DOWNLOAD/MANUALI/DIGITEK/Manuale Dataview
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DOWNLOAD/MANUALI/DIGITEK/Manuale Dataview
Introduzione a DataView DataView è un software di acquisizione e analisi dati. Il programma è in grado di interfacciarsi direttamente con il data logger e di scaricarne i dati. Lo scarico dati può avvenire sia per giri completi, scaricando cioè uno o più giri completi disponibili sul data logger in un'unica trasmissione, che in tempo reale. Quest'ultima modalità consente di ricevere dati mano a mano che sono disponibili sul data logger dando così all'utente la possibilità di visionare e analizzare in tempo reale l'andamento dei canali acquisiti. I dati comunque acquisiti vengono poi memorizzati e conservati in appositi file. DataView gestisce anche l'archiviazione dei dati acquisiti. Questo compito puo essere delegato al software, che si occuperà di mettere in opera la gerarchia di cartelle necessaria, di inserirvi i file e di scegliere quali informazioni memorizzare in ogni singolo file; Oppure è possibile gestire questi compiti manualmente a seconda delle esigenze e della volontà dell'utente. L'ambiente di analisi di DataView consente l'analisi dei dati acquisiti dal data logger sia dopo che sono stati acquisiti sia durante l'acquisizione grazie a una serie di finestre aggiornate in tempo reale. DataView rende disponibili numerose finestre d'analisi che consentono di visualizzare i dati sia in formato grafico che sotto forma di rapporti alfanumerici. DataView è inoltre in grado di calcolare dai dati acquisiti la mappa del percorso permettendo così' di visualizzare l'andamento dei dati acquisiti in ogni punto del circuito. Il programma consente il confronto fra dati acquisiti in momenti diversi permettendone la visualizzazione contemporanea sulle finestre grafiche oppure graficando soltanto la differenza dei valori. Fino a sei gruppi di dati possono essere confrontati contemporaneamente. DataView consente una limitata elaborazione dei dati acquisiti, è infatti possibile agire a tre livelli distinti. Innanzitutto a livello della sessione di acquisizione modificandone i dati di identificazione, aggiungendo costanti e valori alfanumerici. Poi a livello del singolo giro: è possibile suddividere un singolo giro in sezioni più piccole, raggrupparne alcuni in uno più grande e coordinare i dati col segnale traguardo. Infine è possibile agire a livello di singolo canale, attribuendo a ognuno una serie di parametri quali l'offset e la possibilità di filtrarne i valori. Le manipolazioni consentite in DataView sono comunque limitate perchè in nessun modo è possibile la modifica dei valori acquisiti. Il programma consente la creazione di diversi user, ognuno dei quali ha configurazioni e ambiente d'analisi propri, questo permette ad ogni utente la personalizzazione del programma a seconda delle proprie esigenze. Questo sistema è molto utile anche nel caso si abbia bisogno di diverse configurazioni per diverse esigenze: in tal caso ad ogni configurazione è possibile associare un user per poi passare dall'uno all'altro a seconda di quello più utile al momento. Così com'è possibile personalizzare l'user è possibile creare degli schemi di finestre d'analisi preimpostati (Layout). Ogni schema può memorizzare l'aspetto della finestra principale di DataView e poi, se selezionato, riprodurlo tale e quale. In questa maniera è possibile snellire l'impostazione dell'ambiente d'analisi grafico (evitando anche operazioni ripetitive) passando in ogni momento a quello che ci pare più adatto. Requisiti di sistema CPU: Pentium 233 superiore Sistema operativo: Window 95 o più recente Dataview base: driver CAN e scheda PCMCIA Dataview Pro: Internet explorer 4.0 o superiore + scheda Ethernet 10/100 Elenco dei capitoli 1 Introduzione all'acquisizione dati 2 Ambiente d'analisi di DataView 3 Browser dati 4 Finestre d'analisi 5 Funzioni d'analisi 6 Parametri e funzioni del cursore 7 Mappa del circuito 8 Analisi runtime 9 Automatizzazione dei compiti 10 Scarico dati 11 Scarico dati realtime 12 Finestre d'analisi realtime 13 Gestione dei dati in rete Appendici A Formato di esportazione file binari B messaggi d'errore C File di DataView 1 introduzione all'acquisizione dati 1.1 Scarico dati 1.2 Archiviazione dati 1.3 Canali, giri, run e sessioni 1.4 Lap Header e fine dei dati di un giro Questo capitolo propone uno sguardo di insieme sulla acquisizione dati all'interno del programma. DataView per lo scarico dati sfrutta un collegamento diretto sul Data logger tramite scheda can o ethernet. Oltre al normale scarico dei dati acquisiti è possibile scaricare i dati in modalità realtime come spiegato nel primo paragrafo del presente capitolo. Tutti i dati vengo interpretati a partire dalle Logging table, Essa infatti definisce il nome dei canali mappati, la loro frequenza di campionamento e le altre calibrazioni. Per maggiori informazioni sulle modalità di acquisizione si rimanda ai capitoli 10 e 11. 1.1 Ricezione dati 1 Introduzione all'acquisizione dati 2 Ambiente d'analisi di DataView 3 Browser dati 4 Finestre d'analisi 5 Funzioni d'analisi 6 Parametri e funzioni del cursore 7 Mappa del circuito 8 Analisi runtime 9 Automatizzazione dei compiti 10 Scarico dati 11 Scarico dati realtime 12 Finestre d'analisi realtime 13 Gestione dei dati in rete A Formato di esportazione file binari B messaggi d'errore C File di DataView Lo scarico dei dati dal data logger può avvenire sia tramite ethernet che collegamento CAN. Queste interfacce consentono al Pc di essere collegato direttamente al data Logger. I dati scaricati verranno poi archiviati e immediatamente resi disponibili per l'analisi. Figura 1-1 collegamento del Pc al data logger DataView consente la ricezione realtime dei dati, i dati vengono cioè scaricati e immagazzinati mano a mano che vengono acquisiti dal data logger. Allo stesso modo sono anche resi disponibili per l'analisi in tempo reale. Per ulteriori informazioni sullo scarico dati e sulla ricezione realtime si vedano rispettivamente i capitoli 10 e 11. Figura 1-2 Collegamento realtime del Pc al data logger 1.2 Archiviazione dati Dataview immagazzina i dati raccolti in file con estensione dtx. Questi dati vengono poi archiviati nella cartella di acquisizione predefinita (vedi par 2.4 directories) e organizzati dal software in base alle impostazioni dell'utente. Tale sistema di archiviazione viene chiamato manual system. Manual system Questa modalità consente la più ampia liberta per quanto riguarda la definizione dei nomi dei file dati e delle cartelle in cui verranno memorizzati. Comunque è possibile avere un certo grado di assistenza da parte di DataView nella scelta dei nomi. Innanzitutto oltre che scelto manualmente il nome del file può essere generato automaticamente da DataView. In secondo luogo, in entrambi i casi, il programma può essere configurato per aggiungere un suffisso indicante il numero del run. 050203H1343C2_RUN01.dtx 050203 : – Giorno/Mese / anno H1343 : - Ore e Minuti C2_ : - Numero vettura. Figura 1-3 sistema automatico di codifica dei nomi dei file dtx nella modalità manuale 1.3 Canali, giri, runs, sessioni All'interno del data logger i dati sono memorizzati in diversi blocchi. Ognuno dei quali rappresenta lo spazio fra due eventi (e.g. lap trigger, power cycle, program logging table etc.) rappresentanti l'inizio e al fine di un giro. Quindi ogni blocco dati contiene l'andamento temporale di tutti i canali programmati nella logging table fra l'inizio e la fine del giro. DataView, in modalità manuale, memorizza un run di dati in un unico file. 1.4 Lap Header e fine dei dati di un giro Ogni giro memorizzato ha un lap header contenente il numero del giro, del run e altre importanti statistiche quali il tempo impiegato e il livello del carburante. Queste informazioni sono visualizzate nella barra dei titoli dalla finestra principale di DataView. Un ulteriore campo del lap header è utilizzato dal programma per l'assegnazione al giro del marker (es. OUT, TEST, OUT+BOX ecc.). 2 Ambiente d'analisi di DataView 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 Toolbars Browser canali Gestione User Cartelle di DataView Configurazione generica di DataView DataView consente di visualizzare i dati acquisiti in una varietà di maniere, grazie all'ausilio di grafici e di finestre d'analisi alfanumeriche. Una qualunque combinazione di questi elementi presenti sullo schermo puo essere salvata come layout. I layout sono specifici di ogni utente e memorizzano la posizione, la grandezza e ovviamente il file caricato in ogni finestra (ma non il contenuto del file). Questo li rende indipendenti dalla configurazione delle singole finestre e dai dati che vi vengono graficati. Il salvataggio di un layout avviene tramite il comando graph/save layout... che crea un file wly all'interno della cartella dello user attivo. DataView prevede l'utilizzo di una serie di barre comandi per facilitare il compito degli utenti. La toolbar principale contiene tutti i più importanti comandi globali (non dipendenti da user o finestre attive) del programma. la UserBar e la ConfigBar che si occupano di rendere facilmente accessibili user, layout e librerie virtuali. Il Data Header contiene le informazioni relative ai giri caricati. Infine ad ogni finestra d'analisi (sia grafica che alfanumerica) è associata una toolbar specifica. Ad eccezione di quest'ultima tutte le toolbar possono essere liberamente configurate dall'utente che può decidere se visualizzarle o meno. DataView consente di spostare liberamente per lo schermo le toolbar e di ancorarle al lato superiore o a quello inferiore della finestra principale. Infine è presente una status bar contenente varie informazioni quali lo user attivo, la libreria di canali virtuali selezionata, i pulsanti inerenti alcune configurazione, non che il campo che segnala l'operazione attuale in cui è impegnato il software e gli eventuali errori che può aver incontrato. Figura 2-1 schermata principale di DataView Una parte molto importante dell'ambiente d'analisi è costituita dalle finestre grafiche e alfanumeriche che consentono a DataView di effettuare un ampio spettro di analisi sui canali campionati. DataView ha una gestione quanto più possibile uniforme delle finestre d'analisi. Ognuna fa riferimento al browser canali per i canali da analizzare e tutte sono gestite dal dall'apposito sottomenù del menù Graph. Per ogni sottomenù sono presenti due voci, Open che serve ad aprire e a creare le finestre d'analisi e Config... che invece apre la finestra di configurazione della finestra selezionata. Tutti i grafici sono propri dell'user che li crea, e come tale sono salvati nella cartella dell'user stesso. L'ambiente di sviluppo di DataView prevede anche la possibilità di creazione degli user. Ogni user consente di memorizzare una serie di configurazioni che potranno essere richiamate ogni volta che tale user verrà richiamato. in questa maniera ogni utente puo impostare il programma al meglio per i suoi scopi e poi salvare tali impostazioni così che sia sempre facile richiamarle in caso di necessità. Questa funzione permette a più utenti di personalizzare ognuno secondo i propri gusti lo stesso DataView senza intralciarsi a vicende oppure a un singolo utente di creare impostazioni specifiche per i singoli compiti che deve eseguire senza dover agire su ogni singola opzione. 2.1 Toolbars toolbar principale Questa toolbar contiene i comandi di uso piu frequente fra quelli globali, cioè non specifici di un certo user o di una certa finestra di analisi. Questa toolbar viene visualizzata o nascosta tramite il comando view/toolbar e il suo contenuto è totalmente personalizzabile tramite il comando setup/ tool bar. Figura 2-2 toolbar principale Configbar Questa toolbar è utilizzata per poter caricare velocemente i layout e le librerie di canali virtuali di maggior utilizzo. Tramite il comando setup/config bar.. (o il pulsante presente a sinistra della toolbar stessa) è possibile inserire layout e librerie virtuali che vengono poi visualizzate nella config bar come bottoni. Quindi diviene possibile caricarli con una semplice pressione del pulsante sinistro del mouse. Figura 2-3 ConfigBar UserBar Questa toolbar consente di passare velocemente da un user all'altro scegliendo fra quelli che vi sono stati precedentemente caricati utilizzando il comando setup/user bar... o tramite il pulsante presente a sinistra della toolbar stessa. Anche in questa toolbar come nella precedente gli user caricati appaiono come pulsanti la cui pressione è sufficiente ad attivarli. Figura 2-4 UserBar Data Header A differenza delle altre toolbar il data header non contiene pulsanti ma solo le informazioni relative al giro o ai giri caricati. Nel Data Header possono essere inclusi dati relativi alla sessione e al giro (vedi par 3.5 dati sessione e vettura) oppure inseriti dall'utente (vedi par 3.5 user record). Figura 2-5 Configurazione del Data Header e toolbar risultante Alla toolbar è possibile aggiungere oltre alle informazioni anche due pulsanti, il pulsante previous lap e il pulsante next lap (come visibile in figura 2-5) che consentono di passare al giro precedente e a quello successivo della sessione. 2.2 browser canali All'interno di DataView la selezione dei canali avviene tramite il browser canali. Questa finestra visualizza tutti i canali del run corrente insieme ai canali virtuali presenti in libreria. la finestra può essere visualizzata o nascosta tramite l'apposito comando del menù view. I canali sono divisi per tipo. Ad ognuno è associato un diverso colore dell'icona a fianco dei canali. Tipo di canale UDA channels Virtual channels Colore associato giallo bianco descrizione Canali presenti nella tabella di acquisizione dei file caricati. Canali presenti nell libreria dei canali matematici (setup/edit virtual channel), Realtime channels verde Canali presenti nella tabella di acquisizione RT selezionata in realtime setup Tabella 2-1 tipi di canali presenti nel browser canali La finestra di configurazione del browser canali è disponibile al comando setup/channels browser oppure nel menù popup del browser stesso. Questa finestra permette di selezionare il tipo di canali da ogni tipo di canale viene visualizzato con un colore differente (canali UDA giallo,canali RT verde, canali matematici bianco). Inoltre sono presenti due opzioni per l'ordinamento alfabetico dei canali e il tipo di visualizzazione della lista stessa. In relazione a quest'ultima possibilità va detto che, per quanto Il browser canali sia inizialmente visualizzato come una lista ancorata al lato sinistro di DataView, è possibile, disattivando quest'ultima opzione, renderlo una finestra come le altre. La configurazione del browser canali dipende dallo user attivo. Figura 2-6 finestra di configurazione browser canali Ricerca e selezione dei canali La ricerca dei canali è semplificata dalla possibilità di disporli in ordine alfabetico. In alternativa la digitazione di un nome tramite tastiera provoca l'automatica evidenziazione di quel canale o di quello con un nome più simile fra quelli presenti. Se non si è sicuri del nome del canale è possibile premere una stessa lettera più volte per scorrere tutti i canali che iniziano con quella lettera. Una volta cercato il canale desiderato è possibile aggiungerlo alla finestra attiva tramite doppia pressione del pulsante sinistro del mouse o tramite trascinamento. Infine, per mezzo dei pulsanti shift e ctrl, è possibile effettuare selezioni multiple. Configurazione dei canali Il menù popup del browser canali consente la configurazione dei parametri relativi al canale selezionato, dei suoi allarmi e nel caso di canali virtuali della sua definizione (nel caso non ci siano canali selezionati le opzioni non solo disponibili). Per maggiori dettagli si veda il capitolo apposito. I canali così configurati hanno l'icona modificata a seconda delle configurazioni impostate, si veda figura 2-7. Figura 2-7 descrizione dei simboli utilizzati nel browser canali 2.3 Gestione User All'interno di DataView ogni utente puo crearsi un ambiente di d'analisi personalizzato tramite la creazione di un user. Le configurazioni proprie di ogni utente vengono automaticamente memorizzate all'interno di una sottocartella della cartella setup appositamente creata. Il programma supporta un massimo di 20 user ognuno dei quali identificato da uno username composto al massimo da 20 caratteri. La creazione di uno user avviene tramite il comando setup/user/create... del menù principale di DataView (come illustrato nella figura 2-8). Per selezionare uno user già creato basta attivare il comando setup/user/select... e selezionare lo username desiderato dal menù che apparirà. Figura 2-8 finestra di creazione dello user. Solo una parte delle configurazioni presenti in DataView dipendono dall'utente selezionato, come si può vedere nelle tabelle 2-2 e 2-3, alcune configurazioni sono globali cioè uguali per tutti gli utenti. Configurazioni proprie di ogni singolo user Graph windows Lap reports Parameters Histogram Numeric table XY analysis XYZ analysis Circuit marker Tabella 2-2 Configurazioni proprie di ogni singolo user Configurazioni comuni a tutti gli user . General setup Miscellaneous Virtual channels Pathnames Map parameters Tabella 2-3 Configurazioni comuni a tutti gli user Car data setup Alarms setup Laps definition T1 setup Session setup 2.4 Cartelle di DATAVIEW All'interno della cartella di installazione di DataView il programma fa uso di una serie di sottocartelle per separare i file dati da quelli di sistema e di configurazione. DataView crea quattro cartelle al momento dell'installazione, in ognuno provvede poi ad immagazzinare i file appropriati come riportato nella tabella 2-4. Cartella file archiviativi e creativi da Dataview Export file destinati alle funzioni di export Data dati scaricati dal data logger tramite telemetria o cavo e tutti i dati archiviati nelle precedenti sessioni Setup configurazione dell'interfaccia grafica, librerie di canali matematici e costanti System file di sistema di Dataview e file temporanei Tabella 2-4 Cartelle predefinite e loro utilizzo Cartelle configurabili Come si è detto, queste cartelle sono create automaticamente dal programma, ma alcune possono essere impostate dall'utente tramite la finestra Setup/General/Directories (accessibile anche nel browser dati sotto view/dierctories... o tramite il popup menù). In questa finestra, nella pagina Directories, è possibile modificare la configurazione delle cartelle. Innanzitutto selezionando dalla casella combinata il tipo di cartella che si desidera impostare. Poi utilizzando i pulsanti sulla destra della finestra per aggiungere, rimuovere o comunque modificare le cartelle e il loro ordine. Figura 2-9 Pagina di configurazione delle cartelle di Dataview (nella figura le Data directories). Data directories (Cartelle Archivio): Dataview consente di accedere a qualsiasi archivio dati risieda in una cartella del computer in cui è installato o di uno raggiungibile tramite rete. Le cartelle archiviosono appunto quelle cartelle in cui risiede un archivio dati e contengono i file dtx del manual system. Tutte le cartelle configurate a tale scopo sono elencate nella casella combinata sopra la lista delle sessioni nel browser dati (vedi par 3.1). quest'ultimo visualizza sempre i dati appartenenti all'archivio selezionato al momento, ma Dataview può accedere ai dati di piu’ archivi contemporaneamente. Download directories (Cartelle di Acquisizione): In questa cartella il programma provvede a scaricare i dati ricevuti; quindi nel manual system vi vengono memorizzati i file dtx. Le impostazioni predefinite del programma prevedono che tale cartella sia accessibile al browser dati come cartella archivio, in tal maniera è possibile visualizzare immediatamente i dati ricevuti. Questa cartella è obbligatoria all'intero di DataView (il programma deve avere sempre una cartella di download) ed è sempre unica (il software non accetta più di una cartella di questo tipo per volta). Export directory: cartella di esportazione di DataView, Cartella di destinazione predefinita di tutte le operazioni di esportazione del programma. DataView crea una cartella di questo tipo al momento dell'installazione e non può averne piu di una alla volta. Startup browser directory: Cartella predefinita del browser dati. All'apertura del browser dati, gli archivi visualizzati riguardano quelli presenti nella cartella qui configurata. Host setup directories: cartelle di destinazione delle operazioni di host (vedi capitolo 13). Normalmente queste cartelle appartengono ad altre stazioni di rete. DataView può avere un qualsiasi numero di queste cartelle, la configurazione delle operazioni di host permette di scegliere fra tutte le cartelle configurate in questo elenco quali utilizzare e per quale funzione utilizzarle. 