Telemark Knoedel Specchio delle mie brame La

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Telemark Knoedel Specchio delle mie brame La
Buona la prima
“La Cotta”
Telemark Knoedel
Specchio delle mie brame
La parola ai promoter
Coppa del Mondo di Telemark
Modena Skipass apre le porte al “Free”
Le Resorts
Sportler Telemark Festival
N° 6 - Dicembre 2013
www.telemarkmag.it - [email protected]
Avventura
Telemark.
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N° 6 - Dicembre 2013
In copertina: Giuliano Pederiva
Foto di copertina: Archivio Telemark Snow Events
Foto: Archivio Telemark Snow Events
Editore: Telemark Snow Events
www.telemarkmag.it - [email protected]
Sommario Editoriale
Buona la prima
pagina 4
Il 2013 si sta concludendo e gli appassionati di sci sono
nel pieno delle attività. TSE, per organizzare la prossima
stagione 2014, sta lavorando ininterrottamente ormai
“La Cotta”
da alcuni mesi; alla fiera SKIPASS abbiamo avuto grande
pagina 6
riscontro nei confronti del Villaggio dedicato al Telemark
Telemark Knoedel
Paul Grüner ITW
pagina 10
Specchio delle mie
brame chi è il più grande
Telemarker del reame?
pagina 13
La parola ai promoter
pagina 15
Coppa del Mondo di
Telemark
pagina 18
Modena Skipass
apre le porte al “Free”
pagina 20
e altrettanto per i momenti passati in pista.
A distanza di un mese ci siamo ritrovati in Val Senales
e la parte del leone l’ha fatta il “Telemark Impriting”
che continua a suscitare interesse in particolare
verso chi già pratica.
Notiamo con piacere che si stanno avvicinando tanti giovani,
notoriamente alla ricerca di nuove emozioni e nuovi amici,
linfa vitale per uno sport quale il telemark.
Sui social network impazzano i video dedicati,
a realizzarli sono sempre loro, i giovanissimi, nati e cresciuti
in questa società multimediale e quindi abituati a comunicare
l’emozione nell’immediatezza del momento in cui viene vissuta,
le visualizzazioni riportano numeri sempre più importanti
a conferma di una tendenza che sta diventando importante.
Noi siamo pronti per un’altra grande stagione e Voi?
Le Resorts
pagina 22
Sportler Telemark Festival
pagina 27
telemark mag
4
B U ONA L A
di Giuliano Pederiva
Foto di Alberto Sciamplicotti
Rider: Filiberto Daidola
telemark mag
PRIMA
E’ iniziata una nuova
prio
stavano
circuito di Coppa del
stagione e
le prospet-
per essere proposti tre
Mondo e la grossa no-
tive sono davvero in-
eventi di interesse per
vità
teressanti; la neve è
il mondo del telemark.
la Squadra Nazionale
caduta in tempo per la
Cominciamo dal mee-
Italiana capitanata da
realizzazione di eventi
ting “più internaziona-
Davide Dallago, attuale
di spicco come le Uni-
le” al quale l’Italia ha
responsabile
versiadi che si sono
preso parte con la nuo-
e Delegato Fisi in seno
svolte in Trentino dal 6
va Squadra Nazionale
alla FIS.
al 22 Dicembre e le gare
di Telemark: Hintertux.
Il secondo evento è sta-
di Coppa del Mondo di
Insieme agli amici di
to il SAFE & RIDE orga-
Snowboard del 14 e 15
Telemarkfriends,
la
nizzato al Passo di San
Dicembre a Carezza; le
stazione ha proposto il
Pellegrino tra Veneto
Alpi si sono imbiancate
29 e 30 novembre un
e Trentino, dedicato al
a fine Novembre pro-
appuntamento
Freeride
mentre
con
il
è
stata
a
proprio
Tecnico
telemark,
5
Senales 2013 - Skier Andy Parisod - Foto di Arturo Cuel
sci o snowboard, la pa-
sto la presenza di buo-
mente rispolverata e,
rola d’ordine è stata la
na parte degli utenti
a piccoli passi, ripro-
SICUREZZA e la presen-
italiani di questa disci-
posta e raccolta da chi
za delle Guide Alpine
plina.
vuole vivere la monta-
insieme
Una
alle
aziende
stagione
che
si
propone
li dedicati proprio alla
traguardi tra i quali la
Sicurezza, ha attirato
realizzazione di un Ma-
l’attenzione di molti ri-
ster della FISI per i pro-
ders.
fessionisti della neve
E poi si è tenuto in Val
perché questi possano
Senales, il “Telemark
lanciare definitivamen-
aspettando di ricevere
OPENING”, durato una
te
disciplina,
dagli utenti degli sport
settimana intera, dal 25
per un periodo accan-
invernali le attenzioni
al 01 Dicembre e ha vi-
tonata ma ora decisa-
che merita di avere.
questa
importanti
gna a 360 gradi.
produttrici di materia-
Telemark quindi, come
attività
alternativa
accattivante,
e
giovane
e frizzante, di tendenza e completa, che sta
Senales 2013 - Skier Andy Parisod - Foto di Arturo Cuel
telemark mag
6
“La Cotta”
Il ritorno del telemark deve rimanere un fatto senza età, o meglio
al di là delle età dello sci. Come lo stillicidio della neve che si scioglie
sul tetto di una vecchia baita, al sole caldo di una nuova primavera.
(Giorgio Daidola, Dimensione Sci, gennaio 1987, parlando del telemark del futuro)
di Giorgio Daidola
Chi ha letto “La vo-
markers underground pazzi e
co di equilibrio che impegnava
glia”
scatenati di Crested Butte.
corpo e mente, offrendo sensa-
kmag n. 5 di ottobre
A quei tempi non c’era l’imprin-
zioni ineguagliabili, molto simi-
penserà che questo “La cotta”
ting e i maestri specializzati
li a quelle che oggi si provano
ne sia la naturale continuazio-
in telemark non erano ancora
quando si riesce a camminare
ne. Non so se rimarrà deluso o
stati inventati. Per imparare si
su di una slack line. Ovviamen-
sollevato ma sicuramente non
guardavano le foto degli sciatori
te era normale cadere spesso,
è così. In questo articolo non si
genuflessi di inizio secolo (nel
sprofondando nella vera neve,
mio caso quelle di mio papà) e
restituendo così allo sci la stu-
quelle più recenti delle riviste
penda dimensione del gioco.
americane e si cercava di imita-
“Pensate di essere degli uccelli”
re quel “passo in curva”, quella
diceva Morten Aass ad Hinter-
genuflessione lunga e lenta, uno
tux portandosi dietro fuori pista
sci dietro l’altro, che non poteva
senza bastoncini una ventina di
non affascinare. Lo sci esterno
sciatori inesperti di telemark su
era portato bene in avanti con la
di una neve orrenda. “Tenete le
funzione di radar per “capire il
braccia bene aperte come le ali
tipo di neve” e quello dietro ser-
di un angelo alla ricerca dell’e-
viva per timonare. Un gioco di
quilibrio prima di spiccare il
sensibilità che trovava nel fuori
volo - continuava Morten - state
pista l’ambiente ideale. Un gio-
sugli sci fin che potete, cercate
C
sul
Telemar-
parla di sesso, nemmeno metaforicamente, solo di telemark,
di grandi amicizie e di grandi
montagne. Ovvero della mia
cotta senza freni inibitori per
la curva genuflessa nei lontani anni ottanta. Anni ruggenti
davvero, in cui tutto filava liscio,
donne e montagne. Montagne
vissute come fossero donne.
Scusatemi, avevo promesso di
non parlare di donne in questo
articolo ma sono incorreggibile.
Siamo e sciamo seri. Cercherò
di non genuflettermi più davanti all’altare del “sesso che da un
senso al tutto”.
