La storia della Sony

Transcript

La storia della Sony
La storia della Sony
Scritto da Osvaldo
Mercoledì 02 Settembre 2009 16:52 - Ultimo aggiornamento Sabato 05 Settembre 2009 08:45
La Sony vide la luce a Tokyo il 7 Maggio del 1946, in un grande magazzino semi-distrutto dai
bombardamenti. Masaru Ibuka, ingegnere aveva 38 anni, e Akio Morita, fisico 25, investirono
tutto il loro avere "circa cinquecento dollari" per impiantare un'azienda con 20
dipendenti destinata alla riparazione e alla costruzione di apparecchiature elettriche.
Ma la svolta decisiva per il successo futuro si ebbe nel 1954, quando la Tokyo Tsushin Kogyo
Kabushiki Kaisha - questo era il nome dell'azienda - ottenne una licenza per la produzione
dell'appena scoperto transistor, - la tecnologia del transistor non era ancora stata applicata alle
radio, che funzionavano a valvole. I tecnici della Tokyo Tsushin Kogyo K.K. un anno dopo,
sorpresero i ricercatori della Bell Laboratories, che avevano inventato il transistor
comunicandogli che producevano un transistor con drogaggio al fosforo, - metodo da loro
prematuramente scartato - produssero cosi' il primo transistor giapponese e la prima radio
interamente a transistor.
Tokyo Tsushin Kogyo Kabushiki Kaisha non era un buon nome da applicare ad un prodotto,
persino in giappone lo abbreviavano in Totsuko, ma Ibuka e Morita volevano un nome, da
ricordare, il nome stesso doveva essere il simbolo, doveva essere breve, non piu' di quattro o
cinque lettere, si imbatterono in una parola latina "sonus" e su un termine americano
"sonny" da "sonny-boys" che vuol dire ragazzini svegli, brillanti, ma in
giappone sarebbe stato pronunciato "sohn-nee" che in giapponese vuol dire
"perdere quattrini" cosi lo modificarono in "SONY" togliendo una
"N" nel gennaio del 1958 assunsero ufficialmente il nome "Sony
Corporation" Da allora in poi, Sony è sempre stata all'avanguardia nell'invenzione e
nell'innovazione.
Alla Sony si deve il primo televisore a colori Trinitron nel 1968, la videocassetta a colori nel
1971, il videoregistratore Betamax (primo sistema video al mondo per uso domestico) nel 1975,
il Walkman nel 1979, il dischetto da 3,5 pollici nel 1989, una macchina fotografica elettronica nel
1981, il primo lettore CD al mondo nel 1982, la prima videocamera per uso domestico nel 1983,
il video da 8mm nel 1988, il primo videoregistratore digitale nel 1985 e così via, fino al 1995,
anno in cui venne lanciata la PlayStation.
1/4
La storia della Sony
Scritto da Osvaldo
Mercoledì 02 Settembre 2009 16:52 - Ultimo aggiornamento Sabato 05 Settembre 2009 08:45
Nei 45 anni della sua attività, l'azienda di 20 dipendenti si è trasformata in una multinazionale
che dà lavoro ad oltre 100.000 persone in tutto il mondo. Akio Morita aveva compreso sin
dall'inizio la necessità di superare i confini nazionali per operare sul mercato globale. Morita si
assicurò che il marchio Sony fosse messo in evidenza su tutti i prodotti realizzati dall'azienda.
Ben presto Sony divenne un'importante realtà internazionale. Nel 1960 venne fondata la Sony
Corporation of America, mentre nel 1968 fu la volta della Sony UK Limited. Una volta avviata la
vendita dei prodotti sui mercati stranieri, sembrò logico cominciare a produrli localmente. Nel
1972 venne aperto uno stabilimento a San Diego, a cui fece seguito, nel 1974, lo stabilimento di
Bridgend, destinato a rifornire il mercato britannico ed europeo. Akio Morita era fermamente
intenzionato a preservare lo spirito di iniziativa e di innovazione caratteristico dell'azienda,
evitando che questa si trasformasse in un'entità enorme soffocata dalla burocrazia. La sua
filosofia si può riassumere nel concetto di "localizzazione globale." Le attività sono
quindi ripartite tra piccoli gruppi gestiti come aziende autonome, ciascuna delle quali progetta e
sviluppa prodotti che vengono poi "venduti" all'interno del gruppo principale. Le
funzioni di ricerca e pianificazione strategica, oltre alla pubblicità e al marketing, sono gestite a
livello centrale e costituiscono l'elemento di coesione tra le diverse aziende.