2.5 configurazioni generiche per DataView DataView è un programma ampiamente configurabile, data la complessità del programma stesso e l'ampio spettro di possibilità che concede. Per questo si è sempre tentato di suddividere le piu rigorosamente possibile le opzioni disponibili per funzionalità e campo di utilizzo; Come ovvio alcune opzioni non sono inquadrati all'interno di una singola funzionalità. Finestra di configurazione miscellaneous Queste opzioni sono raggruppate all'interno della finestra Setup/general..., in modo da renderle piu facilmente raggiungibili dall'utente. Nel manuale descrive le configurazioni nei capitoli che piu le riguardano, lasciando in questo paragrafo la sola pagina miscellaneous che risulta troppo generica per essere altrimenti collocata. Figura 2-10 Pagina di configurazione delle opzioni generiche. Offset & Gain Mode: Offset e gain possono essere configurati sia a livello globale (Configure /Parameters) che per il singolo run (Capture/Acquisition Files). Questa opzione definisce quali offset e gain considerare. Opzione Table + parameters Parameters settings File table Off Descrizione Combina i valori specifici dei run con quelli globali Vengono utilizzati solo i valori globali Vengono utilizzati solo i valori specifici del run tutti gli offset e i gain vengono ignorati Tabella 2-4 modalità di applicazione di Offset e gain. Measure system: Indica il sistema di unita di misura utilizzato da DataView per la velocità e la distanza. Il diagramma del circuito e il distance domain plots sono corretti di conseguenza. I Metodi utilizzabili sono due quello metrico e quello britannico. grandezza \ sistema di misura Velocità distanza accelerazione Metric Km/h m G British mph piedi G Tabella 2-5 Sistemi di misura. Pagina di configurazione special channels Questa finestra consente di configurare il canale della distanza (campo speed) e i due canali dell'accelerazione laterale e longitudinale. Per ogni canale è possibile inserire un offset che verr à sottratto o aggiunto al valore in tutte le operazioni che conivolgeranno il canale. Figura 2-11 Configurazione canali speciali 3 browser dati 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 3.8 Utilizzo del browser dati Caricamento dei dati archiviati Comparazione giri Modifica dei dati archiviati di giro e sessione Visualizzazione delle informazioni aggiuntive Esportazione dei dati Copy to host Manipolazione dei giri Il browser dati (File/Open Data) è lo strumento preposto da DataView per la gestione dei file dtx memorizzati. Come implicito nel nome, questo strumento fornisce un sistema efficiente di spostarsi da un archivio dati all'altro, di visionarne le informazioni principali e di selezionarne uno o più giri per l'analisi. Altre funzioni riguardano la manipolazione dei file contenuti negli archivi, la modifica del Lap Header e della Logging session records. Come già ampiamente illustrato gli archivi in DataView possono essere organizzati in due differenti modalità. Il Run system che utilizza una gerarchia di cartelle organizzata in base alle informazioni immesse all'inizio della sessione e il Manual system dove tutti i dati sono memorizzati in una singola cartella. Dettagli sulla configurazione e l'attivazione di una sessione sono descritti nel capitolo riguardante lo scarico dei dati. 3.1 Utilizzo del browser dati Scopo del browser dati è quello di fornire un sistema facile e immediato di rappresentazione degli archivi permettendo quindi un migliore orientamento fra gli stessi. La finestra principale del browser presenta due liste di elementi: a sinistra un elenco di tutte le sessioni contenute nella apposita cartella e sulla destra una lista di tutti i giri contenuti nella sessione selezionata. Con il sistema di archiviazione manuale, sulla sinistra sono elencati tutti i file dtx che si trovano nella cartella apposita. I dati riguardanti il tracciato la sessione e la vettura sono quelli memorizzati nel dtx stesso (vedi par 1.2 Manual system). Figure 3-1 presentazione degli archivi da parte del browser dati I file elencati secondo il sistema manuale sono identificati da un'icona nella lista delle sessioni, nell'altra lista viene riportato il solo giro che rappresentano. Figura 3-2 browse di una cartella contenete dati archiviati in run e manual system La casella combinata sopra l'elenco delle sessioni consente di selezionare differenti cartelle in cui sono stati archiviati dei dati. Questo elenco è totalmente configurabile tramite DataView (vedi par 2.4 cartelle archivio). A fianco di questa casella ne è presente un'altra che permette di filtrare i giri in base al metodo con cui sono stati acquisiti (vedi par 3.5). La casella mostra un elenco di tutti i metodi di acquisizione dei dati, se ne viene selezionato uno, la lista dei giri mostrerà solo quelli così acquisiti. Figura 3-3 menù di scelta della cartella. Nel browser dati sono presenti delle funzioni per il filtraggio delle voci della lista delle sessioni. La finestra di configurazione dei filtri è attivabile tramite la voce di menù view/apply session filters.../session filter. Oppure tramite l'omonima voce del popup menù attivabile con la pressione del pulsante destro del mouse sulla lista delle sessioni. 3.2 Caricamento dei dati archiviati Per caricare dei dati tramite il browser è necessario innanzitutto selezionare la sessione che ci interessa nella lista di sinistra e il giro o i giri che desideriamo caricare nella lista di destra. Poi basterà premere enter o selezionare l'apposita voce nel menù popup che si apre con una pressione del pulsante destro del mouse nella lista dei giri. I giri caricati vengono appesi uno di seguito all'altro e visualizzati in una singola finestra. Tali giri non devono essere necessariamente contigui e non necessariamente debbono provenire dalla stessa sessione o archivio, ma devono comunque fare riferimento alla stessa tabella di acquisizione. La selezione di giri multipli avviene tramite i pulsanti shift e ctrl. Dopo la pressione di shift vengono selezionati tutti i giri tra il primo e l'ultimo su cui si è premuto il pulsante sinistro del mouse. Il pulsante ctrl mantiene selezionato un giro, o più di uno, anche se in seguito ne vengono selezionati altri Figura 3-4 Selezione multipla giri e caricamento tramite voce del popup menù 3.3 Comparazione giri Una degli scopi principali di DataView è l'analisi della differenza di prestazioni ottenute da piloti e veicoli mano a mano che vengono provati differenti setup durante una corsa o una sessione di prove e test. DataView a questo scopo consente di comparare i dati provenienti da differenti gruppi di giri, massimo sei, tramite l'apposita voce di menù (add to comparison) presente nel menù file, in quello popup e sulla Toolbar o tramite lo shortcut ctrl+enter attivante lo stesso comando. Figura 3-5 Selezione giri per la comparazione Figura 3-6 Graficazione di una comparazione di giri e rispettiva toolbar (la figura riporta solo una parte della comparazione per mettere in maggiore risalto le differenze fra i giri comparati). Durante il confronto i dati di ogni selezione sono graficati sullo stesso asse del tempo (o della distanza) e con un unico asse verticale di riferimento per ogni canale visualizzato. Tutti i canali di una singola selezione appaiono di uno stesso colore, che può essere impostato tramite la finestra setup/general/colors. Anche se i colori non vengono impostati DataView ne fornisce comunque di predefiniti. 3.4 modifica dei dati archiviati di giro e sessione Ogni giro oltre ai dati dei singoli canali possiede una serie di informazioni riguardanti, ad esempio, il giro stesso, la sessione, la vettura così come le impostazioni del run . Queste vengono ricavate da informazioni provenienti dal data logger al momento dello scarico dei dati. Alcune sono generate automaticamente da DataView altre fanno riferimento alle impostazioni inserite al momento della configurazione dell'acquisizione. Tali informazioni possono essere modificate manualmente in un secondo tempo tramite la finestra lap/file properties... attivabile dalle apposite voci di menù (sia il menù edit del browser dati che il popup menù) lap header Ogni giro nell'archivio dati contiene un header generato al momento in cui i dati sono stati ricevuti dal data logger. L'header contiene i riferimenti alla sequenza dei run e dei giri, non che il tempo di durata del giro. Questi dati sono modificabili tramite la finestra edit/header... Figure 3-7 configurazione delle informazioni riguardanti l'header Il dato nel campo Lap Distance è generato automaticamente dal data logger ed è utilizzato durante la ricezione dei dati per identificare il tracciato del giro. markers e commenti del giro Quando dal data logger viene scaricato un giro DataView gli assegna automaticamente un marker per facilitare la sequenza degli eventi all'interno della sessione. Gli unici giri a non venir marchiati sono i giri normali, quelli cioé in cui la macchina percorre tutto il circuito senza uscire o rientrare dai box. La decisione sul marker da assegnare a un dato giro dipende sostanzialmente da due fattori: il numero del giro (es. il numero 1 indica l'inizio di un run) e gli eventi che delimitano il giro stesso (es. spegnimento, segnale traguardo ecc...) vedi par 9.2 Lap marker. Alle volte può essere necessario cambiare il marker associato a un particolare giro. Per fare questo basta aprire la finestra Edit/Comment...Qui una casella combinata, impostata inizialmente sul marker assegnato al giro, elenca tutti i marker disponibili (vedi tab 3.1). Oltre a questo è possibile inserire un commento sempre dalla stessa finestra. Marker No-Mark Lap Out Box Test E.Test O+B Best TriggerOut Descrizione selezionando questa opzione la giro non viene assegnato alcun marker giro normale Uscita dai box (primo giro di pista) rientro ai box (ultimo giro del run) Test vettura (di solito auto accesa ma ferma) Engine test (prova del motore) (Out + Box) uscita dai box seguita da un rientro negli stessi Best Lap (giro più veloce) Giro acquisito in situazione di acquisition trigger off Tabella 3-1 descrizione dei marker Alcuni lap marker, come "lap" e "best lap", non vengono mai assegnati automaticamente, ma vengono messi a disposizione per la selezione manuale da parte dell'utente. Figura 3-8 configurazione delle informazioni riguardanti il marker e i commenti Dati della sessione e della vettura Ogni file contiene una serie di dati riguardanti la configurazione della vettura e i dettagli della sessione. Alcune di queste informazioni sono fondamentali per l'archiviazione con il run system, anche per questo motivo è necessario impostarle al momento dell'attivazione dell acquisizione (vedi cap 10). Dati riguardanti la sessione: Queste informazioni vengono utilizzate da DataView al momento di generare la gerarchia di cartelle per la classificazione dei giri nel run system (..\tracciato\sessione\vettura\*.dtx). Una volta che la gerarchia è impostata il variare dei questi campi non la modifica in alcun modo per cui è possibile cambiarli liberamente tramite la finestra edit/session.... . Figura 3-9 configurazione delle informazioni riguardanti la sessione dati riguardanti la vettura: Come per i dati della sessione anche il campo car viene impiegato per la creazione della gerarchia di cartelle in particolare genera l'ultimo livello della stessa. Tutte le altre informazioni sono dei semplici riferimenti, possono essere riempiti anche in una fase successiva all'acquisizione senza provocare problemi all'archiviazione dei dati. Figura 3-10 configurazione delle informazioni riguardanti la vettura Costanti: Per ogni run è possibile configurare un certo numero di costanti che potranno poi essere utilizzate nella creazione dei canali matematici/virtuali. Così come per gli offset questi valori vengono trasmessi durante l'acquisizione da un run a quello successivo e valgono per tutti i suoi giri. Anche questi possono essere modificati dopo l'acquisizione tramite la finestra in Edit/Constants. Il loro utilizzo principale è quello di registrare e memorizzare valori specifici del run o della sessione come ad esempio i coefficienti aerodinamici. Figura 3-11 finestra di configurazione delle costanti del run Offest e gain: Ogni canale presente in una data acquisizione può essere dotata di un certo offset e un certo gain. Questi due valori vengono attribuiti a livello di run e vengono applicati a tutti i giri che lo compongono. Entrambi questi valori vanno ad influire sul dato del canale a cui sono applicati, il primo l'offset viene sommato a tale valore , mentre il secondo, gain, gli viene moltiplicato. DataView applica questi valori ai canali in addizione all'offset e al gain eventualmente specificati in Configure/Parameters. Durante la sessione di prove l'offsets costituisce una traccia degli aggiustamenti successivi portati alla configurazione della vettura tra un run e l'altro. Figura 3-12 configurazione dell'offset e del gain per ogni singolo canale nel run. Durante l'acquisizione i valori dell'offsets sono copiati da un run a quello successivo. Invece le modifiche apportate successivamente alla fase di acquisizione vengono applicate solo ai giri del run a cui appartengono (in pratica a tutto il file dtx). Alla finestra di configurazione dei valori di offset e gain si accede tramite la voce di menù Edit/Offsets + Gains. User record: Si tratta di un'ulteriore struttura dati all'interno del run che può essere utilizzata per memorizzare delle informazioni generiche, ad esso inerenti, di solito riguardanti la configurazione della vettura. Ogni "record" è costituito da un titolo (Key) e un testo. Il contenuto di questa struttura è totalmente libero e può essere incluso nelle stampe dei rapporti e nell finestre grafiche. Figura 3-13 finestra di configurazione user record. La configurazione dello user record si trova alla voce di menù Edit/User Record. Ma la struttura è modificabile anche tramite un semplice editor di testo. In quest ultimo caso il file di testo da generare dovrà contenere un solo campo per ogni riga. Ogni campo dovrà essere costituito dal titolo, un segno "=" e successivamente il testo. Si veda la figura 3-14 qui sotto. Figura 3-14 formato dell'user record in un edito di testo. 3.5 Visualizzazione delle informazioni aggiuntive La configurazione predefinita del browser dati mostra alcune informazioni relative alle sessioni e i giri archiviati. Come si è già visto queste informazioni possono essere utilizzate per ordinare e filtrare le voci della lista. DataView ha però, tramite il tab options della finestra view/options , la possibilità di configurare liberamente le informazioni da visualizzare. Figura 3-15 finestra i configurazione e lista delle informazioni addizionali. Visualizzazione dei giri per metodo di ricezione Dataview memorizza in ogni file il metodo di ricezione (es. real time, cavo, ecc…) con cui sono stati ricevuti i dati; questo da la possibilità di filtrare i giri da visualizzare in base a come sono stati ottenuti. Di questo si occupa una casella combinata elencante tutti i possibili metodi di ricezione: la voce "all" li comprende tutti mentre selezionandone una singola verranno visualizzati soli i giri compresi in quella metodologia di ricezione. Figura 3-16 Casella combinata di selezione dei giri da visualizzare. 3.6 Esportazione dei dati DataView consente l'esportazione delle informazioni presenti negli archivi in vari formati tramite le voci di menù presenti nel sottomenù Tools/Export Data. In particolare è possibile estrarre dall'archivio selezionato dei canali o degli interi giri e memorizzarli in un file dtx (o più di uno se i dati provengono da run diversi). Tutti i file così estratti vengono memorizzati nella cartella di export. Figura 3-18 Sottomenù export del browser dati Esportazione dati in formato dtx Questo procedimento consente di esportare in un nuovo file dtx uno o più giri contenuti in un archivio. Come già detto, se si prendono giri provenienti da diversi run il programma creerà un file per ognuno di questi. Il procedimento da seguire è piuttosto semplice, basta selezionare i giri che ci interessa esportare e poi attivare la voce di menù tools/export data/ DTX... Ci verrà chiesto di inserire il nome del file che intendiamo creare (DataView da come nome predefinito quello del file originale). Una volta sceltolo il file verrà creato nella cartella di "export". Se devono essere esportati più file (dati di differenti run) quest'ultimo passaggio sarà ripetuto fino a che sarà stato attribuito un nome a tutti. Estrazione di canali individuali Dataview da la possibilit à di estrarre da un archivio uno o più canali. Questi canali devono essere definiti in un file ntb (numeric table) una volta configurato tale file il procedimento è del tutto simile al precedente. Nel dettaglio bisogna innanzitutto selezionare i giri che si intendono esportare e poi la voce di menù tools/export data/ channel to DTX... . Ci verrà chiesto di scegliere un file ntb esistente o di inserire il nome di uno nuovo. Premuto load ci apparirà la schermata di configurazione del file ntb (vedi figura 3-19) selezionato. Dovremo a questo punto inserire i canali che intendiamo esportare, ricordando che questo tipo di esportazione non ammette canali virtuali. Una volta eseguita questa operazione, come per l'esportazione dei giri interi, dovremo scegliere i nomi di tutti i file che intendiamo esportare. Figura3-19 finestra di configurazione dei file ntb Esportazione dati in formato ascii L'esportazione dei file in formato ASCII consente di creare nella cartella di Export di DataView un file di testo contenente tutti i dati dei canali configurati alla frequenza e nell'arco di tempo impostato. Il file, se aperto con un normale editor di testo apparirà come una tabella contenente nella prima riga i nomi dei canali configurati, al di sotto dei quali verranno elencati i rispettivi valori e nella prima colonna i tempi a cui questi valori corrispondono. Figura 3-20 file di testo risultante da una esportazione Ascii La procedura per l'esportazione dei file Ascii è molto simile a quella per l'esportazione dei singoli canali, entrambi infatti si appoggiano a un file in formato ntb, ma al contrario della procedura precedente nella finestra di configurazione è ora possibile configurare anche la frequenza di campionamento e il lasso di tempo da esportare (vedi figura 3-21) inoltre questo tipo di esportazione accetta anche canali virtuali. La scelta della frequenza di esportazione implica che tutti i canali verranno esportati alla stessa frequenza. Figura 3-21 configurazione del file ntb per l'esportazione Ascii Una volta configurato il file ntb e premuto ok ci sarà chiesto di scegliere il nome del file che si intende creare, come nome predefinito Dataview sceglie il nome del file di cui stiamo esportando i dati seguito dal numero di identificazione del giro da cui provengono i dati. Nel caso siano stati selezionati più giri sarà possibile salvarli come file separati oppure appenderli in un unico file, in tal caso non verrà suggerito alcun nome. Esportazione dati in formato binario I dati così esportati vengono salvati in formato binario (per i dettagli del quale si veda l'appendice A). Per l'esportazione è innanzitutto necessario selezionare il gruppo di giri da cui si vogliono esportare i dati e poi attivare il comando Tools/export data/binary... La finestra che seguirà ci permetterà di caricare (o creare) il file Ech utilizzato da questa procedura per configurare l'esportazione. Scelto il file sarà necessario configurarlo scegliendo i canali che ci interessano. Come si può notare dalla figura 3-22, questo tipo di esportazione accetta i canali virtuali (icona bianca), inoltre se un canale non è esportabile la sua icona diventa un punto interrogativo. Figura 3-22 Configurazione file ech per l'esportazione binaria La finestra di configurazione consente di impostare quali canali è necessario esportare e il loro ordine. I canali vengono esportati con la loro frequenza originaria, se si desidera altrimenti è presente l'opzione Equal sampling rate che consente di scegliere una frequenza uguale per tutti i canali. Ovviamente in questo caso dei canali con frequenza maggiore al quella scelta verranno esportati solo alcuni campioni, mentre quelli con frequenza sopperiranno all mancanza di campioni ripetendo il dato più vicino a quello richiesto mancante. I canali vengono esportati ad alto livello quindi tutte le eventuali operazioni effettuatevi (filtri, offset e gain) saranno mantenute nei dati esportati. Un eventuale punto interrogativo a fianco del canale, al posto del simbolo solito, indica che il canale non è presente nella tabella e quindi non verrà esportato. 3.7 Copy to host La funzionalità di rete Copy to host (comando Tools/Host/Copy to Host) fa si che i dati ricevuti via cavo da un PC "master" siano copiati alle altre stazioni della rete. In tal maniera ogni PC ha la possibilità di lavorare in locale anche se i dati vengono ricevuti solo da uno di questi.. Per maggiori informazioni a proposito dei modi di utilizzo di DataView in una rete di PC si rimanda all'apposito capitolo. Figura 3-23 Copia dei dati agli altri host di rete. Questo comando lavora su file Dtx interi, quindi anche se viene selezionato un singolo giro verrà esportato l'intero run a cui appartiene (ovviamente se ci troviamo nel run sistem). Per attivarlo è necessario selezionare i giri che si intendono esportare (ne basta uno per run) e poi attivare il comando Tools/Host/Copy to Host. A questo punto tutti i file a cui appartengono i giri selezionati verranno copiati in tutte le cartelle configurate come Data directories, vedi par 2.4. 3.8 Manipolazione dei giri Concatenamento giri Dataview da la possibilità di unire una serie di giri in uno unico la cui durata è pari alla somma di quella dei precedenti. Per fare ciò è necessario utilizzare il comando Tools/Define Laps/Append Laps che concatenererà i giri selezionati. Questo comando permette di concatenare solamente giri contigui e appartenenti allo stesso run/file. Figura 3-24 Preparazione del concatenamento dei giri Figura 3-25 Risultato di un concatenamento di giri Ricerca giri I durante una acquisizione i giri ricevuti raramente sono correttamente delimitati, spesso gli ultimi dati dell'uno vengono inclusi in quello successivo (risultando quindi di fatto i primi di quest'ultimo) o al contrario i primi dati di un giro possono essere inclusi alla fine del precedente. Per rimediare a questo inconveniente in DataView è possibile utilizzare la funzione "Lap Definition" che sposta i dati da un giro all'altro riallineandoli (per maggiori dettagli vedi par 4.3 Lap definition). Figura 3-26 Giro senza il lap definition Nella situazione descritta nella figura 3-26 è possibile riallineare i dati selezionando tutti i giri del run e attivando il comando "Search lap". Si noti che per questa funzionalità' è necessaria una configurazione illustrata nel paragrafo 9.3 Lap definition. 