Ho scoperto il telemark nella
primavera del 1982, da solo, su
di un fazzoletto di neve marcia
sul Bondone, la montagna di
Trento, distante dagli occhi dei
curiosi. Sci Tua lunghi e stretti
e scarponi Scarpa di cuoio semplici (senza scarpetta), attacchi
Rottefella three pins. Il tutto destinato al mercato americano, in
particolare al manipolo di teletelemark mag
Skier Luca Boniccioli - Foto di Giorgio Daidola
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l’equilibrio, leggeri e fiduciosi,
prima di cadere” concludeva il
mito norvegese prima di buttarsi giù lungo il pendio, leggero come una libellula. Tutti
cadevano cercando di imitarlo
su quella neve terribile, futuri
istruttori nazionali compresi,
tranne lui. Questo insomma era
l’imprinting di allora. Bisognava cadere per migliorare, per
acquisire sensibilità ed equili-
Skier Giorgio Daidola - Foto achivio Giorgio Daidola
brio. Una vera terapia d’urto.
Però vi assicuro che funzionava.
Quelle tre o quattro curve che si
riuscivano a fare prima di cadere offrivano sensazioni fantastiche. Erano l’inizio della cotta.
Scoprire poi che le curve diventavano cinque o sei riprovando
diventava piacere puro, l’impossibile che diventava realtà. Si
scopriva così il senso profondo
dello sciare, che non ci avrebbe più abbandonato. Da quel
era naturale e piacevole, basata
vuole trovare nuovi adepti fra
sul piegamento armonico del
i tanti giovani scialpinisti. Per
piede e della calzatura, come
raggiungere questo obiettivo
quando si cammina, come nello
bisogna puntare ad un’attrezza-
sci di fondo.
tura più leggera, pur senza arri-
Meglio allora tornare indietro,
vare agli sci stuzzicadenti delle
rottamare NTN, scarponi da Ma-
moderne tutine rigide.
ciste, sci pesanti che sembrano
Ritornando agli anni ottan-
delle tavole? Non direi proprio.
ta, grazie al telemark vissi da
E’ impossibile e non avrebbe
subito eccezionali stagioni di
senso. Ogni epoca ha qualcosa
scialpinismo, fra “rigidi” ami-
three pins 150 gr e gli scarponi
di irripetibile, anche quella at-
ci increduli che mi tolleravano
di cuoio 1200 gr. Gli scarponi
tuale. Nel bene e nel male. L’im-
bonariamente, forse un po’ invi-
flettevano naturalmente ed ab-
portante è analizzare i valori di
diosi della mia cotta.
bondantemente e quindi, oltre a
ogni periodo, senza considerarli
Una cotta che durò a lungo, non
non strappare le viti degli attac-
di principio “superati”, recupe-
si trattava infatti di una infa-
chi (benché ce ne fossero solo
randone il buono anziché igno-
tuazione passeggera. Fu soprat-
tre!), non richiedevano compli-
rarlo o dimenticarlo. Ad esem-
tutto nel 1986 che, perso ogni
cati e pesanti snodi meccanici
pio, la dimensione scialpinistica
freno inibitore, il telermark di-
per risalire agevolmente con le
del telemark è oggi la cosa più
ventò per me la molla per dare
pelli. La progressione in salita
importante da recuperare, se si
senso a un grande progetto: sa-
momento sciare su di una pista
diventò una banalità assolutamente da evitare. Proprio non
si pensava allora al telemark
come disciplina da stazione. Il
telemark era piuttosto sinonimo
di scialpinismo “by fair means”,
con un’ attrezzatura minimalista, leggera e per nulla tecnologica. Gli sci pesavano poco più
di quelli da fondo, gli attacchi
telemark mag
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e l’avventura. Basta volerlo. Basta lasciarsi andare alla cotta.
Basta mettere in cantiere il progetto subito, ad inizio stagione
invernale, per essere pronti
per le prossime vacanze estive.
Un mese di ferie è sufficiente,
l’unico vero problema è infatti
l’acclimatamento alla quota. Il
Muztagata non presenta diffiMuztagata anno 1986: prime curve a telemark a 7564 metri - Foto achivio Giorgio Daidola
coltà tecniche, si arriva in cima
al Padre (Muz) delle montagne
(ata) di ghiaccio (tag) sci ai piedi dal campo base a 4600 metri,
che si raggiunge con i cammelli
dei nomadi kirghisi in un solo
giorno, dalla Karakorum Highway che unisce il Pakistan
allo Xinjiang cinese. Il costo,
comprensivo del volo dall’Italia a Kashgar e dei permessi,
con un ottima agenzia low cost
come Viaggi nel Mondo, si aggira sui 3000 euro. Il dislivello
complessivo in discesa, sempre
Muztagata anno 1986: prime curve a telemark a 7564 metri - Foto achivio Giorgio Daidola
su stupendi pendii, è di circa
2500 metri ma, considerato che
si sale e si scende più volte per
acclimatarsi ai/dai tre campi necessari dopo quello base, il dislivello totale può arrivare a 10000
metri. Pochi, dirà qualcuno, abituato a fare questo dislivello in
mezza giornata utilizzando comodi impianti di risalita.
Ma non è solo il dislivello in discesa che conta. Conta piuttosto
l’esperienza unica di partecipare ad una spedizione e di pro-
lire e scendere un settemila a
obbligatoriamente sul Muztaga-
vare il piacere di campeggiare
talloni liberi, come aveva fatto
ta 7545 m. Ne parlo volentieri
sulla neve. Di gustare l’ebbrez-
alcuni anni prima il canadese
non per vanagloria ma perchè
za delle grandi altitudini con un
Pat Morrow, di cui ero diven-
questa montagna rappresenta
panorama circolare unico, dal
tato un grande amico. Per poi
ancora oggi una stupenda meta
Pamir al Karakorum e al deser-
passare ad un ottomila... Come
alla portata di molti. Il sogno di
to di Takla Makan. Di entrare
per Pat la scelta cadde quasi
ogni sciatore che ama il viaggio
nelle tende degli ultimi kirghisi
telemark mag
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nomadi e di stare bene insieme
gellò anche delle amicizie vere,
colpo della strega che mi lasciò
a loro. Di sciare sulle montagne
che durano a distanza di quasi
piegato in due mentre spalavo
di sabbia di oltre 1000 metri di
trenta anni.
la neve che stava sommergendo
dislivello lungo la strada che
Anche Luca era cotto marcio
la nostra tendina. Ero rimasto
unisce Kasgar al lago Karakul. E
del telemark. Grande sciatore,
potrei continuare.
mi aveva visto genuflesso in
“in piega” costante, bloccato in
Ciò che più ha contato, almeno
Paganella ed era rimasto come
per me, è che il Muztagata ha
folgorato.
dato senso ad un’intera stagione
Diventò anche istruttore na-
di scialpinismo sulle Alpi vissu-
zionale, prima di “emigrare”,
ta con due grandi amici: Luca
in seguito ad una cotta di altro
Boniciolli e Marco Braida. Tre
tipo, negli Stati Uniti. Sapeva
generazioni a confronto: qua-
trasmetterci tutto l’entusiasmo
ranta anni io, trenta Marco, ven-
e la forza fisica della sua età.
piangere insieme di felicità, non
ti Luca. Con la scusa di allenarci
Alto e bello, come modello fo-
la dimenticheremo mai. Come
per il nostro settemila abbiamo
tografico non aveva rivali. Fece
non dimenticheremo mai quel-
rivisitato a talloni liberi quasi
anche la controfigura di Morten
le curve sofferte a 7000 metri,
tutti i quattromila sciabili delle
Aass nel film “The time machi-
alle luci del tramonto con tutto il
Alpi. Si partiva incuranti delle
ne” quando Morten, studente
Pamir ai nostri piedi. L’aria che
previsioni meteo, bisognava al-
di economia a Oslo, non poteva
mancava, i quadricipiti tesi in
lenarsi anche al brutto tempo.
partecipare alle riprese perché
Luca, gran guidatore, veniva a
sotto esami.
uno sforzo estremo sotto il peso
prenderci con la sua auto ogni
Marco, già allora chirurgo affer-
venerdi sera senza bisogno di
mato, era il più determinato di
deciderlo ogni volta. Si macina-
noi, un vero caterpillar sempre
vano centinaia di chilometri per
ottimista anche se gli impegni in
raggiungere il Monte Bianco, la
sala operatoria non gli permet-
Dufour, il Bernina, i quattromi-
tevano di allenarsi e di seguirci
la del Vallese e quelli dell’Ober-
sempre nelle nostre scorriban-
land Bernese. Che scorpacciata
de ai quattro angoli delle Alpi.
delle epoche e delle mode.
di
indimenticabili
Era ovviamente il nostro “medi-
Da questi piaceri forti, da que-
gite! Una vera “grande bouffe”.
co di spedizione”: ricordo l’inie-
sta cotta, nacque il nostro primo
Il tutto grazie a quella fantastica
zione di Voltaren che mi fece a
audiovisivo della serie “Pianeta
cotta per il telemark. Che sug-
7100 metri, per debellare quel
Bianco”.
bellissime
quella posizione non riuscivo
neppure ad entrare nel sacco a
pelo!
