Rassegna stampa 09/01/2014
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Rassegna stampa 09/01/2014
INDICE RASSEGNA STAMPA Si gira in Toscana Tirreno 09/01/2014 p. 21 Trent'anni dopo, stessa spiaggia e stesso mare Tirreno Piombino Elba 09/01/2014 p. VI Giovane regista elbano gira un film sull'immigrazione Claudio Vecoli 1 Qn 09/01/2014 p. 35 Vanzina: «L'Italia ha sempre il sapore della commedia» Giovanni Bogani 4 Giornale 09/01/2014 p. 25 Tra amori e mare, «Sapore dite» sa molto di sale Cinzia Romani 6 Libero 09/01/2014 p. 35 Politici e yuppies, i Vanzina tornano agli anni '80 Annamaria Piacentini 7 Repubblica 09/01/2014 p. 45 Vanzina, nostalgia degli Ottanta stessa spiaggia trent'anni dopo Repubblica 09/01/2014 p. 47 Si torna al mare con i fratelli Enrico e Carlo Vanzina Stampa 09/01/2014 p. 30 Vanzina: assaggiamo il Sapore Anni 80 3 8 9 Fulvia Caprara 10 Anna Pucci 12 Segnalazioni Nazione Massa Carrara 09/01/2014 p. 16 La città sotto le bombe diventa un docu-film Tirreno Massa Carrara 09/01/2014 p. V "Massa Ferita", sabato si presenta il documentario Messaggero Roma 09/01/2014 p. 41 "Sapore di te" divi e Anni '80 in passerella Indice Rassegna Stampa 13 Massimiliano Lazzari 14 Pagina I Trent' 0 dopo, stessa spiaggia e stesso mare Carlo Vanzina presenta il sequel del film cult girato in Versilia nell'83 e svela: «Dovevamo ambientarlo a Castiglioncello» di Claudio Vecoli INVIATOAROMA Il primo "Sapore di mare"? In principio ha rischiato di essere girato sulla costa di Livorno. Già, perché per i fratelli Vanzina il luogo delle vacanze per antonomasia era Castiglioncello. Poi, però, il fascino evocativo della Versilia ebbe il sopravvento. E la Capannina sostituì il Chucheba. E gli scogli lasciarono il posto alla spiaggia dorata di Forte dei Marmi. A raccontarlo è proprio il regista Carlo Vanzina in occasione dell'anteprima romana di "Sapore dite", sequel dellafortunatissima pellicola uscita nel 1983 (all'epoca incassò 10 miliardi di lire) che domani uscirà in quattrocento copie in tutta Italia. Allora Vanzina, ci racconti come tutto ebbe inizio... «In realtà il primo "Sapore di mare" era un film sostanzialmente autobiografico. All'epoca sia io che mio fratello Enrico (che del sequel firma soggetto e sceneggiatura, ndr) andavamo sempre in vacanza a Castiglioncello. E dunque all'inizio abbiamo pensato di ambientarlo sul litorale livornese. In quegli anni, però, l'icona delle vacanze era la Versilia. Qui andavano in vacan za gli Agnelli, qui cantavano Mina e Gino Paoli. E così decidemmo di ambientare il film a Forte dei Marmi. Del resto noi stessi, di sera e di nascosto ai nostri genitori, salivamo in sella alla nostra Vespa e percorrendo l'Aurelia raggiungevamo la Versilia. Qui andavamo a sentire Ray Charles alla Bussola oppure ci limitavamo a far tardi di fronte ad una focaccina in qualche locale del Forte. Potendo, tiravamo fino al mattino e poi tornavamo indietro ma solo dopo aver fatto colazione con un bombolone appena sfornato. Erano anni mitici. E la Versilia era davvero il simbolo della vacanza ideale degli italiani». Fra l'altro il titolo doveva essere un altro... «Si. Il primo titolo a cui pensammo era "Sapore di sale", come le prime parole della canzone di Gino Paoli. Poi però scoprimmo che quel titolo era già stato opzionato. E dovemmo ripiegare su "Sapore di mare". Oggi completiamo finalmente la strofa con "Sapore di te". Ma non è certo l'unico aneddoto di quel film». Ci dica.. Si gira in Toscana «All'inizio la produzione non voleva nel cast Christian De Sica perché a loro sembrava troppo scorbutico, quasi antipatico. E ancor meno Virna Lisi. Poi per fortuna non cedemmo alle pressioni e Christian è diventato il fenomeno cinematografico che me e a Enrico ha letteralmente cambiato la vita. Trent'anni dopo, però, abbiamo deciso di tornare ad affrontare quel tema, anche se spostato in avanti di due decenni. E abbiamo ambientato la nostra storia nel bel mezzo degli anni Ottanta, con tutti i pregi e le contraddizioni di quel periodo. Lo abbiamo fatto con uno sguardo necessariamente più maturo, visto che anche per noi sono trascorsi trent'anni. Ma utilizzando sempre il nostro stile». Nel sequel di "Sapore di mare" c'è spazio anche per la politica. «Gli anni Ottanta sono stati caratterizzati anche dalla politica. Per questo abbiamo voluto che anche nel film vi fossero certi riferimenti. E così uno dei protagonisti è un onorevole socialista che