in Mostra

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in Mostra
daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016
73. mostra internazionale d’arte cinematografica
in Mostra
sotto un cielo
di stellette
la critica, il pubblico e quelle
opinioni contrastanti...
di piera detassis
L
'altra sera guardavo le stelle. E il cielo mi è caduto addosso. Perché sì, al di fuori di ogni romanticismo, uno sguardo alle stellette che
pubblichiamo a pagina 7 qualche
stupore lo suscita. Parliamo dei voti
italiani, di critica e pubblico. Non è
ancora tempo di sintesi finali, eppure... Si dava per scontato, ad esempio,
che La La Land, tutto musical e love
story, fosse il beniamino dei voti
popolari (bassa l'età dei partecipanti alla nostra giuria popolare). E invece no, stravince per i critici, forse
più stanchi e cinici e dunque desiderosi di svago, ma
non colpisce al cuore i votanti non professionisti che
gli preferiscono addirittura El Ciudadano Illustre e
Nocturnal Animals, ex aequo con Arrival. Le citazioni
cinefile fin troppo riverniciate del film di Chazelle
evidentemente hanno più presa su chi ha l'età per
ricordare. Ne consegue che La La Land per il pubblico
arriva in quarta posizione, ex-aequo però - ed ecco il
sobbalzo - con il film sulla carta più impervio, Spira
Mirabilis, che la classifica dei critici strapazza. Si
mormora che in parecchi della stampa siano usciti a
metà: io non ci credo, come direbbe Crozza, ma certo non hanno abbandonato i giovani votanti. E hanno
amato il film. Il che ci dice che il pubblico giovane (di
un festival, non dimentichiamolo) ha più tempo e
pazienza per accogliere suoni e immagini nuove,
soprattutto se colgono l'immortalità nelle piccole
cose, che è tutto ciò che ci resta. Queste inattese
stellette sembrano dar ragione a D'Anolfi e Parenti
- i registi di Spira Mirabilis - quando dichiarano: «Non
pensiamo a un pubblico da soddisfare con prodotti
confezionati, crediamo nelle persone, nei loro occhi».
Vedremo in sala. O altrove. Ma intanto c'è da registrare l'assoluta unità di intenti tra critica e pubblico
nell'affondare maestri come Wenders, film troppo
annunciati come The Light Between Oceans o finti
provocatori à la Brimstone. Nessuno c'è cascato, ma
in compenso nessuno si è lasciato sfuggire El Ciudadano Ilustre, ignoto in partenza, votatissimo da tutti.
Le convergenze parallele tra critica e pubblico restano un mistero glorioso, più ancora che le divergenze.
a pag. 7 le stelle di critica e pubblico.
check-in
la regina d'america
moglie, madre, vedova, ma anche mito, icona e
leggenda: pablo Larraín porta oggi al lido jackie.
e trasforma natalie portman in Jacqueline kennedy
@Morandi_Andrea
di andrea morandi
N
on conosceremo mai il suo profumo.
Non conosceremo mai la luce del suo
sguardo quando si era al suo cospetto. L'unica cosa che possiamo fare è cercare. E
tentare di mettere insieme un film fatto di
pezzetti. Frammenti di memoria. Luoghi.
Idee. Immagini». Mito, icona, enigma, ma
anche donna, moglie, madre, vedova: nelle
parole di Pablo Larraín - regista di Jackie,
oggi in concorso - si nasconde, evidente, la
colossale difficoltà di raccontare un angolo
di Novecento con il volto di Jacqueline Lee
Bouvier Kennedy Onassis, detta semplicemente Jackie, moglie del Presidente degli
Stati Uniti in quella mattina del 1963 che
cambiò per sempre il mondo. Per questo
motivo, Larraín ha deciso di sfuggire alle
insidie di un biopic e dimenticare l'intera vita di Jackie, soffermandosi solo sui
quattro giorni vissuti dalla First Lady tra
Dallas, il 22 novembre del 1963, giorno
dell'assassinio di Kennedy, e la cattedrale
di St. Matthew a Washington D.C., dove
il 25 novembre venne celebrato il funerale, mentre Lyndon B. Johnson diventava
il trentaseiesimo Presidente americano.
