DC Pomodoro San Marzano Rev_ 00-060814

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Agroqualità
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
DC pomodoro S.Marzano
dell’agro sarnese - nocerino
Rev.00 del 23/07/14
DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO DI CONFORMITÀ DELLA DOP
“POMODORO S. MARZANO DELL’AGRO SARNESE - NOCERINO”
Rev.
DATA
00
23-07-14
PREPARATO
Segreteria tecnica
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VERIFICATO
Responsabile Schema di
Certificazione
APPROVATO
Direttore
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Agroqualità
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
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INDICE GENERALE
1. Premessa ............................................................................................................................................................. 3
2. Riferimenti normativi ........................................................................................................................................ 3
3.
Termini e definizioni .................................................................................................................................... 4
4.
Soggetti coinvolti........................................................................................................................................... 5
4.1 Adesioni al sistema dei controlli .................................................................................................................. 5
4.1.1 Prima adesione al sistema dei controlli................................................................................................. 6
4.1.2 Variazioni alle situazioni di riconoscimento e mantenimento nel sistema ........................................... 6
4.2 Ritiro o cessazione dell’attività .................................................................................................................... 7
5.
Requisiti di conformità ................................................................................................................................. 7
6.
Piano dei controlli ....................................................................................................................................... 11
6.1 Generalità .................................................................................................................................................. 11
6.2 Frequenza annuale delle verifiche ispettive ............................................................................................... 12
6.3 Documentazione di accompagnamento del prodotto ................................................................................. 13
6.4 Documenti di trasporto .............................................................................................................................. 13
6.5 Prescrizioni accessorie............................................................................................................................... 14
6.6 Etichettatura ............................................................................................................................................... 15
6.7 Iter per il rilascio della attestazione di conformità (prove sul prodotto finito da etichettare) ................... 15
6.7 ..................................................................................................................................................................... 16
Esiti delle prove................................................................................................................................................ 16
6.8 ..................................................................................................................................................................... 16
Autocontrollo.................................................................................................................................................... 16
7 Gestione delle non conformità .......................................................................................................................... 16
7.1 Gestione delle non conformità da parte degli operatori ............................................................................ 16
7.2 Gestione delle non conformità da parte di Agroqualità ............................................................................. 17
8 Ricorsi ................................................................................................................................................................ 17
9 Modulistica collegata al presente dispositivo di controllo ............................................................................. 18
Allegato 1 “Tabella sintetica dei controlli di conformità svolti a fronte del disciplinare (TDC).
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1. Premessa
Il Regolamento (UE) n. 1151/2012 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni
di origine richiede che i prodotti agroalimentari che beneficiano di una DOP o di una IGP siano ottenuti in
conformità al relativo disciplinare (art.4) e che la verifica del rispetto dei requisiti disciplinati sia effettuata da
autorità competenti e/o da organismi di controllo, conformi all’art. 36 e 37 del Reg. (UE) 1151/12, autorizzati
dagli Stati Membri.
Agroqualità, quale organismo di controllo iscritto nell’elenco degli organismi di controllo per le DOP, IGP e
STG autorizzati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi dell'art. 14 della legge
526/99, ha definito il presente documento come guida per lo svolgimento delle attività di controllo di conformità
per il prodotto a D.O..
Il presente dispositivo contiene tutti gli elementi che caratterizzano il prodotto e descrive l'insieme delle
condizioni e dei controlli ai quali la filiera produttiva ed il prodotto devono essere sottoposti affinché possa
essere identificato con la D.O. ed in particolare:
la delimitazione della zona geografica nel cui territorio devono essere ubicati tutti i terreni della filiera
disciplinata;
la descrizione del prodotto con identificazione della materia prima e delle caratteristiche finali;
la descrizione del metodo di ottenimento;
i sistemi di identificazione e rintracciabilità del prodotto;
le modalità di presentazione al momento dell’immissione del prodotto al consumo/commercio;
le procedure di controllo applicabili.
L’insieme complessivo dei controlli è costituito sia dalle attività direttamente a carico dei soggetti interessati
lungo la filiera di produzione disciplinata (attività di autocontrollo), sia dai controlli di conformità svolti da
Agroqualità, al fine di accertare la completa conformità dei processi e dei prodotti. Secondo quanto previsto dal
presente dispositivo di controllo, dalle attività di autocontrollo poste a carico dei soggetti della filiera disciplinata
sono originate le relative registrazioni ad evidenza del rispetto della disciplina produttiva. Queste registrazioni
sono esaminate e valutate nel corso delle verifiche ispettive. I soggetti della filiera riconosciuti, pertanto, devono
produrre e conservare adeguatamente tutta la documentazione derivante dall’autocontrollo e renderla disponibile
per i controlli di conformità svolti da Agroqualità.
2. Riferimenti normativi
Disciplinare di produzione del prodotto a denominazione protetta “POMODORO S. MARZANO
DELL’AGRO SARNESE NOCERINO” GU n° 4 del 07 01 2011 suppl. ord. N° 6.
Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di
qualità dei prodotti agricoli e alimentari;
Regolamento (CE) n.178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 Gazzetta ufficiale
n. 031 L del 01/02/2002 pag. 0001 – 0024 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione
alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza
alimentare.
Direttiva 2011/91/UE del 13 dicembre 2011 relativa alle diciture o marche che consentono di identificare una
partita alla quale appartiene una derrata alimentare.
Decreto Ministeriale 18 Dicembre 1997 strutture di Controllo delle Denominazioni di Origine e delle
Indicazioni geografiche dei prodotti agricoli ed alimentari, ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (CE) n 2081/92.
D.M. 29 Maggio 1998 Individuazione delle procedure concernenti le autorizzazioni degli organismi di controllo
privati in materia di indicazioni geografiche protette e delle denominazioni di origine protette.
Decreto Ministeriale del 15 aprile 2013 Procedimento per l’autorizzazione degli organismi di controllo per
l’attività di controllo e certificazione delle produzioni agroalimentari
D.Lgs. 19 novembre 2004, n. 297 - Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) .
2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti
agricoli e alimentari.
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Legge 27 dicembre 2006 n.296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge finanziaria). Articolo 1, comma 1047 recante le funzioni di vigilanza sull’attività di controllo degli
organismi pubblici e privati nell’ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità registrate, demandate
all’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari.
Regolamento (CE) 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante organizzazione comune dei mercati
agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM).
Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento e del Consiglio del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di
informazioni sugli alimenti ai consumatori.
Direttiva CE 20 marzo del 2000 n.13: riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti
l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari.
Decreto Legislativo n. 109 del 27 gennaio 1992 e successive modifiche: attuazione della direttiva 89/395/CEE
concernente l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari.
Reg.(CE) n. 852/2004 del parlamento europeo e del consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti
alimentari.
Nota del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 29 novembre 2007 (prot. n°22897),
avente per oggetto: piani di controllo sulle denominazioni protette italiane. Provvedimenti di sospensione o
revoca a seguito di inadempienza agli obblighi tariffari da parte degli operati;
Nota n. 22965 del 30 novembre 2007 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali inerente
alla separazione delle produzioni agroalimentari a denominazione protetta da quelle generiche.
UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 “Requisiti generali relativi agli organismi che gestiscono sistemi di
certificazione di prodotti”
ISO IEC 17025:2005 “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura”.Legge 128/98 legge comunitaria 1995/1997 con particolare riferimento all'art. 53; così come modificata dalla Legge 21
dicembre 1999, n. 526 – legge comunitaria 1999 con particolare riferimento all’art. 14.
3. Termini e definizioni
Per la terminologia utilizzata nel presente documento valgono in generale le definizioni riportate nelle norme
UNI EN ISO 9000:2008 e UNI CEI EN ISO/IEC 17000:2005 Valutazione della conformità Vocabolario e
principi generali con le seguenti integrazioni:
autocontrollo: verifica dei requisiti di conformità della DOP. “pomodoro S Marzano dell’agrosarnese nocerico”
attuata e registrata da parte di tutti i soggetti della filiera presso i propri siti produttivi per la propria fase di
processo;
autorità di vigilanza: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Regioni interessate alla D.O.
