Intervento di Paolo Ramadori, Chairman e Managing Director

Transcript

Intervento di Paolo Ramadori, Chairman e Managing Director
Roma, 18 Dicembre 2013
INTERVENTO ALL’ASSEMBLEA PUBBLICA ANFIA
Ing. Paolo Ramadori, Chairman and CEO Oerlikon Graziano Group S.p.A.
Buongiorno,
Anzitutto vorrei dedicare un minuto all’introduzione della mia storia lavorativa.
Ho passato quasi un ventennio vivendo ed operando in tre diversi continenti: America (del
Nord e del Sud), Europa ed Asia. Ho lavorato per grandi multinazionali quali COMAU
S.p.A. (Gruppo Fiat) e BOMBARDIER, dal Marzo 2011 sono Presidente ed Amministratore
Delegato di Oerlikon Graziano Group S.p.A., una divisione della Holding Svizzera OC
Oerlikon Management AG con sede a Pfaeffikon sul lago di Zurigo.
L’intenzione dell’intervento è presentare il case story di Oerlikon e della sua consociata
Italiana Oerlikon Graziano Group S.p.A.: un’azienda che ha creduto ed investito in Italia
portando a compimento un’operazione di salvataggio e rilancio di una realtà storica nel
panorama manifatturiero del nostro Paese.
Un’Azienda che, per poter proseguire il percorso di crescita e per poter ottemperare agli
obblighi contratti con l’Azionista, chiede alle istituzioni Italiane di semplificare le pratiche
burocratiche, di ridurre la tassazione sul lavoro, di ridurre la tassazione sulle utilities
energetiche (portandoci in linea con i Best in Class quali USA e Germania) e di avviare un
percorso virtuoso che ripristini la credibilità del nostro Paese nei confronti degli
Stakeholders Internazionali.
Prima di entrare nel dettaglio dell’intervento, permettetemi di spendere alcune parole sul
Gruppo Oerlikon. Siamo una holding multinazionale con una storia centenaria di
innovazione in settori ad alta caratterizzazione tecnologica quali le macchine per il tessile;
le trasmissioni e gli ingranaggi per il mondo agricolo, minerario, petrolifero e
automobilistico; le pompe per il vuoto (con applicazioni nell’industria atomica e
manifatturiera); i sistemi di rivestimento superficiale (dalle punte dei trapani alla Formula 1)
e i sistemi per la produzione di nanotecnologie. Oerlikon è presente in 34 Paesi del Mondo
con 160 locations (ingegneristiche e produttive); 12.700 sono i nostri impiegati, circa 3
miliardi di franchi Svizzeri il fatturato 2012 ed un investimento di 100 milioni di Franchi
Svizzeri in Ricerca e Sviluppo.
La Divisione Italiana Oerlikon Graziano Group S.p.A. nacque a Torino all’inizio degli anni
’50 con il nome di Graziano Trasmissioni, azienda fondata dall’Ing. Graziano e diventata in
pochi anni un fornitore strategico di Iveco.
Successivamente l’Azienda si espanse entrando nel mondo della macchine agricole e di
quelle da costruzione, fornendo aziende leader quali la Fiat Trattori (poi divenuta New
Holland e successivamente Case New Holland), la John Deere, i gruppi tedeschi Claas e
Fendt, gli svedesi di Volvo Construction e molti altri ancora.
La necessità di far fronte alle spinte competitive provenienti dall’estero e globalizzazione
della manifattura ci spinsero a delocalizzare volumi produttivi in India ed in Cina: oggi
abbiamo tre stabilimenti in quei paesi con circa 2000 persone impiegate.
Nei primi anni 2000 siamo entrati nel settore automotive, fornendo brand iconici
dell’automobilismo mondiale: Ferrari, Mc Laren, Aston Martin Lagonda, Alfa Romeo,
Lamborghini ed Audi.
Purtroppo la Global Financial Crisis del 2008 ci ha trovati impreparati e, pur avendo messo
in atto tutte le azioni necessarie per sopravvivere, ci siamo trovati ad un passo dal
fallimento (per la precisione nel Novembre 2010 l’azienda era tecnicamente fallita).
Nonostante ciò, l’azionista Oerlikon ha sempre creduto che il nostro portfolio di prodotti e
le nostre competenze fossero dei vantaggi competitivi sul mercato, di conseguenza ha
deciso di non lasciare andare l’azienda verso il fallimento, bensì di procedere ad una
ricapitalizzazione e ad un cambio di management; la sfida proposta era di riportate il
bilancio in attivo entro la fine del 2013. Questa sarebbe stata la chiave di volta per poter
accedere a ulteriori risorse per rilanciare l’azienda.