utilizza il proprio ruolo per raccomandare l'amante in un programma tv o per aiutare l'amico che ha bisogno del favore. Avevamo anche pensato di chiudere il film con il suo arresto, ma non volevamo che la nostra storia acquisisse pretese sociologiche o politiche». Fra i personaggi minori del film c'è anche Renato, un bagnino-attore che fa innamorare le turiste straniere. E un omaggio a Renato Salvatori, personaggio versiliese poi sposo diAnnie Girardot? «Sì. Non c'è dubbio che ci siamo ispirati a lui, grande personaggio di un passato che non esiste più. Ma solo in parte. Anche a Castiglioncello c'era un bagnino pieno di fascino che tutti chiamavamo il divo». tutti conosciamo e Virna lisi per quel film fu premiata con il Nastro d'argento». Trent'anni dopo arriva nelle sale "Sapore dite". Perché? «Di certo non ci accuseranno di aver voluto sfruttare la scia del successo di quel film, che a Un cast di star: da Giorgio Pasotti a Martina Stella Con "Sapore dite" i Vanzina (foto) tornano a Forte dei Marmi attraverso il racconto di due estati (quelle dei 1983 e dei 1984) che rendono uno spaccato della società italiana di allora, fatta di craxismo, i primi gemiti di mani pulite, ma anche della Thatcher e dell'imminente caduta del muro di Berlino. Molti gli attori famosi presenti nel cast: oltre agli interpreti della scuderia Vanzina (come Nancy Brilli, Maurizio Mattioli e Vincenzo Salemme) ci sono Martina Stella, Serena Autieri e Giorgio Pasotti. Poi troviamo Matteo Leoni (conosciuto per una serie su DisneyChannel), Eugenio Franceschini (Una famiglia perfetta) e Katy Saunders (star dei film tratti dai libri di Moccia). Il film si chiude con una scena ambientata ai giorni nostri. Le premesse per un "Sapore di mare 3"? «Al momento non ci pensiamo neppure. Di sicuro, però, non lo gireremo fra altri trent'anni...» (OR I PRO DDZIO'> RISERVATA Pagina 1 Protagonisti vecchie nuovi : sopra il cast di "Sapore dite", sotto alcuni attori di "Sapore di mare" Si gira in Toscana Pagina 2 IN GARA AL FESTIVAL " DOC UNDER 30" I FORLÌ G o ane i v Ism • ® SECCHETO Ventotto anni, origini elbane, film maker di talento, laureato alla Dams di Bologna. Le premesse per farsi largo nel mondo dello spettacolo ci sono. Non a caso il suo film documentario, auto prodotto, "Chi è lo Straniuro?", sarà proiettato al Teatro Cinema Apollo di Forlì per il Festival DocUnder3o, ria anche alla Ligue de l'Enseignement di Toulouse e al Cinema Astra di Trento. Tre appuntamenti di prestigio per il giovane Tiziano Pierulivo da Seccheto, che vincendo il bando De.Mo. Movin'U del Gai (Giovani artisti italiani) Si gira in Toscana • del ministero per i Beni e le Attività culturali, ha in mano le carte giuste. Il regista può cavalcare l'affascinante lavora, realizzando regia, soggetto, sceneggiatura, montaggio, produzione e riprese, in coppia con Dario Sajeva, un coetaneo, cresciuto a Livorno, dove ha iniziato ad amare il teatro. Poi i due a Bologna; si sono laureati per dare sfogo alla loro passione e quindi un primo tuffo in Europa. «Il nostro documentario - dice Pierulivovuole rispondere alla domanda: cosa significa essere stranieri oggi in Europa? Per scoprirlo abbiamo incontrato 46 persone provenienti da 30 pae- si diversi, che vivono in tre grandi città europee. Da Bologna a Toulouse, fino ad Amsterdam». Il film è girato in tre lingue, e tocca i temi dei rapporti con le leggi nazionali sul controllo dell'immigrazione e del razzismo. Un accenno poi all'interrogativo che attanaglia tanti giovani d'oggi, che non hanno punti di riferimento o chance e si pongono la domanda "Chi sono io?". Per rendersi conto dell'agile ed efficace stile dei due giovani registi, basta vedere il trailer ufficiale del film all' indirizzo internet: littps:llvmTw.youtube.com/watch?v=skuZFerER8g. Tiziano Pierulivo (a destra) Pagina 3 v ï na k T : i/, 9 T a ha _._ deRa co s e re dia» :ap 0 ruiiie Il regista parla del nuovo film ambientato in Versilia Giovanni ROMA oani EPPURE, hanno raccontato l'Italia. Chi? I fratelli Vanzina, Carlo ed Enrico. Con i loro film spesso snobbati dalla critica, con le loro storie di vacanze al mare o in montagna, con i loro sapori di sale, di mare. Di te. Esce oggi "Sapore di te", un romanzo sentimentale che si svolge in due estati, quella del 1983 e del 1984. Il film in cui i fratelli Vanzina esplorano, trent'anni dopo, la Versilia, e il sapore di anni '80. Un critico doc come Enrico Ghezzi afferma, provocatoriamente, che