Elenco Opere Luigi Ontani mar` DEI guttAVI

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Elenco Opere Luigi Ontani mar` DEI guttAVI
Mar’DEI guttAvi – Luigi Ontani
Opere in mostra
«NIcolas Poussinus», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista,
50x65x120 cm
Nato nel 1594 in Normandia, Nicolas Poussin giunge a Roma nel 1624,
introdotto dal poeta Giovan Battista Marino nel circolo dei Barberini.
Sotto la guida di Cassiano dal Pozzo, amico e mecenate, diventa araldo
dell’ideale classico nell’ambiente artistico romano. Richiamato in Francia
alla corte di Luigi XIII, fece poi ritorno a Roma, città da cui traeva
ispirazione per i suoi paesaggi e di cui amava i luoghi e le persone. Vi
morì nel 1665.
«BamboccianTutti», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 60x100x54 cm
Peter Van Laer, pittore olandese, soprannominato «il Bamboccio» per la sua figura sgraziata,
soggiorna a Roma dal 1625 al 1639. Privilegia un mondo marginale, fatto di vicoli, locande,
contadini, briganti e vagabondi, dando inizio a un fortunato filone pittorico, osteggiato dai
classicisti ma sostenuto dalla nobiltà romana.
«VALAdiEr», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 47x90x47 cm
Figlio di un argentiere provenzale, Luigi Valadier nasce a Roma nel 1726. Fonditore, cesellatore
e restauratore di bronzi per la migliore committenza romana ma anche straniera, in seguito a
forti difficoltà economiche muore suicida nel 1775.
«GaribaldNino CoStato», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 80x70x40 cm
Nino Costa nasce a Roma nel 1826 in una famiglia di industriali benestanti. Fin
da giovanissimo frequenta gli studi degli artisti romani, ma ne abbandona
l’impostazione classicista in favore di un’attenzione alla realtà, che lo porta a
privilegiare nei suoi soggetti la natura ma anche la società, la storia e la politica.
Patriottico e repubblicano, è consigliere della Repubblica Romana e nel 1849
partecipa alla battaglia per difenderla. Costretto a lasciare la città dopo la
sconfitta, parteciperà alla Seconda guerra di indipendenza e rientrerà a Roma con
i bersaglieri nel 1870.
«MAriAno Fortuny», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 65x100x55 cm
Nato in Spagna nel 1838, Mariano Fortuny giunge a Roma nel 1858 e il suo studio diventa
presto il luogo di incontro degli artisti spagnoli. Viaggia molto in Italia, Europa e Nord
Africa, traendo ispirazione per i suoi dipinti e ottenendo numerose e importanti
commissioni.
«MancinPrevetARIello», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 70x65x65
Nato ad Albano Laziale nel 1852, Antonio Mancini studia all’Istituto di Belle
Arti di Napoli. Sviluppa una pittura densa e vibrante, privilegiando temi
popolari. Tra il 1872 e il 1878 soggiorna diverse volte a Parigi, dove espone al
Salon e conosce direttamente la pittura degli impressionisti. Dopo una malattia
nervosa e un ricovero in manicomio, si trasferisce a Roma nel 1883, e qui la sua
arte trova nuova ispirazione e nuove committenze.
«ARisTIde Sartorio», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 65x47x112 cm
Nato a Roma nel 1860 in una famiglia di pittori e scultori, Giulio Aristide Sartorio studia
all’Accademia e partecipa giovanissimo alle Esposizioni internazionali di Roma, Anversa e
Parigi. Paesaggista, predilige i luoghi della campagna romana. Dai primi anni del Novecento
si dedica alla realizzazione di grandi cicli decorativi su commissione.
«SigMundoLipinSKYEgo», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista,
50x55x120 cm
Episcopo Lipinsky nasce in Polonia nel 1873, si forma all’Accademia di
Berlino e qui inizia a lavorare come decoratore, mosaicista e ritrattista.
Arriva a Roma nel 1902 grazie a una borsa di studio e decide poi di
rimanervi. Studia gallerie, monumenti e le opere della classicità,
concentrandosi successivamente sulle arti grafiche e le incisioni. Nel
1919 apre in via Margutta una scuola di pittura, disegno e incisione.
Muore a Roma nel 1940.
«SibillinAlerAmoCampanA», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 35x130x75 cm
Nata nel 1876 ad Alessandria, Sibilla Aleramo era donna di grande fascino e ingegno. Il primo
romanzo, autobiografico, «Una donna» la rende subito celebre. Ha numerosi amanti, ma la
passione più travolgente è per il poeta Dino Campana. Si susseguono romanzi e raccolte di
poesie. Durante il fascismo si vede costretta, come molti intellettuali, ad aderire al regime.
Muore a Roma nel 1960.
«Super pic’Asso», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 60x72x55 cm
Il famoso artista spagnolo, nato a Malaga nel 1882 e presto trasferitosi a Parigi, centro
principale della creatività di inizio Novecento, arriva a Roma per una breve permanenza
nel 1917 per realizzare le scenografie dei balletti di Diaghilev. Qui Pablo Picasso scopre
il fascino dell’arte antica, di cui si può rintracciare l’influenza nelle sue opere, dalla pittura
alla scultura alla ceramica, insieme a numerose altre ispirazioni.