Eravamo insomma complementari, eravamo tre generazioni
a confronto e la soddisfazione
di arrivare tutti e tre lassù, di
degli zaini. Avevamo capito una
volta per tutte che se non si soffre non si gode. E che se non si
è cotti fradici non si è capaci ne
di soffrire ne di godere profondamente. Avevamo assimilato
un principio universale, al di là
telemark mag
10
Telemark Knoedel
Paul Grüner ITW
Intervista al cuore morbido dell’ Opening
in Val Senales: Paul Grüner
di Alessia Monticone
Paul, ma la tua famiglia è di
Senales? “Sono Certosino doc,
ma mia nonna era austriaca”.
E il Bellavista?
“Ah, è stato
fondato nel 1896, è stato il mio
primo lavoro a 22 anni. Era il
1987 e nel 1999 sono riuscito a
comprarlo. In realtà nel 1992
sono passato a lavorare all’albergo di famiglia, ma dal 2001
giorni
la mostra svettano i prodotti di
dell’Opening non c’è
bellezza Glacisse realizzati con
pranzo degno di tale
i depositi minerali del ghiac-
nome che non facciamo su al
ciaio e nascosta dietro ad al-
rifugio Bellavista dal Paul. È
cuni libri di montagna scorgo
come il pranzo di Natale, un
una piccola cornice nella qua-
rito. Ma cosa fa di questo rifu-
le si vede un Paul più giovane
gio dal concetto moderno e dal
di qualche anno con a spalle
D
Durante
i
cuore tradizionale una perla?
Innanzitutto le scelte architettoniche, l’arredo poi
lo stile
della cucine e, come direbbero
gli anglosassoni last but not least, il calore con il quale vengono accolti tutti coloro che
varcano la porta del rifugio.
È circa mezzogiorno e le due
sale affacciate sul ghiacciaio
sono prese d’assalto dal pubblico dei telemarker, insieme
ad un amico mi metto vicino
alla stufa ed attendo. Oggi Paul
un agnello dal vello bruno.
Parto proprio da questo spunto e gli chiedo come mai quella
foto e Paul con il suo accento
sudtirolese mi racconta con
piacere che ogni anno a giugno,
dedicare un po’ di spazio alla
sua storia.
Mentre sorseggio una grappa
ai mirtilli che Paul ci ha gentilmente offerto mi guardo
attorno: alcune foto del Bellavista negli anni ‘30 decorano
le pareti in legno, una briosa
musica jazz ci addolcisce le
orecchie, sulle mensole in beltelemark mag
struttura di Certosa”.
Si vede in ogni dettaglio che
Paul ama questo luogo. Mi racconta “Sai, la luce del ghiacciaio ispira. In ufficio ci sono
troppe rogne. Sei qui, seduto
su una roccia e ti vengono le
idee”. Già perché Paul è sicuramente un uomo dalle grandi
e buone idee.
Ha avuto l’ispirazione di aprire
un franchising Knoedel Point
nel 2007; l’idea, è cresciuta
sino a diventare una vera im-
circa 2000 capi ovini vengono
presa che Paul ha venduto ad
portati in transumanza dalla
un investitore rimediando i
Val Senales all’Austria per poi
soldi per il nuovo progetto Gla-
tornare in valle la seconda do-
cisse, una linea di cosmetici,
menica di settembre. Una tra-
dalle creme viso, ai prodotti
dizione tale da 600 anni!
detergenti per il corpo, a nu-
perché, diciamolo, è un uomo
parole e questa volta vogliamo
mia moglie la gestione della
il secondo sabato del mese,
mi ha promesso cinque minuti
molto disponibile, ma di poche
sono tornato su, lasciando a
Rifugio Bellavista Senales - Foto achivio TSE
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trienti per le pelli più esigenti
che trae la sua eccezionalità
dalla Mica Glacial® ovvero i
minerali delle rocce erose dal
ghiacciaio e dall’acqua pura
della sorgente di alta quota.
Si vede che la roccia del pensatore ha dato intuizioni illuminanti al nostro ospite, ma
secondo me le idee non bastano e Paul ha sicuramente dato
prova di avere coraggio ed abilità manageriali di spicco nel
renderle concrete.
Lui gentilmente sorride e mi
risponde “Sai, c’è chi si compra il Porche e chi invece usa i
soldi in altro modo”.
Sarò sincera, il suo modo di
pensare mi piace davvero tanto.
stre ed il tepore della stufa ci
ricordano quanto è piacevole
ogni tanto oziare e chiacchierare per conoscersi.
“Ora preferisco consolidare
ciò che ho costruito, poi magari per i 50 anni vorrei regalarmi una barca a vela con la
quale navigare per i mari del
mondo”.
E il Telemark?
Il quadro della sua personalità
“Conobbi Mariano circa 5 anni
schiva si completa con la genti-
fa. Un tipo carino, gentile. Ini-
lezza delle innumerevoli volte
ziai dandogli una mano per il
che è sceso a prenderci con il
telemark nei week end poi sia-
gatto delle nevi e le volte che
mo riusciti a mettere insieme
l’abbiamo visto spalare, fare
gli operatori della Valle per un
fatica con il sorriso o destreg-
progetto più organizzato com’è
giarsi tra cucina e tavoli con
l’Opening ed ora siamo tutti
leggerezza nonostante sia un
soddisfatti che questo evento
uomo alto tanto quanto il sof-
si stia ripetendo ogni anno con
fitto del suo rifugio e, comun-
successo”.
que sia, è l’unico che si muo-
E tu? Scii anche a telemark
ve tra i travi delle sale senza
vero?
prendersi dei bernoccoli, cosa
“I primi due anni ho sciato
che invece ai più alti di noi ri-
con Mariano. Molto bello, ma
mane sempre un po’ difficile!
i movimenti sono così diversi
Un esempio in barba a chi ri-
rispetto allo sci alpino! E poi
tiene che sulle cime delle mon-
ci vogliono gambe! Gell?! Ma
tagne le persone siano chiuse
è davvero bello da vedere, uno
nei propri orizzonti.
spettacolo”
Paul, un detto dice “non c’è
(n.d.r. per i non tirolesi: Gell
due senza tre”. Canederli, co-
è una forma dialettale, un in-
smetici Glacisse e ora?
tercalare che significa “Vero?,
Sorride mentre il sole che fil-
Capito?)
tra dai doppi vetri delle fine-
E dei “tuoi” telemarker, di noi
Paul Gruner - Foto achivio TSE
Imperdibili
al Bellavista
Canederli agli spinaci
con insalata di crauti,
costine, pasta Speziale,
ma solo se siete preparati
a far fuori un vampiro
o se avete eletto l’aglio quale
vostro antibiotico naturale
prediletto, canederli
al cioccolato.
Una sauna vista ghiacciaio.
Il cartello appeso sulle porte
delle docce al primo piano
“Risparmia acqua, fai la
doccia con un amico/amica”.
Le boccacce davanti
al garage-ski room
specchiato (perché bisogna
rimanere sempre un po’
bambini).
telemark mag
12
s’illumina, guarda l’amico che
mi accompagna, e dice:
“Ma sai che un aneddoto davvero divertente riguarda proprio Alberto e lo stile dei telemarker.