i Vanzina sono «gli autori più autori del cinema italiano». Perché il loro stile è riconoscibile. E perché i figli di Steno, uno dei mae- gendo Amendola e la Sandrelli». Glì anni '60 per voi, figli di Steno già immersi nel mondo dei cinema, come era no? «Noi le vacanze che raccontiamo non le abbiamo vissute: passavamo le estati a Castiglioncello, dove I «oggi siamo più cinici, individualisti , furbi e bugiardi Ma ancora si mpatici» ricchiti, i cafoni, con la loro vitalità feroce. E ci siamo resi conto che la nostra società ha sbagliato tutto. Mentre in tutta Europa la borghesia è colta, da noi si è popolata solo di arricchiti volgari ed egoisti. Poi nel 2000 i modelli televisivi hanno cancellato tutto il resto. E ora con stri della commedia all'italiana, non hanno mai abdicato a una cura formale delle immagini, alla bellezza del cine ma. Uno studioso universitario britannnico, Alan O'Leary, ha persino scritto un libro: "Fenomenologia del cinepanettone". Ad Enrico Vanzina, sceneggiatore, autore di romanzi abbiamo chiesto di raccontare l'Italia, attraverso la lente dei suoi film. Enrico, "Sapore di te" echeggia volutamente "Sappre dimare' , uno dei vostri più grandi successi. Come nacque quel film? «Nacque nella diffidenza dei produttori, che dicevano "Virna Lisi fa scappare il pubblico", e che non si fidavano di un giovanotto come Christian De Sica, che non aveva ancora fatto niente di importante. Noi avemmo un'intuizione giusta». Ma quando iniziò il "cinepanettone"? «Quando ci venne in mente di fare "Sapore di mare" sulla neve. E nacque "Vacanze di Natale" nel 1983, Era la scoperta dell'acqua calda, ma funzionò. Con lo stesso cast, Christian De Sica e Jerry Calà, aggiun- Si gira in Toscana ca ha veicolato molto dei sentimenti di quegli anni '60». Come è ca mbiata l'Italia secondo lei, e secondo i vostri film? «Negli anni '80 sono arrivati gli ar- Enrico Vanzina. In alto a sinistra La Locandina di "Sapore di mare" ( 1983). A fianco iL cast di "Sapore di te"(2014) c'erano Mastroianni, Gassman, Suso Cecchi d'Amico, Sordi. E poi siamo stati due ragazzi fortunati, viaggiavamo molto. Per noi il sogno erano i Beatles. Siamo andati a Londra sulla base di quel mito. E io suonavo il pianoforte sognando di essere come loro». Enrico Vanzina pianis ta? «Ero il pianista di Jerry Calà: i primi soldini li ho guadagnati così». Ma quell 'Italia di vacanze, ombrelloni, pinne e occhiali c'era? «Ma sì, tutti ballavano con `I watussi". Ma noi eravamo un po' di- stanti, leggevamo Kerouac, ci piacevano Gino Paoli e Luigi Tenco, Bindi, Endrigo... Certo, ci piacevano anche Rita Pavone e Gianni Morandi, e Peppino di Capri. La musi- Pagina 4 la crisi tutto si sfascia». Perché avete raccontato casi spesso le vacanze? «Perché la vacanza è il momento della vita in cui gli italiani tirano fuori il meglio e il peggio. Tutti fingono di essere quello che non sono: il povero si finge ricco e l'uomo sposato si finge single. E la bugia è una macchina straordinaria per creare cinema, situazioni da film». II rapporto coni soldi come è cam 'ato? «Una volta non contavano come adesso. Ora sono praticamente tutto. La borghesia italiana ha scelto il denaro, e non la cultura». Gli italiani o gi sono diversi da velli deg t anni '80? da quei degli anni'0? «Ne sono l'evoluzione, in peggio. Sono più individualisti e più cinici. Meno buffi, più chiusi in loro stessi. Con la botta finale data dai social network e dai telefonini. Da una parte, vedendo l'Italia di Totò, e dei film di mio padre, la trovo ancora simile. Dall'altra, la trovo incattivita, incanaglita. L'Italia è ancora quella di Totò, col furbo, l'uomo di potere, l'impiccio, l'adorazione del ricco. Non abbiamo fatto progressi. Ma perseguia- mo il nostro utile, con molta più cattiveria di prima». Ma almeno siamo rimasti simpatici? «Per fortuna, quasi sempre sì». SOGNI E DISILLUSIONI N eg li anní '80 ci siano resi conto d ì aver sb fiato tutto : mentre in Europa la borg hesia è colta, da noi si è popolata di arricchiti volg ari eegoisti Si gira in Toscana Pagina 5 CL Ironia e nostalgia Tra amo i e mare, «Sapore d te» sa molto d i sale Esce il film dei Vanzina: «Negli '80 cinema e musica erano molto migliori» Cinzia Romani E «Chi ha cuore, ce la fa». Parola di Carlo Vanzina, che presenta così la sua commedia sentimentale Sapore di te, da oggi nelle sale (400 copie, distribuite da Medusa). Sono passati trent'anni da Sapore di mare, film