Rassegna stampa del 2011-03-23

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Rassegna stampa del 2011-03-23
Ufficio stampa
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Indice
Ambiente
Rifiuti del 2010 al bivio tra due dichiarazioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 3
Cultura e Turismo
Sul palco del Rasi anoressia e hip hop (La Voce di Romagna Ravenna - 23/03/11) pag. 4
Pubblica Amministrazione
Rifiuti del 2010 al bivio tra due dichiarazioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 3
Le regioni pronte ad accogliere 50mila profughi (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 5
Si assottigliano i tagli agli stipendi pubblici (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 6
Riordino Ue per i servizi pubblici (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 7
Norme per il rinnovo edifici (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 8
Rinnovabilim, patto fra i sindaci (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 9
Trasporto locale: spunta il lodo Lombardia (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 10
Regioni in campo per salvare le concessioni sugli arenili (Il Sole 24 Ore Centro Nord 23/03/11) pag. 11
Nessuna cartella
I sindaci senza un tetto (Italia Oggi - 23/03/11) pag. 13
Nuovi fondi ai comuni per i servizi cogestiti (Il Sole 24 Ore Centro Nord - 23/03/11) pag.
14
L'hi-tech taglia la bolletta elettrica (Il Sole 24 Ore Centro Nord - 23/03/11) pag. 16
Dai tabacchi una dote per le Regioni (Il Sole 24 Ore - 23/03/11) pag. 17
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Rifiuti del 2010 al bivio
tra due dichiarazioni
Per le impres e
la possibilità
di procedure
alternative
Paola Ficco
Doppio canale sui rifiuti. Entro il 3o aprile (cadrà di sabato) i
soggetti previsti dalla disciplin a
Sistri (decreto ministeriale17 dicembre 2009, articolo 12, comma 1) dovranno trasmettere i dati relativi a quelli prodotti, smaltiti o recuperati dal 1 ° gennaio al
31 dicembre 2010.
Come chiarito nella circola re 2 marzo 2011 del direttore generale per la Tutela del territorio e delle risorse idriche del ministero dell'Ambiente (si ved a
«Il Sole 24 Ore» del 4 marzo) ,
l'adempimento può essere assolto in due modi alternativi. Il
primo : inviando in via telemati-
ca al Sistri la «dichiarazione Sistri» (che, comunque, è u n
Mud, modello unico di dichiarazione ambientale) . La guida all a
compilazione è reperibile online (www.sistri .it). L'applicazione per la compilazione dei moduli trova nell'area riservat a
Sistri . Ci si può accedere con l a
chiavetta Usb del delegat o
dell'unità locale interessata . L a
seconda procedura consiste invece nell'inviare alla camera d i
commercio il Mud (Dpcm 27
aprile 2010) . Lo scorso 18 marz o
Ecocerved ha reso disponibil e
su www .ecocerved .it il software per la compilazione della dichiarazione Mud-Sistri 2011 .
L'applicativo consente la compilazione guidata del Mud e
l'esportazione del file con i dati ,
(denominato «mud2olo .001») ,
che può essere : trasmesso in vi a
telematica, attraverso il sito
www .mudtelematico.it, utilizzando la firma digitale e versando il diritto di segreteria di 10 eu -
si
ro a dichiarazione con carta di
credito o «Telemaco Pay»; trasferito su un supporto magnetico (floppy o cd) e trasmesso alla camera di" commercio co n
raccomandata senza ricevuta
di ritorno, o consegnato direttamente allegando l'elenco riepilogativo delle .dichiarazioni e il
bollettino di pagamento relativo ai diritti di segreteria . Il costo è di io euro per dichiarazione,15 se il bollettino compilato
è cartaceo (recuperatori e smaltitori possono ricorrere solo alla procedura telematica) .
Ci sono poi i soggetti che devono continuare a compilare il
Mud. In questo caso la dichiarazione non assolve all'obbligo Sistri ma solo ed esclusivamente a
quello consueto del modello uni co . Tra questi, i comuni e i soggetti che effettuano trattamento
e recupero dei veicoli fuori uso .
In questi casi si compila il capitolo 2 del Dpcm 27 aprile 2010 ,
esclusivamente su supporto ma-
gnetico . I soggetti iscritti al registro nazionale dei produttori di
apparecchiature elettriche e d
elettroniche (Aee) trasmettono
i dati collegandosi al sito www .
registroaee.it .
I trasportatori di rifiuti a titolo professionale, commercianti
e intermediari senza detenzione, consorzi istituiti per ricicla re particolari tipologie di rifiuti
e che ne organizzano la gestion e
per i consorziati non sono obbligati né alla dichiarazione Sistri
né al Mud.
Questa procedura varrà anche per la dichiarazione da rendere entro il 31 dicembre 201 1
per il periodo non coperto da Sistri :1° gennaio - 31 maggio 2011 .
Per questo periodo i comuni
campani e quelli che aderiscono
volontariamente al Sistri trasmetteranno solo le informazioni sui costi (Dlgs 152/06) . Per i
veicoli fuori uso sarà necessario
fare la dichiarazione Sistri .
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press LJfE
23/03/2011
IAVOCR :
àgn a
Ravenna
Lo spettacolo nasce da un progetto dei ravennati Eugenio Sideri, Carla Rizzu e Kri s
Sul palco del Rasi anoressia e hip hop
Venerdì con "Tanz!', linguaggi della danza in scen a
RAVENNA - Lady Godiva Teatro ,
in collaborazione con Carla Rizzu
(compagnia Nervitesi) e Kris (Undergrond Dance Company), presenta venerdì prossimo (ore 21) ,
al teatro Rasi, "Tanz!", linguaggi
della danza in scena .
Provengono da Ravenna le tre
realtà che stanno organizzand o
questa iniziativa : Eugenio Sideri
(Lady Godiva Teatro), Carla Rizzu (Compagnia Nervitesi) e Kri s
(Undergrond Dance Company) ,
coreografo di fama internazionale
che risiede a Russi e che, dop o
tanta televisione e concorsi, torna
a porre la propria creatività "in
loco".
Obiettivo degli organizzatori pro porre una serata in cui si sviluppino due spettacoli che a Ravenna non sono ancora stati realizza ti. Il primo, Eat 26, della giovane
compagnia Nervitesi composta
da Carla Rizzu e Claudia Bosco ,
ha recentemente debuttato all'interno del prestigioso festival internazionale "Oriente Occidente", mostrandosi come un'attenta
e preziosa risorsa nel panoram a
della nuova danza contemporanea . Giunta al Festival a seguito
della vittoria ciel concorso coreo grafico Danz'è (con la coreografia
"Nome di battaglia", ispirata alle
vicende delle staffette partigiane) ,
la compagnia Nervitesi continua
a riflettere su temi sociali rilevanti : Eat 26 è infatti una riflessione
coreografica sul tema dell'anoressia e della bulimia nervosa .
Il secondo spettacolo, I'm'I, racconta in cinque episodi la genes i
della danza hip hop e il suo permearsi nella società contemporanea, fino a mettere in luce il fre e
style, uno degli elementi portanti
dell'evoluzione tecnica e musicale di questa danza. Il progettospettacolo, in prima nazionale ,
nasce dall'esigenza di Cristian o
Buzzi (in arte Kris, coreografo e
ballerino vincitore di prestigiose
competizioni internazionali, nonché personaggio televisivo in va rie trasmissioni) di promuover e
l'hip hop non solo come gener e
coreografico, ma come moment o
di riflessione culturale e sociale .
