Il Tema con Variazioni in Mi b WoO34 di Robert Schumann –
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Il Tema con Variazioni in Mi b WoO34 di Robert Schumann –
Antonietta Assini Il Tema con Variazioni in Mi b WoO34 di Robert Schumann – Schumann e lo spiritismo Ai miei Maestri INDICE p. 1 INTRODUZIONE p. 9 CAPITOLO I. UN MESSAGGIO DAGLI SPIRITI Paragrafo 1 – Genesi del Tema con Variazioni. Paragrafo 2 – L’assalto degli spiriti – malattia o realtà? Paragrafo 3 – Il dibattito sulle origini della malattia di Schumann. Paragrafo 4 – Un’ipotesi. Paragrafo 5 – Schumann “sensitivo” e Hellhörens. p. 67 CAPITOLO II. UN TESTAMENTO MUSICALE Paragrafo 1 – Dalla stesura alla stampa. Paragrafo 2 – Il Tema con Variazioni nell’ambito del Romanticismo. Paragrafo 3 – Gli spiriti di Schubert e Mendelssohn. Paragrafo 4 – Joachim, Brahms e Clara Schumann. Paragrafo 5 – La visione, l’angelo, il mistero. p. 133 APPENDICE. 1. I disturbi nervosi. 2. La misteriosa morte. 3. L’amore di Robert e Clara. p. 161 BIBLIOGRAFIA INTRODUZIONE La presente ricerca trae spunto da una personale curiosità per l’ultimo periodo della vita di Robert Schumann e per le sue ultime composizioni per pianoforte. Dopo aver rinvenuto in libreria una recente edizione critica del Tema con Variazioni in mi bemolle WoO341, mi sono addentrata nello studio pianistico di tale opera, l’ultima scritta da Schumann prima del ricovero nell’ospedale psichiatrico di Endenich. Ho notato subito uno stile diverso da quello delle composizioni schumanniane più conosciute: il brano è caratterizzato da una melodia dolcissima e da un’atmosfera serena, eterea, priva di contraddizioni. Mancano quasi totalmente i contrasti di colore, e anche gli accenti espressivi che spesso in altre opere Schumann usa in contrasto con quelli metrici. Attratta da queste particolarità, mi sono chiesta il motivo per cui questa composizione sia poco conosciuta e poco eseguita in Italia, e ho così approfondito la sua storia e le sue vicissitudini. Partendo dalle indicazioni contenute nell’edizione critica, ho reperito tramite la München Staatsbibliothek due saggi relativi al Tema con Variazioni (non editi in Italia) che analizzano dettagliatamente la storia delle fonti e i problemi filologici2. Ho consultato inoltre il Catalogo Tematico di Schumann recentemente uscito in Germania3, di cui una copia si trova nella biblioteca del Conservatorio di Milano. Poi, con l’aiuto dei dizionari enciclopedici DEUMM4 e GROVE5 (gli ultimi volumi della MGG6, in cui si trova la 1 voce “Schumann”, non sono ancora presenti in Italia), sono andata alla ricerca di una bibliografia che riguardasse l’ultimo periodo della vita di Schumann, nonché di documenti quali lettere e diari. Purtroppo non esiste ancora una traduzione in italiano dei diari di Schumann (a parte il testo della EDT7 che contiene solo i diari dal 1841 al 1844), né una traduzione integrale della corrispondenza di Robert e di Clara Schumann. Quindi ho esaminato innanzitutto i testi disponibili alla Biblioteca Nazionale di Firenze (una vecchia traduzione italiana delle Lettere di Schumann a cura di E. Levi8, un’altra vecchia traduzione inglese di K. Stork9, gli scritti critici scelti da Luigi Ronga10, alcune monografie11), e in un secondo momento sono passata all’analisi delle fonti in tedesco12. Innanzitutto, sono partita dal riscontro e dalla verifica di alcuni dati: 1) il fatto che Robert Schumann abbia affermato (come dicono le testimonianze di Clara Schumann, Ruppert Becker, Brahms e Wasielevski) di aver udito il Tema in mi bemolle maggiore dagli spiriti di Schubert e Mendelssohn, a lui apparsi durante la notte; 2) il fatto che la composizione sia stata dedicata e spedita da Robert alla moglie Clara, ospite a casa di un’amica, appena prima del ricovero a Endenich (ospedale da cui non uscirà più e in cui morirà due anni dopo); 3) il fatto che l’incipit del Tema si trovi accennato in altre precedenti composizioni di Robert e soprattutto nel secondo tempo del Concerto per violino scritto l’anno precedente e dedicato al caro amico e ottimo violinista Joseph Joachim; 4) il fatto che Johannes Brahms abbia composto su questo tema le sue Variazioni su un tema di Schumann op. 23 per pianoforte a quattro mani. Di questi dati ho voluto ricercare le valenze profonde. Soprattutto mi sono chiesta se le Variazioni, (con il loro stile di