di culto vanziniano, che nel 1983 incassò la bellezza di 10 miliardidilire, portando allaribalta il mondo smaltato e svagato dei figli di Steno. E adesso si torna sulla spiaggia, nella Forte dei Marmi non ancora invasa dai russi arricchiti (è l'estate del 1984), quindi scenario idilliaco per i valzer d'amore d'un gruppo di ragazzi (bravi Matteo Leoni, scoperta di Disney Channel ed Eugenio Franceschini, visto inBianca come illatte, rossa come ilsangue) e ragazze (Martina Stella, Virginie Marsan e Katy Saunders) in cerca di baci e tuffi al cuore. Né mancano i riferimenti, appena accennati, alla politica degli anni Ottanta, quando Gulio Andreotti e Bettino Craxi dettavano legge, quiincarnata daun socialista dedito al ballo (Vincenzo Salemme, che smentisce d'impersonare De Michelis, al quale subito si pensa) e a una storiella extraconiugale con una divetta di Drive In (Serena Autieri), da lui raccomandata. «Questo è un film alla nostramaniera, che spingeiltasto del sentimentale. Tutto ora sembra grigio e disperato, ma la gente crede nel ridere e nell'amore» spiega il regista, che col fratello Enrico sceneggia una partitura di siparietti a chiave. E c'è l' amore in ca- bina tra la biondina nordica e il bagninomuscoloso; c'èlafamigliadimilanesi agiati, che legge il Giornale di Montanelli nella villa sotto ipini dellaVersilia e poi la famiglia dei commercianti romani (NancyBrilli, maritataauno strepitoso Maurizio Mattioli, starring un romanista sfegatato), vagamente buzziconi, maveraci. Vada sé che si danza alla Capannina, si va in bici sul lungomare e le ragazze portano il bikini. «Non volevamo fare un misero trattatello sulla politica degli Ottanta, anni che godono d'una cattiva stampa. Però, cinema e musica erano migliori», riflette Enrico, raccontando che i giovani gli chiedevano da tempo di tornare sulle tracce di Sapore di mare. «Questo film è il destino. Che esiste, come spiegano bene i nostri lavori», dicono i fratelli Vanzina all'unisono. RISATE Maurizio Mattioli in una scena del nuovo film dei Vanzina, ,(Sapore di te>> che esce oggi in 400 sale italiane distribuito da Medusa Si gira in Toscana Pagina 6 Esce I f i lm « Sapore Pol i t i c i e ® i » ®® Vanz i na tornano agl i ann i ' 80 Trent'anni dopo il successo di Sapore di mare i fratelli Vanzina tornano in Versilia con Sapore di te, per raccontarci i mitici anni '80, vissuti sulla spiaggia di Forte dei Manni, tra sole, mare e amori che iniziano e finiscono e con un epilogo finale che arriva ai nostri giorni. Diretto da Carlo Vanzina e sceneggiato a quattro mani con il fratello Enrico, il film prosegue la storia lasciata nel 1983, anni pieni di allegria, spensieratezza e di canzoni che ci sono rimaste nel cuore. «Credere nella vita e nell'amore in un momento grigio è la molla principale che ci ha spinti a tornare sul set con un film corale, che in passato ha segnato la nostra carriera», sottolinea il regista, «eppure quando girammo Sapore di Mare, i produttori non volevano Christian De Sica, convinti che non sarebbe diventato famoso. E neanche Virna lisi, che in seguito prese molti premi». Enrico Vanzina aggiunge: «Gli anni '80 hanno la cattiva fama dell'edoismo reaganiano, dell'era di Margareth Thatcher e degli yuppies che avevamo riportato in altri film. M a in realtà quella era un'epoca in cui la gente era piena di ottimismo». Questa volta in scena c'è la famiglia Proietti con Alberto (Mattioli), sua moglie Elena (Nancy Brilli) e la figlia Sabrina (Saunders), corteggiata da due universitari milanesi. Ma rispetto agli anni '60, entra in gioco anche la politica: gli arresti del senatore del partito socialista De Marco (Salemme). É napoletano, è sposato, ed ha una relazione con Susy Acampora (Autieri), che dopo una sua raccomandazione, passa dalle televendite televisive a un programma di Si gira in Toscana successo. Anche lui è in vacanza a Forte. «Non ho un politico di riferimento», chiarisce Salemme. E poi ci sono le storie dei giovani: Armando Malenotti (Pasotti, che in futuro interpreterà un gay per i Vanzina) e Anna Malomi (Martina Stella), splendida coppia con bambino, pronta a scoppiare, tra litigi e riconciliazioni: «Sono diversa da Anna», sottolinea Martina Stella, «ma nelle sue ansie di mamma, ho trovato qualcosa in comune con lei». Per quanto riguarda la rottamazione politica fatta dai Vanzina, Enrico chiarisce: «Si può rottarnare, ma con rispetto. Ci sono persone che hanno fatto la