«Tutti sappiamo cos'è successo a Kennedy,
Segue a pag. 3
oggi al lido:
Jean-Pierre Darroussin, Natalie
Portman,
Jean-Paul
Belmondo,
Timothy
Spall, Michele
Santoro,
Colm
Meaney.
in prima fila alle giornate degli autori
Siete pronti? Fino al 9
settembre i lettori di Ciak
saranno spettatori privilegiati
alle Giornate degli Autori. I
primi 10 che si presenteranno
alla Villa degli Autori
(Lungomare Marconi 56/B)
con una copia di Ciak - con la
copertina di Doctor Strange,
qui a fianco - potranno
infatti partecipare agli
eventi e assistere alle
conferenze stampa.
Seguiteci anche su:
www.ciakmagazine.it
in Mostra
daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016
il grande
enigma
Il cosmo e Terrence Malick:
due enormi misteri
di massimo lastrucci
Q
ualcuno potrebbe definirlo uno
spin-off di The Tree of Life, almeno
della sua parte visionario-documentaria. In
effetti Voyage of Time: Life’s Journey di
Terrence Malick - presentato oggi in
concorso - è l’ulteriore scarto di lato
rispetto alla fiction tradizionale, di
approfondimento personale, di un
cineasta-filosofo (o filosofo-cineasta)
quanto pochi altri, il frutto di un lavoro
pensato e cesellato in oltre trent'anni
(cominciò nel 1979 con un progetto
chiamato Q poi abbandonato). Chi altri se
non Malick potrebbe mettere in scena le
classiche domande: «Chi siamo? Da dove
veniamo? Dove andiamo?», attraverso un
fiume di immagini come una rapsodia
visiva? La storia della Terra, la terribilità di
fenomeni naturali tra il terrificante e il
sublime, la bellezza e la potenza
dell’essere scovati nel micro e nel macro
della natura. Per Malick, «lo spettatore
verrà immesso nella vastità degli eoni per
esplorare quasi quattordici miliardi di anni
del nostro universo e porsi interrogativi».
Voce fuori campo di Cate Blanchett,
citazione d’obbligo per il capo degli effetti
speciali visivi, Dan Glass, i cui macchinari
hanno trovato ispirazione nei romantici e
tempestosi paesaggi di un pittore del
selvaggio West dell'Ottocento come
Albert Bierstadt.
voyage of time
Usa, 2016 Regia T. Malick
in concorso
l'apparizione
Difficilmente sarà al Lido oggi, ma
non aspettatevi che Malick appaia
alla conferenza stampa. Non lo fa mai.
ieri e oggi
Segue da pag. 1 - La regina d'America
Qui sopra, a sinistra, la vera Jackie con
John Fitzgerald Kennedy all'aeroporto di
Dallas, la mattina del 22 novembre del
1963. A fianco, Natalie Portman nella
ricostruzione fatta da Larraín in Jackie.
ma cosa sono stati quei tre giorni per lei?»,
prosegue Larraín. «Il dolore soffocante, i
figli sconvolti, gli occhi del mondo su di lei.
Jackie, Jackie: regina senza corona, senza marito e senza trono».
Interpretata da decine di attrici negli ultimi trent'anni - da Jodie
Farber per JFK di Oliver Stone a Katie Holmes nella miniserie I
Kennedy - la sfida maggiore per Larraín, qui al primo viaggio fuori
dal suo Cile, è stata trovare l'attrice giusta per il ruolo, scelta caduta
poi su Natalie Portman (impressionante per la somiglianza nelle
prime immagini) mentre a interpretare Robert Kennedy - altra
figura fondamentale in quei giorni dopo la morte di JKF - ci sarà
Peter Sarsgaard. Sarà invece un attore danese, Caspar Phillipson,
a diventare Kennedy. «Elegante, sofisticata, attraente ma anche
impenetrabile e molto riservata: nonostante sia stata fotografata
migliaia di volte e su di lei siano stati scritti molti libri nel corso di
questi anni, Jackie rimane la più sconosciuta donna famosa dell'era
moderna», riflette Larraín. Nei novanta minuti di Jackie vedremo
così la Portman dare volto a una donna che in poche ore si ritrovò
a passare dal ruolo di moglie a quello di vedova, simbolo di un Paese in ginocchio che
non riusciva a capire cosa stesse accadendo.