(Campania);
azione correttiva: insieme delle azioni intraprese al fine di eliminare le cause di non conformità esistenti;
cessazione: chiusura delle attività da parte di un operatore iscritto. L’operatore che cessa l’attività viene
cancellato dall’elenco degli iscritti della DOP per la campagna in oggetto;
conformità del lotto : atto mediante il quale Agroqualità comunica la conformità di un lotto di prodotto
destinato al confezionamento come D.O. dopo aver effettuato i controlli atti a verificare il rispetto delle
prescrizioni riportate nel disciplinare.
controllo di conformità: atto mediante il quale Agroqualità verifica il rispetto dei requisiti di conformità della
DOP ” pomodoro S Marzano dell’agrosarnese nocerino”.
Corpo: superficie coltivata che presenta le medesime caratteristiche tecnico-agronomiche (varietà, sesto
impianto, forma allevamento, etc.etc.); un corpo può coincidere con una particella, può occupare più
particelle o parte/i di esse.
detentore della partita: soggetto che possiede e/o può disporre della partita di prodotto;
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disciplinare: documento che specifica i requisiti obbligatori della DOP pomodoro S Marzano dell’agrosarnese
nocerino e il procedimento necessario alla sua produzione;
Consorzio di tutela: Consorzio autorizzato con decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali ai sensi della legge 21 dicembre 1999 n. 526, con particolare riferimento all’art. 14
etichettatori: soggetto identificato che etichetta il prodotto a D.O. acquistato o conto terzi, conformemente alle
specifiche del presente dispositivo di controllo. L’etichettatore può coincidere con gli altri soggetti della filiera
(Trasformatori/Confezionatori)
elenco degli operatori: lista riportante i dati identificativi forniti dagli operatori e quelli relativi ai loro relativi
siti produttivi– a secondo del ruolo- iscritti da Agroqualità alla filiera della D.O.
intermediari soggetto identificato che movimenta prodotto destinato alla D.O. acquistato o conferito da
produttori, conformemente alle specifiche del presente dispositivo di controllo. L’ intermediario può coincidere
con altri soggetti della filiera.
lotto: insieme di unità di vendita di una derrata alimentare, prodotta, fabbricata o confezionata in circostanze
praticamente identiche”; il lotto è determinato dal produttore o dal confezionatore del prodotto alimentare o dal
primo venditore stabilito nella UE ed è apposto sotto la propria responsabilità (art. 13 – d. lgs. 109/92);
non conformità grave: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al sistema di
gestione o al prodotto che determina la non rispondenza del prodotto ai requisiti previsti dal disciplinare. Il
prodotto non può essere identificato come D.O.;
non conformità lieve: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al sistema di
gestione o al prodotto che non pregiudica la rispondenza del prodotto ai requisiti previsti dal disciplinare. Il
prodotto può essere identificato come D.O.;
operatore: produttore e/o confezionatore e/o elaboratore che presenta ad Agroqualità la domanda di adesione al
sistema dei controlli e che è iscritto al sistema di controllo della D.O.
partita di prodotto: quantità omogenea di prodotto per cui è possibile garantire l’identificazione e la
rintracciabilità. Per partita si intende, ai sensi dell’art. 1 della Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio
2011/91/UE del 13 dicembre 2011 “un insieme di unità di vendita di una derrata alimentare prodotte, fabbricate
o confezionate in circostanze praticamente identiche”. L’art. 3 della predetta Direttiva specifica che “la partita è
determinata in ciascun caso dal produttore fabbricante o confezionatore del prodotto alimentare di cui trattasi o
dal primo venditore stabilito all’interno dell’Unione”. Le indicazioni di cui all’art. 1. par. 1 sono “determinate ed
apposte sotto la responsabilità di uno dei summenzionati produttori”;
produttore: soggetto identificato responsabile della conduzione dei terreni;
trasformatori/confezionatori soggetto identificato che trasforma prodotto destinato alla D.O. acquistato o conto
terzi, conformemente alle specifiche del presente dispositivo di controllo. Il Trasformatore/ Confezionatore può
coincidere con altri soggetti della filiera.
zona di produzione: zona delimitata per la produzione del prodotto a D.O.prevista dal disciplinare.
4. Soggetti coinvolti
Sono assoggettati alle prescrizioni del presente dispositivo di controllo i produttori, gli intermediari, i
trasformatori/confezionatori e gli etichettatori (complessivamente indicati come operatori) che concorrono alla
produzione di una partita di prodotto che si vuole identificare come D.O.
É cura di Agroqualità procedere all'accertamento della conformità dei suddetti soggetti alle prescrizioni del
disciplinare, secondo le modalità e la frequenza riportate nel presente dispositivo di controllo approvato dal
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
4.1 Adesioni al sistema dei controlli
Gli operatori che intendono produrre per la DOP, devono presentare la propria adesione al sistema dei controlli
ad Agroqualità attraverso il modulo “domanda di adesione al sistema di controllo del “Pomodoro San Marzano
dell’agro nocerino sarnese DOP” (moduli MDC3 ed MDC4 a seconda della tipologia di operatore), pagando le
relative quote di iscrizione e controllo. L’importo da pagare, il cui valore è stabilito nel tariffario approvato dal
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Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è da riferirsi alla campagna produttiva.
I produttori sono tenuti a presentare la propria domanda di adesione al sistema dei controlli ad Agroqualità entro
il 30 maggio di ogni anno, mentre gli intermediari, i trasformatori/confezionatori e gli etichettatori devono
presentare la propria adesione entro il 30 maggio del primo anno di adesione; per gli anni successivi al primo
anno l’adesione è tacitamente rinnovata a meno che la ditta non presenti formale rinuncia.
All’atto della presentazione ad Agroqualità della richiesta di accesso al sistema di controllo, i soggetti notificati
nella domanda accettano integralmente i contenuti del piano dei controlli ed assumono la diretta responsabilità
delle attività svolte ai fini della denominazione protetta. Gli operatori s’impegnano ad essere disponibili alle
attività di controllo di conformità che Agroqualità intende effettuare, con o senza preavviso, presso terreni,
strutture, impianti e/o altri siti interessati, al fine di valutare la conformità ai requisiti previsti dal disciplinare ed
alle prescrizioni del presente dispositivo di controllo.
In seguito al ricevimento della domanda (moduli MDC3, MDC4 a seconda della tipologia di operatore),
compilata dai singoli operatori, Agroqualità ne valuta l’accettabilità, riguardo ai requisiti riportati nel presente
dispositivo di controllo. In caso di mancata accettazione, i motivi del rifiuto sono chiaramente riportati nella
comunicazione inviata da Agroqualità.
Con la sottoscrizione e l’invio dei moduli (moduli MDC3 e/o MDC4 a seconda della tipologia di operatore) da
parte di Agroqualità, il contratto acquisisce efficacia ed ha validità per la campagna annuale di produzione per i
produttori agricoli o salvo espressa rinuncia, per tutti gli altri operatori, fino alla scadenza dell’autorizzazione al
controllo da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
4.1.1 Prima adesione al sistema dei controlli
Di seguito sono descritte le verifiche di riconoscimento che Agroqualità effettuerà per ammettere gli operatori
che per la prima volta si iscrivono al sistema dei controlli.
Produttori
I Produttori si iscrivono ogni anno ed Agroqualità predispone ed effettua il controllo sui terreni per verificarne la
rispondenza con i dati dichiarati sui moduli di adesione al sistema dei controlli e la conformità della coltivazione
alle prescrizioni del disciplinare.
•
ubicazione dei terreni nell’area prevista dal disciplinare;
•
specie, varietà/ecotipo.
I produttori che non hanno i requisiti previsti dal disciplinare, non sono iscritti al sistema dei controlli e non
possono produrre per la DOP. L’iscrizione dei terreni idonei è comunicata da Agroqualità agli operatori.
Successivamente alla verifica di riconoscimento iniziale, Agroqualità effettua sugli operatori idonei i controlli
secondo le modalità e le frequenze illustrate nella tabella al cap 6.2 e nell’allegata tabella sintetica dei controlli di
conformità (TDC) .
