Rassegna stampa del 2011-03-23
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Rassegna stampa del 2011-03-23
Ufficio stampa Pagina 1 di 17 Indice Ambiente Rifiuti del 2010 al bivio tra due dichiarazioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 3 Cultura e Turismo Sul palco del Rasi anoressia e hip hop (La Voce di Romagna Ravenna - 23/03/11) pag. 4 Pubblica Amministrazione Rifiuti del 2010 al bivio tra due dichiarazioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 3 Le regioni pronte ad accogliere 50mila profughi (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 5 Si assottigliano i tagli agli stipendi pubblici (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 6 Riordino Ue per i servizi pubblici (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 7 Norme per il rinnovo edifici (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 8 Rinnovabilim, patto fra i sindaci (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 9 Trasporto locale: spunta il lodo Lombardia (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 10 Regioni in campo per salvare le concessioni sugli arenili (Il Sole 24 Ore Centro Nord 23/03/11) pag. 11 Nessuna cartella I sindaci senza un tetto (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 13 Nuovi fondi ai comuni per i servizi cogestiti (Il Sole 24 Ore Centro Nord - 23/03/11) pag. 14 L'hi-tech taglia la bolletta elettrica (Il Sole 24 Ore Centro Nord - 23/03/11) pag. 16 Dai tabacchi una dote per le Regioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 17 Pagina 2 di 17 Rifiuti del 2010 al bivio tra due dichiarazioni Per le impres e la possibilità di procedure alternative Paola Ficco Doppio canale sui rifiuti. Entro il 3o aprile (cadrà di sabato) i soggetti previsti dalla disciplin a Sistri (decreto ministeriale17 dicembre 2009, articolo 12, comma 1) dovranno trasmettere i dati relativi a quelli prodotti, smaltiti o recuperati dal 1 ° gennaio al 31 dicembre 2010. Come chiarito nella circola re 2 marzo 2011 del direttore generale per la Tutela del territorio e delle risorse idriche del ministero dell'Ambiente (si ved a «Il Sole 24 Ore» del 4 marzo) , l'adempimento può essere assolto in due modi alternativi. Il primo : inviando in via telemati- ca al Sistri la «dichiarazione Sistri» (che, comunque, è u n Mud, modello unico di dichiarazione ambientale) . La guida all a compilazione è reperibile online (www.sistri .it). L'applicazione per la compilazione dei moduli trova nell'area riservat a Sistri . Ci si può accedere con l a chiavetta Usb del delegat o dell'unità locale interessata . L a seconda procedura consiste invece nell'inviare alla camera d i commercio il Mud (Dpcm 27 aprile 2010) . Lo scorso 18 marz o Ecocerved ha reso disponibil e su www .ecocerved .it il software per la compilazione della dichiarazione Mud-Sistri 2011 . L'applicativo consente la compilazione guidata del Mud e l'esportazione del file con i dati , (denominato «mud2olo .001») , che può essere : trasmesso in vi a telematica, attraverso il sito www .mudtelematico.it, utilizzando la firma digitale e versando il diritto di segreteria di 10 eu - si ro a dichiarazione con carta di credito o «Telemaco Pay»; trasferito su un supporto magnetico (floppy o cd) e trasmesso alla camera di" commercio co n raccomandata senza ricevuta di ritorno, o consegnato direttamente allegando l'elenco riepilogativo delle .dichiarazioni e il bollettino di pagamento relativo ai diritti di segreteria . Il costo è di io euro per dichiarazione,15 se il bollettino compilato è cartaceo (recuperatori e smaltitori possono ricorrere solo alla procedura telematica) . Ci sono poi i soggetti che devono continuare a compilare il Mud. In questo caso la dichiarazione non assolve all'obbligo Sistri ma solo ed esclusivamente a quello consueto del modello uni co . Tra questi, i comuni e i soggetti che effettuano trattamento e recupero dei veicoli fuori uso . In questi casi si compila il capitolo 2 del Dpcm 27 aprile 2010 , esclusivamente su supporto ma- gnetico . I soggetti iscritti al registro nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche e d elettroniche (Aee) trasmettono i dati collegandosi al sito www . registroaee.it . I trasportatori di rifiuti a titolo professionale, commercianti e intermediari senza detenzione, consorzi istituiti per ricicla re particolari tipologie di rifiuti e che ne organizzano la gestion e per i consorziati non sono obbligati né alla dichiarazione Sistri né al Mud. Questa procedura varrà anche per la dichiarazione da rendere entro il 31 dicembre 201 1 per il periodo non coperto da Sistri :1° gennaio - 31 maggio 2011 . Per questo periodo i comuni campani e quelli che aderiscono volontariamente al Sistri trasmetteranno solo le informazioni sui costi (Dlgs 152/06) . Per i veicoli fuori uso sarà necessario fare la dichiarazione Sistri . ©RIPRODUZIONE RISERVAT A Pagina 37 Pagina 3 di 17 press LJfE 23/03/2011 IAVOCR : àgn a Ravenna Lo spettacolo nasce da un progetto dei ravennati Eugenio Sideri, Carla Rizzu e Kri s Sul palco del Rasi anoressia e hip hop Venerdì con "Tanz!', linguaggi della danza in scen a RAVENNA - Lady Godiva Teatro , in collaborazione con Carla Rizzu (compagnia Nervitesi) e Kris (Undergrond Dance Company), presenta venerdì prossimo (ore 21) , al teatro Rasi, "Tanz!", linguaggi della danza in scena . Provengono da Ravenna le tre realtà che stanno organizzand o questa iniziativa : Eugenio Sideri (Lady Godiva Teatro), Carla Rizzu (Compagnia Nervitesi) e Kri s (Undergrond Dance Company) , coreografo di fama internazionale che risiede a Russi e che, dop o tanta televisione e concorsi, torna a porre la propria creatività "in loco". Obiettivo degli organizzatori pro porre una serata in cui si sviluppino due spettacoli che a Ravenna non sono ancora stati realizza ti. Il primo, Eat 26, della giovane compagnia Nervitesi composta da Carla Rizzu e Claudia Bosco , ha recentemente debuttato all'interno del prestigioso festival internazionale "Oriente Occidente", mostrandosi come un'attenta e preziosa risorsa nel panoram a della nuova danza contemporanea . Giunta al Festival a seguito della vittoria ciel concorso coreo grafico Danz'è (con la coreografia "Nome di battaglia", ispirata alle vicende delle staffette partigiane) , la compagnia Nervitesi continua a riflettere su temi sociali rilevanti : Eat 26 è infatti una riflessione coreografica sul tema dell'anoressia e della bulimia nervosa . Il secondo spettacolo, I'm'I, racconta in cinque episodi la genes i della danza hip hop e il suo permearsi nella società contemporanea, fino a mettere in luce il fre e style, uno degli elementi portanti dell'evoluzione tecnica e musicale di questa danza. Il progettospettacolo, in