Comunicato stampa 26/27 agosto

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Comunicato stampa 26/27 agosto
FESTIVAL BAROCCO
COMUNICATO STAMPA
PER LE EDIZIONI DEL 26/27 AGOSTO
Metti una sera a cena Georg Friedrich Haendel e Johann Sebastian Bach. Due giganti della musica
barocca europea che, malgrado coetanei, non si sono mai incontrati, guardandosi sempre a distanza
con reciproca stima, diffidenza ed anche invidia.. Che potrebbero mai dirci di così interessante, dal
momento che li conosciamo solo per le loro musiche? Ce lo svela un “mise en éspace” di Paul Barz
per la regia di Angela Bandini che introduce in questo sorprendente Festival Barocco una insolita
parentesi teatrale, seppur venata da frammenti di musiche per violino (Franco Scozzafava) e
cembalo (Riccardo Marini) con il soprano Marie Kuijken. L’appuntamento è per venerdì 26 agosto
nella basilica romanica di Castel Sant’Elia. Nei panni di Haendel, arrogante, vincente, vanitoso,
potente e raffinato è Edoardo Siravo. In quelli più dimessi di Bach, umile, imbarazzato, semplice,
educato, persino goffo è Andrea Tidona, entrambi affermati attori televisivi ben noti al grande
pubblico. Completa il cast Franco Olivero nella parte del segretario tuttofare di Haendel.
Il giorno dopo (27 agosto), il Festival approda, invece, nel palazzo Farnese di Caprarola, coerente
ad una linea guida che indugia per il piacere di chi ascolta in più ambienti (una decina) di Viterbo e
dintorni, peraltro tutti di gran classe. Il tema musicale è tra i più raffinati del pianeta “Barocco”,
quello cioè dei madrigali di Claudio Monteverdi che in questo genere è insuperabile. Lo spartito
presenta, tra l’altro, il “Lamento di Arianna”, unico e prezioso frammento dell’opera andata perduta
“Arianna a Nasso”. Nella seconda parte ascolteremo “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” su
testo tratto dalla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Esegue l’ensemble “La Venexiana”
diretta da Claudio Cavina, con Rosanna Bertini (soprano), Claudio Cavina (contralto), Giuseppe
Maletto (tenore) e Giovanni Caccamo (tenore). Il botteghino (sul posto) apre alle ore 20: ingresso
€ 12,00; ridotti € 8,00. Inizio del concerto ore 21.
Il Festival Barocco di Viterbo conferma il suo carisma di manifestazione specialistica che indaga su
un fervido periodo della storia musicale europea, tra la fine del Cinquecento e il Settecento
avanzato. Venerdì 26 agosto, nell’esclusivo scenario della basilica di Castel Sant’Elia, nella forra
della valle Suppentonia, è di scena un “Incontro possibile” – come lo definisce l’autore Paul Barz –
ovverosia un incontro immaginario tra Haendel e Bach, impersonati, rispettivamente, dagli attori
televisivi Edoardo Siravo e Andrea Tidona. Completa il cast, nei panni del segretario di Haendel,
Franco Olivero. Si tratta di una “mise en éspace” (l’unica di questa edizione del Festival) per la
regia di Angela Bandini con i costumi di Bice Minori. Le parti musicali sono affidate a Franco
Scozzafava (violino), Riccardo Marini, direttore artistico del Festival (cembalo) ed al soprano Marie
Kuijken. Haendel e Bach, che nella vita non si sono mai incontrati, si trovano l’uno dinnanzi
all’altro a dialogare del più e del meno, fintanto che l’argomento non scivola, inevitabilmente, sulla
musica. Ed a questo punto affiorano le complesse personalità dei due, così diversi tra loro, ma alla
fine uniti da una comune solitudine.
Poesia e musica si incontrano invece a Caprarola, tra le magiche atmosfere del palazzo Farnese, in
un concerto di madrigali di Claudio Monteverdi eseguito dall’ensemble “La Venexiana” diretto da
Claudio Cavina. Autore di otto libri di madrigali, Monteverdi manifesta in questo ambito musicale
uno stile assolutamente personale che si manifesta nella perfetta aderenza tra testo e melodia. Il
programma prevede tre sinfonie e quattro madrigali, tra cui i ben noti “Lamento di Arianna” e “Il
combattimento di Tancredi e Clorinda”. Le voci sono di Rossana Bertini (soprano), Carlo Gavina
(contralto), Giuseppe Maletto (tenore) e Giovanni Caccamo (tenore).
APPUNTI PER LA STAMPA
La figura di Haendel, ritratto come un uomo arrogante e sicuro di sé, elegante, potente e raffinato,
furbo imprenditore e cinico produttore teatrale, che sa ben vendere la propria arte e che per questo è
adulato e riverito, si contrappone alla figura di Bach, che appare timido, insicuro, avvilito dall’umile
e strisciante sottomissione al suo principe elettore e dal lavoro massacrante e mai retribuito che è
costretto a sopportare per la sopravvivenza di sé e della sua numerosa famiglia.
Edoardo Siravo, apprezzato attore televisivo, lo ricordiamo in “Casa Ricordi”, “Il maresciallo
Rocca”, “La squadra”, “Linda e il brigadiere”, “I promessi sposi”. Diplomato all’Accademia d’arte
drammatica “Silvio d’Amico”, ha alle spalle un’intensa attività teatrale.
Andrea Tidona ha lavorato con Strehler come attore e come aiuto regista al “Piccolo”di Milano”;
successivamente, con Glauco Mauri, Cecchi, Freni, Zampieri ed altri. In televisione è ben noto per
“Il maresciallo Rocca”, “La Piovra”, “Il commissario Montalbano”, “Distretto di
polizia”,”Borsellino” e “Alcide De Gasperi”. Apprezzata la sua partecipazione al film “La vita è
bella” di Benigni. Vive a Castel Sant’Elia in una casa del centro storico a picco sulla valle
Suppentonia.
L’ensemble “La Veneziana” è uno dei più esclusivi gruppi madrigalistici nel panorama artistico
contemporaneo. Si è esibito, tra l’altro, al Musikverein di Vienna e ai festival di San Pietroburgo,
Barcellona, San Francisco, Utrechet, Anversa ed altri. Nel 2006 completerà il progetto discografico
della registrazione dell’”Integrale” dei Madrigali di Claudio Monteverdi.
“Il Festival – commenta il commissario dell’Apt di Viterbo Alessandro Mazzoli – ha registrato nei
primi quattro concerti di questa edizione 2005 unanimi consensi da parte di un pubblico colto ed
esigente, proveniente da più parti d’Italia. La chiave del successo sta nella scelta dei programmi,
tutti rigorosamente riferiti alla musica barocca. Ci viene detto che la nostra manifestazione è tra le
poche in Italia a mantenere questa linea monotematica: neanche a Roma è possibile ascoltare una
così copiosa produzione di autori sei-settecenteschi.”
Viterbo, 24 agosto 2005