Pensa, uno è venuto un anno
dopo a pagarmi un pranzo che
si era dimenticato di saldare.
Si trattava poi solo di 15€, ma
è stato davvero un signore. Ed
era un telemarker! Avresti dovuto vedere la sua faccia quando si è presentato a pagare il
conto e ha detto con non chalance <Un piatto di canederli,
un quartino di rosso, dolce,
caffè e... ah, il pranzo dell’anno scorso!>
Davvero divertente!
Guardiamo l’ora, tra poco gli
impianti chiudono! E visto il
freddo di questa giornata (circa 20 gradi sotto lo zero) approfittiamo di questo caldo saluto per ricaricarci e scendere
che ti affolliamo sempre volen-
Dai, raccontaci ancora l’aned-
a valle.
tieri la cucina, cosa dici?
doto più divertente che ricordi
L’Opening dura ancora tutto
“Conoscendovi devo proprio
in così tanti anni di gestione
il fine settimana e per domani
dire che in generale avete più
del rifugio.
abbiamo già una certezza: il
stile. Non solo nel vestire, ma
Vedo Paul con le sopracciglia
pranzo al Bellavista e le atten-
anche nei modi di porvi”.
inarcate, intento a vagliare an-
zioni del suo gentilissimo staff!
Wow, grazie!
goli reconditi di memoria poi
Grazie Paul!
telemark mag
13
Specchio delle mie brame
chi è il più grande Telemarker
del reame?
Testo e foto di Arturo Cuel
Al rifugio Bellavista,
parlando. Fuori dal rifugio, al
di essere dei super rider, degli
nella stupenda Val
massimo, potrebbe succederti
eroi dello sci: armoniosi e sti-
Senales, anche per
di inorridire per l’effetto pro-
losi, completamente immersi
gli sbadati è facile imbattersi
vocato dal bis di canederli.
negli sbuffi di powder. Inve-
in una cosa abbastanza singo-
Del resto, la giacca a vento che
rosimilmente proiettati nelle
lare. Lì fuori, di fronte all’in-
indossi non è mica stata testa-
mega produzioni Red Bull che
gresso, c’è un coso. Un parel-
ta per contenere tutto quello
riescono sempre ad incollarci
lepipedo, un enorme cubo di
che ti pappi quando sei sedu-
allo schermo come dei depra-
to con gli amici . Ma si sa, l’O-
vati della neve. Con l’ausilio
pening è anche relax e qui si
della videocamera desidera-
mangia divinamente! Comun-
vamo congelare, chissà ma-
que, lo specchio se ne sta lì,
gari, archiviare per i posteri,
fermo, immobile. Soprattutto
la nostra improbabile imma-
non ti insegue quando scii. Vi
gine. Un’immagine costruita
ricordate la delusione della
con eccessiva fantasia e mas-
prima videoripresa, dopo che
sicce dosi di autocelebrazio-
avevate passato tutta la not-
ne.
tata ad applicare sulle punte
logico che ci eravamo messi
degli sci la Go Pro? Un effetto
davanti, dietro e sopra gli sci e
disastroso! Nel nostro ego più
ovunque si potesse applicare,
smisurato ci immaginavamo
ci aveva scombinato i piani.
A
metallo riflettente, credo sia
un magazzino.
Osservando-
lo meglio c’è proprio scritto
sopra deposito sci. E’ una costruzione particolare perchè
ovunque tu sia, nei dintorni
di quell’affare, ti ci puoi specchiare. E come tutti gli specchi
ti ci vedi. Incredibilmente hai
davanti a te l’immagine speculare di quello che appari in
veste invernale, più o meno
vestito da palombaro montanaro del terzo millennio. E’
Quello scatolotto tecno-
decisamente una situazione
unica, stravagante. A meno
che ognuno di noi non abbia
l’abitudine di specchiarsi in
casa con il casco, scarponi e
maschera addosso. Ebbene,
qui invece, ti puoi guardare
quanto arrivi, quando ti togli
gli sci, quando entri nel rifugio e quando esci. Un surrogato di una videosorveglianza.
Per carità, nulla di male! Il
tutto ha probabilmente il suo
perchè,
architettonicamente
telemark mag
14
mera e distruggere il monitor
per tornare a idealizzare. Migliaia di km macinati, cadute
e scivolate a pelle d’orso per
riappropriarci della fiducia.
Ma con il tempo tutto si aggiusta e siamo nuovamente
qui a solcare liberi e leggiadri
interi versanti e piste nella
magia ancestrale. A riguardare le tracce lasciate dietro di
noi e... a sognare con gli occhi
aperti! Loading please wait.
Senza pigiare nessun tasto
abbiamo rimesso in moto il
rewind mentale che ripercorresse ogni fase gestuale; quel
raggio fluente e piegatissimi
come stessimo in sella ad una
superbike Ducati 999. Okay,
buona pure l’Harley. La mano
che accarezza la neve e lo
sguardo nascosto dietro una
Ricordo che all’inizio sciava-
vicini. Addirittura è mancato
caleidoscopica lente big size.
mo addirittura lontani da oc-
poco – credo solo la cronica
E quegli sci, dei veri rasoi,
chi indiscreti, nessuno dove-
scarsità di denaro - che acqui-
dei Gillette bilama agguerriti
va vederci e le nostre curve
stassimo un biglietto arereo,
nell’intento d’ incidere la su-
vantavano un livello tale di
da tanta era la felicità,
segretezza degno di New Scot-
perficie levigata e compatta.
fiondarci in Norvegia a rende-
land Yard. In quelle occasioni
re omaggio al grande Amun-
ci bastava solo la percezione,
dsen, no! Non si chiamava
la sensazione di essere riusciti
così, lui non sciava? Allora è
a chiudere una curva in Tele-
l’altro, Sondre, bah! Sì, Sondre
mark per vivere un momento
Norheim mi pare, insomma ,
celestiale con tanto di angeli
colui che inventò la curva a
in coro.
telemark.
Anche quando le nostre in-
Ma ecco che dopo esserci
versioni non erano delle vere
guardati sul 42 pollici tutto
opere d’arte: fatte con il ri-
era svanito. La rappresenta-
ghello e se non uguali, di cer-
zione che utopisticamente ci
all’interno di un casco, ha ri-
to molto simili alle manovre
eravamo fatti di noi sembrava
cominciato a fare il suo dove-
eseguite da un neopatentato a
essersi dissolta irrimediabil-
re! Fantasticare e sognare per
bordo di un mezzo cingolato.
mente, per sempre. Abbiamo
sciare, senza mai guardarsi al
Beh, sì, ci siamo andati molto
dovuto spegnere la videoca-
di fuori dell’anima!
telemark mag
per
Oppure di quella volta che nel
park abbiamo staccato l’ombra da terra scivolando sopra
un box alto ben 40 centimeri!!! Inenarrabili momenti di
gloria personale, nemmeno
avessimo disceso il K2, a tallone libero naturalmente. Quella potente arma posta sopra
il collo, spesso trasportata
15
La parola ai promoter
Promoter ITW
di Valentina Bonfanti
P
Per tutti gli esperti
Per dare qualche consiglio ai
dai primi passi sono uniche,
che vantano un rap-
diffidenti: descrivi la tua rela-
presto ci si accorge di quanto
porto intimo con il
zione con il Telemark e le sen-
sia naturale ed armonico pie-
Telemark e per tutti coloro che
sazioni che ti guidano alla ri-
gare nelle curve seguendone
sono, invece, alle prime armi
cerca della piega! Ho imparato
ogni dolcezza o asperità. E’,
con questa disciplina fantasti-
ad amare la montagna grazie
inoltre, sorprendente scopri-
ca, ecco i consigli di qualche
al Telemark un paio di anni
re quanto queste sensazioni
giovane intenditore. Suggeri-
fa, prima di allora il mare ed i
straordinarie siano comuni
menti utili ad effettuare scelte
suoi fondali rappresentavano
tra gli appassionati che, così
consapevoli nell’acquisto dei
per me l’unica ragione di fuga
fortemente, si sentono legati
materiali e mirati a spiegare
dalla quotidianità. Oggi posso
tra loro, aggiungendo alchi-
le sensazioni trasmesse dalla
dire che le “grand bleu” fa an-
mia a qualcosa che già di per
curva in piega. Se vi rimane
cora parte di me, ma le sensa-
se è magico.