prima nazionale , nasce dall'esigenza di Cristian o Buzzi (in arte Kris, coreografo e ballerino vincitore di prestigiose competizioni internazionali, nonché personaggio televisivo in va rie trasmissioni) di promuover e l'hip hop non solo come gener e coreografico, ma come moment o di riflessione culturale e sociale . L'hip hop, infatti, si è sviluppat o ampiamente anche grazie ai video musicali e alla televisione , rendendo commerciale quell o che un tempo rappresentava l'espressione del "ghetto". L'evolu- genesi musicale, coreografica e più che altro sociale. I'm'Ivede in scena 8 danzatori professionisti, diretti e coreografati da Kris, e con lui stesso in scena : Marco Cristoferi, Carlos Kamizele, Micheal Field, Rick y Benetazzo, Barbara Pedrazzi , Dennis Guerrini, Luigi Piccione , Matteo Pezzoni, Serena Ballarin (Info e prenotazioni 34715437823) . "Tanz!" venerdì sul palco del Rasi linguaggi della danza in scen a zione in questo senso ne ha a volte fatto smarrire la vera storia. Non si tratta di recuperare né d i tornare alle origini, ma mostrar e che dietro ad un fenomeno mass mediale come l'hip hop c'è una Pagina 18 Pagina 4 di 17 Le regibni pronte ad accogliere 50mila profugh i Piano Maroni: meno immigrati a chi ne ha già molti nel territorio, 30 milioni dal fondo protezione civile Marco Ludovic o ROMA Arrivano 30 milioni per l'emergenza immigrazione. Ieri il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha concertato con i rappresentanti di regioni, province e comuni la definizione di un piano di accoglienza che stima un potenziale afflusso di 5omila migranti perla crisi nordafricana . Ne son o giunti già I5mila e la cifra massima è «una previsione ch e purtroppo temiamo essere molto realistica» dice Maroni . Le intese raggiunte L'accordo dell'Interno con le Regioni è che gli afflussi saranno distribuiti sul territorio con criteri proporzionali : in bas e alla popolazione residente i n ogni regione - mille profugh i ogni milione di abitanti - e all e presenze già registrate di immigrati nelle stesse zone . I soldi, indispensabili per avviare i progetti di accoglienza, saranno in prima battuta un a trentina di milioni di euro derivanti dal rifinanziamento del fondo di Protezione civile deciso dal Consiglio dei ministri di lunedì . Saranno gestiti dal commissario Caruso . Al ministero dell'Economia , poi, è allo studio un sistem a analogo a quello della tassa regionale sulle calamità natura li, prevista dal disegno di legg e milleproroghe . Servirà a incrementare le risorse necessarie, Maroni comunque su quest o fronte si è mostrato ottimista . Aperture e precisazioni Nella riunione erano schierati i massimi vertici del mini- stero, compreso il capo dell a polizia Antonio Manganelli. Il confronto è stato sereno e le Regioni - spiegano al ministero dell'Interno - sono state, di massima, disponibili. Anche se non sono mancat e resistenze : Luca Zaia (Veneto) ha sostenuto la «assolut a indisponibilità del Venero ad accogliere i clandestini ch e stiamo vedendo in quest e ore a Lampedusa» . Roberto Formigoni (Lombardia) ha assicurato invece che la sua regione «farà com e .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . . LO STOP DI ZAIA Ampia collaborazione dei governatori, ma il president e del Veneto frena : «Assolut a indisponibilit à ad accoglierei clandestini » : : sempre la sua parte» . Renat a Polverini (Lazio) ha detto che potrebbero esserci a disposizione anche strutture religiose mentre Enrico Rossi (Toscana) ha indicato in 3 .500-4mila i profughi che pu ò accogliere «per un period o massimo di sei mesi» . Ampie aperture anche di Raffaele Lombardo (Sicilia) . Si è parlato di inviare immigra ti perfino in Valle d'Aosta, regione peraltro al confine con la Francia dove i tunisini, pe r primi, intendono andare . I problemi da risolver e Il piano del Viminale sarà consegnato tra qualche giorno agli enti locali, è stato detto ieri durante una conferen- za stampa . In realtà ci sono ancora molti aspetti da mette re a fuoco . Al Viminale c'è già una lista, stilata dai prefetti di tutt a Italia, di possibili luoghi di accoglienza . Una sorta di inventario con il limite non trascurabile di essere troppo dispersivo: unnumero molto alto d i centri di accoglienza, anch e medio-piccoli, rende problematici i sistemi di controllo e sorveglianza . Il ministero della Difesa, poi, ha dato a Maroni un proprio contributo di aree di smesse dove potrebbero essere allestite tendopoli . Una soluzione che tuttavia si prest a a non poche obiezioni - dall a sorveglianza alla capacità effettiva di fornire i servizi minimi come le utenze, il vitto e i servizi igienici - soprattutt o se concepita su numeri molto grandi, oltre il migliaio. I l Viminale, comunque, sta fissando intese con la Protezione civile per avere la disponibilità delle loro tende . L'Interno, insomma, dovr à individuare, d'intesa con le Regioni, una serie di strutture pubbliche o private - nè troppo piccole, nè troppo grandi, da destinare all'accoglienz a immigrati, che siano o meno rifugiati politici . Un ruolo importante potrà averlo la ret e Sprar, sistema di protezion e dei richiedenti asilo e rifugiati, ,che, ha osservato Maroni, «potrà accogliere fino a un decimo» dei 5omila migranti paventati e che costituisce «un'eccellenza italiana» . [email protected] Pagina 5 di 17 © RIPRODUZIONE RISERVATA press LIf1E 23/03/2011 Il Sole 202 Fuori rogiti e prem i Si assottigliano i tagli agli stipendi pubblic i Gianluca Bertagn a I diritti di rogito, i compen si per le progettazioni interne e gli incentivi per il recuper o dell'Ici non subiscono i tagli del Dl 78/2010 . La Corte de i conti del Veneto, non senza sorprese, tira le somme sull'ar ticolo 9, comma 2, della manovra estiva che taglia del 5% la quota di stipendio pubblico su periore a 9omila euro all'ann o e del loro quella che supera i 15omila euro . Con la delibera 250/2011, la corte esclude dal tetto i tre tipi di compenso appena citati. Questi emolumenti non sono da tra le voci che compongono la spesa di personale indicata dai commi 557 e 562 della finanziaria 2007 ; almeno cos ì sostiene la delibera 16/200 9 della sezione Autonomie della Corte dei conti, ma le regol e sul contenimento della spesa , modificate più volte negli ultimi anni, non hanno mai previsto esclusioni, se non quelle sugli arretrati contrattuali . No- nostante l'assenza di dispost o normativo, gli enti hanno quasi sempre seguito le indicazioni della Corte dei conti . Proprio da qui parte l'interpretazione dei magistrati contabili del Veneto . Se i diritti di rogito, le progettazioni interne e gli incentivi Ici non sono spese di personale, allora non vengono tagliate dal D178/2010 . Le conclusioni sono