DOWNLOAD/MANUALI/DIGITEK/Manuale Dataview

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DOWNLOAD/MANUALI/DIGITEK/Manuale Dataview
Introduzione a DataView
DataView è un software di acquisizione e analisi dati. Il programma è in grado di interfacciarsi direttamente
con il data logger e di scaricarne i dati. Lo scarico dati può avvenire sia per giri completi, scaricando cioè uno
o più giri completi disponibili sul data logger in un'unica trasmissione, che in tempo reale. Quest'ultima
modalità consente di ricevere dati mano a mano che sono disponibili sul data logger dando così all'utente la
possibilità di visionare e analizzare in tempo reale l'andamento dei canali acquisiti. I dati comunque acquisiti
vengono poi memorizzati e conservati in appositi file. DataView gestisce anche l'archiviazione dei dati
acquisiti. Questo compito puo essere delegato al software, che si occuperà di mettere in opera la gerarchia
di cartelle necessaria, di inserirvi i file e di scegliere quali informazioni memorizzare in ogni singolo file;
Oppure è possibile gestire questi compiti manualmente a seconda delle esigenze e della volontà dell'utente.
L'ambiente di analisi di DataView consente l'analisi dei dati acquisiti dal data logger sia dopo che sono stati
acquisiti sia durante l'acquisizione grazie a una serie di finestre aggiornate in tempo reale.
DataView rende disponibili numerose finestre d'analisi che consentono di visualizzare i dati sia in formato
grafico che sotto forma di rapporti alfanumerici. DataView è inoltre in grado di calcolare dai dati acquisiti la
mappa del percorso permettendo così' di visualizzare l'andamento dei dati acquisiti in ogni punto del circuito.
Il programma consente il confronto fra dati acquisiti in momenti diversi permettendone la visualizzazione
contemporanea sulle finestre grafiche oppure graficando soltanto la differenza dei valori. Fino a sei gruppi di
dati possono essere confrontati contemporaneamente. DataView consente una limitata elaborazione dei dati
acquisiti, è infatti possibile agire a tre livelli distinti. Innanzitutto a livello della sessione di acquisizione
modificandone i dati di identificazione, aggiungendo costanti e valori alfanumerici. Poi a livello del singolo
giro: è possibile suddividere un singolo giro in sezioni più piccole, raggrupparne alcuni in uno più grande e
coordinare i dati col segnale traguardo. Infine è possibile agire a livello di singolo canale, attribuendo a
ognuno una serie di parametri quali l'offset e la possibilità di filtrarne i valori. Le manipolazioni consentite in
DataView sono comunque limitate perchè in nessun modo è possibile la modifica dei valori acquisiti.
Il programma consente la creazione di diversi user, ognuno dei quali ha configurazioni e ambiente d'analisi
propri, questo permette ad ogni utente la personalizzazione del programma a seconda delle proprie
esigenze. Questo sistema è molto utile anche nel caso si abbia bisogno di diverse configurazioni per diverse
esigenze: in tal caso ad ogni configurazione è possibile associare un user per poi passare dall'uno all'altro a
seconda di quello più utile al momento. Così com'è possibile personalizzare l'user è possibile creare degli
schemi di finestre d'analisi preimpostati (Layout). Ogni schema può memorizzare l'aspetto della finestra
principale di DataView e poi, se selezionato, riprodurlo tale e quale. In questa maniera è possibile snellire
l'impostazione dell'ambiente d'analisi grafico (evitando anche operazioni ripetitive) passando in ogni
momento a quello che ci pare più adatto.
Requisiti di sistema
CPU: Pentium 233 superiore
Sistema operativo: Window 95 o più recente
Dataview base: driver CAN e scheda PCMCIA
Dataview Pro: Internet explorer 4.0 o superiore + scheda Ethernet 10/100
Elenco dei capitoli
1 Introduzione all'acquisizione dati
2 Ambiente d'analisi di DataView
3 Browser dati
4 Finestre d'analisi
5 Funzioni d'analisi
6 Parametri e funzioni del cursore
7 Mappa del circuito
8 Analisi runtime
9 Automatizzazione dei compiti
10 Scarico dati
11 Scarico dati realtime
12 Finestre d'analisi realtime
13 Gestione dei dati in rete
Appendici
A Formato di esportazione file binari
B messaggi d'errore
C File di DataView
1 introduzione all'acquisizione dati
1.1 Scarico dati
1.2 Archiviazione dati
1.3 Canali, giri, run e sessioni
1.4 Lap Header e fine dei dati di un giro
Questo capitolo propone uno sguardo di insieme sulla acquisizione dati all'interno del programma.
DataView per lo scarico dati sfrutta un collegamento diretto sul Data logger tramite scheda can o
ethernet. Oltre al normale scarico dei dati acquisiti è possibile scaricare i dati in modalità realtime
come spiegato nel primo paragrafo del presente capitolo. Tutti i dati vengo interpretati a partire dalle
Logging table, Essa infatti definisce il nome dei canali mappati, la loro frequenza di campionamento
e le altre calibrazioni. Per maggiori informazioni sulle modalità di acquisizione si rimanda ai capitoli
10 e 11.
1.1 Ricezione dati
1 Introduzione all'acquisizione dati
2 Ambiente d'analisi di DataView
3 Browser dati
4 Finestre d'analisi
5 Funzioni d'analisi
6 Parametri e funzioni del cursore
7 Mappa del circuito
8 Analisi runtime
9 Automatizzazione dei compiti
10 Scarico dati
11 Scarico dati realtime
12 Finestre d'analisi realtime
13 Gestione dei dati in rete
A Formato di esportazione file binari
B messaggi d'errore
C File di DataView
Lo scarico dei dati dal data logger può avvenire sia tramite ethernet che collegamento CAN. Queste
interfacce consentono al Pc di essere collegato direttamente al data Logger. I dati scaricati verranno
poi archiviati e immediatamente resi disponibili per l'analisi.
Figura 1-1 collegamento del Pc al data logger
DataView consente la ricezione realtime dei dati, i dati vengono cioè scaricati e immagazzinati mano
a mano che vengono acquisiti dal data logger. Allo stesso modo sono anche resi disponibili per
l'analisi in tempo reale. Per ulteriori informazioni sullo scarico dati e sulla ricezione realtime si
vedano rispettivamente i capitoli 10 e 11.
Figura 1-2 Collegamento realtime del Pc al data logger
1.2 Archiviazione dati
Dataview immagazzina i dati raccolti in file con estensione dtx. Questi dati vengono poi archiviati
nella cartella di acquisizione predefinita (vedi par 2.4 directories) e organizzati dal software in base
alle impostazioni dell'utente. Tale sistema di archiviazione viene chiamato manual system.
Manual system
Questa modalità consente la più ampia liberta per quanto riguarda la definizione dei nomi dei file
dati e delle cartelle in cui verranno memorizzati. Comunque è possibile avere un certo grado di
assistenza da parte di DataView nella scelta dei nomi. Innanzitutto oltre che scelto manualmente il
nome del file può essere generato automaticamente da DataView. In secondo luogo, in entrambi i
casi, il programma può essere configurato per aggiungere un suffisso indicante il numero del run.
050203H1343C2_RUN01.dtx
050203
: – Giorno/Mese / anno
H1343
: - Ore e Minuti
C2_
: - Numero vettura.
Figura 1-3 sistema automatico di codifica dei nomi dei file dtx nella modalità manuale
1.3 Canali, giri, runs, sessioni
All'interno del data logger i dati sono memorizzati in diversi blocchi. Ognuno dei quali rappresenta
lo spazio fra due eventi (e.g. lap trigger, power cycle, program logging table etc.) rappresentanti
l'inizio e al fine di un giro. Quindi ogni blocco dati contiene l'andamento temporale di tutti i canali
programmati nella logging table fra l'inizio e la fine del giro.
DataView, in modalità manuale, memorizza un run di dati in un unico file.
1.4 Lap Header e fine dei dati di un giro
Ogni giro memorizzato ha un lap header contenente il numero del giro, del run e altre importanti
statistiche quali il tempo impiegato e il livello del carburante. Queste informazioni sono visualizzate
nella barra dei titoli dalla finestra principale di DataView. Un ulteriore campo del lap header è
utilizzato dal programma per l'assegnazione al giro del marker (es. OUT, TEST, OUT+BOX ecc.).
2 Ambiente d'analisi di DataView
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
Toolbars
Browser canali
Gestione User
Cartelle di DataView
Configurazione generica di DataView
DataView consente di visualizzare i dati acquisiti in una varietà di maniere, grazie all'ausilio di grafici e di
finestre d'analisi alfanumeriche. Una qualunque combinazione di questi elementi presenti sullo schermo puo
essere salvata come layout. I layout sono specifici di ogni utente e memorizzano la posizione, la grandezza e
ovviamente il file caricato in ogni finestra (ma non il contenuto del file).
Questo li rende indipendenti dalla configurazione delle singole finestre e dai dati che vi vengono graficati. Il
salvataggio di un layout avviene tramite il comando graph/save layout... che crea un file wly all'interno della
cartella dello user attivo.
DataView prevede l'utilizzo di una serie di barre comandi per facilitare il compito degli utenti. La toolbar
principale contiene tutti i più importanti comandi globali (non dipendenti da user o finestre attive) del
programma. la UserBar e la ConfigBar che si occupano di rendere facilmente accessibili user, layout e
librerie virtuali. Il Data Header contiene le informazioni relative ai giri caricati. Infine ad ogni finestra d'analisi
(sia grafica che alfanumerica) è associata una toolbar specifica. Ad eccezione di quest'ultima tutte le toolbar
possono essere liberamente configurate dall'utente che può decidere se visualizzarle o meno. DataView
consente di spostare liberamente per lo schermo le toolbar e di ancorarle al lato superiore o a quello
inferiore della finestra principale.
Infine è presente una status bar contenente varie informazioni quali lo user attivo, la libreria di canali virtuali
selezionata, i pulsanti inerenti alcune configurazione, non che il campo che segnala l'operazione attuale in
cui è impegnato il software e gli eventuali errori che può aver incontrato.
Figura 2-1 schermata principale di DataView
Una parte molto importante dell'ambiente d'analisi è costituita dalle finestre grafiche e alfanumeriche che
consentono a DataView di effettuare un ampio spettro di analisi sui canali campionati. DataView ha una
gestione quanto più possibile uniforme delle finestre d'analisi. Ognuna fa riferimento al browser canali per i
canali da analizzare e tutte sono gestite dal dall'apposito sottomenù del menù Graph. Per ogni sottomenù
sono presenti due voci, Open che serve ad aprire e a creare le finestre d'analisi e Config... che invece apre la
finestra di configurazione della finestra selezionata. Tutti i grafici sono propri dell'user che li crea, e come
tale sono salvati nella cartella dell'user stesso.
L'ambiente di sviluppo di DataView prevede anche la possibilità di creazione degli user. Ogni user consente
di memorizzare una serie di configurazioni che potranno essere richiamate ogni volta che tale user verrà
richiamato. in questa maniera ogni utente puo impostare il programma al meglio per i suoi scopi e poi
salvare tali impostazioni così che sia sempre facile richiamarle in caso di necessità.
Questa funzione permette a più utenti di personalizzare ognuno secondo i propri gusti lo stesso DataView
senza intralciarsi a vicende oppure a un singolo utente di creare impostazioni specifiche per i singoli compiti
che deve eseguire senza dover agire su ogni singola opzione.
2.1 Toolbars
toolbar principale
Questa toolbar contiene i comandi di uso piu frequente fra quelli globali, cioè non specifici di un certo user o
di una certa finestra di analisi. Questa toolbar viene visualizzata o nascosta tramite il comando view/toolbar
e il suo contenuto è totalmente personalizzabile tramite il comando setup/ tool bar.
Figura 2-2 toolbar principale
Configbar
Questa toolbar è utilizzata per poter caricare velocemente i layout e le librerie di canali virtuali di maggior
utilizzo. Tramite il comando setup/config bar.. (o il pulsante presente a sinistra della toolbar stessa) è
possibile inserire layout e librerie virtuali che vengono poi visualizzate nella config bar come bottoni. Quindi
diviene possibile caricarli con una semplice pressione del pulsante sinistro del mouse.
Figura 2-3 ConfigBar
UserBar
Questa toolbar consente di passare velocemente da un user all'altro scegliendo fra quelli che vi sono stati
precedentemente caricati utilizzando il comando setup/user bar... o tramite il pulsante presente a sinistra
della toolbar stessa. Anche in questa toolbar come nella precedente gli user caricati appaiono come pulsanti
la cui pressione è sufficiente ad attivarli.
Figura 2-4 UserBar
Data Header
A differenza delle altre toolbar il data header non contiene pulsanti ma solo le informazioni relative
al giro o ai giri caricati. Nel Data Header possono essere inclusi dati relativi alla sessione e al giro
(vedi par 3.5 dati sessione e vettura) oppure inseriti dall'utente (vedi par 3.5 user record).
Figura 2-5 Configurazione del Data Header e toolbar risultante
Alla toolbar è possibile aggiungere oltre alle informazioni anche due pulsanti, il pulsante previous
lap e il pulsante next lap (come visibile in figura 2-5) che consentono di passare al giro precedente e
a quello successivo della sessione.
2.2 browser canali
All'interno di DataView la selezione dei canali avviene tramite il browser canali. Questa finestra visualizza
tutti i canali del run corrente insieme ai canali virtuali presenti in libreria. la finestra può essere visualizzata o
nascosta tramite l'apposito comando del menù view. I canali sono divisi per tipo. Ad ognuno è associato un
diverso colore dell'icona a fianco dei canali.
Tipo di canale
UDA channels
Virtual channels
Colore associato
giallo
bianco
descrizione
Canali presenti nella tabella di acquisizione dei file caricati.
Canali presenti nell libreria dei canali matematici
(setup/edit virtual channel),
Realtime channels
verde
Canali presenti nella tabella di acquisizione RT selezionata
in realtime setup
Tabella 2-1 tipi di canali presenti nel browser canali
La finestra di configurazione del browser canali è disponibile al comando setup/channels browser oppure nel
menù popup del browser stesso. Questa finestra permette di selezionare il tipo di canali da ogni tipo di
canale viene visualizzato con un colore differente (canali UDA giallo,canali RT verde, canali matematici
bianco). Inoltre sono presenti due opzioni per l'ordinamento alfabetico dei canali e il tipo di visualizzazione
della lista stessa. In relazione a quest'ultima possibilità va detto che, per quanto Il browser canali sia
inizialmente visualizzato come una lista ancorata al lato sinistro di DataView, è possibile, disattivando
quest'ultima opzione, renderlo una finestra come le altre. La configurazione del browser canali dipende dallo
user attivo.
Figura 2-6 finestra di configurazione browser canali
Ricerca e selezione dei canali
La ricerca dei canali è semplificata dalla possibilità di disporli in ordine alfabetico. In alternativa la digitazione
di un nome tramite tastiera provoca l'automatica evidenziazione di quel canale o di quello con un nome più
simile fra quelli presenti. Se non si è sicuri del nome del canale è possibile premere una stessa lettera più
volte per scorrere tutti i canali che iniziano con quella lettera. Una volta cercato il canale desiderato è
possibile aggiungerlo alla finestra attiva tramite doppia pressione del pulsante sinistro del mouse o tramite
trascinamento. Infine, per mezzo dei pulsanti shift e ctrl, è possibile effettuare selezioni multiple.
Configurazione dei canali
Il menù popup del browser canali consente la configurazione dei parametri relativi al canale selezionato, dei
suoi allarmi e nel caso di canali virtuali della sua definizione (nel caso non ci siano canali selezionati le
opzioni non solo disponibili). Per maggiori dettagli si veda il capitolo apposito. I canali così configurati hanno
l'icona modificata a seconda delle configurazioni impostate, si veda figura 2-7.
Figura 2-7 descrizione dei simboli utilizzati nel browser canali
2.3 Gestione User
All'interno di DataView ogni utente puo crearsi un ambiente di d'analisi personalizzato tramite la creazione di
un user. Le configurazioni proprie di ogni utente vengono automaticamente memorizzate all'interno di una
sottocartella della cartella setup appositamente creata. Il programma supporta un massimo di 20 user
ognuno dei quali identificato da uno username composto al massimo da 20 caratteri. La creazione di uno
user avviene tramite il comando setup/user/create... del menù principale di DataView (come illustrato nella
figura 2-8). Per selezionare uno user già creato basta attivare il comando setup/user/select... e selezionare
lo username desiderato dal menù che apparirà.
Figura 2-8 finestra di creazione dello user.
Solo una parte delle configurazioni presenti in DataView dipendono dall'utente selezionato, come si può
vedere nelle tabelle 2-2 e 2-3, alcune configurazioni sono globali cioè uguali per tutti gli utenti.
Configurazioni proprie di ogni singolo user
Graph windows
Lap reports
Parameters
Histogram
Numeric table
XY analysis
XYZ analysis
Circuit marker
Tabella 2-2 Configurazioni proprie di ogni singolo user
Configurazioni comuni a tutti gli user .
General setup
Miscellaneous
Virtual channels
Pathnames
Map parameters
Tabella 2-3 Configurazioni comuni a tutti gli user
Car data setup
Alarms setup
Laps definition
T1 setup
Session setup
2.4 Cartelle di DATAVIEW
All'interno della cartella di installazione di DataView il programma fa uso di una serie di sottocartelle per
separare i file dati da quelli di sistema e di configurazione. DataView crea quattro cartelle al momento
dell'installazione, in ognuno provvede poi ad immagazzinare i file appropriati come riportato nella tabella 2-4.
Cartella
file archiviativi e creativi da Dataview
Export
file destinati alle funzioni di export
Data
dati scaricati dal data logger tramite telemetria o cavo e tutti i dati archiviati nelle precedenti
sessioni
Setup
configurazione dell'interfaccia grafica, librerie di canali matematici e costanti
System
file di sistema di Dataview e file temporanei
Tabella 2-4 Cartelle predefinite e loro utilizzo
Cartelle configurabili
Come si è detto, queste cartelle sono create automaticamente dal programma, ma alcune possono essere
impostate dall'utente tramite la finestra Setup/General/Directories (accessibile anche nel browser dati sotto
view/dierctories... o tramite il popup menù). In questa finestra, nella pagina Directories, è possibile
modificare la configurazione delle cartelle. Innanzitutto selezionando dalla casella combinata il tipo di cartella
che si desidera impostare. Poi utilizzando i pulsanti sulla destra della finestra per aggiungere, rimuovere o
comunque modificare le cartelle e il loro ordine.
Figura 2-9 Pagina di configurazione delle cartelle di Dataview (nella figura le Data directories).
Data directories (Cartelle Archivio): Dataview consente di accedere a qualsiasi archivio dati risieda in
una cartella del computer in cui è installato o di uno raggiungibile tramite rete. Le cartelle archiviosono
appunto quelle cartelle in cui risiede un archivio dati e contengono i file dtx del manual system.
Tutte le cartelle configurate a tale scopo sono elencate nella casella combinata sopra la lista delle sessioni
nel browser dati (vedi par 3.1). quest'ultimo visualizza sempre i dati appartenenti all'archivio selezionato al
momento, ma Dataview può accedere ai dati di piu’ archivi contemporaneamente.
Download directories (Cartelle di Acquisizione): In questa cartella il programma provvede a scaricare i
dati ricevuti; quindi nel manual system vi vengono memorizzati i file dtx. Le impostazioni predefinite del
programma prevedono che tale cartella sia accessibile al browser dati come cartella archivio, in tal maniera è
possibile visualizzare immediatamente i dati ricevuti. Questa cartella è obbligatoria all'intero di DataView (il
programma deve avere sempre una cartella di download) ed è sempre unica (il software non accetta più di
una cartella di questo tipo per volta).
Export directory: cartella di esportazione di DataView, Cartella di destinazione predefinita di tutte le
operazioni di esportazione del programma. DataView crea una cartella di questo tipo al momento
dell'installazione e non può averne piu di una alla volta.
Startup browser directory: Cartella predefinita del browser dati. All'apertura del browser dati, gli archivi
visualizzati riguardano quelli presenti nella cartella qui configurata.
Host setup directories: cartelle di destinazione delle operazioni di host (vedi capitolo 13). Normalmente
queste cartelle appartengono ad altre stazioni di rete. DataView può avere un qualsiasi numero di queste
cartelle, la configurazione delle operazioni di host permette di scegliere fra tutte le cartelle configurate in
questo elenco quali utilizzare e per quale funzione utilizzarle.
2.5 configurazioni generiche per DataView
DataView è un programma ampiamente configurabile, data la complessità del programma stesso e l'ampio
spettro di possibilità che concede. Per questo si è sempre tentato di suddividere le piu rigorosamente
possibile le opzioni disponibili per funzionalità e campo di utilizzo; Come ovvio alcune opzioni non sono
inquadrati all'interno di una singola funzionalità.
Finestra di configurazione miscellaneous
Queste opzioni sono raggruppate all'interno della finestra Setup/general..., in modo da renderle piu
facilmente raggiungibili dall'utente. Nel manuale descrive le configurazioni nei capitoli che piu le riguardano,
lasciando in questo paragrafo la sola pagina miscellaneous che risulta troppo generica per essere altrimenti
collocata.
Figura 2-10 Pagina di configurazione delle opzioni generiche.
Offset & Gain Mode: Offset e gain possono essere configurati sia a livello globale (Configure /Parameters)
che per il singolo run (Capture/Acquisition Files). Questa opzione definisce quali offset e gain considerare.
Opzione
Table + parameters
Parameters settings
File table
Off
Descrizione
Combina i valori specifici dei run con quelli globali
Vengono utilizzati solo i valori globali
Vengono utilizzati solo i valori specifici del run
tutti gli offset e i gain vengono ignorati
Tabella 2-4 modalità di applicazione di Offset e gain.
Measure system: Indica il sistema di unita di misura utilizzato da DataView per la velocità e la distanza. Il
diagramma del circuito e il distance domain plots sono corretti di conseguenza. I Metodi utilizzabili sono due
quello metrico e quello britannico.
grandezza \ sistema di misura
Velocità
distanza
accelerazione
Metric
Km/h
m
G
British
mph
piedi
G
Tabella 2-5 Sistemi di misura.