Intermediari Trasformatori/Confezionatori, Etichettatori
Prima dell’inizio delle attività di movimentazione/trasformazione/confezionamento/ etichettatura, Agroqualità
predispone ed effettua il controllo sugli impianti per verificarne la rispondenza con i dati dichiarati sui moduli di
adesione al sistema dei controlli, le reali condizioni di idoneità degli impianti e delle attrezzature a rispettare le
prescrizioni del disciplinare.
L’iscrizione degli impianti idonei è comunicata da Agroqualità agli operatori.
Eventuali variazioni ai dati contenuti nella domanda di assoggettamento devono essere comunicate ad
Agroqualità entro 15 giorni dal loro verificarsi.
Successivamente alla verifica di riconoscimento iniziale, Agroqualità effettua sugli operatori idonei i controlli
secondo le modalità e le frequenze illustrate nella tabella al cap 6.2 e nell’allegata tabella sintetica dei controlli di
conformità (TDC).
4.1.2 Variazioni alle situazioni di riconoscimento e mantenimento nel sistema
L’adesione per gli operatori (esclusi i produttori per i quali è annuale) si intende tacitamente rinnovata a meno di
esplicita disdetta scritta ad Agroqualità.
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In caso si verifichino variazioni rispetto ai dati comunicati ad Agroqualità e / o variazione ubicazione siti
comunicati o modifiche sostanziali degli impianti, devono essere comunicate ad Agroqualità. In tal caso si
applicano le condizioni previste al paragrafo 4.1.1 con la ripetizione della verifica di iscrizione.
4.2 Ritiro o cessazione dell’attività
Gli operatori (salvo i produttori), che intendano ritirarsi dal sistema dei controlli della DOP”, devono
comunicarlo mediante l’invio della richiesta di rinuncia datata e firmata, ma sarà comunque tenuto al versamento
delle quote di iscrizione e controllo (fisse e variabili) maturate fino alla data di rinuncia.
Gli operatori (salvo i produttori) che cessano l’attività sono tenuti ad inviare comunicazione ad Agroqualità entro
15 giorni dal verificarsi dell’evento.
5. Requisiti di conformità
I soggetti, che intendano partecipare alla filiera produttiva della DOP, devono assoggettarsi al controllo attuato
da Agroqualità e operare in conformità al disciplinare della DOP ed al presente dispositivo di controllo
approvato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Si riportano di seguito i requisiti di
conformità da rispettare nella produzione della DOP. Le prescrizioni sono opportunamente codificate per
identificare le disposizioni ad essi relative nella tabella dei controlli di conformità (TDC) allegata al presente
dispositivo che ne costituisce parte integrante.
A. Identificazione e rintracciabilità
A.1 Ogni fase del processo produttivo deve essere monitorata documentando per ognuna i prodotti in entrata e
quelli in uscita. In questo modo e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di controllo,
delle particelle catastali sulle quali avviene la coltivazione, dei produttori, degli intermediari, dei
trasformatori/confezionatori e degli etichettatori , nonché attraverso la denuncia alla struttura di controllo dei
quantitativi prodotti, e attraverso l’obbligo di operare il confezionamento e l’etichettatura sotto il controllo della
struttura di controllo di cui all’articolo 7 del presente disciplinare di produzione, è garantita la tracciabilità del
prodotto. Tutte le persone, fisiche e giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno assoggettate al controllo da
parte delle strutture di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di
controllo.
B. Zona di produzione
La zona di produzione della DOP comprende i seguenti comuni:
Provincia di Salerno:
L'intero territorio dei comuni di S. Marzano, Scafati, S. Valentino Torio;
Comune di Baronissi.: a nord dal Km 10 della strada S.S. 88 - confine territorio comune di Fisciano, Ponte S.
Chirico - abitato Orignano, ad ovest dal Km 10 della statale 88- località Cariti al di sopra della S.S. 88 - Casa
Fumo - Casa Mari - Casal Siniscalco - 100 m al di sopra della strada S.S. 88, ad est dell'abitato di Origliano Masseria Petrone - Casa Faiella - S. Maria delle Grazie - Strada comunale S. Agnese e Caprecano a sud da Casa
Siniscalchi - Casa Napoli sotto Monticello - Casa Staccarulo - Stradina comunale Staccarulo e abitato
Caprecano.
Comune di Fisciano: da localita: Baliano, i Territori, ad est del proprio confine al Km 12 della S.S. 88, segue
limite comunale fino alla località piazza di Pandola, Madonna del Soccorso, Canfora, Pizzolano, bivio strada
Villa, La Sala, bivio strada Carpineta, località Cappuccino, borgo Penta, fino a località Bolano.
Comune di. Mercato S. Severino: zona nord compresa all'interno della strada provinciale cimitero - Pendino Costa - Priscoli. - Torello - Carifi - Galdo - Ciorani - Piedimonte - torrente Lavinaro - Capocasale S. Vincenzo centro abitato Mercato San Severino - S.S. 88 – Pandola - Acigliano - S. Mango - confine territorio Avellino ferrovia fino a centro abitato Mercato S. Severino (territorio compreso tra la ferrovia e la strada S.S. nazionale)
fino a Grafone; zona sud compresa fra la frazione Curteri -S. Angelo -Ospizio - piazza del Galdo - S. Eustachio
(territorio compreso tra la nazionale e la provinciale Pendino) -Costa - casa Lombardi.
Comune di Siano: da località Torello - limite comunale –strada Castel S.Giorgio Siano - verso nord centro
abitato Siano - cimitero - Campomanfoli fino a ricongiungersi con Torello, Comune di. Castel S.Giorgio: da
Codola - lungo il confine comunale, fino a S.Maria a favore - da qui per Aiello - campo Manfoli. - lungo il
confine comunale fino a Torello. Da frazione S. Croce tutta la zona a sud della S.S. 266 fino a ricongiungersi con
Codola. Comune di Roccapiemonte: intero territorio comunale con esclusione della zona ad est della strada
provinciale Camerelle - S. Severino.
Comune di Nocera Superiore: zona nord - da Masseria La Starza - strada provinciale S. Maria delle Grazie Sant'Onofrio - Croce Mallone Iroma - Materdomini -ad ovest da Masseria La Starza per tutto il confine con il
comune di Nocera Inferiore fino a Croce S. Pietro. Ad est dalla frazione Materdomini - strada provinciale
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Materdomini - casa Rinaldi - Pecorari - linea ferroviaria fino al confine territorio Cava dei Tirreni - loc.
Camerelle. A sud tutta la zona sottostante la S.S. 18 e torrente Cavalola, con inizio da confine territorio Nocera
Inferiore.e fino al confine con Cava dei Tirreni, comune di Nocera Inferiore: l'intero territorio comunale con
esclusione del centro urbano e dell'intera zona a sud della S.S. 18.
Comune di Sarno: l'intero territorio comunale con esclusione della zona N.E. del tracciato: sorgente s. Marino,
Masseria Scarola, ponte Alaria, centro urbano, cimitero, s. Maria della Foce, La Marmora, fino al confine
provinciale.
Comune di Pagani: l'intero territorio comunale con esclusione della zona sud della strada S. Lorenzo -pagani.
Comune di S. Egidio Monte Albino: l'intero territorio comunale con esclusione della zona a sud della strada
intercomunale Angri - Pagani.
Comune di Angri: l'intero territorio comunale con esclusione dell'intera zona a sud dell'acquedotto dell'Ausino.
Provincia di Avellino:
Comune di Montoro Superiore: da sud -frazione di Caliano - strada per s. Eustachio, casa Castello. Ad est verso
cimitero - località Mercatello. Ad est segue il -confine comunale fino a ricongiungersi con località Caliano .
Comune di Montoro Inferiore: da sud -località piazza di Pandola seguendo limite prov.le verso est, incrocio con
linea ferroviaria fino all'incrocio con S.S. 88. Segue zona ovest S.S. 88 fino al limite abitato, Preturo- strada
ferrata. Zona ovest fino a ponte di Borgio -segue fino ad abitato Borgo -località Marcatello, e da qui verso Sud
lungo confine territorio comunale fino ad incrocio strada comunale piano -S. Pietro.
Prosegue a sud per ponte Leone fino a ricongiungersi con P.zza di Pandola .
Provincia di Napoli:
L'intero territorio dei comuni di Boscoreale, Poggiomarino, Pompei, S. Antonio Abate, S. Maria la Carità,
Striano.