L'hip hop, infatti, si è sviluppat o
ampiamente anche grazie ai video musicali e alla televisione ,
rendendo commerciale quell o
che un tempo rappresentava l'espressione del "ghetto". L'evolu-
genesi musicale, coreografica e
più che altro sociale.
I'm'Ivede in scena 8 danzatori
professionisti, diretti e coreografati da Kris, e con lui stesso in
scena : Marco Cristoferi, Carlos
Kamizele, Micheal Field, Rick y
Benetazzo, Barbara Pedrazzi ,
Dennis Guerrini, Luigi Piccione ,
Matteo Pezzoni, Serena Ballarin
(Info e prenotazioni
34715437823) .
"Tanz!" venerdì sul palco del Rasi linguaggi della danza in scen a
zione in questo senso ne ha a volte fatto smarrire la vera storia.
Non si tratta di recuperare né d i
tornare alle origini, ma mostrar e
che dietro ad un fenomeno mass mediale come l'hip hop c'è una
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Le regibni pronte
ad accogliere
50mila profugh i
Piano Maroni: meno immigrati a chi ne ha già molti
nel territorio, 30 milioni dal fondo protezione civile
Marco Ludovic o
ROMA
Arrivano 30 milioni per
l'emergenza immigrazione. Ieri il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha concertato
con i rappresentanti di regioni, province e comuni la definizione di un piano di accoglienza che stima un potenziale afflusso di 5omila migranti perla
crisi nordafricana . Ne son o
giunti già I5mila e la cifra massima è «una previsione ch e
purtroppo temiamo essere
molto realistica» dice Maroni .
Le intese raggiunte
L'accordo dell'Interno con le
Regioni è che gli afflussi saranno distribuiti sul territorio con
criteri proporzionali : in bas e
alla popolazione residente i n
ogni regione - mille profugh i
ogni milione di abitanti - e all e
presenze già registrate di immigrati nelle stesse zone .
I soldi, indispensabili per avviare i progetti di accoglienza,
saranno in prima battuta un a
trentina di milioni di euro derivanti dal rifinanziamento del
fondo di Protezione civile deciso dal Consiglio dei ministri di
lunedì . Saranno gestiti dal
commissario Caruso .
Al ministero dell'Economia ,
poi, è allo studio un sistem a
analogo a quello della tassa regionale sulle calamità natura li, prevista dal disegno di legg e
milleproroghe . Servirà a incrementare le risorse necessarie,
Maroni comunque su quest o
fronte si è mostrato ottimista .
Aperture e precisazioni
Nella riunione erano schierati i massimi vertici del mini-
stero, compreso il capo dell a
polizia Antonio Manganelli.
Il confronto è stato sereno e
le Regioni - spiegano al ministero dell'Interno - sono state, di massima, disponibili.
Anche se non sono mancat e
resistenze : Luca Zaia (Veneto) ha sostenuto la «assolut a
indisponibilità del Venero ad
accogliere i clandestini ch e
stiamo vedendo in quest e
ore a Lampedusa» .
Roberto Formigoni (Lombardia) ha assicurato invece
che la sua regione «farà com e
.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .
LO STOP DI ZAIA
Ampia collaborazione dei
governatori, ma il president e
del Veneto frena : «Assolut a
indisponibilit à
ad accoglierei clandestini »
:
:
sempre la sua parte» . Renat a
Polverini (Lazio) ha detto che
potrebbero esserci a disposizione anche strutture religiose mentre Enrico Rossi (Toscana) ha indicato in
3 .500-4mila i profughi che pu ò
accogliere «per un period o
massimo di sei mesi» .
Ampie aperture anche di
Raffaele Lombardo (Sicilia) .
Si è parlato di inviare immigra ti perfino in Valle d'Aosta, regione peraltro al confine con
la Francia dove i tunisini, pe r
primi, intendono andare .
I problemi da risolver e
Il piano del Viminale sarà
consegnato tra qualche giorno agli enti locali, è stato detto ieri durante una conferen-
za stampa . In realtà ci sono
ancora molti aspetti da mette re a fuoco .
Al Viminale c'è già una lista, stilata dai prefetti di tutt a
Italia, di possibili luoghi di accoglienza . Una sorta di inventario con il limite non trascurabile di essere troppo dispersivo: unnumero molto alto d i
centri di accoglienza, anch e
medio-piccoli, rende problematici i sistemi di controllo e
sorveglianza .
Il ministero della Difesa,
poi, ha dato a Maroni un proprio contributo di aree di smesse dove potrebbero essere allestite tendopoli . Una soluzione che tuttavia si prest a
a non poche obiezioni - dall a
sorveglianza alla capacità effettiva di fornire i servizi minimi come le utenze, il vitto e
i servizi igienici - soprattutt o
se concepita su numeri molto grandi, oltre il migliaio. I l
Viminale, comunque, sta fissando intese con la Protezione civile per avere la disponibilità delle loro tende .
L'Interno, insomma, dovr à
individuare, d'intesa con le Regioni, una serie di strutture pubbliche o private - nè troppo piccole, nè troppo grandi,
da destinare all'accoglienz a
immigrati, che siano o meno rifugiati politici . Un ruolo importante potrà averlo la ret e
Sprar, sistema di protezion e
dei richiedenti asilo e rifugiati,
,che, ha osservato Maroni, «potrà accogliere fino a un decimo» dei 5omila migranti paventati e che costituisce
«un'eccellenza italiana» .
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press LIf1E
23/03/2011
Il Sole 202
Fuori rogiti e prem i
Si assottigliano i tagli
agli stipendi pubblic i
Gianluca Bertagn a
I diritti di rogito, i compen si per le progettazioni interne
e gli incentivi per il recuper o
dell'Ici non subiscono i tagli
del Dl 78/2010 . La Corte de i
conti del Veneto, non senza
sorprese, tira le somme sull'ar ticolo 9, comma 2, della manovra estiva che taglia del 5% la
quota di stipendio pubblico su periore a 9omila euro all'ann o
e del loro quella che supera i
15omila euro . Con la delibera
250/2011, la corte esclude dal
tetto i tre tipi di compenso appena citati.
Questi emolumenti non sono da tra le voci che compongono la spesa di personale indicata dai commi 557 e 562 della
finanziaria 2007 ; almeno cos ì
sostiene la delibera 16/200 9
della sezione Autonomie della Corte dei conti, ma le regol e
sul contenimento della spesa ,
modificate più volte negli ultimi anni, non hanno mai previsto esclusioni, se non quelle sugli arretrati contrattuali . No-
nostante l'assenza di dispost o
normativo, gli enti hanno quasi sempre seguito le indicazioni della Corte dei conti . Proprio da qui parte l'interpretazione dei magistrati contabili
del Veneto . Se i diritti di rogito, le progettazioni interne e
gli incentivi Ici non sono spese di personale, allora non vengono tagliate dal D178/2010 .