storia d'Italia». Il film è da oggi al cinema distribuito da Medusa. Naney t3rdb ifi;")sa1 Pagina 7 In sala "Sapore dite", sequel di "Sapore di mare" che nel 1983 incassò 10 miliardi di lire Vanzina, nostalgia degli Ottanta. stessa spiaggiatrent'anni dopo ROMA -«Trent'anni dopo, siamo tornati a Forte dei Marmi e al film che ha cambiato le nostre vite. Non per calcolo, ma per sentimento», dice Carlo Vanzina, 62 anni, presentando con il fratello sceneggiatore Enrico, 64, Sapore di te. Il nuovo film inizia là dove terminava Sapore di mare, negli anni Ottanta. Ripropone nuovi personaggi, intrecci analoghi all'originale: sullo sfondo di stesse spiagge e stessi mari, le prime volte, gli amori, i litigi, le incomprensioniitradimenti. Eunapiacevolissima colonna sonora d'epoca. Per i fratelli Vanzina l'uscita di una storia ad ambientazione estiva nel bel mezzo del gelido inverno è perfetta: «In un momento grigio come quello di oggi volevamo raccontare un' epoca in cui c'era unvento di ottimismo, si credeva allavita e al sentimento», spiega Carlo. Ambientato in due estati, quella dell'83 e quella dell'84 (più un epilogo attuale), Sapore dite è un film corale, un jukebox sentimentale: c'è la storia d'amicizia tra lo studente bello che s'innamora di donne sbagliate (Eugenio Franceschini) e l'altro (Matteo Leoni) che vive il complesso del bruttino. Il tifoso romanistaMaurizioMattioli, invacanzacon moglie (Nan cy Brilly) e figlia adolescente (Katy Saunders) che salvalavitaa un onorevole socialista (Vincenzo Salemme) che ha per amante una soubrette tv a Drive in (SerenaAutieri), Giorgio Pasotti eMartina Stella che vivono un amore tormentato. C'è qualche riferimento alla corruzione dell'epoca ma Enrico Vanzina chiarisce: «Non volevamo fare un trattato politico, solo evitare il buonismo a tutti i costi. Negli Ottanta ci sono stati il miglior cinema e la migliore musica. Hanno sempre avuto cattiva stampa e invece bisogna averne rispetto». Sapore di mare incassò 10 miliardi dilire e diventò un cult: «Inmolti ci chiedevano un ritorno», confessa Carlo. Enrico: «Puntavamo a un nuovo romanticismo, senza volgarità. Credo che i giovani possano apprezzareunfilm ottimista, che fa capire che chi ha cuore cela fa». Carlo: «A volte abbiamo seguito la moda, ma i film in cui ci riconosciamo davvero sono Saporedimare, VacanzediNatale,Eccezzziunale veramente. Nei nostri vecchi film trovo grande energia e un pizzico d'incoscienza. Oggi molti colleghi pensano soprattutto al marketing. Non ci piace ilgrottesco che vediamo in giro. Siamo sempre partiti dall'osservazione della realtà, con affetto peri nostri personaggi. Ê la lezione che ci ha lasciato Monicelli». 0 RIPRODUZIONE RISERVATA II cast di "Sapore dite" dei fratelli Vanzina Si gira in Toscana Pagina 8 Si torna al mare coni fratelli Enrico e Carlo Vanzina Trent'anni dopo Sapore di mare, diventato col tempo l'oggetto di un affettuoso culto, Enrico con Carlo Vanzinavogliono rinnovarne i fasti nella stessa location, Forte dei Marmi, celebrando trent'anni dopo quei primi anni Ottanta dalla cui postazione contemporanea, allora, avevan o celebrato i primi anni Sessanta; sostituendo la mitizzazione di una stagione delle proprie vite già adulte alla mitizzazione di un'epoca vissuta indirettamente, da bambini figli di una generazione artistica che negli anni del boom aveva festeggiato il proprio trionfo. Dunque Vasco di una vita spericolata come Steve McQueen invece di Nico Fidenco e Spandau Ballet o MichaelJackson al posto di Gino Paoli, e poi la "Magica" di Pruzzo e della sfida persa all'Olimpico con il Liverpool, Drive in e lavulgata del socialismo craxiano arraffone e promotore di starlettes. Ragazze e ragazzi carini e perbene, adulti un po' disonesti ma simpatici (Mattioli e NancyBrilli in testa). Fedeli al loro universo borghese di riferimento i Fratelli perdono mordente ma è impossibile non continuare avoler loro bene. (p.d'a.) RIPRODUZIONE RISERVA fA SAPORE Di TE Regia di Carlo Vanzina Con Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Nancy Brilli Si gira in Toscana Pagina 9 Personagg FULVIA CAPRARA Vanzina: assaggiamo ilSapore Anm 80 erto non erano formidabili come i Sessanta, ma neanche cupi come C quelli che vennero dopo. Nella nuova estate dei fratelli Carlo e Enrico Vanzina, raccontata nell'arco di è, ancora adesso l'unico settore due vacanze, dell'83 e dell'84, dell'economia che resta in piesulla spiaggia di Forte dei