse.
I singoli quadri acuti sono rappresentati da:
• TONSILLITE ACUTE, comprese le forme iperimmuni RICORRENTI e la PFAPA
• RINITE – RINOSINUSITE
• OTITE MEDIA ACUTA (OMA) e RICORRENTE (OMAR)
• LARINGITE
• INFEZIONE “ASPECIFICA” DELLE PRIME VIE AEREE
Upper Respiratory Infections (URI) o Infezione indifferenziata
• TRACHEOBRONCHITE
• BRONCHITE ASMATICA
• BRONCOPOLMONITE
DEFINIZIONE DI RRI
In termini di rilevanza clinica i bambini meritevoli di attenzione sono quelli
con più di 1 infezione/mese durante il periodo di massima
esposizione, e cioè da novembre ad aprile.
IMMATURITA’ DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Tipica del bambino più piccolo che spesso giunge all’età scolare
avendo trascorso i primi anni della sua vita in condizioni de tutto
protette: ambienti confortevoli, contatti ridotti con i rigori
dell’ambiente esterno e con i propri compagni. i propri
compagni.
STRATEGIA PREVENTIVA ALTERNATIVA
PROTOCOLLO OMOTOSSICOLOGICO CODIFICATO
•
ENGYSTOL compresse
1compressa ogni mattina a digiuno per 20 giorni al mese per 3 mesi
consecutivi
•
ECHINACEA COMP. S fiale
2 fiale per os alla settimana per 3 mesi consecutivi
•
LYMPHOMYOSOT gocce
10 gocce 2 volte al giorno per 3 mesi consecutivi
ARRIGHI A. – Valutazione dell’efficacia clinica di un protocollo omotossicologico
nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti in età pediatrica.
La Medicina Biologica, luglio-settembre 2000: pagg. 13-21.
LYMPHOMYOSOT ® fiale
• 1 fiala per os. a settimana - Lunedì
ENGYSTOL ® fiale
• 1 fiala per os. a settimana - Martedì
ECHINACEA COMP. S ® fiale
• 1 fiala per os. a settimana - Mercoledì
VIS-HEEL ® fiale
• 1 fiala per os, a settimana - Sabato
Inoltre da novembre fino alla fine di febbraio:
OMEOGRIPHI ®
• 1 tubo dose a settimana - Domenica
RECENTE PROPOSTA TERAPEUTICA
CITOMIX®: schema terapeutico
PREVENZIONE RRI: 10 globuli una volta a
settimana da settembre ad aprile
TERAPIA DEL SINGOLO EPISODIO: 10 granuli 3
volte al dì per 5 giorni consecutivi
PREVENZIONE DELLE RICADUTE: 2 granuli
mattino e sera per 1 settimana
© Dr. A. Arrighi MD
CONTROLLO DELLA
SINTOMATOLOGIA
INFIAMMATORIA
•Ananassa sativa D3
CITOMIX
CONTROLLO DEI
MECCANISMI
IMMUNOLOGICI
DELL’INFIAMMAZIONE
AZIONE
ANTINFIAMMATORIA
•IL 4 4CH
AZIONE
IMMUNOSTIMOLANTE
INNESCO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA
•IL 2 5/7 CH (stimolazione delle cellule
immunocompetenti)
•GCSF 4/9/15/30 CH (stimolazione dei
granulociti)
•IL 1-β 5CH (innesco della risposta “difensiva”
infiammatoria)
• IFN-γ 4CH (azione antivirale)
•IL 6 7/9/15 CH (innesco della risposta
“difensiva” infiammatoria)
•Vaccinium vitis D3 (azione antisettica)
•Centella asiatica D3 (stimolazione del SRE)
STIMOLAZIONE DEI TESSUTI
IMMUNOCOMPETENTI
•Vasa lymphatica suis 4CH (stimolazione
degli organi periferici del Sistema Immunitario)
•Medulla ossis suis 4CH (stimolazione degli
organi centrali del Sistema Immunitario per la
produzione dei globuli bianchi)
•Glandula thymi suis 4CH (stimolazione degli
organi centrali del Sistema Immunitario per la
produzione dei Linfociti T)
Copyright AIOT
ENGYSTOL
© Copyright AIOT
UN NUOVO APPROCCIO
ALL’OTITE MEDIA
ESSUDATIVA (OME)
OTITE MEDIA ESSUDATIVA
DEFINIZIONE
L’Otite Media Essudativa (OME) ed i suoi sinonimi:
• Otite Media con effusione
• Otite Media cronica con versamento
• Otite Media secretiva
• Otite Media catarrale
• Otite Media sierosa
• Otite Media mucoide
• Otite Media asintomatica
• Otite tubotimpanica
• Catarro tubarico
• Glue-ear
“E’ caratterizzata dalla presenza a livello dell’orecchio medio di materiale sieroso o
mucoso in assenza di un processo infiammatorio acuto e di manifestazioni cliniche”
© A. Arrighi MD
PROTOCOLLO TERAPEUTICO
OMOTOSSICOLOGICO
• MUCOSA COMPOSITUM fiale
1 fiala per os al giorno per i primi 5 giorni, poi 2
fiale a settimana per 4 settimane
• ECHINACEA COMPOSITUM S fiale
1 fiala per os al giorno (nella formulazione S forte)
per i primi 5 giorni, poi 2 fiale a settimana (nella
formulazione Compositum S) per 4 settimane
• VIS – HEEL fiale
2 fiale per os a settimama per 5 settimane
• ARNICA COMPOSITUM fiale
1 fiala per via endonasale al giorno per i primi 5
giorni, poi instillare 2 fiale a settimana per 4
© A. Arrighi MD
settimane
PROTOCOLLO TERAPEUTICO
ALLOPATICO
• AMOXICILLINA + ACIDO CLAVULANICO
50 mg/kg/die per os in due somministrazioni a
stomaco pieno per 3 settimane
• PREDNISONE
1 mg/Kg/die per os in due somministrazioni per
10 giorni
• MOMETASONE FUROATO MONOIDRATO
spray nasale
Uno spruzzo in ogni narice 1 volta al di (dose
totale 100 mcgr/die) per 4 settimane iniziando
dopo i 10 giorni di terapia steroidea per via
generale
© A. Arrighi MD
RISULTATI
Sono stati analizzati i seguenti parametri:
1.