Le conclusioni sono logiche
nell'attuale contesto interpretativo, ma lasciano qualche
dubbio . In primo luogo l'ambito del della manovra estiva è
totalmente diverso rispetto a
quello sul contenimento della
spesa di personale. Nell'articolo 9 si assiste infatti ad una se rie di vincoli che fanno riferimento ai trattamenti retributivi complessivi (fondamentali
ed accessori) senza particolari esclusioni, e non c'è dubbi o
che i diritti di rogito, gli incentivi per la progettazione e pe r
l'Ici rientrano tra le voci de l
trattamento retributivo .
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press LIf1E
23/03/2011
Il Sole 202
Utiiities. Manovra per evitare gli sprechi senza penalizzare la qualità dell'offert a
Riordino Ue per i servizi pubblici
Giuseppe Chieltino
La crisi globale ha ridott o
la disponibilità di risorse degl i
stati Ue da destinare ai serviz i
pubblici e nello stesso temp o
ha accresciuto la domanda d i
questi servizi da parte dei cittadini rendendoli ancora più essenziali. Perciò si impone un a
sterzata per evitare gli sprech i
di risorse, senza penalizzare il
livello di servizio .
Con questi intenti la Commissione europea approverà ogg i
una comunicazione del commissario alla Concorrenza, Joaquin
Almunia, in vista della revisione
delle regole sugli aiuti di stato al le aziende di servizio pubblic o
che rivestano un interesse eco nomico generale. La comunica zione, come ha spiegato il com missario ieri in un'audizione al
.. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. .
L'obiettivo del commissari o
Almunia è assicurare ch e
i fondi statali garantiscan o
il miglior prodotto al cost o
più basso per i contribuenti
comitato economia dell'Europarlamento, serve a lanciare il di battito per la revisione del pacchetto Monti-Kroes del 200 5
che scadrà a novembre .
Il confronto che nei fatti è
partito ieri, dunque, punta a
predisporre una bozza del nuo vo testo che a luglio dovrebb e
essere sottoposta all'esame de gli stati membri .
Come ha spiegato Almunia
in Parlamento, le regole attuali
si applicano in modo uniform e
a tutti i servizi e si preoccupa no solo di come gli stati copro-
no i costi dei servizi senza tene re in considerazione l'efficienza delle spese. «Noi vogliamo
fare in modo che siano anche
più efficienti» .
A questo obiettivo si arriva, secondo il commissario, diversificando il controllo di Bruxelles
sugli aiuti di stato, rendendol o
proporzionale e adattandolo alla natura dei servizi erogati. La
Ue, dunque, vorrebbe prima d i
tutto semplificare le regole pe r
alcuni servizi che non hanno un
impatto rilevante in termini d i
concorrenza. E il caso dei serviz i
di assistenza sociale o agli anzia ni.Alcune regole sono poco chia re, secondo la Dg Concorrenza,
e vanno sfrondate .
Sui settori che hanno un impatto economico rilevante sul
mercato interno, invece, il controllo deve assicurare che i finan ziamenti pubblici siano in grad o
di assicurare il migliore servizi o
al costo più basso possibile per i
contribuenti . Per questo propone un "controllore" che giudichi
la qualità della spesa dei singoli
stati nei servizi erogati, sulla base di un criterio di efficienza che
dovrebbe essere imperniato sui
costi standard, cioè sul costo me dio sopportato da un'azienda
analoga ben gestita .
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Enea Cti e Rse stanno elaborando regole per omogeneizzare le cer cazion i
Norme, per rinnovo edifici
Da riqualificare 4.753 immobili per 1,8 miliardi
sare in un panorama immobiliare eterogeneo, dettato anche
ccelerare il rinnovo del
da una caratterizzazione di sei
parco immobiliare esifasce climatiche per richiesta di
stente . Serve una norfabbisogno. «Facciamo riferimenmativa . Oltre a incentito a un quadro normativo com vare interventi di riqualificazioni
plesso, e bisogna interrogarsi su
edifici esistenti, per cui defmir e
cosa fare soprattutto per gli edi economicamente il concetto di
fici pubblici», ha commentato Gaenergia «zero »
etano Fasano ,
e vagliare stanresponsabil e
Fasano
:
accelerare
dard più sever i
dipartimen sull 'efficienza
per nuove coto efficienz a
energetica in edilizia :
struzioni, gaenergetic a
ranzie, certezz a
come prevede la nuov a
edifici pub e continuità d i
direttiva europea
blici Enea. In
norme e regole ,
occasione de l
Enea, Cti e Rs e
seminario in stanno mettendo a punto un a
ternazionale del Cti (Comitato
serie di fattori per fornire un
termotecnico italiano), patroci quadro preciso per la riqualificanato da Uni sulle problematiche
zione del parco edilizio., secondo
e sulle prospettive introdott e
Roberto Moneta, del ministero
dall'applicazione della nuov a
dello sviluppo economico .
direttiva europea Epbd (energy
Se il tema del green building
performance of buildings directi detta le leggi di mercato, come
ve) . La direttiva sulla prestazione
possiamo ripensare il nostro par energetica degli edifici e certifica co edilizio? L'Europa e gli stati
zione energetica detta í requisiti
membri stanno studiando norm e
in merito a struttura general e
e procedure da tempo . Gli obietti del metodo di calcolo delle pre vi: ridurre il consumo di combustazioni energetiche complessiv e
stibili e abbattere le emissioni di
degli edifici, requisiti minimi del CO2 e di altri inquinanti nell'at le prestazioni, metodologia gene mosfera, progettare
rale di certificazione, ispezioni . I l
quindi edifici e
convegno si è occupato anche
impianti efdel mandato al Cen per l a
ficienti ; a d
revisione delle norm e
esempio in
tecniche, Uni Ts 11300 ,
Italia il 41 %
atte a creare un quadro
dell'energi a
più omogeneo (metodo
consumat a
e procedure di calcolo )
è del settore
riducendo i gradi di li civile . Un setbertà dell'applicazione ,
tore che pes a
e identificate fra le più
dunque e ch e
avanzate nel panora bisogna ripenDI CRISTINA CIUSA
Gaetano Fasano
ma europeo. Il 14 e 15 giugno ci
ospedali, alla gdo, ai teatri e cisarà un forum sulla discussione
nema. La conoscenza sommaria
dei parametri di certificazione
del settore stima 64 .911 uffici
energetica differenti per regiodel quali 13 .581 pubblici, 51 .904
ni per trovare una soluzione d i
scuole il 65% costruite fra gli anni
merito.
50 e 80, 25 .945 alberghi di cui il
Fasano ha riscontrato la neces 21% realizzati prima del '19 e i l
sità di riqualificazione del 65 %
52% negli anni 50-80 . Gli edifici
degli edifici che ha un'età di oltre
per uffici utilizzati dalle ammini30 anni con alcun intervento da
strazioni pubbliche sono pari al
oltre 20 anni, e che richiede ne 20,9% del totale stock del settore .
cessari interventi all 'involucro .
