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Piesse: Sfogliando s’impara - QT n. 5, maggio 2010
Smentite e complotti
di Carlo “Tòs” Dogheria
Il vescovo di Trento, con “toni bassi” - commenta L’Adige - ha accennato alla vicenda dei sacerdoti pedofili, dicendo che i
media hanno enfatizzato “casi dolorosi”. E in effetti dobbiamo accontentarci della pacatezza di Bressan, dopo aver sentito, da
pulpiti ancor più elevati, vociferazioni di complotti ed altre tristi amenità. Ad esempio quella del card. Bertone, segretario di
stato vaticano, che collega omosessualità e pedofilia; o quella di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa
Pontificia, che assimila la polemica contro una Chiesa fin qui tollerante nei confronti dei sacerdoti pedofili all’antisemitismo.
Non contano granché le successive spiegazioni e smentite: le vicende della politica ci hanno insegnato quale valore hanno
certe marce indietro.
Quando poi si scende di livello, i toni si fanno ancor più sbracati: nelle lettere all’Adige c’è chi parla di “crociata anticattolica”
e di “offensiva post-sovietica”, mentre l’impareggiabile Pino Morandini se la prende con Giacobini e Illuministi, remoti
mandanti morali di questo “indecente attacco”, risultato di “una pianificazione lobbistica mirata a screditare l’immagine
della Chiesa”.
Ancor peggio, se possibile, le affermazioni di alcuni vescovi emeriti i quali, non avendo più nulla da attendersi dalla carriera,
esibiscono senza pudori i loro istinti su alcuni organi del tradizionalismo cattolico più spinto; come “Pontifex”, un giornale
online che quotidianamente fa la guerra agli omosessuali e alla pillola RU486 (“È un assassinio. È meno grave comprare una
rivoltella”), ricorda che la scomunica ai comunisti è tuttora valida e sostiene che gli Ufo esistono e sono manifestazioni del
demonio, indiscutibile verità rivelata dalla Madonna alla veggente americana Veronica Lueken.
Questo autorevole organo d’informazione ha intervistato mons. Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto, il quale
sostiene che a orchestrare tali manovre sono “i nemici di sempre dei cattolicesmo, ovvero massoni ed ebrei”. Ma stavolta precisa - si tratta di “un attacco sionista...; loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente
parlando, i giudei sono deicidi..., il crucifige l’hanno detto loro”. E difatti ne hanno pagato le conseguenze: “Il furore
criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei... la Germania era stanca delle
angherie di chi praticava tassi di interesse da usura”.
Alla reazione sdegnata giunta da tante parti, il direttore del sito, Bruno Volpe, accorre in difesa spiegando: “Se hanno
attaccato Benedetto XVI, figurarsi se i nipotini di Abramo ed Isacco non avrebbero cercato di tappare la bocca ad un
povero e leale vescovo emerito”. Poi però il leale vescovo sospetta di averla fatta fuori dal vaso e smentisce tutto, al che il
Volpe, infuriato, conferma invece ogni parola del suo interlocutore, minacciando di mettere in rete la registrazione
dell’intervista. Lo fa in un editoriale che così spiega il voltafaccia del vescovo: “È bastato uno starnuto degli ebrei di America
ed ecco la smentita”. E chiama a testimone della propria correttezza giornalistica il vescovo emerito di Oristano, mons. Pier
Giuliano Tiddia, che lo assolve. Del resto, cos’ha detto di male Babini? Che c’era mai da smentire? “È innegabile - dice il
monsignore - che storicamente i fatti da lui denunciati (il deicidio, n.d.r.) siano avvenuti”. E in soccorso di Babini arriva pure
un terzo vescovo emerito, quello di Cosenza, Giuseppe Agostino.
Ma se invece degli ebrei fosse tutta colpa degli omosessuali? È la tesi - sempre su “Pontifex” - di Massimo Introvigne, che
imputa il tutto a “una lobby gay che vuole trarre pretesto dalla questione dei preti pedofili per imbavagliare la Chiesa e
impedirle di riproporre la sua dottrina sul carattere oggettivamente disordinato dell’atto omosessuale”.
Aspettiamo ulteriori attribuzioni.