2.
3.
Numero di episodi di OMA nel periodo di
follow up (180gg)
Valutazione del versamento endotimpanico
con otoscopie eseguite dopo 90 e 180 gg.
Miglioramento della funzione uditiva
attraverso Audiometria e Timpanometria
eseguite dopo 90 e 180 gg.
CONCLUSIONI
Lo studio dimostra l’efficacia del protocollo
omotossicologico nel trattamento dell’OME. I
criteri convenuti a priori, per validare l’efficacia
della terapia sono stati soddisfatti
 Si riducono gli episodi di OMA
 Scompare il versamento endotimpanico
 Si normalizzano Audiometria e Timpanometria
In una percentuale di pazienti statisticamente
significativa nel gruppo in esame rispetto al
trattamento standard
CLINICA
PEDIATRICA
- GASTROENTEROLOGIA -
DIARREA ACUTA
La diarrea, cioè l’emissione più frequente di feci liquide, è una condizione
spesso riscontrabile nel bambino. Nel piccolo la diarrea può essere molto
pericolosa per i problemi connessi di disidratazione. Si considera acuta una
diarrea che insorge improvvisamente e che perdura per meno di 3 settimane.
EZIOLOGIA
Rappresenta una reazione dell’intestino a svariati fattori irritanti:
intossicazione alimentare, alimenti, terapie a base di antibiotici, sbalzi termici,
emozioni, oppure cause infettive virali o batteriche.
Tra le cause infettive ricordiamoci del Rotavirus che ne rappresenta l’etiologia più
frequente (oltre al Rotavirus da menzionare anche Enterovirus, CoxacKie etc),
ma non tralasciamo l’Escherichia Coli, Salmonella, Shighella, Campylobacter,
Yersinia Enterocolitica e Giardia.
Inoltre può essere un sintomo d’accompagnamento a infezioni delle vie aeree
superiori, infezioni delle vie urinarie.
INQUADRAMENTO DI FASE: ESCREZIONE > REAZIONE
© A. Arrighi MD
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
TORMENTILLA-HEEL compresse
VERATRUM-HOMACCORD gocce
ECHINACEA COMPOSITUM S fiale
ENGYSTOL fiale
ACONITUM-HOMACCORD gocce
MUCOSA COMPOSITUM fiale
PROFLORA buste
COLOSTRO NONI buste
© A. Arrighi MD
TORMENTILLA HEEL®
• Gastroenterite acuta
• Meteorismo
Diarrea (forme acute e croniche)- Gastroenterite
• Colite mucosa ed
ulcerosa
• Azione antidegenerativa
• Diarrea spruzzante
(Podophyllum)
Veratrum
Tormentilla
Mercurius
Podophyllum sublimatus
Carbo vegetabilis
•Tendenza al
collasso per
perdita di
liquidi
•Azione chelante
sulle tossine
intestinali
Arsenicum
album
• Diarrea in forma di
acqua di riso
(Arsenicum a.) o
sanguinolenta
(Mercurius s.)
Colocynthis
•Coliche gastrointestinali
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VERATRUM HOMACCORD
D 200
D 30
D 30
D 30
D 30
D 10
D 10
D 10
D 10
TM
D1
D2
Tormentilla
Rheum
Aloe
D2
Veratrum
Condizioni di collasso, in
particolare accompagnate da
profusa sudorazione (fredda).
Diarree acide. Diarrea
secondaria a disturbi della
dentizione (Rheum).
Gastroenterite acuta. Diarrea.
(Tormentilla)
Copyright AIOT
Diarrea, in particolare al
mattino. (Aloe)
Gastroenterite, in particolare caratterizzata
da condizioni di collasso (con profusa sudorazione).
Diarrea
MUCOSA COMPOSITUM
-Pulsatilla
-Hydrastis: tutte le mucose
-Kreosotum
-Kreosotum: tutte le mucose
-Hidrastys
-Belladonna: tutte le mucose
-Sulfur
-Oxalis acetosella: Apparato Digerente
-Kalium bichromicum
-Condurango
-Argentum nitricum: tute le mucose
DRENAGGIO
DELLE
SECREZIONI
AZIONE
MUCOSE ANTINFIAMMATORIA
-Anacardium: Apparato Digerente
-Phosphorus: Apparato Respiratorio
-Ipecacuanha: Apparato Digerente
Copyright AIOT
-Nux vomica: Apparato Digerente
-Veratrum: Apparato Digerente
STIMOLO
IMMUNOLOGICO
SOSTEGNO
METABOLICO
-Colibacillinum:
Immunità specifica
-Lachesis:
STIMOLO
ANTIDEGENERATIVO
Immunità aspecifica.