Nel pannel sono stati identificat i
In Italia ci sono 11,6 milioni di
gli immobili più obsoleti che needifici residenziali, 29,4 m1n cas e
cessitano di diversa tipologia di
di cui 5,4 m1n
intervento (edinon abitat e
lizio, impiantiIl 65% dei palazz i
(seconde, terze
stica, gestione,
è vetusto . Chiest i
case) . Il nuovo
manutenzione ,
rappresent a
incentivi per spronare
comportamensolo 1'1% (coil settore pubblic o
to) graduati ristruito 0,7%) ,
spetto al temp o
con una con di ritorno, riletrazione nel 2011 .
vando quindi i costi e benefici. Si
Sul residenziale si ha un a
è ipotizzato di riqualificare, pe r
conoscenza più approfondita, a
il risparmio del 20%, il 35% del
differenza del terziario, che in
parco immobiliare, pari a 4.75 3
relazione a un accordo di proedifici per un investimento di
gramma con ministero allo svi1,8 mld di euro . Fra le azioni
luppo economico, si sta cercand o
per accelerare il processo di effidi fotografare per compararlo con
cientamento la proposta di una
i parametri europei . « L'impulso a
normativa per il settore pubbliripensare il terziario ci fa capir e
co che incentivi gli interventi e
che dobbiamo avere un approcdefinisca i contenuti degli strucio più aperto», ha detto Fasano ,
menti tecnico-amministrativi e
allargando l'analisi anche agli
linee guida.
SUPERCONDOMINIO E PARTI COMUNI
«Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomìni ,
ma compresi in una più ampia organizzazione condominial e
(cosiddetto supercondominio), trovano applicazione le norm e
sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunion e
in generale, con la conseguenza che si applica la presunzione
legale di comunione di talune parti, stabilita dall'art. 1117 cod .
civ., purché si tratti di beni oggettivamente e stabilmente des tinati all'uso od al godimento di tutti gli edifici, come nel cas o
degli impianti di acqua sino al punto in cui è possibile stabilir e
a quale degli edifici la conduttura si riferisca, per poi considerare cessata la comunione dal punto in cui le diramazioni siano
inequivocamente destinate a ciascun edificio» . Lo ha deciso la
Cassazione con la sentenza n . 13883/10, inedita .
a cura dell'Ufficio legale della Confedilizia
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Rinnovabili, patto fra i sindac i
Pezzini: prógetto con la Bei per adeguare gli edifici pubblic i
Pagina a cura
pure a livelli di ottimizzazion e
dei costi, spostando l'attenzione
dagli investimenti verso il ciclo
pagna, Italia, Germania ,
di vita globale dei costi . Se s i
ha dichiarato Antonello
vorrà raggiungere l ' obiettivo
Pezzini, rappresentan del 2020, bisognerà tener conte di Confindustria in
to di tutte le forme di energia ,
Europa e Consigliere Cese (Co non solo rinnovabili, e bilancia mitato economico e sociale eu re il costo degli investimenti e
ropeo), «potrebbero partecipare
il costo di manutenzione, pe r
con un opportuno progetto a l
raggiungere il costo netto di efPic (competitive innovation pro ficacia energetica secondo la megramme) che ha i finanziamenti
todologia già applicata nell'ecoper sostenerlo .
d e s i g n» .
La Dg Energia,
Seguendo queLa Dg Ricerca &
invece, triansti criteri ci si
Innovazione
hn
dispo
golando con la
potrà avvicina nibili 2 miliardi pe r
Bei mediante il
re con fiduci a
sperimentare nuov i
poderoso strualle prossime
mento del Patmateriali
tappe : adozioto dei sindaci,
ne della Epb d
propone ai co in giugno 2011 ,
muni di diventare soci dell'Eu recepimento entro luglio 2012, e
ropa per mettere a regime gl i
applicazione tra gennaio e giuedifici pubblici soprattutto ,
gno 2013 .
attraverso un piano di azion e
«L'Italia dovrà normare entro
che preveda un finanziament o
l'anno prossimo, recependo tutti
da parte della Bei e la restitui contenuti della progettazion e
zione del prestito in vent'anni ,
ecocompatibile, e considerand o
con un tasso di interesse 10-1 5
fondamentale nella assegnabasic point sotto l ' euribor a se i
zione di un appalto il consum o
mesi» .
energetico dell'edificio e le scel«I1 tempo che ci separa dal
te adottate per la produzion e
2020, anno degli edifici a ener degli impianti . Una rivoluziogia quasi zero», ha spiegato Em ne dei criteri di valutazione ,
manul Cabau, della Dg Energia
che avanza affrontando con la
Ue, dovrà essere impiegato pe r
2009/28 il tema del risparmi o
mettere in campo il piano d i
di energia da fonti rinnovabili ,
azione energetico della Come introduce l'aerotermia com e
missione europea che trover à
nuova fonte applicabile pe r
seguito in varie direttive, tr a
il recupero termico (25 cui la Epbd recast . Occorrer à
28%) attraverso l 'uso di
migliorare l'efficienza energepompe di calore a bass a
tica del settore edilizio e l'efentalpia», ha dichiarat o
ficacia della spesa pubblica a l
Pezzini, al durante il sefine di raggiungere un target
minario internazionale, ordi ristrutturazioni del 3% e un a
ganizzato da Uni a Milano ,
vasta distribuzione di incentiv i
in occasione della riunione
sia a proprietari sia a locatari ,
plenaria del CEN/T C
formando e informando megli o
89, per la definiun gran numero di persone . Pe r
zione delle «Prefare ciò, ha spiegato Cabau, «bistazioni termich e
sognerà adottare un approccio
degli edifici e
olistico nell'uso dell'energia, un
dei compo sistema di controllo indipendennenti pe r
te dei certificati e una metodolo l'edilizia» .
gia comparativa che armonizz i
«L e
i requisiti degli stati membri
evolu(avviando negoziati), e porti
zioni
DI MILA SICHERA
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giuridiche in materia energetica nella Ue», ha asserito
Pezzini, «dovranno seguire i l
rafforzamento del binomio cli ma-energia e le trasformazion i
di scenario prospettate dall a
Dg Ricerca & Innovazione, in
base alle quali 1'80% della po polazione mondiale, nel 2050 ,
abiterà nelle città del sud de l
mondo, con un palese incremen to del fabbisogno di energia pe r
il raffrescamento, tenuto cont o
delle stime del rapporto Ocse ,
che prevedono per il 2025 un
aumento del 50% dei volum i
di greggio impiegati nel 2005 ,
con un consumo di 15 miliard i
di Tep (tonnellata equivalente
petrolio)» .
Sarà dunque important e
affrontare i contenuti dell a
nuova direttiva 2010/31 UE ,
coniugandoli a quelli della di rettiva 2010/30 UE sugli Eco Label . «Ulteriori connessioni» ,
ha suggerito Pezzini, «sarann o
praticabili con l 'unità di ricerc a
sui materiali (settore tecnologi e
industriali, Dg Ricerca &Inno vazione), guidata da Enzo To mellini, che ha a disposizione
all'interno del Pq7, 2007-2013 ,
due miliardi di euro per sper i mentare nuovi materiali pe r
avere una trasmittanza su una
parete verticale opaca compa tibile con il risparmio energe tico, mentre l ' Eie (energia intelligente pe r
l'Europa) propon e
con vari bandi cen tri di riflessione
sull ' omogeneit à
di calcolo per l'efficienza energetica
degli edifici.