di... a parte il giudizio ideologiMarmi, si respira il clima dell' co, ovviamente diverso per «edonismo reaganiano» e delognuno, quella era una fase in la «Milano da bere», un'epoca cui si poteva ancora coltivare interessante, spiegano, in cui l'allegria». «la gente piena di ottimismo» Così, a 30 anni di distanza cercava di evadere dal modeldai palpiti vacanzieri del cult lo di vita imposto dagli annidi Sapore di mare (incassi pari a 10 piombo: «Gli 80 hanno semmiliardi lire), i Vanzina racconpre vissuto di cattiva stampa tano il buonumore di ieri per - dice Enrico - sono finiti in un invocare quello (assente) di ogcalderone negi: «Non abbiagativo, insieme LA NUOVA ESTATE mo sottolineato a Margaret certi rife«Non volevamo copiare troppo Thatcher e agli rimenti alla sonoi stessi ma da tempo cietà del tempo, yuppies. In reci chiedevano il sequel» non volevamo altà, vanno rivisti ed accettati, proporre un basta pensare N I ENTE SOC I OLOG I A trattatello di di che si sono sociologia, ma «Ci sono sentimenti, non abbiamo chiusi con la anche trattatelli, ma abbiamo evitato il buonicaduta del Muevitato il buonismo» smo a tutti i coro di Berlino». Per non parlare sti». Riprendere della produzione cinematoil tema di un successo del pasgrafica e musicale: «In quel sato è sempre un rischio: «Sadecennio sono usciti film copore di mare cambiò le nostre me Shining, Rambo, Un pesce carriere, era difficile rifarlo, non potevamo copiare noi stesdi nome Wanda, Full metal jacket, Ghostbusters... E sono si, per questo abbiamo aspettaesplosi fenomeni come gli U2, to tanto, anche se, da un sacco i Police, Madonna». Insomdi tempo, i ragazzi ci scrivevama, non è affatto vero che gli no chiedendo un nuovo capito80 fossero tutti da buttare: lo della storia». I sentimenti so«Il lusso che li caratterizzava no stati il punto di partenza: I fratelli tornano in Versilia a trent'anni dal film cult "Un periodo da rivalutare, si coltivava l'allegria" «Oggi si fanno troppi film calcolati in base al marketing, noi abbiamo voluto raccontare emozioni legate a un'era in cui la gente sapeva ancora ridere». Così, tra la sabbia e gli ombrelloni di Sapore di te, si muovono, accanto agli adolescenti innamorati, adulti come Alberto Proietti (Maurizio Mattioli), pronto a scegliere la meta delle ferie in base agli allenamenti della Roma, oppure come l'onorevole socialista Piero De Marco (Vincenzo Salemme) che tradisce la moglie con l'aspirante attrice Susy Acampora (Serena Autieri) costruendole un film su misura per averla accanto durante le vacanze: «Ma i politici non sono tutti uguali fa notare l'attore e regista partenopeo -, si fa presto a parlare di rottamazione, ci sono anche quelli che hanno dato tanto al Paese». E poi, aggiunge Enrico Vanzina, «anche quando si vuole rottamare, bisogna farlo con rispetto e educazione». Eppure il cuore della pellicola, come ai tempi di Marina Suma e Isabella Ferrari, sta tutto nei dolci languori dei giovani protagonisti, alle prese con delusioni e colpi di fulmine, tradimenti veri o presunti, amori passeggeri e unioni che dure- ranno per sempre. Il sapore delle vacanze somiglia a quello della giovinezza, un gusto inimitabile, impossibile da replicare: «Il grande sceneggiatore Leo Benvenuti - ricorda Enrico Vanzina - diceva che la vita di una persona, in fondo, si può riassumere in 10-15 estati "utili". È quello il periodo in cui cambia sempre qualcosa, si stacca la spina dalla routine quotidiana, si incontrano persone nuove, si scoprono posti insoliti». E, soprattutto, ci si innamora, anche se intorno il craxismo impazza e sull'orizzonte si staglia Tangentopoli. vzauu F o, , ed i Si gira in Toscana Pagina 10 Foto di gruppo (con Vanzina) per Sapore di te, 30 anni dopo Sapore di mare Nostalgia canaglia sotto il sole del Forte rent'anni dopo, i Vanzina tornano in vacanza al Forte : ambientato sull'arco delT le estati 1983-85, Sapore di te riparte in chiave di nostalgia dalla data di uscita di Sapore di mare, che a sua volta si svolgeva, sempre in chiave di nostalgia, nel 1964. Come dire che tutto cambia e nulla cambia sotto il sole del- Si gira in Toscana l'estate versiliana, dove si fanno e disfanno giovani amori, si intrecciano effimere storie di adulterio, con gli interpreti più maturi (per età e/o esperienza) che premono il tasto del registro comico-brillante (Mattioli, Salemme, Brilli, Autieri, Pasotti), mentre ai ventenni belli e inesperti spetta la parte zuccheroso-sentimentale. Colonna sonora vintage, epilogo ai giorni nostri con i personaggi invecchiati che ripensano (con nostalgia) al passato. [A.LK.i SAPORE DITE Di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Nancy Brilli Ita '14 TORINO : Ideal, Reposi, The Space, Uci MILANO : Odeon, Plinius, Uci GENOVA: The Space, Uci ROMA: Adriano, Antares, Atlantic, Cineland, Galaxy, Lux Reale, Savoy, Trianon Pagina 11 0 , %.