Lo Zibaldone di Telemaco Signorini.

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Lo Zibaldone di Telemaco Signorini.
Scheda n. 1
Lo Zibaldone di Telemaco Signorini.
Sede della presentazione
Data
Riproduzione anastatica
Saggio introduttivo e indice analitico
Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
4 Marzo
Edizioni Sillabe
Silvio Balloni
L’edizione anastatica replica fedelmente, in formato 100/100, lo Zibaldone
di Telemaco Signorini nell'interezza della sua composizione, compresi
cioè tutti gli inserti interposti alle carte che ne formano la struttura
principale. Grazie all’iniziativa della Soprintendenza Speciale per il
Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di Firenze – Galleria d’arte moderna e al contributo dell’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, il preziosissimo documento diventa ora
facilmente consultabile e sarà donato a tutte le biblioteche pubbliche
d’Italia.
Signorini (Firenze 1835 – 1901) compose lo Zibaldone negli ultimi anni
della sua vita. Il volume ha grande formato (32 cm x 21,5) ed è composto
da 167 carte recto-verso. Esemplare unico, documenta il pensiero
dell’artista, nonché i suoi rapporti con i Macchiaioli e con la cultura
europea dell’epoca.
Fu acquistato dall’antiquario fiorentino Aldo Gonnelli, che nel 1963 ne
fece dono alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti tramite il Cenacolo
dei XII Apostoli.
Nello Zibaldone Signorini incollò i ritagli dei propri articoli di critica
d'arte, aggiunse illustrazioni grafiche tratte da giornali del tempo (di suoi
quadri, incisioni, acqueforti, vignette), e tracciò di proprio pugno a
inchiostro poesie, stornelli, riflessioni autobiografiche, caricature.
La struttura reale dello Zibaldone risulta dunque molto aumentata e
arricchita di motivi di interessantissima complessità compositiva.
Ricchezza evidente anche dal punto di vista dell'organizzazione visiva di
un discorso critico, che ambisce a ricevere un’illustrazione grafica del
proprio andamento concettuale.
Alla copia anastatica è allegato un volume che contiene l’indice dei nomi e
delle opere citati da Signorini, per un totale di circa 2000 occorrenze.
Contiene inoltre l’introduzione-saggio del curatore Silvio Balloni che, per
la prima volta, affronta la poetica critica dell’artista per ricostruirne
l'ossatura logica del pensiero e i riferimenti culturali, letterari e filosofici
che ne hanno guidato la riflessione sull'arte.