un po’ di tempo, prima di cor-
zioni incredibili che riesco a
Massimino Chiocchetti! Quali
rere ad acquistare l’attrezza-
sentire quando scivolo nella
sono i materiali che utilizzi
tura, date un’occhiata online
neve polverosa, giocando con
durante le tue giornate di Tele-
al video degl’intervistati!
la natura tra boschi e pendii,
mark? Utilizzo sci K2 Domain
Diamo la parola a Doriana
non si possono raccontare
che mi permettono di avere
Passaro: per dare qualche
ma solamente vivere. Ricordo
un ottimo controllo in pista,
consiglio ai Telemarker, quali
quanto fossi titubante il primo
in park ed in neve fresca. Per
sono i materiali da te utiliz-
giorno, faceva un gran fred-
quanto riguarda scarponi ed
zati? Per quanto mi riguarda
do, e mi ritrovai nel gazebo
attacchi mi trovo molto bene
la mia massima espressione è
dell’evento TSE con in mano
con l’XR di CRISPI associato ad
nel freeride. Grazie anche agli
sci e scarponi chiedendomi “e
un attacco Hammerhead. Uso
ottimi consigli dei miei tanti
adesso che faccio, non so ne-
bastoni Fatcan ed indosso una
maestri ho scelto i K2 She’s
anche indossarli”. Un uomo
divisa Sessions.
Back con attacco NTN free-
robusto, con la barba bianca si
Come vivi il Telemark? La pa-
dom, corredati da scarponi
avvicinò a me con uno sguar-
rola “Telemark” per me non
scarpa T2 pro. Il trio, che per-
do intelligente e divertito, e mi
rappresenta solamente l’at-
dona al meglio i miei errori,
chiese: “è la prima volta che
trezzatura da sci, bensì un
mi permette di trascorrere in-
scii?”, annuii cercando di na-
modo di vivere ed interpreta-
teri pomeriggi tra neve fresca
scondere l’evidente tensione,
re la montagna. Mi permette
e pista… il compromesso idea-
lui sorrise e disse con grande
di
le per divertirsi e continuare
entusiasmo “e allora andiamo
senza seguire regole fisse,
a crescere tecnicamente senza
no?!”. È iniziato tutto così, le
dandomi la possibilità di ren-
rinunce.
sensazioni che si provano fin
dere ogni curva, ogni salto ed
esprimermi
liberamente
telemark mag
16
“Raggiungere la vetta
può talvolta essere faticoso,
ma l’emozione che regala
la discesa a Telemark
è impagabile, d’altra parte
lo diceva anche W. Bonatti:
chi più in alto sale
più lontano vede,
chi più lontano vede
e più a lungo sogna.
Per questo mi sentirei
di consigliare a chiunque
di provare la curva in piega
e di cercarne le sensazioni.
Solo a quel punto potrete
scegliere se fare parte
di questo mondo, io stessa
ero timorosa, ma oggi
mi sento di affermare
la completa dipendenza”
Doriana Passaro
Masimino Chiecchetti
ogni piega diversi dagli altri.
Io ho praticato per otto anni
Consiglio a chiunque ama
Ciò che mi ha affascinato è
discesa a livello competitivo
sciare di provare questa disci-
stata la possibilità di creare
e dopo aver smesso, ormai 5
plina, ma do un avvertimento:
un mio stile che mi distingue
anni fa, non ho più messo ai
attenzione, il Telemark fa pri-
dagli altri e che mi permette
piedi gli sci da discesa.. tutto
gionieri e difficilmente lascia
di sentirmi a mio agio su ogni
grazie al Telemark! Da quan-
liberi. E’ affascinante vederlo
terreno… dalla pista, alla sali-
do l’ho provato è stato vero e
praticare, ma esercitarlo in
ta, alla discesa in neve fresca.
proprio amore a prima scia-
prima persona è tutta un’altra
Ciao Diana Lazzeri, quali ma-
ta… oggi è la mia più grande
storia!
teriali utilizzi per riuscire a
passione. E’ bello perché non
Sentiamo, infine, il parere di
rispondere al richiamo della
c’è una sciata standard, ognu-
Sabrina Beber! I materiali
curva in piega? Ciao a tutti, i
no può renderlo proprio. No-
che utilizzo sono: sci K2 She’s
materiali che utilizzo sono:
nostante molte volte la voglia
Back, scarpe Crispi Shiver
scarponi Crispi, sci K2 a dop-
di piegare ci porti a far fatica,
Lady, attacchi NTN Rottefel-
pie punta ( così ogni tanto pos-
a sentire i muscoli quasi bru-
la, bastoni Cober, maschera e
so divertirmi ad andare all’in-
ciare, la passione è talmente
casco Giro, outerwear Under
dietro ), bastoni Scott, giacca
grande che quel poco di male
Armor.
DC e pantaloni Rip Curl.
e di fatica passano subito. A
Raccontaci le sensazioni che
Se dovessi descrivere cos’è
volte mi sveglio con la luna
vivi nella sciata a Telemark!
per te il Telemark, da dove
storta, ma mi bastano due
Telemark, che carica! L’ini-
partiresti?
sciata in piega e tutto passa.
ziale sforzo necessario per
Doriana Passaro
telemark mag
17
Diana Lazzeri
Sabrina Beber
imparare a padroneggiare la
solo in pista, ma anche dove
tecnica viene presto ripagato
la neve è polverosa e pronta
con l’energia, l’emozioni e la
ad essere tracciata. Trovo sti-
libertà che solo questa disci-
molanti anche le situazioni
plina può trasmettere. Perso-
più dure come le gite in salita
nalmente, uno degli aspetti
nelle quali ti metti alla prova
che più mi ha sorpreso, è stato
per arrivare fino alla meta
provare le stesse intense emo-
per poi, “camminando” in
zioni che provo quando ballo
discesa, affondare le tue gi-
o suono il pianoforte. Cosi alle
nocchia nella soffice neve. Il
mie due passioni più grandi
tallone libero è sempre una
si è aggiunto il Telemark…
novità, puoi sperimentare e
una danza leggera e tranquil-
testare quanti “passi” vuoi: in
la accompagnata dal suono di
avanti, in dietro, mantenen-
un pianoforte o un energico
do una piega, con l’incrocio
ballo Hip Hop. E’ un movi-
o con un salto e un bel atter-
mento naturale dove ognuno
raggio in piega (o con inchi-
può giocare e personalizzare
no). Ecco quindi che riesci a
la sua discesa: curve larghe
sfogare tutta la tua voglia di
ed eleganti o curvette strette
libertà arrivando a riscoprire
e veloci, sperimentabili non
la montagna.
telemark mag
18
Coppa del Mondo
di Telemark
il punto di vista degli atleti
Appenini che faceva il tifo con
striscioni e trombe, allora sono
scesa al meglio delle mie capacità, con un discreto tempo ma
purtroppo con 8 secondi di penalità. La seconda manche potevo solo migliorare, ed allora con
di Valentina Bonfanti
la stessa serenità ed il sorriso a
32 denti ho fatto una buona gara
con due penalità in meno chiu-
L
Lo scorso fine set-
portabandiera sulle nevi di Rau-
dendo 13esima. A fine giornata
timana
iniziata
ris dal 17 al 18 Gennaio ed ora
la più forte al mondo, una ra-
la Coppa del Mono
diamo la parola a Lena! Com’è
gazza svizzera, ha notato i miei
di Telemark. Le prime gare si
stata la tua esperienza in Coppa
sono svolte a Hintertux duran-
del Mondo? Parliamo in termini
sbagli e mi ha dato delle dritte
te il Freeheel Festival austriaco,
di sensazioni ed emozioni!
evento che segna l’inizio della
La mia prima esperienza di Cop-
stagione del Telemark locale.
