Tony Fassina - Jolly Club home-page

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Tony Fassina - Jolly Club home-page
Tony Fassina
Tony Fassina
Antonio Fassina,in arte “Tony”, nato nel lontano 1945,stessa classe del Patron del Jolly Roberto Angiolini.
Mi sono avvicinato al Jolly Club nel 1970 , quando, timidamente, dalla campagna sono arrivato nella grande
metropoli (Milano) per comperare dalla scuderia la Renault Gordini affidata l’anno prima a Benetti.
Cominciato per gioco con qualche gara di assaggio nella mia regione e poi subito a Montecarlo, con le gomme
chiodate sul tetto della Gordini visto che le assistenze erano un miraggio ancora lontano.
Poi, molto più seriamente,vennero gli anni belli dell’Alpine Renault in coppia con Tony de Marco e con Sandro
Morosini e nelle annate 1972 /73/74 correvamo più seriamente e vincemmo quasi tutti i rally Sprint sullo sterrato cui partecipavamo nei week-end rubati al lavoro.
Poi corsi con la Stratos nel 1975 e vinsi il campionato dei Rally Nazionali sempre con de Marco e per una sede
periferica della scuderia:la Piave Jolly, una sorta di vivaio rallistico da cui sono usciti grandi campioni.
Nel 1976 iniziò il sodalizio con Mauro Mannini ,figura caratteristica del mondo dei rally.
Personaggio impulsivo,esplosivo,motivatissimo ma nello stesso tempo molto buono malgrado la dimensione e
l’aggressività,quasi un Bud Spencer dei rally.
Insieme vincemmo quell’anno il primo campionato Italiano Rally Internazionali....e ci mettemmo in luce.
Poi due anni belli con la 131 Abarth,con pochi risultati al di la di un terzo assoluto a San Remo.
Infine il grande 1979 con la fantastica Stratos del Jolly con tutto che funzionava come un orologio svizzero;
Mannini senza uguali come seconda guida,l’assistenza del Jolly Club perfetta, la direzione di Claudio Bortoletto
inimitabile.......così vincevamo anche contro le squadre ufficiali!
Ricordo un aneddoto: la convinzione di vincere era tale che a metà campionato Mannini mi disse: occhio Tony
che per vincere il campionato assoluto dobbiamo vincere San Remo di mondiale contro le più forti squadre ufficiali e contro tutti i loro piloti professionisti....!!
Io, tranquillo : “allora vinceremo San Remo”
Così fu, malgrado partissimo con il numero due a un minuto dal numero 1 con una polvere tremenda e
Mauro,quasi piangendo chiedesse ogni volta al commissario di darci due minuti per sicurezza, visto che non
vedevamo gran che.
Arrivò a supplicare il commissario dicendo “ma se lei avesse un figlio lo farebbe partire in questa polvere ?? Mi
dia due minuti !!”
All’arrivo sul palco di San Remo (Vinto) con Luisella che lo intervistava sbottò : “Sono contento per quelli che
sono contenti ma ancora più contento per quelli che non lo sono e ci hanno osteggiati per tre giorni”.
Questo è stato il mio anno vero con la vettura ufficiale del Jolly e con la preparazione di Claudio Maglioli !
Poi ha fatto tre anni bellissimi nella squadra General Motors diretta da Rudy (80,81,82) e vinsi un altro campionato Italiano e un europeo nel 1982.
Il mio ultimo anno di attività fu il 1984 con la 037.
Vettura stupenda che mi consentì di vincere (anche se assistito dalla fortuna) la Targa Florio.
Poi sempre più automobili,1000 vendute in più ogni anno.
Non so veramente se sia più facile vincere un San Remo mondiale o vendere 10.000 auto l’anno con la concessionaria.....certo correre era più divertente.
Vi pubblico una foto di come sono adesso,nonno, ma sempre pimpante,del resto come tutta la classe 1945.
descritto da
La mia prima vettura
a Montecarlo.
Squadra Jolly Atkinson’s
La 128 coupè
era bellissima
e andava come
un missile!
Questa Stratos
mi ha dato le più grandi soddisfazioni.
ed il suo preparatore
Claudio Maglioli
poteva fare il gioielliere!
E perché
non vincere con la 131?
Qui sono al Rally Campagnolo del ‘78.
La mia Stratos
e la 131 di Marku Allen
in parco chiuso
a Siena.
In lotta per vincere Sanremo nel 1979
eravamo veramente tanti.
Ecco i primi 14 ufficiali al riordinamento di Siena.
Sono presenti sei campioni del mondo!
La Stratos sponsorizzata Jaffa,
che per la cronaca era una azienda
di Rossi e di “Odeon” miei cari avversari.
Io adesso,
oberato di impegni
con le mie concessionarie,
ma ancora in grado
di ...”camminare”
e vincere in auto.
Hanno corso con noi...
Abbiamo lavorato, giocato
riso, scherzato, pianto,
sofferto e gioito insieme:
cioè vissuto.
Tony Fassina