Diapositiva 1 - Cross Network

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Diapositiva 1 - Cross Network
PRENDERSI CURA DELLA NOSTRA PELLE NON È UN TRATTAMENTO
DI BELLEZZA
COSMESI NATURALE
LO SMOG È UN CANCEROGENO CERTO
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Lo IARC, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha per la
prima volta incluso tra i cancerogeni certi per l'uomo l'inquinamento
dell'aria nel suo insieme, provocato da combustioni da traffico,
riscaldamento e emissioni industriali.
anche l'Agenzia Europea dell'Ambiente ha diffuso un rapporto nel
quale si stima che il 90 % delle persone che vive nelle città
dell'Unione Europea è esposto a livelli di inquinanti atmosferici
ritenuti dannosi per la salute.
LE FUNZIONI DELLA PELLE
Funzione barriera nel senso di salvaguardare la pelle e quindi l’intero organismo
dalla penetrazione di sostanze chimiche, ma anche dalla fuoriuscita di queste dal nostro organismo
Funzione protettiva sia da agenti biologici, come batteri virus, miceti, sia da
agenti fisici e chimici
Funzione immunologica
La prima porta di ingresso per le sostanze estranee e per i batteri è la pelle. Essa, con le cellule di
Langerhans, permette di individuarli e di preparare le difese
Funzione secretiva sebo, sudore, lipidi epidermici permettono di espellere
farmaci e sostanze dannose
Funzione termoregolativa
sudorazione e modificazioni della
vascorizzazione cutanea Caldo: entrano in attività ghiandole sudoripare; vasi sanguigni si
dilatano facendo affluire più sangue sotto la pelle Freddo: sudorazione si riduce mentre i
vasi si restringono
Funzione sensitiva la sensibilità cutanea consente all’individuo non solo il
tatto, ma anche di riconoscere la propria posizione nello spazio e le sue variazioni, sudore,
lipidi epidermici permettono di espellere farmaci e sostanze dannose
Funzione di assorbimento
questa prerogativa della pelle le
permette di trasferire nella circolazione sanguigna sostanze applicate su di essa
Strati della pelle e funzione barriera
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L'epidermide
L'epidermide è lo strato più esterno della pelle e rappresenta la prima
protezione contro gli agenti ambientali come ad esempio i batteri.
Essa ha un ruolo fondamentale nella regolazione della perdita
transcutanea di acqua. È composta per la maggior parte da cellule
(cheratinociti) che nascono in profondità a livello della membrana basale e
migrano verso la superficie trasformandosi e componendo gli strati
dell'epidermide:
Strato basale; Strato spinoso; Strato granuloso; Strato lucido
(presente solo in alcune zone come i palmi delle mani); Strato corneo
La funzione barriera dell'epidermide si deve soprattutto allo strato corneo che
è strutturato come un «muro», è costituito cioè da «mattoni» di cellule e dal
«cemento» che le unisce rappresentato da sostanze lipidiche.
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Il derma
Il derma si trova tra l'epidermide e l'ipoderma, contiene vasi sanguigni e
linfatici necessari per il nutrimento delle cellule dell'epidermide e per
allontanare dall'epidermide «le sostanze» di rifiuto. Essendo ricco
di fibre elastiche e di fibre collagene è responsabile dell'elevata elasticità e
resistenza della pelle.
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L'ipoderma
I componenti principali dell'ipoderma, lo strato più interno della pelle, sono le
cellule adipose (adipociti) e il tessuto connettivo di sostegno tra le cellule
adipose. Tre sono le principali funzioni delle cellule adipose dell'ipoderma:
rappresentano una sorta di «imbottitura» che protegge dagli urti (insulti
meccanici) i muscoli e gli organi sottostanti; fungono da barriera che isola il
corpo dal freddo; costituiscono una riserva energetica.
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Il film idrolipidico cutaneo
Il film idrolipidico, che si distribuisce sopra lo strato corneo, è un'emulsione
costituita da lipidi (sostanze «grasse») e acqua.
I lipidi prodotti dalle ghiandole sebacee (principalmente trigliceridi, esteri
cerosi, squalene) costituiscono il sebo e insieme al sudore e all'acqua
transepidermica costituiscono un velo protettivo che ricopre tutto il
corpo.
Il film idrolipidico assicura allo strato corneo il mantenimento del pH e
dell'idratazione superficiale. Grazie alla sua particolare composizione chimica,
leggermente acida, mantiene costante il pH cutaneo e neutralizza
le sostanze alcaline prevenendo la colonizzazione da parte di
microrganismi patogeni.