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Verso il decret o
Trasporto
locale: spunta
il «lodo»
Lombardia
ROMA
Il decreto, come anticipa to ieri, sarebbe bell'e pronto .
E senza supertassa sui Suv .
Per restituire alle regioni i tagli da 425 milioni per il 2011 al
trasporto pubblico locale, il
governo punta a seguire una
doppia strada : la conferma
dell'impegno preso a dicembre con una norma ad hoc nel
decreto legislativo sul federalismo' fiscale, affondando la
copertura delle risorse al decreto legge omnibus da tempo in preparazione e attes o
in Consiglio dei ministri nel le prossime settimane .
Ma in questo grande lavo ' rio che da tempo spacca go verno e regioni e che ha lasciato nel pantano i lavori
della bicameralina, ecco che
ieri all'improvviso è spuntato il "lodo Colozzi", l'assessore lombardo al bilancio che è
anche coordinatore di tutt i
gli assessori di settore regionali . Ed era un po' il classic o
"uovo di Colombo" . Perché
tutto era già scritto nell'intesa del i6 dicembre tra gover-
no e regioni, il lasciapassar e
dei governatori all'intesa su l
federalismo fiscale .
L'intesa, spiega infatti Romano Colozzi, era chiarissima e senza equivoci : la disponibilità delle risorse tagliat e
per il2011 al trasporto pubblico locale era già indicata ne l
riferimento alla legge di stabilità per il 2ou, approvata prima dell'intesa del i6 dicembre scorso . «Non serve cercare altrove la soluzione è già
scritta», afferma Colozzi.
La legge di stabilità in sostanza (al comma 29 del primo articolo) assegnai miliardo in più da destinar e
agli ammortizzatori sociali .
E non a caso la successiva intesa sul federalismo fiscale
con i governatori a quella
norma si richiama esplicitamente: «Il reintegro (de i
fondi per il trasporto locale ,
ndr) - si legge - è effettuat a
con le modalità previste da l
comma 29, secondo periodo, dell'articolo i della legg e
di stabilità per l'anno 2011» .
Basterebbe un semplice decreto ministeriale di concerto tra i ministri dell'economia e del Lavoro, è convinto
Colozzi, e la quadratura de l
cerchio sarebbe bell'e fatta .
Oggi nel vertice con Calderoli ci sarà forse la risposta
del governo, Tremonti permettendo naturalmente .
Eu . B.
R . Tu .
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press L.IfE
uN
CENTRO NORD
23/03/2011
Regioni in campo per salvare
le concessioni sudi arenili
L'obiettivo è una legge quadro per tutelare le attività esistent i
PAGINE A CURA D I
Andrea Barchies i
Ilaria Vesentin i
Il principio di libero mercato contro il diritto d'insisten za, la libera concorrenza contro il rinnovo automatico delle
concessioni balneari che in Italia spettava ai proprietari dibagni e chalet . La direttiva comunitaria 123 del 2006, meglio co nosciuta come direttiva Bolke stein, sta sparigliando tutte l e
carte in un segmento trainant e
per il turismo di mare e ch e
nell'area, tra costa tirrenica e
adriatica, chiama in caus a
2.248 stabilimentibalneari registrati alla Camera di commercio (quasi la metà dei 5mila de l
paese, ma il numero quintuplica se si includono bar e altri
esercizi che insistono sull e
spiagge) . E mentre i concessio nari - che finora avevano goduto del diritto di prelazione al
rinnovo, ogni sei anni, dell e
concessioni-chiedono di essere esclusi dalla direttiva Servizi e intanto studiano la possibi lità di privatizzare la part e
dell'arenile su cui insistono le
strutture fisse, le regioni giocano la carta di una legge quadr o
che limiti, dettagliando criter i
e tempi delle aste, i potenzial i
danni della liberalizzazione.
Peraltro scavalcate dal governo in materia comunitaria, sebbene sia regionale la competenza sul demanio marittimo .
«Le possibilità di uscire dalla Bolkestein sono oggi remote - ammette l'assessore al Turismo dell'Emilia-Romagn a
Maurizio Melucci-visto che il
governo sta chiudendo pro-
prio ora le procedure di infrazione comunitarie - ma stiamo lavorando a una legge quadro nazionale che garantisca
competenza e professionalit à
nella scelta tramite gara dei gestori. E che tuteli il lavoro dei
nostri stabilimenti in quant o
valore aggiunto del turismo locale» . L'Emilia-Romagna, co n
la legge 8/09, aveva provato a
prorogare a 20 anni la durat a
della concessione del demanio marittimo a uso turistico ricreativo. E lo stesso avevafat to la Toscana con la finanziaria 2010 : testi impugnati dal go verno e dichiarati illegittimi
dalla Corte costituzionale. Seb bene lo stesso governo abbia
fatto poi rientrare dalla finestra, con il milleproroghe,
l'estensione a tutto i12015 dell e
licenze in essere.
Ainasprire gli animi e il lavoro dei Tar si inserisce anche
l'inatteso.rialzo dei canoni demaniali (si veda tabella in pagina) con la contestata divisione
in aree a bassa o alta valenza turistica . E all'ombra dei rincari
che si sta aprendo una battaglia ben più radicale, che ha
mosso i primi passi in Toscana, passando poi sul versante
emiliano-romagnolo, ma no n
ha ancora toccato le Marche :
la lottaper sdemanializzare al cune parti dello stabilimento
balneare. «Stanno nascendo a lcuni movimenti spontanei
spiega Valerio Pardini, avvocato fiorentino e professore di Diritto dei contratti pubblici
dell'UniversitàEcampus di Co mo - per presentare al ministe ro delle Infrastrutture istanz e
affinché beni appartenenti al
corridoio dei servizi, a mont e
dell'arenile, possano rientrar e
a far parte del patrimonio disponibile dello stato . Beni su
cui i concessionari vanterebbero un diritto di prelazione e potrebbero così rientrare nel loro patrimonio privato» .
Se non dovesse passare i l
principio della sdemanializzazione aumenterebbe anche
l'incertezza sull'indennizz o
(chi e quanto deve pagare) di
tutti gli investimenti fatti da l
concessionario, in fase di bando pubblico . «Siamo impegna=
ti in prima fila per arrivare a di sciplinare la materia in mod o
organico e uniforme tra le regioni. Il 2015 è alle porte e si è
già perso troppo tempo», dichiara Cristina Scaletti, asses. .. . .. .. .. . .. . .. .. . . .. . . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . . .. .. . .
Vaterio
Pardin i
Maurizio
Melucci
AWOCATO .
E DOCENT E
UNIVERSITA&Q
ASSESSOR E
TURISM O
EMILIA-ROMAGN A
Lo snodo. Una soluzion e
è sdemanializza re la part e
a monte dell'arenile e darla
in prelazione ai concessionari
. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .... . .. .. .. . . .. . . . . .. . .. .. . . .. . .. .. . .. . .. .