pa del Mondo è stata abbastanza
Digitando online le parole “Te-
“casuale”: essendo a Hintertux
lemark World Cup” non si parla
già da qualche tempo per lavo-
d’altro che delle partecipazio-
ro, avevo visto il poster che dice-
ne al primo appuntamento del
va che la località avrebbe ospi-
circuito mondiale di due talenti
tato una competizione di Sprint
italiani: il trentino Davide Dalla-
e Parallelo. Ho colto la palla al
go e la romana Lena Attorresi.
balzo e mi sono subito informa-
I due atleti hanno emozionato
ta su come ed in che modo avrei
il pubblico riuscendo ad ottene-
potuto partecipare. Dopo aver
re ottimi risultati, del tutto ina-
preso i contatti con Davide Dal-
spettati per un team agli esordi.
lago abbiamo fatto 2 weekend a
Davide Dallago, il responsabile
Stubai con la nazionale Tedesca
della squadra, si è posizionato
per avere dei riferimenti e pa-
27esimo nello Sprint di vener-
ragoni su come sarebbe potuta
dì e 35esimo nello Sprint della
effettivamente andare. Arrivata
giornata di sabato. La mitica
alla gara mi sentivo serena, non
Lena, l’unica ragazza italiana
avevo niente da perdere, solo
presente all’evento, si è piazza-
tante occasioni per guardare le
ta 13esima sia nella Sprint di
altre e migliorarmi di manche
venerdì che in quello di sabato,
in manche, infatti le mie penali-
così come nel Parallelo Sprint.
tà si sono abbassate da 8 a 6 a 4.
Un successo che ha lasciato a
Le tue curve in piega hanno la-
bocca aperta anche i Vichinghi
sciato di stucco anche i fenome-
più agguerriti, i quali, tra un
ni del nord! Raccontaci la gara:
consiglio e l’altro, cominciano a
Nella prima gara, come ho già
sentire la pressione dei “paesi
detto, mi sentivo serena, carica
ritardatari”. Avremo la possibi-
e motivata. Sapevo che all’ar-
lità di rivedere in azione i nostri
rivo c’era il club del Telemark
telemark mag
è
per fare meglio! Sono rimasta
veramente sorpresa! Il giorno
dopo mi sono confermata 13esi-
Lena Attorresi
19
ma con un paio di errori nella
seconda manche. L’ultima gara
in programma era il parallelo
in cui ho corso contro la 4 classificata. E’ stata una bella gara,
incredibilmente divertente, ed
anche se non avevo chance di
battere la mia avversaria gli ho
dato del filo da torcere...
Il post gara? Festeggiamenti a
volontà?
Nel post gara c’è molta sportività, tutti aspettano la flower
cerimony e quando c’è l’inno di
qualsiasi nazione tutti si tolgono
il cappello in segno di rispetto.
Durante la Coppa del Mondo
di Hintertux si è svolto anche
l’European Freeheelers Opening, un’immensa riunione di
Telemarker. L’evento mi ha permesso, tra un brûlé e l’altro, di
conoscere tanta bella gente con
la nostra stessa passione. Per gli
atleti i festeggiamenti son finiti
la mia nuova avventura. Le
ris in Austria e l’evento in Slove-
sensazioni erano favolose e pa-
nia a Bohinj con 2 gare Sprint.
ragonabili ad una slackline. Mi
Per quest’anno, causa lavoro
sono immediatamente innamo-
ed altri impegni con le Freeride
rata... era come giocare provare
World Qualifier, assaggerò solo
e sperimentare... ma il tutto a
metà della torta, ma come inizio
tallone libero... Amazing! Quan-
mi sembra più che buono!
do scio in Telemark sento molta
Vorrei ringraziare i miei geni-
energia positiva e “sto sempre a
tori, i quali sono riusciti ad av-
ride”.
vicinarmi a questo magnifico
Come vedi i prossimi appunta-
sport nonostante io sia cresciu-
100% anche perché la settima-
menti di Coppa del Mondo?
ta a Roma. Un ringraziamento
na dopo ho scoperto di avere
Sicuramente adesso che ho ca-
va anche a tutto lo staff TSE che,
il crociato ed il menisco rotto.
pito come funziona ed avendo
quando sono presente agli even-
Mariano ha decise comunque
visto l’alto livello delle altre ra-
ti, mi tratta sempre come una
di lasciarmi i materiali dicen-
gazze, so su cosa devo lavora-
figlia. Ringrazio anche Scarpa
domi: “tieniteli guardali e pensa
re, allenandomi sulla spinta e
per il supporto e per quanto
che sensazioni ti può regalare il
cercando di fare meno penalità
credono in me: lo scarpone è
Telemark”. Li ho guardati per
possibili. I prossimi eventi a cui
una bomba!! Saluto julian che
6 mesi ed arrivato l’inverno ho
prenderò parte saranno una
a forza di stà appresso a lui sto
preso gli sci e sono partita con
gara Classic ed una Sprint a Rau-
diventando una bestia!
lì mentre per gli altri sono andati avanti fino a tarda notte.
Quali soddisfazioni e quali emozioni ha portato il Telemark nella tua vita?
È stato completamente un nuovo inizio, grazie a Mariano Valcanover e Giuliano Pederiva
di TSE che a Livigno durante il
Free Heel Fest 2011 mi hanno
fatto l’imprinting. Non ero al
telemark mag
20
Modena Skipass
apre le porte al “Free”
Reportage dalla fiera italiana degli sport invernali di Modena
di Valentina Bonfanti
Si è, ormai, conclusa
contatto con la natura e con la
zione rivolta a queste attività
da qualche tempo la
montagna stessa vengono tenu-
dagli operatori di settore, che
fiera italiana degli
ti in considerazione prima di
hanno cominciato a propor-
sport invernali meglio cono-
ogni altra cosa. Insomma, un
re una varietà di prodotti ed
sciuta come Modena Skipass.
piccolo ritorno all’era “Freak”,
offerte innovative e diverse.
Qualche numero per dare un’i-
dove lo stravagante diventa
Infatti: boulder, slackline, clim-
dea della portata dell’evento:
protagonista e l’abitudinario
bing, freeride, freestyle, sci al-
91 mila visitatori, 4 giorni di
diventa sinonimo di noia. Questa attitudine vanta innumere-
pinismo, alpinismo e Telemark
fiera, 250 giornalisti, 20 anni
d’esperienza, 25 mila metri
voli “pro” ed altrettanti “con-
quadrati di area espositiva e 3
tro”, in particolar modo legati
padiglioni. Insomma, una vera
alla sicurezza in montagna de-
e propria kermesse degli sport
gli sport più “estremi” come il
invernali di portata internazio-
freeride. Entriamo nel merito.
nale.
La voglia di libertà che muove
Alla fine dell’evento ho deciso
le masse nel 2013, la necessità
di fermarmi un istante e tirare
di uscire dagli schemi preposti
le somme di quello che è stato
ed il desiderio di provare qual-
l’approccio che gli organizzato-
cosa di nuovo, hanno portato
ri della fiera hanno voluto dare
i numeri di coloro che hanno
al settore considerato. Benissi-
scelto di avvicinarsi alle disci-
mo, non posso fare a meno di
pline “free” a crescere drasti-
sottolineare come negli anni il
camente. Cosa vogliamo ba-
target di riferimento sia “sci-
nalmente definire in questo
volato” da un bacino d’utenza
articolo con l’aggettivo “free”?
prettamente interessato allo
Tutto ciò che è libero da con-
sci alpino, ad un target mag-
venzioni, libero da restrizioni,
giormente concentrato, invece,
libero da rigidi standard e li-
sulla montagna ed i sentimenti
bero da ogni sorta di vincolo,
veri che muovono l’animo de-
e facendo riferimento allo sci,
gli appassionati nella pratica di
libero da una sola direzione
tutte le discipline ad essa colle-
di marcia e dall’impostazione
gate.
standard della curva.
Si, l’attenzione si è spostata
Una logica conseguenza di que-
dalla rigidità del palo dello sci
sta attitudine del consumatore
alpino, alle discipline dove il
è stata la crescita dell’atten-
L
telemark mag
sono stati i protagonisti dell’edizione 2013 di Modena Nissan
Skipass.
