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REPORT
N.07 MARZO 2004
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO
SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55050 BOZZANO (LU)
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S T U D I O S
MILAN - SPARTA PRAGA 4 - 1
A cura di Stephan Chiancone
Il Milan dilaga nel secondo tempo ed acquisisce la meritata qualificazione.
MILAN - SPARTA P. 4 – 1 (1 - 0)
MILAN (4-3-1-2): Dida, Cafu
(Costacurta dal 91’), Nesta, Maldini,
Pancaro; Gattuso, Pirlo, Ambrosini;
Kakà; Inzaghi (Tomasson dal 79’),
Shevchenko (Rui Costa del 89’)
Allenatore: C.Ancelotti
SPARTA P. (4-4-1-1): Blazek;
Pergl, Hubschman, Johana, Labant;
Poborsky, Kovac, Sivok, Michalik
(Gluscevic dal 74’); Zelenka (Jun dal
60’), Stajner (Poledica dal 91’).
Allenatore: Cotrba
Arbitro: Merk (Ger)
Reti: 47' Inzaghi, 62’ Jun, 69'
Shevchenko, 82' Shevchenko, 88'
Gattuso
BLAZEK
HUBSCHMANJOHANA
PERGL
LABANT
INZAGHI
SHEVCHENKO
KOVAC
POBORSKY
SIVOK
KAKA’
MICHALIK
ZELENKA
GATTUSO
AMBROSINI
PIRLO
STAJNER
PANCARO
NESTA
MALDINI
DIDA
CAFU
PRESENTAZIONE
Dopo lo 0-0 nel match di andata il Milan è obbligato a battere lo Sparta Praga per accedere ai quarti di finale di
Champions League. Ai ceki invece basta un pari con goal per superare il turno. Il pronostico, seppur favorevole al
Milan, rimane comunque incerto visti i lusinghieri risultati ottenuti dalla squadra di Cotrba sia con la Lazio che con il
Chelsea nel girone eliminatorio.
LE FORMAZIONI
Il Milan presenta la formazione che può esser considerata titolare. Unica eccezione Ambrosini, schierato interno sinistro
al posto dell’olandese Seedorf. Dida tra i pali, Cafu-Nesta-Maldini-Pancaro in difesa, Gattuso-Pirlo-Ambrosini a
centrocampo con Kakà a supporto del tandem d’attacco formato da Inzaghi e Shevchenko.
Lo Sparta risponde con Blazek tra i pali; Pergl, Hubschman, Johana e Labant in difesa; Poborsky, Kovac, Sivok,
Michalik a centrocampo; Zelenka incursore centrale e Stajner punta avanzata.
L’ATTEGGIAMENTO DELLE DUE SQUADRE
Sapendo che è il Milan, per blasone e qualità, a dover far la partita Cotrba decide di modulare l’assetto tattico dei suoi
per ottimizzare principalmente la contrapposizione difensiva.
Le priorità dello Sparta nel contrastare il 4-3-1-2 rossonero sono:
1. togliere spazio e tempi di giocata all’organizzatore basso della manovra milanista (Andrea Pirlo)
2. tamponare efficacemente le incursioni dei laterali (Cafu a destra e Pancaro a sinistra)
3. limitare la verve e le accelerazioni del trequartista (Kakà)
4. chiudere gli spazi agli attaccanti (Inzaghi e Shevchenko)
Per riuscire a centrare tutti gli obiettivi poc’anzi evidenziati Cotrba schiera i suoi con un prudente 4-4-1-1.
Andreas Zelenka ha il compito di infastidire la costruzione di Pirlo. Kovac ha il compito di abbassarsi per contrastare in
modo ravvicinato il brasiliano Kakà. Poborsky, Sivok e Michalik devono essere abili a “ballare” per tamponare
l’inferiorità numerica patita nei riguardi di Gattuso ed Ambrosini a cui vanno ad aggiungersi Cafu e Pancaro.
La difesa a quattro deve essere efficiente nello stringere centralmente per non concedere il 2:2 alle punte milaniste ed
allo stesso tempo poter intervenire nell’assorbimento delle penetrazioni centrali di uno dei centrocampisti rossoneri.
Inoltre gli esterni di difesa hanno il compito di ostruire le avanzate dei laterali rossoneri quando il Milan riesce a far
“pesare” la superiorità numerica in mezzo al campo.