Film idrolipidico è una pellicola che è in grado di proteggere la
cute sia da sostanze chimiche dannose, sia dall’azione dei
microrganismi patogeni e costituisce parte del normale sporco che
quotidianamente rimuoviamo dalla nostra pelle con la detersione.
Tuttavia la rimozione eccessiva del film idrolipidico prima
l’epidermide della sua protezione ed espone la pelle alle aggressioni
ambientali e alla disidratazione.
In caso di detersione aggressiva a pH alcalino o con
tensioattivi aggressivi si determina la eccessiva rimozione con
danneggiamento dello strato corneo, desquamandolo e
aprendo così la via all’ingresso di germi e di sostanze chimiche
dannose
La nostra pelle ha un pH tendenzialmente acido che varia da 4,5 a 6,5
Se tale valore viene alterato e spostato verso l’alcalinità, si assiste non
solo al proliferare di germi indesiderati (formazione di cattivi odori
dovuta alla digestione del sudore da parte di questi microrganismi), ma
anche alla denaturazione di numerose sostanze presenti nel film
idrolipidico stesso.
MONITORAGGIO BIOLOGICO
Controllo degli esseri umani in relazione all’inquinamento ambientale.
Le sostanze contenute nell’aria si introducono nell’organismo umano
assorbite dalla pelle, si sciolgono nel sangue e vengono distribuite alle
cellule del corpo esplicando effetti negativi, più o meno gravi in base alla
loro tossicità e alla quantità assorbita.
Il corpo per reazione cerca di eliminare queste sostanze modificandole
chimicamente, cioè formando dei metaboliti, per estrometterle disciolte
nell’urina. Effettuando un prelievo è possibile identificare la dose
assorbita e indirettamente la concentrazione della sostanza che
era presente nell’ambiente.
La sostanza e i suoi metaboliti sono definiti "indicatori biologici di
esposizione".
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Gli studi di tossicologia dicono quali molecole cercare, dove
(sangue o urina), quando (per quanto tempo permangono
nell’organismo dopo l’esposizione) e con quali tecniche
identificarle e quantificarle.
ATTRAVERSO IL MONITORAGGIO BIOLOGICO DELLA POPOLAZIONE
ABBIAMO AVUTO LA CONFERMA DELL’ASSORBIMENTO
ATTRAVERSO LA PELLE DEGLI AGENTI INQUINANTI
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GLI EFFETTI DELL'INQUINAMENTO SULLA PELLE
L'inquinamento dell'aria, o inquinamento atmosferico, influisce direttamente
sulla salute. È molto nocivo e per pelle e sarebbe all'origine
dell' invecchiamento cutaneo, della disidratazione della
pelle, dello sviluppo dell'acne, del deterioramento del
materiale cellulare.
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I tipi di inquinamento
I vari agenti inquinanti all'origine delle aggressioni a carico della pelle:
L’ozono e gli ossidi di azoto provocano infiammazioni: la pelle è irritata e
reattiva.
Il monossido di carbonio è responsabile di ipossia tessutale
(carente apporto di ossigeno ai tessuti): il metabolismo della pelle rallenta
(incarnato spento, invecchiamento precoce, secchezza...).
Il biossido di zolfo scatena alterazioni del film idrolipidico: la pelle è
irritata e sensibile.
Le particelle in sospensione (polveri sottili) possono
provocare irritazioni ed allergie.
Conseguenze dell'inquinamento sulla pelle
Le conseguenze per la pelle sono quindi molteplici: essa
si disidrata, si sporca, diventa irritabile e spenta.
Ma ogni pelle è unica e non reagisce nello stesso modo
agli agenti inquinanti, all'assorbimento cutaneo e alle
condizioni esterne (temperatura, tasso di umidità).
Gli inquinanti atmosferici generano anche radicali
liberi , in parte responsabili dell'invecchiamento
cutaneo.
Studi scientifici hanno inoltre evidenziato gli effetti
negativi dell'inquinamento sul tasso di idratazione e
sull'eccessiva desquamazione della pelle. La
pelle perderebbe così elasticità e luminosità.
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l’inquinamento elettromagnetico causato da cellulari, televisori e
computer, determinano un innalzamento della temperature della pelle
con un invecchiamento precoce.
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L'acqua del rubinetto contiene cloro, che può danneggiare la pelle e
portare a segni di invecchiamento precoce.
