I fattori di iscurimento negli Agapornis

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I fattori di iscurimento negli Agapornis
I fattori di
iscurimento negli
Agapornis
I fattori di iscurimento sono delle
mutazioni a carico delle strutture delle
penne degli Inseparabili ed interessano
essenzialmente i colori strutturali o
fisici perché deviano la luce in maniera
differente creando nuove tonalità di
colore, nella fattispecie più scure
rispetto a quelle della forma selvaggia
o del colore posseduto dalla forma
ancestrale.
• Il loro comportamento genetico si
connota fra quelli non dominanti o più
precisamente definiti semidominanti,
che vengono cioè trasmessi alla prole
indifferentemente da uno dei due
genitori o da entrambi.
• Le melanine non vengono interessate
da
queste
mutazioni
e
sono
percentualmente costanti in tutti i
fattori di iscurimento
I fattori di iscurimento sono tali per
denominazione e caratteristica mutagena in
tutte le specie di Inseparabili e sovrapponibili
a tutte le mutazioni conosciute.
Per la serie dei Verdi avremo:
1° fattore di iscurimento = Verde Scuro
2° fattore di iscurimento = Verde Oliva
Per la serie dei Blu avremo:
1° fattore di iscurimento = Cobalto (termine adatto
agli occhi cerchiati meno ai Roseicollis)
2° fattore di iscurimento = Malva (termine
relativamente più adeguato ai Roseicollis meno
agli occhi cerchiati)
Quando il colore
strutturale
(azzurro)
si
sovrappone
a
quello
pigmentario
(giallo) si ottiene
il colore Verde
Quando a
sovrapporsi al
colore
pigmentario
(giallo) è il blu,
ottenuto da una
ulteriore
deviazione della
luce, allora
otterremo il
Verde scuro
Nel caso in cui il colore
pigmentario giallo (sempre
invariato) si somma ad un
ulteriore, diversa deviazione
della luce da parte delle
strutture
delle
penne,
comunque
ridottissima,
avremo il Verde oliva. In
questo caso, in particolare, i
vacuoli e la zona spongiosa
delle penne che deviano la
luce non sono in grado di
incidere sulla componente
strutturale e, quindi, ad
incidere sulla colorazione
complessiva rimangono le
psittacofulvine (gialle) a loro
volta
miscelate
alle
melanine presenti.
Un fascio di luce che colpisce una superficie a due facce piane non
parallele viene deviata e determina quello che viene definito lo
spettro della luce. Il fenomeno, noto come dispersione della luce, è
provocato dalla diversa deviazione subita dai vari colori, ossia ogni
colore ha un ben preciso indice di rifrazione, nel passaggio da un
mezzo all’altro, e più precisamente notiamo che il rosso risulta il colore
meno deviato mentre il violetto quello che subisce la deviazione
maggiore. In questo caso vengono evidenziate rispettivamente le
deviazione dei raggi Azzurro, Blu e Viola.
Questi sono i vacuoli o
granuli
presenti
nelle
barbe
a
forma
di
cilindretti e responsabili
della deviazione della luce
Modello di
propagazione
della luce
all’interno delle
strutture delle
penne degli
uccelli. In questo
caso è mostrato il
modello per la
formazione del
colore azzurro ed
il verde
Ogni mutazione di colore è il risultato di variazioni nella melanina, nella
psittacina o nella stessa struttura della penna. Se cambia la
melanina, cambia il colore dell’uccello. Per esempio ad un uccello pastello
verde chiaro, confrontato con uno di colore ancestrale, manca il 50
percento di melanina nera. Se la psittacina cambia, di nuovo cambia il
colore dell’uccello. Per esempio ad un uccello blu manca tutta la psittacina
gialla e rossa.
…Se cambia la larghezza della zona spugnosa
apparirà un colore più scuro. Un uccello verde
chiaro con una zona spugnosa più piccola
diventerà un verde scuro (un fattore scuro): se
la zona nebulosa si ridurrà ulteriormente
diventerà un verde oliva (due fattori scuro). …..
Dirk Van den Abeele
(Struttura della penna degli Inseparabili)
Sezione
orizzontale
di una
penna che
mostra la
forma e
disposizione
dei vacuoli
molti dei
quali bordati
da melanina.
a b c d f g h k i l m n o p q r s t u wv z
a m=n
z
Questo grafico ci mostra che affiancando le tonalità degli
estremi dei ranges del Verde e Verde Scuro si può verificare
che uno dei soggetti con tonalità più scure del Verde può
essere molto vicino, se non uguale, ad un soggetto dalle
tonalità più chiare della gamma del Verde Scuro.
g
s
Quindi le tonalità da selezionare stanno al centro
dei diagrammi o range e quanto più la selezione si
concentrerà verso tonalità più simili fra loro tanto
più la discendenza si attesterà verso il colore ideale
Ala di
Roseicollis
Verde scuro
Ala di Roseicollis
Verde Oliva
da inserire penna blu
Ala di Fischeri Malva
Questa è una
sezione
orizzontale di
una penna di
Fischeri Malva.
