recensione CLAUDE E MARGOT

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recensione CLAUDE E MARGOT
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martedì 22 luglio 2014 – SPETTACOLI – Pagina 50
TEATRO/1. Al Fonato di Thiene il nuovo spettacolo di Theama
Claude e Margot
donne in fuga
verso la libertà
Una commedia deliziosa, leggera, attraversata da un umorismo scintillante e fluido: è godibilissimo l´esito
della trasposizione italiana della pièce francese
Maurizia Veladiano
THIENE
Una commedia deliziosa, leggera, attraversata da un umorismo
scintillante e fluido, che qua e là apre qualche botola, qualche
trabocchetto, qualche piccola insenatura temporale dentro cui la
narrazione si fa più pensosa e sottile, più inquieta e segreta.
“L´incredibile fuga di Claude e Margot”, nuovo allestimento della
Compagnia Theama Teatro diretta da Piergiorgio Piccoli, in cartellone
l´altra sera all´Auditorium Fonato, è la trasposizione italiana della
fortunata pièce francese “Le fuggitive” scritta da Pierre Palmade con
l´amico Christopher Duthuron. Rappresentata in Italia per la prima
volta nel 2009 con Valeria Valeri e Milena Vukotic nel ruolo delle
protagoniste, la commedia racconta la storia di due donne in rotta di
collisione con un mondo che le ha costrette all´angolo, in
un´avvilente posizione di retroguardia. Margot, più giovane e
introversa, cerca di sottrarsi in ogni modo al frustrante status di
casalinga, moglie e madre repressa; Claude, anziana signora dalle
verve folgorante e contagiosa, non ha intenzione di rimanere un
giorno di più nell´ospizio “I gladioli” dove il figlio l´ha proditoriamente
abbandonata. Due donne in fuga, i cui destini s´incrociano in una
notte di tregenda. Ma quello che doveva essere un incontro del tutto
casuale, finirà con il trasformarsi in un´amicizia solida e sincera Una scena di “L´incredibile fuga di Claude
capace di portarle molto lontano. Costruito per rapidi bozzetti in cui si e Margot”, ultimo lavoro di Theama, al
Fonato di Thiene. D. CISCATO|Claude e
enfatizzano le contraddizioni di un mondo femminile tanto Margot sono interpretate da Marina de
affascinante quanto problematico, lo spettacolo trova nella regia di Luca e Anna Zago
Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese un sorridente dinamismo, che
se da una parte consente allo spettatore di seguire in totale
scioltezza lo sviluppo della vicenda, dall´altra lo coinvolge in un´atmosfera densa di richiami e preziose
stratificazioni.
L´esito è assolutamente godibile, soprattutto quando le due protagoniste, abbassata la guardia e messe le
carte in tavola, si lasceranno andare alla loro natura più libera e gioiosa. Una fragilità ammantata di tenera
follia le condurrà infatti a ritrovare se stesse attraverso un doppio viaggio (reale e psicologico)
accompagnato da una progressione interpretativa di notevole finezza espressiva.
Claude e Margot, risolte da Marina de Luca e Anna Zago sull´onda di una trascinante complicità, scavano
dentro se stesse sdrammatizzando con ficcanti battute i motivi della loro insofferenza, determinate a
riconquistare quell´entusiasmo che aveva accompagnato il loro cammino di giovani donne innamorate della
vita e di un futuro carico di progettualità e nuove promesse. Un caleidoscopio di emozioni, un pulviscolo di
sentimenti, un´esuberanza cangiante e mobilissima caratterizzano un percorso che alterna sarcasmo e
ironia a una pensosità guizzante e provocatoria, il tutto declinato lungo traiettorie spesso imprevedibili, in
grado di giocare tra i chiaroscuri di una partitura ampia e originalissima.
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Scoppiettante macchina drammaturgica in otto quadri e altrettanti siparietti di collegamento (non essenziali)
incorniciati dalle scene delicatamente naif di Carloalberto Piccoli, il lavoro ha l´andamento di un irresistibile
divertissement punteggiato da esilaranti equivoci e buffi colpi a sorpresa.
Una mai prevaricante leggerezza ammanta l´intero spettacolo. L´agile impronta registica regala infatti alle
rocambolesche vicissitudini di Claude e Margot coloriture qua e là più affilate e incisive, che le due ottime
interpreti restituiscono in un alzare e levare da cui traspare il cuore profondo di un´identità finalmente
ritrovata e serena.
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