Negli ultimi anni Sony, conquistato il mercato dell'hardware, si è posta l'obiettivo di raggiungere
una posizione di preminenza nel mercato del software. Dopo aver rivoluzionato il modo in cui si
ascolta musica o si guarda un film, Sony intendeva intraprendere la produzione di software da
utilizzare sul proprio hardware. Pertanto, nel gennaio del 1988 acquistò la CBS Records Inc.,
dando vita alla Sony Music Entertainment, e nel 1989 la Columbia Pictures, creando la Sony
Pictures Entertainment.
Il lancio della PlayStation è stato il momento culminante di un piano a lungo termine per
assumere una posizione di rilievo nel fiorente mercato dei videogiochi. Nel 1988 Sony aveva
stretto un accordo con Nintendo per sviluppare una unità CD-ROM per il Super Famicom a 16
bit, una console che si pensava di immettere sul mercato nel giro di un anno e mezzo.
2/4
La storia della Sony
Scritto da Osvaldo
Mercoledì 02 Settembre 2009 16:52 - Ultimo aggiornamento Sabato 05 Settembre 2009 08:45
Alla base di questo progetto c'era la tecnologia CD-ROM/XA, sviluppata da Sony e Philips,
un'estensione del formato CD-ROM che combina informazioni e dati audio e video compressi,
rendendoli tutti accessibili simultaneamente grazie all'impiego di hardware aggiuntivo. Sony
aveva anche in progetto di sviluppare un'altra console Nintendo compatibile: un sistema di
intrattenimento integrato su cui fosse possibile utilizzare sia le cartucce SFC che un nuovo
formato CD progettato dalla Sony stessa e la cui licenza era di proprietà esclusiva dell'azienda.
Questo formato proprietario, denominato SuperDisc, avrebbe anche costituito la base dell'unità
CD-ROM di Nintendo.
Grazie alle vaste risorse resesi disponibili con la creazione di Sony Music e Sony Pictures,
Sony aveva da tempo individuato al proprio interno le potenzialità per creare un nuovo tipo di
videogiochi su CD-ROM. Mentre il progetto della PlayStation cominciava a delinearsi, Nintendo
si sentì sempre più messa da parte e vide drasticamente ridimensionarsi il proprio ruolo nei
piani della Sony. Nintendo capì che il successo della Sony avrebbe potuto minacciare la sua
sopravvivenza e con grande sorpresa e fastidio della Sony annunciò nel 1991 di aver stretto un
accordo con la Philips per lo sviluppo di una piattaforma CD-ROM per il Super Nintendo. Dopo
lunghe contese legali Nintendo riuscì a svincolarsi dal contratto precedentemente firmato con
Sony, ma lo sviluppo della PlayStation fu portato avanti, confidando che sarebbe stata
raggiunta un'intesa con la Nintendo per l'utilizzo del suo software.
Alla fine del 1992 Sony, Nintendo e Philips stipularono un accordo che consentiva alla
PlayStation di supportare CD-ROM SNES lasciando però la Nintendo esclusiva proprietaria dei
diritti sui giochi da essa prodotti. La versione della PlayStation sviluppata in quel periodo non
entrò mai in produzione.
Ma arrivata a quel punto Sony non intendeva abbandonare del tutto l'idea, e ingegneri e
progettisti si rimisero all'opera. Il lancio della PS-X nel 1993 venne salutato con entusiasmo
dagli addetti del settore. Sony era riuscita a creare una console unica ed esclusiva e ad andare
ben oltre i formati esistenti. Forte della passata esperienza, Sony aveva capito che non bastava
produrre il miglior hardware, ma occorreva anche poter contare sul supporto e il riconoscimento
dei migliori sviluppatori di software. L'azienda reclutò quindi i migliori e si assicurò la
collaborazione di compagnie del calibro di Konami e Namco sin dalle primissime fasi del
progetto. La PlayStation infatti si prestava benissimo ad essere utilizzata come terreno di
coltura per i prodotti arcade.
Sony ha speso oltre 479 milioni di euro nello sviluppo della PlayStation, ma l'investimento è
3/4
La storia della Sony
Scritto da Osvaldo
Mercoledì 02 Settembre 2009 16:52 - Ultimo aggiornamento Sabato 05 Settembre 2009 08:45
stato ampiamente ripagato. Nell'agosto del 1998, nel mondo ne erano state vendute oltre 40
milioni di unità.
Questo articolo e' parzialmente preso da un sito Sony, non voglio violare nessun diritto, ma' ho
notato moti errori e con il tempo cerco di correggerli e. Non vorrei sembrare presuntuoso ma
non so quanta gente girava con la fotografia di Akio Morita in tasca, e diceva di avere la SONY
nel sangue come ho fatto io per moltissimi anni.
Consiglio a tutti la lettura del libro "Made in Japan" di Akio Morita edizioni Comunita'.
4/4