Comune di Gragnano: da frazione S. Leone segue strada provinciale Gragnano -Pimonte Castellammare di
Stabia-Pompei -S. Antonio Abate - Lettere fino a ricongiungersi con la frazione S. Leone.
Comune di Castellammare: da strada comunale Gragnano - Castellammare con inizio confine territorio
Gragnano località Sommozzariello; segue linea ferroviaria fino a località Muscariello, devia a est verso località
Tavernola fino a masseria di Somma e continua lungo il confine comunale fino a ricongiungersi con località
Sommozzariello. .
Altri comuni: Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Casalnuovo, Camposano; Castelcisterna, Cicciano,
Cimitile, Mariglianella, Marigliano, Nola, Palma: Pomigliano, Scisciano, S. Vitaliano;
C. Metodo di ottenimento
Coltivazione e raccolta
C 1 varietà/ecotipi coltivati: le piante di pomodoro coltivate devono essere varietà S. Marzano 2 e Kiros (ex
selezione Cirio 3) o di linee ottenute a seguito di miglioramento genetico delle suddette varietà, sempre che, sia
il miglioramento che la coltivazione, avvengano nell'ambito del territorio di cui al paragrafo B;
C 2 caratteristiche della pianta: sviluppo indeterminato di qualunque statura, con esclusione dei tipi
determinati; fogliame ben ricoprente le bacche; maturazione scalare; bacche acerbe con «spalla verde»;
C 3 epoca di trapianto: di norma, deve essere stato eseguito tra la prima quindicina del mese di aprile e la
prima decade di maggio;
C 4 sesto di impianto: minimo deve essere di 40 cm sulla fila e 110 cm tra le file;
C 5 forma di allevamento: deve essere quella in verticale con tutori idonei e fili orizzontali;
C 6 pratiche colturali: sono ammesse, oltre alle normali pratiche colturali, sia la spollonatura che la cimatura.
È consentita la coltivazione in ambienti protetti al fine di proteggere le coltivazioni dall’attacco di parassiti ed
insetti nocivi.non deve essere adottata alcuna pratica di forzatura tendente ad alterare il ciclo biologico naturale
del pomodoro, con particolare riguardo alla maturazione;
C 7 operazioni di raccolta: la raccolta dei frutti è compresa tra il 30 luglio ed il 30 settembre e deve essere
eseguita esclusivamente a mano, in maniera scalare, quando essi raggiungono la completa maturazione, e che
avvenga in più riprese;
C 8 trasporto dei frutti: i frutti raccolti devono essere sistemati e trasportati in contenitori di plastica, la cui
capienza va da 25 a 30 kg. Per il trasporto all'industria di trasformazione, le bacche possono successivamente
essere trasferite in cassoni, singolarmente identificati, in quantità non superiore a 250 kq;
C 9 limite produttivo: la resa massima è di 80 tonnellate per Ha.
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Agroqualità
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
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Trasformazione
C 10 trasporto all'industria di trasformazione delle bacche deve avvenire in cassette di plastica, la cui capienza
va da 25 a 30 kg o, in alternativa, in cassoni in quantità non superiore a 250 kg); i contenitori devono essere
singolarmente identificati;
C 11 materia prima, caratteristiche delle bacche fresche adatte alla pelatura Standard 1:
a. bacca con due o tre logge, forma allungata parallelepipeda tipica con lunghezza da 60 a 80 mm calcolata
dall'attacco del peduncolo alla cicatrice stilare; (è ammessa la presenza di frutti di forma leggermente
irregolare, ma tipica della varietà, purché non interessino più del 5% della partita);
b. sezione trasversale angolata;
c. rapporto assi: non inferiore a 2,2 (± 0,2), calcolato tra lunghezza dell'asse longitudinale e quella dell'asse
trasversale maggiore nel piano equatoriale;
d. assenza di peduncolo (è ammessa una presenza di peduncoli al massimo sull' 1% dei frutti);
e. colore rosso tipico della varietà (è ammessa la presenza di un’area gialla fino ad un massimo di 2 cmq per
frutto purché non interessino più del 5% della partita);
f. facile distacco della cuticola;
g. ridotta presenza di vuoti placentari;
h. pH non superiore a 4,50;
i. residuo rifrattometrico a 20° C uguale o superiore al 4,0% (± 0,2);
j. limitata presenza di fasci vascolari ispessiti nella zona peziolare (fittone).
C 12 materia prima, caratteristiche delle bacche fresche adatte alla pelatura Standard 2:
a. bacca con due o tre logge, forma allungata cilindrica tendente al piramidale con lunghezza da 60 a 80 mm
calcolata dall'attacco del peduncolo alla cicatrice stilare (è ammessa la presenza di frutti di forma
leggermente irregolare, ma tipica della varietà, purché non interessino più del 5% della partita);
b. sezione trasversale tondeggiante;
c. rapporto assi: non inferiore a 2,2 (± 0,2), calcolato tra lunghezza dell'asse longitudinale e quella dell'asse
trasversale maggiore nel piano equatoriale;
d. assenza di peduncolo (è ammessa una presenza di peduncoli al massimo sull’ 1 % dei frutti);
e. colore rosso tipico della varietà (è ammessa la presenza di un’area gialla fino ad un massimo di 2 cmq per
frutto purché non interessino più del 5% della partita);
f. facile distacco della cuticola;
g. ridotta presenza di vuoti placentari;
h. pH non superiore a 4,50;
i. residuo rifrattometrico a 20° C uguale o superiore al 4,0% (± 0,2);
j. limitata presenza di fasci vascolari ispessiti nella zona peziolare (fittone).
C 13 Principali operazioni tecnologiche per la preparazione dei prodotti industriali (pelati) devono essere le
seguenti:
a. pomodori pelati interi: lavaggio e cernita - pelatura - separazione pelli - cernita prodotto inscatolamento - aggiunta liquido di governo a pressione atmosferica o sotto vuoto - aggraffatura sterilizzazione - raffreddamento scatole - magazzinaggio. Preparati in accordo alle buone norme di
produzione;
b. pomodori pelati a filetti: lavaggio e cernita - pelatura - separazione pelli - cernita prodotto - filettatura sgrondatura - inscatolamento - aggiunta liquido di governo a pressione atmosferica o sotto vuoto aggraffatura - sterilizzazione - raffreddamento scatole - magazzinaggio. Preparati in accordo alle buone
norme di produzione.
C 14 resa in prodotto trasformato non puo superare l'80%;
C 15 è consentita l'aggiunta di sale da cucina in misura non superiore al 3% del peso netto. (Il tenore
naturale dei cloruri è considerato pari al 2% del residuo ottico rifrattometrico);
C 16 è consentita l'aggiunta di foglie di basilico;
C 17 è consentita l’aggiunta di acido citrico come coadiuvante tecnologico nel limite massimo di 0.5% del
peso del prodotto.
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Agroqualità
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pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
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C 18 è consentita l’aggiunta di succo di pomodoro, succo di pomodoro parzialmente concentrato, semi
concentrato di pomodoro ottenuto esclusivamente da frutti di pomodoro della varietà S.Marzano 2, Kiros o di
linee migliorate, prodotti nell’Agro Sarnese-Nocerino.