Pagina di configurazione special channels
Questa finestra consente di configurare il canale della distanza (campo speed) e i due canali
dell'accelerazione laterale e longitudinale. Per ogni canale è possibile inserire un offset che verr à sottratto o
aggiunto al valore in tutte le operazioni che conivolgeranno il canale.
Figura 2-11 Configurazione canali speciali
3 browser dati
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
Utilizzo del browser dati
Caricamento dei dati archiviati
Comparazione giri
Modifica dei dati archiviati di giro e sessione
Visualizzazione delle informazioni aggiuntive
Esportazione dei dati
Copy to host
Manipolazione dei giri
Il browser dati (File/Open Data) è lo strumento preposto da DataView per la gestione dei file dtx
memorizzati. Come implicito nel nome, questo strumento fornisce un sistema efficiente di spostarsi da un
archivio dati all'altro, di visionarne le informazioni principali e di selezionarne uno o più giri per l'analisi. Altre
funzioni riguardano la manipolazione dei file contenuti negli archivi, la modifica del Lap Header e della
Logging session records.
Come già ampiamente illustrato gli archivi in DataView possono essere organizzati in due differenti modalità.
Il Run system che utilizza una gerarchia di cartelle organizzata in base alle informazioni immesse all'inizio
della sessione e il Manual system dove tutti i dati sono memorizzati in una singola cartella. Dettagli sulla
configurazione e l'attivazione di una sessione sono descritti nel capitolo riguardante lo scarico dei dati.
3.1 Utilizzo del browser dati
Scopo del browser dati è quello di fornire un sistema facile e immediato di rappresentazione degli archivi
permettendo quindi un migliore orientamento fra gli stessi. La finestra principale del browser presenta due
liste di elementi: a sinistra un elenco di tutte le sessioni contenute nella apposita cartella e sulla destra una
lista di tutti i giri contenuti nella sessione selezionata.
Con il sistema di archiviazione manuale, sulla sinistra sono elencati tutti i file dtx che si trovano nella cartella
apposita. I dati riguardanti il tracciato la sessione e la vettura sono quelli memorizzati nel dtx stesso (vedi
par 1.2 Manual system).
Figure 3-1 presentazione degli archivi da parte del browser dati
I file elencati secondo il sistema manuale sono identificati da un'icona nella lista delle sessioni, nell'altra lista
viene riportato il solo giro che rappresentano.
Figura 3-2 browse di una cartella contenete dati archiviati in run e manual system
La casella combinata sopra l'elenco delle sessioni consente di selezionare differenti cartelle in cui sono stati
archiviati dei dati. Questo elenco è totalmente configurabile tramite DataView (vedi par 2.4 cartelle archivio).
A fianco di questa casella ne è presente un'altra che permette di filtrare i giri in base al metodo con cui sono
stati acquisiti (vedi par 3.5). La casella mostra un elenco di tutti i metodi di acquisizione dei dati, se ne viene
selezionato uno, la lista dei giri mostrerà solo quelli così acquisiti.
Figura 3-3 menù di scelta della cartella.
Nel browser dati sono presenti delle funzioni per il filtraggio delle voci della lista delle sessioni. La finestra di
configurazione dei filtri è attivabile tramite la voce di menù view/apply session filters.../session filter. Oppure
tramite l'omonima voce del popup menù attivabile con la pressione del pulsante destro del mouse sulla lista
delle sessioni.
3.2 Caricamento dei dati archiviati
Per caricare dei dati tramite il browser è necessario innanzitutto selezionare la sessione che ci interessa nella
lista di sinistra e il giro o i giri che desideriamo caricare nella lista di destra. Poi basterà premere enter o
selezionare l'apposita voce nel menù popup che si apre con una pressione del pulsante destro del mouse
nella lista dei giri.
I giri caricati vengono appesi uno di seguito all'altro e visualizzati in una singola finestra. Tali giri non devono
essere necessariamente contigui e non necessariamente debbono provenire dalla stessa sessione o archivio,
ma devono comunque fare riferimento alla stessa tabella di acquisizione. La selezione di giri multipli avviene
tramite i pulsanti shift e ctrl. Dopo la pressione di shift vengono selezionati tutti i giri tra il primo e l'ultimo su
cui si è premuto il pulsante sinistro del mouse. Il pulsante ctrl mantiene selezionato un giro, o più di uno,
anche se in seguito ne vengono selezionati altri
Figura 3-4 Selezione multipla giri e caricamento tramite voce del popup menù
3.3 Comparazione giri
Una degli scopi principali di DataView è l'analisi della differenza di prestazioni ottenute da piloti e veicoli
mano a mano che vengono provati differenti setup durante una corsa o una sessione di prove e test.
DataView a questo scopo consente di comparare i dati provenienti da differenti gruppi di giri, massimo sei,
tramite l'apposita voce di menù (add to comparison) presente nel menù file, in quello popup e sulla Toolbar
o tramite lo shortcut ctrl+enter attivante lo stesso comando.
Figura 3-5 Selezione giri per la comparazione
Figura 3-6 Graficazione di una comparazione di giri e rispettiva toolbar (la figura riporta solo una parte della
comparazione per mettere in maggiore risalto le differenze fra i giri comparati).
Durante il confronto i dati di ogni selezione sono graficati sullo stesso asse del tempo (o della distanza) e
con un unico asse verticale di riferimento per ogni canale visualizzato. Tutti i canali di una singola selezione
appaiono di uno stesso colore, che può essere impostato tramite la finestra setup/general/colors. Anche se i
colori non vengono impostati DataView ne fornisce comunque di predefiniti.
3.4 modifica dei dati archiviati di giro e sessione
Ogni giro oltre ai dati dei singoli canali possiede una serie di informazioni riguardanti, ad esempio, il giro
stesso, la sessione, la vettura così come le impostazioni del run . Queste vengono ricavate da informazioni
provenienti dal data logger al momento dello scarico dei dati. Alcune sono generate automaticamente da
DataView altre fanno riferimento alle impostazioni inserite al momento della configurazione dell'acquisizione.
Tali informazioni possono essere modificate manualmente in un secondo tempo tramite la finestra lap/file
properties... attivabile dalle apposite voci di menù (sia il menù edit del browser dati che il popup menù)
lap header
Ogni giro nell'archivio dati contiene un header generato al momento in cui i dati sono stati ricevuti dal data
logger. L'header contiene i riferimenti alla sequenza dei run e dei giri, non che il tempo di durata del giro.
Questi dati sono modificabili tramite la finestra edit/header...
Figure 3-7 configurazione delle informazioni riguardanti l'header
Il dato nel campo Lap Distance è generato automaticamente dal data logger ed è utilizzato durante la
ricezione dei dati per identificare il tracciato del giro.
markers e commenti del giro
Quando dal data logger viene scaricato un giro DataView gli assegna automaticamente un marker per
facilitare la sequenza degli eventi all'interno della sessione. Gli unici giri a non venir marchiati sono i giri
normali, quelli cioé in cui la macchina percorre tutto il circuito senza uscire o rientrare dai box.
La decisione sul marker da assegnare a un dato giro dipende sostanzialmente da due fattori: il numero del
giro (es. il numero 1 indica l'inizio di un run) e gli eventi che delimitano il giro stesso (es. spegnimento,
segnale traguardo ecc...) vedi par 9.2 Lap marker. Alle volte può essere necessario cambiare il marker
associato a un particolare giro. Per fare questo basta aprire la finestra Edit/Comment...Qui una casella
combinata, impostata inizialmente sul marker assegnato al giro, elenca tutti i marker disponibili (vedi tab
3.1). Oltre a questo è possibile inserire un commento sempre dalla stessa finestra.
Marker
No-Mark
Lap
Out
Box
Test
E.Test
O+B
Best
TriggerOut
Descrizione
selezionando questa opzione la giro non viene assegnato alcun marker
giro normale
Uscita dai box (primo giro di pista)
rientro ai box (ultimo giro del run)
Test vettura (di solito auto accesa ma ferma)
Engine test (prova del motore)
(Out + Box) uscita dai box seguita da un rientro negli stessi
Best Lap (giro più veloce)
Giro acquisito in situazione di acquisition trigger off
Tabella 3-1 descrizione dei marker
Alcuni lap marker, come "lap" e "best lap", non vengono mai assegnati automaticamente, ma vengono messi
a disposizione per la selezione manuale da parte dell'utente.
Figura 3-8 configurazione delle informazioni riguardanti il marker e i commenti
Dati della sessione e della vettura
Ogni file contiene una serie di dati riguardanti la configurazione della vettura e i dettagli della sessione.
Alcune di queste informazioni sono fondamentali per l'archiviazione con il run system, anche per questo
motivo è necessario impostarle al momento dell'attivazione dell acquisizione (vedi cap 10).
Dati riguardanti la sessione: Queste informazioni vengono utilizzate da DataView al momento di
generare
la
gerarchia
di
cartelle
per
la
classificazione
dei
giri
nel
run
system
(..\tracciato\sessione\vettura\*.dtx). Una volta che la gerarchia è impostata il variare dei questi campi non la
modifica in alcun modo per cui è possibile cambiarli liberamente tramite la finestra edit/session....
.
Figura 3-9 configurazione delle informazioni riguardanti la sessione
dati riguardanti la vettura: Come per i dati della sessione anche il campo car viene impiegato per la
creazione della gerarchia di cartelle in particolare genera l'ultimo livello della stessa. Tutte le altre
informazioni sono dei semplici riferimenti, possono essere riempiti anche in una fase successiva
all'acquisizione senza provocare problemi all'archiviazione dei dati.
Figura 3-10 configurazione delle informazioni riguardanti la vettura
Costanti: Per ogni run è possibile configurare un certo numero di costanti che potranno poi essere utilizzate
nella creazione dei canali matematici/virtuali. Così come per gli offset questi valori vengono trasmessi
durante l'acquisizione da un run a quello successivo e valgono per tutti i suoi giri.
Anche questi possono essere modificati dopo l'acquisizione tramite la finestra in Edit/Constants. Il loro
utilizzo principale è quello di registrare e memorizzare valori specifici del run o della sessione come ad esempio i
coefficienti aerodinamici.
Figura 3-11 finestra di configurazione delle costanti del run
Offest e gain: Ogni canale presente in una data acquisizione può essere dotata di un certo offset e un certo
gain. Questi due valori vengono attribuiti a livello di run e vengono applicati a tutti i giri che lo compongono.
Entrambi questi valori vanno ad influire sul dato del canale a cui sono applicati, il primo l'offset viene
sommato a tale valore , mentre il secondo, gain, gli viene moltiplicato. DataView applica questi valori ai
canali in addizione all'offset e al gain eventualmente specificati in Configure/Parameters. Durante la sessione
di prove l'offsets costituisce una traccia degli aggiustamenti successivi portati alla configurazione della
vettura tra un run e l'altro.
Figura 3-12 configurazione dell'offset e del gain per ogni singolo canale nel run.
Durante l'acquisizione i valori dell'offsets sono copiati da un run a quello successivo. Invece le modifiche
apportate successivamente alla fase di acquisizione vengono applicate solo ai giri del run a cui appartengono
(in pratica a tutto il file dtx). Alla finestra di configurazione dei valori di offset e gain si accede tramite la
voce di menù Edit/Offsets + Gains.
User record: Si tratta di un'ulteriore struttura dati all'interno del run che può essere utilizzata per
memorizzare delle informazioni generiche, ad esso inerenti, di solito riguardanti la configurazione della
vettura. Ogni "record" è costituito da un titolo (Key) e un testo. Il contenuto di questa struttura è
totalmente libero e può essere incluso nelle stampe dei rapporti e nell finestre grafiche.
Figura 3-13 finestra di configurazione user record.
La configurazione dello user record si trova alla voce di menù Edit/User Record. Ma la struttura è
modificabile anche tramite un semplice editor di testo. In quest ultimo caso il file di testo da generare dovrà
contenere un solo campo per ogni riga. Ogni campo dovrà essere costituito dal titolo, un segno "=" e
successivamente il testo. Si veda la figura 3-14 qui sotto.
Figura 3-14 formato dell'user record in un edito di testo.
3.5 Visualizzazione delle informazioni aggiuntive
La configurazione predefinita del browser dati mostra alcune informazioni relative alle sessioni e i giri
archiviati. Come si è già visto queste informazioni possono essere utilizzate per ordinare e filtrare le voci
della lista. DataView ha però, tramite il tab options della finestra view/options , la possibilità di configurare
liberamente le informazioni da visualizzare.
Figura 3-15 finestra i configurazione e lista delle informazioni addizionali.
Visualizzazione dei giri per metodo di ricezione
Dataview memorizza in ogni file il metodo di ricezione (es. real time, cavo, ecc…) con cui sono stati ricevuti i
dati; questo da la possibilità di filtrare i giri da visualizzare in base a come sono stati ottenuti. Di questo si
occupa una casella combinata elencante tutti i possibili metodi di ricezione: la voce "all" li comprende tutti
mentre selezionandone una singola verranno visualizzati soli i giri compresi in quella metodologia di
ricezione.
Figura 3-16 Casella combinata di selezione dei giri da visualizzare.
3.6 Esportazione dei dati
DataView consente l'esportazione delle informazioni presenti negli archivi in vari formati tramite le voci di
menù presenti nel sottomenù Tools/Export Data. In particolare è possibile estrarre dall'archivio selezionato
dei canali o degli interi giri e memorizzarli in un file dtx (o più di uno se i dati provengono da run diversi).
Tutti i file così estratti vengono memorizzati nella cartella di export.
Figura 3-18 Sottomenù export del browser dati
Esportazione dati in formato dtx
Questo procedimento consente di esportare in un nuovo file dtx uno o più giri contenuti in un archivio. Come
già detto, se si prendono giri provenienti da diversi run il programma creerà un file per ognuno di questi. Il
procedimento da seguire è piuttosto semplice, basta selezionare i giri che ci interessa esportare e poi
attivare la voce di menù tools/export data/ DTX... Ci verrà chiesto di inserire il nome del file che intendiamo
creare (DataView da come nome predefinito quello del file originale). Una volta sceltolo il file verrà creato
nella cartella di "export". Se devono essere esportati più file (dati di differenti run) quest'ultimo passaggio
sarà ripetuto fino a che sarà stato attribuito un nome a tutti.
Estrazione di canali individuali
Dataview da la possibilit à di estrarre da un archivio uno o più canali. Questi canali devono essere definiti in
un file ntb (numeric table) una volta configurato tale file il procedimento è del tutto simile al precedente. Nel
dettaglio bisogna innanzitutto selezionare i giri che si intendono esportare e poi la voce di menù tools/export
data/ channel to DTX... . Ci verrà chiesto di scegliere un file ntb esistente o di inserire il nome di uno nuovo.
Premuto load ci apparirà la schermata di configurazione del file ntb (vedi figura 3-19) selezionato. Dovremo
a questo punto inserire i canali che intendiamo esportare, ricordando che questo tipo di esportazione non
ammette canali virtuali. Una volta eseguita questa operazione, come per l'esportazione dei giri interi,
dovremo scegliere i nomi di tutti i file che intendiamo esportare.
Figura3-19 finestra di configurazione dei file ntb
Esportazione dati in formato ascii
L'esportazione dei file in formato ASCII consente di creare nella cartella di Export di DataView un file di testo
contenente tutti i dati dei canali configurati alla frequenza e nell'arco di tempo impostato.
Il file, se aperto con un normale editor di testo apparirà come una tabella contenente nella prima riga i nomi
dei canali configurati, al di sotto dei quali verranno elencati i rispettivi valori e nella prima colonna i tempi a
cui questi valori corrispondono.
Figura 3-20 file di testo risultante da una esportazione Ascii
La procedura per l'esportazione dei file Ascii è molto simile a quella per l'esportazione dei singoli canali,
entrambi infatti si appoggiano a un file in formato ntb, ma al contrario della procedura precedente nella
finestra di configurazione è ora possibile configurare anche la frequenza di campionamento e il lasso di
tempo da esportare (vedi figura 3-21) inoltre questo tipo di esportazione accetta anche canali virtuali. La
scelta della frequenza di esportazione implica che tutti i canali verranno esportati alla stessa frequenza.
Figura 3-21 configurazione del file ntb per l'esportazione Ascii
Una volta configurato il file ntb e premuto ok ci sarà chiesto di scegliere il nome del file che si intende
creare, come nome predefinito Dataview sceglie il nome del file di cui stiamo esportando i dati seguito dal
numero di identificazione del giro da cui provengono i dati. Nel caso siano stati selezionati più giri sarà
possibile salvarli come file separati oppure appenderli in un unico file, in tal caso non verrà suggerito alcun
nome.
Esportazione dati in formato binario
I dati così esportati vengono salvati in formato binario (per i dettagli del quale si veda l'appendice A). Per
l'esportazione è innanzitutto necessario selezionare il gruppo di giri da cui si vogliono esportare i dati e poi
attivare il comando Tools/export data/binary... La finestra che seguirà ci permetterà di caricare (o creare) il
file Ech utilizzato da questa procedura per configurare l'esportazione. Scelto il file sarà necessario
configurarlo scegliendo i canali che ci interessano. Come si può notare dalla figura 3-22, questo tipo di
esportazione accetta i canali virtuali (icona bianca), inoltre se un canale non è esportabile la sua icona
diventa un punto interrogativo.
Figura 3-22 Configurazione file ech per l'esportazione binaria
La finestra di configurazione consente di impostare quali canali è necessario esportare e il loro ordine. I
canali vengono esportati con la loro frequenza originaria, se si desidera altrimenti è presente l'opzione Equal
sampling rate che consente di scegliere una frequenza uguale per tutti i canali.
Ovviamente in questo caso dei canali con frequenza maggiore al quella scelta verranno esportati solo alcuni
campioni, mentre quelli con frequenza sopperiranno all mancanza di campioni ripetendo il dato più vicino a
quello richiesto mancante. I canali vengono esportati ad alto livello quindi tutte le eventuali operazioni
effettuatevi (filtri, offset e gain) saranno mantenute nei dati esportati. Un eventuale punto interrogativo a
fianco del canale, al posto del simbolo solito, indica che il canale non è presente nella tabella e quindi non
verrà esportato.
3.7 Copy to host
La funzionalità di rete Copy to host (comando Tools/Host/Copy to Host) fa si che i dati ricevuti via cavo da
un PC "master" siano copiati alle altre stazioni della rete. In tal maniera ogni PC ha la possibilità di lavorare
in locale anche se i dati vengono ricevuti solo da uno di questi.. Per maggiori informazioni a proposito dei
modi di utilizzo di DataView in una rete di PC si rimanda all'apposito capitolo.
Figura 3-23 Copia dei dati agli altri host di rete.
Questo comando lavora su file Dtx interi, quindi anche se viene selezionato un singolo giro verrà esportato
l'intero run a cui appartiene (ovviamente se ci troviamo nel run sistem). Per attivarlo è necessario
selezionare i giri che si intendono esportare (ne basta uno per run) e poi attivare il comando
Tools/Host/Copy to Host. A questo punto tutti i file a cui appartengono i giri selezionati verranno copiati in
tutte le cartelle configurate come Data directories, vedi par 2.4.
3.8 Manipolazione dei giri
Concatenamento giri
Dataview da la possibilità di unire una serie di giri in uno unico la cui durata è pari alla somma di
quella dei precedenti. Per fare ciò è necessario utilizzare il comando Tools/Define Laps/Append Laps
che concatenererà i giri selezionati. Questo comando permette di concatenare solamente giri contigui
e appartenenti allo stesso run/file.
Figura 3-24 Preparazione del concatenamento dei giri
Figura 3-25 Risultato di un concatenamento di giri
Ricerca giri
I durante una acquisizione i giri ricevuti raramente sono correttamente delimitati, spesso gli ultimi
dati dell'uno vengono inclusi in quello successivo (risultando quindi di fatto i primi di quest'ultimo) o
al contrario i primi dati di un giro possono essere inclusi alla fine del precedente. Per rimediare a
questo inconveniente in DataView è possibile utilizzare la funzione "Lap Definition" che sposta i
dati da un giro all'altro riallineandoli (per maggiori dettagli vedi par 4.3 Lap definition).
Figura 3-26 Giro senza il lap definition
Nella situazione descritta nella figura 3-26 è possibile riallineare i dati selezionando tutti i giri del
run e attivando il comando "Search lap". Si noti che per questa funzionalità' è necessaria una
configurazione illustrata nel paragrafo 9.3 Lap definition.
4 finestre d'analisi
4.1 Configurazioni generali per le finestre grafiche
4.2 Grafici
4.3 Grafici XY
4.4 Grafici XYZ
4.5 Istogrammi
4.6 Finestra canali
4.7 Tabelle numeriche
4.8 Finestra circuito
4.9 Analisi PSD
4.10 Finestre trend
4.11 Finestra rapporto
4.1 configurazioni generali per le finestre grafiche
Graph
Questa pagina si occupa essenzialmente di tutte le opzioni inerenti la visualizzazione dei grafici e la loro
gestione all'interno di DataView.
Figura 4-1 Configurazione delle opzioni dei grafici
Show grid: Mostra la griglia nel grafico. Il numero di linee verticali e orizzontali di cui è composta la griglia
dipende dall'estensione degli assi del grafico.
Auto scale: Con questa opzione attiva viene applicata la scala automatica in tutti i grafici, eventuali scale
manuali già presenti verranno ignorate.
Auto connection: I cursori di tutti i grafici vengono coordinati in modo da trovarsi sempre allineati sull'asse
delle x (spazio o tempo). Quando questa opzione è attiva, tutti i cursori delle finestre sono visibili
simultaneamente e si trovano tutti nella stessa posizione. Lo spostamento di uno di questi provoca lo stesso
spostamento su tutti gli altri.
Auto zoom: Se questa funzionalità è attiva a tutte le finestre viene applicato automaticamente lo stesso
zoom .
Auto Align Y Scale: Allinea il bordo sinistro di tutte le finestre. In pratica, in tutte le finestre
contemporaneamente visualizzate, viene a trovarsi un uguale spazio fra il bordo sinistro e il grafico. Utile se
per ordinarle è stato usato il comando da menù window/tile horizontal in tal modo vedremo tutti i grafici
della stessa larghezza.