4 finestre d'analisi 4.1 Configurazioni generali per le finestre grafiche 4.2 Grafici 4.3 Grafici XY 4.4 Grafici XYZ 4.5 Istogrammi 4.6 Finestra canali 4.7 Tabelle numeriche 4.8 Finestra circuito 4.9 Analisi PSD 4.10 Finestre trend 4.11 Finestra rapporto 4.1 configurazioni generali per le finestre grafiche Graph Questa pagina si occupa essenzialmente di tutte le opzioni inerenti la visualizzazione dei grafici e la loro gestione all'interno di DataView. Figura 4-1 Configurazione delle opzioni dei grafici Show grid: Mostra la griglia nel grafico. Il numero di linee verticali e orizzontali di cui è composta la griglia dipende dall'estensione degli assi del grafico. Auto scale: Con questa opzione attiva viene applicata la scala automatica in tutti i grafici, eventuali scale manuali già presenti verranno ignorate. Auto connection: I cursori di tutti i grafici vengono coordinati in modo da trovarsi sempre allineati sull'asse delle x (spazio o tempo). Quando questa opzione è attiva, tutti i cursori delle finestre sono visibili simultaneamente e si trovano tutti nella stessa posizione. Lo spostamento di uno di questi provoca lo stesso spostamento su tutti gli altri. Auto zoom: Se questa funzionalità è attiva a tutte le finestre viene applicato automaticamente lo stesso zoom . Auto Align Y Scale: Allinea il bordo sinistro di tutte le finestre. In pratica, in tutte le finestre contemporaneamente visualizzate, viene a trovarsi un uguale spazio fra il bordo sinistro e il grafico. Utile se per ordinarle è stato usato il comando da menù window/tile horizontal in tal modo vedremo tutti i grafici della stessa larghezza. Keep Zoom after changing layout: Mantiene lo stesso zoom dopo che è stato cambiato il layout delle finestre. Keep Zoom after changing lap: Mantiene lo stesso zoom dopo che è stato cambiato il giro Font Size: Permette di scegliere la grandezza del font fra tre disponibili: piccola (small), media (normal) e grande (large). Colors In questa pagina è possibile configurare i colori delle finestre grafiche per quanto riguarda lo sfondo, l'area del grafico e i colori assunti dai giri durante le comparazioni (durante le comparazioni ogni gruppo di giri ha un suo colore ). I colori vengono scelti da una lista predefinita a cui è possibile aggiungerne altri tramite i comandi della sezione Custom. Figura 4-2 finestra di configurazione colori. Comparison: In questa sezione vengono configurati i colori da attribuire alle selezioni di giri durante le comparazioni. Questi colori possono poi essere cambiato nei singoli grafici tramite l'apposita finestra di configurazione (vedi par 4.2 comparazione giri ). Windows: I questa sezione è possibile impostare i colori di sfondo della finestra del grafico e dell'area del grafico vero e proprio rispettivamente con le due box Window background e Boxes background. Custom: Questa sezione permette di aggiungere colori personalizzati a quelli predefiniti. Una volta impostati potranno essere utilizzati esattamente come gli altri e appariranno alla fine della lista di selezione. Per questi colori è inoltre possibile configurare un nome tramite il pulsante Name... . Distance Questa pagina di configurazione permette di configurare il canale distanza. I grafici posso aver sull'asse delle ascisse oltre al tempo anche la distanza. Tutti i canali verranno visualizzati in funzione di questa grandezza. Nel caso della distanza è però necessario configurare il canale che la indica nella finestra configure/miscellaneus.../distance (vedi figura 4-3). Per aumentare la precisione del grafico è possibili configurare anche un secondo canale di distanza sempre nella stessa pagina, questo secondo canale che va sotto il nome di distance decimals deve contenere la parte decimale del valore configurato come distance. Va detto che, tale canale, oltre a non essere obbligatorio per la realizzazione di grafici secondo la distanza, non è sempre presente nei dati raccolti. Figura 4-3 configurazione dei parametri riguardanti la distanza Distance (Meters): In questo campo va inserito il canale che rappresenta la distanza percorsa dal veicolo Distance decimals (Meters): Il canale qui inserito è quello contenente la parte decimale dei valori del canale configurato come distance. Distance aligment (on comparison): Il finestre grafico consentono l'effettuazione di confronti con base tempo e distanza. In quest'ultimo caso è possibile confrontare percorsi con distanze diverse. DataView fornisce vari criteri in base ai quali aumentare o diminuire la distanza coperta dai giri in modo da renderle uguali e quindi più facilmente confrontabili. Inoltre il campo max difference permette di definire un limite massimo di allineamento della distanza oltre il quale i dati non vengono modificati ed è anche possibile escludere i giri TEST dall'allineamento (opzione Exclude TEST laps). opzione skip distance alignment Align to maximum distance Align to minimum distance Align to average distance Align to descrizione non viene effettuato alcun allineamento la distanza inferiore viene portata al valore di quella superiore la distanza superiore viene portata al valore di quella inferiore entrambe le distanze sono portate al valore della media delle due entrambe le distanze sono portate al valore inserito nel campo Tabella 4-1 Opzioni d'allineamento delle distanze presenti in DataView 4.2 Grafici Dataview permette di visualizzare i dati raccolti come grafici in funzione del tempo o dello spazio. Ogni grafico può contenere fino a 20 canali e può essere salvato in un file gra per poi essere ricaricato in un secondo momento. Figura 4-3 finestra di configurazione del grafico Dalla finestra di configurazione è possibile scegliere i canali da visualizzare e il loro ordine, la grandezza presente nell'asse dell X (quindi in funzione di che cosa devono essere visualizzati i canali) e il metodo di graficazione. Inoltre è possibile salvare la configurazione corrente e scegliere quale grafico deve essere presente nella finestra. I grafici posso aver sull'asse delle ascisse sia il tempo che la distanza. Tutti i canali vengono visualizzati in funzione di una di queste grandezze. Nel caso della distanza è però necessario configurare il canale che la indica nella finestra configure/miscellaneus/lap distance (vedi par 4.1 distance). Aree della finestra Ogni area della finestra ha una specifica funzione e un specifico modo di essere configurata, inoltre consente l'accesso tramite mouse a particolari funzioni o menù popup come descritto qui di seguito: Area esterna al grafico: IL colore dello sfondo di quest'area puo essere determinato tramite la box setup/general/colors (vedi paragrafo 4.1 Colors). Una doppia pressione del pulsante sinistro del mouse in quest'area permette di aprire la finestra di configurazione del grafico. Scala del canale: il pulsante destro fa apparire un menù popup inerente il canale, mentre la doppia pressione del sinistro apre la finestra di configurazione del canale. Vedi sotto. Area interna al grafico: IL colore dello sfondo di quest'area può essere determinato nella finestra setup/general/colors (vedi paragrafo 4.1 Colors) è inoltre possibile aggiungere la griglia all'interno diquest'area tramite la finestra setup/general/graph (vedi paragrafo 4.1 graph). il pulsante destro attivaun menù popup per lo zoom e la ricerca dei massimi e dei minimi. Mentre spostando il mouse colpulsante destro premuto viene selezionata un'area del grafico che può essere ingrandita con lefunzioni di zoom oppure vi possono essere applicate le funzionalità di max e min (vedi par 6.3). La pressione del pulsante sinistro provoca lo spostamento del cursore in quel punto. Se si sposta il mouse tenendo premuto il pulsante sinistro il cursore si muoverà seguendo i movimenti del mouse. Barra di zoom: determina l'ammontare dello zoom impostato e l'area del grafico visualizzata. La pressione del pulsante sinistro del mouse o il trascinamento del cursore modificano l'area visualizzata, per modificare il valore dello zoom impostato si utilizza il menù popup dell'grafico (vedi par 6.3). Campo dei valori: All'interno di questa casella è riportato il valore assunto dal canale nel punto in cui si trova attualmente il cursore. La presenza di un asterisco a fianco del valore indica che il valore è quello originale di un campione, al contrario la sua assenza indica che il valore è stato determinato per interpolazione. Se il canale è filtrato la casella viene evidenziata. Il pulsante destro fa apparire un menù popup inerente il canale, mentre la doppia pressione del sinistro apre la finestra di configurazione del canale. Figura 4-4 aree della finestra dei grafici. Configurazione della scala dell'asse delle Y Il compito di delimitare la scala dell'asse delle Y può essere delegato a DataView o eseguito manualmente a seconda che sia selezionata oppure no l'opzione auto scale nella finestra Setup/General/Graphs window. Se tale opzione è selezionata tutte le scale di tutti i grafici vengono dimensionate in modo automatico. In caso contrario è possibile determinare l'estensione della scala manualmente in due differenti maniere. Prima di tutto attribuendo gli appositi parametri al canale (Configure/Parameters), questa impostazione si rifletterà su tutti i grafici che coinvolgeranno il canale. In secondo luogo è possibile impostare la scala direttamente nella finestra di configurazione del canale all'interno della finestra del grafico, ma le impostazioni varranno solo in tale grafico. La scala determinata con quest'ultimo metodo ha la precedenza su quella determinata con il metodo precedente. Figura 4-5 configurazione del canale all'interno del grafico. Stile della linea e colore Nella finestra di configurazione dell'asse del canale sono presenti due box la prima per il colore e la seconda per lo stile di graficazione dei dati. Il primo consente di scegliere fra una lista di colori predefiniti a cui possono esserne aggiunti altri personalizzati (vedi par 4.1 Colors). Il secondo invece definisce lo stile con cui i valori di un dato canale vengono riportati sul grafico, vedi figura 4-6. Figura 4-6 stili grafici. Lo stile linea, al contrario degli altri, non è solo un sistema di visualizzazione dei dati campionati, ma implica una elaborazione degli stessi, nella fattispecie una interpolazione per cui il cursore può mostrare valori diversi da quelli campionati. Sistema di graficazione Per sistema di graficazione si intende il metodo con cui si determina come i canali si dividono lo spazio del grafico. I metodi presenti in DataView sono tre. Overlay, in cui tutti i canali occupano tutto lo spazio del grafico, quindi le serie di campioni sono sovrapposte (vedi figura 4-7). Quello Parallel in cui lo spazio è diviso equamente fra i canali facendo si che il valore massimo di una scala corrisponda al minimo della precedente, rendendo impossibile la sovrapposizione dei canali (vedi figura 4-8). Infine quello manual dove lo spazio da attribuire a ogni canale viene determinato manualmente quindi si possono avere contemporaneamente delle sovrapposizioni e dei parallelismi (vedi figura 4-9). Figura 4-7 Sistema di graficazione Overlay. Figura 4-8 Sistema di graficazione parallel. Figura 4-9 sistema di graficazione manual. Comparazione dei giri Fino a sei giri, o gruppi di giri, possono essere comparati in un unico grafico, a ognuno viene attribuita una lettera identificativa (dalla A alla F) seguendo l'ordine in cui sono stati selezionati nel browser dati (vedi par 3.3). Tramite la finestra di configurazione dei canali (vedi figura 4-10) è possibile procedere alla configurazione della comparazione per il singolo canale. Infatti è possibile scegliere quali gruppi far apparire per il canale selezionato e il colore da attribuire ad ognuno (questa scelta ha la precedenza su quella fatta nelle configurazioni generali vedi par 4.1 Colors comparison). La selezione del pulsante Difference fa si che ad essere visualizzate non siano le serie dei valori campionati, ma le differenze fra la prima serie (quella contrassegnata dalla lettera A) e le altre. Figura 4-10 finestra di configurazione del confronto fra giri. Figura 4-11 grafico di comparazione. Traslazione dei dati Un caratteristica importante nel confronto fra gruppi di giri è la traslazione dei dati. Questa funzione consente di spostare una i dati lungo l'asse orizzontale del grafico (sia che si tratti di tempo che di distanza) in modo da poter confrontare dati di momenti diversi o di distanze diverse. Tramite il comando Shift a graph... è possibile selezionare una serie di valori inerenti un canale di un gruppo da traslare. Mentre con il comando shift a comaparison... è possibile scegliere un intero gruppo. La traslazione vera e propria avviene selezionando con il mouse un punto del grafico (o meglio un punto dell'asse delle X) e poi selezionando il punto in cui si vuole che il primo punto selezionato si trovi al termine della traslazione. In altri termini tutti i valori interessati dalla traslazione vengono spostati sull'asse delle X di un valore pari alla differenza tra il secondo e il primo punto selezionato. 4.3 Grafici XY Questo grafico cartesiano accetta in ordinata fino a 4 canali contemporaneamente e in ascissa un quinto. La gestione del mouse di questa finestra e le simbologie utilizzate sono le stesse della finestra grafica precedente (vedi par 4.2 aree della finestra). I grafici di questo tipo vengono salvati in file di tipo XY all'interno della cartella dello user che li ha creati. figura 4-12 grafico XY Curva di interpolazione Per ogni canale può essere inserita una curva di interpolazione avente fino a 6 gradi di liberta. I relativi coefficienti possono essere visualizzati premendo il pulsante informazioni sulla toolbar del grafico. Quando la curva è presente, le coordinate visualizzate nel campo di valori del grafico, si riferiscono a punti sulla curva Condizioni Le condizioni permettono di filtrare i valori dei canali visualizzati in base a dei parametri indipendenti, per fare questo è innanzitutto necessario impostare una condizione come descritto nel paragrafo 8.3. Se è presente una condizione la curva di interpolazione viene calcolata in base ai dati filtrati. Se un canale viene filtrato la condizione viene riportata sotto al nome del canale nell'apposito campo del grafico. Visualizzazione dei canali Come si è detto un singolo grafico puo contenere fino a 4 canali graficati in funzione di un quinto. Questo può portare ad un riempimento eccessivo del grafico stesso. Per questo motivo DataView prevede la possibilità di visualizzare un canale alla volta, fra quelli configurati nel grafico, tramite il comando Tools/view oppure tramite le frecce di destra e sinistra della tastiera. Questa opzione è particolarmente utile nelle comparazioni di più giri, visto che in questo caso sono visualizzati, per ogni canale del grafico, i dati di tutti gruppi. È comunque sempre possibile ritornare alla visualizzazione di tutti i canali contemporaneamente sul grafico tramite gli stessi comandi. Si noti che lo stile grafico smooth ha come unica modalità di visualizzazione quella del singolo canale. Configurazione di un grafico xy Figura 4-13 finestra di configurazione del grafico xy La finestra di configurazione permette di scegliere quali canali devono essere visualizzati e in che ordine. È possibile scegliere lo stile di visualizzazione fra i tre esistenti (Graphs, Per Cent, Smooth). Lo stile Graphs visualizza i singoli valori dei canali come punti nel grafico. Lo stile di questi punti può esser scelto fra i tre disponibili (Line, Dot e Marker) per la cui descrizione si veda il paragrafo 4.2 stile della linea. Sono inoltre presenti (solo per questo stile) i sistemi di graficazione Overlay e Manual già descritti nel paragrafo 4.2 sistemi di graficazione. Questo stile è l'unico che consente la visualizzazione della linea di interpolazione. Lo stile Per cent divide il grafico in un reticolato di aree piu piccole di grandezza uguale, per ognuna ne riporta distribuzione percentuale dei valori. Lo stile smooth è simile al precedente ma esprime la percentuale di distribuzione non tramite un numero ma tramite una scala colori riportata a lato del grafico. La griglia sfruttata da questi ultimi due stili per suddividere il grafico in aree più piccole può essere configurata tramite i campi dell sezione grid di questa finestra. Figura 4-14 stile graph (dots) figura 4-15 stile Per cent figura 4-16 stile smooth 4.4 Grafici XYZ Questo grafico è simile al precedente, ma consente di visualizzare un diagramma cartesiano tridimensionale, quindi di mettere in relazione fra di loro tre canali (uno per ogni asse del grafico). La visualizzazione avviene visualizzando due dei tre assi su un piano cartesiano e simulando il terzo tramite una scala di colori posta sul lato destro della finestra. I canali riportati sugli assi cartesiani possono essere scelti tramite il comando tools/rotate o con l'equivalente comando della toolbar, è inoltre disponibile una opzione di zoom per ingrandire una data area del grafico. I grafici di questo tipo vengono salvati in file di tipo xyz all'interno della cartella dello user che li ha creati. Figura 4-17 grafico XYZ Configurazione del grafico XYZ Questa configurazione consente, come le altre, di scegliere quali e in che ordine i canali debbono essere visualizzati. Inoltre è possibile scegliere se filtrare o no i dati da visualizzare, lo stile di visualizzazione e se inserire o no una curva di interpolazione (solo se lo stile di visualizzazione è marker). I dati relativi ai gradi di liberta della curva di interpolazione e alle eventuali condizioni applicate vengono visualizzati in basso nella finestra. figura 4-18 finestra di configurazione dei grafici XYZ Curva di interpolazione Nel grafico può essere inserita una curva di interpolazione avente fino a 6 gradi di liberta. I relativi coefficienti possono essere visualizzati premendo il pulsante informazioni sulla toolbar del grafico. Quando la curva è presente, le coordinate visualizzate nel campo di valori del grafico, si riferiscono a punti sulla curva (cosa intuibile anche dal fatto che il cursore può essere spostato solo lungo tale curva). Condizioni Le condizioni permettono di filtrare le coordinate visualizzate in base a parametri indipendenti dai canali presenti nel grafico. Per fare questo è innanzitutto necessario impostare una condizione come descritto nel paragrafo 8.3. Se è presente una condizione la curva di interpolazione viene calcolata in base ai dati filtrati. Sistemi di visualizzazione Nei grafici di questo tipo sono presenti due stili di graficazione. Il primo, marker, riporta sul grafico un simbolo (una croce) per ogni tripletta di coordinate. La colorazione degli stessi dipende dal loro valore nel canale sull'asse Z a cui viene associata una scala colore riportata a lato del grafico. Questa scala può essere utilizzata per scegliere quali valori visualizzare e quali no. La pressione del pulsante sinistro del mouse su un punto della scala nasconde tutti i valori di quel intervallo, un'altra pressione li farà riapparire. Il secondo sistema di visualizzazione è detto smooth ed è utili per visualizzare l'andamento dei valori del canale presente sull'asse Z in funzione degli altri due. In pratica utilizza le scale dei canali presenti negli assi X e Y per dividere l'area del grafico in aree più piccole. Per ognuna di queste aree viene calcolata la media dei valori del canale sul terzo asse. Il valore risultante viene poi riportato sull'area appropriata sia come numero che come colorazione (la scala colore di riferimento si trova a lato del grafico). Figura 4-19 stile grafico Marker Figura 4-20 stile grafico Smooth 4.5 Istogramma Questo grafico consente di visualizzare la distribuzione di valori di un singolo canale. La gestione avviene tramite il sottomenù graph/histogram window che consente di caricare, creare e configurare le finestre di questo tipo. I grafici di questo tipo vengono salvati in file di tipo ist all'interno della cartella dello user che li ha creati. Si può accedere alla finestra di configurazione anche direttamente dalla finestra attiva tramite il comando sulla toolbar oppure con una doppia pressione del pulsante sinistro del mouse all'interno della finestra stessa. Figura 4-21 istogramma orizzontale Come si può notare agli estremi della distribuzione sono presenti il simbolo di "maggiore di" e "minore di" questo perchè la scala impostata non comprende tutti i valori del canale esaminato ma ne lascia fuori alcuni (nell'esempio lo 0,9%) questi valori vengono riuniti in due barre agli estremi dell'istogramma, prima del valore piu basso della scala e dopo quello più alto. Configurazione di un istogramma Visto che un solo canale per volta può essere presente in un istogramma una sola finestra è sufficiente per l'intera configurazione. In essa è possibile scegliere il canale da visualizzare e l'eventuale condizione da applicarvi (scelta fra quelle disponibili). Il campo data permette di scegliere se visualizzare per ogni barra la percentuale dei valori che rappresenta rispetto al totale o il tempo che occupa rispetto al totale del grafico. I campo output consente di visualizzare l'istogramma verticalmente (scelta predefinita) oppure orizzontalmente (come in figura 5-23). Figura 4-22 finestra di configurazione degli istogrammi Dalla finestra di configurazione è possibile impostare entrambe le scale dell'istogramma. La sezione Percent Scale viene utilizzata per regolare la scala della percentuale, questa non varia anche se il campo data è regolato in modo da visualizzare il tempo. Per cui i valori immessi, per le impostazioni manuali, saranno sempre delle percentuali. La sezione X scale si occupa dell'intervallo di valori del canale da visualizzare. In questa sezione viene regolato il valore minimo, quello massimo e nel campo Div. il numero di divisioni da visualizzare. Fra due divisioni contigue è sempre presente una barra (in assenza di valori la barra c'è ma ha valore 0) per cui il numero di divisioni stabilisce il numero di barre (che sarà il numero di divisioni meno uno). Questa cifra puo aumentare di uno o due a seconda che siano presenti valori al difuori della scala (maggiori o minori) come già spiegato. Il valore di ogni singola divisione può essere configurato nella apposita finestra a cui si può accedere con la pressione del tasto Bins... Qui è possibile modificare manualmente il valore di ogni divisione oppure lasciare che DataView lo faccia in modo automatico, suddividendo equamente l'intervallo di valori (definito come massimo e minimo della scala) per il numero di divisioni impostate. In questa finestra per ogni divisione è possibile regolare il colore della relativa barra. Figura 4-23 finestra di configurazione della scala dei valori dell'istogramma 4.6 Finestra canali Questa finestra ha un funzionamento estremamente semplice. In pratica riporta il valore in un dato momento di tutti i canali (acquisiti o virtuali) presenti nel gruppo di giri caricato. I dati visualizzati, quindi il momento prescelto, dipendono dalla presenza o meno di una finestra grafica di tipo gra aperta in DataView (vedi paragrafo 4.2). Se una di queste finestre è attiva allora i dati (della finestra canali) fanno riferimento alla posizione in cui si trova il suo cursore. Se nessuna finestra di questo tipo è aperta viene preso il primo dato di ogni canale. Figura 4-22 finestra canali Data l'estrema semplicità della finestra non è richiesta alcuna configurazione. Per questa ragione non è neppure possibile salvare questo tipo di finestra, non c'è nulla da salvare. La funzione di layout è comunque in grado di "ricordare" la presenza le posizione e le dimensioni di questa finestra esattamente come per le altre. 