logiche nell'attuale contesto interpretativo, ma lasciano qualche dubbio . In primo luogo l'ambito del della manovra estiva è totalmente diverso rispetto a quello sul contenimento della spesa di personale. Nell'articolo 9 si assiste infatti ad una se rie di vincoli che fanno riferimento ai trattamenti retributivi complessivi (fondamentali ed accessori) senza particolari esclusioni, e non c'è dubbi o che i diritti di rogito, gli incentivi per la progettazione e pe r l'Ici rientrano tra le voci de l trattamento retributivo . Pagina 6 di 17 © RIPRODUZIONE RISERVATA press LIf1E 23/03/2011 Il Sole 202 Utiiities. Manovra per evitare gli sprechi senza penalizzare la qualità dell'offert a Riordino Ue per i servizi pubblici Giuseppe Chieltino La crisi globale ha ridott o la disponibilità di risorse degl i stati Ue da destinare ai serviz i pubblici e nello stesso temp o ha accresciuto la domanda d i questi servizi da parte dei cittadini rendendoli ancora più essenziali. Perciò si impone un a sterzata per evitare gli sprech i di risorse, senza penalizzare il livello di servizio . Con questi intenti la Commissione europea approverà ogg i una comunicazione del commissario alla Concorrenza, Joaquin Almunia, in vista della revisione delle regole sugli aiuti di stato al le aziende di servizio pubblic o che rivestano un interesse eco nomico generale. La comunica zione, come ha spiegato il com missario ieri in un'audizione al .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . L'obiettivo del commissari o Almunia è assicurare ch e i fondi statali garantiscan o il miglior prodotto al cost o più basso per i contribuenti comitato economia dell'Europarlamento, serve a lanciare il di battito per la revisione del pacchetto Monti-Kroes del 200 5 che scadrà a novembre . Il confronto che nei fatti è partito ieri, dunque, punta a predisporre una bozza del nuo vo testo che a luglio dovrebb e essere sottoposta all'esame de gli stati membri . Come ha spiegato Almunia in Parlamento, le regole attuali si applicano in modo uniform e a tutti i servizi e si preoccupa no solo di come gli stati copro- no i costi dei servizi senza tene re in considerazione l'efficienza delle spese. «Noi vogliamo fare in modo che siano anche più efficienti» . A questo obiettivo si arriva, secondo il commissario, diversificando il controllo di Bruxelles sugli aiuti di stato, rendendol o proporzionale e adattandolo alla natura dei servizi erogati. La Ue, dunque, vorrebbe prima d i tutto semplificare le regole pe r alcuni servizi che non hanno un impatto rilevante in termini d i concorrenza. E il caso dei serviz i di assistenza sociale o agli anzia ni.Alcune regole sono poco chia re, secondo la Dg Concorrenza, e vanno sfrondate . Sui settori che hanno un impatto economico rilevante sul mercato interno, invece, il controllo deve assicurare che i finan ziamenti pubblici siano in grad o di assicurare il migliore servizi o al costo più basso possibile per i contribuenti . Per questo propone un "controllore" che giudichi la qualità della spesa dei singoli stati nei servizi erogati, sulla base di un criterio di efficienza che dovrebbe essere imperniato sui costi standard, cioè sul costo me dio sopportato da un'azienda analoga ben gestita . © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 di 17 Enea Cti e Rse stanno elaborando regole per omogeneizzare le cer cazion i Norme, per rinnovo edifici Da riqualificare 4.753 immobili per 1,8 miliardi sare in un panorama immobiliare eterogeneo, dettato anche ccelerare il rinnovo del da una caratterizzazione di sei parco immobiliare esifasce climatiche per richiesta di stente . Serve una norfabbisogno. «Facciamo riferimenmativa . Oltre a incentito a un quadro normativo com vare interventi di riqualificazioni plesso, e bisogna interrogarsi su edifici esistenti, per cui defmir e cosa fare soprattutto per gli edi economicamente il concetto di fici pubblici», ha commentato Gaenergia «zero » etano Fasano , e vagliare stanresponsabil e Fasano : accelerare dard più sever i dipartimen sull 'efficienza per nuove coto efficienz a energetica in edilizia : struzioni, gaenergetic a ranzie, certezz a come prevede la nuov a edifici pub e continuità d i direttiva europea blici Enea. In norme e regole , occasione de l Enea, Cti e Rs e seminario in stanno mettendo a punto un a ternazionale del Cti (Comitato serie di fattori per fornire un termotecnico italiano), patroci quadro preciso per la riqualificanato da Uni sulle problematiche zione del parco edilizio., secondo e sulle prospettive introdott e Roberto Moneta, del ministero dall'applicazione della nuov a dello sviluppo economico . direttiva europea Epbd (energy Se il tema del green building performance of buildings directi detta le leggi di mercato, come ve) . La direttiva sulla prestazione possiamo ripensare il nostro par energetica degli edifici e certifica co edilizio? L'Europa e gli stati zione energetica detta í requisiti membri stanno studiando norm e in merito a struttura general e e procedure da tempo . Gli obietti del metodo di calcolo delle pre vi: ridurre il consumo di combustazioni energetiche complessiv e stibili e abbattere le emissioni di degli edifici, requisiti minimi del CO2 e di altri inquinanti nell'at le prestazioni, metodologia gene mosfera, progettare rale di certificazione, ispezioni . I l quindi edifici e convegno si è occupato anche impianti efdel mandato al Cen per l a ficienti ; a d revisione delle norm e esempio in tecniche, Uni Ts 11300 , Italia il 41 % atte a creare un quadro dell'energi a più omogeneo (metodo consumat a e procedure di calcolo ) è del settore riducendo i gradi di li civile . Un setbertà dell'applicazione , tore che pes a e identificate fra le più dunque e ch e avanzate nel panora bisogna ripenDI CRISTINA CIUSA Gaetano Fasano ma europeo. Il 14 e 15 giugno ci ospedali, alla gdo, ai teatri e cisarà un forum sulla discussione nema. La conoscenza sommaria dei parametri di certificazione del settore stima 64 .911 uffici energetica differenti per regiodel quali 13 .581 pubblici, 51 .904 ni per trovare una soluzione d i scuole il 65% costruite fra gli anni merito. 