Il Milan dal canto suo cerca di attaccare stando attento a non concedere spazio alle ripartenze palla al piede dei vari
Poborsky, Zelenka, Michalik e Stajner. I rossoneri sono consci che subire goal vorrebbe dire doverne fare due e
soprattutto alimentare convinzione e speranze di qualificazione degli ospiti.
LA PRIMA FRAZIONE
La prima frazione è piuttosto piatta da un punto di vista tecnico e spettacolare. Il Milan fatica a creare occasioni da goal
mentre lo Sparta, giocando una gara di attesa, non fa niente per innalzare la qualità complessiva del match.
Inzaghi, Shevchenko e Kakà sono ben controllati dai difensori ospiti. Gli interni Gattuso ed Ambrosini faticano a
ricever palla in zona di rifinitura ed a creare i presupposti della conclusione con il dribbling e/o la percussione. I laterali
rossoneri, pur spingendo con discreta continuità, non riescono a trovare spesso il fondo ne a mettere in area palloni atti a
mettere in difficoltà l’attenta retroguardia avversaria.
Il ritmo dell’incontro inoltre non è tale da costringere gli ospiti a difendersi con affanno.
Quando lo 0-0 sembra essere il risultato che sancirà una chiusura di tempo piuttosto bruttino ecco che una magia di
Inzaghi regala il vantaggio (comunque meritato) agli uomini di Ancelotti.
SuperPippo con una spettacolore quanto efficace torsione del busto colpisce la palla di testa anticipando il difensore
diretto mandandola ad insaccarsi sulla sinistra della porta difesa da Blazek. Il gesto del centrattacco rossonero per
smarcamento, scelta di tempo, preparazione, equilibrio dinamico e tecnica è molto apprezzabile.
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LA RIPRESA
Lo svantaggio maturato e la necessità di pungere in fase offensiva obbligano Cotrba e rivedere l’assetto tattico dei suoi.
Al 60’ il tecnico ospite decide di affiancare a Stajner il giovane attaccante Jun richiamando in panchina Zelenka.
La mossa di Cotrba da subito gli effetti sperati tant’è che Jun, raccogliendo un cross dalla sinistra di Michalik
ristabilisce la parità al minuto 62.
Per il Milan si tratta di una vera e propria doccia fredda considerato l’andamento del match. La squadra di Ancelotti ha,
per qualità morali e doti tecniche, la capacità di non demordere e riesce a riportarsi in vantaggio al 69’ grazie ad una
splendida giocata di Shevchenko. L’attaccante dell’est con la segnatura riscatta una prima ora di gioco piuttosto scialba
e ricca di errori.
Gli ultimi 20’ vedono la squadra ospite abbandonare l’atteggiamento prudente assunto fino a quel momento allo scopo
di agguantare quel pareggio che significherebbe qualificazione.
Cotrba al 74’ prova a dar maggior consistenza all’attacco inserendo Gluscevic al posto del laterale Michalik.
L’atteggiamento ospite favorisce però le ripartenze rossonere e consente al Milan di arrotondare il punteggio prima del
fischio finale decretato da Merk.
Sono Shevchenko e Gattuso a realizzare in contropiede le due segnature che fissano il punteggio sul 4-1 finale.
LE CHIAVI TECNICO-TATTICHE DELL’INCONTRO
Il Milan ha giustamente (anche per quanto fatto all’andata) ottenuto il pass per i quarti. La squadra rossonera ha palesato
difficoltà nella prima frazione, quando l’atteggiamento e la brillantezza atletica degli ospiti avevano la meglio sugli
attacchi (o tentativi di attacco) dei padroni di casa.
Nel primo tempo la lentezza del possesso palla rossonero e l’incapacità di portare i centrocampisti in condizioni di
ricevere e tirare da fuori ha limitato le armi a disposizione del Milan.
Sul 2-1 invece i rossoneri sono stati molto abili nell’interpretare la gara riuscendo a contrastare efficacemente le
controffensive ceke ed allo stesso tempo a portare attacchi incisivi. La dilatazione degli spazi a disposizione degli avanti
milanisti ed il fatto che la compattezza difensiva degli ospiti si è via via affievolita causa il quadro tattico e la mancanza
di energie ha permesso al Milan di far prevalere il superiore tasso tecnico.
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