La via d'uscita. Siamo a l
lavoro su una legge quadro
che tuteli competenze e
professionalità dei gestori
:
sore al Turismo della Toscana. Defmisce la situazione «imbarazzante» Serenella Moroder, assessore competente del le Marche, «perché tra assenza della politica e un 2015 ormai alle porte rischiamo di veder sparire un modello di piccoli stabilimenti familiari ch e
ha fatto la fortuna del nostro turismo balneare» . La previsione è che il meccanismo tramite asta aprirà ai grandi big inter nazionali e all'industria del riciclo di denaro sporco. «Le preoccupazioni dei gestori sono
le nostre - dice Moroder - m a
posso assicurare che come regioni ci stiamo muovendo in
modo coeso e compatto per arrivare a una legge quadro che
garantisca le competenze acquisite, gli investimenti, la tute la ambientale, e preveda un periodo di transizione».
Resta esclusivamente governativa la via per escludere
dalla Bolkestein i "bagni" invirtù del loro servizio di pubblica
utilità . «Quando si parla di
Bolkestein - attenua le polemiche Manolo Cacciatori; dottore commercialista, cultore della materia Strategia di risanamento d'azienda presso l'Università di Pisa - si dimentica il
punto 62 della direttiva, ch e
contiene sì il principio del libero mercato ma anche quello
dell'equa remuneratività de l
capitale investito, assiem e
all'ammortamento degli investimenti. Significa anche che
chi investe per migliorarlo
avrà, secondo la Bolkestein ,
una concessione più lunga».
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...
press L.IfE
23/03/2011
u.E
CENTRO NORD
«Regole e tempi certi
per chi vuole investire »
Il quadro attuale è caotico, tra procedura d'infrazione
della Commissione europea
nei confronti dell'Italia, sentenze della Suprema corte e ricorsi al Tar. Ma il vero problema, secondo Cristina Pozzi, 37
anni, professore a contratto di
Diritto comunitario dei trasporti dell'Università di Parma «non è tanto trovare una
modalità per sottrarre le concessioni italiane dalle regol e
comunitarie sui servizi, bensì
quello di individuare un mod o
per contemperare le esigenze
della libera concorrenza co n
quelle di chi vuole investire e
chiede tempi e regole certe» .
Il governo prima ha approvato un Dl per prorogare la Bolkestein al 2015 e poi
ha impugnato le leggi regionali che applicavano la proroga. Perché ?
Ritengo che il governo abbia cercato di ottenere una
moratoria in attesa di una soluzione condivisa con gli organi comunitari ma poi si si a
trovato di fronte a leggi regio nali che reintroducevano i
principi sanzionati dall'Ue.
La stessa Corte costituzionale, con più sentenze, ha dichiarato illegittima la proroga, così come il tribunale amministrativo sardo .
. Resta sospesa pure la spi=
nosa questione dei canoni...
In effetti gli operatori si
trovano non solo a vivere i n
una condizione di incertezza assoluta ma anche a subire un aumento dei canon i
che implica problemi giuridici quali le modalità di determinazione degli stessi e gl i
organi competenti a farlo .
Attenta. Cristina Pozzi insegn a
Diritto comunitario a Parm a
Come se ne esce?
Con un dialogo tra i diversi livelli istituzionali e le asso ciazioni di categoria. Va tenuto conto degli investimenti fatti e di quelli da fare e
dell'assetto territoriale, per ché il demanio marittimo insiste su comuni che hanno diritto di decidere la loro politica territoriale .
Secondo alcuni il problema non è neppure della direttiva Bolkestein ma del
trattato europeo sulla libertà di stabilimento. . .
È vero . Nella lettera di
messa in mora complementare, la Commissione europea ha fatto notare che le
norme italiane contrastava no anche con l'articolo 49
del trattato CE . Occorrerebbe prevedere un contemperamento fra i principi comunitari e la necessità di un periodo di concessione abbastanza lungo da consentire
investimenti e un numero d i
concessioni per nuovi operatori che vogliono entrar e
nel mercato .
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A
Milano il Forum della Scuola di alta formazione dei commercialist i
I sindaci senza un tett o
Basta spiegare perché si superano i 20 incarichi
DI VALERIO STROPPA
1 tetto dei 20 incarichi
sindacali non costituisc e
un limite assoluto, ma un
livello il cui superamento
comporta un onere di spiegazione e documentazione d a
parte del sindaco . Ponend o
in essere un' attenta attivit à
di autovalutazione periodic a
per accertare che il livello di
impegno richiesto sia adeguato, è sempre possibile derogar e
alla soglia fissata dalla norma
di comportamento del Cndcec.
E quanto hanno ribadito Ni colino Cavalluzzo, componente della commissione per le
norme di comportamento de gli organi di controllo legale
delle società del Cndcec, e
Daniele Bernardi, president e
della commissione controll o
societario dell ' Odcec Milano ,
ieri a Milano in occasione del
X Forum della Scuola di alt a
formazione dell'ordine meneghino . La giornata era dedicata al ruolo dei collegi sindacal i
alla luce delle nuove norm e
di comportamento approvat e
dalla categoria il 15 dicembre
I
2010 ed entrate in vigore dal
1° gennaio scorso. Ed è stat o
proprio il presidente nazionale
dei commercialisti, Claudio Siciliotti, a ribadire l' importan za operativ a
che tali norm e
assumono ne l
guidare l'at tività dei professionisti ch e
ricoprono inca richi sindacali .
«Si tratta d i
norme di carattere deontologico», spiega
il numero un o
del Cndcec, « e
quindi com e
tali soggett e
alla vigilanz a
degli ordin i
territoriali nei
confronti degli
iscritti . Per l a
Alessandro
loro messa a
punto abbiamo scelto la strad a
del dialogo, rendendo visibil i
in consultazione i documenti ,
e abbiamo introdotto il concet to dell'approccio al rischio» . I l
risk approach, specie con ri -
ferimento all'adeguatezza e
al funzionamento dell'assetto
amministrativo, organizzati vo e contabile dell'impresa, è
stato quindi analizzato dagl i
interventi d i
Franco Dall a
Sega e Giuli o
Tedeschi, do centi di tecnic a
professional e
presso l ' Uni versità Catto lica di Milano .
Nel corso de i
lavori sono po i
state passate
in rassegna si a
le norme gi à
approvate, si a
quelle di pros sima emana zione (tra cui,
in particolare ,
una relativ a
all' attività del
Solidoro
collegio ne i
casi di omissioni degli am ministratori, una inerent e
le operazioni straordinarie e
una riguardante le crisi d'impresa) . Mario Difino, dell a
commissione controllo socie -
tario dell'Odcec milanese, ha
illustrato i problemi relativi
alla revisione delle pmi (maggiori costi, complessità amministrative ecc .), riguardo all a
quale Mario Boella, president e
Assirevi, ha sottolineato com e
«potrebbe essere ragionevol e
ipotizzare, per determinat e
categorie dimensionali di società di capitali, l'introduzione
di un controllo contabile meno
oneroso rispetto a quello com pleto ; per esigenze di trasparenza, tuttavia, occorrerebb e
attribuire a tale forma d i
controllo una denominazione
che eviti qualsiasi confusione
con l'attività di auditing» . Gl i
avvocati Maurizio Galbiat i
e Carlo Ferraris si sono soffermati, infine, sui profili d i
responsabilità civile e pena le dei componenti dei collegi
sindacali. «Un'attività, quell a
del controllo societario, che ,
come sta avvenendo ora pe r
la conciliazione, sta aprendo
nuovi e importanti orizzont i
professionali per i colleghi» ,
chiosa Alessandro Solidoro ,
presidente Odcec Milano.