50 e 80, 25 .945 alberghi di cui il Fasano ha riscontrato la neces 21% realizzati prima del '19 e i l sità di riqualificazione del 65 % 52% negli anni 50-80 . Gli edifici degli edifici che ha un'età di oltre per uffici utilizzati dalle ammini30 anni con alcun intervento da strazioni pubbliche sono pari al oltre 20 anni, e che richiede ne 20,9% del totale stock del settore . cessari interventi all 'involucro . Nel pannel sono stati identificat i In Italia ci sono 11,6 milioni di gli immobili più obsoleti che needifici residenziali, 29,4 m1n cas e cessitano di diversa tipologia di di cui 5,4 m1n intervento (edinon abitat e lizio, impiantiIl 65% dei palazz i (seconde, terze stica, gestione, è vetusto . Chiest i case) . Il nuovo manutenzione , rappresent a incentivi per spronare comportamensolo 1'1% (coil settore pubblic o to) graduati ristruito 0,7%) , spetto al temp o con una con di ritorno, riletrazione nel 2011 . vando quindi i costi e benefici. Si Sul residenziale si ha un a è ipotizzato di riqualificare, pe r conoscenza più approfondita, a il risparmio del 20%, il 35% del differenza del terziario, che in parco immobiliare, pari a 4.75 3 relazione a un accordo di proedifici per un investimento di gramma con ministero allo svi1,8 mld di euro . Fra le azioni luppo economico, si sta cercand o per accelerare il processo di effidi fotografare per compararlo con cientamento la proposta di una i parametri europei . « L'impulso a normativa per il settore pubbliripensare il terziario ci fa capir e co che incentivi gli interventi e che dobbiamo avere un approcdefinisca i contenuti degli strucio più aperto», ha detto Fasano , menti tecnico-amministrativi e allargando l'analisi anche agli linee guida. SUPERCONDOMINIO E PARTI COMUNI «Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomìni , ma compresi in una più ampia organizzazione condominial e (cosiddetto supercondominio), trovano applicazione le norm e sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunion e in generale, con la conseguenza che si applica la presunzione legale di comunione di talune parti, stabilita dall'art. 1117 cod . civ., purché si tratti di beni oggettivamente e stabilmente des tinati all'uso od al godimento di tutti gli edifici, come nel cas o degli impianti di acqua sino al punto in cui è possibile stabilir e a quale degli edifici la conduttura si riferisca, per poi considerare cessata la comunione dal punto in cui le diramazioni siano inequivocamente destinate a ciascun edificio» . Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza n . 13883/10, inedita . a cura dell'Ufficio legale della Confedilizia Pagina 21 Pagina 8 di 17 Rinnovabili, patto fra i sindac i Pezzini: prógetto con la Bei per adeguare gli edifici pubblic i Pagina a cura pure a livelli di ottimizzazion e dei costi, spostando l'attenzione dagli investimenti verso il ciclo pagna, Italia, Germania , di vita globale dei costi . Se s i ha dichiarato Antonello vorrà raggiungere l ' obiettivo Pezzini, rappresentan del 2020, bisognerà tener conte di Confindustria in to di tutte le forme di energia , Europa e Consigliere Cese (Co non solo rinnovabili, e bilancia mitato economico e sociale eu re il costo degli investimenti e ropeo), «potrebbero partecipare il costo di manutenzione, pe r con un opportuno progetto a l raggiungere il costo netto di efPic (competitive innovation pro ficacia energetica secondo la megramme) che ha i finanziamenti todologia già applicata nell'ecoper sostenerlo . d e s i g n» . La Dg Energia, Seguendo queLa Dg Ricerca & invece, triansti criteri ci si Innovazione hn dispo golando con la potrà avvicina nibili 2 miliardi pe r Bei mediante il re con fiduci a sperimentare nuov i poderoso strualle prossime mento del Patmateriali tappe : adozioto dei sindaci, ne della Epb d propone ai co in giugno 2011 , muni di diventare soci dell'Eu recepimento entro luglio 2012, e ropa per mettere a regime gl i applicazione tra gennaio e giuedifici pubblici soprattutto , gno 2013 . attraverso un piano di azion e «L'Italia dovrà normare entro che preveda un finanziament o l'anno prossimo, recependo tutti da parte della Bei e la restitui contenuti della progettazion e zione del prestito in vent'anni , ecocompatibile, e considerand o con un tasso di interesse 10-1 5 fondamentale nella assegnabasic point sotto l ' euribor a se i zione di un appalto il consum o mesi» . energetico dell'edificio e le scel«I1 tempo che ci separa dal te adottate per la produzion e 2020, anno degli edifici a ener degli impianti . Una rivoluziogia quasi zero», ha spiegato Em ne dei criteri di valutazione , manul Cabau, della Dg Energia che avanza affrontando con la Ue, dovrà essere impiegato pe r 2009/28 il tema del risparmi o mettere in campo il piano d i di energia da fonti rinnovabili , azione energetico della Come introduce l'aerotermia com e missione europea che trover à nuova fonte applicabile pe r seguito in varie direttive, tr a il recupero termico (25 cui la Epbd recast . Occorrer à 28%) attraverso l 'uso di migliorare l'efficienza energepompe di calore a bass a tica del settore edilizio e l'efentalpia», ha dichiarat o ficacia della spesa pubblica a l Pezzini, al durante il sefine di raggiungere un target minario internazionale, ordi ristrutturazioni del 3% e un a ganizzato da Uni a Milano , vasta distribuzione di incentiv i in occasione della riunione sia a proprietari sia a locatari , plenaria del CEN/T C formando e informando megli o 89, per la definiun gran numero di persone . Pe r zione delle «Prefare ciò, ha spiegato Cabau, «bistazioni termich e sognerà adottare un approccio degli edifici e olistico nell'uso dell'energia, un dei compo sistema di controllo indipendennenti pe r te dei certificati e una metodolo l'edilizia» . gia comparativa che armonizz i «L e i requisiti degli stati membri evolu(avviando negoziati), e porti zioni DI MILA SICHERA Pagina 9 di 17 giuridiche in materia energetica nella Ue», ha asserito Pezzini, «dovranno seguire i l rafforzamento del binomio cli ma-energia e le trasformazion i di scenario prospettate dall a Dg Ricerca & Innovazione, in base alle quali 1'80% della po polazione mondiale, nel 2050 , abiterà nelle città del sud de l mondo, con un palese incremen to del fabbisogno di energia pe r il raffrescamento, tenuto cont o delle stime del rapporto Ocse , che prevedono per il 2025 un aumento del 50% dei volum i di greggio impiegati nel 2005 , con un consumo di 15 miliard i di Tep (tonnellata equivalente petrolio)» . Sarà dunque important e affrontare i contenuti dell a nuova direttiva 2010/31 UE , coniugandoli a quelli della di rettiva 2010/30 UE sugli Eco Label . «Ulteriori connessioni» , ha suggerito Pezzini, «sarann o praticabili con l 'unità di ricerc a sui materiali (settore tecnologi e industriali, Dg Ricerca &Inno vazione), guidata da Enzo To mellini, che ha a disposizione all'interno del Pq7, 2007-2013 , due miliardi di euro per sper i mentare nuovi materiali pe r avere una trasmittanza su una parete verticale opaca compa tibile con il risparmio energe tico, mentre l ' Eie (energia intelligente pe r l'Europa) propon e con vari bandi cen tri di riflessione sull ' omogeneit à di calcolo per l'efficienza energetica degli edifici. Pagina 22 Verso il decret o Trasporto locale: spunta il «lodo» Lombardia ROMA