A noi le sfide sono sempre piaciute e quindi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo
iniziato un rally foriero di grandi soddisfazioni.
Innanzitutto abbiamo lavorato per valorizzare il capitale umano della nostra azienda: a
ciascuno è stata data la possibilità di poter performare al meglio nel proprio ambito
lavorativo. Ingente è stato l’investimento nella formazione dei lavoratori ad ogni livello e in
ogni mansione.
La ricerca di nuovi talenti è stata portata avanti avendo come bacino di selezione il
mercato internazionale; grande soddisfazione è arrivata dal veder rientrare in azienda
alcuni giovani ingegneri di grande potenzialità che ci avevano lasciato nei momenti più bui
della crisi.
Abbiamo investito svariati milioni di Euro per la Sicurezza e la Salute sul posto di lavoro: la
situazione trovata nel 2011 era difficile da sostenere. A questo proposito è importante
mettere in evidenza come il supporto di tutti gli stakeholders aziendali sia stato
determinante per ridurre del 50% anno su anno il numero di infortuni e per ridimensionare
la gravità di quelli che, purtroppo, ancora ci sono stati nel triennio 2011 – 2013. La nostra
determinazione per arrivare a ZERO INFORTUNI non mancherà fino a che il target sarà
raggiunto.
La competitività è stata affrontata attraverso alcune azioni strategiche:
-
Innovazione dei prodotti
Razionalizzazione dei costi
Ri-organizzazione e razionalizzazione delle fabbriche e delle produzioni
Standardizzazione ed ammodernamento dei processi aziendali
Conquista di nuovi volumi di business e messa in sicurezza degli esistenti
attraverso dei Long Term Agreements con i Clienti storici
Dialogo con le parti sociali coinvolgendole nel piano di rilancio
Queste azioni strategiche, unitamente a numerose altre di natura tattica, ci hanno
consentito di aumentare i fatturati, di ridurre i costi, di aumentare la soddisfazione dei
nostri clienti e di beneficiare di una serie di ritorni positivi sugli investimenti in
innovazione fatti nel triennio 2011 – 2013.
Abbiamo portato il bilancio aziendale in positivo con un anno di anticipo rispetto al
target!
La sfida dell’anno in corso è stata, invece, quella di rendere strutturale il cambiamento
e di accelerare le attività lanciate per l’innovazione dei nostri prodotti, rendendoli più
competitivi rispetto a quelli dei nostri concorrenti.
Posso anticiparvi sin d’ora che tutti gli obiettivi sono stati centrati, sebbene l’anno non
sia stato caratterizzato da delle congiunture politiche e di mercato favorevoli per l’Italia.
Mantenere gli impegni presi: questo è uno dei pilastri fondamentali ed imprescindibili
della credibilità degli individui, delle imprese e dei governi nazionali.
Vedete, nei molti anni spesi all’estero, tutti coloro che hanno fatto parte della comunità
degli Italiani espatriati hanno avuto a che fare con i luoghi comuni sul nostro paese,
primo fra tutti l’inaffidabilità.
Noi Italiani siamo un popolo laborioso e serio: è importante che ognuno di noi, a
qualunque livello, si impegni per ripristinare la credibilità del nostro Paese.
Venendo poi alle richieste verso le Istituzioni ed il Governo, è fondamentale che nel più
breve tempo possibile si ripristinino delle condizioni accettabili per permettere
all’industria Italiana, in particolare quella manifatturiera, di poter competere sui mercati
internazionali.
Il mercato del lavoro ancora troppo poco avanzato, gli esorbitanti costi energetici, le
tasse sulle imprese, le infrastrutture ed i sistemi logistici: ecco una lista di punti su cui
intervenire con piani strategici di lungo periodo. Piani che debbono essere condivisi da
tutte le parti in campo ed applicati con rigore e metodo fino al raggiungimento degli
obiettivi.
Il Governo, l’Industria, le Parti Sociali e le Associazioni hanno il dovere di operare in
maniera sistemica e coordinata per favorire il rilancio dei poli manifatturieri del Paese.
Si tratta di un testimone generazionale che deve essere passato di mano in mano di
Governo in Governo per permettere all’Italia di primeggiare nel Mondo!
Siamo il secondo polo manifatturiero d’Europa; siamo un Paese ricco di talenti e
d’inventiva; abbiamo storia, cultura ed arte millenarie; abbiamo una capacità
straordinaria di rialzarci dopo tempeste di qualsivoglia tipo ….
NON CI MANCA NULLA PER ESSERE SUL PODIO DEI BEST IN CLASS
Questa è la strada da costruire per il futuro: costruiamola assieme!
GRAZIE