Keep Zoom after changing layout: Mantiene lo stesso zoom dopo che è stato cambiato il layout delle
finestre.
Keep Zoom after changing lap: Mantiene lo stesso zoom dopo che è stato cambiato il giro
Font Size: Permette di scegliere la grandezza del font fra tre disponibili: piccola (small), media (normal) e
grande (large).
Colors
In questa pagina è possibile configurare i colori delle finestre grafiche per quanto riguarda lo sfondo, l'area
del grafico e i colori assunti dai giri durante le comparazioni (durante le comparazioni ogni gruppo di giri ha
un suo colore ). I colori vengono scelti da una lista predefinita a cui è possibile aggiungerne altri tramite i
comandi della sezione Custom.
Figura 4-2 finestra di configurazione colori.
Comparison: In questa sezione vengono configurati i colori da attribuire alle selezioni di giri durante le
comparazioni. Questi colori possono poi essere cambiato nei singoli grafici tramite l'apposita
finestra di configurazione (vedi par 4.2 comparazione giri ).
Windows: I questa sezione è possibile impostare i colori di sfondo della finestra del grafico e dell'area del
grafico vero e proprio rispettivamente con le due box Window background e Boxes background.
Custom: Questa sezione permette di aggiungere colori personalizzati a quelli predefiniti. Una volta impostati
potranno essere utilizzati esattamente come gli altri e appariranno alla fine della lista di selezione. Per questi
colori è inoltre possibile configurare un nome tramite il pulsante Name... .
Distance
Questa pagina di configurazione permette di configurare il canale distanza. I grafici posso aver sull'asse delle
ascisse oltre al tempo anche la distanza. Tutti i canali verranno visualizzati in funzione di questa grandezza.
Nel caso della distanza è però necessario configurare il canale che la indica nella finestra
configure/miscellaneus.../distance (vedi figura 4-3). Per aumentare la precisione del grafico è possibili
configurare anche un secondo canale di distanza sempre nella stessa pagina, questo secondo canale che va
sotto il nome di distance decimals deve contenere la parte decimale del valore configurato come distance. Va
detto che, tale canale, oltre a non essere obbligatorio per la realizzazione di grafici secondo la distanza, non
è sempre presente nei dati raccolti.
Figura 4-3 configurazione dei parametri riguardanti la distanza
Distance (Meters): In questo campo va inserito il canale che rappresenta la distanza percorsa dal veicolo
Distance decimals (Meters): Il canale qui inserito è quello contenente la parte decimale dei valori del
canale configurato come distance.
Distance aligment (on comparison): Il finestre grafico consentono l'effettuazione di confronti con base
tempo e distanza. In quest'ultimo caso è possibile confrontare percorsi con distanze diverse.
DataView fornisce vari criteri in base ai quali aumentare o diminuire la distanza coperta dai giri in modo da
renderle uguali e quindi più facilmente confrontabili. Inoltre il campo max difference permette di definire un
limite massimo di allineamento della distanza oltre il quale i dati non vengono modificati ed è anche possibile
escludere i giri TEST dall'allineamento (opzione Exclude TEST laps).
opzione
skip distance alignment
Align to maximum distance
Align to minimum distance
Align to average distance
Align to
descrizione
non viene effettuato alcun allineamento
la distanza inferiore viene portata al valore di
quella superiore
la distanza superiore viene portata al valore di
quella inferiore
entrambe le distanze sono portate al valore della
media delle due
entrambe le distanze sono portate al valore
inserito nel campo
Tabella 4-1 Opzioni d'allineamento delle distanze presenti in DataView
4.2 Grafici
Dataview permette di visualizzare i dati raccolti come grafici in funzione del tempo o dello spazio.
Ogni grafico può contenere fino a 20 canali e può essere salvato in un file gra per poi essere ricaricato in un
secondo momento.
Figura 4-3 finestra di configurazione del grafico
Dalla finestra di configurazione è possibile scegliere i canali da visualizzare e il loro ordine, la grandezza
presente nell'asse dell X (quindi in funzione di che cosa devono essere visualizzati i canali) e il metodo di
graficazione. Inoltre è possibile salvare la configurazione corrente e scegliere quale grafico deve essere
presente nella finestra.
I grafici posso aver sull'asse delle ascisse sia il tempo che la distanza. Tutti i canali vengono visualizzati in
funzione di una di queste grandezze. Nel caso della distanza è però necessario configurare il canale che la
indica nella finestra configure/miscellaneus/lap distance (vedi par 4.1 distance).
Aree della finestra
Ogni area della finestra ha una specifica funzione e un specifico modo di essere configurata, inoltre consente
l'accesso tramite mouse a particolari funzioni o menù popup come descritto qui di seguito:
Area esterna al grafico: IL colore dello sfondo di quest'area puo essere determinato tramite la box
setup/general/colors (vedi paragrafo 4.1 Colors). Una doppia pressione del pulsante sinistro del mouse in
quest'area permette di aprire la finestra di configurazione del grafico.
Scala del canale: il pulsante destro fa apparire un menù popup inerente il canale, mentre la doppia
pressione del sinistro apre la finestra di configurazione del canale. Vedi sotto.
Area interna al grafico: IL colore dello sfondo di quest'area può essere determinato nella finestra
setup/general/colors (vedi paragrafo 4.1 Colors) è inoltre possibile aggiungere la griglia all'interno
diquest'area tramite la finestra setup/general/graph (vedi paragrafo 4.1 graph). il pulsante destro attivaun
menù popup per lo zoom e la ricerca dei massimi e dei minimi. Mentre spostando il mouse colpulsante
destro premuto viene selezionata un'area del grafico che può essere ingrandita con lefunzioni di zoom
oppure vi possono essere applicate le funzionalità di max e min (vedi par 6.3). La pressione del pulsante
sinistro provoca lo spostamento del cursore in quel punto. Se si sposta il mouse tenendo premuto il pulsante
sinistro il cursore si muoverà seguendo i movimenti del mouse.
Barra di zoom: determina l'ammontare dello zoom impostato e l'area del grafico visualizzata. La pressione
del pulsante sinistro del mouse o il trascinamento del cursore modificano l'area visualizzata, per modificare il
valore dello zoom impostato si utilizza il menù popup dell'grafico
(vedi par 6.3).
Campo dei valori: All'interno di questa casella è riportato il valore assunto dal canale nel punto in cui si
trova attualmente il cursore. La presenza di un asterisco a fianco del valore indica che il valore è quello
originale di un campione, al contrario la sua assenza indica che il valore è stato determinato per
interpolazione. Se il canale è filtrato la casella viene evidenziata. Il pulsante destro fa apparire un menù
popup inerente il canale, mentre la doppia pressione del sinistro apre la finestra di configurazione del canale.
Figura 4-4 aree della finestra dei grafici.
Configurazione della scala dell'asse delle Y
Il compito di delimitare la scala dell'asse delle Y può essere delegato a DataView o eseguito manualmente a
seconda che sia selezionata oppure no l'opzione auto scale nella finestra Setup/General/Graphs window. Se
tale opzione è selezionata tutte le scale di tutti i grafici vengono dimensionate in modo automatico. In caso
contrario è possibile determinare l'estensione della scala manualmente in due differenti maniere. Prima di
tutto attribuendo gli appositi parametri al canale (Configure/Parameters), questa impostazione si rifletterà su
tutti i grafici che coinvolgeranno il canale. In secondo luogo è possibile impostare la scala direttamente nella
finestra di configurazione del canale all'interno della finestra del grafico, ma le impostazioni varranno solo in
tale grafico. La scala determinata con quest'ultimo metodo ha la precedenza su quella determinata con il
metodo precedente.
Figura 4-5 configurazione del canale all'interno del grafico.
Stile della linea e colore
Nella finestra di configurazione dell'asse del canale sono presenti due box la prima per il colore e la seconda
per lo stile di graficazione dei dati. Il primo consente di scegliere fra una lista di colori predefiniti a cui
possono esserne aggiunti altri personalizzati (vedi par 4.1 Colors). Il secondo invece definisce lo stile con cui
i valori di un dato canale vengono riportati sul grafico, vedi figura 4-6.
Figura 4-6 stili grafici.
Lo stile linea, al contrario degli altri, non è solo un sistema di visualizzazione dei dati campionati, ma implica
una elaborazione degli stessi, nella fattispecie una interpolazione per cui il cursore può mostrare valori
diversi da quelli campionati.
Sistema di graficazione
Per sistema di graficazione si intende il metodo con cui si determina come i canali si dividono lo spazio del
grafico. I metodi presenti in DataView sono tre. Overlay, in cui tutti i canali occupano tutto lo spazio del
grafico, quindi le serie di campioni sono sovrapposte (vedi figura 4-7). Quello Parallel in cui lo spazio è diviso
equamente fra i canali facendo si che il valore massimo di una scala corrisponda al minimo della precedente,
rendendo impossibile la sovrapposizione dei canali (vedi figura 4-8). Infine quello manual dove lo spazio da
attribuire a ogni canale viene determinato manualmente quindi si possono avere contemporaneamente delle
sovrapposizioni e dei parallelismi (vedi figura 4-9).
Figura 4-7 Sistema di graficazione Overlay.
Figura 4-8 Sistema di graficazione parallel.
Figura 4-9 sistema di graficazione manual.
Comparazione dei giri
Fino a sei giri, o gruppi di giri, possono essere comparati in un unico grafico, a ognuno viene attribuita una
lettera identificativa (dalla A alla F) seguendo l'ordine in cui sono stati selezionati nel browser dati (vedi par
3.3). Tramite la finestra di configurazione dei canali (vedi figura 4-10) è possibile procedere alla
configurazione della comparazione per il singolo canale. Infatti è possibile scegliere quali gruppi far apparire
per il canale selezionato e il colore da attribuire ad ognuno (questa scelta ha la precedenza su quella fatta
nelle configurazioni generali vedi par 4.1 Colors comparison).
La selezione del pulsante Difference fa si che ad essere visualizzate non siano le serie dei valori campionati,
ma le differenze fra la prima serie (quella contrassegnata dalla lettera A) e le altre.
Figura 4-10 finestra di configurazione del confronto fra giri.
Figura 4-11 grafico di comparazione.
Traslazione dei dati
Un caratteristica importante nel confronto fra gruppi di giri è la traslazione dei dati. Questa funzione
consente di spostare una i dati lungo l'asse orizzontale del grafico (sia che si tratti di tempo che di distanza)
in modo da poter confrontare dati di momenti diversi o di distanze diverse. Tramite il comando Shift a
graph... è possibile selezionare una serie di valori inerenti un canale di un gruppo da traslare. Mentre con il
comando shift a comaparison... è possibile scegliere un intero gruppo. La traslazione vera e propria avviene
selezionando con il mouse un punto del grafico (o meglio un punto dell'asse delle X) e poi selezionando il
punto in cui si vuole che il primo punto selezionato si trovi al termine della traslazione. In altri termini tutti i
valori interessati dalla traslazione vengono spostati sull'asse delle X di un valore pari alla differenza tra il
secondo e il primo punto selezionato.
4.3 Grafici XY
Questo grafico cartesiano accetta in ordinata fino a 4 canali contemporaneamente e in ascissa un quinto. La
gestione del mouse di questa finestra e le simbologie utilizzate sono le stesse della finestra grafica
precedente (vedi par 4.2 aree della finestra). I grafici di questo tipo vengono salvati in file di tipo XY
all'interno della cartella dello user che li ha creati.
figura 4-12 grafico XY
Curva di interpolazione
Per ogni canale può essere inserita una curva di interpolazione avente fino a 6 gradi di liberta. I relativi
coefficienti possono essere visualizzati premendo il pulsante informazioni sulla toolbar del grafico. Quando la
curva è presente, le coordinate visualizzate nel campo di valori del grafico, si riferiscono a punti sulla curva
Condizioni
Le condizioni permettono di filtrare i valori dei canali visualizzati in base a dei parametri indipendenti, per
fare questo è innanzitutto necessario impostare una condizione come descritto nel paragrafo 8.3. Se è
presente una condizione la curva di interpolazione viene calcolata in base ai dati filtrati. Se un canale viene
filtrato la condizione viene riportata sotto al nome del canale nell'apposito campo del grafico.
Visualizzazione dei canali
Come si è detto un singolo grafico puo contenere fino a 4 canali graficati in funzione di un quinto.
Questo può portare ad un riempimento eccessivo del grafico stesso. Per questo motivo DataView prevede la
possibilità di visualizzare un canale alla volta, fra quelli configurati nel grafico, tramite il comando Tools/view
oppure tramite le frecce di destra e sinistra della tastiera. Questa opzione è particolarmente utile nelle
comparazioni di più giri, visto che in questo caso sono visualizzati, per ogni canale del grafico, i dati di tutti
gruppi. È comunque sempre possibile ritornare alla visualizzazione di tutti i canali contemporaneamente sul
grafico tramite gli stessi comandi. Si noti che lo stile grafico smooth ha come unica modalità di
visualizzazione quella del singolo canale.
Configurazione di un grafico xy
Figura 4-13 finestra di configurazione del grafico xy
La finestra di configurazione permette di scegliere quali canali devono essere visualizzati e in che ordine. È
possibile scegliere lo stile di visualizzazione fra i tre esistenti (Graphs, Per Cent, Smooth).
Lo stile Graphs visualizza i singoli valori dei canali come punti nel grafico. Lo stile di questi punti può esser
scelto fra i tre disponibili (Line, Dot e Marker) per la cui descrizione si veda il paragrafo 4.2 stile della linea.
Sono inoltre presenti (solo per questo stile) i sistemi di graficazione Overlay e Manual già descritti nel
paragrafo 4.2 sistemi di graficazione. Questo stile è l'unico che consente la visualizzazione della linea di
interpolazione. Lo stile Per cent divide il grafico in un reticolato di aree piu piccole di grandezza uguale, per
ognuna ne riporta distribuzione percentuale dei valori. Lo stile smooth è simile al precedente ma esprime la
percentuale di distribuzione non tramite un numero ma tramite una scala colori riportata a lato del grafico.
La griglia sfruttata da questi ultimi due stili per suddividere il grafico in aree più piccole può essere
configurata tramite i campi dell sezione grid di questa finestra.
Figura 4-14 stile graph (dots)
figura 4-15 stile Per cent
figura 4-16 stile smooth
4.4 Grafici XYZ
Questo grafico è simile al precedente, ma consente di visualizzare un diagramma cartesiano tridimensionale,
quindi di mettere in relazione fra di loro tre canali (uno per ogni asse del grafico).
La visualizzazione avviene visualizzando due dei tre assi su un piano cartesiano e simulando il terzo tramite
una scala di colori posta sul lato destro della finestra. I canali riportati sugli assi cartesiani possono essere
scelti tramite il comando tools/rotate o con l'equivalente comando della toolbar, è inoltre disponibile una
opzione di zoom per ingrandire una data area del grafico. I grafici di questo tipo vengono salvati in file di
tipo xyz all'interno della cartella dello user che li ha creati.
Figura 4-17 grafico XYZ
Configurazione del grafico XYZ
Questa configurazione consente, come le altre, di scegliere quali e in che ordine i canali debbono essere
visualizzati. Inoltre è possibile scegliere se filtrare o no i dati da visualizzare, lo stile di visualizzazione e se
inserire o no una curva di interpolazione (solo se lo stile di visualizzazione è marker). I dati relativi ai gradi di
liberta della curva di interpolazione e alle eventuali condizioni applicate vengono visualizzati in basso nella
finestra.
figura 4-18 finestra di configurazione dei grafici XYZ
Curva di interpolazione
Nel grafico può essere inserita una curva di interpolazione avente fino a 6 gradi di liberta. I relativi
coefficienti possono essere visualizzati premendo il pulsante informazioni sulla toolbar del grafico.
Quando la curva è presente, le coordinate visualizzate nel campo di valori del grafico, si riferiscono a punti
sulla curva (cosa intuibile anche dal fatto che il cursore può essere spostato solo lungo tale curva).
Condizioni
Le condizioni permettono di filtrare le coordinate visualizzate in base a parametri indipendenti dai canali
presenti nel grafico. Per fare questo è innanzitutto necessario impostare una condizione come descritto nel
paragrafo 8.3. Se è presente una condizione la curva di interpolazione viene calcolata in base ai dati filtrati.
Sistemi di visualizzazione
Nei grafici di questo tipo sono presenti due stili di graficazione. Il primo, marker, riporta sul grafico un
simbolo (una croce) per ogni tripletta di coordinate. La colorazione degli stessi dipende dal loro valore nel
canale sull'asse Z a cui viene associata una scala colore riportata a lato del grafico. Questa scala può essere
utilizzata per scegliere quali valori visualizzare e quali no. La pressione del pulsante sinistro del mouse su un
punto della scala nasconde tutti i valori di quel intervallo, un'altra pressione li farà riapparire. Il secondo
sistema di visualizzazione è detto smooth ed è utili per visualizzare l'andamento dei valori del canale
presente sull'asse Z in funzione degli altri due. In pratica utilizza le scale dei canali presenti negli assi X e Y
per dividere l'area del grafico in aree più piccole. Per ognuna di queste aree viene calcolata la media dei
valori del canale sul terzo asse. Il valore risultante viene poi riportato sull'area appropriata sia come numero
che come colorazione (la scala colore di riferimento si trova a lato del grafico).
Figura 4-19 stile grafico Marker
Figura 4-20 stile grafico Smooth
4.5 Istogramma
Questo grafico consente di visualizzare la distribuzione di valori di un singolo canale. La gestione avviene
tramite il sottomenù graph/histogram window che consente di caricare, creare e configurare le finestre di
questo tipo. I grafici di questo tipo vengono salvati in file di tipo ist all'interno della cartella dello user che li
ha creati. Si può accedere alla finestra di configurazione anche direttamente dalla finestra attiva tramite il
comando sulla toolbar oppure con una doppia pressione del pulsante sinistro del mouse all'interno della
finestra stessa.
Figura 4-21 istogramma orizzontale
Come si può notare agli estremi della distribuzione sono presenti il simbolo di "maggiore di" e "minore di"
questo perchè la scala impostata non comprende tutti i valori del canale esaminato ma ne lascia fuori alcuni
(nell'esempio lo 0,9%) questi valori vengono riuniti in due barre agli estremi dell'istogramma, prima del
valore piu basso della scala e dopo quello più alto.
Configurazione di un istogramma
Visto che un solo canale per volta può essere presente in un istogramma una sola finestra è sufficiente per
l'intera configurazione. In essa è possibile scegliere il canale da visualizzare e l'eventuale condizione da
applicarvi (scelta fra quelle disponibili). Il campo data permette di scegliere se visualizzare per ogni barra la
percentuale dei valori che rappresenta rispetto al totale o il tempo che occupa rispetto al totale del grafico. I
campo output consente di visualizzare l'istogramma verticalmente (scelta predefinita) oppure
orizzontalmente (come in figura 5-23).
Figura 4-22 finestra di configurazione degli istogrammi
Dalla finestra di configurazione è possibile impostare entrambe le scale dell'istogramma. La sezione Percent
Scale viene utilizzata per regolare la scala della percentuale, questa non varia anche se il campo data è
regolato in modo da visualizzare il tempo. Per cui i valori immessi, per le impostazioni manuali, saranno
sempre delle percentuali. La sezione X scale si occupa dell'intervallo di valori del canale da visualizzare. In
questa sezione viene regolato il valore minimo, quello massimo e nel campo Div. il numero di divisioni da
visualizzare. Fra due divisioni contigue è sempre presente una barra (in assenza di valori la barra c'è ma ha
valore 0) per cui il numero di divisioni stabilisce il numero di barre (che sarà il numero di divisioni meno
uno). Questa cifra puo aumentare di uno o due a seconda che siano presenti valori al difuori della scala
(maggiori o minori) come già spiegato.
Il valore di ogni singola divisione può essere configurato nella apposita finestra a cui si può accedere con la
pressione del tasto Bins... Qui è possibile modificare manualmente il valore di ogni divisione oppure lasciare
che DataView lo faccia in modo automatico, suddividendo equamente l'intervallo di valori (definito come
massimo e minimo della scala) per il numero di divisioni impostate. In questa finestra per ogni divisione è
possibile regolare il colore della relativa barra.
Figura 4-23 finestra di configurazione della scala dei valori dell'istogramma
4.6 Finestra canali
Questa finestra ha un funzionamento estremamente semplice. In pratica riporta il valore in un dato
momento di tutti i canali (acquisiti o virtuali) presenti nel gruppo di giri caricato. I dati visualizzati, quindi il
momento prescelto, dipendono dalla presenza o meno di una finestra grafica di tipo gra aperta in DataView
(vedi paragrafo 4.2). Se una di queste finestre è attiva allora i dati (della finestra canali) fanno riferimento
alla posizione in cui si trova il suo cursore. Se nessuna finestra di questo tipo è aperta viene preso il primo
dato di ogni canale.
Figura 4-22 finestra canali
Data l'estrema semplicità della finestra non è richiesta alcuna configurazione. Per questa ragione non è
neppure possibile salvare questo tipo di finestra, non c'è nulla da salvare. La funzione di layout è comunque
in grado di "ricordare" la presenza le posizione e le dimensioni di questa finestra esattamente come per le
altre.
4.7 Tabelle numeriche
Questa finestra alfanumerica visualizza per ogni canale configurato tutti i valori presenti in un certo intervallo
di tempo ad una certa frequenza (anche essa configurabile). L'elenco dei valori può essere scorso tramite il
cursore, indicato da una differente colorazione dei valori. Per spostare il cursore si possono utilizzare i
comandi del menù tools, gli equivalenti comandi della toolbar oppure i pulsanti freccia in su e freccia in gi ù
della tastiera. Se la finestra attiva è una finestra di tipo gra (vedi par 4.2) il cursore della tabella numerica
viene allineato a quello del grafico, l'allineamento viene mantenuto anche muovendo il cursore del grafico.
Non è però valido il contrario, un movimento del cursore della tabella non provocherà alcuna conseguenza
su quello del grafico.