Il decreto, come anticipa to ieri, sarebbe bell'e pronto . E senza supertassa sui Suv . Per restituire alle regioni i tagli da 425 milioni per il 2011 al trasporto pubblico locale, il governo punta a seguire una doppia strada : la conferma dell'impegno preso a dicembre con una norma ad hoc nel decreto legislativo sul federalismo' fiscale, affondando la copertura delle risorse al decreto legge omnibus da tempo in preparazione e attes o in Consiglio dei ministri nel le prossime settimane . Ma in questo grande lavo ' rio che da tempo spacca go verno e regioni e che ha lasciato nel pantano i lavori della bicameralina, ecco che ieri all'improvviso è spuntato il "lodo Colozzi", l'assessore lombardo al bilancio che è anche coordinatore di tutt i gli assessori di settore regionali . Ed era un po' il classic o "uovo di Colombo" . Perché tutto era già scritto nell'intesa del i6 dicembre tra gover- no e regioni, il lasciapassar e dei governatori all'intesa su l federalismo fiscale . L'intesa, spiega infatti Romano Colozzi, era chiarissima e senza equivoci : la disponibilità delle risorse tagliat e per il2011 al trasporto pubblico locale era già indicata ne l riferimento alla legge di stabilità per il 2ou, approvata prima dell'intesa del i6 dicembre scorso . «Non serve cercare altrove la soluzione è già scritta», afferma Colozzi. La legge di stabilità in sostanza (al comma 29 del primo articolo) assegnai miliardo in più da destinar e agli ammortizzatori sociali . E non a caso la successiva intesa sul federalismo fiscale con i governatori a quella norma si richiama esplicitamente: «Il reintegro (de i fondi per il trasporto locale , ndr) - si legge - è effettuat a con le modalità previste da l comma 29, secondo periodo, dell'articolo i della legg e di stabilità per l'anno 2011» . Basterebbe un semplice decreto ministeriale di concerto tra i ministri dell'economia e del Lavoro, è convinto Colozzi, e la quadratura de l cerchio sarebbe bell'e fatta . Oggi nel vertice con Calderoli ci sarà forse la risposta del governo, Tremonti permettendo naturalmente . Eu . B. R . Tu . Pagina 10 di 17 © RIPRODUZIONE RISERVATA press L.IfE uN CENTRO NORD 23/03/2011 Regioni in campo per salvare le concessioni sudi arenili L'obiettivo è una legge quadro per tutelare le attività esistent i PAGINE A CURA D I Andrea Barchies i Ilaria Vesentin i Il principio di libero mercato contro il diritto d'insisten za, la libera concorrenza contro il rinnovo automatico delle concessioni balneari che in Italia spettava ai proprietari dibagni e chalet . La direttiva comunitaria 123 del 2006, meglio co nosciuta come direttiva Bolke stein, sta sparigliando tutte l e carte in un segmento trainant e per il turismo di mare e ch e nell'area, tra costa tirrenica e adriatica, chiama in caus a 2.248 stabilimentibalneari registrati alla Camera di commercio (quasi la metà dei 5mila de l paese, ma il numero quintuplica se si includono bar e altri esercizi che insistono sull e spiagge) . E mentre i concessio nari - che finora avevano goduto del diritto di prelazione al rinnovo, ogni sei anni, dell e concessioni-chiedono di essere esclusi dalla direttiva Servizi e intanto studiano la possibi lità di privatizzare la part e dell'arenile su cui insistono le strutture fisse, le regioni giocano la carta di una legge quadr o che limiti, dettagliando criter i e tempi delle aste, i potenzial i danni della liberalizzazione. Peraltro scavalcate dal governo in materia comunitaria, sebbene sia regionale la competenza sul demanio marittimo . «Le possibilità di uscire dalla Bolkestein sono oggi remote - ammette l'assessore al Turismo dell'Emilia-Romagn a Maurizio Melucci-visto che il governo sta chiudendo pro- prio ora le procedure di infrazione comunitarie - ma stiamo lavorando a una legge quadro nazionale che garantisca competenza e professionalit à nella scelta tramite gara dei gestori. E che tuteli il lavoro dei nostri stabilimenti in quant o valore aggiunto del turismo locale» . L'Emilia-Romagna, co n la legge 8/09, aveva provato a prorogare a 20 anni la durat a della concessione del demanio marittimo a uso turistico ricreativo. E lo stesso avevafat to la Toscana con la finanziaria 2010 : testi impugnati dal go verno e dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale. Seb bene lo stesso governo abbia fatto poi rientrare dalla finestra, con il milleproroghe, l'estensione a tutto i12015 dell e licenze in essere. Ainasprire gli animi e il lavoro dei Tar si inserisce anche l'inatteso.rialzo dei canoni demaniali (si veda tabella in pagina) con la contestata divisione in aree a bassa o alta valenza turistica . E all'ombra dei rincari che si sta aprendo una battaglia ben più radicale, che ha mosso i primi passi in Toscana, passando poi sul versante emiliano-romagnolo, ma no n ha ancora toccato le Marche : la lottaper sdemanializzare al cune parti dello stabilimento balneare. «Stanno nascendo a lcuni movimenti spontanei spiega Valerio Pardini, avvocato fiorentino e professore di Diritto dei contratti pubblici dell'UniversitàEcampus di Co mo - per presentare al ministe ro delle Infrastrutture istanz e affinché beni appartenenti al corridoio dei servizi, a mont e dell'arenile, possano rientrar e a far parte del patrimonio disponibile dello stato . Beni su cui i concessionari vanterebbero un diritto di prelazione e potrebbero così rientrare nel loro patrimonio privato» . Se non dovesse passare i l principio della sdemanializzazione aumenterebbe anche l'incertezza sull'indennizz o (chi e quanto deve pagare) di tutti gli investimenti fatti da l concessionario, in fase di bando pubblico . «Siamo impegna= ti in prima fila per arrivare a di sciplinare la materia in mod o organico e uniforme tra le regioni. Il 2015 è alle porte e si è già perso troppo tempo», dichiara Cristina Scaletti, asses. .. . .. .. .. . .. . .. .. . . .. . . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . . .. .. . . Vaterio Pardin i Maurizio Melucci AWOCATO . E DOCENT E UNIVERSITA&Q ASSESSOR E TURISM O EMILIA-ROMAGN A Lo snodo. Una soluzion e è sdemanializza re la part e a monte dell'arenile e darla in prelazione ai concessionari . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .... . .. .. .. . . .. . . . . .. . .. .. . . .. . .. .. . .. . .. . La via d'uscita. Siamo a l lavoro su una legge quadro che tuteli competenze e professionalità dei gestori : sore al Turismo della Toscana. Defmisce la situazione «imbarazzante» Serenella Moroder, assessore competente del le Marche, «perché tra assenza della politica e un 2015 ormai alle porte rischiamo di veder sparire un modello di piccoli stabilimenti familiari ch e ha fatto la fortuna del nostro turismo balneare» . La previsione è che il meccanismo tramite asta aprirà ai grandi big inter nazionali e all'industria del riciclo di denaro sporco. «Le preoccupazioni dei gestori sono le nostre - dice Moroder - m a posso assicurare che come regioni ci stiamo muovendo in modo coeso e compatto per arrivare a una legge quadro che garantisca le competenze acquisite, gli investimenti, la tute la ambientale, e preveda un periodo di transizione». Resta esclusivamente governativa la via per escludere dalla Bolkestein i "bagni" invirtù del loro servizio di pubblica utilità . «Quando si parla di Bolkestein - attenua le polemiche Manolo Cacciatori; dottore commercialista, cultore della materia Strategia di risanamento d'azienda presso l'Università di Pisa - si dimentica il punto 62 della direttiva, ch e contiene sì il principio del libero mercato ma anche quello dell'equa remuneratività de l capitale investito, assiem e all'ammortamento degli investimenti. Significa anche che chi investe per migliorarlo avrà, secondo la Bolkestein , una concessione più lunga». ® RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2 Pagina 11 di 17 ... press L.IfE 23/03/2011 u.E CENTRO NORD «Regole e tempi certi per chi vuole investire » Il quadro attuale è caotico, tra procedura d'infrazione della Commissione europea nei confronti dell'Italia, sentenze della Suprema corte e ricorsi al Tar. Ma il vero problema, secondo Cristina Pozzi, 37 anni, professore a contratto di Diritto comunitario dei trasporti dell'Università di Parma «non è tanto trovare una modalità per sottrarre le concessioni italiane dalle regol e comunitarie sui servizi, bensì quello di individuare un mod o per contemperare le esigenze della libera concorrenza co n quelle di chi vuole investire e chiede tempi e regole certe» . Il governo prima ha approvato un Dl per prorogare la Bolkestein al 2015 e poi ha impugnato le leggi regionali che applicavano la proroga. Perché ? Ritengo che il governo abbia cercato di ottenere una moratoria in attesa di una soluzione condivisa con gli organi comunitari ma poi si si a trovato di fronte a leggi regio nali che reintroducevano i principi sanzionati dall'Ue. La stessa Corte costituzionale, con più sentenze, ha dichiarato illegittima la proroga, così come il tribunale amministrativo sardo . . Resta sospesa pure la spi= nosa questione dei canoni... In effetti gli operatori si trovano non solo a vivere i n una condizione di incertezza assoluta ma anche a subire un aumento dei canon i che implica problemi giuridici quali le modalità di determinazione degli stessi e gl i organi competenti a farlo . Attenta. Cristina Pozzi insegn a Diritto comunitario a Parm a Come se ne esce? Con un dialogo tra i diversi livelli istituzionali e le asso ciazioni di categoria. Va tenuto conto degli investimenti fatti e di quelli da fare e dell'assetto territoriale, per ché il demanio marittimo insiste su comuni che hanno diritto di decidere la loro politica territoriale . Secondo alcuni il problema non è neppure della direttiva Bolkestein ma del trattato europeo sulla libertà di stabilimento. . . È vero . Nella lettera di messa in mora complementare, la Commissione europea ha fatto notare che le norme italiane contrastava no anche con l'articolo 49 del trattato CE . Occorrerebbe prevedere un contemperamento fra i principi comunitari e la necessità di un periodo di concessione abbastanza lungo da consentire investimenti e un numero d i concessioni per nuovi operatori che vogliono entrar e nel mercato . ® RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2 Pagina 12 di 17 A Milano il Forum della Scuola di alta formazione dei commercialist i I sindaci senza un tett o Basta spiegare perché si superano i 20 incarichi DI VALERIO STROPPA 1 tetto dei 20 incarichi sindacali non costituisc e un limite assoluto, ma un livello il cui superamento comporta un onere di spiegazione e documentazione d a parte del sindaco . Ponend o in essere un' attenta attivit à di autovalutazione periodic a per accertare che il livello di impegno richiesto sia adeguato, è sempre possibile derogar e alla soglia fissata dalla norma di comportamento del Cndcec. E quanto hanno ribadito Ni colino Cavalluzzo, componente della commissione per le norme di comportamento de gli organi di controllo legale delle società del Cndcec, e Daniele Bernardi, president e della commissione controll o societario dell ' Odcec Milano , ieri a Milano in occasione del X Forum della Scuola di alt a formazione dell'ordine meneghino . La giornata era dedicata al ruolo dei collegi sindacal i alla luce delle nuove norm e di comportamento approvat e dalla categoria il 15 dicembre I 2010 ed entrate in vigore dal 1° gennaio scorso. Ed è stat o proprio il presidente nazionale dei commercialisti, Claudio Siciliotti, a ribadire l' importan za operativ a che tali norm e assumono ne l guidare l'at tività dei professionisti ch e ricoprono inca richi sindacali . «Si tratta d i norme di carattere deontologico», spiega il numero un o del Cndcec, « e quindi com e tali soggett e alla vigilanz a degli ordin i territoriali nei confronti degli iscritti . Per l a Alessandro loro messa a punto abbiamo scelto la strad a del dialogo, rendendo visibil i in consultazione i documenti , e abbiamo introdotto il concet to dell'approccio al rischio» . I l risk approach, specie con ri - ferimento all'adeguatezza e al funzionamento dell'assetto amministrativo, organizzati vo e contabile dell'impresa, è stato quindi analizzato dagl i interventi d i Franco Dall a Sega e Giuli o Tedeschi, do centi di tecnic a professional e presso l ' Uni versità Catto lica di Milano . Nel corso de i lavori sono po i state passate in rassegna si a le norme gi à approvate, si a quelle di pros sima emana zione (tra cui, in particolare , una relativ a all' attività del Solidoro collegio ne i casi di omissioni degli am ministratori, una inerent e le operazioni straordinarie e una riguardante le crisi d'impresa) . Mario Difino, dell a commissione controllo socie - tario dell'Odcec milanese, ha illustrato i problemi relativi alla revisione delle pmi (maggiori costi, complessità amministrative ecc .), riguardo all a quale Mario Boella, president e Assirevi, ha sottolineato com e «potrebbe essere ragionevol e ipotizzare, per determinat e categorie dimensionali di società di capitali, l'introduzione di un controllo contabile meno oneroso rispetto a quello com pleto ; per esigenze di trasparenza, tuttavia, occorrerebb e attribuire a tale forma d i controllo una denominazione che eviti qualsiasi confusione con l'attività di auditing» . Gl i avvocati Maurizio Galbiat i e Carlo Ferraris si sono soffermati, infine, sui profili d i responsabilità civile e pena le dei componenti dei collegi sindacali. «Un'attività, quell