Prodotto da Darren Aronofsky e fotografato
da Stéphane Fontaine - ovvero l'occhio destro di un signore di
nome Jacques Audiard - l'hype attorno a Jackie è tale che pare
già scontato che il film finirà nella lista dei dieci titoli destinati
all'Oscar. Assieme a La La Land.
jackie
Usa, 2016 Regia Pablo Larraín Interpreti Natalie Portman, Peter
Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt
in concorso
EL PABLO
Ha solo quarant'anni, ma il
regista di Jackie, il cileno Pablo
Larraín, è uno degli autori
più influenti del cinema
contemporaneo, già dietro a
opere come Tony Manero,
I giorni dell'arcobaleno e Il club.
saranno famose
Suki Waterhouse, Belen Chavanne, Paula Beer
e le altre: ecco chi sono le dive di domani
Sprigionare sex appeal da ogni poro della pelle, pur con un braccio e una
gamba mozzati, non dev'essere molto semplice, eppure la londinese Suki
Waterhouse nel folle The Bad Batch, visto ieri in concorso, c’è riuscita. Al
Lido, elegantissima nel suo abito Fendi, ieri ci ha raccontato le difficoltà
incontrate sul set: «Mi sono esercitata molto a strisciare per terra con il
braccio destro legato dietro la schiena. Ma è stata un’esperienza che mi
ha cambiata, spero di continuare la mia carriera ancora a lungo». Non
abbiamo dubbi, se non altro perché la vedremo nel nuovo film di James
Franco, Future World e in The White Princess, mini serie per la tv dove
sarà la sorella dell’erede al trono d’Inghilterra, la più famosa Elisabetta.
Ma la Waterhouse non è l’unica neodiva dal futuro assicurato sbarcata in
questi giorni al Lido, anzi. Prima di lei, ecco Matilda Lutz, protagonista de
L'estate addosso, l’italianissima Blu Yoshimi, vista in Piuma e la tedesca
Paula Beer, bellezza in bianco e nero persa tra lutto e speranza in Frantz
di François Ozon e già sul set del nuovo film di Florian Henckel von
Donnersmarck, il regista premio Oscar per Le vite degli altri. Ma non solo.
Oltre ai loro nomi segnatevi anche questi: Ellie Bamber, la giovane figlia
del personaggio di Jake Gyllenhaal in Nocturnal Animals, l’americana
Teresa Palmer, che in Hacksaw Ridge ruba il cuore di Andrew Garfield, e
la folgorante Belén Chavanne, modella e attrice argentina classe 1989,
apparsa in quello che a oggi è la vera sorpresa di questa Mostra: El
Ciudadano Ilustre.
Maria Laura Ramello
CIAK | 3
in Mostra
addio, donald...
«Lo aspettavamo oggi a Venezia, ho qui davanti
a me il suo accredito pronto. Donald ha sempre
vissuto il cinema con assoluta intelligenza e
passione totale, con il coraggio e la coerenza di
chi sapeva essere troppo libero per questo
mondo. Almeno adesso, anche se non è giusto
ed è molto triste per noi, voglio pensare che
abbia raggiunto il suo spazio libero». Così Luigi
Cuciniello, direttore organizzativo della Biennale,
ricorda Donald Ranvaud,
produttore scomparso
improvvisamente a
Montreal e collaboratore di
Ciak, su cui scrisse negli anni
Ottanta. Ranvaud aveva 62
anni e tra i film che aveva
prodotto c'erano Central do
Brasil e City of God.
★
appuntamenti
news ★
PREMI FINAL CUT
Si è conclusa la quarta edizione dei Premi Final Cut,
workshop di sostegno alla post produzione di film
provenienti da Africa, Iraq, Giordania, Libano
Palestina e Siria. I partner hanno deciso di sostenere
i seguenti film: Felicity/Félicité di Alain Gomis, The
Wound/Isiko di John Tregove, Ghost Hunting/
Istiyad Ashba di Raed Andoni, Obscure/Otmah di
Soudade Kaadan.