«SeverinFranchina», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 52x70x30
Gino Severini, nato a Cortona nel 1883, si trasferisce giovanissimo a Roma. Amico di
Boccioni e allievo di Balla, è tra i firmatari del Manifesto della pittura futurista. Avviato verso la
pittura divisionista, si trasferisce nel 1906 a Parigi, dove frequenta i più importanti e attivi
circoli di letterati e di artisti. Tra Francia, Svizzera e Italia numerose sono le commissioni per
cicli decorativi e scenografie teatrali.
Nino Franchina, genero di Severini, creatore di sculture in ferro surreali e simboliche, è
sostenuto nell’ambiente artistico romano dalla moglie Gina, attiva organizzatrice di mostre e
spettacoli.
«GiAnoMarchesinodePiSisCocó», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 40x55x62
cm
Filippo de Pisis, nato a Ferrara nel 1896 in una famiglia aristocratica, esordisce come
poeta ma, in seguito agli incontri con de Chirico, Savinio e Carrà, affascinato dalla
pittura metafisica, inizia a dipingere da autodidatta. Si trasferisce a Roma e
successivamente a Parigi. Nel vivace ambiente di queste città la sua pittura cresce di
intensità, e numerose sono le partecipazioni a mostre. Non smette mai di scrivere,
collaborando come critico a diverse riviste, tra cui «Valori plastici», «Fronte» e
«L’Italia letteraria».
«VinTurcato», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 30x60x30 cm
Nato nel 1912 a Mantova e formatosi a Venezia, Giulio Turcato si trasferisce prima a Venezia,
dove lavora con Scialoja e Vedova, poi a Roma, dove resterà per tutta la vita. Partecipa alla
fondazione dell’Art Club e del gruppo Forma 1. Nel 1946 scrive il Manifesto della nuova secessione
artistica italiana. Pittore di un astrattismo originale, non svincolato dalla rappresentazione e che
utilizza materiali diversi come la sabbia e la gommapiuma, nel 1950 espone a Venezia con il
Gruppo degli Otto. Nel 1966 entra nel gruppo Continuità.
«Fe’Fellini», 2009, cartapesta dipinta tecnica mista, 90x78x50 cm
Nato a Rimini nel 1920 e trasferitosi a Roma nel 1939, Federico Fellini inizia come
scrittore di racconti brevi, disegnatore e vignettista, autore per la radio e «battutista»
per alcuni film comici. Negli anni Quaranta collabora alla scrittura di numerose
sceneggiature. Il suo primo film come regista è Lo sceicco del 1952, interpretato da
Alberto Sordi. Vince la Palma d’oro a Cannes per La dolce vita e quattro volte
l’Oscar per il miglior film straniero, oltre a numerosi premi Nastro d’argento e
David di Donatello.
Biografia di Luigi Ontani
SCRITTA DA LUIGI ONTANI
Nato durante la Seconda guerra mondiale sulla Linea gotica, ai piedi del Montovolo a Vergato (Bologna), a Roma dal
1970, è in via Margutta dagli inizi ottanta, ritirandosi anche al villino Studio «RomAmor» in Grizzana Morandi.
Esordisce nel 1965 ludicamente con gli Oggetti Pleonastici. Dal 1969 esprime con la fotografia, realizzata a grandezza
naturale, autoritratti per citazione del museo, contemporaneamente a tableaux vivants in pubblico; inoltre, fa performances
in super 8 e video. Dal 1973, viaggiando in India, a ogni passaggio aggiunge foto/pitture in collaborazione con i
fotografi locali, fra Arte e Vita dandysticamente atemporali. Quindi dipingendo grandi acquerelli e tondi a olio su tavola
allegorico/mitologici. Dalle prime mostre degli anni settanta, presso L’Attico/Fabio Sargentini di Roma, dall’identità
fisionomica alla maschera, viaggiando nella mappa folklorica in giro per il mondo, con il calco del volto crea sculture
«IbrIdoli» in cartapesta. Dal 1980 anche in legno, ceramica, vetro di Murano. Personali a Roma alla galleria Lorcan
O’Neill, all’Acquario Romano, al Museo Orientale, a Villa Medici, al Museo Napoleonico. Alla Biennale di Venezia nel
1971,1977, 1983, 1985 e 1995. Ha esposto a New York e Venezia al Guggenheim Museum, al PS1 MoMa, al Gardner
Museum di Boston, alla Galleria Nazionale di Bangkok, alla Kunsthalle di Basilea, allo Stedelijk di Amsterdam, a Villa
Stuck di Monaco, alla Villa delle Rose e al MamBo a Bologna, allo S.M.A.K. di Gent in Belgio, al MAR/Museo d’Arte
della Città di Ravenna, al Museo di Capodimonte Napoli. Artista Italiano del 2000. «Ingadgiato» è l’immagine della
giornata del Contemporaneo, invitato dai Musei AMACI 2009.