Lascuolalsole 2016 “RESURRECTION”… nel paese di mia madre Il
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Lascuolalsole 2016 “RESURRECTION”… nel paese di mia madre Il progetto Lascuolalsole. it l’evento 2016 de “Lascuolalsole” per “Naturarte” “RESURRECTION”… nel paese di mia madre Anche quest’anno, sotto la guida del professor Angelo Reccagni, ci stiamo preparando per la tradizionale giornata dell’arte della nostra scuola. Giornata che da qualche anno, abbiamo l’onore di celebrare in un posto straordinario, ovvero, all’antico Arsenale di Bertonico, nel contesto della diciannovesima Rassegna di Naturarte: percorsi artistici nel lodigiano. Il progetto di quest’anno è come sempre pluridisciplinare, cioè perfettamente conforme ai canoni dell’happening e della performance art, seguendo pedissequamente le orme dell’insegnamento di Fluxus. Il titolo della nostra nuova opera è “RESURRECTION…nel paese di mia madre”, titolo che abbiamo in parte mutuato dalla poetessa Ada Negri insieme ai contenuti della sua poesia. Una poesia che racconta la bellezza della campagna lodigiana, una campagna bella, ricca, fertile , ben irrigata; una campagna che però è il frutto di inumane fatiche, rese nel corso dei secoli, da una moltitudine di poveri uomini. Infatti prima, al suo posto, c’era un’enorme specchio d’acqua, putrido e maleodorante, chiamato “Lago Gerundo”, ed è stato grazie ai corpi deformati dall’umido, alle mani incallite, alle schiene ricurve di poveri frati e di miserabili contadini che oggi possiamo ammirare questa straordinaria campagna. Una campagna assediata di questi tempi dal cemento e dall’asfalto e che rischia di vedere stravolta la sua fisionomia. Noi, attraverso la nostra performance, il prossimo mese di Giugno celebreremo il ricordo di tutti questi poveri e sconosciuti uomini, poveri uomini ma nel contempo veri e propri eroi. Uomini, di cui non conosciamo il colore dei loro occhi , dei loro capelli, nè tantomeno l’espressione dei loro sorrisi o delle loro smorfie di dolore ma che comunque ricorderemo, tutti !, uno per uno! , con la promessa che continueremo ad impegnarci per la difesa del loro, o meglio, del nostro territorio. “RESURRECTION”…nel paese di mia madre …dell’installazione L’Installazione dell’evento performativo-concettuale, intitolato “ Resurrection …nel paese di mia madre”, consiste in una scenografia che ci consegna un’immagine composta da numerosi cappotti appesi ai rami di un albero. Un’immagine, per certi versi spiazzante, poiché vedere dei cappotti appesi ad un attaccapanni è una visione consueta ; viceversa, vedere dei cappotti appesi ad un albero è indubbiamente “una sorta di evento” capace di suscitare stupore e curiosità. Effettivamente , si tratta di una immagine non logica, mutuata per certi aspetti dall’arte dei surrealisti ( si pensi a certe opere di Magritte) ed il cui fine ultimo è proprio legato al cappotto “vuoto”. Un cappotto usato , che non sia il nostro, nel momento in cui possiamo osservarlo o maneggiarlo, ci comunica indubbiamente una sorta di mistero, mettendoci ( più o meno consciamente ) nella condizione di porci domande del tipo: chi lo ha “abitato”?, un giovane ?, un vecchio ?, una persona ancora viva? … Così !, in una sorta di equivalenza, come i cappotti vuoti ci rimandano con il pensiero a coloro che li hanno “abitati”; altrettanto, noi , che viviamo nel lodigiano , non possiamo non andare con il pensiero a coloro che lo hanno “costruito”. Quindi, sublimando per estensione quanto sinora scritto , il concetto che vogliamo trasmettere è il seguente: i cappotti appesi sull’albero sono, in una sorta di transfert , l’evocazione simbolica della costante presenza di coloro che hanno “disegnato” il nostro territorio, ovvero, una moltitudine di poveri frati e di miserabili contadini a cui dedichiamo il nostro sentito tributo. “RESURRECTION”…nel paese di mia madre …della performance DESCRIZIONE SINTETICA Da delle nuvole bianche, con l’accompagnamento di una colonna sonora , compariranno dei corpi che si manifesteranno eseguendo sincronicamente dei movimenti eleganti e leggendari. Corpi che si libreranno nell’aria per poi ritornare statici in una sorta di statue viventi. IL SIGNIFICATO SIMBOLICO DELLA PERFORMANCE I corpi che che escono dalle nubi, si librano nell’aria e poi si ritraggono, simboleggiano i leggendari eroi che hanno “disegnato”la campagna lodigiana. Sono simbolicamente i poveri frati ed i miserabili contadini che per pochi minuti “risorgono”, per “manifestarsi e per manifestare” la loro costante ed attuale presenza attraverso il segno da loro lasciato sull’ambiente, per poi ritornare nuovamente nell’oblio. PERCHE’ IL “TAI CHI” PER L’EVENTO PERFORMATIVO Semplicemente, perché sono stati principalmente i monaci benedettini e cistercensi, i fautori del recupero della terra dalle acque mefitiche del Lago Gerundo ( lago che leggenda vuole “presidiato” dal drago Tarantasio). Un legame, quello con la terra , che li accomuna ai monaci taoisti che in alcune sequenze della disciplina del Tai Chi, richiamano questo elemento in maniera fortemente simbolica. Precederanno l’inizio della performance le seguenti letture Prima lettura Nel paese di mia madre v’è un campo quadrato, cinto di gelsi. Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi. Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire. La terra s’allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire. Nel paese di mia madre v’han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi: varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi. Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l’acque il fluire: quando ne’ rami s’impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire. (…omissis ) Seconda lettura Noi! Oggi! Qui! Celebriamo il ricordo di schiere e schiere di grandi uomini di veri eroi che si sono sacrificati per donarci questa meravigliosa terra terra grassa , terra fertile, terra lodigiana terra che loro con i loro corpi deformati dall’umido con le loro schiene ricurve con le loro mani callose giorno dopo giorno hanno strappato alle acque del Gerundo Lago Noi!Oggi!Qui! ringraziamo questi poveri uomini poveri monaci, poveri contadini ma grandi eroi di loro non conosciamo i nomi i colori dei loro occhi l’espressione dei loro sorrisi ma ugualmente Noi!Oggi!Qui! li vogliamo ricordare tutti uno ad uno insieme alla nostra volontà di difendere questa nostre meravigliosa terra lodigiana che oggigiorno purtroppo troppo spesso viene violata