IL VIAGGIO DI ELEONORA
Un’infanzia felice, gli studi e poi quell'esordio al
cinema, quasi per caso, a diciannove anni. Oggi
alle 15.30, all'Italian Pavilion
dell'Excelsior Eleonora Giorgi
racconterà la sua biografia, Nei
panni di un'altra, in quella che sarà
anche la prima presentazione
ufficiale del libro, tenuta con l'attrice
da Laura Delli Colli e Gloria Satta.
Un viaggio nel tempo, tra ricordi e
aneddoti, grandi amori e grandi film,
da Cuore di cane di Lattuada a
Borotalco di Carlo Verdone, per cui vinse il David
di Donatello per la migliore attrice nel 1982.
4 | CIAK
Nella foto grande,
Colm Meaney (63 anni)
e Timothy Spall (59) in The
Journey. Qui sopra, i veri
Martin McGuinness (66)
e Ian Paisley
(1926-2014).
★
ore 10.30: Hotel Excelsior, Sala Tropicana 1,
Spazio FEdS. Evento La fibra e l’on demand.
Ore 12: Hotel Excelsior, Spazio Regione del
Veneto. Presentazione del progetto Cinema senza
barriere, da settembre anche a Venezia il cinema
per disabili sensoriali.
Ore 15: Hotel Excelsior, Spazio Regione del
Veneto. Presentazione delle produzioni 2015/2016
realizzate nel vicentino. A seguire, presentazione
di Onyros, nuova web serie.
ore 15: Hotel Excelsior, Sala
Tropicana 1, Spazio FEdS. Evento
ANEC-SMPTE:
Q&A
sull’evoluzione della sala
cinema. A seguire, evento La
mia Biennale - Sottosopra di
Angelo Bacci.
Ore 17.30: Sala Casino.
Anteprima del nuovo corto
firmato da Gabriele Mainetti
Ningyo. Oltre al regista, saranno
presenti lo sceneggiatore Nicola
Guaglianone e i due protagonisti del nuovo spot
Renault Scenic: Alessandro Borghi e Aurora Ruffino.
★
I VERI
missione di pace
le ferite dell'irlanda del nord e il
sogno di un paese: THE JOURNEY
M
artin McGuinness è stata una figura fondamentale
per la pace in Irlanda del Nord. Fiero combattente
dell’IRA durante gli anni Settanta e Ottanta, nel 1997
scelse di rifiutare la poltrona di parlamentare a Westminster non
riconoscendo le istituzioni nate dal trattato Anglo-Irlandese del
1921. Figura di spicco del Sinn Féin - il partito repubblicano indipendentista irlandese - fu uno degli artefici del Belfast Agreement
del 1998, uno dei più importanti sviluppi del processo di pace del
Paese. Durante i negoziati di pace del 2006 si trovò su un jet privato
con il principale avversario, il fervente predicatore protestante Ian
Paisley. I due, fino a quel momento, avevano sempre rinunciato a
rivolgersi la parola, eppure l’incontro su quell’aereo diede una svolta
al punto che, dopo gli accordi di ottobre di St. Andrews, McGuinness fu nominato vicepremier del Governo proprio da Paisley.