Il cloro è usato per trattare l'acqua potabile, ma è anche una sostanza
chimica tossica che, in grandi quantità, può causare problemi gravi per la
pelle.
Quando si fa la doccia, il calore apre i pori e permette al cloro di
penetrare nella cute formando composti organici clorurati.
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Coloranti azoici
I coloranti azoici rientrano tra i principali coloranti usati
nell’industria tessile. Alcuni coloranti azoici, però, si dissociano
durante l’uso e rilasciano sostanze chimiche conosciute con il nome
di ammine aromatiche. Alcune ammine aromatiche possono causare
tumori. L’Unione europea ha messo al bando l’uso di questi coloranti
azoici che rilasciano ammine cancerogene nei tessuti e che possono
venire a contatto con la pelle dell'uomo.
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I metalli pesanti come cadmio, piombo e mercurio vengono utilizzati in
alcuni coloranti e pigmenti usati nell’industria tessile. Questi metalli
possono accumularsi nel corpo per molto tempo e sono altamente tossici, con
effetti irreversibili inclusi i danni al sistema nervoso (piombo e mercurio) o
al fegato (cadmio). Il cadmio è anche noto per provocare il cancro.
I composti organici stannici sono usati come biocidi (principi attivi che
inibiscono qualsiasi organismo nocivo) e come agenti antimuffa in diversi
prodotti di consumo. L’industria tessile li utilizza nei calzini, nelle scarpe
e negli abiti sportivi per prevenire l’odore causato dal sudore. Il
tributilstagno (TBT) è tra i più noti composti organici dello stagno, in
passato veniva usato principalmente nelle vernici antivegetative per le
navi, fino a quando è emerso che persiste nell'ambiente, si accumula nel
corpo e può colpire il sistema immunitario e riproduttivo. L’uso del TBT
come vernice antivegetativa è ormai in gran parte vietato. Il TBT è stato
utilizzato anche nel settore tessile.
Il TBT rientra nella lista delle 'sostanze pericolose prioritarie' ai sensi
della normativa dell'Unione europea sulle acque, che prevede l’adozione di
misure per eliminare l'inquinamento delle acque superficiali in
Europa. Da luglio 2010 e gennaio 2012 i prodotti (compresi quelli di
consumo) che contengono alcuni tipi di composti organostannici in quantità
superiore allo 0,1% sono vietati in tutta l'UE.
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Detersivi lavatrici contengono sostanze chimiche quali enzimi,
sbiancanti ….poiche il risciaquo non avviene mai in maniera perfetta
questi rpodotti li ritroviamo su tutto ciò che indossiamo e quindi a
contatto diretto con la pelle
Prodotti chimici per pulire il forno, i fornelli, il lavello sono a
contatto continuo con le nostre mani
Sono state individuate più di cento specie chimiche, non ancora
investigate sulla tossicità, nel Fumo da tabacco
Il legno prima viene trattato con pesticidi e fungicidi e
successivamente impregnato e verniciato
Prodotti petrolchimica: poliuretano rilascia isocianato
SOSTANZE CHIMICHE PRESENTI NEI TRUCCHI
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CIPRIE Contengono additivi: profumi, sostanze perlescenti, antimicrobici,
tensioattivi, fissatori, idratanti, filtri UV.
BELLETTI I FARD contengono generalmente conservanti, antiossidanti,
alcoli, lanolina, dimetil polisilicone, olio di paraffina, profumo. gliceril
monostearato, alcol cetilico, alcol stearico, olio di paraffina, cetil stearil
octanoato, octil palpitato, glicole propilenico, polietossisorbitano, profumo.
ROSSETTI E COSMETICI DELLE LABBRA
 Nei rossetti si trovano fissatori, lacche e coloranti liposolubili. Tra i fissatori
troviamo bromoderivati, iodo-derivati, cloro-derivati.
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Tra gli additivi vi sono disperdenti dei fissatori, esteri dell'alcol
tetraidrofurfurilico, esteri di polialcoli. Tra gli antiossidanti si ricorda la, il
butilidrossitoluene (BTH), il butilidrossianisolo (BHA), filtri UV, profumo.
SMALTI Si tratta di vernicianti, leviganti, epichiniolitici, agenti alcalini
che levigano la cheratina cutanea; indurenti, smacchianti,
TALCHI polimeri di sintesi e di semi-sintesi, tra cui polimeri vinilici,
amido acetilato.
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