4.7 Tabelle numeriche Questa finestra alfanumerica visualizza per ogni canale configurato tutti i valori presenti in un certo intervallo di tempo ad una certa frequenza (anche essa configurabile). L'elenco dei valori può essere scorso tramite il cursore, indicato da una differente colorazione dei valori. Per spostare il cursore si possono utilizzare i comandi del menù tools, gli equivalenti comandi della toolbar oppure i pulsanti freccia in su e freccia in gi ù della tastiera. Se la finestra attiva è una finestra di tipo gra (vedi par 4.2) il cursore della tabella numerica viene allineato a quello del grafico, l'allineamento viene mantenuto anche muovendo il cursore del grafico. Non è però valido il contrario, un movimento del cursore della tabella non provocherà alcuna conseguenza su quello del grafico. Figura 4-23 tabella numerica Configurazione della tabella numerica La configurazione della finestra contenente la tabella numerica permette di selezionare quale tabella deve esservi contenuta, quali canali devono esservi presenti e il loro ordine. Inoltre consente di selezionare l'intervallo temporale da considerare; selezionando All Data vengono elencati tutti i dati disponibili mentre inserendo dei valori in Time 1 e Time 2 verranno visualizzati solo i valori che vi sono compresi. Infine, grazie al campo Freq., è possibile selezionare la frequenza con cui devono essere elencati i valori in tabella. Se questa frequenza è maggiore di quella originale del canale viene utilizzato il valore del campione più vicino. Figura 4-24 configurazione della tabella numerica Comparazioni Questo tipo di finestra non supporta comparazioni. Se una tabella numerica viene aperta durante un comparazione visualizzerà solo i dati del primo gruppo selezionato. 4.8 Finestra circuito Questa finestra raffigura il circuito e il suo traguardo (al cui posizione è configurabile). Il cursore mostra la posizione del veicolo e può essere spostato lungo il tracciato tramite il mouse. Il cursore di questa finestra è automaticamente collegato a quello di tutte le altre, quindi tutti i cursori si spostano e si mantengono allineati contemporaneamente. Questa finestra sfrutta due differenti file: il primo, il file crt, contiene le informazioni necessarie per la visualizzazione del circuito, la sua gestione è legata ai comandi load e save as... del menù tools . Il secondo, il file mrk, contiene quelle relative alla configurazione del canale. Il sottomenù graph/open circuit window gestisce quest'ultimo tipo di file. In una comparazione vengono visualizzati i cursori relativi alle posizioni dei primi due gruppi di giri selezionati. Al movimento di uno l'altro si muove di conseguenza. Figura 4-25 finestra circuito La finestra circuito mostra una rappresentazione grafica della traiettoria del veicolo. Per calcolarla vengono utilizzati i l'accelerazione laterale, la distanza e la velocità misurate dal veicolo. Fra questi il più importante è l'accelerazione laterale. I canali che misurano queste grandezze sono configurati nella finestra Configure/Miscellaneous/special channels. In questa finestra è possibile inoltre attribuire un certo offset ai canali in modo da compensare eventuali errori di misurazione che potrebbero portare ad una inaccurata ricostruzione del circuito (vedi par 2.5 special channel). È presente anche una funzione di Auto correction per correggere, entro certi limiti di tolleranza, la non coincidenza dell'inizio del circuito con la sua fine (vedi par 7.1). Il circuito così ottenuto può essere salvato in un file crt grazie al comando tools/save as.... Per richiamarlo il comando sarà necessario il comando tools/load. In questa finestra di caricamento, per facilitare la ricerca del file, viene mostrata un'anteprima del circuito salvato. Configurazione del circuito La configurazione del circuito, del file mrk, consente di impostare un canale da visualizzare sul grafico. Grazie a una scala colore configurabile è possibile osservare l'andamento del canale lungo il circuito. Questa scala può essere configurata automaticamente da DataView che equidistribuirà i valori delle divisioni in base all'intervallo di tempo impostato nei campi Min e Max. In alternativa tramite il pulsante Bins... è possibile accedere a una finestra che consente di impostare manualmente il valore di ogni singola divisione (come nella finestra grafica istogramma, vedi paragrafo 4.5). Figura 4-26 finestra di configurazione file mrk 4.9 Analisi PSD L'analisi dello spettro della densita' di potenza (in inglese power spectral density, PSD) e' basata sulla Fast Fourier Transform (FFT). Lo spettro di potenza e' dato dal quadrato dell'ampiezza delle armoniche (Ai) ed e' equivalente alla potenza spettrale (Pi), avremo quindi {Pi} = {Ai²}. Il suo valore e' espresso in decibel (10log10 Pi). Il teorema di Nyquist ( Nyquist Sampling Theorem) ci dice che: per evitare un perdita di informazioni nel campionamento di una segnale analogico ad ampio spettro, la cui componente di frequenze non supera una certa frequenza Fmax, e' necessario che la frequenza di campionamento (Fc) sia uguale o maggiore al doppio di quella massima appartenente al segnale. Data un serie di N campioni, l'applicazione della FFT produce N campioni a frequenza complessa uguali ed opposti l'uno agli altri rispetto al campione numero N/2 corrispondente alla frequenza Fmax o a N/2 campioni reali. La risoluzione in frequenza (Df) e' in questo modo uguale a Df = Fmax/(N/2) = Fc/N. Limitazione dello FFT La trasformata veloce di fourier assume che segnale esaminato sia periodico e abbai periodo pari all'intervallo di tempo esaminato. Se questo non avviene avremo della discontinuità agli estremi dell'intervallo. Per rimediare La dispersione spettrale e' dovuta al fatto che in generale una forma d'onda nel dominio del tempo non ha un numero di campioni multiplo intero di Df (puo' averne di piu o di meno). L'effetto è che curve adiacenti dello spettro si sovrappongono in parte con il risultato che i segnali di ampiezza minore risultano totalmente oscurati. La discontinuità dipende dal fatto che la FFT assume la forma d'onda come periodica di periodo pari all'intervallo di tempo acquisito. Se il punto di inizio e di fine non sono entrambi a zero saremo in presenza di una discontinuità nella forma d'onda ricostruita con frequenza che dipenderà dall'entità del troncamento. Le finestre sono funzioni, definite nell'intervallo di tempo acquisito, periodiche di periodo pari all'intervallo di tempo acquisito. Quando a un segnale occupante un certo intervallo di tempo viene applicata un funzione finestra viene moltiplicato punto per punto con la funzione, il risultato è per definizione periodico. Funzioni finestra La funzione "rectangular window" genera un finestra rettangolare ed equivale a moltiplicare per 1 tutti i dati acquisiti, in effetti non si tratta di una funzione finestra vera e propria e Dataview la identifica sotto il nome nothing. In generale da la migliore risoluzione in frequenza perchè ha la curva di minor ampiezza. L'alta risoluzione in frequenza è ottenuta a spese dell'accuratezza dell'ampiezza dello spettro in tutti quei casi in cui la frequenza oscurata del segnale ha un numero di cicli non intero all'interno dell'intervallo di tempo interessato dalla FFT. Può essere utilizzato soltanto per segnali totalmente contenuti nell'intervallo di tempo. Le finestre di Hanning, Hamming and Blackman/Harris generano una finestra a forma di campana. Hanning and Blackman/Harris riducono i dati all fine dell'intervallo di tempo fino ad arrivare a 0, mentre Hamming arriva solo al valore più piccolo non a 0. La forma a campana della curva risultante diminuiscono l'ammontare di energia che da una componente slitta sulla adiacente, aumentando l'accuratezza dell'ampiezza dello spettro ma, a causa dell curva più ampia, riduce la risoluzione di frequenze. Per l'analisi armonica dei segnali continui la scelta della finestra migliore dipende dalle caratteristiche del segnale e dalle caratteristiche che ci interessano di più. L'utilizzo delle funzioni Blackman/Harris, Hanning or Hamming rendono l'osservazione delle armoniche più semplice Elenco delle funzioni in ordine di perdita di risoluzione di frequenze e aumento dell'ampiezza della curva 1.Rectangular 2.Hamming 3.Hanning 4.Blackman/Harris. 4.10 Finestre di Trend Questa finestra permette di seguire l'andamento degli indicatori sintetici di uno o più canali (es. media, massimo, minimo ...) così come quelli legati al giro (valore all'inizio, valore alla fine) in un run o in un'intera sessione. In Pratica sulla finestra viene riportato un valore per ogni giro percorso. Questo valore può essere selezionato tra una gamma di indicatori sintetici nella finestra di configurazione del canale. In questa finestra oltre ai canali è possibile graficare anche delle informazioni. Sia canali che informazioni possono essere utilizzati per l'asse X, infatti uno degli utilizzi più comuni di questa finestra è verificare l'andamento dei alcuni canali da giro a giro (informazione Lap). Figura 4-27 finestra trend Configurazione di una finestra trend La finestra di configurazione permette di impostare quale canale (o informazione) verrà utilizzato per l'asse X e quali per l'asse Y. Inoltre è possibile scegliere quali giri visualizzare sul grafico. E' possibile scegliere gli ultimi N giri oppure tramite il tasto Lap to analyse/select ... si può accedere a una finestra che ci consente di scegliere il giro in base al suo marker. Figura 4-28 Configurazione della finestra Trend Ogni canale ha la propria finestra di configurazione, all'interno della quale è possibile configurare lo stile con cui visualizzare i punti sul grafico e se tali valori devo o no essere uniti fra loro da una linea (vedi figura 427). Inoltre è possibile configurare l'indicatore sintetico da visualizzare; ogni canale puo avere un proprio indicatore indipendente da quello degli altri, mentre per le informazioni, che hanno un solo valore ogni giro, questa possibilità non esiste. Figura 4-29 configurazione del singolo canale nella finestra trend 4.11 Rapporto del giro Queste finestre sono gestibili grazie al sottomenù Graph/lap report window e vengono utilizzate per la generazione di tabelle riassuntive delle prestazioni giro a giro dei veicoli e dei motori. Ogni rapporto mostra informazioni e statistiche riassuntive dei canali per ogni giro dell'archivio corrente o della sessione di acquisizione. I rapporti possono essere salvati su file di estensione rep e richiamati con il comando Graph/lap report window/open. Configurazione Tramite il comando Graph/lap report window/configure, oppure direttamente premendo due volte il pulsante sinistro del mouse sulla finestra viene visualizzata la schermata di configurazione da cui è possibile decidere quali canali e informazioni devono essere inserite nel rapporto. Selezionando una di queste voci si accede alla sua finestra di configurazione. Da qui è possibile scegliere i colori da utilizzare e, Per i canali, configurare quale dato riassuntivo deve essere estratto (es. minimo, massimo, media). Ovviamente le informazioni avendo un solo valore per giro non hanno quest'ultima possibilità. Figura 4-30 Finestra di configurazione del singolo canale Rapporti singoli e multipli Tramite il comando Tools/ single multiple il rapporto puo essere visualizzato per l'intera sessione oppure solo per il giro corrente. Nel primo caso ad ogni riga corrisponde un giro e il cursore è posizionato sul giro corrente. Nel secondo i dati relativi al giro vengono posizionati in una colonna. Tutte le volte che viene caricato un nuovo giro tutte le finestre rapporto aperte vengono aggiornate. Figura 4-31 Finestra di rapporto singola Figura 4-32 Finestra di rapporto multipla 5 Funzioni d'analisi 5.1 Canali virtuali (matematici) 5.1 Canali virtuali I canali virtuali, o matematici, sono funzioni dei canali acquisiti. DataView mette a disposizione dell'utente una serie di funzioni algebriche, trigonometriche, esponenziali e booleane. Inoltre questi canali possono utilizzare anche informazioni quale il consumo di carburante e le condizioni meteo. Le funzioni così' generate possono essere esadecimali, binarie o decimali; in quest'ultimo caso sono consentite fino a 5 cifre dopo la virgola. I canali virtuali possono includere le costanti presenti nel file caricato (vedi par. 3.4 costanti). Tutti i canali virtuali possono essere salvati in un unico file libreria con estensione vch. Ogni libreria puo contenere fino a 256 canali virtuali e possono essere caricate fino a due librerie alla volta. Operatori aritmetici e separatori Simbolo Descrizione + addizione sottrazione * moltiplicazione / divisione ^ esponente Simbolo = , () [] {} Descrizione assegnamento separazione parentesi parentesi quadre parentesi graffe Tabella 5-1 Operatori aritmetici e separatori Operatori booleani Gli operatori booleani possono essere utilizzati per filtrare e mettere condizioni sulle espressioni matematiche. Tutte le funzioni della tabella che segue tornano 1 se la condizione è soddisfatta altrimenti tornano 0. Operatore IFEQ (a, b, n) IFNE (a, b, n) IFGE (a, b) IFGT (a, b) IFLE (a, b) IFLT (a, b) Descrizione Entro l'intervallo Fuori dall'intervallo Maggiore uguale di Maggiore di Minore uguale di Minore di condizione vera (b-n) <= a <= (b+n) a < (b-n); a > (b+n) a >= b a>b a <= b a<b Tabella 5-2 operatori booleani Figura 5-1 Graficazione di un matematico Operatori logici Gli operatori logici operano bit a bit consentono quindi di esaminare lo stato dei singoli bit all'interno dei canali. A A A AND B A OR B 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 B B 1 0 1 1 1 1 A XOR B 0 B 1 Tabella 5-3 Operatori logici A 0 0 1 1 1 0 A Not A Not A 0 1 0 1 0 Costanti Nome PG G const E const No-Rx Time Fuel consumption $FUELLEVEL Label PI GCOST ECOST NORX descrizione p (pi greco) Accelerazione di gravità' e Dato non valido (usato nelle espressioni matematiche per indicare i dati non validi. Questi dati non vengono considerati nei calcoli) $TIME Tempo trascorso dall'inizio del giro $FUELCONS Consumo di carburante Livello del carburante alla Meteo: Temp In fine del giro °C Meteo: Temp Out valore e unita di misura 3.1415926536 9.80665 m/s2 2.718281828 -32767 sec Fuel level $METEOTEMPIN Sensore temperatura $METEOTEMPOUT interna Sensore temperatura °C Meteo: Wind Speed $METEOWINDSP esterna velocità' del vento km/h Meteo: Wind Direction $METEOWINDDIR Direzione del vento 180E? 180W Meteo: Bar $METEOBAR Pressione barometrica bar Meteo: Hum In $METEOHUMIN Umidità' interna % rel hum Meteo: Hum Out $METEOHUMOUT Umidità' esterna % rel hum Meteo: Rain $METEORAIN Piovosità mm Tabella 5-4 costanti presenti in Dataview (quelle precedute dalla parola Meteo si riferiscono a dati raccolti dalla stazione meteo) Funzioni matematiche Nome Descrizione ABS(a) Valore assoluto di "a" ACS(a) Arcocoseno di "a" espresso in radianti. L'intervallo dei risultati va da 0 a p . A deve avere un valore compreso tra 1 e -1. In caso di errore la funzione da come risultato 0. ASN(a) Arcoseno di "a" espresso in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a p /2. A deve avere un valore compreso tra 1 e -1. In caso di errore la funzione da come risultato 0. AT2(a,b) Arcotangente di "a"/"b" espressa in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a p /2. "A" e "b" devono essere diversi da 0. In caso di errore la funzione da come risultato 0. ATN(a) Arcotangente di "a" espressa in radianti. L'intervallo dei risultati va da -p /2 a p /2. CHMAX (ch) Valore massimo raggiunto dal canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati CHMIN(ch) Valore minimo raggiunto dal canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati CHAVG(ch) Valore medio del canale "Ch" nel gruppo di canali selezionati COH(a) Coseno iperbolico di "a" COS(a) Coseno di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione da come risultato 0. DELTACH(ch) Differenza tra il primo e l'ultimo valore del canale "Ch" nel gruppo di canali DERIV(ch) DIAGGT(Ch,n,t) DIAGLT(Ch,n,t) EXP(a) HYPO(a,b) INTEG(Ch) INTEGT(Ch,t) LN(a) LOG(a) LOOKUP1(Tab, Ch) LOOKUP2(Tab, Ch1, Ch2) MIN(a,b) MOD(a,b) SIH(a) SIN(a) SQRT(a) TAN(a) ZTIME(Ch,n) selezionati Derivata del canale "Ch" nel momento attuale. La derivata è calcolata come: DERIV(Ch) = (ChTi ChTi-1)/Dtime Dove: ChTi = valore del canale al momento attuale (Ti) ChTi-1 = valore del canale al momento precedente (Ti) Dtime = intervallo di campionamento come impostato nel canale virutale espresso in secondi Diventa 1 se il valore di "Ch" è maggiore di "n". Rimane in questo stato per il tempo "t" espresso in secondi dopo i quali torna a 0. Diventa 1 se il valore di "Ch" è minore di "n". Rimane in questo stato per il tempo "t" espresso in secondi dopo i quali torna a 0. potenza di e con esponente "a". In caso di errore la funzione da come risultato 0 Lunghezza dell'ipotenusa del triangolo rettangolo con cateti "a" e "b". teorema di Pitagora Ritorna l'integrale del canale "Ch" dal momento 0 al momento corrente. Ritorna l'integrale del canale "Ch" dal momento "t" al momento corrente. Logaritmo naturale di "a". Il valore di "a" deve essere positivo. In caso di errore il risultato è un valore "non definito" Logaritmo a base 10 di "a". Il valore di "a" deve essere positivo. In caso di errore il risultato è un valore "non definito" Funzione di trasferimento monodimensionale Funzione di trasferimento bidimensionale Valore minore fra "a" e "b" "Resto" di "a"/"b". es. MOD(10,3)= 1 Seno iperbolico di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione da come risultato 0. Seno di "a" espresso in radianti. In caso di errore la funzione va a 0. Radice quadrata di "a". "A" deve essere maggiore o uguale a 0. In caso di errore la funzione va a 0. Tangente di "a" espressa in radianti. "A" deve essere maggiore o uguale a 0. In caso di errore la funzione va a 0. Valore assunto dal canale "Ch" "n" campioni dopo il momento corrente. Se "n" è minore di 0 la funzione restituisce il valore "n" campioni prima del momento corrente. La frequenza di riferimento dei campioni è quella configurata per il canale virtuale. Tabella 5-5 Funzioni matematiche Le funzioni LOOKUP1 e LOOKUP2 restituiscono il valore di una tabella corrispondente alle coordinate inseritevi. Il parametro Tab è il nome senza estensione del file contenente la tabella, i parametri "Ch" (Ch per Lookup1, Ch1 e Ch2 per lookup2) sono i nomi dei canali che forniranno le coordinate della tabella. Lookup1 supporta solo tabelle monodimensionali, mentre lookup2 anche bidimensionali. Regole di creazione di una tabella: Una tabella è un normale file di testo. Deve trovarsi obbligatoriamente nella cartella ...\dataview\setup. Ogni riga rappresenta una riga della tabella, i valori interni ad ogni riga devono essere separati da un Tab. Se in ogni riga ci sono solo due valori la tabella è monodimensionale, il primo valore viene considerato come la coordinata e il secondo come il valore da restituire. In caso che vi siano più di due valori la tabella diviene bidimensionale, La prima riga viene considerata una riga di coordinate con cui confrontare il valori di Ch2. Nelle righe successive invece, il primo valore è considerato una coordinata ed è confrontato con Ch1 mentre i successivi valori sono i possibili risultati della funzione. All'interno di questi file è possibile inserire dei commenti, per farlo è sufficiente utilizzare il simbolo diesis (#). All'interno di una riga tutto ciò che sta fra il simbolo diesis e la fine della riga è considerato commento. # commento # Tabella monodimensionale # il primo valori di ogni colonna è una coordinata 0 0.0 1000 1.0 2000 4.0 3000 9.0 4000 16.0 5000 25.0 6000 36.0 7000 49.0 8000 64.0 9000 81.0 10000 100.0 Figura 5-2 esempio di tabella monodimensionale # tabella bidimensionali #colonne separate da Tab # il primo valori di ogni colonna è una coordinata 0 1000 3000 9000 10000 0.0 9.0 25.0 49.0 30 0 31 79 111 130 61 69 85 160 90 0 115 139 171 5000 0 81.0 39 60 109 91 190 7000 1.0 100.0 55 0 141 99 Figura 5-3 esempio di tabella bidimensionale Conversioni Dataview prevede una serie di funzioni per la conversione di dati da un'unita di misura ad un'altra Nome CMTOINCH (a) INCHTOCM (a) CTOK (a) KTOC (a) DEGTORAD (a) RADTODEG (a) KMHTOMS (a) MSTOKMH (a) Descrizione converte "a" da centimetri a pollice converte "a" da pollice a centimetri converte "a" da gradi centigradi a gradi Kelvin converte "a" da gradi Kelvin a gradi centigradi converte "a" da gradi a radianti converte "a" da radianti a gradi converte "a" da chilometri ora a metri al secondo converte "a" da metri al secondo a chilometri ora Tabella 5-6 Funzioni di conversione 6 Parametri e Funzionalità' del cursore 6.1 Parametri 6.2 Funzioni del cursore 6.3 Funzione di zoom 6.1 Parametri I parametri di un canale consentono di impostare valori e informazioni valide per tutti i campioni. In particolare è possibile impostare informazioni utilizzate nei grafici, l'estensione della sua scala nei grafici e il nome della sua unita di misura. Inoltre è possibile agire sui valori veri e propri tramite l'impostazione di un certo offset (che verrà sommato a ogni singolo campione), un valore di gain (cha verrà moltiplicato ad ogni valore) e un filtro. Queste impostazioni sono proprie del canale e ne verrà tenuto conto ogni volta che il canale verrà utilizzato (rappresentazioni grafiche, canali virtuali, mappa del circuito ed esportazioni binarie e ASCII). Per accedere alla finestra di configurazione dei parametri è possibile utilizzare il comando Configure/Parameters da qui si accede alla finestra di gestione dei parametri di ogni singolo canale. In alternativa, una volta selezionato, sul browser canali, il canale che si vuole impostare, si puo attivare l'apposita voce dal popup menù che appare premendo il pulsante destro del mouse. Le impostazioni dei parametri sono personalizzabili a livello di singolo user. Figura 6-1 finestra di configurazione dei parametri per un singolo canale Unit: Nome di identificazione dell'unita di misura, viene visualizzato vicino al nome del canale nelle finestre grafiche. Range: Impostazione manuale dell'estensione dell'asse del canale all'interno delle finestre grafiche. Queste impostazioni hanno effetto solo nel caso l'opzione Auto scale (vedi par. 4.1 graph) non sia attiva. Le scale impostate all'interno delle singole finestre grafiche hanno la precedenza su queste impostazioni. Offset & Gain: I valori del canale vengono moltiplicati per il valore di gain e gli viene sommato quello di offset. Questi valori sono indipendenti da quelli eventualmente impostati per il singolo run all'interno del browser dati con il comando edit/offset + gain (vedi par. 3.4 offset & Gain). Un canale può avere entrambi queste impostazioni definite, quale verrà applicata sarà deciso