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press L.IfE
... DJ
u
CENTRO NORD
23/03/2011
E filia- omagna . Dalla regione 11 milioni per gli enti local i
Nuovi fondi ai comun i
per i servizi cogestiti
Abbattimenti dei costi anche superiori al 50 %
BOLOGN A
Mariangela Latell a
Funziona la gestione associata dei servizi comunali, in
Emilia-Romagna. Permett e
un abbattimento dei costi de i
servizi dei singoli comuni anche superiore al 5o% oltre alla
diffusione di servizi, come
quello di polizia municipale,
ad esempio, che per alcuni comuni, soprattutto quelli pi ù
piccoli, sarebbero insostenibili economicamente .
E un sistema virtuoso soste nuto dalla regione con stanziamenti che, nel bilancio d i
previsione 2011, sono di n milioni di curo di cui 5 milion i
per le unioni di comuni che associano più di 3 servizi, 4 rivolti alle comunità montan e
e 2 per favorire l'informatizzazione necessaria per le gestioni associate.
Gli stanziamenti regionali
che, in parte sostituiscono i
mancati trasferimenti da par -
te dello Stato, sono stati un forte incentivo per la costituzione di nuove unioni che, grazie
al boom dell'ultimo triennio ,
arrivano oggi a 43 (tra comunità montane e unioni), coinvolgono 261 comuni (il 75% del totale) ed una popolazione di oltre 1,5 milioni di abitanti, pari a
un terzo del totale .
«Dal zoo8 - spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della regione - si è avviato un pro cesso che stiamo perfezionando in corso d'opera. L'obiettivo del2on è quello diperfezionare le criticità emerse nel corso degli ultimi due anni, legate, ad esempio, alla difficoltà
di gestire i servizi socio-sanitari in forma associata laddove i
confini delle unioni coincidono con quelli dei distretti socio-sanitari e rischiano di creare duplicazioni competenze» .
«Dal 2002 - spiega Nara Berti, direttore dell'unione Reno Galliera nel Bolognese - abbiamo attivato i primi servizi as-
sociati e nel 2008 ci siamo trasformati in unione . La gestione congiunta di alcuni serviz i
come quello di polizia municipale garantisce la presenza, in
tutti i comuni dell'unione, dei
vigili urbani dalle 7 di mattina
all'una di notte mentre prima,
in quelli più piccoli, i vigili urbani svolgevano solo funzioni
amministrative. Inoltre, riunendo i 9 uffici del personal e
in uno solo abbiamo potuto ab battere il costo di questo servi zio del 50% riducendo i dipendenti da 18 a 9 con un risparmio annuo complessivo di
17omila euro».
Strumento fondamentale
per le gestioni associate è l'utilizzo di piattaforme informati che comuni che permettano il
dialogo telematico tra gli enti.
Alcuni di questi software vengono messi a disposizione dei
comuni dalla regione che garantisce il riuso gratuito dei
programmi per la gestione del
personale, per quella del bilan-
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...~J
u
press L.IfE
CENTRO NORD
23/03/2011
L'impatt o
Gestioni comunali associate in Emilia-Romagn a
Bologn a
Ferrar a
Forlì-Cesen a
Moden a
Parm a
Piacenz a
Ravenn a
Reggio Emili a
Rimin i
371.807
38 .000
103 .569
172 .890
233 .580
110 .163
132 .808
354 .287
54 .678
45
6
21
40
43
29
12
45
20 .
75
23, 1
70
85, 1
91, 5
60, 4
66, 7
10 0
74,1
1 Fonte : Elaborazione «Il Sole-24 Ore CentroNord» su dati regione Emilia-Romagn a
cio e, infine, per l'inventario .
«Dopo avere unificato ,
nell'ultimo anno, tutte le ragio nerie ed i servizi di controllo
di gestione - spiega Francesc o
RaphaelFrieri, direttore generale dell'unione dei comuni
della Bassa Romagna, 9 comu ni del ravennate per circ a
lo2mila abitanti, che gestisce
in forma associata circa 25 ser vizi comunali, dal personale a
quelli educativi - ci stiamo do tando di un unico softwar e
per il sistema contabile . In que sto modo riusciremo a risparmiare un ulteriore 5% sull a
spesa annua di ciascun ente ol -
tre ad ottenere il valore aggiunto di realizzare un bilancio consolidato che permetterà di gestire meglio la spesa ol tre che allentare i limiti del pat to di stabilità» .
Ma i vantaggi della gestione associata si riflettono anche, ad esempio, nel risparmio fino al 6o% sui costi dei
servizi welfare o del lodo in
meno per i servizi informatici . Sono vantaggi che, però, s i
riescono ad ottenere sui grandi numeri. La corsa ai fondi re gionali però non si arresta ,
per questo, spiega Gianni Mel ioni, direttore di Anci Emilia-
Romagna: «Ci sono già in list a
altri 47 comuni della regione,
pronti ad associarsi in almeno
altre tre nuove unioni». Non
mancano però gli scettici rappresentati, ad esempio, dal
77% dei comuni del ferrares e
e dalla metà di quelli piacentini. «Insieme alla regione spiega Massimo Trespidi, presidente della provincia di Piacenza - stiamo lavorando per
cercare di promuovere le forme associative sul nostro territorio anche dove domina ancora una mentalità campanilistica da superare» .
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press L.IfE
...3 D ILE
CENTRO NORD
23/03/2011
Le società specializzate propongono ai sindaci sistemi e contratti più efficient i
T
4'hi-tech taglia la bolletta elettric a
Gli oltre ioomilioni di euro che i comuni del CentroNord spendono ogni anno pe r
l'illuminazione pubblica potrebbero ridursi anche della
metà se gli impianti attualmen te installati venissero sostituiti con quelli più efficienti co n
lampade a led.
Si tratta di un risparmio significativo che però rappresenta, anche a causa del patto
di stabilità, una sorta di miraggio per le casse comunali . In fatti, nonostante il forte rispar mio prospettato, solo pochissi mi comuni, sino ad ora, si sono
mossi per attivare il rinnova -
mento della propria rete di illuminazione pubblica anch e
perché i costi di ogni lampad a
sono superiori anche del doppio rispetto agli impianti tradizionali (circa 5oo curo a lampada contro le 250 di quelle tradizionali) . Per raggiunger e
questo obiettivo (rinnovare la
rete dell'illuminazione pubblica senza incidere sul bilancio), il comune di Cannara, i n
provincia di Perugia, ha siglato nel 2009 un contratto di gestione integrata dell'illuminazione pubblica con Cofely, società francese del gruppo Gd f
Suez, operante nel settore dei
servizi per l'efficienza energe tica. L'accordo pone a carico
dell'azienda tutti i costi di sostituzione del parco lampion i
con punti luce a led di ultima
generazione che permettono
un risparmio dei consumi de l
5o% oltre che un aumento dellapotenza di ogni singola lampada . In pratica, mantenend o
la stessa bolletta energetica
per circa io anni, il parco lam pioni viene rinnovato e dop o
si comincia a risparmiare .