D. Caratteristiche del prodotto
D1
Prodotto finito Pomodori pelati interi:
a. colore rosso tipico della varietà, valutato con metodo visivo (è ammessa una presenza di area gialla fino
ad un massimo di 2 cmq per frutto purché non interessi più del 5% del campione considerato);
b. assenza di odori e sapori estranei;
c. assenza di larve di parassiti e di alterazioni di natura parassitaria costituiti da macchie necrotiche di
qualunque dimensione interessanti la polpa;
d. assenza di marciume interno lungo l'asse stilare;
e. peso del prodotto sgocciolato non inferiore al 65% del peso netto;
f.
bacche intere o comunque tali da non presentare lesioni che modifichino la forma o il volume del frutto
per non meno del 65% del peso del prodotto sgocciolato;
g. residuo ottico rifrattometrico netto a 20° C uguale o superiore a 5,0% con una tolleranza di 0,2%
h. media del contenuto in bucce, determinata almeno su cinque recipienti non superiore a 2 cmq per ogni g
100 di contenuto. In ogni recipiente il contenuto in bucce non deve superare il quadruplo di tale limite;
i.
valore delle muffe, dei pomodori conservati (pomodori e liquido di governo) non superiore al 30% dei
campi positivi per prodotti con un residuo ottico rifrattometrico a 20° C inferiore al 6,0% e, il 40% dei campi
positivi per prodotti con un residuo ottico rifrattometrico a 20° C uguale o superiore al 6,0%;
j.
contenuto totale degli acidi D ed L lattico dei pomodori conservati (pomodori e liquido di governo) non
superiore a 0,4 g/kg;
k. valore del pH compreso tra 4,2 e 4,5;
D2
Prodotto finito Pomodori pelati a filetti:
a. colore rosso tipico della varietà, valutato con metodo visivo; è ammessa una presenza di area gialla fino
ad un massimo di 2 cmq per frutto purché non interessi più del 5% del campione considerato;
b. assenza di odori e sapori estranei;
c. assenza di larve di parassiti e di alterazioni di natura parassitaria costituiti da macchie necrotiche di
qualunque dimensione interessanti la polpa;
d. assenza di marciume interno lungo l'asse stilare;
e. peso del prodotto sgocciolato non inferiore al 65% del peso netto;
f.
bacche tagliate longitudinalmente a spicchi;
g. residuo ottico rifrattometrico netto a 20° C uguale o superiore a 5,0% con una tolleranza di 0,2%
h. media del contenuto in bucce, determinata almeno su cinque recipienti non superiore a 2 cmq per ogni g
100 di contenuto. In ogni recipiente il contenuto in bucce non deve superare il quadruplo di tale limite;
i.
valore delle muffe, dei pomodori conservati (pomodori e liquido di governo) non superiore al 30% dei
campi positivi per prodotti con un residuo ottico rifrattometrico a 20° C inferiore al 6,0% e, il 40% dei campi
positivi per prodotti con un residuo ottico rifrattometrico a 20° C uguale o superiore al 6,0%;
j.
il contenuto totale degli acidi D ed L lattico dei pomodori conservati (pomodori e liquido di governo)
non superiore a 0,4 g/kg;
k. valore del pH compreso tra 4,2 e 4,5;
E. Confezionamento ed etichettatura
E 1 Caratteristiche delle confezioni
Il pomodoro «S. Marzano dell'Agro Sarnese-Nocerino» -DOP- può essere confezionato in contenitori di vetro e
in scatole di banda stagnata di scelta standard D. R. F. (Doppia riduzione a freddo).
Tali caratteristiche fanno salve future modifiche dei contenitori rispondenti ad esigenze tecnologiche e mercantili
nuove o specifiche ma comunque idonee al prodotto in oggetto, nei limiti consentiti dalle vigenti norme
comunitarie in materia.
E 2 Caratteristiche della designazione e presentazione
Sulle confezioni o sulle etichette apposte alle medesime, approvate dal Consorzio (o in mancanza da
Agroqualità), devono essere riportate, a caratteri di stampa chiari e leggibili, le indicazioni:
a. Pomodoro S. Marzano dell'agro Sarnese Nocerino;
b. denominazione di origine protetta, o l’acronimo DOP;
c. pomodori pelati interi, pomodori pelati a filetti;
d. il nome dell'azienda produttrice;
e. la quantità di prodotto effettivamente contenuto in conformità alle norme vigenti;
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Agroqualità
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f. la campagna di raccolta e trasformazione;
g. la data di scadenza;
h. il simbolo grafico specifico (logo).
Cerchio di stile grafico a tratto semplice e curvilineo affinché le immagini siano di facile comunicazione. I
colori sono primari e forti: il rosso del pomodoro, il verde delle foglie ed il bianco che contorna il marchio
richiama i colori della bandiera nazionale e sono in primo piano. Ad essi sono aggiunte sfumature di marrone
per il tratto stilizzato del Vesuvio, fino ad arrivare ad un forte giallo per dare solarità all'immagine tutta; dal
basso verso l'alto, infine, il blu che teorizza l'abbraccio del mare a tutto il nostro territorio. La dicitura
“Pomodoro S. Marzano dell'agro Sarnese Nocerino” è stata posizionata intorno ad un primo cerchio usando i
colori verde su bianco. Al centro del primo cerchio, in primo piano, troviamo l'immagine del classico
grappolo di pomodoro S. Marzano.
Caratteristiche tecniche: Font usato per il testo: Gill Sans MT condensed;
colori nominati:
c: 24
c: 100
c: 4
c: 32
c: 100
c: 15
c: 7
c: 16
m: 99
m: 0
m: 16
m: 45
m: 20
m: 4
m: 12
m: 7
y: 97
y: 100
y 83
y: 99
y: 0
y: 15
y: 18
y: 7
k: 0;
k: .100
k: .0;
k: 1;
k: 0;
k: 0;
k: 0;
k: 0.
i.
I caratteri con cui sono indicate le dizioni, devono essere della medesima dimensione, grafica e colore,
raggruppati nel medesimo campo visivo e presentati in modo chiaro, leggibile, indelebile e
sufficientemente grandi da risaltare sullo sfondo sul quale sono riprodotti, così da poter essere distinti
nettamente dal complesso delle altre diciture o dagli altri disegni.
j. la dicitura “ “Certificato da Organismo di Controllo autorizzato dal Mipaaf”
k. gli estremi di pubblicazione del disciplinare: GU n° 4 del 07 01 2011 suppl. ord. N° 6;
l. il numero di etichetta;
m. Inoltre alla denominazione protetta è vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione diversa da quella
prevista nel disciplinare ivi compresi gli aggettivi "extra, scelto, selezionato, superiore, tipo, ecc. "
n. è consentito l'uso d'indicazioni che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi privati purché
non abbiano significato laudativo e non siano tali da trarre in inganno l'acquirente e consumatore.
6. Piano dei controlli
6.1 Generalità
Il prodotto destinato alla DOP è sottoposto a controllo di conformità al disciplinare di produzione ed al
presente dispositivo di controllo.
I controlli possono essere suddivisi in:
controlli interni (autocontrollo), corrispondenti alle attività di verifica e registrazione svolte dagli
operatori a fronte dei requisiti di conformità richiamati nel § 5, nella documentazione che costituisce il
dispositivo di controllo approvato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
controlli esterni (controlli di conformità): attuati da Agroqualità, che corrispondono a verifiche
documentali e ispettive svolte sul processo/strutture degli operatori e prove sul prodotto.
Gli operatori devono rendersi disponibili alle attività di controllo che Agroqualità intende effettuare, presso le
proprie strutture e/o altri locali di interesse, al fine di valutare la conformità ai requisiti previsti dal disciplinare
di produzione della DOP ed alle prescrizioni del presente dispositivo di controllo.
Nell’allegata tabella sintetica dei controlli di conformità -TDC- svolti a fronte del disciplinare sono specificati,
in riferimento alle diverse fasi di processo di produzione, i controlli e le attività che gli operatori devono
attuare per identificare le proprie partite di prodotto come DOP e la tipologia e le frequenze dei controlli di
conformità svolti da Agroqualità.
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6.2 Frequenza annuale delle verifiche ispettive
Il dettaglio delle frequenze e la tipologia dei controlli svolti da Agroqualità sono descritti nella seguente
tabella A in cui si riporta lo schema della frequenza annuale delle verifiche ispettive.