Freno all’evoluzione
settica
dell’infiammazione.
-Mandragora: Apparato Digerente
-Momordica balsamina: Apparato
Digerente
-Ceanothus: Apparato Digerente
-Natrium oxalaceticum:
ripristino della corretta funzione
metabolica delle mucose. Contrasto
della tendenza alla cronicizzazione.
-Ventriculus suis
-Mucosa naris suis
-Mucosa oris suis
-Mucosa oculi suis
-Mucosa vesicae fellae suis
-Mucosa pylori suis
-Mucosa duodeni suis
-Mucosa oesophagi suis
-Mucosa ilei suis
-Mucosa coli suis
-Mucosa recti suis
-Mucosa pulmonis suis
-Mucosa vesicae urinariae suis
-Pankreas suis
-Mucosa jejuni suis
-Mucosa ductus choledochi suis
COLOSTRO NONI: a base di Colostro bovino liofilizzato e di Morinda
citrifolia (Noni), grazie all'attività sinergica dei suoi principi attivi naturali, aiuta a
proteggere il tratto gastro-intestinale preservandone l'ottimale funzionalità. I
componenti attivi del colostro bovino sono:
IMMUNOGLOBULINE ED ALTRE SOSTANZE IMMUNOMODULANTI: immunoglobuline
IgA, IgG, IgM, lattoferrina, e peptidi, ad azione antimicrobica o limitante la crescita
batterica.
ORMONI E FATTORI DI CRESCITA: androgeni, estrogeni e del metabolismo del calcio
e fattori di crescita.
AMINOACIDI: tutti gli aminoacidi sono rappresentati in elevata quantità e sono
importanti per la rigenerazione ed il ricambio dei tessuti del tratto gastro-intestinale.
VITAMINE E SOSTANZE ANTIOSSIDANTI: Vitamina A, Vitamine C, D ed E, con spiccata
azione antiossidante, Cobalamina e Acido folico, Coenzima Q10, ed il gruppo delle
Vitamine B.
MINERALI: sodio, potassio, calcio, magnesio, ferro, acido fosforico e cloro, zinco,
selenio, rame e cromo, che sono essenziali per l'attività antiossidante.
La Formulazione di Colostro Noni è completata dalla presenza di:
MORINDA CITRIFOLIA (più nota con il nome di Noni): pianta utilizzata,
nei secoli, dalle popolazioni del Sud Pacifico ed altamente valorizzata
per le sue proprietà fitoterapiche antinfiammatorie e stimolanti le
difese immunitarie dell'organismo.
INDICAZIONI:
nella prevenzione e nel trattamento delle patologie influenzali e
para-influenzali, in particolare in quelle forme caratterizzate da
disturbi gastro-intestinali.
nei casi di disbiosi intestinali
nei casi di ridotta o alterata funzionalità intestinale, dovuti ad
infezioni (gastroenteriti) sia di origine batterica che virale, che si
manifestano con: diarrea, inappetenza, dolori addominali.
DIARREA CRONICA
La diarrea cronica può essere legata ad una intolleranza al latte e/o
alle proteine della soja, ad una ipersensibilità alla frazione gliadinica
del glutine “celiachia”, ad una fibrosi cistica, anche questa come la
celiachia condizione patologica ereditaria.
Sono queste patologie croniche dove la causa è definita; nonostante
tutto l’intervento omeopatico-omotossicologico unito a precise
regole dietetiche (esclusione del latte, della soja, del glutine,
supplementazione degli estratti pancreatici nella fibrosi cistica) è in
grado di controllare il sintomo diarrea, il meteorismo, la flautolenza,
ma anche di stimolare la funzionalità gastrointestinale e riequilibrare
la microflora intestinale
© A. Arrighi MD
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
TORMENTILLA-HEEL compresse
VERATRUM-HOMACCORD gocce
ECHINACEA COMPOSITUM S fiale
LEPTANDRA COMPOSITUM gocce, fiale
PODOPHYLLUM COMPOSITUM gocce, fiale
MUCOSA COMPOSITUM fiale
COENZYME COMPOSITUM fiale
PROFLORA buste
COLOSTRO NONI buste
© A. Arrighi MD
STIPSI
Per stipsi si intende l’emissione difficile e infrequente delle feci che spesso si
presentano di consistenza dura o asciutta.
Volendo definire un individuo stitico, anche considerando che le abitudini
intestinali variano singolarmente influenzate dall’età, dall’alimentazione, dallo stile
di vita e dai condizionamenti culturali, si può affermare che stitico è quella
persona che effettui meno di 3 evacuazioni a settimana
Suddividiamo la stipsi in:
Occasionale: legata a stress emozionali, viaggi, errori alimentari, cambiamenti
climatici
Cronica: legata ad errori alimentari protratti (dieta a basso contenuto di fibre,
scarsa assunzione di liquidi), abitudini di vita errate, stati ansiosi, ma anche cause
organiche come colon più lungo del normale (dolicomegacolon), deficit di
innervazione, che portano ad una alterazione del transito intestinale, diverticolite,
colite spastica, ipotiroidismo, diabete, emorroidi, ragadi.