tramite il box Offset & gain mode nella finestra setup/general/miscellaneous (vedi par. 2.5 miscellaneous). Filter: I filtri consentono di eliminare dai dati del canale rumore e frequenze non volute. Nel box di configurazione sono presenti le seguenti alternative: Off, i dati non vengono filtrati. Run Average, ai dati viene applicata una media mobile. i valori da considerare in ogni media sono misurati in secondi e impostati grazie ella box lenght. Se in questo box viene impostato il valore 0 la media non viene calcolata. FFT, consente di effettuare filtri nel dominio delle frequenze. Nell'applicazione di questi filtri il canale viene trasformato nel dominio delle frequenze, le componenti delle frequenze escluse vengono portate a zero e poi il segnale viene ricostruito nel dominio del tempo. DataView consente di applicare contemporaneamente fino a tre di questi filtri fra quelli disponibili (vedi tabella 7-1). Nome Low-Pass High-Pass Band-Pass Band-Stop Descrizione elimina le frequenze superiori a Freq 1 elimina le frequenze inferiori a Freq 1 elimina le frequenze al di fuori dell'intervallo descritto da Freq1 e Freq2 elimina le frequenze all'interno dell'intervallo descritto da Freq1 e Freq2 Tabella 7-1 filtri FFT disponibili 6.2 Funzioni del cursore Regolazione del passo di spostamento del cursore Il cursore può essere mosso tramite mouse per trascinamento. Oppure grazie alle quattro frecce della tastiera. In quest'ultimo caso a ogni pressione della freccia destra o sinistra il cursore si spostera avanti o indietro sul grafico di un certo spazio detto passo. La lunghezza del quale viene misurata nell'unita dell'asse delle ascisse, per variarla è sufficiente agire sulle frecce su e giù, la prima aumenta il passo la seconda lo diminuisce. Il passo è regolabile anche per il movimento del mouse tramite tastiera. In questo caso si usa la funzione Tools/snap che consente 3 tipi di regolazione: Off, che permette di spostare il mouse liberamente lungo l'asse delle x, Auto che utilizza come passo la frequenza più alta fra quella dei canali nel grafico e infine è possibile scegliere manualmente la lunghezza del passo fra una serie di valori predefiniti. Finestra cursore La finestra cursore consente di visualizzare una serie di informazioni aggiuntive sulla posizione del cursore e su quella di un punto dell'asse x utilizzato per confronto con il cursore. Il punto di confronto viene configurato automaticamente, una prima volta, all'apertura della finestra; in seguito può essere modificato grazie alla voce di menù tools/Set Datum oppure con l'omonima voce del menù popup della finestra grafica. In entrambi i casi viene configurato come punto di confronto il punto in cui si trova il cursore in quel momento. La finestra cursore mostra per il cursore e il punto di confronto la posizione sull'asse delle x, la distanza fra questi due punti, il valore di tutti i canali per entrambi i punti e la differenza tra i rispettivi valori. L'attivazione di questa finestra avviene grazie al comando Tools/All Graphs cursor . La finestra può essere chiusa come una normale finestra oppure selezionando il comando Tools/close cursor. Entrambi questi comandi possono essere trovati anche sul menù popup del grafico. Figura 6-2 finestra cursore Oltre alla normale finestra cursore esiste anche la finestra cursore singola che visualizza i dati di un solo canale. Come nella precedente è presente un punto di confronto, ma non venendo mai configurato automaticamente è possibile avere finestre in cui non è presente. In questo caso oltre al dato attuale del canale vengono visualizzati anche i due dati successivi e i due precedenti. 6.3 Funzione di zoom La funzione di zoom consente di ingrandire un parte del grafico, quando è attiva la barra presente sulla parte superiore della finestra si riduce in proporzione all'ingrandimento a cui è sottoposto il grafico e la percentuale che vi è riportata indica la percentuale di grafico attualmente visualizzata. La posizione della barra rappresenta la posizione in cui si trova la parte di grafico visualizzata, per modificarla è possibile trascinare la barra con il mouse. Il grafico scorrerà visualizzando sempre la parte corrispondente alla grandezza e alla posizione della barra. Figura 6-3 finestra grafica sottoposta ad ingrandimento Aumentare e diminuire l'ingrandimento I modi principali per cambiare l'ingrandimento del grafico sono i comandi zoom in e zoom out che, rispettivamente, aumentano l'ingrandimento di una fattore 1:2 o lo diminuiscono di 2:1. La pressione ripetuta dei comandi incrementa l'ingrandimento lo diminuisce ulteriormente. L'ingrandimento massimo e quello minimo (situazione normale) sono immediatamente raggiungibili tramite altri due comandi zoom min e zoom max. Tutti questi comandi fanno parte del menù tools, ne esiste il corrispettivo pulsante sulla toolbar della finestra grafica e l'omonima voce nel popup menù del grafico. Ingrandimento manuale Questo metodo di ingrandimento consente di ingrandire un area a piacere del grafico (o della parte che ne è visualizzata). Per ingrandire una dato intervallo basta premere il comando Tools/zoom T1-T2 e poi in successione i due punti estremi di tale area. In alternativa si può trascinare il cursore, con il pulsante destro del mouse premuto, da un estremo all'altro della parte di grafico che ci interessa e poi selezionare zoom dal popup che appare non appena smettiamo di premere. Se nello stesso popup si fosse scelto max & min si sarebbe ottenuto lo stesso effetto del comando tools /max & min sull'intervallo coperto dal trascinamento. Max & Min report IL comando tools/max & min apre una finestra contenente un serie di statistiche riguardanti l'andamento dei canali nell'area del grafico visualizzata. In alternativa è possibile selezionare un'intervallo come precedentemente descritto e attivare la finestra su tale parte di grafico. Figura 6-4 finestra di max & min Sincronizzazione degli intervalli Normalmente l'ingrandimento di una finestra non ha effetti sulle altre , se si desidera che tutte le finestre abbiano lo stesso ingrandimento è necessario utilizzare il comando Tools/connect. Tutte le finestre assumeranno lo stesso ingrandimento o comunque visualizzeranno e terranno conto solo dei dati all'interno dell'area ingrandita. Mappa di zoom Una volta definita la mappa è possibile ingrandirne una singola sezione attivando il comando tools/map/zoom map e poi selezionando la sezione che ci interessa. La finestra verrà ingrandita in modo da visualizzare tutta e solamente la sezione selezionata. 7 Mappa del circuito 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 Parametri della mappa Definizione della mappa Report Tabelle Istogrammi La mappa del circuito e le sue funzioni collegate sono essenziali nell'analisi delle prestazioni e del pilota sul tracciato di gara. Il circuito corrisponde a una serie di punti di riferimento corrispondenti alle giunzioni tra curve e rettilinei del tracciato. Questi punti possono essere trovati automaticamente con alcuni algoritmi di ricerca oppure manualmente. Una volta che la mappa è stata definita forma la base dell'analisi settore per settore dei dati raccolti, dando una chiara immagine di dove e perchè il tempo viene perso o guadagnato. La mappatura del circuito utilizza i canali speed e space definiti in Configure/ Miscellaneous. Una volta definita la mappa è possibile salvarla (file map) per usi futuri e comparazioni tra differenti sessioni. Tutte le funzioni inerenti la mappa si trovano nel menù tools/map. Figura 7-1 Mappa del circuito e sezioni definite 7.1 Parametri della mappa La definizione delle sezioni della mappa può essere fatta per via automatica sfruttando due canali, la posizione della farfalla (throttle position) o la accelerazione laterale (lateral acceleration). Entrambi questi canali possono essere configurati, insieme ai parametri di cui necessitano, nella finestra tools/map/setup. Inoltre nella stessa pagina sono impostati i canali utilizzati nella definizione della tabella della mappa. Figura 7-2 finestra di configurazione dei parametri per la mappatura della tabella. Lateral acceleration: nel primo campo deve essere riportato il nome del canale che monitorizza l'accelerazione laterale. Nel campo Map limit (G’s) deve essere definita la soglia al di sopra della quale si considera l'entrata in curva e al disotto l'uscita. Throttle: Il primo campo deve essere riempito con il nome del canale che definisce la posizione della farfalla. Nel campo IN-limit invece deve essere inserito il valore di soglia che definisce l'entrata in curva e OUT-limit quello che per l'uscita. Med point search: consente di definire un punto di riferimento in ogni sezione. Tale punto puo essere il massimo o il minimo (a seconda della selezione nel box Search mode) raggiunto dal canale configurato in Med Label nella sezione. Min Time (sec): tempo minimo di durata di una sezione. Questo parametro è utilizzato per filtrare i picchi presenti nei canali "accelerazione laterale" e "posizione della farfalla" che possono dare origine a divisioni inappropriate della mappa. Map Numeration: Questo box definisce il modo di numerazione da utilizzare nella mappa. Even vengono numerate solo le curve (visto che il circuito inizia di solito con un rettilineo numerare le sezioni pari equivale a numerare solo le curve). All numera tutte le sezioni sia rettilinei che curve. Custom: la numerazione viene personalizzata a seconda delle impostazioni del campo sotto il box. In pratica è necessario riempire il campo con i valori da attribuire a ogni sezione (il primo valore all prima sezione, il secondo alla seconda e così via) separati da una virgola. Se non si vuole attribuire alcun valore a una sezione al posto del valore è necessario digitare "NO". Map channels: Questa lista elenca i canali utilizzati per generare i due tipi di tabella come descritto nel paragrafo 7.4. Configurazione della mappa Questa pagina di configurazione permette di impostare le opzioni della definizione della mappa più strettamente inerenti la sua visualizzazione. Questa pagina è accessibile grazie al comando configure/miscellaneous.../Circuit computation. Figura 7-3 configurazione dei parametri della finestra grafica di mappatura del circuito Circuit orientation: Questo box permette di stabilire l'orientamento del percorso rispetto al traguardo Lateral acceleration inversion: Se questa opzione è attiva i valori dell'accelerazione laterale sono considerati invertiti per quanto riguarda la definizione della mappa del circuito. Auto correction: Se questa opzione è attivata la definizione della mappa viene corretta in modo che la partenza e il traguardo siano coincidenti. 7.2 Definizione della mappa La definizione della mappa del circuito può avvenire in modo automatico o manuale, nel primo caso è possibile scegliere tra due algoritmi di ricerca; Uno basato sull'accelerazione laterale l'altro sulla posizione della farfalla. Accelerazione laterale La mappatura del circuito avviene esaminando l'andamento della accelerazione laterale a cui è sottoposto il veicolo lungo il tracciato. Ogni volta che tale grandezza supera una certa soglia si considera una entrata in curva, la curva prosegue fino a che il canale si mantiene al di sopra della soglia, non appena ne scende al disotto viene registrata una uscita di curva e con essa l'inizio di una nuova sezione. Figura 7-3 mappatura del circuito tramite accelerazione laterale (min time: 1, Map limit: 1,5 ) Posizione della farfalla Questa funzione divide il tracciato in sezioni basate sulla posizione della farfalla. Per ciò vengono definite due soglie una corrispondente all'ingresso in curva e una all'uscita, la sezione iniziera non appena verrà raggiunta la prima soglia e finirà quando il canale andr à al disotto della seconda. Figura 7-4 mappatura del circuito tramite posizione della farfalla (min time: 1, IN-limit : -80, OUT-limit: -60 ) Definizione manuale Le sezioni del circuito possono essere definite manualmente tramite il comando Tools/map/manual map definition. Utilizzando il mouse è possibile inserire nel circuito i punti di divisione tra una sezione e l'altra semplicemente premendone il pulsante sinistro dove si vuole che vi sia una divisione. Una volta inserite tutte le divisioni premendo END si finisce la procedura. Per maggiore precisione si può anche utilizzare il tasto INS che mostra una finestra in cui inserire il valore dell'asse delle ascisse su cui ci si vuole posizionare. Correzione della mappatura del tracciato In ogni momento è possibile correggere la mappatura definita aggiungendovi o togliendovi punti di divisione delle sezioni. Per questo si utilizzano i comandi tools/map/Insert point e tools/remove point. Per entrambi basta premere sul comando e poi sul punto in cui si vuole che venga aggiunto, o rimosso, un estremo della sezione. Visualizzazione della mappatura La mappatura puo essere mostrata o nascosta tramite il comando tools/map/show mapping. Quando è visualizzata, con il comando tools/view map, viene mostrata la sola numerazione delle sezioni, mentre, con tools/view report, vengono riportati anche i valori dei canali configurati (vedi par 7.1 map channel) per ogni estremo di sezione. Infine il comando tools /map/show split-time permette di visualizzare la durata in centesimi di secondo di ogni singola sezione. Se si effettua un confronto, ad essere mostrato, non è il tempo assoluto ma la differenza di tempo tra i due giri. 7.3 Report mappatura Questo comando genera una lista di tutte la sezioni ordinate in modo crescente, per ognuna riporta punto di inizio, di fine e tempo di percorrenza. Inoltre vengono riportati valore massimo, minimo e medio del primo canale configurato nella Map channels (vedi par 7.1 Map channels). Quando viene fatto un confronto fra più gruppi di giri per ognuno vengono riportati i valori assunti dal canale Figura 7-5 Rapporto visualizzato per la comparazione di due giri. 7.4 Tabelle Queste tabelle danno un elenco sezione per sezione dei valori dei canali configurati (vedi par 7.1 Map channels). Esistono due tipi diversi di Tabelle Tabella MED Questa tabella visualizza per ogni sezione il valore dei canali corrispondente al valore configurato in Med point search (vedi par 7.1 Med point search). In pratica per tutti i canali viene riportato il valore che assumono, in ogni sezione, nel punto identificato tramite la condizione impostata in Med point search. Figura 7-6 tabella MED Tabella IN-MED-OUT Genera un tabella per i primi cinque canali configurati (vedi par 7.1 Map channels). Di ognuno riporta il valore all'inizio della sezione, il valore alla fine e il valore del punto identificato tramite la condizione impostata in Med point search (vedi tabella MED). Figura 7-7 Tabella IN-MED-OUT 7.5 Istogrammi L'istogramma mostra la durata di ogni sezione in cui è stata diviso il tracciato. In caso di confronto vengono mostrate le differenze di tempo tra una sezione e l'altra (vedi figura 7-9) Figura 7-8 Istogramma del giro Figura 7-9 istogramma di confronto fra due giri 8 Analisi Runtime 8.1 8.2 8.3 8.4 T1 & T2 Allarmi Condizioni Ridefinizione dei giri 8.1 T1 & T2 I punti Tn sono i punti di massimo stress del motore all'interno del giro. Una volta che i parametri necessari sono stati configurati ( finestra configura/T1...) è possibile utilizzare il comando Utility/T1/T2/Search T1 per posizionare il cursore direttamente sul punto identificato come T1 o T2 e generare una finestra di rapporto inerente. Questa funzionalità è attivabile anche automaticamente da DataView tramite il comando setup/general.../search/auto search event; in questo caso la ricerca avviene non appena i dati di un giro vengono scaricati (vedi par 9.1 auto search event) Algoritmi di ricerca I punti Tn sono i punti in cui, contemporaneamente o in rapida successione, il veicolo si trova alla massima velocità e la farfalle si trova in posizione completamente alzata. La condizione di quest'ultima è definita da due valori, uno per la posizione completamente aperta e l'altro per la deviazione che indica il rilascio della farfalla. Figura 8-1 Visualizzazione grafica di un punto Tn Se più di un punto soddisfa le condizioni necessarie viene selezionato quello con la velocità più alta. Il punto Tn è quello più vicino sulla curva della velocità. si noti che, l'algoritmo di ricerca dei punti Tn utilizza il canale indicante la posizione della farfalla e quello della velocità che deve essere configurato nell'apposita finestra configure/miscellaneous/special channels/speed (vedi par 2.5). T2 è definito in maniera identica a T1. Per definizione in un giro esiste un solo punto di massimo stress, quindi T2 è utilizzato per indicare punti di stress di particolari tratti del circuito, o ancora per identificate il secondo punto di stress maggiore dopo quello massimo. Configurazione dei punti Tn Si noti che i due punti possono essere configurati in modo del tutto indipendente, indi la spiegazione seguente è valida per entrambi. Le configurazioni possono essere salvate e richiamate da questa finestra. Oltre alle opzioni disponibili in questa finestra sono configurabili anche quelle riguardanti la ricerca automatica dei punti Tn, illustrate nel par 9.1 search. Figura 8-2 Finestra si configurazione di T1 e T2 T1 n: Box di selezione del punto Tn da configurare, la scelta è tra T1 e T2. Tutte le altre configurazione della pagina si riferiscono al punto qui indicato ed eventualmente cambiano di conseguenza. Time Range (sec): intervallo di tempo da prendere in considerazione nella ricerca del punto Tn. Se vengono lasciati entrambi a 0 il punto viene cercato su tutto il giro. Throttle: canale della posizione della farfalla. Throttle limit: valore indicante la posizione "completamente aperta" della farfalla. Deviation: valore della deviazione della farfalla. Viene utilizzato dal programma per sapere quando la farfalla viene rilasciata. Average time (CSec.): durata media del filtro, espressa in centesimi di secondo, per i valori del canale visualizzati a T1. 8.2 Allarmi Gli allarmi permettono di rilevare e rendere evidenti le situazioni anomale nell'andamento dei canali, durante giro corrente. Questa funzione consente il controllo delle eventuali anomalie nel momento stesso in cui avvengono. La gestione degli allarmi avviene tramite la finestra configure/alarms... che permette di aggiungere, togliere allarmi e scegliere su quali tipi di giri applicarli (in base al loro marker). Sono disponibili altre opzioni riguardanti la ricerca automatica degli allarmi nella finestra di configurazione Setup/general/search (vedi par 9.1 search). Configurazione del singolo allarme Gli allarmi vengono definiti specificando l'intervallo di valori accettabili all'interno dei valori plausibili. Se un valore è entrambe le cose l'allarme non scatta. Se invece plausibile senza essere accettabile l'allarme scatta. Infine un valore che non è neppure plausibile non viene preso in considerazione, questo permette di filtrare rumore e valori spurii. Figura 8-3 Finestra di configurazione dell'allarme All'allarme è possibile collegare una condizione (per ulteriori informazioni sulle condizioni si veda par 8.3 ) Finestra grafica di allarme Le finestre di allarme vengono aperte dal comando Graph/Alarms Window/Open. Al loro interno per ogni canale sono presenti tre campi, il primo riporta il nome del canale, il secondo e il terzo, visualizzati immediatamente sotto, il valore massimo e quello minimo assunti dal canale. Il colore di sfondo di questi ultimi due campi indica l'intervallo di appartenenza del valore. I valori validi hanno sfondo verde, quelli solo plausibili rosso (allarme scattato) e quelli che non sono nessuno dei due giallo Figura 8-4 finestra allarmi 8.3 Condizioni Questa funzione permette di configurare condizioni logiche rispetto a uno o più canali. DataView consente un massimo di 32 condizioni. Ad ognuna delle quali è possibile attribuire un nome identificativo. La gestione delle condizioni avviene tramite la finestra configure/conditions, da qui è possibile accedere all finestra di configurazione di ogni singola condizione. Configurazione delle condizioni La condizione è composta di espressioni booleane, riferite a un canale, collegate fra di loro da operatori logici. Ogni riga rappresenta una espressione composta da un operatore booleano e i suoi due operandi; il primo dei quali è sempre un canale e il secondo sempre un valore. Alla fine della riga è presente un operatore logico che indica la relazione con la riga successiva. Se non vi sono righe sottostanti al posto dell'operatore logico viene inserita la scritta "STOP". La condizione può essere composta al massimo da quattro condizioni booleane. Figura 8-5 finestra di configurazione dell'allarme simbolo = <> > < >= <= Tabella 8-1 condizioni booleane descrizione uguale a diverso da maggiore di minore di maggiore uguale a minore uguale di Gli operatori logici possibili sono And, Or, Xor, per un loro descrizione più dettagliata si veda il par 5-1 operatori logici . Nell'elenco appare anche la parola "STOP" che indica che la condizione è terminata. 