Quello che si
nota subito è
che i vacuoli
occupano
quasi tutto lo
spazio
disponibile e
sono
altamente
melanizzati.
Ingrandimento
della porzione
esterna (cortex)
di una penna di
un malva F. B.
che
non
evidenzia
pigmenti (gialli).
Sono
pure
evidenti alcuni
vacuoli aderenti
al
cortex
(corteccia)
Ulteriore ingrandimento di una zona che evidenzia in
maniera esplicativa la dimensione e distribuzione dei
melanofori (puntini neri ) in alto invece i granuli.
(Codominante)
La mutazione Viola potrebbe essere considerata
anch’essa un fattore di iscurimento dato che ha
come caratteristica anche quella di associarsi al
colore di base (Verde e Blu) ed agli altri fattori di
iscurimento. In considerazione di questo la
connoteremo geneticamente come Codominante
addizionale e pertanto avremo:
Per la serie dei Verdi
Verde Viola – Verde scuro Viola – Verde Oliva
Viola
Per la serie dei Blu
Blu Viola – Cobalto Viola – Malva Viola
Ala di Roseicollis Avorio Faccia Bianca Viola Cobalto. Da notare che,
come è caratteristica della mutazione Avorio Faccia Bianca, resiste
ancora circa il 20% di psittacofulvine (pigmenti) gialli e pertanto il
colore strutturale (blu) non si manifesta nella sua purezza. Infatti si
notano delle copritrici con una velatura di verde che è appunto la
somma del colore strutturale con il residuo di pigmenti gialli.
Nigrigenis
Viola Cobalto
D.F.
In tutti gli “occhi
cerchiati” (Personatus,
Fischeri, Nigrigenis e
Lilianae) della serie
Blu
il
colore
strutturale si presenta
puro in associazione
solo con eumelanina
che rimane localizzata
nelle zone di elezione
tipiche della specie.
COBALTO
VIOLA
BLU VIOLA
COBALTO
VIOLA
LEUCISMO
ACIANISMO
ALBINISMO
LEUCISMO
Il leucismo (dal greco λευκοσ, leucos, bianco) è una particolarità
genetica dovuta ad un gene recessivo, che conferisce un colore
bianco alla pelliccia o al piumaggio di animali normalmente scuri,
inoltre, che si presenti come parziale o totale, può essere
paragonato ad una forma di albinismo incompleto, in quanto gli
occhi restano sempre del loro colore normale, al contrario di
quanto avviene negli albini.
Il leucismo differisce inoltre dall'albinismo poiché gli animali
leucisti non sono sensibili al sole come lo sono invece quelli albini,
al contrario, sarebbero anche leggermente più resistenti degli
individui normalmente scuri, infatti il colore bianco avendo
un‘albedo elevata, consente una maggiore riflessione di
radiazione incidente, e riduce il conseguente assorbimento di
calore.
ACIANISMO
L’Acianismo (dal greco α alfa privativo e κυανωτική cianotico
bluastro) è una particolarità genetica che indica una mancanza
di pigmento melanico anche se forse è più corretto dire che vi è
una inibizione al manifestarsi delle melanine. Il termine Acianico
è quello più usato in ornitologia anche se alcuni autori (U.
Zingoni, G. Canali) ne rilevano l’inesattezza etimologica
utilizzando al suo posto il termine Xanticismo in quanto le
melanine non sono azzurre. Giovanni Canali scrive “Questa
mutazione ad andamento genetico probabilmente Multifattoriale
inibisce totalmente o parzialmente i pigmenti melanici tranne
quelli dell’occhio, a secondo della quantità e rilevanza dei geni
presenti lasciando pertanto nei soggetti più tipici, ai soli
lipocromi, il compito di pigmentare il piumaggio.”
ALBINISMO
L'albinismo è un'anomalia ereditaria
che perpetua una deficienza di
pigmentazione melanica nella pelle, nelle penne, nell’iride, nelle zampe ed
ughie. L'albinismo è una mutazione a carattere recessivo e pertanto si
manifesta in individui nati dall'incrocio di due genitori entrambi albini o
eterozigoti.
I soggetti affetti da albinismo possono subire danni esponendosi alla luce
solare e sovente mostrano problemi visivi.
L'albinismo è frequente non solo negli uccelli ma anche negli esseri umani, in
numerosi mammiferi, pesci, rettili e si verifica persino nei petali, nelle foglie e
nei frutti di piante e fiori. Numerosi geni sono stati associati all'albinismo,
spesso collegati all’enzima tirosinasi.
L'albinismo totale negli uccelli in cattività non è così raro come negli uomini
ed è caratterizzato da pelle bianchissima quasi trasparente che evidenzia
addirittura alcuni organi interni, occhi rossi e piume candide senza alcun
pigmento melanico.
Nell'albinismo parziale, più frequente, la mancanza di pigmentazione è di
solito limitata a piccole zone come un ciuffo di piume o penne, una zona
cutanea o cornea, o, e questo è un caso abbastanza raro, a uno solo degli
occhi. (cani e gatti)
Grazie per l’attenzione