INQUADRAMENTO DI FASE: DEPOSITO
© A. Arrighi MD
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
INUVITAL buste
PROFLORA buste
COLOSTRO NONI buste
HEPEEL compresse, fiale
LYCOPODIUM COMPOSITUM fiale
ALUMINA-HEEL gocce
MUCOSA COMPOSITUM fiale
NUX VOMICA-HOMACCORD gocce, fiale
GRAPHITES-HOMACCORD gocce, fiale
© A. Arrighi MD
INUVITAL
Integratore dietetico
Fibra indigeribile
idrosolubile
•beta-carotene
•Acido folico
•Vit. C
•Vit. B12
•Vit.E
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Inulina
•Riduce il tempo di transito intestinale
•Attività bifidogenica
•Favorisce l’assorbimento degli ioni Fe e Ca
•Inibisce l’assorbimento del colesterolo
•Riduce l’induzione infiammatoria e degenerativa della
mucosa intestinale
Vitamine 1: vit. C, vit. E, b-carotene
•Protezione dall’attività dei radicali liberi
Vitamine 2: acido folico, vit. B12
•Bilanciamento attività di crescita e rigenerazione cellulare
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COLICHE ADDOMINALI
Statisticamente il 10-15% dei bambini soffre di dolori addominali ricorrenti (DAR);
una parte di questi presenta intolleranza al latte, altri probabilmente hanno
problematiche di tipo psicosomatico o il dolore addominale è l’espressione
di disordini della motilità intestinale. Per la maggioranza di questi pazienti non
vi è causa organica pur presentando sintomi associati come: pallore, nausea,
cefalea, vomito, diarrea, disturbi del sonno (30% di questi pazienti ha
problemi del sonno ed enuresi notturna).
Le crisi dolorose sono spesso associate a problemi scolastici, esami, lutti, conflitti
familiari, educazione repressiva. Da non sottovalutare però il fatto che nei più
giovani le coliche possono essere legate a celiachia, parassitosi, gastroenterite.
E’ opportuno effettuare una serie di esami di laboratorio e strumentali prima di
fare diagnosi di dolore addominale “psicosomatico”, “sine materia” e cioè:
•coprocoltura per batteri e parassiti
•tests allergici o tests funzionali per allergie od intolleranze alimentari
•tests per la celiachia
•Eco addome etc..
© A. Arrighi MD
COLICHE GASSOSE DEL LATTANTE
Rappresentano la causa più frequente di dolori nel neonato.
CARATTERISTICHE CLINICHE
• Compaiono tipicamente verso la fine del primo mese di vita e guariscono
spontaneamente in genere intorno ai tre mesi, più raramente al sesto mese.
• Il bambino al di fuori di questi momenti critici dolorosi sta bene o al massimo
può avere un po’ di mal di pancia
• Il bimbo mangia velocemente con ingordigia e dopo inizia ad agitarsi, contorcersi
tirando a se le gambe
• Il neonato ha numerose eruttazioni (eventualmente rigurgita) ed emissioni
sonore di gas
E’ opportuno dare dei consigli alla madre prima di prescrivere una terapia.
Ricordiamoci inoltre che è fondamentalmente rassicurare i genitori, perché spesso
un ambiente familiare ansiogeno (madre iperprotettiva, ansiogena) rende il
bambino nervoso, iperestesico agli stimoli ambientali.
© A. Arrighi MD
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
CUPRUM-HEEL cp. o supp: ½ cp. o ½ supp. x 2/3 volte al dì
CHAMOMILLA INJEEL fiale: 1 fiala 2 volte a settimana
VIBURCOL supposte: 1 la sera prima di andare a letto
NUX VOMICA-HOMACCORD gocce: stipsi e meteorismo;
5-8 gocce 2-3 volte al dì
APOMORFIN-HEEL gocce: rigurgito e difficoltà a digerire il
latte; 5-8 gocce 2-3 volte al dì
© A. Arrighi MD
CUPRUM
HEEL®
Tropismo per il Sistema
nervoso (centrale e
periferico)
Modulazione dello stato
algico peggiorato dal
freddo
Ammonium bromatum
Agaricus
Aconitum
Colocynthis
Gelsemium
Chamomilla
Tropismo per il
Sistema Nervoso
(centrale e
periferico)
Modulazione dello
stato algico
Dolore
Atropinum sulfuricum
Veratrum
Spasmi
e
Dolore
crampi
Iperestesia
nervosa
Agaricus
Tropismo per il SNC
Chamomilla
Modulazione degli
stati di agitazione
Passiflora incarnata
Magnesium
phosphoricum
Cuprum sulfuricum
Tropismo per la
muscolatura liscia e
striata
Azione
miorilassante
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COLITE
DEFINIZIONE: per Colite si intende un’ alterazione del transito intestinale
non secondaria ad alterazioni organiche locali (malattie infettive, parassitarie,
neoplastiche, infiammatorie aspecifiche) o generali (malassorbimento, celiachia,
intolleranze alimentari).
EZIOLOGIA:
 Terapia antibiotica protratta
 Turbe psiconevrotiche (PNEI)
 Errori dietetici: abusi e squilibri nutrizionali (farinacei in eccesso, eccesso di
cioccolata, regimi dimagranti, anoressia)
CLINICA: irregolarità dell’alvo, che può esprimersi sia nel senso di un
rallentamento che di un accelerazione; osserviamo cioè:
 Diarrea cronica
 Alternanza di stipsi – diarrea
 Stipsi abituale con episodica pseudodiarrea mucosa
Inoltre osserviamo turbe dispeptiche: bruciori epigastrici, meteorismo,
eruttazioni, anoressia e a volte vomito.