The Journey di Nick Hamm - nel 2011 regista di un'altra storia
baby gomorra
l'ultima sfida di
michele santoro: robinù
«I veri volti dei baby boss, dei loro familiari
devastati dal dolore, il loro racconto diretto e
senza alcuna mediazione, descrivono la storia
di un popolo ridotto a carne da macello». Così
Michele Santoro presenta il suo Robinù, che
sarà proiettato in Sala Giardino per la sezione
Cinema nel Giardino questa sera alle 21. «Sotto
gli occhi indifferenti delle istituzioni, questi
ragazzi hanno evaso qualunque obbligo
scolastico, non parlano l’italiano, hanno i denti
devastati dalla droga, ma esprimono
chiaramente sentimenti e passioni di una forza
sconosciuta a quella parte di Paese definita
normale». Non soltanto Servizio Pubblico,
quindi, Robinù è la prima esperienza del
celebre anchorman salernitano dietro la
macchina da presa. La scelta è quella di far
irlandese, Killing Bono - prova a
ipotizzare in quale maniera siano
potuti giungere a un compromesso
epocale due nemici giurati. Secondo
il regista di Belfast questa «è molto di più
di una storia dell’Irlanda del Nord. Se Paisley e McGuinness sono
riusciti a mettere da parte l’odio, lo possono fare anche altri». Il cinema sulla sanguinosa Irlanda del Nord ha sempre raccontato i fatti
più drammatici, da Bloody Sunday di Paul Greengrass alla vita di
Bobby Sands in Hunger di Steve McQueen. Nel film di Hamm si
celebra la bellezza del compromesso, la capacità di fare concessioni
e l’intelligenza diplomatica di uomini politici capaci di dialogare.
Due straordinari attori come l’inglese Timothy Spall e l’irlandese
Colm Meaney interpretano con trasporto i protagonisti di uno
dei pochi grandi istanti in cui il confronto ha prevalso sull’ostilità.
Un'imperdibile lezione di politica.
Emiliano Dal Toso
the journey
Irlanda, 2016 Regia Nick Hamm Interpreti Timothy Spall, Colm
Meaney, John Hurt, Freddie Highmore
fuori concorso
parlare i
baby boss
della
camorra
senza mezze
misure, tra
sete di
potere,
amore per il
denaro e le
pagine
social da
superstar.
Spesso si mostrano insofferenti nei confronti
dei capi d’o’sistema. Spesso, la droga mette in
moto una spirale di sangue e di morte.
Abbandonati momentaneamente i salotti del
talk politico (ma in autunno tornerà in RAI per
M), Santoro sorprende con un’opera cruda e
decisamente sincera.
Qui sopra, parte del
cast di Robinù.
robinù
Italia, 2016 Regia Michele Santoro
CINEMA NEL GIARDINO
daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016
Condividi le tue foto ai personaggi
più cool e fool: #CoolFool
di Andrea Algieri
@Andrea_Algieri
KIM vs. TOMMASO
Non solo giurato, ma anche
regista: KIM ROSSI
STUART ieri ha presentato il
suo Tommaso, film che lo
vede diviso tra tante donne e
che ha diviso anche la critica.
Il giudizio riguardo al suo
stile e al suo look è però
unanime, una delle conferme
maschili del panorama
italiano. Sobrio sì, eppure
mai banale.
lidoland
kim rossi stuart festeggia il
suo tommaso con camilla
diana e cristiana capotondi,
mentre blu yoshimi nella
nostra redazione fa leggere
ciak in mostra anche alla
paperella di piuma...
AL LIDO con
stefano disegni
www.stefanodisegni.it
cOol or fool
JAPAN DISTRACTION
Solitamente siamo abituati a
attrici orientali al massimo
del glam e dello stile. Non è
questo il caso dell'attrice
giapponese HIKARI
MITSHUSHIMA, che al
photocall di Gukoruku si è
presentata con un look
estremamente pesante, sia
cromaticamente che
strutturalmente. Maxi
applicazione e bolerino
posticcio, e le scarpe certo
non aiutano. Un abbinamento
davvero infelice.
CIAK | 5
in Mostra
settimana
della critica
i
Film
daily n. 8 - mercoledì 07.09.2016
di beatrice fiorentino
Selezionatrice della Settimana della Critica
Prank
la ragazza del mondo
Regia Vincent Biron, Durata 1h e 18' Canada
Regia Marco Danieli Interpreti Sara Serraiocco,
Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania
Montorsi, Pippo Delbono Durata 1h e 44’ Italia
I
n una cittadina di provincia del Quebec, un
teenager di nome Stefie si unisce a un gruppo
di prankster, teppistelli dediti a escogitare scherzi
spietati che riprendono con il cellulare per metterli sul loro blog. Ma un giorno l’ultima bravata escogitata supera i limiti e la loro amicizia
s’incrina. Dal direttore della fotografia di Denis
Côté, Vincent Biron, già autore di quattro corti
presentati e premiati in oltre settanta festival di
tutto il mondo, una commedia generazionale
che racconta solitudini, amicizie e tradimenti
con crudele e scanzonata allegria.