tipo corale e il loro procedere calmo e guidato costantemente dal Tema) fossero una 2 “deviazione” di percorso dovuta alla malattia del compositore, o se invece si ponessero come necessaria conseguenza di una evoluzione e come culmine del percorso di una vita. Partendo da questa seconda ipotesi, ho ripercorso la vita di Robert (attraverso i testi sopra citati e quelli segnalati in bibliografia) e ho individuato dei fili conduttori che portano verso questa ultima opera scritta prima del ricovero a Edenich. Innanzitutto l’attrattiva e l’anelito verso il divino, a cui per tutta la vita si sforza di avvicinarsi: il “soprannaturale”, l’“angelo”, il “dio”, insomma ciò che può salvarlo, liberarlo e dargli pace. Come cerca di avvicinarsi a questo “soprannaturale”? Senza dubbio attraverso le letture di scrittori romantici (Jean-Paul, Novalis, Goethe, Byron, Hölderlin, BulwerLytton, ecc.), ma anche attaccandosi affettivamente a persone presenti, persone in cui gli sembra di vedere particolarmente evidente questa “divinità”: Clara Wieck (che dal 1840 diventa sua moglie), grandi personaggi quali Schubert e Mendelssohn, e infine gli amici musicisti Joachim e Brahms. Tuttavia anche queste persone si rivelano insufficienti, non bastano a dargli la completa felicità. Allora, nel 1853, tre anni prima della morte, inizia un nuovo tentativo: invece di continuare a cercare il soprannaturale sulla terra, decide di andare direttamente nell’aldilà attraverso le proprie capacità medianiche. Così inizia a dedicarsi alle sedute spiritiche, e ciò nei primi mesi lo fa sentire forte, sembra dargli un assoluto benessere. Non è da escludere che questo tipo di esperimenti, seducenti ma pericolosi, abbiano portato la situazione al precipizio. A meno di un anno di distanza dall’inizio dell’avventura dell’attività di medium avviene l’episodio del tentato suicidio e poi il ricovero a Endenich; tre anni dopo, l’aggravarsi della malattia e la morte, una morte le cui cause rimangono in fondo misteriose. 3 Dentro l’ossessività con cui il Tema “angelico” è conservato integro e perfettamente udibile fino a tutta la quarta variazione, si può scorgere l’attrattiva di Robert Schumann per il soprannaturale, il suo desiderio di una felicità e una bellezza divina, eterna e incorruttibile. Il vorticoso movimento della quinta variazione (che conserva comunque al suo interno il Tema, pur nascondendolo dentro un rincorrersi di semicrome accompagnato da biscrome), sembra contenere invece una disperata presa di coscienza che le proprie forze non ce la fanno a tenere sotto controllo quella Divinità e quella Bellezza presentita, udita e vista. Non a caso con questa quinta variazione il brano bruscamente termina. Da alcune testimonianze si deduce che forse proprio nel mezzo della stesura della quinta variazione Robert Schumann si sia allontanato dalla sua stanza e abbia tentato il suicidio gettandosi nel Reno e che poi, salvato da alcuni pescatori e riportato a casa, la abbia rapidamente conclusa nei giorni successivi e spedita alla moglie Clara, prima di essere ricoverato a Endenich. Su Schumann e soprattutto sull’ultimo periodo della sua vita sono diffusi molti luoghi comuni, si dice che sia impazzito ma pochi conoscono in cosa sia consistita questa follia degli ultimi anni, quella che lo ha portato al ricovero e poi alla morte. L’interpretazione superficiale che si è diffusa fra gli studiosi riguardo all’aspetto più misterioso della personalità di Schumann ha origine probabilmente nella superficialità della prima Schumann-Biographie, quella scritta da Wasielewski13. Il Tema con Variazioni è stato composto proprio nel periodo in cui sono esplosi con violenza questi sintomi di follia: le visioni e le percezioni uditive che egli sosteneva provenissero da un mondo ultraterreno. Sono queste percezioni che lo hanno portato al ricovero. Vari psichiatri hanno tentato di dare una spiegazione a 4 questi sintomi degli ultimi anni, cercando a tutti i costi di farli rientrare in un quadro clinico precostituito. Ma non è stato preso in considerazione il reale pericolo a cui Schumann si era esposto imbarcandosi nell’avventura delle sedute spiritiche. Inoltre, molti studiosi hanno dato più rilievo alle affermazioni dei medici di Schumann rispetto a quelle lasciate dal compositore stesso e dalle persone a lui più vicine, soprattutto le testimonianze della