© A. Arrighi MD
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
TORMENTILLA-HEEL compresse
LEPTANDRA COMP. gocce o fiale: farmaco per il danno
pancreatico cronico caratterizzato da feci abbondanti e
flautolenza.
PODOPHYLLUM COMP. gocce o fiale: flautolenza,
meteorismo
CUPRUM compresse, fiale, supposte: se spasmi
MUCOSA COMP. fiale
TERAPIA MICROBIOLOGICA:
EUBIOFLOR 1®, EUBIOFLOR 2®
© A. Arrighi MD
GASTRITE
Per Gastrite si intende una infiammazione della mucosa gastrica.
Vengono classicamente distinte in:
1.
Non specifiche
Acute che si possono presentare con sanguinamento o essere asintomatiche.
Croniche di regola asintomatiche.
2.
Specifiche
Infettive, in relazione a Malattia di Crohn, in corso di malattie sistemiche.
In età pediatrica la gastrite aspecifica è una patologia piuttosto rara; prenderemo in
considerazione solo la GASTRITE ACIDA IPERSECRETIVA lasciando le altre entità
nosologiche ad una trattazione a parte, più approfondita che però esula dagli obiettivo di
questo seminario di chiara impostazione pediatrica.
Nella Tavola delle Omotossicosi la gastrite acida ipersecretiva si colloca nella fase di
reazione in quanto l’organismo attraverso l’infiammazione tenta di liberarsi delle
omotossine. Una terapia allopatica con antiacidi, inibitori di pompa, Metoclopramide etc..
porta ad un rapido miglioramento clinico ma, poiché con il blocco dell’infiammazione
viene impedita l’eliminazione delle omotossine, si devono fare i conti con i già ricordati
fenomeni di vicariazione progressiva su tessuti di medesima, ma anche di differente
derivazione embriologica.
© A. Arrighi MD
GASTRITE
•Iperacidità
•Ulcera gastro-duodenale
•Gastrite cronica
IPECA
HEEL
NUX VOMICA
HEEL
CUPRUM
HEEL
MUCOSA
COMPOSITUM
•Sintomatologia
spastica
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NUX VOMICA HEEL®
Tropismo per lo stomaco
Azione chelante sulle
tossine putrefattive e
fermentative causa
etiologica della
distensione addominale
da meteorismo.
•Carbo vegetabilis D6
Tropismo per la mucosa
gastrica
Acuzie infiammatoria della
mucosa gastrica (Argentum
nitricum).
Freno alla progressione verso la
necrosi dell’infiammazione della
mucosa (Arsenicum album)
•Nux vomica D4
Regolazione
della
secrezione
acida
Azione
Drenaggio
chelante
Attività
antinfiammatoria
•Argentum nitricum D6
•Asenicum Album D6
Tropismo per il SNV
Controllo della secrezione
acida attraverso la
modulazione dell’ipertono
vagale e della risposta
recettoriale
(acetilcolinergica) a livello
della cellula parietale della
mucosa gastrica
•Pulsatilla D4
•Antimonium crudum D6
Tropismo per la mucosa
gastrica
Modulazione
dell’infiammazione mucosa
e riduzione della reazione
catarrale
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CLINICA
PEDIATRICA
- ALLERGOLOGIA -
DEFINIZIONI
Vengono definite ALLERGICHE tutte quelle malattie
che riconoscono come momento patogenetico
un’infiammazione allergica, qualunque sia la causa che
l’ha innescata.
In quest’ambito si riconoscono come ATOPICHE
quelle riconducibili ad uno stato di atopia, intendendo
con questo termine la tendenza a produrre elevati
livelli di IgE in risposta ad allergeni ubiquitari.
© A. Arrighi MD
EPIDEMIOLOGIA
La frequenza globale si attesta intorno al 10-15%.
In relazione alle aree geografiche la prevalenza segue
un gradiente nord-sud, con massimo al nord e
decremento verso sud ed in Europa, ovest-est;
questo andamento correla il livello di sviluppo
economico ed igienico dei vari stati.
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STORIA NATURALE DEL
SOGGETTO ALLERGICO
I° FASE – ATOPIA: si deve intendere la predisposizione
genetica a sviluppare una patologia allergica.
II° FASE – SENSIBILIZZAZIONE: caratterizzata dal
processo di sintesi delle IgE specifiche per un determinato
allergene. Da considerare una fase di pre-allergia
III° FASE – ALLERGIA: caratterizzata dalla comparsa delle
manifestazioni cliniche immediatamente conseguenti
all’esposizione all’allergene.
IV° FASE – CRONICIZZAZIONE: se il paziente continua
ad essere esposto all’allergene causale si osserverà una serie di
eventi, sostenuti dalla componente infiammatoria e dalla
conseguente iperreattività non specifica; comparsa di fenomeni
di polisensibilizzazione.
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MECCANISMI DELLA
REAZIONE ALLERGICA
La reazione allergica si innesca quando un allergene viene a contatto
con le IgE specifiche adese sulla superficie dei mastociti presenti a
livello mucosale in un soggetto precedentemente sensibilizzato nei
confronti di quel determinato allergene.