Figura 4-23 tabella numerica
Configurazione della tabella numerica
La configurazione della finestra contenente la tabella numerica permette di selezionare quale tabella deve
esservi contenuta, quali canali devono esservi presenti e il loro ordine. Inoltre consente di selezionare
l'intervallo temporale da considerare; selezionando All Data vengono elencati tutti i dati disponibili mentre
inserendo dei valori in Time 1 e Time 2 verranno visualizzati solo i valori che vi sono compresi. Infine, grazie
al campo Freq., è possibile selezionare la frequenza con cui devono essere elencati i valori in tabella. Se
questa frequenza è maggiore di quella originale del canale viene utilizzato il valore del campione più vicino.
Figura 4-24 configurazione della tabella numerica
Comparazioni
Questo tipo di finestra non supporta comparazioni. Se una tabella numerica viene aperta durante un
comparazione visualizzerà solo i dati del primo gruppo selezionato.
4.8 Finestra circuito
Questa finestra raffigura il circuito e il suo traguardo (al cui posizione è configurabile). Il cursore mostra la
posizione del veicolo e può essere spostato lungo il tracciato tramite il mouse. Il cursore di questa finestra è
automaticamente collegato a quello di tutte le altre, quindi tutti i cursori si spostano e si mantengono
allineati contemporaneamente. Questa finestra sfrutta due differenti file: il primo, il file crt, contiene le
informazioni necessarie per la visualizzazione del circuito, la sua gestione è legata ai comandi load e save
as... del menù tools . Il secondo, il file mrk, contiene quelle relative alla configurazione del canale. Il
sottomenù graph/open circuit window gestisce quest'ultimo tipo di file.
In una comparazione vengono visualizzati i cursori relativi alle posizioni dei primi due gruppi di giri
selezionati. Al movimento di uno l'altro si muove di conseguenza.
Figura 4-25 finestra circuito
La finestra circuito mostra una rappresentazione grafica della traiettoria del veicolo. Per calcolarla vengono
utilizzati i l'accelerazione laterale, la distanza e la velocità misurate dal veicolo. Fra questi il più importante è
l'accelerazione laterale. I canali che misurano queste grandezze sono configurati nella finestra
Configure/Miscellaneous/special channels. In questa finestra è possibile inoltre attribuire un certo offset ai
canali in modo da compensare eventuali errori di misurazione che potrebbero portare ad una inaccurata
ricostruzione del circuito (vedi par 2.5 special channel). È presente anche una funzione di Auto correction per
correggere, entro certi limiti di tolleranza, la non coincidenza dell'inizio del circuito con la sua fine (vedi par
7.1). Il circuito così ottenuto può essere salvato in un file crt grazie al comando tools/save as.... Per
richiamarlo il comando sarà necessario il comando tools/load. In questa finestra di caricamento, per
facilitare la ricerca del file, viene mostrata un'anteprima del circuito salvato.
Configurazione del circuito
La configurazione del circuito, del file mrk, consente di impostare un canale da visualizzare sul grafico.
Grazie a una scala colore configurabile è possibile osservare l'andamento del canale lungo il circuito. Questa
scala può essere configurata automaticamente da DataView che equidistribuirà i valori delle divisioni in base
all'intervallo di tempo impostato nei campi Min e Max. In alternativa tramite il pulsante Bins... è possibile
accedere a una finestra che consente di impostare manualmente il valore di ogni singola divisione (come
nella finestra grafica istogramma, vedi paragrafo 4.5).
Figura 4-26 finestra di configurazione file mrk
4.9 Analisi PSD
L'analisi dello spettro della densita' di potenza (in inglese power spectral density, PSD) e' basata sulla Fast
Fourier Transform (FFT). Lo spettro di potenza e' dato dal quadrato dell'ampiezza delle armoniche (Ai) ed e'
equivalente alla potenza spettrale (Pi), avremo quindi {Pi} = {Ai²}. Il suo valore e' espresso in decibel
(10log10 Pi).
Il teorema di Nyquist ( Nyquist Sampling Theorem) ci dice che: per evitare un perdita di informazioni nel
campionamento di una segnale analogico ad ampio spettro, la cui componente di frequenze non supera una
certa frequenza Fmax, e' necessario che la frequenza di campionamento (Fc) sia uguale o maggiore al
doppio di quella massima appartenente al segnale.
Data un serie di N campioni, l'applicazione della FFT produce N campioni a frequenza complessa uguali ed
opposti l'uno agli altri rispetto al campione numero N/2 corrispondente alla frequenza Fmax o a N/2
campioni reali.
La risoluzione in frequenza (Df) e' in questo modo uguale a Df = Fmax/(N/2) = Fc/N.
Limitazione dello FFT
La trasformata veloce di fourier assume che segnale esaminato sia periodico e abbai periodo pari
all'intervallo di tempo esaminato. Se questo non avviene avremo della discontinuità agli estremi
dell'intervallo. Per rimediare
La dispersione spettrale e' dovuta al fatto che in generale una forma d'onda nel dominio del tempo non ha
un numero di campioni multiplo intero di Df (puo' averne di piu o di meno). L'effetto è che curve adiacenti
dello spettro si sovrappongono in parte con il risultato che i segnali di ampiezza minore risultano totalmente
oscurati.
La discontinuità dipende dal fatto che la FFT assume la forma d'onda come periodica di periodo pari
all'intervallo di tempo acquisito. Se il punto di inizio e di fine non sono entrambi a zero saremo in presenza di
una discontinuità nella forma d'onda ricostruita con frequenza che dipenderà dall'entità del troncamento.
Le finestre sono funzioni, definite nell'intervallo di tempo acquisito, periodiche di periodo pari all'intervallo di
tempo acquisito. Quando a un segnale occupante un certo intervallo di tempo viene applicata un funzione
finestra viene moltiplicato punto per punto con la funzione, il risultato è per definizione periodico.
Funzioni finestra
La funzione "rectangular window" genera un finestra rettangolare ed equivale a moltiplicare per 1 tutti i dati
acquisiti, in effetti non si tratta di una funzione finestra vera e propria e Dataview la identifica sotto il nome
nothing. In generale da la migliore risoluzione in frequenza perchè ha la curva di minor ampiezza. L'alta
risoluzione in frequenza è ottenuta a spese dell'accuratezza dell'ampiezza dello spettro in tutti quei casi in cui
la frequenza oscurata del segnale ha un numero di cicli non intero all'interno dell'intervallo di tempo
interessato dalla FFT. Può essere utilizzato soltanto per segnali totalmente contenuti nell'intervallo di tempo.
Le finestre di Hanning, Hamming and Blackman/Harris generano una finestra a forma di campana.
Hanning and Blackman/Harris riducono i dati all fine dell'intervallo di tempo fino ad arrivare a 0, mentre
Hamming arriva solo al valore più piccolo non a 0. La forma a campana della curva risultante diminuiscono
l'ammontare di energia che da una componente slitta sulla adiacente, aumentando l'accuratezza
dell'ampiezza dello spettro ma, a causa dell curva più ampia, riduce la risoluzione di frequenze.
Per l'analisi armonica dei segnali continui la scelta della finestra migliore dipende dalle caratteristiche del
segnale e dalle caratteristiche che ci interessano di più. L'utilizzo delle funzioni Blackman/Harris, Hanning or
Hamming rendono l'osservazione delle armoniche più semplice Elenco delle funzioni in ordine di perdita di
risoluzione di frequenze e aumento dell'ampiezza della curva
1.Rectangular
2.Hamming
3.Hanning
4.Blackman/Harris.
4.10 Finestre di Trend
Questa finestra permette di seguire l'andamento degli indicatori sintetici di uno o più canali (es. media,
massimo, minimo ...) così come quelli legati al giro (valore all'inizio, valore alla fine) in un run o in un'intera
sessione. In Pratica sulla finestra viene riportato un valore per ogni giro percorso.
Questo valore può essere selezionato tra una gamma di indicatori sintetici nella finestra di configurazione del
canale. In questa finestra oltre ai canali è possibile graficare anche delle informazioni. Sia canali che
informazioni possono essere utilizzati per l'asse X, infatti uno degli utilizzi più comuni di questa finestra è
verificare l'andamento dei alcuni canali da giro a giro (informazione Lap).
Figura 4-27 finestra trend
Configurazione di una finestra trend
La finestra di configurazione permette di impostare quale canale (o informazione) verrà utilizzato per l'asse X
e quali per l'asse Y. Inoltre è possibile scegliere quali giri visualizzare sul grafico. E' possibile scegliere gli
ultimi N giri oppure tramite il tasto Lap to analyse/select ... si può accedere a una finestra che ci consente di
scegliere il giro in base al suo marker.
Figura 4-28 Configurazione della finestra Trend
Ogni canale ha la propria finestra di configurazione, all'interno della quale è possibile configurare lo stile con
cui visualizzare i punti sul grafico e se tali valori devo o no essere uniti fra loro da una linea (vedi figura 427). Inoltre è possibile configurare l'indicatore sintetico da visualizzare; ogni canale puo avere un proprio
indicatore indipendente da quello degli altri, mentre per le informazioni, che hanno un solo valore ogni giro,
questa possibilità non esiste.
Figura 4-29 configurazione del singolo canale nella finestra trend
4.11 Rapporto del giro
Queste finestre sono gestibili grazie al sottomenù Graph/lap report window e vengono utilizzate per la
generazione di tabelle riassuntive delle prestazioni giro a giro dei veicoli e dei motori. Ogni rapporto mostra
informazioni e statistiche riassuntive dei canali per ogni giro dell'archivio corrente o della sessione di
acquisizione. I rapporti possono essere salvati su file di estensione rep e richiamati con il comando Graph/lap
report window/open.
Configurazione
Tramite il comando Graph/lap report window/configure, oppure direttamente premendo due volte il pulsante
sinistro del mouse sulla finestra viene visualizzata la schermata di configurazione da cui è possibile decidere
quali canali e informazioni devono essere inserite nel rapporto. Selezionando una di queste voci si accede
alla sua finestra di configurazione. Da qui è possibile scegliere i colori da utilizzare e, Per i canali, configurare
quale dato riassuntivo deve essere estratto (es. minimo, massimo, media). Ovviamente le informazioni
avendo un solo valore per giro non hanno quest'ultima possibilità.
Figura 4-30 Finestra di configurazione del singolo canale
Rapporti singoli e multipli
Tramite il comando Tools/ single multiple il rapporto puo essere visualizzato per l'intera sessione oppure solo
per il giro corrente. Nel primo caso ad ogni riga corrisponde un giro e il cursore è posizionato sul giro
corrente. Nel secondo i dati relativi al giro vengono posizionati in una colonna.
Tutte le volte che viene caricato un nuovo giro tutte le finestre rapporto aperte vengono aggiornate.
Figura 4-31 Finestra di rapporto singola
Figura 4-32 Finestra di rapporto multipla
5 Funzioni d'analisi
5.1 Canali virtuali (matematici)
5.1 Canali virtuali
I canali virtuali, o matematici, sono funzioni dei canali acquisiti. DataView mette a disposizione dell'utente
una serie di funzioni algebriche, trigonometriche, esponenziali e booleane. Inoltre questi canali possono
utilizzare anche informazioni quale il consumo di carburante e le condizioni meteo.
Le funzioni così' generate possono essere esadecimali, binarie o decimali; in quest'ultimo caso sono
consentite fino a 5 cifre dopo la virgola. I canali virtuali possono includere le costanti presenti nel file
caricato (vedi par. 3.4 costanti). Tutti i canali virtuali possono essere salvati in un unico file libreria con
estensione vch. Ogni libreria puo contenere fino a 256 canali virtuali e possono essere caricate fino a due
librerie alla volta.
Operatori aritmetici e separatori
Simbolo
Descrizione
+
addizione
sottrazione
*
moltiplicazione
/
divisione
^
esponente
Simbolo
=
,
()
[]
{}
Descrizione
assegnamento
separazione
parentesi
parentesi quadre
parentesi graffe
Tabella 5-1 Operatori aritmetici e separatori
Operatori booleani
Gli operatori booleani possono essere utilizzati per filtrare e mettere condizioni sulle espressioni
matematiche. Tutte le funzioni della tabella che segue tornano 1 se la condizione è soddisfatta altrimenti
tornano 0.
Operatore
IFEQ (a, b, n)
IFNE (a, b, n)
IFGE (a, b)
IFGT (a, b)
IFLE (a, b)
IFLT (a, b)
Descrizione
Entro l'intervallo
Fuori dall'intervallo
Maggiore uguale di
Maggiore di
Minore uguale di
Minore di
condizione vera
(b-n) <= a <= (b+n)
a < (b-n); a > (b+n)
a >= b
a>b
a <= b
a<b
Tabella 5-2 operatori booleani
Figura 5-1 Graficazione di un matematico
Operatori logici
Gli operatori logici operano bit a bit consentono quindi di esaminare lo stato dei singoli bit all'interno dei
canali.
A
A
A AND B
A OR B
0
1
0
1
0
0
0
0
0
1
B
B
1
0
1
1
1
1
A XOR B
0
B
1
Tabella 5-3 Operatori logici
A
0
0
1
1
1
0
A
Not A
Not A
0
1
0
1
0
Costanti
Nome
PG
G const
E const
No-Rx
Time
Fuel consumption
$FUELLEVEL
Label
PI
GCOST
ECOST
NORX
descrizione
p (pi greco)
Accelerazione di gravità'
e
Dato non valido (usato
nelle espressioni
matematiche per indicare
i dati non validi. Questi
dati non vengono
considerati nei calcoli)
$TIME
Tempo trascorso
dall'inizio del giro
$FUELCONS
Consumo di carburante
Livello del carburante alla Meteo: Temp In
fine del giro
°C
Meteo: Temp Out
valore e unita di misura
3.1415926536
9.80665 m/s2
2.718281828
-32767
sec
Fuel level
$METEOTEMPIN
Sensore temperatura
$METEOTEMPOUT
interna
Sensore temperatura
°C
Meteo: Wind Speed
$METEOWINDSP
esterna
velocità' del vento
km/h
Meteo: Wind Direction
$METEOWINDDIR
Direzione del vento
180E? 180W
Meteo: Bar
$METEOBAR
Pressione barometrica
bar
Meteo: Hum In
$METEOHUMIN
Umidità' interna
% rel hum
Meteo: Hum Out
$METEOHUMOUT
Umidità' esterna
% rel hum
Meteo: Rain
$METEORAIN
Piovosità
mm
Tabella 5-4 costanti presenti in Dataview (quelle precedute dalla parola Meteo si riferiscono a dati raccolti
dalla stazione meteo)
Funzioni matematiche
Nome
Descrizione
ABS(a)
Valore assoluto di "a"
ACS(a)
Arcocoseno di "a" espresso in radianti. L'intervallo dei risultati va da 0 a p . A
deve avere un valore compreso tra 1 e -1. In caso di errore la funzione da
come risultato 0.
ASN(a)
Arcoseno di "a" espresso in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a p /2. A
deve avere un valore compreso tra 1 e -1. In caso di errore la funzione da
come risultato 0.
AT2(a,b)
Arcotangente di "a"/"b" espressa in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a
p /2. "A" e "b" devono essere diversi da 0. In caso di errore la funzione da come
risultato 0.
ATN(a)
Arcotangente di "a" espressa in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a
p /2.
CHMAX (ch)
Valore massimo raggiunto dal canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati
CHMIN(ch)
Valore minimo raggiunto dal canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati
CHAVG(ch)
Valore medio del canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati
COH(a)
Coseno iperbolico di "a"
COS(a)
Coseno di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione da come
risultato 0.
DELTACH(ch)
Differenza tra il primo e l'ultimo valore del canale "Ch" nel gruppo di canali
DERIV(ch)
DIAGGT(Ch,n,t)
DIAGLT(Ch,n,t)
EXP(a)
HYPO(a,b)
INTEG(Ch)
INTEGT(Ch,t)
LN(a)
LOG(a)
LOOKUP1(Tab,
Ch)
LOOKUP2(Tab,
Ch1, Ch2)
MIN(a,b)
MOD(a,b)
SIH(a)
SIN(a)
SQRT(a)
TAN(a)
ZTIME(Ch,n)
selezionati
Derivata del canale "Ch" nel momento attuale. La derivata è calcolata come:
DERIV(Ch) = (ChTi ChTi-1)/Dtime
Dove: ChTi = valore del canale al momento attuale (Ti)
ChTi-1 = valore del canale al momento precedente (Ti)
Dtime = intervallo di campionamento come impostato nel canale
virutale espresso in secondi
Diventa 1 se il valore di "Ch" è maggiore di "n". Rimane in questo stato per il
tempo "t" espresso in secondi dopo i quali torna a 0.
Diventa 1 se il valore di "Ch" è minore di "n". Rimane in questo stato per il
tempo "t" espresso in secondi dopo i quali torna a 0.
potenza di e con esponente "a". In caso di errore la funzione da come risultato
0
Lunghezza dell'ipotenusa del triangolo rettangolo con cateti "a" e "b". teorema
di Pitagora
Ritorna l'integrale del canale "Ch" dal momento 0 al momento corrente.
Ritorna l'integrale del canale "Ch" dal momento "t" al momento corrente.
Logaritmo naturale di "a". Il valore di "a" deve essere positivo. In caso di errore
il risultato è un valore "non definito"
Logaritmo a base 10 di "a". Il valore di "a" deve essere positivo. In caso di
errore il risultato è un valore "non definito"
Funzione di trasferimento monodimensionale
Funzione di trasferimento bidimensionale
Valore minore fra "a" e "b"
"Resto" di "a"/"b". es. MOD(10,3)= 1
Seno iperbolico di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione da
come risultato 0.
Seno di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione va a 0.
Radice quadrata di "a". "A" deve essere maggiore o uguale a 0. In caso di
errore la funzione va a 0.
Tangente di "a" espressa in radianti. "A" deve essere maggiore o uguale a 0. In
caso di errore la funzione va a 0.
Valore assunto dal canale "Ch" "n" campioni dopo il momento corrente. Se "n"
è minore di 0 la funzione restituisce il valore "n" campioni prima del momento
corrente. La frequenza di riferimento dei campioni è quella configurata per il
canale virtuale.
Tabella 5-5 Funzioni matematiche
Le funzioni LOOKUP1 e LOOKUP2 restituiscono il valore di una tabella corrispondente alle coordinate
inseritevi. Il parametro Tab è il nome senza estensione del file contenente la tabella, i parametri "Ch" (Ch
per Lookup1, Ch1 e Ch2 per lookup2) sono i nomi dei canali che forniranno le coordinate della tabella.
Lookup1 supporta solo tabelle monodimensionali, mentre lookup2 anche bidimensionali.
Regole di creazione di una tabella: Una tabella è un normale file di testo. Deve trovarsi
obbligatoriamente nella cartella ...\dataview\setup. Ogni riga rappresenta una riga della tabella, i valori
interni ad ogni riga devono essere separati da un Tab. Se in ogni riga ci sono solo due valori la tabella è
monodimensionale, il primo valore viene considerato come la coordinata e il secondo come il valore da
restituire. In caso che vi siano più di due valori la tabella diviene bidimensionale, La prima riga viene
considerata una riga di coordinate con cui confrontare il valori di Ch2. Nelle righe successive invece, il primo
valore è considerato una coordinata ed è confrontato con Ch1 mentre i successivi valori sono i possibili
risultati della funzione. All'interno di questi file è possibile inserire dei commenti, per farlo è sufficiente
utilizzare il simbolo diesis (#). All'interno di una riga tutto ciò che sta fra il simbolo diesis e la fine della riga è
considerato commento.
# commento
# Tabella monodimensionale
# il primo valori di ogni colonna è una
coordinata
0
0.0
1000
1.0
2000
4.0
3000
9.0
4000
16.0
5000
25.0
6000
36.0
7000
49.0
8000
64.0
9000
81.0
10000
100.0
Figura 5-2 esempio di tabella monodimensionale
# tabella bidimensionali
#colonne separate da Tab
# il primo valori di ogni colonna è una coordinata
0
1000
3000
9000
10000
0.0
9.0
25.0
49.0
30
0
31
79
111
130
61
69
85
160
90
0
115
139
171
5000
0
81.0
39
60
109
91
190
7000
1.0
100.0
55
0
141
99
Figura 5-3 esempio di tabella bidimensionale
Conversioni
Dataview prevede una serie di funzioni per la conversione di dati da un'unita di misura ad un'altra
Nome
CMTOINCH (a)
INCHTOCM (a)
CTOK (a)
KTOC (a)
DEGTORAD (a)
RADTODEG (a)
KMHTOMS (a)
MSTOKMH (a)
Descrizione
converte "a" da centimetri a pollice
converte "a" da pollice a centimetri
converte "a" da gradi centigradi a gradi Kelvin
converte "a" da gradi Kelvin a gradi centigradi
converte "a" da gradi a radianti
converte "a" da radianti a gradi
converte "a" da chilometri ora a metri al secondo
converte "a" da metri al secondo a chilometri ora
Tabella 5-6 Funzioni di conversione
6 Parametri e Funzionalità' del cursore
6.1 Parametri
6.2 Funzioni del cursore
6.3 Funzione di zoom
6.1 Parametri
I parametri di un canale consentono di impostare valori e informazioni valide per tutti i campioni. In
particolare è possibile impostare informazioni utilizzate nei grafici, l'estensione della sua scala nei grafici e il
nome della sua unita di misura. Inoltre è possibile agire sui valori veri e propri tramite l'impostazione di un
certo offset (che verrà sommato a ogni singolo campione), un valore di gain (cha verrà moltiplicato ad ogni
valore) e un filtro. Queste impostazioni sono proprie del canale e ne verrà tenuto conto ogni volta che il
canale verrà utilizzato (rappresentazioni grafiche, canali virtuali, mappa del circuito ed esportazioni binarie e
ASCII).
Per accedere alla finestra di configurazione dei parametri è possibile utilizzare il comando
Configure/Parameters da qui si accede alla finestra di gestione dei parametri di ogni singolo canale.
In alternativa, una volta selezionato, sul browser canali, il canale che si vuole impostare, si puo attivare
l'apposita voce dal popup menù che appare premendo il pulsante destro del mouse.