Tipologia di
Operatore
Tipo di
verifica
% di verifica
Frequenza verifica
iscrizione
100% dei richiedenti
All’ iscrizione
controllo
annuale
35% delle superfici
iscritte
Durante la coltivazione
e la raccolta
iscrizione
100% dei richiedenti
Alla prima iscrizione e
in caso di cambiamenti
controllo
annuale
100 % degli iscritti
Secondo le frequenze
previste alla tab B
Prove di
laboratorio
100% dei lotti
100% dei lotti
Produttore
Intermediari
Trasformatori/
Confezionatori
etichettatori
Prodotto finito
Fase critica
controllata
Congruenza con
quanto riportato e
dichiarato sulle
domande di adesione
Metodo di
ottenimento,
rintracciabilità
Congruenza con
quanto riportato e
dichiarato sulle
domande di adesione
Processo di
trasformazione /
confezionamento
etichettatura,
rintracciabilità
Caratteristiche di cui
al p.to 5 D
Tab B numero di verifiche proporzionate al volume lavorato:
numero di verifiche sugli intermediari in proporzione al prodotto movimentato
fino a T 250,00
Numero verifiche = 1
fino a T 750,00
Numero verifiche = 2
fino a T 1.500,00
Numero verifiche = 3
Oltre T 1.500,00
Numero verifiche = 4 e + 1 ogni ulteriori 1.000 T
numero di verifiche sui Trasformatori/Confezionatori in proporzione alle giornate di lavorazione
fino a 7
Numero verifiche = 1
fino a 15
Numero verifiche = 2
Oltre 15
Numero verifiche = 3 e + 1 ogni ulteriori 10
numero di verifiche sugli etichettatori in proporzione ai lotti etichettati
fino a 10
Numero verifiche = 1
fino a 25
Numero verifiche = 2
Oltre 25
Numero verifiche = 3 e + 1 ogni ulteriori 20
Inoltre verranno effettuate 3 verifiche aggiuntive a sorteggio sul totale dei soggetti operanti come intermediari,
trasformatori/confezionatori ed etichettatori. Il sorteggio è svolto a cura del ICQRF con il metodo di estrazione
dei numeri casuali sulla base del numero totale dell’aziende inserite nel sistema di controllo che Agroqualità
comunicherà all’ICQRF entro il 20 luglio di ogni anno.
Oltre alle verifiche ispettive di cui sopra è prevista la presenza di un osservatore incaricato da Agroqualità
durante la fase di lavorazione per il riconoscimento varietale del prodotto fresco, da effettuarsi presso i
trasformatori/confezionatori. La frequenza dei controlli è svolta presso gli operatori in proporzione della quantità
di prodotto trasformato, da ognuno di essi, secondo la seguente tabella C:
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osservazioni sulla conformità della materia prima trasformata
fino a 100.000 kg.
Numero osservazioni = 1
fino a 750.000 kg.
Numero osservazioni = 2
fino a 1.500.000 kg.
Numero osservazioni = 3
Oltre 1.500.000 kg.
Numero osservazioni = 4 e + 1 ogni ulteriori 1.500.0000 kg.
Sono esclusi gli operatori che effettuano il confezionamento esclusivamente in vetro trasparente. Qualora la
verifica di controllo non sia svolta in concomitanza con le attività di lavorazione, essa sarà effettuata su base
documentale. Pertanto, i soggetti della filiera iscritti nel sistema di controllo devono conservare tutta la
documentazione derivante dall’autocontrollo e renderla disponibile ai controlli di conformità svolti da
Agroqualità.
La segnalazione del prodotto ritenuto non conforme comporta l’esclusione dello stesso. Qualora il
trasformatore/confezionatore contesti la valutazione dell’osservatore, si procede al prelevamento di 3 controcampioni (3 aliquote di 2 kg, di cui 2 aliquote sono conservate dall’osservatore ed 1 è lasciata, come controcampione all’azienda). Entro 5 giorni viene convocata una commissione di valutazione composta da 3 esperti di
cui 1 nominato dal Consorzio di Tutela (rappresentante della parte agricola), 1 nominato da Agroqualità ed un
esperto nominato in concerto fra le parti. Le delibere sono assunte a maggioranza dei presenti. La decisione
della commissione è inappellabile. Il costo del funzionamento della commissione è a carico della parte
soccombente.
Il trasformatore/confezionatore a cui è stata contestata la conformità di partite di prodotto fresco può comunque
procedere alla loro trasformazione, segregando il prodotto ottenuto, in attesa dell’esito della decisione della
Commissione. La precisa registrazione, da parte dell’azienda, dell’ordine di immissione dei bins/cassette
nell’impianto, dei tempi di lavorazione (es. marcatura oraria) consentirà l’eventuale declassamento delle sole
quantità di prodotto realizzate con la materia prima giudicata non conforme.
Agroqualità si riserva di disporre l’esecuzione di verifiche ispettive supplementari in caso di indebiti ritardi nella
comunicazione dei dati (mancata risposta ai solleciti) ed ogniqualvolta dall’esame dei dati comunicati emergano
dubbi circa la conformità delle forniture e delle situazioni produttive.
6.3 Documentazione di accompagnamento del prodotto
Le partite di prodotto destinate alla DOP devono essere supportate dalla seguente documentazione:
documenti di trasporto (DDT)* contrassegnati dal destinatario;
indicazione di “pomodoro S. Marzano 2 e/o Kiros destinato alla DOP “ del cedente.
Tale documentazione permetterà di ricostruire “la storia” della produzione del lotto/partita e di verificarne la
conformità.
Al momento di accettare la partita di prodotto, il ricevente deve controllare la documentazione di
accompagnamento e siglare ogni documento, a conferma dell’esito positivo della verifica.
* In caso di Operatori non obbligati alla compilazione dei DDT, la consegna del prodotto al ricevente, sarà testimoniata da una ricevuta
rilasciata dall’Operatore, che ne deve conservarne copia, contenente gli elementi previsti per il DDT.
** Nel considerare queste prescrizioni, si osservi che le registrazioni delle attività di
ottenimento del prodotto e di
trasformazione/confezionamento etichettatura, come ogni altra registrazione, possono essere registrate con documentazione qualsiasi,
purché siano previste almeno le voci presenti atte a dimostrare la conformità al disciplinare e la tracciabilità del prodotto. Per le
registrazioni possono essere utilizzati anche sistemi informatici.
6.4 Documenti di trasporto
I documenti di trasporto (DDT) o il documento sostitutivo devono chiaramente indicare, oltre a data, quantità e
mittente e destinatario, per ogni partita di prodotto destinata a DOP; ed inoltre:
•
produttore (elenco se più di uno) e numero e peso* dei contenitori (per singolo produttore)
la dicitura “pomodoro S. Marzano 2 e/o Kiros destinato alla DOP “ (o diciture similari).
* lordo/Netto anche indicativo se proveniente direttamente dal produttore.
Ove sia trasferito prodotto da etichettare dal trasformatore all’etichettatore, nel documento di accompagnamento
devono essere indicati il lotto e gli estremi dell’approvazione dell’etichetta e della numerazione da parte del
Consorzio,
Nel documento di accompagnamento per il trasferimento di etichette tra trasformatore ed etichettatore devono
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essere indicati anche il lotto da etichettare e gli estremi dell’approvazione dell’etichetta e della numerazione da
parte del Consorzio,
6.5 Prescrizioni accessorie
Operatori della filiera
È cura di ogni operatore verificare la documentazione relativa alla rintracciabilità e siglarla come registrazione
del controllo avvenuto.
Separazione delle produzioni agroalimentari a denominazione protetta da altre generiche. Identificazione
della materia prima.
Gli operatori iscritti devono mantenere separati temporalmente o spazialmente il prodotto generico da quello
destinato alla DOP. In particolare nel caso in cui le produzioni vengano separate “spazialmente” gli operatori
dovranno identificare i terreni, le linee di confezionamento e gli impianti utilizzati. In caso di separazione
temporale gli operatori dovranno raccogliere, lavorare e confezionare il prodotto convenzionale in periodi
differenti rispetto al prodotto destinato alla DOP. Il rispetto della separazione delle produzioni sarà oggetto di
verifica da parte di Agroqualità nel corso delle verifiche ispettive.
Il prodotto fresco idoneo alla D.O. posto nei contenitori, deve essere sempre identificato mediante cartellini
identificativi. In particolare, i contenitori (cassette da 25 a 30 kg o cassoni con peso non superiore a 250 kg), a
partire dal produttore e fino al conferimento al trasformatore, devono essere singolarmente identificati con il
nome e/o il logo del prodotto, codice e nome/cognome produttore, il numero del contenitore e riportando anche
sul DdT il codice del produttore agricolo; nel caso provengano da produttori che hanno più corpi, con il codice
di rintracciabilità (N° progressivo corpo) che consenta di risalire al corpo da cui il pomodoro è stato raccolto.