Una volta entrata in fiera, in
qualità di membro della “tribù”
di
appassionati
Telemarker,
non ho potuto fare a meno di
notare l’enorme spazio dedicato a questa disciplina, sorprendentemente maggiore rispetto
agli anni precedenti e rispetto
alle altre attività sportive invernali. Riflettendoci bene ho
21
nenziale e l’appuntamento di
Modena Skipass ne è stato un
esempio emblematico.
Ma davvero tutti hanno capito
l’importanza di questo movimento? Sono state 4 giornate
incredibilmente costruttive per
il popolo degli appassionati.
Giorni in cui la “Telly Family”
italiana ha avuto l’occasione di
riunirsi e di dare ai nuovi arrivati o ai futuri “adepti” la possibilità di entrare in contatto
con questa realtà a 360 gradi.
Dai test materiali alle varie ed
eventuali presentazioni. Tutti
gli “sfortunati” che non hanno
avuto la possibilità di prendere parte alla suddetta fiera,
non hanno potuto sfruttare la
“preziosa” occasione di poter
vedere un’intera area del padiglione B dedicata al Freeride ed
al Telemark.
Uno spettacolo fatto di numerosi stand, nuovi progetti, piste in
vera neve, promoter disponibili a proporre le sensazioni del
Telemark con il Telemark Imprinting, esibizioni coreografiche effettuate dagli istruttori
nazionali, test materiali, laute
capito il perché: “Libera il tal-
parte dell’importanza che me-
lone, libera la mente”, esiste al
rita. La monotonia quotidiana
mondo qualcosa di più “free”?
e l’automatismo dello sci alpino
Finalmente al Telemark, atti-
hanno portato l’interesse mo-
vità pressoché priva di rischi
strato nei confronti di questa
direttamente collegati al gesto
stupenda disciplina a crescere
della curva in piega ottenendo
atletico stesso, è stata data una
in maniera a dir poco espo-
ottimi risultati.
abbuffate e molto altro. E’ stato un vero e proprio successo
che ha visto figure di ogni età e
livello cimentarsi nella pratica
telemark mag
22
Bardonecchia
Largo ai Giovani
FREE MIND - Bardonecchia
18-19/1/2014
2° evento
telemarksnowevents
a Bardonecchia.
Largo ai giovani!
Si propone la formula classica
e ben rodata del Telemark
Imprinting: prova gratuita
dei materiali insieme
ai promoter TSE, lezioni
con i maestri specializzati
di Montagnard, scorribande
a tallone e mente libera!
ATTENZIONE! per i più
giovani le lezioni con maestri
specializzati sono GRATIS!!!
Sabato e domenica
FREE-STYLE:
Nello snowpark di Melezet
GIRERANNO i ragazzi
della WORST CREW,
svizzeri funamboli matti
per il telemark
https://www.facebook.com/
WorstCrew
Domenica FREE RIDE:
due uscite di 3 ore
(una al mattino e una
al pomeriggio)
Per riprendersi a
fine giornata sia sabato
che domenica
YOGA con
SOULGLIDERS YOGA
www.soulglidersyoga.it
www.facebook.com/
snowyogini1
telemark mag
23
Folgaria
poi, è possibile spaziare con
lo sguardo a 360 gradi sulle catene montuose circo-
Telemark Mania
stanti, abbracciando in uno
solo, lungo colpo d’occhio
Pale di San Martino, Pasubio,
Marmolada,Adamello, Cevedale, Ortles, Gruppo di Brenta, Piccole Dolomiti Venete e
Catinaccio.
I 74 km di piste del
nuovi impianti di risalita ad
Slow Ski? Naturalmente sì.
Carosello di Folga-
agganciamento
automatico
Anzi, Natura…l…mente sci a
ria, un vastissimo
nel tratto Fondo Piccolo-Alpe
Folgaria. Il brand di Folgarìa-
manto nevoso esteso tra un
di Folgaria/Coe- Costa d’Agra–
Ski è molto più di una propo-
pendio e l’altro, offrono l’e-
Val delle Lanze (denominata
sta per vivere la neve a velo-
mozione di una crociera con
Pioverna Ronde), in grado in
cità ridotta.
gli sci ai piedi, tra paesaggi
un colpo solo di innalzare la
È un invito a lasciarsi avvol-
sempre nuovi e piste perfette
quota massima raggiungibile
gere dall’abbraccio delle Alpi
Un mare di piste accoglie gli
con gli sci e di collegare gli
di Folgaria (TN), Sabato 18 e
sciatori a Folgarìa, fra ondate
impianti al versante veneto.
Domenica 19 tutti gli ospi-
di neve fresca e divertimento,
Le piste sono distribuite su
ti potranno partecipare alla
e una grande varietà di pae-
un vasto territorio e si svi-
“Telemark Mania” .L’ evento
saggi. Il Carosello della loca-
luppano come fossero alti ca-
di TSE che propone il “Tele-
lità trentina –100 chilometri
valloni marini e le montagne
mark Imprinting” la prova
entrati di diritto fra i migliori
l’oceano aperto. Insomma, un
gratuita del Telemark : attrez-
delle Alpi europee, secondo la
po’ come accade nel corso di
zature e accompagnamento,
rivista tedesca SkiGuide – ha
una crociera, ad ogni appro-
il pomeriggio inoltre è pos-
caratteristiche uniche, esal-
do c’è una nuova prospettiva,
sibile iscriversi al corso di
tate dal recente ampliamento
ad ogni partenza corrisponde
Telemark organizzato dalla
delle strutture: la nuova area
una nuova avventura.
scuola di Sci. Un divertimento
sciabile
Giunti sul Pioverna Ronde,
assicurato a tutti.
I
dotata
di
quattro
DOVE SI NOLEGGIA
IL TELEMARK
Punto sport loc fondo
grande 0464 723072
DOVE SI INSEGNA
IL TELEMARK
Scuola italiana sci folgaria
T. 0464 721805
Scuola sci scie di passione
T. 3460033926
Scuola sci costa 2000
T. 3488917661
telemark mag
24
Valdidentro
Un week-end “En genogl”*: pieghe magiche e
senza tempo a Bormio e Valdidentro
maestri dalle 14.00 alle 16.00. Per
i più temerari la serata proseguirà allo Zeta Disco Pub di Bormio!
Domenica 26 giornata dedicata ai
telemarker più esperti con uscite
free ride nell’area di San Colombano-Val Lia e per i neofiti imprinting con TSE sempre sul facile
campo scuola di Valdidentro. Qui
c’è ancora tanta voglia di stare
U
dell’Alta
staff sarà felice di invitarvi all’A-
Valtellina la parola
preski Be White per il Telemark
Telemark non fa rima
Party di benvenuto!Da sabato 25,
solo con Livigno: anche questa
sulle nevi del comprensorio Cima
stagione Bormio e Valdidentro
Piazzi Happy Mountain a Valdi-
saranno lo scenario perfetto del
dentro è tempo di imprinting con
“Telemark week - end En Genogl”,
la gentilezza e la fantasia dei ra-
manifestazione già felicemente
gazzi di Telemark Snow Events,
collaudata nel 2013 e organizzata
le sciate accompagnate con i Te-
dal gruppo dei Telemark Friends
lemark Friends Alta Valtellina
Alta Valtellina New Era in colla-
nei loro costumi d’epoca, ormai
borazione con TSE. La sera del 23
divenuti“un must”con cui parte-
gennaio sarà la volta del Telemark
cipano ad eventi come la Coppa
Night Dream sulla gloriosa pista
del Mondo di discesa libera di
“Stelvio” di Bormio, perfettamen-
Bormio cimentandosi in sciate
te illuminata, innevata e pronta
dimostrative. Alle h.13.00 coreo-
ad accogliere chiunque abbia vo-
grafie del gruppo “Epoque” e ape-
glia di provare il Telemark grazie
ritivo Ugo “de Laresc” con tanta
alla prova materiali e l’assistenza
Taneda Ericini per tutti, seguito
dei nostri maestri locali. Il nostro
da lezioni di telemark con i nostri
Sulle
nevi
insieme e vivere questa disciplina con grande spensieratezza ed
entusiasmo, quindi vi aspettiamo
numerosi per un lungo week-end
“En genogl”... i Telemark FriendsAlta Valtellina New Era (*in ginocchio, ovviamente!!)