moglie e della figlia Eugenie. Per questo ho dato molto spazio alle citazioni, inserendo nel testo, fra l’altro, numerosi brani tratti dai diari e dalle lettere di Clara Schumann, di Brahms, e dalla biografia di Eugenie Schumann. Il mio obiettivo non è stato quello di svelare il mistero e di dare una nuova risposta ai numerosi interrogativi che suscitano gli ultimi anni della vita di Schumann e il suo Tema con Variazioni, ma quello di provocare delle domande e di mettere in rilievo questo mistero. Ringrazio la Biblioteca Nazionale di Firenze, la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco per avermi messo a disposizione testi essenziali. Ringrazio inoltre il prof. Paolo Mechelli, il M° Mirigliano, la Prof. Ruth Pardo, il dott. Eugenio Andreatta e don Gino Oliosi (esorcista della diocesi di Verona) per le indicazioni metodologiche, i consigli e gli incoraggiamenti. 1 Wolf-Dieter SEIFFERT (a cura di), Robert Schumann, Thema mit Variationen - Geistervariationen, Munchen, G. Henle, 1995. 2 Walter BECK, Robert Schumann und seine Geistervariationen. Ein Lebensbericht mit Notenbild und neuen Dokumenten, Tutzing, Schneider, 1992; e soprattutto Wolf-Dieter SEIFFERT, Robert Schumanns Thema mit Variationen Es-Dur, Genannt Geistervariationen, in Festschrift Reinhold und Roswitha Schlotterer zum 70. Geburtstag, 1999. 3 Margit L. McCORKLE, Robert Schumann: Thematisch-Bibliographisches Werkverzeichnis, Munchen, Henle, 2003. 5 4 Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (DEUMM), Torino, UTET, Il Lessico, 4 voll., 1983-84, rist. 1989; Le Biografie, 1985-88, rist. 1997-99, + Appendice 1 vol., 1990, rist. 2000; I Titoli e I personaggi, 3 voll., 1999. 5 The New Grove Dictionary of Music and Musicians, edited by Stanley Sadie, 20 voll., London, Macmillan Press 6 Limited, 1980 , Second Edition, 24 voll., 2001. 6 Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Allgemeine Enzyklopädie der Musik (MGG), a cura di F. Blume, Kassel, Bärenreiter, 1948-68, 14 voll. + 2 voll. Supplementari (1973, 1979), nuova edizione 1995 (Sachteil 8 voll.; Personenteil 12 voll.). 7 Robert SCHUMANN, Clara WIECK, Casa Schumann: diari 1841-1844, a cura di Gerd Nauhaus; edizione italiana a cura di Enzo Restagno, Torino, EDT, 1998. 8 Robert SCHUMANN: Lettere. Scelte e tradotte da E. Levi, Firenze, Rinascimento del libro, 1938. 9 Karl STORK (a cura di), The letters of Robert Schumann. Selected and edited by K. Stork, London, Murray, 1907. 10 Robert SCHUMANN, La musica romantica, a cura di Luigi Ronga, Torino, Einaudi, 1970. 11 Alfred COLLING, Schumann, Milano, Nuova Accademia, 1958. Giuseppe RAUSA, Invito all'ascolto di Robert Schumann, Milano, Mursia, 1992; Claude ROSTAND, Brahms, traduzione dal francese di Paolo Donati, Milano, Rusconi, 1986. Nicholas TEMPERLEY – Gerald ABRAHAM – Humphrey SEARLE, Maestri del primo romanticismo: Chopin, Schumann, Liszt, Firenze, Ricordi / Giunti, 1988. 12 Johannes BRAHMS, Briefwechsel, Berlin 1905, ristampa Tutzing, Schneider, 1974; Vol. 4, a cura di Richard Barth: Johannes Brahms im Briefwechsel mit J. O. Grimm; Voll. 5 e 6, a cura di Andreas Moser: Johannes Brahms im Briefwechsel mit Joseph Joachim. G. EISMANN (a cura di), Robert Schumann. Ein Quellenwerk uber sein Leben und Schaffen, vol. I: Briefe, Aufzeichnungen, Dokumente, vol. II: Gesammelte Schriften uber Musik und Musiker, Lipsia, Breitkopf & Härtel, 1956. F. Gustav JANSEN (a cura di), Robert Schumanns Briefe: neue Folge, Lipsia, Breitkopf und Hartel, 1886, seconda edizione 1904. Max KALBECK, Johannes Brahms, 8 volumi, Berlino, Deutsche Brahms – Gesellschaft, 1904-1914, ristampa Tutzing 1976. Berthold LITZMANN, (a cura di), Clara Schumann. Ein Künstlerleben. Nach Tagebüchern und Briefen, 3 volumi, Lipsia, Breitkopf & Hartel, 1925 a (7 edizione). Berthold LITZMANN, (a cura di), Clara Schumann - Johannes Brahms: Briefe aus den Jahren 18531896, 2 volumi, Lipsia, Breitkopf & Hartel, 1927. Robert SCHUMANN, Tagebucher, vol. I: 1827-1838, a cura di G. Eismann, Lipsia, 1987; Tagebucher, vol. II, 1836-1854, a cura di Gerd Nauhaus, Lipsia, 1987; Tagebücher, vol. III (Haushaltbücher Teil 1, 1837-46), a cura di Gerd Nauhaus, Lipsia, 1982; Tagebücher, vol. IV (Haushaltbücher, Teil 2, 1847-1856), a cura di Gerd Nauhaus, Lipsia 1982. 13 Wilhelm Joseph v. WASIELEWSKI, Robert Schumann. Eine Biographie, Leipzig, 1858, 4a ed. 1906. 6