L’abbiamo scelto perché: Perdita dell’innocenza
e nichilismo spensierato, giornate passate a
ciondolare e un irresistibile gioco cinefilo. Tra
Clerks e Slacker, tra Kevin Smith e Linklater,
un nuovo graffiante ritratto di giovani annoiati
smarriti nella provincia del Nord America.
english version
UNDER A SKY FULL OF STARS
By Piera Detassis
I saw stars the other night. And the sky came
tumbling down on me. Because a glance at the
stars we publish on these pages will leave you
gobsmacked. Let’s take a look at the Italian critics’
and public’s votes. It’s not quite time for a final
synopsis, and yet… It was a given that La La Land,
a musical, would be the darling of public voters
(our public jury is made up of young people).
Instead it is way in the lead in the critics’ chart,
maybe because they are more fed up and cynical and thus more in need of a distraction, but
it didn’t win the hearts of the non-professional
voters who preferred El Ciudadano Ilustre and
Nocturnal Animals (ex aequo) and Arrival. The
cinematic citations that are laid on a little too
thickly in La La Land clearly have more effect on
viewers old enough to remember them. And thus
for the public La La Land (at least at the time of
writing this) is in honourable fourth place, albeit
ex-aequo – and here’s the surprise – with a more
impervious film, at least on paper: D'Anolfi and
Parenti’s doc Spira Mirabilis, which has taken
a mauling in the critics’ chart. Rumour has it
that lots of critics left the film halfway through:
I don’t believe it, but our young voters most definitely didn’t walk out. And they loved the film.
This tells us that young audiences (at least at a
festival) have more time and patience to take
in new sounds and images, particularly if they
grasp the immortality of small things, which is
all that remains. These unexpected stars seem
to be confirming what D'Anolfi and Parenti say
when they state: «We are not thinking of an
audience to satisfy or please with packaged
products. We believe in people and in their
eyes». We’ll see what happens in the movie
theatre. Or elsewhere. Meanwhile, we should
note the absolute united front of both critics
and public in sinking masters like Wenders, or
overly-hyped films due to their star line-up like
The Light Between Oceans or fake provokers like
Brimstone. Nobody fell for them, but everybody
noticed one of the surprise films of the competition, El Ciudadano Ilustre, a dark horse before
the festival, which has garnered plenty of votes
from both juries. More than the divergences, it
is the parallel convergences between critics and
the public that are a glorious mystery.
U
n esordio originale e coraggioso, un racconto di
formazione inedito all’interno di uno dei movimenti religiosi più diffusi in Europa: i Testimoni di
Geova. Giulia (Sara Serraiocco) è una figlia modello:
brava studentessa, vergine, fedele osservante dei
testi sacri e della severa disciplina del gruppo. Fino a
quando non conosce lo sregolato Libero (Michele
Riondino), di cui s'innamora inaspettatamente. Un
sentimento che travolge Giulia fino a mettere in dubbio
le regole cui è stata sottoposta da sempre, portandola
a prendere in considerazione la possibilità di essere
allontanata ("disassociata") dalla sua comunità, a
meno di non ravvedersi. E questo significa dover ripartire da zero e abbandonare la sua famiglia. Una lente
d'ingrandimento su una realtà poco conosciuta, che
farà discutere il pubblico. E una storia d’amore che
rappresenta un’alternativa di vita.
E.D.T.
GUERRE STELLARI
Une vie scavalca Arrival nella classifica dei critici, collocandosi sul terzo gradino del podio, mentre
per quanto riguarda il pubblico il film francese non supera il sesto posto. Bocciato The Bad Batch.