Le impostazioni dei parametri sono personalizzabili a livello di singolo user.
Figura 6-1 finestra di configurazione dei parametri per un singolo canale
Unit: Nome di identificazione dell'unita di misura, viene visualizzato vicino al nome del canale nelle finestre
grafiche.
Range: Impostazione manuale dell'estensione dell'asse del canale all'interno delle finestre grafiche. Queste
impostazioni hanno effetto solo nel caso l'opzione Auto scale (vedi par. 4.1 graph) non sia attiva. Le scale
impostate all'interno delle singole finestre grafiche hanno la precedenza su queste impostazioni.
Offset & Gain: I valori del canale vengono moltiplicati per il valore di gain e gli viene sommato quello di
offset. Questi valori sono indipendenti da quelli eventualmente impostati per il singolo run all'interno del
browser dati con il comando edit/offset + gain (vedi par. 3.4 offset & Gain). Un canale può avere entrambi
queste impostazioni definite, quale verrà applicata sarà deciso tramite il box Offset & gain mode nella
finestra setup/general/miscellaneous (vedi par. 2.5 miscellaneous).
Filter: I filtri consentono di eliminare dai dati del canale rumore e frequenze non volute. Nel box di
configurazione sono presenti le seguenti alternative: Off, i dati non vengono filtrati. Run Average, ai dati
viene applicata una media mobile. i valori da considerare in ogni media sono misurati in secondi e impostati
grazie ella box lenght. Se in questo box viene impostato il valore 0 la media non viene calcolata. FFT,
consente di effettuare filtri nel dominio delle frequenze. Nell'applicazione di questi filtri il canale viene
trasformato nel dominio delle frequenze, le componenti delle frequenze escluse vengono portate a zero e poi
il segnale viene ricostruito nel dominio del tempo. DataView consente di applicare contemporaneamente fino
a tre di questi filtri fra quelli disponibili (vedi tabella 7-1).
Nome
Low-Pass
High-Pass
Band-Pass
Band-Stop
Descrizione
elimina le frequenze superiori a Freq 1
elimina le frequenze inferiori a Freq 1
elimina le frequenze al di fuori dell'intervallo
descritto da Freq1 e Freq2
elimina le frequenze all'interno dell'intervallo
descritto da Freq1 e Freq2
Tabella 7-1 filtri FFT disponibili
6.2 Funzioni del cursore
Regolazione del passo di spostamento del cursore
Il cursore può essere mosso tramite mouse per trascinamento. Oppure grazie alle quattro frecce della
tastiera. In quest'ultimo caso a ogni pressione della freccia destra o sinistra il cursore si spostera avanti o
indietro sul grafico di un certo spazio detto passo. La lunghezza del quale viene misurata nell'unita dell'asse
delle ascisse, per variarla è sufficiente agire sulle frecce su e giù, la prima aumenta il passo la seconda lo
diminuisce.
Il passo è regolabile anche per il movimento del mouse tramite tastiera. In questo caso si usa la funzione
Tools/snap che consente 3 tipi di regolazione: Off, che permette di spostare il mouse liberamente lungo
l'asse delle x, Auto che utilizza come passo la frequenza più alta fra quella dei canali nel grafico e infine è
possibile scegliere manualmente la lunghezza del passo fra una serie di valori predefiniti.
Finestra cursore
La finestra cursore consente di visualizzare una serie di informazioni aggiuntive sulla posizione del cursore e
su quella di un punto dell'asse x utilizzato per confronto con il cursore. Il punto di confronto viene
configurato automaticamente, una prima volta, all'apertura della finestra; in seguito può essere modificato
grazie alla voce di menù tools/Set Datum oppure con l'omonima voce del menù popup della finestra grafica.
In entrambi i casi viene configurato come punto di confronto il punto in cui si trova il cursore in quel
momento. La finestra cursore mostra per il cursore e il punto di confronto la posizione sull'asse delle x, la
distanza fra questi due punti, il valore di tutti i canali per entrambi i punti e la differenza tra i rispettivi valori.
L'attivazione di questa finestra avviene grazie al comando Tools/All Graphs cursor . La finestra può essere
chiusa come una normale finestra oppure selezionando il comando Tools/close cursor.
Entrambi questi comandi possono essere trovati anche sul menù popup del grafico.
Figura 6-2 finestra cursore
Oltre alla normale finestra cursore esiste anche la finestra cursore singola che visualizza i dati di un solo
canale. Come nella precedente è presente un punto di confronto, ma non venendo mai configurato
automaticamente è possibile avere finestre in cui non è presente. In questo caso oltre al dato attuale del
canale vengono visualizzati anche i due dati successivi e i due precedenti.
6.3 Funzione di zoom
La funzione di zoom consente di ingrandire un parte del grafico, quando è attiva la barra presente sulla parte
superiore della finestra si riduce in proporzione all'ingrandimento a cui è sottoposto il grafico e la percentuale
che vi è riportata indica la percentuale di grafico attualmente visualizzata. La posizione della barra
rappresenta la posizione in cui si trova la parte di grafico visualizzata, per modificarla è possibile trascinare la
barra con il mouse. Il grafico scorrerà visualizzando sempre la parte corrispondente alla grandezza e alla
posizione della barra.
Figura 6-3 finestra grafica sottoposta ad ingrandimento
Aumentare e diminuire l'ingrandimento
I modi principali per cambiare l'ingrandimento del grafico sono i comandi zoom in e zoom out che,
rispettivamente, aumentano l'ingrandimento di una fattore 1:2 o lo diminuiscono di 2:1. La pressione
ripetuta dei comandi incrementa l'ingrandimento lo diminuisce ulteriormente. L'ingrandimento massimo e
quello minimo (situazione normale) sono immediatamente raggiungibili tramite altri due comandi zoom min
e zoom max. Tutti questi comandi fanno parte del menù tools, ne esiste il corrispettivo pulsante sulla toolbar
della finestra grafica e l'omonima voce nel popup menù del grafico.
Ingrandimento manuale
Questo metodo di ingrandimento consente di ingrandire un area a piacere del grafico (o della parte che ne è
visualizzata). Per ingrandire una dato intervallo basta premere il comando Tools/zoom T1-T2 e poi in
successione i due punti estremi di tale area. In alternativa si può trascinare il cursore, con il pulsante destro
del mouse premuto, da un estremo all'altro della parte di grafico che ci interessa e poi selezionare zoom dal
popup che appare non appena smettiamo di premere. Se nello stesso popup si fosse scelto max & min si
sarebbe ottenuto lo stesso effetto del comando tools /max & min sull'intervallo coperto dal trascinamento.
Max & Min report
IL comando tools/max & min apre una finestra contenente un serie di statistiche riguardanti l'andamento
dei canali nell'area del grafico visualizzata. In alternativa è possibile selezionare un'intervallo come
precedentemente descritto e attivare la finestra su tale parte di grafico.
Figura 6-4 finestra di max & min
Sincronizzazione degli intervalli
Normalmente l'ingrandimento di una finestra non ha effetti sulle altre , se si desidera che tutte le finestre
abbiano lo stesso ingrandimento è necessario utilizzare il comando Tools/connect. Tutte le finestre
assumeranno lo stesso ingrandimento o comunque visualizzeranno e terranno conto solo dei dati all'interno
dell'area ingrandita.
Mappa di zoom
Una volta definita la mappa è possibile ingrandirne una singola sezione attivando il comando
tools/map/zoom map e poi selezionando la sezione che ci interessa. La finestra verrà ingrandita in modo da
visualizzare tutta e solamente la sezione selezionata.
7 Mappa del circuito
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
Parametri della mappa
Definizione della mappa
Report
Tabelle
Istogrammi
La mappa del circuito e le sue funzioni collegate sono essenziali nell'analisi delle prestazioni e del pilota sul
tracciato di gara. Il circuito corrisponde a una serie di punti di riferimento corrispondenti alle giunzioni tra
curve e rettilinei del tracciato. Questi punti possono essere trovati automaticamente con alcuni algoritmi di
ricerca oppure manualmente. Una volta che la mappa è stata definita forma la base dell'analisi settore per
settore dei dati raccolti, dando una chiara immagine di dove e perchè il tempo viene perso o guadagnato. La
mappatura del circuito utilizza i canali speed e space definiti in Configure/ Miscellaneous. Una volta definita
la mappa è possibile salvarla (file map) per usi futuri e comparazioni tra differenti sessioni. Tutte le funzioni
inerenti la mappa si trovano nel menù tools/map.
Figura 7-1 Mappa del circuito e sezioni definite
7.1 Parametri della mappa
La definizione delle sezioni della mappa può essere fatta per via automatica sfruttando due canali, la
posizione della farfalla (throttle position) o la accelerazione laterale (lateral acceleration). Entrambi questi
canali possono essere configurati, insieme ai parametri di cui necessitano, nella finestra tools/map/setup.
Inoltre nella stessa pagina sono impostati i canali utilizzati nella definizione della tabella della mappa.
Figura 7-2 finestra di configurazione dei parametri per la mappatura della tabella.
Lateral acceleration: nel primo campo deve essere riportato il nome del canale che monitorizza
l'accelerazione laterale. Nel campo Map limit (G’s) deve essere definita la soglia al di sopra della quale si
considera l'entrata in curva e al disotto l'uscita.
Throttle: Il primo campo deve essere riempito con il nome del canale che definisce la posizione della
farfalla. Nel campo IN-limit invece deve essere inserito il valore di soglia che definisce l'entrata in curva e
OUT-limit quello che per l'uscita.
Med point search: consente di definire un punto di riferimento in ogni sezione. Tale punto puo essere il
massimo o il minimo (a seconda della selezione nel box Search mode) raggiunto dal canale configurato in
Med Label nella sezione.
Min Time (sec): tempo minimo di durata di una sezione. Questo parametro è utilizzato per filtrare i picchi
presenti nei canali "accelerazione laterale" e "posizione della farfalla" che possono dare origine a divisioni
inappropriate della mappa.
Map Numeration: Questo box definisce il modo di numerazione da utilizzare nella mappa. Even vengono
numerate solo le curve (visto che il circuito inizia di solito con un rettilineo numerare le sezioni pari equivale
a numerare solo le curve). All numera tutte le sezioni sia rettilinei che curve.
Custom: la numerazione viene personalizzata a seconda delle impostazioni del campo sotto il box. In
pratica è necessario riempire il campo con i valori da attribuire a ogni sezione (il primo valore all prima
sezione, il secondo alla seconda e così via) separati da una virgola. Se non si vuole attribuire alcun valore a
una sezione al posto del valore è necessario digitare "NO".
Map channels: Questa lista elenca i canali utilizzati per generare i due tipi di tabella come descritto
nel paragrafo 7.4.
Configurazione della mappa
Questa pagina di configurazione permette di impostare le opzioni della definizione della mappa più
strettamente inerenti la sua visualizzazione. Questa pagina è accessibile grazie al comando
configure/miscellaneous.../Circuit computation.
Figura 7-3 configurazione dei parametri della finestra grafica di mappatura del circuito
Circuit orientation: Questo box permette di stabilire l'orientamento del percorso rispetto al traguardo
Lateral acceleration inversion: Se questa opzione è attiva i valori dell'accelerazione laterale sono considerati
invertiti per quanto riguarda la definizione della mappa del circuito.
Auto correction: Se questa opzione è attivata la definizione della mappa viene corretta in modo che la
partenza e il traguardo siano coincidenti.
7.2 Definizione della mappa
La definizione della mappa del circuito può avvenire in modo automatico o manuale, nel primo caso è
possibile scegliere tra due algoritmi di ricerca; Uno basato sull'accelerazione laterale l'altro sulla posizione
della farfalla.
Accelerazione laterale
La mappatura del circuito avviene esaminando l'andamento della accelerazione laterale a cui è sottoposto il
veicolo lungo il tracciato. Ogni volta che tale grandezza supera una certa soglia si considera una entrata in
curva, la curva prosegue fino a che il canale si mantiene al di sopra della soglia, non appena ne scende al
disotto viene registrata una uscita di curva e con essa l'inizio di una nuova sezione.
Figura 7-3 mappatura del circuito tramite accelerazione laterale (min time: 1, Map limit: 1,5 )
Posizione della farfalla
Questa funzione divide il tracciato in sezioni basate sulla posizione della farfalla. Per ciò vengono definite due
soglie una corrispondente all'ingresso in curva e una all'uscita, la sezione iniziera non appena verrà raggiunta
la prima soglia e finirà quando il canale andr à al disotto della seconda.
Figura 7-4 mappatura del circuito tramite posizione della farfalla (min time: 1, IN-limit : -80, OUT-limit:
-60 )
Definizione manuale
Le sezioni del circuito possono essere definite manualmente tramite il comando Tools/map/manual map
definition. Utilizzando il mouse è possibile inserire nel circuito i punti di divisione tra una sezione e l'altra
semplicemente premendone il pulsante sinistro dove si vuole che vi sia una divisione. Una volta inserite tutte
le divisioni premendo END si finisce la procedura. Per maggiore precisione si può anche utilizzare il tasto INS
che mostra una finestra in cui inserire il valore dell'asse delle ascisse su cui ci si vuole posizionare.
Correzione della mappatura del tracciato
In ogni momento è possibile correggere la mappatura definita aggiungendovi o togliendovi punti di divisione
delle sezioni. Per questo si utilizzano i comandi tools/map/Insert point e tools/remove point. Per entrambi
basta premere sul comando e poi sul punto in cui si vuole che venga aggiunto, o rimosso, un estremo della
sezione.
Visualizzazione della mappatura
La mappatura puo essere mostrata o nascosta tramite il comando tools/map/show mapping. Quando è
visualizzata, con il comando tools/view map, viene mostrata la sola numerazione delle sezioni, mentre, con
tools/view report, vengono riportati anche i valori dei canali configurati (vedi par 7.1 map channel) per ogni
estremo di sezione. Infine il comando tools /map/show split-time permette di visualizzare la durata in
centesimi di secondo di ogni singola sezione. Se si effettua un confronto, ad essere mostrato, non è il tempo
assoluto ma la differenza di tempo tra i due giri.
7.3 Report mappatura
Questo comando genera una lista di tutte la sezioni ordinate in modo crescente, per ognuna riporta punto di
inizio, di fine e tempo di percorrenza. Inoltre vengono riportati valore massimo, minimo e medio del primo
canale configurato nella Map channels (vedi par 7.1 Map channels). Quando viene fatto un confronto fra più
gruppi di giri per ognuno vengono riportati i valori assunti dal canale
Figura 7-5 Rapporto visualizzato per la comparazione di due giri.
7.4 Tabelle
Queste tabelle danno un elenco sezione per sezione dei valori dei canali configurati (vedi par 7.1 Map
channels). Esistono due tipi diversi di Tabelle
Tabella MED
Questa tabella visualizza per ogni sezione il valore dei canali corrispondente al valore configurato in Med
point search (vedi par 7.1 Med point search). In pratica per tutti i canali viene riportato il valore che
assumono, in ogni sezione, nel punto identificato tramite la condizione impostata in Med point search.
Figura 7-6 tabella MED
Tabella IN-MED-OUT
Genera un tabella per i primi cinque canali configurati (vedi par 7.1 Map channels). Di ognuno riporta il
valore all'inizio della sezione, il valore alla fine e il valore del punto identificato tramite la condizione
impostata in Med point search (vedi tabella MED).
Figura 7-7 Tabella IN-MED-OUT
7.5 Istogrammi
L'istogramma mostra la durata di ogni sezione in cui è stata diviso il tracciato. In caso di confronto vengono
mostrate le differenze di tempo tra una sezione e l'altra (vedi figura 7-9)
Figura 7-8 Istogramma del giro
Figura 7-9 istogramma di confronto fra due giri
8 Analisi Runtime
8.1
8.2
8.3
8.4
T1 & T2
Allarmi
Condizioni
Ridefinizione dei giri
8.1 T1 & T2
I punti Tn sono i punti di massimo stress del motore all'interno del giro. Una volta che i parametri necessari
sono stati configurati ( finestra configura/T1...) è possibile utilizzare il comando Utility/T1/T2/Search T1 per
posizionare il cursore direttamente sul punto identificato come T1 o T2 e generare una finestra di rapporto
inerente. Questa funzionalità è attivabile anche automaticamente da DataView tramite il comando
setup/general.../search/auto search event; in questo caso la ricerca avviene non appena i dati di un giro
vengono scaricati (vedi par 9.1 auto search event)
Algoritmi di ricerca
I punti Tn sono i punti in cui, contemporaneamente o in rapida successione, il veicolo si trova alla massima
velocità e la farfalle si trova in posizione completamente alzata. La condizione di quest'ultima è definita da
due valori, uno per la posizione completamente aperta e l'altro per la deviazione che indica il rilascio della
farfalla.
Figura 8-1 Visualizzazione grafica di un punto Tn
Se più di un punto soddisfa le condizioni necessarie viene selezionato quello con la velocità più alta.
Il punto Tn è quello più vicino sulla curva della velocità. si noti che, l'algoritmo di ricerca dei punti Tn utilizza
il canale indicante la posizione della farfalla e quello della velocità che deve essere configurato nell'apposita
finestra configure/miscellaneous/special channels/speed (vedi par 2.5).
T2 è definito in maniera identica a T1. Per definizione in un giro esiste un solo punto di massimo stress,
quindi T2 è utilizzato per indicare punti di stress di particolari tratti del circuito, o ancora per identificate il
secondo punto di stress maggiore dopo quello massimo.
Configurazione dei punti Tn
Si noti che i due punti possono essere configurati in modo del tutto indipendente, indi la spiegazione
seguente è valida per entrambi. Le configurazioni possono essere salvate e richiamate da questa finestra.
Oltre alle opzioni disponibili in questa finestra sono configurabili anche quelle riguardanti la ricerca
automatica dei punti Tn, illustrate nel par 9.1 search.
Figura 8-2 Finestra si configurazione di T1 e T2
T1 n: Box di selezione del punto Tn da configurare, la scelta è tra T1 e T2. Tutte le altre configurazione della
pagina si riferiscono al punto qui indicato ed eventualmente cambiano di conseguenza.
Time Range (sec): intervallo di tempo da prendere in considerazione nella ricerca del punto Tn. Se
vengono lasciati entrambi a 0 il punto viene cercato su tutto il giro.
Throttle: canale della posizione della farfalla.
Throttle limit: valore indicante la posizione "completamente aperta" della farfalla.
Deviation: valore della deviazione della farfalla. Viene utilizzato dal programma per sapere quando la
farfalla viene rilasciata.
Average time (CSec.): durata media del filtro, espressa in centesimi di secondo, per i valori del canale
visualizzati a T1.
8.2 Allarmi
Gli allarmi permettono di rilevare e rendere evidenti le situazioni anomale nell'andamento dei canali, durante
giro corrente. Questa funzione consente il controllo delle eventuali anomalie nel momento stesso in cui
avvengono. La gestione degli allarmi avviene tramite la finestra configure/alarms... che permette di
aggiungere, togliere allarmi e scegliere su quali tipi di giri applicarli (in base al loro marker). Sono disponibili
altre opzioni riguardanti la ricerca automatica degli allarmi nella finestra di configurazione
Setup/general/search (vedi par 9.1 search).
Configurazione del singolo allarme
Gli allarmi vengono definiti specificando l'intervallo di valori accettabili all'interno dei valori plausibili. Se un
valore è entrambe le cose l'allarme non scatta. Se invece plausibile senza essere accettabile l'allarme scatta.
Infine un valore che non è neppure plausibile non viene preso in considerazione, questo permette di filtrare
rumore e valori spurii.
Figura 8-3 Finestra di configurazione dell'allarme
All'allarme è possibile collegare una condizione (per ulteriori informazioni sulle condizioni si veda
par 8.3 )
Finestra grafica di allarme
Le finestre di allarme vengono aperte dal comando Graph/Alarms Window/Open. Al loro interno per ogni
canale sono presenti tre campi, il primo riporta il nome del canale, il secondo e il terzo, visualizzati
immediatamente sotto, il valore massimo e quello minimo assunti dal canale. Il colore di sfondo di questi
ultimi due campi indica l'intervallo di appartenenza del valore. I valori validi hanno sfondo verde, quelli solo
plausibili rosso (allarme scattato) e quelli che non sono nessuno dei due giallo
Figura 8-4 finestra allarmi
8.3 Condizioni
Questa funzione permette di configurare condizioni logiche rispetto a uno o più canali. DataView consente un
massimo di 32 condizioni. Ad ognuna delle quali è possibile attribuire un nome identificativo. La gestione
delle condizioni avviene tramite la finestra configure/conditions, da qui è possibile accedere all finestra di
configurazione di ogni singola condizione.
Configurazione delle condizioni
La condizione è composta di espressioni booleane, riferite a un canale, collegate fra di loro da operatori
logici. Ogni riga rappresenta una espressione composta da un operatore booleano e i suoi due operandi; il
primo dei quali è sempre un canale e il secondo sempre un valore. Alla fine della riga è presente un
operatore logico che indica la relazione con la riga successiva. Se non vi sono righe sottostanti al posto
dell'operatore logico viene inserita la scritta "STOP". La condizione può essere composta al massimo da
quattro condizioni booleane.
Figura 8-5 finestra di configurazione dell'allarme
simbolo
=
<>
>
<
>=
<=
Tabella 8-1 condizioni booleane
descrizione
uguale a
diverso da
maggiore di
minore di
maggiore uguale a
minore uguale di
Gli operatori logici possibili sono And, Or, Xor, per un loro descrizione più dettagliata si veda il par 5-1
operatori logici . Nell'elenco appare anche la parola "STOP" che indica che la condizione è terminata.
8.4 ridefinizione dei giri
Questo sottomenù consente di ridefinire i giri scaricati, questo perchè durante l'acquisizione è possibile che
alcuni dati (primi o gli ultimi) di un giro finiscano nel giro successivo e quindi li si vuole riordinare, oppure
perchè si ha necessità di suddividere i giri scaricati in unita più piccole.
DataView da in realtà la possibilità di effettuare anche il procedimento inverso appendendo cioè dei giri in
uno unico, ma tale opzione è disponibile solo da browser dati (vedi par 3.9), unico ambiente in cui sia ha il
completo controllo di tutti i giri dell'archivio.