a del controllo societario, che , come sta avvenendo ora pe r la conciliazione, sta aprendo nuovi e importanti orizzont i professionali per i colleghi» , chiosa Alessandro Solidoro , presidente Odcec Milano. -O Riproduzione riservata Pagina Pagina 13 di 17 33 press L.IfE ... DJ u CENTRO NORD 23/03/2011 E filia- omagna . Dalla regione 11 milioni per gli enti local i Nuovi fondi ai comun i per i servizi cogestiti Abbattimenti dei costi anche superiori al 50 % BOLOGN A Mariangela Latell a Funziona la gestione associata dei servizi comunali, in Emilia-Romagna. Permett e un abbattimento dei costi de i servizi dei singoli comuni anche superiore al 5o% oltre alla diffusione di servizi, come quello di polizia municipale, ad esempio, che per alcuni comuni, soprattutto quelli pi ù piccoli, sarebbero insostenibili economicamente . E un sistema virtuoso soste nuto dalla regione con stanziamenti che, nel bilancio d i previsione 2011, sono di n milioni di curo di cui 5 milion i per le unioni di comuni che associano più di 3 servizi, 4 rivolti alle comunità montan e e 2 per favorire l'informatizzazione necessaria per le gestioni associate. Gli stanziamenti regionali che, in parte sostituiscono i mancati trasferimenti da par - te dello Stato, sono stati un forte incentivo per la costituzione di nuove unioni che, grazie al boom dell'ultimo triennio , arrivano oggi a 43 (tra comunità montane e unioni), coinvolgono 261 comuni (il 75% del totale) ed una popolazione di oltre 1,5 milioni di abitanti, pari a un terzo del totale . «Dal zoo8 - spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della regione - si è avviato un pro cesso che stiamo perfezionando in corso d'opera. L'obiettivo del2on è quello diperfezionare le criticità emerse nel corso degli ultimi due anni, legate, ad esempio, alla difficoltà di gestire i servizi socio-sanitari in forma associata laddove i confini delle unioni coincidono con quelli dei distretti socio-sanitari e rischiano di creare duplicazioni competenze» . «Dal 2002 - spiega Nara Berti, direttore dell'unione Reno Galliera nel Bolognese - abbiamo attivato i primi servizi as- sociati e nel 2008 ci siamo trasformati in unione . La gestione congiunta di alcuni serviz i come quello di polizia municipale garantisce la presenza, in tutti i comuni dell'unione, dei vigili urbani dalle 7 di mattina all'una di notte mentre prima, in quelli più piccoli, i vigili urbani svolgevano solo funzioni amministrative. Inoltre, riunendo i 9 uffici del personal e in uno solo abbiamo potuto ab battere il costo di questo servi zio del 50% riducendo i dipendenti da 18 a 9 con un risparmio annuo complessivo di 17omila euro». Strumento fondamentale per le gestioni associate è l'utilizzo di piattaforme informati che comuni che permettano il dialogo telematico tra gli enti. Alcuni di questi software vengono messi a disposizione dei comuni dalla regione che garantisce il riuso gratuito dei programmi per la gestione del personale, per quella del bilan- Pagina Pagina 14 di 17 22 ...~J u press L.IfE CENTRO NORD 23/03/2011 L'impatt o Gestioni comunali associate in Emilia-Romagn a Bologn a Ferrar a Forlì-Cesen a Moden a Parm a Piacenz a Ravenn a Reggio Emili a Rimin i 371.807 38 .000 103 .569 172 .890 233 .580 110 .163 132 .808 354 .287 54 .678 45 6 21 40 43 29 12 45 20 . 75 23, 1 70 85, 1 91, 5 60, 4 66, 7 10 0 74,1 1 Fonte : Elaborazione «Il Sole-24 Ore CentroNord» su dati regione Emilia-Romagn a cio e, infine, per l'inventario . «Dopo avere unificato , nell'ultimo anno, tutte le ragio nerie ed i servizi di controllo di gestione - spiega Francesc o RaphaelFrieri, direttore generale dell'unione dei comuni della Bassa Romagna, 9 comu ni del ravennate per circ a lo2mila abitanti, che gestisce in forma associata circa 25 ser vizi comunali, dal personale a quelli educativi - ci stiamo do tando di un unico softwar e per il sistema contabile . In que sto modo riusciremo a risparmiare un ulteriore 5% sull a spesa annua di ciascun ente ol - tre ad ottenere il valore aggiunto di realizzare un bilancio consolidato che permetterà di gestire meglio la spesa ol tre che allentare i limiti del pat to di stabilità» . Ma i vantaggi della gestione associata si riflettono anche, ad esempio, nel risparmio fino al 6o% sui costi dei servizi welfare o del lodo in meno per i servizi informatici . Sono vantaggi che, però, s i riescono ad ottenere sui grandi numeri. La corsa ai fondi re gionali però non si arresta , per questo, spiega Gianni Mel ioni, direttore di Anci Emilia- Romagna: «Ci sono già in list a altri 47 comuni della regione, pronti ad associarsi in almeno altre tre nuove unioni». Non mancano però gli scettici rappresentati, ad esempio, dal 77% dei comuni del ferrares e e dalla metà di quelli piacentini. «Insieme alla regione spiega Massimo Trespidi, presidente della provincia di Piacenza - stiamo lavorando per cercare di promuovere le forme associative sul nostro territorio anche dove domina ancora una mentalità campanilistica da superare» . e RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Pagina 15 di 17 22 press L.IfE ...3 D ILE CENTRO NORD 23/03/2011 Le società specializzate propongono ai sindaci sistemi e contratti più efficient i T 4'hi-tech taglia la bolletta elettric a Gli oltre ioomilioni di euro che i comuni del CentroNord spendono ogni anno pe r l'illuminazione pubblica potrebbero ridursi anche della metà se gli impianti attualmen te installati venissero sostituiti con quelli più efficienti co n lampade a led. Si tratta di un risparmio significativo che però rappresenta, anche a causa del patto di stabilità, una sorta di miraggio per le casse comunali . In fatti, nonostante il forte rispar mio prospettato, solo pochissi mi comuni, sino ad ora, si sono mossi per attivare il rinnova - mento della propria rete di illuminazione pubblica anch e perché i costi di ogni lampad a sono superiori anche del doppio rispetto agli impianti tradizionali (circa 5oo curo a lampada contro le 250 di quelle tradizionali) . Per raggiunger e questo obiettivo (rinnovare la rete dell'illuminazione pubblica senza incidere sul bilancio), il comune di Cannara, i n provincia di Perugia, ha siglato nel 2009 un contratto di gestione integrata dell'illuminazione pubblica con Cofely, società francese del gruppo Gd f Suez, operante nel settore dei servizi per l'efficienza energe tica. L'accordo pone a carico dell'azienda tutti i costi di sostituzione del parco lampion i con punti luce a led di ultima generazione che permettono un risparmio dei consumi de l 5o% oltre che un aumento dellapotenza di ogni singola lampada . In pratica, mantenend o la stessa bolletta energetica per circa io anni, il parco lam pioni viene rinnovato e dop o