8.4 ridefinizione dei giri Questo sottomenù consente di ridefinire i giri scaricati, questo perchè durante l'acquisizione è possibile che alcuni dati (primi o gli ultimi) di un giro finiscano nel giro successivo e quindi li si vuole riordinare, oppure perchè si ha necessità di suddividere i giri scaricati in unita più piccole. DataView da in realtà la possibilità di effettuare anche il procedimento inverso appendendo cioè dei giri in uno unico, ma tale opzione è disponibile solo da browser dati (vedi par 3.9), unico ambiente in cui sia ha il completo controllo di tutti i giri dell'archivio. Manual definition Questo comando consente di dividere un giro caricato in giri più piccoli, per la scelta del punto (o dei punti) di divisione si utilizza una finestra grafico. Dopo aver selezionato il comando Utility/lap definition/manual definition (il programma segnala che il comando è attivo cambiando la forma del cursore, vedi figura 9-9) ogni pressione del tasto sinistro del mouse, su un certo punto del grafico, provoca una divisione del giro e la conseguente formazione di due giri contigui. Uno contenente i dati precedenti la divisione e l'altro quelli successivi. È possibile creare più punti di divisione, con la conseguenza che un giro può essere spezzato in numerosi giri più piccoli. Una volta posizionate tutte le divisioni che ci interessano possiamo rendere permanente la divisione premendo end. In qualunque momento, prima della pressione del tasto end, è possibile annullare questa procedura premendo il tasto esc. Figura 9-9 divisione dei giri con la funzione manual definition 9 Automatizzazione dei compiti 9.1 Operazioni automatiche sui dati acquisiti 9.2 Lap marker 9.3 Lap Definition DataView consente, l'automatizzazione di una serie di procedure. Alcune riguardanti l'acquisizione dei dati, quali l'attribuzione del marker oppure la definizione del giro (in realtà il coordinamento della fine del giro con il segnale di traguardo), altre l'esportazione dei dati e altre ancora la loro analisi. Fra queste ultime sono presenti la ricerca dei punti di massimo stress t1 e t2 e gli allarmi che effettuano un continuo monitoraggio dei dati. 9.1 Operazioni automatiche sui dati acquisiti Data Rx La pagina Data RX si occupa di tutte quelle operazioni eseguite automaticamente dal programma sui dati ricevuti. Come si può notare dalla figura 9-1 questa pagina è divisa in due parti principali: la auto tasks e la auto load. La prima, consente di creare una lista di operazioni, da eseguire automaticamente sui dati ricevuti, aggiungendole tramite il tasto add... e rimuovendole tramite Remove. Parte di queste opzioni ha inoltre la possibilit à di essere applicata solo a certe modalità di acquisizione dati. Figura 9-1 Configurazione Data Rx Auto RX: Questa opzione aggiorna automaticamente i grafici non appena viene scaricato un nuovo giro. Questo può rallentare il processo di ricezione specialmente se i grafici presentano un alto numero di canali o dei canali matematici molto complessi. Per aumentare la velocità del processo di scarico dei canali è possibile disabilitare questa opzione e usare la combinazione di tasti CTRL+ALT+X per aggiornare lo schermo. Lap definition: : Se questa opzione e’ attivata DataView sposta la chiusura del giro in corrispondenza con l’azzeramento del valore di un canale precedentemente stabilito (di solito il tempo del giro o la distanza). Questo perchè alcuni canali vengono azzerati quando viene ricevuto il segnale di traguardo. Quindi con il lap definition attivo tutti i giri sono allineati al segnale di traguardo. Se questa opzione non è inserita nella lista il giro viene chiuso con la precisione minima di un secondo, come ricevuto dal data logger. Export to bin: Se attivato, i nuovi dati ricevuti, vengono automaticamente salvati in formato bin nella cartella di export. Import data from meteo: Aggiunge le informazioni provenienti dalla stazione meteo a ogni nuovo giro. Il pulsante config... apre la finestra di configurazione delle voci della lista (non tutte le voci sono configurabili). Qui (come visibile in figura 9-2) è possibile definire per quali dati applicare la funzione in base al tipo di dato (es. real time) e alla modalit à di ricezione impostata (es. can o ethernet). Alcune voci hanno inoltre bisogno che nella configurazione venga specificato un file, ad esempio per l'importazione dei dati meteo è necessario specificare dove sono contenuti. Figura 9-2 esempio di finestra di configurazione delle voci dalla lista degli Auto tasks Auto Rx Remote: Questa funzione è simile ad Auto Rx ma viene applicata ad un PC in remoto. L'utente può aprire un file di acquisizione presente su un'altra stazione della rete. Con questa opzione attivata i grafici vengono aggiornati ad ogni nuovo giro scaricato. Search In questa pagina è possibile automatizzare la ricerca degli allarmi e degli eventi T1 e T2. Entrambe queste funzionalità sono attivabili anche manualmente, in questa pagina e' possibile configurarli in modo che vengano attivate automaticamente non appena viene scaricato un giro. La funzionalità Allarmi permette di definire degli intervalli di validità per i canali acquisiti (vedi par 8.2). La verifica automatica degli allarmi provoca l'apertura della apposita finestra grafica non appena un allarme viene trovato. La funzionalità T1 & T2 permette di trovare i punti di massimo stress del motore durante il giro (vedi par 8.1). La ricerca dei punti Tn e' in tutto e per tutto uguale all'apposito comando (Utility/T1 T2/search T1), il cursore viene posto al tempo T1 e la finestra di T1 report viene visualizzata. Figura 9-3 Pagina di configurazione degli allarmi e degli eventi Tn. Auto Search Alarms: L'attivazione di questa opzione fa si che ad ogni nuovo giro caricato vengano verificate le condizioni di allarme impostate. Questa opzione ha tre modalità: Modalità off Show alarms descrizione Opzione disabilitata, gli allarmi non vengono verificati automaticamente. Viene effettuata la ricerca delle condizioni d'allarme e vengono mostrati nella finestra solo i canali in cui tale condizione è scattata. Viene effettuata la ricerca delle condizioni d'allarme e vengono mostrati nella finestra tutti i canali in cui è stato configurato un allarme. show all Tabella 9-1 Modalità di selezione di auto search alarms. Auto Show Beacon Channels: se abilitato visualizza automaticamente il beacon channels presente nell'header del giro. Event: questa box permette di selezionare l'evento Tn da configurare, la configurazione dei due eventi e' del tutto indipendente l'una dall'altra. Auto Search Event: L'attivazione di questa opzione fa si che ad ogni nuovo giro caricato vengano cercato il corrispondente punto Tn Open Report: Questa funzione è ausiliaria alla precedente, e come tale è accedibile solo se la precedente è attiva. In quest'ultimo caso l'abilitazione di questa opzione provoca l'apertura della finestra di rapporto (vedi par 4.11) dell'evento Tn, non appena quest'ultimo viene rilevato. La finestra di rapporto da visualizzare deve essere configurata, tramite il tasto Browse..., nella box a fianco di questa opzione 9.2 lap marker Quando i dati di un giro vengono scaricati il programma si preoccupa di attribuirgli un marker. Il marker è una parola identificativa del tipo di giro acquisito. Descrive che cosa rappresentano i dati acquisti; se si tratta solo di un test sulla vettura o di un giro vero e proprio. In quest'ultimo caso il marker identifica se la vettura ha effettuato un giro completo, quindi l'inizio e la fine del giro sono indicate da un passaggio sul traguardo, oppure è rientrata ai box, ne è uscita o entrambe le cose. I tipi di marker attribuibili sono riportati accanto al loro significato nella tabella 3-1. Non sempre è possibile attribuire il giusto significato al giro scaricato, perchè a volte questo dipende dal giro seguente. Per questa ragione è possibile modificare i marker dei dati già acquisiti (vedi par 3.4 markers e commenti del giro). Il marker viene attribuito in base agli eventi che portano all'inizio e alla fine del giro e in base al valore del Shift check distance. Quest'ultimo rappresenta il massimo valore che può registrare il canale spazio durante un controllo sulla trasmissione. Tutti i valori maggiori sono considerati giri in pista, mentre quelli minori test. Evento di inizio giro Evento di fine giro Trigger ON Trigger ON Trigger ON Trigger ON Beacon Beacon Beacon Beacon Trigger ON Beacon Autolimit Autolimit Trigger OFF Trigger OFF Beacon Beacon Trigger OFF Trigger OFF Beacon Beacon Autolimit Autolimit Trigger OFF Beacon confronto spazio/ shift check Spazio < Shift Check Spazio > Shift Check Spazio < Shift Check Spazio > Shift Check Spazio < Shift Check Spazio > Shift Check Spazio < Shift Check Spazio > Shift Check Always Always Always Always Marker attribuito ETEST O+B TEST OUT TEST BOX TEST LAP (no marker) (no marker) (no marker) (no marker) (no marker) Tabella 9.3 logica di attribuzione del marker La configurazione della funzionalità dei lap marker è costituita dalla sola configurazione della Shift check distance. Questo valore viene configurato nella pagina Options della finestra di configurazione capture/acquisition files... (vedi par par 10.2 Lap marker). 9.3 Lap Definition Durante una acquisizione, i giri ricevuti raramente sono correttamente delimitati, spesso gli ultimi dati dell'uno vengono inclusi in quello successivo (risultando quindi di fatto i primi di quest'ultimo) o al contrario i primi dati di un giro possono essere inclusi alla fine del precedente (vedi figura 9-4). Questo perchè i dati acquisiti sono memorizzati in blocchi corrispondenti ad un secondo di acquisizione, e il segnale di traguardo non è necessariamente sincronizzato ad un blocco. Figura 9-4 Giro senza lap definition La funzione di Lap definition rimedia la problema prendendo un canale come punto di riferimento e considerando l'inizio del nuovo giro come il punto in cui il canale si azzera. Questo è possibile perchè canali come la distanza e il tempo vengono azzerati quando la vettura riceve il "segnale di traguardo". In questo modo, dopo l'applicazione del lap definition, il giro memorizzato è perfettamente allineato con il "segnale di traguardo". Il canale viene configurato nella finestra utility/lap definition/configure... nel campo Distance / Time Channel. Mentre il campo Ramp Threshold indica il valore che ha il canale configurato al suo azzerarsi (non sempre un canale si azzera a zero). Figura 9-5 finestra di configurazione del lap definition Questa funzionalità può essere applicata in due modi differenti: automaticamente (vedi par 9.1 Data Rx) al momento di ricevere i dati, oppure manualmente in un secondo tempo, tramite il browser dati, selezionando tutti i giri del run da riallineare e attivando il comando "Search lap".(vedi par 3.9 Ricerca giri). 10 Scarico dati 10.1 10.2 10.3 10.4 Configurazione dell'interfaccia d'acquisizione Configurazione dell'acquisizione Scarico dati manuale ed automatico Inizializzazione di un sessione di acquisizione Questo capitolo illustra le procedure da mettere in opera per iniziare un'acquisizione dati, quelle necessarie allo scarico dei dati e alla conclusione dell'acquisizione stessa. Per lo scarico dei dati DataView puo utilizzare due tipi di interfaccia, la scheda ethernet oppure quella can. Entrambe consentono il collegamento diretto al data logger come descritto nel capitolo 1. Questo capitolo parte dal presupposto che tali schede siano presenti e correttamente installate all'interno del Pc e che il Pc sia correttamente collegato al Data logger. Tutte le procedure descritte, salvo dove altrimenti specificato, riguardano entrambi questi collegamenti. Una volta acquisito il giro DataView può essere configurato per eseguirvi in automatico una serie di azioni, esse comprendono sia la manipolazioni e l'analisi dei dati appena ricevuti che l'esportazione degli stessi ( vedi paragrafi 9.1 Data Rx e 9.1 search). Tutti i dati scaricati vengono archiviati nella apposita cartella (per la configurazione della quale si veda par 2.4) secondo il sistema di archiviazione selezionato (vedi par 1.2). Per una successiva consultazione e gestione dei degli archivi così creati verr à utilizzato il browser dati (vedi cap 3). 10.1 configurazione dell'interfaccia d'acquisizione DataView consente il collegamento diretto al data logger. Questa finestra (Capture/setup acquisitions/dlmanager) consente di stabilire le modalità dello scarico dati, in particolare di stabilire quanto dello scarico dati deve essere delegato a DataView e quanto deve rimanere sotto il controllo dell'utente. Figura 10-1 Finestra di configurazione DLManager (Data logger manager) Auto download: DataView fornisce la possibilità di scaricare automaticamente i dati presenti sul DataLogger non appena viene stabilito un link Ethernet con quest’ultimo. Al primo collegamento viene richiesto se scaricare tutto il contenuto della memoria oppure scegliere manualmente da un elenco i dati da scaricare. Per evitare che un dato venga scaricato piu’ volte, l’auto download memorizza l’ultima informazione scaricata, quindi questa richiesta viene effettuata ogni qualvolta attivando l’auto download Dataview non trova corrispondenza in memoria dell’ultima informazione scaricata (es: dopo uno scarico, effettuando un giro di memoria l’ultimo lap scaricato non c’e’ più). Auto Restart: Una volta scaricato l'ultimo giro viene inviato un segnale di Restart al Data logger. Se questa opzione è disabilitata il data logger, prima di riprendere l'acquisizione, attenderà due minuti o finché il collegamento non viene interrotto. TLap Loop: Questa opzione è alternativa all'auto download ed è selezionabile solo se l'altra non è selezionata. Finché il data logger è connesso viene visualizzata la tabella di selezione dei giri (TLap) e viene richiesto all'utente di selezionare i giri da scaricare. Questa opzione è presente solo per il collegamento con alcuni tipi di data logger. Protected ethernet mode: Attivando il flag “Enable”, nell’apposita casella di testo viene inserita una password per il dispositivo selezionato in quel momento per lo scarico dati; questa viene richiesta ogni qualvolta si selezioni un altro dispositivo sulla rete per creare una protezione contro un eventuale sbaglio di selezione per effettuare uno scarico. 10.2 Configurazione dell'acquisizione La configurazione dell'acquisizione avviene tramite la finestra capture/acquisition files... Nel presente paragrafo vengono descritte solo le pagine indispensabili alla acquisizione, oltre a queste sono presenti tre pagine di contenuti opzionali: Offset, costants e user Record. La funzione di queste pagine è già stata spiegata all'interno del paragrafo 3.4. Paragrafo a cui si deve far riferimento tenendo conto che le pagine di cui qui si parla, consentono configurazioni prima che l'acquisizione abbia inizio, valide per tutta la sua durata e su una qualunque delle quattro vetture configurabili. Mentre, le finestre del capitolo 3, consentono la stessa operazione ma su dati già acquisiti e quindi solo sulla vettura e sul run (o giro) a cui quei dati si riferiscono. La scelta della vettura da configurare avviene semplicemente scegliendo la voce appropriata nell'apposito box, ogni vettura viene identificata per mezzo dei valori attribuiti ai campi Car name e driver name della pagina Car. Session Questa pagina consente di attribuire un nome al tracciato e alla sessione d'acquisizione che si va ad iniziare, questi due campi verranno utilizzati nel run system per la generazione della gerarchia di cartelle utilizzata nella archiviazione dei dati (vedi par 1.2). Figura 10-3 pagina di configurazione dei dati relativi alla sessione Car Questa pagina permette di configurare i dati riguardanti la vettura, il pilota e il motore. Di questi dati l'unico rilevante ai fini della archiviazione è il nome della macchina, campo Car name, che deve corrispondere all'alias attribuito al data logger; per questo, oltre che manualmente, questo campo è riempibile tramite il tasto browse che apre una finestra contenente tutti gli alias possibili. Tutti gli altri campi sono opzionali ai fini dell'inizio dell'acquisizione. Figura 10-4 pagina di configurazione dei dati relativi alla vettura Options Questa finestra consente di scegliere il sistema di archiviazione che si desidera utilizzare per l'immagazzinamento dei dati ricevuti. Il campo Storage file system mostra Manual system (vedi par 1.2). Per ogni modifica, è necessario chiudere e riaprire la finestra di configurazione. Figura 10-5 Pagina di configurazione delle opzioni Il manual system non consente di configurare le liste Drivers/cars e Devices dove la prima lista permette di selezionare solo i piloti (e veicoli) che si desiderano utilizzare nell'acquisizione mentre la seconda permette la stessa cosa per quanto riguarda i metodi di acquisizione (Cable, Realtime). Lap Marker: Quando i dati di un giro vengono scaricati il programma si preoccupa di attribuirgli un marker. Non sempre è possibile attribuire il giusto significato al giro scaricato, perché a volte questo dipende dal giro seguente. Per questa ragione è possibile modificare i marker dei dati già acquisiti (vedi par 3.4 markers e commenti del giro). Il marker viene attribuito in base agli eventi che portano all'inizio del giro, alla fine del giro e in base al valore del Shift check distance. Quest'ultimo rappresenta il massimo valore che può registrare il canale spazio durante un controllo sulla trasmissione. Tutti i valori maggiori sono considerati giri in pista, mentre quelli minori test. Automation - Device recognition: Opzione per memorizzazione automatica nel file DTX dell’informazione riguardante il metodo di acquisizione utilizzato. Questa opzione non è selezionabile in manual system, sarà quindi necessario ricordarsi di cambiare file al cambiare del metodo di acquisizione. Automation - Run recognition: Questa fa si che il programma raggruppi in un file solo i giri appartenenti allo stesso run. La divisione in run risulta importante perché permette di tener traccia di tutte le variazioni di configurazione della vettura che vengono realizzate fra un run e l'altro, in tal maniera a fine sessione si ha un archivio storico del procedimento seguito per il raggiungimento delle prestazioni attuali della vettura. Per identificare l'inizio di un nuovo run, DataView, controlla nei dati acquisiti se il numero del giro è uguale a 1; in tal caso, il file del run corrente viene chiuso e ne viene iniziato uno nuovo con numero maggiore di uno rispetto al precedente. All'interno del manual system la gestione del run non porta alla creazione di un solo file per run, ma semplicemente alla attribuzione di un suffisso, nel nome del file, recante il numero del run. Il numero del run può essere incrementato manualmente nella pagina Acquisition Files tramite la pressione del tasto New Run. Automation - Car recognition: Se attivato, il programma verifica automaticamente il veicolo di provenienza e sceglie di conseguenza la cartella in cui memorizzare i dati. Per questa operazione DataView confronta l’informazione ‘ALIAS’, impostata nel data logger, confrontandola con i nomi delle vetture impostati per le varie cartelle. La vettura che coincide con l’alias viene utilizzata per il salvataggio dei dati, altrimenti verrà usata la cartella corrente. Questo automatismo è disponibile solo con alcuni data logger. Destination files Questa finestra visualizza l'archivio che verrà riempito con i dati che si acquisiranno. Il sistema di archiviazione scelto e’ Manual system (vedi par 1.2). Manual system: Con questo sistema di archiviazione l'utente può selezionare una cartella e un file diverso per ogni vettura. La scelta della vettura da configurare avviene tramite il campo Current Car, tutti i dati della pagina si riferiscono sempre alla vettura selezionata in questo campo. Il campo file name permette di impostare il nome del file dtx in cui memorizzare i dati, se non si intende inventarne uno DataView può farlo automaticamente premendo il pulsante Auto. Tramite il pulsante browse è possibile inserire nel campo directory la cartella in cui memorizzare i dati relativi alla vettura attiva. Come per il run system il pulsante New Run... incrementa di uno il numero del run ad ogni sua pressione. Se è attivo il run recognition al nome del file viene aggiunto un suffisso contenente il numero del run. Figura 10-7 pagina destination file del Manual system 10.3 Scarico dati manuale ed automatico Per la configurazione dello scarico dati si veda il paragrafo 10.1. In entrambe le modalit à, una volta avvenuto lo scarico, il data logger interrompe l'acquisizione per un paio di minuti a meno che non gli venga dato un comando di restart, ciò è possibile manualmente capture/data logger/restart oppure automaticamente selezionando l'opzione auto restart. Scarico automatico In questa modalità DataView scarica automaticamente, dal data logger, tutti i giri che non sono ancora stati scaricati mano a che sono resi disponibili. Questa modalità si scarico dati è attivabile sia tramite la finestra capture/data logger che tramite la voce di menù capture/autodownload. Scarico manuale In questa modalità lo scarico avviene tramite una finestra detta data logger manager (DLManager) che mostra tutti i giri contenuti nel data logger e permette di scegliere quali scaricare. In pratica, lo scarico manuale, consiste nel richiedere al data logger la Lap table (TLap) contenete informazioni su tutti i giri da scaricare. Queste informazioni vengono poi mostrate sulla finestra DLManager. Per effettuare questa richiesta sono previsti in DataView due metodi. Il primo, manuale, attivabile tramite il comando capture/data logger/select laps invia la richiesta e visualizza i dati della Tlap ricevuta in risposta nel DLManager. In alternativa, se attiva l'opzione TLap Loop, La richiesta della TLap sarà fatta automaticamente in continuazione dal DataView, ma il DLManager verrà mostrato solo quando saranno resi disponibili dei nuovi dati. Figura 10-8 Data Logger Manager Una volta confermata la selezione dei giri, DataView inizia lo scarico dei dati. Per tutta la durata dell'operazione viene visualizzata una finestra che indica lo stato della comunicazione e l'ammontare di dati trasferiti. Cancellazione della memoria Questo comando (capture/data logger/clear memory) consente a DataView di cancellare la memoria interna del data logger, per quanto riguarda i giri immagazzinati. In ogni caso la Logging table non viene toccata lasciando il data logger pronto per l'acquisizione. 10.4 Inizializzazione di un sessione di acquisizione In questo paragrafo verranno descritte le procedure necessarie alla messa in opera di una sessione di acquisizione con uno dei due sistemi di archiviazione (run e manual). Le procedure qui descritte fanno riferimento alle finestre e alle configurazioni già illustrate nel capitolo e devono essere considerate una traccia da seguire più che una procedura obbligatoria. Si è cercato di mantenere quanto più possibile uniformi le procedure descritte sia per numero di punti che per loro significato, in modo da facilitarne l'utilizzo. Delle procedure seguenti solo la prima è completamente spiegata, delle altre sono spiegate solo le differenze rispetto a questa. Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Run system Questa procedura riporta tutti i passaggi necessari per l'attivazione di una acquisizione con il metodo di archiviazione Run system, alcuni di questi passaggi non dovranno essere effettuati tutte le volte, specie quelli riguardanti le configurazioni generali e il DLManager, in molti casi la configurazione preimpostata sarà sufficiente e quindi si potrà saltare il punto della procedura. 1. Impostare la configurazione dell'interfaccia nella finestra Capture/Setup Acquisitions (vedi par 10.1). Consigliato abilitare Auto Restart (in modo che il data logger riprenda l'acquisizione non appena terminato lo scarico dati) e AutoDownload (per scaricare in automatico i dati aggiornati). 2. Selezionare la cartella di download in Setup/General/Directories (vedi par 2.4 directories). 