Manual definition
Questo comando consente di dividere un giro caricato in giri più piccoli, per la scelta del punto (o dei punti)
di divisione si utilizza una finestra grafico. Dopo aver selezionato il comando Utility/lap definition/manual
definition (il programma segnala che il comando è attivo cambiando la forma del cursore, vedi figura 9-9)
ogni pressione del tasto sinistro del mouse, su un certo punto del grafico, provoca una divisione del giro e la
conseguente formazione di due giri contigui. Uno contenente i dati precedenti la divisione e l'altro quelli
successivi. È possibile creare più punti di divisione, con la conseguenza che un giro può essere spezzato in
numerosi giri più piccoli. Una volta posizionate tutte le divisioni che ci interessano possiamo rendere
permanente la divisione premendo end. In qualunque momento, prima della pressione del tasto end, è
possibile annullare questa procedura premendo il tasto esc.
Figura 9-9 divisione dei giri con la funzione manual definition
9 Automatizzazione dei compiti
9.1 Operazioni automatiche sui dati acquisiti
9.2 Lap marker
9.3 Lap Definition
DataView consente, l'automatizzazione di una serie di procedure. Alcune riguardanti l'acquisizione dei dati,
quali l'attribuzione del marker oppure la definizione del giro (in realtà il coordinamento della fine del giro con
il segnale di traguardo), altre l'esportazione dei dati e altre ancora la loro analisi. Fra queste ultime sono
presenti la ricerca dei punti di massimo stress t1 e t2 e gli allarmi che effettuano un continuo monitoraggio
dei dati.
9.1 Operazioni automatiche sui dati acquisiti
Data Rx
La pagina Data RX si occupa di tutte quelle operazioni eseguite automaticamente dal programma sui dati
ricevuti. Come si può notare dalla figura 9-1 questa pagina è divisa in due parti principali: la auto tasks e la
auto load. La prima, consente di creare una lista di operazioni, da eseguire automaticamente sui dati
ricevuti, aggiungendole tramite il tasto add... e rimuovendole tramite Remove. Parte di queste opzioni ha
inoltre la possibilit à di essere applicata solo a certe modalità di acquisizione dati.
Figura 9-1 Configurazione Data Rx
Auto RX: Questa opzione aggiorna automaticamente i grafici non appena viene scaricato un nuovo giro.
Questo può rallentare il processo di ricezione specialmente se i grafici presentano un alto numero di canali o
dei canali matematici molto complessi. Per aumentare la velocità del processo di scarico dei canali è possibile
disabilitare questa opzione e usare la combinazione di tasti CTRL+ALT+X per aggiornare lo schermo.
Lap definition: : Se questa opzione e’ attivata DataView sposta la chiusura del giro in corrispondenza con
l’azzeramento del valore di un canale precedentemente stabilito (di solito il tempo del giro o la distanza).
Questo perchè alcuni canali vengono azzerati quando viene ricevuto il segnale di traguardo. Quindi con il lap
definition attivo tutti i giri sono allineati al segnale di traguardo. Se questa opzione non è inserita nella lista il
giro viene chiuso con la precisione minima di un secondo, come ricevuto dal data logger.
Export to bin: Se attivato, i nuovi dati ricevuti, vengono automaticamente salvati in formato bin nella
cartella di export.
Import data from meteo: Aggiunge le informazioni provenienti dalla stazione meteo a ogni nuovo giro.
Il pulsante config... apre la finestra di configurazione delle voci della lista (non tutte le voci sono
configurabili). Qui (come visibile in figura 9-2) è possibile definire per quali dati applicare la funzione in base
al tipo di dato (es. real time) e alla modalit à di ricezione impostata (es. can o ethernet). Alcune voci hanno
inoltre bisogno che nella configurazione venga specificato un file, ad esempio per l'importazione dei dati
meteo è necessario specificare dove sono contenuti.
Figura 9-2 esempio di finestra di configurazione delle voci dalla lista degli Auto tasks
Auto Rx Remote: Questa funzione è simile ad Auto Rx ma viene applicata ad un PC in remoto.
L'utente può aprire un file di acquisizione presente su un'altra stazione della rete. Con questa opzione
attivata i grafici vengono aggiornati ad ogni nuovo giro scaricato.
Search
In questa pagina è possibile automatizzare la ricerca degli allarmi e degli eventi T1 e T2. Entrambe queste
funzionalità sono attivabili anche manualmente, in questa pagina e' possibile configurarli in modo che
vengano attivate automaticamente non appena viene scaricato un giro. La funzionalità Allarmi permette di
definire degli intervalli di validità per i canali acquisiti (vedi par 8.2). La verifica automatica degli allarmi
provoca l'apertura della apposita finestra grafica non appena un allarme viene trovato.
La funzionalità T1 & T2 permette di trovare i punti di massimo stress del motore durante il giro (vedi par
8.1). La ricerca dei punti Tn e' in tutto e per tutto uguale all'apposito comando (Utility/T1 T2/search T1), il
cursore viene posto al tempo T1 e la finestra di T1 report viene visualizzata.
Figura 9-3 Pagina di configurazione degli allarmi e degli eventi Tn.
Auto Search Alarms: L'attivazione di questa opzione fa si che ad ogni nuovo giro caricato vengano
verificate le condizioni di allarme impostate. Questa opzione ha tre modalità:
Modalità
off
Show alarms
descrizione
Opzione disabilitata, gli allarmi non vengono
verificati automaticamente.
Viene effettuata la ricerca delle condizioni
d'allarme e vengono mostrati nella finestra solo i
canali in cui tale condizione è scattata.
Viene effettuata la ricerca delle condizioni
d'allarme e vengono mostrati nella finestra tutti i
canali in cui è stato configurato un allarme.
show all
Tabella 9-1 Modalità di selezione di auto search alarms.
Auto Show Beacon Channels: se abilitato visualizza automaticamente il beacon channels presente
nell'header del giro.
Event: questa box permette di selezionare l'evento Tn da configurare, la configurazione dei due eventi e'
del tutto indipendente l'una dall'altra.
Auto Search Event: L'attivazione di questa opzione fa si che ad ogni nuovo giro caricato vengano cercato il
corrispondente punto Tn
Open Report: Questa funzione è ausiliaria alla precedente, e come tale è accedibile solo se la precedente è
attiva. In quest'ultimo caso l'abilitazione di questa opzione provoca l'apertura della finestra di rapporto (vedi
par 4.11) dell'evento Tn, non appena quest'ultimo viene rilevato. La finestra di rapporto da visualizzare deve
essere configurata, tramite il tasto Browse..., nella box a fianco di questa opzione
9.2 lap marker
Quando i dati di un giro vengono scaricati il programma si preoccupa di attribuirgli un marker. Il marker è
una parola identificativa del tipo di giro acquisito. Descrive che cosa rappresentano i dati acquisti; se si tratta
solo di un test sulla vettura o di un giro vero e proprio. In quest'ultimo caso il marker identifica se la vettura
ha effettuato un giro completo, quindi l'inizio e la fine del giro sono indicate da un passaggio sul traguardo,
oppure è rientrata ai box, ne è uscita o entrambe le cose. I tipi di marker attribuibili sono riportati accanto al
loro significato nella tabella 3-1. Non sempre è possibile attribuire il giusto significato al giro scaricato,
perchè a volte questo dipende dal giro seguente. Per questa ragione è possibile modificare i marker dei dati
già acquisiti (vedi par 3.4 markers e commenti del giro). Il marker viene attribuito in base agli eventi che
portano all'inizio e alla fine del giro e in base al valore del Shift check distance. Quest'ultimo rappresenta il
massimo valore che può registrare il canale spazio durante un controllo sulla trasmissione. Tutti i valori
maggiori sono considerati giri in pista, mentre quelli minori test.
Evento di inizio giro
Evento di fine giro
Trigger ON
Trigger ON
Trigger ON
Trigger ON
Beacon
Beacon
Beacon
Beacon
Trigger ON
Beacon
Autolimit
Autolimit
Trigger OFF
Trigger OFF
Beacon
Beacon
Trigger OFF
Trigger OFF
Beacon
Beacon
Autolimit
Autolimit
Trigger OFF
Beacon
confronto spazio/ shift
check
Spazio < Shift Check
Spazio > Shift Check
Spazio < Shift Check
Spazio > Shift Check
Spazio < Shift Check
Spazio > Shift Check
Spazio < Shift Check
Spazio > Shift Check
Always
Always
Always
Always
Marker attribuito
ETEST
O+B
TEST
OUT
TEST
BOX
TEST
LAP (no marker)
(no marker)
(no marker)
(no marker)
(no marker)
Tabella 9.3 logica di attribuzione del marker
La configurazione della funzionalità dei lap marker è costituita dalla sola configurazione della Shift check
distance. Questo valore viene configurato nella pagina Options della finestra di configurazione
capture/acquisition files... (vedi par par 10.2 Lap marker).
9.3 Lap Definition
Durante una acquisizione, i giri ricevuti raramente sono correttamente delimitati, spesso gli ultimi dati
dell'uno vengono inclusi in quello successivo (risultando quindi di fatto i primi di quest'ultimo) o al contrario i
primi dati di un giro possono essere inclusi alla fine del precedente (vedi figura 9-4).
Questo perchè i dati acquisiti sono memorizzati in blocchi corrispondenti ad un secondo di acquisizione, e il
segnale di traguardo non è necessariamente sincronizzato ad un blocco.
Figura 9-4 Giro senza lap definition
La funzione di Lap definition rimedia la problema prendendo un canale come punto di riferimento e
considerando l'inizio del nuovo giro come il punto in cui il canale si azzera. Questo è possibile perchè canali
come la distanza e il tempo vengono azzerati quando la vettura riceve il "segnale di traguardo". In questo
modo, dopo l'applicazione del lap definition, il giro memorizzato è perfettamente allineato con il "segnale di
traguardo". Il canale viene configurato nella finestra utility/lap definition/configure... nel campo Distance /
Time Channel. Mentre il campo Ramp Threshold indica il valore che ha il canale configurato al suo azzerarsi
(non sempre un canale si azzera a zero).
Figura 9-5 finestra di configurazione del lap definition
Questa funzionalità può essere applicata in due modi differenti: automaticamente (vedi par 9.1 Data Rx) al
momento di ricevere i dati, oppure manualmente in un secondo tempo, tramite il browser dati, selezionando
tutti i giri del run da riallineare e attivando il comando "Search lap".(vedi par 3.9 Ricerca giri).
10 Scarico dati
10.1
10.2
10.3
10.4
Configurazione dell'interfaccia d'acquisizione
Configurazione dell'acquisizione
Scarico dati manuale ed automatico
Inizializzazione di un sessione di acquisizione
Questo capitolo illustra le procedure da mettere in opera per iniziare un'acquisizione dati, quelle necessarie
allo scarico dei dati e alla conclusione dell'acquisizione stessa.
Per lo scarico dei dati DataView puo utilizzare due tipi di interfaccia, la scheda ethernet oppure quella can.
Entrambe consentono il collegamento diretto al data logger come descritto nel capitolo 1.
Questo capitolo parte dal presupposto che tali schede siano presenti e correttamente installate all'interno del
Pc e che il Pc sia correttamente collegato al Data logger. Tutte le procedure descritte, salvo dove altrimenti
specificato, riguardano entrambi questi collegamenti.
Una volta acquisito il giro DataView può essere configurato per eseguirvi in automatico una serie di azioni,
esse comprendono sia la manipolazioni e l'analisi dei dati appena ricevuti che l'esportazione degli stessi (
vedi paragrafi 9.1 Data Rx e 9.1 search).
Tutti i dati scaricati vengono archiviati nella apposita cartella (per la configurazione della quale si veda par
2.4) secondo il sistema di archiviazione selezionato (vedi par 1.2). Per una successiva consultazione e
gestione dei degli archivi così creati verr à utilizzato il browser dati (vedi cap 3).
10.1 configurazione dell'interfaccia d'acquisizione
DataView consente il collegamento diretto al data logger. Questa finestra (Capture/setup
acquisitions/dlmanager) consente di stabilire le modalità dello scarico dati, in particolare di stabilire quanto
dello scarico dati deve essere delegato a DataView e quanto deve rimanere sotto il controllo dell'utente.
Figura 10-1 Finestra di configurazione DLManager (Data logger manager)
Auto download: DataView fornisce la possibilità di scaricare automaticamente i dati presenti sul
DataLogger non appena viene stabilito un link Ethernet con quest’ultimo. Al primo collegamento viene
richiesto se scaricare tutto il contenuto della memoria oppure scegliere manualmente da un elenco i dati da
scaricare. Per evitare che un dato venga scaricato piu’ volte, l’auto download memorizza l’ultima
informazione scaricata, quindi questa richiesta viene effettuata ogni qualvolta attivando l’auto download
Dataview non trova corrispondenza in memoria dell’ultima informazione scaricata (es: dopo uno scarico,
effettuando un giro di memoria l’ultimo lap scaricato non c’e’ più).
Auto Restart: Una volta scaricato l'ultimo giro viene inviato un segnale di Restart al Data logger. Se questa
opzione è disabilitata il data logger, prima di riprendere l'acquisizione, attenderà due minuti o finché il
collegamento non viene interrotto.
TLap Loop: Questa opzione è alternativa all'auto download ed è selezionabile solo se l'altra non è
selezionata. Finché il data logger è connesso viene visualizzata la tabella di selezione dei giri (TLap) e viene
richiesto all'utente di selezionare i giri da scaricare. Questa opzione è presente solo per il collegamento con
alcuni tipi di data logger.
Protected ethernet mode: Attivando il flag “Enable”, nell’apposita casella di testo viene inserita una
password per il dispositivo selezionato in quel momento per lo scarico dati; questa viene richiesta ogni
qualvolta si selezioni un altro dispositivo sulla rete per creare una protezione contro un eventuale sbaglio di
selezione per effettuare uno scarico.
10.2 Configurazione dell'acquisizione
La configurazione dell'acquisizione avviene tramite la finestra capture/acquisition files... Nel presente
paragrafo vengono descritte solo le pagine indispensabili alla acquisizione, oltre a queste sono presenti tre
pagine di contenuti opzionali: Offset, costants e user Record. La funzione di queste pagine è già stata
spiegata all'interno del paragrafo 3.4. Paragrafo a cui si deve far riferimento tenendo conto che le pagine di
cui qui si parla, consentono configurazioni prima che l'acquisizione abbia inizio, valide per tutta la sua durata
e su una qualunque delle quattro vetture configurabili.
Mentre, le finestre del capitolo 3, consentono la stessa operazione ma su dati già acquisiti e quindi solo sulla
vettura e sul run (o giro) a cui quei dati si riferiscono. La scelta della vettura da configurare avviene
semplicemente scegliendo la voce appropriata nell'apposito box, ogni vettura viene identificata per mezzo
dei valori attribuiti ai campi Car name e driver name della pagina Car.
Session
Questa pagina consente di attribuire un nome al tracciato e alla sessione d'acquisizione che si va ad iniziare,
questi due campi verranno utilizzati nel run system per la generazione della gerarchia di cartelle utilizzata
nella archiviazione dei dati (vedi par 1.2).
Figura 10-3 pagina di configurazione dei dati relativi alla sessione
Car
Questa pagina permette di configurare i dati riguardanti la vettura, il pilota e il motore. Di questi dati l'unico
rilevante ai fini della archiviazione è il nome della macchina, campo Car name, che deve corrispondere
all'alias attribuito al data logger; per questo, oltre che manualmente, questo campo è riempibile tramite il
tasto browse che apre una finestra contenente tutti gli alias possibili. Tutti gli altri campi sono opzionali ai
fini dell'inizio dell'acquisizione.
Figura 10-4 pagina di configurazione dei dati relativi alla vettura
Options
Questa finestra consente di scegliere il sistema di archiviazione che si desidera utilizzare per
l'immagazzinamento dei dati ricevuti. Il campo Storage file system mostra Manual system (vedi par 1.2). Per
ogni modifica, è necessario chiudere e riaprire la finestra di configurazione.
Figura 10-5 Pagina di configurazione delle opzioni
Il manual system non consente di configurare le liste Drivers/cars e Devices dove la prima lista permette di
selezionare solo i piloti (e veicoli) che si desiderano utilizzare nell'acquisizione mentre la seconda permette la
stessa cosa per quanto riguarda i metodi di acquisizione (Cable, Realtime).
Lap Marker: Quando i dati di un giro vengono scaricati il programma si preoccupa di attribuirgli un marker.
Non sempre è possibile attribuire il giusto significato al giro scaricato, perché a volte questo dipende dal giro
seguente. Per questa ragione è possibile modificare i marker dei dati già acquisiti (vedi par 3.4 markers e
commenti del giro). Il marker viene attribuito in base agli eventi che portano all'inizio del giro, alla fine del
giro e in base al valore del Shift check distance. Quest'ultimo rappresenta il massimo valore che può
registrare il canale spazio durante un controllo sulla trasmissione. Tutti i valori maggiori sono considerati giri
in pista, mentre quelli minori test.
Automation - Device recognition: Opzione per memorizzazione automatica nel file DTX dell’informazione
riguardante il metodo di acquisizione utilizzato. Questa opzione non è selezionabile in manual system, sarà
quindi necessario ricordarsi di cambiare file al cambiare del metodo di acquisizione.
Automation - Run recognition: Questa fa si che il programma raggruppi in un file solo i giri appartenenti
allo stesso run. La divisione in run risulta importante perché permette di tener traccia di tutte le variazioni di
configurazione della vettura che vengono realizzate fra un run e l'altro, in tal maniera a fine sessione si ha
un archivio storico del procedimento seguito per il raggiungimento delle prestazioni attuali della vettura. Per
identificare l'inizio di un nuovo run, DataView, controlla nei dati acquisiti se il numero del giro è uguale a 1;
in tal caso, il file del run corrente viene chiuso e ne viene iniziato uno nuovo con numero maggiore di uno
rispetto al precedente. All'interno del
manual system la gestione del run non porta alla creazione di un solo file per run, ma semplicemente alla
attribuzione di un suffisso, nel nome del file, recante il numero del run. Il numero del run può essere
incrementato manualmente nella pagina Acquisition Files tramite la pressione del tasto New Run.
Automation - Car recognition: Se attivato, il programma verifica automaticamente il veicolo di
provenienza e sceglie di conseguenza la cartella in cui memorizzare i dati. Per questa operazione DataView
confronta l’informazione ‘ALIAS’, impostata nel data logger, confrontandola con i nomi delle vetture impostati
per le varie cartelle. La vettura che coincide con l’alias viene utilizzata per il salvataggio dei dati, altrimenti
verrà usata la cartella corrente. Questo automatismo è disponibile solo con alcuni data logger.
Destination files
Questa finestra visualizza l'archivio che verrà riempito con i dati che si acquisiranno. Il sistema di
archiviazione scelto e’ Manual system (vedi par 1.2).
Manual system: Con questo sistema di archiviazione l'utente può selezionare una cartella e un file diverso
per ogni vettura. La scelta della vettura da configurare avviene tramite il campo Current Car, tutti i dati della
pagina si riferiscono sempre alla vettura selezionata in questo campo. Il campo file name permette di
impostare il nome del file dtx in cui memorizzare i dati, se non si intende inventarne uno DataView può farlo
automaticamente premendo il pulsante Auto. Tramite il pulsante browse è possibile inserire nel campo
directory la cartella in cui memorizzare i dati relativi alla vettura attiva. Come per il run system il pulsante
New Run... incrementa di uno il numero del run ad ogni sua pressione. Se è attivo il run recognition al nome
del file viene aggiunto un suffisso contenente il numero del run.
Figura 10-7 pagina destination file del Manual system
10.3 Scarico dati manuale ed automatico
Per la configurazione dello scarico dati si veda il paragrafo 10.1. In entrambe le modalit à, una volta
avvenuto lo scarico, il data logger interrompe l'acquisizione per un paio di minuti a meno che non gli venga
dato un comando di restart, ciò è possibile manualmente capture/data logger/restart oppure
automaticamente selezionando l'opzione auto restart.
Scarico automatico
In questa modalità DataView scarica automaticamente, dal data logger, tutti i giri che non sono ancora stati
scaricati mano a che sono resi disponibili. Questa modalità si scarico dati è attivabile sia tramite la finestra
capture/data logger che tramite la voce di menù capture/autodownload.
Scarico manuale
In questa modalità lo scarico avviene tramite una finestra detta data logger manager (DLManager) che
mostra tutti i giri contenuti nel data logger e permette di scegliere quali scaricare. In pratica, lo scarico
manuale, consiste nel richiedere al data logger la Lap table (TLap) contenete informazioni su tutti i giri da
scaricare. Queste informazioni vengono poi mostrate sulla finestra DLManager. Per effettuare questa
richiesta sono previsti in DataView due metodi. Il primo, manuale, attivabile tramite il comando capture/data
logger/select laps invia la richiesta e visualizza i dati della Tlap ricevuta in risposta nel DLManager. In
alternativa, se attiva l'opzione TLap Loop, La richiesta della TLap sarà fatta automaticamente in
continuazione dal DataView, ma il DLManager verrà mostrato solo quando saranno resi disponibili dei nuovi
dati.
Figura 10-8 Data Logger Manager
Una volta confermata la selezione dei giri, DataView inizia lo scarico dei dati. Per tutta la durata
dell'operazione viene visualizzata una finestra che indica lo stato della comunicazione e l'ammontare di dati
trasferiti.
Cancellazione della memoria
Questo comando (capture/data logger/clear memory) consente a DataView di cancellare la memoria interna
del data logger, per quanto riguarda i giri immagazzinati. In ogni caso la Logging table non viene toccata
lasciando il data logger pronto per l'acquisizione.
10.4 Inizializzazione di un sessione di acquisizione
In questo paragrafo verranno descritte le procedure necessarie alla messa in opera di una sessione di
acquisizione con uno dei due sistemi di archiviazione (run e manual). Le procedure qui descritte fanno
riferimento alle finestre e alle configurazioni già illustrate nel capitolo e devono essere considerate una
traccia da seguire più che una procedura obbligatoria. Si è cercato di mantenere quanto più possibile
uniformi le procedure descritte sia per numero di punti che per loro significato, in modo da facilitarne
l'utilizzo. Delle procedure seguenti solo la prima è completamente spiegata, delle altre sono spiegate solo le
differenze rispetto a questa.
Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Run system
Questa procedura riporta tutti i passaggi necessari per l'attivazione di una acquisizione con il metodo di
archiviazione Run system, alcuni di questi passaggi non dovranno essere effettuati tutte le volte, specie
quelli riguardanti le configurazioni generali e il DLManager, in molti casi la configurazione preimpostata sarà
sufficiente e quindi si potrà saltare il punto della procedura.
1. Impostare la configurazione dell'interfaccia nella finestra Capture/Setup Acquisitions (vedi par 10.1).
Consigliato abilitare Auto Restart (in modo che il data logger riprenda l'acquisizione non appena terminato lo
scarico dati) e AutoDownload (per scaricare in automatico i dati aggiornati).
2. Selezionare la cartella di download in Setup/General/Directories (vedi par 2.4 directories).
3. Impostare le voci della pagina Setup/General/DataRX a seconda delle esigenze (vedi par 9.1 Data RX).
Consigliato attivare Auto RX e Auto Laps Definition.
4. aprire la finestra Capture/Acquisition Files.../Cars impostare il nome di tutte le vetture impiegate nella
sessione di acquisizione e il nome dei relativi piloti (vedi par 10.2 Cars).
5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Run
system e disabilitare, nei campi Drivers/Cars e Devices, tutte le voci non utilizzate nella sessione (vedi par
10.2 Options). Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda
delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte.
6. Impostare le pagine Offsets, Constants , User Record della finestra Capture/Acquisition Files... a seconda
delle esigenze. Consigliato: dove possibile caricare i dati della precedente sessione, in modo da avere una
base, e aggiornare i valori che si intendono modificare. Questa operazione può essere eseguita anche in un
secondo tempo (vedi par 3.4).
7. Scegliere un interfaccia di acquisizione fra le due disponibili (can o ethernet) e selezionare l'apposita voce
di menù. Rispettivamente Capture/Activate Ethernet (TCP/IP) e Capture/Activate CAN. Una volta selezionata
una delle due voci ci apparirà la prima finestra di una procedura guidata.
8. La prima pagina della procedura guidata permette di inserire i dati inerenti la sessione (vedi par 10.2
Session). I campi relativi al nome del tracciato e quello della sessione sono obbligatori, i restanti possono
essere riempiti in un secondo tempo (vedi par 10.2 Session e par 3.4 Sessione e vettura).
Quando sono state compiute tutte le impostazioni volute premere next.
9. La seconda finestra della procedura guidata permette di inizializzare il file di destinazione dei dati e la
gerarchia di cartelle atta a contenerlo (vedi par 10.2 Destination files). Premendo Init All... verranno create
le cartelle necessarie (se non già presenti nella cartella di download) e il numero del run verrà portato a
zero. Si noti che: DataView segnalerà se un'archivio con le stesse impostazione è già presente nella cartella
di download, in caso si decida di procedere comunque i file già presenti verranno soprascritta a meno che il
numero del run che ci si appresta ad acquisire non sia maggiore al più grande fra quelli acquisiti (vedi par
10.2).
10.
Se
sono
state
abilitate
tutte
le
impostazioni
della
sessione
capture/Acquisition
Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition
sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è
stato abilitato Car recognition, per indicare a DataView di quale auto si desiderano acquisire i dati, si dovrà
selezionarne un device e premere Set Current. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start .
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Riattivare un'acquisizione - Run system
A volte puo essere necessario riattivare il processo di acquisizione (ad esempio per cambiare interfaccia di
acquisizione). In questi casi la procedura è molto simile alla precedente, si tratta in pratica di creare una
sessione contigua alla precedente. Per fare questo è ovviamente importante non reinizializzare l'archivio.
1-7 come nella procedura precedente.
8. Mantenere il nome del tracciato e quello della sessione che si vuole riprendere, il resto dei campi è
opzionale. Premere Next.
9. NON premere nessuna inizializzazione (pulsanti init all, init car e init file), l'archivio non deve essere
inizializzato visto che stiamo riprendendo la sessione non ne stiamo iniziando una nuova.
10 Selezionare l'auto corrente (selezionarne un device e premere Set Current). Premere Start.
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Manual system
La preparazione di una sessione di acquisizione nel manual system è molto simile a quella seguita per il
manual system; le differenze sono riportate qui di seguito.
1-4 come per il run system.
5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a
Manual system. Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda
delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte.
6-8. come per il run system.
9. Selezionare la cartella di download, inserire il nome del file che si desidera creare o premere Auto per
lasciare questo compito a Dataview. Premere initialize per inizializzare l'archivio.
10.
Se
sono
state
abilitate
tutte
le
impostazioni
della
sessione
capture/Acquisition
Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition
sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run... fino a raggiungere il valore desiderato. Se non
è stato abilitato Car recognition sarà necessario selezionare la vettura di cui ci interessa acquisire i dati
nell'apposito campo. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start .
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Riattivare un'acquisizione - Manual system
Come già detto per il manual system puo essere necessario riattivare una sessione di acquisizione.
Come prima la procedura da seguire è molto simile alla precedente con le seguenti eccezioni 1-8 Come nella
procedura precedente.
9 Mantenere la stessa cartella di download della sessione che si intende riattivare, premere il pulsante
browse e selezionare il file precedentemente utilizzato.
10-11 Come nella procedura precedente.
11 Scarico dati in tempo reale
11.1 Configurazione Real time
11.2 Inizializzazione di un sessione Real time
Oltre al normale scarico dati DataView consente di effettuare un collegamento dati in tempo reale.
Questo tipo di collegamento riceve e rende possibile l'analisi dei dati mano a mano che sono disponibili
senza dover aspettare il completamento di un giro come per il collegamento descritto nel capitolo
precedente (vedi cap 10). Questo rende possibile l'analisi dei dati in tempo reale (vedi cap 12). Per questo
tipo di acquisizione DataView utilizza il collegamento CAN.
Questo tipo di acquisizione utilizza le stesse logging table utilizzate dal sistema precedentemente descritto,
ma i canali configurati in un tipo di acquisizione sono del tutto indipendenti da quelli dell'altra.
Il capitolo presente descrive le procedure necessarie a per configurare una sessione di acquisizione in tempo
reale dalla programmazione del data logger all'ambiente di DataView.
11.1 Configurazione Realtime
La configurazione dell'acquisizione in tempo reale ha molti punti in comune con il normale scarico dati.
Innanzitutto le stesse impostazioni per il sistema di archiviazione, offset, costanti e User Record (vedi par
10.2). Le configurazioni specifiche di questo tipo di acquisizione sono raccolte nella finestra di
configurazione, RealTime/Setup... Questa finestra si compone di due pagine setup e options. La prima viene
utilizzata per il caricamento della Logging table. Il pulsante view consente inoltre di esaminarne il contenuto.
Figura 11-1 Pagina di configurazione Setup del acquisizione RealTime
La seconda pagina, options, invece permette di configurare le opzioni inerenti la graficazione dei dati (vedi
capitolo 12) con particolare attenzione per il trattamento dei buchi radio (dati NO-RX) sempre all'interno dei
grafici Real time. Questi grafici mostrano i dati, mano a mano che sono disponibili, a partire dal lato sinistro
fino al lato destro del grafico percorrendo l'asse delle ascisse che ha estensione pari al valore riportato nel
campo X Width. Una volta che i dati hanno raggiunto questo lato, l'asse x viene traslato di tanti secondi
quanti ne sono riportati nel campo Scroll.
Figura 11-2 finestra di configurazione real time pagina options
Show Laps: questa box permette di scegliere il modo in cui i diversi giri vengono visualizzati all'interno del
grafico. Se viene selezionata la voce continuous i giri sono visualizzati uno di seguito all'altro, ognuno come
prosecuzione del precedente, divisi da una linea verticale che attraversa il grafico nel punto (momento) in
cui è stato ricevuto il segnale di traguardo. Se ad essere selezionata è Single Lap, una volta percepito il
segnale di traguardo il grafico viene cancellato e i dati ripartono dal suo lato sinistro.
Scroll (sec): quando i dati raggiungono il lato sinistro del grafico la scala temporale si sfasa di tanti secondi
quanto è il valore riportato in questo campo. X width (sec): Estensione dell'asse X dei grafici real time.
No-Rx timeout (sec): Se attiva questa opzione il valore che vi è riportato indica il numero di secondi che
può durare il buco radio prima che la traslazione del grafico venga bloccata. Questa opzione è utile per
evitare che il grafico continui a traslare anche quando la vettura è ferma ai box.
Show No-Rx data: Se attiva questa opzione i buchi radio vengono visualizzati come interruzioni del
grafico. Se invece è disattivata, i dati vengono posposti durante il buco radio, ciò' fa si che l'ultimo valore
valido rimanga nel campo dei dati a lato del grafico
11.2 Inizializzazione di un sessione di acquisizione
In questo paragrafo verranno descritte le procedure necessarie alla messa in opera di una sessione di
acquisizione in realtime facendo riferimento alle differenze sussistenti fra i due possibili sistemi di
archiviazione (run e manual). Le procedure qui descritte sono molto simili a quelle già' presentate nel
capitolo riguardante lo scarico dati (vedi par 10.4 e par 10.2). Delle procedure seguenti solo la prima è
completamente spiegata, delle altre sono spiegate solo le differenze rispetto a questa.
Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Run system
Questa procedura riporta tutti i passaggi necessari per l'attivazione di una acquisizione con il metodo di
archiviazione Run system, alcuni di questi passaggi non dovranno essere effettuati tutte le volte, specie
quelli riguardanti le configurazioni, per i quali in molti casi la configurazione preimpostata sarà sufficiente e
quindi si potrà saltare il punto della procedura.
1. Impostare la configurazione Riguardanti il real time (RealTime/Setup...). Nella pagina Setup viene
impostata la logging table. Nella finestra Options viene impostata la modalità di visualizzazione dei grafici.
Per ulteriori informazioni vedi par 11.1.
2. Selezionare la cartella di download in Setup/General/Directories (vedi par 2.4 directories).
3. Impostare le voci della pagina Setup/General/DataRX a seconda delle esigenze (vedi par 9.1 Data RX).
Consigliato attivare Auto RX e Auto Laps Definition.
4. aprire la finestra Capture/Acquisition Files.../Cars impostare il nome di tutte le vetture impiegate nella
sessione di acquisizione e il nome dei relativi piloti (vedi par 10.2 Cars).
5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Run
system e disabilitare, nei campi Drivers/Cars e Devices, tutte le voci non utilizzate nella sessione (vedi par
10.2 Options). Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda
delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte.
6. Impostare le pagine Offsets, Constants , User Record della finestra Capture/Acquisition Files... a seconda
delle esigenze. Consigliato dove possibile caricare i dati della precedente sessione, in modo da avere un
base, e aggiornare i valori che si intendono modificare. Questa operazione può essere eseguita anche in un
secondo tempo (vedi par 3.4).
7. La voce di menù RealTime/Activate RealTime logging permette di accedere alla procedura guidata per
l'attivazione della sessione realtime. Questa procedura è uguale a quella per il normale scarico dei dati.
8. La prima pagina della procedura guidata permette di inserire i dati inerenti la sessione (vedi par 10.2
Session). I campi relativi al nome del tracciato e quello della sessione sono obbligatori, i restanti possono
essere riempiti in un secondo tempo (vedi par 10.2 Session e par 3.4 Sessione e vettura). Quando sono
state compiute tutte le impostazioni volute premere next.
9. La seconda finestra della procedura guidata permette di inizializzare il file di destinazione dei dati e la
gerarchia di cartelle atta a contenerlo (vedi par 10.2 Destination files). Premendo Init All...verranno create le
cartelle necessarie (se non già presenti nella cartella di download) e il numero del run verrà portato a zero.
Si noti che: DataView segnalera se un'archivio con le stesse impostazione è già presente nella cartella di
download, in caso si decida di procedere comunque i file già presenti verranno soprascritta a meno che il
numero del run che ci si appresta ad acquisire non sia maggiore al più grande fra quelli acquisiti (vedi par
10.2).
10.
Se
sono
state
abilitate
tutte
le
impostazioni
della
sessione
capture/Acquisition
Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition
sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è
stato abilitato Car recognition, per indicare a DataView di quale auto si desiderano acquisire i dati, si dovrà
selezionarne un device e premere Set Current. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start .
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Riattivare un'acquisizione - Run system
A volte puo essere necessario riattivare il processo di acquisizione. In questi casi la procedura è molto simile
alla precedente, si tratta in pratica di creare una sessione contigua alla precedente. Per fare questo è
ovviamente importante non reinizializzare l'archivio.
1-7 come nella procedura precedente.
8. Mantenere il nome del tracciato e quello della sessione che si vuole riprendere, il resto dei campi è
opzionale. Premere Next.
9. NON premere nessuna inizializzazione (pulsanti init all, init car e init file), l'archivio non deve essere
inizializzato visto che stiamo riprendendo la sessione non ne stiamo iniziando una nuova.
10 Selezionare l'auto corrente (selezionarne un device e premere Set Current). Premere Start.
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Manual system
La preparazione di una sessione di acquisizione nel manual system è molto simile a quella seguita per il run
system. Le differenze sono riportate qui di seguito. 1-4 come per il run system.
5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a
Manual system. Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda
delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte. 6-8. come per il run system.
9. Selezionare la cartella di download, inserire il nome del file che si desidera creare o premere Auto per
lasciare questo compito a DataView. Premere initialize per inizializzare l'archivio.
10.
Se
sono
state
abilitate
tutte
le
impostazioni
della
sessione
capture/Acquisition
Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition
sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run... fino a raggiungere il valore desiderato. Se non
è stato abilitato Car recognition sarà necessario selezionare la vettura di cui ci interessa acquisire i dati
nell'apposito campo. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start .
11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati.
Riattivare un'acquisizione - Manual system
Come già detto per il manual system puo essere necessario riattivare l'acquisizione dati durante una
sessione di acquisizione. Come prima la procedura da seguire è molto simile alla precedente con le seguenti
eccezioni 1-8 Come nella procedura precedente.
9 Mantenere la stessa cartella di download della sessione che si intende riattivare, premere il pulsante
browse e selezionare il file precedentemente utilizzato.
10-11 Come nella procedura precedente.
12 finestre d'analisi real time
12.1 Grafici real time
12.2 Diagnostici real time
13.2 Finestre alfanumeriche real time
Dataview consente la graficazione in tempo reale dei dati durante una sessione di acquisizione Real time. Il
programma da accesso a tre tipi di finestra che vengono aggiornati in tempo reale rispetto all'acquisizione
dei dati. Il primo, il grafico realtime, è molto simile hai grafici incontrati nel paragrafo 4.2, ma ha la capacità
di aggiornarsi in tempo reale così da poter seguire l'evoluzione dei dati. Il secondo, la finestra dei diagnostici
consente di esaminare i valori dei canali bit a bit. Infine la terza finestra visualizza in formato numerico il
valore corrente dei canali configurati. Tutte queste finestre possono essere reinizializzate selezionando la
voce di menù RealTime/reset window.
12.1 grafici Realtime
Questa funzione permette di creare grafici per i dati realtime. Ogni grafico visualizza l'andamento di uno o
più canali (massimo 16) in funzione del tempo. Il grafico verrà aggiornato in tempo reale con i il flusso di
dati proveniente dal Data logger. Questo tipo di grafici fa riferimento a quanto configurato nella pagina
option della finestra RealTime/setup... per quanto riguarda la gestione dei buchi radio, il metodo di
visualizzazione dei giri, l'estensione della scala delle ascisse e la sua traslazione. Questi ultimi due parametri
sono modificabili nella finestra di configurazione mentre gli altri sono comuni a tutti i grafici.
Figura 12-1 grafico realtime
Configurazione dei grafici
La pagina di configurazione consente di scegliere i canali da visualizzare e il loro ordine, il modo di
visualizzazione (per ulteriori informazioni sul modo di visualizzazione vedi par 4.2 sistema di graficazione),
l'estensione dell'asse delle ascisse e il periodo di traslazione. Come già detto questi due ultimi parametri
hanno la priorità rispetto a quelli configurati nella finestra RealTime/setup... I pulsanti Load... e Save as...
permettono rispettivamente di caricare una configurazione oppure di salvare quella corrente in un file con
estensione rtg.
Figura 12-2 Finestra di configurazione dei grafici realtime.
Ogni canale possiede una propria finestra di configurazione, tramite questa è possibile scegliere il colore
della linea del grafico che lo rappresentera, l'estensione della sua scala e la percentuale di grafico che
occuperà nel caso che sia scelta la modalità di visualizzazione Manual.
Figura 12-3 finestra di configurazione del singolo canale nei grafici real time
12.2 Finestre diagnostiche realtime
Questo tipo di finestre consente l'analisi bit a bit dei valori dei singoli canali. Per fare questo è necessario
impostare una maschera di bit adeguata. Ogni finestra di questo tipo può ospitare al suo interno fino a 16
canali. Dataview consente di salvarne le impostazioni in un file con estensione dia.
Configurazione di un finestra diagnostica
Per ogni canale configurato in finestra è possibile costruire una maschera che prenda in considerazione fino
a 8 bit. La configurazione permette di attivare o disattivare ogni singolo bit. I bit disattivati non verranno
graficati in finestra e il loro valore non verrà considerato. Per ogni bit attivo è possibile definire alcuni
parametri. Innanzitutto un nome con un massimo di 30 caratteri. La logica di lavoro, se positiva il bit viene
considerato acceso se ha valore 1, il contrario avviene se la logica è negativa. Infine per ognuno è possibile
definire il tipo. questa casella comprende due voci, status e alarm. La differenza fra le due è solo nei colori
che indicano lo stato di acceso e spento del bit. I bit status sono color giallo se accesi e colore dello sfondo
in caso contrario; Quelli alarm sono rossi se accesi e verdi in caso contrario.
Figura 12-3 finestra di configurazione dei diagnostici
La finestra grafica mostra l'uno accanto all'altro i vari canali configurati. Al di sotto del nome di ogni
canale sono elencati i bit della maschera, ognuno con il proprio nome impostato. Per indicare lo stato del bit,
accanto al nome di ogni bit, sono presenti due quadrati; quello di destra rappresenta lo stato corrente del bit
e si accende e si spegne in base al valore che il bit via via assume. Il secondo quadrato, quello a sinistra, è
lo storico, è acceso se il bit ha già assunto tale stato, altrimenti è spento.
Per spegnere uno storico acceso è necessario il comando RealTime\reset windows.
12.3 Finestre alfanumeriche realtime
Questo tipo di finestre mostra in tempo reale i l valore assunto da ogni canale che vi è configurato. Il nome
di ogni canale viene graficato nella finestra all'interno di una campo, al di sotto del quale si trova un altro
campo il relativo valore.
Figura 12-4 Finestra grafica realtime alfanumerica
L'aggiunta di nuovi canali avviene per trascinamento dal browser canali oppure tramite la finestra di
configurazione a cui è possibile accedere semplicemente con una doppia pressione del tasto sinistro del
mouse o con la voce di menù RealTime/alfanumeric window/Config... Questa finestra consente la completa
gestione della finestra, dei canali configurati, del salvataggio e caricamento delle impostazioni. Questo tipo di
finestra è salvabile in un file con estensione alf caricabile tramite la finestra di configurazione oppure con la
voce di menù RealTime/alfanumeric window/open...
Figura 12-5 finestra di configurazione del grafico alfanumerico
13 Gestione dei dati in rete
13.1 Operazioni di Host
13.2 Configurazione delle operazioni di Host
13.3 Inizializzazione delle operazioni di Host
DataView prevede una funzione Host per sincronizzare gli archivi e gli ambienti di configurazione fra i vari
computers presenti in una rete locale. Questa funzione consente inoltre di distribuire i dati scaricati fra vari
utenti di una rete. Questa funzione è particolarmente utile quando ci si trova in una situazione in cui molti
utenti necessitano di un continuo aggiornamento dei dati e delle configurazioni. La funzione Host esegue in
particolare le seguenti funzioni:
1 Sincronizzazione dell costanti e degli offset in un run
2 Sincronizzazione dei grafici e dei layout propri degli user
3 Copia dei dati scaricati fra i computer in rete
4 Sincronizzazione della configurazione della sessione fra le stazioni della rete Queste opzioni sono tutte
opzioni automatiche, se attivate sarà DataView a occuparsene. Non vi è quindi modo di eseguirle
manualmente, unica eccezione è la funzione Copy Session and car setup che invece richiede esplicitamente
l'intervento dell'utente per la sua esecuzione e non puo essere eseguita automaticamente.
13.1 operazioni di Host
Sincronizzazione della configurazione di sessione e vettura
Ogni volta che una nuova sessione di acquisizione viene creata le altre stazioni sulla rete devono essere
aggiornate con questi parametri in modo da poter creare ognuna archivi contenenti le stesse configurazioni
di sessione e vettura. Questa operazione, al contrario delle altre operazioni di host, deve essere eseguita
manualmente tramite al comando Utility/Host/Copy Session & Car Setup File. La voce del Box Host
Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy session and car setup.
Sincronizzazione degli user
Come già visto in DataView ogni utente puo creare degli ambienti d'analisi personalizzati detti user (vedi par
2.3). Ogni user è proprio del Pc in cui è stato configurato, va da se che può essere necessario per un utente
spostarsi da un Pc ad un altro. Per questa ragione è stata prevista la possibilità di copiare da un Pc ad un
altro tutte le configurazioni dei vari user. Questa operazione avviene in automatico tutte le volte che tali
configurazioni vengono aggiornate. Si noti che perché siano correttamente copiate le configurazioni da un Pc
all'altro è necessario che su entrambi i Pc sia presente lo stesso user, con identico nome. Se sul Pc di
destinazione non viene trovato un user presente nel Pc sorgente, le configurazioni di questo user non
verranno copiate. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy
configuration files (gra,xy,xyz,ist,rep,ntb...).