Da un punto di vista patogenetico sappiamo che alla base delle
allergie vi è una iperattività di quella sottopopolazione linfocitaria T
helper, definita Th2, che è in grado attraverso la sintesi di IL-4, IL-5,
IL-6, ed IL-10, IL-13 e forse IL-9, di determinare lo switch isotipico
delle cellule B verso la sintesi di IgE. Il contrario di ciò che induce la
sottopopolazione linfocitaria Th1, che attraverso la produzione di
IFN-γ, IL-2. TNF, inibisce la sintesi di IgE da parte delle cellule B.
Vi è poi una citochina come la IL-12 prodotta principalmente da
cellule fagocitiche e da APC, che stimola l’attività dei NK e la
maturazione dei T citotossici, molto importante nella regolazione
della risposta immunitaria.
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PERSISTENZA DELLA
POLARIZZAZIONE Th2
la polarizzazione linfocitaria nel neonato e nella prima infanzia è
del tipo Th2. La successiva maturazione del sistema immunitario
in senso Th1 è un processo dinamico, che deriva dalla
complessa interazione tra la componente genetica individuale e
l’insieme degli stimoli dell’ambiente esterno.
Questo fisiologico deficit primordiale della risposta Th1 rende il
bambino più suscettibile a contrarre infezioni e, specie negli
individui predisposti, a sviluppare allergie.
Una deficitaria esposizione a stimoli microbici è una
condizione necessaria e sufficiente alla persistenza di
una immaturità immunologia, come evidenziato da studi
condotti su animali germ-free, i quali sono bloccati in uno stadio
esclusivamente Th2.
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IL PUZZLE ALLERGICO
PREDISPOSIZIONE
GENETICA
ESPOSIZIONE
SENSIBILIZZAZIONE
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ALLERGIE: STEP TERAPEUTICI
DRENAGGIO
+
TERAPIA DI
TERRENO
PREVENZIONE
+
DESENSIBILIZZAZIONE
ASPECIFICA/SPECIFICA
TERAPIA
SINTOMATICA
CURA
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LA STRATEGIA DI
DRENAGGIO
DRENAGGIO
EMUNTORIAL
E
DRENAGGIO
DELLA
MATRICE
DRENAGGIO
CELLULARE
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DRENAGGIO
CELLULARE
•Coenzyme comp.
•Ubichinon comp.
•Glyoxal comp.
•Lymphomyosot
•Galium Heel
•Pulsatilla comp.
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TERAPIA DI TERRENO
Deve cercare la via della riconversione Th2 > Th1
Th0
STIMOLA
Th1
STIMOLA
Th2
IL1, INF-γ, IL2, TNF- α , IL6, IL8,
IL12
IL4, IL5, IL6, IL9, IL10,
IL13,TGF-β
INIBISCE
INIBISCE
IL CONCETTO DI BILANCIA
Interleuchine Th1 sono in grado di stimolare la secrezione
delle stesse citochine e la differenziazione di linfociti Th0 in
altri linfociti Th1. Nello stesso tempo, le interleuchine Th1
sono in grado di inibire la secrezione di interleuchine a
polarità Th2.
Stesso discorso per i linfociti Th2
The interleukins are able to
rebalance the Immune System in
Allergy
Th2
IL-4
IL-5
IL-12
IFN-
ASTHMA
Th1
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ALLERGIE: ALTRI RIMEDI DI TERRENO
•Stimolazione dei Th1
e soppressione dei
Th2 per attivazione
dei T suppressor
TRANSFACTOR
22
•Regolazione del
terreno allergico nelle
riniti allergiche e nelle
rino-congiuntiviti
allergiche
SHIFT
Th1-Th2
ENGYSTOL
Compresse
OVIX
Compresse
EUBIOFLOR 1 e 2
LUFFA
COMPOSITUM
Compresse
•Potenziamento delle
difese immunitarie
•Diminuzione della
liberazione dei superossidi radicalici da
parte dei granulociti
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ALTRI RIMEDI DI TERRENO
TRANSFACTOR 22: una capsula al dì per 5 giorni
consecutivi a settimana per 3-4 mesi.