si comincia a risparmiare . «L'intervento su Cannara spiega Sergio Tomasino, diret tore generale aggiunto di Cofely Italia che ha siglato un ac- cordo simile anche con il comune di Sasso Marconi, nelbo lognese - ha permesso un risparmio di energia di 43 Te p pari a minori immissioni d i CO2 in atmosfera di 121 tonnellate all'anno» .Basterebber o pochi accorgimenti per ridur re i costi degli attuali impiant i se si considera, ad esempio, che una percentuale del 30 % dell'illuminazione pubblica viene sprecata perché il fluss o luminoso è rivolto anche verso il cielo, oppure che spess o si incontrano impianti sovradimensionati in relazione alle necessità oppure che funzio- nano con la massima potenz a anche nelle ore di minor traffi co. Per far fronte a questo tip o di sprechi, la società Hera Luce del gruppo Hera, ha mess o a punto un software che s i chiama Teleluce Hl che da 8 mesi è già stato industrializzato e che si sta iniziando ad ap plicare, gratuitamente, ai 6 i dei comuni del portfolio aziendale compresi tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche . «Il nostro software - spiega Mauro Massari, direttore tecnico di Hera Luce - permette ai co muni di decidere in anticipo l'importo che vogliono veder si addebbitare in bolletta. Una volta individuata la soglia di spesa, il software a cui sono collegati tutti i punti luce de l territorio, permette di regolare a distanza, il flusso lumino so in modo da personalizzare il consumo di ciascun comune» . La soluzione energetica pro posta da Sorgenia Menowatt , la società del Gruppo Sorgenia con sede a Grottammar e in provincia di Ascoli Piceno , è un alimentatore elettronic o che si chiama Dibawatt (attualmente in uso in 33 comuni delle Marche, n in Toscana, 3 in Emilia-Romagna e 7 in Um bria) che permette di accende re la lampada gradatamente e senza shock da sovracorrente, di ridurre la potenza assorbita in orari stabiliti e di ottimizza re l'alimentazione di più lampade fornite da una stessa linea con un taglio della bolletta di circa il 30 per cento . M . L. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Pagina 16 di 17 22 Dai tabacchi una dote per le Regioni Il Governo apre alla proposta dell'Idv : una quota delle accise alle autonomi e Eugenio Brun o Roberto Turn o ROMA - i Evitare a tutti i costi il secondo pareggio consecutivo sul federalismo . E l'obiettivo che il governo proverà a raggiungere entro domani su fisc o regionale e costi standard sanitari per non ripetere il 15 a 15 di un mese e mezzo fa sul munici pale . Ed è in quest'ottica - dop o il rinvio di 24 ore del voto in bi camerale - che potrebbe aprire ad alcune proposte dell'opposi zione, come l'attribuzione alle autonomie di una quota dell'ac cisa sui tabacchi cara all'Idv e l'introduzione di una "clausol a di salvaguardia" sui tagli che ri sponderebbe alla richiesta di fondo del Pd . Doppiamente de cisiva sarà la giornata di oggi : i democratici si riuniranno in as semblea per "pesare" le aperture dell'esecutivo e decidere come schierarsi in bicamerale i l giorno dopo, mentre il ministro della Semplificazione, Robert o Calderoli, incontrerà nuovamente i governatori alla ricerca della quadra sugli ultim i punti controversi. A cominciare dai fondi per il trasporto pubblico locale . A ribadire la posizione delle regioni è stato Vasco Errani (Emilia Romagna, Pd) al termi ne di un vertice con i governato ri : chiediamo che le risorse «ci siano, non che ci sia un ulterio re impegno da parte del governo, perché l'impegno c'è già sta to a dicembre» . Con un chiaro riferimento ai 425 milioni di euro che mancano ancora all'appello sul tpl (si veda altro arti colo qui sotto), problema che i governatori leghisti di Piemon LE PROPOSTE SUL TAVOL O Errani : addizionale Irpef sbloccata solo nel 201 3 anziché da quest'ann o Dal terzo polo una strett a alla spesa farmaceutic a . . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. te e Veneto, Roberto Cota e Lu ca Zaia, continuano però a minimizzare. Ma sul tavolo ci son o anche altri nodi sul testo del decreto attuativo che i governatori rilanceranno nell'incontr o con Calderoli per avere risposte sicure al momento del varo. E non si tratta di richieste di poco conto, tanto da stravolger e alcune delle principali novità del nuovo testo del relatore e del governo : sblocco (e aumento) delle addizionali Irpef dal 2013 e non già da quest'anno ; fiscalizzare i tagli al tpl dal 2012 ; applicare la legge delega per i fondi perequativi ; far partir e dal 2012 (non dal 2013) lo scambio tra compartecipazion e all'accisa sulla benzina e addizionale Irpef• evitare il «disalli neamento» con le norme per comuni e province . Tutta da giocare in quest e ore è anche la partita parlamentare . Nonostante le modifich e già incassate, l'ultima ieri con l a previsione di una perequazione più solidale anche per le fun zioni diverse da sanità, scuola e assistenza, il Pd deve ancora decidere come schierarsi doman i al momento del voto finale su l decreto . Attualmente continua a prevalere il no . Ma l'ultimo forte messaggio del capo dello Stato a favore di scelte condivise per non lasciare incompiuto il federalismo avrà il suo peso sulla decisione che sarà presa stasera in un'assemblea de i gruppi di Camera e Senato . Fondamentale potrebbe essere un'ulteriore apertura del governo sulla clausola di salvaguardia da valutare in un tavolo isti tuzionale per interrompere dal 2013, in coincidenza con l'addi o ai trasferimenti statali e l'avvi o della perequazione, i tagli a re- gioni ed enti locali. Altrimenti, sostiene il Pd, sarebbe automatico l'aumento della pression e fiscale . Pur respingendo la formulazione proposta dai democratici, il relatore di maggioranza Massimo Corsaro (Pdl) si è detto pronto a una «terza via» di mediazione . Un annuncio apprezzato dal relatore di minoranza Francesco Boccia (Pd). Se questa modifica andasse in porto l'assemblea dei parlamentari del Pd potrebbe anche optare per l'astensione . Sempre nell'intento di scongiurare il rischio di un nuovo 1 5 a 15, l'esecutivo sta valutand o se venire incontro anche alle al tre forze di opposizione . Dei 5 1 emendamenti presentati ieri almeno un paio potrebbero essere accolti . In primis la proposta dell'Idv di aggiungere una quota dell'accisa sui tabacchi all'ad dizionale Irpef tra le future fon ti di gettito delle regioni. Sul ta volo ci sono anche le modifiche invocate dal terzo polo , che comunque resta fermo sul no al decreto . Sotto osservazio ne c'è soprattutto la propost a di una stretta sulla spesa farma ceutica, limitandone la conces sione alle dosi e al periodo pre scritto dai medici . e RIPRODUZIONE RISERVAT A Pagina 22 Dai tabacchi una dote perle Regioni Pagina 17 di 17