«L'intervento su Cannara spiega Sergio Tomasino, diret tore generale aggiunto di Cofely Italia che ha siglato un ac-
cordo simile anche con il comune di Sasso Marconi, nelbo lognese - ha permesso un risparmio di energia di 43 Te p
pari a minori immissioni d i
CO2 in atmosfera di 121 tonnellate all'anno» .Basterebber o
pochi accorgimenti per ridur re i costi degli attuali impiant i
se si considera, ad esempio,
che una percentuale del 30 %
dell'illuminazione pubblica
viene sprecata perché il fluss o
luminoso è rivolto anche verso il cielo, oppure che spess o
si incontrano impianti sovradimensionati in relazione alle
necessità oppure che funzio-
nano con la massima potenz a
anche nelle ore di minor traffi co. Per far fronte a questo tip o
di sprechi, la società Hera Luce del gruppo Hera, ha mess o
a punto un software che s i
chiama Teleluce Hl che da 8
mesi è già stato industrializzato e che si sta iniziando ad ap plicare, gratuitamente, ai 6 i
dei comuni del portfolio aziendale compresi tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche . «Il
nostro software - spiega Mauro Massari, direttore tecnico
di Hera Luce - permette ai co muni di decidere in anticipo
l'importo che vogliono veder si addebbitare in bolletta. Una
volta individuata la soglia di
spesa, il software a cui sono
collegati tutti i punti luce de l
territorio, permette di regolare a distanza, il flusso lumino so in modo da personalizzare
il consumo di ciascun comune» .
La soluzione energetica pro posta da Sorgenia Menowatt ,
la società del Gruppo Sorgenia con sede a Grottammar e
in provincia di Ascoli Piceno ,
è un alimentatore elettronic o
che si chiama Dibawatt (attualmente in uso in 33 comuni
delle Marche, n in Toscana, 3
in Emilia-Romagna e 7 in Um bria) che permette di accende re la lampada gradatamente e
senza shock da sovracorrente,
di ridurre la potenza assorbita
in orari stabiliti e di ottimizza re l'alimentazione di più lampade fornite da una stessa linea con un taglio della bolletta
di circa il 30 per cento .
M . L.
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Dai tabacchi una dote per le Regioni
Il Governo apre alla proposta dell'Idv : una quota delle accise alle autonomi e
Eugenio Brun o
Roberto Turn o
ROMA
- i Evitare a tutti i costi il secondo pareggio consecutivo
sul federalismo . E l'obiettivo
che il governo proverà a raggiungere entro domani su fisc o
regionale e costi standard sanitari per non ripetere il 15 a 15 di
un mese e mezzo fa sul munici pale . Ed è in quest'ottica - dop o
il rinvio di 24 ore del voto in bi camerale - che potrebbe aprire
ad alcune proposte dell'opposi zione, come l'attribuzione alle
autonomie di una quota dell'ac cisa sui tabacchi cara all'Idv e
l'introduzione di una "clausol a
di salvaguardia" sui tagli che ri sponderebbe alla richiesta di
fondo del Pd . Doppiamente de cisiva sarà la giornata di oggi : i
democratici si riuniranno in as semblea per "pesare" le aperture dell'esecutivo e decidere come schierarsi in bicamerale i l
giorno dopo, mentre il ministro
della Semplificazione, Robert o
Calderoli, incontrerà nuovamente i governatori alla ricerca della quadra sugli ultim i
punti controversi. A cominciare dai fondi per il trasporto
pubblico locale .
A ribadire la posizione delle
regioni è stato Vasco Errani
(Emilia Romagna, Pd) al termi ne di un vertice con i governato ri : chiediamo che le risorse «ci
siano, non che ci sia un ulterio re impegno da parte del governo, perché l'impegno c'è già sta to a dicembre» . Con un chiaro
riferimento ai 425 milioni di euro che mancano ancora all'appello sul tpl (si veda altro arti colo qui sotto), problema che i
governatori leghisti di Piemon LE PROPOSTE SUL TAVOL O
Errani : addizionale Irpef
sbloccata solo nel 201 3
anziché da quest'ann o
Dal terzo polo una strett a
alla spesa farmaceutic a
. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. ..
te e Veneto, Roberto Cota e Lu ca Zaia, continuano però a minimizzare. Ma sul tavolo ci son o
anche altri nodi sul testo del decreto attuativo che i governatori rilanceranno nell'incontr o
con Calderoli per avere risposte sicure al momento del varo.
E non si tratta di richieste di poco conto, tanto da stravolger e
alcune delle principali novità
del nuovo testo del relatore e
del governo : sblocco (e aumento) delle addizionali Irpef dal
2013 e
non già da quest'anno ; fiscalizzare i tagli al tpl dal 2012 ;
applicare la legge delega per i
fondi perequativi ; far partir e
dal 2012 (non dal 2013) lo scambio tra compartecipazion e
all'accisa sulla benzina e addizionale Irpef• evitare il «disalli neamento» con le norme per
comuni e province .
Tutta da giocare in quest e
ore è anche la partita parlamentare . Nonostante le modifich e
già incassate, l'ultima ieri con l a
previsione di una perequazione più solidale anche per le fun zioni diverse da sanità, scuola e
assistenza, il Pd deve ancora decidere come schierarsi doman i
al momento del voto finale su l
decreto . Attualmente continua
a prevalere il no . Ma l'ultimo
forte messaggio del capo dello
Stato a favore di scelte condivise per non lasciare incompiuto
il federalismo avrà il suo peso
sulla decisione che sarà presa
stasera in un'assemblea de i
gruppi di Camera e Senato . Fondamentale potrebbe essere
un'ulteriore apertura del governo sulla clausola di salvaguardia da valutare in un tavolo isti tuzionale per interrompere dal
2013, in coincidenza con l'addi o
ai trasferimenti statali e l'avvi o
della perequazione, i tagli a re-
gioni ed enti locali. Altrimenti,
sostiene il Pd, sarebbe automatico l'aumento della pression e
fiscale . Pur respingendo la formulazione proposta dai democratici, il relatore di maggioranza Massimo Corsaro (Pdl) si è
detto pronto a una «terza via»
di mediazione . Un annuncio apprezzato dal relatore di minoranza Francesco Boccia (Pd).
Se questa modifica andasse in
porto l'assemblea dei parlamentari del Pd potrebbe anche optare per l'astensione .
Sempre nell'intento di scongiurare il rischio di un nuovo 1 5
a 15, l'esecutivo sta valutand o
se venire incontro anche alle al tre forze di opposizione . Dei 5 1
emendamenti presentati ieri almeno un paio potrebbero essere accolti . In primis la proposta
dell'Idv di aggiungere una quota dell'accisa sui tabacchi all'ad dizionale Irpef tra le future fon ti di gettito delle regioni. Sul ta volo ci sono anche le modifiche invocate dal terzo polo ,
che comunque resta fermo sul
no al decreto . Sotto osservazio ne c'è soprattutto la propost a
di una stretta sulla spesa farma ceutica, limitandone la conces sione alle dosi e al periodo pre scritto dai medici .
e
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Dai tabacchi una dote perle Regioni
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