3. Impostare le voci della pagina Setup/General/DataRX a seconda delle esigenze (vedi par 9.1 Data RX). Consigliato attivare Auto RX e Auto Laps Definition. 4. aprire la finestra Capture/Acquisition Files.../Cars impostare il nome di tutte le vetture impiegate nella sessione di acquisizione e il nome dei relativi piloti (vedi par 10.2 Cars). 5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Run system e disabilitare, nei campi Drivers/Cars e Devices, tutte le voci non utilizzate nella sessione (vedi par 10.2 Options). Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte. 6. Impostare le pagine Offsets, Constants , User Record della finestra Capture/Acquisition Files... a seconda delle esigenze. Consigliato: dove possibile caricare i dati della precedente sessione, in modo da avere una base, e aggiornare i valori che si intendono modificare. Questa operazione può essere eseguita anche in un secondo tempo (vedi par 3.4). 7. Scegliere un interfaccia di acquisizione fra le due disponibili (can o ethernet) e selezionare l'apposita voce di menù. Rispettivamente Capture/Activate Ethernet (TCP/IP) e Capture/Activate CAN. Una volta selezionata una delle due voci ci apparirà la prima finestra di una procedura guidata. 8. La prima pagina della procedura guidata permette di inserire i dati inerenti la sessione (vedi par 10.2 Session). I campi relativi al nome del tracciato e quello della sessione sono obbligatori, i restanti possono essere riempiti in un secondo tempo (vedi par 10.2 Session e par 3.4 Sessione e vettura). Quando sono state compiute tutte le impostazioni volute premere next. 9. La seconda finestra della procedura guidata permette di inizializzare il file di destinazione dei dati e la gerarchia di cartelle atta a contenerlo (vedi par 10.2 Destination files). Premendo Init All... verranno create le cartelle necessarie (se non già presenti nella cartella di download) e il numero del run verrà portato a zero. Si noti che: DataView segnalerà se un'archivio con le stesse impostazione è già presente nella cartella di download, in caso si decida di procedere comunque i file già presenti verranno soprascritta a meno che il numero del run che ci si appresta ad acquisire non sia maggiore al più grande fra quelli acquisiti (vedi par 10.2). 10. Se sono state abilitate tutte le impostazioni della sessione capture/Acquisition Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è stato abilitato Car recognition, per indicare a DataView di quale auto si desiderano acquisire i dati, si dovrà selezionarne un device e premere Set Current. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start . 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Riattivare un'acquisizione - Run system A volte puo essere necessario riattivare il processo di acquisizione (ad esempio per cambiare interfaccia di acquisizione). In questi casi la procedura è molto simile alla precedente, si tratta in pratica di creare una sessione contigua alla precedente. Per fare questo è ovviamente importante non reinizializzare l'archivio. 1-7 come nella procedura precedente. 8. Mantenere il nome del tracciato e quello della sessione che si vuole riprendere, il resto dei campi è opzionale. Premere Next. 9. NON premere nessuna inizializzazione (pulsanti init all, init car e init file), l'archivio non deve essere inizializzato visto che stiamo riprendendo la sessione non ne stiamo iniziando una nuova. 10 Selezionare l'auto corrente (selezionarne un device e premere Set Current). Premere Start. 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Manual system La preparazione di una sessione di acquisizione nel manual system è molto simile a quella seguita per il manual system; le differenze sono riportate qui di seguito. 1-4 come per il run system. 5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Manual system. Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte. 6-8. come per il run system. 9. Selezionare la cartella di download, inserire il nome del file che si desidera creare o premere Auto per lasciare questo compito a Dataview. Premere initialize per inizializzare l'archivio. 10. Se sono state abilitate tutte le impostazioni della sessione capture/Acquisition Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run... fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è stato abilitato Car recognition sarà necessario selezionare la vettura di cui ci interessa acquisire i dati nell'apposito campo. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start . 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Riattivare un'acquisizione - Manual system Come già detto per il manual system puo essere necessario riattivare una sessione di acquisizione. Come prima la procedura da seguire è molto simile alla precedente con le seguenti eccezioni 1-8 Come nella procedura precedente. 9 Mantenere la stessa cartella di download della sessione che si intende riattivare, premere il pulsante browse e selezionare il file precedentemente utilizzato. 10-11 Come nella procedura precedente. 11 Scarico dati in tempo reale 11.1 Configurazione Real time 11.2 Inizializzazione di un sessione Real time Oltre al normale scarico dati DataView consente di effettuare un collegamento dati in tempo reale. Questo tipo di collegamento riceve e rende possibile l'analisi dei dati mano a mano che sono disponibili senza dover aspettare il completamento di un giro come per il collegamento descritto nel capitolo precedente (vedi cap 10). Questo rende possibile l'analisi dei dati in tempo reale (vedi cap 12). Per questo tipo di acquisizione DataView utilizza il collegamento CAN. Questo tipo di acquisizione utilizza le stesse logging table utilizzate dal sistema precedentemente descritto, ma i canali configurati in un tipo di acquisizione sono del tutto indipendenti da quelli dell'altra. Il capitolo presente descrive le procedure necessarie a per configurare una sessione di acquisizione in tempo reale dalla programmazione del data logger all'ambiente di DataView. 11.1 Configurazione Realtime La configurazione dell'acquisizione in tempo reale ha molti punti in comune con il normale scarico dati. Innanzitutto le stesse impostazioni per il sistema di archiviazione, offset, costanti e User Record (vedi par 10.2). Le configurazioni specifiche di questo tipo di acquisizione sono raccolte nella finestra di configurazione, RealTime/Setup... Questa finestra si compone di due pagine setup e options. La prima viene utilizzata per il caricamento della Logging table. Il pulsante view consente inoltre di esaminarne il contenuto. Figura 11-1 Pagina di configurazione Setup del acquisizione RealTime La seconda pagina, options, invece permette di configurare le opzioni inerenti la graficazione dei dati (vedi capitolo 12) con particolare attenzione per il trattamento dei buchi radio (dati NO-RX) sempre all'interno dei grafici Real time. Questi grafici mostrano i dati, mano a mano che sono disponibili, a partire dal lato sinistro fino al lato destro del grafico percorrendo l'asse delle ascisse che ha estensione pari al valore riportato nel campo X Width. Una volta che i dati hanno raggiunto questo lato, l'asse x viene traslato di tanti secondi quanti ne sono riportati nel campo Scroll. Figura 11-2 finestra di configurazione real time pagina options Show Laps: questa box permette di scegliere il modo in cui i diversi giri vengono visualizzati all'interno del grafico. Se viene selezionata la voce continuous i giri sono visualizzati uno di seguito all'altro, ognuno come prosecuzione del precedente, divisi da una linea verticale che attraversa il grafico nel punto (momento) in cui è stato ricevuto il segnale di traguardo. Se ad essere selezionata è Single Lap, una volta percepito il segnale di traguardo il grafico viene cancellato e i dati ripartono dal suo lato sinistro. Scroll (sec): quando i dati raggiungono il lato sinistro del grafico la scala temporale si sfasa di tanti secondi quanto è il valore riportato in questo campo. X width (sec): Estensione dell'asse X dei grafici real time. No-Rx timeout (sec): Se attiva questa opzione il valore che vi è riportato indica il numero di secondi che può durare il buco radio prima che la traslazione del grafico venga bloccata. Questa opzione è utile per evitare che il grafico continui a traslare anche quando la vettura è ferma ai box. Show No-Rx data: Se attiva questa opzione i buchi radio vengono visualizzati come interruzioni del grafico. Se invece è disattivata, i dati vengono posposti durante il buco radio, ciò' fa si che l'ultimo valore valido rimanga nel campo dei dati a lato del grafico 11.2 Inizializzazione di un sessione di acquisizione In questo paragrafo verranno descritte le procedure necessarie alla messa in opera di una sessione di acquisizione in realtime facendo riferimento alle differenze sussistenti fra i due possibili sistemi di archiviazione (run e manual). Le procedure qui descritte sono molto simili a quelle già' presentate nel capitolo riguardante lo scarico dati (vedi par 10.4 e par 10.2). Delle procedure seguenti solo la prima è completamente spiegata, delle altre sono spiegate solo le differenze rispetto a questa. Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Run system Questa procedura riporta tutti i passaggi necessari per l'attivazione di una acquisizione con il metodo di archiviazione Run system, alcuni di questi passaggi non dovranno essere effettuati tutte le volte, specie quelli riguardanti le configurazioni, per i quali in molti casi la configurazione preimpostata sarà sufficiente e quindi si potrà saltare il punto della procedura. 1. Impostare la configurazione Riguardanti il real time (RealTime/Setup...). Nella pagina Setup viene impostata la logging table. Nella finestra Options viene impostata la modalità di visualizzazione dei grafici. Per ulteriori informazioni vedi par 11.1. 2. Selezionare la cartella di download in Setup/General/Directories (vedi par 2.4 directories). 3. Impostare le voci della pagina Setup/General/DataRX a seconda delle esigenze (vedi par 9.1 Data RX). Consigliato attivare Auto RX e Auto Laps Definition. 4. aprire la finestra Capture/Acquisition Files.../Cars impostare il nome di tutte le vetture impiegate nella sessione di acquisizione e il nome dei relativi piloti (vedi par 10.2 Cars). 5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Run system e disabilitare, nei campi Drivers/Cars e Devices, tutte le voci non utilizzate nella sessione (vedi par 10.2 Options). Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte. 6. Impostare le pagine Offsets, Constants , User Record della finestra Capture/Acquisition Files... a seconda delle esigenze. Consigliato dove possibile caricare i dati della precedente sessione, in modo da avere un base, e aggiornare i valori che si intendono modificare. Questa operazione può essere eseguita anche in un secondo tempo (vedi par 3.4). 7. La voce di menù RealTime/Activate RealTime logging permette di accedere alla procedura guidata per l'attivazione della sessione realtime. Questa procedura è uguale a quella per il normale scarico dei dati. 8. La prima pagina della procedura guidata permette di inserire i dati inerenti la sessione (vedi par 10.2 Session). I campi relativi al nome del tracciato e quello della sessione sono obbligatori, i restanti possono essere riempiti in un secondo tempo (vedi par 10.2 Session e par 3.4 Sessione e vettura). Quando sono state compiute tutte le impostazioni volute premere next. 9. La seconda finestra della procedura guidata permette di inizializzare il file di destinazione dei dati e la gerarchia di cartelle atta a contenerlo (vedi par 10.2 Destination files). Premendo Init All...verranno create le cartelle necessarie (se non già presenti nella cartella di download) e il numero del run verrà portato a zero. Si noti che: DataView segnalera se un'archivio con le stesse impostazione è già presente nella cartella di download, in caso si decida di procedere comunque i file già presenti verranno soprascritta a meno che il numero del run che ci si appresta ad acquisire non sia maggiore al più grande fra quelli acquisiti (vedi par 10.2). 10. Se sono state abilitate tutte le impostazioni della sessione capture/Acquisition Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è stato abilitato Car recognition, per indicare a DataView di quale auto si desiderano acquisire i dati, si dovrà selezionarne un device e premere Set Current. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start . 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Riattivare un'acquisizione - Run system A volte puo essere necessario riattivare il processo di acquisizione. In questi casi la procedura è molto simile alla precedente, si tratta in pratica di creare una sessione contigua alla precedente. Per fare questo è ovviamente importante non reinizializzare l'archivio. 1-7 come nella procedura precedente. 8. Mantenere il nome del tracciato e quello della sessione che si vuole riprendere, il resto dei campi è opzionale. Premere Next. 9. NON premere nessuna inizializzazione (pulsanti init all, init car e init file), l'archivio non deve essere inizializzato visto che stiamo riprendendo la sessione non ne stiamo iniziando una nuova. 10 Selezionare l'auto corrente (selezionarne un device e premere Set Current). Premere Start. 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Configurazione di una nuova sessione di acquisizione - Manual system La preparazione di una sessione di acquisizione nel manual system è molto simile a quella seguita per il run system. Le differenze sono riportate qui di seguito. 1-4 come per il run system. 5. Alla pagina Options della finestra Capture/Acquisition Files... impostare il campo storage file system a Manual system. Impostare la distanza di "Shift check distance" e le voci della sezione Automation a seconda delle esigenze. Consigliato abilitarle tutte. 6-8. come per il run system. 9. Selezionare la cartella di download, inserire il nome del file che si desidera creare o premere Auto per lasciare questo compito a DataView. Premere initialize per inizializzare l'archivio. 10. Se sono state abilitate tutte le impostazioni della sessione capture/Acquisition Files.../Options/Automations baster à premere start per attivare l'acquisizione. In caso che Run recognition sia disabilitato sarà necessario premere il pulsante New Run... fino a raggiungere il valore desiderato. Se non è stato abilitato Car recognition sarà necessario selezionare la vettura di cui ci interessa acquisire i dati nell'apposito campo. Una volta eseguite le necessarie impostazioni premere Start . 11. Il sistema è ora pronto per il ricevimento dati. Riattivare un'acquisizione - Manual system Come già detto per il manual system puo essere necessario riattivare l'acquisizione dati durante una sessione di acquisizione. Come prima la procedura da seguire è molto simile alla precedente con le seguenti eccezioni 1-8 Come nella procedura precedente. 9 Mantenere la stessa cartella di download della sessione che si intende riattivare, premere il pulsante browse e selezionare il file precedentemente utilizzato. 10-11 Come nella procedura precedente. 12 finestre d'analisi real time 12.1 Grafici real time 12.2 Diagnostici real time 13.2 Finestre alfanumeriche real time Dataview consente la graficazione in tempo reale dei dati durante una sessione di acquisizione Real time. Il programma da accesso a tre tipi di finestra che vengono aggiornati in tempo reale rispetto all'acquisizione dei dati. Il primo, il grafico realtime, è molto simile hai grafici incontrati nel paragrafo 4.2, ma ha la capacità di aggiornarsi in tempo reale così da poter seguire l'evoluzione dei dati. Il secondo, la finestra dei diagnostici consente di esaminare i valori dei canali bit a bit. Infine la terza finestra visualizza in formato numerico il valore corrente dei canali configurati. Tutte queste finestre possono essere reinizializzate selezionando la voce di menù RealTime/reset window. 12.1 grafici Realtime Questa funzione permette di creare grafici per i dati realtime. Ogni grafico visualizza l'andamento di uno o più canali (massimo 16) in funzione del tempo. Il grafico verrà aggiornato in tempo reale con i il flusso di dati proveniente dal Data logger. Questo tipo di grafici fa riferimento a quanto configurato nella pagina option della finestra RealTime/setup... per quanto riguarda la gestione dei buchi radio, il metodo di visualizzazione dei giri, l'estensione della scala delle ascisse e la sua traslazione. Questi ultimi due parametri sono modificabili nella finestra di configurazione mentre gli altri sono comuni a tutti i grafici. Figura 12-1 grafico realtime Configurazione dei grafici La pagina di configurazione consente di scegliere i canali da visualizzare e il loro ordine, il modo di visualizzazione (per ulteriori informazioni sul modo di visualizzazione vedi par 4.2 sistema di graficazione), l'estensione dell'asse delle ascisse e il periodo di traslazione. Come già detto questi due ultimi parametri hanno la priorità rispetto a quelli configurati nella finestra RealTime/setup... I pulsanti Load... e Save as... permettono rispettivamente di caricare una configurazione oppure di salvare quella corrente in un file con estensione rtg. Figura 12-2 Finestra di configurazione dei grafici realtime. Ogni canale possiede una propria finestra di configurazione, tramite questa è possibile scegliere il colore della linea del grafico che lo rappresentera, l'estensione della sua scala e la percentuale di grafico che occuperà nel caso che sia scelta la modalità di visualizzazione Manual. Figura 12-3 finestra di configurazione del singolo canale nei grafici real time 12.2 Finestre diagnostiche realtime Questo tipo di finestre consente l'analisi bit a bit dei valori dei singoli canali. Per fare questo è necessario impostare una maschera di bit adeguata. Ogni finestra di questo tipo può ospitare al suo interno fino a 16 canali. Dataview consente di salvarne le impostazioni in un file con estensione dia. Configurazione di un finestra diagnostica Per ogni canale configurato in finestra è possibile costruire una maschera che prenda in considerazione fino a 8 bit. La configurazione permette di attivare o disattivare ogni singolo bit. I bit disattivati non verranno graficati in finestra e il loro valore non verrà considerato. Per ogni bit attivo è possibile definire alcuni parametri. Innanzitutto un nome con un massimo di 30 caratteri. La logica di lavoro, se positiva il bit viene considerato acceso se ha valore 1, il contrario avviene se la logica è negativa. Infine per ognuno è possibile definire il tipo. questa casella comprende due voci, status e alarm. La differenza fra le due è solo nei colori che indicano lo stato di acceso e spento del bit. I bit status sono color giallo se accesi e colore dello sfondo in caso contrario; Quelli alarm sono rossi se accesi e verdi in caso contrario. Figura 12-3 finestra di configurazione dei diagnostici La finestra grafica mostra l'uno accanto all'altro i vari canali configurati. Al di sotto del nome di ogni canale sono elencati i bit della maschera, ognuno con il proprio nome impostato. Per indicare lo stato del bit, accanto al nome di ogni bit, sono presenti due quadrati; quello di destra rappresenta lo stato corrente del bit e si accende e si spegne in base al valore che il bit via via assume. Il secondo quadrato, quello a sinistra, è lo storico, è acceso se il bit ha già assunto tale stato, altrimenti è spento. Per spegnere uno storico acceso è necessario il comando RealTime\reset windows. 12.3 Finestre alfanumeriche realtime Questo tipo di finestre mostra in tempo reale i l valore assunto da ogni canale che vi è configurato. Il nome di ogni canale viene graficato nella finestra all'interno di una campo, al di sotto del quale si trova un altro campo il relativo valore. Figura 12-4 Finestra grafica realtime alfanumerica L'aggiunta di nuovi canali avviene per trascinamento dal browser canali oppure tramite la finestra di configurazione a cui è possibile accedere semplicemente con una doppia pressione del tasto sinistro del mouse o con la voce di menù RealTime/alfanumeric window/Config... Questa finestra consente la completa gestione della finestra, dei canali configurati, del salvataggio e caricamento delle impostazioni. Questo tipo di finestra è salvabile in un file con estensione alf caricabile tramite la finestra di configurazione oppure con la voce di menù RealTime/alfanumeric window/open... Figura 12-5 finestra di configurazione del grafico alfanumerico 13 Gestione dei dati in rete 13.1 Operazioni di Host 13.2 Configurazione delle operazioni di Host 13.3 Inizializzazione delle operazioni di Host DataView prevede una funzione Host per sincronizzare gli archivi e gli ambienti di configurazione fra i vari computers presenti in una rete locale. Questa funzione consente inoltre di distribuire i dati scaricati fra vari utenti di una rete. Questa funzione è particolarmente utile quando ci si trova in una situazione in cui molti utenti necessitano di un continuo aggiornamento dei dati e delle configurazioni. La funzione Host esegue in particolare le seguenti funzioni: 1 Sincronizzazione dell costanti e degli offset in un run 2 Sincronizzazione dei grafici e dei layout propri degli user 3 Copia dei dati scaricati fra i computer in rete 4 Sincronizzazione della configurazione della sessione fra le stazioni della rete Queste opzioni sono tutte opzioni automatiche, se attivate sarà DataView a occuparsene. Non vi è quindi modo di eseguirle manualmente, unica eccezione è la funzione Copy Session and car setup che invece richiede esplicitamente l'intervento dell'utente per la sua esecuzione e non puo essere eseguita automaticamente. 13.1 operazioni di Host Sincronizzazione della configurazione di sessione e vettura Ogni volta che una nuova sessione di acquisizione viene creata le altre stazioni sulla rete devono essere aggiornate con questi parametri in modo da poter creare ognuna archivi contenenti le stesse configurazioni di sessione e vettura. Questa operazione, al contrario delle altre operazioni di host, deve essere eseguita manualmente tramite al comando Utility/Host/Copy Session & Car Setup File. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy session and car setup. Sincronizzazione degli user Come già visto in DataView ogni utente puo creare degli ambienti d'analisi personalizzati detti user (vedi par 2.3). Ogni user è proprio del Pc in cui è stato configurato, va da se che può essere necessario per un utente spostarsi da un Pc ad un altro. Per questa ragione è stata prevista la possibilità di copiare da un Pc ad un altro tutte le configurazioni dei vari user. Questa operazione avviene in automatico tutte le volte che tali configurazioni vengono aggiornate. Si noti che perché siano correttamente copiate le configurazioni da un Pc all'altro è necessario che su entrambi i Pc sia presente lo stesso user, con identico nome. Se sul Pc di destinazione non viene trovato un user presente nel Pc sorgente, le configurazioni di questo user non verranno copiate. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy configuration files (gra,xy,xyz,ist,rep,ntb...). Distribuzione dei dati scaricati Questa funzione permette di copiare i dati scaricati da un Pc sulle altre stazioni della rete. Al contrario delle altre operazioni di Host le cartelle in cui possono essere copiati questi dati sono quelle configurate come Data directories nella Pagina General/setup/directories e non le host setup directories. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy DTX files. Questa funzione copia i file Dtx mano a mano che vengono resi disponibili. Esiste anche un equivalente manuale di questa funzione, attivabile con il comando del Browser dati Tools/Host/Copy to host (vedi par 3.8). Sincronizzazione di offsets, constants e user records Questa funzione permette di copiare i le impostazioni di offset, costanti e user record di una macchina sulle altre configurate. La sincronizzazione avviene in automatico ad ogni modificazione di una delle impostazioni di qui sopra. La voce del Box Host Operations che permette la configurazione di questa funzione è Copy offsets, constants, user records. 13.2 configurazione delle operazioni di Host La configurazione delle funzioni di host si trova alla pagina Host della finestra di configurazione Setup/general... Questa pagina permette di impostare quali dati copiare e dove copiarli attraverso la rete. Questa funzione si distingue in quattro sottofunzioni selezionabili tramite il box Host Operation. la maggioranza di queste operazioni è automatizzabile tramite l'opzione "Auto copy", l'unica che deve essere eseguita manualmente è la Copy Session and car setup (vedi par 13.1). Figura 4-7 Pagina delle configurazioni inerenti l'host Host operations: Questa box permette di selezionare l'operazione che si intende configurare, Gli altri controlli della pagina vengono modificati in funzione di ciò che è qui selezionato. La modifica degli altri controlli presenti nella pagina (opzione auto copy e lista destination directories) deriva dal fatto che entrambi si riferiscono sempre e solo all'operazione selezionata nel box e che ogni operazione ha configurazioni diverse e indipendenti. Auto copy: Questa opzione permette di attivare la funzione di host selezionata nel box Host operation. Il testo di questa opzione cambia in accordo con la voce del box selezionata, perchè ogni voce (quindi ogni funzione associata) è configurabile indipendentemente dalle altre, quindi ognuna necessità di una opzione di attivazione propria. Per rendere piu evidente questa situazione si è quindi deciso di modificare di volta in volta il testo di questa opzione. Destinations directories: Per ogni operazione di host questa viene visualizzata una lista di cartelle. Questa lista è configurabile nell pagina setup/general.../directories, grazie alla voce del box Host setup directories (ad eccezione della operazione Copy dtx file che usa le cartelle configurate come data directories). Dalla lista è possibile selezionare quelle cartelle che saranno interessate all'operazione di host. 13.3 Inizializzazione delle operazioni di Host La voce di menù Utility/Host/Copy Session & Car Setups permette di copiare le configurazioni di vettura e sessione su vari computer in rete. In questa maniera non sarà necessario configurare separatamente tutti i computer riceventi i dati scaricati, ma sarà sufficiente configurarne uno e poi copiare la configurazione sugli altri. Il procedimento per l'utilizzo di questa funzione è il seguente: 1. mettere in condivisione la cartella di DataView di tutti i Pc in rete su cui si desiderano copiare le configurazioni 2. All'interno del DataView contenente la configurazione che si intende copiare sulle altre si dovranno inserire i tutti i percorsi in cui questa dovrà essere copiata. Per fare questo si vada alla pagina Setup/General/Directories nel box verrà selezionata la voce host setup directories. Nella lista dovranno essere inseriti tutti i percorsi delle cartelle condivise al punto 1. La funzione di host Copy DTX files utilizza le cartelle configurate in Data directories invece di quelle in host setup directories. 3. Nella pagina Setup/General/host, nel box in alto, sono riportate le varie operazioni di host eseguibili. Con la sola eccezione della funzione di Copy Session and car setup, che deve essere eseguita manualmente, tutte le altre funzioni verranno delegate a DataView che le eseguirà in automatico. L'utente può dolo decidere se attivarle o no utilizzando l'opzione "Auto copy" che si trova al di sotto della box. Nella lista presente nella pagina sono riportati tutti i percorsi configurati al punto 2, per ogni funzione di Host è necessario attivare tutti i percorsi entro cui si desidera che tale opzione sia eseguita. 4. Una volta eseguite queste ultime operazioni le funzioni di host sono configurate. Formato di esportazione file binari DataView permette di esportare i dati acquisiti in formato binario. Questo formato viene immagazzinato in file di estensione bin, ognuno dei quali contiene i dati riguardanti un singolo giro. Il formato binario è composto da tre parti principali File header Si tratta del primo blocco del file. Contiene le informazioni generali riguardanti il giro memorizzato nel file. In particolare contiene il numero dei canali memorizzati, la lunghezza del giro in millisecondi e un commento allo stesso. Il numero di canali In particolare viene utilizzato per determinare la lunghezza della parte successiva Channel header Memorizza la frequenza di campionamento, il nome, il formato e le altre informazioni riguardanti ogni singolo canale. A Ogni canale viene riservato un blocco di 32 byte, il massimo numero di canali è 257, di questi 256 sono canali acquisiti, e 1 è il canale Status. Il canale Status serve a monitorare lo stato dell'acquisizione. l valore assunto da ogni canale è memorizzato senza virgola, come numero intero, Per ricostruire il valore reale viene utilizzato un campo apposito contenente il numero di cifre decimali del canale (se ad esempio questo canale ha valore 3 i valori del canale dovranno essere divisi per 1000). Data Questa parte del file, l'ultima, contiene i valori assunti dai canali nel giro memorizzato nel file.Questi valori sono memorizzati in blocchi dati ognuno dei quali rappresenta una certo intervallo di tempo e contiene tutti e solo i campioni che ricadono i tale intervallo. Il numero di blocchi per secondo, quindi la durata dell'intervallo di tempo che ognuno copre, è uguale alla frequenza più alta fra quelle appartenenti ai canali memorizzati nel file. Avremo quindi che il canale con frequenza più alta (e tutti quelli di frequenza sua pari) avrà un campione in ogni blocco dati, se al limite tutti i canali avessero la stessa frequenza, ogni blocco dati conterrebbe un campione di ognuno. I vari blocchi dati vengono accodati l'uno all'altro, quindi la loro divisione e l'intervallo che coprono devono essere dedotti dai dati del channel header. L'ordine dei canali all'interno di ogni singolo blocco dati è uguale a quello in cui appaiono nel channel header. Contenuto del file Come si è detto il file è composto da tre parti sommariamente descritte qui sopra, Ognuna si queste parti è inserita nel file di seguito alla precedente senza alcuna divisione, d'altra parte ogni parte contiene i dati sufficienti a determinare esattamente la parte successiva. L'ordine con cui queste parti vengono scritte sul file è quello con cui vengono descritte. La tabella qui sotto (tab A-1) descrive il contenuto del blocco lap header. La tabella A-2 invece descrive come il channel header memorizza un singolo canale. Il channel header stesso è una sequenza di blocchi come quello descritto nella tabella A-2 uno per ogni canale memorizzato. Nome File comment N_chan Lap_length Reserved N. Byte 32 2 4 10 Descrizione commento numero dei canali durata del giro in millisecondi byte riservati Tabella A-1 formato del blocco Lap Header Nome Freq N. Byte 2 Decimals Output format 1 1 Type 1 Descrizione frequenza di campionamento del canale in Hz. I valori permessi sono 1, 2, 5, 10, 20, 50, 100, 200, 500, 1000, 2000, 5000, 10000 numero di decimali del canale, compreso tra 0 e 3 Formato del canale 0=Esadecimale 1=Esadecimale leading zeroes 2=Decimale 3=Decimale leading zeroes 4=Ascii 5=Binario Tipo di variabile in cui è espresso il canale, descrive il numero di byte occupato da ogni valore e la presenza o meno di segno 0x0=Byte (unsigned 1 byte) Frequdm 1 Reserved Label 10 16 0x1=Char (signed 1 byte) 0x2=Word (unsigned 2 bytes) 0x3=Short (signed 2 byte) 0x4=Dword (unsigned 4 bytes) 0x5=Long (signed 4 bytes) 0xFF=Canale Status (unsigned 1 byte) Unità di misura della frequenza canale 0=Hz 1=KHz byte riservati nome del canale Tabella A-2 Formato di un singolo blocco di Channel header La dicitura "leading zeroes" presenti nella descrizione degli output format indicano che la variabile utilizzata dal canale ha tutti i byte non utilizzati dal valore stesso a 0. Ad esempio un campione di Type Word e valore 10 sarà: 10 se decimale, 0010 se decimale leading zeroes, 0A se esadecimale e 000A se esadecimale leading zeroes. Le definizioni signed e unsigned presenti nella descrizione del tipo di variabile indicano se tale variabile è dotata di segno (signed) oppure non lo è (unsigned). Canale di status Questo canale viene utilizzato da DataView per dare ulteriori informazioni sui canali in un particolare campione. Questo canale viene utilizzato per segnalare gli intervalli di tempo in cui i dati non sono validi, così che l'applicazione che li interpreta sappia sempre come e se deve interpretare un campione o se deve semplicemente ignorarlo. Il canale status è considerato un canale esattamente come gli altri, è ovviamente il codice 0xFF come valore del campo type, Come tale ha la possibilità di avere un nome e una frequenza qualunque. Quest'ultima viene di solito scelta uguale alla maggiore fra quelle dei canali memorizzati nel file. In questo modo il tempo minimo di durata dei No-Rx è uguale all'intervallo di tempo coperto da una singolo blocco dati. Il canale di status non è obbligatorio, se viene omesso tutti i valori assunti dai canali sono considerati validi. Valore 0 1 2 significato blocco dati valido dati non ricevuti dati non validi Tabella A-3 valori assumibili dai campioni del canale status Esempi di memorizzazione dei dati all'interno del file bin L'esempio seguente riguarda la memorizzazione dei valori di tre canale (Ch1, Ch2, Ch3) in un file bin. LA frequenza dei blocchi dati è pari a 10 Hz, che è la frequenza maggiore tra quelle dei canali presenti, quindi l'intervallo di tempo coperto è pari a un decimo di secondo. Figura A-1 sequenza dei blocchi in un dato tempo La figura A-1 illustra i campioni presenti n ogni blocco dati in un certo intervallo di tempo, tale intervallo è stato posto di proposito uguale e superiore a un secondo per illustrare la ripetitivita della struttura dei blocchi (i primi due sono uguali agli ultimi 2) dovuta la fatto che tutte le frequenze consentite sono maggiori di un Hz e divisibili per 10. Nella tabella qui sotto viene riportata la sequenza dei byte memorizzati nel file per l'intervallo di tempo illustrato nella figura. Descrizione dei canali: Ch1 = 1 Hz (byte) Ch2 = 10 Hz (word) Ch3 = 5 Hz (long) Blocco dati 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 1.1 campione Ch1 campione 1 Ch2 campione 1 Ch3 campione 1 Ch2 campione 2 Ch2 campione 3 Ch3 campione 2 Ch2 campione 4 Ch2 campione 5 Ch3 campione 3 Ch2 campione 6 Ch2 campione 7 Ch3 campione 4 Ch2 campione 8 Ch2 campione 9 Ch3 campione 5 Ch2 campione 10 Ch1 campione 2 Ch2 campione 11 Ch3 campione 6 Ch2 campione 12 Lunghezza in byte 1 2 4 2 2 4 2 2 4 2 2 4 2 2 4 2 1 2 4 2 Tabella A-4 ordine dei campioni nel file bin messaggi d'errore Errori generici codice Messaggio 001 no file in directory 002 No acquisition available 003 Error on data acquisition 004 Checksum error 005 Unknown data code 006 Acquisition Error - Time-out 016 No Laps available 027 Can't compute: special channel is not configured descrizione è stata configurata un cartella senza file dati Il file selezionato non contiene acquisizioni dati Insorto un problema durante la lettura dei dati La tabella non è stata acquisita correttamente Il codice di identificazione dei dati non è fra quelli ammessi La trasmissione tra il Pc e il data logger è stata interrotta Il file selezionato non contiene file Il canale richiesto per l'operazione non è stato configurato soluzione Selezionare un cartella con almeno un file dati Scegliere un altro file con almeno una acquisizione ripetere la transizione eseguire una nuova trasmissione dati controllare il collegamento e ripetere la trasmissione verificare l'integrità del file controllare configure/miscellaneous 028 031 Can't compute: Distance channel is not configured Error in configuration File 032 Error on acquisition activation 036 Channel not found 037 Table unknown 038 039 041 042 043 044 048 049 056 058 064 065 066 067 068 178 Il canale distanza non è stato definito il file di configurazione del grafico ha un problema è stato incontrato un problema all'attivazione della acquisizione IL canale configurato non è presente sulla tabella corrente La tabella selezionata appartiene a un tipo sconosciuto Nella tabella non sono stati trovati file controllare configure/miscellaneous controllare lo spazio su disco controllare lo spazio su disco e la cartella di acquisizione e poi ripetere la procedura verificare il nome del canale Verificare la versione del programma e il tipo di dati caricati No channels available verificare la correttezza della tabella e il caricamento dei dati Max. channel è stato raggiunto il numero Creare una nuova finestra o massimo di canali in una cancella re uno o più canali finestra nella presente No Data in memory - (Select Non sono stati selezionati Selezionare un giro con il lap) giri comando "Select lap" No File selected - (Select Non è stato selezionato Selezionare un file con il File) nessun file comando "Select File" Channel not configured in Il canale selezionato non è Configurare i parametri del Parameters presente nella canale, vedi configurazione dei parametri configure/parameters Acquisition error (sec. Il giro selezionato non Verificare il sistema di acquired 0) contiene dati validi acquisizione No active è stata selezionata una selezionare una mappa di MAPHID_G_MAPMENU funzione della mappa senza riferimento che la mappa sia attiva Data admittance not allowed Il codice della licenza Verificare la licenza e utilizzato non corrisponde a l'origine dei dati quello dei dati analizzati Disk Full or Disk Error Lo spazio su disco non è cancellare qualche file o sufficiente a contenere tutti i cambiare la destinazione dei dati dati File or Directory not found Errore durante la ricerca del verificare l'operazione e il file o della cartella percorso configurato Error in channel I parametri associati al Verificare la configurazione configuration canale configurato hanno dei parametri dei valori sbagliati Error during file creation errore durante la creazione Controllare lo spazio libero del file di acquisizione su disco e il nome assegnato al file Error during directory Il programma non può controllare il nome della creation creare la cartella configurata cartella No users available Non sono stati trovati user creare un nuovo user Connection failed Il programma di Verificare connessione e connessione non è riuscito a data logger far partire l'acquisizione Data Logger Time-Out La richiesta di connessione Verificare la connessione la inviata al data logger ha fonte di energia e la avuto come risposta configurazione Timeout dell'interfaccia d'acquisizione Messaggi d'errore dell'editor di canali virtuali Codice 181 Messaggio Brackets not balanced descrizione Il numero della parentesi chiuse non corrisponde a quello delle parentesi aperte o c'è un errore nel tipo di parentesi (tonde, quadre, graffe). Il nome iniziale manca nell'espressione Il simbolo "=" manca o si trova nella posizione sbagliata All'interno dell'espressione è stato trovato un carattere non ASCII 182 Invalid expression 183 Can't find '=' 184 Non ASCII char in expression 185 Non valid constant syntax Una costante numerica è stata digitata nella maniera sbagliata 186 Unrecognised char 187 Unexpected token 188 Unexpected close bracket 189 Unexpected end-of-expression L'espressione contiene un carattere senza significato per l'interprete Un simbolo matematico o di separazione è stato trovato nella posizione sbagliata una parentesi chiusa è stata trovata nella posizione sbagliata L'espressione termina in una posizione inaspettata 190 Identifier or constant expected Manca un identificatore alfanumerico o una costante numerica 191 Close bracket expected 192 Comma expected L'espressione si aspetta un simbolo ")", "]" o "}" L'espressione si aspetta un simbolo "," soluzione Controllare l'espressione intorno alla posizione del cursore L'espressione deve iniziare con "<Nome>=" L'espressione deve iniziare con "<Nome>=" Probabilmente la libreria di canali virtuali è danneggiata; cancellare e reimpostare l'espressione Controllare il formato della costante su cui si trova il cursore: +/dd.dd +/- Exx cancellare il carattere in questione Controllare la correttezza di tutta l'espressione Cancellare il simbolo ")","]","}" su cui sta puntando il cursore La libreria di canali virtuali è probabilmente danneggiata cancellarla o almeno cancellare l'espressione Controllare la sintassi dell'espressione; un operatore potrebbe trovarsi nella posizione sbagliata Controllare la sintassi dell'espressione Controllare la sintassi degli operatori, una funzione o una condizione che richiede 193 Can't accept identifier as parameter 194 Can't accept constant as parameter 195 Identifier too long 196 Constant too long 197 Invalid parameter 198 Invalid group selector 199 Recursive channel call 200 Label double defined 219 BestFit Error. Not enough memory Ethernet busy ! The resource may be in use by another program. Close the link and retry. più di un parametro è stata mal configurata Un identificatore Controllare la sintassi alfanumerico è stato inserito dell'espressione; nelle posizione sbagliata rimpiazzare l'identificatore evidenziato con una costante numerica Una costante numerica è Controllare la sintassi stata inserita nella posizione dell'espressione; sbagliata rimpiazzare la costante in evidenza con un identificatore alfanumerico La lunghezza Utilizzare al posto dell'identificatore è maggiore dell'identificatore uno di 6 caratteri dei canali esistenti La costante digitata è più rinominare la costante; lunga di 12 caratteri si noti che i caratteri "+", "-" e "E" contano al fine del computo totale dei caratteri Il parametro in evidenza non Controllare la sintassi valido in questa espressione dell'espressione; rimpiazzare il parametro con un identificatore alfanumerico o una costante I caratteri seguenti il simbolo Controllare la sintassi "#" della selezione di gruppo del selettore di gruppo non sono correttamente evidenziato;utilizzare il riconosciuti pulsante canali + gruppo per inserire direttamente i nomi dei canali appartenenti al gruppo Il nome del canale corrente è Un canale virtuale non contenuto nella sua puo aver processi espressione ricorsivi al suo interno Il nome di questo canale è Modificare il nome del già stato utilizzato per canale; se si desidera un'altro canale salvare comunque il canale impostare la frequenza a zero La memoria RAM disponibile ridurre i gradi di liberta non è sufficiente al calcolo o la frequenza della del Best Fit linea di best fit Il collegamento ethernet è in Liberare la linea uso da un'altra applicazione ethernet File utilizzati da DataView File di sistema e configurazioni di DataView Alcuni di questi file cambiano da user a user si trovano quindi anche nella sua cartella personale. Per ulteriori informazioni sulle impostazioni personali dell'utente e su quelle generali vedi paragrafo 2.3. Nome del file DataView.exe Acq_CANMTP.exe Acq_RT_CAN.exe Cartella Cartella principale Cartella principale Cartella principale DataView help.chm alarms.set CarsD.set channel.set Conditio.set DLM.cfg LastUser.cfg SessionD.set setting.cfg telemax.cfg Colors.cfg DefinLap.set Cartella principale /setup /setup /setup /setup /setup /setup /setup /setup /setup /setup /system Directories.cfg General.set Map.set Miscell.set PrintColors.cfg RT_SETUP.DEF Tasks.cfg /system /system /system /system /system /system /system Descrizione Eseguibile di DataView Modulo di acquisizione per l'interfaccia CAN Modulo di acquisizione real time per l'interfaccia CAN Help di DataView parametri d'allarme (configure/alarms) configurazione della vettura parametri del canale (configure/Parameters) configurazione delle condizioni Configurazione DownLoad Manager configurazione utente Configurazione sessione Configurazione generale stato della finestra principale configurazione dei colori Configurazione della definizione del giro (Utility/define lap/configure...) Configurazione cartelle (setup/general.../directories) configurazione generale Configurazione Sezioni di divisione della mappa Configurazione generica (configure/miscellaneous) configurazione colori di stampa Configurazione realtime configurazione Data Rx Estensioni gestite da DataView Estensione Descrizione *.alf finestre alfanumeriche realtime *.bin file dati informato binario (export) *.crt finestra grafica circuito *.cst Costanti *.dat tabella di lookup (canali virtuali) *.dia finestra diagnostica realtime *.dtx file dati di DataView *.ech esportazione canali *.emf descrizione moduli esterni *.gra finestra grafico *.ist finestra grafica istogramma *.map sezioni della mappa *.mrk Marker del circuito *.ntb tabella numerica *.ofg offset e gain *.old copia file cancellati con lap/delete lap *.prn file ASCII (export) *.prs impostazioni di stampa *.rec User record *.rep finestra grafica rapporto *.rtg finestra grafico realtime *.t1 algoritmo per il calcolo di t1 *.vch libreria di canali virtuali *.wly layout dello schermo *.xy *.xyz finestra grafica XY finestra grafica XYZ