EUBIOFLOR 1 e 2 : 10 gocce due-tre volte al dì per duetre mesi, iniziando con il numero 1 ed effettuando un
mantenimento con stessa posologia e tempi con Eubioflor 2
LUFFA COMPOSITUM-HEEL: una compressa due-tre
volte al dì nel periodo pre-stagionale delle riniti allergiche
ENGYSTOL: per l’azione immunomodulante delle
sottopopolazioni linfocitarie Th1, Th2
OVIX: 1 compressa due-tre volte al dì
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LUFFA COMP. -HEEL
L’OVOMUCOIDE DI UOVO DI QUAGLIA GIAPPONESE DI CEPPO B. MINA,
INIBITORE DELLE PROTEASI, ENZIMI CHE INDUCONO L’INFIAMMAZIONE
IgE
Aggressioni
Mastociti
Fattori di attrazione
Neutrofili
Eosinofili
Virali
1
Microbiche
Parassitarie
Fungine
2
3
Proteasi
Esogene
INFIAMMAZIONE
Allergiche
OVOMUCOIDE
1 – Preventiva
2 – Sintomatica
3 – Di mantenimento
Proteasi
Endogene
ENGYSTOL
+
Meccanismo d’azione di
Engystol nelle allergie
Th1
+
 Interferon
Th2
+
IL 4
+
Linfociti B
+
IG E
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DESENSIBILIZZAZIONE
ASPECIFICA
HISTAMIN INJEEL
AC. FORMICICUM
1 fiala alla settimana a
partire da 2 mesi prima
della prevedibile
manifestazione allergica
INJEEL
1 fiala alla settimana a
partire da 2 mesi prima
della prevedibile
manifestazione allergica
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DESENSIBILIZZAZION
E SPECIFICA
Allergy Plex n° 29
20 gocce 2 volte al dì a partire da
2 mesi prima della prevedibile
manifestazione allergica
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ALLERGY PLEX n° 29
•Allium cepa (D6, D9)
•Ambra grisea (D10, D12)
•Arsenicum album
(D10,D12,D15,D20)
•Cinnabaris (D8)
•Euphrasia (D6, D9)
•Solidago (D6, D9)
•Histaminum (7CH, 9CH,
12CH)
Desensibilizzazione
specifica
Controllo della
sintomatologia
Desensibilizzazione
aspecifica
•(Histaminum 7CH, 9CH, 12CH)
Allergeni:
•Dermatophagoides pteronyssinus
•Dermatophagoides farinae,
DESENSIBILIZZAZIONE
SPECIFICA DA
ALLERGENI INALATORI
•Forfora di cane,
•Forfora di gatto,
•Ambrosia artemisifolia
Posologia:
•Populus nigra
Allergy Plex n° 29
•Corylus avellana,
20 gocce 2 volte al
dì a partire da 2
mesi prima della
prevedibile
manifestazione
allergica
•Betula alba,
•Parietaria officinalis,
•Graminaceae miscela (Poa
pratensis, Avena sativa, Holcus
lanatus, Phleum pratense,
Dactilis glomerata, Lolium
perenne, Festuca elatior, Zea mais
Diluizioni: 4 CH, 6 CH, 8 CH, 10
CH, 12 CH, 15 CH, 18 CH, 20
CH, 28 CH, 30 CH
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EUBIOFLOR 1 - 2
IMMUNODEPRESSIONE
ETIOPATOGENESI
DELLA DISBIOSI
INTESTINALE
ALTERAZIONE DELLA
MICROFLORA INTESTINALE
FERMENTAZIONE E
PUTREFAZIONE
INTESTINALE
RIDOTTO DRENAGGIO
INTESTINALE
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ALLERGIE: TERAPIA SINTOMATICA
•Prurito
•Eczema atopico
•SULFUR HEEL
•SCHWEF HEEL
DRENAGGIO
GRAPHITES HOMACCORD
CARDIOSPERMUM
DESENSIBILIZZAZIONE OVIX pomata
TERAPIA DI TERRENO
ASPECIFICA
EUPHRASIA HEEL
LUFFA COMP. cpr
APIS HOMACCORD
CARDIOSPERMUM
LUFFA COMP. HEEL
•Forme orticarioidi,
edematose,
pruriginose
•Terapia locale e di
terreno della rinite
allergica
•Rinocongiuntivite
allergica
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SCHEMI TERAPEUTICI
ECZEMA ATOPICO – DERMATITE ATOPICA
PSORINOHEEL: farmaco omotossicologico di fondo
per le patologie cutanee croniche, con prurito, eczema
localizzato al volto e al capo
GRAPHITES-HOMACCORD: rimedio che integra il
precedente, specifico delle dermatiti croniche con
tendenza all’impetiginizzazione localizzate alle pieghe
cutanee
SULFUR-HEEL: utile quando il prurito rappresenta
una componente preponderante nella dermatite
CARDIOSPERMUM POMATA – OVIX POMATA
RINITE ALLERGICA
LUFFA COMP. HEEL cpr.
LUFFA COMP. HEEL spray
NATRIUM-HOMACCORD gocce
MUCOSA COMPOSITUM: stimolo generale della
reattività della mucosa nasale; utile come instillazione
nasale.
EUPHRASIA HEEL collirio: se congiuntivite associata.
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LUFFA COMP. -HEEL
EUPHRASIA HEEL collirio
SNV
Cochlearia D5
MUSCOLO CILIARE
MUCOSE
Modulazione
dell’edema
Az.
parasimpaticomimetica
Pilocarpus D5
Euphrasia D5
Echinacea D5
SRE
Az. antiinfiammatoria
e antisettica
MUCOSE OCCHIO e
VIE RESPIRATORIE
SUPERIORI
Bruciore
arrossamento
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EUPHRASIA HEEL collirio
L’efficacia del farmaco deriva dall’associazione sinergica,
complementare e globale dei suoi componenti.
A differenza degli altri colliri omeopatici in commercio (a base
di Euphrasia e Chamomilla) Euphrasia Heel è indicato anche
per i problemi di accomodazione e in sostituzione delle
lacrime artificiali.
Questa azione è dovuta al Pilocarpus jaborandi.
In allopatia la pilocarpina è utilizzata per la cura del glaucoma.
Alla diluizione D5 ha effetto parasimpaticomimetico (il sistema
nervoso parasimpatico innerva le ghiandole, fra cui anche le
lacrimali), la cui azione si manifesta con un aumento del
drenaggio lacrimale e quindi della lacrimazione.