II Critici
Critici
la la land
E. Morreale
REPUBBLICA
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
il foglio
HHHH
M. Gottardi
la nuova
venezia
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO il gazzettino
F. Pontiggia
IL fatto
quotidiano
F. Caprara
la stampa
M. Anselmi
CINEMONITOR
P. Armocida
il giornale
HHHH
HHHHH HHHH
HHHH1/2 HHH
HHH1/2
HHHH1/2 HHHH
LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ HH
HH
H
HH1/2
HHH
HH H
HH
HH
THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2
H
H
HH
HH
H1/2
H
HHH1/2
HHH
HH
ARRIVAL
HHH
HH
HHH
HHH1/2
HHH1/2
HHHH
HHHH
HHH1/2
HHH
HHH
HHH
H1/2
HH1/2
HHHH
H
MEDIA
4,1
2,1
2,0
3,2
2,4
3,0
1,9
3,1
2,8
3,5
1,7
2,8
3,3
2,2
el cristo ciego
HHH
HH
H
HHH
HHH
HH
HH1/2
nocturnal animals
HHH1/2
HHH
HHH
HHH
H
HH
HHH
HHHH1/2 HHH
HHH1/2
brimstone
HH1/2
H
HH
HHH
H
HH1/2
H
HHH1/2
HH
H
frantz
HHH
HH
HH
HHH1/2
HHH
HHH
HHH
HHH1/2
HHHH
HHH1/2
spira mirabilis
HHH1/2
HH1/2
H
HH1/2
HHHH
HH1/2
HHH
HHH
HH
HHH1/2
el ciudadano ilustre
HHH1/2
HHH1/2
HHHH
HH1/2
HHH1/2
HH
HHHH1/2 HHHH
HHHH
HHH1/2
LA REGIÓN Salvaje
HH
H
H
H1/2
H
HH
HH
H
HHHH
PIUMA
HH
H1/2
HHH
HH1/2
HH1/2
H1/2
HHHH
HHH
HHH1/2
UNE VIE
THE BAD BATCH
HHH1/2
HHH1/2
H
HHH
HHHH1/2 HHHH
HH1/2
HHH1/2
HHHH
HHH1/2
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H
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HH
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HH1/2
HH1/2
saverio
verdeCCHi
roberto
zagarese
adele
zappalà
guglielmo
zappalà
matilde
sambo
furio
ganz
adele
siboni
filippo
fini
MEDIA
HHH
3,0
2,4
2,3
3,2
2,5
3,8
1,9
2,8
3,0
3,8
1,7
2,4
2,9
2,2
HHHH
Il
Il Pubblico
Pubblico
la la land
marilda
bignotti
edoardo
ganbi
HHH
HHH
HHH
HH1/2
HH1/2
HHH
HHH
HHH1/2
HHH
LES BEAUX JOURS D'ARANJUEZ H1/2
HHH
HH
HH
HHH
HHHH
HH
HHH
HH
H1/2
THE LIGHT BETWEEN OCEANS HH1/2
HH
HH1/2
HH1/2
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HH
HH1/2
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HH
ARRIVAL
HH
HH1/2
HHH1/2
HHH
HHH1/2
HHHHH HHH
HHH
HHH
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el cristo ciego
HHH
HHH1/2
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nocturnal animals
HHHH
HHHH
HHH
HHH1/2
HHHHH HHHHH HHH
HHHH
HHH
HHH
brimstone
HH
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HHH1/2
HHH
H
HH
H
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HH
H
frantz
HHH
HHH
HHHH
HHHH
H
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HH
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HHH1/2
spira mirabilis
HH
HHH
HH1/2
HH
HHHH
HHHH
HH1/2
HHH1/2
HHH1/2
HH1/2
el ciudadano ilustre
LA REGIÓN Salvaje
HHHH
HHH1/2
HHHHH HHHH1/2 HHH1/2
HHH
HHHH
HHH
HHHH
HHH1/2
H
HH
H
HH
H
H
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HH1/2
H1/2
HH1/2
PIUMA
HH1/2
HHH
H
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HH
HHH
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HH1/2
UNE VIE
H1/2
H
HHHH
HHH1/2
HH1/2
HH
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HHHH
HHH1/2
HHH
THE BAD BATCH
HHH
HHH1/2
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HHH1/2
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H1/2
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in Mostra
HH1/2
HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H
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