Passo Brocon
25 e 26 Gennaio “Libera i Talloni sul monte Agaro”
R
Ritorna sul Brocon nel
Come sempre il pezzo forte è il
zione è la possibilità di discese in
Lagorai
l’evento di
“Telemark Imprinting” la prova
freeride lungo i pendii del Monte
TSE “Libera i Talloni
gratuita del telemark con le at-
Agaro. Divertimento assicurato
sul Monte Agaro” una due giorni
trezzature e l’accompagnamento.
per tutti quelli che vorranno af-
dedicata al Telemark.
Una delle caratteristiche della sta-
frontare una nuova sfida.
telemark mag
25
Valle d’Aosta
Unire le energie nella promozione
e nella diffusione della pratica del Telemark
in Valle d’Aosta
dove chi più partecipa più vince, quindi spazio a premiazioni ma anche naturalmente a
gran sciate, test materiali e…
festa. Ma se tutto questo non
vi basta d’estate si può sempre
tornare a Breuil-Cervinia per
“le Bivouac au Cervin” con il
camp estivo , dove troverete
istruttori e guide che si impe-
“Unire
le
energie
è uno stile di vita!!!! Da Pila a
gneranno a farvi diventare an-
nella
promozione
Courmayeur, da Valtournen-
cor più bravi.
nella diffusione
che ad Ayas, da Cogne sino al
Tutto questo grazie natural-
della pratica del Telemark in
gran finale di Breuil- Cervi-
mente a tutti gli appassionati
Valle d’Aosta”: questo era lo
nia, le emozioni del “Telemark
che si impegnano a tener vive
scopo dei fondatori quando,
Tour Valle d’Aosta” aspettano
le associazioni, merito dei par-
nel 2010, iniziò l’avventura del
tutti coloro che, all’insegna del
tecipanti e soprattutto degli
Telemark Club Valle d’Aosta e
mitico slogan “Libera il tallone,
questo obiettivo continua ad
libera la mente” invaderanno i
sponsor locali.
alimentare l’energia di tutto il
pendii e i locali della Valle per
no- stro gruppo. La filosofia e
condividere gioia e allegria.
la magia dello sci a tallone libe-
La nostra offerta spazia dalle
ro hanno la necessità di essere
sciate in compagnia ai corsi
condivise, regalano emozioni
in pista, dal freeride all’alpen-
che entusiasmano e coinvol-
stock.
gono nel profondo, questo è
Se siete amanti del fuoripi-
quanto è accaduto e quanto ac-
sta cosa c’è di meglio che una
cade durante gli eventi che si
bella escursione con le guide
susseguono sulle magiche nevi
alpine nel fantastico compren-
della nostra Valle.
sorio di Courmayeur con neve
Il Telemark affonda le sue ra-
fresca ed esperti del settore?
dici nella storia e la sua anima
Troppo impegnativo?A Pila al-
pulsa delle emozioni dei primi
lora potrete sciare in compa-
sciatori che disegnavano im-
gnia ed effettuare dell’ottimo
mensi pendii immacolati; la
freeride, altrimenti per i no-
nuova anima del Telemark è
stalgici Cogne e Valtournenche
la riscoperta di quei gesti na-
vi aspettano con il classic e la
turali, di quegli approcci at-
gara a coppie, naturalmente
tenti, di quei valori innati, di
con vestiti d’antan!
quelle emozioni senza tempo.
Caccia al tesoro?Certo che c’è,
Questi sono gli ingredienti che,
ad Ayas questa premiata for-
conditi con la giusta allegria,
mula permette una completa
creano un modo nuovo di vi-
scoperta del suo territorio tra
vere la montagna o meglio, di
drink e bonus per ottenere la
vivere con la montagna. Tele-
vittoria. E come ciliegina sulla
mark non è solo sci, Telemark
torta il gran finale a Cervinia
U
e
Novità di quest’anno sono i
corsi collettivi per i ragazzi delle medie. Il telemarkclubVda
si è impegnato ,con l’appoggio delle scuole di telemark, a
promuovere quello che viene
considerato da tutti un’ottimo
mezzo per fare sport e per divertirsi, concentrando quindi
le proprie energie questa volta
sui più giovani, perché ci preme ricordarlo, sono loro il nostro futuro.
telemark mag
Rider: Lize
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è pronto ad assorbire ripetutamente anche gli
impatti più duri.
27
Sportler
Telemark Festival
Carezza 11/12 Gennaio 2014
location
D
Domenica 12 genna-
una manifestazione dove, in-
io ore 14.00
sieme alla possibilità di prova-
Pista Christomannos
re il telemark in compagnia di
“Gara di Telecross a elimina-
professionisti che metteranno
zione”. Per chi ama l’ambiente aperto e lo vive attivamente
praticando alcuni degli sport
che la montagna da l’opportunità di fare, non può mancare
a disposizione la loro capacità
tecnica, si potranno provare i
materiali di ultima generazione. Ci sarà anche l’opportunità
di visitare il magnifico terri-
di sciare, accompagnati,lungo i
torio del Passo di Costalunga,
dolci pendii assolati delle piste
posto tra i massicci del Late-
dell’intero comprensorio sciisti-
mar e del Catinaccio, territorio
co. Ora con la nuova Cabinovia
che si estende a sud, in mezzo
da Nuova Levante in pochi mu-
a foreste di abeti con panora-
niti sarete sulle piste.
mi mozzafiato;qui è d’obbligo
Due giorni all’insegna della se-
parlare di montagna ed è un
piacere farlo se le montagne
di cui si parla sono le Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO per
bellezza e unicità. Le Dolomiti
a pochi chilometri dalla città
di Bolzano e, allo stesso tempo all’entrata di una delle più
belle valli dolomitiche, la Val
di Fassa; Carezza, un altipiano
soleggiato ai piedi della parete
verticale della Roda di Vael; un
luogo che per la sua particolare
bellezza ha dato vita a numerose leggende, dove la Principessa
Sissi ha scelto la sua residenza estiva. In questo ambiente
li 11 e il 12 Gennaio ci sarà la
quarta edizione dello “Sportler
Telemark
Festival
renità e del piacere di vivere la
montagna in compagnia.
Più dettagli:
www.facebook.com/SportlerTelemarkFestival
Programma
Venerdì 11 gennaio
19:00: Meet & Greet al Castel
Latemar
Sabato 12 gennaio
09:00–15:30: “ Telemark
Imprinting” Freeheel Village
in pista Christomannos
09:00–11:00: Tour in
pista nello splendido
altopiano di Carezza e del
Catinaccio di Rosengarten
verso le Coronelle con
accompagnatori T.S.E.
09:30–14:00: Work Shops
- confronto in pista con i
maestri Telemark della
scuola di sci Carezza.
12:30–15:00: Tour in
pista nello splendido
altopiano di Carezza e del
Catinaccio di Rosengarten
verso le Coronelle con
accompagnatori T.S.E.
18:00: Winner’s Party presso
il “Birdies’ Apres Ski (Golf)
Domenica 13 gennaio
09:00–15:30: “Telemark
Imprinting” Freeheel Village
in pista Christomannos
09.00- 12,00 Iscrizione alla
gara di “Tele Cross”
09:00–12:00: Tour in
pista nello splendido
altopiano di Carezza e del
Catinaccio di Rosengarten
verso le Coronelle con
accompagnatori T.S.E.
09:00–13:00: Work Shops
- confronto in pista con i
maestri Telemark della scuola
di sci Carezza.
14.00- 15,30 “Gara di
Telecross a eliminazione”
categorie: BambiniDonne- Uomini. Sulla pista
Christomannos
16.00 – 16.30 Premiazioni
sulla terrazza del Castel
Latemar.
17,00 Saluti.
Carezza”,
telemark mag
www.telemarkmag.it - [email protected]