% 11 1,' D4 ?/ i/, ., / // rrd -+J///r.. ( //ri.f/ J////,. ✓//// rA s „ // ////rn/ uJ di ANNA PUCCI - MASSA - "MASSA ferita. 8 settembre 1943 -10 aprile 1945" è diventato un docu-film. Lo ha realizzato Franco Frediani ampliando il certosino lavoro di ricerca storica che un anno fa lo aveva portato a pubblicare l'omonimo volume dedicato ai "ricordi, memorie, testimonianze dei due anni più terribili della nostra storia recente". Al centro del video documentario ci sono immagini storiche: non solo le foto rese note dal libro ma anche materiale inedito e filmati originali. Immagini che raccontano, appunto, la Massa ferita dai bombardamenti delle forze Alleate che, nel loro martellante assalto al fronte tedesco della Linea Gotica, colpirono la città più volte fra il gennaio del 1944 e i primi mesi del 1945. Il docu-film sarà presentato sabato alle ore 17 alle Stanze del Teatro Guglielmi, col patrocinio di Italia Nostra. Insieme all'autore, ne parlerà il sindaco di Massa, Alessandro Volpi, che in qualità di docente di storia contemporanea all'università di Pisa aveva curato la prima presentazione pubblica del volume. La presentazione sabato atte Stanze del Gu lielmi con l'autore e il sindaco il più devastante dei bombardamenti Alleati: quello dell'8 febbraio 1945 che - sottolinea Frediani - in parte cancellò la "Piccola , / r% . ,. Massa Dipinta" edificata in 900 anni da una comunità povera ma con qualche senso del bello. «La chiesa di San Sebastiano era stata squartata come un'immensa balena ferita a morte - raccontava Ezio Miniati -. Il bel palazzo Giorgini era ridotto a due tronconi informi e dappertutto era rovina e desolazione». Sotto piazza Aranci, lungo il perimetro interno dell'ex palladiana, resta ancora oggi un rifugio anti-aereo, noto a pochi e da pochissimi visitato nel dopoguerra. Frediani sta lavorando per ottenerne la riapertura temporanea, con l'intento di allestirvi un evento proprio per l'8 febbraio. IL DVI), in vendita nelle edicole e nelle librerie insieme alla ristampa di "Massa in orbace", è stato prodotto dalla Franco Frediani Communications e realizzato da Media Live Studio. La voce narrante è di Fabio Cristiani, la voce femminile di Camilla Scarpaio; operatore di ripresa e montaggio Fabio Aiazzi; post produzione Media Live Studio. La sceneggiatura e la regia sono di Franco Frediani. Per il materiale fotografico e filmico l'autore ringrazia Andrea Leone, Ezio Miniati, Federico Uzzo, Anpi Massa, Isrt Firenze, Bibioteca civica Massa, Igm Firenze, Ufficio della Memoria del Comune di Massa e Istituto Luce Roma. LA FOTO simbolo di quei mesi cupi mostra una piazza Aranci ,,,.-entrata e piena di macerie, dopo ` 1 - ? IJ Ff P TA IL I:,_,C- s.E -FI L h' e i G.vrtla Ic M nh e ji a, m 0 ù.::,i Segnalazioni ..."f A f i -i, I d,xv,-mm DOCU -FIUI La copertina dei dvd su Massa sotto i bombardamenti e l'autore, Franco Frediani Pagina 12 P MASSA «Massa ferita», ovvero la ricostruzione dei tragici avvenimenti che sconvolsero la nostra città nell'arco di tempo dall'8 settembre '43 al 10 aprile 1945 e che culminarono nel devastante bombardamento dell'8 febbraio 1945. Franco Frediani, dopo aver realizzato un libro sull'argomento ha ora prodotto anche un film documentario che verrà presentato sabatto 11, alle 17,30 alle Stanze del Teatro Guglielmi. Ad introdurre la proiezione (circa 35 minuti) saranno il sindaco Alessandro Volpi e lo stesso Frediani. Iil documentario si avvale di numeroso materiale fotografico ma anche cli filmati tratti dalla serie americana Combat filai. Buona parte dell'imtnagine storica della "Piccola Massa Dipinta" edificata in 900 anni da una comunità povera ma con qualche senso del bello, venne distrutta in pochi minuti dalla Chiesa di S. Sebastiano al palazzo Giorgini ex Diana-Paleologo, dalle case alla Conca al palazzo Appiani di via Dante, dal Genio Civile all'Esattoria, etc. etc. «La documentazione americana riferita a questo attacco, sicuramente presente in qualche archivio dell'U.S. Air Force - racconta Frediani - potrebbe forse darci una spiegazione di tanto accanimento. La furia dei piloti, che potevano abbassarsi indisturbati fino ai tetti (le loro sagome nell'abitacolo si distinguevano chiaramente) e veder bene cosa colpire, non ha una giustificazione "normale". Ezio Miniati (putroppo scomparso ieri), allora quindicenne, che si trovava proprio in piazza Aranci, racconta di aver visto a terra, vicino a un leone dell'obelisco, un tedesco morto. Uno, forse l'unico. Poiché proprio quel Segnalazioni Una immagine d'epoca di piazza Mercurio "Massa Ferita", sabato si presenta il documentario giorno 8 febbraio , alle sei del mattino, era iniziata l'operazione Fourth Therm, il disastroso tentativo di sfondamento al Cinquale ad opera della V Armata americana . I piloti avrebbero, con più profitto, potuto sfogare la loro aggressività nella zona della battaglia, contro i tedeschi, che tra l ' altro stavano mettendo in atto una offensiva vincente. Però la contraerea tedesca era molto valida e forse questo fu il motivo per cui scelsero invece piazza Aranci e la Conca». Il documentario è stato realizzato grazie al determinante contributo dell'operatore Fabio Aiazzi mentre la voce nar- rante é di Fabio Cristiani che accompagna lo spettatore in un viaggio della memoria «a tratti struggente come quando scorrono le immagini della strage nazista a S. Leonardo sul Fri gido» . «Il filmato rappresenta il primo tentativo di ricostruzione visiva di quel periodo, una testimonianza unica nel suo genere - continua Frediani - Rivolto in particolare ai giovani, l'auspicio è che le scuole lo facciano proprio e gli studenti possano trarne spunto e stimolo per approfondire un periodo storico ricco di vicende che hanno inciso profondamente, nelle cose e negli affetti della quasi totalità dei nostri concittadini». Pagina 13 l ant p rna d l nuova e ri e È già estate? Al cinema sì, alme ' no come sembrava ieri sera a piazza Cavour per l'anteprima del film Sapore di te, la nuova pellicola del regista Carlo Vanzina. Tante bellissime donne del mondo dello spettacolo hanno sfilato sul tappeto rosso, a cominciare dalla luminosa Martina Stella , sexy in nero corto, con il fidanzato Gabriele Gregorini. Oltre a Carlo Vanzina c'è anche il fratello, lo sceneggiatore Enrico e poi le altre fascinosissime protagoniste, da Nancy Brilli, insieme al compagno Roy De Vita e ai loro figli, Serena Autieri, elegantissima, insieme con il marito Enrico Griselli e poi Virginie Marsan e Matteo Leoni. Arrivano davanti ai fotografi e posano Chiariello , Fabrizio gioiosi per le foto di rito. Tra i più Maffei. «Ci viene già vofrizzanti ecco Maurizio Mattioglia d'estate con questo li, altro protagonista di questo atfilm - dice Martina Stella teso film, scherza con i fotografi, - ho dei bellissimi ricorfa una posa divertente e poi ragdi di quando giravamo a giunge gli altri. Forte dei Marmi, avevo Ci sono anche Giorgio Pasotti appena partorito, e intercon la sua dolcissima compagna pretavo una donna che Nicoletta Romanoff e poi un'alera appena diventata tra bellissima come Katy Saunmamma. Sono felicissiders, quindi Valentina Sperlì, ma, la maternità è un vealtra attrice del cast. A fare gli ro dono di Dio». Nel film onori di casa erano l'ad e vicepreil compagno della Stella è sidente di Medusa Giampaolo Pasotti: «Come è iniziato Letta e il presidente Carlo Rosil 2014? Molto bene. L'ansella. Tutti insieme gli attori enno scorso ho lavorato moltrano poi in sala e salutano gli to, non ho avuto tantissimo ospiti della serata, tra cui si potetempo per stare con mia fivano riconoscere anche Paola e glia, mentre in questi giorni Federica Lucisano , Maddalena mi sto dedicando tutto a lei Letta, Benedetta Geronzi, Nicoed è meraviglioso, essere la Pietrangeli , Ugo Brachetti padre è una bellissima Peretti con Isabella Borromeo, esperienza». Luigi Abete e Desirèe Colapietro Petrini, Fabrizio Lombardo Massimiliano Lazzari e Chiara Geronzi, Francesco © RIPRODUZIONE RISERVATA Rutelli e Barbara Palombelli, Cesara Buonamici, Maite e Paolo Bulgari, Neri Parenti, Amii Stewart , Niccoló Centioni, Paolo Genovese, Luigi e Raffaella Qui sopra, Nancy Brilli e Roy ...a.ni d í Vanz ín., "Sapore dite" divi e Anni '8 0 in p asserella De Vita. Al centro, Giorgio Pasotti e Nicoletta Romanoff e, sopra, Nicola Pietrangeli e Carlo Vanzina. In alto, Serena Autieri e, a destra, Katy SaunderS FOTO DI RINO BARILLARI Accanto, Martina Stella Segnalazioni Pagina 14