Produttori
I Produttori, possono operare esclusivamente all’interno dell’area definita al par 5 B. Devono registrare gli
interventi colturali e tenere a disposizione degli ispettori i quaderni di campagna (o documenti sostitutivi) per la
verifica delle operazioni colturali, devono accertarsi di aver rispettato le prescrizioni di coltivazione disciplinate
(par 5. C Metodo di ottenimento, coltivazione e raccolta). È cura di ogni Operatore verificare la documentazione
di trasporto o sostitutiva e siglarla come registrazione del controllo avvenuto; nel caso il produttore raccolga da
più corpi, il documento di trasporto dovrà precisare il corpo di provenienza. I produttori devono tenere
registrazione del materiale di propagazione eventualmente acquistato destinato alla coltivazione della D.O.P. E’
cura di ogni Operatore accertarsi di conferire il prodotto ad operatori iscritti alla denominazione. Gli elenchi
possono essere richiesti ad Agroqualità.
• In caso di autoproduzione di seme deve essere comunicata ad Agroqualità entro il 31 dicembre dell’anno di
produzione la quantità in grammi di seme posseduta. La mancata denuncia del seme in giacenza non ne consente
l’utilizzo quale materiale di riproduzione ai fini del riconoscimento del prodotto a D.O.P.
Intermediari
Gli intermediari possono movimentare il prodotto destinato a DOP esclusivamente all’interno dell’area definita
al par 5 B. Inoltre devono assicurare le seguenti condizioni:
• nel caso il produttore raccolga da più corpi, l’indicazione del corpo di provenienza deve essere registrata e
custodita dall’intermediario.
• il prodotto in uscita, destinato a DOP, deve essere accompagnato da apposita documentazione (DdT o altro
documento equivalente) che indichi chiaramente, oltre alla data ed il numero del documento e mittente/
destinatario:
peso* (lordo/netto) del prodotto trasportato e numero dei contenitori;
elenco (codice e cognome-nome ) dei produttori con n e peso dei contenitori di ognuno
* lordo/Netto anche indicativo se l’intermediario non dispone di pesa
•
dicitura “pomodoro S. Marzano 2 e/o Kiros destinato alla DOP”
la documentazione deve essere trasmessa, contestualmente all’uscita del prodotto dall’intermediario, ad
Agroqualità a mezzo fax o e mail;
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•
entro il 15 ottobre devono essere trasmessi i dati relativi alla quantità totale di produzione immessa nel
circuito tutelato suddivisa per fornitori e destinatari.
Trasformatori/Confezionatori
I trasformatori/confezionatori possono operare esclusivamente all’interno dell’area definita al par 5 B. Inoltre
devono assicurare le seguenti condizioni:
•
comunicare ad Agroqualità il calendario di lavorazione o effettuare un preavviso 48 ore prima della
lavorazione;
•
rendicontare ad Agroqualità entro 7 giorni dalla produzione dei lotti (con elenco e quantità conferite dai
singoli produttori, n° e data documento di trasporto, numero, formato e peso complessivo delle confezioni
ottenute, brix del succo);
•
registrare, per lotto certificato (formato, numero pezzi, peso, etichetta impiegata e destinazione -Italia, UE,
extra UE), della movimentazione a qualsiasi titolo del lotto e rendicontazione finale ad Agroqualità delle
uscite del prodotto fino all’azzeramento della giacenza del lotto. I lotti non etichettati non possono essere
trasferiti al di fuori dell’area indicata al punto 5 B.
•
I pallet di prodotto non etichettato destinato all’etichettatore devono essere identificati con l’indicazione del
lotto e della numerazione del pallet e di scatole del singolo pallet.
•
Comunicare ad Agroqualità, entro 7 gg, il trasferimento all’etichettatore del prodotto da etichettare.
Etichettatori
Gli etichettatori possono operare esclusivamente all’interno dell’area definita al par 5 B. Inoltre devono
assicurare le seguenti condizioni:
• comunicare ad Agroqualità la pianificazione delle attività di etichettatura possibilmente con un preavviso di
48 ore prima della lavorazione;
•
registrare, per lotto etichettato (formato, numero pezzi, peso, etichetta impiegata e destinazione -Italia, UE,
extra UE-), della movimentazione a qualsiasi titolo del lotto e rendicontazione finale ad Agroqualità delle
uscite del prodotto fino all’azzeramento della giacenza del lotto. I lotti non etichettati non possono essere
trasferiti al di fuori dell’area indicata al punto 5 B.
6.6 Etichettatura
Poiché il disciplinare contiene prescrizioni in merito alle informazioni contenute in etichetta, le etichette devono
essere approvate dal Consorzio di Tutela autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali o
in sua assenza da Agroqualità prima del loro utilizzo. In caso di assenza di un Consorzio di Tutela autorizzato, è
cura di ogni operatore titolare di etichetta inviare ad Agroqualità le bozze delle etichette che intende utilizzare
per il prodotto DOP e attenersi alle indicazioni fornite. Agroqualità rilascia l’attestazione di conformità
dell’etichetta nei cinque giorni lavorativi successivi al ricevimento della bozza modificata sulla base delle
indicazioni fornite per renderla conforme al disciplinare ed al presente dispositivo di controllo.
Il Consorzio di tutela autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, o in sua assenza
Agroqualità Spa, approva le etichette e rilascia, sulla base dei quantitativi attestati da Agroqualità, una
numerazione progressiva da apporre in etichetta.
6.7 Iter per il rilascio della attestazione di conformità (prove sul prodotto finito da etichettare)
Il processo attraverso il quale viene rilasciata l’attestazione di conformità con conseguente possibilità di
etichettare il prodotto con la Denominazione Protetta, si articola nelle fasi di seguito descritte.
a) Il confezionatore che intende iniziare l’attività di etichettatura come DOP deve inviare ad Agroqualità, il
modulo MDC7 “Richiesta verifica lotto”.
b) Agroqualità incarica l’ispettore e gli comunica i dati necessari per svolgere il prelievo per le prove chimico
fisiche e sensoriali.
c) L’ispettore incaricato da Agroqualità contatta e concorda con l’operatore la data in cui effettuare il prelievo.
d) L’ispettore procede al prelievo del prodotto (un campione per lotto), il prodotto è prelevato dai
depositi/locali di stoccaggio. Il campione e costituito da 3 aliquote di 5 contenitori per ogni aliquota, scelti a
caso tra i bancali. 2 aliquote sono lasciate in custodia all’operatore, 1 è inviata al laboratorio.
DC Pomodoro San Marzano Rev. 00-060814.doc
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Agroqualità
e)
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
DC pomodoro S.Marzano
dell’agro sarnese - nocerino
Rev.00 del 23/07/14
L’ispettore durante l’ispezione, accerta la conformità della rintracciabilità della partita di prodotto oggetto di
campionamento, verificando la documentazione elencata al paragrafo 6.3 del presente dispositivo.
L’ispettore trasmette tempestivamente il verbale ad Agroqualità che rilascia ad esito positivo delle prove di
laboratorio l’attestazione di conformità. Nel caso di non conformità dei parametri riportati nel rapporto di prova
del laboratorio, Agroqualità comunica all’operatore la non idoneità del lotto.
6.7 Esiti delle prove
In caso di esito conforme delle prove, si può ritenere completata l’attività, di valutazione sul prodotto.
In tal caso l’operatore trasmette l’attestazione di conformità al Consorzio di tutela che rilascia all’operatore la
numerazione progressiva da inserire nell’etichettatura.
In caso di esito non conforme della prova si procede, su richiesta del detentore del lotto, ad una seconda prova
sui parametri non conformi. Nel caso in cui l’esito della seconda prova sia conforme, Agroqualità ritiene
completata l’attività di valutazione di conformità del lotto. Le modalità per la richiesta della ripetizione delle
prova è riportata al paragrafo 8 pt 2.
6.8 Autocontrollo
L’operatore è tenuto a registrare l’esito dei controlli per tutte le attività (autocontrollo) realizzate sotto la propria
responsabilità, in tutte le fasi, dalla produzione al confezionamento; le registrazioni devono documentare la
conformità del prodotto destinato alla DOP o confezionato come DOP.