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EUPHRASIA HEEL collirio
Azione:
Modulazione degli stati irritativi delle
congiuntive
Azione parasimpaticomimetica
Indicazioni:
Congiuntiviti di varia origine
Disturbi dell’accomodazione
Sostituzione alle lacrime artificiali
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ALLERGIC RHINOCONJUNCTIVITIS
(ipotesi di terapia)
•IL12 4CH: 20 drops twice a day
for 2-4 months
+
•INF-γ 4CH: 20 drops twice a day
for 2-4 months
•ALLERGY PLEX 29: 20 drops
twice a day for 1-4 months
•LUFFA COMP. NASAL SPRAY: 2
spray in each nostril 3-4 times a
day; in acute phase: 2 sprays in
each nostril every 30 min. for 2-3
hours.
•GALIUM HEEL: 20 drops twice
a day for 2-4 months
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Reckeweg Centenary
International Press Symposium
11 June 2005, Baden-Baden
EFFICACY OF ANTIHOMOTOXIC
PREPARATIONS IN HAY FEVER
Dr. Antonello Arrighi
Paedriatics Specialist
Teacher A.I.O.T
Italian Medical Homotoxicology Association
Montevarchi, Arezzo - Italy
NASAL
SYMPTOMS
OCULAR
SYMPTOMS
AVERAGE
SCORE
GENERAL
SYMPTOMS
AVERAGE
SCORE
AVERAGE
SCORE
•Ocular Itchinees
•Lacrimation
•Photophobia
•Eyelid edema
•Itchiness
•Sneezes
•Rhinorrhea
•Nasal Obstruction
AVERAGE
CLINICAL MEANING
0
No Symptoms
1
Midly severe simptoms
2
Moderately severe symptoms
3
Very Severe symptoms
•Headache
•Sleep disorder
•Irritability
•Reduced capacity
of concentration
•Reduction of
scholastic result
and play-motors
activity
TREATMENT PROTOCOL: GROUP A
• PREVENTIVE (PRESEASONAL) TREATMENT
LUFFA COMP-Heel tablets: 1 tablet 2x/day
LYMPHOMYOSOT drops: 15 drops 2x/day
• SYMPTOMATIC TREATMENT
LUFFA COMP-Heel tablets: 1 tablet 3x/day
LUFFA COMP-Heel nasal spray: 1 spray in each
nostril 4x/day
EUPHRASIA-Heel collyrium: 2 drops in each
eyes 3x/day
TREATMENT PROTOCOL: GROUP B
• PREVENTIVE (PRESEASONAL) TREATMENT
CETIRIZINE drops: 0,2 mg/kg of body weight, in
the evening before bed
• SYMPTOMATIC TREATMENT
FLUTICASONE PROPRIONATE nasal spray: children
over 12: 2 sprays in each nostril once a day,
increasing to twice a day if necessary; children
from 4 to 11 years: 1 spray in each nostril once a
day, increasing to twice a day if necessary.
AZELASTINE CLORIDRATE collyrium: 1 drop 3x/day
CETIRIZINA drops: 0,2 mg/kg of body weight, in
the evening before bed
The patients in Group B could use a systemic
corticosteroid for a brief period (not more than 7
days) if absolutely necessary:
• BETAMETHASONE effervescent tablets 1 mg:
0,1 mg/kg of body weight (maximum 5mg) divided in
two doses, one in the morning upon awakening and
one in the afternoon around 4:00 p.m.
The “standard” reference protocol was prepared in
compliance with rule of “Good Clinical Practice of the
European Union and the Helsinki Declaration”. It is
based on the guidelines of the“Consensus Statement
of EAACI 2000”
CONCLUSIONS
The homotoxological protocol studied proved to be
particularly efficacious, safe and well-tolerated in the
prevention and treatment of the acute symptoms of hay
fever. The criteria established
for validating the
effectiveness of the treatment were satisfied showing the
clinical comparability(c) of the two treatments. The
homotoxological protocol is as effective as the “standard”
treatment even as regards the rapidity of remission of the
symptoms and for the complete and lasting disappearance
of the acute symptoms. All this was achieved without the
adverse reactions caused by the synthetic drugs used in the
allopathic protocol which, contrary to the homotoxological
approach, is a suppressive treatment that aims solely at
controlling the symptoms without modifying the reactivity,
of the terrain of the patient and hence never – or only
rarely – achieving a true cure.
ASMA
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
TARTEPHEDREEL: Rimedio principale, di base
HUSTEL
DROSERA-HOMACCORD
CUPRUM
Tutti questi rimedi possono essere somministrati, in relazione
al quadro clinico ed allo stadio della malattia; in genere i
preparati in gocce 10 gocce 3 volte al dì, per le compresse:
1compressa 3 volte al dì. Nelle fasi acute 10 gocce e/o 1
compressa ogni 15’ (in genere per 2 ore) di ognuno dei rimedi
suddetti.
© A. Arrighi M.D.
TERAPIA OMOTOSSICOLOGICA
PULSATILLA COMPOSITUM: per abbondanti
secrezioni catarrali, tosse grassa in pazienti che stanno
assumendo in contemporanea farmacia allopatici come
antibiotici e cortisonici.
ASTHMA NOSODE-INJEEL: nosode etiologico da
utilizzare sempre: 1 fiala 1-2 volte a settimana
© A. Arrighi MD
…L’intuizione fondamentale consiste nel ritenere che l’omeopatia non possa disgiungersi dalle
conoscenze scientifiche acquisite, ma al contrario, essa debba confrontarsi e nutrirsi di queste
conoscenze, utilizzandole secondo i propri canoni nel rispetto della propria peculiare visione.
Dr. Hans Heinrich Rekeweg
GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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