Distribuzione dei dati scaricati
Questa funzione permette di copiare i dati scaricati da un Pc sulle altre stazioni della rete. Al contrario delle
altre operazioni di Host le cartelle in cui possono essere copiati questi dati sono quelle configurate come
Data directories nella Pagina General/setup/directories e non le host setup directories. La voce del Box Host
Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy DTX files. Questa funzione copia i file
Dtx mano a mano che vengono resi disponibili. Esiste anche un equivalente manuale di questa funzione,
attivabile con il comando del Browser dati Tools/Host/Copy to host (vedi par 3.8).
Sincronizzazione di offsets, constants e user records
Questa funzione permette di copiare i le impostazioni di offset, costanti e user record di una macchina sulle
altre configurate. La sincronizzazione avviene in automatico ad ogni modificazione di una delle impostazioni
di qui sopra. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy
offsets, constants, user records.
13.2 configurazione delle operazioni di Host
La configurazione delle funzioni di host si trova alla pagina Host della finestra di configurazione
Setup/general... Questa pagina permette di impostare quali dati copiare e dove copiarli attraverso la rete.
Questa funzione si distingue in quattro sottofunzioni selezionabili tramite il box Host Operation. la
maggioranza di queste operazioni è automatizzabile tramite l'opzione "Auto copy", l'unica che deve essere
eseguita manualmente è la Copy Session and car setup (vedi par 13.1).
Figura 4-7 Pagina delle configurazioni inerenti l'host
Host operations: Questa box permette di selezionare l'operazione che si intende configurare, Gli altri
controlli della pagina vengono modificati in funzione di ciò che è qui selezionato. La modifica degli altri
controlli presenti nella pagina (opzione auto copy e lista destination directories) deriva dal fatto che entrambi
si riferiscono sempre e solo all'operazione selezionata nel box e che ogni operazione ha configurazioni
diverse e indipendenti.
Auto copy: Questa opzione permette di attivare la funzione di host selezionata nel box Host operation. Il
testo di questa opzione cambia in accordo con la voce del box selezionata, perchè ogni voce (quindi ogni
funzione associata) è configurabile indipendentemente dalle altre, quindi ognuna necessità di una opzione di
attivazione propria. Per rendere piu evidente questa situazione si è quindi deciso di modificare di volta in
volta il testo di questa opzione.
Destinations directories: Per ogni operazione di host questa viene visualizzata una lista di cartelle.
Questa lista è configurabile nell pagina setup/general.../directories, grazie alla voce del box Host setup
directories (ad eccezione della operazione Copy dtx file che usa le cartelle configurate come data
directories). Dalla lista è possibile selezionare quelle cartelle che saranno interessate all'operazione di host.
13.3 Inizializzazione delle operazioni di Host
La voce di menù Utility/Host/Copy Session & Car Setups permette di copiare le configurazioni di vettura e
sessione su vari computer in rete. In questa maniera non sarà necessario configurare separatamente tutti i
computer riceventi i dati scaricati, ma sarà sufficiente configurarne uno e poi copiare la configurazione sugli
altri.
Il procedimento per l'utilizzo di questa funzione è il seguente:
1. mettere in condivisione la cartella di DataView di tutti i Pc in rete su cui si desiderano copiare le
configurazioni
2. All'interno del DataView contenente la configurazione che si intende copiare sulle altre si dovranno
inserire i tutti i percorsi in cui questa dovrà essere copiata. Per fare questo si vada alla pagina
Setup/General/Directories nel box verrà selezionata la voce host setup directories. Nella lista dovranno
essere inseriti tutti i percorsi delle cartelle condivise al punto 1. La funzione di host Copy DTX files utilizza le
cartelle configurate in Data directories invece di quelle in host setup directories.
3. Nella pagina Setup/General/host, nel box in alto, sono riportate le varie operazioni di host eseguibili. Con
la sola eccezione della funzione di Copy Session and car setup, che deve essere eseguita manualmente, tutte
le altre funzioni verranno delegate a DataView che le eseguirà in automatico. L'utente può dolo decidere se
attivarle o no utilizzando l'opzione "Auto copy" che si trova al di sotto della box. Nella lista presente nella
pagina sono riportati tutti i percorsi configurati al punto 2, per ogni funzione di Host è necessario attivare
tutti i percorsi entro cui si desidera che tale opzione sia eseguita.
4. Una volta eseguite queste ultime operazioni le funzioni di host sono configurate.
Formato di esportazione file binari
DataView permette di esportare i dati acquisiti in formato binario. Questo formato viene immagazzinato in
file di estensione bin, ognuno dei quali contiene i dati riguardanti un singolo giro. Il formato binario è
composto da tre parti principali
File header
Si tratta del primo blocco del file. Contiene le informazioni generali riguardanti il giro memorizzato nel file. In
particolare contiene il numero dei canali memorizzati, la lunghezza del giro in millisecondi e un commento
allo stesso. Il numero di canali In particolare viene utilizzato per determinare la lunghezza della parte
successiva
Channel header
Memorizza la frequenza di campionamento, il nome, il formato e le altre informazioni riguardanti ogni singolo
canale. A Ogni canale viene riservato un blocco di 32 byte, il massimo numero di canali è 257, di questi 256
sono canali acquisiti, e 1 è il canale Status. Il canale Status serve a monitorare lo stato dell'acquisizione. l
valore assunto da ogni canale è memorizzato senza virgola, come numero intero, Per ricostruire il valore
reale viene utilizzato un campo apposito contenente il numero di cifre decimali del canale (se ad esempio
questo canale ha valore 3 i valori del canale dovranno essere divisi per 1000).
Data
Questa parte del file, l'ultima, contiene i valori assunti dai canali nel giro memorizzato nel file.Questi valori
sono memorizzati in blocchi dati ognuno dei quali rappresenta una certo intervallo di tempo e contiene tutti
e solo i campioni che ricadono i tale intervallo. Il numero di blocchi per secondo, quindi la durata
dell'intervallo di tempo che ognuno copre, è uguale alla frequenza più alta fra quelle appartenenti ai canali
memorizzati nel file. Avremo quindi che il canale con frequenza più alta (e tutti quelli di frequenza sua pari)
avrà un campione in ogni blocco dati, se al limite tutti i canali avessero la stessa frequenza, ogni blocco dati
conterrebbe un campione di ognuno. I vari blocchi dati vengono accodati l'uno all'altro, quindi la loro
divisione e l'intervallo che coprono devono essere dedotti dai dati del channel header. L'ordine dei canali
all'interno di ogni singolo blocco dati è uguale a quello in cui appaiono nel channel header.
Contenuto del file
Come si è detto il file è composto da tre parti sommariamente descritte qui sopra, Ognuna si queste parti è
inserita nel file di seguito alla precedente senza alcuna divisione, d'altra parte ogni parte contiene i dati
sufficienti a determinare esattamente la parte successiva. L'ordine con cui queste parti vengono scritte sul
file è quello con cui vengono descritte. La tabella qui sotto (tab A-1) descrive il contenuto del blocco lap
header. La tabella A-2 invece descrive come il channel header memorizza un singolo canale. Il channel
header stesso è una sequenza di blocchi come quello descritto nella tabella A-2 uno per ogni canale
memorizzato.
Nome
File comment
N_chan
Lap_length
Reserved
N. Byte
32
2
4
10
Descrizione
commento
numero dei canali
durata del giro in millisecondi
byte riservati
Tabella A-1 formato del blocco Lap Header
Nome
Freq
N. Byte
2
Decimals
Output format
1
1
Type
1
Descrizione
frequenza di campionamento del canale in Hz. I valori permessi sono
1, 2, 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500, 1000, 2000, 5000, 10000
numero di decimali del canale, compreso tra 0 e 3
Formato del canale
0=Esadecimale
1=Esadecimale leading zeroes
2=Decimale
3=Decimale leading zeroes
4=Ascii
5=Binario
Tipo di variabile in cui è espresso il canale, descrive il numero di
byte occupato da ogni valore e la presenza o meno di segno
0x0=Byte (unsigned 1 byte)
Frequdm
1
Reserved
Label
10
16
0x1=Char (signed 1 byte)
0x2=Word (unsigned 2 bytes)
0x3=Short (signed 2 byte)
0x4=Dword (unsigned 4 bytes)
0x5=Long (signed 4 bytes)
0xFF=Canale Status (unsigned 1 byte)
Unità di misura della frequenza canale
0=Hz
1=KHz
byte riservati
nome del canale
Tabella A-2 Formato di un singolo blocco di Channel header
La dicitura "leading zeroes" presenti nella descrizione degli output format indicano che la variabile utilizzata
dal canale ha tutti i byte non utilizzati dal valore stesso a 0. Ad esempio un campione di Type Word e valore
10 sarà: 10 se decimale, 0010 se decimale leading zeroes, 0A se esadecimale e 000A se esadecimale leading
zeroes.
Le definizioni signed e unsigned presenti nella descrizione del tipo di variabile indicano se tale variabile è
dotata di segno (signed) oppure non lo è (unsigned).
Canale di status
Questo canale viene utilizzato da DataView per dare ulteriori informazioni sui canali in un particolare
campione. Questo canale viene utilizzato per segnalare gli intervalli di tempo in cui i dati non sono validi,
così che l'applicazione che li interpreta sappia sempre come e se deve interpretare un campione o se deve
semplicemente ignorarlo.
Il canale status è considerato un canale esattamente come gli altri, è ovviamente il codice 0xFF come valore
del campo type, Come tale ha la possibilità di avere un nome e una frequenza qualunque.
Quest'ultima viene di solito scelta uguale alla maggiore fra quelle dei canali memorizzati nel file. In questo
modo il tempo minimo di durata dei No-Rx è uguale all'intervallo di tempo coperto da una singolo blocco
dati. Il canale di status non è obbligatorio, se viene omesso tutti i valori assunti dai canali sono considerati
validi.
Valore
0
1
2
significato
blocco dati valido
dati non ricevuti
dati non validi
Tabella A-3 valori assumibili dai campioni del canale status
Esempi di memorizzazione dei dati all'interno del file bin
L'esempio seguente riguarda la memorizzazione dei valori di tre canale (Ch1, Ch2, Ch3) in un file bin. LA
frequenza dei blocchi dati è pari a 10 Hz, che è la frequenza maggiore tra quelle dei canali presenti, quindi
l'intervallo di tempo coperto è pari a un decimo di secondo.
Figura A-1 sequenza dei blocchi in un dato tempo
La figura A-1 illustra i campioni presenti n ogni blocco dati in un certo intervallo di tempo, tale intervallo è
stato posto di proposito uguale e superiore a un secondo per illustrare la ripetitivita della struttura dei
blocchi (i primi due sono uguali agli ultimi 2) dovuta la fatto che tutte le frequenze consentite sono maggiori
di un Hz e divisibili per 10. Nella tabella qui sotto viene riportata la sequenza dei byte memorizzati nel file
per l'intervallo di tempo illustrato nella figura.
Descrizione dei canali:
Ch1 = 1 Hz (byte)
Ch2 = 10 Hz (word)
Ch3 = 5 Hz (long)
Blocco dati
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
1.1
campione
Ch1 campione 1
Ch2 campione 1
Ch3 campione 1
Ch2 campione 2
Ch2 campione 3
Ch3 campione 2
Ch2 campione 4
Ch2 campione 5
Ch3 campione 3
Ch2 campione 6
Ch2 campione 7
Ch3 campione 4
Ch2 campione 8
Ch2 campione 9
Ch3 campione 5
Ch2 campione 10
Ch1 campione 2
Ch2 campione 11
Ch3 campione 6
Ch2 campione 12
Lunghezza in byte
1
2
4
2
2
4
2
2
4
2
2
4
2
2
4
2
1
2
4
2
Tabella A-4 ordine dei campioni nel file bin
messaggi d'errore
Errori generici
codice Messaggio
001
no file in directory
002
No acquisition available
003
Error on data acquisition
004
Checksum error
005
Unknown data code
006
Acquisition Error - Time-out
016
No Laps available
027
Can't compute: special
channel is not configured
descrizione
è stata configurata un
cartella senza file dati
Il file selezionato non
contiene acquisizioni dati
Insorto un problema durante
la lettura dei dati
La tabella non è stata
acquisita correttamente
Il codice di identificazione
dei dati non è fra quelli
ammessi
La trasmissione tra il Pc e il
data logger è stata interrotta
Il file selezionato non
contiene file
Il canale richiesto per
l'operazione non è stato
configurato
soluzione
Selezionare un cartella con
almeno un file dati
Scegliere un altro file con
almeno una acquisizione
ripetere la transizione
eseguire una nuova
trasmissione dati
controllare il collegamento e
ripetere la trasmissione
verificare l'integrità del file
controllare
configure/miscellaneous
028
031
Can't compute: Distance
channel is not configured
Error in configuration File
032
Error on acquisition
activation
036
Channel not found
037
Table unknown
038
039
041
042
043
044
048
049
056
058
064
065
066
067
068
178
Il canale distanza non è
stato definito
il file di configurazione del
grafico ha un problema
è stato incontrato un
problema all'attivazione
della acquisizione
IL canale configurato non è
presente sulla tabella
corrente
La tabella selezionata
appartiene a un tipo
sconosciuto
Nella tabella non sono stati
trovati file
controllare
configure/miscellaneous
controllare lo spazio su
disco
controllare lo spazio su
disco e la cartella di
acquisizione e poi ripetere la
procedura
verificare il nome del canale
Verificare la versione del
programma e il tipo di dati
caricati
No channels available
verificare la correttezza della
tabella e il caricamento dei
dati
Max. channel
è stato raggiunto il numero
Creare una nuova finestra o
massimo di canali in una
cancella re uno o più canali
finestra
nella presente
No Data in memory - (Select Non sono stati selezionati
Selezionare un giro con il
lap)
giri
comando "Select lap"
No File selected - (Select
Non è stato selezionato
Selezionare un file con il
File)
nessun file
comando "Select File"
Channel not configured in
Il canale selezionato non è
Configurare i parametri del
Parameters
presente nella
canale, vedi
configurazione dei parametri configure/parameters
Acquisition error (sec.
Il giro selezionato non
Verificare il sistema di
acquired 0)
contiene dati validi
acquisizione
No active
è stata selezionata una
selezionare una mappa di
MAPHID_G_MAPMENU
funzione della mappa senza riferimento
che la mappa sia attiva
Data admittance not allowed Il codice della licenza
Verificare la licenza e
utilizzato non corrisponde a l'origine dei dati
quello dei dati analizzati
Disk Full or Disk Error
Lo spazio su disco non è
cancellare qualche file o
sufficiente a contenere tutti i cambiare la destinazione dei
dati
dati
File or Directory not found
Errore durante la ricerca del verificare l'operazione e il
file o della cartella
percorso configurato
Error in channel
I parametri associati al
Verificare la configurazione
configuration
canale configurato hanno
dei parametri
dei valori sbagliati
Error during file creation
errore durante la creazione Controllare lo spazio libero
del file di acquisizione
su disco e il nome
assegnato al file
Error during directory
Il programma non può
controllare il nome della
creation
creare la cartella configurata cartella
No users available
Non sono stati trovati user
creare un nuovo user
Connection failed
Il programma di
Verificare connessione e
connessione non è riuscito a data logger
far partire l'acquisizione
Data Logger Time-Out
La richiesta di connessione Verificare la connessione la
inviata al data logger ha
fonte di energia e la
avuto come risposta
configurazione
Timeout
dell'interfaccia
d'acquisizione
Messaggi d'errore dell'editor di canali virtuali
Codice
181
Messaggio
Brackets not balanced
descrizione
Il numero della parentesi
chiuse non corrisponde a
quello delle parentesi aperte
o c'è un errore nel tipo di
parentesi (tonde, quadre,
graffe).
Il nome iniziale manca
nell'espressione
Il simbolo "=" manca o si
trova nella posizione
sbagliata
All'interno dell'espressione è
stato trovato un carattere
non ASCII
182
Invalid expression
183
Can't find '='
184
Non ASCII char in expression
185
Non valid constant syntax
Una costante numerica è
stata digitata nella maniera
sbagliata
186
Unrecognised char
187
Unexpected token
188
Unexpected close bracket
189
Unexpected end-of-expression
L'espressione contiene un
carattere senza significato
per l'interprete
Un simbolo matematico o di
separazione è stato trovato
nella posizione sbagliata
una parentesi chiusa è stata
trovata nella posizione
sbagliata
L'espressione termina in una
posizione inaspettata
190
Identifier or constant expected
Manca un identificatore
alfanumerico o una costante
numerica
191
Close bracket expected
192
Comma expected
L'espressione si aspetta un
simbolo ")", "]" o "}"
L'espressione si aspetta un
simbolo ","
soluzione
Controllare
l'espressione intorno
alla posizione del
cursore
L'espressione deve
iniziare con "<Nome>="
L'espressione deve
iniziare con "<Nome>="
Probabilmente la
libreria di canali virtuali
è danneggiata;
cancellare e
reimpostare
l'espressione
Controllare il formato
della costante su cui si
trova il cursore: +/dd.dd +/- Exx
cancellare il carattere
in questione
Controllare la
correttezza di tutta
l'espressione
Cancellare il simbolo
")","]","}" su cui sta
puntando il cursore
La libreria di canali
virtuali è probabilmente
danneggiata
cancellarla o almeno
cancellare
l'espressione
Controllare la sintassi
dell'espressione; un
operatore potrebbe
trovarsi nella posizione
sbagliata
Controllare la sintassi
dell'espressione
Controllare la sintassi
degli operatori, una
funzione o una
condizione che richiede
193
Can't accept identifier as
parameter
194
Can't accept constant as
parameter
195
Identifier too long
196
Constant too long
197
Invalid parameter
198
Invalid group selector
199
Recursive channel call
200
Label double defined
219
BestFit Error. Not enough
memory
Ethernet busy ! The resource
may be in use by another
program. Close the link and retry.
più di un parametro è
stata mal configurata
Un identificatore
Controllare la sintassi
alfanumerico è stato inserito dell'espressione;
nelle posizione sbagliata
rimpiazzare
l'identificatore
evidenziato con una
costante numerica
Una costante numerica è
Controllare la sintassi
stata inserita nella posizione dell'espressione;
sbagliata
rimpiazzare la costante
in evidenza con un
identificatore
alfanumerico
La lunghezza
Utilizzare al posto
dell'identificatore è maggiore dell'identificatore uno
di 6 caratteri
dei canali esistenti
La costante digitata è più
rinominare la costante;
lunga di 12 caratteri
si noti che i caratteri
"+", "-" e "E" contano al
fine del computo totale
dei caratteri
Il parametro in evidenza non Controllare la sintassi
valido in questa espressione dell'espressione;
rimpiazzare il
parametro con un
identificatore
alfanumerico o una
costante
I caratteri seguenti il simbolo Controllare la sintassi
"#" della selezione di gruppo del selettore di gruppo
non sono correttamente
evidenziato;utilizzare il
riconosciuti
pulsante canali +
gruppo per inserire
direttamente i nomi dei
canali appartenenti al
gruppo
Il nome del canale corrente è Un canale virtuale non
contenuto nella sua
puo aver processi
espressione
ricorsivi al suo interno
Il nome di questo canale è
Modificare il nome del
già stato utilizzato per
canale; se si desidera
un'altro canale
salvare comunque il
canale impostare la
frequenza a zero
La memoria RAM disponibile ridurre i gradi di liberta
non è sufficiente al calcolo
o la frequenza della
del Best Fit
linea di best fit
Il collegamento ethernet è in Liberare la linea
uso da un'altra applicazione ethernet
File utilizzati da DataView
File di sistema e configurazioni di DataView
Alcuni di questi file cambiano da user a user si trovano quindi anche nella sua cartella personale. Per ulteriori
informazioni sulle impostazioni personali dell'utente e su quelle generali vedi paragrafo 2.3.
Nome del file
DataView.exe
Acq_CANMTP.exe
Acq_RT_CAN.exe
Cartella
Cartella principale
Cartella principale
Cartella principale
DataView help.chm
alarms.set
CarsD.set
channel.set
Conditio.set
DLM.cfg
LastUser.cfg
SessionD.set
setting.cfg
telemax.cfg
Colors.cfg
DefinLap.set
Cartella principale
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/setup
/system
Directories.cfg
General.set
Map.set
Miscell.set
PrintColors.cfg
RT_SETUP.DEF
Tasks.cfg
/system
/system
/system
/system
/system
/system
/system
Descrizione
Eseguibile di DataView
Modulo di acquisizione per l'interfaccia CAN
Modulo di acquisizione real time per l'interfaccia
CAN
Help di DataView
parametri d'allarme (configure/alarms)
configurazione della vettura
parametri del canale (configure/Parameters)
configurazione delle condizioni
Configurazione DownLoad Manager
configurazione utente
Configurazione sessione
Configurazione generale
stato della finestra principale
configurazione dei colori
Configurazione della definizione del giro
(Utility/define lap/configure...)
Configurazione cartelle (setup/general.../directories)
configurazione generale
Configurazione Sezioni di divisione della mappa
Configurazione generica (configure/miscellaneous)
configurazione colori di stampa
Configurazione realtime
configurazione Data Rx
Estensioni gestite da DataView
Estensione
Descrizione
*.alf
finestre alfanumeriche realtime
*.bin
file dati informato binario (export)
*.crt
finestra grafica circuito
*.cst
Costanti
*.dat
tabella di lookup (canali virtuali)
*.dia
finestra diagnostica realtime
*.dtx
file dati di DataView
*.ech
esportazione canali
*.emf
descrizione moduli esterni
*.gra
finestra grafico
*.ist
finestra grafica istogramma
*.map
sezioni della mappa
*.mrk
Marker del circuito
*.ntb
tabella numerica
*.ofg
offset e gain
*.old
copia file cancellati con lap/delete lap
*.prn
file ASCII (export)
*.prs
impostazioni di stampa
*.rec
User record
*.rep
finestra grafica rapporto
*.rtg
finestra grafico realtime
*.t1
algoritmo per il calcolo di t1
*.vch
libreria di canali virtuali
*.wly
layout dello schermo
*.xy
*.xyz
finestra grafica XY
finestra grafica XYZ