I trasformatori/confezionatori devono effettuare e registrare il controllo, sulle partite di prodotto fresco in
accettazione, delle caratteristiche definite dal disciplinare per il prodotto, comprese le caratteristiche
determinabili con prove di laboratorio, con la seguente frequenza minima:
fino a T 250,00
fino a T 750,00
fino a T 1.500,00
Oltre T 1.500,00
Numero verifiche = 1
Numero verifiche = 2
Numero verifiche = 3
Numero verifiche = 4 + 1 ogni ulteriori 1.000 T oltre le 1.500 T
7 Gestione delle non conformità
A seguito di verifiche/controlli, effettuati lungo tutta la filiera produttiva sul processo (per valutare la corretta
esecuzione delle operazioni svolte) e sul prodotto, si possono rilevare delle non conformità.
Per “non conformità” si intende il mancato soddisfacimento dei requisiti di processo e di prodotto indicati nel
disciplinare e nel presente dispositivo di controllo cui tutti gli operatori coinvolti nella filiera produttiva devono
attenersi per produrre e/o identificare partite di prodotto come DOP pomodoro S Marzano dell’agrosarnese
nocerino. Le non conformità possono essere rilevate sia dagli operatori sia da Agroqualità quale organismo di
controllo autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per espletare i controlli di
conformità. Tutte le non conformità rilevate devono essere gestite. Lo scopo della gestione delle non conformità
è quello di definire le attività da svolgere per assicurare che il prodotto non conforme ai requisiti specificati nel
disciplinare non sia commercializzato come DOP pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino A tal fine è
necessario procedere ad identificazione, documentazione, valutazione e risoluzione di eventuali non conformità.
Di seguito sono descritte, in base ai soggetti coinvolti nella filiera della denominazione “pomodoro S Marzano
dell’agro sarnese nocerino”, le modalità di gestione delle non conformità rilevate.
7.1 Gestione delle non conformità da parte degli operatori
Se gli operatori coinvolti nella filiera della denominazione “pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino”
rilevano delle non conformità relative al processo o al prodotto, essi devono procedere alla loro gestione secondo
le seguenti modalità:
tenere una registrazione delle non conformità rilevate su opportuna documentazione e definire le
modalità e le responsabilità per la gestione del prodotto non conforme in modo da riportarlo, quando
possibile, all’interno dei requisiti di conformità;
DC Pomodoro San Marzano Rev. 00-060814.doc
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Agroqualità
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
DC pomodoro S.Marzano
dell’agro sarnese - nocerino
Rev.00 del 23/07/14
in caso la non conformità sia tale da non consentire il ripristino delle condizioni di conformità, fornire
evidenza che il prodotto non sia stato destinato alla DOP pomodoro S Marzano dell’agro sarnese
nocerino
in caso, all'atto dell'immissione al consumo, emergano delle non conformità tali da non permettere il
ripristino delle condizioni di conformità, dare evidenza che il prodotto confezionato non sia
commercializzato come DOP “pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino”;
comunicare tempestivamente ad Agroqualità le non conformità rilevate ed i provvedimenti presi.
7.2 Gestione delle non conformità da parte di Agroqualità
Durante i controlli di conformità gli ispettori possono osservare delle non conformità. E’ loro cura stabilire se
possano essere classificate come:
non conformità gravi: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al
sistema di gestione o al prodotto che determina la non rispondenza ai requisiti previsti dal disciplinare.
Il prodotto non può essere identificato come DOP “pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino”;
non conformità lievi: mancato soddisfacimento di un requisito relativo al processo produttivo, al
sistema di gestione o al prodotto che non pregiudica la rispondenza ai requisiti previsti dal disciplinare.
Il prodotto può essere identificato come DOP “pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino”;
Le non conformità gravi, che si dovessero presentare durante i controlli di conformità effettuati da Agroqualità,
sono gestite attraverso l'identificazione del prodotto non conforme che non può essere destinato alla
denominazione “ pomodoro S Marzano dell’agro sarnese nocerino. Ove necessario, si procede all'eventuale
smarchiatura delle confezioni (in caso il prodotto sia stato già identificato come DOP pomodoro S Marzano
dell’agro sarnese nocerino
Tutte le non conformità gravi saranno notificate all’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e repressione
frodi dei prodotti agroalimentari. Laddove la verifica della risoluzione della non conformità grave non fosse
possibile a livello documentale, sarà prevista una verifica di controllo supplementare. Tale controllo sarà
aggiuntivo rispetto alla percentuale di controlli annuali prevista e dovrà comportare la verifica della rimozione
delle cause delle non conformità riscontrate in precedenza, oltre alla verifica degli altri elementi di conformità.
L’esito della verifica sarà verbalizzato sullo stesso modulo di non conformità rilasciato all’operatore. Il prodotto
lavorato fino al rilievo della non conformità grave potrà essere utilizzato per la produzione di pomodoro S
Marzano dell’agro sarnese nocerino” DOP.
8 Ricorsi
Contro le decisioni prese da Agroqualità, l’operatore ha facoltà di fare ricorso entro trenta giorni dalla data del
rilievo delle non conformità inoltrandolo, tramite raccomandata a.r., all’Organo decidente i ricorsi, esponendo le
ragioni del dissenso.
1.
Agroqualità provvede a dare conferma scritta dell’avvenuta ricezione del ricorso e rende disponibile la
documentazione alla Consulta che deve rispondere entro trenta giorni dal ricevimento dello stesso. Per
giustificati motivi la Consulta può esprimersi entro 60 giorni dal ricevimento dello stesso. La Consulta
nominata dal Consiglio di Amministrazione, è costituita in modo da garantire l’equilibrio degli interessi
coinvolti e l’imparzialità di giudizio. Le spese relative al ricorso sono a carico della parte soccombente.
2. Limitatamente alle decisioni prese da Agroqualità sulle prove analitiche, l’operatore ha facoltà di
richiedere la ripetizione del/i valore/i non conformi. La richiesta della ripetizione delle prove deve
pervenire ad Agroqualità entro 30 giorni a decorrere dalla data in cui l’azienda interessata ha ricevuto
comunicazione dell’esito negativo. Per la ripetizione delle prove si utilizza una delle aliquote del
campione depositate presso l’azienda. Le spese sostenute per la ripetizione delle prove sono a carico
della parte soccombente. La mancata presentazione del ricorso entro i termini indicati comporta che la
partita di prodotto cui si riferisce il campione analizzato sia definitivamente dichiarata non conforme.
DC Pomodoro San Marzano Rev. 00-060814.doc
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Agroqualità
Dispositivo per il controllo di conformità della DOP
pomodoro S.Marzano dell’agro sarnese - nocerino
DC pomodoro S.Marzano
dell’agro sarnese - nocerino
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9 Modulistica collegata al presente dispositivo di controllo
Modulistica per la domanda di assoggettamento ad uso degli operatori della filiera produttiva:
NOME MODULO
DESCRIZIONE CONTENUTO
UTILIZZO
MCD3 “domanda di adesione al sistema di controllo del Contiene la manifestazione della volontà di adesione al
Devono essere presentati ad Agroqualità dai produttori della
“Pomodoro San Marzano dell’agro nocerino sarnese” sistema dei controlli di Agroqualità del produttore e la
filiera
DOP – Produttore”
dichiarazione della conoscenza dei documenti prescrittivi da
rispettare per poter produrre in conformità ai requisiti previsti
per la DOP.
MCD4 “domanda di adesione al sistema di controllo del
“pomodoro S- Marzano dell’agro nocerino sarnese”
DOP –
intermediari/trasformatori/confezionatori/etichettatori”
MDC7 “Richiesta verifica lotto “
DC Pomodoro San Marzano Rev. 00-060814.doc
Contengono la manifestazione della volontà di adesione al
Devono essere presentati ad Agroqualità dagli intermediari dai
sistema dei controlli di Agroqualità da parte
trasformatori/confezionatori e dagli etichettatori della filiera
dell’intermediario del trasformatore/confezionatore e
dell’etichettatore e la dichiarazione della conoscenza dei
documenti prescrittivi da rispettare per poter produrre in
conformità ai requisiti previsti per la DOP.
Contiene la richiesta di procedere al campionamento di un Deve essere inviato ad Agroqualità dall’operatore.
lotto di prodotto per le verifiche di conformità chimicofisiche e sensoriali al Disciplinare.
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